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Il fashion tornerà di moda?

Dati e trend di un settore trainante

A ottobre 2021 le vendite sull’export nel settore moda italiano hanno registrato un +16,4% sull’anno precedente, è quanto emerso da un recente studio pubblicato da SACE “il Fashion tornerà di moda?” Purtroppo resta netto il divario con i livelli pre pandemia, sotto di oltre 6 punti percentuali, anche se il crollo maggiore lo registrano gli articoli di pellicceria e pelletteria rispetto alla maglieria e alle calzature. A livello globale, nel 2020 la moda ha generato un export di quasi €900 miliardi, tra i principali esportatori si evidenziano i paesi dell'Asia emergente, come Cina, Vietnam, e Bangladesh ma anche l’Unione europea; tra gli Stati membri, l’Italia è uno dei pochi esportatori netti (46 miliardi di € il valore delle esportazioni).

Da qualche anno si parla di reshoring (rilocalizzazione) e le criticità nelle catene di approvvigionamento conseguenti alla crisi non fanno che innescare nuovamente il dibattito su una strategia percorribile anche dalle imprese della moda. secondo SACE: “Sebbene sia ancora presto per un’analisi approfondita del fenomeno, alcune prime rilevazioni suggeriscono che non si sta assistendo a una vera e propria riallocazione manifatturiera; le imprese maggiormente internazionalizzate sembrano, infatti, aver reagito meglio alla pandemia” L'analisi sottolinea anche come il settore sia di fronte a profondi cambiamenti strutturali che rappresentano una sfida e richiedono uno sforzo innovativo alle imprese.

La sostenibilità è diventata parte integrante di varie iniziative di rilancio post-Covid. In questo senso, allo scopo di favorire l’economia circolare all’interno del sistema moda, a partire da quest’anno l’Italia ha introdotto l’obbligo di raccolta differenziata dei prodotti tessili con un target di recupero del 100% (tema approfondito sul sito Lapam). Anche lato aziende molte stanno agendo sempre più per limitare il proprio impatto ambientale sia in fase sia di produzione che di ricerca e sviluppo. Le certificazioni nel settore sono sempre più diffuse e le aziende committenti hanno barriere di ingresso su questi aspetti sempre più stringenti.

Un altro faro su cui il settore sta investendo è la digitalizzazione che porterà ampie innovazioni al sistema moda lungo le diverse fasi della filiera. A valle l’esperienza di shopping diventerà sempre più digitale, grazie alla maggiore diffusione dell’e-commerce su diverse piattaforme e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei camerini di prova dei negozi fisici. A monte, invece, l’applicazione della realtà aumentata permetterà di ridurre gli sprechi lavorando su modelli 3D e producendo solo le parti necessarie. Le tecnologie dell’industria 4.0 consentiranno di ridurre i costi di produzione, il time-to-market e i rifiuti generati; le evoluzioni della blockchain, inoltre, potrebbero permettere una migliore tracciabilità di ogni fase di vita di un capo fashion rendendo più trasparente la catena di approvvigionamento.

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