maggio 2015 - numero speciale

Page 1

distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese

http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com MAGGIO 2015 numero speciale

31 MAGGIO 2015 - SPECIALE ELEZIONI

MUNICIPALITÀ DI FAVARO VENETO: I CANDIDATI PRESIDENTI A CONFRONTO, FORMIAMO LA NOSTRA IDEA Domenica 31 maggio si terranno le elezioni per il rinnovo di Presidenza e Consiglio della Regione Veneto, del Comune di Venezia e delle Municipalità. Siamo chiamati quindi ad informarci, leggere i programmi, conoscere i candidati ed andare a votare. Noi de La Pagina di Campalto abbiamo voluto interessarci di chi ha scelto di proporsi per la nostra Municipalità di Favaro, chiedendoci: “Chi sono i candidati che si presentano in Municipalità? E che idee hanno?”.

a cura di Daniele Conte

Dalla curiosità di conoscerli e dall’opportunità di usare lo strumento della stampa del giornalino per informare i cittadini e dar loro più elementi di scelta, è partita questa intervista multipla, attraverso la quale potrete confrontare le opinioni dei candidati su questioni che riguardano il nostro territorio. Dall’informazione deriva la conoscenza, dalla conoscenza si può sviluppare una presa di coscienza. Intanto partiamo da qui: buona lettura!


LA PAGINA DI CAMPALTO

I CANDIDATI PRESIDENTI DELLA MUNICIPALITA’ DI FAVARO VENETO E LE LISTE CHE LI SOSTENGONO ------

GABRIELE BAZZARO: Lega Nord - Liga Veneta Padania MARCO BELLATO: Luigi Brugnaro Sindaco, NCD Veneto Autonomo – Libertas Unione di Centro - Area Popolare per Venezia, Boraso Civica Popolare impegno per Venezia isole e terraferma, Forza Italia CLAUDIO GIUBBILO: Movimento Cinque Stelle – Beppegrillo.it LORENZO LUXARDI: Partito Democratico, Venezia Bene Comune, Socialisti e Democratici PSI ANDREA SELVA VOLPI: Francesca Zaccariotto – Venezia Domani, Zanetti Zaccariotto Sindaco – Civica 2015, Meloni Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

Gentili candidati alla Presidenza e al Consiglio di Municipalità di Favaro, la redazione de La Pagina di Campalto vorrebbe sottoporvi alcune domande che toccano tematiche riguardanti il nostro territorio, per sapere cosa ne pensate e come intendete muovervi negli anni del prossimo mandato. Seppur gli argomenti richiederebbero un’ampia trattazione per essere esaustivi, chiediamo di provare ad essere concisi e non superare le 7 righe per risposta. 1 - NEGOZI: il centro La Piazza, vicino al centro di Favaro, è sempre più vuoto. Però continuano le aperture di nuovi supermercati intorno che, da un lato attirano clienti per i prezzi vantaggiosi, dall’altro soffocano i piccoli negozi di quartiere e svuotano le cittadine, delle relazioni a micro-scala urbana che le manterrebbero più compatte e più vive. Cosa ne pensate? G. Bazzaro - Va detto che non è facile fermare questa evoluzione, bisogna quindi riqualificare il sistema sociale della comunità, intervenendo con proposte di partecipazione diretta del cittadino, solo cosi si può evitare che la Municipalità di Favaro Veneto diventi un dormitorio utile prima di andare al lavoro o prendere l'aereo, bisogna utilizzare tutte le opportunità che la Venezia turistica ci offre in sinergia con la terraferma, 2

nella mia proposta di programma mi riferisco soprattutto alle nuove proposte di soggiorno come bed and breakfast. M. Bellato - Penso che i piccoli negozi di quartiere sono un patrimonio che andava valorizzato maggiormente, anche per l’aggregazione sociale. Vanno dunque mantenuti e preservati; lo sviluppo di nuovi centri commerciali allo stato non è pensabile -ne sono già stati costruiti

