La Pagina di Campalto - Settembre 2018

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distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com settembre 2018 Anno XV N° 173

MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ

un ricordo.

In questo numero:

Riproponiamo come foto di copertina un’immagine molto cara ai Campaltini: sono i fiori che in primavera, come una nevicata tardiva, ammantavano di bianco l’albero che era diventato un simbolo dell’affaccio sulla laguna e su Venezia. Una folata di vento l’ha abbattuto, difficile sostituirlo con qualcosa d’altro. Attendiamo che la natura faccia il suo corso.

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LE ISOLE SOLE

Dopo la denuncia pubblica delle guardie ambientali volontarie del 7 febbraio 2018, "Ora l’isola di Campalto è pulita, l’erba è stata tagliata e i sentieri sono praticabili", così dichiarava Paolo Cuman, anima della Consulta della laguna media lo scorso 25 aprile, alla fine di una intensa giornata in cui decine di volontari "lagunari" hanno lavorato per raccogliere i rifiuti abbandonati dai soliti ignoti e smaltiti da VERITAS a spese ovviamente di tutti i contribuenti onesti di questa città. Tutti abbiamo sperato che il segnale lanciato con la manifestazione porti

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a modificare i comportamenti, sbagliati, di quanti pensano di disfarsi di rifiuti ed oggetti ingombranti sporcando un bene che è di tutti e che per la sua delicatezza non va usato ma protetto. (http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/05/06/news/ isola-di-campalto-di-nuovo-bella-dopo-un-giorno-di-pulizia-extra-1.16803425) Tutto questo è stato ancora una volta inutile: i barbari volgari inquinatori, sono fra di noi, e si accaniscono contro queste splendide ed incustodite isole.

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Ma c'è del barbaro anche fra i nostri governanti metropolitani che dopo le innumerevoli denunce ancora non sono riusciti a mettere in piedi una strategia di controllo e contrasto a questo fenomeno che non è causato da persone di passaggio saltuario, ma da precise tipologie di frequentatori lagunari. E si possono ben capire dai tipi di rifiuti che abbandonano in isola: mobilia vecchia inutilizzabile, detriti da demolizioni, vasi di vernici, ecc. Ci vuole tanto ad interpretare questi fatti? Ci vuole tanto per organizzare un agguato con i nostri agenti ambientali della Città metropolitana (ex provincia) per individuare questi

criminali ambientali? Si sono spese tante parole al vento per questa città, vediamo se questo Sindaco/cittadino/metrolopitano vuol fare qualcosa per l'isola di Campalto, e per le altre isole sole! Pino Sartori “La Salsola” Ci scusiamo con Pino Sartori e la Salsola per aver omesso il loro nome come autori dell’articolo apparso nel precedente numero di luglio della PDC relativo allla riqualificazione dell’Osellino.

Tornano i barbari nell'isola di Campalto, poche cose per ora, ma se non si individuano i responsabili presto sarà nuovamente una discarica abusiva, purtroppo nessun modo per identificarli solo dei nomi e dei giorni, evidentemente dei turni di lavoro LA PAGINA DI CAMPALTO

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passo dopo passo

In un’inserzione dallo stesso titolo pubblicata nel numero di giugno, avevamo presentato l’esperienza che un gruppo di giovani che risiedono nella comunità di via Orlanda, accompagnati dai loro animatori, avrebbero vissuto lungo l’Alta Via delle Dolomiti n° 1. Con piacere riportiamo di seguito alcune loro testimonianze. Z. racconta: “Siamo stati 5 giorni in montagna a fare trekking, attraversando percorsi di varia difficoltà, ghiaioni, sentieri, prati… dormendo nei rifugi e imparando le regole della montagna e la convivenza con le altre persone. Ci sono state giornate più faticose, altre più semplici però era spesso una soddisfazione perché non avevamo mai fatto nulla di simile. Inoltre c’era il lato positivo 4

che nei rifugi si mangiava molto e bene, e non ce l’aspettavamo. Era una grande soddisfazione quando, arrivati alla meta, mi giravo e vedevo parte della strada fatta, che a volte è stata molta” A. racconta: ”Sebbene l’esperienza sia iniziata con la rottura della suola dei miei scarponi, in realtà dopo tutto si è svolto in mio favore,

