Imprese & Territorio 04 2019 - Commercio: si fa presto a dire innovazione

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

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Benessere Lo stato di salute del settore in Emilia Romagna

L’intervista Giampaolo Colletti Ai negozi oggi serve un'idea WOW

Focus filiera bici Un settore che corre

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Commercio: si fa presto a dire innovazione Analisi, interviste e trend di un settore in evoluzione Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2

LUGLIO/AGOSTO 2019


ASSOCIAZIONE E TERRITORIO Merletti: "No al salario minimo e sì al taglio del cuneo fiscale" Valli del Dolo e del Dragone cos'è cambiato in un anno? Il lavoro che serve? Quello che crea Identità

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Nulla è più come prima Filiera della bicicletta: un settore che corre veloce

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FOCUS

IN COPERTINA Commercio, si fa presto a dire innovazione E-commerce in Italia

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L'INTERVISTA Colletti: “Ai negozi oggi serve un’idea wow e una tribù di riferimento” Intervista ai commercianti: "Le nostre idee wow"

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NOTIZIE DI CATEGORIA Lo stato di salute del settore in Emilia-Romagna Le imprese del distretto carpigiano fanno "Sistema" Online il sito della banca dati gas fluorurati a effetto serra Il decreto sblocca cantieri è legge Lo sconto in fattura premia i grandi a discapito dei piccoli Matching Day 4.0: 500 incontri B2B per le imprese della meccanica Ecco come si ripara a "regola d'arte" Cosa prevede la deroga contenuta nel Decreto Crescita Affitti brevi, arriva il codice identificativo per le offerte online Registro degli operatori Compro Oro: scadenza del versamento del contributo Imprese italiane più efficienti, ma penalizzate dal dumping salariale Giovani innovatori a confronto, ecco il vincitore del Premio Giovani Imprese 2019

Benessere Moda Impiantisti Costruzioni Costruzioni Meccanica Autoriparazione Terzo Settore Turismo p.e. Commercio Trasporti Giovani

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FOTONOTIZIA Inaugurazione nuova sede di San Felice sul Panaro

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CORSI E FORMAZIONE BY FORMart Corsi in partenza a Modena, Reggio Emilia e Correggio

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FISCO, LAVORO E BANDI Le novità per le imprese del Decreto Crescita Novità in materia di Rapporti di Lavoro Nuovi Bandi e finanziamenti per le Imprese

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CULTURA Lapam e Lucrezia Borgia

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DELIBERE CONSIGLIO DIRETTIVO GENERALE È possibile consultare gli estratti delle delibere dei verbali del Consiglio Direttivo Generale di Lapam Confartigianato Imprese - Modena, Reggio Emilia. scansiona il QrCode con il tuo Smartphone Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Elena Baraldi, Letizia Budri, Stefano Gelmuzzi, Marco Pignatti, Enzo Fanì, Nicola Boschetti, Riccardo Nora. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie archivio Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893111

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CATEGORIA SINDACALE SU EDITORIALE TRE RIGHE

È tempo di impresa L’estate che stiamo concludendo è stata, sotto il profilo meteorologico, uno specchio del nostro Paese. Caldo afoso alternato con temporali, nubifragi e trombe d’aria seguiti da temperature record. Sembra di vedere l’altalena che vive l’Italia: dati che si contraddicono (Pil fermo, ma crescita dei posti di lavoro), condizioni estreme per chi lavora e dà lavoro (gli studi di settore che fanno spazio agli indici sintetici di affidabilità fiscale fantomatico ISA, e chissà se ci avremo guadagnato o perso), flat tax per gli autonomi, ma aumento fiscale per altre categorie… Chi ci capisce è

bravo, come chi riesce a vedere attraverso gli scostamenti del meteo. Ma se da una parte sono ormai evidenti gli effetti del cambiamento climatico (effetti che rischiano, seriamente, di mandare a rotoli lo stesso pianeta), dall’altra quelli che viviamo sono tempi confusi e difficili da interpretare. La politica sembra a volte riuscire a prendere le redini della situazione e altre volte, più spesso, pare impotente; le leggi dell’economia classica non reggono più e il modello sociale, compreso quello di welfare, traballa.

