CALABRIA Un mare d'immersioni

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Torri costiere e castelli della Calabria - Testimonianze del passato

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Uno straordinario percorso tra le 85 localitĂ costiere e le 137 spiagge, scogli, grotte, scogliere ... della Calabria

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Egidio Bevilacqua, Domenico Canino, Eugenio Celestino, Giuseppe Cristofaro, Peppino Curcio, Stefania Fratto, Giuseppe Graziano, William Lo Celso, Anna Laura Mattesini, Lina Pecora, Enzo Pianelli, Antonella Primavera, Emilio Antonio Salatino, Ludovico Serra, Massimo Veltri.

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Marcello Bernardo Francesco De Pascale

LE VIE DELLA TRANSUMANZA IN CALABRIA Un itinerario culturale percepito tra geostoria, economia e letteratura

In collaborazione con:

In collaborazione con:

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SPEZZANO DELLA SILA

AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SPEZZANO DELLA SILA

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Egidio Bevilacqua

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La Dea Editori


Dedicato a te

perché ti piace esplorare, perché ti piace non mollare mai, che a volte ti prende la paura, che fotografi le creature del mare, che nell’acqua ti senti nel tuo ambiente, che sei affascinato dai colori del mare, che ti immergi per lavoro o per passione, che vuoi conoscere luoghi immersi, che ami le creature del mare, che rispetti la flora e la fauna marina, perché ti piace immergerti, che vuoi ammirare montagne sommerse, perché ti piace l’avventura, che esplori le grotte sott’acqua perché ti piace viaggiare, perché ti piace leggere e fantasticare, che ami, rispetti e tuteli questo meraviglioso luogo chiamato MARE.

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SOMMARIO Riviera dei Cedri - Scogli di Coreca 7 da Praia a Mare ad Amantea Foresta delle Gorgonie 10; Frontone 12; Grotta Azzurra 14; Grotta Dino 15; Parete del Trampolino 16; Tunnel dei Grottini 17; Parete del Chiongolo 19; Relitto Lillois 20; Relitto di Cirella 21; Posidonia dell’Isola di Cirella 22; I Kenyon 23; Secca di Grisolia 24; Relitto Vittoria Beraldo 25; La Statua di San Francesco 26; Secca del Monaco a Paola 27; Secca di Paola 28; Relitto Henry Desprez o Trapez IV 29; Scogli di Isca 30; Secca del Corallo Nero 32; Secca Limoncella 33; Secca Villaggio dei Saraghi 35. Costa degli Achei 37 da Rocca Imperiale a Cariati Marina Relitto Geniere 39; Secca di Amendolara 40; Secca di Capo Trionto 42; Scogli del Monaco 43. Costa dei Saraceni 45 da Torretta di Crucoli a Steccato di Cutro Secca di Le Cannella 47; Relitto Gunny 48; Relitto Chico Bengala 49; Relitto Zenobia 50; Relittone 51; Relittino 52; Secca Ponente 53. Costa degli Aranci 55 da Botricello a Guardavalle Marina Canyon di Torrazzo 57; I Cavallucci 58; Fossa del Monaco 59; La Galleria 60; Secca del Ciccillo 61; Relitto Cosala 62; Relitto Capitan Antonio 64; Secca di Santa Caterina 66; Relitto Kingdom o Marineta 67; Secca del Vatrò 69. Costa degli Dei 71 da Pizzo a Nicotera Secca del Pennello 73; Secca dell’Arco naturale 74; Scoglio la Montagnola 75; Secca del Dotto 76; Scoglio della Galera 77; Scoglio il Molare 78; Secca di Vacazzo 79; Il Container 80; Relitto ’U Vapuri 81; Secca di Formicoli 82; Ù Canaluni 83; Secca di San Giuvanneu 84; Scoglio Vadaro 85; Secca del Tono 86; Scoglio del Mantineo 87; Ancora Romana 88; Secca della Rete 89; Scogli della Galea 90.

