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http://issuu.com/lapaginadicampalto lapaginadicampalto@gmail.com settembre 2017 Anno IX N° 163
MENSILE A SFONDO SOCIALE DI PUBBLICA UTILITÀ
siamo tornati Puntuale come l’inizio delle lezioni, con il mese di settembre torna anche la Pagina di Campalto. Siamo arrivati al n° 163: significa quindi che da oltre 15 anni il giornalino racconta ciò che avviene nel nostro paese e propone al lettore informazione ed elementi di riflessione. Non neghiamo purtroppo le crescenti difficoltà che ogni mese incontriamo nel
In questo numero: centro pascoli_pm 100_bici news_pillole di moda_forse non tutti sanno che_maratonella per tutti i gusti_il capitello_compensazioni save e anas_altino prima di venezia a treviso_RILASSIAMOCI
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riempirne le pagine: avrete notato che da alcuni mesi le persone che firmano gli articoli sono quasi sempre le stesse. E ciò non per spirito di protagonismo, ma semplicemente per il fatto che pochi sono i contributi che ci vengono inviati per essere pubblicati. A tutto questo si contrappone invece la ricchezza di contributi che quasi quotidianamente vengono “postati” sui social, Facebook in particolare, che ospitano numerose pagine dedicate a
Campalto. Se è vero che la diffusione della comunicazione via Internet sta diventando sempre più ampia, è altrettanto vero che numerose sono le persone che per scelta o per altri motivi non sono in grado di accedervi. Per questo motivo riteniamo che sia utile diffondere le notizie anche su carta e invitiamo i nostri lettori e tutte le altre persone che hanno qualcosa da dire di farsi avanti e collaborare nella redazione della Pagina di Campalto.
IL CENTRO PASCOLI DI CAMPALTO DEVE ESSERE SOSTENUTO E POTENZIATO Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro fra Dirigenza scolastica dell’Istituto comprensivo Gramsci, le Associazioni e la Municipalità per fare il punto sul Centro culturale Pascoli. L’incontro si è reso necessario perché da oltre un anno la Municipalità non eroga alcun contributo, seppur minimo, per sostenere le spese di pulizia e di manutenzione del Centro. Il Centro Pascoli ospita ormai da anni le Associazioni di Campalto e si organizzano moltissime attività culturali. C’è una biblioteca e una sala polivalente per riunioni e incontri, si svolgono lezioni di lingue straniere e un locale è adibito per attività di manipolazione (ceramica, decoupage), si fanno corsi di informatica in attuazione di un progetto finanziato 2
dalla Regione. L’Università della Terza Età organizza incontri culturali di alto livello, ci sono corsi di musica e di canto, sono state allestite mostre sulla storia di Campalto, di fotografia, di pittura, la presentazione di libri e tantissime altre iniziative di notevole valore culturale. La Dirigente dell’Istituto comprensivo, in occasione dell’incontro, ha proposto di allargare le attività scolastiche utilizzando finanziamenti governativi e tener aperto così il Centro anche nei mesi estivi. Fra qualche settimana le Associazioni organizzeranno in quell’edificio le Attività per la Festa di San Martino, uno dei momenti centrali della vita cittadina. In questi anni il Centro Pascoli, con il contributo della Scuola, delle Associazioni e dei volontari, è diventato
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La Pascoli nel 1935
un importantissimo punto di riferimento per tutta la cittadinanza di Campalto e sarebbe incredibile e assurdo vederlo sminuito e perdere di valore. Purtroppo l’attuale Amministrazione della Municipalità in questi ultimi anni si è completamente disinteressata del Centro. Ancora più responsabile è il Sindaco Brugnaro che ha tolto alle Municipalità quei pochi poteri e quelle minime risorse che in passato consentivano di seguire e accompagnare le attività. Ora è necessario che l’Amministrazione comunale dia VELOCEMENTE alla Municipalità le risorse
necessarie per far proseguire l’attività già in atto e attuare le proposte fatte dalla Dirigente e fare la manutenzione all’edificio per evitare rischi per l’incolumità di chi lo usa. IL PD di Campalto è a fianco della Scuola e delle Associazioni! Non possiamo permettere che sia disperso un patrimonio culturale conquistato in tanti anni di lavoro appassionato di tantissime persone, diventato un punto di riferimento indispensabile per Campalto. IL Circolo PD di Campalto Il Segretario Lionello Pellizzer
