Imprese & Territorio 06 2024 – Tre giorni di approfondimento e arricchimento

Page 1


Tre giorni di approfondimento e arricchimento: il successo del MoRe Impresa Festival e di Manifatture Aperte 2024

Pablo Trincia al MoRe: «Talento, passione e impegno non devono mai mancare, nessuno ti regala niente»

novembre dicembre

Come la geopolitica impatta sulle micro e piccole imprese del territorio?

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea Nazionale di Confartigianato

ARTICOLI DI COPERTINA

Tre giorni di approfondimento e arricchimento: il successo del MoRe Impresa Festival e di Manifatture Aperte 2024

Si è concluso il quinto appuntamento con il nostro MoRe Impresa Festival e con esso anche la terza edizione di Manifatture Aperte. Tre giorni di festival dedicati al mondo del lavoro, dei giovani e delle imprese. Appuntamenti che hanno saputo regalarci grandi soddisfazioni sotto diversi punti di vista, anticipati da una grande novità: un ciclo di tre conferenze con i collaboratori di Aliseo, giornale online che tratta di geopolitica. Carpi, Modena e Sassuolo hanno ospitato gli eventi per parlare di come la geopolitica impatta sul mondo delle micro, piccole e medie imprese. Approfondire queste tematiche in tre poli importanti della nostra area ha rappresentato un avvicinamento significativo al MoRe Impresa Festival, che ha avuto un esito positivo anche per quanto riguarda Manifatture Aperte: le sale gremite, l’interesse vivo da parte di imprenditori, collaboratori, colleghi e studenti così come la partecipazione di ospiti di rilevanza nazionale, hanno confermato l’importanza e l’attualità dei temi che abbiamo scelto di affrontare.

Il filo conduttore di quest’anno, il lavoro, declinato da diversi punti di vista, ha dato vita a riflessioni e dibattiti di altissimo livello. Lavoro e informazione, lavoro e welfare, lavoro e intelligenza artificiale, lavoro e sostenibilità, lavoro e salute: ognuna di queste tematiche è stata approfondita con competenza, offrendo spunti cruciali per chi opera in questi ambiti e per chi guarda al futuro con il desiderio di comprendere le trasformazioni in atto. Questi temi, non solo al centro del dibattito pubblico, ma anche del quotidiano impegno delle imprese, sono stati affrontati in modo pragmatico e partecipato.

A rendere questo festival speciale è stato, inoltre, il grande successo dell’iniziativa dedicata agli studenti. Portare i giovani nelle imprese, far loro conoscere da vicino il mondo del lavoro, significa piantare un seme importante per il futuro. L’entusiasmo con cui gli imprenditori hanno accolto i ragazzi, offrendo loro una visione reale delle dinamiche azien-

dali, ha confermato l’importanza di questo ponte tra scuola e lavoro, che siamo convinti debba essere sempre più solido e strutturato.

Siamo felici che il nostro festival si sia confermato un momento di incontro e confronto prezioso per la comunità imprenditoriale e lavorativa. Un successo che non sarebbe stato possibile senza il contributo di tutti: dai relatori, agli imprenditori presenti, fino agli studenti che hanno portato il loro sguardo giovane e curioso e ai partner che hanno supportato l’iniziativa. Questo ci sprona a continuare su questa strada, con la consapevolezza che il dialogo, l’informazione e il confronto sono fondamentali per affrontare le sfide che il mondo del lavoro ci pone di fronte.

Non possiamo che rinnovare l’appuntamento con la prossima edizione, certi che ancora una volta sapremo creare un’occasione di crescita e confronto.

Segretario Generale Lapam Confartigianato

6

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Andrea Gori, il “sommelier informatico”: «L’IA al servizio del vino»

7

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Sicurezza generale dei prodotti: dal 13 dicembre in vigore il Regolamento UE

8

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

L’agricoltura del futuro: opportunità di formazione gratuita per diventare Digital Farming Specialist

9

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Fatturato delle imprese nel primo semestre 2024: a Modena e Reggio si assiste a un lieve calo

10

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

R.E.N.T.R.I.: la rivoluzione digitale nella gestione dei rifiuti

06

NOVEMBRE DICEMBRE 2024

12

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Al Teatro Carani di Sassuolo la storia di quattro imprenditori davanti a 300 studenti

14

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Orientamento e formazione ai ragazzi di terza media di Concordia e San Possidonio

15

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Lapam Confartigianato e Confcooperative Terre d’Emilia: «Un’alleanza per lo sviluppo»

17

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Il Concerto di Natale 2024 a sostegno della Cooperativa Sociale Madre Teresa

18

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Il Presidente della

Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea Nazionale di Confartigianato

19

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Come la geopolitica impatta sulle micro e piccole imprese del territorio?

22

FOCUS

Giovani e mercato del lavoro

Analisi del nostro ufficio studi

COPERTINA

24

MoRe Impresa Festival 2024 Pablo Trincia si racconta al MoRe Impresa Festival: «Talento, passione e impegno non devono mai mancare, nessuno ti regala niente»

La serata inaugurale della 5a edizione del MoRe Impresa Festival affidata a una delle voci più riconosciute del nostro Paese

IN COPERTINA

28

MoRe Impresa Festival 2024 Lavoro e sostenibilità

Marco Gisotti: come operare in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale

29

MoRe Impresa Festival 2024 Lavoro e informazione

Viola Stefanello: come riconoscere le fake news e l’affidabilità delle fonti IN COPERTINA

30

MoRe Impresa Festival 2024 Lavoro e Intelligenza

Artificiale

Francesca Giubelli: i nuovi strumenti di IA per la creazione di “nuovi” lavori

31

MoRe Impresa Festival 2024 Lavoro e Persona

Padre Natale: conciliare il lavoro con il rispetto della persona e della sua vita privata IN COPERTINA

IN COPERTINA

32

MoRe Impresa Festival 2024 Lavoro e Salute

Enirco Cozzi: il benessere dei collaboratori sul luogo di lavoro

IN COPERTINA

33

MoRe Impresa Festival 2024

Il nostro grazie a imprese e scuole partecipanti a Manifatture Aperte 2024

Il successo dell’edizione numero 3 di Manifatture Aperte passa anche e soprattutto dalla disponibilità a imprese e scuole nell’aderire al progetto

Delibere Consiglio

Direttivo GENERALE

LEGNO E ARREDO

Futuro incerto, Telleri: «Ristabilire le detrazioni minori e puntare sulla formazione»

38

AUTORIPARAZIONE

Cambio gomme e PFU: «Necessario risolvere il problema il prima possibile»

42

BENESSERE Lapam Confartigianato, FORMart e Associazione Angela Serra insieme per l’evento benefico “Fatti bella donando al COM”

44

COMMERCIO

Le nuove frontiere del commercio, la storia di Luke & Pole

Tutti i numeri di Imprese & Territorio

TRASPORTI

45

MOVIMENTO DONNE IMPRESA Più competenza meno violenza 39

Albo autotrasporto: apertura della procedura di pagamento Quote 2025

40

MECCANICA

Crisi della meccanica e dell’automotive: mix velenoso per 3.752 imprese modenesi e 3.105 imprese reggiane

46

TURISMO

Grandi Speranze: l’evento sul turismo a Zocca con Claudio Visentin

MODA

Novità per il settore moda: Il Decreto Legge introduce integrazione salariale e misure contro il lavoro sommerso

48

CASSETTA DEGLI ATTREZZI Fisco Lavoro Bandi

50

FORMAZIONE Corsi e Formazione organizzata da FORMart

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Fabio Brusini. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111

Andrea Gori, il “sommelier

informatico”: «L’IA al servizio del vino»

Ospite di un evento presso la Cantina Divinja di Bomporto, il “sommelier informatico” Andrea Gori ha spiegato come i nuovi strumenti di IA possono contribuire alla promozione del vino

Uno dei prodotti tipici del territorio, sia locale che nazionale, nell’epoca della rivoluzione digitale: come promuovere il vino al giorno d’oggi? Ne abbiamo parlato durante un evento organizzato dalla nostra associazione a Bomporto presso la Cantina Divinja dal titolo: “La promozione del vino nell’era della rivoluzione digitale“, insieme a uno dei massimi esperti di comunicazione digitale e wine, Andrea Gori il “Sommelier Informatico”.

«L’intelligenza artificiale va pensata un po’ come quando nacque internet – spiega Gori –: è un nuovo modo di distribuire informazioni e di conseguenza, più che essere uno strumento, è un paradigma nuovo della società. Qualsiasi operazione che noi facciamo può essere aiutata dall’intelligenza artificiale. Di conseguenza, nel mondo del vino, anche se magari non ce ne rendiamo conto, sono già numerosi questi aspetti. L’intelligenza artificiale migliorerà tanti processi che oggi sono già comunque nuovi rispetto a tanto tempo fa». Gori, che ha saputo coniugare la sua passione per il vino con la tecnologia, diventando

una delle venti figure più influenti al mondo nel settore vinicolo sul web, ha proseguito soffermandosi anche sul titolo di “sommelier informatico”: «Mi sono chiamato sommelier informatico quando ancora informatica si riferiva a qualcosa di diverso da come la intendiamo noi oggi – continua Gori –. All’epoca nessuno scriveva sui blog, nessuno scattava le foto, nessuno registrava video e quindi mi definivo sommelier informatico. Ora mi definisco “sommelier potenziato con l’AI” perché mi sono reso conto che tanti

dei processi che faccio possono essere velocizzati e semplificati con l’IA». Va da sé che, in conclusione, risulta facile provare a “giocare” con l’intelligenza artificiale, abbinando un vino a uno strumento di IA. «Si parla spesso di quanto sia difficile il Sorbara – conclude il “sommelier potenziato con l’AI” –, spesso non si sanno neanche gli esiti che risultano. Ecco quando tu vai a disegnare con l’intelligenza artificiale, tu pensi di scrivere un prompt dettagliato e giusto però magari appare qualcosa che non pensavi di avere scritto. Da questo punto di vista il Sorbara ci assomiglia, perché nonostante tu possa pensare di aver creato un certo tipo di caratteristiche, in bottiglia trovi qualcosa di diverso. Le versioni un po’ più amabili del Lambrusco invece le paragonerei più a ChatGPT, più gentile, più delicato, ti ringrazia quando lo usi. Ecco da quel punto di vista l’amabilità del Lambrusco è perfetta. Oppure strumenti più complessi come Gemini di Google che possiamo avvicinarlo a un Lambrusco mantovano un po’ più rigoroso e serio, con l’impostazione un po’ più scientifica». 

Chi è Andrea Gori, sommelier informatico

Cresciuto in una famiglia di ristoratori fiorentini (Trattoria da Burde, votata miglior Trattoria d’Italia nel 2023 e nel 2024) ed è laureato in biologia molecolare. Pioniere come podcaster, YouTuber italiano del vino, ha provato a rivoluzionare la comunicazione enogastronomica online attraverso vari blog e piattaforme digitali fondando Dissapore e Intravino, con il quale continua a collaborare. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il titolo di Miglior Sommelier Toscana 2006, vice campione Europeo Sommelier 2008 e Ambassadeur du Champagne per l’Italia 2011.

Andrea Gori alla Cantina Divinja di Sorbara

Sicurezza

generale dei prodotti:

dal 13 dicembre in vigore il Regolamento UE

Il nuovo Regolamento modifica la Direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti

Una risposta alle evoluzioni tecnologiche e alle dinamiche del mercato digitale, garantendo una maggiore protezione per i consumatori europei. Entrerà ufficialmente in vigore il 13 dicembre 2024 Il Regolamento (UE) 2023/988, approvato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio il 10 maggio 2023, sostituendo la Direttiva 2001/95/CE. Scelto per assicurare l’uniformità normativa tra tutti gli Stati membri dell’UE, a differenza della Direttiva che permetteva una certa discrezionalità nazionale, il Regolamento è vincolante e direttamente applicabile in ciascun Paese, senza necessità di leggi di recepimento. Questo cambiamento mira a standardizzare le regole per la sicurezza, evitando incongruenze e assicurando una maggiore efficacia della vigilanza del mercato. Si applicherà ai prodotti immessi o messi a disposizione sul mercato europeo, inclusi prodotti nuovi, usati, riparati o ricondizionati. Tuttavia, vi sono eccezioni importanti: sono esclusi, per esempio, i

medicinali, gli alimenti, i mangimi, e i prodotti fitosanitari. Non rientrano nell’ambito di applicazione anche le attrezzature gestite da fornitori di servizi di trasporto, oggetti d’antiquariato, e prodotti geneticamente modificati per usi confinati. Una delle novità più rilevanti riguarda le vendite a distanza: i prodotti venduti online sono equiparati a quelli venduti offline. È sufficiente che un prodotto sia messo a disposizione tramite un’offerta di vendita destinata ai consumatori europei perché rientri nelle regole di sicurezza, aumentando così la responsabilità degli operatori di e-commerce. Il Regolamento ridefinisce cosa significhi per un prodotto essere sicuro. La normativa richiede che, oltre alle caratteristiche fisiche e all’etichettatura tradizionale, vengano considerati altri fattori, come:

 effetto su altri prodotti: l’interazione tra prodotti deve essere valutata per evitare rischi combinati

 etichettatura e avvertenze: devono essere chiare, soprattutto per bambini, anziani e persone con disabilità

 cybersecurity: i prodotti tecnologici devono essere protetti da attacchi informatici, con particolare attenzione alla prevenzione di influenze esterne che possano compromettere la sicurezza

 uso improprio prevedibile: l’aspetto del prodotto non deve indurre i consumatori a utilizzarlo in maniera pericolosa

Il Regolamento impone obblighi stringenti a fabbricanti, importatori e distributori. Ogni operatore è responsabile della sicurezza del prodotto lungo tutta la catena di distribuzione. Tra i principali compiti, i fabbricanti devono garantire la conformità dei prodotti e mantenere una documentazione tecnica dettagliata, gli importatori sono tenuti a verificare che i prodotti non presentino rischi per la sicurezza prima di immetterli sul mercato UE e i distributori devono conservare e trasportare i prodotti in modo che non ne venga compromessa la sicurezza.

Il Regolamento dedica una parte significativa ai diritti dei consumatori, rafforzando la loro posizione. In caso di problemi, i consumatori hanno diritto a rimedi che includono riparazione del prodotto, sostituzione con uno di pari valore e qualità e rimborso completo del prezzo pagato. 

L’agricoltura del futuro: opportunità di formazione gratuita per diventare Digital Farming Specialist

FORMart propone un corso IFTS gratuito per diventare Tecnico esperto nella gestione di sistemi per la sostenibilità ambientale specializzato in agricoltura digitale

Il settore agricolo sta attraversando una profonda trasformazione grazie all’integrazione delle nuove tecnologie digitali. L’agricoltura di precisione, l’automazione, la sensoristica e l’analisi dei big data stanno rivoluzionando il modo in cui coltiviamo e produciamo cibo. Per rispondere a questa domanda di competenze specializzate, FORMart, con il sostegno dei Fondi Europei della Regione Emilia-Romagna, propone un percorso formativo, della durata di 800 ore, che si svolgerà da gennaio a ottobre 2025 presso la sede FORMart di Modena. Il programma, strutturato in 495 ore di formazione d’aula, 295 ore di stage e 10 ore di project work, offre una preparazione completa e professionalizzante. Al termine del percorso, previo superamento dell’esame finale, verrà rilasciato un Certificato di specializzazione tecnica superiore in Tecniche Dei Sistemi Di Sicurezza Ambientale E Qualità Dei Processi Industriali.

I destinatari del corso sono giovani e adulti, occupati o disoccupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore e residenti o domiciliati in Emilia-Romagna. L’accesso è consentito anche a chi è in possesso dell’ammissione al quinto anno dei percorsi liceali o ha conseguito un diploma professionale coerente con il profilo. Per partecipare è necessario possedere competenze informatiche di base, come l’utilizzo del personal computer e dei princi-

pali sistemi operativi, e un livello di inglese CEF A2. Dall’introduzione all’Agricoltura di Precisione all’analisi con software QGIS, dalla mappatura di parametri biologici/agronomici delle colture alle tecniche e sistemi di precision feeding, passando per il telerilevamento delle colture in crescita e i sistemi di irrigazione di precisione e fertirrigazione: sono solo alcuni degli innumerevoli argomenti che si tratteranno durante il corso. La selezione prevede una prima fase di verifica delle competenze pregresse tramite un test. I candidati che superano il punteggio minimo accedono alla seconda fase, composta da un test attitudinale e un colloquio motivazionale individuale.

