MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese SETTEMBRE 2022 Anno XIX http://issuu.com/lapaginadicampaltoN°213lapaginadicampalto@gmail.com
In questo numero:
Torniamo, dopo un po’ di vacanza, dai nostri lettori. Se lo scorso anno l’autunno si annunciava pieno di in cognite legate essenzialmente alla pandemia, oggi se ne sono aggiunte altre. Alla guerra e alle conseguenti ricadute economiche, ci sono quelle determinate dal quadro politico che, forse, nemmeno le prossime elezioni saranno in grado di decifrare. Non ci resta che metterci alla finestra e guardare, naturalmente dopo aver espresso il proprio voto, ognuno se condo coscienza.
VERSO L’AUTUNNO
DI NUOVO AL VOTO_CAMPALTO SÌ_PRONTO CHI PARLA_SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ_ PREMIO CAMPIELLO_IL LIBRO DEL MESE_EQUINOZIO D’AUTUNNO_ LA PAGINA DELL’ARCHEOLOGIA. I boschi d’autunno. Camaldoli, Parco delle Foreste Casentinesi.
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DI NUOVO AL VOTO
Domenica 25 settembre andremo al voto per le elezioni politiche.
Si tratta di elezioni anticipate ri spetto alla scadenza naturale della legislatura, che sarebbe intervenuta nella primavera del 2023, poiché al cune delle forze politiche che soste nevano la maggioranza del governo Draghi ha tolto a quest’ultimo la fi ducia nel mese di luglio.
Per la prima volta, infine, l’elettorato attivo delle due camere è lo stesso, perché l’età anagrafica per potere
Per la prima volta eleggeremo un parlamento ridotto nel numero dei parlamentari, dopo la riforma costi tuzionale del 2020, suffragata dal referendum popolare, che ha diminuito a 400 il numero dei Deputati (rispetto ai 630 previsti nel testo co stituzionale del 1948), a 200 quello dei senatori (rispetto ai 315 iniziali).
medievale e anche prima, pur esistendo, il voto era sostanzial mente legato ad un gruppo sociale oppure a particolari status. È solo in età moderna, con l’affermarsi del costituzionalismo e dello stato libe rale, che si fa strada il voto come espressione della volontà del singo lo individuo, e come suo diritto. Per quanto riguarda il nostro paese, al momento dell’unità d’Italia venne esteso al neonato Stato il sistema elettorale del Regno di Sardegna, che prevedeva un suffragio limita to a circa il 2% della popolazione, determinato sulla base del censo e della capacità giuridica, oltre al fatto di sapere leggere e scrivere. Un primo ampliamento del diritto di voto
votare al Senato della Repubblica è stata abbassata ai 18 anni, come per la Camera dei Deputati (prima la soglia anagrafica era quella dei 25 Quelloanni).
Sono elezioni inedite, destinate a tutti gli effetti a rimanere, se non nella storia, negli annali della politi ca: per la prima volta si vota in settembre, con una campagna elettorale fatta in estate.
del voto è senz’altro l’atto che qualifica e contraddistingue la democrazia rappresentativa. Se è vero che un sistema politico, per essere considerato democratico, necessita di una serie di caratteristiche, è altrettanto vero che il voto è davvero il fondamento più intimo su cui si costruisce poi una democrazia matura. Tanto importante è l’eserci zio del voto che la nostra Costitu zione, all’art. 48, stabilisce che esso, oltre che un diritto, è un “dovere Incivico”.epoca
Gabriele Scaramuzza
Durante l’estate, anche grazie alle numerose segnalazioni dei citta dini, sono stati avviati lavori di sistemazione del manto stradale in alcune vie secondarie del nostro quartiere.
si ebbe nel 1882, abbassando l’età da 25 a 21 anni, riducendo amplia mente i requisiti di censo a favore della capacità giuridica (aver supe rato il ciclo di istruzione elementare obbligatorio); con questa riforma il corpo elettorale venne esteso a ca. il 7% della popolazione. Nel 1912 assistiamo ad un allarga mento considerevole del corpo elettorale, che viene esteso a ca. il 23% della popolazione del pae se: vengono ammessi al voto tutti i cittadini che abbiano superato i 21 anni e superato l’esame di licenza elementare, ed in ogni caso tutti i cittadini di età superiore ai 30 anni a prescindere dal fatto che avessero o meno il titolo di studio. Purtroppo questo lungo cammino
Ci riferiamo per esempio a via Morosina e, soprattutto ai suoi marciapiedi con l’asfalto deteriorato in molti punti e pieni di buche, che da decenni non vedono significativi interventi di manutenzione.
