LA PAGINA DI CAMPALTO

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com aprile 2015 Anno XI N° 139

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

Amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia Mentre la discussione sul “by pass di Campalto” sembra ancora aperta, le prime recinzioni arancioni cominciano a fare capolino. Ve la ricordate quella famosa strada, denominata per l'appunto “bypass”, pensata per deviare l'insostenibile mole di traffico che attraversava Campalto e che mieteva vittime a ritmi serrati? Dalla sua progettazione

In questo numero: amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia_pesce d’aprile_programmi tv_campalto si campalto no_anche a campalto ci sono cose belle_si avvicina la festa di primavera_eclissi 2015_giornata mondiale del libro_ti ricordi la naia_aromatiche: dal giardino alla cucina_ centro p3@_rilassiamoci.


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sono passati più di 10 anni. L'esigenza (e l'urgenza) della sua costruzione era nata per sgravare il centro Campaltino dal traffico, soprattutto pesante, che quotidianamente lo attraversava creando situazioni di pericolo spesso conclusesi drammaticamente. Via Orlanda era considerata una delle strade più pericolose d’Italia. Inutile far notare come, in questi 10 anni, la situazione della viabilità del territorio sia totalmente cambiata: via Vallenari bis, il passante di Mestre e i non trascurabili effetti della crisi economica che hanno ridotto i trasporti su strada, hanno fatto scendere drasticamente il numero dei veicoli in transito lungo via Orlanda. Ad essere salito invece è il prezzo per la costruzione di questi 2 chilometri: dagli 11 milioni iniziali ai quasi 60 milioni finali. Solo a scriverla questa frase mi sembra una fesseria... Un decennio di conferme e smentite sulla possibile realizzazione fino ad un anno fa quando, vista l'archiviazione del progetto del Quadrante di Tessera (considerato una delle principali motivazioni a sostegno della realizzazione del bypass) l'utilità dell'opera è stata nuovamente messa in discussione. Poi il silenzio. Anzi più che un anno di silenzio è stato un anno di ribollio culminato con il botto estivo dell'inchiesta Mose. Cosa c'entra il Mose direte voi. Se il Mose è la vergogna di Venezia, il by-pass è lo scandalo di Campalto. Scandalo che sta per compiersi viste 2

le prime recinzioni arancioni apparse da qualche settimana lungo la parte del suo ipotetico percorso destinata al sottopasso di via Gobbi. Ed è proprio questo uno degli aspetti che preoccupano maggiormente gli abitanti di Campalto: un varco a oltre 10 metri di profondità, in un’area precaria dal punto di vista idrogeologico, senza che vi siano stati seri studi sull’impatto ambientale. Se l'utilità non può più essere provata, lo sperpero di denaro non può più essere nascosto, a chi serve costruire questa strada? I nostri politici locali le hanno dette tutte: si, no, forse. Ma l'inettitudine di un'amministrazione che non sa essere lungimirante, trasparente, oculata nelle spese, ma soprattutto coraggiosa nel rimettere in discussione decisioni e progetti passati non più adeguati agli scenari attuali chi la paga? Noi. La paghiamo in tasse per servizi non offerti, in città abbandonate all'incuria in cui mancano perfino gli scivoli per i bambini! Non chiediamo ai nostri amministratori di essere strateghi politici, economisti luminari, urbanisti d'avanguardia, chiediamo solo di “amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia”, tutto qui. è chiedere troppo?

