Legge di Bilancio 2025: le novità più rilevanti per le imprese
Firmato l’accordo tra Lapam Confartigianato e UNIMORE
L’export di Modena e Reggio Emilia verso gli USA
Luca Gaiani: “IRES premiale una misura favorevole”
Le sfide del 2025 da affrontare con Intelligenza Artigiana Creativa
Ogni nuovo anno porta con sé obiettivi, traguardi, sfide e nuovi percorsi. Il 2024 si è chiuso con segnali incoraggianti, ma anche qualche inevitabile ombra. È stato un anno in cui la resilienza, il coraggio e l’abilità dei nostri imprenditori hanno saputo trasformare le difficoltà in opportunità. In alcuni settori abbiamo assistito a una ripresa significativa, nonostante le incertezze globali e le sfide strutturali che ancora caratterizzano il contesto economico, in altri invece assistiamo a difficoltà maggiori. Le imprese artigiane, con il loro saper fare unico e la capacità di innovare
senza mai perdere il legame con la tradizione, sono state protagoniste di questa crescita. Abbiamo visto aziende che hanno saputo adattarsi ai cambiamenti, investire in sostenibilità, formare nuove generazioni di artigiani e valorizzare l’eccellenza del Made in Italy. Da questa base si deve ripartire nel 2025: guardiamo a quest’anno con fiducia, ma anche con la consapevolezza che ci attendono nuove sfide: la transizione digitale ed ecologica, la necessità di rafforzare le competenze professionali e il bisogno di politiche economiche che sostengano realmente le piccole e
medie imprese. Sarà l’Intelligenza Artigiana Creativa a fare la differenza: lo slogan scelto per la campagna di tesseramento di questo 2025 dalla nostra associazione punta forte proprio su questi tre valori. Quella capacità dei nostri imprenditori locali di unire la maestria manuale con la visione innovativa, la cura per i dettagli e la visione. È questa intelligenza che dobbiamo continuare a coltivare e promuovere, perché rappresenta non solo un patrimonio economico, ma anche culturale.
Carlo Alberto Rossi
Segretario Generale Lapam Confartigianato
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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO La forza e il valore del lavoro di squadra nel messaggio del Segretario Generale ai collaboratori
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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Sanpro Special vince 4-1 il primo Torneo di calcetto Lapam per l’inclusione
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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Grazie al Concerto di Natale donati 5000 euro alla Cooperativa Sociale Madre Teresa
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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Consegnate ai Vescovi di Modena e Reggio Emilia le statuine del presepe 2024
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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO L’importanza della comunicazione digitale per la nostra associazione
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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Cambio al vertice per alcune sedi
GENNAIO FEBBRAIO 2025
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NOTIZIE PER LE IMPRESE Convenzione tra la nostra associazione e il Club David Lloyd di Modena: «Benefici per le imprese associate»
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NOTIZIE PER LE IMPRESE Decreto Milleproroghe: proroghe e novità per le imprese italiane
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NOTIZIE PER LE IMPRESE Codice dei Contratti Pubblici: maggior tutela e chiarimenti sui CCNL
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NOTIZIE PER LE IMPRESE
Dimissioni per fatti concludenti: le novità della normativa
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NOTIZIE PER LE IMPRESE Definiti i periodi di prova per contratti a tempo determinato
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NOTIZIE PER LE IMPRESE Incentivi al lavoro femminile: la chiave per ridurre le disparità di genere
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NOTIZIE PER LE IMPRESE «L’Albo nazionale delle botteghe storiche per la valorizzazione dei territori riconosce anche il valore sociale delle attività»
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NOTIZIE PER LE IMPRESE A Modena e Reggio Emilia le mpi pagano extra costi per l’energia pari rispettivamente a 201 e 114 milioni di euro
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FOCUS
Le prospettive del 2025
Le tendenze di export, lavoro, credito, turismo e imprese in provincia di Modena e Reggio Emilia
Tutti i numeri di Imprese & Territorio
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ACCORDO CON UNIMORE
IN COPERTINA
Firmato l’accordo quadro di collaborazione tra la nostra associazione e UNIMORE: «Partnership per accrescere il know-how e promuovere l’imprenditorialità»
Un accordo tra la nostra associazione e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per rafforzare ulteriormente il legame tra istruzione e imprese
IN COPERTINA
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LEGGE DI BILANCIO 2025
Legge di Bilancio 2025: le novità più rilevanti per le imprese
Analizziamo quelle che sono le principali novità per quanto riguarda le imprese contenute all’interno della Manovra 2025
IN COPERTINA
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LEGGE DI BILANCIO 2025
Nuove opportunità per le donne lavoratrici e imprenditrici
Riduzione del cuneo fiscale, incentivi all’imprenditoria femminile e sostegno alla maternità
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LEGGE DI BILANCIO 2025
IN COPERTINA
Luca Gaiani, (Il Sole 24 Ore): «IRES premiale una misura favorevole, ma da estendere anche alle Snc»
Abbiamo chiesto a Luca Gaiani, dottore commercialista ed esperto nella consulenza fiscale, un parere sulla Manovra 2025 e sulle misure più impattanti per le piccole e medie imprese
IN COPERTINA
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ARTICOLO A CURA DI ALISEO
Il ritorno di Donald Trump e dei dazi
La redazione di Aliseo ha analizzato come potrebbero cambiare gli scenari con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti d’America
IN COPERTINA
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EXPORT VERSO GLI USA
L’export di Modena e Reggio Emilia verso gli Stati Uniti
L’ufficio studi associativo ha esaminato quanto le imprese delle province di Modena e Reggio Emilia lavorino con gli USA
EDILIZIA
Bonus Edilizi 2025: che cosa cambia per le imprese?
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COMMERCIO E PUBBLICI ESERCIZI Saldi invernali 2025: «Sistema da rivedere»
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MOVIMENTO DONNE IMPRESA INPS: esonero per i datori di lavoro in possesso della certificazione della parità di genere
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TURISMO Giornata mondiale della neve: «Turismo invernale in crescita»
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INTERNAZIONALIZZAZIONE Opportunità per le PMI del territorio: Focus Scandinavia
FORMAZIONE Corsi e Formazione organizzata da
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CASSETTA DEGLI ATTREZZI Fisco Lavoro Bandi
TRASPORTI Nuovo codice della strada: tutte le novità in vigore
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MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI Premio Giovani Imprese Emilia-Romagna 2025 44
Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile - Redazione - Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Alberto Belluzzi, Fabio Brusini. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111
La forza e il valore del lavoro di squadra
nel messaggio del Segretario Generale ai collaboratori
In occasione della cena di auguri di fine 2024, per tracciare un bilancio dell’anno trascorso e guardare al futuro, il
Segretario Generale Carlo Alberto Rossi si è rivolto agli oltre
600 collaboratori presenti con una lettera aperta
Cari colleghi,
è un grande piacere ritrovarci qui questa sera, in un momento di convivialità e condivisione che rappresenta un’occasione speciale per celebrare insieme un anno di impegno e soddisfazioni.
Il Natale ci invita a riflettere sul valore dello stare insieme e a riconoscere l’importanza delle persone che rendono possibile il nostro percorso comune.
Nel 2018 ci siamo incontrati per un’occasione simile a Villa Cesi, ma molti di voi allora non facevano ancora parte della nostra grande squadra. Oggi, con oltre 650 collaboratori e una presenza capillare sul territorio attraverso le nostre 53 sedi, possiamo affermare con orgoglio di essere una comunità coesa e dinamica. Questo momento informale ci permette di conoscerci meglio, al di là delle attività quotidiane, e di rafforzare i legami che ci uniscono.
Guardando all’anno che si sta chiu-
dendo, è tempo di bilanci. Nonostante il contesto esterno sempre più complesso e mutevole, il nostro bilancio economico si conferma positivo. Questo è merito dell’impegno di tutti, della vostra professionalità e della passione che ciascuno di voi mette ogni giorno nel proprio lavoro.
A tutti voi, un sentito GRAZIE.
Le sfide che affrontiamo richiedono un costante rinnovamento, nuove idee e obiettivi ambiziosi per navigare i rapidi cambiamenti della società civile ed economica. Sappiamo bene che i macro eventi globali hanno un impatto diretto e immediato sul nostro territorio e sulle imprese che rappresentiamo.
La nostra forza sta nel trovare un equilibrio tra l’innovazione portata dalle menti giovani e l’esperienza di chi ha dedicato anni con passione e dedizione alla nostra associazione.
Un esempio concreto di questa sinergia è il nostro impegno nella formazione. Sono orgoglioso di
poter dire che da anni accogliamo una media di 60 apprendisti all’anno, molti dei quali vengono confermati con contratti a tempo indeterminato. Questo risultato è possibile grazie a chi si dedica con cura e competenza al loro percorso di crescita professionale e personale all’interno dell’associazione. Grazie a loro e a tutti voi per essere i custodi di questo importante processo. Concludendo, voglio augurare a tutti voi e alle vostre famiglie un Natale sereno e un anno nuovo ricco di soddisfazioni. Continuiamo a lavorare insieme con la stessa determinazione e spirito di squadra che ci ha permesso di raggiungere questi traguardi. Il futuro è pieno di opportunità, e sono certo che, uniti, sapremo coglierle al meglio. Buona serata e tanti auguri!
Carlo Alberto Rossi Direttore Generale e Segretario Generale Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia
Sanpro Special vince 4-1 il primo
Torneo di calcetto Lapam per l’inclusione
Grande spettacolo davanti a oltre 50 persone per la prima edizione del Torneo di Calcetto Lapam per l’inclusione a cui hanno partecipato Sanpro Speciale e ASD Pieve Special
Con un risultato di 4-1 è Sanpro Special ad aggiudicarsi la prima edizione del “Torneo di calcetto Lapam Confartigianato per l’inclusione” svolto domenica 8 dicembre presso la Polisportiva San Prospero di Correggio. Promosso dall’associazione per dare la possibilità a ragazzi speciali di divertirsi giocando a calcio insieme, il torneo aveva l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e di promuovere lo sport come veicolo di inclusione per ragazzi diversamente abili. A vincere questa prima edizione la Sanpro Special che ha battuto l’ASD Pieve Special davanti a circa una cinquantina di persone presenti per tifare gli atleti.
«Al di là del risultato – commenta Stefano Cestari, responsabile del-
la sede Lapam Confartigianato di Reggio Emilia – a vincere è stato lo sport. La gioia con cui questi ragazzi hanno partecipato all’iniziativa è stata un’iniezione di entusiasmo anche per noi che abbiamo assistito a questa partita e siamo stati coinvolti emotivamente dal match. Vedere la passione, l’impegno, ma anche la sportività che i ragazzi hanno messo in campo è stato uno spot per tutta la comunità. Come associazione abbiamo piacere a organizzare momenti come questi, che rispecchiano quei valori di sostenibilità sociale che per noi sono fondamentali. Questa è stata la prima edizione, ma è un appuntamento che vogliamo replicare annualmente per dare la possibilità a più squadre di divertirsi e, soprattutto, di
far divertire il maggior numero di ragazzi».
«Sanpro Special nasce sei anni fa – spiega il mister della squadra Matteo Zavaroni –: è un progetto sportivo che tramite il calcio vuole creare inclusione tra questi ragazzi speciali. Siamo circa 15 ragazzi più uno staff di 8 persone e siamo tutti volontari, lo facciamo per passione e non per lavoro, cerchiamo di autofinanziarci non senza qualche difficoltà. Partecipare a questo torneo è stata un’occasione per far conoscere la nostra realtà e per permettere ai ragazzi di divertirsi stando insieme, che è l’aspetto che a loro interessa maggiormente».
«Il nostro progetto nasce da un esempio di inclusione multidisciplinare, perché siamo affiliati alla società sportiva PIEVE VOLLEY ASD dal 2008 iscritta al campionato di pallavolo – racconta Alex Bertini, allenatore dell’ASD Pieve Special –. Partecipiamo al campionato organizzato dal CSI e lo facciamo per dare una possibilità in più a ragazzi speciali, che sono autonomi in tutto e per tutto e che hanno una grande voglia di divertirsi. Siamo felici di aver partecipato al Torneo di Lapam Confartigianato e speriamo di poter essere coinvolti ancora in futuro».
Grazie al Concerto di Natale
donati 5000 euro alla Cooperativa
Sociale Madre Teresa
Grande successo per il Concerto di Natale promosso dalla nostra associazione per scopi benefici
Da “Deck The Halls” a “Adeste fideles”, passando per canti natalizi di ogni angolo del mondo e di ogni epoca. Ha riscosso grande successo e apprezzamento il Concerto di Natale 2024 promosso dall’associazione e che nell’anno appena trascorso ha festeggiato il suo ventennale. Al Teatro Valli di Reggio Emilia, l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretta dal Maestro Stefano Giaroli ha allietato la serata con laude rinascimentali e le più celebri canzoni di Natale dei tempi moderni, attraversando oltre cinque secoli di storia. Il Concerto di Natale, che da vent’anni l’associazione organizza con scopi benefici, ha contribuito a sostenere la Cooperativa Sociale Madre Teresa che sostiene e accompagna la genitorialità e costruisce e realizza con le donne accolte percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Grazie alla generosità dei presenti, la nostra associazione ha raccolto 5000 euro, interamente devoluti alla Cooperativa.
«Non avevamo dubbi sul fatto che i cittadini avrebbero capito l’impor-
tanza di sostenere questa causa –afferma Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato –. Per noi è sempre un motivo di orgoglio poter contribuire alla sostegno di cause nobili come quella della Cooperativa Sociale Madre Teresa. Nel 2024 abbiamo celebrato il ventennale del Concerto: di questi tempi sentiamo tanto parlare di sostenibilità sociale. Noi è da oltre vent’anni che organizziamo questo appuntamento che rispecchia a pieno i valori di sostenibilità sociale. E siamo convinti nel proporlo ancora per molti anni».
«Come responsabile della sede di Reggio Emilia, oltre ad aver organizzato tutta l’iniziativa, abbiamo voluto arrotondare anche la cifra, contribuendo direttamente a questa nobile causa –dichiara Jacopo Faroni, responsabile della sede Lapam Confartigianato di Reggio Emilia –. Non possiamo non ringraziare le imprese che sono state nostre partner e hanno sostenuto l’appuntamento del 2024, che per noi ha assunto un grande significato visto che era il ventennale dell’evento di beneficenza».
«Ringrazio Lapam Confartigianato per averci scelto come ente a cui donare l’intero ricavato di un appuntamento così importante per l’associazione e per tutta la comunità di Reggio Emilia – conclude Lisa Vezzani, presidente Cooperativa Sociale Madre Teresa –. Un ringraziamento speciale va poi ai cittadini e a tutti coloro che hanno deciso di devolvere una somma per la Cooperativa, grande o piccola che fosse. Il nostro obiettivo è promuovere il benessere dei bambini e delle bambine tutelando la gravidanza, sostenendo la genitorialità e costruendo percorsi di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale delle famiglie. La Cooperativa cerca di incarnare nella quotidianità dei propri servizi, lavorando in una dimensione di corresponsabilità tra famiglie e operatori, pubblico e privato sociale. Per noi è molto importante che realtà così riconosciute e affermate sul territorio come Lapam Confartigianato siano al nostro fianco anche con queste iniziative».
