distribuzione gratuita presso gli esercizi commerciali a: Campalto - Favaro Veneto - Tessera - Dese
http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com settembre 2015 Anno XI N° 143
MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ
LA DISMISSIONE DEI GIOCHI PER I BAMBINI AL PARCO DELLE POSTE: INCONTRO CON L'ASSESSORE DE MARTIN. Circa 10 mesi fa, per questioni di sicurezza, veniva improvvisamente smantellato presso il “parchetto” adiacente alle Poste di Campalto lo scivolo, l'ultimo gioco per bambini rimasto al centro del paese. Le proteste dei cittadini non produssero alcun risultato, la risposta da parte della Municipalità era sempre la stessa: non ci sono soldi per sostituirli! Già a quel tempo Giorgio Ragazzoni
In questo numero: dismissione dei giochi al parco delle poste_il polverone dei libri gender_camparte: i prossimi appuntamenti_campalto si, campalto no: il decoro, gli erboni_notizie GREEN: PULIAMO IL MONDO E LA CACCIA NEI BOSCHI DI MESTRE_proposte per il prossimo anno al centro pascoli_la montagna che unisce_maratonella di campalto_rilassiamoci.
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oggi consigliere di Municipalità, la Parrocchia con una raccolta di firme, ed anche la nostra PdC, si fecero portavoce per cercare di risolvere il problema, ma senza alcun risultato. Mercoledi 19 agosto, su iniziativa di Ragazzoni, è venuto a Campalto per un sopralluogo il neo assessore all'ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin accompagnato dal nuovo presidente della municipalità di Favaro Marco Bellato. Ascoltate le giuste lamentele di genitori nonni e bambini, l'assessore ha dichiarato che è giusto
valorizzare le aree verdi anche nelle zone che qualcuno considera periferie, e che per questo ci sarà il suo interessamento; ma non si sono udite promesse per la risoluzione del problema specifico. Spero che quanto non detto dall'assessore sia dettato dalla prudenza di fronte all'importante cifra che richiederebbe il ripristino di uno scivolo e di un'altalena per i bambini. Cifra che una città con ventisettemilioni di presenze turistiche all'anno potrebbe non essere in grado di permettersi.
Il polverone dei libri “gender” L'intento censurante a reazione amplificante di Elena Brugnerotto
Quando il neo eletto Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro decise di iniziare una guerra contro i libri per l'infanzia che a detta sua, “trattano argomenti che non devono essere 2
affrontati dalla scuola, ma dai genitori” con l'intenzione di ritirarli dalle scuole, non immaginava l'effetto boomerang che ne sarebbe scaturito. La censura nell'era digitale non funziona e il popolo di internet si è subito mobilitato: è bastata una dichiarazione per accendere la miccia della polemica sui giornali e sulle pagine facebook di mezzo mondo. Ne è scaturito un polverone incredibile nel quale ognuno ha voluto esprimere la propria opinione. Senza entrare nel merito della polemica politica, che ha visto intervenire recentemente anche Elton John, volevo condividere con voi le trame dei libri incriminati pubblicati dalla Coordinatrice Pedagogica Vanessa Niri sul sito Wired.it qualche mese fa.