Il corso si avvale della collaborazione di partner istituzionali, tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore, diversi istituti superiori e numerose aziende leader nel settore agricolo e tecnologico. La formazione teorica è integrata da sessioni pratiche in azienda, come la dimostrazione dell’impianto agrivoltaico sperimentale presso l’Università Cattolica, i laboratori di robotica e la visita al vigneto di precisione presso l’ITS Ignazio Calvi, e i laboratori di rilievo fotogrammetrico con droni. Le iscrizioni sono aperte fino al 10 gennaio 2025. Per candidarsi è necessario inviare la scheda di iscrizione, un documento di identità e il CV firmato via mail o presso la sede FORMart di Modena. 

OperazioneRif.PA2024-22124/RERapprovataconatton.1746del26/08/2024,realizzata grazieaiFondiEuropeidellaRegioneEmilia-Romagna.CanaledifinanziamentoFSE+2Istruzioneeformazione

Fatturato delle imprese nel primo semestre 2024: a Modena e Reggio si assiste a un lieve calo

L’indagine del nostro ufficio studi ha monitorato l’andamento del fatturato su un campione di imprese associate nel primo semestre 2024

Un fatturato complessivo di 5,5 miliardi di euro, in calo del 2,4% rispetto al primo semestre 2023. È il principale dato fotografato dal nostro ufficio studi su un’indagine relativa al fatturato nei primi sei mesi del 2024 su un campione di 3.830 imprese associate. Tra queste, le imprese modenesi, come emerge dal quadro, vedono un calo di fatturato meno accentuato pari all’1,4%, per quelle reggiane è del 5,5%.

Per quanto concerne la manifattura, il comparto segna il calo più accentuato registrando un -16,5% del valore del fatturato rispetto al primo semestre 2023. Nel dettaglio, tra i principali settori maggiormente rappresentati, le imprese della fabbricazione di prodotti in metallo segnano un -24,4%. Allargando all’intero comparto della meccanica (tra cui rientra oltre alla fabbricazione di prodotti in metallo anche la fabbricazione di macchinari e la riparazione, manutenzione e installazione di macchinari) si osserva un calo del 20,7%. Il comparto della moda (che comprende tessile, abbigliamento e calzature) segna un -9,1% rispetto al

primo semestre 2023.

Le costruzioni risultano essere il secondo comparto con il calo di fatturato più marcato evidenziando un -6,2%. Il campione di questo settore è composto da imprese che si occupano di completamento e finitura di edifici, come posatori e imbianchini, che osservano un calo del 5,7% del fatturato, da impiantisti (installazione di impianti elettrici, idraulici, ed altri lavori di costruzione e installazione) che segnano un -6,3% e da imprese che si occupano di costruzione di edifici residenziali e non che registrano un più marcato -14,8%. Cresce il fatturato dei servizi con differenze tra i vari settori. I servizi alle imprese vedono crescere complessivamente il fatturato del primo semestre 2024 dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Entrando nel dettaglio tra i principali settori, le attività immobiliari segnano un -5,7% del fatturato, mentre le imprese del trasporto merci e passeggeri vedono un calo del 1,1%. Di queste però il trasporto di merci su strada (che rappresenta la maggior parte di questa tipologia di imprese)

ristoranti con un +6,9%, mentre i bar e altri esercizi simili senza cucina segnano un contenuto +1,8%.

Il settore del commercio e autoriparazione registra l’incremento maggiore di fatturato con un +7,9%, trainato dal commercio all’ingrosso (+21,4%) e dall’autoriparazione (+11,4%), mentre il commercio al dettaglio è in calo del 2,8%. Nel dettaglio si osserva una crescita del fatturato dell’11,6% nella manutenzione e riparazione di autoveicoli, gli intermediari del commercio vedono un +40,9%, mentre il commercio al dettaglio di altri prodotti in esercizi specializzati cresce dell’1,1%.

Considerando la dimensione aziendale delle imprese con dipendenti, risultano avere una crescita del fatturato soltanto le micro imprese con 1-4 dipendenti (+1,5%), che rappresentano il 67,4% del campione in esame. Al contrario, si osservano variazioni negative sia per le micro imprese con più di 5 dipendenti ma meno di 10 (-4,1%) che tra le piccole imprese con 10-49 dipendenti (-8,1%) che sono prevalentemente manifatturiere. 

R.E.N.T.R.I.: la rivoluzione digitale nella gestione dei rifiuti

La nostra associazione ha accompagnato le imprese nell’approfondire questa novità

Ci si prepara ad un cambiamento epocale nella gestione dei rifiuti con l’introduzione del R.E.N.T.R.I. (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti). Questo sistema informativo, promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), promette di digitalizzare completamente i documenti relativi alla gestione dei rifiuti, semplificando gli adempimenti burocratici e garantendo una maggiore trasparenza e tracciabilità. Il cuore del R.E.N.T.R.I. è l’iscrizione obbligatoria per diverse categorie di operatori: gestori, trasportatori, soggetti delegati e produttori di rifiuti pericolosi e non con più di 50 dipendenti

dovranno iscriversi al portale tra il 15 dicembre 2024 e il 13 febbraio 2025. Produttori di rifiuti pericolosi e non con più di 10 dipendenti dovranno iscriversi tra il 15 giugno 2025 e il 14 agosto 2025, mentre produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti avranno tempo tra il 15 dicembre 2025 e il 13 febbraio 2026. L’iscrizione al portale R.E.N.T.R.I. segna l’inizio di una serie di importanti cambiamenti, tra cui un nuovo modello di registro carico e scarico rifiuti. Fino alla data di iscrizione al R.E.N.T.R.I. il registro dovrà essere compilato in formato cartaceo, stampando un modello disponibile sul portale e vidimandolo presso la Camera di Commercio. Dalla data

di iscrizione al R.E.N.T.R.I. il registro diventerà digitale, con vidimazione digitale tramite un codice univoco rilasciato dalla Camera di Commercio. Dal 13 febbraio 2025 il FIR, sia cartaceo che digitale, dovrà essere vidimato digitalmente con un codice univoco e un contrassegno rilasciati dalla Camera di Commercio tramite il portale R.E.N.T.R.I, mentre a partire dal 13 febbraio 2026 i soggetti iscritti al R.E.N.T.R.I. gestiranno il FIR esclusivamente in formato digitale. I dati contenuti nel registro di carico e scarico dovranno essere trasmessi mensilmente al R.E.N.T.R.I. in formato digitale, a partire dalla data di iscrizione. L’introduzione del R.E.N.T.R.I. rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore della gestione dei rifiuti. La digitalizzazione dei processi ha l’obiettivo di semplificare gli adempimenti, migliorare il controllo e la tracciabilità dei rifiuti, e contribuire alla tutela dell’ambiente. Per tutti gli aspetti informativi gli esperti PAS della nostra associazione rimangono a disposizione. 

Chi è soggetto al R.E.N.T.R.I.

 Gestori, trasportatori, soggetti delegati e produttori di rifiuti pericolosi e non con più di 50 dipendenti.

 Produttori di rifiuti pericolosi e non con più di 10 dipendneti

 Produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti

Cartoleria

Bilance

Computer touch e palmari

Registratori telematici

Software gestionali

Tim + edison

Rendi smart la tua azienda:

Ricci e Caselli è qui per aiutarti.

Soluzioni hardware, software, connettività e cancelleria al tuo servizio.

Più di 40 anni di esperienza sul territorio modenese hanno fatto di Ricci e Caselli un punto di riferimento nel settore delle tecnologie, della connettività e della fornitura di materiali da ufficio Scegli i dispositivi migliori, i software più adatti alle tue esigenze, trova il contratto fibra, luce e gas su misura per te: il nostro team è in grado di identificare le soluzioni migliori per te e la tua azienda

Dal settore alberghiero, ai ristoranti fino al retail, grazie alla partnership con i più importanti produttori del mercato la nostra gamma copre tutte le esigenze di mercato.

Contattaci e fissa un appuntamento:

Ricci & Caselli s.a.s. info@ricciecaselli.it www.ricciecaselli.it

Al Teatro Carani di Sassuolo la storia di quattro imprenditori davanti a 300 studenti

Una mattinata di promozione del lavoro autonomo e di avvicinamento del mondo della scuola al mondo dell’impresa: questa la mission dell’associazione con la promozione dell’evento al Teatro Carani di Sassuolo

Erano oltre 300 gli studenti di Baggi e Volta di Sassuolo che hanno assistito all’evento promosso dalla nostra associazione al Teatro Carani per analizzare la figura dell’“Imprenditore del domani”. Quattro giovani imprenditori locali hanno raccontato a agli scolari la loro storia d’impresa. Desanka Plepci de La Taverna di Via Pia, Lorenzo Giacobazzi di Lorenzo Gelateria e Pasticceria, Andrea Ferrari di Autosalone Ferrari e Punta-Tacco e infine Giacomo Monari di Cartrisa, hanno spiegato che cosa li ha spinti a diventare imprenditori, a subentrare nell’azienda di famiglia o a creare da zero la loro attività. Un incontro aperto da Monica Salvioli, responsabile dell’ufficio studi associativo, che ha illustrato ai ragazzi i dati del tessuto socio-economico del Comune di Sassuolo e si è concentrata su

quali siano i mestieri più ricercati dalle imprese del territorio e quali siano i principali step da seguire per coloro che vogliono dare vita al loro sogno. Il 65% dei ragazzi che oggi sono a scuola farà un mestiere che non è stato ancora inventato. Oggigiorno il “fare impresa” per i giovani è un’opportunità di crescita personale e professionale grazie al connubio tra tradizione e innovazione, orari flessibili, creatività e autonomia. L’88% degli under 35 cerca un lavoro libero e creativo. Ma nell’analisi dell’ufficio studi, oltre al lavoro autonomo, c’è stato spazio anche per un focus dei mestieri più ricercati dagli imprenditori. Nel 70% dei casi le attività cercano persone con un diploma professionale (di indirizzo elettrico, termoidraulico, edile, agroalimentare). Un quadro confermato dalle testimonianze degli

I nostri dirigenti insieme al Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, alla creator digitale Martina Strazzer e agli imprenditori che hanno raccontato la loro

imprenditori presenti sul palco, a cui nella seconda parte della mattina si è aggiunta anche la voce di Martina Strazzer, content creator modenese, che ha svelato alcuni retroscena del suo brand di gioielli Amabile. «Come associazione – precisa Gilberto Luppi, presidente dell’associazione –, siamo impegnati a rafforzare questo legame tra imprese e scuole, convinti che il vero valore dell’impresa risieda anche nella sua capacità di formare, ispirare e sostenere le nuove generazioni. Ringraziamo gli istituti scolastici, gli studenti e i nostri imprenditori. Il nostro impegno è e sarà sempre volto a costruire un ponte solido tra chi è pronto a sognare e chi, da tempo, è abituato a fare». Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam, aggiunge: «In un mondo in cui le sfide del lavoro e dell’impresa sono in trasformazione, è cruciale costruire percorsi che consentano ai giovani di entrare in contatto con il mondo reale del fare e del creare valore. La nostra missione come associazione è chiara: connettere il mondo dell’impresa con quello delle scuole, creando ponti che permettano ai giovani di immaginare e, soprattutto, costruire il loro futuro professionale. L’iniziativa che abbiamo organizzato rappresenta una delle tappe più significative di questo percorso. Abbiamo voluto offrire ai ragazzi l’opportunità di ascoltare storie autentiche, fatte di passione, di impegno e di coraggio imprenditoriale, storie che parlano del valore del lavoro e delle soddisfazioni, e anche delle difficoltà,

testimonianza
gli studenti di Baggi e Volta al teatro Carani per il nostro evento “L’imprenditore del domani”

che questo può portare. Dai racconti dei quattro imprenditori è emerso con forza il messaggio che nulla si costruisce senza sacrificio e dedizione. È stato un incontro che ci ha ricordato quanto sia importante, come associazione, non solo tutelare gli interessi delle imprese ma anche promuovere il valore dell’impresa come motore di sviluppo e di crescita sociale. Un punto centrale del nostro impegno è proprio l’apertura verso i giovani, il loro coinvolgimento e la loro sensibilizzazione nei confronti delle opportunità professionali che l’impresa può offrire. Abbiamo sempre creduto che la vera crescita passi anche da un dialogo costruttivo tra il sistema scolastico e il mondo produttivo, e questo evento lo ha confermato. Troppo spesso, infatti, i giovani escono dalla scuola con poche informazioni su ciò che significa davvero lavorare in un’impresa o, ancor meno, avviarne una. Noi crediamo che questo debba cambiare, e intendiamo continuare a lavorare in questa direzione».

Parola

al Sindaco

Matteo Mesini e agli imprenditori coinvolti:

«Impresa, lavoro e comune devono operare sempre in sinergia, soprattutto nei confronti dei ragazzi –sostiene Matteo Mesini Sindaco del Comune di Sassuolo che ha patrocinato l’evento –. Affacciarsi oggi al mondo del lavoro è difficile ed è

necessario avere degli stimoli, dei riferimenti, dei valori e degli esempi virtuosi, di persone che sono riuscite a realizzare le idee e i propri sogni. Gli errori ci saranno, ma è grazie a quelli che si cresce e si impara. Come amministrazione abbiamo piacere di affiancare Lapam Confartigianato in questa iniziativa: l’associazione, nei confronti dell’imprenditorialità, è un riferimento e rappresenta un sostegno nelle scelte future dei ragazzi presenti».

«Vivo la mia attività insieme ai miei familiari – espone Giacomo Monari di Cartrisa –: l’azienda è stata fondata da mio nonno e io e mio fratello la portiamo avanti. Lavorare con i familiari ha pregi e difetti: sai di poter contare sulla fiducia di una persona a te vicina, ma ti trascini il lavoro a casa e non stacchi mai veramente dal tuo mestiere. L’evento promosso da Lapam Confartigianato ha un grande significato, perché grazie alla nostra testimonianza riusciamo a portare quella che è la realtà lavorativa ai ragazzi, raccontando direttamente noi che lo viviamo in prima persona che cosa facciamo nel concreto ogni giorno».

«Mi occupo della vendita di auto –spiega Andrea Ferrari, di Autosalone Ferrari e Punta-Tacco –. La prima è un’attività storica che vende auto moderne, mentre Punta-Tacco è un nuovo progetto che abbiamo aperto da poco con mio fratello e con un mio socio e riguarda principalmente auto sportive e auto storiche. Ai giovani voglio dire che è bellissimo e

piacevole lavorare in questo settore, dà tante soddisfazioni e bisogna avere tanta passione. Si ha a che fare con vetture che sono iconiche e riconosciute a livello mondiale, io sono spinto dalla passione e vedo tanti ragazzi che hanno la mia stessa voglia. Qui c’è possibilità di lavorare e di intraprendere una carriera in questo ambito, per cui invito i ragazzi a crederci e a intraprendere questo percorso perché dà grandi gioie».

«Ho 22 anni e ad aprile di quest’anno ho inaugurato la mia attività – afferma Lorenzo Giacobazzi, titolare di Lorenzo Gelateria e Dessert –. Mi ha spinto una grande passione per il mio mestiere e il forte desiderio di aprire la mia impresa, creando dei prodotti da zero. Lapam Confartigianato mi ha dato un grande supporto per l’apertura, fornendomi tutti gli strumenti per affrontare al meglio gli iter burocratici necessari per l’apertura dell’attività, quindi corsi, formazione, business plan e strategie. Senza dimenticare il supporto morale, che a volte è stato anche più decisivo e fondamentale di quello tecnico. Il mio è un settore che, come altri, richiede grandi sacrifici: la mia volontà è realizzare prodotti di livello con materie prime di qualità e a chilometro zero, magari con ricette moderne e abbinamenti nuovi e particolari per distinguermi dagli altri». «Voglio mandare un messaggio alle ragazze – dichiara Desanka Plepci, titolare de La Taverna di Via Pia –: io sono un’imprenditrice, sono una moglie e sono una madre. La mia famiglia mi offre un grande supporto quotidiano e senza di loro non ce la farei. Però alle ragazze dico di crederci e di seguire le loro passioni, perché chi ha grande volontà riesce a realizzare i propri sogni. Io ce l’ho fatta, con tanti sacrifici, con tante difficoltà, ma adesso quando vado a lavorare mi brillano gli occhi e sono felice. Noi donne abbiamo tutte le carte in regola per farcela. Bisogna essere molto umili, avere una grande passione, metterci un grande impegno e essere costanti in quello che si fa. Ringrazio Lapam Confartigianato per questa giornata perché è un’occasione importante per sensibilizzare le giovani generazioni». 