Si ringraziano nuovamente le imprese partner del Concerto di Natale 2024:
Bimecc, Boni e Zini, Casini & Marani, Compagnia Delle Opere, Crisden, Emil Banca, Green Energy, Gruppo Seitel, Holyart, Nonsoloverde, Puliemme, Sacogen, Scam Metalli, Seat Plastic, Studio Tamburoni.
Consegnate ai Vescovi di Modena e Reggio Emilia le
statuine del presepe
2024
Per l’anno appena trascorso scelta la figura di un’imprenditrice artigiana del settore caseario
Una delegazione Lapam Confartigianato e la delegazione dei dirigenti di Coldiretti hanno incontrato l’arcivescovo di Reggio Emilia e Guastalla, Mons. Giacomo Morandi, e il Vescovo di Modena e Vescovo di Carpi, Mons. Erio Castellucci, per donare loro una statuina del presepe, una tradizione che prosegue ormai da anni. In questo 2024, la statuina rappresenta un’artigiana del settore caseario, simbolo della qualità del cibo made in Italy e dei saperi che lo valorizzano. Obiettivo dell’iniziativa è quello di aggiungere al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro.
«Quest’anno – sottolinea Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – abbiamo scelto di inserire nel Presepe un’imprenditrice artigiana del settore caseario. Vogliamo celebrare un simbolo della qualità manifatturiera del made in Italy. Con questa figura rappresentiamo il valore del “bello, buono e ben fatto” che caratterizza il nostro Paese. La statuina, realizzata in cartapesta
dal Maestro presepista Claudio Riso, incarna l’attenzione nella scelta delle materie prime, il rigore nei processi di lavorazione, la certificazione e la tracciabilità dei prodotti. Questi elementi, guidati dall’ingegno artigiano, sono alla base dell’affidabilità, della sostenibilità e dell’eccellenza delle nostre specialità alimentari, prodotte in armonia con le persone e l’ambiente».
«La statuina della giovane casara è il simbolo della qualità del cibo Made in Italy e dei saperi che lo valorizzano, punto di contatto tra il settore agricolo e quello della trasformazione agroalimentare – affermano i presidenti Coldiretti di Reggio Emilia e Modena –. La produzione del Parmigiano Reggiano è un emblema della qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari capace di coniugare tradizione e nuove tecnologie dando valore ad una delle più importanti filiere economiche locali. Il settore lattiero caseario rappresenta un’eccellenza del Made in Italy. A Reggio Emilia sono oltre 2mila gli alleva-
menti vocati a Parmigiano Reggiano che producono 2 milioni di tonnellate di latte all’anno. I formaggi italiani rappresentano anche la prima voce della Dop Economy tricolore e in testa si posiziona il Parmigiano Reggiano, appena riconosciuto come migliore formaggio al mondo secondo Taste Atlas».
Le statuine sono distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia. Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali. Per rafforzare l’attualità di questo messaggio aggiungiamo ogni anno nuove figure e nuovi mestieri. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista, quest’anno un’artigiana casearia.
L’importanza
della
comunicazione digitale per la nostra associazione
Come associazione abbiamo deciso di investire nella comunicazione social per ampliare il nostro target di riferimento.
Ecco una panoramica di dove seguire le nostre iniziative e le informazioni più utili per il mondo imprenditoriale
Negli ultimi anni, il panorama della comunicazione aziendale e associativa ha subito una trasformazione radicale. Viviamo in un’era in cui la presenza online non è più un’opzione, ma una necessità. Pertanto, come associazione abbiamo deciso di abbracciare il digitale con una convinzione ancora maggiore, adottando una strategia che integra, oltre al sito web, alla newsletter e agli altri strumenti di comunicazione già attivi da tempo, diversi canali social.
La decisione di ampliare la nostra presenza nel mondo dei social media nasce dall’esigenza di essere ancora più vicini ai nostri associati e al territorio. Oggi, le persone e le aziende si informano, comunicano e costruiscono relazioni anche in modo virtuale. La nostra missione è creare valore per le imprese che rappresentiamo, e questo significa anche saper sfruttare al meglio gli strumenti che il digitale ci mette a disposizione.
Come @lapam.confartigianato siamo presenti su Instagram, dove diffondiamo infografiche a proposito di temi caldi per il nostro mondo, eventi, iniziative, aggiornamenti significativi e presto lanceremo un
nuovo format per raccontare le storie delle imprese associate.
Facebook, sul quale siamo presenti come Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia, resta un punto di riferimento per raggiungere un pubblico eterogeneo, composto sia da imprese che da privati. Lo sfruttiamo per condividere notizie, approfondimenti, aggiornamenti e per promuovere eventi e iniziative sul territorio.
Anche su LinkedIn, la piattaforma professionale per eccellenza, l’associazione si trova come Lapam Confartigianato Imprese Modena e Reggio Emilia. Questo canale ci consente di dialogare con un pubblico di imprenditori e professionisti di diversi settori. Qui condividiamo contenuti che spaziano dagli aggiornamenti ad alcune particolari iniziative, offrendo spunti di riflessione e opportunità di networking.
Il canale Telegram è uno strumento diretto e immediato che utilizziamo per tenere aggiornati gli associati su iniziative, eventi e notizie importanti. Con messaggi mirati e sintetici, garantiamo un flusso costante di informazioni utili.
C’è poi il nostro canale YouTube, il
quale ci permette di approfondire tematiche complesse con contenuti video più lunghi e strutturati. Attraverso interviste e webinar registrati, offriamo un punto di vista approfondito sulle nostre attività e su tematiche di interesse per le imprese del territorio.
La più recente novità nella nostra comunicazione digitale è il lancio del profilo TikTok. Questo canale ci permette di raggiungere un pubblico giovane, spesso meno coinvolto dalle piattaforme tradizionali. Con
video veloci e dinamici, puntiamo a raccontare in modo fresco e originale il mondo delle imprese.
Come associazione siamo determinati a investire nella formazione e nell’innovazione per sfruttare al meglio le opportunità di questi strumenti, veicolandone il valore anche alle nostre imprese. Crediamo fermamente che una comunicazione efficace passi anche attraverso l’ascolto e l’interazione con il nostro pubblico, e i social media rappresentano uno dei mezzi ideali per rag-
giungere questo obiettivo.
All’interno di questa rubrica dedicata al mondo social, approfondiremo nel corso dell’anno diversi temi legati al digitale, offrendo spunti e consigli su come sfruttare al meglio le potenzialità della rete. L’invito che rivolgiamo è di seguirci sui nostri canali, partecipare attivamente alle iniziative e condividere con noi idee e ipotesi per crescere insieme. Il futuro è anche digitale, e noi siamo pronti a viverlo al massimo delle sue potenzialità.
Cambiano i responsabili per le
nostre
sedi di Reggio Emilia, Castellarano, Cavezzo, Medolla, Bomporto,
Soliera, Campogalliano e Ravarino
L’Ufficio Studi ha analizzato il tessuto socio economico dei comuni in cui è cambiato il responsabile della nostra sede
Jacopo Faroni è il nuovo responsabile della sede di Reggio Emilia con Gabriele Noci che assume il suo ruolo a Castellarano. Stefano Cestari diventa responsabile per le sedi di Cavezzo e Medolla, Massimiliano Morelli è il nuovo segretario per Bomporto e Ravarino, Marco Vincenzi è il nuovo responsabile delle sedi di Campogalliano e Soliera mentre Matteo Roversi, oltre a Correggio e Rubiera, assume l’incarico di segretario anche per la sede di Bagnolo in Piano. Sono queste le novità con cui si apre il 2025 dell’associazione. Per ogni comune interessato dal cambio di responsabile, il nostro ufficio studi ha svolto un’indagine elaborando i principali dati del tessuto socio economico del territorio.
Sono 18.021 le imprese attive nel comune di Reggio Emilia, di cui 6.575 sono artigiane, pari a una su tre (precisamente il 36,5%), in linea rispetto al 36,2% della media provinciale. Rispetto al terzo trimestre del 2023, nello stesso periodo del 2024 il numero di imprese è calato del 2,3% (pari a 426 imprese in meno, a fronte di un calo medio provinciale dell’1,6%). Le imprese artigiane del comune di Reggio Emilia calano nell’ultimo anno di 375 unità (registrando un -5,4%), con una dinami-
ca più accentuata rispetto al -3,3% medio provinciale.
Nel comune di Castellarano sono 1.076 le imprese attive, di cui
399 artigiane. Rispetto al terzo trimestre del 2023, nello stesso periodo del 2024, il numero totale di imprese è calato del 3,3% (pari a 37 imprese in meno), un valore superiore al calo medio provinciale dell’1,6%. Le imprese artigiane del comune di Castellarano sono diminuite nell’ultimo anno di 17 unità (-4,1%), mostrando una dinamica più accentuata rispetto al -3,3% medio provinciale.
A Cavezzo sono 637 le imprese attive, di cui 238 artigiane, pari al 37,4% del totale, un dato superiore rispetto al 30,6% della media provinciale di Modena. Nell’ultimo anno il numero totale di imprese è calato di 13 unità, mentre le imprese artigiane del comune sono diminuite di 5 unità. A Medolla, invece, sono 550 le imprese attive, di cui 165 artigiane, pari al 30% del totale. Rispetto al terzo trimestre del
2023, nello stesso periodo del 2024, il numero totale di imprese è rimasto invariato, mentre le imprese artigiane del comune di Medolla sono diminuite di 2 unità.
Nel comune di Bomporto sono 892 le imprese attive, di cui 333 artigiane, pari al 37,3% del totale. Rispetto al terzo trimestre del 2023, nello stesso periodo del 2024 il numero totale di imprese è rimasto quasi invariato (1 impresa in meno), mentre le imprese artigiane del comune sono diminuite di 2 unità. A Ravarino invece sono 451 le imprese attive, di cui 202 artigiane, pari al 44,8% del totale, un dato nettamente superiore rispetto al 30,6% della media provinciale di Modena. Nel terzo trimestre 2024 il numero totale di imprese è calato di 11 unità e l’artigianato ha perso 4 imprese.
A Campogalliano sono 926 le imprese attive, di cui 246 artigiane, pari al 26,6% del totale. Nell’ultimo anno il numero totale di imprese è aumentato di 2 unità. Crescita analoga anche per le imprese artigiane. A Soliera, invece, sono 1.424 le imprese attive, di cui 488 artigiane, pari al 34,3% del totale. Nel terzo trimestre 2024 il numero totale di imprese è calato dell’1,2% (pari a 18 imprese in meno), a fronte di un -0,1% medio provinciale. Le imprese artigiane del comune sono diminuite nell’ultimo anno di 11 unità (-2,2%), mostrando una dinamica peggiore rispetto alla media provinciale del +0,2%.
Convenzione tra la nostra associazione e il Club David
Lloyd di Modena: «Benefici per le imprese associate»
Siglata una convenzione tra la nostra associazione e il Club David Lloyd di Modena che permette di avere tariffe agevolate alle imprese associate per il benessere dei collaboratori
Da un “semplice” circolo di tennis, a un club completamente inclusivo, a misura di famiglia e di ogni fascia di età, per offrire alla città di Modena una struttura che incentivi il benessere della persona a 360 gradi. Questo il Club David Lloyd, presente in Stradello San Marone 50, che a giugno 2022 ha rilevato, con un investimento di circa 10 milioni di euro, l’ex Zeta 2.
«David Lloyd è un membership club a cui hanno accesso solo i soci che possono usufruire di tutti i servizi, dal tennis al padel, dalla palestra alla piscina fino a un uso delle sale per riunioni lavorative o smart working –spiega Dario Milanin, General Manager del club – La società è inglese e ad oggi, con quello di Modena, è arrivata a 135 club presenti in tutta Europa. I nostri Club si concentrano nelle principali città europee e in questo senso Modena è un po’ un’eccezione: si tratta della seconda struttura in Italia, dopo Milano, e della prima in una città che non è una vera e propria metropoli. Questo vuole anche essere una sorta di caso di studio per vedere se riscontriamo una buona risposta anche nelle città più periferiche. E al momento posso dire che i modenesi stanno rispondendo molto bene, in circa un anno e mezzo contiamo circa
4000 iscritti. La mentalità e l’idea del membership club manca a livello nazionale, è molto più diffusa nei paesi anglosassoni.
Con il Club David Lloyd vogliamo provare a portare in Italia, e anche a Modena, una concezione diversa del “benessere” della persona, che non sia limitato alla sfera del benessere fisico grazie alle strutture sportive che mettiamo a disposizione, ma anche sociale grazie alla presenza del servizio ristoro e di sale per fare networking». La novità di questo 2025, è che i collaboratori della nostra associazione e di tutte le imprese associate a Lapam Confartigianato, avranno uno sconto del 10% sulle membership annuale. «Si tratta di una convenzione significativa.
Chi lo vorrà, potrà usufruire dello sconto sia sulla membership Platinum, che dà diritto a usufruire di tutti i servizi inclusi nell’offerta del Club David Lloyd tra cui la spa che aprirà nel corso di questa stagione estiva, sia sulla membership Plus, grazie a cui i soci possono utilizzare tutte le attrezzature e gli spazi della struttura ad eccezione solo del gioco del padel e del tennis e della spa».
Decreto Milleproroghe: proroghe e novità per le imprese italiane
Nuove proroghe a scadenze e obblighi precedentemente stabiliti: ecco le novità contenute nel Decreto Milleproroghe
Il Decreto Milleproroghe introduce una serie di importanti novità per le imprese italiane. Tra le misure più rilevanti, si segnalano diverse proroghe e modifiche a scadenze e obblighi precedentemente stabiliti.
Alcune novità
Proroga della fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie: il divieto di emissione della fattura elettronica per gli operatori sanitari è prorogato al 31 marzo 2025
Proroga dell’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali: l’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative a copertura di eventi catastrofali come alluvioni e terremoti è prorogato al 31 marzo 2025
Proroga del bonus alberghi: il termine per accedere al contributo a fondo perduto per la riqualificazione energetica e antisismica delle strutture alberghiere è prorogato al 31 dicembre 2025
Posticipo del nuovo regime IVA per gli enti associativi: l’entrata in vigore del nuovo regime IVA per gli enti del Terzo Settore, che prevede la soppressione dell’esclusione IVA e l’introduzione dell’esenzione, è posticipata al 1° gennaio 2026
Proroga del 5 per mille per le ONLUS: le ONLUS potranno continuare a beneficiare della destinazione del 5 per mille anche nel 2025
Tra le altre misure introdotte dal Decreto Milleproroghe di rilievo il differimento al 30 novembre 2025 del termine per la registrazione da parte dei Comuni delle misure straordinarie concesse ai fini IMU nell’emergenza COVID-19 e l’estensione al 30 novembre 2025 della sospensione della responsabilità patrimoniale del responsabile della concessione/erogazione degli aiuti per l’inadempimento degli obblighi di registrazione degli stessi con riferimento alle misure straordinarie relative all’IMU.