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Sono titoli che vanno da “Se io fossi te”, sull’importanza di rimanere se stessi, a “Ernest e Celestine”, dedicato all’aiuto nonostante le diversità. Perché, se queste sono le trame dei libri che i bambini non devono leggere o ascoltare, volevo lanciare la mia personale petizione contro la filastrocca “Madamadoré”. Per chi non se la ricordasse lo scudiero del Re va da Madamadorè per chiederle una figlia da maritare con il Principe di Spagna. Da quando in Italia permettiamo i matrimoni combinati?? Ecco le trame di alcuni libri: Sono io il più belllo di M. Ramos (Babalibri, 2012)
Un lupo si pavoneggia per il bosco, forte del timore che sa incutere sugli altri animali. “È vero che sono io il più bello?”, chiede a tutti. Gli animali del bosco lo assecondano, e mentono per paura di lui. Ma arriva un draghetto coraggioso e sputafuoco a ridare forza alla verità. Guizzino di L. Lionni (Babalibri, 2006)
Guizzino, piccolo pesce nero in mezzo a un banco di pesci rossi, è l’unico a non venire divorato da un grosso pesce famelico. Girovagando solitario per il mare, trova un altro banco di pesci rossi, nascosti per la paura di essere mangiati. Grazie a un trucco, Guizzino riesce d unire il gruppo e a sconfiggere il pesce tiranno. Se io fossi te di R. Hamilton e B. Cole (Il Castoro, 2009)
Papà e figlia giocano al “Se fossi”,
scoprendo che ci sono cose belle nell’essere bambini, e cose belle nell’essere adulti. Ma soprattutto imparano che, in fondo in fondo, la cosa più tranquillizzante è rimanere proprio quelli che siamo. Piccolo Uovo di F. Pardi e F.T. Altan (Lo Stampatello, 2012) Un uovo sta per schiudersi, ma non sa ancora quale sarà la sua famiglia. Gira quindi il mondo per conoscere tutte le possibili realtà lasciandoci, alla fine del libro, con la curiosità di scoprire come sarà, al momento della nascita, la sua famiglia. Piccolo blu e piccolo giallo di L. Lionni (Babalibri, 1999) Piccolo Blu e Piccolo Giallo sono amici, ma così amici che, giocando insieme, finiscono per mischiarsi uno con l’altro e diventare verdi. Un libro metaforico e simbolico, di incredibile potenza comunicativa. Un testo straordinario tradotto, amato e premiato in tutto il mondo ad oltre sessant’anni dalla prima edizione. Ernest ha l’influenza – Ernest e Celestine di V. Gabrielle (Gallucci, 2013) Ernest e Celestine sono un orso e una topolina. Vivono insieme e si vogliono bene, nonostante appartengano a due mondi diversi. In questo episodio, Ernest ha l’influenza, e Celestine si prende cura di lui. La saga di Ernest e Celestine è così famosa, in Francia e nel mondo, che ne è stata recentemente tratto un lungometraggio animato, con sceneggiatura di Daniel Pennac.
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i prossimi appuntamenti
HORROR VACUI GRAFICHE DI CARLO ALBERTINI
CENTRO POLIFUNZIONALE “G.PASCOLI” - CAMPALTO INAUGURAZIONE: SABATO 19/09 ORE 18
Simbolista e neoclassico, barocco e crepuscolare, Carlo Albertini tratteggia, e quindi evoca, divinità antiche che assumono le forme nuove del contemporaneo. L’elemento mitologico si fonde con quello tribale, il tribale col post-bellico, il post-bellico col cyberpunk, in una coesistenza di tempi e di piani in cui l’organico sposa il tecnologico, i corpi si combinano e i confini si annientano nella continuità del tratto del disegnatore. Con le sue creature inquietanti, Carlo Albertini scatena una nuova cosmogonia in cui insetti, animali, uomini e i loro scheletri si fronteggiano al cospetto di esseri superiori che li sovrastano 4
e li giudicano. L’immaginario è sincretico e diacronico, va dai fratelli Chapman a Bosch e Bruegel, guarda al surrealismo di Max Ernst e al simbolismo dei Preraffaelliti, ed è filtrato attraverso l’esperienza grafica di illustratori a cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900 quali Aubrey Beardsley, Harry Clarke e Wallace Smith, di cui Carlo Albertini è avido collezionista. Albertini chiama i suoi disegni “illustrazioni”: sono l’accompagnamento per immagini alle pagine di libri perduti, che non esistono e forse mai esisteranno, gli inserti grafici di volumi sepolti in un futuro nero e misterioso.
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SERATA DI POESIA “I poeti lavorano di notte” Anche quest'anno siamo alla ricerca di poesie abbandonate, oppure timidamente nascoste, o semplicemente dimenticate: il 21 di novembre si rinnoverà la magica atmosfera che si è creata lo scorso anno nel corso della serata “Le poesie nascono al sole”, quando la lettura dei versi si è magicamente accompagnata alla musica, al canto, all'emozione di chi era presente. Quest'anno l'iniziativa prenderà il nome “I poeti lavorano di notte”, da una delicata poesia del premio Nobel Alda Merini.
Un'inversione di titolo a 180 gradi per mettere in risalto la straordinaria ed eclettica forza della poesia, la sua capacità di entrare nel cuore di chi la sa ascoltare; per poterne cogliere sfumature che riescono ad emozionare, a far rabbrividire, a fare innamorare! L'evento rientra nel programma 2015/2016 del progetto CAMPARTE promosso dall'Associazione Blog Territori e Paradossi.
