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27 GIUGNO 2012 • ANNO 22 • N° 26 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich

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Per una volta non è stato lui a pescare il nuovo prodotto nel lago dei cigni spennati. Non lo ha inven-

Nel mondo ci sono 27 milioni di schiavi Un rapporto del Dipartimento di Stato americano rivela un fenomeno pressoché sconosciuto È stato pubblicato a cura del Dipartimento di Stato americano il rapporto sul “Traffico degli esseri umani”, firmato da Hillary Clinton, che rivela la mappa dello schiavismo nel mondo. Sembra incredibile, ma in realtà gli schiavi esistono ancora e sono quantificati in circa 27 milioni. Ovviamente, non si tratta di schiavi definiti e riconosciuti come tali, ma di schiavi resi tali con la forza, le minacce, la morte. Prendiamo ad esempio la storia di Amina, una donna del Bangladesh. Essendo giovane, accettò l’offerta di fare la domestica in Libano e finì in una casa dove venne violentata, torturata e ridotta alla fame, finché lei si piegò alla volontà dei suoi carcerieri divenendo loro schiava. La storia dolorosa di Amina si è conclusa alcuni anni dopo, quando fu liberata per intervento delle forze dell’ordine. Perché se è vero che esistono circa 27 milioni di schiavi, è anche vero che ogni tanto ne viene liberato uno, il che dimostra che è facile sottomettere un essere umano, molto più difficile liberarlo dalla schiavitù. Dal punto di vista quantitativo del fenomeno il

primato è occupato da quella vasta regione che si estende dall’Afghanistan alla Cina e all’Indonesia con 11 milioni e 700 mila vittime; il secondo posto è aggiudicato dall’Africa, con 3 milioni e 700 mila schiavi; segue l’America centrale e meridionale con un milione e 800 mila; la Russia, con un milione e 600 mila; l’area transatlantica Usa-Europa occidentale è ultima ma si fanno comunque un milione e mezzo di schiavi. L’unica zona dove il nuovo schiavismo è inesistente è l’Australia. Quando si parla di zone e quando si parla di schiavi, si vuole indicare le zone dove si verificano i casi di schiavitù, in cui gli schiavi sono singole persone attirate da offerte che poi si rivelano criminali. Vengono attratte le persone più giovani e più intraprendenti, quelle che in genere sono anche le più sicure di sé, persone che cercano la vita e invece trovano la morte, fisica o morale ed economica. Trattandosi di un fenomeno di vasta portata ma che interessa singole persone, vuol dire che è più difficile sradicarlo, proprio perché si può facilmente occultarlo. La liberazione

di un singolo schiavo non risolve un fenomeno criminale estesissimo. Inoltre, risulta più facile liberare le persone schiavizzate dove esse sono di meno che dove sono di più. Ad esempio, è più facile ottenere risultati in Europa occidentale e negli Usa, dove gli schiavi sono un milione e mezzo, che nell’Est, dove sono 11 milioni. Questo perché nei Paesi citati ci sono leggi apposite o comunque un maggior impegno delle polizie. Il rapporto sul “Traffico degli esseri umani” ha mostrato come le vittime identificate e liberate sono state 9014 in Europa occidentale, 10185 in Europa orientale, 8454 in Estremo Oriente, 8900 in Africa e appena 1831 nei Paesi arabi e musulmani. Le condanne dei trafficanti in tutto il Maghreb-Medio Oriente sono state appena 60. Il che la dice lunga sui risultati ottenuti e anche sulle difficoltà per ottenerli. Quindi, in sintesi, si può dire che dove il fenomeno è più diffuso i risultati sono inferiori, a causa delle legislazioni carenti e, come detto, della minore sensibilità a debellare il fenomeno. 7redazione@lapagina.ch

Silvio Berlusconi and Beppe Grillo: i giganti del mulino bianco. Il vecchio magicien ha trovato il suo erede tato come quando, nel 1994, lanciò con la collaborazione di una equipe direttamente reclutata all’interno della sua azienda, Forza Italia, il primo partito politico creato in soli tre mesi, vincitore poi delle successive elezioni politiche. Non l’ha nemmeno acquistato come fece a Cannes con i produttori americani di MipTV portandosi a Milano - il come è un mistero!- i primi episodi di Dallas, che furono, da allora, la fortuna del suo nascente impero televisivo. La spiegazione è semplice: il cavaliere ha trovato uno migliore di lui, Giuseppe Grillo , detto il Beppe, la caricatura garibaldina dalla folta criniera. A 66 anni, il comico che costruì i primi successi televisivi negli anni 70-80, prima di essere allontanato in rage delle radicali prese di posizioni politiche, ha lanciato, nel 2009, un nuovo prodotto politico, il “movimionento a cinque stelle”. Tre anni più tardi questo non partito, privo di sedi e strutture e di cui Grillo si dichiara re senza corona, ha conquistato quattro città alle recenti elezioni amministrative, tra cui Parma, il grande centro agricolo e commerciale della fertile padana . Il suo successo viene da internet, da quelle reti sociali che furono, as-

sieme al controllo di una parte significativa della stampa, l’ape regina del fenomeno Berlusconi. I sondaggi di queste ultime settimane piazzano il Movimento 5 Stelle attorno al 20%, oltre il partito fondato da Silvio Berlusconi. Raggelante. E’ una gara tra i giganti della magia del nulla. Il blog di Beppe Grillo è il più consultato d’Italia? Silvio Berlusconi apre un sito Facebook. Grillo afferma di essere un semplice portatore di voti? Berlusconi assicura di voler essere unicamente il padrino di un nuovo progetto politico. Grillo vuole sopprimere l’euro, simbolo di una infernale globalizzazione? Berlusconi anche. Anzi, va oltre. Afferma che, forse, sarebbe meglio espellere la Germania dall’euro. Come a dire: la zecca ha espulso se stessa. Pietoso. Potremmo dire che a furia di inseguire il comico nella sua quotidiana follia, il cavaliere sia inciampato sui suoi piedi. Se il comico genovese può fare tranquillamente il suo mestiere di permanente buffone, il principe di Arcore è tenuto a comportamenti un tantino più riservati. Ma quanto sta avvenendo la dice lunga sul suo desiderio di abbandonare quello che resta in lui del politicamente corretto

per mantenersi, costi quel che costi, al centro della scena. Parlare alla pancia degli italiani, scatenando i demoni dell’avidità senza confini, è stato da sempre il suo marchio di fabbrica. Dimostrazione del terrore con cui annota ogni giorno la marcia trionfale di Beppe Grillo. E nostalgia del tempo in cui costruì il suo regno sulle rovine della prima repubblica. Tarantola, impazzita, il grande Silvio ne inventa una ogni giorno. Alfano è un grande ma è subito un tapino, meglio Gerry Scotti, dal riso, alimento si intende, servito col mastello di zi’ Teresa. Il nuovo partito cambia denominazione ogni ora: dall’ ”Unione dei moderati” all’ “Italia pulita”. ,L’ultima invenzione, come si può ben capire, fa ridere l’Italia dalle alpi agli appennini e sino alle pendici dell’Etna vulcano. ,Nella lotta per la sopravvivenza ogni follia è possibile. La destra italiana è precipitata laggiù nel fondo degli abissi. Il suo guru vive la stagione della demenza e dell’oblio. Beppe Grillo si diverte. Vorremmo risparmiare all’Italia di cadere dalla padella nella brace. Il passato ci dovrebbe pur aver insegnato qualcosa. gianni.farina@lapagina.ch


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

EDITORIALE 3

Il fallimento di Rio Il Summit di Rio (Rio+20, perché seguiva di vent’anni il primo) sull’ambiente è stato un fatto storico, ma a dirlo sono solo i brasiliani che lo ospitavano e, chissà perché, anche il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Del resto a smascherare la storicità dell’avvenimento è stato Clini stesso, quando ha associato il giudizio positivo al fatto che il documento era stato firmato da tutti. Il fatto è che, a giudizio degli esperti, dei giornalisti e degli specialisti, il documento era un elenco di cose che si dovrebbero fare, ma senza né tempi, né risorse. Neppure un impegno concreto con una scadenza precisa. D’altra parte, nessuno dei leader politici è andato a Rio, tranne il neopresidente francese François Hollande, il cui intervento comunque non ha lasciato traccia. Il fatto che ci si trovi nel mezzo di una crisi economica senza precedenti forse ha determinato il suo totale fallimento (“Epic failure”, lo ha definito il direttore di Greenpeace, Kumi

Naidoo). Gli è che avrebbe potuto almeno rappresentare un’occasione di dibattito per proporre un nuovo modello di sviluppo, diverso da quello che si basa sulla crescita quantitativa, invece non c’è stato neppure quello. Dicevamo che solo Hollande è andato a Rio: nemmeno Obama ci è andato, eppure aveva impostato la campagna elettorale del 2008 proprio sull’ambiente, sulla sua difesa, sull’energia alternativa, insomma, su un modello di sviluppo sostenibile. Invece, ora, malgrado l’esplosione della piattaforma Bp nel Golfo del Messico, la Casa Bianca ha messo in vendita quasi 17 milioni di ettari di nuovi tratti del Golfo per le trivellazioni petrolifere. Mai come in questi giorni è apparso chiaramente che i governi o i singoli ministri o anche i partiti parlano dell’ambiente giusto perché non ne possono fare a meno, per non apparire reticenti, ma in realtà il tema ambiente non interessa nessuno fin tanto che non diventa un problema reale per qualcuno. Le stesse trivellazioni in-

er

teressano solo chi ci abita vicino, esattamente come solo chi ci vive vicino si oppone alle discariche. I primi produttori di CO2 sono i cinesi con 8 milioni e 320 mila tonnellate. Lo stesso ministro cinese ha confessato di recente che è consapevole dei danni all’ambiente, ma che il principale interesse della Cina è di svilupparsi, non di pensare all’ambiente. Ha voluto dire che i problemi ambientali riguardano solo i Paesi avanzati, i quali, per il fatto stesso di essere avanzati, possono pensare anche ad altro. Nella classifica dei peggiori ci sono al secondo posto gli Usa, con 5 milioni e 610 mila tonnellate di CO2 e, al terzo, la Russia, con un milione e 610 mila tonnellate. Insomma, dell’ambiente se ne parla, ma poi tra il dire e il fare, spesso, c’è di mezzo il mare. C’è chi ha detto che quello di Rio forse è stato l’ultimo dei Summit sull’ambiente, perché è stato l’ultimo dei fallimenti, dopo quelli precedenti, in particolare Copenaghen. Non ha tutti i torti. Il che, evidentemente, non vuol dire che i problemi

ambientali non debbano essere messi al centro dell’agenda della comunità internazionale, vuol dire semplicemente che deve cambiare l’approccio a questi temi. In poche parole, più che fare dei Summit con migliaia di delegati provenienti da tutto il mondo e portatori di interessi contrastanti, ci si deve chiedere se non valga la pena che ogni Paese si occupi dei temi ambientali che ha e che ognuno trovi le soluzioni adatte. In fondo, ne va della salute e dell’equilibrio ambientale di quel determinato Paese, più motivato a risolvere i suoi problemi che quelli degli altri, che non si vedono e non si toccano con mano. ✗redazione@lapagina.ch

Punzecchiatura Pisapia prima ha offerto e poi ha rifiutato la cittadinanza onoraria al Dalai Lama… … gli ha consigliato però di chiedere la cittadinanza onoraria di Pechino.

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politica la Pagina • 27 giugno 2012

Renzi-Bersani e Alfano-Berlusconi: duelli nei rispettivi partiti Al Vertice europeo di fine mese s’impongono scelte nette ma la Germania rifiuta gli eurobond e crea un clima di impotenza che rilancia in Italia l’ipotesi di elezioni anticipate In Grecia ha vinto il partito pro euro, Antonio Samaras formerà un governo, magari con l’appoggio esterno del Pasok di Venizelos, ma il clima internazionale non si è rasserenato affatto. Il premier vuole rinegoziare gli aiuti e le scadenze, ma si teme che non riesca garantire le riforme radicali di cui la Grecia ha bisogno. Di qui, l’altalena dei mercati e il rischio domino. Il Vertice europeo è stato caricato di attese e di decisioni, ma il Wall Street Journal, dopo il no della Merkel agli eurobond, ha paragonato l’impresa europea a raddrizzare la china a uno che voglia svuotare un lago con un mestolo. L’Italia è di nuovo nel mezzo dell’emergenza. Monti vuole arrivare al Vertice

di fine mese con la riforma del lavoro approvata, per dare un segno all’Europa e ai mercati, ma il neo presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, è vero che ha detto che va approvata subito per dare un segno all’Europa, ma il suo giudizio è che la riforma è “una boiata”, che non inciderà minimamente nella flessibilità in uscita e dunque non inciderà nemmeno in quella in entrata. La legge contiene novità positive solo in fatto di assicurazione contro la disoccupazione, ma per il resto non cambia nulla, e ancora una volta sono gli osservatori internazionali a sottolinearlo. Tutta questa incertezza si è ripercossa sui partiti politici, che sono essi stessi causa di confusione per-

ché non hanno una visione chiara della situazione, delle terapie e delle prospettive. Al punto che si riparla di elezioni anticipate. A Firenze, il sindaco Pd Matteo Renzi, definito il rottamatore, non ha smentito se stesso. Ha riunito centinaia di sindaci ed ha lanciato la sua campagna elettorale nelle primarie del Pd, mettendo l’accento sul fatto che nel Pd “siamo la maggioranza” e che bisogna svecchiare la nomenklatura. Parlando dei Righeira, gruppo canore degli anni 80, ha detto che alla loro epoca D’Alema, Veltroni, Marini, Rossi Bindi erano già deputati e lo sono ancora, più attaccati alla poltrona che mai. Nel suo modello di partito si rifà a dei concetti come modernità, buona e capace amministrazione, politica del fare, ma non cita nessuno dei guru ideologici del passato. Nessun pantheon, solo prontezza nell’affrontare i problemi della gente, a cui bisogna rivolgersi con un linguaggio chiaro e semplice, non in politichese. La sfida a Bersani è lanciata. Il quale Bersani, davanti alla platea di 1500 rappresentanti di circoli democratici, non l’ha mai citato, percorrendo la sua strada politica che sono le primarie aperte e le alleanze compatibili. Bersani parte dall’ipotesi che Berlusconi voglia andare alle elezioni anticipate, perché si sarebbe reso conto che Alfano non ce la fa e allora vuole riprendere in mano la leadership del Pdl. Lo fa con un’immagine che non è troppo simpatica con i diretti interessati: “Devo dire che per due volte, quando sono caduti Prodi e Berlusconi, ci ho preso. Non capivo bene dove andava a cascare l’asino, ma fiutavo che stava per cascare”. Insomma, Bersani pensa che Monti abbia i mesi contati, la sua preoccupazione non è tanto quella di vincere le prossime elezioni, quanto quella di “vincere sulle macerie”. Di qui, da una parte un “no” secco a Di Pietro (“Se il voto fosse per domani, non ci sarebbe storia: lui sarebbe fuori”), dall’altra un “sì” accorato a Casini (“I centristi sanno che non si può non governare con la sinistra rifor-

mista”), quindi un’offerta di alleanza o prima del voto o anche dopo la vittoria del Pd che Bersani ritiene sicura. Nel centrodestra Alfano, con il sostegno pieno della maggioranza del gruppo dirigente, è deciso ad andare alle primarie e a fissare da subito una data. Vuole ricevere un imprimatur popolare alla sua candidatura e contemporaneamente disinnescare la “mina” Berlusconi. L’ex premier Berlusconi – e l’ha detto lui stesso in una manifestazione con i giovani a Fiuggi – è convinto che dopo un anno, la nuova leadership di Alfano non abbia prodotto quasi nulla. Quanto alle primarie sarebbe “roba politicista”, a cui lui non crede per riannodare la fiducia tra il partito e la società civile. Dunque, l’ex premier sarebbe per un nuovo partito formato da gente diversa, giovane e con le idee chiare, lanciato alla conquista dell’opinione pubblica su nuove prospettive. Ad esempio: o Merkel esce dall’euro o ad uscire potremmo essere noi, perché l’Europa così com’è non può che portarci lentamente al disastro. Berlusconi, insomma, vorrebbe ricreare una specie di Forza Italia distinta dal Pdl, con cui semmai fare alleanza. E’ convinto di valere, da solo, il 30%, quanto basta per rompere le uova nel paniere di Bersani. Non lo fa, perché vorrebbe trovare l’uomo adatto a interpretare il suo spartito Nel Pdl non sanno come neutralizzarlo, ma è vero che l’appoggio a Monti non sta producendo consenso, anzi, solo sfiducia. Anche ultimamente, Alfano ha detto che l’appoggio incondizionato a Monti è l’ultimo, fino al vertice europeo per senso di responsabilità verso il Paese, ma così facendo rischia di fare il gioco dei suoi avversari (Casini e Bersani), non offre prospettive al suo elettorato ed è destinato a perdere. Insomma, nel Pdl si è aperto il problema della convivenza tra Berlusconi che vuole innovare a modo suo e gli altri che vogliono distaccarsene senza avere il carisma per sostituirlo senza pagare costi elettorali. 7redazione@lapagina.ch


intervista

27 giugno 2012 • la Pagina

La crisi economica secondo il professore Cantale Si parla di economia con Salvatore Cantale, un docente di finanza all’Università di Losanna: ecco un estratto dell’intervista di Leo Caruso del 3 giugno 2012 per Radio L’Ora Prof. Cantale, è qui oggi per spiegarci un po’ questa crisi finanziaria che noi leggiamo i giornali e alla fine abbiamo l’impressione di averci capito ben poco. Quali sono i fattori che innescano e provocano una crisi economica? Innanzitutto sono tantissime le cause che possono generare una crisi economica. La crisi che stiamo vivendo oggi è la stessa che continuiamo a vivere dal 2008. In qualche modo l’abbiamo importata dagli Stati uniti: c’è stata una crisi da un punto di vista finanziario prima, poi anche da un punto di vista di domanda proveniente dagli Stati Uniti e questo ha innescato in qualche maniera la nostra crisi che ancora ci portiamo. Da un lato è vero che l’abbiamo importata dagli Stati Uniti, ma invece dall’altro lato, e in questo mi distanzio dal nostro primo ministro Monti, le cause ce le abbiamo tutte soprattutto per quanto riguarda l’Italia: mancanza di competitività da tantissimo tempo, un debito pubblico che ormai è alle stelle e non era così soltanto all’inizio degli anni 80, poi sicuramente la mancanza di crescita. Possiamo dire che i fattori c’erano, poi la causa innescante è stata proprio la mancanza di domanda da parte degli Stati Uniti. Come mai invece in questi ultimi anni, sembra che le crisi si susseguano in maniera più frequente? In questo susseguirsi di crisi possiamo avvertire qualche cambiamento o novità? Chiaramente la conoscenza storica ci fa sembrare le crisi di oggi più frequenti. Però, è vero che avvengono un po’ più frequentemente: abbiamo avuto una crisi in Italia nel 1992, poi una crisi mondiale, quella della DotCom, nel 2001 e quella di adesso che dura dal 2008. Questo può essere determinato dal fatto che il mondo si sta muovendo un po-

chino più velocemente di come si muoveva prima. Anche le nostre ultime due crisi, del 2008 e del 2012, che è esattamente la stessa crisi, non siamo riusciti a risolverle perché non abbiamo avuto una leadership e non soltanto in Italia, ma anche nel resto dell’Europa e forse anche nel mondo. Non si è riusciti a capire bene quali erano veramente le cause e sono rimasti un po’ in stallo le cose che si potevano sistemare in mesi, se non in pochissime settimane, e invece siamo ancora qua a cercare di risolvere questa crisi. E quindi a questo punto sorge spontanea la domanda sul ruolo della politica che sembra in qualche modo in affanno e che dovrebbe invece cercare di limitare i danni, così come anche la grande finanza, ma vediamo che è abbastanza latitante spesso anche impotente di fronte a questi fenomeni. Cosa ci può dire a proposito? La politica, secondo me, si è servita molto della grande finanza nel passato, forse senza bene capire quali sarebbero state le conseguenze. In Italia il debito pubblico, all’inizio degli anni 60 era praticamente inesistente. All’inizio degli anni 80 era ancora gestibilissimo poi dal 1980 al 2000 è scoppiato e oggi abbiamo un debito pubblico di circa 1.8 miliardi di dollari e quindi la politica di è servita della finanza. Dall’altro lato la finanza - quando parlo di finanza non mi riferisco a tutta la finanza ma a un certo tipo di finanza - si è appoggiata alla politica. Naturalmente alcune banche, alcune istituzioni finanziarie hanno fatto tantissimi soldi con la politica. Quindi in questo momento andare a capire veramente chi è stato a generare la situazione in cui siamo oggi e soprattutto come ce ne possiamo uscire incomincia a diventare più difficile

Signor Cantale a proposito dei banchieri, Paul Krugman, premio nobel dell’economia e nuovo Guru della nuova sinistra americana, ha affermato che i banchieri fanno credere di sapere tutto anche dopo aver quasi distrutto il mondo. È una affermazione inquietante… Sì, è un’affermazione molto inquietante e, purtroppo, mi dispiace dirlo però è quasi vero. Ha ragione hanno sbagliato veramente tanto e non se ne sono resi neanche conto purtroppo devo dire noi abbiamo dato a loro l’opportunità di sbagliare e continuiamo a fare le stesse scelte. Non sono soltanto i banchieri, ma un certo tipo di finanza che ha sbagliato e noi gli abbiamo dato la licenza di operare e che continuano a fare esattamente le stesse cose che facevano prima e non diciamo niente. Ecco sempre ritornando allo stesso Krugman, è uscito tra l’altro un libro molto interessante per Gazanti “Fuori da questa crisi, adesso!”. Lui afferma che la prima cosa da fare è di cancellare l’effetto distruttivo dei tagli di spesa operati fino ad oggi. Che è esattamente quello che sta facendo l’Europa. Sì, sono d’accordo con lui che non è un problema di debito. Nel senso che non è il debito che nel nostro caso ci sta affondando ma è la mancanza di crescita. Però è anche vero che è veramente in qualche maniera riduttivo pensare che noi possiamo crescere del 10% all’anno per i prossimi tre anni. Non sarebbe così impossibile uscirne da questa crisi con questo livello di debito se noi potessimo avere un livello di crescita abbastanza alto. Quindi, non è tanto il livello del debito che è importante quanto la capacità di organizzare i profitti. Il problema è che in Europa non c’è tantissima

domanda per i prodotti, la crescita non ci sarà per i prossimi 2-3 anni e quindi alla fine ciò che ci rimane sono questi profitti che non arrivano e un livello del debito che è molto alto. Lei su Repubblica ha parlato del concetto d’integrazione europea chiedendosi se possa essere sufficiente una moneta comune a fronte di tante lingue e culture mostrando dubbi in merito…. Questa unione dell’Euro è stata fatta a metà. In questo momento o parliamo di Europa oppure non parliamo di Europa per niente. Questa unione non potrà sopravvivere fino a quando non abbiamo un banca che non è la banca centrale europea così come l’abbiamo disegnata in questo momento. Può essere una banca più forte, una banca effettivamente di tutti gli europei. Fino a quando questo non succederà io veramente non credo che l’Europa, e soprattutto l’Euro, possa dare i frutti che avevamo previsto. Secondo me c’è ancora un po’ di strada da fare e se questa strada non si può fare e allora si dovrebbe andare in un’altra direzione. Ci da suo giudizio sul governo Monti Secondo me ha fatto tanto bene, io avrei fatto le cose un po’ diverse: il problema è che Monti ha fatto pagare totalmente gli Italiani, secondo me questa è una cosa che non avrebbe dovuto fare. I costi per salvare l’Euro dovevano essere divisi a tutti gli stati più forti del Europa. A parte questo è andato molto forte e le cose che ha potuto fare le ha fatte. Sta perdendo un pochino di tempo con le strutture, mi riferisco alle liberalizzazione e tutta una serie sulla legge del lavoro e altre cose. In questo senso sta aspettando un po’ di tempo, ma quello che poteva fare l’ha fatto.


esteri la Pagina • 27 giugno 2012

L’islamista Morsi eletto presidente in Egitto L’annullamento delle elezioni politiche è stato ritenuto un “golpe” dai partiti islamisti che avevano ottenuto la maggioranza ma Piazza Tahrir da minacciosa si fa gioiosa Riflettori internazionali puntati su Damasco, in seguito all’abbattimento da parte della contraerea siriana del caccia turco che, secondo i siriani, aveva violato lo spazio aereo del confinante, ma soprattutto sull’Egitto, su quella Piazza Tahrir che per mesi era stata teatro di manifestazioni e scontri, fino alla cacciata di Mubarack dal potere e ai poteri assunti dalla Giunta militare che poi aveva preparato la transizione con le elezioni politiche già fatte ma che recentemente, il giorno prima del secondo turno delle elezioni presidenziali, sono state dichiarate nulle. Come si ricorderà, ad annullarle è stata la Corte Suprema, con un giudizio insindacabile e inappellabile, ma la contiguità tra questa e la Giunta militare è nota. L’esercito, con tutta evidenza, ha fatto un “golpe” militare “dolce”, nel senso che ha assunto il potere che in realtà in Egitto ha sempre avuto. Il Parlamento eletto, per quanto la partecipazione popolare non sia stata eccezionale, ha fatto registrare il pieno dei Fratelli Musulmani e dei Salafiti, che hanno conquistato il 70%. Dopo il primo turno elettorale, i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti sono