Codice dei Contratti Pubblici: maggior tutela e
chiarimenti
sui CCNL
Obiettivo: aumentare le possibilità di partecipazione in subappalto per le piccole e medie imprese
Garantisce una maggiore tutela agli operatori economici grazie alla revisione dei prezzi, aumentando di fatto le possibilità di partecipazione in subappalto per PMI tramite i contratti riservati e chiarisce punti cruciali in merito a CCNL. Il Codice dei Contratti Pubblici conferma sostanzialmente l’obbligo e i criteri di indicazione dei contratti collettivi applicati nei bandi di gara. Il correttivo prevede tale obbligo già a partire dai documenti iniziali di gara adottati dalla stazione appaltante. L’introduzione, pur garantendo la libertà di applicazione contrattuale, integra il principio di equivalenza che deve essere dichiarato dall’impresa in sede di gara, definendo a priori, per i soli lavori edili, l’equivalenza dei tre principali CCNL iscritti al CNEL, tra cui quello artigiano da noi sottoscritto. L’Articolo 53 chiarisce che per gli affidamenti sotto soglia non si applicano le riduzioni e gli aumenti alla garanzia provvisoria e a quella definitiva, pertanto in caso di affidamenti sotto soglia la percentuale per la garanzia provvisoria sarà pari al 1% del valore dell’appalto, mentre la garanzia definitiva sarà pari al 5% del valore del contratto. Resta obbligatorio come l’inserimento nei documenti iniziali della procedura di gara delle clausole di revisione prezzi riferite all’oggetto del contratto. Queste clausole si attivano nel momento in cui vi è un aumento o diminuzione del costo della fornitura o servizio, superiore al 5% dell’importo complessivo del contratto e si riconosce nella misura dell’80% del valore eccedente la variazione del 5 per cento o del costo dell’opera, superiore al 3% dell’importo complessivo del contratto e si
riconosce nella misura del 90% del valore eccedente la variazione del 3 per cento. Le clausole di revisione prezzi sono previste anche per i contratti di subappalto. Una modifica significativa riguarda l’introduzione della “riserva di appalto”, secondo cui le stazioni appaltanti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto o l’esecuzione dei lavori a piccole e medie imprese. L’articolo stabilisce che, per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie comunitarie, le PMI possano beneficiare di una riserva, guadagnando priorità nella partecipazione delle gare d’appalto. In merito all’avvalimento finalizzato a migliorare l’offerta è importante segnalare che grazie al provvedimento correttivo, l’impresa ausiliata e l’ausiliaria potranno partecipare alla stessa gara, salvo che quest’ultima dimostri in concreto alla stazione appaltante, che non sussistono collegamenti tali da ricondurre la presentazione dell’offerta ad uno stesso centro decisionale. Viene prevista l’applicazione delle clausole di revisione prezzi anche per i contratti di subappalto, oltre alle equivalenze delle tutele dei lavoratori per i subappalti. Ulteriore novità è l’introduzione della quota di subappalto non inferiore il 20% delle prestazioni subappaltabili, dedicata alle PMI. Gli operatori economici possono derogare quanto sopra o indicare una soglia inferiore al 20% da subappaltare per ragioni legate all’oggetto o alle caratteristiche delle prestazioni o al mercato di riferimento. È stato abrogato l’Articolo 109 sulla “Reputazione d’impresa”.
Dimissioni per fatti concludenti: le novità della normativa
Nuove regole per le dimissioni per fatti concludenti: ecco che cosa c’è da sapere
La Legge n. 203/2024 introduce un importante cambiamento nel mondo del lavoro, con l’articolo che regolamenta le dimissioni per fatti concludenti. La nuova normativa semplifica la procedura per la risoluzione del rapporto di lavoro in caso di assenza ingiustificata del lavoratore.
Come funziona? In caso di assenza ingiustificata del lavoratore per un periodo superiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale, o in mancanza superiore a 15 giorni, il datore di lavoro è tenuto a comunicarlo all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). L’INL avrà la facoltà di verificare la veridicità della comu-
nicazione del datore di lavoro. Se l’assenza si protrae oltre i termini stabiliti e non sussistono cause di forza maggiore o imputabili al datore di lavoro, il rapporto di lavoro si intenderà risolto per volontà del lavoratore.
Questa nuova procedura mira a snellire e velocizzare la risoluzione del rapporto di lavoro in situazioni in cui il lavoratore, di fatto, ha già abbandonato il posto di lavoro. Tuttavia, la norma necessita di ulteriori chiarimenti, in particolare per quanto riguarda le modalità di trasmissione della comunicazione all’INL e i criteri di verifica da parte dell’Ispettorato.
Definiti i periodi di prova per contratti a tempo determinato
Approvate alcune novità per quanto riguarda i periodi di prova nei contratti a tempo determinato
Novità nel mondo del lavoro, specie per quanto riguarda la nuova normativa sui periodi di prova per i contratti a tempo determinato. Il sistema tradizionale, basato su una durata fissa del periodo di prova, viene sostituito a favore di un calcolo più flessibile e legato ai giorni di effettiva prestazione lavorativa.
La nuova legge introduce un metodo di calcolo innovativo: la durata del periodo di prova sarà pari a un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario a partire dall’inizio del rapporto di lavoro. Questo significa che la durata
del periodo di prova non sarà più predeterminata, ma si adatterà alla reale attività lavorativa del dipendente.
Tuttavia, la legge prevede dei limiti minimi e massimi per la durata del periodo di prova: per i contratti inferiori a sei mesi, il periodo di prova non potrà essere inferiore a due giorni né superiore a quindici giorni, mentre per i contratti di durata superiore a sei mesi e inferiore a dodici mesi, il periodo di prova non potrà essere inferiore a due giorni né superiore a trenta giorni.
La nuova normativa riconosce inoltre un ruolo importante alla con-
trattazione collettiva, la quale potrà stabilire disposizioni più favorevoli per il lavoratore in merito alla durata del periodo di prova.
Non mancano però alcuni punti da chiarire. La legge, ad esempio, non specifica un limite massimo per i contratti a tempo determinato con durata iniziale pari o superiore a 12 mesi. Inoltre, la definizione di
“disposizioni più favorevoli” nella contrattazione collettiva necessita di ulteriori precisazioni.
Nonostante le questioni aperte, la nuova normativa rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore flessibilità e personalizzazione dei contratti di lavoro a tempo determinato.
Incentivi al lavoro femminile: la chiave per ridurre le disparità di genere
Contributi dimezzati per chi assume lavoratrici in settori critici nel 2025
Il Decreto Interministeriale n. 3217, emanato il 30 dicembre 2024, segna un passo importante nella lotta alle disparità di genere. Per il 2025, sono stati individuati settori e professioni con un divario di genere superiore al 25%. Le aziende che scelgono di assumere lavoratrici in questi ambiti potranno beneficiare di un sostanziale incentivo: una riduzione del 50% dei contributi previdenziali.
Lo sgravio è valido per 12 mesi in caso di contratti a tempo determinato e si estende fino a 18 mesi per contratti a tempo indeterminato o
trasformazioni da contratti a termine. Questa misura punta a migliorare la presenza femminile nei settori più critici, favorendo una maggiore equità nel mercato del lavoro.
Oltre a sostenere le aziende, il decreto mira a offrire nuove opportunità per le lavoratrici, rompendo barriere e stereotipi. Scarica l’allegato ufficiale per scoprire quali settori e professioni sono coinvolti: un’occasione concreta per costruire un futuro più giusto e inclusivo.
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«L’Albo nazionale delle
botteghe storiche per la valorizzazione dei territori
riconosce anche il valore
sociale delle attività»
La nostra associazione commenta posititivamente l’arrivo a compimento dell’Albo nazionale delle botteghe storiche per la valorizzazione dei territori
arriva da Lapam Confartigianato sull’arrivo a compimento della legge che istituisce l’Albo nazionale per tutelare e valorizzare botteghe artigiane e negozi di particolare rilievo sotto il profilo storico, culturale e commerciale. Il decreto rappresenta un punto di arrivo fondamentale ai fini della valorizzazione delle botteghe storiche e di qualità più volte auspicato dall’associazione. «Riconoscere alle botteghe e agli esercizi commerciali storici un valore certificato dall’appartenenza a un albo – continuano dall’associazione – può costituire un valido aiuto per invertire la rotta del depauperamento dell’offerta commerciale nei centri urbani e permettere a queste imprese di ottenere sia un riconoscimento in termini di premialità sia una significativa visibilità nei confronti del consumatore e del pubblico in generale, rafforzandole in termini imprenditoriali. È oramai un fenomeno diffuso la creazione di botteghe storiche fittizie, che fanno ricorso impropriamente
alla denominazione “Antica” o “Antico” seguita dal nome del tipo di bottega. Questi esercizi ingannano il turista che non ha gli strumenti per distinguere un esercizio storico autentico da uno non autentico e sottraggono mercato alle vere botteghe storiche, che con difficoltà hanno portato avanti le attività fino ad oggi, operando in un contesto di mercato difficile e in continuo mutamento. La nuova legge mette fine a questi equivoci, creando un sistema oggettivo di riconoscimento delle imprese commerciali e storiche di qualità e delle attività storiche di eccellenza. Tuttavia, riteniamo importante per il futuro, prevedere anche un sostegno economico alle misure previste dal decreto. Per agevolare e supportare le attività inserite negli albi in oggetto, auspichiamo l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di un fondo per le imprese storiche e di eccellenza. Riteniamo inoltre necessario rinforzare la misura che prevede la creazione di percorsi conciliativi tra le botteghe artigiane e gli esercenti con i rispettivi proprietari dei locali. Se il percorso conciliativo non è sufficiente occorrono aiuti concreti per arginare il caro affitti, che amplifica la brevità del ciclo di vita delle attività commerciali e artigiane».
A Modena e Reggio Emilia le mpi pagano extra costi per l’energia pari rispettivamente a 201 e 114 milioni di euro
Il caro energia impatta in maniera importante per le micro e piccole imprese di Modena e Reggio Emilia
«Nelle bollette di luce e gas delle micro e piccole imprese il peso degli oneri generali di sistema è superiore a quello delle grandi aziende e questo non è giustificabile. È necessario tutelare e agevolare le mpi, sostenendone la crescita e lo sviluppo. I rincari dell’energia non vanno di certo in questa direzione».
Il nostro presidente Gilberto Luppi commenta aspramente i dati che mostrano come sulle micro e piccole imprese gravino maggiormente i rincari delle bollette di luce e gas. Come evidenzia un’indagine del nostro ufficio studi per le piccole realtà imprenditoriale delle province di Modena e Reggio Emilia, la differenza tra il costo dell’energia elettrica pagato dalle micro e piccole imprese di Modena e provincia rispetto alla media europea ha comportato maggiori oneri per 201 milioni di euro nel biennio 2022-2023, posizionando l’area modenese al 15° posto tra le 23 province d’Italia con un extra costo maggiore. Per le micro e piccole imprese reggiane, invece, l’extra costo maggiore è pari a 114 milioni di euro.
Ciò provoca una conseguente perdita di competitività e/o una riduzione dei margini. Questo maggiore costo dell’energia è in parte dovuto al mix energetico che assicura la generazione e fornitura di elettricità in Italia (prevalentemente da gas e
petrolio). Inoltre, i costi elevati sono anche dati da un cronico squilibrio nella distribuzione del carico fiscale e parafiscale sull’elettricità che penalizza le piccole imprese: a livello nazionale, il peso di oneri e accise è pari al 27,1% sul prezzo dell’energia elettrica (al netto dell’Iva), una quota quasi doppia rispetto alla media Ue e superiore a quella di Germania (15,1%), Spagna (12,3%) e Francia (8%).
«Questa incomprensibile e ingiustificata disparità di trattamento nel prelievo in bolletta – conclude il presidente Luppi –: finisce per compromettere la competitività delle nostre imprese locali che peraltro, a livello europeo, garantiscono il maggior numero di occupati nel settore manifatturiero. È urgente rivedere il sistema di prelievo sugli oneri di sistema per non compromettere gli sforzi delle piccole imprese e per garantire una transizione energetica che non penalizzi chi già affronta sfide significative. Come associazione mettiamo a disposizione delle nostre imprese il CEnPI, il consorzio dell’energia di Confartigianato che aiuta a trovare il fornitore di energia migliore avendo risparmi notevoli sulla bolletta. Si tratta di un servizio concreto che garantiamo alle attività per ottenere risparmi e ridurre il peso di bollette sempre più significative».
Le prospettive del 2025
Le tendenze di export, lavoro, credito, turismo e imprese in provincia di Modena e Reggio Emilia
L’anno 2025 inizia con prospettive incerte, che inducono le micro e piccole imprese (MPI) ad un cauto pessimismo. Dopo un 2024 non brillante, le MPI si attendono un’economia stagnante con livelli di attività nei primi 6 mesi del 2025 in linea con l’anno precedente. Il saldo delle attese sul fatturato rimane negativo. Questo si riflette in un calo delle entrate di nuovo personale previste dalle imprese nei primi 3 mesi del 2025. La priorità è nel mantenere gli attuali posti di lavoro, anche ricorrendo alla cassa integrazione se necessario.
La stretta sull’accesso al credito non si allenta, costringendo un terzo delle imprese a rimandare o annullare i propri investimenti in programma nel corso del 2024, con gravi ripercussioni future su competitività, digitalizzazione e sostenibilità.
L’export ha un andamento molto diversificato tra le due province, ma i settori di MPI si mostrano più resilienti. Quest’anno l’attenzione è tutta per gli USA, nostro principale paese partner.
Prosegue il calo decennale delle imprese, tuttavia l’artigianato nell’ultimo anno segna una discreta tenuta nel modenese.
Un contributo positivo arriva dal turismo in crescita, in particolare per quanto riguarda il turismo straniero.