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grazie all’aiuto del gestore del Rifugio Vazzoler, che ci ha portati fino ad Agordo per un nuovo acquisto. Sono rimasto affascinato dal Lago Coldai dove mi sono divertito a lanciare i sassi per farli saltare, mentre nel lago del Rif. Croda da Lago abbiamo passato il tempo a catturare i pesciolini per poi rilasciarli. L’ultimo giorno per me è stato il più faticoso ma sono stato contento di essere riuscito ad arrivare alla meta finale. Durante le varie giornate ci siamo imbattuti in diversi animali selvatici, come le marmotte, e abbiamo molto riso quando gli asini, mentre stavamo pranzando, ci hanno accerchiati per rubarci il cibo.” R. racconta: “Secondo me la montagna è un’esperienza affascinante e allo stesso tempo ti aiuta a cambiare molte cose di te stesso, ti aiuta a migliorare i rapporti con le persone e vivi un’esperienza unica. Ho imparato a saper convivere con la natura e rispettarla”. M. racconta: “Mi è piaciuto molto camminare perché è una cosa che mi serve anche per il calcio, non l’avevo mai fatto prima ma mi ha fatto capire che posso superare alcune difficoltà e riuscire a fare cose che non credevo possibili. Mi è piaciuto tantissimo mangiare in rifugio, e anche molto il fatto di dormire tutti assieme in particolare la prima notte, che abbiamo avuto una casetta tutta per noi. Oltre al camminare

mi sono piaciuti molto gli animali, i laghi, le montagne di notte e aver conosciuto nuove persone con cui giocare. Gli educatori hanno scelto proprio un bel progetto da farci fare!” A cura degli animatori e dei ragazzi della casa “Santa Maria di Fatima” che hanno camminato per le Dolomiti

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Bike news --

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Il 30 luglio, presso gli uffici della Mobilità del comune, si è tenuto un incontro tra i tecnici del settore e i rappresentanti di associazioni e amministrazioni locali della Città Metropolitana per coordinare vari progetti legati al completamento degli itinerari ciclabili esistenti e alle priorità da individuare per la realizzazione di nuovi. Nel nostro territorio, come da più tempo richiesto, l’asse privilegiato è quello verso Altino, sia per valorizzare il il nuovo museo e l’intera area archeologica, sia per connettersi con la dorsale che da Treviso, costeggiando il corso del Sole, raggiunge il litorale. Questi interventi dovranno integrarsi con quelli già previsti che saranno realizzati con i finanziamenti concordati tra SAVE e il Comune di Venezia. Settimana Europea della Mobilità: dal 16 al 22 settembre, come da molti anni a questa parte, un’intera settimana è dedicata alla mobilità sostenibile. Numerose saranno le iniziative in programma: segnaliamo la conferenza di venerdì 21 presso l’auditorio di Favaro Veneto dal titolo “Bike to work: mobilità e salute” e la pedalata aperta a tutti nel pomeriggio di sabato 22 tra i boschi e i Forti di Mestre. Info: www.fiabmestre.it

campalto no Negli ultimi tempi nelle pagine social che si occupano di Campalto c’è stata una vera e propria pioggia di post sul degrado del parco Chiarin, che potrebbe essere una vera oasi verde nel nostro borgo, e del bosco di Campalto dove le erbacce stanno per inghiottire anche la nuova ciclabile che per altro, se non verrà prolungata al più presto come previsto fino a forte Bazzera, è destinata al degrado. Nel frattempo però, l’area verde di via Gobbi che costeggia le “ville” di via Ca’ Dolfin è rasata come un prato inglese, anche se quasi nessuno la frequenta. Non facciamo commenti, solo considerazioni. 6

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Campalto si (o quasi) Dopo le notizie più o meno positive che si sono rincorse durante la scorsa primavera, finalmente arriva un po’ di luce per il centro polifunzionale Pascoli. Il finanziamento previsto di € 185.000 per il recupero del piano superiore è stato confermato e a breve sarà pronto il progetto esecutivo. Per ottobre dovrebbe essere indetta la gara d’appalto e, seguendo i tempi previsti dalle vigenti norme, verso fine inverno potrebbero iniziare i lavori la cui durata è difficile da valutare. Resterà comunque aperto il piano inferiore che ospita, come ben sappiamo, numerose attività di studio assistito per i più giovani e varie proposte culturali. Purtroppo resteremo un’altro anno senza poter disporre degli spazi espositivi del piano superiore e, soprattutto, la cittadinanza verrà nuovamente privata del servizio che era offerto dal laboratorio di informatica P3@. Ci auguriamo che nel frattempo il controsoffitto regga il peso sempre più crescente delle deiezioni dei colombi e ci chiediamo se, vista la situazione che ormai si trascina da oltre un anno, non poteva essere messo in atto qualche provvedimento d’urgenza per anticipare l’inizio dei lavori.