CAMPALTO SÌ
Non possiamo che augurarci che questo trend positivo interessi an che altre strade, soprattutto quelle che maggiormente sono state al trattate dal transito di mezzi pesanti durante la permanenza del can tiere del Bypass.
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Il primo, e forse più importante, intervento è stato eseguito in via Carlo Martello che, a causa dei lavori per il Bypass, era ridotta in condizioni inaccettabili.
ha riguardato solo i cittadini di sesso maschile, a testimonianza della lun ga permanenza di una cultura discri minatoria nei confronti delle donne, che rappresentavano comunque la metà del paese. Introdotto con il decreto luogotenenziale n. 23/1945, il suffragio femminile poté essere esercitato il 2 giugno 1946, in occa sione del referendum istituzionale sulla forma di stato tra Repubblica e Monarchia e delle elezioni per l’as semblea costituente: l’atto inaugurale della nostra repubblica e il momento fondativo della nostra Costi tuzione consentivano, finalmente, il pieno esercizio alle donne del prin cipale diritto democratico.
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Il Registro Pubblico delle Opposizioni, nato da diversi anni per i nu meri della telefonia fissa e dal mese di luglio 2022 esteso anche ai cel lulari, è uno strumento per opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie dei numeri di telefono di cui si è intestatari da parte degli operatori che svolgono attività di marketing tramite il telefono. Rappresenta uno strumento per tutelare la no stra privacy e i nostri dati personali: consente di registrare il rifiuto a ri cevere materiale cartaceo pubblici tario e telefonate promozionali.
Sarà certamente capitato di essere disturbati da chiamate telefoniche inopportune, al fisso e al cellulare, a fine di “telemarketing”, soprattutto da operatori di telefonia o sedicen ti fornitori di fonti energetiche. Ma un rimedio, sperando che funzioni veramente, esiste ed è alla portata, gratuitamente, di tutti.
annullare i consensi alla pubblicità precedentemente rilasciati. Una volta iscritto il numero nel Re gistro Pubblico delle Opposizioni, si potranno ricevere solo chiamate di telemarketing dai soggetti con i quali il cittadino ha un con tratto attivo o cessato da non più di 30 giorni (per esempio i propri gestori delle utenze telefoniche o Adenergetiche).ognimodo è sempre facoltà del cittadino annullare anche i con sensi alle chiamate pubblicitarie da parte di tali soggetti, rivolgendosi direttamente alle società interessa te. Inoltre, dopo l’iscrizione al RPO si potranno ricevere chiamate da soggetti a cui verrà rilasciato appo sito consenso, il quale potrà essere comunque annullato rinnovando Lal’opposizione.procedura di iscrizione è stata semplificata rispetto alla versio ne precedente: ora è necessario comunicare solamente i numeri di telefono (sino a 5), dimostrandone il possesso grazie a una verifica da effettuare interagendo con i sistemi del Registro. Per iscrivere il proprio numero di telefono al RPO il cittadino ha a di sposizione tre modalità: Web – compilando un apposito modulo elettronico sul sito: www.registrodelleopposizioni.it
La principale novità del Registro Pubblico delle Opposizioni è rap presentata dalla possibilità di esprimere la propria opposizione ai contatti per finalità di telemarke ting tramite linea fissa o mobile, an che con procedure automatizzate (“robocall”), in maniera semplifica ta e centralizzata. È infatti sufficiente iscrivere gratuitamente al RPO il numero di cui si è intestatari per
PRONTO CHI PARLA... [2]
dove possono essere reperite le modalità di iscrizione e di gestione del servizio, ma soprattutto sono illustrati i diritti e le tutele riservate al cittadino. L’autenticazione è pos sibile anche in assenza di SPID;
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Sportello Ludopatia aperto mercoledì h. 15.00/18.00
Per informazioni e appuntamenti: dal lunedì al giovedì dalle 10,00 alle 12,30 il venerdì dalle 16,00 alle 18,00 tel. bibliotecalinosoffiato@gmail.com041.903525CircoloRicreativoCulturaleAUSER“IlGabbiano”PiazzaleZendrini-VillaggioLagunaVenezia-CampaltoCircoloRicreativoCulturaleCampalto-VillagioLaguna Gabbiano
Gianfranco Albertini
gratuita per i soci AUSER - si riceve solo su appuntamento Spesa a domicilio: il ns. Circolo ha il servizio per la consegna gratuita della spesa a domicilio per persone anziane, non autosufficenti, portatori di handicap o con problemi motori temporanei che non possono recarsi personalmnte presso i negozi.