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di Elena Brugnerotto


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PESCE D'APRILE

di Francesca Rismondo

Si avvicina una data in cui tutti si divertono a fare scherzi e scherzetti, e uno è già pronto dietro l'angolo... Con la primavera è alle porte anche l'aumento dei parcheggi e aree di sosta a Mestre e Venezia. Il commissario straordinario del Comune di Venezia Vittorio Zappalorto infatti ha approvato le modifiche alle tariffe che entreranno in vigore dai primi giorni di aprile. Eliminata la fascia oraria gratuita dalle 13 alle 15 e comparate le tariffe ad altre realtà urbane dell'area veneta, così dice lui. L'aumento è dovuto con molta probabilità per attingere risorse che sono state ampiamente utilizzate per la linea tranviaria e il parcheggio Leonardo da Vinci. Gli aumenti saranno del 13% per

la zona centrale, 20% per quella intermedia e del 40% nelle strisce blu delle zone periferiche. Le modifiche comprendono anche la zona del Vega e il garage comunale di piazzale Roma. Così gli abitanti e i frequentatori di Mestre, sempre meno numerosi, saranno ancora meno incentivati a popolare la città. Per fortuna noi campaltini siamo (finora, mai dire mai!) abbastanza ben serviti per il centro di Mestre attraverso le linee automobilistiche, anche se la sera non è coperta nessuna fascia oraria. Con la bella stagione sicuramente l'alternativa diurna alla macchina sarà la bicicletta, salutare, pulita e gratuita!

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PROGRAMMI TV di Giuliano Brandoli

Voglio parlare ancora un po' di televisione: non è che la guardi molto e non ne conosco gli anfratti più succulenti; vedo le trasmissioni che sceglie mia moglie e, di tanto in tanto, quelle che scelgo io (ma da solo, e nel televisore piccolo!). Mi piace seguire quegli approfondimenti dedicati agli avvenimenti di cronaca, a ciò che accade nel mondo, alle dinamiche della nostra “politica”; e se per i primi due tipi di approfondimento generalmente riesco ad arrivare sereno alla fine del programma, quando si tratta di assistere ai dibattiti dei nostri “politici” mi assale, dopo le prime schermaglie, un nervosismo che non mi permette di trattenere parole ed insulti che generalmente non sono parte del mio usuale lessico. Qualcuno di questi insulti se ne esce per certune idee bislacche e chiaramente avvolte di menzogne. Ma quello che mi fa perdere le staffe è la maleducazione, 4

oramai accettata come inevitabile e necessaria “virtù” da tutti i partecipanti alla trasmissione; dal presentatore all'ultimo degli eventuali spettatori presenti, a tutti i partecipanti al dibattito, sembra che la cosa più importante da fare sia quella di non permettere agli “avversari” presenti di esprimere le proprie idee e le proprie critiche. L'importante è parlare, anzi gridare, tutti assieme in modo che non si capisca assolutamente niente di quello che viene detto. Non è permesso contraddire, sollevare dubbi sui comportamenti della parte avversa, svelare verità scomode. Sembra che tutto questo faccia “audience”: “la gente” rimarrebbe incollata allo schermo tifando per il proprio paladino. Il moderatore oramai nemmeno ci prova a fare il suo mestiere, ed i partecipanti delle varie fazioni oramai sanno che la prima cosa da fare è quella di impedire all'avversario di dire cose che potrebbero nuocere. Il dibattito, che dovrebbe illuminare la mente degli ascoltatori mediante i diversi contributi di idee, diventa una corrida senza alcuna regola. Non fornisce all'ascoltatore notizie, idee e conoscenza, ma solamente un surplus di adrenalina che , bene o male, gli fa credere di avere partecipato con onore ad un importante confronto. Del quale, in realtà, non si è capito un'emerita “minchia”!

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CAMPALTO SI, CAMPALTO NO A proposito di parcheggi

Osellino, supermarket del ladro

Riceviamo dal nostro lettore Mario Scarpa questa fotografia scattata a Campalto in via Tiburtina, proprio di fianco alla filiale della banca. Mario ha rilevato che, spesso, il piccolo parcheggio esistente è occupato; e che altrettanto spesso qualche cliente dell'istituto, o qualcuno che deve recarsi in un negozio vicino, poco si preoccupa di parcheggiare invadendo marciapiede e pista ciclabile, come risulta dalla foto, di fatto bloccando il passaggio ai pedoni che si vedono costretti a transitare in mezzo alla strada. Eppure ad una cinquantina di metri c'è il parcheggio vicino alla chiesa; oppure, ad un centinaio di metri, quello di via Marchesi. Speremo ben!

