Caso studio_gruppo 2

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LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Paolo Maneo, Fulvia Proserpio Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura

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BASURAMA

LIMA (PERÙ), 2010 - NIAMEY (NIGER), 2011 - MALABO (GUINEA EQUATORIALE), 2014 PARCHI COSTRUITI IN AREE DISMESSE CON MATERIALE DI SCARTO Gruppo 2 CHEN TIAN QIN, CILANO ANDREA, COLOMBO SARA, COSI DEBORA, COSTADONE IRENE


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BASURAMA

LIMA(PERÙ), 2010 - NIAMEY (NIGER), 2011 - MALABO (GUINEAEQUATORIALE), 2014

I progetti presi in considerazione, appartengono al programma RUS “Residuo Solidos Urbanos”, incentrato sull’utilizzo di rifiuti di varia natura soprattutto quelli urbani. Da 5 anni il gruppo di architetti e artisti spagnolo Basurama ha preso parte all’iniziativa. Il loro obiettivo è quello di riqualificare aree di cantiere, abbandonate o dismesse, e sfruttare al meglio le loro potenzialità. La caratteristica comune è la collaborazione con il gruppo AECID, che gestisce la cooperazione spagnola con i Paesi in via di sviluppo al fine di ridurne la povertà, talvolta finanziando progetti come nel caso di Lima.

1. LIMA

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TIPOLOGIA DI PROGETTO: Attivazione di uno spazio pubblico temporaneo DIMENSIONI: 3400 mq COSTI: 1500 € FINANZIATORI: AECID DURATA: 1 mese ATTORI: Basurama Comunità Associazioni locali

TIPOLOGIA DI PROGETTO: Attivazione di uno spazio pubblico all’interno del centro culturale DIMENSIONI: 1375 mq COSTI: 15000 € FINANZIATORI: Ambasciata spagnola in Niger DURATA: ancora esistente ATTORI: Basurama AECID

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NIAMEY

3. MALABO TIPOLOGIA DI PROGETTO: Trasformazione di uno spazio ad uso delle comunità nel CCE DIMENSIONI: 1800 mq COSTI: - - - FINANZIATORI: CCE Malabo DURATA: ancora esistente ATTORI: Basurama Volontari CCE Ambasciata spagnola in Guinea Equatoriale


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TIMELINE DI PROCESSO: LIMA Nella linea del tempo principale sono evidenziati i fatti riguardanti l’evoluzione della ferrovia sopraelevata, precedentemente pensata per essere una metro.

2009 PRIMO VIAGGIO DI SOPRALLUOGO A LIMA DEL GRUPPO BASURAMA

25-29 GENNAIO ESECUZIONE DEI LAVORI DEL PARCO 30 GENNAIO INAUGURAZIONE DEL PARCO DI DIVERTIMENTI

1986 INIZIO DEI LAVORI DELLA FERROVIA 1990 INTERRUZIONE DEI LAVORI DELLA COSTRUZIONE DELLA FERROVIA

1973 PROPOSTA DI COSTRUIRE LA “METRO LIMA”

1970

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28 FEBBRAIO CHISURA DEL PARCO

1980

1990

2000

Gennaio

Febbraio

Marzo

RIPRESA DEI LAVORI DELLA FERROVIA

2010

April


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L’esploso del 2010 analizza ogni mese dell’anno per quanto riguarda l’intervento del gruppo Basurama sull’utilizzo del cantiere come parco di divertimenti per la comunità di Surquillo.

Il parco fu un progetto temporaneo, smantellato dopo un mese per la ripresa dei lavori della ferrovia di Lima. L’interruzione dei lavori della ferrovia durarono 20 anni principalmente per problemi economici.

