153 settembre stampa

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http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com settembre 2016 Anno XIII N° 153

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

b eccoci di nuovo Puntuale come l’inizio delle scuole torna la Pagina di Campalto. Dopo l’estate pensavamo di tornare in allegria ma il terremoto che ha mietuto vittime e devastato un territorio tanto fragile quanto ricco di storia ha rattristato i nostri animi. Riprendiamo comunque con rinnovata lena, sperando che il nostro contributo sia di utilità al nostro paese e ai cittadini che lo abitano.

In questo numero: Eccoci di nuovo_mose la storia infinita_ unesco chi è_ una pietra storica per campalto_ ancora charlie_ex discarica fosfogessi_pillole di viabilità_territori e paradossi news_ Treu colors-viaggio nell’india del nord_RILASSIAMOCI


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MOSE, la storia infinita di Francesca Rismondo

Ancora problemi sul fronte MOSE, che come opera sembra faccia ancora acqua da tutte le parti. Si è avviato infatti pochi giorni fa il test di sollevamento di alcune paratoie della struttura, ma queste non hanno voluto sollevarsi. L'impedimento di detriti, sabbia e anni di inattività hanno causato il flop del test e l'avvio di accertamenti per il mancato funzionamento. Il costo di manutenzione è stato valutato di 80 milioni di euro l'anno per lo smontaggio periodico, la pulizia delle incrostazioni e dalle alghe e la verniciatura. A queste pratiche si dovrà aggiungere anche la continua pulizia dei fondali e delle intercapedini da sabbia e detriti, che impediscono evidentemente il sollevamento delle paratoie, rendendo inutilizzabile l'intera opera. Sono in corso verifiche e accertamenti per quanto è successo, visto anche l'imminente arrivo delle ultime paratoie che dovrebbero essere 2

montate in breve tempo. Un'altra scoperta preoccupante riguarda le cerniere, cuore del sistema, che consentono il collegamento delle paratoie ai cassoni sul fondo delle bocche di porto. Si è notato che queste hanno segni evidenti di ruggine e cedimento in corrispondenza delle giunture. Se si pensa che le cerniere, progettate dall'azienda Technital spa e realizzate da Fip Industriale spa, sono state ideate per durare 100 anni con manutenzione quinquennale, la notizia della ruggine non dev'essere molto rassicurante. Anche su questo punto ci saranno delle indagini sull'utilizzo dei corretti materiali indicati nel progetto. Questi problemi di manutenzione evidenziano l'estrema fragilità dell'opera e della sua realizzazione. È chiaro comunque che il MOSE non può funzionare se non viene correttamente mantenuto, diventando quindi inutile.

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Unesco.... chi è? di Francesca Rismondo

Ho letto numerosi commenti riguardo l'Unesco, organizzazione internazionale che si occupa tra le altre cose della salvaguardia di siti importanti culturalmente o naturalisticamente per l'umanità. Scaturiscono dal recente ultimatum dato a Venezia, uno dei siti Unesco, nel richiedere miglioramenti della città e della gestione turistica e ambientale della stessa. Richieste non molto strane dal momento che la città risulta invivibile per tutti, sempre più caotica e lasciata a se stessa. Ma alcuni ritengono che Unesco sia semplicemente un sistema di controllo, una “minaccia” o al massimo un modo per ottenere soldi. Se si cerca un po' più in profondità il significato dell'organizzazione, si trovano i principi fondanti che sono la promozione della pace e la comprensione tra le nazioni con l'istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l'informazione per promuovere “il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali”; principi derivanti

direttamente dalla Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite. I progetti comprendono, oltre al mantenimento di una lista di patrimoni dell'umanità, anche e soprattutto programmi di alfabetizzazione, tecnici e di formazione degli insegnanti, programmi scientifici internazionali, progetti regionali e cooperazioni internazionali per conservare il patrimonio culturale e naturale e per preservare i diritti sovramenzionati. Pertanto, l'esclusione di Venezia da tutto questo e la sua dichiarazione a sito monumentale a rischio, è a mio avviso indice anche di una ben più grave carenza di questi valori di cui l'Unesco è portatore. L'idea di una possibile risposta alternativa alla sola convenienza economica potrebbe essere la risposta a numerosi problemi attuali della società moderna. «Poiché la dignità dell'uomo esige la diffusione della cultura e l'educazione di tutti per la giustizia, la libertà e la pace, tutte le nazioni hanno doveri sacri da adempiere in uno spirito di mutua assistenza[...]. Una pace fondata sui soli accordi economici e politici dei Governi non può determinare l'adesione unanime, durevole e sincera dei popoli; per conseguenza, questa pace deve essere costruita sul fondamento della solidarietà intellettuale e morale dell'umanità...». Preambolo del suo Atto Costitutivo