Il Gabbiano Circolo Ricreativo Culturale Campalto - Villagio Laguna I NOSTRI SERVIZI Consulenza legale gratuita per i soci AUSER si riceve solo su appuntamento “Ausilio” spesa a domicilio: in collaborazione con il servizio Sociale della Municipalità e COOP Alleanza 3.0 il nostro Circolo ha aderito al progetto “Ausilio per la spesa” per la consegna gratuita della spesa a domicilio alle persone anziane, non autosufficienti, portatori di disabilità o con problemi motori temporanei che non possono recarsi personalmnte presso i negozi. I NOSTRI CORSI Corso di nformatica Attività di lavori a maglia, uncinetto, taglio e cucito La Biblioteca “Lino Soffiato” La possibilità di avere in prestito libri E inoltre “La Scuola di Canto” Per informazioni e appuntamenti: 041.903525 - bibliotecalinosoffiato@gmail.com dal lunedì al giovedì dalle 10,00 alle 12,30 il venerdì dalle 16,00 alle 18,00

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PILLOLE DI MODA: le “all star” di Monica Zennaro

Cari lettori siamo ritornati alla nostra rubrica con un pezzo da novanta e cosa se non le sneaker più cool che ci siano: le “All Star”. Le modelle dopo un servizio fotografico non vedono l’ora di infilarle per rilassarsi dallo stress del tacco 12. Le ragazze che abitano in centro città se le mettono nel tempo libero per avere un look rilassato e semplice. Abbinate a gonne, jeans skinny e semplici t-shirt bianche creano un look invidiabile da cui ne rimango affascinata. Sono prodotte dalla “Converse” , un’azienda molto sensibile ai problemi sociali nel mondo, infatti nel 2008, in occasione del centesimo anniversario della fondazione, l’azienda ha lanciato la red converse, un’iniziativa benefica contro il 8

diffondersi dell’aids in africa. Per un anno ha commissionato un modello di sneackers unico a cento artisti di tutto il mondo. L’iniziativa comprendeva anche una piattaforma a disposizione di chiunque volesse personalizzare il proprio paio con colori e decorazioni originali. L’ennesima prova che la converse si rivolge a un mercato di tendenza. Curiosità: Le prime all star vennero prodotte quasi un centinaio di anni fa. Rimase una scarpa da basket (solo in bianco e in nero) fino agli anni cinquanta, quando James Dean ed Elvis Presley le sfoggiarono sul palco e al cinema, subito imitati da tutti i teenager americani. Da questo successo, nel decennio successivo la Converse cominciò a produrle in diversi colori e lanciò il modello oxford, quello basso alla caviglia. Oggi non possono mancare nei guardaroba femminili accanto a nomi piu’ altisonanti, come Christian Louboutin e Manolo Blahnik. Sembra strano ma... il 60% degli americani sostiene di aver avuto almeno un paio di all star. Il modello alto è chiamato anche Chuck Taylor perché l’omonima star del basket universitario cominciò a portarle nel 1918, dando poi loro il suo nome. Piccole curiosità che condivido con gioia con voi e arrivederci alla prossima pillola dalla vostra Monica.

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La corsa dei 3 parchi, 3 ponti, 3 boschi e 3 forti Grande attesa per la 9° edizione della Maratonella di Campalto che inaugura quest’anno anche un percorso esclusivo per il Nordic Walking. Ma ecco alcune anticipazioni: si descriveranno le ottimizzazioni dei già collaudati tracciati e si presenterà il nuovo percorso per la camminata di Nordic Walking. Anche per questa edizione viene assicurata la chiusura al traffico della Via Orlanda che permetterà così anche al pubblico di condividere con gli atleti le emozioni della partenza e dell’arrivo. Ecco le distanze adatte alle esigenze di tutti i Runners, Nordic e Fit Walkers : 30 km - Maratonella di Campalto, cronometrata TDS 10 km - ludico motoria a passo libero e Fit Walking 14 km - camminata ludico motoria esclusivamente per Nordik Walking 15 km - Mini-Maratonella ludico motoria a passo libero e Fit Walking 6 km - FamilyFun Maratonella ludico motoria a passo libero, Nordic e Fit Walking L’iniziativa, in particolare la Family Fun, ha una sua specifica finalità benefica affiancando la sua Associazione Arco Acuto di Venezia, che attraverso iniziative di informazione, sensibilizzazione e raccolta fondi, contribuisce a sostenere "i meninos de rua delle favelas brasiliane. Appuntamento per tutti Sabato 6 e domenica 7 ottobre LA PAGINA DI CAMPALTO

