Comunicazione in pubblico

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1. Prendi uno di questi temi : • Il riscaldamento globale è un mito • Il potere delle banche e della finanze è troppo • Il destino è sotto il nostro controllo • L'eutanasia è sbagliata • Le droghe leggere dovrebbero essere consentite liberamente Se non ti senti di sceglierne uno, decidi un argomento per tuo conto.

Poi prepara un breve discorso ( 2/3 minuti ) per sostenere questa tesi e preparane un altro ( 2/3 minuti per sostenere la tesi contraria ) Puoi portare con te le note che farai e consultarle.

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2. Porta con te una o pi첫 foto di quando eri pi첫 giovane..foto che abbiano un senso per te, se non hai foto porta con te un oggetto che evoca qualche ricordo.

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Capire e Applicare


Riprova Sociale


Non è la perfezione che conta





Che colore è la camicia della persona in prima fila?



Play

Postura

Preparazione

Leadership

Successo

Call to Action


Punti di confronto ▪ Definire obiettivi ▪ Strutturare i contenuti: apertura, sviluppo, chiusura ▪ Caratteristiche e incisività della comunicazione Come conquistare il pubblico ▪ Concentrazione e preparazione mentale ▪ Creare e mantenere l’attenzione dell’uditorio (elementi motivanti, ascolto ed empatia) ▪ Lo sguardo: contatto visivo centrato sul pubblico ▪ Il linguaggio del corpo: mimica, gestualità, postura ▪ La voce: tono, velocità, pause ▪ Lo spazio scenico ▪ Il linguaggio persuasivo Gestire il timing dell’intervento Le abilità dei grandi speaker


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La struttura


La comunicazione QUALI SONO GLI INGREDIENTI? 1. Referente (l’argomento) 2. Messaggio (il contenuto) 3. Emittente (chi manda il messaggio) 4. Canale (il mezzo della comunicazione) 5. Codice (il linguaggio) 6. Ricevente (chi riceve il messaggio) 7. Contesto (la situazione)


UN DISCORSO IN PUBBLICO È COMUNICAZIONE

Il successo di un discorso dipende:

1. dall’oratore (personalità e stato mentale); 2. dal pubblico (predisposizione all ’ ascolto e aspettative);

3. dal discorso (contenuto).


COME SI PREPARA UN DISCORSO?

1. Scegli l’argomento (referente)


2. Scegli il messaggio (contenuto) Cosa vuoi comunicare? Come lo vuoi comunicare/contestualizzare (in base al pubblico)? Cosa deve ricordare il pubblico dopo il tuo discorso? Quali soluzioni offri? Quali risposte?


Un messaggio può: • dare informazioni (oggettivo e descrittivo); • persuadere (tesi); • educare e ispirare (formazione); • divertire (intrattenimento).

Qual è l’obiettivo del tuo messaggio?


L’obiettivo della presentazione Elementi per la strategia 1. Informare: fornire agli altri informazioni di base o conoscenza 2. Intrattenere: creare una esperienza positiva per le persone o immetterle in uno “stato positivo� 3. Insegnare: connettere la conoscenza o l’informazione alle esperienze rilevanti di riferimento e ai relativi comportamenti 4. Motivare: fornire un contesto o un incentivo che dia significato alla conoscenza, alle esperienze o ai comportamenti

Fini 1.Vendere

2.Educare 3.Persuadere

4.Aggregare 5.Assumere

6.Licenziare


3. Individua l’emittente (oratore) Se sei tu: PREPARAZIONE 1. Il pubblico programmato.

capisce

se

il

discorso

non

2. Più preparato, più sicuro e rilassato. 3. Reagirai a inconvenienti o domande “scomode”. 4. NO ALL’IMPROVVISAZIONE!

è


Se devi presentare un altro relatore 30-45 secondi • preparazione del pubblico • curiosità • autorevolezza del relatore


Passi per progettare una presentazione Come introdurre un relatore

Le tre “A”

1.Argomento (di che cosa parlerà) 2.Autorità (perché è un relatore importante) 3.Annuncio (nome, cognome, qualifica)


Esempio

Oggi parleremo di vendita di se stessi e di personal branding (argomento). Lo faremo assieme a un esperto, autore di numerosi bestseller e scelto tra i “ pensatori di business più influenti del 2015” da Fortune (autorità). Dalla società di consulenza X, sono felice di presentarvi il signor YZ (annuncio).


4. Individua il ricevente (pubblico)

Un pubblico specifico, non generico. Chi è il tuo pubblico (numero, composizione, competenze)?

Quali sono le sue conoscenze/attitudini? Cosa si aspetta da te?


Se conosci il tuo pubblico, saprai come tenere alta l’attenzione e come motivarlo.


IL PROFILO DI CHI VI ASCOLTA

Il primo passo per comunicare efficacemente è quello di conoscere il PROFILO dei propri interlocutori, allo scopo di stimolarne l’interesse e di entrare in sintonia con loro.