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Costa Viola 93 da Palmi a Villa San Giovanni Bettolina di Ciambra 95; Secche dei Petrusi 96; Relitto Viminale 97; Grotta delle Sirene 99; Punta Motta 100; Pizzo dell’Arco di Aiace 101; Pietra Galera 102; Grotta delle Corvine 103; Cannone Spagnolo 104; Sperone di San Sebastiano 105; Secca di Gramà 106; Secca dei Francesi 107; Secca delle Cento Cipolle 108; La Montagna di Scilla 109; Secca ’Mpaddata 111; Castello di Scilla 112; La Luna 113; Punta Pacì 114; Relitto Alvah 116. Costa dei Gelsomini 119 da Capo Stilo a Capo Spartivento Relitto Ammiraglio Millo 122; Sito Archeologico Sommerso di Kaulon 124; Porto Farticchio e i Bronzi di Riace 126; Relitto Pasubio 127; Relitto Fort Missanabie 129; Fossa dei Cavallucci 131; Secca di Capo Bruzzano 133. Riviera dello Stretto 135 da Catona a Saline Joniche Bosco degli Spirografi 137; Secca Fiumarella 138; I Relitti di Pèllaro 139; Secca di Punta di Pèllaro 140; Secca dei Pescatori 141; Relitto Bettolina di Lazzaro 142; Grotta La Castelluccia 144; Lingua di Capo dell’Armi 146; Relitto Laura C 147; Scoglio Bianco 149. Costa dei Grecanici 151 da Brancaleone Marina a Melito di Porto Salvo Relitto San Giorgio 153; Relitto Città di Bergamo 154; Relitto Castore 155; Parete di Bova Marina 156; Parete di Marina di San Lorenzo 157; Relitto Colomba Lofaro 158; Relitto Marzamemi 159. Bibliografia 161 Sitografia 163 Referenze Fotografiche 164

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to Spiaggia di Rocca Imperiale

ROSETO CAPO SPULICO

Foresta delle Gorgonie Frontone Grotta Azzurra Grotta Dino Parete del Trampolino Tunnel dei Grottini

Roseto Capo Spulico

AMENDOLARA Isola di Dino

Civita

Spiaggia di Praia

Trebisacce Villapiana

S. Nicola Arcella

Grotta del Prete

Parete del Chiongolo

CASTROVILLARI

Grotta della Pecora Spiaggia Jditale SCALEA

Relitto Lillois

Marina di Amendolara Spiaggia di Amendalara Spiaggia di Trebisacce

Cerchiara di Calabria

Spiaggia di Fiuzzi Grotta di Arcomagno

Golf

Spiaggia di Roseto Capo Spulico

Albidona

PRAIA a MARE

o di Tara n

ROCCA IMPERIALE Rocca Imperiale Marina

Villapiana Lido Spiaggia di Villapiana

Cassano Allo Jonio

Sibari

Spiaggia di Sibari

Spiaggia di Scalea Spiaggia di Cirella Spiaggia di Diamante

Cirella

Altomonte

Spezzano Albanese

DIAMANTE A2

Relitto di Cirella Posidonia dell’isola di Cirella I Kenyon La Secca di Grisolia

Isola di Cirella

Bonifati Belvedere Marittimo Sangineto Lido Cittadella di Capo Spiaggia

di Cittadella

Scogliera dei Rizzi Scoglio della Regina

Guardia Piemontese

La Statua di San Francesco Secca del Monaco Secca di Paola Relitto Henry Desprez

CORIGLIANO ROSSANO

Capo Trionto

Mirto Crosia Crosia Cariati Marina

SI LA GR ECA Acri

Terme Luigiane

Spiaggia di Fuscaldo

Lido S. Angelo

San Demetrio Corone

San Marco Argentano

CETRARO Acquappesa M.

Spiaggia Lido S. Angelo

Spiaggia i Sciavonea

Tarsia

Spiaggia di Belvedere M.

