Cosenza, ponte in ferro sul fiume Crati, la Chiesa di San Domenico
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Locomotiva a vapore FCL 353
persone, luoghi e mezzi
a cura di Fedele Sirianni
© La Dea Editori Via Tasso, 2 87052 Camigliatello Silano (CS) Italy tel. e fax +39 0984 578125 tel. +39 0984 570878 tel. Personal +39 335 6689611 e-mail: ladea1@alice.it • ladeaeg@gmail.com www.ladeaeditori.it Direttore editoriale: Egidio Bevilacqua Direttore artistico: Elvira Pacenza Impaginazione e grafica: Dea Graphic Prima edizione Camigliatello Silano (CS), agosto 2017 ISBN 978-88-88557-65-6 Finito di stampare nel mese di agosto 2017, presso la tipografia De Rose Montalto Uffugo (CS) per conto di La Dea Editori di Egidio Bevilacqua © Tutti i diritti sono riservati: di traduzione, riproduzione e adattamento parziale o totale, compreso microfilm o copie fotostatiche. Si ringraziano per la collaborazione: Arc. La Dea Editori, Renato Arena, Andrea Bevilacqua, Umberto Budaci, Pasquale Carravetta, Mario De Paola, Raffaele De Stefano, Pasquale Ferrarelli, Giuseppe Giaimo, Natale Giaimo, Antonello Giordano, Domenico Giordano, Saverio Grossi, Lidia Gualtieri, Antonio Iannicelli, Pietro Infusino, Igino Iuliano, Nazzareno Manco, Domenico Maradei, Giovanni Marsico, Mario Marsico, Sergio Minardi, Pasquale Mollo, Nicola Morabito, Rianice Pentimalli, Giuseppe Pizzuti, Dionigi Poletto, Olindo Poletto, Concetta Porco, Cesare Reda, Enzo Sanvito, Franco Settino, Enrico Turco, Pino Tursi Prato, Giuseppe Urso, Antonio Zumpano, Stefano Zumpano. Un ricordo particolare per: Umberto Bianco, Nino Brancati, Antonio Broccolo, Gianbattista Caligiuri, Pietro Cappa, Amedeo Carravetta, Aldo Grossi, Pasquale Iuliano, Carlo Landi, Vittorio Maletta, Guglielmo Mastrangelo, Gianfranco Marcelli, Franco Marra, Lucio Miglietti, Giacomo Montalto, Salvatore Morrone, Ernesto Piane, Silvio Rossitto, Luigi Saccomanno, Vittorio Tursi Prato.
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Copertina locomotiva a vapore FCL 353 con carrozze d’epoca in transito al passaggio a livello di Croce di Magara
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4Stazione di Piane Crati, giovane capostazione davanti banco di manovra apparati centrali elettrici
Da molti anni pubblichiamo guide, libri, brochure, carte toponomastiche e libri fotografici, che raccontano di questa bella ma difficile regione. Questi prodotti editoriali sono uno strumento fondamentale per far conoscere la Calabria, che è un meraviglioso eden forestale, una accogliente terra bagnata da due mari, il Tirreno e lo Jonio, con un territorio in prevalenza montuoso; ne sono testimonianza i Parchi Nazionali del Pollino, della Sila, dell’Aspromonte e le tante riserve forestali. Una terra che da sempre ha ricoperto un importante ruolo strategico nella geografia del Mediterraneo. Per noi ogni volta, raccontare la Calabria è una nuova sfida, è come tracciare un percorso emozionante per entrare in relazione con la sua gente, il suo paesaggio, la sua storia, le sue tradizioni, le sue istituzioni, le sue bellezze ambientali, il suo patrimonio archeologico, il suo territorio. Questa pubblicazione racconta con suggestive immagini in bianco e nero il vissuto di aziende storiche: la “Mediterranea Calabro-Lucane”, le “Ferrovie Calabro-Lucane” e l’attuale “ Ferrovie della Calabria”. Il libro dei ricordi, rivela attraverso le numerose inedite fotografie, i luoghi, i mezzi, le donne e gli uomini, che sono stati catturati negli anni, dalle macchine fotografiche, in queste storiche aziende delle strade ferrate della Calabria. Un racconto che, con le immagini del tempo farà attraversare antichi borghi, località