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La transizione energetica è un’opportunità per ridurre gli sprechi e quindi i costi»

Ne parla Luca Mercalli, ospite a Formigine per una conferenza sulla sostenibilità e i cambiamenti climatici

Ospite di un’iniziativa organizzata e promossa dalla nostra associazione all’auditorium Spira Mirabilis di Formigine, martedì 19 ottobre, il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, ha fatto il punto sulla transizione e sulla crisi energetica in atto. Due scenari che – come spiegato da Mercalli – coincidono. La crisi europea è infatti dovuta a una combinazione di fattori tra cui le tensioni geopolitiche tra Russia ed Europa ed una serie di eventi meteorologici estremi (inverno e primavera particolarmente rigidi, mancanza di vento per far funzionare le pale eoliche) che hanno spinto in alto la domanda di gas naturale e contribuito a far salire l’inflazione, mettendo a rischio la ripresa economica. «La sfida ambientale – ha spiegato il presidente della società meteorologica italiana - non è un vezzo, o un dovere morale, ma una condizione fisica. Senza, c’è la catastrofe ambientale, il collasso di tutte le strutture della civiltà». Mercalli ha ribadito quindi come sia necessario migliorare l’efficienza energetica dei nostri impianti di produzione, passare al riscaldamento elettrico e aumentare l’uso di combustibili a basse emissioni di carbonio come il biometano e l’idrogeno, distribuiti attraverso le infrastrutture che già oggi trasportano il gas naturale. Trasformazioni che, visti gli scarsi risultati ottenuti dagli accordi internazionali sul clima, non ultima la COP26 di Glasgow, passano anche dalle scelte individuali dei cittadini e dalle imprese. «Parlare oggi di transizione ecologica vuol dire essere più efficienti e questo per le imprese è un bene – ha ricordato Mercalli - perché riduciamo gli sprechi delle nostre catene produttive e se sprechiamo meno energia, meno materie prime, ricicliamo di più, ne abbiamo un vantaggio economico e competitivo». La crisi energetica rende inoltre evidente come frenare il cambiamento climatico e proteggere i consumatori con politiche di mitigazione dei prezzi (vedi il recente decreto bollette) sta diventando sempre più difficile e oneroso per gli stati. D’altra parte non è possibile lasciare che i mercati risolvano i problemi dell’offerta quando i prezzi schizzano alle stelle a causa della scarsità. Non esiste quindi una ricetta prestabilita, ma solo un’urgenza pressante. «Mentre parliamo l’atmosfera è sempre più satura della CO2 emessa dalla combustione dei materiali fossili clima-alteranti. Dobbiamo riuscire ad intervenire in fretta. Prima o poi dovremo capire che potremmo salvare il necessario, ma eliminare un po’ di superfluo».

Conferenza tenuta da Luca Mercalli a Formigine

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