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

troppi- tenuto conto che la crisi investe anche la concorrenza tra gli stessi. C. Giubbilo - Le passate amministrazioni, hanno disseminato, negli ultimi vent'anni, il territorio di centri commerciali causando la moria dei piccoli negozi di vicinato ed acuito così il degrado urbano. Pertanto la situazione attuale impone delle linee d'intervento: rivitalizzazione di un tessuto commerciale decadente, valorizzandolo con specificità che lo rendano appetibile e con prodotti di nicchia di alta qualità, sfusi e spinati al fine di ridurre gli imballaggi, intervenendo sulla leva TARSU, in base alla regola che chi “sporca, paga”. L. Luxardi - Occorre «ripartire facendo un passo indietro»: ricerca e definizione di politiche concordate per incentivare la rivitalizzazione dei piccoli centri cittadini anche riconsiderando la viabilità e le attuali soluzioni di sosta degli autoveicoli privati; iniziative a sostegno delle piccole attività commerciali e di prossimità attraverso forme di agevolazione anche tariffarie per i conduttori

volte a consentire la rioccupazione dei locali commerciali sfitti da tempo; censimento e riutilizzo delle strutture commerciali inutilizzate e sotto-utilizzate; contingentamento delle aperture domenicali e festive; opposizione alla costruzione di nuovi ipermercati e aree commerciali. A. Selva Volpi - Certamente il Centro Sinistra ha commesso un gravissimo errore nell’offrire il territorio del Comune alle grandi Catene della Grande Distribuzione Organizzata. Questo ha fatto di Venezia uno dei comuni con la più alta superficie di centri commerciali in Italia, pur avendo una popolazione di poco più di 250 mila abitanti, un decimo rispetto a Milano, Roma e Napoli. Errore che poi si è rivoltato contro il tessuto della Città e i lavoratori degli stessi centri, i quali, subiscono negli ultimi tempi licenziamenti e cassa integrazione. Il nostro obiettivo è quello di rilanciare la vivibilità dei centri abitati incentivando i piccoli negozi attraverso una miglior viabilità e l’organizzazione di eventi e feste di quartiere.

2 - SVILUPPO: alla necessità di sviluppo e contrasto alla crisi si risponde spesso con il via libera per la costruzione di nuovi edifici e infrastrutture. Come potrebbe invece essere pensato uno sviluppo diverso? G. Bazzaro - Qui è mancato sicuramente il ruolo della classe politica del territorio, siamo passati dalla dipendenza della realtà industriale di Porto Marghera a un turismo di passaggio, mentre nella nostra

Municipalità abbiamo una presenza di sistemi industriali collegati all'area aeroportuale del Gruppo Finmeccanica tecnologicamente avanzati, non inquinanti che hanno generato un indotto in altre realtà

LA PAGINA DI CAMPALTO

3


LA PAGINA DI CAMPALTO

del Paese sebbene le professionalità siano qui. M. Bellato - Con particolare riferimento al nostro territorio, credo che vada particolarmente salvaguardata la vocazione agricola dello stesso, con recupero di quelle che sono le attività di un tempo, legate anche alla coltivazione dei campi. Credo che si potrebbero creare nuovi posti di lavoro. Il recupero delle nostre radici e delle nostre origini, con prodotti nostri. Il centro è congestionato di edifici, le infrastrutture vanno pensate in maniera compatibile (interessando i residenti) e sostenibile del territorio, non progettate a Roma e calate a noi, perché a Roma non conoscono i nostri problemi. C. Giubbilo - No al consumo di suolo. Intervenire sul PAT (Piano Assetto Territoriale) al fine di evitare la cementazione ed asfaltatura dei territori agricoli. Tali interventi sono responsabili dei fenomeni sempre più presenti di alluvioni ed allagamenti in città in occasione delle grandi perturbazioni meteoriche. La terra ci dà da mangiare! I nuovi insediamenti specialmente sportivi, artigianali ed industriali dovranno occupare un territorio degradato, qual è la zona industriale di Marghera. L. Luxardi - Il consumo quasi bulimico di suolo, la distorta e dolosa idea di immaginare opere, anche infrastrutturali, la cui dimensione spesso, se non sempre, si è rivelata inversamente proporzionale all’interesse

4

comune della collettività, hanno trovato la propria giustificazione, prima ancora che economica, in una idea che lo sviluppo non potesse che realizzarsi flettendo o subordinando beni ed interessi collettivi alla mediazione della proprietà, pubblica o privata che fosse. Una prospettiva al contrario che abbandoni questo modello basato sull’incremento del consumo del suolo, che abbracci l’idea della rigenerazione e della riqualificazione urbana, del riuso e del riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, non rappresenta oggi solamente una alternativa ma la strada che la stessa crisi ci ha indicato come unica percorribile. A. Selva Volpi - Stiamo assistendo al rapido consumo del territorio per la costruzione di nuovi edifici anche se la popolazione del Nostro Comune è in discesa. Significa che molti alloggi sono vuoti e nel giro di qualche anno potrebbero cadere nell’abbandono creando nuovo degrado. L’idea è quella di arginare le nuove costruzioni, favorendo il recupero di quelle esistenti, attraverso non solo i contributi per le ristrutturazioni già previsti, ma anche riducendo la burocrazia necessaria agli interventi e valutando oggettivamente quali sono gli interventi che necessitano di particolari atti autorizzativi.