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Le richieste di iscrizione al RPO sono gestite entro un giorno lavo rativo dall’invio e diventano pienamente efficaci in 15 giorni per il marketing telefonico. L’iscrizione è a tempo indeterminato. Nel sito internet sopra menzionato sono presenti tutte le spiegazioni relative al servizio.
Telefono – chiamando dalla numerazione che si intende iscrivere il numero verde 800 957 766 dalle utenze fisse e lo 06 42986411 dai cellulari;
I NOSTRI ConsulenzaSERVIZIlegale
Settimana Europea della Mo bilità è la principale campagna di sensibilizzazione della Commissione europea sulla mobilità urbana Promuovesostenibile. un cambiamento com portamentale a favore della mobili tà attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni pulite e intelligenti di Latrasporto.manifestazione principale si svol ge dal 16 al 22 settembre di ogni anno. Le autorità locali sono inco raggiate a utilizzare la settimana in questione per provare misure di pianificazione innovative, promuovere nuove infrastrutture e tecno logie, misurare la qualità dell’aria e ottenere feedback dal pubblico. Ogni anno decine di Paesi (anche extra-europei) e migliaia di città aderiscono alla Settimana Europea della Mobilità che è riconosciuta
I luoghi, compresi gli spazi urbani e
Al momento oltre 40 Paesi e più di 2.100 città hanno aderito alla Setti mana Europea della Mobilità 2022. “Connessioni migliori” (Better connections) è il tema dell’edizione 2022 che copre ogni aspetto del trasporto sostenibile nell’ambiente urbano e può essere riassunto con 5 parole inglesi che iniziano con la lettera ‘P.
Le persone sono da oltre 20 anni al centro della Settimana Europea della Mobilità; sono le protagoniste e le destinatarie di circa 600 azioni di mobilità sostenibile che ogni anno vengono realizzate dalle città ade renti alla manifestazione.
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come campagna di punta per trai nare l’Europa verso la mobilità urba na sostenibile.
PEOPLE:
PLACES:
le aree verdi, devono essere piacevoli e funzionali per l’incontro e le relazioni tra le persone da mettere in relazione. Non a caso l’82% dei cittadini vuole che nelle città euro pee ci sia più verde.
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POLICY & PLANNING:
UNIONE EUROPEA Fondi Strutturali di Investimento Europei Lungo le vie del centro di Mestre
PACKAGES:
Le politiche e la pianificazione sono necessarie a ogni città per affronta re le sfide comuni della mobilità ur bana in modo completo e resiliente.
Maggiori dettagli e programma completo delle iniziative aperte a tutti nel sito:
https://www.comune.venezia.it/it/veneziainbici22
Il Comune di Venezia, in collaborazione con alcune associazionicitta dine sensibili al problema, propone una serie di iniziative: dal conteggio del transito di ciclisti in alcune zo ne della città, a momenti di forma zione, a “biciclettate” aperte a tutti per meglio conoscere e apprezzare il nostro territorio.
Per estensione indicano le sfide della logistica in ambito urbano: con segne-pacchi sempre più veloci, pulite e capillari. In questo senso le “connessioni migliori” sono quel le necessarie per trasferire flussi di dati tra fornitori e utenti e i giusti mezzi da utilizzare – come le cargo bike – per recapitare i pacchi fisici senza inquinare (oltreché i pacchetti di informazioni senza intoppi).
La Settimana Europea della Mobili tà offre una grande opportunità per gli urbanisti che vogliono pianificare azioni di mobilità partendo dai biso gni dei cittadini suggerendo nuove soluzioni di trasporto e allocazione dello spazio pubblico più sostenibili per le città.