Prospettive delle imprese e fatturato
Var. % fatturato
Primi 9 mesi 2024
Aspettative fatturato prossimi 6 mesi
Reggio Emilia
Modena Emilia-Romagna
Primi 6 mesi 2024 in un campione di imprese associate*
il 45,1% delle imprese prevede comunque stabilità dell’attività
*ElaborazioneUfficioStudiLapamsudatiinterniedelsondaggiodiascolto‘Sostenibilitàe innovazioneamisuradiMPI’
Mercato del lavoro
Emilia-Romagna var. % primi 9 mesi 2024
Reggio Emilia
Modena Emilia-Romagna
Occupati di cui dipendenti di cui indipendenti
Entrate previste gennaio – marzo 2025
Ore cassa integrazione CIG primi 9 mesi 2024
Oltre metà per la Meccanica: Lavorazione dei prodotti in metallo, Fabbricazione macchinari
ElaborazioneUfficioStudiLapamsudatiIstat,SistemainformativoExcelsiordiUnioncamereMlps,INPS
Credito
Emilia-Romagna var. % 3o trim. 2024
Tasso interesse effettivo TAE
Investimenti in programma nell’ultimo anno Il 14,4% ha usufruito di bandi di
ElaborazioneUfficioStudiLapamsudatiBancad’Italia,Artigiancassa,sondaggiodiascolto‘SostenibilitàeinnovazioneamisuradiMPI’
Firmato l’accordo quadro di collaborazione tra la nostra associazione e UNIMORE: «Partnership per accrescere il knowhow e promuovere l’imprenditorialità»
Un accordo tra la nostra associazione e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per rafforzare ulteriormente il legame tra istruzione e imprese.
L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Lapam Confartigianato hanno siglato un accordo quadro volto a promuovere una collaborazione strategica di lungo periodo in diversi settori, tra cui manifattura, commercio e servizi. La partnership mira a raccordare le attività istituzionali dell’università con le esigenze del mondo produttivo. L’accordo prevede una serie di attività congiunte, tra cui progetti di ricerca, innovazione e sviluppo, coprogettazione in bandi di finanziamento per la ricerca, formazione permanente, alta formazione e didattica, con il coinvolgimento di dirigenti, manager e funzionari tecnici di Lapam Confartigianato in seminari e conferenze, stage per studenti UNIMORE presso le sedi associative e le impresa associate, anche finalizzati alla preparazione della tesi di laurea e attivazione e finanziamento di borse di studio di dottorato su temi di interesse comune.
Tra gli altri obiettivi all’interno dell’accordo firmato da UNIMORE e Lapam Confartigianato anche la ricerca e il supporto a startup innovative e iniziative di sensibilizzazione all’autoimprenditorialità degli studenti, ma anche il miglioramento delle forme di trasferimento tecnologico e della conoscenza per favorire l’open innovation delle imprese e la social innovation nei territori e nelle comunità socio-economiche.
L’accordo prevede anche l’istituzione di un Comitato Scientifico, composto da due rappresentanti di ciascuna parte, che sarà responsabile della definizione delle modalità di collaborazione e della realizzazione dei progetti. Il Comitato redigerà annualmente una relazione sull’andamento delle iniziative.
Per l’attuazione dell’accordo, saranno definiti specifici accordi attuativi che dettaglieranno gli obiettivi, le forme di collaborazione, le modalità e i tempi di realizzazione, i fondi necessari e la disciplina degli aspetti relativi alla proprietà dei risultati.
L’accordo avrà una durata triennale, rinnovabile tacitamente per altri tre anni.
«L’accordo – spiega Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato – rappresenta un passo fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle imprese del nostro territorio. Grazie alla collaborazione con UNIMORE, potremo offrire alle nostre realtà l’accesso a competenze di alto livello in ambito di ricerca, innovazione e formazione. Inoltre le imprese avranno l’opportunità di ospitare laureandi e giovani ambiziosi di intraprendere la carriera lavorativa e che possono garantire idee fresche e innovative. Siamo convinti che questa sinergia tra mondo accademico e realtà imprenditoriale porterà benefici concreti alle imprese, contribuendo alla loro competitività e alla creazione di nuove opportunità di lavoro che favoriscono una maggiore attrattività e un incremento del benessere di tutta la comunità».
«La firma di questo accordo costituisce un passo concreto per rafforzare il legame tra l’Università e
il tessuto imprenditoriale locale, in una collaborazione volta ad ampliare l’esperienza formativa dei nostri studenti, con un contatto diretto con le realtà produttive del territorio –afferma Gianluca Marchi, Prorettore vicario di Unimore –. Attraverso questa intesa, i nostri laureandi sviluppano competenze pratiche e si confrontano con le dinamiche aziendali, mentre le imprese accedono a risorse scientifiche e a innovazioni che scaturiscono dalla ricerca accademica. L’accordo stabilisce una cooperazione strategica, orientata a sostenere la crescita economica e sociale della nostra comunità e a favorire la formazione e il confronto tra sapere e operare».
I punti salienti dell’accordo quadro tra Lapam Confartigianato e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Le aree di collaborazione includono:
Progetti di ricerca, innovazione e sviluppo;
Co-progettazione in bandi di finanziamento per la ricerca;
Formazione permanente, alta formazione e didattica;Servizi di recruitment di personale laureato;
Attività consulenziali e servizi nelle materie di competenza;Trasferimento tecnologico.
L’accordo prevede diverse attività specifiche, tra cui:
Attività di ricerca con contratti di ricerca, ricerche in collaborazione e scambi di personale;
Attività di formazione con seminari e conferenze, stage per studenti UNIMORE presso Lapam Confartigianato e presso le imprese associate, e borse di dottorato;
Attività di supporto a startup innovative e iniziative di autoimprenditorialità;
Attività di trasferimento tecnologico, come brevetti congiunti e spin-off.
Legge di Bilancio 2025: le novità più rilevanti per le imprese
Analizziamo quelle che sono le principali novità per quanto riguarda le imprese contenute all’interno della
Manovra 2025
La Legge di Bilancio 2025 introduce un pacchetto di misure articolato che impatta su diversi aspetti dell’attività imprenditoriale. L’obiettivo del Governo è di ridurre la pressione fiscale, incentivare gli investimenti e promuovere la crescita economica. La nostra associazione, nel complesso, valuta equilibrati gli interventi previsti, pur sottolineando la necessità di misure strutturali in alcuni ambiti e di una maggiore attenzione alle esigenze delle micro e piccole imprese.
La panoramica delle principali misure
Cuneo Fiscale
La manovra prevede l’entrata a regime della riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, attraverso un bonus non imponibile riconosciuto in base al reddito. Questa misura, riducendo il carico fiscale per le imprese che assumono, dovrebbe avere un impatto positivo sul tasso di disoccupazione, con un miglioramento stimato di 0,1 punti percentuali nel 2025-2026 e di 0,2 punti nel 2027;
Bonus Edilizi
Dal 2025, le detrazioni per interventi edilizi saranno ridotte per i redditi
superiori a 75.000 euro. Le detrazioni per ristrutturazione edilizia, sismabonus ed ecobonus scenderanno al 50% per l’abitazione principale e al 36% per gli altri casi nel 2025, riducendosi ulteriormente al 36% e al 30% rispettivamente nel biennio 2026-2027. Il Superbonus sarà ridotto al 65% e limitato agli interventi già iniziati entro il 15 ottobre 2024;
Tracciabilità delle Spese
Dal 1° gennaio 2026, scatterà l’obbligo per le imprese di integrare i registratori telematici con gli strumenti di pagamento elettronico. Questa misura, volta a contrastare l’evasione fiscale, comporterà nuovi obblighi e costi per le imprese, soprattutto in assenza di un credito d’imposta;
Assegnazione e Estromissione Agevolata di Beni
La Legge di Bilancio 2025 prevede la possibilità per le società di assegnare ai soci beni immobili o mobili registrati non utilizzati come beni strumentali con un’imposta sostitutiva dell’8%. Questa misura agevola il trasferimento ai soci di beni non utilizzati come strumentali dalla società. Gli imprenditori individuali potranno escludere dal patrimonio dell’impresa i beni immobili strumentali con un’imposta sostitutiva dell’8% sull’IRPEF;
Riduzione IRES e Accisa per Microbirrifici
Per il 2025, le società di capitali potranno beneficiare di una riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20%, a condizione che investano nella transizione tecnologica ed energetica e aumentino l’occupazione. L’accisa sui microbirrifici con produzione annua fino a 10.000 ettolitri sarà ridotta del 50%, con riduzioni graduate per produzioni superiori;
Regime Forfetario
Nel 2025, la soglia di reddito per accedere al regime forfetario sarà innalzata a 35.000 euro;
Spese di trasferta e di rappresentanza
Sono introdotti nuovi requisiti per la deducibilità dal reddito d’impresa e dall’Irap delle spese di rappresentanza e di trasferta. In particolare, sono deducibili solo se i pagamenti sono eseguiti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri strumenti di pagamento tracciabili;
IVA reverse charge per i contratti di appalto nei trasporti e nella logistica
Èè prevista l’implementazione del meccanismo del reverse charge alle prestazioni di servizi effettuate tra-
mite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati, caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente e con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo rese nei confronti di imprese che svolgono attività di trasporto e movimentazione di merci e prestazione di servizi di logistica. L’efficacia della disposizione è però subordinata al rilascio, da parte del Consiglio dell’Unione europea, di una specifica autorizzazione.
Contributi e Esoneri
La Legge di Bilancio 2025 prevede diverse misure in materia di contributi e esoneri:
Deduzione costo del lavoro
Proroga della deduzione maggiorata del costo del lavoro per i neoassunti a tempo indeterminato (120%) e per le categorie svantaggiate (130%) tra cui giovani, donne vittime di violenza, persone con disabilità
Decontribuzione Sud
Proroga della “Decontribuzione Sud” fino al 31 dicembre 2024 per i contratti stipulati entro il 30 giugno 2024. Le risorse saranno destinate ai bonus assunzionali del D.L. Coesione;
Imprese del Mezzogiorno
Introduzione di un esonero contributivo per le imprese del Mezzogiorno che assumono a tempo indeterminato;
Nuovi artigiani e commercianti
Riduzione del 50% dei contributi per i nuovi artigiani e commercianti
Fringe Benefit
Per quanto riguarda i fringe benefit, invece, la legge proroga per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale fissata a 1.000 euro per i lavoratori senza figli e a 2.000 per quelli con figli, ma con inasprimento della valorizzazione del fringe benefit per le auto aziendali a uso promiscuo non più in base alle emissioni, ma in ragione dell’alimentazione dell’autovettura.
Tassazione agevolata
Confermata poi fino a 2027 la tassazione agevolata al 5% (era al 10%) per i redditi fino a 80 mila euro dei premi di risultato fino a 3 mila euro, mentre sul versante welfare aziendale per i nuovi assunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5 mila euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione.
Investimenti e Finanziamenti
Diverse misure sono previste per sostenere gli investimenti e l’accesso al credito:
Fondo fi garanzia PMI
Proroga del Fondo di Garanzia per le PMI nel 2025, con un aumento dell’importo “ridotto” a 100.000 euro e un massimale di 5 milioni di euro;
Transizione 5.0
Introdotte importanti modifiche di semplificazione al Programma Transizione 5.0 per incrementarne l’utilizzo da parte delle MPMI. Tra le novità la cumulabilità, l’unificazione dei primi due scaglioni per investimenti fino a 10 milioni, con estensione delle aliquote del 35%, 40% e 45%, previste in precedenza solo per investimenti fino a 2,5 milioni e l’estensione della maggiorazione del 30% anche l’acquisto dei pannelli di tipo a), mentre salgono al 40% e al 50% le maggiorazioni già previste per i pannelli di tipo b) e c). Eliminato il calcolo energetico per i macchinari obsoleti, comunque vincolati a un’aliquota massima del 35% fino a BOLD. Vengono semplificate le procedure per i progetti gestiti dalle ESC.
Prevenzione dell’usura
Riforma del Fondo per la prevenzione dell’usura, con un aggiornamento delle garanzie prestate e l’estensione della platea dei soggetti erogatori e degli intermediari finanziari;
Fondo SIMEST
Incremento della dotazione del Fondo SIMEST per l’internazionalizzazione
Credito d’imposta ZES UNICA
Rifinanziamento del credito d’imposta ZES UNICA per 2,2 miliardi di euro
Nuova Sabatini
Previsti rifinanziamenti per la “Nuova Sabatini” e il sostegno alla filiera delle fibre tessili naturali e riciclate.
Nuove opportunità per le donne lavoratrici e imprenditrici
Riduzione del cuneo fiscale, incentivi all’imprenditoria femminile e sostegno alla maternità: la Legge di Bilancio 2025 si presenta con alcune novità dedicate sia alle lavoratrici dipendenti sia alle imprenditrici.
Assunzione femminile
Gli incentivi all’assunzione femminile nei settori con disparità di genere: le aziende potranno godere di una riduzione contributiva del 50% per contratti a tempo determinato e indeterminato. Questa misura mira a promuovere l’occupazione femminile, riducendo le barriere d’accesso al lavoro.
Madri lavoratrici
La manovra introduce una decontribuzione parziale fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Tale esonero è esteso fino ai 18 anni per le madri con almeno tre figli, favorendo una maggiore conciliazione tra lavoro e famiglia.
Imprenditoria femminile
Sul fronte imprenditoriale, le nuove imprenditrici potranno beneficiare di una riduzione del 50% dei contributi previdenziali per i primi tre anni di attività. Questa misura si rivolge a chi avvia una micro o piccola impresa, incentivando la crescita dell’imprenditoria femminile.
Altre Misure
La Legge di Bilancio 2025 introduce anche altre misure di interesse per le imprese:
Bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica
Estensione delle disposizioni del Piano Casa Italia all’edilizia residenziale e sociale
Istituzione di un fondo per la ricostruzione post-sisma
Interventi di sostegno alla riqualificazione dei beni culturali
Stanziamento di fondi per la valorizzazione della fotografia
Nuove opportunità per le donne lavoratrici e imprenditrici
Riduzione del cuneo fiscale, incentivi all’imprenditoria femminile e sostegno alla maternità
Luca Gaiani, economista e collaboratore de Il Sole 24 Ore:
«IRES premiale una misura favorevole, ma da estendere anche alle Snc»
Abbiamo chiesto a Luca Gaiani, dottore commercialista ed esperto nella consulenza fiscale, un parere sulla Manovra 2025 e sulle misure più impattanti per le piccole e medie imprese
Dott. Gaiani, quali sono le principali novità della manovra che impattano sulle Pmi?
«Le novità fiscali della manovra 2025 che interessano le imprese sono, per così dire, trasversali rispetto alla dimensione aziendale. Intendo dire che impattano sia sulle Pmi che sulle imprese grandi.
La misura potenzialmente più favorevole, che riguarda però solo le Srl o le Spa, piccole o grandi, e non le società di persone, è la cosiddetta IRES premiale, che consiste in una riduzione dal 24% al 20% dell’aliquota applicabile sul reddito del 2025 (e quindi per i versamenti del 2026) per chi supererà 5 condizioni previste dalla legge.
Le condizioni riguardano l’obbligo di accantonamento dell’80% dell’utile del 2024, l’effettuazione di investimenti di ammontare minimo in beni tecnologicamente qualificati (con i requisiti 4.0 o 5.0) e un incremento occupazionale a tempo indeterminato almeno dell’1% rispetto al 2024.