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre Ottobre

Novembre Dicembre

2011 CONCLUSIONE DELLA FERROVIA

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Una ferrovia in costruzione L’area urbana in cui il parco si colloca è particolarmente trafficata, poiché oltre ad essere posta in prossimità del grande incrocio nel Sud-Est del quartiere, è ricca di attività commerciali e residenze. Anche se Surquillo è completamente circondato da quartieri di lusso, è soprattutto un quartiere di classe medio-bassa. La zona della città vecchia di Surquillo è nota per essere pericolosa e i turisti sono scoraggiati a camminare da soli, in quanto è piena di ladri e violenza delle gang. Tuttavia, alcune parti della zona residenziale hanno tassi di criminalità più bassi e un più elevato tenore di vita. Nel 1973 venne concepito il primo progetto per la costruzione del “Metro di Lima”, successivamente, durante la fase di elaborazione, fu trasformato in un progetto per la realizzazione di una rete per il trasporto ferroviario sopraelevato. I lavori per la costruzione della ferrovia iniziarono nel 1986 in vista di una Lima più moderna. La realizzazione fu una promessa di ogni nuovo presidente del Perù e del sindaco di Lima in servizio e nessuno di essi riuscì a vederne la conclusione. Infatti a causa delle difficili condizioni economiche i lavori vennero interrotti nel 1990 e rimasero bloccati per 20 anni. In questo periodo di stallo l’area sottostante al cavalcavia si rivela essere uno spazio pubblico inusuale destinato ad usi differenti come ripararsi dal sole sotto la piattaforma. Poichè durante il XX secolo il modello urbano era stato caratterizzato da una massiccia presenza di automobili nelle città, venne data grande importanza al trasporto automobilistico lasciando in secondo piano i pedoni e le loro esigenze. Per questo motivo molti spazi pubblici vennero abbandonati e destinati al degrado. Nella città di Lima i parchi di solito sono recintati e considerati come punti di forza della città. La diversità del nuovo spazio progettato dal gruppo Basurama ha anche per questo motivo riscosso molto interesse.

Un processo di condivisione con la comunità La particolarità e i punti di forza di questo progetto sono frutto di un attento ed elaborato studio di riutilizzo di elementi già presenti sull’area presa in considerazione e che successivamente avrebbero assunto una diversa funzione di tipo strutturale . Questo nuovo approccio ad un’area pubblica, che non aveva momentaneamente una funzione, è un chiaro atto di celebrazione dello spazio stesso. 6


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Il processo ha avuto due linee fortemente marcate di azione: la collaborazione con molti gruppi e la costruzione a basso costo. Questo ha permesso di imparare a mettere in pratica le tecniche costruttive e grafiche locali e la capacità di adattarsi ad altri oggetti. A sua volta ha permesso il processo di condivisione, ripetuto e migliorato dai residenti stessi dopo questa prima esperienza, con l’obiettivo di fornire uno spazio di divertimento per i bambini e per gli adulti. Lo spazio era caratterizzato da: sedie volanti, il treno fantasma, nave dei pirati, pilastri colorati, l’atmosfera di festa, neon e la particolarità era quella di avere a disposizione un parco di divertimenti classico ma guidato da persone piuttosto che da motori manufatti. La volontà dei progettisti era quella di realizzare un parco giochi tenendo in considerazioni le condizioni del contesto urbano dell’area presa in oggetto perciò l’intento era quello di utilizzare risorse a basso costo e materiali riciclati, come parti di automobili e pneumatici. Il parco rimase attivo per un tempo limitato poiché nonostante i lavori fossero fermi da molti anni, il rischio che la costruzione del cavalcavia potesse riprendere è sempre rimasto presente. Questo intervento è stato realizzato con l’intento di coinvolgere la comunità sia durante la realizzazione sia durante la fase di attività.

Collaboratori di Basurama Basurama è un collettivo di artisti che lavora su un tema attualissimo: il riciclaggio e la trasformazione della spazzatura in progetto artistico, realizzando video, azioni in collaborazione con la cittadinanza e i quartieri, installazione, campagne informative (basura in spagnolo significa per l’appunto spazzatura). Tra le molte altre attività, la pratica di Basurama è stata centrata su laboratori, che durano 2-4 settimane, per pianificare, ricerca, progettazione e costruire. In quel breve periodo di tempo, la squadra di Basurama collabora con gli agenti locali per capire le loro esigenze e sviluppare un progetto site specific. L’utilizzo di materiali e tecniche locali consentono l’appropriazione del progetto da parte degli attori locali e ne permettono la sua replica. Il progetto ideato dal gruppo, ha coinvolto il Comune di Surquillo, la comunità a vari livelli, un gruppo di giovani ambientalisti “Fuerza juvenil”,studenti di architettura, la polizia, il sindaco, il personale di pulizia e i negozi della zona che hanno fornito il materiale. Gli otto membri principali di Basurama che hanno realizzato il progetto:Yago Bouzada Biurrun, Benjamín Castro Terán, Alberto Nanclares da Veiga, Juan López-Aranguren Blázquez, Rubén, Lorenzo Montero, Manuel Polanco Pérez-Llantada, Pablo Rey Mazón, Miguel Rodríguez Cruz. 7


