144 ottobre stampa

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com ottobre 2015 Anno XI N° 144

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

Crisi per l’azienda Berti di Tessera Come vi sarà capitato di sentire in questi ultimi tempi, l’azienda di serramenti “Berti” di Tessera si trova in serie difficoltà: da qualche tempo i dipendenti sono rimasti senza lavoro (e senza stipendio da mesi) e di uno dei fiori all’occhiello del territorio sta per rimanere solo il nome. Berti era un’eccellenza nel settore vetro e serramenti: cos’è successo? Se lo

In questo numero: crisi per l’azienda berti_il mose fa acqua_campalto si, campalto no_la salute vien mangiando_coro serenissima_maratonella_piste ciclabili a favaro e campalto_ecco le solar bike_rilassiamoci.


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chiedono anche i lavoratori, che in questi mesi hanno protestato e affiancati dai sindacati hanno cercato il dialogo con gli esponenti della politica locale e con i titolari sperando in un rilancio dell’attività. Ma è arrivata da pochi giorni una doccia fredda: i titolari hanno ritirato la richiesta di concordato preventivo rinunciando a presentare un piano di rilancio. Che ne sarà degli oltre 40 dipendenti? Come è stato possibile arrivare alla perdita di un’attività che rappresentava un esempio virtuoso del territorio? A cosa sono serviti allora i sit in, le proteste e l’impegno degli assessori per una soluzione

utile alla ripresa della ditta? Certo è che per i dipendenti (perlopiù al servizio dell’azienda da molti anni, residenti nella nostra municipalità e non più in giovane età) non sarà facile trovare il modo di andare avanti. Non essendo chiaro come si evolverà la situazione, c’è molta preoccupazione anche per il fatto che non si sa se si potranno garantire gli ammortizzatori sociali, con ovvie conseguenze per i singoli e le loro famiglie. Si percepisce (e si condivide) la speranza che la situazione non peggiori ulteriormente e che ciò che sta accadendo non passi inosservato.

IL MOSE FA ACQUA di Francesca Rismondo

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Martina Zorzi


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Le ultime notizie provenienti dal Mose non sono rassicuranti. Dopo tutta la bufera, altri tre incidenti e tanti dubbi sul gigante lagunare: scoppia un cassone alla bocca di porto di Chioggia per l'elevata pressione del calcestruzzo ed è da rifare; stimati 10 milioni di euro in più. Poi si guasta la porta della chiusa nella conca di navigazione a Malamocco, che potrebbe costare anche di più del cassone di Chioggia. Questa sembra sia stata danneggiata dal maltempo, cosa ancora più grave visto che il sistema è creato ad hoc per proteggere Venezia dalle acque alte. Dulcis in fundo, ultima buona notizia quella della piattaforma galleggiante “jack-up” che a quanto pare non si è mai mossa dall'Arsenale in attesa del collaudo definitivo. Sembra infatti che già dall'inizio abbia avuto dei problemi nel collaudo e sia in attesa di essere riparata. Questa piattaforma è necessaria per l'installazione e sostituzione delle paratoie più grandi, che devono ancora arrivare dalla Croazia. Già all'epoca del bando di gara ci furono alcune incongruenze e stranezze sulla realizzazione di questa nave: la gara andò deserta, l'incarico venne affidato alla sempre presente Fip (gruppo Mantovani) e sembra che la cifra per realizzare la nave sia lievitata dopo questa assegnazione. Tutti aspetti che si stanno cercando di verificare, compresa l'analisi dei materiali impiegati, soprattutto nelle parti più delicate dell'opera.

Infatti potrebbe essere che queste non siano state realizzate con i migliori cementi e metalli. Le paratoie, per esempio, sono state realizzate in lamiera, protetta dalla ruggine con anodi di zinco che rilasceranno zinco in laguna (stimato in 12 tonnellate all'anno); anche le cerniere, il cuore dell'opera, sono in fase di valutazione. C'è già chi afferma che abbandonare adesso la realizzazione del Mose costerebbe allo Stato meno che farlo funzionare. Tutti elementi che fanno ben sperare nella riuscita di questa grande opera. E come direbbe Totò: “E io pago!”.

