N.154 ottobre 2016

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com ottobre 2016 Anno XIII N° 154

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

autunno... Spesi gli ultimi spiccioli di vacanze, ci inoltriamo sempre più nell’autunno. è una stagione dai mille colori ma che nell’animo delle persone mette altrettanti sentimenti, spesso contrastanti tra loro. Noi della pagina di Campalto proviamo comunque a lasciare i sentimenti un po’ da parte e cercare di scovare le notizie che possano essere di utilità ai lettori. Mentre si avvicina san Martino con le sue iniziative, auguriamo buona lettura.

In questo numero: la berti continua_riordino delle linee actv_true colors: viaggio nell’india del nord_se ci sei batti un colpo_ciclabile mestre venezia_i giochi del dopoguerra_la quarta rivoluzione industriale_ti consiglio un libro_siamo pronti_RILASSIAMOCI


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La Berti…continua di Martina Zorzi

La ditta Berti di Tessera, attiva nel settore del vetrocamera e dei serramenti in vetro, è diventata una cooperativa: dopo la volontà della proprietà di non proseguire l’attività e la dichiarazione di fallimento, i lavoratori (una ventina dei 46 totali) hanno preso in mano la situazione. La scorsa primavera hanno infatti costituito una cooperativa per tutelare i loro posti di lavoro e portare avanti la produzione di qualità che caratterizzava l’azienda. Ma come sta andando? Il riscontro che arriva da questi primi mesi di attività è positivo: la cooperativa ha ripreso a pieno ritmo e ha visto il ritorno di clienti affezionati: serramentisti, falegnami, liberi professionisti che intendono riprendere 2

contatti lasciati alle spalle e avvalersi della professionalità e collaborazione dei lavoratori della Berti. Tra i clienti più noti anche la diocesi copta (imminente il completamento lavori per quanto riguarda serramenti e vetri) ma non mancano i clienti fuori provincia e all’estero. Se le cose continueranno ad andare per il meglio, come tutti speriamo, non si esclude l’assunzione di operai e l’apertura di stage formativi ai ragazzi più giovani. Un augurio quindi affinché chi ha saputo rimettersi in gioco possa continuare ad apportare la propria professionalità e le proprie conoscenze nell’attività, e affinché questa prosegua e diventi un esempio virtuoso di risposta alla crisi.

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Riordino delle linee ACTV Ringraziando Alessandro Baglioni, capogruppo PD in Municipalità a Favaro Veneto, per averci concesso di condividere nella Pagina di Campalto le notizie e le sue perplessità riguardanti la riforma delle linee ACTV, riportiamo quanto ha scritto nella sua pagina facebook. In Commissione a Favaro è stata presentata dall'Assessore Boraso, dall'ing. Seno e dall'ing Zaggia di ACTV la riforma delle linee automobilistiche che entrerà in vigore dal 1° novembre 2016 che affianca ad alcuni aspetti positivi pesanti criticità che devono essere corrette. Il potenziamento dei servizi notturni risponde alla richiesta che il territorio faceva da molto tempo ma I problemi rimasti sono molti. Vengono fortemente depotenziati i collegamenti con la stazione ferroviaria, prevedendo l'abolizione della linea 9 (2 corse/ora) che non avrà più come capolinea la stazione.ma spostato in via Tevere. Ciò significa togliere il collegamento diretto con il centro di Mestrae, soprattutto, con la stazione ferroviaria e con il distretto sanitario di via Cappuccina: i residenti di Dese, Favaro (via Altinia), Campalto (via Gobbi) e Villaggio Laguna saranno costretti a cambiare mezzo e, tenuto conto che la linea 9 raramente rispetta gli orari, le coincidenze potrebbero non essere garantite. Tra l'altro questo taglio colpisce nuovamente il Villaggio Laguna, caratterizzato dalla presenza di molti anziani e che già in