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pm 100 Venerdì 1 settembre presso il centro culturale Candiani, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e di un folto pubblico, è stata inaugurata la mostra “PM100 - Un secolo di Porto Marghera: dalle fondamenta a un nuovo futuro“. Dietro questa sigla si nasconde un pezzo di storia del nostro territorio. Espositori e ideatori, i fotografi Alessandro Scarpa e Carlo Albertini, entrambi nostri conoscenti, che già in passato ci hanno fatto ammirare la loro bravura e capacità. L’evento è stato organizzato nell’ambito delle manifestazioni indette dal Comune di Venezia per il centenario della nascita di Porto Marghera, con la collaborazione del Centro Culturale Candiani e l’Associazione Culturale Blog - Territori e 4
Paradossi. La mostra presenta scatti inediti e sorprendenti di un territorio che pochi occhi sono riusciti a vedere. Il progetto PM100 nasce come un lavoro di indagine, concentrando lo sguardo indagatore sul presente, facendo dell’interrogativo il vero soggetto della rappresentazione: cosa resta di un secolo di capannoni illuminati giorno e notte, di cisterne bol-lenti, di fabbriche operose e di immense torce fumanti se non vaghi indizi di ciò che è stato? Con questa mostra Scarpa e Albertini consegnano al pubblico una riflessione sul futuro di questi luoghi: vogliono che questi segni, queste tracce, diano lo spunto allo spettatore per costruire il proprio futuro in un territorio ricco di possibilità.
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bici news di Gianfranco Albertini
Venezia - Mestre Dopo tanti anni, forse troppi per una città che vorrebbe esere considerate tra le prime al mondo, sta per essere completato il collegamento ciclabile tra la terraferma e Venezia. Dopo un avvio abbastanza spedito dei lavori, oggi, a pochi metri dalla conclusione, siamo in stallo. Si sperava che per inizio estate fossero terminati, ma a tutt’oggi non si vede la luce. Resta poi in piedi un altro problema: se questo nuovo percorso è facilmente accessibile da chi proviene
da Mestre, è precluso invece, salvo allungare il tragitto di diversi Km per raggiungere via Torino, per chi desidera partire dal Parco di San Giuliano e da chi proviene dalla parte nord-est della città. Questi, comunque, non sono gli unici problemi: una recente disposizione comunale ha difatto impedito l’accesso alla città lagunare delle bici, anche se condotte a mano, ma nel contempo non è stato previsto un deposito in prossimità del Tronchetto, dove la pista termina, o in piazzale Roma. Così i turisti che si avventurano per la città con la bici a mano vengono multati sulla base di una recente delibera approvata dal Consiglio Comunale che vieta ai non residenti non soltanto di pedalare, ma anche di camminare col mezzo a fianco nel centro storico. Naturalmente ci sono delle eccezioni ai divieti, come quella che autorizza i residenti a portare la bici a mano, per la più breve via possibile, da casa a piazzale Roma, in stazione o su un battello per il Lido.
Favaro - Dese Anche questa è un’opera che attende da anni la sua realizzazione. Già prevista ai tempi dell’amministrazione Cacciari, si risale a oltre 6 anni fa, da allora è stata oggetto di rimpalli tra Comune, Provincia e Regione che avrebbero dovuto finanziare l’opera. Oggi sembrerebbe che tutto sia risolto nella speranza che da Favaro si possano raggiungere in sicurezza i boschi Ottolenghi e Zaher per proseguire poi verso Dese e Altino o correre lungo il Sile verso il mare e la Laguna Nord. LA PAGINA DI CAMPALTO
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PILLOLE DI MODA di Monica Zennaro Cari amici dopo la siesta delle vacanze eccoci qui ritornati alla nostra rubrica: un po' di nostalgia? Sicuramente da parte mia sì perchè desidero con gioia dividere con voi la nostra pillola mensile. Ci stiamo avvicinando all'autunno e dato che nell'articolo scorso abbiamo parlato di “Borse”, questo magnifico accessorio, direi di continuare con le scarpe. Eh sì anche per questo accessorio c'è da impazzire e le scarpiere non bastano mai!