Piazza Tahrir

stati Mohammed Morsi (Fratelli Musulmani) e Ahmed Shafiq, ultimo premier di Mubarack prima della sua caduta. E’ evidente che l’esercito non si è rassegnato alla vittoria del candidato islamista e per evitare che il Paese precipitasse nel fondamentalismo ha agito secondo i poteri che aveva e che si è dato, compreso quello legislativo, in attesa di nuove elezioni. E’ noto – e non abbiamo mai mancato di sottolinearlo – che in Medio Oriente e nei Paesi arabi e musulmani la democrazia è un concetto incerto e mutevole. Hanno

giocato e giocano fattori di potere e fattori di prospettiva del Paese. All’indomani della caduta di Mubarack, l’Egitto aveva aggiustato l’asse delle sue alleanze: non più Paese in rapporti di buon vicinato con Israele (a partire dalla Guerra dei Sei Giorni), ma Paese rivolto contro Israele e con un filo più o meno diretto con i palestinesi e con l’Iran. I militari al potere, però, ora è chiaro, avevano spostato il baricentro della politica estera non perché ci credevano, ma solo per fare buon viso a cattivo gioco, rappresentato, quest’ultimo, dalla consapevolezza che i Fratelli Musulmani avrebbero potuto facilmente prendere il potere in Egitto con le elezioni libere ed allora sarebbe stata la fine della laicità del Paese e anche del loro potere, di quello dell’esercito. E’ esattamente quello che si è verificato e che gli osservatori internazionali avevano previsto. Era caduto un dittatore (Mubarack) laico e si paventava l’avvento del fondamentalismo, come in Iran e come in altri Paesi arabi, divisi tra di loro solo per questioni di potere e di famiglie. Tornando all’attualità, all’annuncio dell’annullamento delle elezioni politiche e dell’assunzione del potere legislativo, i Fratelli Musulmani hanno invaso pacificamente Piazza Tahrir, minacciando

il potere militare di creare una situazione di conflitto. A loro volta, i militari hanno diffidato dall’imbarcarsi in uno scontro, altrimenti avrebbero usato le maniere dure. Il crescendo di tensione si è protratto in quanto la Giunta militare al potere ha ritardato l’annuncio dei risultati ufficiali dell’elezione del presidente che, come si può facilmente capire, senza un Parlamento sarebbe una figura più che altro simbolica. Da giovedì 21 si è rinviato a venerdì 22, poi a sabato e infine a domenica 24 alle ore 15, quando, a sorpresa, contrariamente alle previsioni della vigilia, Morsi è stato dichiarato vincitore e primo presidente eletto democraticamente. Con tutta evidenza, il ritardo dell’annuncio ufficiale si è verificato perché i militari hanno valutato il pro e il contro. Se avessero fatto vincere Shafiq, sarebbero stati accusati di golpe, avrebbero dovuto lottare con una piazza inferocita e ci sarebbero stati scontri e sangue. Hanno preferito far eleggere il rappresentante degli islamisti, per ora senza potere, con cui evidentemente si è aperta una fase di dialogo con il quale i militari sperano di condizionarlo. Se ci riusciranno, è difficile dirlo, anche perché non è certo l’orientamento di coloro che avevano sostenuto la rivoluzione e che adesso si trovano di fronte a due strade: appoggiare gl’islamici che prima o poi instaureranno in Egitto un regime fondamentalista o distaccarsene e continuare la mobilitazione contro i nuovi padroni. Se è così, i militari avranno buon gioco a fare da arbitri e a cercare di neutralizzare la deriva islamista della società egiziana. La quale potrebbe saldarsi con il potere degli Ajatollah in Iran e creare seri problemi nella regione. Per l’Egitto si è aperta una fase di incertezza che non si sa come sarà superata, semmai lo sarà. 7redazione@lapagina.ch


politica

27 giugno 2012 • la Pagina

Napolitano: “costruiti sospetti sul nulla” Conversazioni tra Mancino e il consigliere giuridico del Quirinale intercettate e pubblicate sui giornali senza che abbiano alcun profilo penale Questa volta le intercettazioni abusive e la loro pubblicazione altrettanto abusiva sui giornali non riguardano Berlusconi, ma il Capo dello Stato. Il quale ha reagito con durezza, mettendo l’accento sul fatto che tutto è stato fatto alla luce del sole, che non c’è ombra di reato nello scambio di telefonate tra l’ex vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), accusato dai pm palermitani, tra cui Antonio Ingroia, di falsa testimonianza a proposito della trattativa che sarebbe intercorsa nel 1992 tra pezzi dello Stato e la mafia per alleggerire il carcere duro e per far cessare gli attentati, e il consigliere giuridico del Quirinale, Loris D’Ambrosio. I fatti. Tra i due sono intercorse alcune telefonate, in cui, sostanzialmente Nicola Mancino chiede di essere aiutato perché l’accusa di falsa testimonianza nei suoi confronti non l’accetta. Dice, inoltre, che di temere le testimonianze di altri personaggi che allora ricoprivano cariche istituzionali importanti nelle parti dove c’è discordanza con ciò che lui ricorda. In particolare, teme di apparire reticente, mentre la verità è che non della trattativa non sapeva nulla. In un primo momento il Quirinale ha negato sia telefonate che pressioni esercitate in nome e per conto di altri, poi, quando le intercettazioni effettuate dalla magistratura sono state pubblicate, è successa la polemica reazione del Capo dello Stato, il quale ha accusato i magistrati, pur senza citarli, di aver “costruito sospetti sul nulla”. Siamo al problema che in Italia Berlusconi non è mai riuscito a risolvere: quello delle intercettazioni che non contengono nulla di rilevante dal punto di vista penale ma che escono dagli uffici della procura quando non dovrebbero uscire,

calpestando il segreto d’ufficio, e arrivano ai giornali, quando non dovrebbero arrivarvi danneggiando persone che non hanno commesso nessun reato. A prendere le difese del Capo dello Stato è soprattutto Casini, il quale ha dichiarato: “In questo momento stanno succedendo cose gravi e siccome a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca, dico che non vorrei che quest’attacco fosse determinato da chi si sente minacciato nei privilegi di casta; o che pensa di avere il monopolio su alcuni poteri dello Stato rispetto ad un uomo che garantisce il rispetto dell’equilibrio tra i poteri”. Casino quindi chiede di “aprire un’indagine per capire come queste intercettazioni siano potute finire sui giornali”. Su questo tema, in realtà, sono intervenuti tutti. E’ intervenuto il presidente del Senato, Renato Schifani, difendendo a spada tratta Napolitano. Sono intervenuti Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, e lo stesso Angelino Alfano, i quali hanno difeso Napolitano dagli attacchi ignobili provenienti da settori della magistratura militante. Gasparri, tra l’altro, ha ricordato che all’epoca dei fatti, cioè della presunta trattativa, nel 1992-93, presidente della Repubblica era non Napolitano, ma Oscar Luigi Scalfaro. E’ intervenuto Pier Luigi Bersani, seppure con ritardo, sottolineando che Napolitano è “uno dei pochi presidi di questa democrazia”. Soprattutto, è intervenuto Di Pietro, molto a sproposito, come è ormai suo solito, attaccando il Capo dello Stato e chiedendo chiarezza sul comportamento di alcuni suoi uomini (Loris D’Ambrosio, ndr) sul caso Mancino, adombrando favoreggiamenti. Di Pietro chiede una Commissione d’inchiesta e paventa che tutto si risolva con una

legge che vieti le intercettazioni. che fanno rivelazioni un po’ troppo Inutile aggiungere che da una parte interessate, secondo lo stesso giuintervengono alcuni esponenti del dizio del pm Guido. 7redazione@lapagina.ch Pdl (Angelino Alfano e Fabrizio Cicchitto) che fanno dell’ironia su Casini, parlando di “lacrime di coccodrillo” di quest’ultimo a proposito della legge, necessaria, sul regolamento delle intercettazioni. In sostanza, dicono, quando era il Pdl a sollecitarla fu risposto che non era necessaria, ora che l’accusato è il Capo dello Stato, si è compreso l’uso strumentale che certa magistratura fa delle intercettazioni e soprattutto del loro uso. Dall’altra, intervengono esponenti del Pd che, in sintesi, a proposito di Di Pietro dicono che la misura è colma. Bersani, che da mesi lo invitava a non tirare troppo la corda con gli attacchi rivolti al Pd, ora dice che “la corda è rotta”. In sostanza, e non lo dice solo Bersani che non ha avuto mai troppa simpatia per l’ex pm, ma anche gli esponenti più ben disposti verso Di Pietro, come la cattolica Rosi Bindi e il dalemiano Nicola Latorre, la foto di Vasto, che ritraeva Bersani, Vendola e Di Pietro, ovvero i tre esponenti di un’alleanza di centrosinistra nel 2013, perde un pezzo, Di Pietro, appunto, ritenuto incompatibile con un progetto che non potrebbe mai essere realizzato da una scheggia impazzita nella rincorsa al grillismo e all’antipolitica. Quanto alla trattativa mafiaStato e all’accusa di falsa testimonianza a Nicola Mancino, va detto che uno dei pm che hanno formulato l’accusa a Mancino e che hanno finora seguito le indagini, Paolo Guido, non ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Motivo: le “rivelazioni” a rate del pentito Giovanni Brusca, colui che sciolse nell’acido il piccolo Matteo. Se l’inchiesta non è costruita sul nulla, certamente è costruita sotto la spinta di certi pentiti


svizzera la Pagina • 27 giugno 2012

Welfare e società della conoscenza All’inizio di giugno Christine Antorini, la Ministra dell’Educazione della Danimarca, socialdemocratica, aprendo in rappresentanza della Presidenza di turno dell’UE, il Forum Europeo dell’economia dedicato per la prima volta alla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, ha detto alcune cose importanti. Innanzitutto ha ricordato come sia necessario mettere in campo rapidamente strategie per uscire dalla crisi, crisi che sta colpendo non solo alcuni paesi dell’UE, ma che sta rimettendo in discussione l’intero modello sociale europeo. Subito dopo ha aggiunto che per uscire dalla crisi non basta promuovere la crescita, bisogna bensì realizzare le condizioni per una “crescita intelligente”. Cos’è una crescita intelligente? E’ una crescita inclusiva, che non segmenti la società tra chi ha accesso e chi non ce l’ha! Non basta cioè rimettere in moto il processo di accumulazione e la crescita del PIL, bisogna farlo attraverso una dinamica che includa tutte le fasce della popolazione e non aumenti ulteriormen-

L'intervento di Guglielmo Bozzolini, Direttore della Fondazione ECAP, al Convegno “Il modello sociale europeo alla prova della crisi”, organizzato alla Casa d'Italia di Zurigo il 23 giugno scorso, dall’Associazione Lavoro&Welfare e dal PD ZURIGO. te le distanze, anzi le riduca, tra chi ha accesso a tutte le forme di ricchezza, non solo a quella monetaria, ma anche al sapere e alla mobilità. Nella moderna società della conoscenza e nel processo di costruzione europea, l’accesso al sapere da un lato e l’accesso alla mobilità dall’altro, è infatti una discriminante fondamentale per poter esercitare liberamente i propri diritti di cittadinanza. E’ un’idea profondamente diversa da quella che determina non solo le azioni del governo Monti, ma spesso anche le riflessioni di parte del centro sinistra italiano, ovvero che innanzitutto vadano rimesse in moto la crescita purchessia e l’accumulazione, e poi, a goccia, la ricchezza ricadrà anche sugli strati meno abbienti della società. Perché si definisca “crescita intelligente” è presto detto: è più giusta, più equa e costa meno, perché l’esclusione sociale e la marginalizzazione costano! Due sono quindi i concetti centrali di questo ragionamento:

inclusione e accesso! Accesso al sapere e alla conoscenza ma anche alla mobilità. Costruire una crescita inclusiva nell’economia della conoscenza vuol dire, puntare non solo, io direi anche non tanto, alla formazione delle élite di punta, dai professori universitari a manager ai ricercatori delle grandi imprese, quanto alla crescita del sapere diffuso e alla formazione continua dei lavoratori e delle lavoratrici. Non serve cioè la retorica dell’eccellenza se non c’è l’investimento nella formazione di base, se le scuole elementari e medie non sono di qualità, se la formazione professionale non funziona e solo 11% della popolazione raggiunge la formazione terziaria. Basta fare un esempio per spiegare cosa intendo: più della metà della popolazione italiana non ha accesso regolare a Internet, non sa cosa sia o comunque non lo usa mai e grande parte del territorio ancora oggi non è cablato ad alta velocità. Quale possibilità di dislocazione di piccole o medie imprese dell’economia avanzata ci sono in questo contesto e se anche si insediassero, come potrebbero assumere, cioè “includere”, lavoratori e lavoratrici senza le conoscenze fondamentali dei principali strumenti di lavoro? Senza quindi accompagnare i processi di crescita economica da un investimento forte nella formazione di tutte le fasce della popolazione, questi stessi processi si trasformano in espulsione e sostituzione della manodopera, ovvero in esclusione sociale. Se non vogliamo costruire una società a due velocità in cui da una parte ci siano gli inclusi, coloro che competono sul mercato del lavoro internazionale con lauti

salari e prospettive di carriera e dall’altra disoccupati, precari e working poor, sempre più impossibilitati a uscire da una spirale di esclusione, come moderni servi della gleba, dobbiamo costruire le condizioni per allargare l’accesso alla conoscenza e al sapere. Che essendo nello stesso tempo diritti e nuove forme di ricchezza devono essere al centro di una visione moderna dello stato sociale, che è tale perché redistributivo e teso a garantire l’esercizio materiale dei diritti. Lo stato sociale infatti storicamente non è solo pensioni, ma redistribuzione indiretta della ricchezza e garanzia dei diritti attraverso i servizi sociali e la tassazione progressiva. Di questo binomio “stato sociale” sono importanti tutte e due le parole. Sociale perché da un’idea immediata di cosa si intenda, sia in termini evocativi che concreti (la società). Stato, perché sono proprio le fasce più deboli della popolazione che hanno bisogno dell’azione di governo e di indirizzo, regolativa, normativa e redistributiva dello stato, nelle sue espressioni democratiche. Non c’è stato sociale senza stato.

Comitato degli Italiani all’Estero Basilea

Assemblea plenaria Martedì 26 giugno ore 20.00

presso la sala conferenze Fopras, Nauenstr. 71, Basilea Ordine del giorno: Comunicazioni del Presidente Approvazione verbale seduta dell’08.02.2012 Pareri bilanci preventivi 3153 Rinvio elezioni COMITES Monitoraggio sanitario CGIE Varie ed eventuali La seduta è pubblica. Tutti sono invitati a partecipare. Antonio Arcuri - Presidente


politica

27 giugno 2012 • la Pagina

Valorizzare il medico di famiglia Tavola rotonda intorno al ministro della sanità Alain Berset per migliorare la medicina di base Dopo la sconfitta del Managed care, il consigliere federale Berset, in collaborazione con medici, rappresentanti dei Cantoni, promotori dell’iniziativa “Sì alla medicina di famiglia” e la Conferenza Svizzera dell’Università, lancia un Master plan di possibili interventi per migliorare e rivalorizzare la medicina di famiglia puntando sulla formazione e aumentando la rimunerazione dei medici di base. E uno dei cantieri centrali della politica sanitaria. Entro i prossimi dieci anni, i tre quarti dei medici di famiglia e dei pediatri andranno in pensione, ma manca la necessaria, nuova generazione. Il piano direttore di Berset, prevede di varare una formazione specifica per affrontare la penuria di medici e di aumentare la retribuzione dei

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medici di famiglia. Nel primo obiettivo bisogna intervenire a livello universitario per rendere la professione dei medici di famiglia più attrattiva. Secondo Carlo Conti, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della Sanità, i Cantoni intendono aumentare i posti di studio per la medicina di base. Tramite l’istituzione di cattedre nelle università si vuole ancorare meglio la medicina di famiglia. La formazione prevede corsi con obiettivi specifici per i medici di famiglia e stage individuali negli studi di medicina generale. Inoltre, dopo la formazione, si deve ampliare la ricerca, come richiesto dalla Conferenza Svizzera del-

l’Università. Il piano prevede il collegamento in rete degli istituti di medicina di famiglia, il quale porrebbe le basi per un’attività coordinata nella ricerca. Se nei settori sopra descritti sembra che le parti interessate possano trovare l’accordo, più difficile sarà trovarlo nel finanziamento del piano. Soprattutto sulla questione del tariffario medico TARMED, che andrà totalmente rivisto. Per Peter Tschudi, presidente del comitato d’iniziativa, “i medici di famiglia devono avere una posizione migliore. Si vuole una compensazione corretta delle loro prestazioni”. Serve dunque denaro da investire per migliorare il sistema sanitario.

Occorre aumentare il salario attuale di 200.000 franchi dei medici di famiglia e indennizzare meglio le analisi veloci eseguite dai generalisti. Per Berset, gli aumenti devono avvenire con una certa “neutralità dei costi”. In questo senso la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati ha approvato all’unanimità una mozione a sostegno di Berset. Ma per la Federazione dei medici svizzeri (FMH), il sostegno alla medicina di famiglia va di pari passo con le necessità finanziarie supplementari. Il piano direttore andrà ora elaborato nei dettagli e i lavori proseguiranno fino a marzo 2013. Se i risultati soddisferanno i medici di famiglia, allora l’iniziativa sarà ritirata.

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10 svizzera la Pagina • 27 giugno 2012

Equilibrato il mercato dei posti di tirocinio Per il 15 aprile 2012 erano disponibili 80.000 posti di tirocinio. In confronto al 2011 sono lievemente calati di 1000 unità. I giovani interessati a questo tipo di formazione erano 80.500, livello di domanda superiore a quello registrato nel 2011, con 77.000. Questo è quanto emerge dalle stime del barometro dei posti di tirocinio, pubblicate dall’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT). A metà aprile il 72 per cento dei giovani interessati avevano un posto di tirocinio e il 2 per cento una soluzione alternativa. Sono cifre nettamente superiori a quelle degli ultimi

anni. Il numero di giovani che non aveva ancora ottenuto alcuna garanzia e che nutriva interesse esclusivamente per un posto di tirocinio è passato da 16'500 dell’anno precedente a 15'000. Dunque la situazione dell’offerta da parte delle aziende di posti di tirocinio e della richiesta di giovani interessati a questi posti di formazione è pressappoco equilibrata. Ma questo non vale per tutti i rami. I settori dei servizi, della stampa, del design, dei mestieri d’arte, della sanità del sociale e della vendita restano i più richiesti, per chi al termine dell’obbligo scolastico si decide

per la formazione professionale. I giovani sono meno interessati a lanciarsi nelle professioni tecniche, dove l’offerta è sensibilmente più elevata della domanda. Questo eccesso si eleva a 6.000 posti. Per le aziende è anche difficile trovare giovani preparati e in grado di occupare i posti, che richiedono particolari attitudini. Difficile anche l’integrazione nel mondo del lavoro degli allievi deboli a scuola, i quali fanno fatica a trovare un posto e spesso non rispettano il contratto fino alla fine del tirocinio. Per agevolare il passaggio alla formazione post-obbligatoria e favorire l’inserimento

dei giovani nella formazione professionale, c’è un impegno congiunto di Confederazione, Cantoni e delle organizzazioni del mondo del lavoro. Nel rapporto “Primi passi nel mondo del lavoro”, pubblicato dall’UFFT, sono descritte le misure adottate a livello nazionale, che comprendono formazioni transitorie, programmi di coaching, formazioni professionali di base biennali e il Case Management Formazione professionale per coloro che hanno terminato la scuola dell’obbligo e il cui ingresso nel mondo del lavoro risulta problematico.

G.S.

Plurilinguismo svizzero Il predominio linguistico mondiale dell’inglese non risparmia la Svizzera dove francese e italiano subiscono un duro declassamento Come sappiamo la Svizzera è un Paese plurilingue: oltre le quattro lingue tradizionalmente presenti – cioè il tedesco, il francese, l’italiano e il romancio – vi sono numerose altre lingue la cui presenza è dovuta ai movimenti migratori. Ma proprio questa situazione linguistica, che risulta essere un segno distintivo della cultura del Paese, dall’altra parte comporta anche una situazione delicata a causa delle continue polemiche che sorgono in proposito. Inoltre, non tutte le lingue godono degli stessi “privilegi” anzi, alcune delle lingue ufficiali si vedono declassate da una lingua che non appare neanche tra quelle del Paese, ma che ha sicuramente lar-

go predominio nella comunicazione a livello mondiale: l’inglese. La lingua inglese viene considerata la lingua universale, perché è quella che possiede il più alto numero di parlanti. A livello linguistico il motivo è semplice: la lingua inglese, a differenza delle lingue neolatine, delle lingue arabe e delle altre lingue germaniche, è più semplice poiché non possiede problemi di genere e di declinazione delle parole, le congiunzioni verbali sono immediate e l’alfabeto usato per scriverla è quello latino. L’inglese, sta prendendo sempre più piede in territorio elvetico, così come in tutto il resto del mondo, non solo nella vita quoti-

diana dove è più facile che un turista chieda informazioni in inglese piuttosto che in una delle lingue ufficiali, ma soprattutto si sta espandendo in ambito lavorativo, scientifico, economico ed universitario, a discapito soprattutto del francese e dell’italiano, mentre il tedesco non ne viene intaccato rimanendo la principale lingua. Negli ultimi tempi il francese ha subito un duro declassamento a seconda lingua straniera dopo l’inglese; mentre l’italiano, non solo deve competere con l’avanzata anglosassone, ma anche contro la lingua iberica, lo spagnolo, che negli ultimi anni suscita più fascino e interesse rispetto la lingua di Dante. Questo non vuol dire che

questi idiomi ufficiali tenderanno a sparire, subiscono sicuramente una riduzione dell’interesse nell’uso, ma rimangono pur sempre vitali nelle aree geografiche in cui hanno il predominio. Considerata dunque la complessa situazione linguistica che vige in Svizzera è attivo da maggio un portale “Forum Helveticum” per la promozione del plurilinguismo in Svizzera, per una maggiore comprensione linguistica e culturale. Il Forum vuole "promuovere nella società svizzera una maggiore coscienza del fatto che il plurilinguismo e il pluralismo culturale costituiscono una grande opportunità e un valore aggiunto."


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

SVIZZERA 11

Sempre più atei in Svizzera Un quinto degli svizzeri si ritiene aconfessionale. Negli ultimi dieci anni sono cresciuti del 10 per cento Nel censimento del 1970 soltanto l’1,1 per cento della popolazione svizzera aveva dichiarato di essere ateo, nel 2000 è salita all’11,1 per cento e nel 2010 un quinto si ritiene aconfessionale. I dati sono stati pubblicati dall'Ufficio federale di statistica (UST) con i risultati della rilevazione strutturale 2010. La rilevazione strutturale annuale è un elemento chiave del nuovo censimento della popolazione strutturato a moduli, che permette di illustrare meglio il cambiamento sociale in atto a un ritmo sempre più accelerato. Secondo la rivelazione dal 2000 sono aumentate significativamente le persone che si dichiarano aconfessionali, che ora rappresentano il 20,1 per cento della popolazione. L’aumento è dell’8,9 per cento rispetto al 2000. È soprattutto

nei Cantoni di Basilea Città e di Neuchâtel che si riscontra il tasso maggiore di persone che si dichiarano senza appartenenza religiosa, rispettivamente il 42 per cento e il 37 per cento. Con un quota del 38,8 per cento dei fedeli, la Chiesa cattolica romana riconosciuta dallo Stato è ancora il gruppo confessionale più grande. Dal 1990 è diminuita tuttavia del 6,4 per cento, del 3,7 per cento dal 2000. A livello regionale la Chiesa cattolica resta dominate nella Svizzera centrale (Cantoni di Lucerna, Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo), in Ticino, nel Vallese e nei Cantoni di Friburgo,

Appenzello Interno e Giura con oltre il 60 per cento della popolazione che dichiara di appartenere a questo gruppo confessionale. L’altro principale gruppo confessionale è la Chiesa evangelica riformata, con il 30,9 per cento, diminuita del 3,2 per cento rispetto al 2000. Nel Canton Berna, storicamente sempre di confessione evangelica riformata, la Chiesa protestante rappresenta il gruppo maggiore con il 61 per cento. Nell’Appenzello Esterno (46 per cento) e nel Canton Sciaffusa (44,5 per cento) le quote non raggiungono la metà della popolazione, pur essendo la prima reli-

gione. Sotto la rubrica “altre religioni” la quota è dell’8,2 per cento (0,7 per cento nel 1970). Sono aumentati i fedeli delle comunità islamiche, che raggiungono il 4,5 per cento, mentre quelle delle Chiese cristiano-ortodosse arrivano all’1,8 per cento e la confessione ebraica è rappresentata dallo 0,2 per cento. Le Chiese restano sempre più senza fedeli. Una causa è l’invecchiamento degli stessi e la mancanza di afflusso tramite la migrazione. L’UST parla in questo senso di “pluralismo dei gruppi religiosi”. L’aumento degli aconfessionali, la crescente importanza di nuove religioni e l’aumento di matrimoni tra confessioni porta ad alleggerire le tradizionali barriere confessionali.

G.S.


12 SCHWEIZ LA PAGINA • 27. JUNI 2012

Lukrative Nebenjobs von Bundesbeamten Wie leitende Beamte des Bundes ihnen nahestehenden Firmen gute Aufträge zuschanzen Vor knapp sieben Jahren enthüllte «Radio DRS» und andere Medien, dass Hunderte von Bundesangestellten neben ihrem 100-Prozent-Job in der Verwaltung noch Zeit finden für lukrative Nebenbeschäftigungen: Seco-Kader, die bei Coop im Verwaltungsrat sitzen. Mitarbeiter der Direktion für Entwicklung und Zusammenarbeit (Deza), die Geschäftsführer einer Beratungsfirma sind, welche wiederum die Deza berät. Leitende Köpfe der Luftwaffe, die nebenbei Adventure-Tours anbieten, Berufsoffiziere bei einer privaten Sicherheitsfirma usw. Diese Nebenjobs wurden von den Departementen mehr oder weniger toleriert. Der Skandal um das Informatikprojekt Insieme der Eidgenössischen Steuerverwaltung (ESTV) zeigt nun fast exemplarisch auf, wie heikel wirtschaftliche Verflechtungen von Bundesbeamten mit der Privatwirtschaft sein können. Im Mittelpunkt der aktuellen Affäre stehtlautderAdministrativuntersuchung durch das Finanzdepartement der Leiter der ESTV-Abteilung Leistungsbezug Informatik. Offenbar spielte er schon eine zentrale Rolle bei einer Beschaffung im Jahr 2001. Der Abteilungsleiter war damals verantwortlich für die Beschaffung von 420 Flachbildschirmen – und gleichzeitig Aktionär der Lieferfirma. Nach einer ersten Lieferung von 110 Bildschirmen bezahlte die ESTV die gesamte Lieferung–waseinVerstossgegendie geltenden Beschaffungsreglemente war. Dann fiel die Lieferfirma in Konkurs und konnte die restliche Bildschirme nicht mehr liefern. Kaum zu glauben, aber wahr: Es gab hinterher zwar mehre-

ESTV tätig zu werden, wurden an die beiden Lieferfirmen verwiesen. Nur: Ein Auftrag zur Personalrekrutierung an diese beiden Unternehmen gab es aber offenbar nicht.

re Untersuchungen, diese führten aber zu keinen personellen Änderungen an der Spitze der betreffenden Abteilung. Die Aufträge an die Lieferfirmen wurden offenbar aufgeteilt, so dass sie unter der Schwelle von 250'000 Franken lagen, ab der man ein ordentliches Ausschreibeverfahren durchführen muss. Ein Beispiel: Mit dem gleichen Unternehmen wurden am gleichen Tag drei Verträge mit Kosten von 147'000 Franken, 185'000 Franken und 206'500 Franken abgeschlossen – mit dem wortwörtlich gleichen Vertragsgegenstand. Derart hohe Beträge müssen von einem Mitglied der ESTVGeschäftsleitung abgesegnet werden: Der Auftraggeber erledigte dies in Personalunion. Und das war noch nicht alles: Die Administrativuntersuchung zeigte weiter, dass die für das Projekt Insieme durch zwei Lieferanten zur Verfügung gestellten Mitarbeiter Angestellte oder Inhaber anderer Unternehmen waren und durch die beiden Firmen lediglich weitervermittelt wurden. Bewerber, die gewillt gewesen wären, in einem direkten Auftragsverhältnis für die

Bei der Bundesanwaltschaft Strafanzeige erstattet Der Rechtsdienst des Finanzdepartementes, der die Untersuchung leitete, schreibt dazu im Bericht: Es bestehe Anlass zur Annahme, dass mit diesen Vertragskonstruktionen den beiden Lieferfirmen zulasten des Bundes überhöhte Gewinnmargen verschafft wurden. Gestützt auf diese Feststellungen habe man am 11. Mai 2012 Strafanzeige an die Bundesanwaltschaft erstattet. Diese eröffnete eine Strafuntersuchung gegen den Chef der Abteilung Leistungsbezug Informatik und unbekannte Täterschaft. Bei Ersterem führte die Bundesanwaltschaft am 12. Juni Hausdurchsuchungen an Wohnort und Arbeitsplatz durch, ausserdem wurde er polizeilich befragt. Nicht geklärt ist damit, wieso der Abteilungsleiter nach der Bildschirmaffäre 2001 seinen Job behalten durfte und bei Insieme tatkräftig mitmischen konnte. Und das, obwohl 2005 im Zusammenhang mit den lukrativen Nebenjobs Hunderter Bundesbeamter genau vor solchen heiklen Konstellationen gewarnt wurde. Ob der Informatikbeschaffer jetzt – wie ESTV-Direktor Urs Ursprung – freigestellt oder entlassen wurde, konnte EFD-Informationschefin Brigitte Hauser-Süess nicht sagen.