Proprio così, l’anno scorso si denunciava con l’articolo “furti vigliacchi sulle barche” pubblicato nel n° 131 della Pagina di Campalto questa attività illecita di furti sui natanti ormeggiati nel canale Osellino lungo il tratto adiacente al Villaggio Laguna. La speranza era che, dopo la pubblicazione dell’articolo. qualcosa migliorasse e che i controlli per fare prevenzione aumentassero. Ad oggi purtroppo le cose non sono affatto cambiate, anzi, si può dire, a giudicare da quanto accaduto nei primi giorni di marzo di quest'anno, che siano peggiorate. Si scriveva, a luglio-agosto 2014, che i ladri si erano specializzati nel portare via pezzi di motore fuoribordo facendo pensare che ci fossero delle vere e proprie commissioni di furto; ora la “spesa” dei ladri si è fatta più incurante, quasi strafottente di fronte al rischio di essere pizzicati: infatti attualmente oltre che rubare come prima parti di motore sono passati a rubare il motore completo, e non parliamo di fuoribordo piccolini ma di motori da 40/100 Cv, motori che pesano decine di chilogrammi e che per poter essere asportati dal natante necessitano di tempo ed attrezzatura. Questo sta a significare che i ladri si sentono tranquilli di operare come, appunto, fossero al supermercato con la famiglia per fare la spesa.

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Anche a Campalto ci sono cose belle di Daniele Conte

La chiesa di San Benedetto di Campalto ospita, per il periodo pasquale fino alla Pentecoste a maggio, un allestimento artistico particolare. L'idea prende spunto dall'installazione "White Doves" dell'artista Michael Pendry, realizzata in una chiesa di Monaco, della quale abbiamo trovato una foto in internet. Per la nostra chiesa abbiamo voluto giocare sull'idea dello stormo di colombe che segue dei fasci di luce gialla, convergenti o provenienti (a seconda delle interpretazioni) da Cristo stesso. Dalle colombe in volo che rappresentano la libertà, la pace e la speranza si arriva all'esplosione di gioia espressa dalle spighe di fiori luminosi e profumati delle ginestre. Una forza, quella delle ginestre, che riempie anche i posti più poveri e sassosi, di vita piena. L’allestimento aereo con le colombe (che rimarrà per i 50 giorni del periodo pasquale, fino a 6

Pentecoste) esprime la grande festa di Pasqua, la possibilità di rinnovamento che possiamo decidere di attuare in ognuno di noi. Non siamo soli! Anzi, come questo lavoro ha dimostrato, in pochi giorni in molti si sono uniti per fare squadra, per mezz’ora o per intere giornate, in un progetto collettivo e grande: solo insieme siamo riusciti a realizzare questa esplosione di gioia che ci fa stupire. Buona Pasqua. Una Pasqua che è solo iniziata, ma che continua: bisogna crederci… e volerlo! “Non abbiate paura di sognare cose grandi” ci dice Papa Francesco. Il rinnovamento, è possibile! I numeri: 850 origami di carta per le colombe, 600 metri di filo da pesca per sospenderle, 90 metri di rete gialla per le scie, 7 cavi di metallo tirati, 4 giorni per la realizzazione, 30 le persone che hanno collaborato.

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Si avvicina la Festa di primavera

Anche quest’anno la Comunità di Campalto si prepara per la Festa di Primavera, diventata ormai un appuntamento abituale e atteso, soprattutto dai più giovani. Rispetto alle precedenti edizioni ci sarà la novità della nuova “location”. Il parco di via Chiarin, essendo interessato da importanti interventi di riqualificazione urbana, non sarà disponibile. Così si è deciso di rimanere in casa e utilizzare gli spazi esterni del patronato dove verranno montati i soliti capannoni e organizzate le varie attività. Si inizierà la sera di giovedì 14 maggio con una rappresentazione