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una proposta per capire e migliorare il nostro paese

Animare Campalto è una proposta che la parrocchia di Campalto fa al paese e alla sua comunità. Se è vero che un luogo è tale a partire da chi lo abita, e che l’essere cittadina e cittadino è ben più che un semplice stato di fatto, ma esprime una potenzialità che ciascuno ha di intervenire nella vita del proprio quartiere, Animare Campalto vuole provare a risvegliare proprio questa potenzialità. Una proposta che è anche politica, nella misura in cui interessa tutti e cerca di attivare dal basso percorsi condivisi di consapevolezza. Se molti parlano oggi di crisi della politica lo fanno infatti riferendosi ad una crisi delle forme tradizionalmente organizzate, ma dimenticando che essa è prima di tutto amore e cura per la polis, il quartiere, la città in cui una persona vive. Per qualche sera e qualche tempo vorremmo provare quindi a incontrarci, a capire come ciascuno di noi vive Campalto, le criticità di questo territorio ma anche i 10

suoi punti di forza. Vorremmo tentare di leggere insieme i luoghi in cui viviamo ogni giorno, di condividere idee e opinioni e, soprattutto, di elaborare insieme possibili proposte di cambiamento. Ci proviamo partendo da chi a Campalto lavora, da chi è impegnato nelle attività culturali e sociali, dai gruppi che animano il nostro territorio. Ma non lasciando indietro le proposte di nessuno che voglia contribuire. Nelle prossime settimane organizzeremo alcuni gruppi di discussione, rivolti alle associazioni e effettueremo alcune interviste a personalità significative del paese, nei diversi ambiti della vita sociale, culturale, economica, scolastica. A tutti chiederemo quali sono le criticità del nostro paese, quali gli elementi positivi per la vita quotidiana (come per esempio i trasporti, i servizi di vicinato, i servizi alla persona, etc.), quali sono gli interventi che servirebbero per migliorare le condizioni di vita del paese e quale il contributo che ciascuno si sentirebbe di dare. Questo percorso è aperto a tutte e tutti e assolutamente orizzontale, pertanto se una persona volesse darci delle indicazioni sui punti sopra esposti può scrivere all’indirizzo mail animarecampalto@gmail.com Proveremo poi a leggere insieme

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tutte le indicazioni che emergeranno in questi confronti, per individuare le proposte concrete e praticabili per cambiare in meglio il territorio che abitiamo. E queste proposte presenteremo successivamente a chi ha la responsabilità istituzionale del governo del territorio, senza rinunciare anche a verificare le iniziative che possono essere realizzate a partire dall’impegno di noi stessi. Animare Campalto è quindi un percorso aperto, uno spazio di incontro per riflettere sul luogo in cui viviamo e contribuire a migliorarlo. Se volete

si tratta anche di un’esperienza politica nel senso originario del termine, quello di chi ha a cura la città, il luogo in cui abita. Del resto, molti secoli fa, all’inizio della storia del pensiero politico, Platone faceva dire a Socrate che è bene che l’uomo stia nella città, perché fuori di essa c’è posto solo per gli animali e gli déi, mentre la città è fatta per l’uomo. Anche quella piccola parte di città rappresentata dalla Campalto che ogni giorno viviamo. Gabriele Scaramuzza

Campalto e la fibra Da questa primavera squadre di operai lavorano sconquassando strade e marciapiedi: buchi e “tacconi” in un contesto già degradato, come più volte segnalato anche nelle nostre pagine: tutto ciò per la posa dei cavi in fibra ottica per la telefonia. La scorsa settimana, sulla porta del condominio in cui risiedo, era stato affisso un cartello con alcune indicazioni per la connessione alla nuova linea. Parlando con un tecnico sui tempi di attivazione, con mia grande sorpresa, ho saputo che il servizio era destinato solamente agli utenti Vodafone e Wind. A questo punto mi sono chiesto: chi ha autorizzato lavori impattanti con un ripristino approssimativo su un patrimonio collettivo come strade e marciapiedi per fornire il servizio solo a una parte dell’utenza? Chi è al corrente di questa situazione piuttosto paradossale è pregato di contattare la PDC per fornire ulteriori delucidazioni. Gianfranco Albertini

