Relazione agraria & forestale 2021

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4 Stazioni Forestali (Nova Levante, Nova Ponente, Fontanefredde e Marebbe). A fine ottobre 2021, ossia a circa tre anni dall’evento era stata sgomberata una massa legnosa di 1.630.000 metri cubi lordi. Mediamente questa quantità corrisponde alle utilizzazioni di quasi 2,5 anni per tutto l’Alto Adige. Sebbene la quantitá di legno escboscato corrisponda approssimativamente a quella inizialmente stimata, va comunque sottolineato che tale quantitá non corrisponde al 100% al legname schiantato. Una parte residua di legname danneggiato non esboscato si trova infatti in alcune aree non accessibili oppure in forma di schianti diffusi, anche essi difficilmente recuperabili. In accordo con i proprietari boschivi e di pari passo con il rilievo dei danni sono stata realizzate delle misure di tutela boschiva. Particolare attenzione è stata dedicata ai boschi con prevalente funzione eteroprotettiva dove sono necessari interventi tecnici in combinazione con rimboschimenti. Nei boschi con funzione autoprotettiva sono necessari rimboschimenti e la rimanente superficie con funzione protettiva “sensu lato” viene sostanzialmente lasciata alla rinnovazione naturale e continuamente monitorata. Eventuali rimboschimenti integrativi ritenuti necessari vengono realizzati di volta in volta.

della rete viaria e della rete elettrica e schianti nei boschi. Secondo le stime della Ripartizione Foreste la massa legnosa danneggiata dalla neve (piante rovesciate o spezzate) ammonta a circa 900.000 mc. Questa quantità è equivalente a 1,4 anni di ripresa prevista per i boschi dell’intera provincia. Maggiormente colpita da questi eventi è stata la parte orientale; infatti, negli ispettorati di Brunico, Monguelfo e Bressanone si trovano oltre i 2/3 della massa legnosa complessivamente danneggiata. A fine novembre 2020, ossia dopo circa un anno, è stata già esboscata una massa legnosa di circa 625.000 mc. Questa quantità corrisponde a circa il 70 % della quantità stimata totale di legname danneggiato. Anche ad inizio dicembre 2020 si sono verificati ulteriori estesi schianti da neve nei boschi dell’Alto Adige. Una depressione mediterranea che è durata diversi giorni ha portato grandi quantità di precipitazioni sotto forma di neve bagnata sia a basse quote che a quote più elevate (da 500 a 1.500 m s.l.m.).

Rispetto ai danni provocati dalla tempesta di vento VAIA (ottobre 2018), i danni provocati dalla neve sono quasi esclusivamente danni diffusi con piante danneggiate sparse singolarmente o a piccoli gruppi sull’intera superficie boscata. Per questo motivo il recupero degli schianti è stato aggravato e più costoso.

In Alto Adige esistono ca. 1.600 alpeggi attivi. Ben oltre 2/3 sono alpeggi privati, il 20% sono proprietà di interessenze e in comproprietà, altri 8% fanno parte di enti pubblici, quali Comuni e Amministrazioni S.B.U.C. Una piccola parte è di proprietà del demanio, di enti ecclesiastici ed altri.

malghe molto grandi, solitamente di proprietà di Comuni o Amministrazioni S.B.U.C. e invece ad oriente di Naturno, compresa la Val Senales, quasi tutta la superficie e anche la maggioranza numerica delle malghe è in proprietà di privati o è in comproprietà. Ad esempio, nel Comune di Malles e in quello di Sarentino vengono alpeggiati all’incirca la stessa quantità di UBA (2.900), a Malles gli animali vengono gestiti in 20 diversi alpeggi, mentre in

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Per maggiori informazioni si rimanda ai report specifici della ripartizione foreste: www.provincia.bz.it/agricoltura-­foreste/ servizio-forestale-forestali/default.asp

Danni da bostrico 2021

La prima ondata di caldo a giugno del 2021 ha permesso al bostrico di proliferare in modo molto forte. Molto colpito sono la Val Badia e la alta Val Pusteria, dove sono state colpite superfici superiore ai 800 ha. Dopodiché non tutte le piante danneggiate sono state martellate, non ci sono ancora dei dati attendibili sull’entità del danno.

Schianti da neve

Dal 12 al 17 novembre 2019 l’Alto Adige è stato colpito da una serie di basse pressioni che hanno provocato in pochi giorni ingenti nevicate (fino a 1,5 m). Molte vallate della provincia sono rimaste isolate per la caduta di numerose valanghe, l’interruzione

2.2.2

Alpeggi ed Economia Montana

Le proprietà in provincia divergono storicamente presentando in Val Venosta a ponente di Naturno poche,

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