Il Campiello, ha visto il successo delle opere in concorso confermato
sia dalle vendite ma anche dalla tra sposizione cinematografica di alcuni di esse. Si è dimostrata efficace l’i dea iniziale e mai mutata del mecca nismo ideato per giungere al vincitore: una duplice giuria, una tecnica ed una popolare. La prima preposta a nominare i cinque finalisti scelti tra quanti, secondo i termini del bando di concorso, vengono indicati am missibili al premio, la seconda, una giuria che varia ogni anno composta da 300 lettori, chiamati a scegliere il vincitore, ed i cui nomi rimangono segreti fino alla sera della cerimo nia, a garantire la totale indipen denza di giudizio. Nato a Venezia il premio aveva bisogno di un simbolo veneziano. Edilio Rusconi, allora giornalista e non ancora editore che fece parte delle prime giurie, trovò nel tipico spazio della vita pubblica veneziana, il campiello appunto, lo spunto giusto per definire una manifestazione culturale, il cui nome do veva sottolineare la partecipazione popolare e il legame con la città in cui il Premio è nato. Il nome "Cam piello"richiama anche l'idea del tea tro di Carlo Goldoni: la Venezia settecentesca, col suo mondo affollato da personaggi di ogni ceto sociale di cui l'autore seppe ben rappresen tare vizi e virtù. Come simbolo, che ne rappresenta anche il riconosci mento materiale, è stata scelta una vera da pozzo, realmente presente in un campo di Venezia.
IL PREMIO CAMPIELLO
Il “Campiello” è un premio lettera rio che viene assegnato a opere di narrativa italiana. Istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Ve neto con lo scopo di ritagliare un preciso spazio per l’imprenditoria veneta nel mondo culturale italiano. Nella sua storia, il Premio Campiello ha provato la validità delle sue scel te culturali segnalando all’attenzio ne del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana. La prima edizione si svolse nel 1963 a Venezia nell’isola di San Giorgio e vide premiare il romanzo di Primo Levi “La Tregua”. Il Premio, in segui to, fu ospitato in contesti tra i più rappresentativi della storia e della cultura della città quali ad esempio La Fenice e Palazzo Ducale: palco scenici di una città unica dove, han no calcato la scena, e si avvicendano ancora oggi i più importanti nomi della cultura italiana. Oggi il Premio, ritenuto uno tra i più prestigiosi d'I talia e tra i più importanti nel pano rama editoriale italiano, è un cana le con il quale gli Industriali Veneti intendono offrire il loro contributo alla promozione della narrativa italiana e a incentivare e diffondere il piacere per la lettura nella consape volezza che un premio trovi la sua massima ragion d'essere nel "creare nuovi lettori".
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Con il suo primo romanzo, “I miei stupidi intenti” in cui la faina orfa na Archy riesce a guadagnare la coscienza, il giovane Bernardo Zannoni ha trionfato a sorpresa al Premio Campiello 2022.
Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli al beri dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall’uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d’inverno, as sieme ai suoi fratelli: alla madre han no ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola.
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I miei stupidi intenti è un roman zo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venti cinque anni. Come un segno di spe ranza, di futuro, per chi vive di libri.
Gli animali in questo libro parlano,
usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d’altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall’istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mez zo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quel lo passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra ter rore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un’anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che ac compagna il lettore in una dimen sione non più umana, proprio quan do lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne.
Il primo settembre inizia l'"autunno meteorologico", seguito dall’au tunno astronomico. È l'equinozio a segnare l’inizio della nuova stagio ne autunnale e la fine dell’estate nell’emisfero settentrionale in cui ci troviamo. Nell'emisfero meri dionale inizierà invece la primave ra. Nel 2022 l'equinozio d’autun no sarà nella notte tra il 22 e il 23 L'equinozio,settembre. sia quello d'autunno che quello di primavera, è un mo mento particolare nella fase di rivo luzione della Terra intorno al Sole nel quale i raggi solari cadono per pendicolarmente all'asse di rotazio ne della Terra. Nel giorno dell'equinozio, sia l'emisfero settentrionale
Perché si chiama autunno?
Il nome "autunno" deriva dal
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L’EQUINOZIO D’AUTUNNO
Frutti d’autunno al mercato di Campo dei Fiori - Roma
che quello meridionale della Terra vengono raggiunti dai raggi del Sole con la stessa inclinazione.
