Imprese & Territorio 04 2024 - Premio Sostenibilità 2024

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Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese
Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

Giovani e sostenibilità: un binomio su cui bisogna scommettere

È il binomio su cui noi, come associazione, vogliamo puntare e vogliamo rendere consapevole anche la nostra base associativa, composta da piccole e medie imprese. I giovani e la sostenibilità sono due facce di una stessa medaglia. Una medaglia dal valore prezioso, perché è l’indice che monitora se la direzione che abbiamo intrapreso per il futuro è quella giusta.

In un'epoca di cambiamenti rapidi e di sfide globali senza precedenti, è cruciale per la nostra comunità imprenditoriale riflettere su questi due temi di rilevanza.

I giovani sono il motore del cambiamento: portano con sé nuove idee, energie fresche e una visione del mondo che spesso manca alle generazioni più mature. Ed è per questo che, da ormai 6 anni, proponiamo il progetto Lapam Crea Futuro, per introdurre i giovani al mondo del lavoro. E voglia-

mo accompagnarli in questo viaggio facendoli partire dal nostro interno, portandoli nelle nostre sedi sul territorio per far capire a loro che cosa significa dare consulenza e assistenza alle nostre imprese, che sono il valore aggiunto della nostra associazione, rendendoli parte attiva del processo di innovazione verso il futuro.

Questo investimento va oltre la semplice assunzione di personale giovane. Significa supportare le iniziative imprenditoriali dei giovani, offrire formazione continua e “mentorship” e promuovere politiche aziendali che incentivano la partecipazione attiva delle nuove generazioni. Dobbiamo essere pronti ad ascoltare e a imparare da loro, riconoscendo che il loro contributo è essenziale per mantenere la nostra competitività a livello globale.

La sostenibilità non è più una scelta, ma una necessità. E così in questo

2024 abbiamo deciso di lanciare la prima edizione del Premio Sostenibilità che avrà cadenza biennale. Un progetto nato anche da un’esigenza espressa dagli imprenditori che hanno partecipato al nostro Convegno: l’associazione ha ascoltato la proposta, l’ha recepita e l’ha messa in atto concretamente. La sostenibilità deve essere al centro della nostra strategia aziendale, integrata in ogni aspetto delle operazioni quotidiane.

I giovani, cresciuti in un'epoca di consapevolezza ambientale e sociale, sono spesso i primi a chiedere un impegno serio in questo campo.

Premio Sostenibilità e Premio Giovani. Iniziative promosse dalla nostra associazione che si alternano di anno in anno, a cui annualmente si aggiunge il Lapam Crea Futuro. La nostra scommessa per il futuro è già cominciata.

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Segretario Generale Lapam Confartigianato

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Comunità Energetiche Rinnovabili, tra territorio e innovazione

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Rimini 2024: le Confartigianato dell’Emilia-Romagna insieme per valorizzare il saper fare artigiano

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Paolo Viberti a Palagano presenta due opere dedicate a Fausto Coppi e a Marco Pantani

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Youth & Experience Project: 10 team, 8 scuole e 7 imprese coinvolte per l’edizione 2024

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Giovani pionieri della sostenibilità: a Pavullo per sensibilizzare i giovani su ESG e IA

LUGLIO AGOSTO 2024

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Essere donne nell’era dell’incertezza lavorativa: a Modena e Reggio Emilia l’occupazione femminile fatica

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Modena e Reggio Emilia sono province a misura di giovani lavoratori e imprenditori?

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Impresa e ambiente: il rispetto del suolo per un futuro sostenibile

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

I nuovi Sindaci eletti nelle province di Modena e Reggio Emilia

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FOCUS

Appennino Modenese e Reggiano

Analisi del contesto economico

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LAPAM CREA FUTURO 2024

Al via la 6a edizione di Lapam Crea Futuro: «I giovani sono il nostro valore aggiunto»

C’è tempo fino al 10 settembre per i giovani under 28 delle province di Modena e Reggio Emilia per inviare la propria candidatura e partecipare alla nuova edizione di Lapam Crea Futuro

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PREMIO SOSTENIBILITÀ 2024

Premio Sostenibilità 2024: «Un’edizione per sensibilizzare e creare consapevolezza»

Nato dopo il confronto con i nostri imprenditori associati durante il Convegno di Bardolino, la prima edizione del Premio Sostenibilità ha riscosso grande successo

Delibere Consiglio Direttivo GENERALE Tutti i numeri di Imprese & Territorio

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MECCANICA

Il comparto Meccanica a Modena e Reggio Emilia: luci e ombre tra export e cassa integrazione

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MECCANICA

Una delegazione di nostri imprenditori della Meccanica in visita a Gcode

Training

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COMMERCIO

Martina Strazzer si racconta: «Non vogliate essere perfetti fin dall’inizio»

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MODA

I premiati di Moda al Futuro 2024 in visita alle maison della moda di Firenze: «Esperienza unica»

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TURISMO

Escursioni, tour, cultura e sport: d’estate l’Appennino si anima

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BENESSERE

Campagna contro l’abusivismo: «Il lavoro sommerso una piaga sociale»

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TERZO SETTORE

La Riforma dello sport e il “Safeguarding”: la tutela e la sicurezza dei minori

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ALIMENTAZIONE

Innovativi e artigianali: Michele Bia e i cocktail “differenti”

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MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Il Centro antiviolenza Vivere Donna APS dell’Unione delle terre d’Argine

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TRASPORTI

Codice della strada: le novità analizzate da Gianni Ferri

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AUTORIPARAZIONE

Autoriparatori, il docente

Puca: «L’aggiornamento è imprescindibile»

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EDILIZIA

Patente a punti: «Necessarie procedure semplici e chiare, non affidatevi a certificazioni “last minute”»

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IMPRESE DEL VERDE

Il giardiniere come artista: creatività e responsabilità nella cura del paesaggio

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FORMAZIONE

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI Fisco Lavoro Bandi

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Marco Lodi, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Enzo Fanì. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111

Comunità Energetiche Rinnovabili, tra territorio

e innovazione

Nelle province di Modena e Reggio Emilia abbiamo organizzato un ciclo di incontri per approfondire il capitolo delle cosiddette CER, le

Comunità Energetiche Rinnovabili

Pavullo, Correggio e Modena. Queste le location, per altrettanti appuntamenti, scelte per approfondire con le imprese la tematica delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Durante le quattro serate di approfondimento sono intervenuti ospiti quali l’ing. Fabio Armanasco e il dott. Cristian Golinelli, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Kairoscope, il dott. Federico Cantelli, responsabile dell’ufficio credito e finanza agevolata della nostra associazione e il dott. Alberto Masini, responsabile sostenibilità di Emil Banca. E proprio con l’ing. Armanasco abbiamo provato ad approfon-

dire alcuni aspetti legati alle CER e alle opportunità che questa strategia riserva alle imprese e ai privati cittadini.

Ingegnere Armanasco, come si costituisce una CER?

«Diciamo subito che sono uno strumento per la promozione dell’autoconsumo diffuso. Il processo di costituzione non è univoco. L’approccio top-down, dove un’amministrazione pubblica interviene è uno dei possibili modi, ma ha il forte rischio di deresponsabilizzare il cittadino, contrario all’obiettivo della direttiva europea che ha introdotto questo meccanismo proprio per promuovere la centralità dell’utente

finale. Un altro modello è il bottom-up: alcuni soggetti individuano obiettivi comuni e strategie per perseguirli. L’approccio corretto forse è un approccio misto, dove ci siano dei soggetti che sotto una guida di realtà che possono supportare queste iniziative, possano fare da traino per la costituzione delle CER. Si ha bisogno di una molteplicità di soggetti, dove si prevede un dialogo e un’interazione continua tra diversi enti che possono unirsi per risolvere problematiche condivise e raggiungere obiettivi da loro stessi individuati. Deve essere promosso un percorso di cultura energetica e in questo le comunità energetiche sono state un elemento incisivo».

Perché le CER possono rappresentare un’opportunità per gli imprenditori e per le imprese?

«Le CER a traino imprenditoriale potrebbero trovare una serie di caratteristiche necessarie per dare vita alle iniziative, ossia disponibilità di superfici, di risorse e l’imprenditorialità stessa che dà vita a meccanismi a elevata replicabilità e scalabilità coinvolgendo soggetti che vadano al di là del perimetro industriale, cioè residente e terzia-

L’evento per parlare di CER a Pavullo

rio. Soggetti che hanno la necessità di risolvere le problematiche legate all’aleatorietà dei costi energetici e possono mettere a disposizione surplus di energia non consumato ad altri soggetti. C’è quindi un duplice vantaggio: primo si risolve una problematica contingente riducendo l’approvvigionamento di energia dall’esterno e secondo si valorizza uno strumento per permettere una condivisione energetica con altri attori».

Quando conviene costituire una CER piuttosto che un gruppo di autoconsumatori collettivi o di autoconsumo diffuso?

«La distinzione tra lo schema di autoconsumo collettivo condominiale e comunità energetica rinnovabile sta proprio nel perimetro: il primo ha un perimetro fisico già individuato che è quello dell’edificio stesso. Quando si parla di più soggetti con perimetri fisici di edifici differenti, la configurazione CER è l’unica intraprendibile. Esistono anche altre configurazioni ammesse come l’autoconsumatore virtuale a distanza, dove però la titolarità dei due pod deve essere dello stesso soggetto giuridico. Se si ha una molteplicità di soggetti presenti sul territorio afferenti alla medesima cabina primaria, che ricordo è il perimetro elettrico sul quale effettuare bilanci energetici per la determinazione dell’energia condivisa tra i membri la soluzione intraprendibile è quella della CER».

Qual è la strategia da perseguire?

«La filiera industriale è sicuramente la prima da coinvolgere. Ma la filiera non deve dimenticare di confrontarsi in maniera proattiva con quelli che sono gli altri soggetti come associazioni ed enti. Bisogna seguire il modello dell’open innovation: cercare il dialogo costruttivo e propositivo anche con altri soggetti che possono avere forti radici e forte dialogo con il territorio. Questo è un ottimo modo per veicolare un’informazione corretta e poter guidare iniziative come quelle organizzate sul territorio dalla fase iniziale fino a quella che sarà poi la gestione nel tempo delle CER».

Il secondo appuntamento con le CER a Correggio
I rappresentanti di Lapam Confartigianato e Confcooperative Terre d’Emilia
Un momento del nostro incontro sulle CER a Modena

Rimini 2024: le Confartigianato

dell’Emilia-Romagna insieme per valorizzare il saper fare artigiano

Una nostra delegazione ha partecipato al meeting delle Confartigianato dell’Emilia-Romagna a Rimini. Focus del 2024: “L’artigianato che ci piace”

Un futuro da imprenditori è a portata di mano. Basta avere chi ti guida sulla strada giusta per mettere a frutto il talento e realizzare le ambizioni. E Confartigianato ha deciso di accompagnare i giovani nel mondo dell’artigianato per mostrarne concretamente tutte le opportunità di crescita personale, di sbocco lavorativo, di maturazione di competenze con il ciclo di incontri “L’artigianato che ci piace”. Questo il focus dell’evento organizzato a Rimini a cui ha partecipato anche una delegazione della nostra associazione. Al Palacongressi riminese si è svolta la prima tappa del format per promuovere l’artigianato tra i giovani, stimolandoli a sviluppare sapere pratico e a esplorare percorsi formativi specifici che avrà due ospiti fissi: Vincenzo Schettini, professore di fisica e influencer e Giuseppe Lavenia, psicoterapeu-

ta esperto in benessere digitale e divulgatore scientifico, moderati da Michela Palmieri, giornalista Rai. L’iniziativa fa leva sui risultati della ricerca condotta dal Censis per Confartigianato, secondo la quale il lavoro artigiano gode di una reputazione molto positiva tra i giovani. Oltre un terzo di coloro che non sono impiegati nel settore artigiano vorrebbe intraprendere questo tipo di lavoro, apprezzandone creatività, autonomia e originalità. L’artigianato moderno, lontano dall’immagine

nostalgica della “piccola bottega”, è visto dai giovani come un contesto che integra tradizione e innovazione, manualità e digitale, offre forti potenzialità imprenditoriali, permettendo di esprimere creatività e autonomia, magari portando prodotti unici Made in Italy nel mercato globale.

Gli eventi del ciclo “L’artigianato che ci piace”, che dopo Rimini toccheranno altri territori italiani, saranno l’occasione per esplorare il valore delle competenze manuali nell’era digitale, l’importanza dell’innovazione nel settore artigiano, l’orientamento e la formazione professionale, le opportunità offerte dall’apprendistato per l’inserimento nel mondo del lavoro, il passaggio generazionale in azienda.

Tre gli aspetti in cui si articoleranno gli eventi:

Il valore del saper fare: Vincenzo Schettini e Giuseppe Lavenia discuteranno dell’importanza delle competenze manuali nell’era digitale, con esempi personali e professionali che ne evidenziano l’impatto.

Il saper essere e l’innovazione: si esplorerà come coniugare tradizione e innovazione, evidenziando l’importanza di una mentalità aperta e l’uso delle tecnologie moderne per valorizzare l’artigianato.

Le sfide dell’artigianato e la bellezza dell’appassionarsi: il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente, discutendo le difficoltà e le soluzioni per coinvolgere i giovani e le famiglie nel mondo artigiano, valorizzando anche gli istituti professionali, tecnici ed ITS.

Le Confartigianato dell’Emilia-Romagna al Palacongressi di Rimini
Una delegazione della nostra associazione presente a Rimini

Paolo Viberti a Palagano presenta due opere dedicate a Fausto Coppi e a Marco Pantani

«Accomunati da una morte misteriosa e da una sensibilità immensa»: Paolo Viberti, rinomato giornalista con oltre 35 anni di carriera a Tuttosport, a Palagano ha presentato due delle sue 12 opere “I Dannati del Pedale” e “Coppi, l’Ultimo Mistero”

Avent’anni dalla morte, ecco ciò che non è mai stato detto sul dramma del pirata a Madonna di Campiglio e sulla sua morte. Marco Pantani ha segnato intere generazioni con le sue poderose vittorie, stroncate da una morte tuttora avvolta nel mistero. Di questo e di tanto altro si è parlato durante un evento a Palagano con ospite Paolo Viberti, affermato giornalista del panorama italiano con oltre 35 anni di carriera presso Tuttosport.

Autore di 12 libri, al Nuovo Cinema Excelsior ha presentato due di questi: “I Dannati del Pedale” e “Coppi, l’Ultimo Mistero”.

Viberti, Coppi e Pantani hanno segnato intere generazioni

«Due figure che in tempi diversi hanno fermato l’Italia: Coppi aiutato da Bartali nel periodo delle ricostruzione, Marco è stato l’ultimo in grado di fermare un intero paese, dopo Mennea e Tomba. Mi sembra giusto continuare a parlare di loro: sono accomunati da una morte misteriosa e nei libri ho spiegato perché Coppi non è stato salvato e perché Pantani è stato assassinato».

La montagna ben si presta agli appassionati di ciclismo, con le tortuosità del percorso e il verde a

circondare la strada. Com’è stato raccontare i suoi due libri in Appennino?

«Grazie a questa iniziativa ho unito il godimento pedalando al godimento soggiornando. Ho alloggiato in un posto che mi ha permesso di riscoprire la natura e, in particolare, recuperare almeno due dei sensi che sono più abbruttiti nel quotidiano: olfatto e udito. Il primo in città ormai si sta proteggendo dallo smog, mentre il girare in bicicletta tra i boschi mi

ha fatto riscoprire l’importanza di questo senso. E poi l’udito che mi ha fatto ricordare il valore soprano del silenzio».