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Basurama ha collaborato per progettare e costruire “Ghost Train Park” con diverse persone e gruppi, tra cui:partenariato locale, artisti visivi come Ia Sandra Nakamura e Camila Bustamante, studenti di architettura El Carton, C.H.O.L.O., Recurseo, urban artist come Playstationvagon y el Codo e il collectivo Motivando Corazones. L’unico finanziatore del progetto fu l’Agenzia spagnola di cooperazione internazionale allo sviluppo (aecid), responsabile per la custodia di documenti generati da loro unità di produzione, l’agenzia promuove il volontariato in aree degradate per migliorarne le condizioni per lo sviluppo. Sono stati stanziati per la realizzazione del parco 1.500 euro.

Fasi del progetto Il gruppo Basurama è partito dalla mappatura dei parcheggi del centro di Lima trovando come miglior posto per lavorare il treno elettrico abbandonato. Solitamente gli spazi pubblici presenti a Lima generano insicurezza perchè spesso sono occupati dai resti di automobili. Da ciò nasce la volontà di creare nuove aree e valorizzarle. La costruzione dei prototipi si è tenuta nella Casa della Gioventù nel quartiere di Surquillo, vicino al luogo dell’intervento. L’esposizione “RUS Lima, auto-parco divertimenti pubblico” avvenne al Centro Culturale di Spagna a Lima il 5 febbraio 2010. Il progetto proponeva la realizzazione di altalene e arrampicate fissate direttamente in alto sul cavalcavia alto 6 metri, cornici fatte da vecchi pneumatici, inoltre la struttura è stata decorata con graffiti. Vennero usati effettivamente circa 100 pneumatici perché lo spazio di lavoro che venne lasciato disponibile era nel mezzo di un grande viale automobilistico. Essi si potevano trovare in gran quantità in qualunque parte della città che fosse abitata, in aggiunta vennero solo acquistate delle funi colorate e zipline. Stesso discorso si fece con bulloni e materiali simili, anche se buona parte di esso venne ricavato dall’enorme occasionale mercato di strada di Lima, chiamato Tacora. L’ultima fase del progetto prevedeva una fase di informazione pubblicitaria attraverso cartelloni e volantini distribuiti in tutta la città, ciò ha consentito che anche le persone lontane dal luogo venissero a conoscenza di ciò che era stato realizzato. Grazie alla pubblicità e ai servizi televisivi, il progetto ha riscosso molto interesse da parte della comunità.

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Conseguenze del progetto Una criticità del progetto è la posizione del parco rispetto alla strada molto trafficata, che data l’assenza di recinzioni può essere pericolosa per i bambini. Il progetto è durato solo due settimane dall’installazione ed è stato disarmato dal Comune con la scusa di inizio definitivo della ricostruzione del cavalcavia. Tutto ciò non è avvenuto immediatamente come previsto, ma solo molto più tardi. Oggi il parco divertimenti è stato completamente demolito per lasciar spazio alla nuova infrastruttura. Comunque sia vista la grande affluenza di persone in qualsiasi momento del giorno, la strategia e la metodologia del progetto sono rimasti validi e sono stati replicati altrove oltre a Lima. Il progetto è diventato così uno strumento d’azione su certe realtà sociali e culturali. In questa pagina: disegno fatto dai progettisti di Basurama come studio dello spazio a Lima.

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In questa pagina: immagini di bambini e adulti che giocano su installazioni e altalene di pneumatici.

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In questa pagina: nel primo disegno è rappresentata una sezione del parco di lima e una vista dall’alto; mentre il secondo disegno è un’assonometria del parco dove sono visibili i materiali urbani tra cui le colonne e la struttura di copertoni su cui arrampicarsi.

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TIMELINE DI PROCESSO: NIAMEY Nella linea del tempo è evidenziato il mese di dicembre in cui si sono svolti tutti i lavori.