“Stiletti e ballerine” La parola stiletto deriva dal latino stilus: piolo, bacchetta e indica un'arma simile al pugnale. I tacchi sono una magnifica ossessione delle donne, ma anche degli stilisti che hanno saputo trasformare questo dettaglio in un autentico protagonista. Iniziamo da 1 cm e mezzo fino ad arrivare a 15 cm e più, per modelli con 6
plateau (rialzo nella parte anteriore). Quello più sexy sicuramente è il tacco 12! Diciamo che per camminarci ci vuole una certa destrezza, ma ci si riesce ed è più facile del previsto starci sopra in equilibrio. Vai sul sicuro con un paio di décolté: la variante è la chanel, inutile dire a chi deve il nome. Rammentiamo comunque che è aperta in punta mentre dietro ricorda un sandalo, e
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ferma il tallone con un cinturino. Una scarpa con molto stile ed eleganza, e sicuramente non può mancare nella vostra scarpiera. Sono tanti i tipi di tacco con cui ti puoi sbizzarrire: a spillo, a cono, quadrati stile anni 60-70... Comunque non dimenticatevi mai di avere sempre un paio di ballerine nella Vostra collezione perchè risolvono sempre ogni occasione, dalla cerimonia al supermercato, dalla spiaggia al cocktail; insomma sono delle amiche inseparabili!! Certo non slanciano, ma possono essere eleganti e sportive allo stesso tempo! Provate anche a fare le faccende domestiche con le ballerine, una t-shirt e i leggings: sarete eleganti anche in casa!!! In ogni caso un paio di scarpe nere piatte di emergenza devono essere sempre con voi, in borsa, nella cassettiera dell'ufficio o in macchina.
Le più famose sono le “Repetto” (pronuncia la parola con l'accento sulla “o” finale): nascono in Francia nel 1952 come scarpe da danza ma sono le “ballerine” per eccellenza, amate molto anche da Brigitte Bardot!
Cari lettori, dopo il successo del primo corso svoltosi da aprile a luglio abbiamo pensato di riproporre
“mi faccio un abito da cartamodello number 2” Iscrizioni entro fine settembre. Il numero di persone è limitato Per informazioni: Auser “il gabbiano” - Campalto, Villaggio Laguna piazzale Zendrini - tel: 041903525 A presto e un abbraccio da Monica e Bruna
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Forse non tutti sanno che... di Francesca Rismondo … La Laguna di Venezia è casa di numerosissime specie animali e vegetali rare. Dove? In mezzo a piazza San Marco? Probabilmente no. Ma ci sono delle oasi, come per esempio quella delle Dune degli Alberoni, in cui è possibile ancora osservare il fratino, uccello che nidifica proprio sui litorali del Lido di Venezia e in via di estinzione, o le tartarughe. Questi luoghi sono fondamentali per mantenere un ecosistema ricco di specie endemiche come era precedentemente. Queste oasi sono inserite all’interno delle Zone a Protezione Speciale e tenute dal WWF che si occupa della loro conservazione, tutela e accessibilità. Peccato che è già la seconda volta che qualcuno pensa bene di danneggiare questa ricchezza, distruggendo le recinzioni ed entrando nelle zone di nidificazione, disturbando ovviamente i padroni di casa. Questa seconda volta è sembrato un attentato vero e proprio alle attività di protezione che si svolgono: cartelli segnaletici rimossi e rubati, litorale danneggiato. Purtroppo pochi comprendono l’importanza di queste aree, sempre più rare e sempre più in pericolo. Speriamo si riesca a fronteggiare queste numerose difficoltà affinché 8
si salvino questi ambienti. Ciò che probabilmente manca è una maggior sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, che ormai sembrano avere ben poca importanza.