Sono però escluse, ed è un limite
molto rilevante, tutte le società che nel 2024 o nel 205 hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, tranne che a quella per eventi transitori e non imputabili all’impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali. Un’altra novità fiscale favorevole alle imprese, e sempre trasversale in termini di dimensione, è la proroga per il triennio 2025-2027 della deduzione al 120% del costo del personale neoassunto a tempo indeterminato. È una agevolazione che è stata introdotta già nel 2024 ma con regole applicative emanate solo da metà anno, il che ha impedito a molte imprese di sfruttarla appieno. Vi sono poi numerose altre novità di minor impatto sostanziale, che però obbligheranno le imprese, e penso soprattutto alle PMI, a correre dietro ai nuovi adempimenti complicando la loro gestione amministrativa. Penso ad esempio agli obblighi di pagamento con Pos per le spese di trasferta dei dipendenti o degli amministratori, in particolare dei taxi, pena la indeducibilità del costo e la tassazione in busta paga del dipendente».
Va incontro alle esigenze delle imprese?
«Certamente vi sono misure favorevoli che potranno essere adeguatamente utilizzate dalle imprese, comprese le PMI. I vincoli complessivi di risorse pubbliche hanno però limitato gli interventi di sostegno. Mi riferisco ad esempio ad una stretta sugli incentivi per gli investimenti del piano industria 4.0. Si è introdotto, per esigenze di gettito, un tetto di spesa a carico dello Stato oltre il quale il bonus viene azzerato, attraverso una sorta di click day, cioè chi arriva primo a comunicare l’investimento al Mimit prende tutto il bonus. I crediti 4.0 erano un incentivo molto collaudato e ormai sfruttato anche dalle Pmi perché automatico (nel senso che non dipendeva dalle risorse a disposizione) e tutto sommato semplice nella parte procedurale. Si è così voluto spingere le imprese ad utilizzare i crediti di imposta del Piano Transizione 5.0, ancora poco sfruttati, che però richiedono la realizzazione di obiettivi di risparmio energetico nei processi produttivi che sono complessi da realizzare e da rendicontare. Questo semplicemente perché i bonus di Industria 4.0, che ora vengono penalizzati, sono a carico dello Stato, mentre 5.0 è una misura interamente finanziata con risorse del PNRR. Il rischio è che il travaso auspicato dal Governo non riesca, oppure che riesca solo per le grandi e grandissime imprese che sono in grado di gestire le complessità del piano 5.0».
Cosa si sarebbe potuto fare di più per le Pmi locali?
«Sarebbe certamente opportuno consentire alle imprese individuali e alle Snc che applicano l’Irpef di optare per un’imposta sul reddito di tipo proporzionale come l’IRES utilizzando anche l’incentivo IRES premiale, per rendere neutrale la scelta del tipo di società senza cioè costringere le Snc famigliari a trasformarsi in Srl con i connessi maggiori adempimenti amministrativi. L’adozione di un sistema simile ha formato oggetto di diversi progetti in passato, ma non è mai stato definitivamente introdotto. Si potrebbero
inoltre incentivare, con benefici fiscali, le operazioni di aggregazione e crescita dimensionale attraverso, ad esempio, il riconoscimento di maggiori deduzioni di ammortamenti in presenza di fusioni tra piccole società operative. In materia di aggregazioni, un’altra disposizione, collaterale alla manovra, cioè la riforma fiscale adottata dal Governo a fine 2024, aumenta però dal 12% al 21% il costo delle imposte sostitutive da pagare per ottenere questo beneficio, cioè la deduzione dei maggiori valori emersi nelle fusioni. Un intervento, quest’ultimo, che ha giuste finalità antielusive (cioè evitare un abuso nell’utilizzo di tali operazioni), ma che finisce per penalizzare anche aggregazioni reali e dunque più in generale la crescita dimensionale».
Chi è Luca Gaiani
Laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Modena, svolge l’attività di dottore commercialista operando prevalentemente nella consulenza fiscale, societaria e contabile nei confronti di imprese di medie e grandi dimensioni. Collabora in modo continuativo con il quotidiano Il Sole 24 Ore, pubblicando in particolare articoli in materia di fiscalità delle imprese e fa parte del team di professionisti della manifestazione Telefisco, organizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con l’Agenzia delle entrate. È membro del Comitato scientifico del settimanale “Il Fisco”. È autore, esclusivo o in collaborazione con altri pubblicisti, di diverse monografie su argomenti fiscali e contabili e fa parte del comitato scientifico di riviste specializzate per commercialisti. È presidente, da dicembre 2022, della Commissione Fiscalità Internazionale istituita dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili.
ArticoloacuradiAliseo
Il ritorno di Donald Trump e dei dazi
La redazione di Aliseo ha analizzato come potrebbero cambiare gli scenari con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti d’America
Il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha generato un entusiasmo significativo nei mercati finanziari, con un marcato rialzo degli indici di borsa e del valore del dollaro. Molti analisti credono che la prima economia mondiale possa beneficiare della sua guida attraverso una nuova fase di deregolamentazione, riduzione delle tasse e una maggiore protezione per le imprese americane contro la concorrenza estera.
Questo contesto ha alimentato le aspettative di un incremento del deficit fiscale, un aumento dell’inflazione e, di conseguenza, tassi d’interesse più elevati. La cosa su cui c’è certezza quasi assoluta è che saranno alzate nuove barriere all’ingresso nel grande mercato americano. Attraverso i dazi Trump cercherà di cambiare i rapporti con i principali partner commerciali.
Dal 2009, con l’introduzione dei primi dazi sugli pneumatici cinesi e l’attivazione di 25 ricorsi alla World Trade Organization, l’amministrazione di Barack Obama ha segnato una netta inversione nel processo di liberalizzazione commerciale e di riduzione di dazi e tariffe doganali avviato durante la presidenza di Ronald Reagan.
Gli Stati Uniti hanno così cominciato a preoccuparsi dello squilibrio della loro bilancia commerciale, incrementando il controllo sulle pratiche commerciali delle principali eco-
nomie, in particolare della Cina e dell’Unione Europea.
Durante il primo mandato di Donald Trump, questa tendenza ha subito un’accelerazione, con l’imposizione di dazi su beni importati per un valore di circa 380 miliardi di dollari, prevalentemente originari della Cina.
Lo scopo americano era tanto proteggere il mercato americano dalla concorrenza sleale dei player cinesi, quanto strutturare delle supply chain che coinvolgessero Paesi più affidabili e, nel medio termine, favorire il processo di re-industrializzazione chiesto a gran voce della classe media statunitense. Questi sono stati mantenuti quasi nella loro interezza anche dall’amministrazione Biden, contribuendo a una significativa compressione sia dell’import, che nel 2023 è sceso a 447 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2012, sia del deficit commerciale con Pechino.
Tuttavia, le aziende cinesi potrebbero aver mantenuto comunque una presenza significativa nel mercato statunitense non attraverso pratiche dirette, ma piuttosto tramite catene di fornitura che coinvolgono altri Paesi. I principali indiziati in questo contesto sono il Vietnam e il Messico. Entrambi hanno incrementato le importazioni dalla Cina – dal 2018, queste sono aumentate del 55% per il Vietnam e del 72% per il Messico – e, parallelamente, hanno aumentato l’esportazioni verso gli Stati Uniti. Infatti, il Messico ha superato la Cina diventando il principale fornitore per l’economia statunitense, mentre il Vietnam ha più che raddoppiato le sue esportazioni in appena cinque anni.
Pertanto, sebbene nel 2023 il deficit commerciale degli Stati Uniti nei confronti della Cina sia stato inferiore di 32 miliardi di dollari rispetto al 2015, quello con Messico e Vietnam è aumentato di 276 miliardi di dollari.
I dazi di Trump visti da Italia e
Europa
Si prevede che Trump, mantenendo le sue promesse elettorali, adotterà un ulteriore inasprimento delle tariffe doganali per l’accesso al mercato americano, fissando aliquote comprese tra il 10% e il 20% su tutti i prodotti importati, e arrivando fino al 60% per quelli provenienti dalla Cina. Secondo le stime della Commissione Europea, una tariffa del 10% potrebbe determinare un calo fino al 30% del volume delle esportazioni europee - con un calo del Pil che potrebbe arrivare a 1,7 punti percentuali.
Inoltre, i Paesi più colpiti potrebbero essere costretti a cercare rotte alternative per accedere al mercato americano, espandere la loro presenza in altre aree commerciali per indirizzare l’eccesso di capacità produttiva e adottare misure di ritorsione nei confronti delle aziende americane. Si tratta di un problema particolarmente rilevante anche per l’Italia, che vede negli Stati Uniti il secondo destinatario delle esportazioni (dopo la Germania), che rischia di interrompere il trend degli ultimi anni. Nel corso dell’ultimo quinquennio, infatti, l’export italiano diretto verso la prima economia del mondo è aumentato del 58%.
Secondo un recente rapporto di Confartigianato, l’eventuale introduzione di barriere all’ingresso rischia di colpire in particolare i settori
storicamente trainati dalle piccole e medie imprese, a partire da moda e generi alimentari. Si tratta di settori che specie nel corso dell’ultimo anno hanno registrato ottime performance sul mercato americano. Altri mercati particolarmente interessati sarebbero quello dei macchinari, il settore farmaceutico e quello dei mezzi di trasporto. Le regioni più esposte in quanto a quota di esportazione verso gli Stati Uniti sono Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Le sole imprese della provincia di Modena, ad esempio, sono state responsabili di oltre tre miliardi di euro di esportazioni solo nel 2024 (su un totale della regione di circa 10.75 miliardi di euro).
Per il sistema Paese italiano, contenere questo rischio è una priorità strategica. In questo senso, la Penisola dovrà far valere le proprie istanze lungo due direttrici parallele. Da una parte contribuendo agli sforzi delle istituzioni europee per presentare un “fronte” compatto per negoziare una posizione commerciale migliore con la nuova amministrazione. Dall’altra, sfruttando il rapporto privilegiato che lega l’attuale governo a Donald Trump e ai membri di spicco del suo entourage - in particolare ad Elon Musk. Proprio il presidente americano, in passato, ha dimostrato di tenere in grande considerazione i legami personali, anche in riferimento a importanti decisioni di carattere strategico.
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Aliseo è al fianco delle imprese italiane nell’affrontare le tensioni geopolitiche, attraverso formazione al personale, redazione di dossier e creazione di rassegne stampa personsalizzate. Insieme a Lapam, Aliseo ha già dato vita a un ciclo di incontri nel 2024 per aiutare le imprese ad acquisire consapevolezza geopolitica.
L’export di Modena e Reggio
Emilia verso gli Stati
Uniti
Il nostro ufficio studi ha esaminato quanto le imprese delle province di Modena e Reggio Emilia lavorino con gli USA
«Gli Stati Uniti sono un mercato importante per le realtà imprenditoriali della nostra provincia. I prodotti di eccellenza realizzati dalle nostre piccole e medie imprese sono molto apprezzati nel territorio americano, tanto che l’export verso il paese a stelle e strisce contribuisce a mantenere a livelli importanti l’economia del territorio. Auspichiamo che la nuova presidenza Trump sappia cogliere le opportunità e il valore delle nostre eccellenze». L’insediamento di Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti d’America, Carlo Alberto Rossi commenta un’analisi dell’ufficio studi associativo su quanto le imprese delle province di Modena e Reggio Emilia lavorino con gli Stati Uniti d’America.
L’export di Modena verso gli USA
Come emerge dall’indagine, con oltre 3 miliardi di euro Modena è la terza provincia italiana per valore delle esportazioni, pari all’11,9%
del valore aggiunto provinciale. Le esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti a Modena aumentano del 7,9%. Per Modena gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale, verso cui viene esportato il 17,5% del totale export, quota superiore alla media regionale. Il 55,7% delle vendite modenesi sul mercato statunitense si concentrano nel settore degli Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, settore in crescita del 13,1%.
L’export di Reggio
Emilia verso gli USA
Tra le province italiane con un’esposizione più che doppia rispetto alla media nazionale c’è Reggio Emilia, al 12° posto, con un valore di export pari all’8,7% del valore aggiunto provinciale. Le esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti a Reggio Emilia valgono 1,6 miliardi di euro e aumentano dell’1%. Gli Stati Uniti sono il terzo partner commerciale della provincia di Reggio Emilia dopo Germania e Francia. Come si evince dall’analisi dell’uffi-
cio studi Lapam Confartigianato, gli USA assorbono oltre un terzo delle esportazioni manifatturiere reggiane (precisamente il 37,6%). Quasi due terzi delle vendite reggiane verso gli Stati Uniti (esattamente il 59,8%) si concentrano nel settore dei Macchinari e apparecchiature n.c.a. (che includono ad esempio linee di produzione industriali, gru, escavatrici, bilance, pompe, compressori etc…), in crescita del 1,1%.
«Questi dati mostrano come il rapporto tra il nostro territorio e gli Stati Uniti sia strategico – conclude Rossi –. Gli USA riconoscono il valore dei nostri prodotti e della qualità delle nostre imprese e per noi rimangono uno dei principali mercati dove fare emergere le eccellenze. È importante dunque che venga mantenuto e preservato questo rapporto e che, se possibile, aumenti la collaborazione con uno dei principali Paesi che trainano la nostra economia territoriale e, di conseguenza, contribuiscono a favorire una diffusione del benessere sociale per tutta la comunità».
L’export dell’EmiliaRomagna verso gli Stati Uniti
A livello regionale gli Stati Uniti superano quest’anno per la prima volta la Germania e diventano così il primo mercato di destinazione delle esportazioni emiliano-romagnole: l’export verso gli USA nel 2024 (ultimi dodici mesi a settembre) vale 10,8 miliardi di euro, pari al 7,1% del valore aggiunto regionale. Questo pone la nostra regione al secondo posto per esposizione verso il mercato statunitense dopo la Toscana, con una quota ben superiore alla media nazionale (4% del valore aggiunto).
Bonus Edilizi 2025
Cosa cambia per imprese e cittadini
Riepiloghiamo in maniera dettagliata le principali novità che interessano le imprese del comparto contenute nella Legge di Bilancio 2025
Ristrutturazione, Ecobonus e Sismabonus:
Aliquote ridotte e distinzione tra abitazione principale e altri immobili. Dal 2025, le detrazioni per questi bonus saranno differenziate: 50% per l’abitazione principale e 36% per gli altri casi. Per il biennio 2026-2027, l’aliquota per l’abitazione principale scenderà al 36%, mentre per gli altri immobili sarà del 30%. Da quest’anno poi, stop al sismabonus acquisti e al sismabonus con percentuale di detrazione crescente in base alla riduzione del rischio sismico. Per quanto riguarda Ecobonus e Ristrutturazioni, la detrazione è al 36% per soggetti diversi dai proprietari / titolari di diritto reale di godimento (es. affittuario, comodatario).
Il limite massimo di spesa annuale per il bonus ristrutturazione sarà di 96.000 euro per il triennio 2025-2027, per poi scendere a 48.000 euro dal 2028.