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Fotostoria del recupero di una pietra storica per Campalto e per Venezia

Una mattina di fine luglio, a chi transitava per Passo Campalto, si è presentato questo triste spettacolo: il cippo adiacente al ponte sull’Osellino era stato “istoriato” dalla mano di un anonimo writer che ha voluto lasciare anche nel nostro territorio il segno della sua stupidità e ignoranza. Grazie all'intervento dimostrativo ed istruttivo dell'Associazione Masegni & Nizioleti il recupero del “Cippo n.69 del Margine di conterminazione lagunare” è stato effettuato dopo pochi giorni dal suo 4

imbrattamento con vernice rossa. Si diffonde così in terraferma la conoscenza di come procedere al recupero degli sfregi grafici infieriti alle superfici monumentali con il fine della loro migliore conservazione. L'iniziativa è stata auspicata e sostenuta dalle Associazioni di Campalto "La Salsola" e "Terra Antica" di Favaro Veneto. Perchè l'abbiamo fatto? la risposta di due illustri italiani è qui di seguito. “Il fatto si è che quei simboli del passato sono nella memoria d’un uomo, quello che i monumenti cittadini e nazionali nella memoria dei posteri. Ricordano, celebrano, ricompensano, infiammano: sono i sepolcri di Foscolo che ci rimenano col pensiero a favellare coi cari estinti: giacché ogni giorno passato è un caro estinto per noi, un’urna piena di fiori e di cenere. Un popolo che ha grandi monumenti onde inspirarsi non morrà mai del tutto, e moribondo sorgerà a vita più colma e vigorosa che mai” Ippolito Nievo, Le confessioni d’un italiano "Quando un popolo non ha più senso vitale del suo passato si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato. Si diventa creatori anche noi, quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia." Cesare Pavese

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Questo monumento è stato ripulito dalla vernice rossa di ina stupida scritta di nessun significato. è invece importante per la comunità lagunare di Campalto il significato delle incisioni che questo cippo porta impresse che attestano la storia di una civiltà millenaria che ha lasciato un’eredità culturale e ambientale da conservare anche qui. Passo Campalto, 27 luglio 2016 Gruppo per la salvaguardia dell’ambiente La Salsola Associazione culturale Terra Antica Associazione Masegni e Nizioleti Sono state fatte molte segnalazioni sullo stato di incuria in cui versa il Cimitero di Campalto, documentato da numerose fotografie. Cercheremo di approfondire l’argomento nei prossimi numeri e cercheremo di capire di chi siano le competenze per la manutenzione di questo luogo e quali possano essere stati i motivi che hanno portato a questo stato di abbandono.

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Ancora “Charlie” di Gianfranco Albertini

Non ero stato “Charlie” lo scorso anno in occasione dell’attentato alla redazione, ancora meno lo sono ora dopo le vignette apparse sulla rivista parigina. Ho sempre pensato che il confine tra satira e derisione offensiva sia ben delineato e il varcarlo sia un fatto deliberatamente voluto; una cosa è far sorridere, un’altra deridere. Confrontando le due immagini, difficilmente si può capire quale dei due paesi si trovi in Francia e quale in Italia; come l’Italia, anche la Francia è disseminata di antichi borghi che rispecchiano la storia e la cultura di due popoli simili e che sarebbero stati gravemente danneggiati come i nostri, ma c’è una differenza sostanziale: l’assetto geologico, scarsamente sismico. Escludendo alcune aree a ridosso di Alpi Marittime 6