Il lettore che acquisterà i libri che cosa deve aspettarsi?

«Ci tengo a sottolineare che tutti i proventi come diritto d’autore vanno in beneficenza. Scrivo libri per il paicere di farlo, sono nella fase della vita di “restituzione” in cui restituisco tutto ciò che imparato. Se lo facessimo tutti aiuteremmo le giovani generazioni a essere meno spaesate. Da questi due libri ci si può aspettare la verità e qualche cosa di nuovo che non sia figlio di una consuetudine. E poi ci si deve aspettare il racconto di una doppia ingiustizia di cui rimasero vittime Coppi e Pantani».

Altri libri in cantiere?

«Posso dire che a ottobre uscirà il mio 13esimo libro che racconterà le storie di 40 campioni dello sport che hanno fatto faville come interpreti dell’agonismo e che sono stati sconfitti dalla vita, che è diventata il loro ultimo avversario. Troppo forte per essere sconfitta».

Chi è Paolo Viberti

Paolo Viberti, nato a Torino, classe 1956, ha seguito numerosi eventi sportivi internazionali, tra cui nove Olimpiadi, 30 Giri d’Italia e 17 Tour de France. È autore di diversi libri sul ciclismo, tra cui “I Dannati del Pedale” e “Coppi, l’Ultimo Mistero”. Con la sua esperienza e passione per lo sport, Viberti è una voce autorevole nel panorama del giornalismo sportivo italiano

Youth & Experience Project: 10 team, 8 scuole e 7 imprese coinvolte per l’edizione 2024

È giunto a termine lo Youth & Experience Project per questo 2024: diverse le scuole e le imprese che hanno partecipato all’iniziativa, conclusa con la presentazione dei progetti presso la nostra sede centrale

Con la serata di presentazione dei progetti è giunta a conclusione l’iniziativa Youth&Experience Project, l’evento che coinvolge Lapam Confartigianato e la Compagnia delle Opere per avvicinare mondo della scuola e mondo del lavoro. Un progetto che ha coinvolto 8 scuole secondarie di II grado. Il Sigonio ha illustrato i progetti “Velomodena 2.0” e “Progetto natalità e politiche di welfare aziendale”, CFP Nazareno di Carpi ha portato avanti il progetto “Prendere il far east... per la gola”, il Corni ha presentato “Filiera vitivinicola IoT”, la Scuola dei Talenti IEXS di Reggio Emilia ha illustrato il progetto “Autonomous

driving car. Il sogno di un’auto che si guida da sé”, il Da Vinci di Parma e il Magnaghi Solari di Fidenza hanno sviluppato il progetto “Adotta un giardino pubblico”, il Giordani di Parma e il Gadda Fornovo di Taro hanno presentato il progetto “Emiliani brava gente! Un blog per la valorizzazione turistica di food & Motor Valley presso la clientela estera”. 10 i team di studenti coinvolti per altrettanti project work realizzati nell’anno scolastico 2023/2024. Diverse le aziende aderenti al progetto che hanno ospitato i ragazzi nelle proprie sedi. Durante la serata conclusiva presso la sede centrale

Lapam Confartigianato di Modena, sono stati mostrati al pubblico i progetti degli studenti, alla presenza dei rappresentanti delle aziende coinvolte nell’iniziativa.

«Come associazione – spiega Daniele Casolari, responsabile area sindacale e comunicazione Lapam Confartigianato – già da molti anni investiamo tempo e risorse umane per cercare di fare da ponte tra scuola e lavoro: è sotto gli occhi di tutti, e lo si legge anche sui media, come le aziende fatichino a trovare personale specializzato. Ecco noi da tempo siamo impegnati per fare da tramite e siamo soddisfatti che anche la Compagnia delle Opere collabori insieme a noi per unire e creare un legame tra i giovani e le aziende».

«Oggi parliamo molto di intelligenza artificiale, ma a mio avviso non dobbiamo dimenticarci dell’intelligenza artigiana, punto di forza della nostra impresa – sostiene Gianni Vezzani, presidente di Compagnia delle Opere Emilia –. Eventi come questo fanno emergere l’entusiasmo e la volontà di dedicarsi a progetti lavorativi: i ragazzi hanno sicuramente imparato molto ma siamo noi adulti che dobbiamo ringraziare loro, per gli stimoli e per l’energia che sono riusciti a trasmetterci».

L’evento conclusivo presso la nostra sede centrale dello Youth & Experience Project

Giovani pionieri della

sostenibilità: a Pavullo per sensibilizzare i giovani su ESG e IA

Sostenibilità e intelligenza artificiale sono stati i macrotemi affrontati durante un nostro evento al Teatro di Pavullo con gli alunni dell’Istituto Cavazzi

Si è parlato di IA, big data e sostenibilità durante una nostra iniziativa organizzata a Pavullo dal titolo “Giovani pionieri della sostenibilità”. Al Teatro Mac Mazzieri, davanti a circa 200 studenti dell’Istituto Cavazzi, Monica Salvioli del nostro ufficio studi, Martino Wong, esperto nell’analisi dell’impatto delle tecnologie sulla società, conosciuto come “oradecima” e Lucio Brioschi, docente agronomo e consulente Soluzione Garden, hanno sviscerato sotto differenti punti di vista aspetti di estrema attualità. L’obiettivo dell’evento era equipaggiare la nuova generazione con gli strumenti necessari per affrontare le sfide ambientali, promuovendo un cambiamento sostenibile attraverso l’educazione e l’azione diretta e ispirandoli a diventare leader consapevoli e proattivi nel campo della sostenibilità. Dopo un’introduzione sul mondo occupazionale e sulle figure più ricercate nel mercato del lavoro nel territorio di Pavullo e, più in generale, del Frignano a cura di Monica Salvioli, Martino Wong e

Lucio Brioschi si sono alternati sul palco concentrando il loro intervento, rispettivamente, su due grandi aree: “AI e sostenibilità: speranze e limiti” e “Per un futuro intelligente e sostenibile, largo ai giovani”. «Usiamo l›intelligenza artificiale, in senso lato, quando scattiamo una foto con l’iPhone, quando facciamo una ricerca su Google, quando scorriamo la home di Netflix e in altre numerose situazioni – ha spiegato Wong durante il suo speech –. Quindi l’IA è già nelle nostre vite da diverso tempo. In questo contesto storico possiamo sfruttare l’intelligenza artificiale anche per provare a risolvere problemi su scala mondiale, come per esempio può essere il cambiamento climatico. Certo, tutto passa da una presa di coscienza del problema, ma la tecnologia può aiutarci a raccogliere dati che diventano necessari nello studiare soluzioni per provare a d arginare fenomeni pericolosi. Come l’intelligenza artificiale può aiutare il clima? Nell’analisi e nella raccolta dei dati, appunto, ma non solo. Nelle previsioni meteo e nella gestione intelligente della rete elettrica, nella previsione di eventi meteorologici estremi. E poi anche nella precisione per ridurre l’impatto o utilizzare in modo minore, più consapevole ed efficiente le risorse energetiche nel campo dell’agricoltura».

«Essere sostenibili oggi, nel vero senso della parola, è comportarsi in modo adeguato e coerente perseguendo obiettivi comuni e di valore

universale – ha affermato Brioschinel suo intervento –. Noi tutti possiamo operare per la sostenibilità in molti modi: adottando stili di vita più ecologici, promuovendo l’educazione ambientale, partecipando attivamente a iniziative locali e globali per l’ambiente e preferendo politiche e aziende sostenibili, solo per citare alcuni esempi. Le nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale, sono tutti strumenti che l’uomo mette a disposizione di sé stesso per migliorarsi e migliorare. La coesistenza tra noi, sostenibilità e IA può essere positiva se gestita correttamente. L’IA può essere utilizzata per sviluppare nuove soluzioni per affrontare le sfide ambientali, come una diversa gestione dei rifiuti, oppure l’ottimizzazione delle risorse energetiche e l’agricoltura sostenibile. Può aiutare noi ad “auto educarci” e ad agire in modo più consapevole sull’ambiente, fornendo informazioni e strumenti per prendere decisioni sostenibili. Nel pieno rispetto dell’umanità, dell’ambiente, evitando il rischio di creare nuovi problemi ambientali o sociali».

A Pavullo un incontro per parlare di giovani e sostenibilità

Essere donne nell’era dell’incertezza lavorativa: a Modena e Reggio Emilia l’occupazione femminile fatica

Secondo un’analisi del nostro ufficio studi associativo, il tasso di occupazione femminile nelle imprese di Modena e Reggio Emilia è inferiore rispetto a quello maschile

Con la Grande Crisi del 2008, il livello di incertezza economica è cresciuto, con ripercussioni misurabili nel commercio internazionale, nella crescita dei prezzi al consumo e nella fiammata inflazionistica. E come emerge da un’analisi dell’ufficio studi della nostra associazione, a risentirne maggiormente sono state le donne, il cui tasso di occupazione rimane inferiore rispetto a quello maschile.

La situazione in provincia di Modena

Se a Modena l’occupazione femminile nel 2023 è cresciuta dell’1% rispetto al 2019, recuperando e superando il livello pre Covid, il tasso di occupazione femminile, che nel territorio è comunque tra i più elevati d’Italia e posiziona la provincia al 12° posto rispetto alle altre zone nazionali, rimane ben al di sotto della media maschile, toccando i 20 punti percentuali in meno di differenza tra i due generi nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni, tipicamente l’età in cui le madri hanno figli piccoli a cui dedicarsi. Nella provincia di Modena sono 13.699 le imprese attive a conduzione femminile, il 21,7% del totale delle imprese attive sul territorio, segnando un -1,6% rispetto all’ultimo anno. Tra i settori maggiormente in difficoltà troviamo il comparto moda, l’agricoltura e il commercio al dettaglio, mentre cresce maggiormente il numero di imprese femminili nel comparto dei servizi alle

imprese, in particolare nei servizi di comunicazione, gestione e consulenza aziendale. Il comparto artigiano, con dettaglio disponibile solo a livello regionale, vede crescere in particolare le imprese che offrono servizi informatici. Nel modenese, le imprese artigiane sono il 23,2% di quelle a conduzione femminile, quelle gestite da straniere sono 15,6% mentre sono il 9% quelle gestite da ragazze under 35.

E a Reggio Emilia?

Nonostante a Reggio Emilia il tasso di occupazione femminile sia comunque tra i più elevati d’Italia e posiziona la provincia al 20° posto rispetto alle altre zone nazionali, nel 2023 nel territorio si è assistito a un -2,5% rispetto al 2019, rimanendo quindi ben al di sotto della media maschile e toccando i 24 punti percentuali in meno di differenza tra i due generi nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni, tipicamente il range in cui le madri hanno figli piccoli a cui dedicarsi. Nella provincia di Reggio Emilia sono 9.169 le imprese attive a conduzione femminile, il 19,1% del totale delle imprese attive sul territorio, dato in linea con il trend dell’ultimo anno. Il settore artigiano nel reggiano conta un 24,7% di imprese a conduzione femminile, mentre il 17,1% delle attività è gestito da straniere e il 9,6% da giovani under 35. «L’analisi dell’ufficio studi dell’associazione – conclude Rita Cavalieri,

presidente del Movimento Donne dell’associazione – mostra come vi sia una difficoltà per le donne nel trovare occupazione e nel fare impresa, dando libero sfogo alle loro idee imprenditoriali. Una delle motivazione alla base di questi dati è la difficoltà per le donne di poter conciliare vita lavorativa e vita privata a causa dell’assenza di misure che vadano proprio in questa direzione. Se vogliamo favorire l’occupazione “rosa” e la realizzazione di nuove attività imprenditoriali che siano gestite anche al femminile, dobbiamo intraprendere azioni forti e concrete per evitare che le donne si debbano trovare di fronte al bivio di scegliere tra la vita privata e la carriera lavorativa. È per questo motivo che, come associazione, collaboriamo a progetti dedicati all’empowerment femminile, oltre a formare e a inserirci all’interno dei programmi scolastici, puntando molto sul coinvolgimento anche delle ragazze verso materie STEM, cercando di superare pregiudizi sociali e culturali».

Modena e Reggio Emilia sono province a misura di giovani lavoratori

e imprenditori?

Il nostro ufficio studi ha condotto un’analisi per capire quanti giovani imprenditori e lavoratori operano sul territorio di Modena e Reggio Emilia

Stando ai dati i giovani emiliano-romagnoli hanno il vento in poppa per quanto riguarda l’occupazione. Peccato, però, che a godere delle condizioni favorevoli attuali del mercato del lavoro siano sempre meno under 35: tra quelli “persi” negli ultimi 20 anni e quelli che perderemo nei prossimi 20 si contano 81 mila under 35 in meno. È quanto emerge da un’analisi dell’ufficio studi dell’associazione che ha indagato il mercato del lavoro in regione e nelle due province di Modena e Reggio Emilia.

I dati nel territorio reggiano

Dal post Covid, l’occupazione ha registrato una forte ripresa trainata per lo più da donne e giovani. Reggio Emilia è 23^ tra tutte le province a livello nazionale per miglior tasso di occupazione giovanile registrando un 54,2%. L’ottima performance dell’occupazione si accompagna alla crescente problematica della difficoltà a trovare le persone da inserire in azienda, giovani compresi: le

imprese reggiane faticano a trovare il 45,7% del personale under 30. La stima del costo per le micro e piccole imprese del mismatch connesso alla ricerca dei lavoratori per un periodo di oltre 6 mesi a Reggio Emilia si aggira sui 156 milioni di euro, lo 0,85% del valore aggiunto: un dato che fa della provincia la 39^ a livello nazionale per incidenza sul valore aggiunto. La carenza di personale si traduce in carenza di competenze, condizione che nel tempo potrà andare a ledere il tessuto produttivo e le eccellenze del Made in Italy. Negli ultimi 20 anni a Reggio Emilia si è registrato un -4,7% di giovani tra i 15 e i 34 anni: questo perché, oltre al calo della natalità, si aggiunge il fatto che molti ragazzi e ragazze di oggi possono, con facilità sempre maggiore, scegliere di costruire il loro futuro fuori dai confini nazionali. Il monitoraggio dei flussi migratori dei giovani laureati tra i 25 e i 39 anni verso altre regioni o paesi resta positivo per l’Emilia-Romagna con Reggio Emilia che si piazza al 12° posto in Italia come provincia più

attrattiva per i laureati. Capitolo a parte merita il discorso delle imprese giovanili: al 31 dicembre 2023, dato più aggiornato disponibile, sono 4.354 complessivamente le imprese gestite da Under 35 nel reggiano. Il 22,2% di queste sono gestite da donne, mentre il 34,7% del totale sono gestite da stranieri: un dato, quest’ultimo, che posiziona Reggio Emilia al 4° posto tra tutte le province italiane. 1.947, invece, le imprese artigiane giovanili, che sono il 44,7% del totale delle imprese giovanili: una percentuale che permette a Reggio Emilia di essere la 1^ provincia in Italia con tale incidenza.

La fotografia dell’area

modenese

Modena è 10^ tra tutte le province a livello nazionale per miglior tasso di occupazione giovanile registrando un 55,3%, ma le imprese locali fati-

cano a trovare il 46,7% del personale under 30. La stima del costo per le micro e piccole imprese del mismatch connesso alla ricerca dei lavoratori per un periodo di oltre 6 mesi

a Modena si aggira sui 277 milioni di euro, l’1,06% del valore aggiunto, posizionandola 7^ a livello nazionale per incidenza sul valore aggiunto. Negli ultimi 20 anni a Modena si è registrato un -6,6% di giovani tra i 15 e i 34 anni. Il monitoraggio dei flussi migratori dei giovani laureati tra i 25 e i 39 anni verso altre regioni o paesi resta positivo per l’Emilia-Romagna con Modena che si piazza al 6° posto in Italia come provincia più attrattiva per i laureati. Nell’area al 31 dicembre 2023 sono 5.374 complessivamente le imprese gestite da Under 35. Il 25,1% del totale sono gestite da donne, il 28% da stranieri. 1.764, invece, le imprese artigiane giovanili.

«Abbiamo il dovere di puntare sui giovani e di investire nella loro formazione e nel loro futuro. Le micro e piccole imprese del territorio, capendo la difficoltà nel reperire personale, sono anche più attente al welfare dei dipendenti, come ci segnalano i dati. Fattori come la flessibilità, prevista dal 32,5% delle imprese regionali, l’incremento dei salari e lo smart working, solo per citarne alcuni, giocano un ruolo chiave in termini di attrattività. Bisogna poi sostenere quei giovani che voglio avviare la loro attività di impresa: il fatto che, a livello regionale, sia aumentato il dato delle nuove imprese giovanili negli ultimi 5 anni del 42,5% dà speranza a noi come associazione e a tutto il sistema imprenditoriale».

Impresa e ambiente: il rispetto del suolo per un futuro sostenibile
A

Spilamberto abbiamo organizzato un evento per focalizzare l’attenzione sull’importanza del rispetto del suolo

Lo Spazio Eventi L. Famigli a Spilamberto, in Viale della Rimembranza 19, è stata la location dove abbiamo organizzato un’iniziativa per portare nuovamente all’attenzione il tema dell’ambiente e del rispetto del suolo. Si è parlato

di ecosistema, dell’importanza di riqualificare edifici già presenti e di non cementificare ulteriormente il territorio, di come rendere il terreno più permeabile e meno compresso. Tutto questo grazie alla presenza di ospiti di rilievo, come il professor

Paolo Pileri del Politecnico di Milano, il quale ha discusso dell’importanza del suolo come ecosistema vitale per il futuro delle imprese. La dottoressa Carla Cappi, di Progetto Ambiente Sicuro, ha esplorato la relazione tra imprese e ambiente, mettendo in luce come le normative possano influenzare la competitività. Abbiamo ascoltato la testimonianza diretta di due imprese che si distinguono proprio per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente: si tratta di Panaro, azienda con sede a Vignola e che da oltre 60 anni sviluppa soluzioni in plastica per trasportare, organizzare e proteggere le attrezzature dei clienti in un’ottica di zero sprechi, e Lemir, azienda con sede a Savignano sul Panaro che dal 1973 si occupa della gestione, del recupero, dello smaltimento e del commercio di rottami ferrosi, metalli e rifiuti speciali.

L’evento, dal titolo “Impresa e Ambiente: i passi verso la sostenibilità” ha visto il saluto introduttivo del Sindaco di Spilamberto Massimo Glielmi. «Appuntamenti come questo rappresentano un’opportunità – ha dichiarato il primo cittadino – e per questo voglio ringraziare gli ospiti per la loro presenza e Lapam Confartigianato, che è un punto di riferimento per il territorio, che ha organizzato l’iniziativa».

«La maggior parte della potenza del suolo è in appena 30 cm – spiega il prof. Pileri – che rispetto ai 20 km di spessore della biosfera equivalgono allo 0,0015%, un dato apparentemente irrisorio. Il suolo è un grande regolatore climatico e rappresenta il più grande serbatoio di carbonio nella biosfera terrestre: pensate che il 99% di calorie le assumiamo grazie al suolo. Ma il suolo è fragile e non rinnovabile: in Italia è in via di estinzione, come mostrano i dati si è registrato un +7.075 di consumo di ettari in un solo anno (+10,2%). L’obiettivo per il futuro deve essere un suolo meno cementificato e più permeabile: più è permeabile, meno problemi ci saranno in casi di alluvioni e bombe d’acqua».

«In questi ultimi anni abbiamo sentito tante parole – aggiunge la dott.

ssa Cappi –: green economy, bilancio di sostenibilità, economia circolare, agenda 2030, criteri ESG, certificazioni ambientali, solo per citarne alcune. Per accertare che un’impresa sia sostenibile bisogna dimostrare impegno verso i temi ESG e acquisire credibilità. Come PAS siamo in

grado di accompagnare le imprese in questo percorso, assistendoli nella gestione dei rifiuti, nell’ottenimento di certificazioni e nel rispetto di tutte quelle normative che è necessario osservare per tutelare e preservare il luogo in cui lavoriamo, abitiamo, ma soprattutto viviamo».

A Spilamberto si parla di imprese sostenibili

I nuovi Sindaci eletti nelle

province di Modena e Reggio Emilia

Paolo Dallasta Guastalla

Federico Carnevali Gualtieri

Andrea Codelupi Boretto

Filippo Ferrari Poviglio

Daniele Finucci Gattatico

Marcello Moretti Sant'Ilario d'Enza

Fausto Torelli Montecchio Emilia

Francesca Bedogni Cavriago

Stefano Marazzi Bibbiano

Alberto Olmi Quattro Castella

Stefano Vescovi Vezzano s.C.

Fabio Ruffini Vetto

Giuseppe Ruggi Carpineti

Emanuele Ferrari Castelnovo ne' Monti

Marino Zani Cadelbosco d.S.

Gli esiti delle elezioni amministrative di giugno 2024

Simone Zarantonello Novellara

Roberto Angeli Reggiolo

Roberto Ferrari Fabbrico

Ruggero Baraldi Rolo

Alessandro Santachiara Campagnola Emilia

Daniele Pietri Rio Saliceto

Pietro Cortenova Bagnolo in PIano

Emanuele Cavallaro Rubiera

Marco Massari Reggio Emilia

Elio Ivo Sassi Villa Minozzo

Giuseppe Daviddi Casalgrande

Matteo Nasciuti Scandiano

Roberta Ibattici Albinea

Fabrizio Corti Viano

Fabio Spezzani Baiso

Leonardo Perugi Toano

Centro sinistra

Centro destra

Lista civica

Non al voto in queste elezioni

Veronica Morselli San Possidonio

Stefano Venturini Cavezzo

Caterina Bagni Soliera

Riccardo Righi Carpi

Massimo Mezzetti Modena

Daniela Tebasti Campogalliano

Elisa Parenti Formigine

Luigi Zironi Maranello

Marco Biagini Fiorano Modenese

Matteo Mesini Sassuolo

Mauro Fantini Prignano s.S.

Arnaldo Ricchi Lama Mocogno

Giuseppe Ballotti Montecreto

Elio Pierazzi Frassinoro

Corrado Ferroni Pievepelago

Alberto Calciolari Medolla

Marika Menozzi Concordia Letizia Budri Mirandola

Michele Goldoni San Felice s.P.

Maurizia Rebecchi Ravarino

Francesca Silvestri Bastiglia

Tiziana Baccolini Nonantola

Giovanni Gargano Castelfranco Emilia

Alessio Nizzi Fiumalbo

Francesco Zuffi San Cesario s.P.

Massimo Glielmi Spilamberto

Federico Poppi Castelvetro

Enrico Tagliavini Savignano sul Panaro

Giovanni Galli Marano s.P.

Lorenzo Checchi Riolunato

Stefano Muzzarelli Fanano

Appennino Modenese e Reggiano

Analisi del contesto economico

I comuni dell’Appennino sono caratterizzati in questi anni da antiche e nuove vulnerabilità, da quelle sismiche e idrogeologiche a quelle demografiche ed economiche. Per mettere in sicurezza le comunità e garantire a questi territori un futuro abitabile, sostenibile da un punto di vista sociale, economico e ambientale, occorre individuare e approfondire ciascun aspetto di criticità per intervenire tempestivamente con politi-

Popolazione residente

Appennino Modenese

Dati aggiornati al 2022

che su misura. Nella presente analisi sono stati considerati i 17 comuni montani della provincia di Modena (Fanano, Fiumalbo, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Montecreto, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Prignano sulla Secchia, Riolunato, Serramazzoni, Sestola e Zocca). Questi ricoprono il 43,5% del territorio provinciale, in cui risiede il 9% della popolazione modenese, con

una densità abitativa media di 54 abitanti per chilometro quadrato (è in media di 263 abitanti per chilometro quadrato se si considera l’intera provincia). Parallelamente sono stati analizzati anche i 7 comuni che fanno parte dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano: Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto e Villa Minozzo. Questi ricoprono il 34,8% del territorio provinciale, in cui risiede il 6,1% della popolazione reggiana, con una densità abitativa media di 40 abitanti per chilometro quadrato (se si considera l’intera provincia, la densità è in media di 231 abitanti per chilometro quadrato).

Appennino Modenese

Appennino Reggiano

Provincia Modena

Provincia Reggio Emilia

Oltre il 40% si concentra nei comuni di Pavullo e Serramazzoni

Un terzo si concentra nel comune di Castelnovo ne' Monti

Appennino Modenese

Appennino Reggiano

Provincia Modena

Provincia Reggio Emilia

Appennino Reggiano

Provincia

Provincia Reggio Emilia

Appennino Modenese

Appennino Reggiano

Provincia Modena

Provincia Reggio Emilia

Il valore aggiunto per addetto esprime la ricchezza che ciascun lavoratore contribuisce a creare, può essere considerato come un indicatore di produttività del lavoro

di

Appennino Modenese

Appennino Reggiano

Provincia Modena

Provincia Reggio Emilia

L’appennino ha inoltre affrontato meglio del restante territorio la crisi pandemica, registrando un calo più moderato del flusso turistico. Questo è in parte dovuto al fatto che la montagna è frequentata prevalentemente da connazionali. È infatti molto più limitata la presenza di turisti stranieri, che hanno subito restrizioni più drastiche negli ultimi anni.

Al via la 6a edizione di Lapam Crea Futuro:

«I giovani sono il nostro valore aggiunto»

C’è tempo fino al 10 settembre per i giovani under 28 delle province di Modena e Reggio Emilia per inviare la propria candidatura e partecipare alla nuova edizione di Lapam Crea Futuro

«L

’esperienza dell’anno scorso ha confermato come questo sia un progetto vincente, che riproponiamo anche

per il 2024 con l’obiettivo di formare giovani e inserirli nel mondo lavorativo dell’associazione». Diego Mattioli, responsabile dei servizi e gestione

risorse umane Lapam Confartigianato, presenta così la nuova edizione di “Lapam Crea Futuro”, un’iniziativa che ha l’obiettivo di formare quei giovani che vogliono avviare un percorso lavorativo nell’area della consulenza aziendale in ambito fisco contabile o nell’area amministrazione del personale e consulenza del lavoro. I diplomati, i neolaureati, ma più in generale i giovani under 28 delle province di Modena e Reggio Emilia, con o senza esperienza, hanno l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro diventando un punto di riferimento nella consulenza alle imprese. Lapam Confartigianato ha

avviato già da qualche anno questo progetto, in collaborazione con Formart, che si rivolge alle ragazze e ai ragazzi che abbiano effettuato un percorso di studi preferibilmente nelle materie di indirizzo economico o giuridico. Ci sarà tempo fino al 10 settembre per inviare la propria candidatura al progetto. Entrambi i percorsi a disposizione hanno posti limitati e non saranno ammessi più di 14 candidati per ciascuno dei due corsi in programma, che prenderanno il via nel mese di ottobre. La selezione avverrà attraverso due fasi. In un primo momento si valuteranno i Curriculum Vitae idonei

all’offerta e verrà effettuato un breve colloquio telefonico con i candidati. Nella seconda fase sarà fissato un colloquio in presenza. I candidati ammessi svolgeranno un tirocinio retribuito di 6 mesi che comprende un mese di formazione teorica e pratica in aula per un totale di 120 ore, e cinque mesi di formazione on-the-job. «Basandoci anche sui feedback ricevuti dai partecipanti alle precedenti cinque edizioni, nonché dai tutor delle filiali dell’associazione dove sono stati inseriti i giovani selezionati – continua Diego Mattioli – un elemento di particolare successo e largamente apprezzato

è l’affiancare alle lezioni teoriche una corposa parte pratica di laboratorio, dove sin da subito si iniziano a imparare e conoscere strumenti, programmi e procedure che serviranno nella vita lavorativa all’interno di Lapam Confartigianato». Nei mesi di lezioni frontali verranno fornite ai candidati tutte le conoscenze necessarie per intraprendere una carriera lavorativa nei due ambiti. Il consulente aziendale avvia il proprio percorso professionale specializzandosi negli aspetti fisco contabili. Conosce le norme civilistiche e fiscali che applica nella gestione degli adempimenti mensili e annuali. Supporta la redazione del bilancio di fine anno. Dopo un primo periodo di specializzazione nella tenuta della contabilità, arriva a svolgere un vero e proprio ruolo di consulente, diventando il punto di riferimento di imprese e professionisti. Il payroll specialist, invece, gestisce gli adempimenti legati al personale delle aziende, dall’assunzione alla cessazione, analizzandone gli aspetti amministrativi, previdenziali e fiscali. È in grado di assicurare il sistema di remunerazione dei dipendenti, fornisce la consulenza in merito alle principali fasi del rapporto di lavoro e conosce le norme giuslavoristiche inerenti ai contratti di lavoro più rappresentativi, diventando il punto di riferimento per le imprese grazie alla consulenza specializzata. «Secondo le analisi a nostra disposizione, queste due tipologie di figure professionali – conclude Mattioli – sono estremamente ricercate nel contesto attuale. Come Lapam, oltre a supportare le aziende nella ricerca di tali professionalità, desideriamo inserire all’interno delle nostre filiali giovani motivati, appassionati e desiderosi di intraprendere percorsi di crescita. Siamo consapevoli che la formazione svolga un ruolo chiave per arrivare preparati al mondo lavorativo. È per questo motivo che puntiamo molto sul coinvolgimento dei giovani, per aiutarli a inserirsi meglio in un mercato del lavoro che si va via via specializzando sempre di più».

Premio Sostenibilità 2024:

«Un’edizione per sensibilizzare e creare consapevolezza»
Nato

dopo il confronto con i nostri imprenditori associati durante il Convegno di Bardolino, la prima edizione del Premio Sostenibilità ha riscosso grande successo

Si è conclusa con la serata di premiazioni al Best Western Hotel Modena District di Campogalliano la prima edizione del Premio Sostenibilità, l’iniziativa ideata dalla nostra associazione rivolta a tutte le imprese aventi sede e operanti nel territorio di Modena e Reggio Emilia che agiscono in un’ottica di sostenibilità. L’edizione del 2024, la prima in assoluto, ha visto la partecipazione di 34 imprese. Sono stati cinque i premi complessivamente assegnati. La giuria, composta da imprenditori, docenti universitari e dirigenti associativi e di Unicredit, partner dell’iniziativa, ha assegnato a ciascuna impresa partecipante un punteggio da uno a cinque. TMP si è aggiudicata il primo premio ottenendo un coefficiente medio di 4.9, Life Elettronica è arrivata seconda con

4.8 mentre la medaglia di bronzo è andata a Trenton che ha ottenuto un 4.7. L’associazione ha deciso di premiare anche la micro impresa con il progetto più virtuoso per quanto riguarda il rispetto dei tre criteri ESG (Environmental, Social e Governance). A ricevere il riconoscimento è stata Lavorazioni Filati Ambra.

