151 giugno stampa

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com giugno 2016 Anno XIII N° 151

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

Addio Lino Toffolo, cantore di Venezia “Avrebbe voluto nascere a Betlemme, ma l’idea era già stata ampiamente sfruttata, cosicché ebbe i natali in una amena isola della laguna di Venezia – Murano – che in tal modo ebbe un motivo in più per essere famosa nel mondo. Correva l’anno 1934, e già si addensavano sull’Europa le nubi di un nuovo disastroso conflitto: evidente lo sbaglio imperdonabile anche nella scelta del momento”.

In questo numero: addio lino toffolo_il giardino di casa_il bosco di campalto 10 anni dopo_una sorpresa inaspettata_è nata una nuova stella_campalto no_la posta, i postini, la pubblicità_liquicamp_piccoli ciclisti crescono_ti consiglio un libro_ciclabile insicura_RILASSIAMOCI


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Inizia così l’autobiografia di Lino Toffolo nel suo sito web. E continua raccontando della sua vita in maniera semplice e ironica ma con una serietà ed una classe che caratterizzano un artista d’altri tempi. Coltiva fin da giovane il suo talento per l’arte della musica e della recitazione. Fa il suo esordio nell’emittente pubblica fino ad approdare al (non ancora così famoso all’epoca) Derby di Milano nel 1963. Da allora un escalation di successi cinematografici, televisivi, radiofonici e teatrali con importanti collaborazioni (come quelle con Mastroianni, Gassman, Lina Wertmüller e Dino Risi) che lo hanno consacrato, portandolo ad essere conosciuto sia in Italia che all’estero. Tra le sue moltissime e popolarissime opere, rimane indimenticata la sigla di “Johnny Bassotto” (scritta da Bruno Lauzi e Pippo Caruso). La sua arte è stata sempre legata alle sue origini che l’hanno caratterizzata in moltissime sfumature permettendogli inoltre di esportare la comicità veneziana al di fuori della laguna. E della sua arte troviamo traccia non solo nella sua carriera, ma anche nell’impegno e nell’analisi della società e della cronaca, non solo locale, che da sempre lo ha reso una persona simbolo per Venezia. In uno dei suoi ultimi post su Facebook raccontava così l’assurda moda diffusasi di recente tra i giovanissimi di scattarsi delle foto sui binari: “Ragazzi 2

e ragazzini, scusatemi! Non è solo perché sono invidioso della vostra età! Ma sdraiarsi sui binari per farsi un selfie un attimo prima che passi il treno non è «coraggio», ma «mona pura», da 24 carati! Vi auguro che il vostro angelo custode non si stufi e sia sempre pronto a salvarvi! (L’ho fatto anch’io andare a letto stanco morto!) Ma neanche si può contare su di Lui all’infinito! Scusatemi ancora, e ricordatevi anche dei vostri genitori!”. Lino Toffolo scopare all’età di 81 anni lo scorso 17 maggio a Murano, lasciando un vuoto artistico e umano incolmabile.

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Michele Lucchetta


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Il Giardino di casa di Francesca Rismondo Il consorzio di bonifica Acque Risorgive ha dedicato un'intera guida, stampata in 10 mila copie, per le 16 aree naturali della provincia di Venezia che si possono visitare per poter ammirare specie animali e vegetali e per godere di questi ambienti realizzati per disinquinare i corsi d'acqua. Si tratta di golene, aree umide, fasce tampone e invasi di laminazione sparsi nel territorio veneto, realizzate negli ultimi 15 anni e trasformate in vere e proprie oasi naturali. Molti uccelli e specie in via di estinzione sono tornate a ripopolare tali aree dopo la ricostituzione della vegetazione e delle fasce alberate che fungono da corridoi ecologici tra i vari ambienti. Alcune sono più conosciute, come le cave di Gaggio Nord, già Oasi Lipu, in cui gli uccelli trampolieri sono facilmente avvistabili, o le cave di Noale, Oasi WWF già esistente da numerosi anni, in cui si possono trovare l'airone rosso, il tarabusino, la rana di Lataste e la testuggine palustre europea. Altre sono invece meno nominate, come l'area umida Comunetto, bacino di fitodepurazione in comune di Mira, in cui si può ammirare l'airone Guardabuoi, o sempre verso Mira i bacini di scolo Comuna (ex cave Cuccobello) dove è stata avvistata la cicogna bianca. E ancora ci sono le golene del fiume Zero, lungo le