Da gennaio 2025, inoltre, non sarà più possibile detrarre le spese per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a gas (sia per il bonus ristrutturazione che per l’ecobonus). Restano detraibili interventi con caldaie a condensazione non alimentate esclusivamente a gas, pompe di calore, impianti geotermici, etc. Viene prorogato il Superbonus solo per interventi avviati entro il 15 ottobre 2024. La detrazione è al 65% per condomini, persone fisiche proprietarie di immobili da 2 fino a 4 unità ed Enti del Terzo Settore, mentre è al 110% solo per aree terremotate e Onlus, OdV e APS socio-sanitarie.
Fino al 31 dicembre 2025 è prorogato il Bonus Barriere Architettoniche, con una detrazione al 75% limitata a interventi su scale, rampe, ascensori, servo-scala e piattaforme elevatrici.
Confermato per il 2025 il Bonus Mobili con detrazione del 50% e tetto di spesa di 5.000 euro, valido per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata, destinati ad immobili ristrutturati a partire dal 1° gennaio 2024.
Per quanto riguarda il Bonus Elettrodomestici c’è una nuova introduzione per il 2025: contributo del 30% fino a 100 euro per elettrodomestico (200 euro per ISEE inferiore a 25.000 euro). Valido per elettrodomestici di classe energetica B o superiore, prodotti nell’UE, con contestuale smaltimento del vecchio elettrodomestico. Il Bonus è subordinato all’uscita di un Decreto attuativo (da verificare).
Per il 2025, invece, non viene prorogato il Bonus Verde.
Modalità di Fruizione
Detrazione d’imposta in 10 quote annuali per tutti i bonus, ad eccezione del bonus elettrodomestici, con possibilità di optare per la rateizzazione decennale anche per il Superbonus per le spese sostenute nel 2023.
Il Tetto Massimo alle Detrazioni viene introdotto per i contribuenti con reddito superiore a 75.000 euro, con l’ammontare detraibile che varia in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare.
Saldi invernali
2025: «Sistema
da rivedere»
Cinzia Ligabue, presidente Licom, lancia nuovamente
un appello a rivedere l’intero sistema dei saldi
«Dopo un mese di dicembre in cui le famiglie hanno effettuato compere per i regali natalizi, stiamo notando come ora, in periodo di saldi, i clienti preferiscano acquistare prodotti per loro stessi. Il primo periodo di scontistiche era partito positivamente. Detto questo, il sistema in sé dei saldi è comunque da rivedere, come ribadiamo ormai da anni». Cinzia Ligabue, presidente Licom Lapam Confartigianato, si esprime con queste parole a una settimana esatta dallo scoccare dei saldi invernali, che nella nostra regione termineranno il prossimo martedì 4 marzo. «Rispetto agli anni scorsi, in questo inizio di anno stiamo notando maggiormente come i clienti approfittino del periodo di sconti e si rechino nei negozi con le idee ben chiare su che cosa acquistare – prosegue Cinzia Ligabue –. Questo è sicuramente un segnale positivo, perché significa che le persone hanno voglia di fare acquisti e di concedersi un regalo dopo averne fatti ad amici e familiari. Ciò che abbiamo notato in questo periodo, però, è che rispetto agli anni precedenti, quasi tutti i brand che dispongono dello shop online e da cui noi acquistiamo i prodotti per i nostri negozi, hanno già iniziato a vendere a prezzi scontati prima dell’avvio dei saldi, diventando
nostri competitor più di quanto non lo siano i grandi colossi del web dove si trovano ormai sconti perenni. Questo ci penalizza e non poco, perché oltre ai grandi shop online ora dobbiamo fare i conti anche con le imprese stesse che iniziano anticipatamente gli sconti con i “pre saldi”. Il sistema dei saldi poi va ripensato in generale, a partire dal periodo che sicuramente non è dei migliori: per quanto quest’anno stiamo assistendo a una inversione di tendenza, che arriva però dopo anni molto complicati e dove il trend era indicativamente spesso negativo, proporre gli sconti all’indomani delle festività natalizie non è una scelta strategica per noi esercenti. I cittadini devono sempre fare i conti con un aumento generalizzato dei costi, l’inflazione e spese necessarie, quindi proporre gli sconti immediatamente dopo un periodo di aumento delle spese difficilmente vedrà risvolti positivi. Come Lapam Confartigianato siamo aperti al confronto con i decisori politici per rivedere il sistema sconti italiano, così da poter mettere in campo soluzioni concrete che vadano nella direzione di una maggior fruizione dei negozi tradizionali, minacciati, come spesso ribadiamo, da un online sregolato e che la fa da padrone». «Sicuramente il sistema dei saldi va rivisto –afferma Daniele Casolari, segretario Licom –, ma certamente è positivo come le persone stiano riscoprendo il valore di fare acquisti nei negozi locali. Durante le festività abbiamo
lanciato la campagna #Comprolocale proprio per sensibilizzare all’acquisto nei negozi di prossimità: si tratta di una campagna che non conta solo per gli acquisti del periodo natalizio, ma vale per tutto l’arco dell’anno. Il nostro obiettivo è dare nuovamente valore agli acquisti, ai regali e all’importanza che rivestono i negozi locali per tutta la comunità. #Comprolocale non vuole essere soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. È la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità. Come abbiamo sempre sottolineato per aggiungere valore agli acquisti negli esercizi locali, a differenza di quanto accade con una fredda transazione online, nei negozi di prossimità si aggiunge il valore del rapporto umano. I negozi locali e di vicinato garantiscono un consiglio e un sorriso oltre a essere un importante presidio sociale e di sicurezza per il territorio. Inoltre, il cliente è seguito anche nella fase di post vendita con un servizio unico e su misura, personalizzato, che dà ancora più valore all’acquisto in sé».
INPS: esonero per i datori di lavoro in possesso della certificazione della parità di genere
Pubblicato il messaggio che rende richiedibile l’esonero per le aziende che abbiano conseguito la certificazione entro il 31 dicembre 2024
L’INPS ha pubblicato il messaggio che rende richiedibile l’esonero contributivo per i datori di lavoro che abbiano conseguito la certificazione della parità di genere entro il 31 dicembre 2024.
La misura agevolativa è pari all’1% dei contributi previdenziali, nel limite massimo di 50.000 euro annui.
L’INPS ha rilasciato sul “Portale delle
Agevolazioni” il modulo di istanza online che consente l’inoltro delle domande fino al 30 aprile 2025.
Nel modulo occorre inserire una serie di informazioni e dati, tra cui la retribuzione media mensile globale stimata, ovvero occorre indicare la sommatoria di tutte le retribuzioni mensili medie corrisposte o da corrispondere, da parte del datore di
lavoro, nel periodo di validità della certificazione, e non la retribuzione media dei singoli lavoratori.
Al termine dell’istruttoria, quindi dopo il 30 aprile 2025, l’INPS comunicherà, in calce al medesimo modulo di istanza online, l’ammontare dell’esonero che potrà essere fruito.
I datori ammessi all’esonero (cui l’INPS attribuirà il codice di autorizzazione “4R”) potranno quindi fruirne dal primo mese di validità della certificazione e per l’intero periodo di durata della stessa.
Per tale motivo, i datori di lavoro che abbiano in passato già presentato istanza di esonero e che siano stati autorizzati a fruirne, non devono ripresentare la domanda, in quanto, a seguito del precedente accoglimento della stessa, l’esonero è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione stessa.
Giornata mondiale della neve: «Turismo invernale in crescita»
In occasione della Giornata Mondiale della Neve che ricorre il 19 gennaio, il nostro ufficio studi ha analizzato i dati del turismo invernale nelle province di Modena e Reggio Emilia
Anovembre 2024, dato più aggiornato disponibile, le imprese del settore dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici della provincia di Modena prevedono di effettuare nei prossimi 3 mesi 2.330 assunzioni, segnando un +23,9% di assunzioni previste rispetto al trimestre che va da novembre 2019 a gennaio 2020 e un +1,7% rispetto rispetto al periodo che va da novembre 2023 a gennaio 2024. In particolare, per esercenti e addetti nelle attività di ristorazione a novembre 2024 sono previste 800 assunzioni nelle imprese della provincia modenese, di cui quasi una su due (precisamente il 48,1%) difficile da reperire. Sono i principali dati che risaltano grazie a un’indagine elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato relativa a un’analisi sull’andamento della stagione turistica invernale. Analizzando più nel dettaglio i numeri contenuti nello studio, i mesi invernali di gennaio, febbraio, marzo e dicembre incidono per il 30,3% delle presenze turistiche (ossia dei pernottamenti) in provincia di Modena nell’intero anno. Nell’ultima stagione invernale di cui si dispongono dati sul turismo, ossia da dicembre 2023 a marzo 2024, si sono registrate quasi 519 mila presenze nel territorio provinciale, il 75,1% di questi pernotti dovuto a turisti italiani: un aumento tendenziale di 31 mila presenze rispetto alla stagione invernale precedente che corrisponde a un +6,3%. La dinamica dell’ultimo anno è trainata dai
Referente Categoria Turismo
Laura Roncaglia 059 893 111 laura.roncaglia@lapam.eu
pernotti di turisti provenienti da paesi esteri che segnano un +15,1% nel modenese mentre il turismo domestico registra un +3,7%. Rispetto ai dati della stagione invernale 2018-2019 (periodo privo di qualsiasi effetto da Covid), Modena recupera i livelli pre pandemia con un +2,8% dovuto principalmente alla presenza di turisti stranieri. Meta privilegiata per le vacanze invernali è la montagna e volgendo l’attenzione all’Appennino si può osservare che durante l’ultima stagione invernale da dicembre 2023 a marzo 2024 i comuni montani del modenese hanno visto un calo del numero di pernottamenti rispetto all’inverno precedente dell’8,6%, dovuto essenzialmente alla mancanza di nevicate che hanno compromesso buona parte della stagione sciistica. Nella provincia di Reggio Emilia, invece, a novembre 2024 le imprese del settore dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici prevedono di effettuare nei prossimi 3 mesi 1.890 assunzioni, segnando un +11,2% di assunzioni previste rispetto al trimestre che va da novembre 2019 a gennaio 2020 e un +1,1% rispetto al periodo che va da novembre 2023 a gennaio 2024. In particolare, per esercenti e addetti nelle attività di ristorazione a novembre 2024 sono previste 620 assunzioni nelle imprese della provincia reggiana, di cui quasi una su due (precisamente il 44,1%) difficile da reperire. I mesi invernali di gennaio, febbraio, marzo e dicembre incidono per il 27,9% delle presenze turistiche (ossia dei pernottamenti) in provincia di Reggio Emilia nell’intero anno. Nell’ultima stagione invernale di cui si dispongono dati sul turismo, ossia da
dicembre 2023 a marzo 2024, si sono registrate quasi 207 mila presenze nel territorio provinciale, il 75,8% di questi pernotti dovuto a turisti italiani: un calo tendenziale di 9 mila presenze rispetto alla stagione invernale precedente che corrisponde a un -4,4%. La dinamica dell’ultimo anno è determinata dal calo del turismo domestico (-6,4%), mentre crescono i pernotti di turisti provenienti da paesi esteri che segnano un +2,5%. Rispetto ai dati della stagione invernale 2018-2019 (periodo privo di qualsiasi effetto da Covid), Reggio Emilia non recupera i livelli pre pandemia, registrando un -12,5%, calo che rimane più accentuato tra i pernottamenti da parte di turisti italiani (-13,6% contro il -9% di turisti stranieri). Meta privilegiata per le vacanze invernali è la montagna e volgendo l’attenzione all’Appennino si può osservare che durante l’ultima stagione invernale da dicembre 2023 a marzo 2024 i comuni montani del reggiano hanno visto un calo del numero di pernottamenti rispetto all’inverno precedente del 27,6%, dovuto essenzialmente alla mancanza di nevicate che hanno compromesso buona parte della stagione sciistica.
«Sono numeri ben auguranti – evidenzia Federica Marcacci, Presidente categoria Turismo dell’associazione – e quest’anno l’auspicio è che il meteo sia favorevole per una stagione invernale florida. Ovviamente è necessario strutturare la propria offerta di servizi in modo che non dipenda esclusivamente dalla stagionalità e dalle condizioni meteorologiche, ma che garantisca un afflusso di turisti che possono così godere delle opportunità che il territorio sa garantire a 360 gradi, dalla gastronomia alle escursioni, dagli eventi culturali alle attività benessere. È importante poi sensibilizzare, soprattutto i giovani, all’introduzione di percorsi lavorativi in quei settori che sanno tramandare la storia e la cultura dei luoghi locali. Puntiamo anche a sostenere le imprese con percorsi di formazione mirati per affrontare le sfide del mercato riducendo il gap di reperibilità delle figure professionali richieste».
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Opportunità per le PMI del territorio: Focus Scandinavia
Mercoledì 26 febbraio in programma un webinar per approfondire tutte le opportunità
L’iniziativa “Obiettivo Export: Focus Scandinavia”, promossa dalla nostra associazione in collaborazione con Columdae ApS, rappresenta un’importante occasione per le PMI emiliane di scoprire e sfruttare le potenzialità offerte dai mercati scandinavi. Una nuova opportunità di mercato per le piccole e medie imprese del territorio. Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, caratterizzati da un contesto economico stabile e una forte domanda di prodotti Made in Italy, si distinguono per un elevato potere d’acquisto e una particolare attenzione alla qualità e al design. Motivo per cui l’associazione ha deciso di promuovere un’iniziativa online che vada a spiegare quelle che sono le occasioni e le opportunità per le nostre realtà lavorative. L’evento, che si terrà sotto forma di webinar il 26 febbraio dalle 17:00 alle 18:00, rappresenta un momento unico per acquisire strumenti strategici utili a sviluppare il proprio business nei mercati nordici, noti per l’elevata stabilità economica e la forte domanda di prodotti Made in Italy.
Finalità dell’Iniziativa
L’obiettivo centrale è fornire alle imprese una visione strategica e concreta sulle opportunità commerciali offerte dai mercati del Nord Europa. Attraverso una sessione generale, i partecipanti potranno acquisire: Una panoramica dettagliata sui principali trend economici e settori strategici nei Paesi scandinavi. Informazioni su come posizionare i propri prodotti o servizi, valorizzando i punti di forza del Made in Italy. Approfondimenti pratici per comprendere le dinamiche
di business e gli strumenti necessari per accedere a questi mercati.
Perché la Scandinavia?
La regione scandinava è una delle aree economicamente più dinamiche e stabili d’Europa, con un tasso di disoccupazione ai minimi e una crescente domanda di prodotti di qualità, innovativi e sostenibili. I consumatori e le imprese nordiche mostrano un forte interesse verso le eccellenze italiane, particolarmente nei settori dell’agroalimentare, macchinari, moda, arredo e green energy. Le tensioni geopolitiche globali e la necessità di accorciare le filiere hanno reso la Scandinavia un mercato ideale per le nostre imprese, capaci di offrire soluzioni competitive, personalizzate e sicure. Ad esempio, l’export di prodotti alimentari e bevande italiani ha registrato una crescita significativa, assorbendo oltre il 10% del vino italiano destinato all’Europa. Altri comparti, come la meccanica, il tessile e il farmaceutico, stanno registrando aumenti costanti grazie alla fiducia nelle aziende italiane come fornitori affidabili e di qualità.