A questi si è aggiunto il premio speciale destinato all’azienda che ha ottenuto più voti dal pubblico. Fino

a venerdì 12 luglio, infatti, tramite il sito www.lapam.eu, tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di esprimere la loro preferenza votando le imprese in gara. A ottenere il maggior numero di preferenze è stata Ride Appennino.

«Siamo ampiamente soddisfatti di quanto abbiamo raccolto in questa prima edizione del Premio – dichiara Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale della nostra associazione – e non nego che tutte le imprese in gara avrebbero meritato almeno un premio. Ovviamente, essendo una competizione, abbiamo dovuto fare delle scelte, ma l’appuntamento ha confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, che nel territorio

c’è sensibilità a queste tematiche. Da qui dobbiamo ripartire per fare sempre di più e sempre meglio: come associazione abbiamo voluto ideare questo Premio per rendere consapevoli le imprese a essere e lavorare in modo sempre più sostenibile: realizzare questo evento vuole essere un segnale per sensibilizzare e creare consapevolezza in tutte quelle imprese che possono operare in maniera sostenibile e che devono farlo per garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno».

A trionfare, come detto precedentemente, TMP, azienda di Lama Mocogno specializzata in lavorazioni meccaniche, che vanta un parco fotovoltaico che produce circa

450.000 kWh, di cui circa 300.000 utilizzati in autoconsumo, organizzano corsi per tutti i dipendenti per migliorare comunicazione e relazioni, soft e hard skills, promuovono un’attenzione particolare per la maternità e la gestione famigliare e per il benessere dei lavoratori e partecipano a iniziative di solidarietà sul territorio con attenzione particolare ai bambini con disabilità. Medaglia d’argento per Life Elettronica, azienda di progettazione e produzione di circuiti elettronici con sede a Modena, che si adopera per una formazione continua dei lavoratori e verifica periodicamente la soddisfazione delle persone in un’impresa che vede il 50% della popolazione aziendale costituita da donne e il 20% da persone di nazionalità diverse: agisce per la comunità con trasmissione del know-how aziendale a studenti e universitari e organizzano attività benefiche e di raccolta fondi per le Onlus del territorio. L’attività ha inoltre avviato il percorso per acquisire le certificazioni ISO 14001 e 45001. Il gradino più basso del podio, invece, se lo è aggiudicato Trenton, azienda che opera nel comparto della metalmeccanica, dotata di un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni, che aderisce alla certificazione di parità di genere e alla ISO 14001 e che ha attuato il progetto BE DIFFERENT, collaborando inoltre con Last Minute Market impegnando le scuole del comprensorio di Montefiorino contro gli sprechi alimentari.

«Bisogna sensibilizzare le imprese tenendo conto che spesso le attività sono molto avanti su questi temi –afferma Carlo Piccinato, Segretario Generale di Confartigianato Lombardia e Coordinatore Confartigianato Nazionale Imprese Sostenibili –. Cerchiamo di raccogliere le loro domande fornendo dei servizi. Ci siamo resi conto spesso che gli imprenditori su queste tematiche sono attentissimi: circa il 70% delle imprese investe in termini economici sulla sostenibilità, captando che per stare dentro al mercato si devono adattare».

«La sostenibilità è un tema essenziale del nostro presente e un impegno

Unicredit partner del Premio
Sostenibilità 2024 Lapam Confartigianato con i rappresentanti della nostra associazione

Le imprese presenti alla serata di premiazione della 1a edizione del Premio Sostenibilità

3° classificato: Trenton
2° classificato: Life Elettronica 1° classificato: TMP

irrinunciabile per il nostro futuro economico e sociale. La transizione non è un processo semplice, data la complessità degli elementi coinvolti e dei diversi attori in gioco. Noi ci impegniamo a promuoverla e facilitarla, offrendo servizi specializzati per tutte le tipologie di clienti e favorendo la conoscenza e la diffusione delle buone pratiche, supportando le imprese che desiderano migliorare il loro impatto ambientale, sociale e di governance. A ciò si aggiungono attività che svolgiamo in sinergia con primari interlocutori sul territorio, come Lapam, per comprendere al meglio le esigenze delle aziende locali, offrire risposte mirate e soluzioni su misura per stimolare la crescita sostenibile del sistema produttivo». Così commenta Paolo Rossi, Area Manager Top Corporate Modena e Reggio Emilia UniCredit. Con lui, a curare lo sviluppo del sistema produttivo dell’area per la banca, Marina Moretti, Area Corporate Reggio Emilia, Luca Altariva, Area Corporate Modena Sud e Marco Bruni, Area Corporate Modena e Carpi.

«Da anni, come Università di Modena e Reggio Emilia, partecipiamo attivamente e quindi appoggiamo volentieri questa iniziativa – spiega il Prorettore UNIMORE prof. Gianluca Marchi –. Si tratta di una delle tante modalità in cui si sviluppa il tema della sostenibilità: non soltanto all’interno dell’ateneo con i corsi di laurea, ma anche nel rapporto con i soggetti del territorio. Lavorare con le imprese più interessanti dal punto di vista degli sforzi verso la sostenibilità, ci permette di capire quali siano le imprese che stanno innovando in questi ambiti in maniera più diretta. Vi è una consapevolezza che gli investimenti in sostenibilità, che sono anche investimenti in tecnologia, sono quelli che permetteranno alle attività di emergere nel futuro, dato che la sostenibilità è un tema già all’interno dei processi competitivi del mercato».

Il regolamento del Premio Sostenibilità 2024

Il Premio Sostenibilità, che ha cadenza biennale, è riservato alle imprese e ai professionisti che lavorano nelle province di Modena o Reggio Emilia oppure ad associati Lapam con sede legale fuori dalle province. Sono ammesse a partecipare le imprese in grado di dimostrare capacità di innovazione nel modello organizzativo e nella gestione aziendale secondo i criteri di sostenibilità ambientale, sociale, economica. Per l’edizione del 2024, i progetti di sostenibilità che concorrono dovevano essere stati realizzati dal 2020 (compreso) o essere realizzabili entro la fine del 2025. Il primo classificato guadagna un voucher del valore di 2000 euro spendibile in servizi Lapam. 1000 euro per il secondo classificato e 500 euro per il terzo. Premiate anche la micro piccola impresa con il progetto più virtuoso e l’attività che ha riscosso più voti dal sondaggio online.

Tutte le partecipanti al premio sostenibilità Lapam

Una carrellata tra micro, piccole e medie imprese che hanno una vera strategia ESG

Ci sono le aziende vincitrici con i loro progetti di alto livello e, soprattutto, le tantissime altre realtà di ogni dimensione, che hanno partecipato e che hanno reso il lavoro della giuria particolarmente difficile. Perché alla prima edizione del “Premio Sostenibilità Lapam” si sono presentati in tanti e con idee e proget-

Premio speciale: Ride Appennino

ti d’eccellenza.

È difficile fare una carrellata complessiva, ma è anche molto istruttivo perché, al di là dei premiati, c’è una ricchezza di buone pratiche, di innovazione e di creatività che denota come anche le piccole e medie imprese, o forse soprattutto le piccole e medie imprese, siano incamminate sulla strada della sostenibilità, su quella dei criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) di cui tanto si sente parlare.

Iniziamo, noblesse oblige, dai premiati. Il premio del web, ovvero quello assegnato tramite i “like” social, è andato a Ride Appennino, una micro impresa che promuove il turismo lento a Montefiorino. Si tratta di un noleggio di e-bike ricaricate tramite pannelli solari, una impresa giovanissima, che ha compiuto un mese proprio nella giornata di premiazione. Il premio per la micro impresa virtuosa è invece andato a Lavorazioni Filati Ambra, una magliera di Cavezzo che, oltre al fotovoltaico, ha implementato un importante progetto di recupero

degli scarti e va nelle scuole a promuovere la cultura green. Il terzo gradino del podio assoluto, invece, è andato a Trenton Spa, una impresa di medie dimensioni che ha sedi tra Frassinoro, Fanano e Castelfranco Emilia, dunque con prevalenza in Appennino. L’azienda meccanica ha aderito alla certificazione di parità di genere, ottimizza gli sprechi e ha lanciato l’innovativo progetto Be Different in collaborazione con Last Minute Market. Seconda piazza per Life Elettronica, una azienda modenese che progetta e produce circuiti elettronici. Si tratta di una impresa in grande crescita che fa dell’inclusione un vero fiore all’occhiello e che lavora molto con le onlus del territorio, oltre ad aver conseguito diverse certificazioni. Ritorno in Appennino per il primo posto assoluto con Tmp srl di Lama Mocogno, una realtà meccanica che ha una grandissima attenzione al welfare dei propri dipendenti, oltre a una presenza molto significativa in diverse iniziative di solidarietà. Tutte queste imprese premiate, come moltissime altre, hanno anche implementato impianti fotovoltaici capaci quasi sempre di coprire il necessario fabbisogno energetico.

Ma ora la carrellata degli altri, tutti meritevoli di menzione, con solo una breve e necessariamente parziale segnalazione delle proprie caratteristiche.

Nuova Imballaggi Cavicchioli di Carpi, oltre a supportare scuole e parrocchie, lavora molto sul riciclo e sull’abbassamento dell’utilizzo dell’energia; Non solo verde di Reggio Emilia ha un rating di legalità e la certificazione sulla parità di genere; a Maranello Promospot ha fatto un grande lavoro sulla digitalizzazione; mentre nel settore dei trasporti lavorano con profitto e con grande impatto sociale e ambientale sua Ronco Express a San Felice sul Panaro che Hola-Check a Modena, quest’ultima nel settore servizi. La Pietra Compattata di Sassuolo realizza pavimenti e rivestimenti non producendo di fatto scarti e utilizzando pochissima energia; a Modena Hansa Tmp realizza componenti oleodinamici con una grande attenzione alla sostenibilità della filiera.

G.Fluid a Modena lavora sulle valvole idrauliche con attenzione all’ambiente e al luogo di lavoro; Eco Arredi di Novi progetta arredi su misura con moduli sostenibili; il concept store El Camino del Sol di Spilamberto crea cultura della sostenibilità; autofficina Flli Carboni a Savignano lavora sui rifiuti e sull’ambiente. C.R., una idrosanitaria di Castelfranco ha sostituito impianti per renderli meno energivori; Age a Medolla progetta abitazioni a bassissimo impatto; Aduas Plast a Soliera produce materie plastiche con grande attenzione agli scarti; Adriana Mode a Campogalliano lavora molto anche con associazioni anti violenza sulle donne; Lemir rottami ferrosi a Savignano è impegnato nel rispetto dell’ambiente; Loto Centro Riabilitativo a Carpi crea laboratori e percorsi sulla biodiversità.

Molto interessante l’esperienza di Terratinta Group a Fiorano, un commercio di piastrelle Benefit e B Corp; a Correggio Studio Simonetta sfrutta i vantaggi dell’online; a Carpi Staff Jersey lavora su scarti e riuso dei materiali; a Fanano Sem (Sorgenti Emiliane Modena) ha certificazioni e molti attestati ambientali; la Sanfeliciana, negozio di ferramenta a San Felice, ha installato pannelli fotovoltaici; a Serramazzoni la Risto Bottega Scorcioni privilegia le eccellenze locali; Masterdue, impresa meccanica di Soliera, ha installato pannelli e altre forme per ridurre il consumo energetico; la tornitura Meti, a Bibbiano, ha un sistema di recupero degli scarti all’avanguardia.

Un Melo, a Reggio Emilia, è un ristorante macrobiotico; Vibrobloc a Montese realizza strutture e case in legno minimizzando l’impatto ambientale; la prestampa Z Due di Castelfranco sta completando il processo per la certificazione di Carbon Footprint; Legatoria & Cornici di Pedrazzi Teresa, a San Felice, recupera materiali rispettando l’ambiente.

Sono 34 storie aziendali, piccole e grandi, che dicono una cosa sola: la sostenibilità è sempre più a misura di aziende, a partire proprio da quelle medie e piccole.

Il comparto Meccanica a Modena e Reggio Emilia:

luci e ombre tra

export e cassa integrazione

Il nostro ufficio studi ha analizzato il complicato momento del comparto meccanica a Modena e Reggio Emilia. Il focus è stato il cuore di un’iniziativa regionale svolta presso la nostra sede centrale

Che la meccanica nei territori di Modena e Reggio Emilia sia uno dei settori trainanti è ben noto. Come emerge da un’analisi del nostro ufficio studi, però, la situazione nel 2024 è complicata: il settore sta attraversando un momento di difficoltà. Tra export e cassa integrazione, il comparto sta vivendo un periodo fatto di luci e ombre. Se ne è parlato durante un evento di valenza regionale organizzato dall’associazione presso la sede centrale modenese che ha visto come ospiti, oltre

al presidente Lapam Confartigianato Gilberto Luppi e al presidente del comparto Meccanica di Lapam Confartigianato e presidente di Confartigianato Meccanica Emilia-Romagna Davide Gruppi, anche Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, Maruska Sabato, project manager Fiera MECSPE (in videocollegamento) e Federico Boin, presidente nazionale di Confartigianato meccanica e subfornitura, analizzerà il comparto a livello nazionale.

L’analisi del comparto meccanica a Modena

Un valore delle esportazioni che per Modena è pari al 39,5% del valore aggiunto provinciale (classificandosi come la 5^ provincia sul suolo italiano), ma anche un +349% di ore autorizzate di cassa integrazione nei primi 5 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Il settore è un fiore all’occhiello del tessuto economico del territorio (Modena è la 7^ provincia in Italia per specializzazione delle imprese nel settore) e l’artigianato ha un peso specifico significativo perché oltre la metà delle imprese sono artigiane.

L’export rimane un volano per il comparto e nei primi tre mesi di quest’anno segna un +3,2%.

Nei primi cinque mesi del 2024 (ultimo dato disponibile), però, sono state autorizzate 2.127.586 ore di cassa integrazione, quasi 5 volte il numero autorizzato nello stesso periodo del 2023. E anche la cassa integrazione artigiana si avvicina al totale complessivo delle giornate autorizzate nel comparto nell’intero 2023: nei

Nella nostra sede centrale un focus sul comparto meccanica con ospiti il presidente nazionale Confartigianato Meccanica e il responsabile dell’ufficio studi nazionale Confartigianato

soli primi 5 mesi del 2024 le giornate liquidate di cassa integrazione artigiana nella Meccanica a Modena ammontano a 5.896 rispetto alle 6.966 dell’intero anno precedente. Nei primi cinque mesi di quest’anno, la maggior parte delle ore autorizzate è concentrata nelle imprese della fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo (il 52,4%) e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (il 39,6%). Sono state autorizzate prevalentemente ore di cassa integrazione ordinaria, in attesa di ordinativi e una congiuntura che migliori.

