LABORATORIO DI URBANISTICA 2015/16 Prof. Antonella Bruzzese, Prof. Anna Moro Tutor: Luca Brivio, Paolo Maneo, Fulvia Proserpio Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura
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GIOCHI DI STRADA
LIBRINO (CT), 2014 ATTIVAZIONE DI UNO SPAZIO PER (E CON) LA COMUNITÀ Gruppo 6 SARA CEFIS, MATTEO CERETTI, GIOELE COLOMBO, MARZIA COLOMBO
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GIOCHI DI STRADA LIBRINO, CATANIA 2014
Il progetto, situato a Librino, in provincia di Catania, consiste nella realizzazione di un percorso pedonale che collega tre luoghi: la scuola primaria Vitalino Brancati, gli orti sociali e il campo sportivo “i Briganti”; che si pone anche come area di gioco e luogo dello stare della popolazione locale. Il progetto ha un forte carattere simbolico: Giochi di Strada, all’interno di un più ampio progetto promosso dal G124, ha la volontà di rivalutare in positivo un luogo ritenuto lontano non nello spazio, ma nella mente delle persone.
TIPOLOGIA DI PROGETTO: Riqualificazione di un’area e creazione di un collegamento DIMENSIONI: Circa 1000 mq ATTORI G124, Comunità di Librino, Accademia Abadir, Università degli Studi di Catania e Associazioni di categoria
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TIMELINE DI PROCESSO Dal 2006 la società dilettantistica di rugby ha ricavato un campo da gioco da un terreno incolto e occupato la struttura della palestra, costruita nel ‘97 in occasione delle Universiadi e da allora rimasta inutilizzata. Il riconoscimento di tali spazi avverà solo nel 2015.
Il gruppo G124 inizia ad occuparsi dell’area di Librino
1976
2001
2006
2013
Inizio dei lavori esecutivi del quartiere Librino secondo il progetto Tange.
Nasce l’Istituto Comprensivo “Vitaliano Brancati” di Catania.
Nasce l’associazione sportiva “I Briganti”, fondati dal centro di recupero scolastico Iqbal Masih.
Nascono gli orti urbani
Dal 2013 nell’area di San Teodoro si assiste all’occupazione e all’utilizzo non autorizzato di porzioni di terreno da parte degli abitanti della zona, che hanno dato vita ad un vero e proprio sistema di orti urbani.
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Coinvolgimento della popolazione locale
2014
Gennaio
Prima fase: rilievo sul luogo e elaborazione dei progetti
Marzo
Seconda fase: esecuzione in loco del progetto “Giochi di strada”
2015
Febbraio
Nel Febbraio 2015 ha luogo il Workshop a cui partecipa la comunità locale. L’evento, aperto a tutti, è fortemente promosso sul web e sul canale radio locale
Nascita gruppo BAL (Buone azioni per Librino)
A Marzo comincia la fase di osservazione sul territorio e di dialogo con la comunità locale. In base a tali indirizzi viene calibrata l’elaborazione del progetto. Nell’Ottobre viene indetto il workshop.
Aprile
Inaugurazione di Giochi di Strada
Dopo l’inaugurazione dell’area, nell’Aprile, il Comune di Catania ha affidato, per i prossimi sei anni, all’Associazione Sportiva i Briganti Rugby, l’area di San Teodoro. Il riconoscimento è il risultato di anni di convinto impegno sociale dei Briganti.
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Uno sguardo a Librino Il quartiere Librino a Catania rappresenta il compimento di un’ambizione degli anni settanta di costruire una New Town. Era un sogno legato a un momento storico di grande sviluppo e a un’utopia che vedeva nella modernità il riscatto per un futuro migliore. Previsto dal PRG di Luigi Piccinato nel 1964, Librino nasce per rispondere alla considerevole domanda di alloggi popolari che proveniva sia dagli abitanti espulsi dal quartiere San Berillo Vecchio, sia da catanesi interessati a realizzare cooperative edilizie. Il progetto del Piano di Zona fu affidato nel 1970 all’architetto giapponese Kenzo Tange, che disegnò una città ideale bella, autosufficiente, ricca di verde e di servizi. Erano state previste università, ospedali, centri commerciali, parchi e collegamenti diretti con il cuore della città. L’operazione New Town era ambiziosa ma Librino rappresenta il fallimento di questa utopia. Più di 70mila persone vivono in un’area senza la necessaria qualità dello spazio pubblico, senza i servizi essenziali, costruita vicino alla città ma, in realtà, molto lontana. Lontana non nello spazio ma nella mente della gente, che considera questo un luogo remoto.
Costruito
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Servizi
1,55% del terrotorio occupato da servizi
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La mappa mostra le attività che hanno luogo nell’area. Giochi di Strada fornisce un collegamento tra queste attraverso un percorso pedonale.
Col passare degli anni però a Librino, nel quartiere di San Teodoro, sono sorti tre luoghi dedicati alla comunità: l’associazione sportiva “I Briganti”, la scuola primaria Vitalino Brancati e, infine, gli orti sociali. La prima, nata nel 2006, è una società dilettantistica di rugby che si occupa di promuovere l’interesse dei più giovani alle attività sportive. Nel 2012 l’associazione, non disponendo di uno spazio adeguato per lo svolgimento delle attività, e dopo anni di richieste ignorate all’amministrazione, ha ricavato un campo da gioco da un terreno incolto e ha occupato una palestra costruita per le Universiadi del 1997 che poi è rimasta inutilizzata. Il campo sportivo de “I Briganti” sorge in una posizione intermedia tra il complesso scolastico e gli orti sociali.
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Un quartiere disgregato Fatta eccezione per le tre realtà appena citate, il quartiere presenta una forte prevalenza funzionale di tipo residenziale, anche in ragione della sua nascita, risultando di fatto quasi privo di aree pubbliche e luoghi di aggregazione adeguati e fruibili dalla popolazione locale. Nonostante la grande disponibilità di terreno, i bambini del quartiere non dispongono infatti di spazi sicuri nei quali potersi divertire e giocare all’aria aperta, trovandosi così a doversi adattare alla malsanità di alcune aree. Inoltre, nella piccola realtà di San Teodoro, manca un percorso pedonale che raccordi l’Istituto scolastico “Vitaliano Brancati” con l’area sportiva de I Briganti e gli orti urbani limitrofi, tutti immersi in un contesto di vegetazione spontanea non curata.
Una periferia da ricucire L’obiettivo del progetto è dunque fornire un collegamento tra queste tre aree creando uno spazio pedonale dedicato ai bambini, affinché possano giocare in condizioni di sicurezza. In secondo luogo l’intervento vuole offrire, fin dalle sue fasi preliminari, una possibilità di riscatto, seppur in forma simbolica, ad un quartire malvisto dalla popolazione catanese. I due aspetti si fondono nella creazione di un luogo, che sia al contempo un luogo di collegamento, di svago ma anche di apprendimento, tanto che ciascun gioco ha uno scopo didattico differente. Un luogo che funga da collegamento sociale in un quartiere disgregato dal suo interno, spesso percorso da risentimenti e conflitti, per mancanza di comunicazioni tra le parti. Un duplice obiettivo, forse molto pretenzioso: un rammendo fisico e un rammendo sociale.
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I luoghi del gioco dei bambini di Librino.
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I Protagonisti L’area di Librino è inserita nel programma di rammendo delle periferie del gruppo G124, nato nel 2013 su iniziativa dell’architetto e senatore a vita Renzo Piano. All’interno di questa iniziativa si inserisce la riqualificazione di San Teodoro, per l’attuazione della quale è stato indetto, nell’ottobre 2014, un workshop. A seguito dell’iniziativa del G124, nel settembre 2014 è nato il gruppo BAL (Buone Azioni per Librino). All’interno di questo figurano alcuni membri del G124 (Roberto Corbia, Roberta Pastore e Mario Cuccinella), affiancati dai docenti dell’Università degli Studi di Catania Carlo Colloca e Chiara Borzì, dall’Accademia Abadir di Sant’Agata Li Battiati, organizzatrice del workshop, e dal suo vincitore Giorgio Laboratore. Partecipe del progetto è stata anche la popolazione locale che, tramite un’attività di osservazione partecipata, ha svolto un ruolo determinante nella parte preliminare del progetto. È stata infatti coinvolta la scuola elementare Brancati, oltre che la società sportiva e la popolazione locale. Hanno infine preso parte all’iniziativa l’Amministrazione comunale, alcune partnership private e associazioni di categoria. Tra le patnership private che hanno finanziato il progetto ci sono: • la Tecnis S.p.a., Società che si è aggiudicata il Bando per la sistemazione del campetto, spendendo circa 65 mila euro. • Ance Catania, è un ente di lavori pubblici. Finanzia la costruzione del pergolato.
