2 minute read

«Sulle fiere serve un intervento forte del governo»

Next Article
#Qui sei al sicuro

#Qui sei al sicuro

Intervista ad Amilcare Renzi, segretario regionale Confartigianato

Fresco di nomina nel cda di Bologna Fiere, sostenuto da Assimprese Spa e da Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia Romagna, non ha dubbi: «Un polo fieristico regionale è per le piccole imprese e l’artigianato una grande opportunità».

Segretario, procediamo con ordine. Quali obiettivi si dà ora che è stato nominato nel cda di Bologna Fiere, in carica per i prossimi tre anni?

«Gli obiettivi sono quelli di portare la voce del mondo dell’artigianato e della piccola impresa in un’istituzione come Bologna Fiere. Un’eccellenza italiana attorno cui ruota un indotto di micro e piccole imprese che lavorano per questo comparto che purtroppo, sta vivendo una crisi pesantissima causata dalla pandemia. La fiera di Bologna è un’eccellenza italiana e mi auguro che possa presto tornare a crescere».

In questo momento, particolarmente difficile per il settore fieristico, si torna insistentemente a parlare di aggregazione tra Italian Exhibition Group che raggruppa le fiere di Rimini e Vicenza, e Bologna Fiere. Quali vantaggi vede in questo matrimonio per le piccole e medie imprese del nostro territorio?

«Certamente se si costituisse un polo fieristico regionale, Bologna Fiere assumerebbe un peso specifico e attrattivo di primissimo piano. Già oggi la nostra regione attira investimenti e turismo, avere domani un polo fieristico più forte e tra i primi in Europa e al mondo, genererà nuovo interesse da parte di espositori e organizzatori internazionali. È indubbio che il nostro mondo è l’anima che muove queste realtà, pensiamo agli impiantisti, ai catering, gli standisti e tante altre maestranze che rendono possibili eventi su cui convergono migliaia di persone».

Il 50% dell’export italiano passa attraverso il sistema fieristico. Eppure - ad eccezione del Patto per l’export siglato ad inizio giugno dal Ministero degli Affari esteri con associazioni ed enti regionali - esso ha trovato poco spazio nelle misure di sostegno previste dal governo…

«Tutto il sistema fieristico mondiale si è fermato. Proprio per questa ragione, a mio avviso, ora più che mai serve un intervento deciso del governo. Credo che l’istituzione chiamata a sostenere un comparto così rilevante per tutto il Made in Italy, sia Cassa depositi e prestiti».

Quindi una partecipazione diretta di CdP nei poli fieristici?

«I modi e i termini saranno discussi nei luoghi e con le istituzioni deputate. Ma da cittadino credo sia il percorso più naturale e più logico per sostenere un comparto che rappresenta la vetrina del Paese nel mondo. Serve un intervento straordinario».

This article is from: