Rassegna stampa Gennaio e febbraio 2021
Durante il periodo preso a riferimento in questo resoconto - gennaio e febbraio 2021 - la nostra associazione ha occupato le pagine di cronaca ed economia delle principali testate locali in più occasioni. Riportiamo di seguito, la data e il titolo dei comunicati stampa pubblicati dai giornali.
2 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
2 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
2 gennaio 2021 Gazzetta Reggio Emilia
2 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
6 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
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DOMENICA 3 GENNAIO 2021 GAZZETTA
.PEFOB I conti in tasca
Tassa sui rifiuti, Modena e distretto le aree più care Meglio l’Appennino Lo studio Lapam sul costo di gestione e smaltimento «Sistema-giungla: uniformare i regolamenti comunali» Luca Gardinale Per chi ha un negozio, l’ideale sarebbe trasferirsi a... Riolunato, ma va benissimo anche Fiumalbo. Stesso discorso per i gestori di un bar: l’alto Appennino è decisamente il luogo ideale. La musica non cambia per le attività artigianali di beni e servizi: il top sono Riolunato e Fiumalbo, ma in questo caso si può scendere fino a Fiorano.
Per un bar si va dai 4 euro di Fiumalbo ai 19 che pagano i gestori nel capoluogo Paese che vai, Tari che trovi, perché parlando della tassa sui rifiuti, tra i 47 comuni del Modenese ci sono differenze davvero notevoli. Lo sa bene l’associazione Lapam Confartigianato, che proprio per fare luce sul complesso mondo della Tari ha condotto un’approfondita indagine sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’Ufficio studi Lapam, con la collaborazione di tutte le sedi sul ter-
ritorio, ha così analizzato la situazione della Tari e della Tarip (la tariffa puntuale) sul territorio provinciale. Una situazione che vede 27 comuni applicare la Tari, mentre gli altri 20 utilizzano la tariffa puntuale. Quattro le situazioni evidenziate da Lapam: da una parte ci sono i comuni che utilizzano la tariffa puntuale “pura”, ovvero rapportata al quantitativo di rifiuti prodotto, in particolare nell’Area Nord, mentre dall’altra c’è la tariffa puntuale legata a coefficienti differenziati per attività, come nelle Terre dei Castelli e a Castelfranco. Un’altra situazione è quella della tassa Tari con tariffe mediamente più alte, ma con forti agevolazioni per i comportamenti virtuosi (ad esempio a Modena o nel Distretto ceramico), per chiudere con la Tari “pura”, con tariffe più basse ma meno agevolazioni, come in alcuni comuni montani. Una realtà piuttosto complessa, con una giungla di tariffe e sconti decisamente poco uniforme: «E’ difficile fornire un quadro complessivo commenta Lapam - a causa delle agevolazioni previste in diversi comuni e della dif-
il PResiDenTe luPPi
«Troppa burocrazia per le imprese» «Dai dati emersi con la nostra indagine è evidente che la situazione è molto frastagliata e che sarebbe necessario andare verso una maggiore uniformità almeno per territori limitrofi». Così Gilberto Luppi, presidente provinciale di Lapam Confartigianato, sull’indagine dell’ufficio studi dell’associazione: «Il meccanismo di riduzioni e agevolazioni - spiega ancora il presidente Luppi va reso automatico per evitare alle imprese che ne hanno diritto un eccesso di burocrazia e il rischio di essere tagliati fuori dalle agevolazioni. Infine occorre analizzare con attenzione i dati per capire come i singoli comuni ripartiscono i costi della gestione dei rifiuti tra utenze domestiche e non domestiche».
i comuni
Tariffa più “salata” a Formigine Riolunato la più economica Da una parte Modena e il Distretto ceramico, dall’altra l’alto Appennino. Sono questi, secondo l’indagine condotta da Lapam, i due estremi del “tariffario” Tari, anche se i comuni più cari applicano un sistema di agevolazioni che portano ad una riduzione sensibile dei costi per diverse categorie. E se uno dei comuni in cui la tassa sui rifiuti è più costosa è quel-
lo di Formigine, l’amministrazione comunale fa sapere che «in continuità con i tavoli di lavoro periodici con le associazioni di categoria, già nelle prossime settimane sarà convocato un incontro in merito, alla luce anche della nuova normativa nazionale. Come comune facente parte dell’Unione del distretto ceramico - continua l’amministrazione - l’obiettivo priori-
tario è proprio quello dell’uniformità nella gestione dei servizi per i 120mila cittadini che ne fanno parte. È ovvio che non si può prescindere dalla diversa natura dei tessuti produttivi locali. Confermiamo comunque il metodo di premiare le attività più virtuose - chiude il Comune di Formigine - in adesione alla legge sull’economia circolare e come previsto dall’obiet-
ferenza tra tassa e tariffa. Di certo la tariffa puntuale va nella direzione giusta, pur con la necessità di alcuni correttivi per evitare di penalizzare eccessivamente alcune tipologie di imprese. Al tempo stesso, però, la cosa più importante è fare chiarezza sul meccanismo di riduzioni e agevolazioni per capire anche come siano accessibili per le imprese e iniziare un confronto serio con le amministrazioni e proporre un processo di uniformazione dei regolamenti comunali». Passando ai numeri, per i 23 comuni che applicano la Tari le attività artigianali di beni e servizi vedono la tassa oscillare tra 0,86 e 5,08 euro al metro quadro. Si passa così dalle tariffe più basse di Riolunato, Fiumalbo e Fiorano a quelle più alte di Serramazzoni, Formigine e Maranello (anche se questi comu-
ni hanno più agevolazioni per i comportamenti virtuosi). Venendo a carrozzerie e autofficine, si va da 1,74 euro di Riolunato (e poco oltre per Fiumalbo e Montese) ai 6 di Sassuolo (seguito a poca distanza da Maranello e Formigine), ma anche in questo caso il coefficiente di abbattimento è molto maggiore nei comuni del Distretto ceramico rispetto a quelli montani. Un negozio arriva a pagare di più a Sassuolo e Serramazzoni (fino a 6,34 euro al metro quadro) rispetto ai 2 euro circa dei “soliti” Riolunato e Fiumalbo, a cui si aggiunge Zocca. E i bar? A pagare di più sono i gestori di Formigine e Modena, dove si oscilla tra 17 e 19 euro, per scendere a 4 euro nei comuni dell’alto Appennino, anche qui però con agevolazioni molto importanti nei comuni che han-
no la Tari più alta, che possono arrivare ad abbattere questa cifra in modo molto significativo. Per quanto riguarda le agevolazioni, ci sono riduzioni che riguardano l’abbattimento della superficie imponibile: a Sassuolo si arriva al 45% per le attività artigianali e fino al 70% per le attività dell’agroalimentare, mentre in montagna si arriva al 40% a Fanano e Lama per le attività artigiane e al 50% a Fanano per i caseifici. Esiste inoltre la riduzione della quota variabile (con un -50% nel Distretto ceramico e cali fino all’80% a Pavullo e Fanano), così come la promozione di comportamenti virtuosi, con Modena che arriva a scontare fino all’80% per attività come il conferimento autonomo dei rifiuti a soggetti diversi dal gestore pubblico. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
tivo 12 dell’Agenda Onu 2030». Tra i comuni più economici c’è invece quello di Riolunato: «Il nostro obiettivo spiega il sindaco Daniela Contri - è quello di non aumentare la pressione tributaria sui cittadini e sulle imprese, soprattutto in questo momento difficile. Così, quest’anno abbiamo previsto un importante stanziamento di bilancio per esentare dalla Tari le attività economiche costrette a chiudere per le restrizioni previste per contrastare la pandemia. Anche per quest’anno - chiude il primo cittadino - punteremo ad agevolare il più possibile i cittadini e le aziende». — L.G. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il centro di Riolunato, il comune più economico per la Tari
4 gennaio 2021 Il Resto di Carlino Modena
5 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
5 gennaio 2021 Gazzetta di Reggio Emilia
5 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
5 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
6 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
6 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
7 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
8 gennaio 2021 Gazzetta di Reggio Emilia
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9 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
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12 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
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12 gennaio 2021 Gazzetta Reggio Emilia 9 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
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13 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
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16 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
16 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
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17 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
17 gennaio 2021 Nostro Tempo
18 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
19 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
19 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
19 gennaio 2021 Gazzetta di Modena
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20 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
21 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
20 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
21 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
19 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
22 gennaio 2021 Gazzetta Modena
22 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Reggio Emilia
24 gennaio 2021 Gazzetta Modena
24 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
24 gennaio 2021 Nostro Tempo
26 gennaio 2021 Gazzetta Modena
28 gennaio 2021 Gazzetta Modena
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27 gennaio 2021 Gazzetta Modena
27 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
28 gennaio 2021 Gazzetta Modena
29 gennaio 2021 Gazzetta Modena
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30 gennaio 2021 Gazzetta Modena
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31 gennaio 2021 Il Resto del Carlino Modena
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2 febbraio 2021 Gazzetta Reggio Emilia
3 febbraio 2021 Gazzetta Modena
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3 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
4 febbraio 2021 Gazzetta Modena
5 febbraio 2021 Gazzetta Modena
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9 febbraio 2021 Gazzetta Modena
9 febbraio 2021 Gazzetta Reggio Emilia
9 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
9 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
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11 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
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12 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
16 febbraio 2021 Gazzetta Modena
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14 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
14 febbraio 2021 Gazzetta Modena
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16 febbraio 2021 Gazzetta Reggio Emilia
16 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
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17 febbraio 2021 Gazzetta Modena
17 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena 17 febbraio 2021 Gazzetta Modena
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19 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
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20 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
20 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
21 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
20 febbraio 2021 Gazzetta Modena
22 febbraio 2021 Gazzetta Modena
•• 2 21 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
DOMENICA — 21 FEBBRAIO 2021 – IL RESTO DEL CARLINO
Zona arancione/1
Zona
Questo continuo stop and go disorienta tutti
Il b sem me Zona arancione/2
Carlo Alberto Rossi* l ritorno in zona arancione rappresenta, certamente, una notizia non positiva. Innanzitutto perché segna un peggioramento della situazione epidemiologica, con un aumento di casi e di ricoveri ospedalieri, e poi perché mette nuovamente in discussione e in difficoltà interi comparti economici. Pensiamo al mondo della ristorazione, inteso nel senso più ampio e comprendendo la filiera, sia sotto il profilo delle materie prime che dei servizi legati alla ristorazione. Un comparto che da un anno è perennemente in balia di chiusure e aperture, di spiragli cui fanno seguito nuovi sbarramenti: pensiamo a ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie, alberghi, certo, ma anche aziende del food che lavorano per queste attività, di lavanderie industriali e di tutto il mondo dei servizi che orbitano intorno alla ristorazione. Questo continuo stop and go disorienta le imprese e i cittadini, senza contare uno spreco di materie prime davvero molto cospicuo, un aspetto a cui forse non si pone la necessaria attenzione. In più, e anche su questo tema il rischio è di non essere abbastanza attenti, è anche necessario ricordare che la ristorazione in pausa pranzo rappresenta un servizio pubblico vero e proprio. Non dare la possibilità a chi è in pausa pranzo, e magari non lavora in un ufficio, di poter mangiare in sicurezza e di fruire dei servizi igienici in sicurezza, non è certamente il modo migliore per combattere la circolazione del virus. Grazie anche alle pressioni portate dalla nostra associazione siamo riusciti ad allargare il concetto di mensa ai ristoranti e bar che hanno convenzioni con le imprese, ma questo purtroppo non basta a far sì che tutti i lavoratori, che non possono tornare a casa né mangiare in ufficio, possano passare la pausa pranzo in sicurezza. *Segretario Generale Lapam Confartigianato
I
Incomprensibile Serve un cambio di registro