teatrale, il pomeriggio di venerdì 15 vedrà sfidarsi i bambini dai 6 ai 12 anni in giochi e gimkane con la bicicletta mentre sabato pomeriggio sarà la volta delle esibizioni sportive dei gruppi e delle associazioni. Le serate di venerdì e sabato saranno come ormai consuetudine rallegrate da musica, danze e tanta allegria mentre il ristorante proporrà specialità di ogni tipo. Conclusione domenica: dopo la messa si apriranno i laboratori per i pù piccoli, poi pranzo comunitario e giochi per tutti i gusti e tutte le età. Troverete il programma dettagliato nel libretto che sarà in distribuzione dai primi giorni di maggio. Un arrivederci a tutti alla Festa di Primavera per vivere un’esperienza di aggregazione e interpretare al meglio il desiderio di passare serenamente e in maniera positiva qualche momento insieme agli altri, chiunque essi siano.

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ECLISSI 2015: NASO ALL’INSU’ CON GLI ASTROFILI VENETI di Francesca Delle Vedove

La prossima volta accadrà tra dieci anni per l’eclissi parziale, nel 2081 invece si vedrà in Italia quella totale. Noi venerdì 20 marzo, grazie al gruppo Astrofili Veneti, c’eravamo! Dotati di telescopi, occhiali oscurati e vetrini, pertanto in tutta sicurezza, l’appuntamento con eclissi del sole è iniziato alle 9.30, per un paio d’ore, al Bosco di Mestre lungo la via Altinia. Nonostante il cielo nuvoloso, il fenomeno astronomico s’è visto molto bene creando davvero un’euforia generale negli spettatori: qualche bambino, giovani fotografi, appassionati di stelle e gente incuriosita, tutti con il naso all’insù per immortalare nella memoria lo spettacolo del Sole oscurato da una Luna enorme al perigeo nel giorno dell’equinozio primaverile. Certo, 8

questo era uno dei più mirabili appuntamenti per chi ama il cielo e le sue costellazioni, ma l’associazione Astrofili Veneti che ha sede a Campalto organizza incontri ed uscite tutto l’anno perché impegnato in attività di divulgazione e “sul campo”. Tra le attività del gruppo, che si trova ogni martedì dalle ore 21.00 nel patronato campaltino si fanno: -- Serate osservative organizzate in territorio comunale e limitrofo, durante le quali il Gruppo mette a disposizione i propri telescopi per apprezzare le meraviglie del cielo; -- Incontri presso molti istituti scolastici primari del comprensorio, con proiezioni e lezioni riguardanti vari argomenti di carattere astronomico; -- Corso “base” di Astronomia organizzato periodicamente in sede; -- Uscite osservative sotto i cieli bui delle nostre Dolomiti. Qui la trasparenza dell’aria e l’assenza di inquinamento luminoso consentono di accedere visualmente e fotograficamente agli elusivi oggetti del cielo profondo. Luigi Pazienza, presidente degli Astrofili Veneti, svela che in queste sere di primavera fino a maggio, si può vedere Giove mentre all’alba Saturno. Per chi volesse saperne di più, si può partecipare agli incontri del martedì sera o consultare il sito:

www.astrofiliveneti.it

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23 aprile: giornata mondiale del libro è un evento per promuovere la lettura patrocinato dall'UNESCO. A partire dal 1996, viene organizzato ogni anno il 23 aprile, con numerose manifestazioni in tutto il mondo. L'obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura. Per questo l’Istituto comprensivo “A. Gramsci” ha organizzato una mattinata di letture in Villaggio Laguna, al centro polifunzionale Pascoli e in piazzale S. Benedetto che ha coinvolto tutti i bambini e ragazzi, dall’Infanzia alla Secondaria. L’evento “Parole e note magiche”, conclude questa giornata: bambini e ragazzi leggono le poesie da loro stessi composte, accompagnati dalle note dei professori dell’indirizzo musicale.