e Pirenei, il territorio francese è considerato a bassissimo rischio (da qui il proliferare delle centrali nucleari). Tutto si può criticare nella storia del nostro paese e nella gestione del territorio: dalla fragilità intrinseca, all’abusivismo, alle infiltrazioni del malaffare, ma una cosa è certa: i drammi umani non possono e non devono essere oggetto di alcun tipo di speculazione, tanto meno diventare ispirazione di pseudo umoristi. Ma in ugual misura non possiamo esimerci dal criticare una certa stampa nostrana che nei giorni scorsi si è scagliata contro il popolo francese come fossero stati complici nell’ispirare quelle vignette sconsiderate. Faccio fatica a immaginare un vignaiolo di Bordeaux, una casalinga della periferia parigina o un fabbricante di formaggi della Normandia

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fare considerazioni sul disastro di Amatrice. Francesi e italiani sono molto affini tra di loro grazie a una comune radice culturale, quella latina, ma hanno sviluppato nel tempo caratteristiche differenti: i nostri “cugini d’oltralpe” hanno costruito nei secoli un’attenzione quasi maniacale per la salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni, valorizzando il più possibile l’ambiente in cui

vivono. Da qui forse quella sciocca definizione di “Grandeur” scaturita dal fatto che ambiscono, e spesso ci sono riusciti usando magari un metro tutto personale, a fare le cose nel migliore dei modi. Quindi, se vogliamo parlare di libertà e democrazia, dobbiamo farlo nel rispetto reciproco della persona, chiunque essa sia, con la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni.

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L’ex discarica dei fosfogessi diventi parte del Parco di San Giuliano diLionello Pellizzer

Sul bordo della Laguna di Campalto, in un’area demaniale di circa 23 ettari, sono stati depositati tra la fine degli anni sessanta e gli anni settanta, circa 800.000 metri cubi di materiali eterogenei e rifiuti industrali. Circa 300.000 metri cubi sono costituiti da fosfogessi, residui dalla trasformazione delle fosforiti minerali in fertilizzanti, che producono emissioni anomale di gas Radon pari a 6/8 volte il livello medio. Alla fine degli anni ’90 è stato predisposto dal Magistraro alle Acque un progetto di messa in sicurezza dell’area, con la realizzazione del marginamento [sarcofago] per impedire lo scambio dei materiali 8

inquinanti con le acque della Laguna, la copertura impermeabile dell’area per isolare idraulicamente ed impedire il trasudamento del gas Radon e la realizzazione di una rete di drenaggio e scarico delle acque meteoriche. I lavori, costati 29 milioni di euro, sono stati completati nel 2004 e dopo un periodo di “osservazione” di 5 anni, verificata la “non pericolosità” dei livelli radioattivi, si sarebbe dovuto predisporre un piano di utilizzo pubblico dell’area. Ma a distanza di tanti anni l’area non è ancora libera, è ancora chiusa e recintata e quindi non usufruibile. Cosa sta succedendo? Sta succedendo che il tecnico collaudatore ha verificato che, dallo strato impermeablizzante steso sopra la discarica si infiltrano in falda migliaia di metri cubi e in laguna vanno a finire 1.500 metri cubi di acqua contaminata. Una vergogna e una vera beffa ai danni dei cittadini e delle casse pubbliche!! Una vergogna che il Consorzio Venezia Nuova [quello dello scandalo del Mose per interderci] abbia chiesto altri 8/10 milioni di euro per rimediare all’incredibile situazione. Nel frattempo e proprio a causa dello scandalo del Mose, il Magistrato alle Acque è stato messo in

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liquidazione e le sue competenze dovrebbero passare alla Città Metropolitana che ha assunto le competenze della ex Provincia in materia ambientale. Allora che fare? Chi deve decidere? La decisione dovrebbe arrivare da una Conferenza di Servizi costituita da Comune di Venezia, Città Metropolitana e la Regione nella quale decidere il modo per evitare lo sversamento delle acque contaminate in laguna e mettere a bilancio le risorse per realizzare le opere necessarie. Quando sarà convocata la Conferenza di Servizi? Al momento non è dato sapere e non è di buon auspicio l’immobilismo del Comune di Venezia e della Città Metropolitana