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un tesoro sotto i nostri piedi Martedì 11 settembre, gli ambienti della “Sagra della Sbrisa” a Tessera hanno ospitato un incontro intitolato “Un tesoro sotto i nostri piedi” dove il tesoro è riposto nel nostro straordinario e unico ambiente e nel sottosuolo ricco di reperti archeologici. Altino e non solo, quindi. Dopo un breve saluto alle autorità presenti in rappresentanza dei comuni di Venezia, Quarto d’Altino e Marcon e al numeroso pubblico intervenuto, è stata ricordata la figura di Daniele Paccone, un amico da poco scomparso, per molti anni anima pulsante di TesseraBella. L’assessore alla mobilità del comune di Venezia Renato Boraso ha confermato la presa in carico della cifra stanziata da SAVE per gli interventi di compensazione già da tempo previsti e riconducibili alla messa in sicurezza dell’assetto viabilistico di Tessera e al completamento dei percorsi ciclabili verso Favaro, Campalto e Ca’ negherà. Purtroppo non sono stati indicati dei tempi, cosa che fa pensare a un avvio non certo immediato dei lavori. Si sono succeduti quindi gli interventi di alcuni rappresentanti delle associazioni che hanno organizzato l’evento: FIAB Mestre - Amici della Bicicletta ha messo in risalto come sia necessario privilegiare la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di itinerari ciclopedonali che possano permettere al cittadino di 12

muoversi in sicurezza o al turista di conoscere e capire le peculiarità del territorio. Sotto questo aspetto l’area compresa tra Campalto, Tessera e Favaro è ancora molto carente. La “Carta di Altino”, attraverso una serie di slide, ha fatto rivivere la storia di Altino che, attraverso i millenni, ha fuso la cultura dei Veneti a quella dei Romani, fino alla nascita di Venezia. L’area rappresenta ciò che resta di quella che era, al pari di Aquileia, la più importante città del nord-est, ed è poco valorizzata e l’auspicio è che si possa progettare al più presto un riassetto del territorio per rendere l’accesso più agevole sia dalla terraferma che dalla laguna che costituiva l’affaccio originale della città. Il relatore dell’associazione “Popilia Annia” si è soffermato, con ampie descrizioni, sugli interventi di mitigazione e compensazione previsti nell’attuale Masterplan aeroportuale facendo poi alcune proiezioni relative a quello che verrà elaborato prossimamente. Oltre al fatto di migliorare la qualità della vita ai residenti, in proiezione di un ulteriore incremento di flussi di passeggeri, sarà importante intervenire nel recupero di beni ambientali come il complesso della torre di tessera o di Dese. Oggi, chi esce dall’aeroporto, si trova in un ambiente anonimo, senza alcun richiamo alle caratteristiche ambientali, storiche e

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culturali dl territorio che dalla gronda Lagunare si estende verso Venezia. Si sono poi alternati numerosi interventi, alcuni con una vena critica che rasentava la polemica poco costruttiva, i cui temi riportiamo sinteticamente. L’insufficienza dei fondi previsti dagli accordi tra Save e Comune di Venezia per intervenire sulla mitigazione ambientale e sulla compensazione oltre al fatto di aver abbattuto centinaia di alberi per fare spazio a parcheggi sempre più ampi. Il moto ondoso causato dal continuo passaggio ad alta velocità di natanti e conseguente erosione delle coste. Da valorizzare, come già accennato in precedenza, la Laguna Nord e gli itinerari che offre. Un rappresentante dei vertici di SAVE ha poi spiegato come SAVE stessa non sia che il concessionario per i servizi aeroportuali e mero esecutore delle decisioni prese in ambito ministeriale e governativo da ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile). Ha inoltre confermato la piena disponibilità a confrontarsi con il territorio su tutti gli argomenti di sua competenza e addivenire a una gestione il più possibile partecipata nella stesura del prossimo Masterplan. L’intervento del sindaco di Quarto d’Altino ha ulteriormente messo in evidenza come la valorizzazione dell’area di Altino sia di estrema importanza per la città da lui amministrata ma che non debba rimanere di sua unica competenza. La posizione centrale, tra vie di terra e di