I lavori prevedevano la riqualificazione di alcuni spazi aperti appartenenti al Centro Culturale Oumarou Ganda a Niamey.

Con il gruppo Basurama hanno collaborato 60 volontari di 12 centri culturali e diversi gruppi tra cui l’AECID.

2011 Febbraio

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Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre Ottobre


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11 DICEMBRE FINE DEI LAVORI DEL PARCO

Per i giochi del parco sono stati utilizzati materiali di scarto come pallet, taniche, copertoni e sacchetti di plastica.

INIZIO DEL WORKSHOP 5 DICEMBRE INIZIO DEI LAVORI DEL PARCO

20 DICEMBRE FINE DEL WORKSHOP

2012 Novembre Dicembre

Gennaio

Febbraio

Marzo

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Autoparque Niamey: ¡hagámoslo juntos! Autoparque Niamey: ¡hagámoslo juntos! è un progetto del 2011 che prevede la formazione di sessanta volontari di dodici centri culturali in tutto il territorio del Niger. Questo gruppo di volontari è stato formato per affrontare la progettazione e la costruzione di spazi per giochi all’aperto utilizzando risorse locali presenti sul territorio africano. Il periodo di formazione è culminato con la costruzione di un parco giochi presso il Centro Culturale Oumarou Ganda a Niamey, utilizzando: pallet, pneumatici, lattine e sacchetti di plastica.

La città di Niamey La città di Niamey si trova in un Paese con un alto livello di povertà e condizioni di vita non favorevoli allo sviluppo economico. Niamey, capitale del Niger, collocata sulle sponde del fiume Niger, presenta grandi savane dove è possibile allevare bestiame e praticare agricoltura di sussistenza. Le popolazioni presenti nella città sono prevalentemente Sudanesi, rappresentati dagli Haussa e dai Djerma Sonrai; seguono i Tuareg e i Fulbe. Nel corso degli anni sono stati attuati molti accordi nel quadro di cooperazione tra Spagna e Niger. Il 7 marzo 2007 venne firmato il quadro di cooperazione dell’accordo ispano-nigerino, un documento che pone le basi per la realizzazione degli interventi della cooperazione spagnola in Niger. Questo accordo venne stabilito con la volontà di entrambi gli stati di costruire uno sviluppo sostenibile, basato sulla promozione e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Nonostante gli aiuti economici il Niger rimane comunque in una situazione di degrado. Uno degli aspetti più caratteristici degli interventi della cooperazione spagnola è stato quello di promuovere l’effettiva partecipazione della popolazione alla vita culturale, non solo per l’organizzazione di eventi culturali. Il parco giochi all’interno del Centro Culturale Oumarou Ganda, fu di ispirazione per progetti futuri perché situato all’interno di una recinzione e fabbricato interamente con materiali di scarto. In questa parte della città sono presenti molti spazi inutilizzati e abbandonati, dove i ragazzi e bambini si ritrovano a giocare senza avere un vero e proprio parco giochi attrezzato, infatti nella zona ci sono pochi spazi pubblici frutto di progetto e posti in sicurezza. Da questo punto di vista è stata necessaria la realizzazione del parco giochi.

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In questa pagina: dalle immagini seguenti è possibile vedere le strutture circolari realizzate con taniche, sfruttate come panchine o come giochi.

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In questa pagina: le immagini riportano l’area di progetto prima e dopo l’intervento del gruppo Basurama.

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Collaboratori di Basurama Basurama ha agito come advisor su modelli di auto-gestione e di networking. I principali collaboratori sono: Sara Márquez (responsabile spagnola per la cultura in Niger) e Fatima Djiré (direttore CCOG). Per la costruzione del parco giochi sono intervenuti sessanta volontari di dodici centri culturali. Ha collaborato alla realizzazione del progetto l’Agenzia Spagnola per la Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo (AECID), l’organo di gestione principale della cooperazione spagnola, finalizzato alla riduzione della povertà e lo sviluppo umano sostenibile. Il progetto è stato finanziato dalla Ambasciata di Spagna in Niger con un budget di 15.000 euro.