TIJANA NIKOLIC

In Kürze Braunbär M13 zurück in Graubünden Der Braunbär M13 ist zurück in Graubünden. Die letzten Wochen hat er im Veltlin verbracht. Am vergangenen Wochenende ist er im Bergell und im Oberengadin beobachtet und identifiziert worden. M13 ist im Laufe des Junis wiederholt im benachbarten Veltlin in der Nähe von Sondrio (Valmalenco, Valmasino) registriert worden. Am Samstagmorgen, 23. Juni 2012, um 8 Uhr erfolgte eine Beobachtung in der Nähe des Albignastausees im Bergell. Gestern Abend tauchte M13 nahe der Julierpassstrasse auf. Zahlreiche Passanten konnten verfolgen, wie sich M13 parallel zur Passstrasse Richtung Silvaplana bewegte. Aufgrund der gelben Ohrmarke und des schwarzen Halsbandes konnte der talwärts ziehende Bär von der Wildhut als M13 identifiziert werden. Mit dem Erreichen der Waldgrenze hat sich der Bär den Blicken der zahlreichen Zuschauer entzogen. Der Bär M13 hat am 30. April 2012 einen Zusammenstoss mit einer RhB-Lokomotive 2012 mit geringfügigen Verletzungen überlebt. Bei diesem Zwischenfall wurde das GPS-Sendegerät zerstört. Nach kurzer Erholung von diesem Unfall hat sich M13 via Val S-charl und Münstertal nach Italien abgesetzt. Die letzten Wochen hat er im benachbarten Veltlin verbracht. Dabei hat er sich weitgehend von Siedlungen fern gehalten und keine grossen Schäden verursacht.

Früh- und Allwetterschwimmen im Freibad Letzigraben Im Freibad Letzigraben wird ab Mittwoch versuchsweise das Frühund Allwetterschwimmen eingeführt. Das Bad öffnet zwei Stunden früher, statt um 9 Uhr bereits um 7 Uhr, und schliesst unabhängig von der Witterung erst um 20 Uhr. Ab dem nächsten Mittwoch, 27. Juni 2012, können Schwimmerinnen und Schwimmer im Freibad Letzigraben bereits ab 7 Uhr ihre Längen schwimmen. Mit diesem Versuch soll das vereinzelt angemeldete Bedürfnis nach Früh- und Allwetterschwimmen in Zürich West auf den tatsächlichen Bedarf überprüft werden. Die Testphase dauert mindestens bis nach den Sommerferien. Danach wird aufgrund der Besucherinnen- und Besucherzahlen über eine definitive Einführung des Früh- und/oder Allwetterschwimmens entschieden. Um den durch das Parlament vorgegebenen Subventionierungsgrad einhalten zu können, ist eine Mindestanzahl von Gästen erforderlich.


SCHWEIZ 13

27. JUNI 2012 • LA PAGINA

Wenn die Masse zur Gefahr wird

Streetparade, Zürcher Seebecken

21 Menschen starben an der Love-Parade, am 24. Juli 2010, in Duisburg, mehr als 500 wurden verletzt. Dirk Helbing, Soziologieprofessor an der ETH Zürich, widmet sich in einer am Montag erschienen Studie der Frage, wie das geschehen konnte Bislang wurde die Tragödie durch Massenpanik erklärt. Denn Menschenmassen können gefährlich sein, es besteht die Gefahr, erdrückt oder zertrampelt zu werden, wenn sich zu viele Menschen auf dem selben Platz befinden. Dirk Helbing hat, in Zusammenarbeit mit dem Ingenieur Pratik Mukerji, mehr als 500 Videoaufnahmen von Duisburg studiert und ausgewertet und kommen zum Entschluss, dass es nicht Panik war, sondern Physik. „Bei einer Belegung von etwa sieben Personen pro Quadratmeter wird die Menschenmenge praktisch zur flüssigen Masse“, zitieren die Autoren einen Crowd-Forscher. Die häufigste Todesursache in Duisburg war Ersticken, „Menschen sterben nicht, weil sie in Panik geraten – sie geraten in Panik, weil ihr Leben in Gefahr ist“, dieses Phänomen nennt man Crowd Quake, Massenbeben. Weiterhin habe eine Verkettung von Ereignissen zur extremen Ballung von Festgängern vor dem Eingang geführt. Die Aufbauarbeiten haben länger gedauert, die sanitären

Einrichtungen ausserhalb hätten gefehlt, was die Wartenden psychologischem Stress ausgesetzt habe, als dann das Gedränge vor dem Eingang kritisch wurde, fand bei der Polizei ein Schichtwechsel statt. Helbing und Mukerji sind vorsichtig mit der Frage, wer schuld sei, dafür seien sie als Wissenschaftler nicht zuständig. Sie bestätigen die Annahme, dass die Veranstalter Fehler gemacht haben. In der Studie heisst es:“Bereits die Beschaffenheit und Kapazität des Areals barg für einen Massen-Event dieser Grösse verschiedene Probleme.“ Laut Helbing könne man aus Duisburg Lehren ziehen, während der Vorbereitungsarbeit müssten alle Einwände ernst genommen werden, ausserdem wären Computersimulatoren sinnvoll, um zu sehen, wo es eng werden könnte, bei Menschenströmen. Ausserdem müsse die Kommunikation zwischen Organisatoren und Polizei sichergestellt sein, dies hatte in Duisburg nicht geklappt. Helbing glaubt, das Verhalten von grossen Menschenmengen sei bis zu

Mobile-Parcours rund um das Seebecken gesucht. Duisburg könne man nicht mit Zürich vergleichen, dort habe die Love-Parade in einem geschlossenen Gelände mit nur einem kombinierten Ein- und Ausgang stattgefunden. In Zürich dagegen würden total 35 Strassen zur Love-Mobile-Route entlang des Seebeckens führen. Übrigens sei das Nadelöhr der Quaibrücke doppelt so breit wie der Tunnel in Duisburg.

einem gewissen Grad vorhersehbar, um dies zu beobachten, haben er und Mukerji eine Skala erarbeitet, mit der die Aggregatszustände der Menschenmasse mit einem Handlungsschlüssel abgeglichen werden können. Doch wie sieht die Situation für die Zürcher StreetParade aus? Gegenüber dem Tagesanzeiger sagte Stefan Epli, Sprecher der Street-Parade, nach Duisburg habe man noch verstärkt nach Schwachstellen am Love-

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Love-Parade 2010, Menschen drängen sich in und vor dem Tunnel in Duisburg

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14 ROMANZO STORICO

LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

«Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo quarto - Capitolo 216

Dall’alto e dal basso Le cose migliorarono leggermente sotto Adriano, che prescrisse pene severe per i delatori sprovvisti di prove valide contro i cristiani. Eppure non infrequentemente accadeva che l’animosità personale, la gratuita avversione verso una probità che offende il vizio, e persino lo zelo di ergersi a paladini di un farisaico rigore, la spuntavano sui rischi delle sanzioni e sulle riserve dell’infamia. Al punto che l’imperatore dovette precisare l’obbligo dell’esibizione, per i capi d’accusa, di prove certe; e di procedere ai castighi secondo la gravità dei delitti, solo davanti all’evidente infrazione della legge. Nulla da eccepire: chi infrange la legge è passibile di condanna. Solo che, anche per quello spirito riflessivo che era Adriano, per infrangere la legge bastava essere palesemente cristiani! Ma se queste, tutto sommato tolleranti indicazioni, provenivano dall’alto, diversamente andavano le cose davanti al persuasivo boato di un’assemblea tumultuosa: che, ignorando la necessità di un’accusa motivata, imponeva il capriccio dell’umore persino sulla generalizzazione degli editti. Né le occasioni scarseggiavano alle manifestazioni popolari. I cristiani devoti, a seconda che desiderassero o temessero la corona del martire, attendevano con impazienza o paura le ricorrenze pubbliche. Sapevano che in quelle occasioni gli abitanti delle grandi città si riversavano nei circhi e nei teatri, dove l’ebbrezza delle cerimonie infiammava la devozione e taceva l’umanità. Numerosi erano infatti i festanti che, profumati d’incenso e purificati dal sangue sacrificale, tra gli altari e le statue delle divinità tutelari si abbandonavano ai piaceri consentiti dal culto: indispettiti che i cristiani, denunciando con l’assenza e col riserbo il loro orrore per i sacrifici, sembravano insultare gli dèi garanti di quell’orgiastica esibizione di felicità. Se l’impero era stato afflitto da una calamità, una pestilenza, una carestia, o una guerra rovinosa; se la terra aveva tremato; se l’ordine delle stagioni sembrava alterato, i

pagani erano certi che a suscitare l’ira divina era stata la criminosa empietà dei cristiani, risparmiati dall’eccessiva indulgenza dei governanti. Non era agevole per questi ultimi osservare le forme di una procedura legale davanti a una folla turbolenta e irritata; né tantomeno, in un anfiteatro macchiato dal sangue delle fiere e dei gladiatori, poteva levarsi la voce della pietà. I clamori impazienti della moltitudine individuavano senza esitazione i nemici del genere umano: e, spingendo la licenza fino chiamarne per nome i capi riconosciuti, non di rado esigevano che fossero immediatamente gettati in pasto ai leoni. I governatori delle province, che presiedevano agli spettacoli, erano da canto loro piuttosto propensi a sacrificare un piccolo numero di vittime odiose, piuttosto che aizzare il furore della folla imbestialita, la cui veemenza non era ignota nemmeno in alto loco. Ed è significativo che gli imperatori, anche dopo Adriano, si sentirono di dover limitare l’effetto di accuse sbrigative, giudicandole indegne della fermezza e della giustizia, allorché dichiararono a più riprese che il tumulto della moltitudine non doveva fungere da criterio punitivo. Del resto, anche quando la colpa era ammessa, il castigo non seguiva automaticamente; e spesso veniva lasciata all’imputato la scelta tra la vita e la morte, contando sulla sua collaborazione costruttiva e sul buon senso. A indignare maggiormente i giudici, in effetti, più del “delitto” stesso, era la resistenza degli accusati. Fermamente convinti di offrire loro un facile perdono, mediante lo sfrigolio di qualche granello d’incenso sull’altare, i magistrati si scontravano invece con un’ostinazione incomprensibile. Persuasi di operare un intervento volto a correggere, più che a punire, un cieco fanatismo, essi assumevano di volta in volta toni diversamente persuasivi, a seconda dell’età, del sesso o della situazione dei prigionieri; facevano scorrere sotto i loro occhi le bellezze della vita e gli orrori della morte; e non raramente, davanti

alla loro ostinazione, li scongiuravano di avere compassione di sé, delle famiglie e degli amici. E solo quando erano costretti a riconoscere il fallimento d’ogni esortazione, lasciavano che la frusta e la tortura venissero a sostituire la mancanza di argomenti. Non del tutto fondato risulta pertanto il biasimo che gli antichi apologisti, con in testa Tertulliano, emisero sulla condotta persecutoria dei giudici: denunciando che, contro ogni principio di procedura criminale, essi si servissero dell’interrogatorio per strappare non tanto la confessione quanto l’abiura. Essi però esagerano senz’altro quando li dipingono insensibili a ogni considerazione di virtù e di decenza, affermando che pur di ottenerla facevano ricorso a tormenti raffinati e ingegnosi. Con ciò intendendo i casi di donne che, fortificate dalla fede ad affrontare la morte, venivano sottoposte alla più perfida nequizia di dover scegliere tra la fede e la castità, quando erano gettate negli abbracci impuri di brutali “ministri della giustizia”, istigati ad esercitare le risorse più persuasive contro una vergine renitente a bruciare incenso sugli altari. Fortuna, esultano gli apologisti, che l’operazione era quasi sempre destinata all’insuccesso, grazie a un intervento miracoloso che veniva a liberare in extremis la sposa di Cristo dall’onta di una disfatta involontaria: il che la dice lunga sull’attendibilità di simili testimonianze. Questa visione apologetica, oltre che tendenziosa, è sostanzialmente inesatta. I magistrati che esercitavano nelle province l’autorità dell’imperatore e del senato, e a cui era stato affidato il diritto di vita o di morte, univano generalmente a una buona educazione dei costumi onesti, che li portavano a rispettare le regole della giustizia. Essi non erano a digiuno di precetti morali, e rifiutavano il ruolo dei persecutori, respingendo spesso con sdegno le accuse contro i cristiani, ai quali non lesinavano consigli per eludere la severità delle leggi. Erano insomma ben lontani dal desiderio di condan-

nare tutti gli accusati, e di punire col supplizio gli ostinati sostenitori della superstizione. Tentavano invece di infliggere pene più miti, come la prigione, l’esilio o il lavoro nelle miniere; e lasciavano alle vittime la speranza che un evento felice, quale l’elevazione al trono, il matrimonio o un trionfo dell’imperatore, in grazia di un perdono generale li restituisse presto alla precedente condizione. Condannati subito a morte erano solo i personaggi più in vista, come vescovi e preti, per la loro posizione e la loro influenza, e la cui punizione doveva servire da esempio; oppure gli schiavi, la cui vita aveva poco considerazione nella mentalità romana. Per il resto lo stesso Origene, che ben conosceva la storia della chiesa, dichiara poco considerevole il numero dei martiri: e con la sua autorità sfata la leggenda dell’esercito innumerevole dei “confessori”, le cui reliquie troneggiano in un numero incalcolabile di chiese. E a lui fa eco la testimonianza di San Dionigi, secondo cui nell’immensa città di Alessandria, durante la persecuzione di Decio, il numero dei martiri ammontava a dieci uomini e sette donne. Ma non sempre le cose andarono così: e per quanto possa sorprendere, fu proprio l’imperatore filosofo Marco Aurelio che, abbandonando la giurisdizione di Traiano, fece maggiori concessioni alla diceria popolare. Il che comportò che nel 178, a Lione, la debolezza dei magistrati autorizzasse le esigenze della folla, facendo arrestare tutti coloro che la voce pubblica indicava come appartenenti alla setta; e che la procedura contro Policarpo, a Smirne, fosse in parte condotta dalla popolazione stessa. E così, mentre un’ordinanza speciale prescriveva che i cittadini romani, se colpevoli, fossero decapitati, i cristiani venivano invece dati in pasto alle belve, per accontentare la folla. E lo stesso Celso, che pure non era tenero con loro, nel suo Discorso vero riporta che li si vedeva perseguitati da ogni parte, errabondi e ricercati, perché si intendeva farla finita con loro.


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27 giugno 2012 • la Pagina

Usa e Gran Bretagna offrono l’esilio a Assad Piano diplomatico per mettere fine alla guerra civile in Siria Due notizie sulla Siria. La prima potrebbe essere l’inizio di un fenomeno di fuga da parte di graduati dell’esercito, anche se per ora resta solo la fuga di un pilota di caccia che ha chiesto asilo politico in Giordania. In realtà, già in passato singoli soldati sono passati dalla parte degli insorti e sono andati ad ingrossare le fila del cosiddetto esercito libero siriano, che opera soprattutto dall’altra ai confini con la Turchia. Per il resto, il fenomeno di disgregamento dell’esercito non c’è stato in Siria come ci fu in Libia. Dunque, si tratta solo di una notizia. L’altra, però, ha un’importanza maggiore, perché si tratta di un piano elaborato da Usa e Gran Bretagna e che è diretto ad Assad. E’ una proposta di soluzione diplomatica della difficile situazione in Siria: ad Assad e alla sua famiglia viene offerto l’esilio in Russia o in Iran in cambio delle sue dimissioni e della rinuncia al potere e dell’inizio di una fase di transizione alla democrazia. Per la verità, la stessa proposta fu a suo tempo fatta a Gheddafi, il quale non la prese nemmeno in considerazione, perché voleva restare in Libia, nella sua Libia, o da presidente del Paese o da martire. E’ successo poi che ci è restato da martire. L’offerta, dicevamo, è partita da Usa e Gran Bretagna, ma in realtà è stata fatta sulla base di alcuni spiragli offerti dalla Russia. Quando, però, il piano è diventato ufficiale, lo stesso ministro degli Esteri

russo, Sergei Lavrov, ha fatto capire chiaramente che esso è impraticabile, aggiungendo una spiegazione: “E’ impraticabile perché Assad non lascerà il potere”. La frase è sibillina, perché potrebbe prestarsi a due interpretazioni. La prima è che la Russia proteggerebbe Assad da ogni attacco, non lo lascerebbe solo, non permetterebbe che succeda quel che è successo in Libia. Dunque, avrebbe un significato vagamente minaccioso nei confronti di tutti coloro che in qualche modo scalpitano per scalzarlo dal potere. La seconda è che Assad, allo stesso modo come Gheddafi,non avrebbe nessuna voglia di accettare l’esilio perché in Siria ha il potere e continuerà ad averlo, a qualsiasi costo. Se dovrà mollarlo, lo farà come martire. Il che, evidentemente, comporta delle conseguenze. La prima conseguenza è che non è disposto a venire a patti con i rivoltosi. E’ chiaro che non esiste solo una questione di potere, che comunque è fondamentale; esiste anche una questione di consegnare la Siria ai Fratelli musulmani, quindi ad un regime coranico. Non bisogna dimenticare una cosa: Assad è un dittatore, è un sanguinario, come suo padre,

ma un laico non disposto a barba al principio di autodetercedere ai fondamentalisti. minaziione dei popoli. 7redazione@lapagina.ch Dunque, o gl’insorti cessano le violenze e desistono dalla guerriglia o continuerà ad essere conflitto e sangue fino alla fine, fino a quando, cioè, una parte non la spunterà sull’altra. L’altra conseguenza è che ricorrerà alla proposta di Usa e GB solo, eventualmente, per la sua famiglia, quando avrà verificato che avrà perso e che non ci sarà nessun’altra via di uscita. C’è una terza conseguenza, ed è che se così stanno le cose, la situazione in Siria porterà alla rovina. Il Paese, fra qualche anno, specie in caso di vittoria degli insorti, diventerà un cumulo di rovine. Per capirlo, non c’è bisogno di essere maghi, basta guardare a quel che succede. L’eterogeneità degli insorti è quanto mai vasta. Si tratta di gruppi di ogni genere, in lotta anche tra di loro. Se questo non avviene oggi, è solo perché c’è un comune nemico: Assad. Dopo, esploderanno, come sono già esplose in Egitto in questi giorni, all’indomani delle elezioni per il presidente che, una volta avvenuta, si è trovato a guidare l’Egitto senza parlamento eletto, perché delegittimato dalla sentenza della Corte Suprema che lo ha annullato per vizi anticostituzionali. Nel frattempo, in Siria succede che la guerra viene fatta tra gl’insorti e Assad, ma in realtà le armi vengono offerte al regime dalla Russia, agl’insorti da Usa e Gran Bretagna, tra te le loro rispettive reti di comunicazione e di trasmissione, in


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LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

Corsi di lingua e cultura italiana: la posizione della UIL-SCUOLA

Privatizzare? No, grazie! La lingua italiana è parlata da circa 70 milioni di persone ed è al 4°-5° posto tra le lingue più studiate fuori dai confini nazionali. Sembra che potrebbe avere un bacino di 120 milioni di utenti. Sappiamo bene che domanda di lingua significa anche interesse per la cultura: molti desiderano imparare l’italiano perché amano la musica, l’arte, la letteratura e vogliono conoscerle meglio, altri invece per turismo o per stabilire rapporti commerciali. Deriva da tutto ciò l’impegno dello Stato italiano in questo campo tramite scuole, corsi di lingua e cultura,istituti di cultura, lettorati. Purtroppo in questi ultimi anni anche in campo culturale e linguistico si è verificato un tipo particolare di arrembaggio. Ci sono stati ripetuti tentativi di privatizzazione selvaggia dei corsi di italiano all’estero da parte alcuni membri del Parlamento e dal CGIE che sostengono l’immediato rientro di tutto il personale statale dei corsi della legge 153/71 con il conseguente spostamento delle risorse ai capitoli di spesa degli enti e del CGIE sostenendo di effettuare un risparmio. Questa proposta è inaccettabile, significa di fatto privatizzare i corsi, eliminare i docenti di ruolo ben formati, esperti di problemi scolastici e di insegnamento della lingua italiana anche come L2, che lavorano con professionalità e garantiscono un lavoro di qualità. Una delle ultime novità per quanto riguarda il tentativo di privatizzare la promozione della lingua italiana è la cosiddetta riforma “spezzatino” per cui gli interventi vengono spezzettati. Ecco in cosa consiste: i corsi statali di italiano della legge 153 (corsi di lingua e cultura italiana a livello elementare e medio) verrebbero privatizzati ed assegnati agli enti gestori; le scuole statali verrebbero assegnate al Miur; i lettori passerebbero al Mae. In questo modo l’intervento dello Stato italiano non sarebbe più al centro di tutto il processo, ma sarebbe li-

mitato di molto.Tutto il resto verrebbe privatizzato!!! Chiaramente in questo modo si capovolge del tutto il senso della legge 153/71 che disciplina in modo chiaro l’intervento diretto dello Stato attraverso la presenza dei docenti statali e solo in seconda istanza l’intervento indiretto degli enti gestori, a completamento dell’intervento statale. La UIL scuola estero è decisamente contraria a questa riforma che porterebbe alla scomposizione dell’intero assetto del settore scolastico e culturale all’estero e favorirebbe la proliferazione di soggetti senza alcuna “governance” della promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. Dice quindi con forza: Privatizzare? No, grazie! Certamente viviamo in un momento difficile per l’economia: la scuola in Italia ha subito molti tagli, il numero di docenti inviati all’estero è stato ridotto, anche i contributi inviati agli enti sono stati ridotti. Tutto ciò però è dettato dal particolare momento di crisi che stiamo vivendo tutti: privatizzare non significa risolvere il problema, al contrario significherebbe rendere la situazione ancora più critica. Si deve invece riprendere il cammino delle riforme, avviando la discussione dei tanti disegni di legge presentati in Parlamento da diverse forze politiche e che mettono tutti al centro del quadro riformatore la centralità della funzione dei docenti statali, accanto ad altre modalità di intervento indiretto dello Stato. Sembra urgente e necessario evitare la privatizzazione selvaggia e la precarizzazione degli interventi. Lo Stato si deve occupare di intervento linguistico e culturale in tutti i campi (IIC, lettorati, scuole e corsi) rilanciando l’intero settore, rendendolo strategico per il sistema Italia ed in grado di dare maggiore visibilità alle politiche di recupero e valorizzazione delle nostre comunità ed adattandosi alle diverse realtà locali. Antonia Pichi - Uil Scuola Svizzera

ridiamoci sopra

Rubrica a cura dell'Avvocato Dominique Calcò Labbruzzo

I lettori possono rivolgere le loro domande per iscritto o telefonicamente (in basso i recapiti)

VACANZE E DIRITTO Siamo già a fine giugno e per molti le vacanze sono alle porte. La maggior parte di voi avrà prenotato le vacanze tramite agenzie, o, magari senza l‘aiuto di terzi, avete prenotato direttamente un volo. Ma cosa fare se prima o dopo la partenza l‘agenzia cambia il programma o, arrivati in albergo vi danno una camera con vista sulla strada al posto di quella vista mare che avete prenotato? Che cosa fare se il vostro volo è in ritardo o viene cancellato? Viaggi tutto compreso Se, nell’ambito di un viaggio"tutto compreso", non sono state fornite le prestazioni concordate, si ha il diritto di richiedere un risarcimento al tour operator o all’agenzia di viaggio (intermediario) presso cui si è acquistato tale viaggio. Questo diritto vale indipendentemente dalla destinazione del viaggio, a condizione che quest’ultimo sia stato prenotato in Svizzera o in un Paese dell’Ue. Indennizzo L’importo dell’indennizzo può essere limitato per contratto, fatta eccezione per il caso di lesioni personali. Tuttavia, queste limitazioni non devono essere «irragionevoli». Secondo la legislazione svizzera l’indennizzo non può essere superiore al doppio del prezzo del viaggio "tutto compreso". Obblighi del tour operator e/o agenzia viaggi Il tour operator e/o l’agenzia di viaggio possono essere dispensati dai loro obblighi, se le manchevolezze sono da attribuire alle seguenti cause: a voi stessi, a un terzo, a condizione che fossero imprevedibili e inevitabili, oppure a cause di forza maggiore o a un evento che il tour operator o l’agenzia di viaggio non potevano né prevedere, né evitare. Negli ultimi due casi, il tour operator e/o l’agenzia di viaggio sono tenuti a fornirvi assistenza. Modifiche prima della partenza Se, prima della vostra partenza, il

tour operator e/o l’agenzia di viaggio sono costretti a modificare una parte importante del contratto, avete diritto ad esserne informati e deve esservi data la possibilità di scegliere se recedere dal contratto senza il pagamento di penali o accettare un accordo supplementare che descriva con esattezza le modifiche e le conseguenze sul prezzo del viaggio. Modifiche dopo la partenza Se, dopo la vostra partenza, il tour operator e/o l’agenzia di viaggio non forniscono una parte rilevante delle prestazioni concordate, essi sono tenuti a fornirvi assistenza e a proporre una soluzione alternativa, senza che per questo dobbiate sostenere costi supplementari. Ciò include anche il trasporto gratuito fino all’alternativa proposta. Il termine entro il quale potete eventualmente presentare reclamo deve essere indicato nel vostro contratto. Come comportarsi Chiedete immediatamente che un rappresentante del tour operator e/o dell’agenzia di viaggio si prenda carico della questione. Se non si giunge ad una soluzione, potete rivolgervi all‘Ombudsmann del ramo viaggi. Se, pur avendo presentato il vostro caso all’Ombudsman, continuate a ritenere di non essere stati indennizzati in modo adeguato, potete adire le vie legali.

PER LE VOSTRE DOMANDE, SCRIVETE O TELEFONATEMI:

Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo Art & Law by Calcò - Löwenstr. 20, 8001 Zurigo Te. 078-876 82 43 Mail:<calco@artlaw-calco.com

Domenica 1° luglio, dalle ore 9.30 l'avvocato risponderà alle Vs. domande su Radio LORA Italiana (FM 97,5)


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ITALIANI IN SVIZZERA 17

La storia di...