Orientamento e formazione ai

ragazzi di terza media di Concordia e San Possidonio

Quattro imprenditori nostri associati si sono raccontati agli studenti. Presenti anche i sindaci di Concordia e San Possidonio

Una giornata all’insegna delle testimonianze e dell’esperienza. Questo il risultato dell’incontro promosso dalla nostra associazione davanti a circa 110 studenti delle classi terze medie della scuola Zanoni di Concordia e Don Andreoli di San Possidonio. Quattro imprenditori locali associati hanno raccontato la loro storia di impresa e fornito un supporto all’orientamento. Alla presenza della Sindaca di Concordia Marika Menozzi e della Sindaca di San Possidonio Veronica Morselli, Anna Malavasi della ditta “Malavasi Mauro”, Daniele Berni della ditta “Professional Cut srl”, Samuele Bronzati della ditta “Epico” e l’avvocato Davide Pirani dello studio “Pirani Davide” hanno offerto testimonianza diretta della vita lavorativa, fornendo consigli utili ai ragazzi che si trovano di fronte all’importante scelta dell’istituto superiore da frequentare per i prossimi anni. L’incontro, introdotto da Narumi Giovanelli del nostro ufficio studi con una presentazione del tessuto economico locale dei profili più richiesti dalle imprese, aveva l’obiettivo di fornire consigli utili sulla formazione per aiutare i giovani studenti a progettare il proprio percorso scolastico prima e professionale poi. «Siamo orgogliosi come associazione di proseguire con questa tipologia di iniziative dedicate agli studenti ma anche agli stessi imprenditori – ha affermato il nostro presidente Gilberto Luppi –. I nostri quattro imprenditori hanno condiviso la loro esperienza in maniera personale e unica. Incontri come questo, che la nostra associazione realizza ormai da diversi anni, rappresentano un’occasione preziosa per avvicinare i giovani al mondo

dell’impresa, ispirandoli con storie di passione, impegno e successo. Crediamo che tali esperienze possano accendere in loro nuove ambizioni e sogni per il futuro». «Una giornata dedicata all’orientamento scolastico per i ragazzi è senz’altro fondamentale – ha dichiarato la Sindaca Menozzi –. Da anni questo territorio è impegnato sull’orientamento quindi l’importanza della scelta della scuola superiore, ma spesso i ragazzi e le famiglie si interrogano su quali sono le opportunità delle scuole e di lavoro del territorio dell’Area Nord. Questa giornata di formazione e informazione organizzata da Lapam Confartigianato sia fondamentale per raccontare ai ragazzi le opportunità lavorative di sbocco e quindi devo ringraziare l’associazione per aver organizzato questo incontro». «È un’opportunità per i nostri studenti capire, conoscere e ascoltare gli imprenditori della nostra area per farsi un’idea di quello che è il mondo del lavoro – ha concluso la Sindaca Morselli –. È vero che le terze medie saranno chiamate a fare una scelta importante per il loro percorso scolastico: una scelta che indirizzerà la loro vita. Avere la possibilità di incontrare grazie a Lapam Confartigianato gli imprenditori locali per capire le esigenze e le richieste per capire un po’ il mondo lavorativo è un’occasione di confronto con il territorio e con la sfera lavorativa».

Parola agli imprenditori

«Mi sono trovata quasi per caso a lavorare nell’azienda di famiglia –ha specificato Anna Malavasi della

ditta “Malavasi Mauro” –: quando ho terminato gli studi non sapevo benissimo che cosa fare. Siccome c’era bisogno di me in azienda ho colto questa opportunità, anche se è un ambiente prettamente maschile. Inizialmente non è stato facile, ma alla lunga si riesce ad andare d’accordo. Diventare imprenditrice ti fa capire come funziona il mondo del lavoro e ti fa capire specialmente come funziona l’artigianato. Nell’artigianato ci vuole molto sacrificio, ci vuole molta pazienza e ci vuole molta voglia di imparare. L’iniziativa di Lapam Confartigianato di coinvolgimento dei giovani è molto interessante per cercare di fargli capire come funzionano le aziende medio e piccole, per far capire loro quali siano le necessità di queste realtà anche per permettere loro di comprendere meglio quale percorso scolastico e lavorativo intraprendere in futuro per realizzare le proprie passioni».

«La realtà per cui lavoro è stata avviata il 17 maggio del 1989, quindi ha una storia che parte da lontano –ha aggiunto Daniele Berni della ditta “Professional Cut” –. In una giornata come questa promossa da Lapam Confartigianato, il mio principale obiettivo è stimolare quella scintilla della creatività e della voglia di diventare imprenditori che permette di seguire le proprie passioni affrontando tutti gli ostacoli. Crederci sempre e non mollare mai è fondamentale per raggiungere i propri personalissimi traguardi. Nel mondo del lavoro di oggi è importante che i ragazzi siano versatili, pronti a imparare, perché per fare l’artigiano è necessario avere una mente molto aperta, e soprattutto essere capaci di non arrendersi, portando avanti le proprie idee e le proprie convinzioni, sempre con rispetto. Questa è una grande possibilità perché il lavoro in questo settore dà davvero grandi soddisfazioni e ti può aiutare ad avere una vita migliore e decidere tu come gestire il tuo tempo e come organizzare le tue giornate».

«Una giornata come quella organizzata da Lapam Confartigianato è importante per fare capire ai ragazzi delle scuole medie che qualora

volessero intraprendere la mia professione hanno diverse possibilità – ha illustrato l’avvocato Davide Pirani dello studio “Pirani Davide” –. Possono frequentare ad esempio il liceo, che permette loro di accedere più preparati all’università. Grazie a questa, poi, possono implementare il loro bagaglio culturale per iniziare in questo ambito. Noi siamo in un team composto da otto avvocati: siamo tutto il giorno a contatto con le persone, con i magistrati, con i Tribunali. Abbiamo diverse collaboratrici che frequentano o hanno frequentato l’Università. Voglio dare un consiglio a questi ragazzi e a queste ragazze: prima della fine del loro percorso di studi universitario è importante frequentare uno studio legale per la pratica forense anticipata, guadagnando così tempo e facendo sì che, una volta laureati, hanno la possibilità diretta di presentarsi all’esame da avvocato».

«Ho avuto la fortuna di iniziare il mio percorso lavorativo quando avevo 24 anni – ha affermato

Samuele Bronzati di “Epico” – e oggi, a distanza di 10 anni, sono entusiasta del percorso intrapreso. Abbiamo cinque locali, due a Modena e tre a Mirandola. Da ragazzo ho frequentato la scuola alberghiera perché sapevo che quella era la mia passione. Con tenacia e intraprendenza ho realizzato i miei obiettivi, creando anche dei posti di lavoro. Una volta mi hanno chiesto: “Come si rimane competitivi quando esistono tanti locali e c’è tanta concorrenza?” La risposta è semplice: si deve cercare di dare qualcosa in più. Io dico sempre che dobbiamo dare un servizio a cinque stelle a un prezzo adeguato per il mercato che abbiamo e risultando inclusivi. L’evento promosso da Lapam Confartigianato per me è utile per cambiare un po’ la mentalità dei ragazzi, spronando i giovani di oggi, che magari pensano di essere in una società dove è tutto molto accessibile, a capire che se ci mettono del loro portano a casa dei risultati in più». 

Lapam Confartigianato

e Confcooperative Terre d’Emilia:

«Un’alleanza per lo sviluppo»

Firmato il protocollo di intesa tra le due associazioni volto a una crescita economica, innovativa e sostenibile delle imprese di Modena e Reggio Emilia

Èun’alleanza per lo sviluppo delle imprese e dei territori quella che mettono in campo Confcooperative Terre d’Emilia e Lapam Confartigianato, firmatarie di un protocollo d’intesa che, al centro, ha proprio l’obiettivo di promuovere “crescita economica, innovazione e sostenibilità”. Un patto che vede in campo due organizzazioni leader

nella rappresentanza del mondo cooperativo e dell’artigianato: 620 le cooperative rappresentate da Confcooperative Terre d’Emilia (imprese con 47.000 dipendenti e oltre 135.000 soci) e oltre 11.000 le imprese artigiane, le piccole e medie industrie, le attività del commercio, turismo, pubblici esercizi, professionisti e agenti di commercio rappresentati da Lapam Confartigianato, presente con 53 sedi e oltre 650 dipendenti nelle province di Reggio Emilia e Modena.

Gli ambiti di intervento

Quattro gli ambiti di collaborazione sanciti dall’intesa, che riguarda in modo particolare i territori di Reggio Emilia e Modena: la promozione di

La firma dell’accordo tra Lapam Confartigianato e Confcooperative Terre d’Emilia

comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa, la promozione di imprese che nascano da lavoratori di aziende in crisi o in difficoltà legate alla successione d’impresa, la promozione di cooperative di lavoro artigiane e, infine, la comune promozione di iniziative di responsabilità sociale d’impresa.

«Per lo sviluppo, e a maggior ragione per uno sviluppo sostenibile e inclusivo – sottolineano i presidenti di Confcooperative Terre d’Emilia e di Lapam Confartigianato, Matteo Caramaschi e Gilberto Luppi –occorre guardare complessivamente ai bisogni delle imprese e a quelli delle comunità locali; è proprio in questo senso che vanno lette le priorità che abbiamo assegnato al tema dell’energia, al rafforzamento della competitività delle imprese artigiane attraverso strumenti cooperativi e alla continuità di percorsi d’impresa che impattano molto sui territori e possono essere messi a rischio sia da situazioni di crisi che – ancor più frequentemente – dall’assenza di quella continuità generazionale

sulla proprietà che ha caratterizzato il passato».

Su questo versante è evidente la preoccupazione di Confcooperative Terre d’Emilia e Lapam Confartigianato. «Si è affievolita – spiegano i presidenti delle due organizzazioni – la cultura imprenditoriale che ha connotato per decenni i nostri territori e, per appesantimenti burocratici e costi di gestione spesso poco compatibili con l’andamento del mercato interno e di quelli esteri, fare impresa è sempre meno attrattivo; la conseguenza è che anche imprese sane rischiano la chiusura o diventano appetibili per soggetti che hanno interessi non sempre coincidenti con quelli dei territori in cui le aziende sono nate e si sono sviluppate».

«Di fronte al rischio di perdere questi presidi imprenditoriali che rappresentano patrimoni comunitari che garantiscono occupazione e sviluppo locale – proseguono Caramaschi e Luppi – i workers buyout si configurano come una risorsa molto

importante, perché consentono ai lavoratori di queste aziende di diventare protagonisti dei processi produttivi, avvalendosi anche delle risorse che mettono a disposizione gli strumenti legislativi (l’anticipo della Naspi, tra questi) e gli strumenti finanziari e di garanzia propri del mondo cooperativo ed artigiano».

«In questi percorsi, in quelli che riguardano la formazione di chi si avvicina ai WBO e la promozione di comunità energetiche rinnovabili – spiegano il segretario generale di Lapam Confartigianato, Carlo Alberto Rossi, e il direttore generale di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Manzoni – i lavoratori e le imprese potranno anche contare, grazie a questa intesa, su due centri servizi tra i più grandi del Paese (oltre 57 milioni di fatturato complessivo), che lavoreranno insieme per dare assistenza ai nuovi progetti che andremo a sostenere insieme». 

Un momento della conferenza stampa di presentazione dell’accordo

Il Concerto di Natale 2024 a sostegno della Cooperativa

Sociale Madre Teresa

In occasione del ventesimo anniversario del nostro tradizionale Concerto natalizio, l’evento benefico sostiene quest’anno la Cooperativa che vuole promuovere il benessere dei bambini e delle bambine e delle loro mamme

Èin programma per martedì 17 dicembre il tradizionale concerto di Natale promosso dalla nostra associazione che ogni anno si propone di devolvere in beneficenza tutto il ricavato. Quest’anno i partecipanti all’evento gratuito organizzato da Lapam Confartigianato potranno offrire il loro sostegno alla Cooperativa Sociale Madre Teresa, che si propone di promuovere il benessere

dei bambini e delle bambine tutelando la gravidanza, sostenendo la genitorialità e costruendo percorsi di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale delle famiglie. Il concerto, reso possibile dal generoso contributo di alcune imprese associate, si terrà martedì 17 dicembre 2024 alle ore 20:30 presso il Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. L’evento sarà allietato dall’esibizione

dell’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane, diretta dal maestro Stefano Giaroli. Tra i celebri brani in programma, spiccano “Mille Cherubini in Coro” di Schubert, “Es ist ein ros’enspungen”, “Happy Christmas (War is over)” di Lennon fino ai più tradizionali “Adeste fidelis” e “Astro del ciel”. L’obiettivo del concerto è quindi duplice: promuovere la bellezza della musica e sostenere la Cooperativa Sociale. Il ricavato delle donazioni durante il concerto sarà quindi integralmente devoluto a questa importante struttura, che si propone di essere un luogo per riscoprire la propria dignità e il proprio valore. La partecipazione al concerto natalizio di Lapam Confartigianato è un’occasione per vivere una serata di musica e solidarietà, contribuendo al sostegno di un importante progetto sociale. 

Di che cosa si occupa la Cooperativa Sociale

Madre Teresa

La Cooperativa Sociale

Per informazioni e prenotazioni

Contattare la sede Lapam di Reggio Emilia al numero: 0522 273 535

Madre Teresa si propone di promuovere il benessere dei bambini e delle bambine tutelando la gravidanza, sostenendo la genitorialità e costruendo percorsi di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale delle famiglie. È questo approccio che la Cooperativa cerca di incarnare nella quotidianità dei propri servizi, lavorando in una dimensione di corresponsabilità tra famiglie e operatori, pubblico e privato sociale. Le nostre Case di Accoglienza e i nostri progetti si rivolgono a tutte quelle situazioni di difficoltà che rischiano di minare il rapporto genitorefiglio: fragilità psicologiche, vulnerabilità genitoriali, violenza intra-familiare, fenomeno della tratta, isolamento e marginalità del nucleo famigliare, perché scopo della Coop. Madre Teresa è camminare insieme, affinché le persone possano riscoprire la propria dignità e il proprio valore.

Il concerto di Natale al Teatro Valli di Reggio Emilia

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea

Nazionale di Confartigianato

Il Capo dello Stato ha esaltato il ruolo dell’artigianato nel nostro Paese

«Nel DNA delle abilità e dei saperi degli artigiani risiede tanta parte della storia d’Italia, di cui costituisce, tuttora, un motore di sviluppo. L’artigianato occupa un ruolo cruciale per le comunità. Le aiuta a funzionare meglio, difende i territori, offre prospettive di libertà, di autonomia, di creatività ai giovani. Essere artigiani non è un lavoro qualsiasi. L’artigianato è espressione della qualità del lavoro, dell’intelligenza, della laboriosità della persona». Con queste parole, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha esaltato i valori economici e sociali delle imprese artigiane nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale di Confartigianato svoltasi a Roma e a cui ha partecipato anche una delegazione della nostra associazione composta da circa 40 persone tra imprenditori associati e funzionari Lapam Confartigianato.