Riattivazione degli spazi abbandonati Gli interventi operati da Basurama si propongono di riattivare in modo autosufficiente spazi in disuso o abbandonati per renderli accessibili a tutti. Partendo dal riutilizzo dei materiali, il gruppo vuol rendere consapevole la gente del fatto che lo spazio pubblico è una zona di partecipazione attiva e collettiva. L’anno scorso, il gruppo è arrivato a Niamey, capitale del Niger, per insegnare alla comunità locale come costruire parchi giochi con materiali locali a basso costo. Il progetto era finalizzato alla formazione per la progettazione e costruzione di spazi per giochi all’aperto con risorse locali. L’obiettivo principale è stato quello di aumentare la consapevolezza dell’importanza del riciclo e incoraggiare la creatività nell’uso dei vecchi elementi, al fine di ridurre i costi del materiale. Inoltre, l’azione è anche parte della strategia di cultura e sviluppo che la cooperazione spagnola applica in Niger, con cui è destinato a sostenere le istituzioni culturali locali e favorire la comprensione reciproca fra le società. Il gruppo Basurama ha dimostrato il proprio know-how con tutti i tipi di materiali di scarto e ha invitato i nigerini a ripensare allo spazio pubblico da una prospettiva sostenibile ed economica. Così, i partecipanti al corso, per due settimane, hanno montato venti elementi del parco giochi come altalene, casette, giochi a dondolo, panchine realizzate con taniche di plastica e costruzioni circolari su cui sedersi o da far rotolare. I materiali con cui hanno lavorato sono principalmente sacchetti di plastica (l’unico vero rifiuto, il più comune, che nessuno vuole e che è sottovalutato), pneumatici, pallet e taniche (che, invece, non sono considerati rifiuti e hanno un prezzo ancora più alto in Europa), tutti trovati in strada o in mercati delle pulci e abbondanti nella città di Niamey. 18


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A questo proposito, quindi, la priorità è stata di fornire alle popolazioni locali conoscenze in questo settore, attraverso workshop teorici e pratici sviluppati nel Oumar Ouganda Center (CCOG) a Niamey, con l’intenzione che i cittadini nigerini imparassero a eseguire questo tipo di oggetti per diffonderli ad altre parti della capitale e del paese. In questo senso, uno dei delegati di Basurama, Juan Lopez, ha evidenziato la formazione come il momento più importante, poiché in questo modo, si è dimostrato che il lavoro non è stato solamente un’opera di un giorno, ma dura nel tempo e i beneficiari possono usufruire di tali pratiche in futuro, senza l’aiuto di nessuno. Il progetto è culminato con una conferenza sul management culturale con la partecipazione di due responsabili della OTC, l’Ambasciata di Spagna e i direttori dei dodici centri culturali di Niamey.

Tracce del progetto I bambini e le facce degli adulti che utilizzano lo spazio mostrano quanto la realtà di un quartiere può cambiare con un po’ di creatività e poche risorse. Facendo uso di ingegno e abilità, diversi centri culturali di Niamey avranno d’ora in poi tutti i tipi di beni per l’intrattenimento dei bambini creati attraverso materiali di riciclo, dei rifiuti, in genere considerati rifiuti usa e getta, che sono ripensati e riutilizzati per scopi sociali. Durante l’apertura del parco giochi, il Coordinatore generale dell’Agenzia di cooperazione spagnola in Niger, Juan Jose Lavin, ha detto che “essere vicino alle zone culturali significa essere vicino alla popolazione.” Per questo motivo, “questo spazio è il prodotto di uno sforzo comune e siamo soddisfatti di vedere che i bambini possono ora godere di nuovi giochi più sostenibili.”

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In questa pagina: le foto ritraggono i giochi realizzati con diversi materiali recuperati tra cui: taniche, pallet e copertoni.

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In questa pagina: la prima immagine è un disegno del parco con alcuni giochi; mentre la seconda è una foto del gruppo di volontari che hanno collaborato alla realizzazione del progetto. Nell’ultima foto i volti dei bambini che utilizzano lo spazio mostrano quanto la realtà di un quartiere può cambiare con un po’ di creatività e poche risorse.

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TIMELINE DI PROCESSO: MALABO Nella linea del tempo si può notare come lo sviluppo del parco sia avvenuto tutto nel mese di novembre del 2014.