Rosella Giarnese L'organizzazione mondiale della Sanità raccomanda un consumo di almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno. Siamo sinceri, a farlo sono in pochi, con i prodotti Juice PLUS+®, la cui efficacia è stata provata scientificamente, potete completare la vostra nutrizione di tutti i giorni”. Rosella Giarnese ci spiega come funziona… Raccontaci di te... Mi chiamo Rosella Giarnese, sono nata e cresciuta qui a Zurigo. I miei genitori sono entrambi di Rionero, Potenza. Ho iniziato a frequentare la scuola italiana alla Casa d’Italia, ho fatto i primi due anni lì, però poi i miei genitori hanno deciso di rimanere qui in Svizzera e mi hanno mandato nella scuola svizzera. Ho fatto l’apprendistato commerciale nel campo dell’abbigliamento. Da dieci anni organizzo viaggi odontoiatrici per l’Ungheria, Budapest con il risultato di risparmio fino al 80%. Lavoro al 50% da casa, così ho la possibilità di esserci per la mia famiglia. Che legame hai con l’Italia? Anche se vivo qua mi sento più italiana che svizzera; anche ai miei figli ho tenuto ad insegnare l’italiano come prima lingua. Sono sposata con un italiano, ma lui con i nostri figli parla più tedesco che italiano. Faccio parte anche del Gruppo Arcobaleno, ci tengo molto a portare avanti le tradizioni italiane e l’italianità qui in Svizzera. Da un po’ di tempo aiuti le persone a completare la loro nutrizione, a stare meglio ed addirittura a dimagrire. Raccontaci… Una mia amica mi aveva consigliato i prodotti Juice PLUS+® della ditta NSA, per dimagrire, ma io ero scettica. Lei ha insistito e mi sono fatta spiegare di cosa si trattava, anche perché mi aveva comunque accennato che si trattava di dieta a base di frutta e verdura, vitamine, etc. Per la verità, ogni tanto compravo già in farmacia prodotti a base di vitamine, ma lei poi mi spiegò

che i prodotti a base di vitamine che si comprano in farmacia sono all’80% sintetici, cioè di sostanze che il corpo non riesce ad assorbire e questo mi fece riflettere. I prodotti di Juice PLUS+® con marchio Swiss Medic invece, sono naturali, contengono polveri dei succhi di 26 diversi tipi di frutta, verdura e bacche, un insieme di vitamine e sostanze fitochimiche che sostengono l’organismo. I prodotti della linea Juice PLUS+® sono privi di glutine, non contengono OGM, sono privi di conservanti artificiali. Contengono inoltre solo aromi e coloranti naturali. L'efficacia di Juice PLUS+® è stata dimostrata grazie a numerosi studi clinici indipendenti portati a termine dai ricercatori di prestigiosi ospedali e università in tutto il mondo. E' biodisponibile, viene efficacemente assorbito dal nostro organismo, riduce lo stress ossidativo, aumenta le difese immunitarie, protegge l'integrità del DNA, aiuta il sistema cardiovascolare, ha un'influenza positiva su diversi marker di infiammazione sistemica. La frutta e la verdura che viene usata per confezionare questi prodotti viene raccolta quando è al punto massimo della sua maturazione. Infatti, viene lavata e trasformata in polvere sul posto, poi però viene mandata, sempre in polvere, in Svizzera, dove vengono elaborati e distribuiti questi prodotti. Prima di essere coinvolta, ovviamente, ho voluto provare il prodotto e devo dire che già durante la prima settimana mi sentivo più in forma, mi svegliavo meglio la mattina ed ero piena d’energia per affrontare i diversi lavori di casa. Ci sono diversi pacchetti, spiegaci… La base per essere sani sono le capsule, si inizia con queste per avere tutti gli elementi di cui il corpo necessita. Anche per i bambini, ad esempio, ci sono queste vitamine, però non come capsule, ma sotto forma di tavolette masticabili, tipo orsetti gommosi. In base alla mia esperienza, da quando uso questi prodotti i miei figli hanno molta più energia. Infatti, l’allena-

tore di mio figlio dopo un torneo che è durato tutto il giorno mi ha chiesto cosa gli davo, perché tutti gli altri erano stanchissimi mentre lui era ancora pieno di energia. Il bello, però, è anche che i miei figli da quando mangiano questi tavolette masticabili hanno più voglia di mangiare frutta e verdura. Quando ad esempio lascio un piatto di frutta sul tavolo, dopo pochissimo tempo non rimane più niente, mentre prima magari preferivano altri dolci. In più c'è la possibilità di ricevere i prodotti per i bambini e ragazzi da 4-18 anni gratis, prendendo parte a uno studio di ricerca, se un adulto prende le capsule. C’è bisogno di cambiare totalmente alimentazione? Assolutamente no, questi prodotti infatti completano la nutrizione di tutti giorni. Si deve anche tenere presente che tanta verdura e frutta che si compra nei negozi viene trattata con pesticidi. La frutta nei negozi, inoltre, viene raccolta spesso prima della maturazione completa, quindi manca quell’ultima fase di maturazione che è molto importante. Chiaramente, non voglio dire che assumendo questi prodotti non si debba mangiare più frutta, no, ma che si ha più voglia di frutta e verdura. Il vantaggio di questi prodotti è anche questo.

sazianti fanno sí che non si hanno più gli attacchi di fame. In pratica, si inizia due giorni mangiando solo questi prodotti, che contengono una zuppa, uno shake, barrette di cioccolato e questo booster. Dopo una settimana praticamente avevo già perso tre chili. È consigliabile per chi vuole perdere peso stabilmente? Come si fa a non riprendere subito i chili persi? Si sa che quando si interrompono le diete che limitano o cambiano la nutrizione a cui uno è abituato, si riprendono subito i chili persi. Si sa anche che tante altre diete vengono interrotte perché sono complicate o perché si deve sempre fare attenzione a ciò che i prodotti contengono. Invece, con questi prodotti non è così. Si può continuare a mangiare normalmente, eliminando però un pasto: per esempio, a pranzo si mangia secondo l’abitudine e la sera si assume uno di questi prodotti. Gli attacchi di fame, come detto, non possono sopraggiungere perché prendendo il booster non può succedere. Io personalmente ho perso cinque chili e ora continuo la dieta eliminando un pasto in certi giorni per tenere il peso che ho raggiunto. Infatti, ciò che è importante è nutrirsi i primi due giorni solo di questi prodotti, ma una volta perso i chili desiderati, si può continuare a mangiare normalmente: si tiene il peso eliminando certi pasti. Durante il fine settimana, ad esempio, io mangio normalmente, perché tra feste, compleanni, eccetera, è difficile non mangiare. Contattatemi per qualsiasi domanda, mi farebbe molto piacere spiegarvi come potete migliorare il vostro benessere e come fare per perdere qualche chilo!

Un altro prodotto è quello per dimagrire… Sì, la mia amica, infatti, mi ha convinta a dimagrire con questi prodotti. A me, però, interessavano principalmente queste capsule di frutta e verdura. Poi, vedendo che funzionavano, ho voluto provare anche i prodotti per dimagrire. Dico la verità, all’inizio ero un po’ scettica, mi sembrava strano, poi ho capito il sistema. Praticamente con questi prodotti si elimina un pasto, gli altri pasti, invece, si continuano a consumare normalmente. Funziona con un booster, con questo booster, sempre al 100% Tel. 079 259 29 65 naturale con omega3, estratti del té E-Mail: rosella.g@hotmail.com verde e coffeina, le quali sostanze www.juiceplus.com/+giarnese58168


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pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro

Visita alla SAIG del Rappresentante Permanente d’Italia presso la Conferenza del Disarmo

Abbiamo avuto il piacere di accogliere presso la nostra sede S.E. l’Ambasciatore Cosimo Risi, nuovo Rappresentante Permanente d’Italia presso la Conferenza del Disarmo. Egli sostituisce nell’incarico l’Amb. Giovanni Manfredi il quale, come i nostri lettori sicuramente ricorderanno, prima di rientrare in Italia rilasciò un’interessante intervista a “La notizia”, a dimostrazione della considerazione e dell’interesse per le associazioni costituenti la SAIG e, tramite loro, per i tanti connazio-

nali che vi si riconoscono. L’Ambasciatore Risi giunge a Ginevra con una solida esperienza nella diplomazia multilaterale. Dopo un’assegnazione iniziale, da giovane diplomatico, presso l’Ambasciata d’Italia in Kuwait, egli ha, infatti, ricoperto numerosi incarichi presso l’Unione Europea o presso uffici del Ministero degli Esteri competenti in materia di politica comunitaria. Rileggendo le varie fasi della sua carriera si ripercorre un quadro evolutivo delle istituzioni europee. Inizialmente responsabile delle politiche regionale e sociale all’interno della allora CEE, ha poi seguito lo sviluppo dell’avvio di una politica ambientale comune e del completamento del mercato interno e, infine, è stato chiamato a far parte della delegazione italiana ai negoziati per il Trattato sull’Unione europea. Una volta formalmente costituita l’UE, bisognava darle sostanza

sia all’interno, agendo sul piano economico e culturale, sia all’esterno, prevedendo l’adesione di nuovi membri o stabilendo rapporti di buon vicinato con i Paesi confinanti. In un ruolo o in un altro, l’Amb. Risi è stato coinvolto in tutti questi aspetti. Nel suo curriculum figura anche un’esperienza come Consigliere diplomatico del Presidente della Regione Campania, sua terra d’origine. Analogo ruolo ha ricoperto presso l’allora Ministero della Marina mercantile. Non solo accorto diplomatico, l’Ambasciatore Risi ha anche messo a disposizione dei giovani la sua preparazione e le sue esperienze professionali collaborando, come docente, con numerosi istituti universitari in Italia e all’estero e, attualmente, è Professore di Relazioni Internazionali all’Università di Salerno e alla Fondazione Collegio Europeo di Parma. Ricca e variegata anche

la sua produzione scientifica. Autore di numerose pubblicazioni in materia di economia, politica e diritto comunitario, egli collabora anche con numerose testate giornalistiche che pubblicano frequentemente suoi articoli. Consapevoli delle sfide che lo attendono in un settore, quello del disarmo, che tanta influenza ha non solo sulla nostra sicurezza ma anche su quella delle generazioni a venire, auguriamo all’Amb. Risi un proficuo e piacevole soggiorno a Ginevra con l’auspicio che la sua visita alla nostra sede segni l’inizio di una solida amicizia. Siamo certi, inoltre, che, come il suo predecessore, vorrà far conoscere ai nostri lettori il suo pensiero sul contributo che la nostra città, la Ginevra sede di innumerevoli Organizzazioni Internazionali, offre al conseguimento della pace nel mondo e al progresso dell’umanità.

Pic nic Lucchesi nel Mondo L’Associazione Lucchesi nel Mondo ha scelto il 10 giugno per incontrare i toscani e tutti gli amici per i saluti d’inizio estate. Per l’ocasione, numerose famiglie di soci e simpatizzanti si sono riunite nella residenza che fu del Generale Dufour per il tradizionale picnic annuale. Accolti dal Comitato, con in testa il Presidente Menotti Bacci, i partecipanti hanno avuto modo di trascorrere in allegria un pomeriggio tra amici, intorno ad una griglia sfrigolante sulla quale salsicce e bistecche si preparavano a concludere nella maniera più degna la loro esistenza terrena. Trattandosi di un incontro all’insegna della toscanità, non poteva certamente mancare il Chianti che, bevuto nelle giuste quantità,

ha contribuito a tenere elevato lo spirito dei commensali e ad acuire l’arguzia tipica della gente della terra di Castruccio Castracani e di Ilaria del Carretto. A dare un tocco di “internazionalità” all’evento, la gradita sorpresa della visita di una delegazione dell’Associazione Si-

cilia Mondo, di passaggio a Ginevra per una conferenza con relativa mostra fotografica sul tema “I Pirandello”. La delegazione, costituita dal Vice Presidente, P. Russitto, e dal responsabile della sezione giovanile, M. Belluardo, era accompa-

gnati dall’Avv. E. Zappulla, Presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano e dalla Dott. ssa Sarah Muscarà, Ordinaria di Letteratura Italiana dell’Università di Catania. Con loro il Gruppo Folk “Etna” che ha deliziato i presenti esibendosi in un repertorio della musica tradizionale siciliana con fisarmonica (Orazio Urzì), chitarra (Nunzio Zafferana), marranzano e fischietto siciliano (Alfio Leocata). Ancora una volta i rappresentanti a Ginevra della “Città delle 100 chiese” hanno dimostrato di possedere non solo ottime doti organizzative ma anche spiccato senso dell’ospitalità e, come tante altre Associazioni italiane, ferma determinazione a mantenere coesa la presenza italiana nel Cantone.


LETTO DAL PARRUCCHIERE 19

27 giugno 2012 • la Pagina

Arisa: addio a Giuseppe

Sara molla l’ex per Fabrizio Conti

Cristina: bimbi sì, ma prima le nozze

Fabrizio Conti, 32 anni, ha resistito due mesi all’ultimo GF e poi è stato mandato via. Nel frattempo, però, ha corteggiato varie donne. Adesso dice di essere cambiato, di aver messo la testa a posto. Il miracolo è avvenuto con la conoscenza di Sara Esposito, 20, che dopo aver scelto a Uomini e donne il suo corteggiatore Giuseppe Cassotta, 25, lo ha mollato subito dopo per Fabrizio, che teme la differenza di età.

Riccardo Montolivo, 27 anni, calciatore della nazionale, dal 2009 è fidanzato con la modella Cristina De Pin, 32. In questo periodo di impegni sportivi per lui, lei dice: “Ci vediamo poco, ma ci sentiamo spessissimo. Appena abbiamo un attimo libero ci telefoniamo, fosse anche solo per pochi secondi”. Sul futuro, dice: “Bambini ne vogliamo, ma prima le nozze”. Non è un ricatto, ma il messaggio è chiaro.

L’ex velina e modella Melissa Satta, 26 anni, è volata negli States con il suo nuovo fidanzato, il calciatore metà tedesco e metà ghanese, Kevin-Prince Boateng, 25. Satta e Boateng stanno insieme da pochi mesi ma il loro amore è così forte che sulla sua maglietta ha fatto scrivere “TOP”, che significa “al massimo”. Ultimamente si era diffusa la voce di una sua gravidanza ma lei ha smentito decisamente.

L’ultimo anno ha portato grandi cambiamenti nella vita di Arisa, 29 anni (nome vero Rosalba Pippa). Con il successo ottenuto a Sanremo, ha cambiato look mettendo da parte poco a poco la sua immagine da “cartone animato” e soprattutto lasciando il suo fidanzato “storico”, Giuseppe Anastasi, colui che le scriveva le sue canzoni. Il suo nuovo lui è Lorenzo, 32 anni, un impiegato con la passione dei documentari.

Barbara De Rossi licenzia il “baby” E’ nota la passione dell’attrice Barbara De Rossi, 51 anni, per i baby fidanzati. Due anni fa lasciò il suo ex per un altro “baby”, Anthony Manfredonia, 30 anni, aspirante attore. Senonché, il bell’Antonio si è fatto beccare mentre baciava un’attrice (amica della sua compagna) sul set con tanto trasporto che Barbara è andata su tutte le furie. Ha detto: “Non parlatemi più di quest’uomo, non m’interessa più niente”.

Melissa Satta ha scritto “TOP”

Sharon e il suo “baby”

Shopping premaman per Valeria e Gianmarco

Anche Sharon Stones, 54 anni, non scherza in fatto di baby. La celebre attrice da un po’ di tempo si fa vedere spesso con la sua nuova fiamma, il modello argentino Martin Mica, 27. Meta preferita in questi giorni è Venice Beach, in California, dove i due sono stati fotografati sulla spiaggia mentre si baciavano come si conviene a due fidanzati innamorati. Poi lei ha cominciato a fare yoga, per tenersi in forma.

Shopping premaman per Valeria Pintori, 33 anni, e Gianmarco Tognazzi, 44, uno dei figli del grande Ugo. Fra pochi mesi lei, dopo la piccola Andrea Viola, darà alla luce un maschietto. Gianmarco la conobbe a Sassari e rimase folgorato. L’aspettò davanti al Comune, dove lei lavorava, ma sbagliò ufficio e al primo appuntamento lei disse no. Poi, dopo vari sms, cedette e scapparono insieme. Due anni dopo, le nozze.

Elisa e l’imprenditore L’inverno scorso si è conclusa la storia di Elisa Isoardi, 29 anni, conduttrice di Uno Mattina, con il carabiniere Raffaele Annicchiarico. I due si erano conosciuti a Palinuro nel 2010 e nel settembre del 2011 dovevano sposarsi, poi il matrimonio è sfumato. Ultimamente la bella Elisa è stata sorpresa a cena con un imprenditore con cui poi sul lungomare di Fiumicino si è baciata appassionatamente. Gatta ci cova.


20 cronaca la Pagina • 27 giugno 2012

Polemiche fra scienziati sui terremoti Il direttore dell’Enea di Bologna, Alessandro Martelli, prevede una forte scossa in Sicilia e in Calabria nel giro di dieci anni, il presidente dell’Ingv, Stefano Gresta, lo accusa di allarmismo In Italia si litiga anche sui terremoti e chi lo fa non sono i terremotati, ma quelli che dovrebbero dire se i terremoti possono essere o no previsti. Per restare negli ultimi 50-60 anni, terremoti disastrosi ci sono stati in Sicilia (Belice, 1968), in Friuli (Gemona, 1976), in Campania-Basilicata (Sant’Angelo dei Lombardi, 1980), in UmbriaMarche (Foligno, 1997-98), in Molise (San Giuliano di Puglia, 2002), in Abruzzo (L’Aquila, 2009) e da ultimo in Emilia Romagna (maggio 2012). Da nord a sud il

nostro è un Paese soggetto a scosse sismiche di portata più o meno forte in quanto la placca africana si scontra con quella euroasiatica in ragione di 1-2 cm all’anno, provocando terremoti. Purtroppo i terremoti non sono evitabili, si sa che fra 50 milioni di anni l’Italia non ci sarà più, schiacciata dalla forza delle due placche che si comprimono esattamente come una volta, circa 60 milioni di anni fa, si separarono roteando e formando l’Italia e le Alpi. I terremoti non sono evitabili, ma si sa che da un estremo

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sud all’estremo nord la dorsale appenninica è sismica. Gli scienziati sono anche d’accordo che i terremoti non si possono prevedere, se non in termini molto generici, a distanza cioè di vari anni, ma senza alcuna precisione. E’ vero, il tecnico Gianpaolo Giuliani nel mese di marzo 2009 disse che ci sarebbe stato un forte terremoto a Sulmona il 29 marzo, in realtà il terremoto ci fu ma il 6 aprile e a L’Aquila. Le sue previsioni si basavano sull’emissione di radon dal sottosuolo, ma illustri scienziati italiani e internazionali hanno sempre sostenuto e sostengono che la fuoriuscita di radon non è in relazione con i terremoti. E allora? Il problema importante, dunque, è tenere una mappa aggiornata delle zone sismiche, impedire che esse siano disseminate di costruzioni e prevedere un piano di evacuazione da parte della protezione civile. Sembra facile, ma in realtà, ad esempio in Sicilia, l’80% dei Comuni o non ha un piano di emergenza aggiornato o non ce l’ha per nulla. Non parliamo poi della zona vesuviana in Campania. Comunque, nel resto d’Italia non è molto diverso. Il fatto è che qualsiasi piano di evacuazione si scontra con l’imprevedibilità del luogo e del tempo. Tutto ciò dovrebbe indurre a costruire o a ristrutturare secondo criteri antisismici che sulla carta esistono ma che poi vengono trascurati sulla base di altre valutazioni, quando non di abusi o di incuria. Recentemente si è sviluppata una polemica – ancora in atto – per le dichiarazioni del direttore dell’Enea di Bologna, Alessandro Martelli, che all’indomani delle

prime scosse sismiche in Emilia ha detto: “Ora tocca al Sud, in particolare in Sicilia e in Calabria”. Dal canto suo, il presidente dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), Stefano Gresta, dopo queste dichiarazioni è sbottato gridando all’”allarmismo”, se non al “terrorismo”. Insomma, se si riesce a individuare un pericolo, bisogna tacerlo, altrimenti potrebbe creare inutile allarmismo. La realtà è diversa: se si tace, si può essere accusati di reticenza, se si parla, si rischia doi essere accusati dio allarmismo. Non si scappa, qualunque scelta uno faccia. La maggioranza degli esperti, però, ritiene che in Sicilia e in Calabria la probabilità che nei prossimi dieci anni ci sia una scossa di 7,5 Richter è alta, tanto più che se ne parla da anni, e quello che più preoccupa è che in caso di emergenza c’è la più totale carenza di mezzi (solo 4 mila tende) mentre la zona interessata riguarda milioni di persone. Recenti studi hanno messo in evidenza che i costi da affrontare dopo un terremoto della portata di quello dell’Emilia Romagna sono ingenti, in ogni caso, costerebbe meno la programmazione di ristrutturazioni sistematiche degli edifici (case e abitazioni) di un determinato territorio, anche se si parla di miliardi. Questa sarebbe la via giusta, più razionale e più economica, tenendo conto anche dei morti e dei disagi, ma l’impresa è immane e scoraggia chi è animato da buona volontà. Ognuno spera che se dovrà accadere, che accada altrove e il più lontano possibile nel tempo 7redazione@lapagina.ch


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ISTITUTO ROSENBERG 21

27 GIUGNO 2012 • la Pagina

Tecnologia pulita: dipende anche da noi

Quest’anno a scuola ci siamo occupati del problema dei diritti umani nel mondo di oggi. Qualche mese fa abbiamo letto un reportage del New York Times che denunciava la grave situazione degli operai della Foxconn, una grandissima azienda cinese che produce componenti per i maggiori marchi elettronici del mondo quali Apple, Samsung, Dell ecc.. Da questa inchiesta risultava che la Foxcom sfruttava sistematicamente i propri dipendenti, pagandoli addirittura meno della media cinese e costringendoli a ritmi di lavoro massacranti. Inoltre il giornalista americano denunciava che all’interno della fabbrica erano avvenuti molti suicidi come forma di estrema e disperata protesta da parte di alcuni lavoratori. Noi abbiamo seguito con interesse e condiviso l’ondata di proteste che si è levata in tutto il mondo e di cui il web è stato lo strumento più efficace. Il problema ci toccava tutti da vicino in quanto abbiamo anche noi uno smartphone o un tablet che probabilmente contiene componeni costruite dalla Foxconn. Per questo abbiamo appreso con particicolare piacere che Tim Cook, il successore di Steve Jobs alla guida della Apple, ha visitato la fabbrica cinese e, dopo aver constatato le inique condizioni di lavoro, ha ottenuto la promessa di sostanziali miglioramenti per quanto riguarda turni, orari e salari, con la creazione oltretutto di nuovi posti di lavoro. Naturalmente noi consumatori di tutto il mondo dovremo vigilare perché queste promesse vengano effettivamente mantenute, mostrandoci disposti magari a pagare un po’ di più la nostra beneamata tecnologia. Per noi l’esperienza è stata significativa e abbiamo capito prima di tutto che I diritti umani non sono solo una materia di studio e che il loro rispetto vuol dire un mondo più vivibile per tutti. Ogni singolo consumatore deve sentirsi responsabile dei propri acquisti e non può far finta di ignorare in che modo vengano prodotti. Inoltre abbiamo capito che se ci facciamo sentire in tanti possiamo contribuire a rimuovere ingiustizie apparentemente inattaccabili. Le nuove tecnologie sono belle, se sono pulite diventano meravigliose. Classe seconda Scientifico

Facebook spiegato a una nonna L’altro giorno stavo beatamente navigando su Facebook quando nella mia stanza è entrata la mia bisnonna con un’invitante fetta di torta. Quando mi ha vista così concentrata mi ha chiesto curiosa: “Che cosa stai facendo con tanto interesse?” “Sono su Facebook, nonna, posso tenermi continuamente in contatto con i miei amici di oggi e con quelli di ieri che ho ritrovato. Se voglio posso mettere le foto sul mio profilo.” “Profilo? Ma di cosa stai parlando?” “Il profilo è la pagina in cui metto le mie foto, posso scrivere quello che mi piace e tutte le informazioni che voglio su di me. “Ma Miriam, come fai a comunicare con i tuoi amici con un oggetto simile?” “ Questo è un PC e se voglio posso andare su Internet.” Mia nonna è uscita perplessa dalla mia stanza per tornare in cucina e rifornirmi con un altro pezzo di torta. Conoscendola, sapevo benissimo che non si sarebbe data per vinta e mi sono rassegnata a un suo nuovo assalto. Ero un po’ scocciata perché pensavo di uscire con i miei amici ma poi ho pensato che non vedo la mia bisnonna tanto spesso e tutto sommato valeva la pena di… istruirla un po’. Dopo un po’ infatti è tornata, si è messa comoda e..”Allora a che serve questo internet?” “ Ci puoi fare tante cose: tenerti informata, giocare, comprare vestiti e perfino da mangiare e poi ti portano tutto a casa” “Fare la spesa con questo coso? Ma così non si esce più di casa e non si chiacchiera con nessuno!” ha ribattuto un po’ arrabbiata. E ha continuato “Ma chi ha inventato queste scemenze che ci obbligano a starcene da soli e a rovinarci gli occhi davanti a uno schermo?” Io non sapevo più che dire, quasi quasi ero tentata di darle ragione, poi ho pensato che in questo modo mi sarei isolata da tutti i miei amici e ho concluso che il mondo è bello perché è vario: la mia bisnonna ha diritto di pensarla come vuole, io continuerò a vedere i miei amici ma anche a rimanere in contatto con loro ventiquattro ore al giorno. Miriam, Classe seconda Linguistico

Sentimenti online Nell’era di Internet cambia anche il modo di comunicare emozioni e sentimenti e questo naturalmente ha i suoi pro e i suoi contro. Prendiamo l’amore, per esempio. Una volta un ragazzo, se una ragazza gli piaceva, doveva corteggiarla con pazienza e aspettare un anno e forse più. Oggi invece non si perde tempo, si salta perfino il corteggiamento,considerato un’ inutile perdita di tempo e si comunicano subito, magari per via elettronica, i propri sentimenti alla ragazza del cuore. D’altra parte i ragazzi, se non si sentono ricambiati nel proprio sentimento, si arrendono subito. Perché invece non aspettare e riprovarci? Magari lei fa apposta la preziosa per vedere quanto lui è disposto a fare per conquistarla. Velocità di comunicazione a volte vuol dire anche superficialità: dire “ti amo” è quasi come dire “ciao”: non si ha più la percezione dell’importanza e del valore delle parole. Io credo che molti non sappiano il vero significato della parola “amore”: conosco coppie che dicono di amarsi dopo una settimana, credo nell’amore a prima vista ma fino a un certo punto. Oggi comunicare emozioni è molto semplice per i ragazzi: basta cercare il testo di una canzone su internet, fare copia e incolla e nel giro di un paio di minuti ci si è tolti il pensiero di augurare una dolce buonanotte. Un tempo, invece, per ricevere una lettera dalla persona amata, si dovevano aspettare anche tre mesi, oggi dopo tre ore senza notizie ci si preoccupa subito e si pensa chissà cosa. Quella di ieri era una comunicazione molto più fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, quella di oggi è incorporea, impersonale e immediata. Prima le ragazze si accontentavano di una rosa, oggi se non si riceve in regalo un anello prezioso si pensa di non essere abbastanza amate, l’aspetto materiale è diventato importante anche nel campo dei sentimenti e delle emozioni. Bisogna certo adattarsi ai tempi che cambiano e vedere il lato positivo nella possibilità di comunicare anche le emozioni e i sentimenti in tempo reale ma forse qualcosa di prezioso e di profondo è andato perso per sempre. Roberta, Classe seconda Linguistico