passato è stato fortemente penalizzato. Inoltre diventerà quasi impossibile effettuare il vecchio percorso della linea 10 tra Villaggio Laguna ed Asseggiano, in quanto bisognerà fare almeno due cambi ed allungare di moltissimo il percorso, stante il taglio alla linea 9 e la modifica al percorso della linea 10 (che per una corsa/ora non transiterà più per il centro di Mestre). Per questi motivi è stata consegnata una mozione da parte del consiglio di municipalità di Favaro Veneto per richiedere il mantenimento del capolinea alla stazione ferroviaria e il passaggio per via Cappuccina.In commissione è stata ribadita inoltre la richiesta del potenziamento delle corse festive della linea 19, che continua ad essere sovraffollata, e la richiesta all'Assessore Boraso di farsi carico del problema della chiusura del secondo sottopasso della stazione di Mestre, oltre al problema più generale della massima confusione che regna nei pressi della stazione dopo la chiusura al traffico di via Trento.

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“True Colors” viaggio nell'India del Nord Racconti di viaggio ed esposizione di fotografie Centro Polifunzionale Giovanni Pascoli di Campalto Inaugurazione venerdì 28 ottobre 2016 ore 18.30

Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi… Quando lo sogni… Una solita sera d’inverno inoltrato, bevendo un solito tè, quasi per caso, decidiamo di voler fare un viaggio insieme. Non era un viaggio di piacere quello che cercavamo, era un viaggio dettato dal bisogno di evasione. Non andava bene una meta qualsiasi, sognavamo un’esperienza che potesse aprirci la 4

mente, allargare i nostri orizzonti, rimetterci in contatto con la parte più profonda di noi stesse. Unite dalla passione per i libri del nostro “Guru” Tiziano Terzani, per il fascino mistico della cultura Asiatica e per la voglia di vedere con i nostri occhi panorami e paesaggi ai confini del mondo, la nostra scelta è ricaduta sull’India del Nord.

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Su quelle montagne e vallate aspre ed inaccessibili d’inverno ma piacevoli ed accoglienti d’estate. Su quella natura incontaminata, che da sola basterebbe a depurare lo Spirito, dove, nei luoghi più irraggiungibili, spuntano templi e monasteri buddisti di straordinaria bellezza segnalati da centinaia di bandierine colorate mosse dal vento.

Quando lo ricordi… Paesaggi, persone, emozioni, colori che l'India offre spontaneamente e che noi abbiamo voluto condividere con voi in un racconto che sappia rievocare le atmosfere di quei luoghi attraverso immagini, ricordi e suggestioni”. Vi aspettiamo! Francesca Rismondo Elena Brugnerotto

Quando lo vivi… Il nostro percorso è stato un viaggio “in salita”, mentale e fisica, partendo da una Delhi caotica dalla quale non vedevamo l’ora di fuggire, e raggiungendo le quote altissime della catena dell'Himalaya passando per la zona del Kashmir al confine con il Pakistan.

E' INIZIATO IL CORSO DI FOTOGRAFIA! Lo scorso lunedì 26 settembre è iniziata la XIII edizione del corso base di fotografia digitale organizzato dall’Associazione Blog Territori e Paradossi. Sono otto gli aspiranti fotografi provenienti non solo da Campalto, ma anche da Favaro, Tessera e Marghera, che quest’anno hanno aderito al percorso che li introdurrà all’arte fotografica. La filosofia che ha accompagnato l’organizzazione delle lezioni è la citazione di Man Ray che dice: “Di sicuro, ci sarà sempre chi guarderà solo la tecnica e si chiederà "come", mentre altri di natura più curiosa

si chiederanno "perché"”. Infatti, l’obiettivo del corso non è solo insegnare, ma soprattutto incuriosire e appassionare. Sono previste otto lezioni e un’uscita fotografica nelle quali le spiegazioni della teoria verranno affiancate da discussioni sulle immagini portate dai corsisti per assimilare l’utilizzo delle tecniche attraverso lezioni partecipate. Vari insegnanti (storici e nuovi collaboratori) si alterneranno per offrire più punti di vista, raccontare più stili e mostrare più tecniche fotografiche.

