CAMBIAMENTI PREADOLESCENZIALI | 49
“Che vergogna!” Amore, sessualità e cambiamenti del corpo Mattia e Clara sono al cinema con i genitori. Gli occhi puntati sullo schermo. A un certo punto si vede un coppia di innamorati baciarsi. A qualcuno scappa un sorrisino, qualcun altro bisbiglia. Mattia si limita a pensare che è davvero penoso. Innamorarsi, scriversi e ricevere lettere d'amore, sono per alcuni bambini cose importanti. Avvertono di sentirsi attratti da qualcuno, qualche volta sentono di essere davvero innamorati e si fanno un sacco di domande: come faccio a sapere di essere innamorata/o? Cosa devo fare perché Leonardo giochi più spesso con me? Come capisco se piaccio a Lisa? Quante volte ci si innamora nella vita? Capita spesso di innamorarsi di qualcuno che non ci vuole? Cosa vuole dire soffrire per amore? E qual è il rimedio? Altri, invece, sono più restii a parlare di sentimenti. Sembra che si interessino ad altre cose e guardano con distacco al modo di esprimere i sentimenti degli altri, siano essi coetanei o adulti. La stessa differenza di atteggiamento si ha rispetto al corpo: qualcuno è curioso e vorrebbe sapere di tutto e di più; altri non fanno alcuna domanda e si limitano ad ascoltare o a osservare. I bambini che fra i 7 e i 10 anni si interessano al corpo, alle differenze fra uomini e donne, al fare l'amore, all'inseminazione o alla gravidanza, lo fanno molto spesso in maniera assai diretta e senza vergognarsi: vogliono sapere. I bambini hanno occasione di entrare in contatto con molte informazioni: dai coetanei, da altri bambini, dalla televisione, da Internet. Se si rivolgono a voi genitori dimostrano di riporre fiducia in mamma e papà, che sono quindi chiamati a reagire apertamente e fornire tutte le informazioni del caso. Il che, qualche volta, non è proprio così facile, soprattutto quando le conversazioni avute nella propria infanzia sulla sessualità sono state vissute con un senso di vergogna misto a imbarazzo o sono proprio mancate. Nello svolgere attività comuni, come stendere la biancheria o lavarsi i capelli è più facile entrare in argomento. Se i bambini sentono che i loro sentimenti vengono presi sul serio, si riesce a creare
una buona base di fiducia, utile a proseguire un dialogo figli-genitori anche negli anni a seguire. Se come padre o come madre non ve la sentite di rispondere a una domanda, non abbiate timore ad ammetterlo. Se non sapete una risposta è bene dirlo al bambino, mettendosi ad esempio a cercarla assieme oppure riprendendo l'argomento più avanti. Oltre alle informazioni che possiamo dare noi, ci sono anche molti libri e opuscoli utili adatti alle diverse età (vedi Proposte di lettura). Se, dopo averci dato un'occhiata, ritenete che questi libri siano validi, potreste metterli a disposizione dei bambini, in punti facilmente accessibili della casa, dando loro la possibilità di sfogliarli e guardarli anche senza i genitori. Alcuni bambini fanno credere di sapere ormai già tutto sul sesso. A indagare meglio, si scopre qualche volta che si sono forniti da soli delle interpretazioni che non sempre corrispondono alla realtà. I genitori possono aiutarli a uscire dalla confusione parlando apertamente dell'argomento o rispondendo senza inibizioni alle domande dei figli, quando si accorgono che non sono in grado di inquadrare correttamente da soli ciò che hanno visto o sentito (per ulteriori informazioni su questo argomento si rimanda alla successiva Lettera ai genitori dei ragazzi dai 10 ai 13 anni).
Che dolce!! Guarda, Mario. Anna sta diventando adolescente. Ha un alone di sudore!!