Ogni partecipante può inviare una o due poesie, in lingua o in dialetto, per un totale complessivo di versi non superiore a 50. Le composizion devono essere inviate entro il 15 ottobre 2015 all'indirizzo email info@ territorieparadossi.it (oppure concordando la consegna a mano al numero 3388222799 Giuliano) . Contestualmente dovrà essere rilasciata una liberatoria per la pubblicazione delle composizioni nel catalogo della serata e di eventuali altre pubblicazioni.
Hai seguito i primi eventi di CampArte? Hai suggerimenti o consigli da inviarci? Hai qualche critica da fare? Vuoi proporre qualche iniziativa da inserire nel programma? Ci trovi su a “Camparte festival” o nel sito di Blog Territori e Paradossi www.territorieparadossi.it
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Campalto Si, Campalto NO il decoro, gli “erboni”. di Giuliano Brandoli
Appena rientrato da un periodo di vacanza in montagna, subito dopo ferragosto, incontro l'amico Sandro, vicino alle poste di Campalto, che mi fa: “...proprio ti: ma ti ga visto i erboni che ghe xe al Passo? Al porticciolo proprio di fronte al ristorante, nell'affaccio alla laguna! Ma possibìe che nissun li taia? Meti 'na foto sul giornaèto”. La mattina dopo faccio un giro in bici al “Passo” per capire la situazione: in effetti l'aiuola ospita fitti “erboni” alti fino a 2 metri. Sono piante floride nonostante il caldo torrido 6
dell'ultimo mese e le quasi inesistenti piogge dello stesso periodo. Pare che nessuno sia né autorizzato né investito del loro sfalcio, perciò nessuno fa nulla! Per quanto durerà questa situazione? Non posso fare a meno di confrontare la salute degli erboni con la morìa di piantine di lavanda messe a dimora poche settimane prima (piantine giovani, con poche radici, che non hanno resistito al periodo di siccità). Purtroppo a nessuno, o quasi, è venuto in mente di doverle curare in questa loro prima fase di trapianto, di innaffiarle,
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insomma di seguirle nei primi mesi dopo la messa a dimora. E proprio vicino a queste piantine, percorrendo il marciapiede in via Passo per andare alla COOP, contrastano, con la loro vitalità, altri erboni trasbordanti dal terreno abbandonato vicino alla fermata dell'autobus. E mi fermo per non infierire! E' da un po' di tempo che sto osservando l'attenzione che viene dedicata dai cittadini di Campalto al proprio territorio proprio in relazione a quello che dovrebbe essere uno stile di convivenza per il decoro dell’ambiente in cui si abita. Credo esista una diffusa persuasione per cui tutto ciò che non si trova dentro la porta della propria casa (o bottega) sia una cosa ”pubblica”, e quindi di nessuno ma non di tutti, della quale il “privato” non è obbligato a curarsi. Accade allora, per esempio, che varie aiuole, a volte proprio a pochi passi dagli esercizi commerciali, siano disastrate ed incolte da anni; che in qualche decina di metri si possano contare decine e decine di cicche gettate sprezzantemente a terra (e mai raccolte) chissà quando da chissà quali maleducati; che un sottoportico sia “abbellito” da centinaia di antiche ragnatele con rispettivi ragni; che siano lasciate morire decine di piantine di lavanda, messe a dimora con tanto entusiasmo, perché nessuno ha avuto il tempo, o l’accortezza, o la sensibilità, di gettare una secchiata d’acqua. Lo so, questa partecipazione alla
gestione della “cosa” pubblica non è obbligatoria; anzi qui da noi molto spesso è completamente delegata alla pubblica amministrazione (che spesso già latita per conto proprio) ignorandone le carenze e le difficoltà, e trascurando il concetto di comunità; il che finisce, spesso, per trasformare il decoro in degrado. Non è così ovunque : per esempio in un tratto di via Passo le aiuole in strada sono curate e pulite, a dimostrazione che non è una questione di risorse economiche: la possibilità di fare “comunità” dipende dalla volontà e dalla disponibilità di ciascuno nel credere che un proprio gesto, o quello di un vicino, contribuisca a migliorare di un po’ la vivibilità del luogo dove si abita!
