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Cos'è l'Economia Circolare

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#Qui sei al sicuro

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Secondo la definizione della ‘Ellen MacArthur Foundation’ economia circolare "è un termine generico per definire un’economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un’economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera".

L’economia circolare, restando sul piano delle definizioni, è un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. Potremmo dire ‘l’uovo di colombo’: riutilizzare, riusare e riciclare sono parole importanti, ma... Ma il modello economico attualmente mainstream (ovvero quello che si è imposto) non è circolare. Pensiamo ai nostri telefoni cellulari, che tutti abbiamo in tasca: quando un telefono si rompe (per qualsiasi motivo) è praticamente sempre più comodo, e meno costoso, cambiarlo magari con un modello più aggiornato, piuttosto che aggiustarlo. Così accade per molti altri beni. Nel frattempo, però, si sta affermando questo nuovo modello, circolare appunto, anche se non soprattutto a causa degli incombenti pericoli di carattere ambientale: un esempio per tutti, quello della plastica che sta ‘soffocando’ gli oceani.

Il modello circolare in tutte le fasi, dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita di un determinato bene, cogli l’opportunità di limitare l’utilizzo di energia per la costruzione e di minimizzare gli scarti, attraverso appunto la possibilità di riutilizzare o aggiustare i prodotti. Che però devono essere pensati per essere riparabili, appunto. I criteri dell’economia circolare sono sette: progettazione di prodotti che possano durare a lungo e il cui smontaggio sia semplice, in modo da permettere facilmente la riparazione o il recupero delle materie prime; utilizzare fonti energetiche rinnovabili e sostenibili; utilizzare materiali riciclati nella produzione; gestire gli scarti e i rifiuti in modo responsabile verso l'ambiente; porre attenzione a trasporti e logistica in modo da ridurre gli impatti ambientali; promuovere stili di vita e di consumo sostenibili; costruire una filiera circolare sulla base di criteri di compatibilità ambientale e anche sociale.

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