acqua e ai margini della laguna, richiede interventi che solo enti come la Città Metropolitana o superiori sarebbero in grado di offrire. La chiusura è stata affidata all’assessore De Martin che, dopo aver portato i saluti del Sindaco Brugnaro, ha toccato i vari argomenti emersi nel corso della serata. Ha invitato le associazioni a muoversi secondo un progetto comune in modo da non disperdere risorse umane e di idee. Soffermandosi sulla questione aeroportuale, che come era prevedibile ha sollevato molteplici interessi, ha ribadito come tutti gli accordi siano stati presi in seduta comune con i vertici ministeriali nel rispetto delle vigenti leggi e che numerosi interventi di mitigazione ambientale, alcuni già in fase di attuazione, siano stati approvati. Ha poi fatto notare come aeroporto, porto e rete ferroviaria facciano di Venezia e del suo entroterra una forza economica della quale non si può non tenere conto. Altino e l’intera area archeologica costituiscono un valore aggiunto a una città già di per sé ricchissima di cultura, ma difficile pensare che i costi ricadano interamente sui bilanci pubblici. Il Comune ha quindi deciso, vista l’importanza strategica dell’intero territorio e i suoi numerosi problemi, di nominare una persona, il cui nome sarà ufficializzato a breve, come referente tra gli enti locali e i cittadini.

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15 ANNI di “DUEVORO”

Si sa, 15 anni è ancora un’età giovane, ma se si pensa che è il tempo passato da quando nel 2003 abbiamo aperto la nostra attività, bè allora diventa un periodo significativo, anche se per noi è passato così veloce che sembra ieri. Stiamo parlando del nostro negozio-laboratorio di Oreficeria Due V Oro: le “DUE” siamo noi, Laura e Marta, la “V” come Vanin, il nostro cognome, che con orgoglio, portiamo assieme all’esperienza di nostro

padre, orologiaio e orefice a Campalto dal 1962. “ORO” come il prezioso metallo che nel nostro laboratorio prende forma nella realizzazione di gioielli. Valori che, abbiamo imparato, non sono solo negli oggetti che vendiamo, ma anche nel rapporto che in questi 15 anni abbiamo instaurato con i nostri clienti. Si, perché avere un negozio a Campalto ti permette di conoscerli bene, perché non è quasi mai un acquisto “mordi e fuggi”, ma c’è sempre il tempo per qualche chiacchiera tra un cambio batteria e la scelta di un regalo, soprattutto con persone che ti hanno visto crescere. In realtà con gli anni abbiamo anche conosciuto gente nuova, giovani clienti che sono venuti ad abitare nel nostro paese, che seguiamo con molta cura, perché da “coltivare” e accompagnare anche nei loro momenti importanti: fidanzamenti, matrimoni, battesimi. Ci fa sempre piacere quando i nostri clienti rimangono stupiti dicendo: “Ma quante belle cose avete!”. Un complimento che conferma che sappiamo cogliere i loro gusti, ci piace ascoltare i loro desideri, le loro idee, le domande, e rispondere con professionalità e competenza per accontentarli. Sì, per noi è bello avere il nostro negozio e lavorare a Campalto, è come se fosse la nostra seconda casa,

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che curiamo, coccoliamo e abbelliamo non solo per noi, ma anche per rendere vivo il nostro paese, nel nostro piccolo speriamo di farlo. Se venite a farci gli auguri, per tutto il mese di settembre vi aspettiamo con un regalo: uno sconto del 15% su tutta la merce, da usare fino al 13 ottobre 2018! Ora stiamo rinnovando il nostro sito internet, e potete già trovarci su Instagram e su Facebook alla pagina Due V Oro, ovviamente seguiteci e mettete “Mi piace”! A prestissimo!!! Da parte della redazione della PDC un augurio di buon compleanno e un ringraziamento per la famiglia Vanin che, mentre tante attività commerciali abbandonano Campalto, da oltre mezzo secolo ha saputo offrire al territorio professionalità e simpatia. Buona continuazione!

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La Pagina di Campalto è curata dal Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - bibliotecalinosoffiato@gmail.com Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: Blog Territori e Paradossi - Associazione Culturale. E-mail: info@territorieparadossi.it Stampato in proprio - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile online all’indirizzo: http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com o visitando la nostra pagina facebook.


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