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notizie green
di Daniele Conte
CAMPALTO: GIORNATA DI PULIZIA
Tenetevi liberi, anzi, fissate l’impegno sul calendario per l’ultimo week-end del mese (25-27 settembre). C’è da tirarsi su le maniche per fare un po’ di pulizie generali di alcune aree comuni. Come per la casa di ognuno, tanti sono i luoghi qui intorno che frequentiamo (o che frequenteremmo se fossero più belli e puliti), che hanno bisogno di una sistemata. L’occasione per farlo
insieme - perché riguarderebbe tutti, nessuno escluso - è proposta nei giorni di “Puliamo il mondo”, evento italiano coordinato da Legambiente, derivante da quello internazionale “Clean up the world”. Per tanti anni, Legambiente Venezia insieme a tante altre associazioni tra cui La Salsola e l’amministrazione, ha promosso una giornata di pulizia delle nostre barene o dell’isola di Campalto, in cui si accumulano rifiuti portati dalla marea o scaricati e abbandonati da maleducati cittadini (che potrebbero invece accordarsi con Veritas per il ritiro degli ingombranti o portarli all’ecocentro). Attraverso delle locandine o su internet verranno date le istruzioni con luoghi e orari per il ritrovo. “Puliamo il mondo’ stimola le comunità e le mette nelle condizioni di pulire, sistemare e conservare il loro ambiente. Il motto è: “Nostro è il luogo. Nostro è il Pianeta. Nostre sono le responsabilità”.
A CACCIA NEL BOSCO Con l’apertura della nuova stagione venatoria ci si chiede se nel frequentare i boschi di Mestre ci sia da stare tranquilli. Spesso infatti si incontrano nella zona cacciatori e cani da caccia che corrono liberamente. Per motivi di sicurezza quindi, alcuni verranno chiusi al pubblico.Inoltre, 8
mettendosi nei panni di una lepre o di un uccello, verrebbe da domandarsi: da un lato vengono creati habitat boschivi intorno alla città e dall’altro si permette all’interno di essi la caccia? Sono aree dedicate a ricostruire ambienti di naturalità o riserve di caccia in cui far crescere le
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prede per poi metterle in pentola? Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Bosco e Grandi Parchi, con deliberazione del 23 luglio 2015 stabilisce che i boschi: Manente, Zuin, Terronazzo, Praello, Campagnazza e Cucchiarina sud (per ettari 104 su 230 complessivi), liberamente accessibili da marzo ad agosto, siano chiusi al pubblico da settembre a febbraio, per consentire l'esercizio della caccia. Il Piano faunistico venatorio 2007/2012 prorogato sino a febbraio 2016, non prevede il divieto di caccia in gran parte dei boschi di Mestre, nonostante l'Istituzione avesse presentato nel 2014, con proprie osservazioni, la richiesta di costituire Oasi
di Conservazione in tutti i boschi di Mestre, bandendo quindi la caccia, osservazioni comunque respinte dagli organi preposti. Il nuovo Piano, attualmente in approvazione del Consiglio Regionale, dovrebbe prevedere il divieto di caccia solo nei boschi Zaher e Campalto per i quali già annualmente vengono emesse ordinanze del Sindaco di divieto temporaneo di caccia. Pertanto l’Istituzione, al fine di tutelare l’incolumità pubblica dei visitatori delle aree boscate, ha previsto il divieto di fruizione da parte dei visitatori durante la stagione venatoria e la libera circolazione nel restante periodo. [fonte: www.enti.comune. venezia.it 01.09.2015]
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CENTRO POLIFUNZIONALE PASCOLI PROPOSTE PER L’ANNO 2015-2016 Con il mese di settembre riprende a pieno ritmo anche l'attività del Centro Polifunzionale Pascoli che propone alla comunità di Campalto, in collaborazione con le Associazioni, una serie di iniziative educative, culturali ed artistiche. Per informazioni chiamare il 900330 e chiedere della signora Caterina Albano (referente del Centro Polifunzionale Pascoli. Offerta formativa – prestazione professionale gratuita -----
Studio assistito (per alunni delle elementari e delle medie) Supporto per le lingue: francese, inglese, spagnolo (per alunni delle elementari e delle medie) Sostegno in orario antimeridiano per geniyori che intendono supportare i propri figli nelle attività scolastiche (lingua italiana e matematica) Eventuali incontri di lingua italiana per stranieri (saper comunicare in lingua italiana nella quotidianità)
Biblioteca ----
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Prestito libri adulti e ragazzi Consultazione quotidiana di volumi per studio Registrazione e catalogazione informatica della dotazione libraria che è di circa 6500 volumi soprattutto per adulti (saggistica, storia attualità, letteratura, gialli, narrativa italiana e straniera; una percentuale, narrativa e volumi per ricerche scolastiche, è dedicata ai ragazzi). Incontri Culturali (con autori ed appassionati su tematiche sociali, esperienze di vita nella nostra ed in altre realtà) Uscite artistico – gastronomico – culturali; decimo anno consecutivo in località di varie regioni italiane.