Opportunità per le PMI Emiliane
Le imprese del territorio emiliano, già rinomate per la loro capacità di innovare e produrre eccellenze, trovano nei mercati scandinavi un terreno fertile per espandere la propria presenza internazionale. La sessione generale di “Focus Scandinavia” è studiata per fornire tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare questo passo con sicurezza e preparazione. L’evento sottolinea l’importanza di creare reti commerciali solide, approcciando questi mercati con un mix di tradizione e innovazione, puntando sulla personalizzazione e sulla qualità, valori cardine del Made in Italy.
Nuovo codice della strada: tutte le novità in vigore
A dicembre 2024 è entrato in vigore il nuovo codice della strada, introducendo regole più severe per alcol, droghe, monopattini, limiti di velocità. Vediamo nel dettaglio le principali modifiche
Una delle novità più rilevanti riguarda la lotta contro la guida sotto l’effetto di droghe. Risultare positivi ai test antidroga comporta il ritiro immediato della patente per almeno tre anni, senza dover dimostrare un’effettiva alterazione psico-fisica. È solo uno dei nuovi aspetti contenuti nel nuovo Codice della strada entrato in vigore agli sgoccioli del 2024 e che
abbiamo approfondito in un evento molto partecipato svolto a Sassuolo presso la nostra sede associativa alla presenza del nostro presidente Trasporti e presidente Confartigianato Nazionale Trasporti Amedeo Genedani e Gianni Ferri, esperto di diritto dei trasporti.
Per la guida in stato di ebbrezza, i tassi alcolemici e le sanzioni riman-
gono invariati, ma i recidivi dovranno installare obbligatoriamente l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’accensione dell’auto se viene rilevato alcol nel respiro. Chi non installa o manomette il dispositivo rischia multe fino a 316 euro.
Regole
più stringenti per i monopattini
I monopattini elettrici sono ora soggetti a norme più severe. È obbligatorio indossare il casco a tutte le età, avere assicurazione e targa adesiva plastificata. Inoltre, i monopattini devono essere dotati di indicatori di direzione e luci di frenata.
Questi veicoli possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità fino a 50 km/h, mentre è vietata la circolazione su piste ciclabili e aree pedonali. Anche il parcheggio è regolamentato: i monopattini pos-
Tra 11 e 40 km/h porta a una multa tra 173 e 694 euro, con la decurtazione di 5 punti (prima erano 3).
Tra 41 e 60 km/h la multa varia tra 543 e 2.170 euro, con la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, anche per i neopatentati.
Oltre 60 km/h, la multa raggiunge tra 845 e 3.382 euro, con la sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
sono essere lasciati solo negli spazi riservati a biciclette, ciclomotori e motoveicoli, ma mai sui marciapiedi.
Le multe sono elevate: chi guida senza casco può essere sanzionato con importi tra 50 e 100 euro, mentre l’assenza di targa o assicurazione può comportare sanzioni tra 100 e 400 euro. L’assenza di indicatori di direzione o luci di frenata porta a multe che variano da 200 a 800 euro.
Limiti di velocità e autovelox
Per le violazioni dei limiti di velocità, il nuovo Codice della Strada prevede multe più alte e un aumento dei punti decurtati dalla patente nei centri abitati. Superare il limite di velocità di:
Fino a 10 km/h comporta una multa tra 42 e 173 euro.
Inoltre, nei centri abitati, chi supera di oltre 10 km/h ma non oltre 40 km/h il limite di velocità due volte in un anno può vedersi infliggere una multa tra 220 e 880 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Limitazioni per i neopatentati
Per i neopatentati, ossia chi ha conseguito la patente da meno di tre anni, sono stati introdotti limiti più stringenti. Ora non è possibile guidare veicoli con potenza specifica superiore a 75 kW/t (circa 102 CV/t) e una potenza assoluta di 105 kW (circa 143 CV), indipendentemente dal peso del veicolo. Queste restrizioni si applicano per tre anni dal conseguimento della patente, rispetto al solo primo anno previsto dalla normativa precedente.
Aumento delle multe per infrazioni comuni
Alcune infrazioni quotidiane vedono un aumento delle multe. Chi usa lo smartphone alla guida rischia una multa di 250 euro, che sale a 350 euro per recidivi nell’arco di due anni. La sosta vietata negli stalli riservati ai disabili comporta multe di 165 euro per ciclomotori e 330 euro per automobili. Parcheggiare nelle corsie dei mezzi pubblici porta a una multa di 87 euro per ciclomotori e 165 euro per auto. Infine, nei passaggi a livello, chi attraversa con la sbarra abbassata o con il segnale attivato paga 200 euro di multa, mentre chi attraversa con la sbarra in movimento viene multato con 87
euro.
«Come associazione – ha dichiarato Genedani – è importante effettuare dei momenti di confronto e approfondimento come quello organizzato a Sassuolo per illustrare agli operatori del settore quelli che sono i cambiamenti e le novità. Abbiamo chiesto alcune modifiche che sono state accolte e altre che speriamo vengano accolte in futuro apportando qualche aggiustamento alla normativa, come la possibilità di condurre camion fino ai 70 anni di età vista la mancanza di autisti e il reinserimento del terzo trasportato, ossia la possibilità di poter accogliere sul mezzo un’ulteriore persona: in questo modo si riusciva anche a tramandare le conoscenze e la passione per il mestiere. Inoltre, un ulteriore tassello che ci preme sottolineare, è l’abolizione del pagamento in contanti delle sanzioni sugli accessori dei tempi di guida e di riposo. Sarebbe importante, poi, in caso di sospensione della patente di guida per mezzi pesanti, non fosse sospesa anche la patente B, per permettere comunque ai trasportatori di essere cittadini e di poter usare il proprio mezzo privato per la propria vita personale. Se devo giudicare la norma direi che il bicchiere sia mezzo vuoto, auspicavamo misure che andassero davvero a sostegno di una categoria importante come la nostra».
«È importante fare chiarezza, soprattutto per categorie come gli autotrasportatori – ha aggiunto Ferri –. Ci sono aspetti che forse avrebbero meritato una scrittura più puntuale. È giusto pretendere maggiore sicurezza e siamo soddisfatti degli inasprimenti delle pene per chi non rispetta le regole, cercando di arginare gli ancora troppi morti sulle strade. Sarebbe ancora più importante che le norme fossero scritte in maniera chiara che non ammetta fraintendimenti, abbiamo bisogno di poche normative ma ben chiare».
893 111 matteo.vezzani@lapam.eu
Premio Giovani Imprese EmiliaRomagna 2025
Torna il premio promosso dal Gruppo Giovani imprenditori di Confartigianato Emilia-Romagna: invia la tua candidatura entro il 16 febbraio
Il Premio “Giovani Imprese Emilia-Romagna 2025”, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato Emilia-Romagna, è riservato alle aziende operanti nel territorio dell’Emilia-Romagna i cui titolari o soci, giovani imprenditori e imprenditrici, abbiano dimostrato capacità innovative nella creazione e nella gestione dell’impresa e nel recupero delle imprese e dei mestieri della tradizione, e che siano promotrici dell’economia circolare e sostenibile.
Regolamento di partecipazione
Art.1 - Il progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura dell’impresa specialmente nel mondo giovanile, di far emergere i talenti imprenditoriali e di premiare le eccellenze attraverso un premio destinato alle imprenditrici ed agli imprenditori che meglio hanno saputo caratterizzare la loro azienda con fattori di cui sopra.
Art. 2 - Il riconoscimento previsto dal premio “Giovani Imprese Emilia-Romagna 2025” è destinato ai primi tre progetti che si saranno maggiormente distinti a livello globale e consiste nei seguenti voucher:
1. voucher del valore di 3.000 euro utilizzabile entro il 31/12/2025 a copertura di servizi o prestazioni della propria Associazione territoriale di riferimento.
2. voucher del valore di 2.000 euro utilizzabile entro il 31/12/2025 a copertura di servizi o prestazioni della propria Associazione territoriale di riferimento.
3. voucher del valore di 1.000 euro utilizzabile entro il 31/12/2025 a copertura di servizi o prestazioni della propria Associazione territoriale di riferimento.
Per le prime tre imprese classificate, inoltre, è prevista la promozione dei relativi progetti, mediante servizio fotografico, video dedicati, e con intervista, poi tradotti in una pubblicazione multimediale sui vari canali di comunicazione dell’Associazione di riferimento.
Alle prime tre imprese classificate, infine, è richiesto l’obbligo di associarsi a Confartigianato Imprese (qualora non risultassero già iscritte), tramite l’Associazione territoriale di riferimento.
Art. 3 - Al bando possono partecipare le imprese che vedono la presenza nella compagine societaria attiva di almeno un giovane imprenditore di età compresa tra i 18 e i 40 anni, operanti nella regione Emilia-Romagna, inquadrati come titolari, soci o collaboratori dell’impresa, che deve risultare iscritta alla CCIAA del territorio di riferimento al momento di presentazione del
bando.
Art. 4 - Possono partecipare al premio imprese appartenenti a tutti i settori economici. Le richieste di iscrizione dovranno essere necessariamente accompagnate dalla domanda di partecipazione allegata al presente Regolamento, da una relazione di massimo 5000 caratteri sull’attività imprenditoriale e sulla capacità di innovazione nella categoria scelta (art.5), e da un video di presentazione della durata massima di 2 minuti.
Art. 5 - Saranno ammesse a partecipare le imprese in grado di dimostrare capacità di innovazione nel modello organizzativo e nella gestione aziendale. Questo specificatamente rispetto alle seguenti categorie:
1. sostenibilità ambientale ed economia circolare;
2. uso di tecnologie digitali innovative;
3. capacità di fare rete;
4. capacità di incarnare lo “spirito artigiano”, in termini di abilità nel reinterpretare in chiave contemporanea mestieri tipici della tradizione artigiana, o nell’introdurre all’interno di attività ad elevato contenuto tecnologico innovativo elementi di aggancio e continuità con la cultura d’impresa propria della storia locale e nazionale.
INNOVARE OGGI PREMIO GIOVANI IMPRESE 2025 GUIDARE IL DOMANI
Le imprese che si distingueranno nei fattori chiave richiamati all’Art. 5 (una per ciascuna delle quattro cate gorie), riceveranno un voucher del valore di 500 euro utilizzabile entro il 31/12/2025 a copertura di servizi for mativi erogati da FORMart, ovvero dall’Ente di formazione accreditato di Confartigianato Imprese Emi lia-Romagna.
Ogni impresa può scegliere una categoria all’interno della quale competere, da segnalare in fase
premi in palio.
Art. 7 - Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 16 febbraio 2025. I candidati
saranno invitati a partecipare alla Convention del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Emilia-Romagna durante la quale si effettuerà anche l’attribuzione dei premi ai
Referente Movimento Giovani Imprenditori Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu
Corsi e Formazione organizzata da FORMart
Informatica base
Obiettivi: L’obiettivo di questo corso è di fornire informazioni preziose per poter usare da subito un PC: come è fatto, quali sono i programmi più utili per il lavoro e per il tempo libero. Inoltre viene spiegato come funziona Windows e quali sono i suoi strumenti di maggior utilità. Viene illustrato l’utilizzo di Internet e della posta elettronica. Vengono fornite avvertenze su come proteggersi dai virus.
Durata: 15 ore
Periodo: 10/03 – 24/03
Costo: € 150,00 +IVA
Team building aziendale per unire e motivare
Obiettivi: Questo corso aiuta a comprendere le dinamiche di base della gestione di gruppi di lavoro efficaci e della guida degli individui verso il raggiungimento degli obiettivi, mantenendo una forte attenzione sulle relazioni tra gli individui, con altri gruppi di lavoro, e soprattutto sul benessere individuale e organizzativi
Durata: 20 ore
Periodo: 05/03 – 16/04
Costo: Gratuito
Affrontare complessità e sfide professionali con il metodo mindfulness
Obiettivi: Con questo corso saprete sviluppare la capacità di attingere alle vostre risorse interiori per gestire lo stress e promuovere un pensiero proattivo, superare i pensieri limitanti, avvicinandovi a una visione più costruttiva e aperta al cambiamento e, non meno importante, migliorare il benessere personale e l’equilibrio emotivo, fondamentali per affrontare con efficacia nuovi progetti professionali.
Durata: 20 ore
Periodo: 05/03 – 16/04
Costo: Gratuito
Consulente
automobilistico per agenzia pratiche auto
Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso.
Durata: 33 ore
Periodo: 04/02 – 28/02
Costo: € 700,00 + IVA
Percorso di aggiornamento per installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (FER)
Obiettivi: L’Art. 15, del D.LGS. 28/2011 e S.M.I rende obbligatoria la frequenza di corsi di aggiornamento per Responsabili Tecnici installatori e manutentori di impianti a fonti energetiche rinnovabili. La DGR 1228/2016 ne ha successivamente stabilito gli standard formativi. Gli aggiornamenti illustrano sviluppi, innovazioni tecniche e normative di settore e applicazioni pratiche con riferimento alle seguenti tipologie di impianti FER: sistemi a biomassa, pompe di calore, sistemi solari termici e sistemi solari fotovoltaici.
Durata: 16 ore
Periodo: 17/02 – 24/02
Costo: € 240,00 esenti IVA
Percorso formativo per guida ambientale escursionistica
Obiettivi Diventare una Guida Ambientale Escursionista, professionista in grado di condurre turisti o gruppi in ambienti montani, collinari, acquatici, parchi e aree protette; Approfondire le tipicità dell’Emilia-Romagna per illustrare, durante l’escursione, gli aspetti ambientali, naturalisti e storici del territorio. Apprendere le basi di gestione economica e marketing turistico.
Durata: 150 ore
Periodo: 15/03 – 01/06
Costo: € 990 esenti IVA
Corso abilitante per accompagnatore turistico
Obiettivi: Il corso prepara all’abilitazione di accompagnatore turistico per lavorare all’interno di tour operator, agenzie di viaggio o in autonomia assistendo gruppi organizzati o singoli visitatori. L’abilitazione professionale, valida in Italia e all’estero, consentirà di curare il programma di viaggio e di guidare i turisti nelle zone turistiche di transito, segnalando le attrazioni più interessanti.
Durata: 150 ore
Periodo: 31/03 – 30/03
Costo: € 990 esenti IVA
Corso ed esame per il patentino F-GAS
Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame per lavorare con i gas refrigeranti fluorurati. Apprendi le normative nazionali ed europee, approfondisci le tecniche, esercitati sui quiz e confrontati con i docenti comodamente in webinar. Nella lezione finale completerai la tua preparazione in vista della prova pratica. I docenti del corso saranno gli esperti di Xenex, azienda specializzata in formazione e consulenza per impiantisti termoidraulici. Sono compresi nella quota di partecipazione l’iscrizione all’esame per il rilascio della certificazione e il materiale didattico.