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Il Negozio Olivetti in Piazza San Marco, ideato dal grande architetto Carlo Scarpa, ospita la mostra Venezia e le Grandi Navi Propone trenta fotografie di Gianni Berengo Gardin realizzate tra il 2013 e il 2014 che ritraggono il quotidiano passaggio delle Grandi Navi da crociera nella laguna di Venezia. Si potrà visitare la mostra e lo spazio espositivo fino al 6 gennaio 2016.

la Municipalità di Favaro Veneto, in collaborazione con l'associazione "Amici del Nicelli", la Municipalità di Lido Pellestrina e Vela, è lieta di presentare, dal 10 al 17 ottobre 2015 presso il Centro Polifunzionale Pascoli in piazzale San Benedetto a Campalto, una mostra fotografica a cura di Pietro Lando intitolata La Grande Guerra al Lido Inaugurazione sabato 10 ottobre alle ore 18.00 a cura del ricercatore Paolo Borgonovi del Centro Studi Storici di Mestre. A seguire la conferenza "Il fronte del cielo", a cura del tenente colonnello Alessio Meuti dell'associazione di cultura aeronautica"Circolo del '72". Orari di apertura: -----

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10 ottobre: 18 00 -19.30 . 11 ottobre: 9.00 -12.30 e 16.00 -18.00 dal 12 al 16 ottobre: 9.00 -12.00 e 14.30 -18.00 17 ottobre: 9.00 -12.00 e 17.00 -19.30

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SERATA DI POESIA “I poeti lavorano di notte” Anche quest'anno siamo alla ricerca di poesie abbandonate, oppure timidamente nascoste, o semplicemente dimenticate: il 21 di novembre si rinnoverà la magica atmosfera che si è creata lo scorso anno nel corso della serata “Le poesie nascono al sole”, quando la lettura dei versi si è magicamente accompagnata alla musica, al canto, all'emozione di chi era presente. Quest'anno l'iniziativa prenderà il

nome “I poeti lavorano di notte”, da una delicata poesia di Alda Merini, più volte candidata al premio Nobel. Un'inversione di titolo a 180 gradi per mettere in risalto la straordinaria ed eclettica forza della poesia, la sua capacità di entrare nel cuore di chi la sa ascoltare; per poterne cogliere sfumature che riescono ad emozionare, a far rabbrividire, a fare innamorare!

Ogni partecipante può inviare una o due poesie, in lingua o in dialetto, per un totale complessivo di versi non superiore a 50. Le composizion devono essere inviate entro il 15 ottobre 2015 all'indirizzo email info@territorieparadossi.it (oppure concordando la consegna a mano al numero 3388222799 Giuliano). Contestualmente dovrà essere rilasciata una liberatoria per la pubblicazione delle composizioni nel catalogo della serata e di eventuali altre pubblicazioni.

Hai seguito i primi eventi di CampArte? Hai suggerimenti o consigli da inviarci? Hai qualche critica da fare? Vuoi proporre qualche iniziativa da inserire nel programma? Ci trovi su a “Camparte festival” o nel sito di Blog Territori e Paradossi www.territorieparadossi.it

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Campalto Si, Campalto no.

Campalto sì: Togli un’erbaccia e metti un fiore Qualche settimana fa, lungo il vialetto del Villaggio Laguna che percorro per andare da casa a prendere l’autobus, ho visto un signore piantare dei fiori in un pezzetto di prato pubblico. Mi volevo fermare a fare due parole e ringraziarlo per quello che stava facendo ma ovviamente ero in ritardo e così sono sfrecciata via. Mentre ero in autobus ho pensato al gesto di quel misterioso giardiniere. Non era tanto per l’atto estetico di abbellire un fazzoletto di prato con qualche fiore colorato, la gratitudine che provavo era più profonda. 6

Ho pensato: “allora c’è ancora qualcuno a cui interessa al mondo reale che gli sta intorno”. In un mondo sempre più indifferente, in quel momento ho provato un po’ di sollievo. Quei ciuffi di colore senza tante pretese ma pieni di significato mi sono sembrati la più bella composizione botanica del mondo. Il giorno dopo ho scattato una foto e qui ne approfitto per ringraziare il nostro giardiniere ignoto.