Chi cerca di resistere, e lo fa nonostante tutto, sono gli imprenditori e le imprese. Troppo spesso messi all’angolo, sono proprio gli imprenditori a tenere botta, come si dice dalle nostre parti. L’export del nostro territorio, in mezzo alle tempeste, continua a tenere quando non a crescere e nonostante le difficoltà di accedere al credito nascono start up innovative e imprese all’avanguardia nel mondo. La formazione, però, resta centrale: dal patto tra agenzie formative e impresa, forse, potrà nascere un tempo più stabile. Il tempo dell’impresa.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Merletti: "No al salario minimo e sì al taglio del cuneo fiscale" Così il Presidente Confartigianato all'assemblea nazionale 2019

È

ancora all’auditorium La Nuvola di Roma che Confartigianato ha accolto i rappresentanti del Governo (presenti in vice premier Salvini e Di Maio), della politica e delle istituzioni, oltre ai 1700 delegati arrivati da tutta Italia per l’assemblea nazionale di giugno. Anche Lapam Confartigianato, naturalmente, ha partecipato con una folta delegazione di imprenditori dirigenti e di funzionari, scesi a Roma per ascoltare le parole del presidente nazionale, quelle del Presidente della Repubblica Mattarella che ha inviato un suo messaggio e per le repliche del Governo, ma anche per continuare a intrattenere relazioni importanti con il sistema Confartigianato a tutti i livelli. Sono stati diversi i punti trattati nell’intervento di Giorgio Merletti, presidente nazionale Confartigianato. Ecco una sintesi delle sue parole. Sviluppo delle imprese è sviluppo del Paese. Bisogna invece capire che “lo sviluppo delle imprese è lo sviluppo del Paese”, come abbiamo gridato da Milano il 13 dicembre 2018,

quando abbiamo manifestato per il Sì alle infrastrutture, alla modernizzazione del Paese, agli investimenti. Questa è la vera guerra alla povertà: fare impresa e dare lavoro e dignità! Non “concedere reddito” e basta. Primi in Europa per piccole imprese. Basti dire che i 4,4 milioni di micro e piccole imprese italiane, con 10,8 milioni di addetti, rappresentano il 65% del totale degli occupati delle aziende del Paese. Abbiamo il primato europeo! L’export dei piccoli vale 127 miliardi. Voglio ricordare che nel 2018 le nostre esportazioni dei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese valgono 127 miliardi, con una crescita del 2,5% in un anno. Chiediamo lo sforzo convergente dello Stato con infrastrutture, investimenti, connessioni adeguate, leggi, procedure e burocrazia alla pari dei competitori. E tasse che non pesino come un handicap insopportabile sulla nostra competitività. Europa, va riformata ma è indispensabile. Al di là degli slogan e dei problemi comunque da risolvere, l’Europa è infatti indispensabile per dare forza all’azione dei singoli Stati nella competizione planetaria. Un’Europa da riformare e rendere sempre meno oligarchica e sempre più utile all’economia e alla società.

Giorgio Merletti durante il suo intervento in plenaria

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Italia sia centrale nelle scelte europee. Quello che è invece importante e che l’Italia dovrebbe perseguire, è stare autorevolmente al “tavolo delle scelte”, affermando il nostro ruolo di Fondatore, di terzo grande Paese e terza economia continentale, influenzando le scelte. Senza partigianerie e divisioni interne. Manovra impostata su investimenti e crescita. Con questo spirito andiamo verso la manovra del prossimo anno, che – lo ripetiamo senza tregua – deve assolutamente dare la spinta agli investimenti ed alla crescita. È solo attraverso la crescita che si risponde positivamente al cambiamento. Concentrarsi sull’economia reale. È necessario concentrarsi sui temi reali dell’economia, per offrire credibilità agli investitori che ogni mese comprano trenta miliardi del nostro debito. Occorre saper indicare la direzione giusta per tornare al tempo in cui la parola Italia voleva dire fiducia. Un fisco più equo. Il pagamento delle tasse deve essere il giusto contributo alla convivenza civile. Non devono essere pesi ed handicap insopportabili: devono quindi essere eque, sostenibili e facili da pagare. È possibile che anche nel 2018, un’impresa sia costretta a sprecare 238 ore per pagare le imposte, 67 ore in più della media europea? Flat tax ok. Siamo favorevoli alla flat tax, accompagnata da una reale semplificazione, che ora è resa possibile


Delegazione di Lapam Confartigianato Imprese Modena - Reggio Emilia

dalla digitalizzazione del fisco, e ad una lotta all’evasione che però cominci dallo scovare le grandi sacche di sottrazione agli obblighi fiscali, che sono molto più ramificate e diffuse di quanto si pensi.