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Se ci sei, batti un colpo... di Gianfranco Albertini

Negli ultimi tempi, nel nostro quartiere, stanno succedendo cose non molto chiare. Sono giunte in redazione diverse segnalazioni relative ai lavori in corso in via Gobbi: secondo quanto riferito dalla stampa a inizio estate ANAS avrebbe dovuto incontrare i cittadini per illustrare i tempi di realizzazione del bypass, quali disagi avrebbe comportato per i residenti e i potenziali interventi di compensazione. Fino a oggi nulla! Ma se ANAS tace, ancora più preoccupante è il silenzio della 6

municipalità di Favaro. Da quando si è insediata oltre un anno fa, nessuna iniziativa è stata presa nei confronti di questo problema. Ma non è l'unico: è in corso una radicale ristrutturazione del servizio pubblico ACTV e nessuno si è fatto sentire, nessuna iniziativa è stata presa per informare i cittadini per i disservizi che si verranno inevitabilmente a creare. Penso solo, anche per aver vissuto per diversi anni in prima persona il fatto, agli studenti che per raggiungere le sedi universitarie si servono del treno. Per non parlare poi delle situazioni arretrate: piste ciclabili al palo, genitori che per far nuotare i propri figli sono costretti a elemosinare ospitalità a Mestre o al Terraglio mentre da anni la piscina di Favaro è chiusa. Quando si pensò alla realizzazione di una nuova struttura in un incolto a metà di via Gobbi (angolo via Ca’ Dolfin), fu un fiorire di cartelloni contrari al progetto esposti da alcuni “benpensanti “ che hanno preferito il quieto vivere al benessere dei nostri ragazzi e alle necessità della cittadinanza di prticare un’attività salutare. Di fatto, dopo queste prese di posizione da parte di uno sparuto numero di residenti nella zona, il progetto è stato abbandonato senza proposte alternative valide con i risultati che oggi sono sotto i

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nostri occhi. Quasi a suonare come beffa è la notizia, fresca di conio e pubblicata nella pagina Facebook del Comune, di una nuova piscina che sarà realizzata a Marghera. Alla luce di questi e altri fatti si va diffondendo sempre di più l’impressione che il confronto con i cittadini e le associazioni non rientri nelle strategie politiche di questa amministrazione comunale e che il nostro

territorio non abbia bisogno di interventi strutturali importanti. Lo stesso appello lo rivolgo anche alle forze politiche di opposizione che latitano e, al di fuori di qualche post sui social media, non sono state capaci fino a ora di creare eventi in grado di coinvolgere l’attenzione dei cittadini sui problemi descritti e altri che essi vivono quotidianamente.

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ciclabile mestre venezia: qualcosa si sta muovendo In un articolo pubblicato nel numero di luglio della PDC avevamo descritto come, nel pomeriggio di una domenica di metà giugno, un fortunale di forte intensità avesse spazzato via parte della passerella a sbalzo che costituisce l’ultimo tratto della pista ciclabile verso il Tronchetto. Oggi, come si può vedere dalla foto, stanno per concludersi i alvori di ripristino in modo tale da permettere nuovamente l’utilizzo della struttura. Un’ulteriore notizia, che potrebbe essere finalmente buona se confermata, è giunta in questi giorni: dovrebbe essere imminente l’appalto per la realizzazione del tratto tra i Pili (dove inizia il ponte della Libertà) 8

e l’area del Vega. Se a ciò aggiungiamo l’interessamento manifestato dall’università per portare a termine il collegamento tra la nuova sede di via Torino e Forte Marghera con un ponte sul Canal Salso, si potrebbe dire che finalmente un collegamento ciclo pedonale previsto dal “Biciplan” e atteso da anni stia per vedere la luce. Come sempre non ci resta che attendere sperando che nuovi impicci burocratici o improvvise scomparse di fondi non rimandino la cosa, assieme ad altri progetti che attendono da anni, nel dimenticatoio.