Il 23 settembre del 2022 le ore di lu ce e quelle di buio saranno le stesse: in sostanza, la durata del giorno e della notte sarà uguale. La paro la viene dal latino aequinoctium, composto da aequus (uguale) e da nox (notte). A partire da quel gior no, nel nostro emisfero i raggi del sole arriveranno sempre più indeboliti sulla Terra, e le giornate ini zieranno ad accorciarsi, fino al gior no del solstizio d’inverno, quando la durata del giorno sarà minima ed inizierà la stagione invernale.
participio passato del verbo latino augere, che significa “aumentare”, “arricchire”. Autunno è infatti la stagione dell’abbondanza: è in au tunno che si concentrano i grandi raccolti della frutta. È in autunno che si svolge la vendemmia e la raccolta delle olive. Sempre in autunno si raccolgono le mele, le pere, le castagne, ed è anche la stagione di una serie di frutti “dimenticati” come la melagrana, il corbezzolo e le cotogne. Anche gli ortaggi riser vano grande abbondanza in questa stagione. L’ortaggio più famoso dell’autunno, oggi associato anche alla festa di Halloween, è la zucca. L'equinozio d'autunno chiamato an che equinozio di settembre, nelle regioni dell'emisfero settentrionale porta ad un silenzioso ma netto cambio dei colori della natura che virano verso il rosso, giallo e l’aran cione. Le foglie iniziano a cadere dagli alberi, offrendo lo spettacolo del “foliage”, che può presentarsi con tonalità cromatiche ecceziona li, soprattutto dove maggiore è la ricchezza di specie arboree come
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nei boschi. Per agricoltori e contadini da sempre questo momento è contrassegnato dalla famosa Luna del Raccolto (Harvest Moon) ovve ro la luna piena che splende nelle notti subito prima dell'equinozio d'autunno, che storicamente segnava la possibilità di lavorare fino a tarda notte illuminati proprio dal la luce della luna più luminosa che L'equinoziomai.
d'autunno è stato un giorno di festa per le culture fin dai tempi antichi, i romani ad esempio tenevano una festa dedicata a Po mona, dea dei frutti e delle cose che crescono, mentre nella mito logia greca antica l'inizio dell’au tunno era strettamente legato alla storia del rapimento di Persefone, una dea rapita da sua madre, la dea del raccolto Demetra, e porta ta negli inferi per diventare la mo glie di Ade, il dio-re degli inferi. Il periodo di tre mesi che Persefone trascorse nell’Ade corrisponde al periodo invernale quando sua ma dre nell’attesa di rivederla si rifiutò di far fiorire le piante.
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piazzale Zendrini - Campalto Villaggio Laguna
appositi oppure, più semplicemen te come potrebbe essere in questo caso, con strutture aggiunte, quali semplici tumuli di terra a collegare fra loro più deposizioni. Infatti, all’in terno delle aree sepolcrali esisteva un'organizzazione delle sepolture che mirava a razionalizzare gli spazi e a prolungare quanto più possibile il periodo d'uso della necropoli. Là dove le indagini hanno consentito di scavare in modo estensivo cimite ri in uso senza soluzione di continui tà per alcuni secoli, è emersa la ten denza a livellare il terreno per creare un piano di deposizione omogeneo nel quale organizzare le sepoltu re, prevalentemente con lo stesso orientamento, andando poi anche a sfruttare gli spazi di risulta. Que sto livello artificiale fungeva quindi da piano di frequentazione per lo svolgersi dei riti funebri e veniva so stituito, previo un nuovo interro, da un livello più alto quando non c'era più spazio per nuove sepolture. Ma i ritrovamenti non finiscono qui. Ottobre 2021. Piazzetta dei Leoncini, sul lato nord della Basilica, di fronte al Palazzo Patriarcale. Quindi in una zona opposta rispetto al preceden te ritrovamento. Qui, durante i lavori per la posa in opera di barriere di vetro a difesa della Basilica sempre dal fenomeno delle acque alte,
Un cimitero nel pieno centro storico di venezia. I ritrovamenti di resti umani attorno all’area marciana
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Anno 2018. Venezia. Basilica di San Marco. Dagli scavi per la messa in sicurezza dalle acque alte del narte ce, ovvero l’atrio della chiesa, riser vato ai catecumeni e ai penitenti in epoca paleo-cristiana e bizantina, a sud-ovest della Basilica, tra la pare te sud di questo edificio e la Porta della Carta di Palazzo Ducale, emer gono due sepolture. Si tratta degli scheletri di un uomo e di una don na, sepolti assieme. In buono stato di conservazione, vengono ritrovati uno sopra l’altro, divisi da uno strato di terreno di epoca medievale. So no state fatte al riguardo numerose, nonché fantasiose, speculazioni: chi ha parlato di due amanti, chi di due servitori. E’ certo che un fenomeno comune alle necropoli tardo-antiche (III-VI sec. d.C.) è la sovrapposizio ne e spesso anche la commistione di sepolture di tipo diverso. Come pure i raggruppamenti di sepolture, presumibilmente riferite a defunti legati da vincoli familiari, con recinti