Hai seguito i primi eventi di CampArte? Hai suggerimenti o consigli da inviarci? Hai qualche critica da fare? Vuoi proporre qualche iniziativa da inserire nel programma? Ci trovi su a “Camparte festival” o nel sito di Blog Territori e Paradossi www.territorieparadossi.it

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Ti ricordi la “naia”? Di Gianfranco Albertini

Dal 1 gennaio 2005 non c’è più l’obbligo del servizio militare di leva; non significa che è stato abolito, essendo contemplato nell’art.52 della Costituzione, ma sospeso, pronto a essere ripristinato in casi eccezionali. A seguire l’iter istituzionale era stato Sergio Mattarella, allora ministro della Difesa e oggi presidente della Repubblica. Io, come la gran parte dei cittadini maschi della mia generazione, mi sono sciroppato quasi un anno e mezzo di “naia”. Avevo un titolo di studio, un posto di lavoro stabile e pensavo che quel 10

periodo sarebbe stato solamente una perdita di tempo. Oggi, dopo una quarantina d’anni, visti i tempi che corrono, sarei portato a pensarla diversamente. Assieme all’abolizione dell’obbligo, è scomparsa ad esempio la visita di leva che permetteva un monitoraggio sullo stato di salute e anagrafico della popolazione giovanile. Chi frequentava l’università poteva godere del rinvio per motivi di studio mentre gli altri, raggiunta la maggiore età, venivano spediti al CAR (Centro Addestramento Reclute). Dopo un

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paio di mesi erano destinati ai vari reparti dove prestavano servizio per circa un anno. Come già detto in precedenza, di tempo ne ho perso tanto, spesso facendo cose che potevano sembrare stupide e inutili, ma ho anche conosciuto ragazzi che hanno appreso un lavoro o hanno imparato (magari a suon di punizioni…) a comportarsi in maniera civile e rispettosa nei confronti del prossimo. Personalmente sarei quindi dell’idea di ripristinare l’obbligo, soprattutto per i molti giovani che, per dirla un po’ all’antica, non hanno né arte né parte. Premetto subito che sono molto critico su guerre, armamenti più o meno inutili, spiegamenti di forze belliche, ma il nostro paese non sta godendo certo di buona salute e uno stato di

vigile allerta non guasterebbe. Tralasciando le persone che per scelta decidono di arruolarsi nelle Forze Armate, vedrei per uomini e donne una forma di servizio civile da dedicare alla salvaguardia del territorio e del patrimonio artistico o a varie forme di assistenza oggi portate avanti da esperienze di volontariato. Probabilmente non ci sarebbero per le strade tanti giovani sbandati, spesso facile preda della criminalità organizzata, e potrebbe essere svolto un costante monitoraggio sullo stato di salute della popolazione. In termini economici, i costi per le casse pubbliche sarebbero alti, ma si potrebbe incidere sul disagio sociale che oggi grava pesantemente sulla nostra realtà. E poi, qualche F35 in meno?

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AROMATICHE: DAL GIARDINO ALLA CUCINA di Daniele Conte

La primavera è quella stagione in cui si pensa di più al giardino: si osservano piante e fiori, si gira per vivai, si fanno progetti per i propri balconi e giardini, in vista dell’estate. Il momento in cui si “pensa” a cosa seminare o piantare, è quello più importante nella vita di un giardino: è come il progetto di una casa, esso sta alla base di tutto. Si riflette e si decide cosa, come e perché: la gestione degli spazi, i tipi di piante e accostamenti, la scelta in base alle loro e nostre esigenze. Piantare un albero a foglie caduche a sud, permetterà di avere estati più ombrose e fresche in futuro; scegliere piante che necessitano di poca acqua, ci farà risparmiare soldi e risorse, oltre che avere un giardino più in salute durante i periodi di 12