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

3 - QUADRANTE: siete favorevoli o contrari al Quadrante di Tessera? (seconda pista, casino, stadio, alberghi,..) G. Bazzaro - Per la seconda pista: la proposta non riguarda solo Venezia, ma lo sviluppo di quest'area fino a Trieste; che la sinergia tra Aeroporto e Porto turistico e Aeroporto e Porto Industriale non può essere consumata solo all'interno degli amici Veneziani, ponendo di fatto questa soluzione fuori dalle esigenze del territorio. Casinò: ha prodotto grandi risultati economici nel passato per le casse del Comune, ma nel momento più ottimale si è investito in modo sbagliato. Va fatto un vero Casinò non una sala giochi come ora, che comporti una serie di investimenti come un nuovo albergo, centri benessere, e che ospiti eventi che attraggano il grande flusso turistico: sono queste le offerte che maggiormente generano le vere economie per la sua gestione. M. Bellato - Favorevole purchè venga sviluppato in maniera sostenibile e compatibile con la qualità della vita dei cittadini, e dunque valutato in ogni singola fase, con un percorso di democrazia partecipata. C. Giubbilo - Gli interventi previsti dal Quadrante di Tessera ed in particolare la costruzione della seconda pista aeroportuale determineranno una devastazione delle realtà agricole di quella zona, acutizzando il pericolo di alluvioni. I cittadini di Tessera devono veder finire lo scempio del loro territorio. Casinò, alberghi e

tutti i nuovi insediamenti impattanti, devono trovare la loro collocazione nelle ex aree industriali di Marghera. La terza pista creerà specialmente nei coni di atterraggio e decollo, seri pericoli di incidenti in una realtà fortemente antropizzata. Inquinamento acustico e dell’aria, dato l’aumento enorme del traffico aereo, creeranno problemi legati alla salute. L. Luxardi - Il progetto pur avendo ricevuto un parere di massima favorevole incide innegabilmente sulle trasformazioni di un territorio, di per sé estremamente delicato. Si dovrà pertanto da un lato garantire la realizzazione di una vasta area verde a mitigazione e compensazione degli interventi di urbanizzazione e dall’altro garantirne una funzione di servizio per la collettività. Ne consegue che qualsiasi progetto di sviluppo aeroportuale, pur riconoscendone il rilievo soprattutto nell’ambito occupazionale, non potrà che immaginarsi all’interno dell’attuale sedime escludendo a priori l’ipotesi della c.d. «seconda pista». A. Selva Volpi - E’ evidente che il Quadrante di Tessera rappresenta un tassello strategico di intervento non solo locale. La nostra posizione è quella di limitare il “consumo del territorio”, utilizzando per alcune attività alcuni degli spazi disponibili individuati a Marghera, realizzando in loco interventi sostenibili con il minor impatto ambientale possibile.

LA PAGINA DI CAMPALTO

5


LA PAGINA DI CAMPALTO

4 - FONTANA: sotto gli occhi di tutti è la condizione pietosa della fontana in quella che si può definire la piazza di Campalto antistante la chiesa (perché un’altra piazza non c’è..). Si può pensare ad una revisione e modificazione del progetto, coinvolgendo i cittadini? G. Bazzaro - Diversi anni fa si approvò la riqualificazione delle Piazze del quartiere,questa proposta doveva dare momenti di socializzazione alla cittadinanza di quella collettività. Ora bisogna prendere atto che non solo la fontana di Campalto fa pena ma anche quella di Favaro non è da meno. ll progetto iniziale in generale non ha raggiunto gli obbiettivi sperati e penso sia giusto chiedere ai cittadini come possono essere riqualificati questi centri. M. Bellato - Assolutamente si, sarà una delle prime cose che dovranno essere prese in considerazione. Così non è pensabile di tenerla, anche per ragioni di decoro e igieniche, e perchè si trova in condizioni insalubri. Dovuto e necessario il coinvolgimento dei cittadini. C. Giubbilo - Tutti gli interventi di arredo urbano dovranno vedere coinvolti i cittadini. Sempre più verrà introdotto lo “strumento referendario” per decisioni che coinvolgono il territorio. Il coinvolgimento dovrà partire costruendo momenti di confronto con cittadini ed associazioni, al fine di valutare l’efficacia e la necessità dell’opera. Inoltre nello spirito di trasparenza verrà reso noto l’iter burocratico ed i costi di realizzazione. L. Luxardi - Non posso che 6