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paleontologi, sono ancora al lavoro per capirne di più e quindi, al mo mento, in mancanza di un rapporto ufficiale (nel sito internet della So printendenza non vi è infatti nulla al riguardo) è possibile fare solo spe culazioni e ipotesi. Quel che è certo è che per tutto il Medioevo l’intera area attorno alla Basilica era un ci mitero destinato alle persone più benestanti (il che è attestato dalla dentatura perfetta di cui si è parlato in precedenza) desiderose di farsi seppellire nella zona più prestigiosa della città, sia dal punto civile che religioso, in quanto ospitava le re liquie del santo patrono. A quando risalgono? Difficile dirlo, considerati anche le esumazioni e i successivi reinterramenti ottocenteschi di cui si è parlato in precedenza. C’è chi ha ipotizzato un arco cronologico comprendente l’intero XV secolo. E chi, vista la grande quantità di resti ritrovati, ha collegato il fatto alle nu merose vittime dell’epidemia di Peste Nera che decimò la popolazio ne veneziana fra il 1348 e il 1351. In realtà, dei rinvenimenti così cospicui di resti umani nei pressi di un luogo così importante, come la Basilica di San Marco, è un fenomeno tipico di quella “inversione di tendenza” che si registra a partire dal periodo Tar do Antico e per tutto l’Alto Medioe vo. Ovvero, le sepolture, rispetto al mondo classico, diventano ora ano nime, senza iscrizioni, e si concentrano nei pressi delle chiese, cioè tra i vivi. Inizialmente il cristianesimo
emergono numerose ossa umane e ben cinque teschi. Uno di questi addirittura con i denti bianchissimi, fatto questo assai inusuale. Proba bilmente si trattava di un giovane, il cui cranio si è preservato in maniera ottimale grazie allo strato di fango in cui è stato ritrovato. Ma non saranno gli unici: fino a Natale dello stes so anno, i teschi ritrovati arriveranno a venti, mentre saranno decine le ossa che emergeranno ogni giorno dagli scavi. Ma non si tratta, come nel caso dei due scheletri rinvenuti sul lato sud, di sepolture primarie. Ovvero, non erano stati sepolti lì in origine. Siamo in presenza di ossa che erano state ritrovate già nel cor so dell’Ottocento, quando si decise di costruire una canaletta, con funzione di collettore fognario, a fian co della Basilica. In quell’occasione, venne ritrovato l’antico camposan to medievale e si decise di creare una grande fossa che accogliesse i resti umani che erano stati ritrovati in quell’occasione. In pratica, delle sepolture secondarie. Giugno 2022, dallo stesso luogo e sempre dal medesimo cantiere, vengono ritro vati numerosi scheletri anneriti oltre a una sepoltura risalente al XIII-XIV secolo. Decine di resti di uomini e donne provenienti anch’essi dall’an tico cimitero medievale, ma questa volta sono delle sepolture primarie e quindi gli scheletri vengono ri trovati ancora nella loro posizione originaria. La Soprintendenza, tramite l’archeologa Sara Bini e alcuni
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non ammetteva la sepoltura nelle chiese, poi furono proprio queste ultime ad ospitare i cadaveri: all’in terno (compresi il cortile e l’atrio), nel chiostro (spesso chiamato os sario) e nelle zone limitrofe consa crate. Le sepolture dovevano quindi avvenire ad sanctos et apud aecclesiam (ovvero vicino ai santi e presso le Piùchiese).lasepoltura era vicina alle reli quie, più era considerata dal punto di vista sociale. Tanto più, come in questo caso , se si tratta delle spoglie del patrono di una delle città più importanti del bacino del Mediter raneo. In sostanza, nella sensibilità
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tardoantica ed altomedievale era venuta meno la distinzione tra spa zio dei vivi e quello dei morti, in una compenetrazione di spazi che tro verà poi ampio riscontro nel Basso Medioevo, con il diffondersi della consuetudine di seppellire all'interno delle chiese urbane. Si veda, a tale proposito, l'usanza di depor re inumazioni infantili nei pressi o all'interno dei battisteri in un signi ficativo riscontro tra la simbologia del battesimo, nascita alla vera vita, e della morte, rinascita alla vita ultraterrena.
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Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: Blog Territori e Paradossi - Associazione Culturale. E-mail: Stampatoinfo.blogterritorieparadossi@gmail.cominproprio-RegistrazionepressoilTribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003
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