L’analisi del comparto meccanica a Reggio Emilia

Per Reggio Emilia il valore delle esportazioni è pari al 42,1% del valore aggiunto provinciale (classificandosi come la 4^ provincia sul suolo italiano), ma si osserva un +312% di ore autorizzate di cassa integrazione nei primi 5 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Il settore è un fiore all’occhiello del tessuto

economico del territorio (Reggio Emilia è la 4^ provincia in Italia per specializzazione delle imprese nel settore) e l’artigianato ha un peso specifico significativo perché oltre la metà delle imprese sono artigiane. Nonostante l’export continui a mantenere un alto valore, dall’ultima analisi relativa a i primi tre mesi dell’anno in corso si assiste a una frenata pari a un -10,9%.

Significativo anche il dato relativo alla cassa integrazione. Nei primi cinque mesi del 2024 (ultimo dato disponibile) sono state autorizzate 2.334.362 ore di cassa integrazione, poco più di 4 volte il numero autorizzato nello stesso periodo del 2023. E anche la cassa integrazione artigiana a Reggio Emilia ha già superato il totale complessivo delle giornate autorizzate nel comparto nel 2023: nell’intero anno precedente le giornate liquidate di cassa integrazione artigiana ammontavano a 9.047, mentre nei primi cinque mesi del 2024 sono 9.403.

Nei primi cinque mesi di quest’anno, la maggior parte delle ore autorizzate si concentra nelle imprese della fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo (il 51,5%) e della fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (il 34,3%). Si sono autorizzate prevalentemente ore di cassa integrazione ordinaria, in attesa di ordinativi e una congiuntura

che migliori.

«Questi dati non possono lasciare indifferenti gli organi politici –spiega Davide Gruppi, presidente del comparto Meccanica di Lapam Confartigianato e anche presidente di Confartigianato Meccanica Emilia-Romagna –. Non possiamo permettere che uno dei settori di eccellenza del Made in Italy e, più specificatamente, del territorio locale, viva un periodo così difficile. Il comparto deve essere sostenuto con politiche che permettano di valorizzare le eccellenze prodotte dalle piccole e medie imprese locali, punto di riferimento del settore a livello nazionale e internazionale. Come associazione abbiamo anche effettuato un sondaggio tra un campione di imprese associate del comparto, da cui è emerso che tra tutte le realtà permane una situazione di incertezza con preoccupazioni su andamento della produzione, degli ordinativi e sulla marginalità. Certo, i conflitti globali, la situazione geopolitica, i dazi e differenti altri fattori incidono pesantemente sull’export e sulla produzione: è proprio in questa direzione che devono concentrarsi gli interventi concreti, e non a spot, di coloro che hanno la possibilità di invertire questo preoccupante trend e dare nuovo slancio alla meccanica».

Da sinistra Federico Boin, Davide Gruppi, Gilberto Luppi

Una delegazione di nostri

imprenditori della Meccanica in visita a Gcode Training

La formazione al centro dell’incontro tra alcuni imprenditori della Meccanica e il centro di formazione reggiano. «Un momento di scambio interessante» ha dichiarato il presidente della categoria Meccanica della nostra associazione Davide Gruppi

Davide Gruppi, presidente della categoria Meccanica della nsotra associazione, Ivo Biagini, titolare di Bi.Mec., Gianluca Vandelli di Officina meccanica F.lli Vandelli, Daniele Zanasi di BD Torneria automatica e Paolo Preti di META. Questa la delegazioni di nostri imprenditori associati che hanno fatto visita al centro di formazione Gcode Training di Reggio Emilia, centro di formazione che organizza corsi su misura per le imprese che vogliano formare i propri dipendenti in forza e coloro che entrano in azienda per la prima volta (addetti alle lavorazioni di tornitura, fresatura e programmazione macchine a CNC). Gli imprenditori presenti

hanno potuto approfondire con il responsabile di Gcode, Gianni Faraci, le diverse possibilità di formazione oggi disponibili e le modalità organizzative dei corsi. La tipologia delle attrezzature presenti in Gcode, consente una formazione sia teorica che pratica di tipo specialistico, in grado di aggiornare i dipendenti su macchine di ultima generazione.

Si è discusso di possibili forme di collaborazione, a partire dalla convenzione in essere tra Gcode e la nostra associazione, che consente alle imprese associate di ridurre i costi della formazione. Presente anche la responsabile Formart di Reggio Emilia

Romina Battistelli, che ha già collaborato con il centro nei mesi scorsi e che può monitorare le diverse forme di finanziamento della formazione oggi disponibili.

«Un confronto interessante che avrà certamente un seguito all'interno dell'attività annuale di raccordo tra scuola, formazione e mondo del lavoro, programmata dalla nostra associazione sul territorio di Reggio Emilia. Crediamo molto nella formazione e senza un costante aggiornamento difficilmente riusciamo a essere innovativi e competitivi. Il comparto della meccanica rappresenta uno dei settori maggiormente strategici per il territorio reggiano: motivo per il quale dobbiamo puntare su una sinergia tra diversi attori dell’area per una costante evoluzione e un continuo sviluppo del comparto, per un beneficio esteso di tutta la collettività».

«Ci ha fatto piacere ricevere la visita di Lapam Confartigianato – ha aggiunto Gianni Faraci, responsabile di Gcode Training – a testimonianza di come ci sia un ottimo rapporto di collaborazione tra il nostro centro e l’associazione, in essere già da diverso tempo. Siamo consapevoli che la nostra attività svolge un ruolo fondamentale per tutte le imprese del comparto: la formazione è un aspetto prioritario per le imprese se vogliono rimanere attrattive e competitive in un mercato sempre più globalizzato e che si aggiorna a velocità importante. Anche noi dobbiamo rimanere al passo con le nuove richieste e le nuove esigenze del mondo imprenditoriale: ecco perché uno scambio di opinioni con un’associazione di categoria come Lapam che si fa portavoce di numerose realtà imprenditoriali per noi diventa strategico per ottimizzare la nostra offerta di corsi formativi».

Una nostra delegazione in visita all'impresa GCode

Martina Strazzer si racconta:

«Non vogliate essere perfetti fin dall’inizio»

Ospite di un evento organizzato dalla nostra associazione, la content creator Martina Strazzer ha raccontato il suo percorso da imprenditrice

«Tutto è nato sui social quando avevo 19 anni, appena finito liceo. Ho iniziato a frequentare l’università ma mi sentivo nel posto sbagliato. La mia famiglia voleva che studiassi, sono sempre stata brava a scuola, però io sentivo che volevo qualcosa di diverso». È Martina Strazzer, classe 2000 e celebre content creator modenese, a raccontarsi durante un evento organizzato dalla nostra associazione per analizzare le nuove frontiere del commercio, in un’epoca in cui i social sono diventati uno strumento fondamentale per promuovere il proprio brand. E proprio dai social è iniziata l’avventura di Martina. «Ho cominciato a fotografare gioielli che mi facevo realizzare da alcuni orafi. Avevo bisogno di qualcosa di piccolo da poter tenere nella mia camera e soprattutto non troppo costoso visto che il mio budget era di 300, a cui le mie amiche hanno generosamente aggiunto 20 euro a sostegno del progetto – continua Martina –. Neanche il tempo di iniziare che il mondo

si è fermato a causa del Covid. Così, un po’ per noia e un po’ per svagare, ho scaricato TikTok, creando dei video simpatici e divertenti. Ho notato che tutti mi chiedevano dove avessi comprato quei gioielli, e da lì ha preso piede il mio brand “Amabile”, che oggi può contare su 35 persone». Inserita nel 2023 all’interno della classifica Forbes Under30, Martina Strazzer ha deciso di partire prima dai social rispetto all’avere un proprio negozio fisico dove vendere i suoi prodotti. «La mia scelta è stata dettata da motivazioni prettamente economiche, non avevo i soldi per aprire un negozio – prosegue –. E con i social sono invece stata in grado di abbattere le barriere. Ad oggi abbiamo un iter ottimizzato per la creazione di contenuti, c’è una persona che mi aiuta. La mia priorità è sponsorizzare l’azienda, abbiamo una lista di video da realizzare, io lo registro in poco tempo e poi lei lo edita e lo pubblica. Due anni fa ci mettevo molto di più perché facevo tutto. Ci ho messo tempo a imparare

a parlare davanti alla camera, ora mi viene più naturale. Oltre a lei ho altre persone e ci sono vari team, dalla logistica al digital passando per tutti gli altri. Oggi sui social abbiamo anche un team che segue le ads. Ci siamo accorti che abbiamo saturato l’organico quindi usiamo anche questo strumento. E poi ufficio acquisti, magazzino, fotografi, videomaker e altro. Ho oltre un milione e mezzo di visualizzazioni dei miei video, ma se devo guardare i numeri la conversione in vendite è bassissima, arrivo a 300, 400 ordini. Quando pubblico un video che va virale però i colleghi della logistica se ne accorgono, perché gli ordini aumentano». Una giovane, per i giovani: Martina ha voluto anche dare consigli ai tanti ragazzi e ragazze presenti in sala durante l’evento. «Non vogliate fare necessariamente tutto perfetto fin da subito – aggiunge –. Ho voluto rischiare il meno possibile perché non avevo la certezza che avrebbe funzionato. Bisogna cercare di fare il meglio possibile con quello che si ha. Sui social c’è un pubblico per ogni categoria merceologica, qualsiasi prodotto tu voglia vendere c’è qualcuno che lo vuole comprare. Gli algoritmi mandano alle persone quello che vogliono vedere. L’obiettivo è essere più verticali possibile, fare magari meno numeri ma in target. E poi creare tanti contenuti, non esiste un limite massimo, prima o poi qualcosa andrà, non posso sapere cosa interesserà al mio target». E sull’uso della scelta del social, Martina spiega: «Su TikTok guardi contenuti di persone a caso, non che segui, e quindi puoi arrivare a persone che non ti conoscono. TikTok è targetizzato molto bene, i contenuti arrivano alle persone giuste. A fare la differenza è la comunicazione, su internet trovi di tutto e per ogni fascia di prezzo. Alle persone piace come lo comunico, vedere chi c’è dietro, una realtà giovane in cui vedono impegno e passione e si sono appassionati all’azienda non al prodotto in sé. Noi lanciamo una collezione al mese, non fanno in tempo ad affezionarsi ma sono fedeli all’azienda». Oltre a ciò, è fondamentale puntare sulla formazione. «Ho fatto dei corsi in ambito imprenditoriale perché

partivo da zero, mi sono circondata da professionisti che mi aiutassero. Mi sono fatta insegnare tante cose da imprenditori più grandi, ho speso tanto in consulenza aziendale perché se no avrei buttato via qualcosa di molto prezioso perché alla base di tutto c’è l’organizzazione aziendale». E poi un’analisi sulla figura della donna imprenditrice. «Partiamo indietro in quasi tutte le circostanze – spiega Martina –, io avevo anche lo svantaggio dell’età quando ho iniziato. Sto notando miglioramenti e vedo che negli uomini della mia generazione c’è un mindset diverso nei confronti della donna, nel mio pubblico vedo tanti uomini che interagiscono e si complimentano. Vedo un futuro migliore, anche se il presente può essere frustrante perché come donna devi dimostrare qualcosa in più rispetto a un uomo. Spesso devo chiedere l’aiuto di mio padre perché vogliono sentire la voce di un uomo, è frustrante ma a volte cedo. Sono fiduciosa per il futuro». E infine l’esperienza dei pop up e dei golden tickets, che al netto delle difficoltà burocratiche e logistiche (due fattori che pesano per Martina su chi vuole fare l’imprenditore oggi in Italia), hanno riscosso grande successo. «Volevo fare dei tour come i cantanti, da qui l’idea dei pop up, cioè negozi temporanei di tre giorni, che ho allestito a Milano, Firenze e Roma – spiega Martina –. Volevo entrare in contatto fisicamente con chi mi vede sui social, il rapporto umano per me è fondamentale. Inoltre ho testato la risposta delle città e ho raccolto dati importanti, ho notato un pubblico diverso in ogni città. L’idea del golden ticket invece è nata dal film “La fabbrica di cioccolato”: ho pensato a cosa mettere in palio e ho deciso per il viaggio alle Maldive con me completamente pagato. L’estate per noi è un periodo più scarico, volevo generare qualcosa d’estate che generasse incassi e quindi da qui l’idea di inserire un golden ticket a chi realizzava acquisti per un importo significativo. A causa della quantità enorme di ordini ho avuto il sito in down, con una coda di 8 ore per fare un ordine. Quest’anno lo rifaremo, abbiamo fatto votare la meta alle persone presenti ai pop

up e hanno scelto nuovamente le Maldive».

«Con questi incontri – ha concluso Daniele Casolari, segretario Licom – vogliamo proporre un momento formativo utile ad aumentare le conoscenze e offrire la possibilità di confrontarsi sulle prospettive del settore del commercio che negli ultimi anni ha avuto una trasformazione radicale con l’avvento dei social media e delle vendite online. I negozi oggi hanno davanti una grande opportunità, quella di evolvere da contenitori di prodotti in cui compiere acquisti a luoghi esperien-

ziali dove offrire ai clienti un servizio su misura. Riteniamo sempre più importante e strategico abbinare la presenza fisica nel negozio a una presenza online. Sarà inoltre interessante conoscere e approfondire anche da un punto di vista imprenditoriale la figura del content creator che negli ultimi anni sta diventando uno dei mestieri più ambiti dai giovani».

Referente Categoria Commercio Laura Roncaglia 059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu

La content creator modenese Martina Strazzer ospite nella nostra sede centrale
I premiati di Moda al Futuro

2024 in visita alle maison della moda di Firenze: «Esperienza unica»

I vincitori della 16esima edizione di Moda al Futuro hanno avuto la possibilità di visitare alcune delle più importanti maison della moda a Firenze

«U

n’esperienza unica, che sicuramente arricchirà il nostro bagaglio culturale e sarà fonte di ispirazione per

il nostro futuro». Con queste parole gli studenti dell’Istituto Vallauri di Carpi Angelica Fierro, Nico Farini, Asia Koroni, Valentina Mora, Anna

Saggese e Giorgia Demattia hanno commentato il weekend di formazione svolto a Firenze in cui hanno visitato alcune delle più importanti maison della moda. Un riconoscimento ottenuto grazie alla vittoria dell’edizione 2024 di “Moda al Futuro”, il concorso ideato da Lapam Confartigianato rivolto alle classi dell’indirizzo Abbigliamento e Moda della scuola carpigiana, che si è concluso con la sfilata finale andata in scena al Teatro Comunale di Carpi, allietata dalla presenza del coro gospel “Faith Gospel Choir”. «Abbiamo avviato questo progetto nel 2007 e la sua longevità testimonia come sia un’iniziativa valida e che, come associazione, continueremo a supportare e a garantire – dichiara Roberto Guaitoli, presidente Lapam

La serata di gala dell’evento “Moda al Futuro” al teatro di Carpi

Confartigianato Moda –. Si tratta di un momento sempre molto interessante, sia per gli alunni che per le imprese partecipanti e che ribadisce ancora una volta la vicinanza di Lapam alle scuole del territorio. Queste tipologie di iniziative rappresentano un’opportunità per le aziende di conoscere future risorse da poter inserire nella propria attività, ma contribuiscono anche a far conoscere alla scuola le necessità che hanno oggigiorno le imprese del distretto. Uno dei nostri obiettivi come associazione è di creare un ponte tra scuola e imprese per colmare quel gap tra domanda e offerta di lavoro. Con questi percorsi di studio in azienda insegniamo loro anche un mestiere, per avere in futuro figure professionali specializzate di cui il nostro settore ha bisogno per rimanere unico e competitivo a livello nazionale e internazionale, promuovendo quel brand Made in Italy di cui la moda è uno degli emblemi più rappresentativi». «Ringraziamo come sempre Lapam Confartigianato e le imprese partecipanti per aver accolto i nostri studenti e le nostre alunne – afferma Silvia De Vitis, dirigente scolastico dell’Istituto Vallauri di Carpi –. Ci tengo a ringra-

ziare anche l’ospite d’onore Daniela Dallavalle per la sua presenza e tutte le professoresse che hanno collaborato a questa edizione: la referente del progetto Silvana Passarelli oltre a Silvia Barletta e Fiorella Galluccio. Non posso non menzionare però anche Enrica Devoto, la quale ha organizzato le coreografie per la sfilata. Il progetto avviato con l’associazione è consolidato ormai da diversi anni e questa 16esima edizione è stata certamente una delle più originali in termini di creatività e fantasia. Si tratta di un’occasione non indifferente per i nostri ragazzi e le nostre ragazze: toccare con mano il mondo imprenditoriale, vivere un’impresa e il lavoro quotidiano che c’è all’interno di realtà consolidate del nostro territorio permettono loro di avere un primo approccio al mondo lavorativo. La scuola è in grado di fornire gli strumenti teorici per formarli: grazie a queste collaborazioni gli studenti possono acquisire anche le prime competenze tecniche».

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Escursioni, tour, cultura e sport: d’estate l’Appennino si anima

Tra attività all’aria aperto, concerti, serate culturali e tour tra le eccellenze culinarie del territorio, l’Appennino è pronto ad animarsi e ad accogliere i turisti nei mesi estivi

Dal Museo delle Mummie di Roccapelago alla Rocca di Santa Maria di Serramazzoni, passando per le Miniere di Montecreto alle piscine Summervibes di Montefiorino, l’Hotel Cimone e il B&B Casa Benassi a Riolunato e la Bottega Scorcioni. Sono solo alcune delle offerte che turisti di Modena e Reggio Emilia, ma non solo, potranno visitare nel periodo estivo riparandosi al fresco del nostro Appennino.

La nostra associazione ha deciso di promuovere le bellezze e le tipicità dell’Appennino per favorire un turismo slow e sostenibile, alla riscoperta dei territorio montani e delle sue eccellenze. All’interno del tour che una delegazione dell’associazione ha svolto, abbiamo avuto l’occasione di incontrare tutti i sindaci dei Comuni delle tappe toccate, rafforzando il legame che deve esistere tra corpi intermedi e amministrazioni locali per favorire una sinergia e uno sviluppo delle potenzialità del territorio a 360 gradi.

«Verde, esperienze culinarie, attività sportive e all’aria aperta: nel nostro Appennino ci sono tutte le possibilità per godere un’e-

state diversa – affermano in coro i nostri responsabili delle sedi montane –. Tra attrazioni culturali per chi vuole scoprire le storie che si celano dietro a ogni borgo, tra percorsi dedicati al trekking e a chi ama andare in bicicletta. Per chi vuole solamente fuggire dal caos della città, ripararsi dal caldo e trascorrere serenamente i giorni di ferie. L’Appennino è a misura di tutti, grandi e piccoli, famiglie o gruppi di amici. Ciascun comune del comprensorio organizza appuntamenti e iniziative uniche nel suo genere che spaziano dalla musica ai libri, dalle camminate a tour enogastronomici, dallo sport al relax. La montagna non è una location da vivere esclusivamente d’inverno, ma sa essere un territorio ricco di opportunità anche e soprattutto d’estate. Ed è proprio in quest’ottica che come associazione vogliamo promuovere un turismo consapevole, slow e sostenibile, proprio per far godere appieno i visitatori di tutto ciò che l’area appenninica è in grado di offrire».

Promozione appennino

Guarda il video della serata sul nostro canale Youtube

Referente Categoria Turismo

Laura Roncaglia 059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu

Campagna contro l’abusivismo: «Il lavoro

sommerso

una piaga sociale»

Patrocinata dal MIMIT, prende il via la campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica

In Italia è in continua crescita e silenziosamente danneggia sia le imprese ma anche i privati cittadini. Stiamo parlando dell’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica), una vera e propria piaga sociale: nel nostro paese si registra un tasso di irregolarità in continua crescita, pari, secondo le ultime rilevazioni, al 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%. è per questo che, anche nel 2024, l’associazione ha promosso la “Campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo” quest’anno patrocinata dal MIMIT, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Sensibilizzare

per

combattere

l’abusivismo

Un fenomeno che si è certamente aggravato a causa delle conseguenze della pandemia Covid-19, che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto del-

le disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali. La campagna di comunicazione intende sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati che pongono al centro la tutela della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità.

«Questa importante iniziativa –spiegano dall’associazione – è nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria

insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute. La campagna di sensibilizzazione mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese. Una battaglia che richiede uno sforzo straordinario e congiunto nella lotta al dilagare di un fenomeno inaccettabile che danneggia cittadini, lavoratori e imprese. Noi, come associazione, continueremo a sviluppare strumenti per contrastare questa piaga, con l’auspicio di una sempre maggiore collaborazione fra associazioni di rappresentanza e istituzioni per ottenere risultati significativi in termini di riduzione dell’abusivismo in settori particolarmente esposti come quelli dell’estetica e dell’acconciatura, a tutto vantaggio del benessere collettivo e a tutela delle imprese che operano nella legalità». Referente Categoria Benessere

Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

La Riforma dello sport e il

“Safeguarding”: la tutela e la sicurezza dei minori

Un’iniziativa per affrontare la tematica della tutela della salute e della sicurezza dei minori nello sport

Con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport, sono attive alcune novità. Nonostante sia stata rinviata al 31 dicembre 2024, una delle novità riguarda la nomina del cosiddetto “Safeguarding”: si tratta del processo di protezione delle persone vulnerabili, siano essi bambini o adulti, da molestie, abusi e sfruttamento. L’obiettivo è garantire un ambiente sicuro e accogliente, in cui tutti siano rispettati e valorizzati. Questo include l’implementazione di pratiche di prevenzione, contrasto e sanzione di qualsiasi comportamento discriminatorio o abuso, in ogni ambito. Le ragioni possono includere razza, origine etnica, religione, età, genere e orientamento sessuale, idee politiche, status sociale, disabilità e risultati delle prestazioni sportive. Con la Riforma, le società sportive sono obbligate ad adottare un modello di controllo e gestione delle attività sportive per tutelare i minori contro la violenza di genere e ogni forma di discriminazione. Questo modello deve essere implementato prima dell’inizio della nuova stagione sportiva.

Per aiutare le società sportive ad adeguarsi a queste nuove normative abbiamo organizzato un evento con Giuliano Sinibaldi, commercialista e docente della Scuola Regionale dello Sport delle Marche.

Dott. Sinibaldi, a un anno dall’entrata in vigore della Riforma qual è lo stato dell’arte delle società sportive?

«Devo fare una considerazione che è poi una conferma di quanto sostenevamo un anno fa: questa Riforma forse è partita un po’ troppo presto. È tuttora in corso un’ulterio-

re rettifica al regime dei volontari, quindi diciamo che è una Riforma in corso. Quest’anno è stata difficile applicarla, la prossima stagione sportiva dovrebbe essere la prima vera stagione con la Riforma quasi definitiva».

Una delle novità riguarda anche il “Safeguarding”: che cosa possiamo dire in merito?

«Nel frattempo anche la nomina del “Safeguarding” è stata posticipata al 31 dicembre con il solito rinvio in zona Cesarini. Perché è importante? Possiamo dire così: prima di tutto, mia opinione personale, la normativa sul “Safeguarding” codicizza quello che dovrebbe essere un codice etico che tutte le società sportive dovrebbero avere. Va affrontata con molta serenità: praticamente il 99,9% delle società sportive possono stare tranquille perché non hanno nulla da temere. È una normativa che ci viene richiesta anche dalla Comunità Europea, e siccome ci sono stati eventi che hanno fatto anche scalpore come abusi, maltrattamenti, si tratta solo di mettere per iscritto nei modelli organizzativi e di creare questa figura di controllo e di riferimento che non deve fare altro che la società sportiva faccia la società sportiva in maniera corretta, senza che ci siano maltrattamenti e discriminazioni. La figura è importante perché nel caso non ci dovesse essere e dovesse capitare qualcosa di spiacevole, la responsabilità del presidente è aggravata».

Innovativi e artigianali: Michele

Bia e i cocktail “differenti”

Fanano e Fiumalbo hanno ospitato due incontri con il barman Michele Bia per pensare a cocktail innovativi e artigianali, preparandoli con i prodotti culinari locali

Un ciclo di incontri dedicato agli aperitivi innovativi e artigianali, con un’attenzione particolare alle specialità del territorio e ai prodotti fatti in casa. Il Bar Ristorante Lu.Me cucina e caffe ex La Cella di Fanano e la Distilleria Eight di Fiumalbo hanno accolto Michele Bia, barman professionista, per offrire ai gestori degli esercizi pubblici locali un’esperienza diversa. Come diversa è l’offerta, o più correttamente l’esperienza, da garantire al cliente per emergere sempre maggiormente e distinguersi. L’iniziativa promossa dalla nostra associazione dal titolo “Aperitivi innovativi e artigianali” che si è svolta in due

date, lunedì 17 e lunedì 24 giugno, si è focalizzata sulla creazione di drink innovativi utilizzando prodotti del territorio e artigianali. Durante l’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di scoprire le tecniche di preparazione di cocktail tradizionali e innovativi, come “Lo spritz innovativo”, realizzato con vini locali attraverso il metodo della riduzione. È stata un’occasione anche per capire come accostare il bere ai prodotti culinari tipici, come le crescentine, fornendo consigli pratici e utili per la creazione di aperitivi sfiziosi e innovativi.

«Ho ricevuto un buon feedback dai partecipanti – ha affermato Michele Bia –: il punto è sempre se poi quello che suggerisco e che mi permetto di consigliare viene applicato successivamente. L’importante è essere pronti a un cambio di mentalità: non tutti forse al giorno d’oggi sono pronti a lasciare il “vecchio” per il “nuovo” e l’incertezza spaventa sempre, però è importante sapersi reinventare e accettare l’innovazione. Credo che dai due incontri realizzati i presenti hanno capito il concetto e sapranno sfruttarlo al meglio. Sia a Fanano che a Fiumalbo ho visto partecipanti attivi e propo-

sitivi: ciò che mi preme sottolineare non è tanto la necessità di “diversificare l’offerta”, quanto l’essere pronti a una mentalità aperta all’innovazione, anche per i drink più semplici. Se non si è aperti mentalmente si possono utilizzare i prodotti migliori per fare cocktail e drink, ma difficilmente si sapranno poi vendere. Ecco perché il mio focus in questi due appuntamenti non è stato solo pratico indicando come valorizzare i prodotti del territorio con tutte le loro tipicità, ma anche concettuale, cioè cercando di creare consapevolezza a una mentalità di larghe vedute. Bisogna crederci: se ci si crede si può fare tanto».

«Con questi incontri – ha concluso Daniele Casolari, segretario Licom – la nostra associazione ha voluto offrire un momento formativo agli imprenditori e ai collaboratori utile ad aumentare le conoscenze e competenze personali rendendo il proprio locale più distintivo e attrattivo. Inoltre, riteniamo sia sempre più strategico differenziare la propria offerta e offrire qualcosa di unico e diverso alla propria clientela».

Chi è Michele Bia?

Barman professionista, con la sua competenza abbraccia le tecniche di miscelazione avanzata e considerabile barman a tutto tondo, Michele Bia è un ricercatore e spesso promotore di nuove e originali ricette. Tra le altre cose è stato Barman dell’associazione italiana Barmen e Sostenitori, International Bartenders Association e fondatore con Umberto Caselli dell’associazione Barmen Italiani.

Michele Bia illustra tecniche innovative per cocktail artigianali

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Il Centro antiviolenza Vivere

Donna APS dell’Unione delle terre d’Argine

Il movimento Donne Impresa collabora da alcuni mesi con il centro, punto di riferimento per le Terre D’Argine

Inaugurato il 25 novembre 2008, data simbolica per la ricorrenza della Giornata Internazionale contro la violenza maschile sulle donne, il Centro Antiviolenza “Vivere Donna APS” dell’Unione delle terre d’Argine ha sede a Carpi con sportelli nei comuni di Campogalliano, Novi e Soliera. Fa parte del Coordinamento regionale dei centri antiviolenza, è socia della rete nazionale denominata D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) e partecipa attivamente a livello europeo al network che accoglie più di 170 ONG femministe denominata “WAVE” (Women Against Violence Europe).

Al suo interno operano e collaborano operatrici formate specificamente sul tema della violenza di genere.

Abbiamo incontrato la Vice presidente Alice Degl’Innocenti per capire meglio l’organizzazione del centro e le attività che mettono in campo.

Chi si rivolge al centro e perché? Il centro nasce come presidio di prima accoglienza per donne e ragazze vittime di violenza.

È importante sottolineare che viene garantito anonimato e riservatezza alle donne e alle ragazze che si rivolgono a noi.

Quale supporto potete dare alle donne in difficoltà?

Grazie alla competenza e alla professionalità delle nostre operatrici offriamo ascolto, accoglienza presso strutture dedicate, percorsi di

Referente Movimento Donne Impresa Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

empowerment grazie allo sportello lavoro, consulenza legale, gruppi

Parallelamente ai percorsi dedicati alle donne e alle ragazze maggiorenni che si rivolgono al Centro, svolgiamo un’attività rivolta alla cittadinanza per attivare un cambiamento culturale che è l’obiettivo per porre fine alla violenza maschile sulle donne.

Potete farci qualche esempio?

La prevenzione nelle scuole e nelle aziende (come il Progetto Relazionarsi, realizzato con finanziamento regionale), la formazione a operatori della rete e a tutti i soggetti sensibili, solo quest’anno abbiamo realizzato percorsi con la Croce Rossa, il Pronto Soccorso, Federfarma, i pediatri e varie aziende del territorio.

Altri esempi riguardano invece eventi culturali di sensibilizzazione sul tema attraverso mostre vedi la partecipazione al Festival della Filosofia 2023 con la mostra “Lessici Familiari” o l’installazione “Com’eri vestita” in occasione del 25 Novembre 2022. Per non parlare dell’appuntamento annuale dei Monologhi della Vagina, uno tra i vari spettacoli teatrali e reading musicali.

Quali sono i principali problemi che si trovano ad affrontare le donne vittime di violenza dopo essere riuscite a mettere distanza tra loro stesse e il proprio persecutore?

Ricostruire una vita da sole o con i propri figli dopo la violenza è un percorso lungo e spesso difficoltoso, a partire dalle aule di tribunali fino ad arrivare all’autonomia economica e abitativa. Noi cerchiamo di accom-

pagnare le donne nelle varie tappe offrendo sostegno, un percorso formativo e lavorativo. È importante far capire loro che non sono sole e che di noi si possono fidare e crediamo alle loro esperienze, sembra poco ma sono quelle sicurezze fondamentali per ripartire.

In Italia è vittima di femminicidio una donna ogni tre giorni, come si può risolvere questo dramma sociale?

Il femminicidio è solo la punta dell’iceberg di quella che chiamiamo la piramide della violenza dove alla base non c’è un uomo malato, preso da raptus o eccessivamente geloso, ma una cultura patriarcale che attraverso stereotipi e pregiudizi si tramanda di generazione in generazione e continua a relegare la donna a un livello inferiore nel privato come nel pubblico.