siccità. In questo numero parliamo di aromatiche: quando dal vaso si passa al piatto! Dopo il medievale Hortus conclusus, luogo ordinato ed armonico spesso all’interno dei monasteri, in cui crescono alberi da frutto, siepi e fiori, si sviluppa l’Hortus simplicium, dove “i semplici” sono quelle piante da cui trarre principi curativi. Le erbe officinali vengono coltivate e studiate per ricavarne medicamenti da radici, foglie e fiori e nel ‘500 nascono così i primi orti botanici. Oggi, le medicinali e le aromatiche vengono spesso considerate insieme; alcune sono erbe spontanee, altre di facile reperibilità e coltivazione. Le aromatiche, in particolare, hanno diversi vantaggi che ci tornano utili: sono piante perenni che necessitano spazi ridotti, alcune molto adatte a stare in vaso; solitamente richiedono poca acqua ed amano il sole; sono profumate e utilizzabili in cucina per condire e preparare numerosi piatti. Timo comune, Timo limone, Maggiorana, Origano volgare, Rosmarino: sono quelle che amano i luoghi assolati; Erba cipollina e Salvia richiedono più innaffiature; la Menta necessita di acqua abbondante e un luogo più fresco a mezz’ombra, ma sa ripagare con gusto e profumo usata per un thè marocchino o per un fresco mojito. Prezzemolo e Basilico sono le più conosciute, ma queste, al contrario delle altre, sono annuali. Una piantina ben sviluppata in vaso (diametro 14) costa tra i 1.50 e 3.00

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euro, nei negozi di fiori e vivai. Il nostro impegno deve essere quello di informarci e rispettare le esigenze di coltivazione che le piante diverse richiedono, affinché possano crescere bene; utile è accostare tra loro quelle con bisogni simili. Anche se amano il sole, soffrono se tenute

in balcone a sole pieno nel loro vasetto di plastica: preoccupatevi di rinvasarle in vasi più grandi (meglio terracotta) o per chi può in giardino. Se avete spazio, piantatele a gruppetti di uguali: un bell’effetto anche per l’occhio.

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L'Associazione culturale TERRITORI E PARADOSSI è orgogliosa di presentare la DODICESIMA EDIZIONE del corso “INTRODUZIONE ALLA FOTOGRAFIA DIGITALE”. L'obiettivo è di offrire ai partecipanti riferimenti culturali e tecnici che aiutino a concretizzare, in un'immagine fotografica, anche gli aspetti emozionali che generalmente determinano la scelta di un'inquadratura. Il corso inizierà MERCOLEDI 29 APRILE 2015 e si svilupperà in 8 incontri, che si terranno al MERCOLEDI SERA presso il Centro Polifunzionale “G. Pascoli” in via Orlanda a Campalto. Inizio delle lezioni ore 20.15 Per informazioni ed iscrizioni contattare: cell.: 348/8560551 - Alessandro cell.: 338/8222799 - Giuliano e-mail: info@territorieparadossi.it

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rilassiamoci...

L'elezzione der presidente Un giorno tutti quanti l'animali sottomessi al lavoro decisero d'elegge' un Presidente che je guardasse l'interessi loro. C'era la Società de li Majali, la Società del Toro, er Circolo der Basto e de la Soma, la Lega indipendente fra li Somari residenti a Roma, c'era la Fratellanza de li Gatti soriani, de li Cani, de li Cavalli senza vetturini, la lega fra le Vacche, Bovi e affini… Tutti pijorno parte all'adunanza. Un Somarello, che, pe' l'ambizione de fasse elegge', s'era messo addosso la pelle di un Leone, disse:

“Bestie elettore! Io so' commosso: la civiltà, la libbertà, er progresso… ecco er vero programma che ciò io, ch'è l'istesso der popolo! Per cui voterete compatti er nome mio!” Defatti venne eletto proprio lui. Er Somaro, contento, fece un rajo, e allora solo er popolo bestione s'accorse dello sbajo d'avè' pijato un ciuccio p'un leone! “Miffarolo! Imbrojone! Buvattaro!” -”Ho pijato possesso - disse allora er Somaro – e nu' la pianto nemmanco se morite d'accidente; peggio pe' voi che me ciavete messo! Silenzio! E rispettate er Presidente!

Versi del poeta romano Trilussa 1871-1950 (Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri -Trilussa è l'anagramma di Salustri)

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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.


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