che, a distanza di due anni dalla sua nascita, viaggia col motore al minimo e riesce a malapena a fare la ordinaria amministrazione. Io penso che dovremmo darci un obbiettivo ambizioso ma significativo: una volta libera l’area dovrebbe essere inglobata nel Parco di San Guliano e sistemata per l’uso ludico e sportivo della cittadinanza. Sarebbero quindi necessarie decisioni rapide e qualificate, per rimediare ad una incredibile serie di manchevolezze ed errori [se non peggio] commessi in questi decenni e ridare ai cittadini di Campalto e di Mestre la possibilità di usufruire di un bene di grandissimo valore ambientale e paesaggistico.

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Pillole di viabilità campaltina

In un pomeriggio degli ultimi giorni di luglio è stato aperto il tratto di percorso ciclabile tra Punta Passo e il bosco di Campalto. Un secondo passo verso il definitivo completamento della Ciclovia delle Barene tra il parco di San giuliano e Forte Bazzera, elemento indispensabile

per collegare Tessera con Campalto e Mestre evitando i pericoli di via Orlanda. Ci auguriamo che questa realizzazione permetta di valorizzare definitivamente ciò che di più prezioso abbiamo dal punto di vista ambientale ricordando a tutti che le barene non sono una discarica. Nello scorso mese di luglio, sulla pagina Facebook di “Sei di Campalto se…”, si era aperto un ampio dibattito sulla pericolosità del passaggio pedonale che sta davanti alla chiesa di san Martino. In tanti avevano espresso la loro opinione proponendo soluzioni di vario tipo, molte delle quali per cause varie difficilmente realizzabili. Dopo una prima alluvione di “post” tutto è tornato nell’anonimato. Eppure, l’imminente avvio dell’anno scolastico avrebbe dovuto tenere vivo il problema esigendo qualche risposta da chi ha competenze sull’argomento.

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Dalla scorsa primavera sono apparse in via Gobbi recinzioni anonime e un cantiere allestito nel cortile di una villa, senza alcuna indicazione fornita alla cittadinanza. Dalla stampa si è appreso che si tratterebbe degli interventi preliminari del Bypass. L’opera, che continua a sollevare dubbi per gli altissimi costi ma soprattutto per la sua reale utilità, è destinata per diverso tempo (si parla di oltre un paio di anni) a sconvolgere la viabilità cittadina e la qualità della vita in prossimità dei cantieri. ANAS ha annunciato per l’autunno un’assemblea cittadina per fornire le necessarie spiegazioni: vista la latitanza endemica della politica nel nostro territorio, speriamo che la voce dei cittadini possa alzarsi con forza per difendere il diritto alla trasparenza e chiedere gli indispensabili interventi di compensazione.

Con l'inizio di settembre è ripresa a Campalto l'attività di Blog Territori e Paradossi presso il Centro Polifunzionale Pascoli. Dal primo settembre è stato riaperto il centro internet P3@ con i seguenti orari: -- martedi e giovedi dalle 17.00 alle 19.00 -- mercoledi e venerdi dalle 9.00 alle 12.00 L'accesso è aperto a tutti, previa iscrizione gratuita, ed è possibile utilizzare i computer con l'eventuale assistenza di un “tutor”. A fine settembre prenderà il via anche un corso di PC di 2° livello. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi presso il Centro negli orari di apertura, o inviare una mail all'indirizzo centrop3@gmail.com

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teritori e pardossi news CORSO DI FOTOGRAFIA IN PARTENZA! A settembre tutto si rimette in moto e anche noi vogliamo invitarvi a tirar fuori la vostra vena creativa! Abbiamo organizzato un corso base di fotografia digitale dedicato a tutti coloro che desiderano conoscere la propria macchina fotografica e approfondire la conoscenza dell’arte fotografica. La serie di incontri è finalizzata all'apprendimento dei principi fondamentali della fotografia, la composizione dell'immagine, l'esposizione, l'ottica fotografica, oltre che l'acquisizione degli aspetti fondamentali della post produzione. Durante le lezioni sarà dato particolare spazio alla discussione sull’applicazione delle tecniche apprese partendo dalle foto portate dei corsisti e, a conclusione del percorso, è prevista un’uscita fotografica con fini didattici e la successiva visione e discussione delle immagini prodotte.