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Maratonella come vuoi: a piedi e in bici Domenica 1 ottobre si svolgerà l’ottava edizione della Maratonella di Campalto. Dagli appassionati della corsa alle famiglie con bimbi e animali al seguito, le strade di Campalto saranno teatro di questa manifestazione che è ormai entrata a far parte della nostra tradizione. Itinerari per tutti i gusti: dai “runner” incalliti ai marciatori più tranquilli. Le informazioni dettagliate si trovano nel sito www.maratonellacampalto.net e nella pagina Facebook dedicata. Quest’anno si aggiungerà una novità: la mattina del sabato precedenta (30 settembre) sarà possibile percorrere parte del tracciato in bicicletta. FIAB Mestre - Amici della Bicicletta organizza una pedalata di una trentina di km aperta a tutti. Partenza da Parco San Giuliano e arrivo a Campalto verso mezzogiorno. Maggiori dettagli nel sito www.fiabmestre.it e su Facebook amici della bicicletta fiab mestre
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IL CAPITELLO
Qualche tempo fa, facendo una passeggiata lungo via Passo, a ridosso di una casa e di un fosso ho rivisto un vecchio capitello: mi sono fermata per una preghiera e, guardando attentamente, mi sono accorta che all’interno non c’è più il quadro originale della Madonnina che al collo portava una catenina d’oro. Ora è stato sostituito con un altro quadro, sempre della Vergine, ma molto vecchio e di plastica. Che l’originale sia stato rubato? Le persone anziane raccontavano che tanti, tanti anni fa, dopo l’alluvione, fu trovato lì il vecchio quadro con l’immagine della Madonna. Dopo 10
qualche tempo, nello stesso posto, un signore costruì un Capitello: vi figurano il nome del committente e la data di costruzione, 1884 (?). Ora questo Capitello è abbandonato, pieno di erbacce e di muschio. Ricordo che da bambina, qualche giorno prima del venerdì santo, le donne cattoliche venivano per le case a raccogliere qualche monetina per comperare la pittura e dipingere il Capitello. L’incaricato della dipintura era un bel giovane che col tempo diventò mio marito. La sera del Venerdì Santo la processione percorreva via Passo: le case lungo la strada erano illuminate con luci di tanti colori, nei giardini e negli orti c’erano lumini messi a forma di croce e si sentivano le rane gracidare nei fossi. Anche il Capitello, per l’occasione, era ornato di fiori e di lumini. Alla fine della via, dopo il ponte, alcune persone del paese preparavano un piccolo altare ed il Parroco faceva la predica. Un altro avvenimento importante c’era subito dopo Pasqua: le famiglie della borgata raccoglievano tra loro soldini, uova, farina, salami e li deponevano in un cesto ai piedi del Capitello: lì il Parroco si fermava, dava la benedizione a donne e bambini in ginocchio in preghiera, poi proseguiva per altre località e i chierichetti raccoglievano le cose donate.. Ancora un ricordo importante della
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mia gioventù: il bel ragazzo che poi ho sposato, dopo varie serate passate cantando sotto il mio balcone “Serenata celeste”, una sera d’estate, sotto un cielo stellato e con la luna che faceva capolino, mi condusse davanti alla Madonnina, mi prese la mano, mi infilò al dito l’anello di fidanzamento, e mi fece la promessa di amarmi per tutta la vita!
In quel momento ero al settimo cielo, e ci abbracciammo felici. Oggigiorno non ci sono più processioni, benedizioni, non ci si riconosce più, non ci si saluta. Quanto è cambiato, in peggio, il modo di vivere!! Luigia Mardegan
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compensazioni save & anas: vogliamo parlarne? di Gianfranco Albertini
È indubbio che l’aeroporto Marco Polo abbia offerto numerose opportunità di lavoro al nostro territorio; ma è altrettanto vero che pesante sia stato l’impatto sulla qualità della vita dei suoi residenti, come già abbiamo avuto modo di illustrare in precedenti articoli apparsi nelle pagine della PDC. SAVE, la S.p.A che gestisce gli scali di Tessera e Treviso, anche per far fronte alle richieste avanzate da associazioni e cittadini (o forse per togliersi un fastidio…), ha accettato di destinare dei fondi di compensazione per la realizzazione di percorsi ciclo pedonali, di mitigazione acustica e, se possibile, di contenimento dell’inquinamento atmosferico legato al traffico aereo. Sono pochi spiccioli quelli previsti, se rapportati 12