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Gianfranco Albertini


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I GIOCHI DEL DOPOGUERRA Quando per divertirsi bastava la fantasia In occasione della XVI edizione della “Festa di San Martino in Stata” organizzata a Campalto dall’Associazione Campalto Viva e che si terrà i prossimi 12 e 13 novembre 2016 il cui tema sarà “il gioco”, l’Associazione Blog Territori e Paradossi, in collaborazione con l’Associazione Terra Antica, presenterà presso il Centro Polifunzionale Giovanni Pascoli una mostra dal titolo: “I giochi del dopoguerra: quando per divertirsi bastava la fantasia”. L’esposizione sarà composta da oggettistica dell’epoca recuperata da soffitte e cantine o riprodotta per l’occasione, materiale in prestito dal Museo Giancarlo Ferracina curato dall’Associazione Terra Antica presso la Scuola Don Milani, ma anche da una raccolta di immagini, foto e testi che testimoniano le attività ludiche dei bambini e dei ragazzi prima della produzione di massa di giocattoli di plastica e dell’avvento di televisioni e videogames. Purtroppo però ci sentiamo in dovere di concludere con un’amara considerazione: un tempo si giocava sui marciapiedi e nei cortili, cosa oggi non più possibile a causa delle troppe auto parcheggiate e, qualora i nostri ragazzi volessero anche recuperare quei giochi antichi dove potrebbero farlo? LA PAGINA DI CAMPALTO

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LA “QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE” La continua evoluzione tecnologica ci permetterà di vivere in un futuro prospero e meraviglioso ma c’è anche un rovescio della medaglia: quanti posti di lavoro siamo disposti a sacrificare perché una minima parte della popolazione possa viverla questa vita agiata?

La ricerca scientifica e la conseguente evoluzione tecnologica hanno permesso negli ultimi anni di raggiungere obiettivi e di superare limiti che fino a qualche decennio fa erano impensabili. Lo vediamo tutti i giorni intorno a noi a partire dalle cose semplici come ad esempio la continua evoluzione dei nostri cellulari che, ormai, sono diventati elementi indispensabili della nostra vita quotidiana (ed infatti non solo ci permettono di comunicare ma ci ricordano gli appuntamenti, ci permettono di accedere al nostro conto in banca, ci permettono di scattare foto e condividerle con il mondo, ecc.), oppure alle ordinazione di menù al ristorante tramite enormi 10

display touch-screen che, nelle versioni più evolute, ci indicano anche kcal e altre proprietà nutrizionali dell’alimento che andremo a consumare. A quelle più complesse come i prototipi di auto senza conducente che, una volta impostato il percorso, ci porteranno a destinazione senza dover mai intervenire nella guida o, addirittura, come la nascita di “avvocati virtuali” che elaboreranno linee di difesa per i propri “clienti umani” analizzando in pochi secondi migliaia e migliaia di leggi e sentenze. È innegabile che quello che si basa su queste innovazioni sarà un futuro meraviglioso. Un futuro che ci permetterà di vivere nell’agio di una vita a portata di click (o di touch).

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Un futuro in cui saremo quasi tutti rovinati. Ebbene sì, perché se è vero che da un lato tutta questa tecnologia ci semplificherà la vita, c’è anche un rovescio della medaglia di non poco conto: se tutte le attività che svogliamo possono essere ugualmente svolte da un robot che non si stanca, non chiede aumenti di stipendio, non si ammala e non sciopera, che convenienza hanno le grandi multinazionali ad assumere dipendenti umani? Ed è proprio questo il grande problema della cosiddetta quarta rivoluzione industriale: a fronte di una costante evoluzione tecnologica che mira a sostituire il lavoro dell’uomo con quello di macchine pensanti, l’equilibrio tra multinazionali (che mirano al contenimento dei costi ed alla massimizzazione del profitto) e salariati è in forte bilico ed il rischio di perdere milioni di posti di lavoro “umani” è altissimo. Luddismo? Da domani basta tecnologia e torniamo alla cara e vecchia ruota di pietra e bastoncini per accendere il fuoco? No. Il problema non è l’evoluzione tecnologica in sé, ma la sua gestione. La storia ci insegna che ad ogni precedente rivoluzione industriale è seguito un periodo di crisi per i lavoratori che hanno visto il loro lavoro svalutato e la depauperazione della loro persona a vantaggio delle macchine e, di conseguenza, a vantaggio (economico) dei datori di lavoro. Periodo seguito da lotte (anche