Relitto Vittoria Beraldo

Marina di Sciavonea

Spiaggia di Cariati

CARIATI

Longobucco

Fuscaldo

Spiaggia di San Lucido

SIL

RENDE

PAOLA Spiaggia di Paola

San Lucido

COSENZA

CAMIGLIATELLO SILANO

A

GR

AN

DE

Fiumefreddo Bruzio

Spiaggia di Fiumefreddo

Scogli di Isca Spiaggia di Amantea

Scogli di Coreca

AMANTEA

A2

Scogli di Isca Secca del Corallo Nero Secca Limoncella Secca Villaggio dei Saraghi

Coreca

Riviera dei Cedri - Scogli di Coreca da Tortora ad Amantea

Il lungo litorale del Tirreno cosentino, conosciuto come la Riviera dei Cedri che va da Tortora fino a Paola, è terra di mare e di boschi. La costa prosegue da San Lucido fino agli scogli di Coreca, frazione di Amantea. Un tratto di mare di 100 chilometri che include le affascinanti Isole di Dino e di Cirella, meravigliose spiagge, grotte terrestri e marine, pareti e secche marine, relitti, baie, insenature e alte scogliere alle pendici di maestose montagne, antichi borghi, porti turistici e nautica da diporto, e ancora spettacolari scogli, straordinari fondali, riserve marine, terme note sin dall’antichità classica, aree botaniche e natura-

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listiche e strutture ricettive. È un litorale da scoprire nel clima mite di lunghe estati fatte di sole e a stretto contatto con una natura incontaminata. Il Parco Marino Riviera dei Cedri, i Monti dell’Orsomarso, il versante occidentale del Parco Nazionale del Pollino e la Catena Costiera disegnano l’emozionante cornice dell’intenso azzurro del Tirreno cosentino, approdo delle più diverse culture del Mediterraneo. L’ospitalità della civiltà greca, lo spirito conviviale romano, la benevolenza e la religiosità dei monaci basiliani sono le antiche tradizioni di queste terre tratteggiate nella sacralità dell’ospite, nelle espressioni di fede e nel folklore delle feste popolari e nei sapori delle tradizioni enogastronomiche mediterranee. La Riviera dei Cedri è il nome con cui s’identifica il primo tratto di costa, qui vi è una diffusa coltivazione del cedro della varietà “Cedro liscio di Diamante” conosciuto come l’oro verde di Calabria, prezioso agrume dalla difficile coltivazione noto già al tempo della Magna Grecia e dei Romani. Le limpide e cristalline acque che bagnano l’intera costa tirrenica cosentina nascondono preziosi tesori dal punto di vista naturalistico, archeologico, ambientale e storico. Il secondo tratto di costa prosegue dal borgo marinaro di San Lucido attraversando la riserva regionale degli Scogli di Isca fino agli Scogli di Coreca, frazione di Amantea. Un lungo litorale dove le acque profonde celano suggestive grotte marine dalle svariate sfumature di colori, ripide pareti di mare che risalgono dagli abissi, spettacolari isolette emerse ricche di vegetazione della macchia mediterranea, scogli affioranti dalle forme originali, vecchi relitti con i loro carichi preziosi e le straordinarie secche dove la fauna e la flora marina esplodono in tutta la loro vivacità. Anche per queste ragioni i fondali della costa tirrenica cosentina si prestano molto a escursioni subacquee e alla scoperta di scenari affascinanti adatti per l’attività di fotosub e altro ancora.