quali corre uno degli itinerari ciclabili più belli, che si estendono dal centro di Marcon alla confluenza del fiume Dese, in cui si osservano gheppi e molte specie di airone. Nella stessa zona, a Dese si può visitare anche l'area che fa parte del bosco di Mestre e a Favaro la Fossa Pagana (habitat con una storia molto complessa alle spalle). Nella guida inoltre si trovano i numeri da poter chiamare degli enti responsabili delle visite delle varie aree. Non è ancora chiaro dove si trova la guida e se potrà essere disponibile, ma ci auguriamo di averla presto per poter iniziare a sfruttare al meglio il territorio sotto al nostro naso.

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IL BOSCO DI CAMPALTO 10 ANNI DOPO di Elena Brugnerotto L’anno prossimo saranno passati 10 anni dall’apertura del Bosco di Campalto di Via Cimitero. E’ considerato ad oggi, un esempio riuscito di bosco naturalistico usato come parco urbano grazie al progetto dell'arch. Andreas Kipar che ha consentito, a solo un anno dalla progettazione, la sua immediata realizzazione e fruizione. Per chi non ci fosse mai passato, al suo interno è stata creata un'area a prato alberato, attrezzata con sedute di vario tipo, quale elemento di dialogo e di transizione tra il tessuto urbano e quello agricolo e la riqualificazione di un canale chiamato "Fossa Pagana" nella quale è stata piantumata una fascia di vegetazione ripariale con funzioni di fitodepurazione. L’altro giorno ci sono passata davanti e ho pensato che, come me, molti campaltini magari non ricordano o non considerano la possibilità di usufruire di questa zona verde del nostro territorio per una passeggiata o magari per un pic nic. Se la sua posizione un po’ periferica rispetto al centro da un lato rende la sua frequentazione abbastanza limitata, dall’altro è anche il suo più grande punto di forza. L'area, infatti, ha un'estensione di 6,7 ettari e confina ad ovest con l'abitato di Campalto, a sud con l' impianto di depurazione delle acque reflue e ad una derivazione del canale Fossa Pagana e ad 4

est con la caserma militare ed una vasta area agricola. Percorrendo tutta Via Cimitero che costeggia il bosco, dal parco è possibile arrivare a piedi o in bici fino al Forte Bazzera di Tessera e, non appena verrà ultimato il ponte che collegherà anche il Passo Campalto, da San Giuliano sarà possibile percorrere tutta la gronda lagunare della nostra zona, grazie ad un percorso ciclopedonale fortemente desiderato dalla cittadinanza e dalle associazioni cicloturistiche della zona. Oggi, purtroppo, il nostro bosco si è trasformato in un’area scarsamente fruibile causa l’assenza di manutenzione e le erbacce nelle quali è impossibile camminare.

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una Sorpresa inaspettata di Gianfranco Albertini

Negli ultimi tempi avevamo seguito in varie fasi l'avanzamento dei lavori sulla ciclabile tra Passo Campalto e Tessera. Con la realizzazione del ponticello che scavalca il canale ci si avvicina alla conclusione dell'opera e sarà così possibile pedalare o camminare in sicurezza sugli argini dell'Osellino tra il Parco di San Giuliano e il Bosco di Campalto, ammirando lo spettacolo unico di Venezia e della sua laguna da un balcone privilegiato come le nostre barene. Purtroppo però il percorso si ferma qui: in molti avevano letto nelle parole degli amministratori che si sono occupati della cosa, sia a livello municipale che comunale, che la ciclabile avrebbe dovuto raggiungere forte Bazzera e permettere un collegamento sicuro con Tessera.

