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Una ripartenza internazionale

Proposte e provvedimenti per rafforzare l’export delle PMI

Nel mese di aprile, in piena emergenza sanitaria, Confartigianato ha partecipato al tavolo settoriale promosso dal Ministero degli Esteri riguardante l’internazionalizzazione e la promozione del Made in Italy. Proprio in questo tavolo è stato presentato al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio un pacchetto di proposte mirate per rafforzare l’internazionalizzazione delle PMI e per strutturare il cosiddetto “Patto per l’Export”, firmato lo scorso 8 giugno. Si tratta di un piano complessivo, con interventi sul fronte finanziario e di promozione internazionale, focalizzato sui bisogni reali dei piccoli imprenditori per dare un’immediata risposta all’attuale crisi conseguente all’epidemia da coronavirus e, al contempo, mettere le basi per una ripresa efficace che riporti al più presto l’export italiano ai livelli pre crisi.

Da sottolineare innanzitutto le misure già in corso di discussione e sviluppo prima dell’emergenza covid, con particolare riferimento alla gratuità dei servizi ICE-Agenzia (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) e alla partecipazione sempre gratuita a fiere ed eventi organizzati da ICE in tutto il mondo fino al prossimo marzo 2021.

Entrando nel merito delle proposte, sono presenti punti che spaziano dal finanziamento agevolato per sostenere la liquidità delle piccole e micro imprese, a misure per incrementare il numero di Missioni e incoming di operatori esteri in Italia. A queste si affianca la richiesta di prevedere uno stanziamento dedicato alle sole piccole e micro imprese nei voucher per Temporary export manager. Il TEM è una delle figure più discussione negli ultimi mesi: un professionista specializzato nelle strategie di internazionalizzazione delle aziende, che presta il proprio supporto “a tempo determinato” per avviare o consolidare la presenza delle imprese italiane all'estero.

Durante il confronto è stata richiesta inoltre una maggior semplificazione delle procedure burocratiche to all’estero. Questa particolare questione è stata promossa su tutti i tavoli a cui ha partecipato la nostra Associazione in quanto si ritiene che da una maggior semplificazione passi il sostegno a tutto il tessuto economico produttivo nazionale. Infine, sempre da Confartigianato arriva tutta una serie di proposte per la promozione del Made in Italy come: favorire l’export delle imprese artigiane attraverso il cofinanziamento a fondo perduto (fondo 394/81), finanziare strumenti di comunicazione per singole imprese e/o raggruppamenti di imprese (es. campagne social digital marketing video ecc.), rivedere la soglia del “de minimis” per l’anno in corso da 200 mila a 500 mila per accedere alle agevolazioni, includere nei servizi gratuiti ICE la consulenza legale sulla contrattualistica internazionale e infine prevedere accordi con la grande distribuzione internazionale tarati sulle PMI attraverso workshop e b2b, per chi esporta il proprio prodotto con l’obiettivo primario di inserire prodotti e marchi di qualità non ancora presenti sui mercati target.

Ad oggi, partendo dal dialogo avuto in questa sede, sono stati raggiunti risultati importanti per incentivare e rafforzare la ripartenza. Per quanto riguarda la partecipazione a fiere ed eventi internazionali in via gratuita è stato spostato il limite da marzo 2021 a fine anno 2021. Altro risultato riguarda il regime de minimis che fino alla fine del 2020 è stato alzato a 800 mila euro. Il risultato più interessante interessa i finanziamenti agevolati del fondo che, attraverso il supporto di SACE SIMEST, fino al 31 dicembre 2020, rende possibile l'accesso a liquidità a Tasso Agevolato e senza necessità di presentare garanzie e la richiesta fino al 40% del finanziamento a fondo perduto (il 20% per lo strumento Inserimento mercati esteri) con un importo massimo concedibile a fondo perduto di € 100.000. Questo nasce come un finanziamento a tasso agevolato delle spese per la realizzazione di un ufficio, show room, negozio, corner o centro di assistenza post vendita in un Paese extra UE e relative attività promozionali. L' importo massimo finanziabile può raggiungere il 100% del totale preventivato e non può superare il 25% del fatturato medio dell'ultimo biennio dell' impresa richiedente. Il progetto può essere presentato con una spesa minima di 50 mila euro fino, d'ora in poi, a 4 milioni di euro. L'esposizione massima dell'impresa non potrà essere superiore al 35% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci approvati e depositati. La durata del finanziamento è di sei anni al massimo, di cui due di preammortamento. Tra i benefici vi è la possibilità di ottenere fino al 20% del finanziamento (nel limite di 100 mila euro) a fondo perduto.

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