non è rilevabile alcun peggioramento. Dopo quasi tre settimane di riapertura dei pubblici esercizi sono quindi sensibilmente calati sia i posti occupati in terapia intensiva sia quelli in reparti Covid: il ministro ci può spiegare dunque perché siamo tornati in zona arancione e si è deciso di colpire chi come i pubblici esercizi non ha alcuna responsabilità?. Rimaniamo poi stupiti dai tempi del provvedimento perché far decorrere la zona arancione da domenica, significa mandare un fumo migliaia di prenotazioni e di approvvigionamenti dei nostri ristoranti. La chiusura dei pubblici esercizi avrà poi un effetto negativo anche per il
commercio a cui mancherà l’indotto della frequentazione dei locali: insomma un altro duro colpo per le nostre imprese, che dal principio della pandemia hanno fatto di tutto per tutelare la salute dei clienti e anche per questo meritano maggiore rispetto. Tutto ciò cade peraltro in un momento drammatico per il terziario: il 2020 si è chiuso infatti con 800 milioni di consumi persi sul 2019 per il commercio, 750 per la ristorazione e nel 2021 sono a rischio 2.500 imprese e oltre 4.500 addetti. Serve un cambio di registro, sono urgenti ristori veri ed è fondamentale far ricominciare a lavorare le nostre imprese. Presidente provinciale Confcommercio
le lunghe limitazioni a causa dei provvedimenti seguiti alla pandemia. La petizione chiede, in sintesi, lo sblocco del quinto decreto Ristori per poter finalmente accedere ai contributi promessi e già stanziati e la possibilità di rimanere aperti fino alle 21.30 se in zona gialla e alle 18 se in zona arancione. Così non possiamo più continuare; chiediamo la possibilità di aprire la sera se in zona gialla, in modo da poter organizzare più turni, contrastando così assembramenti e consentirci di non morire. Ribadiamo che i primi a voler garantire la sicurezza sanitaria di clienti e lavoratori siamo noi. Il fatturato medio del settore nel mese di gennaio è stato del 2%, rispetto all’anno scorso, ed è chiaro che
così rischiamo di chiudere; inoltre, anche l’accesso al credito si fa sempre più difficile, perché le banche cominciano a considerare ristoranti e bar attività a rischio. Riteniamo necessario concertare con i tavoli istituzionali, anche un progetto di rilancio del turismo, per non trovarci impreparati nel momento in cui questa situazione di crisi finalmente finirà. *Presidente Fiepet Confesercenti
21 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
Tommaso Leone* ncomprensibile, ingiusta e con un effetto devastante innanzitutto per bar e ristoranti ma anche per il commercio la decisione di collocare l’Emilia Romagna in zona arancione. Il declassamento è contestabile innanzitutto nel merito perché, dati alla mano, dal 1° febbraio
I
Zona arancione/3
Sostenete i pubblici esercizi Giancarlo Zinani* na petizione lanciata da Fiepet Confesercenti regionale e subito ripresa dall’associazione modenese fa l’appello ai cittadini. ’Aiuta il tuo locale’: chiediamo agli esercenti e ai clienti di firmare a sostegno dei pubblici esercizi, la cui situazione si fa sempre più drammatica dopo
U
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Chiediamo lo sblocco dei ristori e la possibilità di poter aprire fino alle 21,30
Alber Papo
L
impre anch quest senza reale diven offen esasp É pas settim chius poch riape provv comp di ap fa, il r avven molte quell giorn assen dome perch veng dome una s una v più ch in peg semb provv consi riman param L’imp certe sappi una p ristor sospe come Se si delle quest diffic festiv defin meta week A tutt l’inco spost profe (acco tatua del te fuori Evide camb senso
21 febbraio 2021 Nostro Tempo
23 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
24 febbraio 2021 Gazzetta Modena
24 febbraio 2021 Gazzetta Modena
25 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena SPECIALE ECONOMIA MODENA
A cura di SPEED Società Pubblicità Editoriale e Digitale
Per aderire alle nostre iniziative e comunicare sui nostri speciali contatta il numero 051 6033848 o scrivici a spe.bologna@speweb.it Visita gli speciali on line sul sito www.ilrestodelcarlino.it
Sicurezza imprese: indagine Lapam Crescono i reati informatici Dopo anni di calo tornano a salire i delitti inerenti all’attività delle aziende modenesi. L’associazione è a disposizione con servizi ad hoc Frena il calo dei delitti inerenti all’attività d’impresa denunciati a Modena, soprattutto a causa dell’incremento di quelli informatici. Lo evidenzia uno studio condotto dall’Ufficio Studi Lapam Confartigianato sugli ultimi dati disponibili, quelli a fine 2019. Nel periodo 2010-2019 i delitti nell’attività d’impresa sono calati in modo molto netto (-24,3%), ma tra il 2018 e il 2019 c’è stato un incremento, dell’1,1%. Nel 2019 sono stati denunciati 11.192 infrazioni, con una incidenza di 17,9 delitti ogni 100
imprese. Le denunce, qui il dato disponibile è regionale, trattano di danneggiamenti, la voce più alta, poi truffe, frodi e delitti informatici che, come vedremo, sono in rapida ascesa e che complessivamente superano quota 16mila in Emilia Romagna, furti di auto in sosta e in generale furti di autoveicoli, furti in esercizi commerciali e altre tipologie. Lapam, proprio per questo, è a disposizione delle imprese per formare e dare servizi ad hoc, ad esempio su cybersicurezza e gestione pec.