Sono quindi fondamentali la prevenzione, la sensibilizzazione sociale e una formazione specifica degli operatori della rete.

Ricordiamo che tra gli obiettivi dell’agenda 2030, il quinto mira a ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l’uguaglianza nei diritti a tutti i livelli di partecipazione.

Codice della strada:

le

novità analizzate da Gianni Ferri

Per anni al vertice della Polizia Municipale di Parma, Gianni Ferri ha analizzato alcune delle novità del Codice della Strada, soffermandosi anche su quelle che sarebbero le necessità per migliorare la sicurezza alla guida

Il nuovo Codice della Strada sta definitivamente prendendo forma, decretando un chiaro inasprimento delle pene per i trasgressori. Specie per chi guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, per chi non rispetta i limiti, per chi abbandona gli animali o chi utilizza il cellulare durante la guida.

Del nuovo Codice della Strada ne abbiamo parlato con Gianni Ferri, già Comandante della Polizia Municipale di Parma Ferri, che cosa ne pensa del nuovo Codice della Strada?

«Tra tutte le novità, se vogliamo focalizzarci sulla novità che principalmente può impattare il settore dell’autotrasporto, quella

che potrebbe spaventare maggiormente è la cosiddetta “sospensione breve”. Ci sono alcune violazioni che, se commesse con meno di 20 punti sulla patente, comporterà un ritiro della patente immediato per un periodo di tempo. Chi opera nel settore, ovviamente, è molto sensibile al tema perché rimuovere la patente significherebbe fermare il lavoro».

Se invece dovessimo focalizzarci su quali siano i reali bisogni per migliorare il Codice della Strada?

«Noi abbiamo un numero problematico, le 3200 vittime delle strada ogni anno. Ma la criticità vera è che nessuno prende a cuore questa situazione, se non nell’immediato per la tragicità dell’evento. Non è da ricondurre nemmeno a una questione politica, ma bisogna pensare alla

sicurezza stradale. Faccio un esempio: noi siamo stati i primi in Europa a pensare a un sistema antiabbandono per i bambini, ma se finisce nel dimenticatoio le tragedie possono accadere».

Perché accade ciò?

«Perché c’è poca attenzione e non si va a investire nel convincimento e nel coinvolgimento dei cittadini. Dovremmo fare come abbiamo fatto con il divieto di fumo nei locali: qui siamo riusciti a mettere in pratica la norma perché abbiamo convinto i cittadini a non farlo. E così deve essere per la strada».

E sui limiti di velocità?

«È giusto abbassarli, ma bisogna stare attenti a non esagerare. La velocità è ad governare, ma è necessario non rallentare troppo perché poi si scatenano altri effetti collaterali, aumenta l’inquinamento, si generano traffici esagerati. Servirebbero meno limiti di velocità, ma più rispettati. Noi abbiamo limiti ovunque, ce ne vorrebbero meno e con più controlli per farli rispettare». Referente Categoria Trasporti

Autoriparatori, il docente

Puca: «L’aggiornamento è imprescindibile»

La nostra associazione in collaborazione con FORMArt ha organizzato un corso rivolto agli autoriparatori dove il docente Bernandino

Puca ha illustrato i principali aggiornamenti da conoscere

La gestione energetica dei veicoli, logiche di funzionamento e i vari difetti. Le procedure di stacco e riattacco dei componenti elettronici dei veicoli. Il controllo dei dispositivi elettronici in particolare relativi alla manutenzione ordinaria. Il sistema di comunicazione digitale dei veicoli. Grazie alla collaborazione con FORMart, la nostra associazione

Referente Categoria

Autoriparazione

Fabio Sala

059 893 111 fabio.sala@lapam.eu

ha proposto agli autoriparatori di Modena e Reggio Emilia un percorso specialistico gratuito per affrontare tecniche e metodologie corrette nell’ambito della ricerca guasti attraverso dispositivi e sistemi autronici e approfondire tutte le tematiche sopra elencate. Il corso, gratuito perché finanziato attraverso risorse del FSE+ – Innovazione sostenibile nella produzione delle imprese della filiera meccanica – PG2 (Operazione Rif. PA 2023-19489/RER approvata con Del. G.R. n.ro 1379/2023 del 07/08/2023 cofinanziate dal FSE

PLUS e dalla Regione Emilia-Romagna), si rivolge ad autoriparatori e responsabili di officina interessati agli aspetti tecnologicamente più innovativi della diagnostica e riparazione. «C’è un’evoluzione in atto, che è indipendente dal discorso legato all’ibrido e all’elettrico – spiega il docente del corso Bernardino Puca, esperto di diagnosi automotive, consulenza e formazione meccatronica CAR e SUPERCAR – e di conseguenza per le officine è necessario rimanere aggiornate e partecipare a questa innovazione». «All’interno di questo corso abbiamo affrontato il tema dell’evoluzione delle batterie – aggiunge ancora Puca –, mentre in un secondo momento abbiamo toccato la tematica dell’evoluzione del motore endotermico e ibrido». «L’informazione e la formazione – conclude il docente – sono gli strumenti per rimanere sempre al passo con l’innovazione. E non parlo solo di formazione in aula, ma anche e soprattutto nelle stesse officine per realizzare anche delle prove pratiche che aiutano sicuramente di più rispetto alla teoria che pure è necessaria».

A Fanano il corso per autoriparatori con Bernardino Puca

Patente a punti: «Necessarie procedure semplici e chiare, non affidatevi a certificazioni “last minute”»

La nostra associazione ha organizzato un’iniziativa sulla patente a punti per spiegare le criticità del decreto, suggerendo di non affidarsi a certificazioni dell’ultimo minuto ma rivolgendosi a esperti del settore

Ècon l’ing. Daniela Scaccia, segretaria nazionale Anaepa Confartigianato Edilizia, che la nostra associazione ha organizzato un’iniziativa per illustrare le principali criticità contenute nel decreto della cosiddetta “patente a crediti” nei cantieri. L’evento online, a cui hanno partecipato circa una 70ina di imprese, è stato il momento per fare il punto della situazione a pochi mesi dall’entrata in vigore del decreto, prevista per il 1° ottobre. «Un decreto da rivedere – ha spiegato la Scaccia – e una norma che ci vede assolutamente contrari».

La misura, che ha l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza sul luogo di lavoro, non è utile a garantire tale requisito, presentando diverse criticità per le imprese operanti nel settore. La situazione comunque è costantemente monitorata dagli uffici tecnici e dagli esperti dell’associazione a livello nazionale e locale.

Si tratta di una patente (che verrà rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro) simile a quella per le automobili, che dunque parte da 30 punti i quali, nel caso in cui si verifichino particolari situazioni (come incidenti e/o infortuni sul lavoro o anche violazioni delle norme sulla sicurezza) vengono progressivamente decurtati. A ogni violazione sul luogo di lavoro in riferimento al Testo Unico della Sicurezza corrisponde una sanzione: nel caso di

infortunio grave di un dipendente, per esempio, la decurtazione varia dai 10 ai 20 punti, mentre l’accertamento di violazioni sulla sicurezza implicano decurtazioni che arrivano fino a 10 punti. Già al di sotto dei 15 punti l’azienda sarà obbligata a sospendere l’attività e ad attivarsi per recuperare il punteggio perso partecipando a corsi di formazione. Non sono obbligati al possesso della patente a punti coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale e le imprese in possesso dell’attestazione di qua-

lificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III. Una scelta incomprensibile visto che la SOA non ha nulla a che fare con il tema della sicurezza e il fatto di possederla o meno non incide su questo aspetto. Considerato inoltre che questo tipo di attestazione è comune soprattutto nelle aziende più strutturate, è chiaro come l’impatto maggiore sarà sulle ditte artigiane e quindi di più piccole dimensioni.

«Abbiamo avanzato delle richieste al Ministero – continua l’ing. Scaccia – che tengano conto della valorizzazione delle imprese del fare, della loro storicità, delle prestazioni in termini di sicurezza, delle MFA e dell’incremento dei punti sia in fase di attribuzione della patente sia nel corso della vita aziendale. Ciò che mi preme maggiormente sottolineare, rivolgendomi agli imprenditori del comparto, è di non ridursi all’ultimo per ottenere le certificazioni necessarie, ma di adoperarsi per tempo per quanto riguarda il campo della formazione, affidandosi a professionisti del settore e a personale esperto. Confartigianato ha le figure per fornire tutta la consulenza necessaria e per garantire una corretta gestione delle necessità delle imprese e degli imprenditori».

Referente Categoria Edilizia

Il giardiniere come artista: creatività e responsabilità nella cura del paesaggio

L'intervista all’artista Juna Villa scoprendo i parallelismi tra giardinaggio e arte, e il ruolo del giardiniere nella creazione di spazi di ispirazione e comunità

Chi è Juna Villa?

Disegnatrice e pittrice piacentina, ha studiato

scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, tendando la sua strada alla Scuola del Fumetto al Castello Sforzesco di Milano e al Cesma di Cuorgnè (TO). Il suo lavoro si distingue per il carattere onirico, lo sguardo obliquo delle diverse discipline e dei diversi interessi, e per il senso di ricerca e di sorpresa.

Quali sono i parallelismi più significativi tra il lavoro del giardiniere e quello dell’artista in termini di creatività e espressione personale?

Il giardiniere è architetto e pittore insieme, crea suggestioni con materia viva che muta nel tempo e nello spazio, e che può ammalarsi, o subire troppi stress. Non ha il totale controllo del suo progetto perché deve avere a che fare con le esigenze delle piante e con molti fattori esterni. Il giardiniere è anche interprete, interpreta le esigenze del cliente, le esigenze delle piante, ed anche l'ambiente in cui opera, per fare un esempio, un parco aziendale, il giardino di un ospedale o il giardino di una Villa storica,

non avranno lo stesso stampo, non hanno la stessa funzione, la stessa accessibilità. Un buon interprete raggiunge i migliori compromessi e sa quando a compromessi non può proprio scendere. Come l'architetto dovrebbe operare nel rispetto delle esigenze del cliente, creando spazi che siano un piacere da vivere per le persone, il giardiniere opera per il cliente ma anche per le piante che mette a dimora o che già sono presenti, nel rispetto di quel quartiere o quel paesaggio, in dialogo armonico e sano. È importante interpretare perché s'innesca una partecipazione attiva,

umana, intellettuale e creativa, questo distingue un giardiniere da un tagliasiepi; la presenza, intesa come consapevolezza delle proprie capacità e responsabilità. Non è un braccio che esegue i comandi di un cliente pagante, è una figura professionale di alto profilo, dagli standard alti, o così, o non ci si può chiamare giardinieri, è una professione che stimo moltissimo e tengo molto al suo orgoglio, che rimanga integro. L'orgoglio del saper fare bene, del saper intuire, del saper trovare la soluzione migliore

Fotografia
Fotografia

senza accontentarsi della prima cosa proposta. È importante per me portare questo punto di vista alla categoria perché spesso trovo scoramento, rassegnazione di fronte ad uno scenario culturale basso. Il giardiniere quegli standard li può alzare, può aiutare clienti, tecnici comunali, architetti e vivaisti a capire che le piante sono cosa viva e vanno rispettate e non svilite. Se c'è una figura professionale capace di portare grazia e competenza al paesaggio urbano e non, quella è il giardiniere. Per questo ho portato le immagini dei giardini dal primo rappresentato, dal grafogramma sumero, passando per i giardini pensili di Babilonia, i giardini del tempio di Apollo Liceo, dove Aristotele teneva le sue lezioni camminando con i suoi allievi, fino al giardino planetario di Gilles Clément. Questo è l'enorme privilegio di cui gode la categoria, la grande suggestione, radicata nel tempo ed evoluta nel tempo. Spero di essere riuscita a far comprendere il privilegio dell' essere giardiniere e che grande responsabilità sia.

In che modo un giardino può diventare una fonte di ispirazione e armonia, sia per chi lo cura che per chi lo vive?

Referente Categoria

Giardinieri

Marco Lodi 059 893 111 marco.lodi@lapam.eu

Da sempre, da che esiste l'uomo, in tutte le religioni il giardino è il luogo dell'anima, è talmente radicato nel tempo che è chiaro che questo spazio di natura "ordinata" ha per l'essere umano un' importanza viscerale, e la sua cura è la nostra, la sua salute è la nostra. Dove poggiamo lo sguardo e troviamo armonia, questa entra dagli occhi e ci va nel respiro, e nello stomaco. Ugualmente, una visuale degradata entra dagli occhi e ci svilisce l'animo. Gli alberi capitozzati mi fanno vivere con un perenne mal di stomaco, sono ovunque, giardini pubblici e privati, e li trovo grotteschi, danno la sensazione di vivere in un reparto di terapia intensiva a cielo aperto costantemente.

Come può la figura del giardiniere contribuire alla creazione di spazi che favoriscono la convivialità e il senso di comunità?

L'aggregazione è fisiologica nelle aree verdi, lo vediamo da come si popolano le panchine all'ombra, necessitano di una visuale armoniosa.

Il Giardiniere ha una responsabilità sociale ed etica, crea spazi che saranno vissuti dalle persone, ma deve anche portare rispetto e attenzioni adeguate alle piante, discernere le soglie di tolleranza di stress e la ragione sociale, tale per cui sotto un albero secolare darà per scontato che uno scivolo per bambini è fuori luogo, discernendo differenze di valore e di gravità delle conseguenze.

Il giardiniere dovrebbe dialogare con l'architetto alla pari, anche in lui si fondono le qualità del visionario e del conservatore. È il giardiniere che lavora per il suo cliente ma anche per le sue piante, che non sono meno importanti, non sono solo merce, e sicuramente non sono solo arredo urbano, sono cosa viva.

Presa coscienza dell'aspetto intellettuale di questa professione, in tutte le sue parti, da quella tecnico-pratica, a quella storica e teorica, il giardiniere può mediare con il cliente senza rinnegare le fondamenta della sua professione, cosa che vediamo fare spesso, sembra che dal momento che il cliente paga può decidere la qualsiasi, ma è solo il vero profes-

sionista che può trovare il miglior compromesso, che capisce la materia nella sua complessità, e deve trovare le parole che aiutino il cliente a capire il suo lavoro, dialogare alla pari con ogni altro professionista è fondamentale.

Didascalie

Fotografia 1: Little Island , parco galleggiante inaugurato nel 2021 a New York, Costruito sul fiume Hudson, raggiungibile dalla High Line, la vecchia linea ferroviaria per le merci riqualificata a parco urbano sopraelevato.

Fotografia 2: "L'albero è un luogo" 2024

Fotografia 3: "Il metodo Guyot e lo spirito della notte" 2023

Fotografia 4: "Un grandioso spettacolo, eppure un fitto mistero, l'albero" 2024

Fotografia 5: I Giardini di Babilonia una delle sette meraviglie del mondo, o Temata, come le aveva battezzate Filone, l'ingegnere greco che nel 225 a.C. redasse una lista delle 7 meraviglie del mondo da vedere assolutamente Rilievo conservato al British Museum (qui colorato per evidenziare il sistema d'irrigazione). Recenti studi dimostrano che i giardini pensili non furono realizzati da Nabucodonosor II a Babilonia ma a Ninive, dal sovrano assiro Sennacherib (704-681 a.C.), noto per le opere ingegneristiche documentate su blocchi di pietra a forma di prisma.

