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Bonus edilizi, niente visti di conformità per le fatture saldate entro l'11 novembre

Niente visti di conformità per le fatture saldate entro l'11 novembre, lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate dopo l'entrata in vigore del decreto anti frodi

Niente visti e asseverazioni per le fatture pagate entro l'11 novembre e riconducibili ai bonus edilizi diversi dal Superbonus. È il chiarimento più importante tra quelli forniti dall'Agenzia delle Entrate in alcune FAQ pubblicate sul sito dell'agenzia nella giornata di lunedì 22 novembre. Nello specifico l’obbligo del visto di conformità non si applica se il contribuente ha già ricevuto la fattura e pagato entro l'11 novembre ma non ha ancora trasmesso la comunicazione dell’opzione per lo sconto in fattura. Una delucidazione resa necessaria dopo l'entrata in vigore del Decreto legge "anti-frodi" (DL n. 157/2021) il 12 novembre scorso. Nello specifico i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate rispondono alle sollecitazioni avanzate anche dalla nostra Confederazione su alcuni casi concreti analizzati alla luce delle novità normative. Come detto l'Agenzia ha chiarito che l’obbligo di apposizione del visto di conformità e dell’asseverazione, introdotto dal Decreto anti-frodi non si applica ai contribuenti che prima del 12 novembre 2021 (data di pubblicazione in gazzetta ufficiale del DL n.157/2021 ndr.) hanno ricevuto le fatture da parte di un fornitore, assolto i relativi pagamenti ed esercitato l’opzione per la cessione o per lo sconto in fattura, anche se la relativa comunicazione non è stata ancora inviata. Al momento la piattaforma delle Entrate non permette di fare questo tipo di comunicazioni che escludono il visto, ma la FAQ dell'Agenzia precisa anche che le procedure telematiche saranno aggiornate entro il 26 novembre. Per ciò che riguarda i tecnici, invece, viene chiarito che i professionisti abilitati alla verifica della congruità delle spese per gli interventi ammessi al Superbonus possono rilasciare per lo stesso tipo di intervento anche la nuova attestazione di congruità delle spese sostenute, previsto dall’articolo 1 del provvedimento di legge. Sul "Sole 24 Ore" di martedì 23 novembre, il direttore delle politiche economiche di Confartigianato, Bruno Panieri, commentando la notizia ha aggiunto: «Il Parlamento deve intervenire sulla detraibilità delle spese professionali per visto e asseverazione per lavori diversi dal Superbonus, o almeno esentare da questi adempimenti i lavori sotto i 30mila euro».

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