Durata: 15 ore
Periodo: 17/03 – 18/03
Costo: € 665 +IVA
Aggiornamento addetti all’uso di PLE che possono operare con e senza stabilizzatori
Obiettivi: Il corso è rivolto a tutti i lavoratori addetti alla conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili che possono operare senza stabilizzatori.
Durata: 4 ore
Periodo: 12/02
Costo: € 70,00 +IVA
Aggiornamento addetti alla conduzione dei carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo
Obiettivi: Il corso è pensato per l’aggiornamento dei lavoratori addetti alla conduzione di carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede moduli pratici.
Durata: 4 ore
Periodo: 12/02
Costo: € 70,00 +IVA
Addetti alla conduzione dei carrelli elevatori industriali semoventi con conducente a bordo
Obiettivi: Il corso è rivolto agli addetti all’utilizzo dei carrelli industriali semoventi con conducente a bordo. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede esercitazioni operative.
Durata: 12 ore
Periodo: 26/02 – 28/02
Costo: € 220,00 +IVA
Addetti all’uso di PLE che possono operare con e senza stabilizzatori
Obiettivi: Il corso è rivolto ai lavoratori addetti all’uso sia di PLE con stabilizzatori che PLE senza stabilizzatori. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede moduli di formazione tecnica.
Durata: 12 ore
Periodo: 27/02 – 28/02
Costo: € 250,00 + IVA
Buste paga e contributi
Obiettivi: Il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia
Durata: 42 ore
Periodo: da 24/02 – 23/04
Costo: € 520,00 +IVA
OperazioneRif.PA2024-21170/RERapprovataconDGR 1133/2024indata17/06/2024erealizzatagrazieaiFondi EuropeidellaRegioneEmilia-Romagna
Parlare in pubblico:
the art of
public speaking in English
Obiettivi: La capacità di parlare in pubblico è un elemento indispensabile per chi rappresenta se’ stesso, la propria azienda o il proprio progetto in un contesto globale. Dimostrare sicurezza e self confidence, utilizzare la corretta gestualità e il giusto tono di voce è inoltre fondamentale per affrontare una presentazione in lingua straniera. Per poter frequentare con successo il percorso è richiesto il possesso della conoscenza di base di lingua inglese, che verrà valutata prima dell’avvio del corso attraverso un test.
Durata: 40 ore
Costo: finanziato
Aggiornamento ispettore revisione
Destinatari: Il corso è riservato a ispettori ed ex responsabili tecnici iscritti “ope legis “al Registro Unico per Ispettori di Revisione
Obiettivi: il corso di aggiornamento triennale per continuare a dirigere le attività di controllo e revisione e confermare la tua iscrizione al Registro Unico per Ispettori di Revisione.
Durata: 30 ore
Periodo: 04/04 – 19/04
Costo: € 450,00 esente IVA
OperazioneRif.PA2019-19950/RERautorizzatacondet.18659 indata06/09/2023dallaRegioneEmilia-Romagna.
Formazione teorica per l’esercizio dell’attività di estetista
Obiettivi: L’obiettivo del corso è conseguire l’abilitazione all’attività autonoma di estetista. Il percorso, rilasciando la necessaria abilitazione professionale, consente l’avvio di attività autonoma come estetista a quanti possiedono i requisiti previsi dall’art. 3 comma 1B/C della legge 1/90. L’abilitazione consente inoltre di ricoprire il ruolo di direttore tecnico per centri estetici, spa e centri benessere. Il corso è riservato a estetiste con esperienza lavorativa che desiderano completare il proprio percorso di formazione per dirigere un centro estetico a norma di legge.
Durata: 300 ore
Periodo: da marzo 2025
Costo: € 2.900,00 esente IVA
Corso di formazione teorica abilitante all’esercizio dell attività di acconciatore
Obiettivi: L’obiettivo del corso è conseguire l’abilitazione all’attività autonoma di acconciatore. Corso teorico sul trattamento della cute, del capello e la gestione del centro di bellezza.
Il percorso, rilasciando la necessaria abilitazione professionale, consente l’avvio di attività autonoma come acconciatore a quanti abbiano i necessari requisiti, ai sensi dell’art. 3 della L.174/2005. L’abilitazione consente inoltre di ricoprire il ruolo di direttore tecnico per saloni d’acconciatura. Il percorso di formazione è rivolto ad acconciatori con esperienza lavorativa che desiderano acquisire il titolo di abilitazione per dirigere un salone per uomo o donna
Durata: 300 ore
Periodo: da marzo 2025
Costo: € 3.100,00 esente IVA
Qualifica di acconciatore
Obiettivi: L’obiettivo del corso è ottenere la qualifica di acconciatura, il titolo valido in tutta Italia che consente di lavorare in saloni di bellezza per donna, uomo e barber. Il corso biennale ti offrirà una preparazione completa per sviluppare le competenze teoriche, le capacità pratiche e l’esperienza necessaria per svolgere la professione di acconciatore. Il corso ha la durata di 2 anni, durante i quali apprenderai come eseguire le principali tecniche da hairstylist e acquisirai le competenze per la cura dei capelli. Con i docenti specializzati in chimica, cosmetologia e tricologia conoscerai ogni aspetto dello studio del capello e sarai in grado di effettuare diagnosi tricologiche e trattamenti cosmetologici. In più parteciperai a 2 periodi in stage per fare pratica, acquisire esperienza e farti conoscere nel mondo del lavoro.
Durata: 1800 ore
Periodo: da febbraio 2025
Costo: € 6.900,00 esente IVA
Fisco
Riforma Irpef e IRES: il D.LGS n.192/2024 introduce alcune novità fiscali al reddito d’impresa
Per i contributi in conto capitale (da iscrivere in bilancio nel momento in cui esiste una ragionevole certezza per il riconoscimento degli stessi e la cui tassazione attualmente può avvenire nell’esercizio del relativo incasso o in quote costanti in 5 anni): viene eliminata la possibilità di ripartizione in quote costanti in 5 anni, la tassazione quindi avviene interamente nell’anno di incasso del contributo; Il criterio di valutazione adottato in conformità ai principi contabili ha anche rilevanza fiscale:
per le rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e per le opere forniture e servizi di durata infrannuale, che fiscalmente sono sempre stati valutati al costo: nel caso in cui la valutazione civilistica venga fatta sulla base ai corrispettivi pattuiti nel contratto, il medesimo criterio può assumere rilevanza anche a fini fiscali;
per le opere, forniture e servizi di durata ultrannuale: nel caso in cui la valutazione civilistica sia fatta “al costo” imputando i corrispettivi all’esercizio nel quale sono consegnate le opere o ultimati i servizi e le forniture, in conformità ai corretti principi contabili, può valere anche ai fini fiscali;
Per le operazioni in valuta estera: la valutazione al cambio di chiusura dei crediti o dei debiti in valuta assume rilevanza anche ai fini fiscali.
Le disposizioni saranno applicabili dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2023. Per le opere, i prodotti, le forniture e i servizi ancora in corso di lavorazione o di esecuzione al termine del periodo di imposta in corso al 31.12.2023 continueranno ad applicarsi le disposizioni fiscali previgenti.
Novità
dal 2025 nel
riaddebito delle spese dei professionisti
Per effetto della modifica ora non concorrono alla formazione del reddito imponibile i rimborsi delle spese sostenute dall’esercente arte o professione per l’esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al suo committente, ne consegue che i costi riferibili alle spese rimborsate non sono più deducibili. Si tratta, ad esempio, dei rimborsi per spese di viaggio, vitto e alloggio e per altre spese sostenute dal professionista per svolgere la propria attività. In tale categoria rientrano tutti i rimborsi con caratteristiche diverse da quelli afferenti alle spese anticipate dal professionista in nome e per conto del cliente.
Le nuove disposizioni si dovrebbero applicare per la determinazione dei redditi di lavoro autonomo prodotti a partire dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2024. Tuttavia, per le spese sostenute fino al 31/12/2024 dall’esercente arte o professione per l’esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente al committente e i relativi rimborsi da questi percepiti continuano, rispettivamente, a essere deducibili dal reddito di lavoro autonomo e a concorrere alla formazione del medesimo, secondo la previgente disciplina. Pertanto, fino a tale data, le somme in esame continuano a essere assimilate ai compensi, con obbligo di fatturazione e assoggettamento a ritenuta.
I termini per definire gli avvisi bonari passano da 30 a 60 giorni
I contribuenti hanno più tempo per regolarizzare gli avvisi bonari ricevuti dall’agenzia delle Entrate e derivanti da liquidazione automatica o dal controllo formale delle dichiarazioni. Onde ottenere la riduzione delle sanzioni al terzo (se si tratta di liquidazione automatica) o ai due terzi (se si tratta di controllo formale) la totalità delle somme o la prima rata in caso di rateizzo andranno pagate entro i 60 giorni dalla ricezione della comunicazione bonaria. La novità opera per le comunicazioni elaborate dal 1° gennaio 2025.
Lavoro
Le novità contenute nel collegato lavoro
Modifiche al Testo Unico sulla Sicurezza del lavoro (art. 1)
Viene abolito il “tesserino di cantiere” per il settore edile, anche perché comunque questo obbligo, nella più parte dei casi, è ricompreso in quello di dotare i lavoratori (autonomi e dipendenti) di analogo tesserino per tutte le attività svolte in appalti e subappalti.
Compatibilità tra attività lavorativa e fruizione di ammortizzatori sociali (art. 6)
Il lavoratore che svolge attività di lavoro (subordinato o autonomo) durante il periodo di fruizione di un ammortizzatore sociale perde il diritto al relativo trattamento per le sole giornate di lavoro effettuate; è suo onere comunicare preventivamente all’INPS la nuova occupazione (pena la decadenza al diritto dell’intero trattamento di integrazione salariale), ma per i rapporti di lavoro dipendente le comunicazioni effettuate dai datori di lavoro (Unilav/SARE) sono ritenute valide al fine dell’assolvimento dell’obbligo.
Limiti di ricorso alla somministrazione di lavoro (art. 10)
Si allargano le maglie di possibile ricorso al lavoro somministrato; aumentano i lavoratori inviati dall’agenzia che possono essere esclusi dai limiti di contingentamento (rispetto all’organico dell’utilizzatore, dove si computano i lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio).
Interpretazione autentica sul concetto di “stagionalità” (art. 11)
La più ampia interpretazione del Collegato ne allarga la definizione anche
a tutti quegli ambiti in cui si hanno intensificazioni produttive o picchi di lavoro. L’intervento del legislatore ha importanti impatti, dato che per il lavoro a termine “stagionale” vengono meno tutta una serie di limiti, divieti o vincoli invece previsti per i contratti a termine “ordinari”. Si demanda comunque ai contratti collettivi di lavoro il compito di individuare quelle specifiche esigenze / casistiche che legittimino il ricorso al lavoro stagionale così come ri-definito.
Periodo di prova nel contratto a tempo determinato (art. 13)
Il legislatore introduce un quadro di riferimento certo e definito su questo specifico ambito, stabilendo che –nel contratto a tempo determinato – il periodo di prova – salve diverse previsioni da parte della contrattazione collettiva – è pari ad un giorno per ogni 15 di calendario, con una durata minima pari a 2 giorni e una durata massima pari a 15 giorni per contratti fino a 6 mesi, che diventano 30 per quelli superiori a 6 mesi di durata fino a un anno.
Comunicazioni smart working (art. 14)
Il termine viene fissato “a regime” nei 5 giorni successivi rispetto all’inizio / fine della prestazione resa in regime di smart working.
Risoluzione del rapporto di lavoro: le dimissioni per fatti concludenti (art. 19)
La nuova norma prevede che l’assenza ingiustificata del lavoratore che si prolunghi oltre il termine previsto dal contratto collettivo applicato o, in mancanza di indicazione contrattuale, per oltre 15 giorni, comporta la risoluzione del rapporto di lavoro per fatti concludenti (il lavoratore può comunque dimostrare la sua impossibilità, per causa di forza maggiore o per fatto imputabile al datore di lavoro, a comunicare i motivi che giustificano l’assenza). Dal punto di vista procedurale, il datore di lavoro – prima di interrompere il rapporto per fatti concludenti – è chiamato a dare comunicazione dell’assenza prolungata del dipendente all’Ispettorato territoriale del Lavoro, che potrà eventualmente esperire gli accertamenti del caso.
Conciliazione in sede sindacale “a distanza” (art. 20)
La norma prevede ora la possibilità di svolgere “in modalità telematica e mediante collegamenti audiovisivi” le conciliazioni lavoristiche ex artt. 410 e ss. C.P.C.
Dilazione debiti contributivi / assicurativi (art. 23)
Si potranno chiedere fino a 60 rate mensili (prima il limite massimo era un massimo di 24) per il pagamento dilazionato a INPS e INAIL di debiti contributivi / premi assicurativi
Bandi
Bando ISI 2024
L’Inail ha annunciato il Bando Isi 2024 per incentivare le imprese a realizzare progetti che migliorino le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. Il bando mira a sostenere interventi che riducano significativamente i rischi nei luoghi di lavoro, promuovendo l’adozione di soluzioni innovative per diminuire emissioni inquinanti, migliorare l’efficienza e la sostenibilità, ridurre i livelli di rumorosità e mitigare i rischi infortunistici e quelli derivanti da operazioni manuali. Il bando si rivolge a imprese, incluse quelle individuali, iscritte alla CCIAA ed enti del terzo settore. Il finanziamento, in conto capitale, copre una percentuale delle spese ammissibili al netto dell’IVA, variabile in base all’Asse di finanziamento:
Assi 1, 2, 3 e 4: contributo pari al 65% delle spese ammissibili, con un minimo erogabile di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro; Asse 5: destinato alle imprese agricole, prevede un contributo del 40% per la generalità delle imprese e del 50% per i giovani agricoltori, con finanziamenti compresi tra 1.000 e 60.000 euro.
L’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000,00 euro e uno massimo di 130.000,00 euro: non è previsto limite minimo per le imprese con meno di 50 dipendenti richiedenti un finanziamento per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (Asse 1.2). Sono previsti cinque assi di finanziamento, ciascuno per specifiche tipologie di progetti, tra cui riduzione dei rischi tecnopatici, adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, riduzione dei rischi infortunistici, bonifica da materiali contenenti amianto e progetti per MPI di specifici settori (finanziamenti dedicati all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature che migliorino la sicurezza e l’efficienza produttiva).
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Credito e Finanza Agevolata all’indirizzo secofin@lapam.eu. contattare l’ufficio Credito e Finanza Agevolata di Lapam Confartigianato all’indirizzo secofin@lapam.eu.