al volume d’affari da nove zeri di SAVE, ma è pur sempre qualcosa e qualcosa, come si sa, è sempre meglio di niente. Altro discorso, invece, per ANAS. Via Orlanda, che ricalca il percorso dell’antica consolare romana “via Annia” e di conseguenza ha una storia millenaria, era nata per unire Campalto a Tessera. È diventata invece, data la sua crescente pericolosità, un elemento di separazione tra i due borghi. ANAS, che è sempre stata insensibile alle richieste dei cittadini (per altro mai appoggiate con convinzione dalle amministrazioni che si sono succedute negli anni) di messa in sicurezza della strada per ciclisti e pedoni attraverso la realizzazione di percorsi protetti, ha ulteriormente aggravato l’impatto
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sul territorio con la realizzazione del by-pass di Campalto e delle strade di accesso all’aeroporto. Ma in questo caso di compensazioni non se ne parla minimamente. Forse qualcuno, e mi riferisco alle varie amministrazioni locali, avrebbe dovuto trattare l’argomento: visto che dai cittadini sono state elette, a essi e alle loro esigenze avrebbero dovuto fare riferimento. È fuori discussione che il by-pass di Campalto stia creando attualmente durante la sua fase di realizzazione, e creerà in un prossimo futuro, non pochi disagi ai residenti: maggior traffico, maggior inquinamento, limitazioni alla libertà
di spostamento all’interno dell’area interessata. E tutto questo in cambio di cosa? Il nostro augurio è che finalmente le numerose associazioni si muovano assieme e non in ordine sparso, come talvolta è accaduto nel passato, al fine di proporre a SAVE, ANAS e alle amministrazioni locali progetti condivisi, seri, concreti e concretamente realizzabili che tengano conto in primo luogo delle reali esigenze del territorio e non servano semplicemente a soddisfare i desideri di qualche singolo.
11 - 12 novembre
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Dopo il grande successo di pubblico ottenuto della mostra Altino-Prima di Venezia presentata nella primavera 2016 al Centro Culturale Candiani di Mestre, il progetto divulgativo approda con nuovi, rilevanti contenuti nella prestigiosa sede del Battistero di S. Giovanni della cattedrale di Treviso. Si realizza così il primo evento espositivo dopo i lavori di restauro del Battistero da poco conclusi. La mostra, un progetto voluto e condiviso dalla Diocesi trevigiana assieme ad altri prestigiosi enti, è stata inaugurata venerdì 15 settembre. Il nucleo originario e principale della mostra comprende immagini, testi, video, animazioni 3D e i plastici che illustrano e ricostruiscono la straordinaria vicenda di Altino, la città-madre di Venezia. La seconda e la terza area tematica propongono nuove conoscenze sulla forma urbis della Treviso antica e un approfondimento sulla diffusione del Cristianesimo nei territori altinate e trevigiano. La mostra, che ricerca tracce altinati nella Venezia di oggi, mette in evidenza il rapporto vitale fra Altino, il più antico centro lagunare, e
Treviso, la più vicina città d'entroterra, sui loro collegamenti attraverso le vie d'acqua e terrestri, sulle vicende storiche e culturali che rappresentano il patrimonio condiviso fra i due centri urbani fin dall’età antica. Tenuto conto della vicinanza di Altino al nostro territorio e le tracce della presenza romana venute alla luce di recente a Campalto e a Tessera, visitarla è quanto mai una opportunità da non perdere.
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A cura del Circolo Ricreativo Culturale AUSER “Il Gabbiano” ONLUS (auser.ilgabbiano@alice.it) Editore: Circolo Auser “Il Gabbiano” - Direttore responsabile: Giorgio Marcoleoni. Redazione a cura di: BLOG - Territori & Paradossi Associazione Culturale. Redattori: Giuliano Brandoli, Michele Lucchetta, Chiara Foffano, Elena Brugnerotto, Francesca Delle Vedove, Carlo Albertini, Romena Brugnerotto, Martina Zorzi, Martina Pellizzer, Francesca Rismondo, Gianfranco Albertini. Indirizzo: Piazzale Zendrini 22 Campalto (VE) Tel/fax : 041.903525 - E-mail: lapaginadicampalto@gmail.com Stampato in proprio n° 2000 copie - Registrazione presso il Tribunale di Venezia n° 1461 del 24 settembre 2003 “La pagina di Campalto” è consultabile anche in Internet all’indirizzo http://issuu.com/lapaginadicampalto è possibile rilasciare commenti e domande, segnalare iniziative, suggerire approfondimenti a questo indirizzo e-mail: lapaginadicampalto@gmail.com oppure visitando la nostra pagina facebook.