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Imprese femminili in crescita nel terzo trimestre 2021: un focus sulla provincia di Modena

In provincia di Modena le aziende guidate da donne hanno superato quota 14 mila

Secondo i dati diramati dalla Camera di Commercio di Modena i numeri sull'imprenditoria femminile nel terzo trimestre 2021 sono in aumento, in particolare le imprese attive capitanate da donne al 30 settembre ammontano a 14.092 ovvero 41 in più rispetto al 30 giugno. Anche il confronto annuale risulta positivo, con 107 imprese attive in più rispetto al 30 settembre dello scorso anno e una variazione tendenziale del +0,8%, si recupera la perdita registrata durante la pandemia. Nonostante queste variazioni, rimane pressoché costante la percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive (21,8%). Anche la distribuzione per settori è rimasta quasi invariata, con la maggioranza delle imprese femminili che operano nel commercio (23,8%) in aumento dell'1,3%, seguito dai servizi alle imprese (23%) anch'essi in crescita (+3,0%). Il 14,2% delle imprese femminili opera invece nel settore dei servizi alla persona, in aumento del +1,1%; segue l'agricoltura (13,7%), in calo costante da diversi anni (-2,3%). Le donne sono ancora poco presenti nelle costruzioni (4,2%), tuttavia il settore registra uno degli incrementi maggiori (+3,3%). La manifattura conta 1.689 imprese femminili attive al 30 settembre 2021, pari al 12% del totale, ma in calo dello 0,7% rispetto alla stessa data dello scorso anno. Al suo interno le imprese a guida femminile sono molto concentrate, infatti la metà di esse opera nel settore tessile abbigliamento, in calo dello 0,9%. L'industria alimentare ha una discreta quota di imprese femminili (11,2%), così come la produzione di prodotti in metallo che raggruppa il 10,6% di imprese manifatturiere guidate da donne. Rimane invariata al 62,6% la forma giuridica prevalente utilizzata dalle imprese femminili, cioè la ditta individuale, che in quest'ultimo anno è leggermente aumentata (+0,4%). In calo risultano le società di persone (-3,5%) che vedono ridurre la propria quota al 13,2%. In crescita costante restano le società di capitali (+4,6%), con una quota sul totale pari al 22,8%. Quest'ultimo dato può essere interpretato come un segnale di rafforzamento del tessuto imprenditoriale, che migra verso forme societarie più strutturate.

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