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Elena Brugnerotto


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Campalto no: Centro polifunzionale Pascoli Nel numero di febbraio di quest'anno avevamo segnalato lo scrostamento di un pezzo di intonaco esterno al Centro Pascoli. In questo numero vogliamo segnalare nuovamente questo buco la cui superficie, nel frattempo, è raddoppiata; naturalmente a terra, sotto allo stesso, si accumulano i detriti ; se il disfacimento dell'intonaco proseguisse con la stessa velocità in progressione geometrica (raddoppio della superficie del buco ogni sei mesi) il prossimo settembre potrebbe essere (ad essere ottimisti) di circa 4 metri quadri con il quadruplo dei detriti a terra! Piazzale san Benedetto Da tempo (anni) si sono staccati due marmi dalle panchine (a sinistra guardando verso la chiesa); contemporaneamente stanno proliferando le erbacce alla base delle stesse. E, sempre contemporaneamente, si stanno accumulando le foglie che iniziano il loro dovere di fine estate: quello di staccarsi dagli alberi e cadere a terra. Che sia possibile pensare ad una pulizia e ad una manutenzione programmata del Piazzale? Giuliano Brandoli

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Volontariato “Il Gabbiano” CAMPALTO La salute vien mangiando: un progetto del circolo Auser Il Gabbiano di Campalto Dal prossimo mese di ottobre, grazie anche al patrocinio dalla neo eletta Municipalità, partirà un progetto dal titolo “La salute vien mangiando”, composto di un ciclo di 8 incontri che si terranno presso l'Auditorium Di Favaro. Il titolo del progetto, “La salute vien mangiando”, non riesce a racchiudere e a trasmettere tutte le motivazioni, le aspirazioni e le idee che ci hanno mosso all'opera. In realtà, al di là del fatto che esso possa apparire banale e richiamare un tema come quello della salute alimentare apparentemente non nuovo, e purtroppo spesso banalizzato da trasmissioni di dubbia qualità, il ciclo di incontri affronterà questi aspetti in chiave completamente nuova e coinvolgente, fornendo un panorama formativo e informativo in grado di aumentare il nostro grado di conoscenza e di consapevolezza in un mondo in rapido cambiamento, sempre più globalizzato e assai 8

diverso da quello di qualche decennio fa. Tutti noi abbiamo un’idea della relazione che esiste fra l’alimentazione e la salute, ma quanto conosciamo il problema? Che strumenti abbiamo per capire come funziona il mondo della produzione alimentare, da quella agricola a quella dell’industria alimentare, passando per la filiera che porta il cibo sulla nostra tavola? E quanto ne sappiamo sul modo di preparare il cibo che mangiamo? Quali sono i rischi per la nostra salute? Cosa c’è e cosa può nascondersi dietro un alimento che compriamo? Abbiamo veramente capito la differenza fra alimentarsi e e nutrirsi? Siamo convinti che il servizio, l'aiuto e la vicinanza alle persone, debba passare anche attraverso la strada della conoscenza di questi temi, non limitandosi ad una generica informazione su quella che viene detta ”alimentazione corretta”, come spesso ci capita di vedere nelle trasmissioni televisive più o meno alla moda, o leggendo riviste di cucina, bensì fornendo strumenti di conoscenza sufficientemente approfonditi per capire, renderci più consapevoli verso la nostra salute e i rischi che corriamo. Il tema centrale dell’Expo 2015 di Milano è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Un tema importante quanto vasto per una grande esposizione universale, ricca di dibattiti, idee, proposte. Tutto questo anche

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per aiutarci ad addentrarci nel tema della nutrizione. Ecco perchè vi aspettiamo tutti al ciclo di incontri che partiranno a Favaro Veneto presso l'Auditorium il 28 ottobre e termineranno nello stesso luogo il 29 giugno 2016, e per far questo, non potevamo non avere dei partners d'eccellenza come compagni di viaggio: Federconsumatori, SPI, CGIL, CISL; UIL; ANTEAS. Un particolare ringraziamento va a

Federconsumatori Regionale del Veneto che mette a disposizione del progetto di Auser Circolo Il Gabbiano, tutta la sua competenza ed esperienza in materia, e soprattutto i suoi relatori, come noi tutti volontari. L'augurio quindi, è quello di ritrovarvi e ritrovarci tutti per ascoltare, confrontarci e a imparare qualcosa di più, o di diverso, sull’alimentazione e dunque sul bene più prezioso che abbiamo: la salute.