Fotografia 5
Fotografia 3

Fisco

Concordato preventivo biennale ISA il software per calcolare la proposta

Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto di compliance, rivolto ai contribuenti, imprese e lavoratori autonomi, di minori dimensioni, previsto dal decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13, al fine di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l'adempimento spontaneo.

“Il tuo ISA 2024 CPB” è la denominazione del nuovo software, messo a punto dopo l’approvazione dei modelli dichiarativi e Isa, che consente il calcolo della proposta per la definizione biennale del reddito e del valore della produzione netta, rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap. I contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che intendono aderire al nuovo Cpb potranno fornire le informazioni necessarie all’elaborazione della proposta dichiarando i dati degli Isa e altri dati specifici utili a definire la proposta concordataria.

Per il primo anno di applicazione, è possibile aderire entro il termine previsto per l’invio dei modelli Redditi (31.10.2024). A questo proposito, nel reddito da dichiarare per il calcolo della proposta di concordato non vanno considerati i valori di plusvalenze, minusvalenze e sopravvenienze, i redditi o le quote di redditi relativi a partecipazioni in società di persone e associazioni, gruppi di interesse economico (Geie) o in società ed enti indicati nell’articolo 73, comma 1, del Tuir. Stesso discorso per la determinazione del valore della produzione netta da dichiarare per il suddetto calcolo: anche in questa ipotesi i valori di plusvalenze, minusvalenze e sopravvenienze non devono essere considerati.

Alla fine, comunque, i “redditi concordati” e il “valore della produzione netta”, da dichiarare nei periodi d’imposta 2024 e 2025, non possono essere inferiori a 2mila euro.

Decreto di riforma delle sanzioni tributarie

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28.6.2024 n. 150 il DLgs. 14.6.2024 n. 87 in tema di riforma delle sanzioni tributarie, attuativo della L. 111/2023.

Il decreto prevede una generale attenuazione di diversi trattamenti sanzionatori (ad esempio, relazione alla dichiarazione infedele), la modifica di alcuni istituti (rapporti tra processo penale e tributario, valenza penale dei pagamenti dei debiti fiscali in occasione delle varie dilazioni tributarie, possibilità di applicare il cumulo giuridico in sede di ravvedimento operoso) e la revisione di alcune fattispecie sanzionatorie (nel caso della c.d. “fattura spia”, ai fini della regolarizzazione non sarà più necessaria l’autofattura con pagamento dell’imposta in vista della successiva detrazione).

In base alle nuove disposizioni:

„ la dichiarazione infedele sarà punita in misura fissa del 70% e non più dal 90% al 180% (art. 1 del DLgs. 471/97);

„ non ci sarà più l’aumento del terzo per i redditi esteri non dichiarati;

„ se viene presentata una dichiarazione integrativa prima di un qualsiasi controllo, la sanzione sarà del 50%.

Superbonus Sostenimento delle spese con bonifico bancario

Data dell’ordine di pagamento

Per individuare il momento di sostenimento delle spese per interventi superbonus ex art. 119 del DL 34/2020, in applicazione del principio di cassa, la risposta a interpello Agenzia delle Entrate 20.6.2024 n. 137 ha precisato che, in caso di pagamento effettuato con bonifico bancario:

„ la spesa deve considerarsi sostenuta nel momento in cui viene dato

ordine di pagamento alla banca; „ non rileva, invece, il momento, diverso e successivo, in cui avviene l’addebito sul conto corrente dell’ordinante.

Principio di cassa

Il documento di prassi richiama che, in applicazione dei principi generali, anche per gli interventi superbonus ex art. 119 del DL 34/2020 il momento di sostenimento delle spese va riscontrato secondo il principio di cassa, e dunque rileva la data di effettivo pagamento, per:

„ e persone fisiche (compresi gli esercenti arti e professioni);

„ gli enti non commerciali. Inoltre, per le spese relative agli interventi agevolati sulle parti comuni degli edifici, va fatto riferimento alla data del bonifico effettuato dal condominio (indipendentemente dalla data di versamento della rata condominiale da parte del singolo condomino).

Divieto di compensazione per ruoli superiori a 100.000,00 Euro dal 1/7

Chiarimenti

L’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito al divieto di compensazione per ruoli scaduti nel complesso superiori a 100.000,00 euro di cui all’art. 37 co. 49-quinquies del DL 223/2006, la cui disciplina riformata opera a partire dalle deleghe di pagamento presentate dall’1.7.2024.

Con la circ. 28.6.2024 n. 16, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che: „ ai fini della soglia dei 100.000,00 euro non si contano i debiti oggetto di una dilazione dei ruoli non decaduta o di una rottamazione dei ruoli dilazionata non decaduta; „ se la dilazione decade concorrono alla soglia dei 100.000,00 euro le rate non ancora pagate, mentre, se si tratta di rottamazione, l’intero debito residuo, inclusi sanzioni e

interessi;

„ tra i debiti rilevano non solo le imposte ma anche le sanzioni e gli interessi, essendo tuttavia esclusi gli interessi di mora e i compensi di riscossione;

„ il ruolo può essere pagato mediante compensazione ai sensi dell’art. 31 del DL 78/2010 ma solo utilizzando crediti per imposte erariali, non, quindi, crediti agevolativi (i ruoli derivanti da avvisi di recupero di crediti di imposta non possono in ogni caso essere pagati mediante compensazione).

La compensazione può avvenire se si tratta di crediti per contributi previdenziali e premi INAIL, però “laddove operi il descritto divieto di compensazione, non è consentito esporre nella medesima delega di pagamento sia crediti INPS o INAIL sia crediti per i quali opera l’inibizione alla compensazione”.

Lavoro

INAIL

Servizio online “simulazione regolarità contributiva”

L’INAIL ha reso disponibile , all’interno dei servizi online del proprio portale istituzionale, il nuovo servizio telematico denominato “Simulazione Regolarità Contributiva INAIL” che consente alle imprese ed agli intermediari da esse delegati di effettuare una simulazione di verifica della regolarità contributiva INAIL fino a quindici giorni in anticipo rispetto alla data di scadenza di un DURC in corso di validità. Questa verifica anticipata (che viene effettuata su base volontaria, non è quindi un obbligo) consente di “muoversi in anticipo”, rispetto alla scadenza del DURC “vero” in corso di validità, al fine di conoscere e quindi sistemare eventuali irregolarità, in vista della richiesta del DURC “ufficiale”.

INPS

Indicazioni per richiedere ed applicare l’esonero contributivo per l’assunzione di donne disoccupate vittime di violenza

Diventa operativo (per cui richiedibile ed applicabile) l’esonero contributivo introdotto dall’ultima legge di Bilancio per le assunzioni di donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del Reddito di libertà. La misura è riconosciuta, seppur per una durata diversa, anche per le assunzioni a tempo determinato (in tal caso fino ad un massimo di 12 mesi) ed è pari al 100% dei contributi previdenziali (esclusi i premi INAIL) dovuti dal datore di lavoro, entro il limite massimo di importo di 8.000 euro annui riparametrato e applicato su base mensile. Per accedere all’esonero i datori di lavoro devono farne istanza accedendo al “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” attraverso il modulo di istanza on-line “ERLI”; una volta ottenuto l’OK dell’INPS l’esonero potrà poi essere mensilmente esposto (e quindi materialmente fruito) sulle denunce contributive (flusso Uniemens) riferite alla lavoratrice assunta.

Bandi

La Camera di Commercio di Modena mette a disposizione 100.000 euro per incentivare la creazione e lo sviluppo di nuove imprese

Il bando si rivolge alle nuove imprese attive iscritte al Registro Imprese a partire dal 1° gennaio di quest’anno. Sono finanziabili le spese che riguardano onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipati dal notaio/consulente, canoni di locazione dell’immobile limitatamente a soli tre mesi, purché successivi alla data di iscrizione al Registro Imprese, acquisto o leasing di beni strumentali/macchinari/attrezzature/hardware/ arredi (le spese devono riguardare esclusivamente beni nuovi, durevoli e strettamente funzionali all’attività svolta, acquisto o leasing di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali inerenti all’attività dell’impresa, realizzazione del sito internet (nel limite massimo del 30% del costo complessivo del progetto), registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e relative spese per consulenze, consulenza e servizi specialistici nell’area marketing, logistica, digitale, gestione del personale, economico-finanziaria e contrattualistica. Il contributo camerale a fondo perduto è fissato nella misura del 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 3.000 euro. Verrà data priorità alle imprese giovanili, composte in maggioranza da giovani con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. La scadenza dei termini di partecipazione è fissata alle 12 del 4 ottobre 2024.

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

Percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell'impresa funebre (24 ore)

Obiettivi: Il percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre è obbligatorio per tutte le figure professionali operanti nell’impresa funebre.

Durata: 24 ore

Periodo: 23/09 – 09/10

Costo: € 450 esenti iva

Consulente automobilistico per agenzia pratiche auto - webinar

Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso.

Durata: 33 ore

Periodo: 03/09 – 08/10

Costo: € 700,00 + iva

Specializzazione per estetista

Obiettivi: L’obiettivo del corso è diventare una estetista specializzata per aprire un centro estetico o ricoprire il ruolo di direttore tecnico. In questo corso approfondirai i trattamenti e apprenderai tecniche innovative da proporre alle clienti per attenuare gli inestetismi e garantire un’alta attrattività al centro estetico. Parteciperai inoltre ad uno stage, per fare pratica, acquisire esperienza e farti conoscere nel mondo del lavoro.

Durata: 600 ore

Periodo: 16/09 – 30/05

Costo: € 3.400,00 esenti iva

Qualifica di acconciatura

Obiettivi: L'acconciatore è in grado di effettuare tagli ed acconciature dei capelli e della barba conformi alle caratteristiche d'aspetto ed alle specificità stilistiche richieste dal cliente, nonché trattamenti chimico-cosmetologici del capello rispondenti alle diverse peculiarità tricologiche, utilizzando prodotti cosmetici, tecnologie e strumenti in linea con le tendenze più innovative.

In particolare è in grado di effettuare diagnosi tricologiche, taglio dei capelli, trattamenti chimico-cosmetologici dei capelli ed acconciature estetiche.

Durata: 1.800 ore

Periodo: 30/09 – 30/07

Costo: € 6.900,00 esenti iva

Licenza nazionale e internazionale per gestore trasporti conto terzi - corso di preparazione

Obiettivi: Il corso prepara i futuri gestori di imprese di autotrasporto merci conto terzi e padroncini ad affrontare con successo l’esame per iscriversi nell’Albo Autotrasportatori, senza limitazioni alla massa e all’ambito territoriale. In aula sarà illustrato come avviare l’attività e come ottenere la licenza conto terzi. Saranno svolte esercitazioni pratiche per prepararsi alla prova d’esame.

Durata: 150 ore

Periodo: 16/09 – 19/12

Costo: € 1.300,00 esenti iva

Power public speaking

Obiettivi: Saper esporre un progetto, illustrare una offerta ai clienti, tenere una riunione, relazionare i risultati di una ricerca, sia davanti a un pubblico in presenza che online.

Durata: 10 ore

Periodo: 10/09 – 19/09

Costo: € 220,00 + iva

Laminazione delle ciglia

Obiettivi: Dai forma, volume e la curvatura giusta alle ciglia delle tue clienti con la attraverso la tecnica lifting più naturale. Potrai assicurare un effetto e benefici costanti, da ripetere ogni 6 settimane. Apprendi le basi e verifica la tecnica, seguita passo dopo passo dalla docente.

Durata: 6 ore

Periodo: 23/09

Costo: € 110,00 + iva

Rinfoltimento sopracciglia

con tecnica una ad una

Obiettivi: Dedicato a chi vuole conoscere ed applicare le più innovative tecniche di rinfoltimento, modellazione e ricreazione delle sopracciglia per creare e o correggere le forme attraverso l’utilizzo di fibre che imitano quelle naturali, di nascondere cicatrici e ricostruire le sopracciglia non più visibili.

Durata: 8 ore

Periodo: 30/09

Costo: € 115,00 + iva

Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo

Obiettivi: Il corso è rivolto agli addetti all’utilizzo dei carrelli industriali semoventi con conducente a bordo. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede esercitazioni operative.

Durata: 12 ore

Periodo: 17/09 – 18/09

Costo: € 220,00 + iva

Come creare contenuti digitali - chatgpt e altre intelligenze artificiali per comunicazione e marketing

Obiettivi: L'Intelligenza Artificiale rappresenta la tecnologia che maggiormente può modificare il modo di concepire e realizzare il digital marketing: questo percorso illustra come utilizzare strumenti di Intelligenza Artificiale generativa per migliorare interazioni e prestazioni dei contenuti pubblicati.

Durata: 20 ore

Periodo: 11/09 – 02/10

Costo: Gratuito

Communication play

Un training lab per potenziare comunicazione empatica.

Obiettivi: Migliorare la comunicazione empatica oggi significa aumentare l'efficacia professionale.

Durante il training lab "Communication Play" apprenderemo il "gioco" della comunicazione efficace e le sue dinamiche in relazione al contesto organizzativo: come entrare in sintonia con gli altri e scegliere un approccio comunicativo corretto e autorevole?

A questa domanda risponderemo attraverso un percorso formativo smart e interattivo, con l'obiettivo di fornire alle persone strumenti concreti da applicare fin da subito nella quotidianità con i vari interlocutori per potenziare la self efficacy.

Durata: 20 ore

Periodo: 16/09 – 16/10

Costo: Gratuito

Scritture contabili per la chiusura del bilancio e aspetti fiscali

Obiettivi: L'obiettivo del corso è quello di impostare una fase preparatoria di verifica e controllo delle poste di bilancio, al fine di poter disporre di dati definitivi e pronti per l’elaborazione ultima del prospetto civilistico e la redazione di nota integrativa. Importante sarà comprendere la misura in cui le scritture di assestamento modifichino il risultato d’esercizio e le conseguenze fiscali che le stesse comportano.

Durata: 8 ore

Periodo: 10/09 – 01/10

Costo: € 110,00 +iva

OperazioneRif.PA2024-21170/RERapprovataconDGR 1133/2024indata17/06/2024erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Leadership e team building: costruire e gestire

un team di successo - modalità webinar

Obiettivi: Questo corso aiuta a comprendere le dinamiche di base della gestione di un gruppo di lavoro efficace e della guida degli individui verso il raggiungimento degli obiettivi, mantenendo una forte attenzione sulle relazioni tra gli individui, con altri gruppi di lavoro, e soprattutto sul benessere individuale e organizzativo

Durata: 20 ore

Periodo: 12/09 – 24/10

Costo: Finanziato

OperazioneRif.PA2024-21169/RERapprovataconDGR 1132/2024indata17/06/2024erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Nuovi stili di leadership –modalità webinar

Obiettivi: Questo corso affronta come costruire e potenziare la propria managerialità facendo leva sulle abilità trasversali e comunicative, imparando come superare stereotipo e barriere di genere.

Durata: 20 ore

Periodo: 19/09 – 17/10

Costo: Finanziato

OperazioneRif.PA2024-21170/RERapprovataconDGR 1133/2024indata17/06/2024erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna

Self empowerment: competenze personali per la crescita professionale

Obiettivi: Sviluppare le competenze manageriali di ogni partecipante affinchè definisca efficacemente i propri obiettivi professionali, aumenti le capacità di operare delle scelte consapevoli e proattive per sviluppare la capacità di decidere

Durata: 20 ore

Periodo: 18/10 – 14/11

Costo: Finanziato

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