Un’audience è un insieme di individui non una massa senza volto.


I bisogni di chi ascolta Auto realizzazione

Promuovere la crescita e stimolare nuove idee

Ego e Status

Trattare con rispetto, far sentire importante chi ci ascolta

Bisogni Sociali e di Amore

Creare appartenenza

Bisogni di Sicurezza

Assicurare aspetti tecnici e logistici

Bisogni Fisici e Fisiologici

Non annoiare, rispetta i tempi


Qualche domanda prima della presentazione: • Chi sono i miei interlocutori chiave?

• Se io fossi al loro posto cosa stimolerebbe il mio interesse? • Quali sono i benefici che potrebbero attendersi dalla mia proposta?



Per La preparazione dei contenuti Tieni presente che circa l’80% di ciò che dirai potrebbe andare perduto nella mente di chi ti ascolta durante le prossime 24 ore. Le persone ricordano meglio: • le prime cose che vengono dette • le ultime cose che vengono dette • i concetti ripetuti • le cose strane, originali


I TIPI DI ASCOLTATORI a. GLI ESPERTI Pensano di sapere già tutto sull’argomento. Non vogliono imparare nulla di nuovo. Atteggiamento verso il relatore: distacco o probabile conflitto. Come devi comportarti? Prepàrati molto bene e conquista il loro interesse. Troverai un punto su cui l ’ ascoltatore non è pronto. No conflitto.


b. “STO BENE COSÌ” Non sono preparati ma non vogliono uscire dalla loro ignoranza. Atteggiamento verso il relatore: indifferenza.

Come devi comportarti? Tocca il “cuore”: fai capire che l’argomento è importante e che non conoscerlo è una grande mancanza.


c. GLI ULISSE Assetati di conoscenza. Atteggiamento verso il relatore: alto livello di attenzione, buona predisposizione verso chi parla. Cercano qualcuno che li istruisca. Come devi comportarti? Fai capire che l’argomento è vasto e interessante. Articola bene il discorso.


d. GLI INSICURI Competenti ma insoddisfatti delle loro conoscenze. Atteggiamento verso il relatore: poco apprezzati in azienda o nella vita, cercano sicurezza. Come devi comportarti? Sii esaustivo ma non troppo diretto. Non spaventarli e non erigerti a “sapiente�.


5. Analizza il contesto (situazione) Parlerai in un contesto formale o informale? Teso o rilassato? Il pubblico verrà ad ascoltarti spontaneamente? Ci saranno persone che di solito ti criticano? Quali sono le condizioni ambientali e meteorologiche della giornata (neve, molto caldo, giorno lavorativo o festivo)? E soprattutto: che cos’hai in comune con il tuo pubblico? Esperienze passate? L’argomento di cui parli?


IN PRATICA: LA STRUTTURA DEL DISCORSO #1 Le cinque W + H (UK) Who: chi What: cosa Where: dove When: quando Why: perché How: come #2 La piramide rovesciata Dal generale (più facile) al particolare (più difficile/tecnico/approfondito) #3 Struttura tripartita 1. Apertura o introduzione 2. Esposizione 3. Conclusione e interventi del pubblico


Fasi operative di una presentazione Chiusura Esposizione

Apertura Preparazione Profilo partecipanti Contenuto Preparazione psicologica

Benvenuto Titolo Obiettivi Indice dei lavori

Problema Proposta Prove

Sommario Piano d’azione Ringraziamenti


L’APERTURA OCCHI E ORECCHIE A ME! •Preséntati – mòstrati (familiarità). •Annuncia l’argomento e i punti principali del discorso. • Quali sono i tuoi obiettivi? •Spiega le modalità del discorso (durata, altri relatori, intervento del pubblico, esercizi pratici…).

La prima impressione è importante


OK, MA DA DOVE INIZIO?

• da un aneddoto; • dai numeri (“Il fatturato del 2014 è salito…”); • da un problema (“Gli omicidi passionali sono un fenomeno preoccupante…”); • da una data (“Nel 1980 nasceva questa azienda…”); • dal tuo ruolo (“Sono il direttore commerciale…”);

• da un obiettivo (“La nostra priorità in questo momento è…”); • dalle critiche (“Alcuni imprenditori ci hanno accusato di…”)


APERTURA Non ci sarĂ mai una seconda opportunitĂ per fare una buona prima impressione. Come iniziare? narrare un evento recente, una storia, un aneddoto una citazione una provocazione una domanda rivolta al pubblico una curiositĂ


rivolgiti al pubblico (“Di fronte a questo pubblico non posso fare a meno di…”) incuriosisci il pubblico (“Voi pensate che io sia venuto per…”); emoziona il pubblico (“Oggi è per me un giorno molto importante…”); mostra una “scintilla” (“A dispetto della crisi, ci sono segnali ottimistici…”); fai una domanda retorica (“Mi chiedo se voi…”, “Mi chiedo se io…”). Non ringraziare (pubblico, organizzatori, autorità)  alla fine!