rispondere mutuando dal candidato sindaco della nostra coalizione una delle sue parole d’ordine più utilizzate: partecipazione. Che si tratti della fontana di Campalto, del MOSE, piuttosto che di qualsiasi altra opera destinata ad impattare sulla popolazione che risiede e vive un territorio, il principio cardine di qualsiasi buona azione amministrativa dovrebbe essere quello dell’ascolto finalizzato a favorire la partecipazione dei cittadini. Il coinvolgimento, la partecipazione democratica, debbono essere non un accessorio nella formazione del processo decisionale quanto e piuttosto il suo punto di partenza. Pertanto ben venga il confronto ed il coinvolgimento dei cittadini di Campalto anche in una ipotesi di revisione del progetto. A. Selva Volpi - Lo scempio offerto dalla fontana è sotto gli occhi di tutti ed è, simbolicamente, l’immagine di come è stato amministrato il territorio dal centrosinistra. Poca attenzione ai problemi del territorio e scarsa capacità di contrastare il degrado e la mancanza di sicurezza. Al primo consiglio di Municipalità presenteremo subito la proposta di un concorso di idee aperto anche ai cittadini al fine di riscattare l’immagine di uno dei luoghi simbolo di Campalto.

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

5 - BARENE: le barene di Campalto, ambiente unico, rappresentano una delle punte di diamante del territorio municipale. Che priorità dovrebbe dare la Municipalità al sostegno del progetto di un’oasi, già avanzato da associazioni come La Salsola e WWF? G. Bazzaro - Nella mia proposta di lavoro ho dato molta importanza alla salvaguardia del territorio partendo dal coinvolgimento delle scuole, perchè è da lì che comincia la missione per l'ambiente. Ho anche proposto che le associazioni della Municipalità assieme ai bed and breakfast progettino proposte per far conoscere la terraferma Veneziana con il coinvolgimento di enti e associazioni riconosciute. M. Bellato - Vanno preservati territorio e tradizioni, in via prioritaria, con l’ausilio delle persone che fanno parte attivamente di queste tradizioni e di questo territorio, comprese le associazioni. C. Giubbilo - Le barene sono patrimonio dell’umanità, la laguna di Venezia è lo specchio d’acqua lagunare con maggiore estensione al mondo, con notevole presenza di varietà di uccelli e di fauna acquatica. Si dovrà dare priorità a tutte le attività che presentino caratteristiche poco impattanti (vela, voga alla veneta, kajak…), pertanto associazioni locali come la Salsola ed il WWF dovranno valorizzare e promuovere le attività in questo territorio, rivolte anche ad un turismo ecologico. L. Luxardi - La salvaguardia e la valorizzazione delle risorse naturali del territorio della Municipalità è una

priorità. L’apporto delle varie associazioni, che hanno fatto della tutela del territorio la propria vocazione, è patrimonio prezioso che dovrà trovare espressione e riconoscimento mediante l’accoglimento delle loro energie ideali e progettuali all’interno di un Piano Guida della Gronda Lagunare. A. Selva Volpi - Preservare le barene è una delle priorità assolute del nostro progetto di governo. La delicatezza dell’ecosistema deve essere preservata e salvaguardata. Ben vengano le iniziative delle associazioni se come primo obiettivo ci sono la valorizzazione del territorio, il rispetto dell’ecosistema e la creazione di percorsi turistici sostenibili e in armonia.