22 cronaca la Pagina • 27 giugno 2012

L’eredità di Lucio Dalla a cinque cugini Polemiche sul patrimonio del cantante che ammonta a circa 50 milioni di euro Lucio Dalla è morto il primo marzo, esattamente quattro mesi fa, a Montreux, in Svizzera, ma sulla sua eredità è già scoppiata la polemica. A farla esplodere, in verità, sono state alcune dichiarazioni di Marco Alemanno, l’attore teatrale trentaduenne che dal 2004 è stato l’amico del cuore del cantante e che viveva con lui (e vive tuttora) nella sua casa di Bologna. Marco Alemanno è colui che con le lacrime agli occhi rivolse a Lucio Dalla l’estremo saluto,

confessando tutto il suo amore per l’amico scomparso all’improvviso. In un’intervista al Corriere della Sera, Marco Alemanno non ha fatto riferimento preciso all’eredità, ma ha espresso una serie di interrogativi e di preoccupazioni facendo chiaramente allusione agli eredi. Ecco gl’interrogativi: “Si farà la Fondazione (in ricordo di Dalla, ndr)? Non lo so. Ne farò parte? Non lo so. Resterò in Via D’Azeglio? Non lo so”. A giudizio di alcuni, Lucio Dalla e Marco Alemanno, viven-

do una relazione, è giusto che l’eredità o una sua parte vada al convivente, tanto più che non avendo Lucio Dalla figli non ci sono eredi diretti. Insomma: perché l’eredità del cantante deve andare ai cinque cugini e non a colui che conviveva con lui e con cui c’era un rapporto sentimentale duraturo? Con un corollario: perché al convivente no e ai cugini sì, anche se con costoro il cantante non aveva rapporti? Secondo altri, invece, relazione o no, ciò che conta è la legge e le norme che la regolano. Il tribunale sta facendo l’inventario, pare che l’eredità di Dalla si aggiri sui 50 milioni di euro, circa 100 miliardi di lire. Ebbene, una volta terminato l’inventario dei beni del cantante, gli eredi – e solo gli eredi – verranno chiamati per procedere alla divisione in parti uguali del patrimonio, quindi circa 10 milioni di euro a testa. Perché i cugini sì e il convivente no? Perché la legge dice che se una persona muore, l’eredità spetta agli eredi diretti: i figli e il marito o la moglie. In mancanza del coniuge e dei figli, l’eredità spetta ai genitori e alle sorelle o fratelli. In mancanza di genitori e/o di fratelli e sorelle, come è il caso di Lucio Dalla, spetta ai parenti più prossimi, cioè ai cinque cugini. E il convivente? Non ha diritto a nulla per il semplice fatto che Lucio Dalla è morto senza fare testamento, per cui, per legge, l’eredità spetta solo ai parenti più prossimi. Se Dalla avesse fatto testamento e avesse indicato Marco Alemanno quale suo unico o principale o comunque beneficiario tra altri, non avendo egli eredi diretti, il testamento sarebbe stato valido. Ma, appunto, il

cantante non ha fatto testamento. qLa sua eredità, dunque, sarà divisa in parti uguali e assegnata ai cinque cugini, i quali, se vogliono – ma solo se vogliono – possono, con un atto di donazione, dare qualcosa a Marco Alemanno. Il quale, se si lamenta che probabilmente dovrà lasciare l’appartamento dove abita dal 2004, lo fa senza ragioni, per il semplice fatto che quell’appartamento non gli appartiene. Quindi, chi lo riceverà, sarà libero di donarglielo o di concederglielo in affitto oppure gratis (comodato d’uso), altrimenti dovrà molto semplicemente lasciarlo. E’ giusto tutto questo? E’ giusto, cioè, che il convivente non abbia diritto a nulla? Lo dice la legge. E c’è di più. Lucio Dalla, non avendo né moglie, né figli, poteva benissimo fare testamento a favore del suo convivente, tanto più che se avessero litigato egli avrebbe potuto sempre cambiare il testamento fatto. Dunque, non ha lasciato nessun testamento a favore di Marco. Ciò può voler dire almeno due cose: primo, non pensava di morire a 69 anni; secondo, non voleva fare testamento a favore del convivente. In ogni caso, Marco Alemanno non può accusare i parenti eredi, semmai deve o può prendersela con Lucio Dalla, il quale, però, come si può facilmente intuire, non gli darà mai una risposta. Si può, comunque, dare un consiglio valido per tutti coloro che posseggono qualcosa: fate testamento, così fate contare la vostra volontà, altrimenti rischiate che il vostro patrimonio finisca nelle mani chi voi non volete che vada. 7redazione@lapagina.ch


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

SALUTE 23

Tecniche mininvasive per l’intervento alla tiroide Solo in Italia oltre sei milioni di persone soffrono di problemi alla tiroide (ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo, davanti alla laringe e alla parte alta della trachea che secerne gli ormoni tiroidei che regolano il nostro metabolismo) e molte delle quali, quando la malattia è allo stadio iniziale, non lo sanno. Se ne accorgono quando la disfunzione della tiroide comincia a comportare aumento di peso, occhi sporgenti e, in alcuni casi, il gozzo. Ogni anno viene organizzata una campagna di prevenzione e cura dedicata alla patologia chirurgica della tiroide, con una visita presso uno dei mille Centri specializzati in collaborazione con aziende ospedaliere e strutture universitarie situati nella Penisola. Le visite eseguite nell’anno 2010 sono state 8400 e questi sono i risultati: il 30% dei pazienti presentavano alterazioni misconosciute della ghiandola tiroidea (soprattutto noduli, nel 13% dei casi, ma anche gozzo, nel 3%, e tiroiditi nel 2%). Nella metà delle persone visitate si sono resi, poi, necessari ulteriori approfondimenti diagnostici, in particolare, ecografie (14%), esami degli ormoni tiroidei e per il 6% dei pazienti l’ago aspirato. L’8% di tutti i soggetti, quasi 700 persone, ha necessitato di una terapia farmacologica, mentre al 3,5% dei casi è stato proposto l’intervento chirurgico. Oltre l’^80% di chi ha usufruito del-

la visita era donna, con un’età compresa tra i 20 e i 45 anni. Il 75% delle visite erano prime visite. Le visite contribuiscono a far emergere disturbi e malattie della ghiandola che spesso non vengono riconosciute, proprio perché asintomatiche o con manifestazioni comuni ad altre patologie. In questo modo sarà anche possibile formulare diagnosi precoci e prescrivere terapie farmacologiche mirate oppure chirurgiche. Un’attenta valutazione della storia clinica del paziente e, se necessario, il ricorso a esami ecografici con macchine sempre più sensibili e sofisticate, consente di rilevare noduli tiroidei spesso di piccole dimensioni in circa il 50% della popolazione, la stragrande maggioranza dei quali sono benigni, ma che, talvolta, meritano ulteriori approfondimenti. In caso di bisogno, gli specialisti offrono percorsi di diagnosi e cura completo e all’avanguardia, soprattutto dal punto di vista chirurgico.

La maggior parte delle malattie della tiroide viene curata con terapie mediche, solo una piccola parte richiede l’intervento chirurgico. Quando serve il bisturi, il ricorso a nuove tecniche e tecnologie consente di ridurre al minimo l’incisione e, quindi, la cicatrice sul collo oltre che limitare al massimo i rischi per le corde vocali. Oggi esistono tecniche mininvasive come, ad esempio, la Mivat (Minimally-Invasive VideoAssissted Thyroidectomy). Si tratta di una tecnica messa a punto dal professor Paolo Miccoli (Università di Pisa) e dal professor Rocco Bellantone (Poloclinico Gemelli di Roma). Può essere eseguita in caso di

gozzo e in caso di nodulo tiroideo singolo. La tecnica è indicata per i noduli microfollicolari e i carcinomi papillari, quindi patologie sia benigne che maligne, ma anche per i gozzi di piccole dimensioni. La Mivat è una procedura che prevede un’incisione minima, di circa 1,5 cm, e quindi una cicatrice ridotta, che è un vantaggio estetico di rilievo, dato che la maggioranza delle persone operate sono giovani donne. Riducendo l’incisione, anche il dolore e il trauma risultano minimizzati. L’operazione chirurgica, soprattutto se predisposta tempestivamente, propone metodiche sempre più sicure e mininvasive, che permettono la conservazione della bellezza del collo e riducono al minimo i rischi di complicanze, grazie anche all’utilizzo di avanzate tecnologie come il bisturi a ultrasuoni. Il quale, in particolare, velocizza l’intervento riducendo i tempi dell’anestesia. Esso permette, poi, di mantenere inalterato il timbro di voce e riduce l’infiammazione dei tessuti.. ✗redazione@lapagina.ch

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24 CRONACA LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

A Copenaghen il primo matrimonio gay in chiesa Stig Elling e Steen Andersen si sono sposati in una chiesa luterana che raggruppa la quasi totalità (l’80%) dei danesi A Copenaghen si sono sposati Stig Elling e Steen Andersen, due gay. Si dirà che non è una novità, ed è vero, ma la notizia non è proprio questa. E’ che i due gay si sono sposati in chiesa, con tanto di benedizione del prete, ed è la prima volta in Danimarca. Per la cronaca, diciamo che si è trattato di una comune cerimonia, con tanto di abito, parrucchiere, trucco nella fase preparatoria. In chiesa, poi, c’è stata l’entrata, i fiori, il rito, il “sì”, il

bacio, la firma, il lancio del riso al momento dell’uscita. Sposi emozionati tra parenti allegri. Dal punto di vista politico, ciò è stato permesso grazie ad una legge presentata ed approvata dai socialdemocratici al potere che stabilisce, appunto, che anche le coppie gay possono sposarsi in chiesa. Un’unica clausola sull’obiezione di coscienza: nessun pastore potrà essere obbligato. La legge, però, dà ai pastori stessi la

cornice giuridica perché possano celebrare il matrimonio. Va detto che in Danimarca la chiesa di cui parliamo è quella luterana evangelica, che come tutte le chiese protestanti assume come norma di condotta su questa materia non il testo dei Vangeli (dove a nostra conoscenza non si fa menzione di matrimoni tra omosessuali) ma la legge dello Stato. Così, mentre per la chiesa cattolica c’è una separazione tra matrimonio civile e matrimonio religioso, nel senso che una coppia si può sposare in Comune e basta, come si può sposare in Comune e in chiesa, per cui chi si sposa in chiesa una volta non può risposarsi una seconda volta, tranne in caso di annullamento del primo matrimonio, per quella luterana è diverso. Essi, evidentemente, delegano la regolazione della materia alla legge civile, per cui possono sposarsi e divorziare tutte le volte che vogliono. Nella stessa Danimarca, comunque, la chiesa cattolica non è obbligata a celebrare nozze gay, come non lo sono i singoli pastori luterani, i quali, comunque, se vogliono, possono farlo proprio per i motivi citati. La legge è passata con 85 voti favorevoli e 24 contrari, ma va detto che il Partito popolare danese, minoranza, non ha votato ed ha promesso, insieme al Partito cristiano democratico non rappresentato in Parlamento, di contestare la legge in giustizia con una class action promossa

dai fedeli. Secondo un sondaggio condotto dall’ex deputato del cristiano-democratici, Oerum Joergensen, dei 4 milioni e mezzo di cittadini luterani (circa l’80% della popolazione), circa 440 mila potrebbero uscire dalla chiesa luterana in conseguenza della nuova legge. In Svezia dal 2009 esiste una legge che consente alle coppie dello stesso sesso di scegliere se unirci in matrimonio in Comune o in chiesa e va da sé che la chiesa è quella d’appartenenza, purché accetti il matrimonio tra gay. Come si ricorderà, anche in Inghilterra il premier David Cameron è favorevole al matrimonio gay in chiesa. Lì la Chiesa è quella anglicana, che non è come quella luterana che accetta automaticamente le leggi dello Stato in materia. L’arcivescovo di Canterbury, il capo della chiesa anglicana, è nominato dalla regina, che formalmente è il capo della religione. Ebbene, la chiesa anglicana è contraria alle nozze gay e non permette il matrimonio tra gay in chiesa, per cui nel caso in cui la legge obblighi il sacerdote a celebrare il matrimonio tra gay, ci saranno, secondo quanto è stato annunciato, conseguenze sul piano dei rapporti tra Stato e Chiesa. In sostanza, potrebbe esserci l’uscita in massa dagli anglicani e un’adesione alla chiesa cattolica. ✗redazione@lapagina.ch


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

SVIZZERA 25

Test alcol: aumentano le infrazioni Nonostante il divieto, in Svizzera i minorenni continuano ad acquistare alcolici L’alcolismo tra i giovani è un fenomeno di dipendenza che la Svizzera cerca di combattere da tempo. Infatti da anni esiste in in territorio elvetico il divieto d’acquisto di alcolici e superalcolici per i minori. Non sempre però questo divieto è stato rispettato così, per verificare se rivenditori e ragazzi minorenni, si comportino in modo corretto senza contravvenire alla legge, si effettuano annualmente dei test di controllo. Lo scorso anno i test effettuati sono stati in tutto 5518, il 12% in più rispetto all’anno precedente (4920). L’uso del test d’acquisto sta diventando un mezzo efficace con cui tutti i Cantoni controllano se il divieto di vendita di alcol al minori di 16 anni per vino e birra e di 18 anni per i superalcolici venga rispettato. Inizialmente i test d’acquisto erano limitati nella zona della Svizzera tedesca, adesso comprendono anche la Svizzera latina coinvolgendo in totale 25 Cantoni e applicando, in questo modo, in maniera più rigorosa il controllo del divieto di vendita di alcol sui minori. Con l’aumento delle aree coinvolte nei test, è aumentata anche la percentuale della media nazionale delle vendite che se nel

2010 aveva raggiunto il valore minimo dall’inizio del rilevamento in Svizzera con una percentuale del 26,8%, nel 2011 ha subito un aumento fino a portare la media delle vendite a 30,4%. Quindi i dati, purtroppo non accennano a diminuire, anzi a prima vista sembrano in costante aumento. Ma se consideriamo i test eseguiti nei primi anni del 2000, quando si è dato avvio al monitoraggio, complessivamente, questi arrivano ad un numero oltre 20.000 test d’acquisto. In questo periodo la percentuale di vendita di alcol a minori era dell'83,5%, molto alto rispetto al 30,4% del 2011. I risultati rivelano ulteriori informazioni, dettagli in più sulle abitudini dei minorenni in fatto di alcolici. Prima di tutto i giovani hanno un maggiore potere d’acquisto nelle ore notturne dove la percentuale arriva al 50% dopo le ore 19 rispetto il 28% delle ore diurne. Da ciò si evince che un miglioramento dei controlli dovrà essere effettuato proprio nelle ore serali.

I punti vendita meno frequentati dai minori sono i negozi presso i distributori di carburante, testati regolarmente per un lasso di tempo prolungato, ma che registrano le percentuali più basse. Inoltre si delinea una notevole differenza tra il commercio al dettaglio (take-away), in cui viene chiesto sistematicamente un documento d’identità, e la gastronomia (consumo sul posto), mentre le percentuali più elevate si rilevano in occasione di feste ed eventi. In generale comunque è risultato che il 23% dei partecipanti ai test ha dichiarato che prima della consegna del prodotto è stata chiesta l’età e/o un documento d’identità. Ciò significa che l’alcol viene venduto nonostante vengano chieste queste informazioni. Per cui dovrà essere effettuato un lavoro di sensibilizzazione del personale di vendita e diffondere gli strumenti con cui è possibile controllare rapidamente e correttamente l’età anche in situazioni stressanti. Con la loro funzione di prevenzione (sensibilizzazione, in-

centivazione) questi test hanno contribuito a ridurre notevolmente la vendita di alcol ai minori. In Ticino Radix, un’associazione che s’impegna nella realizzazione di progetti, volti alla promozione della salute e alla prevenzione delle dipendenze rivolti alla popolazione, sta diffondendo una campagna di protezione della gioventù “Meno dei 18 niente alcol” in collaborazione con il Dipartimento della Sanità e della Socialità, il Dipartimento delle Istituzioni e Ingrado – Servizi per le dipendenze. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la protezione delle giovani e dei giovani minorenni dall’accesso alle bevande alcoliche nel Cantone Ticino. In modo particolare il progetto vuole migliorare l’informazione e la conoscenza presso gli adulti dei dispositivi di legge volti a proteggere i giovani e migliorare quindi l’applicazione degli stessi. Diversi cartelloni informativi saranno esposti presso tutti gli esercizi pubblici e negozi del Cantone, nonché in vari punti strategici del Cantone, da materiali informativi rivolti ai responsabili di bar/ristoranti e negozi, da materiali informativi rivolti alle autorità comunali, nonché ai giovani minorenni che vogliono acquistare bevande alcoliche.

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26 SCIENZE LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

A Singapore è nato il “granchio elettronico” L’ideatore del progetto, il professor Lawrence Ho, per la realizzazione dello strumento si è avvalso delle competente di ingegneri e di informatici

Un gioiello tecnologico di straordinaria capacità è nato a Singapore, nell’arcipelago dell’Indonesia, e precisamente nel palazzo che è sede del Dipartimento di Medicina della scuola di medicina Yong Loo. Autore dell’invenzione è il professor Lawrence Ho, docente di Gastroenterologia, il quale, però, ha messo in piedi un gruppo di scienziati di differenti discipline, medici, ingegneri e informatici. La loro creatura è nata sanissima e precisissima, oltre che piccolissima. Le hanno dato il nome di quell’anima-

letto che si trova facilmente al mare, tra gli scogli: il granchio. Non è stato per caso. Il granchio elettronico è uno strumento a forma dell’animale perché può arrivare là dove la mano del chirurgo non arriverebbe mai e soprattutto è dotata, nelle chele e in altri punti, di computer ad altissima precisione che permettono alla mano del chirurgo che guida il “granchio” di fare cose incredibili. Vediamo più in dettaglio di che si tratta dando la parola al professor Ho che ha spiegato progetto, capacità e scopi del granchio in un’intervista rilasciata a Tommaso Varotti (Dipiù). “L’idea è partita da un confronto sulle difficoltà che i medici incontrano per operare nel tratto digerente”, dice

il professor Ho, “Abbiamo pensato che un piccolo robot, capace di raggiungere le parti più nascoste delle pareti interne dello stomaco, avrebbe risolto i problemi. Funziona in maniera simile a quanto succede con un’auto telecomandata. Il paziente viene sedato. E il chirurgo gl’inserisce una sottilissima fibra ottica nel naso o nella bocca e la conduce fino allo stomaco. La fibra ottica serve a portare un fascio di luce nell’ambiente da operare per visualizzare la zona dove effettuare l’intervento. Il granchio robot è trasportato poi con una piccola sonda fino alla parte da operare e solo in sede, attivato con un radiocomando, inizia a svolgere il suo compito. Grazie al radiocomando, esegue tagli e suture: al posto delle chele è dotato di una pinza e di un uncino, cioè di strumenti chirurgici che sono sempre e comunque azionati dal chirurgo”. E’ chiaro che una volta terminato l’intervento, la sonda che lo aveva portato nello stomaco, lo riporta indietro. Ingegneri e informatici hanno inserito nel granchio un minuscolo computer capace non solo di orientarsi nello spazio stretto dell’apparato digerente, ma anche di essere in equilibrio all’interno dello stomaco. Il robot è, come detto, guidato dal chirurgo ma è necessario che ci sia un cuore

tecnologico che gli permetta di posizionarsi e di lavorare in sicurezza. Alle estremità delle chele sono stati posizionati strumenti laser capaci di bloccare sul nascere i sanguinamenti prodotti dall’intervento grazie a un fascio di luce concentrato che brucia i vasi sanguigni in modo indolore e può così chiudere le ferite. Il granchio elettronico è stato progettato ed usato per coloro che hanno una massa tumorale nello stomaco e per i quali i mezzi attuali non sono sufficienti, perché oltre alla parte malata il chirurgo non riusciva a non togliere anche un po’ di parte sana. Facciamo parlare ancora il professor Ho: “Il granchio robot è giunto a togliere tutte le masse malate anche dove non saremmo mai riusciti ad arrivare con la chirurgia tradizionale. E non ha lasciato nemmeno cicatrici: dopo l’intervento, i pazienti si sentivano subito molto meglio di quanto si sarebbero aspettati. Il “granchio” è usato per problemi seri all’apparato digerente, ma in seguito sarà usato anche nella chirurgia dell’obesità, per chiudere una porzione di stomaco e creare una sensazione di sazietà mangiando di meno o anche per correggere difetti che riguardano il cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago. ✗redazione@lapagina.ch


RECENSIONI 27

IN LIBRERIA

27 giugno 2012 • la Pagina

Invictus Elmi e corazze di legionari si specchiano nel Tevere. L'Aquila e la Croce sulle insegne romane svettano al richiamo della battaglia. In prima fila, l'imperatore Costantino guida l'assalto dei suoi uomini, devastante. Il nemico è in fuga, ma il fragile ponte di legno non ne regge il peso. Non c'è via di scampo: le acque del fiume si tingono di rosso, chiudendosi su migliaia di cadaveri. È

così che Costantino entra a Roma da trionfatore, con la testa del suo avversario Massenzio su una lancia. Ha realizzato l'ambizioso sogno di unificare il maledetto Impero. Ma a tenere tutto il mondo nelle proprie mani, mani che hanno impugnato la spada, mani sporche di sangue - si sta soli. E Costantino lo sa bene. La sua sete di potere lo ha spinto a calpestare chiunque, anche chi lo ama, dalla

bellissima moglie Fausta al suo mentore Diocleziano, pagando un prezzo altissimo: la sua libertà. Perché nei palazzi del potere e sui campi di battaglia ogni alleanza può rivelarsi fatale e ogni combattimento essere l'ultimo. • Simone Sarasso • Invictus • Rizzoli • pp. 587 • Fr. 14.-

Lamento di una maggiorata Elmi e corazze di legionari si specchiano nel Tevere. L'Aquila e la Croce sulle insegne romane svettano al richiamo della battaglia. In prima fila, l'imperatore Costantino guida l'assalto dei suoi uomini, devastante. Il nemico è in fuga, ma il fragile ponte di legno non ne regge il peso. Non c'è via di scampo: le acque del fiume si tingono di rosso, chiudendosi su migliaia di cadaveri. È

così che Costantino entra a Roma da trionfatore, con la testa del suo avversario Massenzio su una lancia. Ha realizzato l'ambizioso sogno di unificare il maledetto Impero. Ma a tenere tutto il mondo nelle proprie mani mani che hanno impugnato la spada, mani sporche di sangue - si sta soli. E Costantino lo sa bene. La sua sete di potere lo ha spinto a calpestare chiunque, anche chi lo ama, dalla

bellissima moglie Fausta al suo mentore Diocleziano, pagando un prezzo altissimo: la sua libertà. Perché nei palazzi del potere e sui campi di battaglia ogni alleanza può rivelarsi fatale e ogni combattimento essere l'ultimo. • Simona Siri • Lamento di una maggiorata • Tea • pp. 183 • Fr. 18.-

L’amore semplicemente Mauthausen, 1944. Anna è una liceale che abita poco distante dai campi di prigionia. Un giorno di novembre decide di tornare a casa da scuola attraverso il bosco, perché ama le piante. Mentre cammina, il suo sguardo incrocia quello del ragazzo più bello che abbia mai visto. Lui ha appena sfiorato con delicatezza una rosa

d'inverno, e le sorride. E la sua anima gemella, pensa Anna. Il ragazzo è Il'ja, un soldato russo di diciassette anni, e, come molti prigionieri del campo, è costretto a lavorare nelle fattorie della zona. Anna e Il'ja, separati dalla violenza della guerra, si cercano disperatamente e nei loro brevi incontri - fatti di sguardi, silenzi e piccoli gesti

Arriva la fine del mondo La funesta profezia del 21 dicembre 2012 è solo un esempio. L'ultimo, se i Maya avevano ragione. Il fatto è che periodicamente l'umanità si prepara a sloggiare dal pianeta Terra. Millenarismi di ogni tipo per secoli hanno alimentato la credulità popolare. In particolare, però, è la generazione di noi contemporanei quella che sta coltivando con maggiore convinzione l'idea di essere l'ultima della storia del mondo. Se pure i Maya avessero torto, un'apocalisse sembra davvero alle porte se

non altro la fine del mondo così come siamo abituati a viverlo da qualche secolo a questa parte. Ecco lo specifico contemporaneo: ci sentiamo talmente sicuri di un'imminente apocalisse (una qualsiasi apocalisse) che ci siamo convinti di non poter fare nulla per fermarla. • Roberto Alajmo • Arriva la fine del mondo • Laterza • pp. 116 • Fr. 21.-

muti eppure intensissimi - nutrono un amore delicato e totale. Il primo, puro e innocente, capace di sfidare anche il male assoluto. Ispirato a un episodio storico. • Alessandro Golinelli • Rea amici • L’amore semplicemente • pp. 215 • Fr. 22.I libri più venduti della settimana

Narrativa italiana

1°- Una lama di luce (Camilleri) 2°- Fai bei sogni (Gramellini) 3°- Léonie (Casati Modignani)

Narrativa straniera 1°- Il respiro del drago (Connelly) 2°- Cinquanta sfumature di grigio (James) 3°- Hunger Games (Collins)

Saggistica 1°- Sua Santità (Nuzzi) 2°- Giochiamo ancora (Del Piero&Crosetti) 3°- Il coraggio di sognare

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28 SPECIALE EUROPEI 2012

LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

Molto Ronaldo nella vittoria del Portogallo Rep. Ceca - Portogallo 0:1, Reti: 79' Ronaldo 0-1, Stadio Nazionale Varsavia, Spettatori: 55.590, Arbitro: Webb (ing.) Rep. Ceca: Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hübschman (86' Pekhart), Plasil; Jiracek, Darida (61' Rezek), Pilar; Baros. Portogallo: Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrão; Meireles (88' Rolando), Veloso, Moutinho; Nani (84' Custodio), Postiga (40' Almeida), Ronaldo È bastato un gol al Portogallo per raggiungere meritatamente la semifinale. Al 79' Cristiano

Ronaldo l’ha firmato con un pregevolissimo colpo di testa in tuffo, dopo un rimbalzo della sfera sul terreno, che ha tagliato fuori Petr Cech. I lusitani hanno dominato la Repubblica Ceca, che con l'incedere dei minuti nella ripresa è stata messa sotto continua pressio¬ne dalle folate offensive di Ronaldo e compagni. I cechi, privi del regista Rosicky e senza idee in attacco, sono stati decisamente inferiori fino a ritrovarsi a corto di fiato dopo aver dovuto contrastare a ripetizione per l’intera gara. La noia ha caratterizzato i primi 45 minuti e soltanto nel recupero si sono avuti i primi sussulti. Protagonista Ronaldo, che

in diagonale colpisce il palo pieno al 46’. L’asso del Real Madrid sale in cattedra nella ripresa, prima colpendo il suo quarto palo in due partite con una punizione velenosa e poi realizzando il gol vittoria. Nel Portogallo molto gira intorno a Ronaldo, ma non solo. L’ispirato e ambizioso capitano sta trascinando i compagni, che hanno evidenziato una prestazione collettiva fatta di disciplina e prontezza all’azione. Giocatori eccentrici che si mettono al servizio della squadra, questo è il merito del ct Bento. I due esterni difensivi Pereira e Coentrão non hanno perso quasi un duello, i centrali Bruno Alves

e Pepe hanno dominato gli avversari. Grandi protagonisti a centrocampo Raul Meireles, ispirato nei passaggi, che hanno lanciato due volte Nani (al 44' e 47') e una Ronaldo (46') e Moutinho, bravo al tiro al 64’ e autore, dopo un’incursione, del cross da destra per il gol di sua maestà Ronaldo. Anche se la tattica non è quella di passare sempre il pallone a Ronaldo, alla fine è lui a fare la differenza. Comunque se il Portogallo, squadra formata da presunti individualisti, continuerà a dimostrarsi così solidale, la vittoria contro la Spagna mercoledì non è più una chimera.

G.S.