Gennaio

I lavori prevedevano la riqualificazione di alcuni spazi aperti appartenenti al CCE ma non sfruttati. Infatti sono state costruite strutture apposite per far giocare i bambini e altre dedicate allo studio.

Febbraio

2014

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Marzo

Aprile

Maggio

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre Ottobre


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5 NOVEMBRE INIZIO LAVORI DEGLI SPAZI DEL CCE DI MALABO 7 NOVEMBRE 3^ EDIZIONE DEL FESTIVAL ECOCARNEVALE DOVE SI ESPOSE IL LAVORO IN CORSO

Durante la 3^ edizione del Festival Eco-carnevale, sono stati esposti i vari lavori proposti e l’esperienza che avrebbe portato a coloro che avessero collaborato alla realizzazione del progetto.

15 NOVEMBRE FINE DEI LAVORI DELLE AREE DI GIOCO E DI STUDIO DEL CCE

11 MAGGIO LE STRUTTURE SONO ANCORA PRESENTI E SFRUTTATE

Novembre Dicembre

2015

2016

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Espacio de juego y espacio de studio en CCE en Malabo Il Gruppo Basurama a Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, si è occupato di realizzare due spazi vicini: uno per il gioco e l’altro per lo studio. Per la loro costruzione sono stati utilizzati materiali che dovevano essere smaltiti. Il progetto è stato realizzato presso il centro culturale della città, molto sfruttato dalla comunità. Questo progetto venne realizzato in un contesto di disagio culturale poiché, nonostante la ricchezza derivante dal petrolio presente nella zona, la città si trova ancora con scarse infrastrutture e pochi servizi per gli abitanti. La realtà in cui gli abitanti della zona vivono non è particolarmente tranquilla infatti è sconsigliato uscire da soli di notte, poiché sono frequenti i casi di aggressione. Per questo motivo il Centro Cultural Español (CCE) a Malabo è uno dei luoghi di riferimento maggiori della capitale poiché offre servizi, corsi di apprendimento e organizza eventi per gli adulti e bambini. Oltre alle attività programmate, il CCE ha uno spazio all’aperto dove compagnie teatrali, cori, gruppi di danza e studenti conducono le proprie attività. L’uso di questo spazio è davvero intenso e ognuno cerca di adattarlo in base alle proprie necessità, grazie anche all’illuminazione e all’ombra che offre. Per promuovere i diversi impieghi del centro, il CCE ha voluto collaborare con il gruppo Basurama per attuare dei miglioramenti degli spazi sfruttati dal centro. Il problema che si vuole risolvere in questo contesto di degrado è cercare di rendere uno spazio, già molto utilizzato, un’area più vivibile, che attragga molti giovani togliendoli dalla strada e offra un luogo di ritrovo sicuro.

Collaboratori di Basurama I dettagli tecnici del progetto sono stati curati da Clément Aquilina, collaboratrice di Basurama durante il 2014. Inoltre a lavorare insieme al gruppo nella realizzazione del progetto sono: il falegname e politologo Victor Manuel, Felix e la sua banda, saldatori e grandi fan della musica del Ghana, Fabiola Direttore Culturale della CCE, che ha lavorato per la realizzazione e ha chiuso i dettagli del progetto; Juan José, che ha messo a nostra disposizione la struttura; Paco per l’aiuto con l’impianto elettrico del progetto e tutto il personale della CCE, che ha collaborato al progetto. È stata fondamentale la collaborazione con Centro Culturale di Spagna (CCE) in Malabo e ambasciata spagnola in Guinea Equatoriale. Il progetto è stato interamente finanziato dal CCE Malabo. 24


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Sviluppo di una responsabilità condivisa Si tratta di un progetto di attivazione dello spazio pubblico a favore della comunità; perciò sono stati attuati in quest’area trasformazioni morfologiche degli spazi. Tutti condividono oltre al cambiamento fisico degli spazi, i valori più profondi di collaborazione tra le cooperative di lavoro. È un progetto che permette di sviluppare una responsabilità condivisa, di trasformazione personale e collettiva e bisogna sottolineare l’importanza dell’attuazione di strategie creative per risolvere i problemi in modo creativo con fantasia e di coinvolgimento personale e sociale. Una dichiarazione di principi educativi. Basurama si distingue dagli altri fornitori di beneficenza poiché pone attenzione, oltre alla funzionalità del progetto, anche all’estetica, in modo tale da avere maggiore apprezzamento da parte di chi usufruisce di questi luoghi. L’obbiettivo del progetto era realizzare uno spazio che si integrasse bene con l’ambiente circostante con modifiche a basso costo.