Il Capo dello Stato ha sottolineato come l’artigianato, presente in Italia sin dai tempi delle corporazioni

medievali, rappresenti una costante nel panorama socio-economico nazionale e un motore di sviluppo fondamentale. Le imprese artigiane, che costituiscono oltre il 20% del tessuto imprenditoriale e il 15% degli occupati, sono state indicate dal Presidente Mattarella come fattore di identità e un pilastro della riconoscibilità del made in Italy. Riferendosi alla Costituzione, il Presidente Mattarella ha citato l’articolo 45 evidenziando che il favore costituzionale nei confronti dell’artigianato esprime un impegno per il lavoro

autonomo, la crescita di una società inclusiva e la coesione sociale. Nel suo intervento, ha anche riconosciuto il ruolo cruciale dell’artigianato durante la pandemia, evidenziando come le piccole imprese abbiano contribuito a mantenere viva l’Italia in un momento di crisi. Per il Presidente Mattarella, l’artigianato non è solo “antica gloria d’Italia”, ma è anche essenziale per affrontare le sfide contemporanee, come lo spopolamento delle aree rurali e la necessità di promuovere la territorialità.

Il Capo dello Stato ha poi esortato a mantenere un dialogo costruttivo tra istituzioni e parti sociali, sottolineando che le attuali sfide globali richiedono un sempre maggiore coinvolgimento e collaborazione. Ha richiamato l’attenzione sui problemi economici e sociali derivanti dalle tensioni internazionali, affermando che solo con valori condivisi e una forte Unione Europea l’Italia potrà guardare con ottimismo al futuro.

Concludendo il suo discorso, Mattarella ha formulato auguri di buon lavoro all’Assemblea, esprimendo fiducia nel futuro delle imprese artigiane italiane e nel loro continuo contributo alla ricchezza del Paese.

All’Assemblea di Confartigianato è poi intervenuto il Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Dopo il suo speech, si è svolto un confronto condotto dalla giornalista Rai Monica Maggioni, che ha visto protagonisti il Presidente di Confartigianato Marco Granelli, il Ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, l’amministratore delegato di Dolce&Gabbana, Alfonso Dolce. 

L’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
La nostra delegazione presente all’Assemblea Nazionale Confartigianato Imprese a Roma

Come la geopolitica impatta

sulle micro e piccole imprese del territorio?

La nostra associazione ha organizzato un ciclo di tre incontri con Aliseo, giornale online che tratta di geopolitica

«Gli scenari internazionali, in un periodo così difficile e delicato degli equilibri mondiali e con i venti di guerra che soffiano in troppe direzioni, rappresentano una grandissima preoccupazione per tutti. E, inoltre, minacciano direttamente anche le imprese e l’economia del nostro territorio,

che ha da sempre una vocazione specifica nei confronti dell’export. La situazione è molto critica, per questo parlare di queste tematiche è importante e strategico per il futuro, prossimo e a lungo termine, delle nostre realtà imprenditoriali».

Alberto Rossi, Segretario

Generale della nostra associazione, aveva presenta con queste parole il ciclo di incontri che l’associazione ha promosso in collaborazione con il giornale online Aliseo, un progetto editoriale giovane (è nato nel 2022) che ha l’obiettivo di parlare di geopolitica in modo moderno e corretto.

Segretario Rossi, perché impegnare tre serate per discutere di energia, crisi internazionali, geopolitica, in un momento in cui tutti ne parlano e, attraverso quotidiani e riviste, telegiornali, talk show, podcast, è comunque possibile informarsi?

«Come dicevo la situazione è molto pesante e non c’è giorno in cui non si aprano nuovi fronti di tensione, quando non di guerra aperta vera e propria. Siamo tutti preoccupati, ma siamo anche tutti tentati di indossare questa o quella casacca e metterci a “fare il tifo” per una parte contro

Incontro con Aliseo a Sassuolo presso YF Studio

un’altra. L’approccio che abbiamo voluto perseguire è quello di parlarne intanto in presenza, che di per sé garantisce un livello di approfondimento e di ingaggio superiore rispetto a quello mediato da uno schermo, dalla carta stampata o dalla voce, e poi di scegliere temi di primario interesse per le imprese, a partire da quelle di piccole e medie dimensioni. La conoscenza aiuta gli imprenditori a prendere le decisioni strategiche migliori, alzare lo sguardo e ampliare l’orizzonte è fondamentale».

I temi individuati, infatti, sono molto specifici, pure rimanendo nel vasto campo della geopolitica. Energia, cybersicurezza, crisi della globalizzazione. Tematiche sempre attuali, ma quale più interessante per le imprese?

«A dire il vero tutti e tre e, considerando che gli incontri si sono tenuti a Modena, Carpi e Sassuolo: da una parte abbiamo dato la possibilità di seguire tutto il ciclo, dall’altra di seguirne anche soltanto uno, magari

quello più vicino. Ma, come dicevo, si è trattato di tre temi strategici: l’energia e i suoi costi, tra picchi in aumento e brusche frenate, ha caratterizzato gli ultimi due anni delle nostre imprese; la crisi della globalizzazione impatta direttamente sulle imprese che esportano, ovvero un grandissimo numero delle realtà del nostro territorio; la sicurezza informatica e i rischi che sono connessi, che vengono dai potenziali attacchi alle reti del nostro Paese, sono molto più concreti e reali della sceneggiatura da spy story. Si tratta di temi di grande attualità e importanza e ne abbiamo trattato insieme a esperti, giornalisti e professori universitari di chiara fama».

Come associazione vi state attrezzando per dare risposte alle imprese, in merito a questi temi?

«Certamente, lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo. Penso al consorzio Cenpi per l’energia, che è parte del sistema Confartigianato, ai tanti passi avanti fatti sotto il profilo della transizione digitale, un aspetto in

cui Lapam è impegnata da anni con grandi investimenti proprio per cogliere le opportunità e far fronte ai rischi. Anche sull’internazionalizzazione siamo da anni al fianco degli associati, anche attraverso partnership. Ma non vogliamo certo rimanere fermi: le imprese chiedono risposte puntuali, noi come associazione dobbiamo continuare a fornirle».

Francesco Dalmazio

Casini, direttore di Aliseo

«Abbiamo voluto creare consapevolezza di ciò che accade nel mondo e insieme a Lapam Confartigianato ci siamo confrontati con imprenditori di piccole e medie realtà, che sono il tessuto economico più rappresentativo del nostro paese e più di altre sono toccate dalle tensioni geopolitiche, dai prezzi dell’energia e dalle crisi internazionali. La geopolitica è una materia strana. Tutti noi, volenti

Incontro con Aliseo al Tecnopolo di Carpi

o nolenti, viviamo immersi nelle sue conseguenze e quindi condiziona le nostre vite. Le aziende lavorano immerse in questo contesto e sono particolarmente vulnerabili a scossoni determinati dalla geopolitica: è il caso del prezzo dell’energia o dei costi di trasporto. Il nostro ciclo di incontri in collaborazione con Lapam Confartigianato ha voluto gettare le basi per individuare la cornice generale dove tanto le aziende quanto i privati cittadini si trovano a vivere. Sono tematiche che interessano tutte le imprese, soprattutto quelle di medie e piccole dimensioni che rappresentano la base portante del sistema produttivo italiano. Tutti e tre gli incontri hanno trattato argomenti che impattano su queste realtà, dall’energia ai rischi di attacchi cyber, approfondendo anche quelle che potrebbero essere le possibili soluzioni. Il concetto e il messaggio che noi abbiamo voluto trasmettere, sia ai cittadini sia agli imprenditori, è che interessarsi del mondo, in una condizione che diventa sempre più

tesa rispetto a quella degli ultimi 30 anni, non è una condizionale. Avere consapevolezza di ciò che accade è una necessità perché, come dicevo precedentemente, nella geopolitica tutti ci siamo immersi. Questi tre appuntamenti sono stati un punto di partenza per fornire una cassetta degli strumenti di base a un pubblico privilegiato di imprenditori che sono coloro che, al giorno d’oggi, ne hanno più bisogno, sia per proteggersi dai rischi sia per tracciare una loro strategia. Già da tempo collaboriamo con diverse imprese per aiutarle a trovare una rotta all’interno di questo periodo disordinato a livello globale: la possibilità di farlo insieme a Lapam ci aiuta a capire anche quali siano le tematiche più rilevanti da affrontare per agevolare gli imprenditori nel loro lavoro».

Luigi Laffranchi, analista geopolitico

specializzato in aerospace e defense e collaboratore di Aliseo

«La geopolitica è importante perché ci dà una visione di quello che succede all’esterno e come influenza l’interno. Inoltre soprattutto per il nostro Paese fa notare quali siano le connessioni con il mondo esterno. Questa visione ci aiuta ad avere consapevolezza di quelli che sono i costi energetici, della supply chain. In Italia abbiamo visto sempre più aziende delocalizzare all’inizio degli anni 2000, ma attualmente assistiamo al processo inverso cioè il reshoring, ossia riportare in casa la produzione di varie filiere».

Gabriele Marchionna, Cyber Strategy e Technology Advisor e collaboratore Aliseo

«L’Italia oggi affronta una duplice sfida: una dipende dalla posizione geografica, l’altra dalle infrastrutture che possiede. Gli attacchi cyber sono aumentati del 140% rispetto al 2023. Questo implica che la sicu-

rezza e la cybersecurity devono avere un approccio integrato dal punto di vista fisico e digitale. Non è più un’opzione ma una necessità. Partiamo dalla sicurezza di base perché è l’unica chiave per guardare al domani».

Alessandro Gorgoni, analista delle dinamiche energetiche globali e collaboratore di Aliseo

«L’UE sta affrontando una situazione critica da più parti. Il Green Deal forse non è un pranzo di Gala. Recentemente si è affrontato il problema dell’automotive: le imprese difficilmente riescono a rimanere al passo con la transizione ecologica. Il problema è la supply chain che i paesi europei non controllano e che è in mano a pochissimi paesi, Cina e Indonesia che controllano le materie prime necessarie per la produzione di batterie al litio. Questa transizione è anche socialmente ed economicamente sostenibile?».

Greta Cristini, Analista geopolitica, reporter, autrice del podcast il Grande Gioco e collaboratrice di Aliseo

«Che cos’è la crisi della globalizzazione? Per tanti versi può essere vista come gli effetti che la transizione egemonica in corso ha nel resto del mondo. Un effetto è anche la sfida commerciale e tecnologica in potenza militare fra Stati Uniti e Cina, la cosiddetta “de-germanizzazione”, quindi la crisi del modello industriale tedesco. In generale la presa di iniziativa di gruppi armati di rimettere in discussione la deterrenza americana. La crisi nel Mar Rosso con cui si attenta alla globalizzazione americana ne è un esempio. Il fallimento delle sanzioni nella guerra in Ucraina contro la Russia è un altro esempio». 

Giovani e mercato del lavoro

Un’analisi del nostro Ufficio Studi

Secondo gli ultimi dati disponibili sul mercato del lavoro nelle nostre province, i valori del 2023 risultano superiori ai livelli del 2019, ultimo anno di normalità pre-crisi. Nel caso di Modena, il tasso di occupazione è in lieve calo rispetto all’anno precedente ma si mantiene al di sopra del valore pre-Covid, mentre Reggio mostra un completo recupero dei livelli 2019. Questa dinamica la ritroviamo anche tra i giovani, fascia di età particolarmente penalizzata dalla pandemia. Infatti in provincia di

Tasso di occupazione

Modena il tasso di occupazione giovanile cala nel 2023 di quasi un punto percentuale rispetto al 2022, pur rimanendo al di sopra dei valori 2019 di 2 punti. A Reggio Emilia il tasso di occupazione giovanile continua la crescita dell’anno precedente e recupera i livelli pre-pandemia (+0,3 punti). Inoltre la percentuale di giovani che non studiano e non lavorano (i cosiddetti NEET) raggiunge un minimo storico in entrambe le province.

Spostando il focus sulle imprese, il numero di assunzioni preventivate

è in calo: nel corso dei tre mesi tra ottobre e dicembre 2024 le imprese modenesi e reggiane prevedono di assumere circa il 10% di lavoratori in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Le micro e piccole imprese sono quelle che danno il maggior contributo alla domanda di lavoro: oltre la metà delle entrate previste è dovuta a MPI con meno di 50 dipendenti.

La difficoltà di reperimento rimane elevata, benché si osservi un lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ad ottobre 2024 infatti oltre la metà delle figure da assumere viene considerata difficile da reperire dalle imprese modenesi e reggiane. Nello stesso mese del 2019 il tasso si fermava al di sotto del 40%. 

Profili con più giovani in valore assoluto a ottobre 2024

Modena

Assunzioni di giovani under 30 previste a ottobre: 2700

Reggio Emilia

Addetti alle vendite 3

Esercenti e addetti nelle attività di ristorazione 2

Assunzioni di giovani under 30 previste a ottobre: 1800 1

Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci

Profili con più giovani in percentuale a ottobre 2024

useruseruser in media, 1 su 3 è giovane

Modena Reggio Emilia

Addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela

Operatori della cura estetica

Profili più difficili da reperire a ottobre 2024

Addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela

Operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche

useruser in media, 1 su 2 è difficile da reperire

Modena Reggio Emilia

Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica

Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni

Operai specializzati nella installazione/manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche

Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni

Operai specializzati nella installazione/manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche

Tecnici della salute, infermieri

Pablo

Trincia si racconta al MoRe

Impresa Festival:

«Talento, passione e impegno non devono mai mancare, nessuno ti regala niente»

La serata inaugurale della 5a edizione del MoRe

Impresa Festival affidata a una delle voci più

riconosciute

del nostro Paese

Erano oltre 400, per una serata andata completamente sold out, le persone che hanno assistito all’evento inaugurale della quinta edizione di MoRe Impresa Festival, l’iniziativa rivolta a imprenditori e privati cittadini promossa da Lapam Confartigianato con il supporto della Camera di Commercio di Modena e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena e Unimore. L’apertura della rassegna è stata affidata a una delle figure più rilevanti del nostro paese per quanto riguarda l’ambito della comunicazione: lo storyteller Pablo Trincia si è raccontato davanti alla platea, toccando diversi punti per quanto riguarda talento, passione e comunicazione, partendo traendo spunto dal suo ultimo libro: “Come nascono le storie. Il mio viaggio nell’arte di raccontare”, edito da ROI edizioni.

Chi è stata la tua fonte di ispirazione?

«Mio padre, dovrebbe esserci lui qui a parlare nella serata inaugurale del MoRe Impresa Festival. Io ho imparato guardando lui: è un classico self made man. Nato nel ‘56, nel ’70 si trasferisce in Germania Est dove sono nato io e poi comincia a lavorare per diverse aziende. A inizio

anni ’90, con la caduta dell’Unione Sovietica, ha l’intuizione che in quei posti si stanno creando nuovi mercati. Si è studiato il russo, si è trasferito lì e io lo ammiravo e per osmosi ho imparato da lui. Osservando lui che dava del “tu” al mondo ho preso ispirazione e, quando è stato il momento, anche io ho cominciato a bussare alle porte delle persone per portare quello che è il mio prodotto poi nel mercato, come lui faceva con i macchinari».

Qual è il tuo obiettivo con le tue opere tra podcast, libri e programmi tv?

«Voglio regalare un’esperienza, non solo raccontare. Quando si racconta una storia, si devono attivare tutti i sensi che fanno scattare l’emotività. Bisogna chiedere sempre agli interlocutori come stavi, che cosa sentivi, che cosa provavi. La nostra emotività fa parte del racconto e non va lasciata fuori. Da narratore devi sempre trovare elementi universali che legano il racconto all’audience e queste sono le sensazioni, le emozioni primarie che ognuno di noi può comprendere e che quindi fanno scattare qualcosa nel pubblico».

Prima di pubblicare un podcast,

prima di scrivere un libro, prima di realizzare un contenuto televisivo immagino ci sia un grande lavoro di raccolta delle informazioni: come fai fact checking e come ti prepari?

«Il lavoro di preparazione è un lavoro gigantesco. Ti devi praticamente laureare in quella storia, devi sapere tutto. Chi, come, quando, dove, a che ora. Devi studiare tutto ciò che si può studiare. Mesi di preparazione dove andare a cercare i testimoni delle storie. Io sono un irrequieto, ho bisogno di muovermi, di girare, di fare, di parlare anche ore con una persona. Ogni episodio del mio podcast deve avere un cliffhanger, ogni volta si deve chiudere con un acuto che ti fa venire voglia di andare avanti».

Cito testualmente: “Per la prima volta ero libero di scegliere la vita che volevo anche se non avevo la minima idea di cosa avrei voluto fare, perché sentivo di non avere nessun talento”. Come hai scoperto il tuo talento e come sei diventato narratore?