Educazione permanente Proposte dell'Associazione CAMPALTO VIVA ---10
Corso di inglese di 1° - 2° - 3° livello (ottobre 2015 - maggio 2016) Incontri a tema: le succulente - conoscenza botanica e fitoterapica delle piante grasse. In viaggio con Alice (incontri pomeridiani) LA PAGINA DI CAMPALTO
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Donne… la vita, i sogni, le speranze. Mostra di san Martino: culture e tradizioni delle comunità dal mondo a Campalto.
Proposte dell'Associazione AMICI IN CORO ---
Proseguimento corso di pianoforte per adulti e ragazzi (ottobre 2015 maggio 2016) Incontro con la cittadinanza: saggio finale degli allievi.
Proposte dell'Associazione BLOG TERRITORI E PARADOSSI ------
Gestione ed assistenza utenti: punto internet P3@; dall'1 settembre al 31 luglio 2016: apertura antimeridiana 9.00 -12.00 al mercoledì e venerdì; pomeridiana 17.30 -19-30 martedì e giovedì. Corso base ed avanzato di computer Mini corsi tematici sull’uso del PC Corsi di Introduzione alla fotografia digitale Corsi per la gestione delle fotografie digitali
Proposte Università della terza età --
Corso di computer
Un tempo la Pascoli era così... LA PAGINA DI CAMPALTO
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La montagna che unisce di Gianfranco Albertini
Il monte Cavallino/Kinigat è la cima più alta delle Creste di Confine che separano il Comelico, ultimo lembo del Veneto proiettato verso nord, e la valle del Gail, a cavallo tra Tirolo e Carinzia. Salirne la cima a circa 2700 metri è impresa abbastanza ardua ma, appena superata la cengia attrezzata e raggiunto il grande anfiteatro di rocce che digrada verso valle, la vista si apre a 360°. Ecco in fondo le montagne del Friuli, poi il cupolone marmoreo del Peralba e sullo sfondo il quasi 4000 del Grossglockner con i suoi ghiacciai. Ancora le Alpi 12
austriache fino alla Vetta d’Italia e all’Ortles in lontananza. A fare da cornice al tutto le nostre Dolomiti. Cime meravigliose che la natura ha forgiato in milioni di anni ma che gli uomini hanno saputo contaminare con la loro arroganza; quello che oggi potrebbe sembrare l’anticamera dell’Eden, un secolo fa fu teatro di aspri combattimenti. Popoli amici che per secoli avevano condiviso monti, pascoli e tradizioni, mescolati in una cultura montanara fatta spesso di stenti e privazioni, ma alimentata da una potente fede religiosa, si trovarono improvvisamente, senza conoscerne il motivo, armati l’uno contro l’altro. I fucili, che fino ad allora erano serviti essenzialmente per procacciare un po’ di cibo attraverso la caccia, diventavano arma letale per colpire il nemico. Il Cavallino, imprendibile roccaforte austro-ungarica da un lato; di fronte, poche centinaia di metri più a Sud, la Costa della Spina con le linee difensive italiane. Dal 1978, la cima del monte ospita un’alta croce, issata dai due popoli tornati fratelli. Da allora, ogni anno in una domenica di fine agosto, centinaia di persone salgono dai due versanti per stringersi la mano sotto la “Croce d’Europa” e rinnovare il desiderio di fratellanza e pace tra i popoli. Domenica 30 agosto questa tradizione ha però
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assunto un’ulteriore nota d’importanza: per ricordare il centenario dell’inizio della Grande Guerra, e soprattutto le migliaia di vittime innocenti, davanti a una moltitudine di persone di tutte le età, gli amministratori locali del Comelico e di Kartitsch, il vescovo del Tirolo, gli alpini con il loro coro e gli Schutzen nei costumi tradizionali accompagnati da una banda, hanno
innalzato un’unica preghiera: che la solidarietà e il desiderio di pace prendano il sopravvento sull’odio e la sete di potere. E le montagne, che proiettano l’animo dell’uomo più vicino al cielo, possano unire sotto le loro cime i popoli nella pace e nella fratellanza.