violente) sociali per la riaffermazione dell’individuo. Memori del passato, questa nuova rivoluzione industriale dovrebbe essere affrontata con le dovute cautele che impediscano il ripetersi degli eventi passati. Non esiste una soluzione univoca alla questione, ma di certo un ruolo fondamentale lo giocheranno le regolamentazioni, soprattutto fiscali, che permettano un’equa distribuzione della ricchezza tra multinazionali (che incasseranno guadagni da capogiro senza pagare quasi nessun dipendente) e “persone comuni” (che non avranno un lavoro e che quindi saranno impossibilitate ad accedere al mercato, anche a quello dei beni primari). Ecco quindi che “il vero problema non è se le macchine sappiano pensare ma se gli uomini lo facciano” (Burrhus Frederic Skinner). Michele Lucchetta

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TI CONSIGLIO UN LIBRO di Romena Brugnerotto Durante le vacanze, per chi le ha fatte, si leggono un bel po’ di cose. Se ora state cercando qualcosa per cui valga la pena ricominciare la buona abitudine della lettura, eccoci qua.

Isabel Allende - Zorro Feltrinelli Per chi invece sta cercando un romanzo in cui immergersi, quelli che ti scoccia scendere dall’autobus perché devi interrompere la lettura, ecco questo è uno di quelli. Isabel Allende, amatissima scrittrice sudamericana, ci trasporta nel nuovo mondo per raccontarci la nascita e il mito di questo eroe. E vi garantisco che la scrittura è così coinvolgente, i personaggi raccontati così bene, che faticherete a chiudere il libro. Io sono solo all’inizio ma so già che sarà brutto chiudere l’ultima pagina.

Alessandro Bertante - Gli ultimi ragazzi del secolo Giunti Tra i romanzi che sono stati tra i finalisti di premi importanti quest’estate, sicuramente merita una lettura il romanzo di Bertante che racconta del viaggio nei Balcani, dove, nonostante il passare del tempo, gli strascichi della guerra non sembrano essere ancora stati dimenticati. L’occasione è anche quella di raccontare l’adolescenza tra gli anni ’70 e ’80 in una Milano dove i giovani affrontano da soli i problema della droga e dell’AIDS.

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Andrea Camilleri - L’altro capo del filo Sellerio Se vi mancano le avventura del commissario Montalbano, dovete assolutamente leggere questa sua ultima avventura. Si parla del problema dei migranti, di una sarta misteriosamente uccisa e, udite udite, il commissario arriverà fino al nostro Nord Est. Ma non voglio rivelarvi di più, altrimenti non vi godrete la sorpresa.

Marco Steiner - Il corvo di pioetra Sellerio Siete dei fan di Corto Maltese? Marco Steiner immagina nuove avventure che coinvolgono l’amato personaggio di Hugo Pratt tra navigazioni e incontri con il mistero. La narrazione è coinvolgente e molto affascinante nelle descrizioni della città di Venezia e della Sicilia. Insomma un bel modo per restare in contatto con uno dei vostri eroi.

Art Spiegelman - Maus Rimango sul tema del fumetto per suggerirvi la lettura di questo classico del genere. Il racconto è ambientato durante la seconda guerra mondiale e descrive la tragedia della Shoa sulla base dei racconti del padre dell’autore, uno dei sopravvissuti di Auschwitz. La particolarità dell’opera sta nel fatto che i personaggi sono rappresentati in forma animale secondo delle metafore: ad esempio i protagonisti, gli ebrei sono dei topi perseguitati dai gatti nazisti. Insomma un’opera interessante che piacerà anche a chi non è un fan dei fumetti. LA PAGINA DI CAMPALTO

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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.


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