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Cronologia della questione kurda
as<w 10 agosto 1920 L'i mpero ottomano e le potenze alleate della Prima Guerra Mondiale (Francia, Gran Bretagna, Italia e Russia) firmano il Trattato di Sèvres. Già drasticamente ridimensionato dal Trattato di Londra (1913), l'impero viene ulteriormente ridotto. Il trattato prevede ampie tutele per le minoranze. Ai Kurdi garantisce la creazione di un proprio stato, i cui confini dovrebbero essere definiti dalla Società delle Nazioni. Il trattato non viene però ratificato dal Parlamento ottomano, dato che questo è stato sciolto il 18 marzo. Quindi rimane lettera morta. 23 luglio 1923 Il Trattato di Losanna fissa i confini della futura repubblica turca. 29 ottobre 1923 Atatürk proclama la nascita della Turchia. 3 marzo 1924 Atatürk dichiara illegali le scuole, le associazioni e le pubblicazioni kurde. 1924-1930 Rivolte kurde in varie parti della Turchia. Marzo 1937-dicembre 1938 A Dersim l'esercito turco uccide 13.000 civili e ne costringe all'esilio 12.000. Secondo alcuni studiosi il numero è molto superiore; le fonti della diaspora kurda parlano di oltre 70.000. 1950-1960 I governi guidati da Adnan Menderes attenuano le misure repressive contro i Kurdi e concedono loro una certa partecipazione alla vita politica. 1960 Il go verno Menderes viene deposto dai militari. Nonostante questo il nuovo regi me approva una Costituzione che garantisce ma ggiori libertà civili. Viene permessa la pubblicazione di giornali sui problemi storici e culturali kurdi. 27 novembre 1978 Abdullah Öcalan e il fratello Osman fondano il Partîya Karkerén Kurdîstan (PKK, Partito dei Lavoratori del Kurdistan), maoista e separatista. Settembre 1980 Colpo di stato militare. Vengono sciolti tutti gli organi democratici, vietati i partiti politici e disciolto il Parlamento. Viene proibito l'uso del kurdo, sia in forma scritta che orale, e vietata la diffusione della cultura kurda. 1984 Il PKK inizia la lotta armata. 1991 L'uso del kurdo diventa legale, ma la lingua rimane vietata nella vita pubblica. 20 settembre 1992 Musa Anter, scrittore kurdo dissidente, viene ucciso dai servizi segreti. 1994 Leyla Zana, prima kurda eletta al Parlamento di Ankara, termina il proprio giuramento in kurdo: "Giuro per la fratellanza fra il popolo turco e il popolo kurdo". In dicembre viene incarcerata con l'accusa di appartenere al PKK. 1995 L'Unione Europea conferisce il Premio Sakharov a Leyla Zana. 12 novembre 1998 Il deputato di Rifondazione Comunista Ramon Mantovani porta in Italia Öcalan, che si è rifugiato a Mosca per sfuggire ai servizi segreti turchi. Il leader del PKK si consegna alla polizia, ma le ritorsioni economiche minacciate da Ankara inducono il governo D'Alema a negargli l'asilo politico. 15 febbraio 1999 Öcalan viene catturato dai servizi segreti all'aeroporto di Nairobi. Quindi viene portato in Turchia e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza su Imrali, un'isola del Mar di Marmara. Maggio 2000 Il governo turco vieta la pubblicazione di 12 giornali kurdi. 2002 Viene abolita la pena di morte. La condanna di Öcalan viene commutata in ergastolo. 8 dicembre 2003 Viene aperta a Urfa la prima scuola dove si insegna in kurdo. 2004 Il Dipartimento di Stato americano inserisce il PKK nella lista delle organizzazioni terroristiche. 2004 Ankara permette che il kurdo venga usato in alcuni programmi della televisione di stato. 2011 Con il saggio Democratic Confederalism, influenzato dal pensiero dell'ecologista americano Murray Bookchin, Öcalan abbandona il separatismo e opta per un tipo di autonomia che definisce "confederalismo democratico". 11 ottobre 2011 All'Università di Artuklu (T urchia sudorientale) inizia il primo corso di lingua e letteratura kurda. 1 luglio 2012 Il Primo Ministro Erdoğan riceve Leyla Zana. 24 gennaio 2013 Il Parlamento approva una legge che permette l'uso della lingua kurda nei processi. 1 settembre 2013 L'agenzi a di stato Anadolu comincia a trasmettere in kurdo. 16 novembre 2013 Il musicista kurdo Siwan Perwer torna in T urchia dopo 36 anni di esilio. 30 settembre 2013 Erdoğan rende noto il pacchetto di riforme che include varie novità per le minoranze. 10 agosto 2014 Erdoğan vince le elezioni presidenziali (51,79%); il 28 assume la nuova carica. 7 giugno 2015 Alle elezioni politiche il partito di Erdoğan (AKP, Partito della giustizia e dello sviluppo) perde 53 seggi e di conseguenza non ha più la maggioranza relativa dei 550 seggi parlamentari. Il partito kurdo HDP (Partito democratico del popolo) ne guadagna invece 51, superando lo sbarramento del 10%.
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