LA PAGINA DI CAMPALTO

7


LA PAGINA DI CAMPALTO

6 - GRONDA E PASSO CAMPALTO: con quali azioni di carattere sportivo, educativo, di salvaguardia ambientale può essere tutelata e valorizzata la gronda lagunare? Come si potrebbe intervenire sull’area del porticciolo di Passo Campalto, per farlo diventare accesso alla laguna e meta frequentata, simile alla riuscita Punta Lunga di Tessera? G. Bazzaro - Solo partendo dalle scuole e dalle associazioni della Municipalità si può in modo capillare difendere il territorio, è ovvio che la Gronda Lagunare ha bisogno di interlocutori di livello superiore per la sua salvaguardia, e proporre l'uso Porticciolo di Campalto simile alla gestione della punta Lunga di Tessera è una buona soluzione. M. Bellato - Vanno prese delle decisioni compatibili con l’ambiente e le attività in essere attraverso un percorso di condivisione. Il porticciolo di Passo Campalto sarebbe un’idea positiva nei termini in cui venisse ripensato un collegamento acqueo di trasporto pubblico, direttamente a Venezia. Incentivare il turismo alla gronda lagunare, come elemento qualificante, valorizzandola, e organizzare gite scolastiche e per gli anziani in loco, per dare spolvero ad una realtà così importante. C. Giubbilo - Campalto ed il suo porticciolo dovranno essere sede di attività che favoriscano il ritorno di imbarcazioni tradizionali con motori a bassa potenza, vela al terzo e noleggio di natanti con propulsori elettrici, creando incentivi ad hoc. Il moto ondoso in un territorio com’è la laguna di Venezia è distruttivo per barene e velme, con forti ripercussioni sulla finanza pubblica per il 8

rifacimento. Favorire la costruzione di darsene ospitanti imbarcazioni poco impattanti e tradizionali. La cultura dell’andare piano ed in sicurezza dovrà essere preminente. Il motto sarà “fruire e non fruare”. L. Luxardi - Nel programma della nostra coalizione che si candida alla guida della Municipalità di Favaro per i prossimi cinque anni il tema è affrontato in maniera molto chiara: per la realizzazione del Parco della Laguna passa anche la riqualificazione di Campalto. Nel rapporto tra terra e acqua un luogo come la «Punta del Passo» deve poter finalmente trovare una soluzione, anche mediata, che garantisca l’affaccio alla Laguna. La previsione inoltre di percorsi naturalistici e connessioni tra spazio di gronda e sistema dei boschi che stimolino forme di fruizione turistica consapevole (cicloturismo, percorsi ippici,…) e rispettosa dell’ambiente della gronda lagunare potrebbe fungere da stimolo alla generazione di attività economiche sostenibili legate al tempo libero in grado di valorizzare e presidiare l’ambiente. A. Selva Volpi - La gronda lagunare offre potenzialità enormi, purtroppo non comprese dalle precedenti amministrazioni. Sarà nostra premura incentivare i percorsi naturalistici e

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

il turismo sostenibile. Il porticciolo del Passo Campalto ad esempio andrebbe valorizzato con maggiori e migliori servizi trasformandolo in una base operativa verso escursioni nautiche o in bicicletta. Stesso discorso vale per tutto il settore della

nautica e della cantieristica che dovrà diventare uno degli elementi trainanti dell'economia locale, in nessun’altra area del Comune, infatti, ci sono paesaggi, facilità di accesso e opportunità di sviluppo tali come nella nostra.

7 - PARCHI GIOCO: alcuni parchi gioco dei centri della nostra Municipalità si presentano in condizioni deludenti. E’ possibile ripristinarli testando nuove possibilità (sui modelli del Nord Europa) e offrendo occasioni di svago per adolescenti e ragazzi, come skate park o campi da gioco? G. Bazzaro - Buone soluzioni di socializzazione sono sempre ben accette, ma queste vanno capite e gestite troppo spesso i parchi se non accuditi rischiano di trasformarsi in ritrovi per soggetti poco raccomandabili, per cui si a queste soluzioni ma dandole in gestione alle associazioni della Municipalità. M. Bellato - In via prioritaria vanno ripristinati i giochi per i bambini. Nuove possibilità (modelli del Nord Europa) vanno testate sulla base delle esigenze di chi ne usufruisce. Poi vanno coinvolti maggiormente i giovani e gli sportivi in manifestazione sportive pubbliche, con partecipazione attiva da parte della cittadinanza ( ad esempio tornei nei campi di calcio o di calcetto e di basket ecc…), con occasione di sviluppo della socialità. C. Giubbilo - I parchi gioco sono motivo di socializzazione e di aggregazione, quindi sicuramente da istituire. L’impatto economico per il loro ripristino o creazione

sono economicamente sostenibili. Si creano altresì le condizioni di popolamento di quegli spazi che diventerebbero terreno di degrado con l’insorgere di situazioni di microcriminalità. L. Luxardi - In primo luogo credo che l’orientamento dovrebbe essere quello di immaginare «Parchi gioco accessibili» dove bambini e ragazzi, disabili e normodotati, possano condividere« ambienti protetti» all’interno dei quali svolgere attività ludico-sportive e di socializzazione quali la partecipazione alla creazione di aiuole e piccoli orti. Insomma luoghi dove, anche attraverso il coinvolgimento di associazioni locali, scuole primarie e dell’infanzia, si renda possibile a tutti, in modo inclusivo, l’esercizio del diritto al gioco. A. Selva Volpi - Se dobbiamo tagliare dei costi, non dobbiamo assolutamente recuperarli dai giochini dei bambini e dai parchi. I bimbi sono il nostro futuro e per loro