Il corso è aperto a tutti. Non è richiesto nessuno requisito, ma avere una macchina fotografica reflex, mirrorless o bridge aiuta a comprendere meglio i contenuti del corso.

Inizio lezioni: lunedì 26 settembre 2016 ore 20.30 N° incontri: 8 lezioni + 1 uscita (durante un week end) Partecipanti per l’avvio del corso: minimo 5 (Raccolta iscrizioni entro venerdì 16 settembre) Prezzo: 100,00 euro comprensiva di quota associativa Promozioni: "Porta un amico" sconto del 10% a chi porta la seconda persona Insegnanti: i docenti del corso sono tutti fotografi per professione o per passione con alle spalle numerose esperienze di insegnamento della fotografia. Luogo: Sede Blog Territori e Paradossi, ex Scuola Gramsci, Via Sabbadino 7, Campalto Contatto : info@territorieparadossi.it per informazioni aggiuntive: pagina facebook: Blog Territori e Paradossi o contattare Elena: 3460809258 - Alessandro: 3488560551

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TUTTI ABBIAMO SCRITTO UNA POESIA ...trafitto da un raggio di sole... Dopo le belle e intense serate del 2014 e del 2015, nell'ambito delle iniziative di CampArte, torna anche quest'anno, a cura dell'Associazione Blog Territori e Paradossi, l'appuntamento dedicato alle “poesie nel cassetto”. A questo evento sono invitati a partecipare uomini e donne del nostro territorio che, in qualche periodo della loro vita, abbiano vissuto la dolce, intensa esperienza di scrivere versi: per se stessi, per amore, per paura o per rabbia, per gioia o per

dolore. Oppure che abbiano scovato, tra le cose impolverate del passato, pagine ingiallite di un proprio caro o di un amico vergate da versi sconosciuti. La serata di quest'anno avrà luogo a Campalto sabato 26 novembre, e il titolo si ispira a un verso del grande poeta italiano (premio Nobel per la letteratura nel 1959) Salvatore Quasimodo : “...trafitto da un raggio di Sole...”. Il tema per il contenuto delle poesie è comunque libero. La partecipazione è gratuita e ogni partecipante può inviare 1 o 2 composizioni (di lunghezza non superiore a 30 versi). In base al totale delle composizioni pervenute l'organizzazione si riserva di scegliere, in accordo con l'autore/autrice, una sola delle eventuali due poesie inviate. Le poesie della serata saranno raccolte in un libretto che verrà consegnato a ogni autore. Vi invitiamo a partecipare: non per “fare numero”, non per assistere a una esibizione, ma per vivere “insieme” la straordinaria, dolce forza della poesia! Per informazioni e per inviare i vostri versi: info@territorieparadossi.it Le poesie dell'anno scorso erano 29, gli autori partecipanti 14

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Mostra “True Colors – viaggio nell'India del Nord” di Francesca Rismondo e Elena Brugnerotto

La mostra nasce da un viaggio di ormai due anni fa, ma ancora vivo nei nostri cuori, effettuato dalla neo-Presidente dell'associazione Blog Territori e Paradossi, Elena Brugnerotto, e la sua “socia” Francesca Rismondo, che ha realizzato le foto che verranno esposte. Il nostro percorso è stato un viaggio “in salita”, mentale e fisica, partendo da Dehli e raggiungendo le quote altissime della catena dell'Himalaya. Siamo partite con nel cuore e nella mente le numerose testimonianze di Tiziano Terzani, innamorato di questi luoghi, e siamo tornate arricchite di esperienze nostre comprendendo meglio e condividendo la sua viscerale passione per l'India. Paesaggi, personaggi, emozioni, colori che l'India offre spontaneamente e che noi abbiamo voluto condividere con voi in un'esposizione che sappia rievocare le atmosfere di quei luoghi. Per i dettagli, l'inaugurazione della mostra e altro rimandiamo a breve sulla nostra pagina Facebook o il nostro sito www.territorieparadossi.it . Stay tuned!

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rilassiamoci...

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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.


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