Ci troviamo invece di fronte a un'ennesima opera monca, una delle tante, troppe, alle quali ci hanno abituato. Che fare a questo punto? È chiaro che l'opera, così come è stata strutturata, servirà a ben poco: le persone che si recano al Bosco di Campalto, per altro abbandonato a se stesso causa gli scarsi interventi di manutenzioni, percorrono via cimitero, agevole e poco trafficata. Quale interesse potrebbero avere le persone che da Mestre o Venezia desiderano percorrere la ciclabile se poi devono tornare dalla stessa strada? Purtroppo si continua a costruire a pezzetti, senza un progetto complessivo e con obiettivi non sempre ben definiti o, peggio ancora, si iniziano lavori che poi non vengono portati a termine. È il caso, ad esempio, della ciclabile tra Favaro e Tessera, realizzata per poche centinaia di metri con la parte restante rimasta sulla carta. Così, mentre nelle aree vicine si realizzano opere importanti che attraggono migliaia di appassionati (come ad esempio la “Green Way” che costeggia il Sile da Treviso a Portegrandi o i percorsi che si snodano lungo la “Piave Vecchia”) per noi diventa pericoloso anche raggiungere i boschi Ottolenghi e Zaher; praticamente impossibile, se non rischiando la vita lungo via Orlanda, Forte Bazzera e Punta Lunga.

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è NATA UNA NUOVA “STELLA”

L' AUSER “IL GABBIANO” di Campalto ha il piacere di comunicare che, presso il Quartiere Villaggio Laguna in Piazzale Zendrini 22, lo scorso 7 Maggio e' stata inaugurata la Biblioteca dedicata a Lino Soffiato. La biblioteca dispone di 1500 libri che si possono consultare tutti i giorni, dal Lunedì al Sabato sia al mattino che al pomeriggio. Si possono avere ulteriori informazioni contattando per telefono 041903525 oppure scrivendo all'indirizzo di posta elettronica bibliotecalinosoffiato@gmail.com Con questa iniziativa l'AUSER intende proseguire il percorso sociale/culturale di presenza nel territorio apportando nuovi luoghi di 6

incontro e, attraverso i libri, distribuire nuove opportunità di svago e di conoscenza. La nuova biblioteca è senza dubbio una opportunità in più per i residenti e per la comunità di Campalto, per giovani e per diversamente giovani.Siamo convinti che l'esistenza nel nostro territorio di due strutture simili (una biblioteca è da tempo al servizio della cittadinanza anche presso il Centro Pascoli) apra nuove possibilità di avvicinamento all'informazione da parte di tutti; e che una possibile programmazione coordinata delle due strutture, anche per eventi ed incontri, costituirà un'apprezzata offerta di iniziative culturali.

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Proprio con riferimento a queste iniziative, per il giorno sabato 18 giugno alle ore 18.00 presso la biblioteca “Lino Soffiato” è programmato un incontro con Giuliano Brandoli, autore del libro di poesie “Cose mie” presentato a metà maggio presso l'hotel Antony a Campalto: siete tutti invitati a partecipare e vi aspettiamo numerosi!

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campalto no CICCHE... Avevamo già segnalato, qualche numero fa, la pessima abitudine di chi fuma e getta a terra la cicca, ed anche segnalato la riluttanza di molti negozi ed esercizi pubblici, tranne qualche eccezione, a non raccogliere nemmeno quelle che sono a terra nei pressi del proprio locale. L'ammenda introdotta per chi si rendesse colpevole di questo gesto ineducato è puramente teorica: si è mai visto un vigile comminare una multa per questa infrazione? Anzi, quante volte si è visto un vigile da queste parti?

... E POVERI LADRI Ad accompagnare questo scarso senso civico si è unito, a fine maggio, un “signore” che nottetempo ha trafugato sedici piantine (rosmarino nano e lavanda) piantate pochi giorni prima, di propria iniziativa, 8

dall'associazione Campalto Viva nelle aiuole di via Passo Campalto! Un furto assurdo di questo “signore”: spero per lui che non si venga mai a conoscere la sua identità. Anche se…

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LE POSTE, I POSTINI, LA PUBBLICITà di Giuliano Brandoli Diverse persone si sono lamentate della strana “posta” recapitata dagli addetti alle consegne di Poste Italiane. Come si sa la pubblicità porta a porta è diventata oramai una consuetudine: giornalmente giovanotti in bicicletta infilano, nella cassetta per la “pubblicità” presente oramai in ogni condominio, i volantini di supermercati, grandi magazzini ecc. ecc. Nel mese di maggio, invece, le famiglie di Campalto si sono trovate nella propria cassetta, destinata alla posta personale, un volantino pubblicitario in formato A3 riguardante una ditta di scarpe ed abbigliamento casual, ma senza alcun indirizzo di destinazione. Cioè i postini hanno fatto un porta a porta (anzi un cassetta a cassetta) per recapitare, loro malgrado mi è parso di capire, un volantino pubblicitario non indirizzato, proprio come fanno i giovanotti in bicicletta di cui sopra. Vero è che un sorta di bollo stampato sul volantino farebbe supporre che questo tipo di consegna sia legale (aut. Naz/1/20/2011/CT eccetera…), ma comunque il cittadino è obbligato a ricevere, nella propria cassetta della posta, materiale pubblicitario del quale non è destinatario e per il quale molto probabilmente non ha alcun interesse. LA PAGINA DI CAMPALTO

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Per bambini e ragazzi: estate con...