↑ In salita le frodi informatiche contro le imprese modenesi
“Trasporto merci, ora intervenga la Ue” Il commento / Genedani, Lapam Trasporti, contro le misure di Germania e Austria “È clamorosa la contraddizione tra quanto deciso dai singoli Stati membri e le raccomandazioni che la Commissaria Valean, solo qualche giorno fa, ha espres-
so con una lettera indirizzata a tutti i Ministri dei Paesi membri della Ue”. Duro il commento del presidente nazionale di Unatras e Confartigianato Lapam Trasporti, il modenese Amedeo Genedani, sulle misure anti-Covid imposte dalla Germania nei confronti del Tirolo austriaco e della Repubblica Ceca e da questi ribaltate sulle nazioni confinanti. “Le nuove incomprensibili misure adottate
– continua Genedani – sono totalmente in contrasto con quanto afferma l’Unione europea che ha introdotto le cosiddette Green Lanes, ovvero corsie facilitate per i veicoli ed i lavoratori dei trasporti alle frontiere allo scopo di non deprimere l’economia e consentire di poter contare su un flusso ininterrotto di prodotti alimentari, farmaci e merci essenziali per la produzione”.
Cybersicurezza
Segno più sugli investimenti L’indagine Lapam entra nel dettaglio in particolare sui delitti di natura informatica: a Modena, tra il 2010 e il 2019, frodi e truffe sono quasi raddoppiate (da 1.084 a 2.059) e l’incremento tra il 2018 e il 2019 è stato di un +12,9%, da 1.824 a 2.059 casi. L’Ufficio Studi Lapam conclude con la tipologia di aziende più colpite: hanno subito almeno un incidente di sicurezza informatica il 10,1% delle attività economiche. Venendo al 2020 c’è un dato interessante che emerge dall’indagine Lapam: in Emilia Romagna le imprese che hanno investito molto o moltissimo nella sicurezza informatica sono aumentate del 7,7% rispetto al 2019, con una quota complessiva pari al 41,6% delle imprese della regione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
26 febbraio 2021 Gazzetta Modena
26 febbraio 2021 Gazzetta Modena
26 febbraio 2021 Il Resto del Carlino Modena
26 febbraio 2021 Gazzetta Modena
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Reggio
GIOVEDÌ 11 febbraio 2021
cronaca.reggioemilia@ilcarlino.net
OSPIZIO PIEVE RUBIERA BARAGALLA POVIGLIO
www.ilrestodelcarlino.it/reggio
Redazione: Via Crispi, 8 Tel.0522 443711 - Fax 0522 443717 Pubblicità: Speed, Vicolo Trivelli, 5 Reggio Emilia - Tel. 0522 433911 / Fax 0522 433909
spe.reggio@speweb.it
La ’ndrangheta a Brescello e Viadana
Spaccio in Piazzale Europa
Cosche gemelle sul Po: tra gli indagati anche cinque reggiani
Nuovo blitz, sequestrata della cocaina
Codeluppi a pagina 7
Petrone a pagina 5
OSPIZIO PIEVE RUBIERA BARAGALLA POVIGLIO
Covid, sono 40 i focolai nelle scuole In un mese, dalla ripresa delle lezioni, le classi prese in carico dall’Ausl sono state 270
Beneventi a pagina 3
Superare l’emergenza
«Via libera a ristoranti e bar fino alle 22» Daniele Casolari* o diciamo da tempo e lo confermiamo: le regole devono essere rispettate e la situazione sanitaria richiede ancora grandi sforzi a tutti, ma al tempo stesso ci chiediamo perché non sia possibile concedere l’apertura serale a ristoranti, bar, pub, birrerie ed enoteche. Nel rispetto delle regole e con i doverosi controlli. Ripeto, il necessario presidio sanitario per controllare gli sviluppi della pandemia è fondamentale, fermo restando tutto questo riteniamo che debba essere autorizzata nel più breve tempo possibile l’apertura serale delle imprese del comparto della ristorazione e bar fino alle 22, includendo anche i pub, le birrerie e le enoteche. Segretario Licom
L’INGEGNERE LUCA REVERBERI
L
Continua a pagina 13
«Il progetto per la tranvia rischia di rivelarsi fallimentare» Menozzi a pagina 9
A DUE PASSI DAL CENTRO E GRATUITO: MA È QUASI ABBANDONATO
IL PARCHEGGIO FANTASMA
Giro Giro aa pagina pagina 4 4
Nei locali ex Upim e Standa
La Despar aprirà un nuovo supermercato in centro storico Servizio a pagina 11
OREFICERIA
MARA GUIDETTI Rifiuti: polemiche tra i sindaci Daviddi e Giberti
L’ambientalista si è spento dopo un malore
«Il porta a porta? Meglio le ecoisole»
Addio ad Aldrovandi Era un “cuore verde”
Barca a pagina 19
Lecci a pagina 14
SCANDIANO
ORO & ARGENTO CHE NON USI PIÙ SCANDIANO (RE) - PIAZZA SPALLANZANI, 3/B - Tel. 0522 855963
www.lapam.eu