LA PAGINA DI CAMPALTO

9


LA PAGINA DI CAMPALTO

dobbiamo investire tutte le risorse possibili. Non è ammissibile non avere i giochi per i bimbi, taglieremo consulenze e sprechi, faremo collette ed ogni iniziativa possibile, ma i giochini vanno assolutamente

ripristinati e messi in sicurezza. Ben vengano ovviamente anche strutture di svago per adolescenti come campi da calcetto, skate park e strutture attrezzate.

8 - MOBILITÀ: come intendete sviluppare il concetto di intermodalità (parcheggi scambiatori, bike/car sharing, ecc.)? G. Bazzaro - Scoraggiare l'uso delle auto, non è una cosa impossibile ma bisogna dare le soluzioni giuste. Quale occasione migliore partendo dai dipendenti del Comune agevolandoli per I'uso dei mezzi pubblici, una sorveglianza più appropriata da parte degli organismi preposti nelle strade soggette a attraversamento industriale. M. Bellato - In modo intelligente e oculato, creando il minor disagio possibile ai cittadini, con un occhio di particolare attenzione verso la spesa pubblica, certo in una prospettiva del lungo termine, ma garantendo ai cittadini servizi e comodità. C. Giubbilo - L’intermodalità deve favorire l’uso di mezzi quali la bicicletta. Bisogna evitare fallimenti come il parcheggio scambiatore di piazzale Monte Cielo, ridotto a degrado ed utilizzato prevalentemente per coloro che si recano all’aeroporto. Valutare e programmare spazi dove il car sharing e noleggio bici, possano essere di sicuro utilizzo. Dotare i bus di spazi dove poter portare appresso la propria bici, in 10

maniera da favorire le realtà periferiche ed incentivare sempre più l’uso di questo mezzo ecologico. L. Luxardi - Ripensamento dell’utilizzo dei parcheggi scambiatori inutilizzati o scarsamente utilizzati presenti nel territorio della Municipalità, in funzione di una estensione del servizio di car-sharing e dell’ipotesi dell’estensione della rete tramviaria in direzione dell’Ospedale dell’Angelo e dell’Aeroporto. Realizzazione del collegamento ferroviario con l’Aeroporto all’interno del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. A. Selva Volpi - L’intermodalità è uno dei temi cardine nello sviluppo di una città moderna. Purtroppo il centrosinistra non ha capito bene come svilupparla: parcheggi scambiatori lontani e mal serviti, bike sharing praticamente inutile (moltissime le bici rubate) e car sharing mai realmente implementato. La nostra idea è diversa e consiste nel mettere a disposizione del cittadino gli strumenti migliori e più comodi per far sì che possa utilizzarli, la mobilità sostenibile non

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

deve essere un sacrificio, ma deve diventare una scelta consapevole e conveniente, insomma, quotidiana. Il nostro obiettivo è quello di incentivare l’uso della bicicletta attraverso la creazione di piste ciclabili,

potenziare il trasporto pubblico con collegamenti più efficienti e, perché no, migliorare la viabilità per le automobili e migliorare i parcheggi. Solo così potremm cominciare a rendere più vivo il territorio.

9 - PERCORSI CICLABILI: se e come intendete valutare la realizzazione di un circuito continuo ciclo-pedonale di valore naturalistico che tocchi le aree boschive di Favaro e Dese, le barene di Campalto e Tessera, la campagna di Tessera e Cà Noghera, magari fino ad Altino? G. Bazzaro - Penso di aver già risposto a questa domanda sia con le risposte precedenti che con il programma presentato. M. Bellato - Positivamente, nella salvaguardia del paesaggio, rientrando anche in un’ottica di collegamento, che deve coinvolgere l’intero territorio. C. Giubbilo - Valorizzare il patrimonio storico e ambientale di Favaro Veneto e tutte le sue frazioni, fruendo con percorsi ciclabili uno dei territori più belli del Comune di Venezia, rendendo ciclabili gli argini dei corsi d’acqua e della gronda lagunare, il bosco di Mestre, i forti Bazzera, Cosenz, Rossarol, Pepe, le torri di Tessera e Dese (in collaborazione con i proprietari) e le zone rurali incontaminate. Favorire punti di ristoro lungo il percorso, valorizzando le cascine agricole con proposte agroalimentari biologiche. L. Luxardi - La valutazione non può che essere positiva in quanto la valorizzazione e la tutela delle risorse naturali e culturali del nostro