L’Associazione di Promozione Sociale LIQUIDAMBAR nasce nel 2012 dall’incontro di professionisti nell’ambito dell’educazione, del counseling, dell’arte, dell’insegnamento e della formazione con lo scopo di intrecciare competenze e

saperi in chiave sociale. Per il terzo anno LìQuiCamp si propone come qualcosa di più di un semplice centro estivo: i bambini e i ragazzi saranno stimolati attraverso giochi e attività pratico-artistiche ad aprire finestre sul mondo reale, quello che da grandi costruiranno proprio loro. Non mancheranno laboratori multimediali, grazie alla collaborazione con l'associazione Blog Territori e Paradossi, gite all'aria aperta, sport e incontri formativi con enti come FIAB Mestre - Amici della Bicicletta, WWF e Biennale. Quest'anno, grazie al contributo di Coop Alleanza 3.0, abbiamo deciso di dedicare una cura particolare al momento della merenda per promuovere la cultura dell'alimentazione sana, etica e naturale con il progetto denominato “Buoni al cubo”.

GIUGNO

LUGLIO

partecipanti dai 6 ai 12 anni presso il Patronato

partecipanti dai 3 ai 5/6 anni presso la s. materna Sant'Antonio partecipanti dai 6/7 ai 12 anni presso il Patronato

1 settimana: 13-17 giugno 2 settimana: 20-24 giugno 3 settimana: 27 giugno-1 luglio

1 settimana: 4-8 luglio 2 settimana: 11-15 luglio 3 settimana: 18-22 luglio 4 settimana: 25-29 luglio

orario: dalle 8.00 alle 16.00 per informazioni ed iscrizioni: associazione.liquidambar@gmail.com - tel: + 39 349 8112387

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piccoli ciclisti crescono di Gianfranco Albertini

Il progetto di educazione stradale ha coinvolto Campalto e Mestre. Ora i piccoli ciclisti hanno una patente! Si sente spesso dire che i ciclisti sono maleducati, non rispettano le regole della circolazione e spesso sono fonte di pericolo per loro stessi e per gli altri. Dato che il peggior nemico di chi usa la bici è il ciclista indisciplinato, è bene educare i cittadini fin da piccoli all’uso di questo splendido mezzo. Alcune classi delle scuole materne ed elementari di Campalto e di Mestre hanno appena terminato una straordinaria esperienza: un progetto di educazione stradale che riguardava l’andare in bici. Grazie al progetto avviato dal Comune di Venezia, difatti, questi piccoli ciclisti hanno potuto frequentare lezioni teoriche che

poi hanno messo in pratica il giorno dell’ “esame”. Il parco San Giuliano è stato teatro di quest’esperienza formativa, che ha inaugurato la nuova ciclo pedonale insieme ai volontari della Federazione Italiana Amici della Bicicletta di Mestre. Grazie poi alla collaborazione del Decathlon di Marghera, i bambini hanno potuto avere caschetti e bici nuovi fiammanti. Le attività hanno divertito sia i bambini che i volontari, che avevano l’obiettivo di promuovere come mezzo di trasporto la bicicletta, che non solo è sostenibile e leggera, ma anche facile da manovrare e perfetta per i piccoli spostamenti dei più piccoli.

