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Nuvole di carta


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Gerry Hunt, Bobby Sands: Freedom Fighter, O'Brien Press, Dublin 2016, pp. 64, 16.99.
Bobby Sands (1954-1981), figura centrale della lotta anticolonialista nordirlandese, è noto in tutto il mondo. A lui sono stati dedicati molti libri, film, canzoni, strade, etc. Mancava almeno per quello che sappiamo - l'omaggio della nona arte. A colmare questo vuoto ha provveduto il disegnatore dublinese Gerry Hunt, che alcuni anni fa aveva realizzato Blood upon the Rose (O'Brien Press, 2009), dedicato alla Rivolta di Pasqua del 1916. I colori del nuovo albo sono di Matt Griffin.
Il fumetto ripercorre l'ultimo anno di vita di Sands, morto in prigione in seguito a uno sciopero della fame durato piu di due mesi. Durante lo sciopero Sands, appartenente alla Provisional IRA (Irish Republican Army), era stato eletto al Parlamento britannico nelle liste dello Anti H-Block, una formazione nata per sostenere lui e gli altri detenuti nordirlandesi che stavano facendo lo sciopero della fame. L azione di protesta continuò fino al 20 agosto; dopo Sands morirono altri 9 prigionieri.
Alessandro Michelucci
Hope Nicholson (a cura di), Moonshot: The Indigenous Comics Collection (Vol. 1), AH Comics, Toronto (ON) 2015, pp. 176, $19.99.
Oggi la creatività artistica dei popoli indigeni si esprime nei campi più diversi: dal cinema alla musica, dalla letteratura al teatro. In questa varietà ha trovato spazio anche il fumetto. Lo dimostra questo volume curato da Hope Nicholson, esperta canadese della nona arte. Quasi tutti gli scrittori e i disegnatori sono indigeni, e in particolare indiani nordamericani: Elizabeth LaPensée (anishinaabe), Jon Proudstar (yaqui/maya), Arigon Starr (kickapoo), ecc. Tutti hanno una lunga esperienza nel campo del fumetto, spesso in quello dedicato ai supereroi, si tratti di personaggi noti come Batman e Spiderman o di altri ignoti in Italia, loro stessi indigeni, come Dark Owl e Kagagi.
Negli Stati Uniti la situazione è molto diversa: il primo supereroe amerindiano creato dalla Marvel Comics risale al 1970. Poi ne sono venuti molti: la DC Comics (casa editrice di Superman e Batman) ha lanciato fra gli altri Black Condor (navajo), Equinox (cree) e Little Raven (lakota). Anche la Marvel, nota al grande pubblico per Spiderman, ne ha creati molti, da American Eagle (navajo) a Manifold (aborigeno australiano). Senza contare tanti altri editori, in genere statunitensi.
Tornando a Moonshot, le storie rifuggono dagli stereotipi e dai pregiudizi che conosciamo: i protagonisti sono personaggi complessi, capaci di provare vere emozioni. Il volume è stato realizzato coinvolgendo dei saggi anziani, che hanno approvato le storie e il modo in cui sono state proposte. Questo fa dell'antologia un'opera genuina e stimolante.