Chi sono?
• Roberto Corbia: urbanista e partner dello Studio Insiti si occupa di pianificazione territoriale, architettura del paesaggio e di politiche urbane. Nel 2014 ha fatto parte di G124. • Roberta Pastore: architetto e partner della Società Runa Progettazione e dello Studio Insiti, collabora come designer con Lab 23. Nel 2014 ha fatto parte di G124. • Mario Cucinella: fondatore di Mario Cucinella Architects - MCA. Con oltre 20 anni di pratica professionale, MCA ha sviluppato una grande esperienza nella progettazione architettonica, con particolare attenzione ai temi dell’energia e dell’impatto ambientale degli edifici. • Carlo Colloca: docente di Analisi sociologica e metodi per la progettazione del territorio, Università di Catania. • Chiara Borzì: professoressa del Dipartimento di Scienze Politiche Sociali. È una giornalista pubblicista esperta in comunicazione e linguaggio dei social media. Si occupa di giornalismo d’inchiesta, giornalismo sociale ed economico. • Giorgio Laboratore: si occupa di product e interior design. Si dedica attivamente alla ricerca collaborando come tutor con il Politecnico di Milano e l’accademia Abadir di Catania. 10
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Accademia Abadir
UniversitĂ degli Studi di Catania
Scuola Vitelino Brancati
Briganti Rugby Gruppo degli Ortolani
G124
+ Partnership private
Cittadini
Centro Iqbal Masih
Amministrazione Comunale
Ordine Architetti Provincia di Catania
Confagricoltura Catania
Gruppo BAL
AZIONI Progetto
GIOCHI DI STRADA
Partecipazione e osservazione Appoggio economico Sostegno Realizzazione 11
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Un Progetto a cinque componenti Giochi di Strada è risultato di un progetto più ampio sul quartiere composto complessivamente da cinque interventi distinti: la messa in sicurezza dell’area, la realizzazione del percorso pedonale-area gioco, la costruzione di un pergolato, l’estensione degli orti sociali e la piantumazione del territorio.
Messa in sicurezza dell’area
L’urgenza di realizzare uno spazio sicuro e fruibile da parte di chi si ritrova a svolgere attività in questa ristretta zona è apparsa come priorità e come estrema esigenza da cui far scaturire le altre scelte progettuali. La preesistente scarpata, che copre un dislivello di oltre 7 metri tra l’area del parcheggio e l’area degli orti, è stata oggetto di un intervento di manutenzione e bitumatura, grazie all’impresa di costruzioni Tecnis S.p.A.
Un percorso che diventa parco giochi
Grazie a tale intervento è stato possibil\e realizzare l’accesso all’area della palestra e un collegamento pedonale sicuro con la scuola Brancati e gli orti sociali. Il tracciato di circa 1000 mq è pensato come una grande lavagna su cui creare un parco giochi a due dimensioni, dove i bambini possano giocare riappropriandosi dello spazio pubblico. Il risultato sono 16 giochi: sportivi, educativi e interattivi.
Uno spazio coperto, il pergolato
Grazie al contributo di Confindustria Giovani Catania e di un’azienda è stato realizzato un pergolato davanti alla Club House, che potrà essere vissuto da chi gravita intorno alla palestra. L’utilizzo di teloni di riciclo ha permesso di creare uno spazio coperto a costi minimi.
Orti sociali e didattici
Quella degli orti era una realtà già attiva e presente da qualche anno nell’area a valle della palestra, nata dall’utilizzo non autorizzato del suolo da parte di gruppi di cittadini di diversa età. L’amministrazione locale, una volta ceduto a tale utilizzo dello spazio pubblico, ha sollecitato l’aumento di un’area ancora più ampia, in parte destinata alla didattica degli alunni della la vicina scuola.