«Fino a 25 anni credevo di non avere nessun talento particolare. Ho fatto forse l’esame di maturità più imbarazzante della storia del mio liceo e mi avrebbero dovuto bocciare. Ho scoperto il mio talento per caso. Dopo la mia laurea a Londra sono tornato in Italia, ho trovato lavoro in un giornale online. In una pausa pranzo mi sono trovato a dover scrivere un articolo perché nessuno dei colleghi era presente. L’ho presentato al mio Direttore e mi ha fatto i complimenti, lì mi è scattato qualcosa. E ringrazio anche nel tempo il mio Vicedirettore dell’epoca, che era uno di quelli che ti sbatte in faccia la verità, ed è da loro che deve andare perché sono quelli che anche facendoti del male ti insegnano e ti fanno crescere».

Ci sono degli ingredienti principali per il tuo lavoro tanto che li dividi in “Fascia A”, “B” e “C”. Se dovessi indicare quali sono gli ingredienti per fare bene il proprio lavoro che cosa metteresti in fascia “A”, “B” e “C”?

«La passione è fondamentale, perché altrimenti il lavoro diventa

Pablo Trincia ospite della serata inaugurale del MoRe Impresa Festival in una Camera di Commercio di Modena sold out

un riempitivo della vita. Ho sempre cercato di evitare che questo accadesse. Tutti si devono divertire, tutti hanno voce in capitolo, tutti devono avere diritto di dare la propria opinione ed esprimere la propria idea liberamente. Nel mio team è così ed è una delle nostre regole fisse». Che consiglio daresti ai giovani che vogliono imparare a fare il tuo mestiere?

«Intanto di intervistare i propri familiari. Io ho fatto così, e fidatevi che loro vi daranno informazioni che neanche voi pensavate di sapere. Il messaggio che voglio mandare ai giovani è che bisogna rischiare: nella vita non c’è mai niente di gratuito, te lo devi andare a prendere e questo significa metterti in gioco. Investire tempo, fatica, lacrime e risorse».

C’è stato un momento in cui hai pensato di mollare?

«Ho flirtato con l’idea ma mollare mai, perché per quanto sia difficile se uno persegue un obiettivo deve

andare fino in fondo».

Quale storia ti ha suscitato più dolore e quale ti ha colpito di più emotivamente?

«La Bassa Modenese dal punto di vista emotivo mi ha devastato. Quando ci sono i bambini di mezzo è molto toccante: io avevo i miei figli molto piccoli e sentire quelle storie mi spezzavano il cuore. Magari dovevi consolare delle persone pur avendole conosciute 15 minuti prima, poi tornare a Milano per vedere la recita di Natale dei tuoi bambini, quindi un contesto totalmente differente. È difficile. Però c’era quel senso di giustizia che raccontare questa storia era diventata una missione». Che cosa ti colpisce di una storia per fare sì che diventi un tuo podcast?

«È un po’ come l’innamoramento, ci deve essere un click, ti deve colpire, ti deve interessare. E poi chiedersi: “Che cosa racconta questa storia?” Se lo chiedevano anche i greci alla fine delle favole».

Credi di aver dovuto rinunciare a qualcosa per realizzare i tuoi sogni? «Fondamentalmente no, anche se si rinuncia sempre a qualcosa. Non ci si può prendere tutto e io sono uno a cui piace sempre prendere più di quanto si possa contenere. Non l’ho fatto gratis, mi è costato. Per anni sono stato sottopagato, fino ai 40 anni più o meno. Ho lavorato durissimo. Niente orari, niente feste, sempre reperibile 24 ore al giorno. Sono orgoglioso di essermi preso anche le mazzate, ma di essere riuscito da solo a realizzarmi». 

Marco Gisotti, giornalista professionista, è autore coconduttore della trasmissione Gigawatt: tutto è energia su La7 e autore e conduttore su Radio3 Rai le puntate di Wikiradio dedicate alla scienza e all’ambiente. Per Rai2 è stato autore del magazine di divulgazione scientifica e ambientale “Quasar”, mentre per Rai 3 ha ideato e scritto la serie di animazione “2 amici per la Terra”. Per Rai Storia ha realizzato, fra gli altri, il documentario

Lavoro e Sostenibilità

Marco Gisotti: come operare in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale

“Cinema & Ambiente”. Direttore dell’Osservatorio Spettacolo e Ambiente, da oltre dieci anni è direttore artistico e creatore del Green Drop Award, premio ambientale assegnato nell’ambito della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. È il coordinatore del progetto “Green Jobs & Skills” per ltalian Exhibition Group per le fiere Ecomondo, Ibe e Key energy. È direttore scientifico e fondatore dell’agenzia di comunicazione e studi ambientali Green Factor.

«Se dico “cambiamento climatico” voi a cosa pensate? La domanda non l’ho posta io ma l’ha fatta Greta Thunberg tre anni fa alla conferenza dei giovani sul clima a Milano – spiega Marco Gisotti che durante il MoRe Impresa Festival di Lapam Confartigianato concentrerà il suo intervento su “Lavoro e Sostenibilità” –. E la risposta dell’ambientalista svedese è stata: “Green jobs! Green jobs! Green jobs!”. La risposta ad ogni nostro problema è sempre una questione di lavoro. Sono l’impegno, l’ingegno e l’energia che mettiamo per correggere il corso di un evento, per cambiare l’esito di una situazione, per realizzare il sogno che abbiamo progettato. Allo stesso modo per scongiurare i danni della crisi climatica occorre impiegare competenze e conoscenze. La buona notizia è che già oggi tutto questa è in corso. Anche restando solo nel nostro Paese, le imprese cercano soprattutto nuovi profili professionali, dal cuoco all’ingegnere, dall’estetista al meccatronico, dall’avvocato alla commercialista che abbiano competenze green alte o medio alte. La transizione ecologica non è un desiderio ma un fatto in corso perché le nuove tecnologie, i nuovi prodotti e i servizi più innovativi consumato meno energia, meno materie prime, sono più efficienti e, in una parola, più sostenibili. Per farli funzionare le imprese cercano lavoratori e lavoratrici che abbiano competenze green. Non è una questione ideologica ma sono fatti. Il futuro è ora ed è fatto di green jobs». 

Lavoro e Informazione

Viola Stefanello: come riconoscere le fake news e l’affidabilità delle fonti

«Data anche la freschezza in termini temporali dell’evento un caso di studio ottimo per analizzare le fake news e il fact checking può essere quello delle elezioni americane. Questo dovuto al fatto che la maggioranza della popolazione, e in particolar modo i giovani, si informano soprattutto tramite i social network. Questo però richiede strumenti di comprensione del testo e di analisi critica rispetto ai giornali tradizionali, dove invece la notizia è già filtrata. Oggi ci sono diversi attori presenti sul panorama con motivazioni diverse. La maggior parte degli studi effettuati negli ultimi anni sulla disinformazione, più o meno a partire dal 2016, ha dimostrato che il problema più rilevante non sono le informazioni palesemente false, ma quelle fuorvianti che sembrano corrette e quindi sono intese dal pubblico come notizie “vere”. Il “debunking”, cioè la smentita a posteriori di notizie false, serve poco a far cambiare idea a quelle persone già convinte di quell’informazione». 

Viola Stefanello, classe 1995, è nata in provincia di Padova e nel corso degli anni ha vissuto a Parigi, Vienna, Roma e sul confine con la Slovenia prima di arrivare a Milano. Ha una laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche dall’Università di Trieste e un doppio master in Giornalismo e Diritti Umani dalla Paris School of International Affairs e dall’Ècole

de Journalisme di Sciences Po. Come giornalista si occupa da anni di Internet e delle sue dinamiche: ha scritto a lungo di disinformazione, moderazione dei contenuti, modelli di business delle grandi piattaforme tech e conflitti tra governi e aziende nel settore. Ha collaborato, tra gli altri, con Internazionale, l’Espresso, Rolling Stone, Wired, Cosmopolitan, il Tascabile, Daily Dot, Lucy sulla Cultura e

Repubblica per cui ha curato anche il lancio del profilo TikTok ufficiale. Dal 2022 lavora a tempo pieno nella redazione del Post. Tra il 2021 e il 2023 ha vinto il Prix européen jeunes reporters d’espoirs, per i giovani giornalisti impegnati nel giornalismo di soluzioni, il premio francese Union is strength, per un reportage sul digital divide in Molise, e il Premio giornalistico Rossella Minotti.

Lavoro e Intelligenza

Artificiale

Francesca

Giubelli:

i nuovi strumenti di IA per la creazione di “nuovi”

lavori

«Francesca, originaria di Roma, è la nuova stella digitale che sta catturando l’attenzione di tutti, portando freschezza e innovazione nel panorama dell’influencer marketing italiano. Concepita con l’obiettivo di amplificare la visibilità di marchi italiani, del cibo nostrano e delle incantevoli località turistiche della nostra amata Italia. Francesca Giubelli è un’entità digitale avanzata che incarna l’eccellenza italiana. Grazie alla sua intelligenza artificiale sofisticata, è in grado di comunicare in modo autentico, coinvolgente e, soprattutto, personalizzato con il pubblico di tutto il mondo. La sua presenza online è stata accuratamente progettata per generare impatto e consapevolezza intorno ai valori italiani, alla cucina locale e alle destinazioni turistiche uniche

del nostro Paese. L’abbiamo volutamente creata sovranista perché volevamo essere un po’ provocatori nel parlare di Intelligenza Artificiale. I numeri sono in costante crescita, nell’arco di due mesi, il profilo Instagram ufficiale di Francesca Giubelli è arrivato a oltre 10.500 followers e ad oggi ne conta oltre 11.500. Con una media giornaliera di circa 50/70 nuovi utenti e una copertura di due volte superiore rispetto al numero dei follower attività. Grazie alla sua intelligenza artificiale sofisticata, l’influencer digitale è in grado di creare connessioni autentiche con il pubblico, generando fiducia e fedeltà. Ma non dobbiamo dimenticare che l’IA è uno strumento che siamo noi umani a dover governare e gestire». 

Francesca Giubelli è la prima influencer virtuale italiana creata tramite intelligenza artificiale a ricevere il prestigioso riconoscimento della “spunta blu” da Meta. Lanciata nel 2020, Francesca è frutto della creatività di Francesco Giuliani, Emiliano Belmonte e Valeria Fossatelli, che hanno analizzato i trend predominanti sui social media per dar vita a un personaggio che incarna l’essenza della gioventù mediterranea. Con oltre 11.000 follower, il suo profilo Instagram contiene post che variano dalla moda al cibo, passando per lo sport e la politica, riflettendo le passioni più in voga tra i giovani italiani. Questo innovativo approccio al marketing digitale evidenzia la crescente tendenza delle aziende di sfruttare gli influencer virtuali per campagne pubblicitarie, un fenomeno che sta guadagnando terreno a livello globale. Francesca Giubelli non solo promuove prodotti e idee ma partecipa anche attivamente alla vita politica, recentemente associata a un nuovo partito politico. La sua presenza stimola importanti riflessioni etiche e regolamentari sul futuro dell’interazione tra tecnologia e società.

Lavoro e Persona

Padre Natale Brescianini: conciliare il lavoro con il rispetto della persona e della sua vita privata

«Lavoro e Persona a volte sono due realtà che facciamo fatica a tenere insieme. Una vita senza lavoro è un sogno o un incubo? Cosa c’entra il lavoro con la mia realizzazione personale? Non abbiamo dato risposte, ma qualche suggestione per iniziare una riflessione. Cerchiamo prima di tutto di approfondire il senso profondo del lavoro mettendo in evidenza le due dimensioni che lo caratterizzano: acquisitiva ed espressiva. Poi successivamente proviamo a capire che cosa intendiamo con il termine persona e che cosa ci rende veramente esseri umani, soprattutto in questo nostro mondo così dominato dalla tecnologia, con tutte le sue opportunità e rischi. Facendoci aiutare dalle etimologie delle parole e riferendoci ad una tradizione di pensiero come quella cristiana e benedettina abbiamo provato a risignificare questo legame tra il lavoro e la persona». 

Chi è Padre Natale Brescianini

Nato in provincia di Brescia nel 1971, Padre Natale Brescianini frequenta le Scuole Medie, il Liceo Classico e la Teologia presso il Seminario diocesano di Brescia. Nel 1996 entra nella Comunità Benedettina Camaldolese presso l’Eremo di San Giorgio a Bardolino (VR). Dal 1998 al 2001 frequenta il Pontificio Istituto Sant’Anselmo (Roma), dove

ottiene la Licenza in Teologia, Specializzazione Studi Monastici. Emette la professione monastica solenne nel 2003. Completa la formazione trascorrendo un anno (2003-2004) nel monastero camaldolese a Berkeley (California – USA) e lavorando come impiegato in una azienda veronese (20042006). Dal 2006 è impegnato nella realizzazione di percorsi formativi che si rifanno alla Regola di San Benedetto e come

co-docente in alcune giornate formative in collaborazione con la società Askesis. Dal Maggio 2016 è Coach ACC (Associeted Certified Coach) presso ICF (International Coach Federation). Ora si dedica in modo specifico alla formazione aziendale e al Coaching, sviluppando in modo particolare il tema dell’Intelligenza Spirituale e della Leadership di Senso, in collaborazione con la società Incoaching.

Appassionato alle relazioni umane, Enrico Cozzi trascorre parte della propria vita nel mondo aziendale dove ricopre posizioni di responsabilità nelle vendite e nel Personale e Organizzazione, diventando nel tempo un cultore del comportamento organizzativo e delle dimensioni

Lavoro e Salute

Enrico Cozzi: il benessere dei collaboratori sul luogo di lavoro

«Il burnout è una sindrome complessa che può colpire senza avvertimenti – spiega lo psicologo del lavoro Enrico Cozzi, il quale approfondirà questi aspetti in occasione del suo intervento “Lavoro e Salute” domani al MoRe Impresa Festival in sede centrale Lapam Confartigianato a Modena –. Tre sono i segnali distintivi: l’esaurimento di energie, il distacco emotivo e il senso di inefficacia. Chi ne soffre sente di “non farcela più”, sviluppa un atteggiamento cinico verso il lavoro e perde fiducia nelle proprie capacità. Spesso, chi soffre di burnout fatica a trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro, ed è alla ricerca del tempo personale che “non c’è. Per prevenire il burnout delle proprie persone anche le aziende possono fare qualcosa! È importante favorire l’autonomia, il senso di appartenenza e la percezione di utilità: assegnare margini di decisionalità e fare sentire il lavoro svolto dalla persona un lavoro utile. Queste attenzioni insieme ad altre variabili possono potenziare il benessere psicofisico e ridurre il rischio di esaurimento delle persone. Per lavorare insieme meglio e serenamente». 

caratteriali che facilitano il benessere nei luoghi di lavoro. Esperto in conduzione di gruppi, si è formato in Psicologia del Lavoro per poi specializzarsi in Psicologia dell’Emergenza, Psicodiagnostica con il metodo della Scuola Romana del Rorschach. Oggi svolge attività di consulenza nelle organizzazioni,

supervisioni per gruppi di lavoro a professioni con alte prestazioni e elevati livelli di stress, ed è Psicologo di Sostegno per adulti. Istruttore di interventi basati sulla Mindfulness conduce il programma di Riduzione dello Stress basato sulla Consapevolezza con gruppi sportivi, aziendali e privati.

Il nostro grazie a imprese e scuole partecipanti a Manifatture Aperte 2024

Il successo dell’edizione numero 3 di Manifatture

Aperte passa anche e soprattutto dalla disponibilità a imprese e scuole nell’aderire al progetto

Riconfermare i numeri dell’edizione 2023 di MoRe Impresa Festival era la vera sfida per la quinta edizione della manifestazione. E a poche ore dall’inizio dell’appuntamento 2024 con la kermesse, si può dire che Lapam Confartigianato sia riuscita a vincere questa sfida. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei partner quali Camera di Commercio che supporta da sempre l’iniziativa. L’associazione ringrazia per il patrocinio anche Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena e Unimore, oltre a FORMart, ente di formazione di Confartigianato, per la promozione degli eventi. I principali ringraziamenti che Lapam Confartigianato vuole indirizzare sono due. Il primo alle 64 imprese associate che hanno deciso di aprire le loro porte per accogliere gli studenti e Il secondo alle scuole coinvolte che hanno accettato di buon grado l’iniziativa.