territorio non può che passare per percorsi ed iniziative che stimolino e garantiscano forme di fruizione turistica sostenibile, a partire dall’esigere il rispetto da parte della Regione Veneto dell’impegno ad ultimare il finanziamento per la pista ciclabile Dese-Favaro. E’ indubbio che le caratteristiche stesse del territorio impongono l’integrazione di tali azioni con quelle che analogamente siano state attuate o siano in corso di attuazione nei territori limitrofi a partire dal Comune di Quarto d’Altino. A. Selva Volpi - In un’ottica di valorizzazione del territorio e delle sue bellezze, l’interconnessione svolge ovviamente un ruolo centrale. Nei punti del nostro programma ci sono la realizzazione delle piste ciclabili tra Dese e Favaro e quella tra Tessera e Campalto oltre che il collegamento di tutti gli spezzoni di piste realizzate e mai completate. E’ chiaro che le nuove connessioni dovranno rispettare i più severi standard di eco-compatibilità, sostenibilità e impatto ambientale.

LA PAGINA DI CAMPALTO

11


LA PAGINA DI CAMPALTO

10 - AEROTERMINAL: il nuovo progetto di parcheggi a Tessera in zona aeroporto (Aeroterminal) sarà solo una colata di cemento in riva alla laguna o verrà pensata considerando un rapporto di sostenibilità e utilità per la cittadina di Tessera? G. Bazzaro - Se si pensa solo agli fine di fruire delle spiagge litoranee interessi dell'economia il rischio è di Treporti. questo ma non andrà così!!! L. Luxardi - Se da un lato lo svilupM. Bellato - Verrà pensata considepo della struttura aeroportuale non rando un rapporto di sostenibilità può prescindere da quello delle ine utilità per la cittadinanza, di confrastrutture accessorie è però poscerto con i cittadini le associaziosibile e doveroso, nel garantire la ni, salvaguardando l’integrità del funzione di interscambio di un’opepaesaggio. ra quale si prospetta l’Aeroterminal, C. Giubbilo - Il progetto Mastercontenerne l’impatto sull’ambiente plan 2021, del governo Renzi, sarà circostante immergendola nel veruno sfregio al territorio: creare un de seguendo i dettami della Greehub aeroportuale, dove 42 milioni nUp per un migliore impatto visivo di passeggeri transiteranno facene acustico. do solo scalo e ripartenza per altre A. Selva Volpi - Come già ribadito, destinazioni creerà solamente inquinon siamo favorevoli ad ulteriori, namento e pericolo. La Municipalità inappropriate, colate di cemento. avrà aggravi e cementazioni. Invece, Vogliamo garantire servizi efficienti realizzare un terminal a Tessera per preservando l’ambiente e il territosoli cittadini residenti creando un rio. Pertanto anche i nuovo progetti collegamento marittimo ecologico di parcheggi dovranno rispettare i poco impattante con le isole minocriteri di sostenibilità ambientale. ri e Venezia, con trasporto di bici al 11 - PISCINA: a Favaro c’era una piscina. C’è la possibilità che venga riaperta una piscina in futuro? G. Bazzaro - Si, questo deve essere fatto ma solo se si perseguirà una sinergia tra pubblico e privato. M. Bellato - La procedura si è incancrenita, va ripresa per mano come priorità. Si deve restituire una piscina alla cittadinanza che sia lì dov’era o in un'altra zona, di arrivo agevole per i cittadini. In ogni caso con la 12

partecipazione attiva dei cittadini utenti della stessa che hanno sempre dato il loro contributo prezioso. C. Giubbilo - Lo sport, inteso come esercizio psico-motorio, ha da sempre avuto un ruolo fondamentale in tutte società. Il compito di un amministrazione comunale è quello di incentivare in tutti i modi possibili, la