Un nuovo volto verde
A oggi l’area esterna è contraddistinta dall’assenza quasi totale di alberi. Dare maggior respiro allo spazio verde è apparso fin da subito indispensabile; nel progetto erano previste aree bbq e frutteti, ma purtroppo l’area verde circostante la palestra e la scuola dovrà ancora attendere per avere un volto nuovo. 12
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“Giochi di Strada”
“Un pergolato vivo”
“Oh my Garden”
“100 alberi per Librino” 13
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Un collegamento per (e con) la comunità Giochi di Strada si pone come un progetto di riqualificazione attraverso la decorazione. Il design urbano è, infatti, direttamente correlato ai comportamenti, agli stili di vita, alla tradizione ed alla ritualità del vivere contemporaneo e collettivo. Un intervento realizzato con strumenti a bassa tecnologia e di facile reperibilità. La mancanza di arredo urbano è una scelta voluta, data dal rischio di vandalizzazione delle strutture. Il vero arredo del luogo vuole essere costituito, piuttosto, dall’affluenza della popolazione locale. L’intervento è stato concretizzato tramite un’operazione di Crowdfunding “locale” estesa alla città di Catania, attraverso la quale è stato possibile costruire un “patto collaborativo” tra amministrazione, piccole e grandi imprese, artigiani, associazioni di categoria, università e mondo della ricerca e cittadini. L’intervento è il risultato di un workshop, che ha esordito con una fase di osservazione e collaborazione tra progettisti e abitanti di Librino, riuniti in più occasioni per chiarire problemi e tradurre soluzioni possibili, in confronto continuo con l’amministrazione locale. Il gruppo G124 ha raccolto i desideri dei bambini, degli adulti e delle istituzioni come la scuola Brancati, la cui preside afferma di voler rivendicare il diritto ad avere per i suoi alunni uno spazio per il gioco e per lo sport. Il workshop, indetto nell’ottobre del 2014, risulta composto da due fasi. La prima fase è il risultato di tre giorni (17-18-19 Ottobre 2014) durante i quali i partecipanti hanno eseguito dei rilievi sul luogo dell’intervento ed hanno elaborato delle proposte per la creazione di esperienze di gioco e di socialità all’interno dell’area da riqualificare. Il giorno 17 ottobre è stato effettuato sopralluogo e rilievi presso l’area dell’intervento, il 18 ottobre è stato il giorno di elaborazione delle proposte mentre il 19 ottobre sono stati sviluppati i progetti, selezionati i materiali necessari per la realizzazione e, in fine, sono stati presentati i progetti. La seconda fase del workshop è il risultato di tre giorni (05-09-09 febbraio 2015) durante i quali i progettisti hanno sviluppato a livello esecutivo le idee presentate durante la prima fase e realizzato gli interventi in loco. Tra le due fasi, nel dicembre 2014, si è proceduto alla messa in sicurezza del posto, asfaltando la strada e creando un nuovo parcheggio. Il giorno 26 aprile 2015 tra la felicità generale dei bambini e degli abitanti di Librino sono stati inaugurati i Giochi.
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Le prime fasi dell’intervento: l’incontro tra gli enti coinvolti, la progettazione dei giochi e la stesura dell’asfalto.
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La realizzazione dei giochi: dipinti su strada tramite stencil. 16
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L’inaugurazione e la consegna dell’area ai bambini. 17
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A distanza di un anno Oggi, passato un anno dall’inaugurazione dei Giochi, possiamo osservare tramite le foto satellitari e le testimonianze dei locali una rapida degradazione della superficie dell’area gioco, al di sopra della quale hanno infatti iniziato a circolare automobili. A ciò si aggiunge l’utilizzo di materiali a basso costo, che ha sicuramente influito sul deterioramento della superficie stradale e della struttura del pergolato. Tuttavia l’intervento non è stato vittima di atti vandalici. L’area è oggi molto utilizzata soprattutto dai bambini della scuola Brancati, e rappresenta un luogo di interesse non solo per la popolazione locale, ma anche per gruppi scout e associazioni laiche. Inoltre sono spesso presenti sul luogo gruppi di volontari che intrattengono i bambini. Da un punto di vista di ricucitura sociale, dato il ristretto lasso di tempo trascorso tra la fine dei lavori ed oggi, non è osservabile né misurabile un concreto effetto sulla comunità. Per questo Giochi di Strada è soltanto l’inizio di un percorso che vuole sollecitare la comunità locale a migliorare la propria qualità di vita.