Le imprese partecipanti

100% MAGLIA • ABC BILANCE • AMA • APPEL • APVD • ARIES • AUXILIUM • BERSELLI ADRIANO • CASINI & MARANI • CENTRO MEDICO MIRANDOLA • CENTRO QUALITÀ

TESSILE • DAMA • ERREVI AUTOMATION • EUROFUSTELLE • F.LLI FERIOLI • FASHION GROUP • EASYSNAP • FRANCIOSI • FRATELLI GRUPPI • G FLUID • GBM • GIORGIO FERRARI • GTO • HOLYART • ICT GROUP • IDROLUX IMPIANTI • IK MULTIMEDIA • INCO COLORI • INCOFAR • LA PIETRA COMPATTATA • LAROY • LEBEZ • LEDATEX • LIFE ELETTRONICA • MADRE TERESA • MECCTRONIC • MEDIAMO • META • METRICODE • MGT • MINELLI ERMANNO • MISTER WEB • NEON KING • NOLO SERVIZI 2000 • NOSTROMO • NUOVA IMBALLAGGI CAVICCHIOLI • PADANIA AUTOSTORE • PASTICCERIA FLORIANA • PELATTI • PMP • PRETTY MODE • PROSCIUTTIFICIO LEONARDI • PULSAR INDUSTRY • RE-TA GOMME • ROSSI CARLO MECCANICA • SACCHETTI MAGLIERIE • SERITAL • ONE DIGITAL • SPECTRUM • STAFF JERSEY • TECNO SALDATURE • TMP • VACCARI E BOSI • VIBROBLOC • X DATA NET

Le scuole coinvolte

Da Vinci • Vallauri • Spallanzani • Scaruffi Levi Tricolore • Einaudi • San Tomaso • Galilei • Luosi • Barozzi • CDR • Corni • Marconi • Volta • Baggi • IIS Paradisi • IIS Primo Levi

Manifatture aperte Il Video dell’edizione 2024

MoRe Impresa Festival 2024

Tutti i numeri della 5a edizione

Alcune delle classi in visita in diverse nostre imprese associate

Futuro incerto, Telleri:

«Ristabilire le detrazioni minori e puntare sulla formazione»

Monica Telleri, presidente della categoria Legno e arredo della nostra associazione, ci ha fatto un quadro del comparto in previsione della dismissione dei bonus

Addio al Superbonus in tutte le sue forme e, con lui, anche a tutti i bonus minori. Il futuro è incerto per il comparto del legno e arredo e la presidente della categoria Monica Telleri, ha tracciato un quadro nebuloso per il prossimo futuro.

Che situazione vede per il futuro alla luce delle decisioni che sta adottando il Governo?

«Sentendo anche tutti gli altri operatori del settore siamo tutti abbastanza preoccupati. Stiamo provando a terminare gli ultimi interventi entro la fine del 2024 perché a partire già dal 2025 vediamo molta incertezza. Ci fidiamo poco dello Stato alla luce di quanto accaduto con le vicende del Superbonus».

Quali sono le principali criticità che riscontrate?

«La principale è sicuramente programmare il lavoro anche per il prossimo anno. La stabilizzazione e

assunzione dei dipendenti, gli investimenti: sono tutti aspetti bloccati perché l’aspettativa è quella di un calo di lavoro».

Da questo punto di vista sarebbe importante mantenere le detrazioni minori?

«Assolutamente. Prima di tutto per far emergere il lavoro sommerso. In secondo luogo per favorire l’utilizzo di prodotti di qualità certificati con un miglior rapporto qualità-prezzo, in quanto il cliente ha tutto l’interesse nel controllare i costi. Non dimentichiamo poi i benefici in termini di riqualificazione del patrimonio edilizio senza la nuova occupazione di suolo e l’importanza della riqualificazione anche in materia di risparmio energetico. Queste sono solo alcune delle motivazioni per cui è fondamentale mantenere le detrazioni al 50% Bonus Casa/Ristrutturazione e EcoBonus che non hanno nulla a che vedere con il Superbonus 110% e a cui erroneamente sono stati accomunati. C’è stato un grosso fraintendimento».

Alla luce di questo, quali miglioramenti apportare?

«La modularità delle detrazioni negli anni, 3, 5, 10 anni come era all’inizio così da incentivare chi fa l’investimento per rientrare in minor tempo. Si dovrebbe ridurre la ritenuta d’acconto perché nelle condizioni odierne per noi si verifica una mancanza di liquidità importante: siccome stiamo tornando indietro con le detrazioni, ripristiniamo anche la ritenuta d’acconto al 4% come era in passato rispetto all’11% attuale. Abbiamo necessità però anche di una stabilizzazione degli incentivi per almeno 5 anni così da permettere a famiglie e imprese di programmare interventi edili che hanno tempo lunghi. In ultimo è necessario fare chiarezza sull’applicazione delle detrazioni fiscali, mentre è assolutamente da scongiurare la limitazione delle detrazioni in base al reddito, che tengono conto solo del reddito individuale senza considerare la situazione familiare nel complesso». 

Referente Categoria Autoriparazione

Fabio Sala

059 893 111

fabio.sala@lapam.eu

Cambio gomme e PFU: «Necessario

risolvere il problema il prima possibile»

Daniele Michelini, presidente della categoria

Autoriparazione della nostra associazione, al termine del mese a disposizione per il cambio gomme torna a parlare della questione Pneumatici fuori uso

«Ora che abbiamo concluso il periodo più significativo per quanto riguarda il cambio gomme con il passaggio da quelle estive a quelle invernali, abbiamo necessità di una raccolta degli pneumatici fuori uso che sia efficiente e che non crei disagi». Daniele Michelini, presidente della categoria Autoriparazione della nostra associazione, accende nuovamente i riflettori sull’annoso problema che si trascina ormai da troppi anni della gestione dei PFU, i pneumatici fuori uso. Per gli autoriparatori la criticità principale riguarda sempre la gestione dei PFU. L’associazione, anche a livello nazionale, ha chiesto al Ministero misure urgenti e che vadano nella direzione di una effettiva risoluzione del problema, ottenendo la conferma dell’extra target di raccolta PFU fino al 10% per il 2024, per sopperire all’emergenza ancora in atto. «Una

misura sicuramente apprezzabile – continua il presidente autoriparazione della nostra associazione Michelini – ma che siamo certi non basterà a risolvere il problema che ci trasciniamo da anni. Ciò di cui abbiamo assoluta necessità è un piano che permetta di intensificare il controllo dei flussi degli pneumatici a monte della filiera da parte degli Organi di Vigilanza competenti, con un’attenzione all’online. Ma si devono sostenere le imprese che operano regolarmente attraverso un meccanismo di raccolta PFU vincolato alla legittimità degli operatori, rendendo pubblici anche i dati di raccolta da parte dei soggetti autorizzati». Nello stoccaggio dei PFU, il gommista può raggruppare gli pneumatici in un deposito temporaneo conservandoli per massimo 90 giorni prima di smaltirli. In alternativa al criterio temporale, può decidere di smaltirli quando il quantitativo di rifiuti supera i 30 metri cubi, con almeno uno smaltimento all’anno. L’associazione ricorda che il cambio gomme è un’occasione per controllare lo stato di salute dei propri pneumatici e della propria auto in generale: dalla convergenza all’allineamento delle gomme con i cosiddetti ADAS, i sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione. Per l’associazione è importante prevedere un nuovo Extra target, quale utile strumento di supporto per alleviare le difficoltà operative dei gommisti legate all’accumulo degli pneumatici nelle officine, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni amministrative e rivedere il sistema di assegnazione dei quantitativi di PFU secondo criteri che rispondano alle effettive esigenze e specificità territoriali, superando i problemi di accorpamenti in macro-aree poco funzionali sul piano operativo. 

Albo autotrasporto: apertura della procedura di pagamento

Quote 2025

Determinata per l’anno 2025 la misura del contributo annuale che le imprese iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori devono corrispondere ai sensi e per gli effetti dell’articolo 63 della legge n. 298 del 1974.

Ci sarà tempo fino al 31 dicembre pagare la quota 2025 Autotrasporto e le quote relative agli anni precedenti eventualmente non pagate. Il versamento del contributo va effettuato attraverso la piattaforma PagoPA con le modalità alternative entrambe attivabili nella apposita sezione «Pagamento quote» presente sul sito www. alboautotrasporto.it. È necessario quindi collegarsi al Portale dell’Albo, accedere con le proprie credenziali, visualizzare l’importo specifico da versare e poi procedere al pagamento. Il pagamento su PagoPA basa i pagamenti sul concetto di Posizione Debitoria (PD). Per le quote dell’Albo, la posizione debitoria viene creata direttamente dall’utente e nasce già abbinata alla specifica quota annuale che l’Impresa deve pagare. Ciò rende automatica l’associazione del pagamento con la quota dovuta. La PD è collegata al conto corrente dell’Ente creditore e viene identificata univocamente da una sequenza di numeri detta IUV (Identificativo Univoco di Pagamento). Si può pagare

una PD alla volta. Il pagamento può essere effettuato sia online che con la stampa dell’avviso di pagamento da utilizzare presso un Prestatore di Servizi di Pagamento.

Se l’utente ha smarrito la password può procedere cliccando su “Area riservata” e poi “Recupera password” indicando la matricola e la mail/ pec inserita in fase di registrazione al portale. In caso di difficoltà potrà inviare una e-mail all’indirizzo ass-albo.ccaa@mit.gov.it avendo cura di indicare numero di iscrizione all’Albo, numero di matricola,

un indirizzo e-mail non PEC ed un recapito telefonico. Per richiedere assistenza nella fase di pagamento (dal carrello in poi) è disponibile la casella di posta assistenza@ mot-centroservizi-pagopa.it. Non è prevista la possibilità di accedere all’assistenza per i pagamenti PagoPA tramite il canale telefonico. 

Referente Categoria Trasporti Matteo Vezzani 059 893 111 matteo.vezzani@lapam.eu

Crisi della meccanica e dell’automotive: mix velenoso per 3.752 imprese modenesi e 3.105 imprese reggiane

Un’indagine del nostro ufficio studi ha fotografato un quadro preoccupante per le imprese della meccanica con un boom della cassa integrazione per le attività artigiane

«Una situazione critica, preoccupante e in peggioramento. Il problema è ora, ed è adesso che servono soluzioni mirate per contrastare questo trend negativo».

Le 3.752 imprese della meccanica presenti in provincia di Modena e 3.105 imprese in provincia di Reggio Emilia stanno subendo gli effetti di un mix velenoso per il settore. Gli

ultimi dati Istat elaborati dal nostro ufficio studi osservano nei primi nove mesi del 2024 a livello nazionale un calo della produzione del 9,2% per i mezzi di trasporto, del 4,2% per macchinari e impianti e del 3,7% per metallurgia e metalli, certificando una carenza di lavoro che sta colpendo duramente un settore chiave per l’economia del nostro territorio. Reggio Emilia infatti è al quarto posto in Italia per specializzazione nella meccanica e Modena segue al settimo posto. L’impatto del ciclo sfavorevole del settore è dunque più intenso nei nostri territori, che si trovano più esposti alla crisi del

settore meccanico. Nella meccanica l’artigianato rappresenta il 52,5% delle imprese reggiane e il 50,1% di quelle modenesi del settore. E proprio nel ricorso al fondo di sostegno al reddito, cioè alla cassa integrazione dell’artigianato, si osserva il dato più preoccupante: nei primi 9 mesi del 2024 il valore dell’assegno di integrazione salariale a cui hanno dovuto fare ricorso le imprese artigiane della meccanica in provincia di Reggio Emilia è quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2023 (+319,6%), rendendola la prima provincia italiana per incremento del ricorso alla cassa integrazione artigiana, mentre in provincia di Modena è triplicato (+201,5%), terzo incremento più significativo tra le principali province italiane. Tutto ciò avviene per una serie di fattori, come la mancata ripresa del commercio internazionale, una stretta monetaria che riduce gli investimenti, la recessione della Germania, importante mercato di riferimento del settore, e la caduta libera della produzione automobilistica, su cui pesano le incertezze della transizione verso la mobilità elettrica richiesta del Green deal europeo, e che colpisce un ampio indotto presidiato da imprese della meccanica. Questa miscela di fattori recessivi mette a dura prova la resilienza di un comparto chiave del nostro territorio nelle cui micro e piccole imprese lavora il 7,4% degli occupati modenesi e il 7,3% di quelli reggiani, ben superiore al 4,2% italiano. «Fattori come la mancata ripresa del commercio internazionale, una stretta monetaria che riduce gli investimenti, la recessione della Germania, importante mercato di riferimento del settore, e la caduta libera della produzione automobilistica, su cui pesano le incertezze della transizione verso la mobilità elettrica richiesta del Green deal europeo e che colpisce un ampio indotto presidiato da imprese della meccanica – conclude Gruppi – pesano sulle imprese del territorio. Da Palazzo Chigi devono mettere a terra misure concrete a sostegno del settore per salvaguardare il Made in Italy e le eccellenze che solo questo territorio sa creare». 

Novità per il settore moda: Il Decreto Legge introduce integrazione salariale e misure contro il lavoro sommerso

Il Decreto Legge n. 160 del 28 ottobre 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 253 dello stesso giorno, introduce diverse misure volte a contrastare la crisi occupazionale e il lavoro sommerso, con particolare attenzione al settore moda

Una delle novità principali riguarda l’introduzione di un’integrazione salariale in deroga per le imprese del settore tessile, abbigliamento e calzaturiero, nonché conciario, con un numero di dipendenti fino a 15. Questa misura, in vigore dal 29 ottobre al 31 dicembre 2024, è destinata alle aziende che hanno esaurito il plafond previsto dalla normativa vigente in materia di ammortizzatori sociali, incluso il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA).

L’integrazione, pari all’importo della cassa integrazione ordinaria e comprensiva di contribuzione figurativa, verrà erogata dal datore di lavoro su richiesta telematica e successivamente rimborsata dall’INPS. Il decreto stanzia 64,6 milioni di euro per questa misura. In caso di difficoltà finanziarie comprovate, il datore di lavoro può richiedere all’INPS il pagamento diretto della prestazione. La nostra associazione accoglie con favore l’intervento, ma chiede un’estensione del periodo di copertura di almeno 8/12 settimane, includendo la prima parte del 2025. Le settimane di Cassa Integrazione previste dalla misura non sono sufficienti a fronte della profonda difficoltà del settore, che conta circa 60.000 imprese manifatturiere e oltre 600.000 addetti.

Lotta al lavoro sommerso

Il decreto introduce anche gli Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC), un nuovo strumento per promuovere il rispetto degli obblighi contributivi. Gli ISAC, modellati sugli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) in ambito fiscale, saranno applicati dal 1° gennaio 2026 e riguarderanno

inizialmente due settori produttivi ad alto rischio di evasione, per poi essere estesi ad almeno altri sei entro il 31 agosto 2026. Il decreto prevede inoltre:

 il passaggio di competenze dall’ANPAL all’INAIL in materia di sicurezza sul lavoro;

 l’introduzione di una lista di conformità per i datori di lavoro in regola con gli obblighi contributivi, che saranno soggetti a controlli ridotti per un anno;

 il rafforzamento del personale universitario, con l’estensione delle procedure per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) fino al 2025;

 l’utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata per aumentare gli alloggi universitari.

Il Decreto Legge introduce importanti novità per il settore moda, con l’obiettivo di contrastare la crisi occupazionale e il lavoro sommerso. Le misure introdotte, seppur accolte con favore dall’associazione, necessitano di ulteriori interventi per garantire una reale tutela dei lavoratori e la ripresa del settore. 