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

pratica dello sport, tramite la scuola, le società sportive ed eventi che mettano in relazione il territorio con lo sport stesso. Lo sport può essere, specie per i nostri giovani, lezione di vita, esempio di disciplina, sano agonismo, benessere e comunità. Ripristinare la funzionalità della piscina, valutando costi-benefici rendendola poco energivora con l’applicazione di pannelli solari e fotovoltaici diventando così un impianto moderno ed omologato. L. Luxardi – La grande estensione della Municipalità richiede la presenza sul suo territorio di strutture che siano in grado di garantire, anche agevolmente, la fruizione di alcuni servizi ai suoi abitanti. La piscina è uno di questi. Ciò premesso, per quel che concerne la riapertura o forse, visto lo stato in cui versa, sarebbe meglio dire l’apertura di una piscina a Favaro è evidente che al di là delle buone intenzioni

il problema è, e rimane, di natura preminentemente economica; e in un periodo di crisi quale è quello attuale diventa molto difficile «mettere in cantiere» nuove opere. Obiettivo della prossima consiliatura, sarà quindi quello di valutare se e come vi sia la possibilità di recuperare anche parzialmente la struttura esistente ovvero cercare soluzioni in grado di tornare a dotare Favaro di questo servizio sportivo. A. Selva Volpi - La reale situazione in cui versa la piscina è nota purtroppo a pochi. Ciò che conta è la nostra ferrea volontà di riaprirla e di renderla funzionale, pulita e in sicurezza per tutti gli sportivi della nostra municipalità. A Marghera supplicano una piscina da trent’anni, noi che ne abbiamo una la teniamo chiusa. Ma siam pazzi? La piscina è una priorità assoluta, riapriamola immediatamente.

LA PAGINA DI CAMPALTO

13


LA PAGINA DI CAMPALTO

I CANDIDATI SI PRESENTANO Gabriele Bazzaro: 57 anni, abita a Favaro. Dal ‘42 dipendente delle ex officine aeronavali di Tessera (ora Alenia), sindacalista, segretario nazionale dei metalmeccanici autonomi dal 2000, impegnato politicamente per il nostro territorio da sempre. Nel 1994 è stato coordinatore alla cultura della Municipalità di Favaro eletto con la Lega Nord e Consigliere Comunale negli anni 1997-2000 e 2010-2014. Marco Bellato: nato a Mestre nel 1976, celibe, residente a Favaro Veneto dove esercita la professione di avvocato. Molto attento ai problemi della cittadinanza e del territorio in cui è nato e vive da quasi quarant’anni, alle amministrative del 2010 è stato il consigliere più votato dell’intera Municipalità di Favaro. Proprio per l’estrazione sociale - il nonno aveva un negozio di sementi in Piazza Favaro - e per il suo attaccamento al territorio della municipalità e alla sua gente, ritiene che le singole realtà, culturali e commerciali, debbano essere rilanciate. Gioca a basket, e per gli spostamenti utilizza principalmente la bicicletta, per questo si è fatto da anni promotore delle piste ciclo-pedonali. Claudio Giubbilo: anni 62, attualmente pensionato, risiede a Campalto. Diploma di qualifica, tecnico della centrale ENEL Andrea Palladio di Fusina, impegnato in attività ecologiche tra cui il progetto Life Se.Resto per il ripopolamento delle Fanerogame nella laguna Nord. Mai ricoperto fin d’ora incarichi istituzionali di alcun tipo, è iscritto dal 2013 al Movimento 5 Stelle di Venezia, componente del gruppo di lavoro Ambiente ed energia. Lorenzo Luxardi: nato a Venezia da famiglia per una parte di origini liguri e per l'altra brindisine. A luglio di quest'anno spegnerà 48 candeline. Non ancora convolato a nozze, è di fatto cresciuto a Favaro dove 14

LA PAGINA DI CAMPALTO


LA PAGINA DI CAMPALTO

abita ininterrottamente da ormai 38 anni. Dal 1997 dipendente di Venis Informatica Sistemi Spa, con un’esperienza dal 2000 al 2006 di attività sindacale a tempo pieno nella Fiom CGIL e poi in Filcams. Ha militato nella Sinistra Giovanile del PdS prima e nei DS successivamente fino al 2000. Proviene dal Movimento dei Federalisti Riformisti che in questa tornata elettorale con Rifondazione di Venezia ha deciso di costruire il progetto politico che ha preso il nome di "Venezia Bene Comune”. Andrea Selva Volpi: 29 anni, ingegnere. Sposato con Sara, insieme hanno un bimbo, Alvise di 4 mesi; attualmente residenti a Mestre, stanno cercando di spostarsi a Campalto o Favaro. Fin da adolescente si è sempre impegnato nel sociale, prima attivo in parrocchia e poi nelle Acli dove ricopre incarichi anche a livello nazionale. Sostiene che la Nostra Città abbia bisogno di persone nuove, oneste, competenti e disposte a spendersi per un vero cambiamento.

... e che vinca il migliore!

LA PAGINA DI CAMPALTO

15


A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.