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Foresta delle Gorgonie Escursione subacquea bella ma molto impegnativa, destinata a subacquei di comprovata esperienza. Dal punto d’immersione che è posto poco a ovest del frontone dell’Isola di Dino, si scende lungo la cima dell’ancora fino ad un pianoro a circa 36 metri di profondità, spostandosi successivamente su una caduta tra i 44÷48 metri di profondità. La parte più affascinante dell’escursione inizia intorno ai 42 metri di profondità, con una vera e propria foresta marina, una fitta distesa di grandi ventagli di gorgonie gialle-rosse con diverse sfumature intermedie. La foresta di gorgonie, tra i suoi ventagli che sembrano di velluto, per le forme dolci e i colori forti, offre riparo a grandi polpi, aragoste di varie taglie e grosse cernie, ma anche un saldo appiglio alle

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numerose uova di gattuccio scyliorhinus canicula (la cui tana si trova nelle vicinanze) ancorate ai rami di gorgonie tramite delle sottili appendici, situate agli angoli delle capsule, che sembrano tessuto. Una straordinaria escursione subacquea, consigliata anche ai fotosub. DifficoltĂ medio alta.

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Frontone Escursione subacquea posta a ovest del frontone dell’Isola di Dino, nello specchio d’acqua conosciuto come la “Baia dei Gabbiani”. Da qui, lungo la cima dell’ancora, inizia la discesa che porta su un pianoro a circa 15 metri di profondità. Navigando verso il mare aperto troviamo tre diverse escursioni da percorrere. La prima escursione detta Frontone Alto, si presenta con un ampio gradino di roccia scura a una profondità di circa 30 metri. Da qui, percorrendo il sentiero subacqueo in maniera semicircolare, si arriva in seguito alla bellissima Grotta Dino. La seconda escursione detta Frontone Profondo, si caratterizza con un secondo gradino, vicino

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al primo, ma che si allarga ulteriormente verso il mare aperto, raggiungendo i circa 47 metri di profondità , per poi collegarsi alla Foresta di Gorgonie, dove oltre alle comuni forme di vita, spesso è possibile ammirare le uova di gattuccio ancorate ai grandi rami di gorgonie di colore gialle e rosse con diverse sfumature intermedie. La terza escursione detta Frontone Nord, si sviluppa percorrendo il sentiero subacqueo verso destra in direzione di una franata, che si caratterizza per la presenza di grossi massi. Da qui, proseguendo lungo il percorso subacqueo, e superato un grosso scoglio posto a 30 metri di profondità , che ospita una colonia di gorgonie rosse e numerose aragoste di varia pezzatura, ci si collega con la Parete del Trampolino. Difficoltà bassa.

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Grotta Azzurra La Grotta Azzurra si trova alla base dell’Isola di Dino di fronte a Praia a Mare. L’Isola, in realtà è un isolotto lungo circa un chilometro, largo circa cento metri e alto 75 metri. Il suo nome deriva forse dal fatto che sull’isola sorgeva un tempio dedicato alla dea Venere. Ipotesi più accreditata è quella che fa derivare il nome dall’etimo greco “Dina”, in altre parole vortice, tempesta. L’immersione è indicata anche ai meno esperti, per l’assenza di correnti ma anche per la sua bassa profondità che è di 18 metri. La grotta che è una tra le più belle della costa tirrenica calabrese, ricorda quella di Capri, ma è diversa per i colori dell’acqua che vanno dal verde azzurro al verde rame. L’escursione prevede un passaggio in una spaccatura di circa 4 metri che termina con un arco naturale di circa 12 metri, quindi si prosegue, dopo una breve navigazione, in una stanza incrostata da forme policromatiche di vita bentonica. Nella grotta sono presenti spirografi, ma anche polpi, castagnole, murene, saraghi e occhiate. Difficoltà bassa.

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Grotta Dino La grotta che si trova alla base della suggestiva Isola di Dino, prende il nome dell’isola stessa. L’ingresso della grotta è posto a 13 metri di profondità, attraverso un ampio arco che permette l’accesso a tutti i sub, poi da qui in avanti, possono proseguire solo i sub esperti. Si supera un cunicolo e si entra in una stanza sommersa con l’acqua trasparente e cristallina, si prosegue in un’altra stanza con una bolla d’aria, tutta ricoperta da stalattiti e stalagmiti che pendono dal soffitto. La difficoltà dell’escursione subacquea della grotta, che raggiunge una profondità massima di 20 metri, sta nella particolare composizione del fondo fatto di sabbia sottile e leggera che può, se non si naviga in perfetto assetto neutro, creare importanti nuvole di sospensione compromettendo la visuale al sub. Nella grotta si possono incontrare aragoste, cicale di mare e colorati gamberi di ogni specie, mentre nella prima stanza possiamo ammirare corvine che hanno trovato riparo in un bel colonnato. Difficoltà bassa.