La Germania passa senza problemi Grecia – Germania 2:4, Reti: 39’ Lahm 1-0, 55’ Samaras 1-1, 61´Khedira 2:1. 68´Klose 3:1, 74´Reus 4:1. 89´Salpingidis (rig) 4:2, Arena Gdansk, Danzica, Spettatori: 40.000 Germania: Neuer; J.Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Schweinsteiger, Khedira, Reus (80‘ Götze); Özil, Schürrle (67‘ Müller); Klose (80‘ Gomez) Grecia: Sifakis; Torosidis, Papastathopoulos, K.Papadopoulos, Tzavellas (46’ Fotakis); Makos (72’ N.Liberopoulos), Maniatis; Ninis (46’ Gekas), Katsouranis, Samaras; Salpingidis È la vittoria del calcio giocato su quello difensivistico. A Danzica 40.000 spettatori hanno visto una partita a senso unico. Stavolta Golia batte Davide: la Germania va avanti, alla Grecia non riesce l’impresa e lascia gli Europei 2012. I ragazzi di

Joachim Löw hanno letteralmente travolto i greci, che ci hanno messo l’anima, anche senza il loro capitano Karagounis. Alla Grecia non è bastato l’orgoglio dei poveri. Troppo limitata per poter pensare di mettere in difficoltà con una difesa a oltranza e il contropiede la Nazionale tedesca che gioca alla perfezione. «Never change a winning team», non per Löw, che ha una vasta rosa che gli ha permesso di cambiare tutto l’attacco inserendo dall’inizio Klose, Schürrle a sinistra e Marco Reus a destra al posto di Gomez, Podolski e Müller per puntare su giocatori più mobili e tecnicamente bravi per aggirare il muro greco. Il tecnico tedesco ha avuto ragione. Sin dall’inizio l’inedito attacco tedesco trova l’intensa e prende d’assalto la porta di Sifakis apparso piuttosto insicuro nella presa. Tre occasioni nei primi cinque minuti, con un gol

annullato a Schürrle per un fuorigioco millimetrico. La Grecia attendista e assente in attacco supera indenne la prima fase. La difesa non è stata comunque all’altezza e appena la Germania alza il ritmo fioccano le occasioni: Özil sbaglia malamente dopo un’azione tutta di prima, Reus scarica su Sifakis e Klose manca la deviazione sotto porta di un niente. Allora ci pensa capitan Lahm a sbloccare il risultato al 39’ con un tiro potente e a effetto dal limite dell'area, che ha sorpreso il portiere greco. Dopo il primo tempo, vista la schiacciante dominanza tedesca, nessuno avrebbe scommesso un euro sulla Grecia. Invece con il doppio cambio effettuato dal ct ellenico Santos (dentro Gekas e Fotakis e fuori Ninis e Tzavellas) la Grecia sembra più efficace nelle ripartenze, sfruttandone una, innescata dopo un passaggio errato di Schürrle al 55’: Salpingidis

se ne va velocissimo sulla destra, Lahm non chiude, cross rasoterra in area, dove Samaras in spaccata pareggia. Dura però solo 6 minuti la gioia dei greci. La Germania non si fa mettere in imbarazzo e continua la sua mole di gioco, migliorando nell’efficienza sotto rete. Tra il 61’ e il 74’ i tedeschi chiudono il conto con Khedira (tiro al volo), Klose (colpo di testa) e il giovane Reus che ribatte sotto la traversa un pallone in area. Un punto debole della Germania? Prende un po’ troppi gol (4 in 4 partite) e i due centrali sono lenti. A centrocampo è fortissima con il trio Schweinsteiger, Özil e Kheria: un misto tra fantasia e potenza. In attacco ha varie soluzioni. Anche se dal luglio 2010 ha vinto 15 gare ufficiali consecutive battendo il record della Spagna (14), “die Mannschaft” non è imbattibile, ma l’Italia dovrà superarsi per averne ragione.

G.S.


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

SPECIALE EUROPEI 2012 29

Spagna con il minimo sforzo Spagna - Francia 2:0, Reti: 19’ Xabi Alonso 1-0, 90’ Xabi Alonso (rig.) 2-0, Donbass Arena, Donetsk, Spettatori: 47.000, Arbitro: Rizzoli (ITA) Spagna: Casillas; Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos, Alba; Busquets, Xabi Alonso; David Silva (65. Pedro), Xavi, Iniesta (84. Cazorla); Fàbregas (67. Torres). Francia: Lloris; Réveillère, Rami, Koscielny, Clichy; M'Vila (79. Giroud); Cabaye, Malouda (65. Nasri); Debuchy (64. Ménez), Benzema, Ribéry. Sarà derby iberico con il Portogallo. La Spagna supera senza correre rischi con un rotondo 2-0 (doppietta di Xabi Alonso) una debole e deludente Francia. Le

Furie Rosse mettono così fine alla serie negativa di sei partite senza vittorie contro i Bleus in gare di campionati mondali e europei. Del Boqsue lascia in panchina Torres e si affida in avanti a Fabregas. Blanc cambia, lasciando in panchina Nasri, Menez Ben Arfa e schierando un centrocampo a cinque con Debuchy, Cabaye, Mvila, Malouda und Ribery, in difesa Koscielny per lo squalificato Mexes. Sceglie così la tattica di contenimento Blanc, ma limita contemporaneamente il gioco offensivo della sua squadra. La Spagna monopolizza subito il possesso palla, controlla i ritmi del gioco e raramente lascia agli avversari l’iniziativa. I Bleus deludono, agiscono senza voglia e idee, sono incapaci di attaccare l’avversario, creando di conseguenza né gioco

né occasioni da gol. La Spagna nonostante domini a lungo non riesce a rendersi pericolosa, ma alla prima azione degna di nota passa. Iniesta smarca Alba sulla fascia, che lascia sul posto il difensore Reveillere e crossa al centro, dove Xabi Alonso (lasciato solo) indovina l’inserimento e spiazza Lloris di testa. Nella ripresa succede poco. La Francia nei primi minuti appare più aggressiva, ma non cambia l’atteggiamento offensivo con Ribery e Benzema che girano a vuoto. Unica occasione al 60’ con un colpo di testa di Debuchy che finisce di poco sopra la traversa. Anche l’attesa offensiva finale della Francia per recuperare lo svantaggio non si è vista. Gli spagnoli, imperturbabili, hanno portato in porto la vittoria senza rischi. Xabi Alonso ha fe-

steggiato nel migliore dei modi la sua 100° presenza in Nazionale realizzando la sua doppietta su calcio di rigore. Del Bosque avrà due giorni in meno di pausa per preparare la semifinale di mercoledì contro il Portogallo. In proposito tornerà in mente al ct l’ultimo incontro perso 0-4 a Lisbona dopo i mondiali, ma deve fare i conti anche con la realtà che la sua Spagna non domina più con leggerezza gli avversari, non crea più molte occasioni da gol e si limita spesso a controllare la partita. Il ti¬ki-taka è sulla via dell'involuzione. Il Portogallo con la tendenza al gioco offensivo sarà un’altra cosa e sicuramente l’avversario giusto per far ritrovare alla Spagna il suo gioco che incanta.

G.S.

Focus sulla Nazionale

Ora la sfida alla Germania

L’ultimo quarto di finale ha regalato il primo 0-0 di Euro 2012. Un pareggio che stava stretto all’Italia, prima della lotteria dei calci di rigore, la quale ha sancito la meritatissima vittoria azzurra. Alla vigilia della partita si parlava di tattica che capovolgeva la realtà: l’Inghilterra a praticare il “catenaccio di stampo italiano” e l’Italia con vocazione al gioco offensivo. Nei primi venti minuti si è invece assistito a una gara animata, dove entrambi le nazionali hanno cercato il gol, prendendosi anche dei rischi. Al 3’ il primo squillo di tromba lo dà De Rossi con un tiro d’esterno al volo che sbatte sul palo. L’Inghilterra non sta a guardare e al 5’ potrebbe passare in vantaggio con Johnson: il suo tiro è preda del lungo braccio di Buffon. Ancora gli inglesi al 15’ con un colpo di testa in tuffo di Rooney sopra la traversa. Decisivo il contrasto di Abate. Passato indenne il primo quarto d’ora gli azzurri hanno iniziato a ricamare gioco, a dominare per quasi tutta la gara e a creare occasioni che non hanno saputo sfruttare, soprattutto Balotelli. Al 25’ un lancio perfetto di Pirlo lo pesca in area, SuperMario tentenna e Terry gli blocca il tiro. Su sponda di testa di Cassano, imbeccato da Pirlo, l’attaccante del City si è lasciato precedere sotto porta da

Lescott. Nella ripresa l’Italia è ancora più padrona della partita, vuole chiudere prima dei supplementari. La superiorità della squadra di Prandelli (veramente bravo a leggere la partita) costringe gli inglesi a piazzarsi davanti a Hart e a rinunciare a giocare, sperando in un gol di Rooney, che nel recupero quasi riesce: alta la sua rovesciata. Di equilibrato c’è solo il risultato. Gli azzurri sprecano le occasioni che costruiscono. Prima Balotelli e poi Montolivo nella stessa azione non trovano la rete. All’89’ Nocerino su lancio di Marchisio si fa respingere il tiro da Hart. L’Inghilterra si salva nei supplementari e capisce subito che l’unica possibilità di vittoria sono i calci di rigore. Gli azzurri sono

più freschi dal punto di vista fisico e del gioco. All’101’ un tiro-cross di Diamanti finisce sul palo. Nel secondo tempo supplementare gli azzurri hanno giocato solamente nella metà campo inglese. All’115’ un’azione dalla destra viene ribadita in rete da Nocerino, annullata però giustamente per un leggero fuorigioco. Dagli undici metri gli azzurri dimostrano nervi d’acciaio: Montolivo ha fatto temere il peggio, Pirlo segna con il “cucchiaio” con l’Italia in svantaggio di un gol. Ma dopo l’errore di Young e la parata di Buffon su Cole, Diamanti regala la semifinale ai suoi realizzando con freddezza il penalty decisivo. Sarebbe stata una beffa una soluzione diversa. Sono stati premia-

ti i migliori. Gli azzurri in semifinale incontreranno la Germania, che si è dimostrata la squadra più quadrata del torneo e ha due giorni di riposo in più. Dalla parte dell’Italia c’è la statistica: nelle sette gare disputate nelle competizioni ufficiali la Germania no ha mai vinto e vista la prova nei quarti, Prandelli può ancora sperare di superare l’obiettivo minimo della semifinale. Fino a ora il ct è riuscito a trarre sempre il massimo dal suo organico. L'Italia è storicamente abituata a gestire le fasi calde dei grandi appuntamenti, ma stavolta serve l’impresa. Inghilterra – Italia 0:0, 2-4 d.r. Rigoristi: Balotelli 0-1. Gerrard 1-1. Montolivo 1-1. Rooney 2-1. Pirlo 22. Young 2-2. Nocerino 2-3. Co¬le 23. Diamanti 2-4. Spettatori: 64.340., Arbitro: Proença (Por). Inghilterra: Hart; Johnson, Terry, Lescott, Cole, Milner (61' Walcott), Gerrard, Parker (94' Henderson), Young, Rooney, Welbeck (60' Carroll). Italia: Buffon, Abate (91' Maggio), Barzagli, Bonucci, Balzaretti, Pirlo, Marchisio, Montolivo, De Rossi (80' Nocerino), Balotelli, Cassano (78' Diamanti).

G.S.


30 MODA LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

I sandali dell’estate Basta poco per esibire il look giusto in estate, perché il caldo ci suggerisce di stare il meno vestiti possibile, insomma sono permessi micro abitini ai limiti della decenza o possono bastare delle mise semplicissime e comode, l’importante è dare quel tocco in più al nostro stile con gli accessori! Per esempio le scarpe che non sono altro che una delle più grandi passioni per tutte le donne, per alcune invece una vera e propria ossessione. In estate possiamo davvero sbizzarrirci con la scelta di scarpe da indossare: abbiamo una così vasta gamma di modelli da scegliere che l’intera estate non basterebbe a farceli sfoggiare tutti. Vediamo alcune proposte per quest’estate. La nuova collezione di scarpe DKNY per l’estate 2012 si compone di tantissimi sandali, alti, medi e bassi e delle immancabili zeppe in corda. Sono calzature fresche, comode e all’ultima moda. La collezione si apre all’insegna dei sandali con tacco alto

dove spiccano fra tutti quelli con tacco 12 cm. Il modello si chiama Sasha, ha un leggero platform e sono realizzati in pelle cipria liscia ed effetto pitone, che caratterizza anche la fascia sulle dita. Un modello molto carino e perfetto anche per il tardo pomeriggio è Leslie, un sandalo con fascia sulla punta e incrocio che cinge la parte alta del collo del piede e la caviglia. Le fasce sono nere caratterizzate però da un effetto luce molto particolare. Se preferite qualcosa di più ‘fasciante’ di sicuro apprezzerete i sandali Lizzie, in pelle cuoio, con effetto multi strap. Hanno il tacco largo, sono spuntate e hanno il cinturino che cinge la caviglia. Se i tacchi alti non sono adatti a voi, non preoccupatevi, DKNY propone anche sandali con tacchi più bassi che non superano i 6 cm. I sandali sono anche protagonisti della sua nuova collezione di scarpe per l’estate 2012 di Cesare Paciotti: ci sono diversi sandali

cage, declinati in numerosi colori, decolletè, sandali borchiati e diversi sandali gioiello, con rete in pelle rossa, nera e cipria o con pietre rosa, c’è da confondersi! L'ultima nuova collezione di scarpe estive 2012 Ralph Lauren è ricca di ogni proposta di moda. Zeppe, sandali in pitone, in paglia, decorati con polka dots, rain boots accanto a sandali infradito, la collezione di scarpe Ralph Lauren Primavera-Estate 2012 è davvero infinita! Sono tutti modelli esclusivi, preziosi: scarpe con tacco e senza tacco, scarpe uniche da sera impreziosite da dettagli pregiati e prestigiosi o scarpe realizzate con materiali più easy, come la gomma dei rain boots. Un punto forte della collezione di Ralph Laurensono sono le espadrillas. Anche Ralph Lauren si lancia tra le calzature in corda ne propone diversi modelli, con e senza zeppa, bicolor e a righe come le espadrillas Filipa e Damian. Bellissime anche le francesine in rafia e il modello mascolino spectator in pelle bicolor e coda di rondine. La nuova collezione di scarpe Oscar De La Renta per l’estate 2012 è un’esplosione di colore ed allegria. La nuova linea si ispira ai modelli vintage e alla moda anni ‘50 e ‘80. Un must della collezione sono i sabot con tacco medio e resi unici ed eleganti da una serie di pietre preziose. Tra

le varie proposte spiccano le décolleté declinate in modello d’orsay con tacco medio, realizzato in pelle panna con profili neri e t-bar particolare con intrecci che si congiungono alla caviglia. Un altro modello imperdibile è la pump spuntata, in pelle nera verniciata e con doppio cinturino. Per uno stile che non passi inosservato ci sono i sandali in pelle nera, blu e bianca stringati in netta contrapposizione a quelli più delicati in pelle rosa con fibbia e dettagli dorati. Giorgio Armani ha realizzato una collezione di scarpe da donna per questa estate 2012 davvero elegante, raffinata, molto chic; tra gli elementi principali di questa linea di calzature Armani ci sono, ovviamente, i tacchi alti ed il plateau. I colori che Giorgio Armani ha scelto sono prevalentemente chiari e sobri: le varie tonalità di rosa, perla, cipria, lilla e celeste sono brillanti ma non eccessivi, molto glamour e di classe; anche i dettagli e le fantasie sono di grande eleganza ma, in definitiva, molto semplici: in effetti lo stile Armani si riconosce per non essere mai troppo carico o sovrabbondante. Tra i modelli più alla moda ci sono i sandali cage, ovvero i sandali coi listini incrociati sul piede e che formano una specie di ragnatela: Giorgio Armani ne ha creati di diversi modelli, tutti con tacco 12 e con il plateau.


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

TURISMO 31

Una passeggiata in Svizzera Se non è possibile allontanarci per tanti giorni e non riusciamo a godere di una lunga vacanza in chissà quale parte del mondo, possiamo regalarci piccoli momenti di divertimento e relax sfruttando i fine settimana, senza allontanarci troppo e rimanendo in Svizzera Il territorio elvetico offre diversi spunti per organizzare delle piccole gite fuori porta e visitare quei posti che, proprio per la vicinanza, spesso sottovalutiamo e sfuggono al nostro interesse. Invece, molte località a noi vicine, si offrono al visitatore con la pienezza delle sue bellezze, la praticità del raggiungimento e la convenienza delle spese. Le gite fuori porta, infatti, sono divertenti, rilassanti, facili da raggiungere perché le vicinanze dei luoghi non prevede lunghi spostamenti e quindi anche economici perché si risparmia in diverse cose. L’offerta turistica della Svizzera è varia. Non è vero che le attrazioni sono solo invernali, nei periodi estivi i paesaggi svizzeri offrono tantissime opportunità di svago. Una giornata dedicata al completo relax la si può trascorrere alle terme: la Svizzera è ricca di stazioni termali, attrezzate per accogliere tutta la famiglia e trascorrervi un’intera giornata. Molto belle le antiche terme di Pfäfers di Tamina famose per le mistiche gole e anche perché sono le più antiche terme con acqua calda a 36,5°C barocche esistenti in Svizzera, risalgono infatti al 1240. Insieme alla stazione termale è possibile visitare le gole di Tamina. Se al relax delle terme preferite qualcosa di più attivo, provate il divertimento dei parchi acquatici. Aquaparc Le Bouveret è un parco di divertimenti acquatici adatto a tutta la famiglia con cinque aree a

tema. Propone uno spazio bimbi, toboga di tutti i generi tra cui il Booster Loop, un'attrazione inedita in Svizzera con 21 metri di altezza, caduta vertiginosa, cerchio della morte e velocità estrema, ma vi potete trovare anche uno spazio relax riservato a chi ha più di 16 anni. Per rimanere in tema di acqua, se vi piace l’atmosfera dei paesaggi acquatici, provate a trascorrere una giornata alle cascate del Reno. Nelle vicinanze di Sciaffusa, infatti, il Reno offre uno spettacolo imponente: le più grandi cascate d'Europa. Con un'ampiezza di 150 m e un'altezza di 23 m, la portata dell'acqua che piomba oltre le rocce è di 700 m3 al secondo. Questo imponente spettacolo naturale risale a 17'000 anni fa e ora è il polo d’attrazione principale per innumerevoli visitatori provenienti da tutto il mondo. Se ci si avventura per una gita in barca verso la roccia di mezzo, si potrà sentire sulla pelle gli spruzzi della fragorosa cascata. Inoltre ad agosto è possibile assistere ad uno spettacolo senza pari grazie a grandiosi fuochi d’artificio. Alla fine del giugno 05, Uri ha aperto le isole più giovani della Svizzera nate dopo 5 anni di attività di riporto con materiale di estrazione dei tunnel. Davanti alle isole per bagnanti Lorelei sono state allestite scogliere ovvero secche per far infrangere le onde. Tra due isole si trova un fossato protetto da massi a gradini. Qui i visitatori delle isole possono riposarsi dalla traversata

della baia o fare un tuffo in acqua. Sulle superfici delle isole si trovano alcune grandi pietre piatte che invitano a sdraiarvisi sopra. Il blocco grande viene dal tunnel di base del Gottardo e simboleggia la provenienza del materiale. Se invece volete dedicare la vostra gita a giri culturali o passeggiate per conoscere gli angoli più suggestivi della Svizzera potete optare per il paesino di Bönigen, sul bacino inferiore del lago di Brienz con le case in legno del XVI–XIX secolo caratterizzano il centroe che rappresentano un patrimonio unico nel suo genere. Oppure visitare uno dei numerosi castelli in territorio elvetico, per esempio il Castello di Lenzburg, uno dei più vecchi castelli della Svizzera. Il castello di Lenzburg vi invierà dentro un viaggio in tempi passati con delle storie di esattori e di truffatori. Gli edifici più antichi del castello sono del 12° secolo e sono stati edificati dal conte di Lenzburg. Durante i 900 anni seguenti l'impianto è stato sempre più ampliato. Oggi il castello dispone di un museo per le famiglie. A parte la mostra permanente, a Lenzburg troverete delle guide regolari, dei mercati del Medioevo e vari eventi musicali. Se amate

l’arte non perdete l’occasione per visitare la Villa Langmatt, la quale ospita un'eccezionale collezione di capolavori d'arte dell'impressionismo francese: Renoir, Cézanne, Monet. Potete terminare la visita con un picnic gastronomico in stile nel parco centenario. Se alla cultura volete aggiungere la natura provate il Préhisto-parc and caves che attraverso un viaggio nel tempo, e le 45 riproduzioni a grandezza naturale del percorso, è possibile seguire le grandi fasi dell'evoluzione animale. I 2 km del percorso del PréhistoParc che si snodano in una magnifica foresta del Giura, sono punteggiati da numerosi pannelli informativi che apportano un'integrazione didattica a queste riproduzioni realizzate nel rispetto delle ultime conoscenze paleontologiche. Per rimanere all’aria aperta è bello trascorrere una giornata alla Forest Fun Park Zermatt che promette divertimento puro e avventura per tutta la famiglia e per tutte le età. Tutto questo in un'area nelle immediate vicinanze della stazione a valle Matterhorn Express in cui si può ammirare lo splendido scenario del Cervino e udire il rumore dello scrosciante fiume Vispa che si snoda lungo la valle.


32 WINTERTHUR la Pagina • 27 GIUGNO 2012

Grazie Professoressa! Non ti dimenticheremo! Antonella Gambacorta con i suoi alunni per l'ultima foto insieme. Ad agosto l'insegnante rientrerà definitivamente in Italia

I ‚Giovani Giornalisti‘ si trasferiscono a Winthertur Ha avuto luogo il 24 Giugno, presso la sala parrocchiale della chiesa cattolica “ST. Peter und Paul”, la premiazione dei vincitori del concorso ‘Giovani Giornalisti di Winterthur 1. edizione’, nel corso della festa di fine anno degli allievi dei Corsi e di Lingua e Cultura Italiana di Winterthur. Maria Grazia Diaco, Giuseppe Stramandinoli e Veronica Beltrame, vincitori del primo, del secondo e del terzo premio, si sono cimentati nella stesura di reportages e interviste sul tema proposto “La mia Italia”, sotto la guida della loro insegnante, prof.ssa Antonella Gambacorta. Alla do-

cente e a tutti gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione va il personale ringraziamento della promotrice del concorso, prof.ssa Maria Andreina Le Foche, la quale ringrazia, per la fattiva collaborazione, ‘La Pagina’, e, per il concreto sostegno, il Circolo Culturale di Winterthur ‘Ezio Canonica’. Ci si augura per il prossimo anno di poter dar seguito a questa iniziativa e poter continuare a premiare l’impegno e la creatività delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. M.A. Le Foche

...LA MIA ITALIA... La vita dei miei nonni era dura, do- Si deve apprezzare tutto quello che si ha con il nome di ognuno. Questo valevevano lavorare dalla mattina fino va sia per tutto il cibo che per i vestiti alla sera e si guadagnava poco. Noi oggi abbiamo fortuna di avere tanti soldi, tanto cibo e una vita allegra. Per sapere come era la vita oltre mezzo secolo fa in un paesino della Calabria ho pensato di intervistare i miei bisnonni che hanno vissuto in quei tempi la loro giovinezza. Come è stata la vostra infanzia ? Quando noi eravamo piccoli era molto diverso da adesso, le famiglie erano numerose, le case erano piccole spesso si viveva tutti nella stessa stanza. In quella stanza si mangiava e si dormiva, i letti non erano comodi come adesso con i materassi di tutti i tipi. Spesso il materasso era fatto di paglia e ogni giorno doveva essere risistemato perchè dormendo la paglia si schiacciava. Come trascorrevate le vostre giornate ? Sin da piccoli si partecipava ai lavori in campagna oppure si aiutava in casa nei lavori domestici. Non tutti avevano la fortuna di saper leggere e scrivere perchè i bambini lavoravano in famiglia mentre il padre spesso era operaio o immigra-

to all`estero. Erano pochi i bambini fortunati che riuscivano ad avere la licenza di quinta elementare. Quante ore lavoravate al giorno ? Il lavoro era troppo duro, si lavorava dalla mattina alla sera, 10 o anche 12 ore al giorno. E voi fino a che età avete studiato ? Noi siamo stati fortunati. Io fino alla terza e tua nonna fino alla quinta elementare. Noi andavamo a Filadelfia a scuola ma il nome del maestro non me lo ricordo. Cosa mangiavate ? Spesso si mangiava quello che si produceva nei propri campi e si andava a comprare il necessario, i dolciumi erano molto rari. Non si potevano mangiare tanti dolci perchè non ce n'erano. C`erano dei supermercati ? No, c`erano solo piccole botteghe perchè il pane, l'olio, il vino e le verdure ogni famiglia le produceva da sola, come anche la carne di pollo,vitello e maiale per fare degli squisiti salami. Molti avevano anche greggi di pecore o capre con cui facevano dei buoni formaggi.

Quanto si guadagnava ? Si guadagnavano poche lire ma si riusciva lo stesso a risparmiare qualcosina. Non come fate voi giovani oggi! Cosa vi ricordate della seconda guerra mondiale ? Noi eravamo adolescenti, ma molti giovani erano stati chiamati alle armi e molti che conoscevamo non sono mai più ritornati. Durante la guerra la povertà si faceva sentire più forte e c`era molta paura dei tedeschi. Quando e`scoppiata la guerra avevo 7 anni, mi ricordo soprattutto una grande fame, una fame terribile! Avevo fame per due motivi: perché il pane era tesserato, c`era la tessera, si aveva diritto a 200 gr di pane al giorno e io mangiavo tanto pane, per me non era abbastanza. Perché c`era la tessera ? La tessera c `era perché , dichiarando la guerra, era necessario mandare i viveri ai soldati al fronte e quindi raccoglievano più cibo possibile; di conseguenza ,scarseggiava per i civili. Bisognava razionare il cibo e per questo c`erano queste tessere

e le scarpe. Della guerra quello che ricordo di più sono i bombardamenti, molte case sono state distrutte e la paura era grande. Spesso ci si nascondeva in grotte scavate nei boschi. Ma per fortuna questo e` il passato; voi giovani dovete guardare al futuro e imparare anche dal passato che la vita non e`sempre facile e si deve apprezzare tutto quello che si ha, perché ancora oggi c`e`chi è meno fortunato di noi. Come erano le vostre amicizie ? Una volta si usciva poco, solo per andare a messa o per un matrimonio. Come si celebrava il matrimonio ? Chi poteva, faceva una grande festa al ristorante, chi non poteva permetterselo festeggiava a casa. A casa si cucinava la carne dei propri animali. Da quanti anni siete sposati ? Da 57 anni. Tua nonna aveva 18 anni e io ne avevo 20. Ci siamo sposati nell`anno 1954, a novembre a Filadelfia, in Calabria. Grazie per l `intervista !!! Maria Grazia Diaco (vincitrice del 1° premio)


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

Ghiaccioli fatti in casa Semplici ma buoni Ghiacciolo alla fragola Ingredienti: 100 g di fragole frullate 1 cucchiaio di succo di limone 70 g di zucchero Procedimento: Preparare uno sciroppo facendo sciogliere a fuoco

basso lo zucchero in 125 g di acqua. Farlo raffreddare. Mescolare al frullato di fragole il succo di limone e lo sciroppo. Riempire gli appositi stampini, inserire al centro uno stecco di legno e passare nel congelatore per almeno 4 ore.

Ghiacciolo allo yogurt Ingredienti: yogurt (il vostro preferito) zucchero acqua Procedimento: Diluite un vasetto di yogurt con un po’ d’acqua e poi aggiungete quattro cucchiai di

zucchero, versate nelle forme e lasciate ghiacciare in freezer per una giornata. Una variante potrebbe essere quella di prendere lo yogurt intero o anche magro diluirlo sempre con l’acqua aggiungere lo zucchero e la frutta fresca che preferite!

