2 SECONDA la Pagina • 11 luglio 2007
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Egitto, giugno 2007: Bedour, 12 anni, voleva festeggiare con le compagne l’inizio delle vacanze, ma non ne ha avuto il tempo perché la madre aveva programmato di celebrare in maniera diversa l’occasione. Così ha preso la bambina da scuola e l’ha portata in clinica per l’infibulazione, l’intervento di mutilazione genitale che rappresenta una pratica frequente nell’Africa subsahariana. Bedour è morta durante l’intervento, quell’intervento ritenuto necessario dalla sua cultura per diventare una sposa gradita. Verona, aprile 2006: Gertrude Obaseki, nigeriana, viene arrestata mentre si appresta a compiere l’ennesimo intervento di infibulazione, stavolta su una bambina di appena 15 giorni. Il processo che la vede imputata per il reato di mutilazioni di organi genitali, il primo in Italia per questo tipo di reato dopo l’applicazione, dal gennaio scorso, della legge in materia, comincerà il prossimo ottobre e la nigeriana rischia fino a 7 anni di reclusione. Davanti al giudice compariranno anche il padre della piccola che avrebbe dovuto subire la mutilazione e la mamma della bimba di 3 anni a cui la Obaseki aveva già praticato l’infibulazione. Spagna, luglio 2007: un giudice proibisce ad una donna originaria del Gamba di portare con sé la bimba per il sospetto che lo scopo del viaggio fosse farle praticare l’infibulazione. La denuncia e i sospetti non provengono da persone estranee alla famiglia, ma dal padre della bmba, anche lui gambiano, che ha espresso al giudice il timore che la moglie volesse far sottoporre la bambina alla crudele pratica della mutilazione, pratica che, lo ricordiamo, provoca danni fisici irreparabili e può dar luogo a problemi di ordine psicologico in special modo alle bambine che vivono in posti dove tali pratiche sono sconosciute. La sentenza del giudice spagnolo, unica nel suo genere, si spera possa aprire la strada ad un ordine di valutazioni nuove per tutti gli immigrati: il problema,
politica
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Pensioni Ampie divergenze nella maggioranza circa la decisione di abolire o meno lo scalone fiscale.
cronaca
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Sequestro I sequestratori forniscono la prova che padre Bossi è vivo e in buone condizioni di salute.
Cronaca
Agorà Islam e immigrazione infatti, non riguarda solo quanti vivono in Africa ma anche migliaia di bambine immigrate in Europa e Nord America. Brescia, agosto 2006: Hina Salem, 24 anni, viene uccisa a coltellate dal padre, dal cognato e dallo zio e sepolta nel giardino di casa perchè colpevole di voler vivere all’occidentale, di non voler sposare il pakistano impostole dal padre ma il ragazzo bresciano di cui era innamorata. Qualche giorno fa la rappresentante delle donne marocchine in Italia, Souad Sbai è stata aggredita a causa della sua intenzione di costituirsi parte civile nel processo contro gli assassini di Hina. Il giudice per l’udienza preliminare, nel processo iniziato il 28 giugno scorso, ha però respinto la richiesta. Credete che siano episodi isolati? Purtroppo no, anzi, come tutti i casi di violenza o maltrattamenti sono solo una piccola parte di quelli che riescono a raggiungere le pagine di cronaca, mentre molti altri rimangono sconosciuti e confinati in un mondo parallelo al nostro nel quale molti individui predicano, in nome di Dio, la giustezza, la necessità e perfino la santità di una realtà in cui uomini picchiano, rinchiudono, sfruttano e uccidono le donne. Su un quotidiano italiano di qualche giorno fa è stata pubblicata una “mappa” delle “moschee dove il diavolo è donna”: luoghi in cui la violenza contro le donne viene predicata da imam fondamentalisti che nessuno controlla o persegue. Dare rilievo a queste problematiche dell’immigrazione che riguardano la questione femminile in senso lato deve servire a far maturare la convinzione che certe credenze possano essere superate. Ed intanto, mentre la Carta dei Valori (che contiene regole minimali della nostra
NELL'INTERNO Con questo numero chiude e vi dà appuntamento alla prossima edizione, il 15 agosto. Buone ferie a tutti! Inoltre vi informiamo che i nostri uffici rimarranno chiusi dal 16/07 al 09/08
(9) svizzera
Costituzione, condanna la poligamia e gli abusi sulle donne, ne afferma il diritto allo studio e a scegliere un marito non imposto dalla famiglia), aspetta da oltre un anno di essere firmata dall’Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia perché ritenuta “discriminatoria”, nel migliore dei casi apprendiamo ancora di eventi di cronaca che riguardano quel mondo che tanto chiede di essere accettato ma che non vuole rinunciare a tradizioni e “leggi” che per la nostra cultura sono inaccettabili mentre, nel peggiore, ci saranno ancora molti veli a coprire i segreti e i segni di un mondo privo di civiltà. Non possiamo continuare a permettere che nel nostro Paese vengano praticate usanze che vanno contro ogni principio di umanità. Rispetto e tolleranza non devono portare alla negazione delle nostre regole: integrazione non deve voler dire indiscriminata e passiva accettazione di usi e costumi, per nessuno dei popoli interessati, ma solo rispetto dei valori fondamentali e possibilità di dialogo nei rigidi confini del rispetto dei valori fondamentali della vita e dell'incolumità fisica. Ma quanto può contare il nostro sforzo di informare per cercare di educare a culture diverse e di sfatare antiche credenze se, in altre sedi, si aspetta semplicemente che le stesse persone cui si dà accoglienza decidano se sottoscrivere o no il rispetto ai valori fondamentali della nostra civiltà e della nostra Costituzione? Se la questione del velo viene affrontata limitandola al rispetto “della loro cultura e delle loro tradizioni”, accordando placidamente un lasciapassare per il rispetto di tradizioni ben più incivili, piuttosto che battersi per dar loro quell’istruzione e quella consapevolezza dei diritti umani che gli consentano di poter scegliere da sole se volerlo o no quel velo. Se si impedisce ad un’organizzazione a difesa delle donne di far sentire la propria voce? isabella.larocca@lapagina.ch
vacanze
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Consigli I consigli e gli accorgimenti utili per andare in vacanza senza correre alcun rischio.
moda
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Novità Il look sportivo si coniuga con l'eleganza nelle proposte estive dei nostri stilisti.
(11) musica (43) Spice Girl Zürich Fest Coppa America Fuochi d'artificio, musica Per il secondo anno consecuti- Di nuovo insieme per un tour e spettacoli di vario genere vo, Alinghi si aggiudica il pre- mondiale la girlband che fece per la grande festa di Zurigo. stigioso acquamanile d'argento. furore durante gli anni '90.