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Parete del Trampolino Costeggiando il lato nord dell’Isola di Dino, s’incontra una parete detta Parete del Liscio alla cui sommità si possono vedere i resti di un vecchio trampolino di legno, utilizzato in occasione della Coppa del Mondo di tuffi da grandi altezze. In questa escursione subacquea i fotosub, potranno cogliere emozionanti scene, a pochissimi metri dalla superficie. La parete immersa è ricoperta da ogni forma di vita bentonica, continua la sua scoscesa corsa, con affascinanti spacchi e tagli che offrono rifugio a cernie, grossi polpi, famiglie di saraghi, colonie di spirografi e flabelline. Scivolando lungo i circa 30 metri, si può ammirare la ricca flora e fauna marina che vive in questo luogo. Da qui, mantenendo il costone alla nostra destra e riducendo progressivamente la profondità, dopo circa 40 minuti di navigazione, si incontra, un tunnel, con varie aperture dove filtra la luce esterna. Navigando lungo questo meraviglioso passaggio si raggiunge la profondità di 6÷8 metri, poi si recupera l’uscita dell’escursione subacquea. Difficoltà media.

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Tunnel dei Grottini L’escursione, che è indicata anche ai neofiti, parte dalla base della parete nord dell’Isola di Dino nei pressi di uno sperone di roccia. L’immersione, che è semplice sia per la bassa profondità sia per la luminosità dei luoghi, è il posto ideale per il “battesimo del mare”. La discesa si sviluppa, lungo la parete dello sperone, fino a un primo gradino a circa 5 metri di profondità, poi proseguendo verso il fondo si raggiunge il secondo gradino posto a 10 metri di profondità, dove si possono ammirare colonie di nudibranchi. Questo luogo, ricco di flora e fauna marina notturna, è ideale anche per le immersioni notturne qui, infatti, si possono ammirare fra l’altro la suggestiva alicia mirabilis, vera regina della notte con i suoi sottilissimi tentacoli urticanti e la bellissima polpessa octopus macropus,

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che danza nelle profonde acque dell’isola. Da qui, dopo una passeggiata subacquea di circa ’30 minuti alla massima profondità, si guadagna la via del ritorno. Questo percorso di ritorno presenterà, verso la fine, gradevoli sorprese. La prima è la Grotta del Respiro, così chiamata dai locali sub, per via del caratteristico rantolo causato dal moto ondoso del mare, che si sente in maniera ben distinta all’interno della bolla d’aria che si trova dentro la grotta. Uscendo dalla grotta, continuando la nostra escursione subacquea, ci troveremo difronte il “tunnel passante”, una cavità che attraversa lo sperone di roccia proprio dove è iniziata la nostra immersione. Percorso il tunnel ed uscendo dal lato opposto ci troveremo in una caletta ridossata dove fare la nostra tappa di sicurezza e dove troveremo l’imbarcazione ad attenderci. Durante l’escursione è facile scorgere colonie di cnidari, spugne di ogni forma, colorate stelle di mare, colonie di briozoi ancorate alla roccia, ma anche nelle zone più buie crostacei e molluschi. Difficoltà bassa.

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Š Michele Angotti


Via Roma, 12/16 • 87052 Camigliatello Silano (CS) Italy tel. e fax +39 0984 578125 • cell. +39 335 6689611 www.newsila.it • www.ladeaeditori.it • ladeaeg@gmail.com • ladea1@alice.it


Ph: Michele Angotti



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