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Nuvole di carta

Charly Damm (testo), Jean-Marie Cuzin (disegni), Aurélie Frémineur, Carlos Valdeira (colori), L'Alsace déracinée, Éditions du Signe, Strasbourg 2021, pp. 52, €16,90.

La tragica storia dell'Alsazia, contesa a lungo da Francia e Germania, ha ispirato più volte la nona arte. Uno degli esempi più recenti è L'Alsace déracinée, dove i testi di Charly Damm si sposano ai disegni di Jean-Marie Cuzin. L'opera racconta la storia degli alsaziani che furono evacuati, espulsi e deportati dai tedeschi tra il 1939 e il 1945. Il lettore (ri)scopre l'avventura forzata di queste migliaia di persone sradicate dalla loro regione ed evacuate nei dipartimenti del sud-ovest, il grande trauma culturale e le difficoltà derivate dall'adattamento.

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Un capitolo è dedicato agli ebrei alsaziani e al campo di Struthof, situato presso il villaggio di Natzwiller, a circa 50 chilometri da Strasburgo. Questo fu il solo campo di concentramento costruito dai nazisti in Alsazia, dopo che la regione era divenuta parte integrante del Terzo Reich. Naturalmente anche il fattore linguistico giocò un peso rilevante.

Antonella Visconti

Paolo Eleuteri Serpieri, Gli Indiani delle praterie, Lo Scarabeo, Torino 2021, pp. 120, €38.

Paolo Eleuteri Serpieri ha fatto del Far West un elemento centrale della propria parabola artistica. Disegnatore, soggettista e sceneggiatore, l'artista veneziano ha collaborato alla Histoire du Far West (Larousse, 1980-1981) e ha firmato molti episodi apparsi su riviste come Lanciostory, Orient Express e L'Eternauta. Molte di queste storie sono difficilmente reperibili, ma Gli Indiani delle praterie colma in parte questa lacuna. I sei episodi del volume coprono un periodo che va dal 1979 ("Come Coda di Volpe divenne bandito") al 1982 ("Uomo medicina").

Ne Gli Indiani delle praterie traspaiono chiaramente le idee di Serpieri. "Salute a te, uomo bianco, distruttore del mio popolo" (pag. 83), dice un cheyenne in "Uomo medicina", e i Sioux sono giustamente definiti "eroi della resistenza indiana" (p. 87) nell'ultimo episodio, "La danza degli spiriti", che rievoca la strage di Wounded Knee.

I personaggi e le atmosfere sono crudi, realistici, lontani dagli stereotipi. Serpieri cura ogni dettaglio grafico e storico, sostenuto da una solida conoscenza del cinema e della letteratura. Se qualcuno dubita ancora che il fumetto sia un'espressione artistica degna di questo nome, le storie di Serpieri lo aiuteranno a cambiare idea.

Alessandro Michelucci

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