turistiche, suggestivi luoghi, mezzi storici, stazioni, caselli, viadotti, ma soprattutto uomini e donne - lavoratori che con il loro prezioso sacrificio hanno condotto fino ad oggi questa straordinaria realtà regionale. La parte rilevante delle numerose foto, descrive la tratta ferroviaria che unisce Cosenza ai paesi dei Casali ed all’Altipiano Silano fino a San Giovanni in Fiore. Molte foto ritraggono locomotive a vapore come la 403 e 353, ma anche le più moderne diesel. La locomotiva a vapore 353 con le sue carrozze d’epoca è ancora in esercizio sulla tratta ferroviaria turistica Moccone - Camigliatello Silano - San Nicola-Silvana Mansio. Il libro fotografico, al quale dedichiamo questa breve riflessione, attraverso le immagini delle sue originali fotografie; frutto di una certosina ricerca, intende far rivivere momenti di vita vissuta dando la possibilità alla mente dell’osservatore di crearsi un personale percorso onirico dove le fotografie prendono forma e movimento acquistando: colori grazie alle località visitate e ritratte; suoni dovuti al vociare dei passeggeri frammisto alle sbuffate delle storici locomotive. Riteniamo, pertanto, che ogni foto vada osservata attentamente per poterne estrapolare: i magnifici sfondi, che lasciano intravedere, un territorio silano e calabrese affascinante. L’Editore
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Stazione di Camigliatello Silano, lancianeve Rolba in azione
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A tutta la mia famiglia onorata di aver fatto, da sempre, parte delle Ferrovie Calabro Lucane. A mio padre, Capo del personale viaggiante rispettoso e appassionato che, con la sua dedizione e i suoi sacrifici, ha saputo costruire un futuro per i propri figli.
Ho voluto raccogliere in questo libro dei ricordi la storia della gloriosa Società Italiana per le Strade Ferrate del Meridione Mediterranea Calabro Lucane, patrimonio di organizzazione e unico mezzo di trasporto per i paesi e per le genti di Calabria e Basilicata. La Società Italiana per le strade Ferrate del Mediterraneo, nacque da un gruppo di investitori italiani e esteri. Dopo la nazionalizzazione delle ferrovie nel 1905, ottenne dallo stato, con la legge del 21 luglio 1910 n° 580 e con il Regio Decreto del 26 gennaio 1911 n°135, la concessione di costruire ed esercire la Rete delle ferrovie di Basilicata e Calabria, una rete ferroviaria di 1.271 Km (che vennero ridotti dal governo a .764 Km. con la convenzione del 10 luglio 1926) a scartamento ridotto di 950 mm. e con trazione a vapore. Il 9 agosto 1915 apriva all’esercizio la prima tratta, la Bari- Matera di 75,801 km. Iniziava così la grande avventura e soprattutto iniziava ad intravvedersi per le popolazioni dell’estremo meridione la possibilità di uscire dall’isolamento culturale ed economico, specialmente dalla povertà. Grazie al Regio Decreto del 16 agosto 1914 n°951, che modificava la convenzione del 25 gennaio 1911, e al Decreto legge del 23 novembre 1914 n° 1287, che consentiva alla Mediterranea delle agevolazioni fiscali, la costruzione delle linee ferroviarie camminò speditamente. Dal 1915 al 1934 vennero aperte all’esercizio tutte le tratte progettate. L’ultima tratta Camigliatello Silano-San Giovanni in Fiore di 27,69 km venne aperta l’8 maggio 1956. Nel Gennaio del 1964, dopo un grave incidente sul viadotto Fiumarella della linea Cosenza- Catanzaro Lido, la ferrovia fu riscattata e posta dallo Stato sotto Gestione Commissariale Governativa affidata alla diretta gestione del Ministero dei Trasporti; nacquero le Ferrovie Calabro Lucane. Un decreto del 1990 sancì lo scorporo delle Ferrovie Calabro Lucane in due aziende, una