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Venezia
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6^ edizione La corsa dei 3 parchi, 3 ponti, 3 boschi e 3 forti 5° Trofeo Marco Cavaldoro – 3^ Coppa Rosa Parco Albanese 2^ TrentaKmVe - Campionato Italiano Bancari/Assicurativi 6^Venezia edizione ProvaUnica Campionato Provinciale CSI Venezia La corsa dei 3 parchi, 3 ponti, 3 boschi e 3 forti 5° Trofeo Marco Cavaldoro – 3^ Coppa Rosa Parco Albanese
2^ competitiva TrentaKmVe -con Campionato Italiano Bancari/Assicurativi Km 30 cronometraggio TDS ProvaUnica Campionato Provinciale CSI Venezia Km 15 ludico motoria a passo libero, Fit e Nordic Walking Km Km 6 Family Fun Maratonella a passoTDS libero, Fit e Nordic Walking 30 competitiva con cronometraggio
Km 15 ludico motoria6^ a passoedizione libero, Fit e Nordic Walking Km 6 Family gratuito Fun Maratonella a passo libero, Fit e Nordic Walking Servizio di intrattenimento e vigilanza bambini settembre: 5° “Maratonella e gli Apprendisti Sportivi”
Lunedì 28 La corsa deiParcheggio 3 parchi, 3 ponti, 3 boschi e 3 forti sorvegliato – Ristoro per celiaci Per avvicinare i giovani al mondo della corsa, attraverso l’allestimento di un Marco Cavaldoro – 3^ Coppa Rosa Parco Albanese Servizio gratuito di intrattenimento vigilanza bambini circuito 5° di Trofeo Baby Maratonella consorvegliato tanto di earco di partenza e traguardo, e Parcheggio – Ristoro per celiaci 2^inTrentaKmVe Campionato Bancari/Assicurativi Organizzazione: A.S.D. Italiano – Campalto –nel Venezia allo sport generale.Maratonella La-manifestazione rientra programma “DRITTI SUI ProvaUnica Provinciale CSI Venezia e informazioni su www.maratonellacampalto.it DIRITTI”Iscrizioni organizzato dai Campionato Servizi Sociali della Municipalità (l. Michela Baldan) Organizzazione: Maratonella A.S.D. – Campalto – Venezia Tel 340 2656373 – 347 5050781 – 342 0311376 Iscrizioni e informazioni su www.maratonellacampalto.it
Tel 340 2656373 – 347 5050781 di – 342 0311376 SabatoKm 3 ottobre: 3° Concorso disegno –TDS “La Magia della Corsa” 30 competitiva con cronometraggio Premiazioni della Terza edizione del Concorso, diramato tramite il MIUR a 15 della ludico Provincia motoria a passo libero, Fit e Nordic Walking tutte leKm scuole di Venezia, riservato agli alunni delle scuole primarie e strettamente collegato agliascopi Acuto. Km 6 Family Fun Maratonella passodell’Associazione libero, Fit e NordicArco Walking MUNICIPALITA’ DI
M.I.U.R. M.I.U.R. UFFICIO VII SCOLATICO UFFICIO VII TERRITORIALE DI SCOLATICO VENEZIA
FAVARO VENETO MUNICIPALITA’ DI FAVARO VENETO
All’interno dell’area parrocchiale S. Benedetto verrà allestito IL MARATOServizio gratuito intrattenimento bambini NELLA VILLAGE (Expo), un’areadiespositiva cone vigilanza spazi a disposizione di azienParcheggio sorvegliato – Ristoro per celiaci de, organizzazioni sportive e a altri grandi eventi sportivi (novità 2015) TERRITORIALE DI VENEZIA
Organizzazione: Maratonella A.S.D. – Campalto – Venezia Iscrizioni e informazioni su www.maratonellacampalto.it Tel 340 2656373 – 347 5050781 – 342 0311376
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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori e Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Daniele Conte, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.