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Economia circolare Pronti al cambiamento?

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#Qui sei al sicuro

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Un’indagine sulle nostre imprese

Negli scenari a breve e medio termine l’economia circolare e la digitalizzazione rappresentano le chiavi di volta per un’evoluzione sostenibile dell’economia. È una sfida importante da cogliere, e come Associazione vogliamo essere a fianco delle nostre imprese per supportarle e accompagnarle nel cambiamento. Siamo partiti il 4 maggio del 2018 a Bardolino, al Convegno degli imprenditori, con un gruppo di lavoro costituito da imprese associate e funzionari Lapam che hanno riflettuto sul concetto di economia circolare. In quella prima occasione di confronto è stata individuata una definizione condivisa: si tratta di un nuovo modo di pensare il sistema produttivo di un’azienda. Consiste nel poter riutilizzare risorse, considerate di scarto o non riutilizzabili, come materia secondaria che diventa primaria rigenerandola. Questo sistema oltre a salvaguardare il pianeta porta l’impresa a importanti risparmi economici e soprattutto a nuove opportunità di business. Negli ultimi due anni abbiamo organizzato workshop ed eventi, abbiamo seguito corsi di formazione per continuare ad aggiornarci e sensibilizzare le imprese associate. Se questa presa di coscienza era urgente prima, ora, con una pandemia in pieno atto, siamo arrivati a un bivio: è necessario fare scelte coraggiose perché il futuro dell’economia si giocherà soprattutto su due fronti: l’economia circolare e il digitale. La Commissione Europea Stanzierà circa 750 miliardi di euro per garantire un’Unione europea climaticamente neutra, digitale, sociale. Tra le micro e piccole imprese italiane (1 milione di imprese con 3 -49 addetti) il 66,6% svolge una o più azioni finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Si tratta di aziende che ricorrono, con o senza incentivi, all'installazione di macchinari o impianti più efficienti, per ridurre i consumi energetici, che mettono al primo posto la raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti, il contenimento dei prelievi e dei consumi di acqua, il risparmio del materiale utilizzato nei processi produttivi, etc. A febbraio 2019 Confartigianato nazionale ha firmato la Carta per la sostenibilità e la competitività delle imprese nell’economia circolare insieme ad altre associazioni, perché le imprese sono ormai pronte ad affrontare le nuove sfide ambientali e a cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei processi produttivi e di consumo, secondo un modello di economia circolare, consapevoli che ciò richiederà un cambio di approccio da parte di tutti gli stakeholders e il coinvolgimento del sistema economico nel suo complesso. Per questo motivo riteniamo opportuno fotografare le nostre imprese: con questa breve indagine vogliamo infatti capire il loro posizionamento in materia di economia circolare per poter progettare formazione e servizi adeguati e per far sì che continuino ad essere competitive nel panorama internazionale.

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