delle quali assunse la denominazione di Gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie della Calabria con sede a Catanzaro, che assumeva i servizi ricadenti nella Regione Calabria. Ma questa storia passa soprattutto attraverso le immagini dei luoghi, i monti della Sila, del Pollino e quelli dell’Aspromonte, il sorgere del sole sulla Soverato- Chiaravalle e i tramonti sulla di Vibo Valentia- Mileto; passa attraverso le immagini dei mezzi, dalle prime locomotive a vapore alle piccole Emmine, fino ad arrivare alle moderne Stadler; passa attraverso i volti delle persone che con ardore e passione si sono avvicendate come su un palcoscenico della vita; i capistazione col berretto rosso ornato da una treccia color oro che fischiano la partenza ai treni; i fuochisti che spalano carbone nel forno della locomotiva insensibili al vigoroso calore; i macchinisti con la faccia e le mani imbrattate di nerofumo che fanno sbuffare la locomotiva irrorando di vapore le stazioni; i frenatori che saltano sul treno in corsa per azionare il freno; i cestini tramite i quali le mogli nutrono i mariti comandati in trasferta per guadagnare qualche lira in più; i cantonieri che tutte le mattine, con le condizioni atmosferiche avverse, provvedono alla vigilanza linea; gli operai dei depositi che con competenza e professionalità assicurano la manutenzione e la cura dei rotabili. Scriveva Ruben Blades, cantautore panamense, niente può cancellare il ricordo del cammino percorso e la Società Italiana per Strade Ferrate del Meridione in questi cento anni di cammino ne ha fatto tanto. Fedele Sirianni Storico delle Ferrovie Calabro Lucane
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Sopra, deposito di Cosenza anni 50, ferrovieri in pausa pranzo Sotto, stazione di Spezzano della Sila, locomotiva 353 con carrozze d’epoca
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Sopra, stazione di Rovito, locomotiva 353 con carrozze d’epoca anni 70 Sotto, costruzione viadotto tra Altavilla e San Pietro in Guarano, anni 20
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Sopra, fermata di CavorĂ , locomotiva 353 e carro F, anni 80 Sotto, stazione di Soveria Mannelli, 1935
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Sopra, stazione di Camigliatello Silano, foto di gruppo Sotto, stazione di Catanzaro cittĂ , automotrice diesel M2-50, 1938
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Sopra, Macchinista Sotto, locomotore a cremagliera L M2-703, prove del 1986
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Stazione di Cosenza, macchinista in pausa, anni 40
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Stazione di Camigliatello Silano, foto di gruppo con lancianeve Rolba 14
Sopra, deposito di Cosenza, Befana dei ferrovieri, anno 1965 Sotto, stazione di Gioia Tauro, anni 60
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Locomotiva a vapore MCL 202 all’ingresso di una galleria 16
Sopra, ferroviere in posa Sotto, stazione di Piane Crati, capostazione che fischia la partenza all’automotrice DE M4 C 501 Stadler
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Sopra, deposito di Cosenza, operai anni 50 Sotto, stazione di Camigliatello Silano, foto di gruppo, anni 60
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Automotrice gruppo M2 200 in Sila
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Sopra, Stazione di Camigliatello Silano, carro speciale per trasporto materiale, 1954 Sotto, Cosenza Casali, ponte in muratura sul Vallone di Rovito e Ara dei Fratelli Bandiera
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Stazione di San Nicola-Silvana Mansio, ferrovieri in posa, anni 70 21