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TI CONSIGLIO UN LIBRO di Romena Brugnerotto

Cari cittadini di Campalto, eccoci quasi arrivati all’estate, che, se il tempo migliora, ci porterà al mare o in montagna con un po’ di tempo libero in più magari per leggere. Vi indicherò qualche lettura che mi è piaciuta e così la prossima volta che siete in biblioteca o in libreria, magari mi pensate e fate un buon acquisto. Inoltre, io dico sempre che un libro è sempre un regalo perfetto, a patto che lo scegliate pensando alla persona che avete di fronte. Partiamo Libro a tema Romantico: per te o il tuo amico/a che cerca un libro attraverso il quale sognare Eileen Favorite, Il bosco delle storie perdute, Eliott “Sono cresciuta in un luogo irreale (…) La fattoria sembrava esercitare un’ attrazione particolare sulle Eroine che avevano bisogno di prendersi una pausa dalla rispettive vicende. Madame Bovary aveva sonnecchiato sulla nostra amaca per tre settimane dopo l’abbandono da parte di Rodolphe. Penelope si era rimpinzata di minestra di lenticchie al curry, mentre aspettava Ulisse”. Un vero viaggio dolce e divertente sulle ali della fantasia Libro a tema Cosa succede nel mondo: per te che vuoi capire qualcosa in più della pazza società che ti circonda Oscar Farinetti, Storie di coraggio. 12 incontri con i grandi del vino, Mondadori In Italia si fa un gran parlare di cibo, vino e made in Italy. Ecco un libro che riassume molti dei temi caldi e che ha il pregio di raccontare storie di imprenditori italiani, spesso anche un po’ visionari. Sicuramente persone che, per amore del vino e del loro lavoro, stanno vivendo con grande passione. 12

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Libro a tema Giallo: quello con gli investigatori e i serial killer. Donato Carrisi, Il Suggeritore, Longanesi Se cercate qualcosa che vi tenga inchiodati alla sdraio e vi faccia ignorare il resto del mondo, questo è il libro per voi. Gli ingredienti ci sono tutti anche le 6 bambine scomparse. Al diavolo la paura e buona lettura.

Libro per viaggiare, almeno con la fantasia. Andrea Vismara, La mia Francigena Edizione dei Cammini. Oramai è di moda andare a fare il Cammino di Santiago. Eppure se vi piace questo tipo di attività, in Italia c’è la possibilità di fare la via Francigena che vi porta fino a Roma e non è certamente meno interessante a livello paesaggistico. Se cercate qualche idea e qualche buon spunto per partire, qui trovate quelli giusti.

Fuori da tutte le categorie ma assolutamente consigliato Gianrico Carofiglio, Passeggeri notturni, Einaudi Io non amo particolarmente i racconti (non mi appassiono abbastanza) ma trovo che questo libro di Carofiglio sia geniale per lo sguardo acuto che ci regala su alcune vicende del mondo. E allora evviva i racconti, quando sanno regalarti qualcosa.

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ciclabile insicura: «A sistemarla ci pensiamo noi» Si può definirla un’azione di “guerrilla cycling”; senza permessi, spontanea, per mettere in sicurezza un tratto di strada che attende da anni un percorso ciclabile sicuro. «Siamo solo all’inizio», avverte la decina di ciclisti che sabato 4 è andata ai Pili, prima del cavalcavia di San Giuliano per pulire e mettere in sicurezza “il troso”, lato Ferrovia. Si sono ritrovati i rappresentanti delle associazioni che hanno raccolto e consegnato quattromila firme per chiedere al sindaco Brugnaro di garantire un percorso ciclabile sicuro tra Mestre e Venezia. In bici hanno raggiunto i Pili con cesoie, tagliaerba, trancini, martelli, mazzette, forbici. «Il lavoro è impegnativo», spiegano. «Abbiamo cominciato a fare pulizia, non abbiamo certo finito. Abbiamo tolto numerosi arbusti e spuntoni 14

di vecchie paline mai rimossi e che per chi corre in bici sono un pericolo costante. Siamo solo agli inizi; avevamo chiesto al Comune di sistemare il “troso”. Se avessimo poi un attraversamento del ponte della Libertà all’altezza dei Pili, meglio con semaforo a chiamata, le biciclette non dovrebbero più andare in strada e il “troso” sarebbe utile per raggiungere San Giuliano. Anche quest’estate arrivare a Venezia in bici sarà un rischio; abbiamo a più riprese chiesto un confronto con l’amministrazione ma è rimasta lettera morta. Ora è tempo di passare ai fatti». Il 12 giugno a Mestre riparte la “Critical mass”, con partenza da via Giustizia, per chiedere una mobilità a misura di biciclette, seguendo una richiesta che coinvolge tutta Europa.

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rilassiamoci...

Che bello! ‘sto tempo da schifo ha rimandato di un mese la prova costume...

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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.


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