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GASTRONOMIA 33


06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.05 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 10.40 Telesguard 10.55 Motociclismo: GP d'Olanda Moto 3, Moto 2 e MotoGP Gara 15.00 Tennis: Wimbledon 2012 16.30 Ciclismo: Tour de France 2012 17.35 Motociclismo: MotoGP Gara (r) 18.35 Atletica 21.50 Superalbum 23.35 Insieme 23.45 Tennis: Wimbledon 2012 (r) 00.45 Il Quotidiano 01.10 Telegiornale notte 01.20 Meteo notte

Rai 1 21.20

07.55 Info. – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Tf – Circle of life 10.10 Sitcom – Finalmente soli 10.40 Film – Maybe Baby 11.34 Tgcom 11.35 Meteo 13.00 Tg 5 13.39 Meteo 5 13.41 Film – Donne, regole e... tanti guai! (commedia) 14.35 Tgcom 14.36 Meteo 15.40 Film – Doc West 17.45 Minis. – Anni 50 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.11 Show – Scherzi a parte 23.30 S-News – Nonsolomoda

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La storia di una donna che sposatasi con un giovane pilota della marina militare americana, il 14 febbraio, per 60 anni, cioè ad ogni anniversario di matrimonio, si siede sulla panchina della stazione ad aspettare il ritorno del suo amato. Il nipote, commosso dalla prova d'amore che la nonna ha per il suo defunto marito, decide la raccontare la storia ad una giornalista affinchè tutti possano conoscere fino a che punto può arrivare l'amore. Anche la giornalista capirà il significato profondo della storia.

06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 09.00 Tf – Bindi the jungle girl 09.25 Tf – The latest Buzz 10.15 Sulla via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Rai Parlamento 11.30 La nave dei sogni 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Rai Sport Dribbling Europei 14.00 Film – Un principe in giacca e cravatta (commedia) 15.30 Tf – Squadra speciale Lipsia 16.15 Tf – Squadra speciale Stoccarda 17.00 Tf – Chaos 17.40 Tf – Due uomini e mezzo 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 In buona salute 18.35 Tf – Sea Patrol 19.30 Tf – Il Clown 20.25 Estrazione del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Richard Brock Sulle tracce del male (thriller) 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.35 Tg 2

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

L'ultimo San Valentino

06.10 Da Da Da in musica 06.35 Quark Atlante 07.00 Tg 1 Mattina 07.05 Road Italy Day by day 07.15 Tf – La casa delle sette donne 08.00 Tg 1 09.10 Tf – La casa del guardaboschi 09.55 Tg 1 L.I.S. 10.00 Che tempo fa 10.05 Tf – Un ciclone in convento 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Linea Blu 15.30 Quark Atlante 16.15 Dreams Road 2011 17.00 Tg 1 17.30 Che tempo fa 17.15 A sua immagine 17.45 Tf – Homicide Hills 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Sport 20.35 Show – Affaro Tuio 21.20 Fim – L'ultimo San Valentino (drammatico) 23.05 Rai Sport Notti Europee 00.35 Tg 1 Notte 00.45 Che tempo fa

rin n o v i a

GIUGNO

07.00 Euronews 09.15 La storia del Regionale 09.40 Documentario 11.00 Studio medico 11.45 Tesori del mondo 12.00 Segni dei tempi 12.20 Insieme 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info. – Falò (r) 13.50 Documentario 14.40 Film – Il dottor Dolittle 5 16.05 Film – Ragazze nel pallone: tutto o niente 17.40 Tesori del mondo 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 18.55 Il Quotidiano Flash 19.00 Canarie 19.30 Il Quotidiano 19.50 Lotto Svizzero 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Sottosopra: orizzonti di montagna

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LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

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07.25 Cartoni animati 10.45 Motociclismo: GP d'Olanda Moto 3 gara 12.00 Studio Aperto 12.13 Meteo 12.15 Motociclismo: GP d'Olanda Moto 2 gara 14.00 Motociclismo: GP d'Olanda Moto GP gara 15.00 Fuori giri 16.00 Film – Carlito alla conquista di un sogno 17.02 Tgcom 17.05 Meteo 18.18 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 S-News – Bau Boys 19.25 Film – Babe: Maialino coraggioso (fantastico) 20.22 Tgcom 20.25 Meteo 21.10 Film – Un ponte per Terabithia 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 23.05 Film – Evolution 00.02 Tgcom 00.05 Navigare informati 01.05 Tf – The Event

07.30 Tf – Wind at my back 08.15 Film – In nome della legge 09.55 Film – Due gattoni a nove code e mezzo (commedia) 11.15 Tgr 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Kilimangiaro album 13.10 Tf – 14° distretto Maria 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Ciclismo 15.15 Tg 3 L.I.S. 18.10 Tf – Le sorelle McLeod 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport 20.25 Blob 20.40 Film – Agente 007 - Una cascata di diamanti (spionaggio) 22.50 Tg 3 23.05 Tg Regione 23.10 Ombre sul giallo 00.20 Tg 3 01.30 Tg 3 Agenda del mondo 00.45 Tg 3 Sabato notte

Rete 06.50 Mediashopping 07.40 Tf – GSG9 08.38 Navigare informati 08.40 Tf – GSG9 09.35 S-News – L'Italia che funziona 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Perry Mason 15.47 Tgcom 15.50 Navigare informati 17.00 Tf – Lie to me 17.55 Documentario 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.23 Tg 4 19.35 Tf – Colombo 21.12 Tf – The Mentalist 23.55 Film – Nessuno può sentirti 00.41 Tgcom 00.44 Meteo 01.40 Tg 4 Night News 02.03 Show – Ieri e oggi in tv 04.20 Film – Decameron proibitissimo (commedia)


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CINEMA 35

Belle e cattive: le dive di Hollywood sono streghe! Attesa nelle sale della Svizzera italiana l'11 luglio Biancaneve e il cacciatore di Rupert Sanders la celebre fiaba per bambini rivisitata in chiave moderna, con una splendida Theron-matrigna. Solo qualche mese fa, invece, la matrigna di Biancaneve aveva il volto di Julia Roberts e in questi giorni un’altra bellissima di Hollywood, Angelina Jolie, veste i panni di una strega disneyana Realizzato con uno stratosferico budget di 170 milioni di dollari e grandi effetti speciali, nelle sale cinematografiche è possibile vedere in questi giorni una glaciale e splendida Charlize Theron nelle vesti della matrigna di Biancaneve nell’ultimo colossal dal titolo "Biancaneve e il cacciatore" che non appena uscito in America ha sbancato i botteghini. Molte le differenze con la trama, a cominciare dalla protagonista, la candida fanciulla bianca come la neve che è interpretata dalla protagonista di Twilight, Kristen Stewart, non più dolce, rassegnata, ingenua e sprovveduta, ma indomita, gotica, guerriera, allenata alla lotta per la sopravvivenza dal cacciatore. Una donna moderna che affronta le difficoltà e non aspetta il principe di turno che la salvi. Rimangono gli elementi più importanti come la mela, lo specchio e la foresta oscura, ma non c’è più un unico e solo grande amore per Biancaneve che avrà il cuore diviso tra il cacciatore (Chris Hemsworth) e il principe azzurro (Sam Claflin). Ma forse la chiave vincente è la Charlize Theron, regina cattiva e ossessionata dalla sua bellezza e dal suo specchio. Un personaggio classico che però viene approfondito e quasi giustificato da un passato tragico e dalla cattiveria degli uomini, che gettano le donne non appena perdono la bellezza. L'attrice premio Oscar è insieme potente e tragica, grazie anche agli effetti speciali che la fanno invecchiare e ringiovanire continuamente, gli stessi effetti che sono serviti per rimpicciolire i nani. È il maestro degli

effetti Ian McShane che ormai dopo i Pirati dei Caraibi un abitué di trucchi e costumi. Ma solo un centinaio di giorni fa Hollywood aveva sfornato un altro live action sempre sulla favola dei fratelli Grimm, dove a interrogarsi davanti allo specchio delle brame c'era, in versione decisamente più colorata e ironica, Julia Roberts. In questo però, il punto di vista dell’intero film è quello della regina cattiva, tutto incentrato sulla lotta che si instaura appunto tra la regina cattiva e Biancaneve per la conquista del cuore del bel principe. Elemento principale della favole è l’invidia della regina per la bellezza e la giovinezza di Biancaneve. Ma se Biancaneve è la fiaba che in questo momento vanta più rifacimenti, non è però l’unica. Anche la bella addormentata nel bosco ha attratto una delle attrici più importanti e più belle del momento, nientedimeno che Angelina Jolie nei panni della terribile strega Malefica. A metà giugno sono iniziate le riprese di "Maleficent", un reboot della Bella Addormentata che narra la vicenda dal punto di vista di Malefica. Il nuovo film della Disney, tratto dal classico di Charles Perrault sarà in uscita nel 2014 anche in 3d. L’informazione è stata confermata dal comunicato ufficiale della Major in cui si leggono diverse notizie: "I Walt Disney Studios annunciano che mercoledì 13 giugno sono iniziate le riprese di Maleficent, con Angelina Jolie. Diretto dal due volte premio Oscar alle scenografie Robert Stromberg, qui al debutto come regista, e prodotto

da Joe Roth, Maleficent è stato scritto da Linda Woolverton e prodotto a livello esecutivo da Angelina Jolie, Don Hahn, Matt Smith e Palak Patel. Nel film ci saranno anche Sharlto copley, Elle Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Miranda Richardson, Juno Temple e Lesley Manville. Si tratta della storia mai raccontata della cattiva più amata della Disney, Malefica, del classico del 1959 La

Bella Addormentata nel Bosco. Il film rivela gli eventi che hanno indurito il suo cuore e che l'hanno condotta a maledire la bambina, Aurora. Nel cast tecnico sono presenti il direttore della fotografia Dean Semler (Balla Coi Lupi), lo scenografo Gary Freeman (Salvate il Soldato Ryan), la costumista Anna B. Sheppard (Il Pianista) e il make-up artist Rick Baker (Men in Black)".


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DOMENICA

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Grace scopre che la sua vita apparentemente perfetta in realtà non lo è. Coglie in flagrante il marito in atteggiamenti espliciti con un'altra donna, reagendo sul momento con una poderosa scenata in mezzo alla strada che ridicolizza l'uomo. Prendendoci forse gusto, comincia una volta ritiratasi nella tenuta agricola e scuola di equitazione dei suoi genitori a sparlare non solo del marito, ma anche di tutti coloro che hanno una storia in paese. Le voci si diffondono presto in paese e l'uomo è lo zimbello di tutti. Lui le farà una corte spietata, ma lei per diverso tempo lo respinge, arrivando quasi a tentare di avvelenarlo, per poi accettare di ricominciare di nuovo da capo, con una prima uscita una delle sere in cui lei torna dall'università, dove si è finalmente iscritta e a cui aveva rinunciato per sposarsi.

07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Tf – Circle of Life 09.10 Tf – Finalmente soli 10.40 Film – Mamma ho perso il lavoro (commedia) 12.20 S-News – Tg Bau & Miao 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Minis. – Il peccato e la vergogna (drammatico) 16.00 Film – Rosamunde Pilcher: La tigre che dorme 18.00 Tf – Baciato dall'amore 20.00 Tg 5 20.38 Meteo 5 20.40 Film – Dirty Dancing 22.50 Film – City of Angels Cità degli angeli (drammatico) 23.44 Tgcom 23.45 Meteo 5

rin n o v i a

RSI La 1

06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 08.45 Tf – Lola e Virginia 08.55 Tf – Battle Dance 10.00 Film – McBride - Un tragico errore (giallo) 11.20 Film – La nave dei sogni 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Rai Sport Dribbling Europei 14.15 Tf – Il commissario Herzog 15.15 Tf – Delitti in paradiso 16.15 Film – La carta del desitno 17.40 Tf – Due uomini e mezzo 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Film – I ricordi di Eve 19.35 Tf – Il Clown 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. Los Angeles 21.50 Tf – Ringer 00.05 Tg 2 00.25 Sorgene di vita 00.55 Film – Il papà migliore del mondo (commedia) 02.25 Meteo 2 02.35 Appuntam. al cinema

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

Qualcosa di cui... sparlare

ABBONAT I 043 322 17 17

h

05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Euronews 11.50 Minisguard 12.05 Film – Come le foglie al vento (commedia) 13.40 Film – La promessa di un pistolero (western) 15.05 Atletica 18.55 Ciclismo: Tour de France 2012 20.00 UEFA Euro 2012TM Finale 22.45 UEFA Euro 2012TM Happy Euro 23.20 Ciclismo: Tour de France 2012

07.00 Tg 1 Mattina 07.05 Road Italy Day by Day 07.15 Tf – La casa delle sette donne 08.00 Tg 1 08.20 Easy Driver 09.00 Tg 1 09.05 Tf – La casa del guardaboschi 09.50 Tg 1 L.I.S. 09.55 Linea verde orizzonti estate 10.30 A sua immagine 10.55 Santa Messa 12.20 Linea verde estate 13.10 Automobilismo: Formula 1 G.P. d'Europa 13.30 Tg 1 Giorno 16.30 Tg 1 16.35 Film – Nel cuore della tempesta (drammatico) 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.25 UEFA Euro 2012TM Finale 23.40 Rai Sportt Notti Europee 01.10 Tg 1 Notte 01.35 Testimoni e Protagonisti

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LUGLIO

07.10 Strada regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Euronews 09.10 La Storia del Regionale 09.40 Canarie 10.05 Documentario 10.55 Paganini ripete 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Film – Speed Racer 14.55 Ciclismo: Tour de France 2012 17.30 Documentario 17.50 Insieme 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Documentario 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Documentario 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Film – Qualcosa di cui.... sparlare (commedia) 22.25 Storie estate 23.25 Telegiornale Notte 23.40 Meteo notte 23.45 A qualcuno piace corto 00.30 Film – L'ultima mossa del killer (thriller)

07.00 Tf – Mowgli 07.40 Cartoni animati 10.00 Film – Beethoven 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Tf – Futurama 13.30 Tf – I simpson 13.55 Film – Thunderbirds 14.21 TgCom 14.24 Meteo 15.45 Film – Superman III 16.11 Tgcom 16.14 Meteo 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 S-News – Bau Boys 19.35 Cartoni animati 20.40 Film – 8 amici da salvare (avventura) 21.37 Tgcom 21.40 Meteo 23.00 America's Cup Worls Series - New port 00.35 Info. – Confessione reporter 02.05 Studio aperto - La giornata 02.20 Mediashopping 02.35 Film – L'inventore di favole (drammatico) 04.05 Mediashopping

06.00 Fuori Orario 06.30 Ciclismo: Maratona delle dolomiti 11.40 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 12.10 Tg 3 Agenda del mondo estate 12.25 TeleCamere Salute 12.55 Prima della Prima 13.25 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 Ciclismo: Tour de France 2012 15.00 Tg 3 L.I.S. 17.30 Tour replay 18.10 Tf – I misteri di Murdoch 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport Stadio Europa 20.25 Blob 20.40 Film – Caccia al ladro 22.40 Tg 3 22.50 Tg Regione 22.55 Film – Ragazzi miei 00.35 Tg 3 00.45 TeleCamere 01.35 Fuori orario 01.45 Film – Violette nei capelli

Rete 06.40 Tg 4 Night News 07.00 Mediashopping 07.30 Tf – Zorro 08.30 Cult – Ti racconto un libro 08.50 S-News – Slow Tour 09.25 S-News – Correndo per il mondo 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 14.02 S-News – Donnavventura 14.45 Film – Ma chi ti ha dato la patente (commedia) 16.35 Film – Prima pagina 18.55 Tg4 19.19 Meteo 19.35 Tf – Colombo 21.30 Film – Absolute zero 22.12 TgCom 22.15 Meteo 23.50 S-News – L'Italia che funziona 23.52 Film – Due per un delitto 01.55 Tg 4 Night News 02.18 Show – Ieri e oggi in Tv 03.10 Film – Pizza connection 04.50 Quiz – Zig Zag


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

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★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete

(21 marzo - 20 aprile)

Il 28 l’ultimo quarto di Luna dal Capricorno vi mette in guardia dalle decisioni professionali: non fate colpi di testa, sempre in agguato con voi. Prendetevi il tempo necessario per organizzarvi e tutto filerà secondo i vostri piani. Venere si mostrerà un po’ alla volta.

Toro

Arthur Schopenhauer

EROTIC0 0906

Il significato del nome: Benedetta/Benedetto Il nome deriva dal latino benedictus e significa "che augura il bene". Questo nome fu portato da ben 15 pontefici. Le donne, festeggiano il loro onomastico il 4 gennaio, in ricordo di Santa Benedetta, martire a Roma con i Santi Priscilliano e Prisco. Mentre gli uomini che lo festeggiavano il 21 marzo, attualmente lo festeggiano l'11 luglio in memoria di San Benedetto di Norcia, fondatore dell'Ordine Benedettino e dell'Abbazia di Montecassino. San Benedetto è il patrono dell'Europa, degli agricoltori, dei chimici, degli ingegneri, dei moribondi, degli speleologi. Il Santo viene invocato contro i pericoli derivanti dalle calunnie, contro i calcoli e le infiammazioni in genere.

Fin dai tempi antichi, come insegna il caso di Socrate e Santippe, il rapporto tra il filosofo e le donne è stato conflittuale. Talché, se ripercorriamo la lunga storia di questo conflitto, ne ricaviamo l'impressione che la filosofia sia una faccenda prettamente maschile. La necessità di estirpare siffatto pregiudizio si impone con le grandi figure dell'Illuminismo e del Romanticismo, quando prende avvio quella che sarà l'emancipazione della donna. Scottato dall'esperienza patita in casa con la madre, Schopenhauer avverte con lungimirante intuito l'incombente pericolo, e oppone resitstenza. Leva quindi la sua voce impertinente per mettere in guardia il sesso maschile dalle suadenti insidie e dai pericoli che riserva il rapporto con le donne.

L'arte di essere felici CHF 12.Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa". Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere "il meno infelici possibile".

L'arte di trattare le donne CHF 12.-

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VARIE 37

(21 aprile - 20 maggio)

L’uscita di Venere dall’Acquario, che creava tensioni, ora benedice un periodo pieno di risorse sentimentali. Per voi le serate sono spazi di conquiste, mietete successi dappertutto e con chiunque. Giove farà durare questo tempo il più a lungo possibile.

Gemelli

(21 maggio - 21 giugno)

L’entrata di Venere in Pesci, segno a voi dissonante, vuole imporvi un po’ di tranquillità sul piano sentimentale, ma molta attività su quello del pensiero. Appena potete, staccate dal lavoro, o ne sarete travolti, presi da un’insana passione.

Cancro

(22 giugno - 22 luglio)

Una fantastica Venere in Pesci dal 28 vi rende la vita sentimentale più facile. Sarà l’effetto magico delle vacanze o dei giorni precedenti, ma vi sembrerà di stringere il mondo fra le vostre mani. Questo è davvero il momento per stringere con la persona amata.

Leone

(23 luglio - 22 agosto)

Mercurio, Giove e Urano in Ariete vi aiutano nel lavoro come non mai, forse perché si tratta della vigilia della pausa estiva. Mercurio poi trova sempre idee brillanti e Giove le trasforma in danaro, mentre Urano crea l’attesa opportunità. Manca Venere nella compagnia.

Vergine

(23 agosto - 22 settembre)

Oltre a Marte, ora all’opposizione si pone anche Venere, molto dispettosa tra l’altro e impertinente, perché crea gelosie e tensioni. Vi conviene riprendere le redini della vostra vita in mano e tirarle dalla vostra parte. Marte potrebbe aiutarvi, ma è molto irascibile.

Bilancia

(23 settembre - 22 ottobre)

Venere in Pesci dal 28 si posiziona nella vostra casa, quella del lavoro e della salute; approfittate del suo passaggio per fare cure di bellezza. Marte è portatore di ironia e di allegria, mentre Mercurio sembra particolarmente eccitato dalla prossime avventure.

Scorpione

(23 ottobre - 21 novembre)

A Marte si aggiunge Venere entrata in Pesci il 28: periodo magico per l’amore, per i single in modo particolare, ma anche per chi sta per avere un figlio. Meno favorevole per chi vuole lanciare sul mercato un prodotto nuovo. Conviene studiare tutti i dettagli.

Sagittario

(22 novembre - 20 dicembre)

Venere dal 28 raggiunge Marte in Pesci, segno a voi avverso, ma utile per la vostra vita professionale. Se siete architetti, potrete creare qualcosa di eccezionale, che resterà nel tempo. Venere gioca a nascondino, ma soprattutto non sembra interessata alla stabilità.

Capricorno

(21 dicembre - 19 gennaio)

L’ultimo quarto di Luna nel vostro segno il 28 segna la fine di un periodo difficile, ma conviene aspettare la Luna nuova per iniziare qualcosa d’altro. Giove porta con sé una carica di saggezza e di maturità, ne avrete bisogno di fronte all’imprevisto.

Acquario

(20 gennaio - 19 febbraio)

L’entrata di Venere in Pesci il 28 vi rende attenti al denaro: insieme a Marte già presente in Pesci nella vostra seconda casa, quella dei soldi, Venere acuisce il bisogno di sicurezze materiali. Mercurio porta una ventata di allegria durante i viaggi dell’estate.

Pesci

(20 febbraio - 20 marzo)

A Marte, già presente nel segno, si allinea la fantastica Venere, dispensatrice d’amore e di grazie nascoste, ma anche in questo periodo di salute al top della forma e, udite, udite, di soldi. Non aspettatevi, tuttavia, che cadano dal cielo. Dovete darvi da fare per guadagnarveli.


38 TELEVISIONE

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LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

LUNEDI

o l'abb at iama! ch 043 322 17 17

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ame n t

De Niro interpreta un astuto ladro internazionale di gioielli, Nick Wells, che si sta per ritirare dagli "affari" per stabilirsi con la fidanzata, Diane, proprio quando il suo vecchio amico e ricettatore Max lo convince ad essere "il cervello" di un furto quasi impossibile. Per farcela, Nick deve unire le proprie forze con un intelligente ma volubile forestiero, andando così contro la sua regola più importante: lavorare sempre da solo. Per anni, Nick ha sempre "operato" con successo sotto gli occhi delle autorità. Brillante e meticoloso, lavora "in solitaria" per rubare oggetti preziosi di valore mentre Max smercia la refurtiva. Ma Nick è stanco di compiere furti e la sua ragazza, Diane, ha chiarito subito che non trascorrerà la propria vita al fianco di un ladro. I discorsi di Nick sul ritirarsi atterriscono Max.

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.35 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – Grey's Anatomy 23.00 Tf – Rookie Blue

rin n o v

23.47

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.35 Film – Il mistero del lupo 10.00 Tg 5 10.06 Meteo 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Tf – Beautiful 14.10 Tf – Centovetrine 14.45 Documentario 15.45 Tf – Parenthood 16.45 Tg 5 16.51 Film – Weather girl Pertubazioni d'amore 17.45 Tgcom 17.46 Meteo 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.11 Show – Ciao Darwin 5 00.15 Tf – Damages 01.15 Tg 5 Notte 01.44 Meteo 5 01.45 Show – Veline (r)

ai

Rete 4

06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Film – Arizona si sctenò e... 10.40 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 - Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 12.25 Tg 3 Fuori 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour replay 18.00 GEOMagazine 2012 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Chèri 22.45 Tg Regione 22.50 Tg 3 Linea notte estate 23.25 Documentario 00.15 Fuori Orario 00.25 Film – Vampata d'amore 03.30 RAInews

Rete

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

The Score

07.00 Protestantesimo 07.30 Cartoni animati 10.20 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con Costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Il palio di Siena 20.00 Cartoni animati 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 21.50 Tf – Una scatenata coppia di sbirri 22.50 Tf – Supernatural 23.30 Tg 2 23.45 Film – Gli amici del bar Margherita (commedia)

h

05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 UEFA Euro 2012TM Finale (r) 14.10 Tennis: Wimbledon 2012 20.10 Tf – One Tree Hill 20.50 Insieme 21.00 Documentario 21.55 Studio medico 22.45 Tf – Dr House 23.25 Ciclismo: Tour de France 2012 00.40 Il Quotidiano 01.00 Telegiornale notte

06.00 Euronews 06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 Tg 1 della Storia estate 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Tg 1 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto finale 15.15 Film – A gonfie vele 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Show – Wind Music Awards 2012 23.45 Porta a porta

o?

LUGLIO

09.15 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.10 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Film – Love Shooting 22.40 Telegiornale Notte 22.40 Meteo Notte 23.00 Segni dei tempi 23.25 Documentario 00.15 Repliche continuate

05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – Magnum P.I. 07.45 Tf – Più forte ragazzi 08.40 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.45 Tf – Il commissario Maigret 18.55 Tg 4 19.19 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Film – The Jackal 23.45 Show – Cinema d'estate 23.47 Film – The Score 00.33 Tgcom 00.36 Meteo 02.05 Tg 4 Night News 02.28 S-News – L'Italia che funziona 02.43 S-News – Pianeta mare 03.45 S-News – Modamania 04.15 Mediashopping


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

VARIA 39

APPUNTAMENTI Ass. AITEF

Ass. Balera Club

organizza

organizza

Soggiorno Marino 2012 dal 28 agosto al 11 settembre

Le cinque perle di Giovanni Paolo II propone una Fr. 27.- Melloni lettura diversa papato

chiave di di Wojtyla approfondendo alcuni eventi che hanno lasciato il segno e sceglie cinque gesti fondamentali.

La sagra dell'anguria sabato, 7 luglio, ore 19.00

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Gabicce Mare Organizzato per la terza età un soggiorno Marino. Località Gabicce Mare Hotel Splendid *** Quota di partecipazione Fr. 1200.00, viaggio in autobus di Gran Turismo, sistemazione in camera doppia con servizi, pensione completa (incl. bevande), servizio spiaggia, 1 ombrellone, 2 lettini ogni 2 persone. Per info: Armando Caravetta 056 633 59 69 aitef.bremgarten@gmail.com

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La Balera Club Badenerstrasse 816 - 8048 Zurigo Entrata Fr. 6.00 Con musica da ballo di DJ COSIMO Naturalmente ci sarà tavola calda per chi desidera cenare. Per info e prenotazioni: 079 436 18 91

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Indovinello Questa cosa tutto divora: uccelli, bestie, alberi e fiori; mastica il ferro e morde l'acciaio; riduce in polvere le rocce più dure; uccide i re, distrugge le città, ed abbatte le più alte montagne.

Durante le partite degli Europei di calcio. Penne al sugo gratis per tutti. Gli Amici del Sud in Svizzera Zürcherstr. 73, 8800 Thalwil Info: Leo (079/319 64 58)

Il Tempo

GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 26 REBUS (5,9)

SUDOKU

TROVA LE 5 DIFFERENZE

Rebus (4,9) S topi; MP reciso = Stop impreciso

Soluzione

SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 25

LA SCUSA PER ARRIVARE AL LAVORO IN RITARDO (70 MINUTI) Inghiottito bustina mentre bevevo tisana; andato al Pronto Soccorso dove il medico ha detto che non dovevo fare niente se non bere molta acqua per le prossime ventiquattro ore.

LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE


40 TELEVISIONE

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LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

MARTEDI

Due imbroglioni e... mezzo

Rete 4

21.10

Rete

Italia

ABBONAT I 043 322 17 17

06.50 Tf – Magnum P.I. 07.45 Tf – Più forte ragazzi 08.40 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.45 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.20 Film – Mogambo 18.55 Tg 4 Sera 19.31 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Film – Due imbroglioni e... mezzo! (commedia) 23.28 Show – Cinema d'estate

rinnova chiama! 043 322 17 17

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to

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Real – Mammoni - Chi vuole sposare mio figlio? 23.20 S-News – L'italia che funziona 23.35 S-News – Il bivio 01.10 Tf – Nip / Tuck 02.00 Tf – Saving Grace 02.50 Studio Aperto - La giornata

l' a

Gina e Lello sono due coniugi truffatori che si ritrovano, durante la messa a segno di un colpo sulla costiera amalfitana, a dover fare da baby sitter a un bambino di circa 10 anni, Nino. Il bambino, che si trovava nella macchina che i due hanno rubato, sfrutta la situazione del "rapito" a suo vantaggio, per tentare di far riappacificare i suoi genitori che stanno per separarsi. Lello e Gina, stando col piccolo, man mano si affezionano a lui, e tra i tre nascerà un rapporto di complicità che li porterà a vivere una serie di avventure e compiendo la loro truffa chiamata da loro: "il bidone dello svizzero"...