Da un progetto all’altro Il parco giochi all’interno del centro culturale spagnolo, seconda opera di Basurama a Malabo, è un effetto dovuto ad un progetto precedente che il gruppo ha ideato per la città su richiesta del CCE, situato in mezzo alla strada in un quartiere particolarmente disagiato. Dopo il successo del primo parco giochi, sempre realizzato con materiale di riciclo facilmente reperibile nella zona, il personale spagnolo ha invitato il gruppo di progettisti a prolungare il loro soggiorno al fine di realizzare un ampliamento del centro. Attualmente l’area, dopo le trasformazioni attuate è in piena attività e accoglie molte più persone ogni giorno poiché, dopo la realizzazione dell’ampliamento, sono aumentate anche il numero di attività che il centro organizza per la comunità.

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In questa pagina: le immagini riportano i materiali e le strutture utilizzate nel progetto per la riqualificazione dello spazio all’aperto del CCE.

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Recupero di materiali di scarto La CCE aveva chiaramente identificato diverse esigenze: uno spazio di lavoro che potesse ospitare degli altri usi, un parco giochi per i bambini (in quanto non c’era nulla nel centro per i bambini) e un set di sedie e tavoli. Il gruppo inizialmente aveva ricevuto la struttura metallica dall’ambasciata di Spagna, un sistema prefabbricato brevettato dalla società Dragados. Inoltre erano stati prelevati dei materiali di scarto e pallet, non ancora utilizzati nella costruzione del progetto del parco giochi precedente. L’area studio è stata realizzata con una semplice superficie rettangolare in cui l’unica modifica apportata alla struttura preesistente è stata accorciare le capriate per ridurre la sua lunghezza. Su questo spazio è stato appoggiato un tetto, progettato e realizzato con le cinture in acciaio e in seguito coperto con Nipa (una sorta di sistema di tetto vegetale locale). L’elemento più interessante di questo intervento sono le lavagne affisse alle pareti, per liberarlo da altri usi e evidenziarlo come spazio dedicato allo studio “Espacio de estudio”. Infine, è stato installato un impianto di illuminazione realizzato con taniche, ampiamente usate in tutta l’Africa. Una seconda area esterna, dedicata all’area giochi, “Espacio de juego”, era più semplice: tre capriate parallele precedentemente accorciate e sollevate da sei basi, e tra le capriate, elementi per il gioco, come delle altalene fatte di pneumatici. La struttura, originariamente di colore rosso, è stata verniciato in due tonalità di verde: uno più scuro per la parte originale, simile ai toni della vegetazione circostante, e di un verde luminoso, più chiaro per gli elementi che sono stati aggiunti in seguito. L’idea era di integrare gli interventi con l’ambiente circostante, ma dando prova di intervento sui materiali che erano stati installati 30 anni prima. I mobili sono stati realizzati in legno di teak e sono stati utilizzati i pallet come superficie.

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In questa pagina: l’immagine sovrastante ritrae i materiali e le strutture usati per la costruzione del nuovo gioco; l’altra foto ritrae alcuni volontari che trasportano una parte di struttura metallica.

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In questa pagina: l’immagine sovrastante ritrae in un disegno il progetto di una struttura con altalene fatte di pneumatici. L’altra foto ritrae alcuni bambini che giocano ad arrampicarsi su di una struttura.

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Foto dell’Ex fabbrica Innocenti:

Caso di studio di Lambrate I progetti di cui abbiamo parlato si trovano in paesi in cui la progettazione in questo caso non è soggetta a normative particolarmente rigide, nonostante ciò esempi come questo dovrebbero indurre a una riflessione. Basta poco (superfici morbide per le colonne e qualche accorgimento di questo tipo come nel caso di Lima), per trasformare spazi apparentemente inutilizzabili in aree di gioco urbano. In Italia al fine di realizzare spazi di questo tipo bisognerebbe tenere in considerazione tutte le normative per la messa in sicurezza di queste aree. Tutti i giochi che troviamo all’interno dei nostri parchi sono soggetti a normativa; infatti un prodotto è considerato sicuro quando è realizzato nel rispetto delle norme tecniche di sicurezza relative alla progettazione ed alla fabbricazione.