“La salute vien mangiando”. Ciclo di otto incontri Auditorium di Favaro Veneto (ex scuola De Nicola) dalle ore 15:30 alle ore 18:00. Progetto IO SONO ORIGINALE 28 ottobre 2015: La contraffazione alimentare, conoscere il problema per affrontarlo meglio. 11 novembre 2015: la contraffazione nei medicinali, nei prodotti naturali e in quelli cosmetici, conoscere il problema per affrontarlo meglio. Gli incontri sono aperti a tutti e adatti a tutte le fasce d'età e di istruzione. Sono a partecipazione gratuita e il materiale distribuito è offerto dalle associazioni parteciapanti al progetto. Il calendario completo degli incontri sarà pubblicato nel prossimo numero di novembre della Pagina di Campalto.

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Coro Serenissima: canzoni veneziane

Il Coro Serenissima è presente da molti anni nel territorio Campaltino. La sua sede è al villaggio Laguna nella scuola ex Gramsci. Il gruppo canoro musicale si è formato 35 anni fa con veneziani trasferiti in terraferma con l'obiettivo di ontinuare le tradizioni del bel canto veneziano ed è diretto e affinato dalla maestra Lucia Santi. I nostri concerti celebrano spesso i momenti più suggestivi della storia

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e cultura veneziana: ci vedono presenti, oltre ad altri avvenimenti, La regata delle Befane, la benedizione dei gondolini, La regata storica, lo sposalizio del mare. Con molto piacere ci proponiamo per alcuni concerti in occasione delle vostre ricorrenze locali. Cogliamo l'occasione per porgere un saluto di benvenuto al nuovo Presidente della Municipalità e al Consiglio tutto .

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6° maratonella di campalto

Domenica 4 ottobre Campalto, al clima umido e sonnacchioso di inizio autunno, ha opposto i colori e l'energia dello sport, dell'agonismo ma soprattutto della festa cittadina: la “Maratonella” che, giunta alla sesta edizione, ha visto snodarsi attraverso boschi, parchi e forti un allegro serpentone multicolore. Oltre 1800 i partecipanti, divisi nei tre tracciati. Il più lungo da 30 chilometri, ha registrato più di 800 iscritti; gli altri due percorsi da 15 e 6 chilometri, meno impegnativi e declinati anche in versione “Fit” e

“Nordic Walking”, sono stati invece affollati da famiglie, bambini e semplici appassionati, che hanno saputo dimostrare una sovrabbondanza di spirito sportivo e buonumore. Partiti dopo le 9, alle 11.30 del mattino la maggior parte dei corridori era già ritornata in piazza San Benedetto. A seguire le premiazioni: Flavio Mestriner, affiancato dal presidente della Municipalità di Favaro Marco Bellato ha distribuito riconoscimenti, targhe e medaglie alle migliori performance sulla 30 chilometri e ad altri partecipanti, restituendo a tutti la sensazione di una corsa pienamente partecipata. Alessandro Splendore ed Erika Bagatin si affermano sulla distanza dei 30km. La gara odierna assegnava inoltre i titoli italiani bancari. A tagliare per primo il traguardo è stato il portacolori della Vicenza Marathon che ha completato le fatiche in 1h48’38” precedendo Ferruccio Zorzetto (1h49’50”) e Ferdinando Capobianco (1h51’18”). Al femminile la Bagatin è prima con il tempo di 2h00’59”e precede Aleksandra Fortin (2h02’33”) e Sara Cremonese (2h04’17”). A mezzogiorno il sole ha definitivamente accantonato le nuvole e anche le strade vicine, fino ad allora immerse in una pigra quiete autunnale, si sono animate di gente festosa.