In questa dettaglio del danneggiato.
pagina, pergolato
Nella pagina seguente, dettaglio della strada con evidente usura dell’asfalto e deterioramento dei giochi a causa del passaggio delle automobili. 18
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Lambrate: un approccio replicabile? Cambiando il nome degli attorii, lo schema d’azione proposto a Librino potrebbe forse essere replicato a Lambrate, dove sembra profilarsi uno scenario analogo. A Librino è risultato fondamentale l’appoggio di associazioni locali, spesso nate a sostegno di una comunità ristretta come quella del quartiere, grazie alle quali il progetto è stato effettivamente indirizzato e calibrato su esigenze che non traspaiono dalle carte o dai piani di governo. Lambrate, nell’ultimo decennio, allo stesso modo ha visto nascere piccole associazioni che si pongono l’obiettivo di migliorare la vivibilità dell’area dando voce a chi ci vive. Tra queste è doveroso ricordare Made in Lambrate, costituitasi solo nel 2014 come associazione per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del quartiere, ViviLambrate, nata con lo stesso intento, nonché una serie di piccole realtà volte tutte a revitalizzare Lambrate e a rafforzarne la sua identità territoriale. È dunque utile, come in parte già sta accadendo, che un’azione di progetto proceda con l’aiuto di tali aggregazioni, specialmente nelle fasi preliminari. Giochi di Strada si è sviluppato grazie alla presenza di partnership private della zona che di fatto hanno coperto parte del costo del progetto, sebbene fosse di per sé esiguo; la loro presenza, in misura ridotta, potrebbe essere necessaria anche in un eventuale intervento pubblico nel territorio di Lambrate. Inutile dire che dovendo trascrivere lo schema altrove, è di estrema importanza il ruolo svolto dei progettisti, o di un team eterogeneo, come in questo caso.
Dall’alto, lo scalo ferroviario dismesso di Lambrate da una foto aerea e dall’interno e l’area delle industrie dismesse.
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Ciò che invece caratterizza fortemente l’intervento di Librino, e che dunque risulta di primaria importanza anche in una eventuale esportazione, è il grande peso assunto dalla comunità locale. Se le associazioni hanno espresso la loro opinione e hanno dato consigli nella fase di progetto, i cittadini hanno rivestito la parte di protagonisti: da un lato, hanno partecipato direttamente alla realizzazione fisica del progetto, nelle fasi del workshop; dall’altro sono diventati (o questo era l’intento) l’oggetto stesso dell’intervento e vedremo come. In sintesi, Giochi di Strada altro non è che un percorso pedonale, un collegamento, tra due luoghi disconnessi tra loro. Lambrate da questo punto di vista è ricca di spazi che tra loro si legano male, che “scricchiolano”; basti pensare all’area dello scalo, da decenni oggetto di continue discussioni, e alla fascia centrale del quartiere, quella delle fabbriche dismesse. C’è forse anche un problema di camminabilità in diverse zone, dove manca un collegamento efficace e sicuro. Ma non si tratta soltanto di questo.
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A Librino avrebbero potuto semplicemente asfaltare il percorso e mettere qualche cartello stradale per regolare il traffico. E invece hanno deciso di dar colore ad una strada tanto invisibile, di renderla un luogo in cui ci muove a piedi, di affidarla ai bambini. Era necessario un collegamento non solo fisico, un collegamento sociale prima che architettonico, che almeno provasse a dare un’identità ad una terra senza nome. Ciò che davvero è da portare a casa dallo sguardo a Librino e da riportare a Lambrate, dove ancora si fa fatica a parlare di identità, nel senso proprio di uguaglianza, è che progettare non significa mettere pietra su pietra, mattone su mattone. Il vero oggetto deve essere prima di tutto l’uomo, specialmente quando si tratta di spazi pubblici, ovvero di spazi che influiscono in modo decisivo sulla vita delle persone. Occorre intervenire per modificare qualcosa che non si può cambiare direttamente. Occorrono collegamenti. Occorrono azioni più che progetti.
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FONTI http://renzopianog124.com/post/100885222768/a-librino-un-parco-giochi-di-strada http://living.corriere.it/tendenze/design/gallery/giochi-strada-catania-50308079469/ http://www.giorgiolaboratore.com/portfolio/giochi-di-strada/ http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=870858 http://www.lasicilia.it/articolo/catania-quartiere-librino-al-buio-la-gente-strada-con-lefiaccole http://centroiqbalmasih.altervista.org/ https://www.facebook.com/g124catania/ http://nova.ilsole24ore.com/miscellanea/immaginare-un-futuro-condiviso/ http://www.brigantilibrino.it/briganti-rugby-librino/ http://www.siciliapress.com/al-via-il-piu-importante-intervento-di-riqualificazione-sulibrino/ http://www.comune.catania.it/data/bianco/326-cose-fatte-in-2-anni.pdf http://www.theplan.it/award/2015/urban-regeneration/progetto-bal-buone-azioni-perlibrino
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