Foto di un parco nel quartiere di Lambrate in via Tommaso Pini, realizzato secondo la normativa italiana:

Nel settore dei parchi divertimento, esistono norme tecniche di riferimento che costituiscono uno strumento a garanzia di sicurezza: - EN 1176 (attrezzature per aree da gioco); lo scopo della Norma è quello di dettare i requisiti generali di sicurezza delle attrezzature gioco, per uso sia individuale che collettivo da parte dei bambini. Tali requisiti, se correttamente applicati alle attrezzature da gioco, proteggono il bambino da possibili pericoli, che lo stesso può essere incapace di prevedere. - EN 1177 (rivestimenti di superfici di aree da gioco); Essa stabilisce i requisiti minimi per ogni tipo di rivestimento di superficie gioco per bambini, al fine di ammortizzare l’impatto di caduta. - UNI 11123:2004 (progettazione dei parchi e aree da gioco all’aperto). L’obiettivo era quello di aumentare la sicurezza di tali spazi in termini di attrezzature installate e incentivare la costruzione di aree di dimensioni adeguate e facilmente accessibili dalle zone abitative, almeno per i nuovi progetti. Nonostante le norme siano di ostacolo alla realizzazione di questi tipi di progetti, la loro idea di fondo, ossia sfruttare al massimo zone di cantiere o luoghi abbandonati e in pessime condizioni, attrezzandole con oggetti ricavati da materiali di scarto, è riproducibile anche nel nostro Paese, e più in piccolo nell’area di Lambrate. L’area degli innocenti potrebbe essere considerata come una riproposta del progetto di Malabo, in quanto sono stati resi disponibili elementi simili, come le capriate in ferro della struttura.

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LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/2016

SITOGRAFIA basurama.org/.../espacio-de-estudio-y-espacio-de-juegos http://www.lopendoc.org/ https://www.facebook.com/basurama ccemalabo.es/ www.aecid.es/ES/cultura/Paginas/.../CCE/CCE-Malabo.aspx http://aplust.net/ www.collaborativecity.com/basurama www.artsblog.it › Creatività www.undo.net/it/persone/Basurama basurama.org/proyecto/autoparque-en-malabo http://hipermedula.org/2014/11/basurama-en-el-eco-carnaval-de-malabo/ http://www.lopendoc.org/opco/projets/basurama/ http://ccemalabo.es/wp-content/uploads/2015/08/Atanga10.pdf http://www.actividades-mcp.es/gestionresiduos/2015/11/patios-de-recreo-recicladoso-una-oportunidad-educativa/ http://basurama.org/proyecto/rus-niamey-hagamoslo-juntos/ https://www.youtube.com/watch?v=bB15Lw8D4ms http://www.eldiario.es/sociedad/Basurama-arquitecto-Juan_Lopez_Aranguren_0_125637787.html http://recyclingurbanspaces.blogspot.it/2013/01/proyecto-rus-niamey-basurama.html http://www.otcaecidniger.org/es/news/los-centros-culturales-de-niamey-construyen-su-propio-mobiliario-a-partir-dematerial-reciclado http://www.treehugger.com/urban-design/pallets-tires-garbage-bags-and-plastic-drums-turned-lovely-playgroundniamey.html http://www.citizenbrooklyn.com/news/eco-fashion-news/pallets-tires-garbage-bags-and-plastic-drums-turned-intolovely-playground-in-niamey/ http://www.archilovers.com/stories/3112/basurama-from-waste-to-architecture-installation.html http://www.treehugger.com/sustainable-product-design/ruins-of-electric-train-turned-into-terribly-cool-amusementpark-in-lima-photos.html http://www.play-scapes.com/play-design/contemporary-design/ghost-train-park-basurama-lima-peru-2010/

BIBLIOGRAFIA RUS Libro del proyecto ‘Residuos Urbanos Sólidos’ Basurama y espacio público en Latinoamérica. 2008-2010 (tratto da basurama.org/rus/) 31


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