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Piste ciclabili a Campalto e Favaro di Gianfranco Albertini

Il Presidente Ordigoni, fino agli ultimi istanti del suo trascorso mandato, si era fortemente impegnato affinché fossero portati avanti il percorso ciclabile tra Punta Passo, Bosco di Campalto e Forte Bazzera e quello tra Favaro e Dese lungo via Altinia. Il primo, in carico a AVM, indispensabile per rendere fruibile il Bosco di Giulia e collegare in sicurezza Campalto con Tessera evitando i pericoli di via Orlanda, sembrava dovesse essere portato a termine in breve tempo. L’assegnazione alla ditta incaricata dell’esecuzione dei lavori era avvenuta a giugno ma a tutt’oggi non è stata spostata neppure una pietra e il degrado è ogni 12

giorno più percepibile. Per il secondo, invece, la situazione è sempre stata più complessa in quanto l’opera, il cui progetto risale al 2013, avrebbe dovuto essere cofinanziata da Comune, Provincia e Regione. A maggio, prima delle elezioni, con la conferma dei finanziamenti regionali e comunali, il problema sembrava risolto: oggi nessuno ne parla più. Raggiungere dal centro di Favaro i boschi Ottolenghi e Zaher, per fortuna ancora esentati dalle doppiette dei cacciatori, è un’impresa e percorrere in bici via Altinia fino a Dese richiede una certa dose di coraggio che in alcune ore della giornata rasenta l’incoscienza. Alle richieste

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portate avanti dalle associazioni la risposta, nel caso in cui ci sia stata, è sempre la stessa: non ci sono risorse economiche! Come abitante di Venezia, inondata ogni anno da oltre 30 milioni di visitatori che contribuiscono in modo sostanziale alla crescita “PIL cittadino”, mi sento preso in giro: se il bilancio comunale ha un deficit galattico, ciò non è certo imputabile ai pochi milioni che negli

ultimi anni sono stati investiti per la ciclabilità. Salta all’occhio invece la scarsa propensione da parte dell’attuale classe politica a continuare sul cammino virtuoso della mobilità sostenibile intrapreso negli anni scorsi scegliendo di privilegiare gli spostamenti individuali in auto; il tutto a discapito della nostra sicurezza e della qualità dell’aria che siamo costretti a respirare.

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ecco le solar bike: Le bici elettriche si evolvono: di Francesca Rismondo

Le biciclette elettriche sono presenti nel mercato ma ancora abbastanza limitate, visto il loro peso e la loro durata in autonomia da fonti di corrente elettrica non sempre performanti. Tuttavia si stanno sviluppando prospettive interessanti per questo mezzo che potrebbe aiutare molte persone ad andare in bicicletta ma “aiutati”, senza dover fare troppa fatica. Infatti è stata creata una bicicletta con pannelli solari integrati che consente di ricaricare la batteria con l'energia solare. Il primo prototipo è stato creato, udite udite, in Italia da un'azienda di Bolzano, con i pannelli integrati nel telaio. Questi consentono di essere completamente autonomi da energia elettrica per 15 km medi giornalieri; se il sole non è sufficiente a ricaricare la batteria è possibile ricaricarla classicamente attaccandola ad una presa di corrente. La pecca maggiore di questa bici è il costo ancora proibitivo (modello base da circa 6000 euro!) che non ne consente la diffusione sul mercato. Per fortuna la bici è dotata di gps e antifurto che. vista la percentuale elevatissima di furti di questo mezzo, sono indispensabili vista la sua “economicità”. Il passo innovativo successivo è stato compiuto da un ingegnere danese che ha creato 14

una bici solare con i pannelli integrati alle ruote e al telaio, rendendola più leggera di quelle classiche (16 kg contro i 30 kg circa normali). Ogni lato dei pannelli può raccogliere un massimo di 25 watt in una giornata di sole e a riposo, mentre si può sempre ricaricare in mancanza di luce solare alla presa elettrica. L'autonomia della batteria è di circa 70 km per ricarica. Può viaggiare ad una velocità massima di 50 km orari ed è possibile impostare attraverso un dispositivo sul manubrio la velocità desiderata. Tuttavia questo modello, chiamato Solarbike, è ancora in fase di studio e ottimizzazione e ovviamente per il progetto si è alla ricerca di investitori per finanziarne la produzione. Chissà che ne venga fuori qualcosa di buono!

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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.


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