LA PREPARAZIONE MENTALE Preparare bene l'argomento Prima di entrare in scena respirare profondamente, Bocca secca e le mani tremanti sono la prova che il corpo si prepara allo sforzo. Chi viene ad ascoltarvi lo fa perchĂŠ desidera sentire quello che voi sapete mentre loro non sanno Assumere la posizione piĂš comoda Esercitarsi simulando mentalmente la situazione con uno svolgimento eccellente e senza prefigurarvi alcuna insicurezza.


L’ESPOSIZIONE Un solo obiettivo:

IL PUBBLICO TI DEVE CAPIRE • Non essere prolisso. • Usa frasi brevi (filo del discorso). • Segui l’ordine degli argomenti. • Affermazioni chiave: anticipale – pronunciale – ricordale una seconda volta. • Usa dati tecnici, esempi, citazioni. • Usa metafore o analogie (immagini). • Ripeti. • Usa le pause e cambia tono di voce (passaggi importanti).


ESPOSIZIONE

Problema/Opportunità

Proposta/Idea

Prove

La persuasione non parte dal prodotto, ma da un problema su cui vogliamo intervenire e per il quale il prodotto rappresenta una soluzione

Dimostrare che la proposta è la migliore alternativa, la soluzione più valida e più specifica per il problema o il bisogno Usare dati statistici, ricerche di mercato, testimonianze di esperti


LA CONCLUSIONE

Il pubblico ti ricorderà per come chiudi. • • • • •

Riassumi il discorso. Confròntati con il pubblico (domande, curiosità). Non “scappare via”. Lascia i tuoi contatti. Ringrazia.


Il ruolo delle emozioni � Ciò che racconti ti ha colpito il cuore. � Gesti, voce (drammatizzazione). � Entra in sintonia con il pubblico (empatia).


Come conquistare e mantenere l’attenzione Usate parole Delimitate capaci di l’argomento evocare Arricchite il immagini discorso con Rendete illustrazioni ed Umanizz viva la esempi are Personalizza conversazio re Specificare ne Drammatizz are Visualizzare


Attento! Non lasciarti travolgere dalle emozioni � � � �

Il pubblico sente il tuo coinvolgimento: sincero? Esagerato? Controllo della situazione e del pubblico. No a gesti plateali. Far vivere le emozioni agli altri.

Hai un messaggio da consegnare. Questo è il tuo obiettivo!


Il ruolo della razionalità � � � � �

No a digressioni lunghe (coerenza). Argomenti non centrali: solo accenni. Esempi brevi. Tesi certe e verificate. Successione ordinata dei punti.

Segui tutti i punti del tuo discorso (filo

logico)

e arriva al tuo obiettivo finale


La comunicazione paraverbale


INCISIVITA’ DELLA COMUNICAZIONE

7%

PAROLE ( linguaggio verbale )

38%

TONO DI VOCE ( linguaggio paraverbale )

55%

Gesti, posizione del corpo, mimica, sorriso, contatto visivo... ( linguaggio non verbale )


Parlare in Pubblico

4 Punti Sguardo Mani Modo di camminare Capelli


LA GESTUALITA’ La gestualità non va appresa , ma solo praticata in modo spontaneo Sì

tenere le mani lungo i fianchi tenere le mani libere ampiezza dei gesti proporzionale all’ampiezza del pubblico

no

mani ai fianchi braccia incrociate

mani intrecciate o congiunte mani in tasca oggetti in mano


POSTURA E MOVIMENTI

Al centro della sala, evitando ogni barriera di separazione, in posizione equilibrata. I movimenti in aula servono a scaricare energia e a creare forte dinamismo comunicativo, purchè siano verso i partecipanti, rispettando la regola di non voltare mai le spalle al pubblico


POSTURA E MOVIMENTI

Non troppa gestualitĂ .

Restare in piedi e sedere il meno possibile, Mani e i movimenti per enfatizzare un aspetto importante o per passare da un argomento ad un altro Sorridi, in modo tale da trasmettere serenitĂ ..


Come conquistare e mantenere l’attenzione


COMPETENZA


Informare

Intrattenere Insegnare

Motivare


Vendere

Educare Persuadere Aggregare Assumere Licenziare


Cosa Comunicare


A chi comunicare


Come sei arrivato fino a qui


Tocca

mito



Portali

con te


Specifica

evita l’astratto


"No, I don't, Bernard, and I think you know that I've opposed the death penalty during all of my life. I don't see any evidence that it's a deterrent and I think there are better and more effective ways to deal with violent crime.�


"No, I don't, Bernard, and I think you know that I've opposed the death penalty during all of my life. I don't see any evidence that it's a deterrent and I think there are better and more effective ways to deal with violent crime.�



Umanita’ Competenza



“C’era una volta…” La forza di una storia sta nelle emozioni. Una storia. Una storia riguardi chi sta davanti. Una storia tua o rubata. Una storia che coinvolga. Che rapisca.


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