06.00 Prima Pagina 07.55 Info. – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.35 Film – Alice, un tesoro di bambina (drammatico) 10.00 Tg 5 10.05 Meteo 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centrovetrine 14.45 Inform. – Pomeriggio cinque cronaca 16.51 Film – Inga Lindstrom Nella rete dell'amore 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.10 Tf – Dr. House 23.30 Film – LOL - Il tempo dell'amore (commedia) 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Veline (r) 02.31 Mediashopping

08.00 Film – abbasso la miseria! (commedia) 10.25 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Circo estate 2012 23.10 Tg Regione 23.15 Tg 3 Linea notte estate 23.50 Correva l'anno 00.45 Rai Educational 01.15 Prima della Prima 01.45 Fuori Orario 02.00 Rai News

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Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.20 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con Costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – La spada della verità 22.40 Tf – Supernatural 23.25 Tg 2 23.40 Terre meravigliose 00.25 Rai 150 anni La storia

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05.00 Euronews 05.50 Telesgiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 11.50 Telesguard 12.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.35 Film – Il vecchio e il mare 14.00 Tennis: Wimbledon 2012 20.15 Tf – One Tree Hill 21.00 Documentario 21.55 Il giardino di Albert 22.45 Tf – Dr House 23.30 Ciclismo: Tour de France 2012 00.40 Il Quotidiano

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 08.20 Tg 1 Focus 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Tg 1 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 E state con noi in Tv 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetti finale 15.15 Film – Un vero amore per Leah (romantico) 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetechetè 21.20 Tf – Last Cop - L'ultimo sbirro 23.10 Lascia perdere chi ti porta a mala strada

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LUGLIO

08.30 Documentario 09.15 La storia del regionale 09.40 Documentario 10.10 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Tf – Grey's Anatomy 21.50 Tf – Private Practice 22.35 Tf – Brothers & Sisters 23.15 Telegiornale notte 23.30 Meteo notte 23.40 Tf – CSI: Scena del crimine

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Celentano e Rai: è scontro! Il cantante Milanese accusa il direttore dell’intrattenimento Rai di false dichiarazioni circa le trattative sul concerto live di Verona. Mediaset si assicura le dirette televisive È deciso: Celentano torna sul palco. Torna live dopo 18 anni d’assenza e lo fa con due date all’Arena di Verona che saranno trasmesse in diretta dalla rete Mediaset. Sì, Mediaset e non Rai come invece tutti ci aspettavamo, visto che la Rai ha trasmesso negli ultimi anni tutti i suoi one man show ed ha concesso sempre larghi spazi per gli interventi del molleggiato. Invece non sarà la Rai a trasmettere i due concerti dell’8 e del 9 ottobre all’Arena di Verona, considerati già da molti come l’evento dell’anno. In effetti, pur essendo ancora solo un’idea si tratta dei concerti più chiacchierati del momento visto le polemiche che vi sono sorte attorno. Le polemiche riguardano proprio il cantante e la Rai. Pare infatti che in un primo momento doveva essere proprio la Rai trasmettere le dirette dei due concerti, questo secondo i primi accordi che furono presi tra il Clan Celentano e i vertici della rete. Ma qualcosa non quadra, perché questi fantomatici accordi non sono mai stati presi da nessuno, secondo quello che dichiara il direttore dell’intrattenimento Rai, Giancarlo Leone. Trattative sì o trattative no? È questo il dubbio che aleggia in questi giorni. Celentano ha chiarito la sua posizione in una lettera pubblica inviata a La Repubblica in cui scrive: “Non avrei detto niente. Se quel Pinocchio matricolato di Leone non avesse mentito spudoratamente quando, durante la presentazione dei palinsesti, ha dichiarato ai giornalisti che fra il Clan e la

Rai non c’è stata nessuna trattativa. La telenovela è un’altra. Quel giorno eravamo a casa ad Asiago. Con me, oltre a Claudia, c’erano Gianmarco Mazzi e Gianni Morandi. Da giorni, maturavo l’idea di esibirmi in due concerti all’Arena di Verona, che però non avrei fatto se non fossero stati supportati da una diretta televisiva. Questo per compensare il fastidio che avrei potuto creare ai miei fans, in quanto due serate, effettivamente, non sono che una briciola per uno che si è nascosto per 18 anni”. Celentano ricorda poi che durante la prima telefonata tra sua moglie Claudia Mori e Leone, quest’ultimo si era mostrato interessato perché si trattava di ‘un evento che non si può perdere’ ma che andavano fatte comunque delle verifiche, anche se – avrebbe detto Leone – ‘non credo che le vicende di Sanremo possano influire su questa grande occasione’. Dopo più di una settimana, in assenza dell’atteso e promesso feedback, il Clan ha

richiamato il dirigente Rai, il quale, secondo la ricostruzione della telefonata fatta da Celentano, Leone avrebbe rifiutato a collaborazione in questi termini: “Purtroppo devo dirle che la Rai si trova in un momento assai critico. La situazione che stiamo attraversando è tale che non saremmo neanche in grado di pagarvi i diritti’. Ma questo non sarebbe un problema – rispose Claudia – noi possiamo anche fare a meno dei diritti. Voi avreste solo il costo delle telecamere per riprendere l’evento e nient’altro’. ‘Si lo so – rispose Leone – ma oggi la Rai non può permettersi neanche quello. Mi creda mi dispiace’. Claudia rimase senza parola. ‘Lei è sicuro di quello che dice?… Sono 18 anni che Adriano non appare in un concerto live, non pensa che questo valga almeno il costo del trasporto delle telecamere’?… Le ultime parole di Giancarlo Leone sono state: ‘lei ha ragione ma non è colpa di nessuno mi creda”. Fu a seguito di questo rifiuto che,

grazie all’intermediazione di Gianmarco Mazzi e Lucio Presta è arrivata la ‘proposta incandescente’ di Mediaset. “Qualunque cosa decidesse Celentano noi siamo pronti a incontrarlo anche di notte – fantasticò Alessandro Salem, da dieci anni Direttore Generale Contenuti di RTI del gruppo Mediaset – Basta che lui ci faccia un fischio”. In 48 ore abbiamo chiuso l'accordo”, conclude Adriano Celentano. Non ha perso tempo la Rai rispondendo con un comunicato ufficiale in cui spiega che in realtà non c’è stata alcuna trattativa per la trasmissione dei due concerti di Celentano: “Quando l’artista, tramite sua moglie, ha contattato la Direzione Intrattenimento quest’ultima, a sua volta, ha compiuto tutte le procedure previste dall’Azienda a partire dal necessario coinvolgimento di Raiuno, delle strutture produttive e della Direzione Generale. Di fronte ad una situazione oggettivamente critica da un punto di vista economico-finanziario e alla necessità di finanziare un programma non previsto in palinsesto né in piano di produzione, il cui costo anche soltanto produttivo sarebbe stato molto rilevante – spiega l’azienda – è stato comunicato alla signora Claudia Mori l’impossibilità di accogliere la sua proposta e dunque di iniziare l’eventuale negoziazione. Dunque – conclude la Rai – come correttamente affermato, dal Direttore Intrattenimento, Giancarlo Leone, nessuna trattativa è stata mai affrontata”.


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MERCOLEDI

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La Discovery Petroleum ricerca gas naturale nelle paludi della Louisiana, con corollario di esplosioni per eliminare i pesci. Nel vicino Lake Barrett, compare inopinatamente uno squalo che si mangia una ragazza causando un comprensibile panico. John Sanders noleggia la sua barca ai pescatori ed è nei guai con i pagamenti alla banca. Brett è uno spericolato avventuriero sub e il gangster nero Rick lo incarica di recuperare un malloppo di tre milioni di dollari nascosto in un fiume della Louisiana. Lo fa però accompagnare dal cugino Ice. Solo che nello stesso fiume è andato anche lo squalone che si pappa il nonno pescatore di un ragazzino. La dottoressa Kelli Raymond, ex moglie di John, lavora ora per la Discovery e chiede a John – che era un mago delle estrazioni – di aiutarla nella ricerca. Le due ricerche convergono, ma c’è lo squalone di mezzo.

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.30 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Cult. – Mistero 00.30 Film – Terrore sott'acqua

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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Piccoli angeli detective (commedia) 09.59 Tg 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Documentario 16.51 Film – Un battito d'amore 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.11 Tf – Le due facce dell'amore 23.35 Film – Hush little baby Chi giace nella culla (thriller) 01.15 Tg 5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Veline (r) 02.22 Mediashopping 02.36 Telefilm 05.15 Tg 5 Notte (r) 05.44 Meteo 5 Notte (r)

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Italia 1

06.30 Il caffé con Corradino Mineo 08.00 Film – Abbasso la ricchezza! (commedia) 10.25 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Info. – Chi l'ha visto? 23.15 Tg Regione 23.20 Tg 3 Linea notte estate 23.55 Doc 3 00.45 Rai Educational 01.45 Fuori Orario 02.00 Rai News

Rete

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

Terrore sott'acqua

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.20 Tf – Le complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Squadra speciale Cobra 11 22.50 Tg 2 23.05 Eva 00.10 Guardami 00.55 Tg Parlamento

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05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 11.50 Telesguard 12.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Film – Pane, amore e fantasia 14.00 Tennis: Wimbledon 2012 20.15 Tf – One Tree Hill 21.00 Documentario 21.55 Il giardino di ALbert 22.45 Questo è Leo Leoni 23.45 Tf – Dr. House 00.25 Ciclismo: Tour de France (r)

06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto Finale 15.15 Film – La mia casa nel bosco 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Porta a Porta 23.45 Forio d'Ischia 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Sottovoce

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09.10 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.05 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano flash 19.00 Documentario 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Tf – Revenge 22.35 Tf – Cold Case 23.15 Lotto Svizzero 23.25 Telegiornale Notte 23.35 Meteo Notte 23.45 Tf – C.S.I. Scena del crimine 00.25 Tf – C.S.I. Miami 01.10 Repliche continuate

05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – Magnum P.I. 07.45 Tf – Più forte ragazzi 08.40 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.45 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.30 Film – Prossima fermata: Paradiso (commedia) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Tf – The Chase 21.52 Tgcom 23.53 Show – Cinema d'estate 23.55 Film – Rischio totale 00.41 Tgcom 01.55 Tg 4 Night News 02.20 Film – L'insegnante 03.45 Mediashopping 04.00 Quiz – Zig Zag


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"L'amore è una giostra" E' uscito anche in Svizzera l'album "Mentre tutto cambia", nuovo lavoro di Annalisa Scarrone seconda classificata ad Amici 10. Nell’ultimo anno, la vita di Annalisa Scarrone si è trasformata in un sogno, che lei racconta nel nuovo cd, “Mentre tutto cambia” (Warner Music) Annalisa, quali sono stati i momenti più emozionanti di questo ultimo anno? Duettare con Claudio Baglioni nella canzone “Cuore di aliante” al festival O’scià, organizzato da lui. E poi i Wind Music Award. Mi sono trovata immersa nella scenografia incredibile dell’Arena di Verona, dove vedi il pubblico arrivare fino in cielo. Mentre m’incamminavo verso il centro di quel palco, tremavo per l’emozione. A chi è rivolto il brano “Non cambiare mai”?

È rivolto al mio rapporto con la musica. Ha le stesse dinamiche di una relazione amorosa. Ci sono l’inseguimento, il dubbio, la paura di perderla. Finché non arriva il momento in cui ne sei così piena da non avere un attimo di respiro. In “Bolle” e “Ottovolante” ci sono un uomo e una donna... Non è facile vivere in coppia: bisogna avere la volontà di farlo. L’amore è una giostra in cui, a volte, sei vicina alle stelle, altre sotto terra. È una spina sottile

di cui non puoi fare a meno, ma che può pungere. E tu oggi sei su un ottovolante oppure sei rimasta a terra? Diciamo che sto comprando il biglietto per salirci. Sono all’inizio di una storia, però non ne voglio parlare, per scaramanzia. Anticipo solo che lui non ha nulla a che fare con la musica. Magari è un ex compagno di studi della facoltà di Fisica? L’università di Torino è stata la mia prima, vera esperienza di vita. Più che gli studenti di allo-

ra, le mie passioni sono da sempre la musica e la fisica: sono linguaggi simili, a un simbolo o a una nota collegano concetti, teorie, sentimenti e visioni del mondo. Il successo sembra non averti cambiata molto. Sei rimasta la ragazza semplice e concreta di sempre… Penso di si. Io sono stupita del successo che riscuoto presso il pubblico e dell’affetto dei fans. Non me l’aspettavo proprio!”.

Bruno Indelicato

La pagina svizzera di Mengoni Il cantante italiano vincitore della 3° edizione di X Factor conquista la Svizzera nel suo concerto teatrale del 25 aprile scorso. I fan elvetici gli dedicano una pagina sul noto social network Facebook Tra i meriti dei talent show, che ultimamente stanno invadendo le programmazioni di tutte le reti televisive, c’è sicuramente quello di riuscire a scoprire dei veri talenti musicali che, dopo aver usato il trampolino di lancio dei reality, riescono a muoversi con le proprie gambe e a compiere passi da gigante. È il caso del cantante vincitore della terza edizione di X Factor, il reality show di Rai 2 che cerca di scoprire talenti musicali. Stiamo parlando di Marco Mengoni, un giovane allora di appena 21 anni che supportato dal maestro-giudice Morgan, per la categoria dei giovani (16-24 anni), riesce a vincere in maniera plateale la gara musicale. Il suo carisma, la sua personalità senza dubbio eccentrica, uniti ad un virtuosismo musicale, con un timbro tipicamente soul con ac-

centi pop rock che non passa inosservato, lo hanno subito reso noto nell’ambiente sfacendogli conquistare nella scena musicale odierna un meritato posto di rilievo. Dalla sua comparsa al reality ad oggi, Marco ne ha fatti di passi in avanti, pubblica singoli di successo, viene premiato con dischi di platino, riceve vari premi e riconoscimenti e organizza tour di successo dove registra sempre il sold out. Nel 2012 conquista teatri italiani ed europei con il tour suggestivo, iniziato lo scorso 19 aprile al Teatro degli Arcimboldi di Milano. retto da un gioco di compenetrazione di musica, movimento scenico, luci e scenografie. «Con questo spettacolo vorrei poter attraversare il passato, il presente e il futuro, un modo per approfondire le emozioni, per raccontare i legami che intercorrono

tra le persone che si incontrano e si scontrano, in questo percorso, che è la vita», ha affermato Mengoni parlando del suo spettacolo teatrale che vede in scaletta molti tra i brani più noti del suo repertorio, insieme ad alcune cover mai eseguite prima. Lo show è stato creato dallo stesso Mengoni con Elisa e Andrea Rigonat, chitarrista, arrangiatore, e compositore italiano nonché compagno della cantautrice. Così, l’artista è stato in concerto anche in Svizzera, per il piacere dei fan elvetici, inaugurando il programma musicale “Made in Italy” di LuganoInScena, presso il Palazzo dei Congressi di Lugano. Durante il concerto – o lo spettacolo teatrale che dir si voglia – gli spettatori hanno assistito a brani tratti dagli album “Re Matto” e “Solo 2.0, ma anche tante cover: “I cant’ help falling in love” di Elvis

Presley, “Sunny” di Bobby Hebb, “Innuendo” dei Queen, oltre a “Natbush City Limits” di Tina Turner, “Signed, Sealed, Delivered I’m Yours” di Stevie Wonder e “Rehab” di Amy Winehouse. I suoi sostenitori più accaniti hanno realizzato una pagina FB svizzera dedicata all’artista dove è possibile trarre notizie, scambiarsi commenti e opinioni sul cantante e sui suoi successi. Inoltre è ricco di materiale audio-visivo, come foto, video, interviste, non solo della data ticinese, ma di tutta la carriera artistica di Mengoni! Una bella iniziativa che permette a tutti i fan di Marco di tenersi in contatto ed essere sempre aggiornati sul loro idolo. Per chi volesse partecipare o anche dare una sbirciata il contatto è: https://www. facebook.com/pages/Marco-Mengoni-Schweiz/151128838274820.


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GIOVEDI

Rete 4

21.10

06.50 Tf – Magnum P.I. 07.40 Tf – Più forte ragazzi 08.25 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.30 Film – Sing Sing 18.35 Tg 4 Sera 18.41 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Film – Il mandolino del capitano Corelli (drammatico) 23.50 S-News – Sognando Italia 00.45 Show – Cinema d'estate

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ament

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – Human Target 23.00 Film – The ring 2 01.05 Tf – Nip/Tuck 02.00 Tf – Saving Grace 02.20 Studio Aperto - La giornata 03.00 Tf – Highlander 03.40 Mediashopping 03.55 Film – Wishmaster - La pietra del diavolo (horror) 05.24 Mediashopping

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Ai tempi dell'occupazione italiana in Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati occupano la tranquilla isola di Cefalonia. Tra loro c'è il Capitano Antonio Corelli, un ufficiale dal carattere gioviale e con la passione per il mandolino. Superati i primi screzi con il soldato italiano, la bella Pelagia, figlia del medico del villaggio, finisce col cedere al suo indubbio fascino quando i due si trovano costretti a dividere la casa del padre di lei. Quando il fidanzato di Pelagia, un pescatore di Cefalonia, parte per la guerra, l'amicizia tra Antonio e Pelagia si trasforma in qualcosa di più grande. La guerra si avvicina e Antonio e Pelagia devono scegliere tra la fedeltà ai loro rispettivi paesi ed il loro amore.

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Un salto verso la libertà 09.59 Tg 5 10.05 Meteo 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Documentario 16.51 Film – Rosamunde Pilcher L'uomo dei miei sogni 17.45 Tgcom 17.46 Meteo 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.10 Info – Quinta colonna 00.00 Tf – Rubicon 01.00 Tg 5 Notte 01.29 Meteo 5 01.30 Show – Veline (r) 02.01 Mediashopping 02.15 Telefilm

Rete

Italia

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Il mandolino del capitano Corelli

06.30 Il caffé con Corradino Mineo 08.00 Film – Il romanzo della mia vita (autobiografico) 09.35 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.35 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tf – Sulle tracce del crimine 23.05 Tg Regione 23.10 Tg 3 Linea notte estate 23.45 Film – Notte sulla città 01.20 Rai Educational

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Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.20 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E... state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Private Practice 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.25 Tg 2 23.40 Rai 150 anni siamo noi

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05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 12.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Film – La signora omicidi 14.00 Tennis: Wimbledon 2012 20.00 Tf – One Tree Hill 20.45 Estival Jazz 2012 22.30 Ciclismo: Tour de France 2012 22.50 Estival Jazz 2012 02.10 Il Quotidiano 02.30 Telegiornale notte (r) 02.40 Meteo notte (r)

06.00 Euronews 06.10 Unomattia caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 E state con noi 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto finale 15.15 Film – Luci d'estate 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Documentario 23.35 Premio Strega 00.30 Tg 1 Notte 01.00 Che tempo fa 01.05 Sottovoce

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LUGLIO

09.10 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.05 Tf – Doc 10.50 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One Tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano Flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Info. – Falò 22.10 Via per sempre 22.55 Telegiornale notte 23.10 Meteo notte 23.20 Il filo della storia 00.10 Tf – C.S.I. Scena del crimine 00.55 Tf – CSI: Miami


27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA

MOTORI 45

Toyota Auris

Kompressor K2 Questa versione, limitata, della Toyota offre una vettura compatta, sportiva ed ecologica allo stesso tempo. I modelli a benzina, infatti, 1,6l e 1,8l, sviluppano il concetto Valvematic-tecnologia-valvola della Toyota. Il risultato è che il consumo di carburante e le emissioni

CO2 vengono ridotte, mentre Compreso nel mola prestazione viene aumentata. Esclusivamente per la Sviz- dello speciale sono: ▪ Motore 1.8 li zera, la Toyota offre 80 vettutri Valvematic re del modello speciale Auris con 240 CV e 278 Nm Kompressor K2, con 240CV e di coppia equipaggiamento del valore di ▪ Kit per sospensioni ri più di 20'000 franchi. bassate Dopo la serie speciale ▪ Spoiler anteriore e sot “black&white” dell’anno scortoparaurti posteriore in so, la Toyota Svizzera lancia tinta carrozzeria questo modello esclusivo e ▪ Cerchi in lega leg gera sportivo. Con questo modello 18“, con pneumatici speciale la Toyota garantisce 225/40R18 uno sprint da 0 a 100 km/h in ▪ Sistema di navigazione soli 6,9 secondi, con un consuTNS 510 con schermo mo di 7,3l/100km.

tattile 5.8“ e scheda SD Climatizzatore automatico bi-zona ▪ Battitacco illuminati ▪ Fari allo xeno ▪ Equipaggiamento in pelle/Alcantara® ▪ Vernice metallizzata Auris Kompressor K2, disponibile nei colori Ash Grey e Ultra Silver. L’offerta è limitata e vale solo fino a esaurimento scorte. Prezzo a partire da 33'300.- franchi. ▪

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46 TELEVISIONE

6

LA PAGINA • 27 GIUGNO 2012

VENERDI

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – V 00.50 Tf – Nip/Tuck

o l'abb at iama! ch 043 322 17 17

on

ame n t

Amina, una giovane araba, giunge clandestinamente in Italia con il marito, ma poco dopo il loro arrivo lui scappa lasciandola sola. Per riuscire a sopravvivere, la donna entra nel giro della prostituzione, ma quando incontra Naghib, un architetto connazionale di cui si innamora, ricambiata, vede un barlume di speranza per una vita migliore. Tuttavia, la sua felicità è destinata a breve durata perché quando Naghib scopre come si guadagna da vivere le chiede di scomparire dalla sua vita. Quando lui si renderà conto dell'importanza di Amina nella sua vita e inizierà a cercarla per le strade di Torino, forse sarà troppo tardi...

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Karla e il sogno di Jonas 10.00 Tg 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Documentario 15.45 Tf – Parenthood 16.45 Tg 5 16.51 Film – Baci a la carte 17.45 Tgcom 17.45 Navigae informati 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.10 Show – Resto umile 23.30 Show – Supercinema 23.55 Tg 5 Notte 00.24 Meteo 5 00.25 Show – Veline (r) 00.56 Mediashopping 01.10 Telefilm

rin n o v i a

Rai 1 21.20

06.30 Il caffé con Corradino Mineo 08.00 Film – Il segno di venere 09.35 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.35 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 La grande storia 23.20 Tg regione 23.25 Tg 3 Linea notte estate 00.00 Lucarelli racconta 01.10 Appuntam. al cinema 01.15 Rai Educational

Rete

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

La straniera

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.20 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E... state con costume 13.50 Tg Eat Parade 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.25 Tg 2 23.40 Emozioni 00.55 Tg Parlamento

h

05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Meteo notte (r) 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano (r) 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 11.35 Svizra Rumantscha 12.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.35 Film – Il terrore corre sul filo 14.00 Tennis: Wimbledon 2012 20.40 Atletica 22.05 Estival Jazz 2012 00.30 Ciclismo: Tour de France 2012 00.50 Estival Jazz 2012 02.25 Il Quotidiano (r) 02.45 Info – Falò (r)

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.10 Unomattina Vitabella 10.50 Unomattina storie vere 12.00 E state con noi in tv 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto Finale 15.15 Film – Nel flusso della vita (drammatico) 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Film – La straniera 23.35 Tv 7 00.40 L'appuntamento 01.10 Tg 1 Notte 01.40 Che tempo fa

o?

LUGLIO

08.30 Documentario 09.15 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.10 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One Tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.30 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano Flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Tf – Criminal Minds 22.35 Tf – The Closer 23.20 Telegiornale notte 23.35 Meteo notte 23.40 Film – Grand Theft Parsons 01.05 Repliche continuate

05.55 Tg4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – Magnum P.I. 07.40 Tf – Più forte ragazzi 08.25 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.35 Tf – My Life 16.05 Film – I tre moschettieri 16.42 TgCom 16.45 Meteo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Tf – Le indagini di Padre Castel 23.05 Tf – Criminal intent 23.55 Show – Cinema d'estate 23.57 Film – Silent Trigger Grilletto silenzioso 01.50 Tg 4 Night News 02.28 Info. – Navigare informati 02.30 Film – Ringo e Gringo contro tutti (commedia)


AGENDA 47

27 GIUGNO 2012 • LA PAGINA Musica per Tutte le Ricorrenze, Feste in Piazza, Spettacoli, Karaoke, Matrimoni, Battesimi

IN GIRO PER I MUSEI BASILEA

Hilary Lloyd KUNSTMUSEUM BASEL

ST. ALBAN-GRABEN 16 FINO AL 16 SETTEMBRE 2012

Tel.Aldo G. +41(0)44 726 04 77 Mob. +41(0)78 649 83 75 Mail: janakuttel@bluewin.ch Tel.Adamo G. +41(0)55 442 12 04 Mob. +41(0)78 809 33 53 Mail: adamo-bruno@hotmail.com

Angelo Ancona

LUNEDÌ CHIUSO ORARI: MAR - DOM 11.00 - 18.00 BASILEA

Renoir KUNSTMUSEUM BASEL ST. ALBAN-GRABEN 16

Oberdorfstrasse 15 8853 Lachen Telefon 055 442 62 64 info@caminetto.ch www.caminetto.ch

FINO AL 12 AGOSTO 2012 LUNEDÌ CHIUSO ORARI: MAR - DOM 10.00 - 18.00 SAN GALLO

Haroon Mirza

KUNSTHALLE ST. GALLEN DAVIDSTRASSE 40 FINO AL 1 LUGLIO 2012

LUNEDÌ CHIUSO

L' ultima riga delle favole

ORARI: MAR-VEN 12.00-18.00 SAB-DOM 11.00-17.00

di Gramellini Massimo - pp 258

Fr.1

è una persona come tante. E, come tante, crede poco 7.- Tomàs in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell'amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall'infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l'anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.

Ordinalo! Libreria La Pagina 043

GALLERIA ARRIVADA GURTELSTRASSE, 72

FINO AL 20 LUGLIO 2012 LUN-MAR-DOMÌ CHIUSO

ORARI: MER-VEN 14.00-18.30 SAB 10.00-12.00/14.00-16.00 BERNA

Hermann Hesse

322 17 17

Curiosità

Roba da... GUINNESS!

Fare la cresta sulla spesa

Il bicchiere di vino più grande del mondo

Anticamente si chiamava agresto un condimento asprigno che si ricavava dall'uva poco matura e i contadini, quando coglievano l'uva poco matura per far l'agresto, coglievano anche un po' di quella buona che avrebbero invece dovuto portare al padrone; e si diceva far l'agresto per indicare questa piccola ruberia. In seguito, far l'agresto è diventato far la cresta.

COIRA

I due ingegneri hanno realizzato un bicchiere di vino alto 2,4 metri con diametro di 165 cm durante il festival del vino 2010 a Beirut e per l'occasione è stato riempito con centinaia di litri di vino provenienti da 100 bottiglie di vino 100% Libanese.

Cheng Gong

KUNSTHAUS BERN

HODLERSTRASSE, 8-12

FINO AL 12 AGOSTO 2012 LUNEDÌ CHIUSO ORARI: MARTEDÌ 10.00-21.00 MER-DOM 10.00-17.00 GINEVRA

The Eternal Detour Cycle MAMCO

RUE DES VIEUX GRENADIERS 10 FINO AL 16 SETTEMBRE 2012 ORARI: GIO-VEN 12.00-18.00

IN GIRO PER I MUSEI



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