No al salario minimo. Abbiamo sempre detto che siamo contrari al salario minimo, una misura che consideriamo negativa, sia per le imprese, ma anche e soprattutto per gli stessi lavoratori.

Credito bancario ai piccoli. Un altro tema dolente per l’impresa è il finanziamento dell’attività mediante il ricorso a strumenti finanziari, primo tra tutti il credito bancario. La modificazione in atto nella regolamentazione e nella stessa struttura dell’industria bancaria italiana sta marginalizzando il piccolo credito, lo sta rendendo non conveniente per le banche.

Clausole di salvaguardia, rimodulare Iva. Si parla tanto della questione relativa alle clausole di salvaguardia. Noi ribadiamo la nostra consolidata posizione di procedere ad una rimodulazione del complesso delle aliquote Iva, che sia anche l’occasione per la correzione di alcune incongruenze e disequilibri.

Meno burocrazia. Ci sono ancora molte sacche di inefficienza, aiutate dalla presenza di oneri e adempimenti che non servono più, non sono finalizzati a mantenere le regole e la legalità, ma solo a mettere i bastoni tra le ruote delle imprese. Per questo chiediamo ancora e ancora al Governo di operare con decisione in questo senso.

Una legge annuale per le micro, piccole e medie imprese. Lo Small Business Act, assunto in Italia nel 2011, prevede che ogni anno il Parlamento deve, su iniziativa del Ministro dello Sviluppo Economico, emanare una legge annuale per le micro, piccole e medie imprese, per definire gli interventi in materia per l'anno successivo. Non è troppo tardi per cominciare.

Riformare la legge quadro dell’artigianato. Chiediamo la riforma, dopo trentacinque anni, della Legge quadro per l’artigianato. L’attuale, che è del 1985, ma la cui gestazione è cominciata alla fine degli anni settanta, va riformata. Sì all’autonomia differenziata regionale. Evidenziamo che Confartigianato è per la costruzione di forme di autonomia differenziata regionale: crediamo nel territorio e nella sua valorizzazione e siamo convinti che autonomia non vuol dire secessione, ma accrescimento comune. Il Paese rialzi la testa. Il nostro amato Paese deve tirare su la testa. Abbiamo bisogno di sentire lo Stato dalla nostra parte, dalla parte di chi lavora e si impegna ogni giorno. Abbiamo bisogno di sapere che il Governo è convinto come noi che lo sviluppo delle imprese è lo sviluppo del Paese.

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Valli del Dolo e del Dragone cos'è cambiato in un anno? A un anno esatto dalla nostra video inchiesta abbiamo invitato il presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per capire cosa è stato risolto

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imborso del 50% dell’Irap per le piccole imprese dell’Appennino, niente Irap per tre anni alle nuove imprese nate in

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montagna, banda larga estesa all’intero territorio entro il 2021, sostegno alla viabilità, prendendo in esame in modo serio la proposta di miglioramento sulla provinciale 486. In più aumento del turismo in doppia cifra in Appennino nell’ultimo anno e potenziamento della rete del turismo lento dei cammini, attraverso operazioni ad hoc. Stefano Bonaccini non si è presentato a mani vuote al convegno

Lapam "Valli del Dolo e del Dragone: perché restare? Un anno dopo". Il Presidente della Regione Emilia-Romagna ha risposto alle sollecitazioni dell’associazione, portate dal segretario Carlo Alberto Rossi, dalla presidente del gruppo giovani, Monica Telleri e dal presidente generale Gilberto Luppi: «Sulla viabilità – hanno detto vogliamo rimarcare la necessità di intervenire sulla provinciale 486, auspicando la sua piena condivisione tra gli attori istituzionali coinvolti: comuni, provincia e Regione Emilia Romagna in primis. Alla necessità di un asse viario efficiente, sul piano infrastrutturale è poi da aggiungere l'aspetto manutentivo, le nostre strade sono martoriate da


I protagonisti del convegno assieme a Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia Romagna

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smottamenti, frane, crepe, buche: occorre intervenire in fretta. Apprezziamo la proposta di delibera sul rimborso parziale della quota Irap dovuta dalle imprese e come sa, Lapam approva la proposta di maggiore autonomia regionale. Ancora molto può essere fatto, ad esempio dando piena attuazione alla normativa europea sulla tariffa puntuale dei rifiuti, entro i tempi prefissati dall'Unione Europea prevista per il 2020. Sul fronte dei servizi apprezziamo il lavoro svolto per rispettare i tempi fissati dall'Agenda digitale regionale, con la messa in opera della Banda Ultra Larga. Rimane tuttavia irrisolta un'altra urgente problematica. Mi riferisco ai continui sbalzi di tensione della rete elettrica, che creano enormi danni ad imprese, cittadini e scuole, ripercuotendosi oltre che sui macchinari produttivi, anche sulle linee telefoniche e internet. Un primo aiuto per le aziende da parte delle Regione potrebbe essere una linea specifica di contributo per le aziende montane che acquistano gruppi di continuità o generatori». A margine del convegno, che ha visto gli interventi del presidente della Provincia, Tomei e dei sindaci di Palagano e Montefiorino, Braglia e Paladini (quest’ultimo ha illustrato il progetto sulla strada provinciale 486), sono state premiate le aziende storiche associate di Palagano e Montefiorino: Rioli Lausa; Galvani Francesco Cleto Snc; Costruzioni Baschieri Srl; Edilart Marasti Snc; Dignatici Giuseppe; Piacentini Mario; Libbra Carlo; Edilfacchini snc; Baldelli Alex; Magnoni Nadia; Galvani Giancarlo; Capitani Davide; Torte Gualmini Srl; Eurobovit Srl; Ruggi Matteo.

Totale imprese attive a Montefiorino

Totale imprese attive a Palagano

Totale imprese attive a Frassinoro

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Il lavoro che serve? Quello che crea identità Bentivogli, Tiraboschi, Magone e Granelli a confronto sui grandi temi del lavoro. Un tema male interpretato dalla politica

“L

’apprendistato è fondamentale per il futuro del lavoro e sono contento che i nostri ospiti lo abbiano sottolineato con forza. Da serate come questa dobbiamo prendere spunto per continuare a ripensare il nostro modello di sviluppo: è necessario un cambiamento prima di tutto culturale”. Gilberto Luppi, presidente generale Confartigianato Lapam, ha chiuso così il partecipato e interessantissimo confronto promosso dall’associazione con Marco Bentivogli, segretario Fim Cisl; Michele Tiraboschi, professore di diritto del lavoro all'Università di Modena e Reggio Emilia e coordinatore scientifico di Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi; Annalisa Magone, presidente di Torino Nord Ovest; Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia Romagna. I quattro, stimolati dal direttore de Linkiesta Francesco Cancellato, hanno messo al centro il ‘lavoro che serve’, come da titolo della serata. Il segretario generale Confartigianato Lapam, Carlo Alberto Rossi, ha aperto (dopo i saluti del presidente della

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provincia di Reggio Emilia, il sindaco di Castellarano Zanni) con un riferimento a formazione e salario minimo: «Le piccole e medie imprese hanno un impellente necessità di un sistema formativo continuo, i percorsi esistenti devono essere rafforzati: in questo senso ci aspettiamo che Regione Emilia Romagna continui a sostenere, rafforzare e incentivare iniziative di politica attiva del lavoro. Occorre poi ridurre il numero di contratti collettivi nazionali, evitando la proliferazione di ‘contratti pirata’, sottoscritti da organizzazioni prive di rappresentatività. In questo senso l’introduzione di un salario minimo legale è semplicemente improponibile. La quantità proposta di 9 euro è peraltro fuori misura ed innescherebbe una dinamica incrementale con immediati effetti sul costo del lavoro per le imprese. Il vero grande intervento strutturale è quello della riduzione del cuneo fiscale». Marco Bentivogli ha affermato: «La realtà è che con il digitale si sta costruendo qualcosa di diverso

rispetto al lavoro come lo abbiamo diviso fino ad oggi: primario, industria, terziario. Oggi abbiamo un’opportunità straordinaria di riprogettare il lavoro, gli spazi, i tempi: gli spazi del lavoro sono ancora disegnati su un lavoro che non c’è più. Nel lavoro che serve la tecnologia deve essere un fattore abilitante che faccia aumentare il lavoro, che non obbliga le persone a lasciare il cuore e il cervello fuori dall’azienda». Il segretario Fim Cisl ha aggiunto: «Nel nostro Paese abbiamo avuto un attacco contro l’alternanza scuola/lavoro: il progetto va sistemato, ma penso che anche friggere le patatine non faccia male. In Italia c’è una cultura che ‘schifa’ il lavoro e questo è molto preoccupante». Michele Tiraboschi, non ha dubbi: parlare di lavoro vuol dire parlare di apprendistato: «Abbiamo bisogno di un lavoro che è identità, cultura, territorio, comunità. Il sistema di cui ha bisogno il mercato del lavoro è un sistema che fa crescere professionalità e che fa partecipare le persone alla società


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in cui vive. Siamo un paese di 60 milioni di abitanti in cui lavorano 20 milioni di persone. Gli addetti nel manifatturiero avanzato stanno calando da anni e il terziario digitale non sta creando altrettanti posti di lavoro. Quindi quale lavoro serve oggi? Serve ripensare il sistema ripartendo da strumenti come l'apprendistato». Annalisa Magone: «La lentezza con cui vediamo affermarsi la cultura digitale in Italia non è dovuta alla pigrizia, ma al fatto che noi produciamo soprattutto beni fisici complessi (e non app). Capire come questi prodotti si stiano adeguando alla trasformazione in atto è fondamentale per comprendere come si evolverà il lavoro e le competenze che esso richiede».

Visita il nostro canale Youtube e guarda le interviste a Magone, Tiraboschi e Bentivogli Visita il canale Youtube di Lapam Confartigianato, oppure scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

Infine Marco Granelli ha ricordato il lavoro di Confartigianato su queste tematiche, che sono centrali e che vanno seguite con grande attenzione e competenza.

Da sinistra: Granelli, Luppi, Rossi (Confartigianato), Cancellato (Linkiesta), Bentivogli (FIMCisl), Magone (Torino NordOvest), Tiraboschi (Adapt)

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FOCUS NULLA È PIÙ COME PRIMA

Le piccole imprese nel decennio della grande trasformazione Enrico Quintavalle, coautore con Giulio Sapelli di "Nulla è più come prima", riflette sui cambiamenti che interessano le PMI

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ell’ultimo decennio due profondi e ravvicinati cicli recessivi hanno trasformato la struttura imprenditoriale italiana caratterizzata da un’alta presenza di piccole imprese. I cambiamenti dell’economia internazionale, del mercato del lavoro e del credito, le criticità del contesto hanno mutato il posizionamento sul mercato di queste imprese esasperandone le debolezze ma anche consolidandone i numerosi punti di forza. I due cicli recessivi del 2008-2009 e del 20122013 hanno generati effetti depressivi sul Pil più ampi di quelli scatenati dalla crisi del 1929 che, già dopo otto anni,

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nel 1937, aveva completamente recuperato il picco di Pil pro capite antecedente alla crisi. Nella grande recessione del XXI secolo, ad otto anni dal picco pre-crisi, nel 2015, la diminuzione del 10,7% di Pil pro capite persiste ancora. La crisi ha lasciato segni profondi anche nelle regioni più dinamiche e maggiormente orientate sui mercati esteri. Se prendiamo a riferimento l’ultimo scenario previsivo di Unioncamere Emilia Romagna, si stima che nel 2019 il Pil pro capite dell’Emilia Romagna, valutato a prezzi costanti, rimanga al di sotto del 5,4% rispetto al livello


FOCUS NULLA È PIÙ COME PRIMA pre-crisi del 2007. Nonostante la profondità della crisi, le piccole imprese hanno manifestato segni di reazione. In cinque anni la produttività delle micro e piccole imprese manifatturiere italiane è salita del 18,6%, ritmo superiore all’incremento del 7,3% delle piccole imprese in Germania, del 4,4% in Spagna e dello 0,6% in Francia. La crescita dell’export è stata caratterizzata dall’orientamento alla qualità del made in Italy: l’Italia è il paese dell’Unione europea in cui il valore medio unitario delle esportazioni cresce di più rispetto alla media mondiale. Il maggiore dinamismo della qualità dell’export si registra per i beni strumentali, punta di eccellenza del territorio: l’export di macchinari generato sull’asse della Via Emilia, tra Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma, arriva a 14,6 miliardi di euro e si colloca all’11° posto tra i paesi dell’Unione europea, risultando equivalente alle esportazioni del settore realizzate dalle economie di Romania, Slovenia, Irlanda e Portogallo messe insieme. Le traiettorie di cambiamento indi-

cate dall’analisi di un ampio set di dati statistici, in un contesto di crescente complessità, sollecitano la riflessione teorica. Il libro vuole essere un ulteriore passo innanzi per comprendere il posizionamento delle piccole imprese nell’universo delle popolazioni organizzative attive sui mercati e contribuire alla elaborazione di elementi per una teoria dell’impresa. Viene evidenziata la differenziazione della piccola impresa, quale entità fondata sulla relazione personale anziché su un sistema di ruoli, rispetto alle altre forme di organizzazioni produttrici di valore. Gli effetti della globalizzazione, i cambiamenti demografici, i driver della trasformazione digitale e della sostenibilità ambientale fanno emergere nella piccola impresa i tratti di un nuovo paradigma nel quale interazioni tra società, famiglia e tessuto imprenditoriale, rapporti tra imprese, discontinuità tecnologica e domanda dei fattori produttivi vengono proposti per una nuova considerazione.

Chi sono Enrico Quintavalle e Giulio Sapelli Enrico Quintavalle è nato a Padova nel 1960, è Responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese e Direttore scientifico degli otto Osservatori in rete del sistema Confartigianato, tra cui quello di Confartigianato Emilia Romagna. Autore di numerosi articoli e rapporti su economia delle piccole imprese, politica economica, finanza pubblica ed economia energetica. Dal 2009 cura una rubrica settimanale su QE-Quotidiano Energia.

Insieme a Giulio Sapelli nel 2019 ha scritto per i tipi di Guerini e Associati "Nulla è come prima - Le piccole imprese nel decennio della grande trasformazione" Giulio Sapelli è nato a Torino nel 1947 e ha insegnato in Europa, in Australia e nelle due Americhe e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Ha lavorato e lavora come formatore, consulente strategico e consigliere di amministrazione per

importanti imprese internazionali. Nel 2018 gli è stato assegnato il Premio «Manlio Germozzi» che va ai più meritevoli sostenitori delle virtù dell’artigianato e delle piccole imprese. Tra le sue ultime pubblicazioni per Guerini e Associati: Chi comanda in Italia (nuova edizione, 2018), Oltre il capitalismo (2018), Un nuovo mondo (2017), Cleptocrazia (2016).

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FOCUS UN SETTORE CHE CORRE VELOCE

Un settore che corre veloce Produttori e indotto crescono in qualità ed esportazioni. A dirlo è il rapporto "Artibici 2019" curato da Confartigianato e l'Emilia Romagna segna anche due primati

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e biciclette italiane corrono sui mercati mondiali più velocemente rispetto ai competitor europei: nel primo trimestre 2019 le nostre esportazioni di bici sono

infatti aumentate su base annua del 4,1% a fronte del +3,6% registrato nell’Eurozona. L’Italia macina successi all’estero anche per le bici elettriche le cui vendite nel mondo,

nei primi tre mesi dell’anno, sono cresciute del 5,1% rispetto al primo trimestre 2018. Sono alcuni dei dati presentati nell'annuale rapporto curato

Brescia Verona

Venezia

Padova

7

8

Cremona

Piacenza

Mantova

Rovigo

8

5

Ferrara Parma

Reggio Emilia Modena

Bologna

Canossa

Ravenna Imola Vergato Forlì La Spezia

Ciclovia Adriatica Ciclovia Romea Tiberina Ciclovia degli Appennini Varianti e altri itinerari Collegamenti

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Cesena

Lucca

7 5

7 8 5

Ciclovia del sole Ciclovia del Po Ciclovia Francigena

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Firenze

La Rete Eurovelo oggi è composta da 15 percorsi ciclistici a lunga percorrenza, che passano per 42 paesi Ciclovie elaborate sulle ultime revisioni della rete ciclabile nazionale FIAB. Ulteriori dettagli su www.biciitalia.org

Rimini


FOCUS UN SETTORE CHE CORRE VELOCE dall'Ufficio Studi Confartigianato "Artibici 2019 - Artigianato e filiera della bicicletta" presentato a Roma il 26 giugno scorso. Un trend che conferma la qualità della nostra produzione, realizzata da 3.081 imprese con 7.371 addetti, aumentata del 2,6% in 5 anni. Bene anche l'export con 572 milioni di euro tra componentistica e bici esportate (principalmente in Francia, nostro migliore cliente) e produzione, con 1.201 milioni di bici prodotte (ci batte solo la Germania con 300mila ca. biciclette in più ndr.). Sul piano nazionale due primati spettano invece alla nostra Re-

gione che conta ben 355 imprese artigiane nella filiera delle bici e suoi accessori. L'Emilia Romagna ha infatti il record di piste ciclabili in Italia, con 1.350 Km percorribili e posizionando tutti e nove i propri capoluoghi di provincia tra i 20 comuni italiani meglio infrastrutturati, e confermandosi seconda, dopo la provincia autonomo di Bolzano, per quote di persone che scelgono di spostarsi quotidianamente in bicicletta. Nella nostra regione sono circa 217mila (49 ogni mille abitanti) le persone che scelgono di raggiungere il lavoro o la scuola pedalando.