Lapam Confartigianato, FORMart e Associazione Angela Serra

insieme per l’evento benefico “Fatti bella donando al COM”

Unire competenze, risorse e sensibilità per fare la differenza

34 manicure e 68 pieghe per un totale di 3.000 euro, che comprendono anche una donazione diretta da parte della nostra associazione. Questi sono i numeri della maratona di bellezza “Fatti bella donando al COM”. Il 24 novembre, infatti, i laboratori di Obiettivo Bellezza della sede FORMart di Modena hanno ospitato la prima edizione dell’evento benefico “Fatti bella donando al COM”. Una maratona solidale di bellezza per raccogliere fondi destinati all’Associazione Angela Serra per la riqualificazione del COM. I professionisti della bellezza della provincia di Modena e gli allievi dell’Academy di estetica e acconciatura di FORMart si sono

alternati per offrire un trattamento di bellezza a tutti i partecipanti. L’obiettivo del progetto è rendere più moderno, fruibile e accogliente un ambiente dove pazienti oncologici e caregiver possano sentirsi maggiormente a proprio agio. L’evento è stato organizzato dalla nostra associazione e FORMart in collaborazione con l’Associazione Angela Serra, che da tanti anni a Modena tutela e si prende cura delle persone in corso di terapia. «Siamo orgogliosi di aver sostenuto “Fatti Bella Donando al COM” – afferma Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato –: un’iniziativa che riflette perfettamente il concetto di sostenibilità sociale, su cui come associazione investiamo da sempre. Crediamo che il benessere di una comunità si costruisca attraverso la sinergia tra piccole e medie imprese e cittadini. Questa giornata benefica ci permette di contribuire al restyling del Centro

Oncologico Modenese, offrendo un ambiente più accogliente e moderno a pazienti e caregiver. Un piccolo gesto di bellezza per un importante impatto sociale».

«Partecipare a questa maratona di bellezza è stata per noi professionisti un’occasione importante per mettere a disposizione la nostra professionalità per una giusta causa – aggiunge Giancarlo Santunione, presidente della categoria Benessere di Lapam Confartigianato –. Mettere in mostra il nostro saper fare ci ha permesso innanzitutto di far conoscere le nostre attività e far comprendere e apprezzare le nostre abilità. Ma ha contribuito anche ad avvicinare le persone al mondo dell’acconciatura di qualità e di contrastare l’abusivismo, che danneggia sia i professionisti che i clienti. Iniziative come questa dimostrano che la bellezza può essere un veicolo di solidarietà e di bene per la comunità».

«Siamo felici di aver organizzato insieme a Lapam questa giornata in favore dell’Associazione Angela Serra – sottolinea Diletta Maselli, responsabile FORMart sede di Modena –. Con l’Academy Obiettivo Bellezza abbiamo già organizzato tante iniziative come quella di domenica 24 e la collaborazione con Lapam Confartigianato ci ha finalmente permesso di farlo anche a Modena. Contiamo sul calore e sulla generosità di Modena, una città molto attenta al tema oncologico».

«L’Associazione Angela Serra per la Ricerca sul cancro da quasi quarant’anni è impegnata nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti oncologici e delle loro famiglie, sostenendo la ricerca, promuovendo servizi assistenziali e collaborando attivamente con il Centro Oncologico Modenese (COM), che ha contribuito a realizzare, grazie al supporto dei modenesi – spiegano Giovanna Gregori e Francesca Cobianchi, referenti dell’Associazione Angela Serra –. Con l’evento, “Fatti Bella Donando al COM”, in collaborazione con Lapam Confartigianato, FormArt e Obiettivo Bellezza, abbiamo offerto alla comunità l’opportunità di partecipare attiva-

Alcune immagini dell’iniziativa
“Fatti bella donando al COM”

mente al progetto di riqualificazione del COM. Con questo evento abbiamo sì raccolto fondi, ma abbiamo anche sensibilizzato l’intera cittadinanza sull’importanza del COM, centro di eccellenza del nostro territorio, che oggi necessita l’aiuto di tutti noi». Il Prof. Massimo Dominici, Direttore Struttura complessa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Modena e Direttore del Dipartimento Smechimai Università di Modena e Reggio Emilia, conclude «Sono molto grato a Lapam per tutto il supporto che ci state dando. Non è una novità, ci siete sempre stati vicini in questi 20 anni. Il COM (Centro Oncologico Modenese) rappresenta un cardine per la sanità di questa provincia e di questa regione. Concentra attività assistenziali, formative e di ricerca all’interno di un unico edificio, che è nato concettualmente 30 anni fa. L’obiettivo di questo nuovo progetto consiste nel valorizzare l’esistente dandogli anche una visione nuova per affrontare le sfide del prossimo quarto di secolo. Abbiamo bisogno di rivedere come la struttura è concepita, partendo anche da un semplice restyling per la parte esterna e per la parte interna, e auspicabilmente avremo una nuova struttura per accogliere i pazienti, che sono sempre più numerosi e che hanno bisogno di un comfort che ci sentiamo in dovere di dargli. I lavori sono iniziati quindi speriamo di vedere già dei risultati importanti per il prossimo anno».

Le attività aderenti

all’iniziativa benefica

Acconciatura

Alterego parrucchieri di Modena • Lillilú Hairstyling di Modena • Alice acconciature di Modena • RiGenesi di Spilamberto • Sgarbi parrucchiere di Carpi

Estetica

Carol bellezza e benessere di Medolla

L’associazione Angela Serra

L’Associazione Angela Serra da oltre 30 anni si occupa di affiancare i pazienti oncologici e i loro familiari con progetti di prevenzione, assistenza, cura e recupero del benessere psicofisico. Le attività portate avanti grazie al contributo di soci, volontari e sostenitori comprendono progetti di ricerca, campagne di prevenzione con visite gratuite e laboratori ricreativi. Non mancano i progetti di oncoestetica che prevedono consulenze gratuite durante il periodo delle tera-pie, incontri gratuiti con esperti estetisti e parrucchieri, oltre alla possibilità di ricevere gratuitamente parrucche e turbanti. Una pietra miliare nella storia dell’associazione è stata la realizzazione del Centro Oncologico a Modena nel 2001. Il prossimo obiettivo è fare un restyling della struttura per rendere più confortevoli ambienti e giardini a disposizione di pazienti e caregiver.

L’impegno di Obiettivo Bellezza e FORMart

Parrucchieri ed estetiste da molti anni giocano un ruolo attivo e complementare nei processi di recupero della salute e del benessere. È stato dimostrato che il lavoro dei professionisti della bellezza non aiuta solamente a mascherare i segni estetici causati dalle malattie oncologiche e dalle terapie, ma contribuisce anche ad aumentare l’autostima delle pazienti, un elemento che può influire positivamente sul loro recupero psicofisico. Per preparare e affiancare il lavoro di acconciatori ed estetiste Obiettivo Bellezza e FORMart partecipano sempre volentieri a iniziative che mettono in luce il profondo legame tra benessere e bellezza. Diffondere consapevolezza sul tema è il primo passo per raggiungere il riconoscimento che tanti opera-tori meritano svolgendo il proprio lavoro su pazienti oncologici con delicatezza, umanità e professionalità. 

Referente Categoria Benessere
Baraldi
Conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Fatti bella donando al COM”

Le nuove frontiere del commercio, la storia di Luke & Pole: «Da questa esperienza stiamo imparando molto»

Ospite di un nostro evento, Luca Marverti di Luke & Pole ha raccontato gli esordi e gli sviluppi del loro brand

Dai banchi di scuola al commercio online. Tutto è partito da una semplice idea che ora gli permette di essere uno dei brand più riconosciuti e riconoscibili di Modena e provincia. Stiamo parlando di Luke & Pole, brand che, spiegano, «Ha l’obiettivo di rivoluzionare l’abbigliamento a T». Nato nel 2021, il brand si contraddistingue fin da subito per i suoi prodotti caratterizzati da una parola o una frase che rappresentano il sogno di un mondo senza schemi e senza definizioni. Nel 2022 la “rivoluzione” si fa sempre più tangibile con la creazione di nuovi articoli non convenzionali come “guanti per orecchie”, “lampione da testa” o “felpa da vita”. Durante

l’iniziativa organizzata dalla nostra associazione nella sede centrale di Modena in Via Emilia Ovest 775, Luca Marverti di Luke & Pole ha raccontato come è nata l’idea di creare magliette divertenti e come si sta sviluppando il brand, spiegando su quali strategie di diffusione stanno lavorando. «Veniamo da percorsi di studi scolastici e universitari differenti – afferma Luca – tranne io e Paolo che eravamo in classe insieme alle superiori. Ma gli altri due ragazzi del team ci hanno raggiunto successivamente. Ai tempi della scuola avevamo quest’idea di voler creare qualcosa di simpatico e di divertente, per cui abbiamo deciso di dare vita a delle magliette con

scritto “pantaloni”. Ci sembrava un’idea tanto bizzarra che pensavamo potesse funzionare. All’inizio è stata dura, gli ordini non arrivavano e facevamo molta fatica. Poi abbiamo puntato tanto sui social, soprattutto Instagram e TikTok che sono quelli più utilizzati da un pubblico giovanile e piano piano siamo riusciti a crescere e a farci conoscere». Durante la serata, Luke ha risposto anche alle domande degli imprenditori del commercio presenti in sala che gli chiedevano come mai la scelta di approdare direttamente online e di puntare molto sui social. «Il nostro budget iniziale era molto esiguo –continua Luca – ecco perché abbiamo ipotizzato di non aprire una sede fisica ma di sfruttare prima l’online. Motivazione riconducibile anche al perché abbiamo pensato di sfruttare tutte le potenzialità di questi due social: puoi raggiungere un pubblico potenzialmente illimitato, farti conoscere da tanti e farlo in maniera di fatto gratuita. Non facciamo sponsorizzate sui social, ma realizziamo video diversi a seconda del social dove vogliamo diffonderlo: su Instagram pubblichiamo video per fidelizzare i follower, visto che i reel appaiono prima agli utenti che ci seguono, mentre su TikTok, in cui i video che vengono pubblicati sono diffusi dal social prima a persone che non ci seguono rispetto a chi ci segue già, lanciamo video che servano per farci conoscere». Si tratta di un’esperienza che li sta formando e gli sta insegnando tanto. «Non sapevamo nulla di moda e di commercio quando abbiamo iniziato – conclude Luca – eppure adesso ci siamo fatti una cultura anche su questi aspetti. L’obiettivo per il futuro è estendere i nostri prodotti anche alle donne, ora sono principalmente unisex ma capiamo l’esigenza di un pubblico femminile di avere articoli personalizzati e adattati su misura. Il consiglio che mi sento di dare ai giovani che vogliono provare a intraprendere la nostra strada è di avere passione, idee e di allenare la creatività, perché è quello che ti fa fare la differenza e ti fa emergere in un contesto di concorrenza molto elevato». 

Luca di Luke & Pole ospite del nostro evento per parlare delle nuove frontiere del commercio

Più competenza meno violenza

L’educazione economica per uscire dagli abusi

In occasione del mese dedicato all’eliminazione della violenza contro le donne, la nostra asso ciazione ha organizzato un evento dedicato all’educazione finanziaria, fondamentale per combattere la violenza economica di genere.

L’iniziativa, patrocinata dal comune di Modena, è frutto della collabora zione del Movimento Donne Impresa Lapam con il centro anti violenza “Vivere Donna” e Consob.

Ha presieduto l’incontro la Presidente del Movimento Donne Rita Cavalieri: «Come associazione di imprese abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione su un aspetto spesso trascurato ma fondamentale nella lotta agli abusi: la violenza economica. Come sapete, la violenza economica è una forma subdola e spesso invisibile di abuso, che priva le vittime della loro indipendenza e le lega a situazioni di sofferenza e vulnerabilità. Parlare di educazione finanziaria significa fornire strumenti concreti per rompere queste catene, offrendo autonomia, sicurezza e una via per uscire da relazioni abusanti».

Un evento sull’educazione finanziaria per contrastare la violenza economica di genere. Aprirà l’incontro Rita Cavalieri (Presidente Movimento Donne Impresa Lapam), Alice Degl'innocenti e Alessandra Menozzi (Centro antiviolenza Vivere Donna) inquadreranno il fenomeno e Paola Soccorso (CONSOB) offrirà alcuni suggerimenti di benessere finanziario. Seguono le letture ad alta voce di Susi Rota. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Modena.

Fondamentali per inquadrare il fenomeno sono stati gli interventi della vice Presidente di Vivere Donna, Alice Degl’innocenti e di Alessandra Menozzi, una volontaria del centro che si occupa dello sportello lavoro oltre che della prima accoglienza delle donne richiedenti aiuto.

Degl’innocenti ha dichiarato «Si parla ancora troppo poco di violenza economica, meno conosciuta della violenza psicologica o fisica, ma molto efficace per l’abusante perché

è difficile per una donna liberarsi di un partner violento se questo detiene anche la sua libertà economica. L’importanza di inserirsi nel mondo del lavoro è fondamentale perché rappresenta uno step fondamentale per liberarsi dalla violenza, così come affrontare un percorso di educazione finanziaria. Nella nostra cultura manca ancora la prevenzione è quindi fondamentale fare prevenzione a partire dalle scuole, e organizzare percorsi educativi, come quello di educazione finanziaria. Eventi come questo sono quindi fondamentali per allenare la propria sensibilità e mettersi in ascolto privi di giudizio, e far presente che esiste una rete che le può ascoltare e accogliere».

Alessandra Menozzi ha invece precisato come funziona lo sportello lavoro: «È un servizio che diamo alle donne quando hanno necessità di cambiare o iniziare un lavoro. Le aiutiamo a stilare un bilancio di competenze, il curriculum e attiviamo la nostra rete di conoscenze tra le imprese del territorio anche per avviare tirocini gratuiti per le imprese. Vogliamo aiutarle a trovare un’indipendenza economica che è fondamentale per uscire dalla violenza».

Soccorso di Consob ha invece

offerto alcuni importanti suggerimenti di benessere finanziario. La gestione finanziaria, infatti, non deve essere considerata un compito complesso o intimidatorio, ma può diventare una routine semplice e alla portata di tutti utilizzando un metodo che passa attraverso consigli pratici e una guida strutturata in 5 passi, per affrontare le finanze personali con consapevolezza, trasformando bisogni e desideri in obiettivi concreti. Questo messaggio assume un valore ancora più significativo per le donne vittime di abusi, promuovendo una maggiore autonomia e sicurezza finanziaria.

20 novembre

ore 18:00 Lapam Confartigianato Modena-Reggio

Via Emilia Ovest, MODENA Contatti per informazioni e iscrizioni: Referente Movimento Donne Impresa Elena Baraldi elena.baraldi@lapam.eu – contattaci@lapam.eu – 059 893111

L’incontro è stato connotato da una serie di letture da parte di Susi Rota, che hanno reso la serata ancora più coinvolgente.

La collaborazione tra Lapam, Consob e il Centro Vivere Donna dimostra quanto sia importante lavorare insieme per contrastare ogni forma di violenza di genere. Solo unendo competenze, risorse e sensibilità diverse possiamo davvero fare la differenza. 

Referente Movimento

Donne Impresa

Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

Grandi Speranze: l’evento sul

turismo a Zocca con

Grande partecipazione a Zocca dove il giornalista

Claudio Visentin ha realizzato una panoramica della situazione turismo in Appennino toccando diversi aspetti

«Ho avuto il piacere di essere contattato da Lapam Confartigianato – commenta Claudio Visentin – per una serata straordinariamente riuscita, davanti a un pubblico nutrito, molto coinvolto e partecipativo. Parlare di turismo in Appennino è significativo: l’Appennino è un mondo che ha gli stessi problemi da Piacenza alla Liguria e anche in Sicilia, dove c’è l’Appennino siciliano. Ha delle criticità molto simili, perché è un mondo a sé che si assomiglia particolarmente. C’è molto da imparare, da collaborare, da fare rete e anche da copiare. Concentrandoci su Zocca, ho analizzato il caso specifico del Comune. Zocca può contare su una delle figure più note a livello mondiale, ma è una situazione diffusa perché anche nelle altre aree dell’Appennino ci sono personalità importanti: c’è Giovanni Lindo Ferretti a Cerreto Alpi, c’è Francesco Guccini a Pavana, c’è Michele Serra in Val Tidone. Persino questo aspetto è simile dunque. E parlando di turismo culturale, questa tipologia di turismo interessa. Dobbiamo però allontanarci dall’idea di quel turismo nei musei, del libro di memoria del paese, dall Museo degli attrezzi agricoli. La cultura è esperienza, comunità, vita dei locali, cucina. Il turismo culturale interessa il 40% dei viaggiatori, però va inteso in maniera dinamica».

Visentin, che cosa può dirci del turismo open air?

«A Zocca c’è una struttura attrezzata molto apprezzata dai visitatori. Si deve però anche ragionare su quanti turisti si vogliono accettare nel territorio, commisurato alle capacità e alle opportunità, piuttosto che perseguire un ideale di crescita esponenziale di turisti».

E sul turismo rigenerativo?

«Si parla oggi di turismo rigenerativo, che mantiene la località nelle sue condizioni rispetto al turismo di massa. I turisti chiaramente non sono tutti uguali: c’è l’escursionista mordi e fuggi, c’è chi si ferma maggiormente e chi viene in diversi momenti dell’anno. Aggiungiamo anche chi possiamo chiamare come “cittadini temporanei”, ossia chi vie-

ne in Appennino a vivere o a lavorare da remoto per godere dei vantaggi della montagna rispetto alla città. Non è quindi necessario ambire ad avere un numero esagerato di turisti, ma targetizzare l’offerta in base alla tipologia più adatta del visitatore che si può accogliere. L’Appennino è in cambiamento. Il turismo è in cambiamento. Il mondo stesso è in cambiamento e quindi possiamo anche aspettarci che si torni a una modalità di turismo che si pensava superata».

Può spiegare anche il fenomeno del “turismo delle radici”?

«L’Appennino è stato luogo di grande migrazione. Nel mondo ci sono più italiani che nell’Italia stessa: molti di questi sono interessati a riallacciare i rapporti con la terra di provenienza come ad esempio l’appennino modenese. Questo è il “turismo delle radici” che sta funzionando molto bene in altre parti del paese e può essere una sfida interessante sulla quale puntare. Ma il turismo non è solo economia: la comunità deve interrogarsi, se è ospitale e se è contenta di avere visitatori. Si deve avere una forte motivazione e un forte orgoglio di abitare e vivere il proprio paese. Bisogna essere felici di stare in Appennino così da poter trasmettere agli altri questa gioia». 

Chi è Claudio Visentin

È nato a Milano nel 1964. Insegna Storia del turismo all’Università della Svizzera italiana (Master in International Tourism). È il fondatore della Scuola del Viaggio. Scrive per l’inserto domenicale del Sole 24 Ore ed è autore di diversi fortunati libri di viaggio. Da diversi anni trascorre sempre più tempo tra i boschi dell’Appennino, dove è ambientato il suo ultimo libro “Passeggiate nei piccoli cimiteri” (Ediciclo).

l’evento a Zocca per parlare di turismo in Appennino

Soluzioni hardware e software per negozi e ristoranti

SID Emilia è una società del Gruppo Zucchetti.

Abbiamo tutto ciò che ti occorre per gestire la tua attività. Offriamo soluzioni complete, consulenza e assistenza nella tua zona.

Reggio

0522-232060

Modena

059-454088

TOTEM E CASSE AUTOMATICHE PUNTO CASSA EVOLUTO

051-6466404

REGISTRATORI E STAMPANTI TELEMATICI

ATTREZZATURE PER LAVORAZIONE ALIMENTI

SIAMO VICINI A TE. CONTATTACI OGGI

Fisco

Sanatoria fiscale per chi ha aderito al CPB

La conversione del Dl 113/2024 agli articoli 2-ter e 2-quater, ha previsto una sanatoria per i redditi dal 2018 al 2022 per i soli soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale (CPB). La sanatoria, o meglio il “regime di ravvedimento”, delle predette annualità prevede la graduale determinazione del maggior imponibile e dell’imposta richiesta per la definizione, in base al punteggio ISA, con un contestuale allungamento dei termini di decadenza dell’accertamento. In particolare, la sanatoria in esame presenta le seguenti caratteristiche: non spetta ai contribuenti forfetari ma spetta esclusivamente ai soggetti ISA, richiede come detto l’adesione alla proposta di CPB, può essere effettuata anche per alcune annualità a scelta del contribuente, si versa un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali e l’irap calcolata su una percentuale del reddito d’impresa/ lavoro autonomo dichiarato in base al risultato dell’Isa, l’imposta sostitutiva dei reddti da versare per ciascuna annualità non può essere inferiore a 1.000 euro. Nel Cassetto fiscale l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato dei prospetti che riepilogano le imposte sostitutive dovute per ciascun periodo d’imposta oggetto di sanatoria, distinguendo tra imposte dirette e IRAP. In particolare a coloro che aderiranno alla sanatoria saranno inibite le rettifiche del reddito d’impresa o di lavoro autonomo di cui all’art. 39 del DPR 600/73, e quelle di cui all’art. 54 co. 2 secondo periodo del DPR 633/72 per quanto riguarda l’Iva. Il ravvedimento non si perfeziona nel caso in cui il pagamento in unica soluzione o della prima rata delle imposte sostitutive è successivo alla notifica di: processi verbali di constatazione; schemi di atto di accertamento; atti di recupero di crediti inesistenti. L’opzione per il regime del ravvedimento può essere esercitata per una o più delle annualità tra il 2018 e il 2022 e la stessa viene comunicata non attraverso un particolare modello, ma mediante la presentazione, per ogni annualità, del

modello F24 per il pagamento della prima o unica rata dell’imposta sostitutiva delle imposte dirette e dell’IRAP (ove dovuta). Per il versamento dell’imposta sostitutiva sono stati istituiti con risoluzione n. 50/2024 specifici codici tributo. Il versamento va eseguito in unica soluzione entro il 31 marzo 2025, oppure in forma rateale in un massimo di 24 rate mensili di pari importo maggiorate di interessi calcolati al tasso legale con decorrenza dal 31 marzo 2025. Per le società e le associazioni di cui all’art. 5 del TUIR l’opzione è esercitata con la presentazione di tutti i modelli F24 relativi alla prima o unica rata: dell’imposta sostitutiva dell’IRAP da parte della società o associazione, delle imposte sostitutive delle imposte sui redditi e delle relative addizionali da parte dei soci o associati.

Dal 2025 per le spese di trasferta e rappresentanza obbligo di tracciabilità dei pagamenti

Per imprese e professionisti arriva, dal 2025, l’obbligo di pagare le spese di trasferta e di rappresentanza con carte di credito o altri mezzi di pagamento tracciabili. Chi non si adeguerà, perderà il diritto alla deduzione del costo, sia ai fini Ires che ai fini Irap, e per il dipendente che chiede il rimborso scatterà la tassazione in busta paga. La stretta è prevista dall’articolo 10 del Disegno di legge di Bilancio per il 2025 e riguarderà la disciplina dei rimborsi per spese di vitto e alloggio, nonché di trasporto e viaggio con taxi e Ncc (noleggio con conducente) ai fini del reddito di lavoro dipendente e assimilato (Co. co.co. e amministratori di società). L’articolo 10 aggiunge un periodo al comma 5 dell’articolo 51 del Tuir prevedendo che i rimborsi ivi previsti non concorrono a formare il reddito solo se le spese sono pagate dal dipendente o dall’amministratore con mezzi tracciati. Anche per artisti e professionisti e per le imprese le spese per prestazioni alberghiere o per somministrazione pasti, come pure quelle per trasporti a mezzo taxi e Ncc, sono deducibili solo se pagate con i richiamati mezzi tracciabili.

Bilanci: nuove soglie per bilanci micro e abbreviati

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 6.09.2024 n. 125,che recepisce la direttiva europea 2022/2464/UE sulla rendicontazione di sostenibilità, si aprono nuove prospettive per molte aziende in termini di semplificazione nella redazione dei bilanci. Il D.Lgs. è entrato in vigore il 25 settembre 2024 e non contiene indicazioni specifiche sulla decorrenza dei nuovi limiti dimensionali; tuttavia, il decreto recepisce la Direttiva UE n. 2775/2023, la quale stabilisce che gli Stati membri devono conformarsi alle nuove disposizioni entro il 24 dicembre 2024. Le nuove soglie, dovrebbero applicarsi agli esercizi finanziari che iniziano dal 1° gennaio 2024. Entrando nel dettaglio delle modifiche, l’art. 16 D.Lgs. 125/2024 interviene su diversi fronti.

Al comma 1, lett. b) sono modificati i limiti dimensionali per definire la società come micro-imprese:

 totale attivo dello stato patrimoniale: il nuovo limite è di € 220.000, rispetto ai precedenti € 175.000;

 ricavi delle vendite e delle prestazioni: il nuovo limite è di € 440.000, rispetto ai precedenti € 350.000;

 numero medio di dipendenti occupati: rimane invariato a 5 unità.

Come in precedenza la società deve rispettare due di questi tre limiti per due esercizi consecutivi per continuare a beneficiare della redazione del bilancio in forma semplificata.

Al comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 125/2024, i limiti dimensionali per la redazione del bilancio in forma estesa sono stati aumentati come segue:

 totale attivo dello stato patrimoniale: Il limite è stato innalzato da € 4.400.000 a € 5.500.000;

 ricavi delle vendite e delle prestazioni: Il limite è passato da € 8.800.000 a € 11.000.000;

 numero medio di dipendenti occupati: Il limite rimane invariato a 50 unità.

Anche in questo caso per essere ammissibile alla redazione del bilancio abbreviato, una società non deve superare due dei tre limiti sopra indicati per due esercizi consecutivi.

Lavoro

INPS INAIL: il nuovo regime sanzionatorio per evasione e morosità

L’INPS e l’INAIL forniscono i chiarimenti operativi in merito al contenuto del DL 19/24, come convertito dalla L. 56/24, che - a far data dallo scorso 1° settembre 2024 - ha introdotto rilevanti modifiche al quadro sanzionatorio applicabile in caso di omissione od evasione di contributi o premi. Il nuovo quadro tende a favorire i datori di lavoro che sanino le loro posizioni debitorie in tempi brevi, anche nelle ipotesi di evasione, procedendo all’inoltro o alle modifiche delle previste denunce ed – in seguito a ciò – a versare la contribuzione o i premi dovuti agli Istituti competenti. Per la prima volta – in casi di evasione - sarà possibile ravvedersi anche attraverso pagamenti rateali, in alternativa al pagamento del dovuto in unica soluzione (la sola possibilità prevista nel quadro normativo prima della recente modifica).

Bonus Natale

Per il solo anno 2024 è prevista l’erogazione di una indennità una tantum, di importo pari a 100 €, ai lavoratori dipendenti per i quali ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni:

 reddito complessivo non superiore a 28.000 €

 avere a carico il coniuge ed almeno un figlio

 avere un’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente, con esclusione delle pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati, di importo superiore a quello della detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del TUIR.

L’indennità, che non concorre alla formazione del reddito complessivo del lavoratore dipendente, è rapportata al periodo di lavoro e sarà riconosciuta direttamente dai datori di lavoro unitamente alla tredicesima mensilità su richiesta del lavoratore, che dovrà attestare per iscritto di avervi diritto indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli dell’indennità.

Cassa integrazione in deroga per il settore moda

In deroga ai normali limiti di ricorso agli ammortizzatori sociali (compreso il Fondo Bilaterale alternativo per l’Artigianato – FSBA) è riconosciuta dall’INPS, per l’anno 2024, ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro, anche artigiani, con forza occupazionale media fino a 15 addetti nel semestre precedente, operanti nei settori tessile, dell’abbigliamento e calzaturiero, nonché conciario, un’integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa o correlata, nella misura dell’80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, per un periodo massimo corrispondente al periodo dal 29 ottobre fino al 31 dicembre 2024.

Bandi

La Regione EmiliaRomagna mette a disposizione contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli oneri finanziari su finanziamenti per investimenti e liquidità.

Le agevolazioni sono rivolte alle piccole imprese con sede operativa nel territorio regionale e operanti nei settori del commercio, somministrazione di alimenti e bevande, servizi (escluso il turismo). Per ottenere il contributo, è necessario richiedere un finanziamento bancario assistito dalla garanzia Artigiancredito dell’80%. Per gli investimenti, il contributo a fondo perduto può coprire fino al 5% del tasso di interesse, con un importo massimo di € 10.000,00. La durata massima del finanziamento è di 60 mesi, comprensivi di preammortamento. Gli investimenti ammissibili includono acquisizione, costruzione, rinnovo, trasformazione e ampliamento dei locali adibiti all’esercizio dell’attività, acquisizione, rinnovo e ampliamento di attrezzature, impianti e arredi, inclusi i mezzi di trasporto. Per la liquidità, il contributo può coprire fino al 4,5% del tasso di interesse, con un importo massimo di € 7.000,00. La durata massima del finanziamento è di 60 mesi, comprensivi di preammortamento. Il finanziamento può essere utilizzato per acquisto di scorte, reintegro del capitale circolante. I requisiti per accedere al contributo sono avere sede operativa in Emilia-Romagna, essere una piccola impresa, iscrizione al Registro delle Imprese e non essere in stato di crisi o insolvenza, operare nei settori ATECO specificati e non aver ricevuto agevolazioni sullo stesso finanziamento ai sensi della LR 40/02. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio Credito e Finanza Agevolata di Lapam Confartigianato all’indirizzo secofin@lapam.eu..

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

Rinfoltimento sopracciglia con tecnica una ad una

Obiettivi: Dedicato a chi vuole conoscere ed applicare le più innovative tecniche di rinfoltimento, modellazione e ricreazione delle sopracciglia per creare e o correggere le forme attraverso l’utilizzo di fibre che imitano quelle naturali, di nascondere cicatrici e ricostruire le sopracciglia non più visibili.

Durata: 8 ore

Inizio: 16/12

Costo: € 115,00 + iva

Usare tecnologie digitali - dalle scritture contabili al bilancio di esercizio

Obiettivi: Obiettivo del corso è quello di far conoscere l’iter formativo di costruzione di un bilancio attraverso l’utilizzo di Excel come strumento per la gestione e l’elaborazione dei dati.

Durata: 40 ore di Webinar

Periodo: 27/01 – 26/02

Costo: Gratuito

Buste paga e contributi

Obiettivi: Il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia

Destinatari: persone in cerca di lavoro che desiderano acquisire una preparazione professionale per la gestione di paghe e contributi, per avere maggiori opportunità di inserimento lavorativo in aziende, studi professionali, enti. Addetti junior buste paga, addetti ufficio amministrazione del personale.

Durata: 42 ore

Periodo: da gennaio

Costo: € 520,00 +iva

Ottimizzarelerisorse–PG4.OperazioneRif.PA2024-21169/ RERapprovataconDGR1132/2024indata17/06/2024e realizzatagrazieaiFondiEuropeidellaRegioneEmilia-Romagna -Ottimizzarelerisorse–PG4

La gestione strategica d’impresa: strumenti per lo sviluppo competitivo- modalità webinar

Obiettivi: Questo corso offre una solida base di conoscenza per tutte le donne che vogliono ricoprire posizioni apicali in azienda o che desiderano realizzare un progetto imprenditoriale, offrendo loro una reale e completa visione di processi, vincoli e sistemi di gestione aziendale.

Destinatari: Il corso è dedicato a tutte le donne che per aspettative, inclinazione o attitudine vogliono migliorare la propria posizione lavorativa sviluppando competenze imprenditoriali e manageriali

Durata: 40 ore

Periodo: dal 28 gennaio

Costo: Gratuito

OperazioneRif.PA2021-22833/RERautorizzataconDet18472 indata10/09/2024dallaRegioneEmilia-Romagna.

Formazione teorica abilitante all’esercizio dell’attività di acconciatore

Obiettivi: L’acconciatore è in grado di effettuare tagli ed acconciature dei capelli e della barba conformi alle caratteristiche d’aspetto ed alle specificità stilistiche richieste dal cliente, nonché trattamenti chimico-cosmetologici del capello rispondenti alle diverse peculiarità tricologiche, utilizzando prodotti cosmetici, tecnologie e strumenti in linea con le tendenze più innovative.

In particolare è in grado di effettuare analisi tricologiche, taglio dei capelli, trattamenti chimico-cosmetologici dei capelli ed acconciature estetiche.

Destinatari: Il percorso di formazione è rivolto ad aspiranti Hair stylist, parruccheri senza limite di età

Durata: 1800 ore

Periodo: da dicembre

Costo: € 6.900,00 € no IVA

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.