217.000

Le persone che usano la bicicletta per andare al lavoro o a scuola tutti i giorni in Emilia Romagna. Solo Bolzano fa meglio.

1.350 Km

Le piste ciclabili in Emilia Romagna con Reggio Emilia e Modena seconda e terza città in Italia dopo Roma per numero di Km.

Reggio Emilia: 240 Km Modena: 223 Km

La lunghezza totale delle piste ciclabili

-7,5%

Gli incidenti con bici coinvolte nei 5 anni 2012 - 2017

355

A livello provinciale Reggio Emilia e Modena salgono rispettivamente al secondo e terzo gradino del podio, precedute solo dalla provincia di Roma, per lunghezza di piste ciclabili con 240 km per Reggio e 223 km per Modena. Parallelamente diminuiscono del 7,5% gli incidenti nel periodo 2012 e 2017. Sul fronte delle piste ciclabili c'è grande attesa per quel che riguarda la cosiddetta Ciclovia del Sole, il progetto che rientra nel programma europeo "Eurovelo" e che dal Brennero si snoderà lungo tutta la penisola, dalla valle dell'Adige fino a Palermo, passando naturalmente anche dalle nostre province entro il 2020. La Ciclovia del Sole rappresenta una delle quattro ciclovie nazionali più importanti e rientra come Eurovelo 7 tra gli assi ciclabili di livello Europeo. Il percorso, che si sviluppa per oltre 650 km e interessa 7 Province/Città metropolitane (BO, FI, MN, MO, PO, PT, VR) e 75 comuni, è stato individuato il 27 luglio 2016, in occasione della sottoscrizione del protocollo di intesa per la “Progettazione e la realizzazione della ciclovia turistica del Sole da Verona a Firenze”, tra MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e Regione Emilia-Romagna, quale soggetto coordinatore. Alla Città metropolitana di Bologna è stato affidato il coordinamento tecnico per la realizzazione delle tratte e la promozione dell'infrastruttura.

Le imprese artigiane in Emilia Romagna della filiera della Bicicletta

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Fabbricano accessori e componenti

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Costruiscono e noleggiano bici

295

Imprese che riparano bici e vendono attrezzatura

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IN COPERTINA COMMERCIO E INNOVAZIONE

Commercio, si fa presto a dire innovazione Per gli esercizi di vicinato evolversi è un fattore determinante per trovare la propria fetta di mercato

L

e stime previsionali del Prodotto Interno Lordo Italiano e della produzione industriale occupano costantemente la stampa economica specializzata, portando economisti e addetti ai lavori ad interrogarsi se i punti di crescita nell’ordine dell’1 o 2% possano dare sufficiente ossigeno al sistema economico ed evitare complicate procedure di scontro con l’Europa. Ma PIL e produzione industriale non sono i soli indicatori utili a capire lo stato di salute dell’economia. Se infatti l’export continua a segnare un percorso di crescita,

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è nella stazionarietà dei consumi che l’economia italiana sembra non voler ripartire. Una contrazione, quella della domanda finale di beni e consumi, che da anni ha il segno meno e che ha portato alla riduzione di mille imprese nel computo delle imprese attive nel solo settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio nelle province di Modena e Reggio Emilia (riferimento raggruppamento “G” della classificazione Ateco). Un numero che sintetizza la contrazione della popolazione di imprese del comparto, ma che nasconde l’enorme turnover del

settore. Sono infatti più di mille le imprese del raggruppamento che hanno chiuso ogni anno negli ultimi dieci anni, a fronte di un ricambio nettamente inferiore. Una dinamica che mette in luce quanto selettivo sia divenuto il mercato e a giudicare dal numero di saracinesche abbassate nelle principali vie del centro storico, di come la sopravvivenza e il successo delle imprese sia sempre più disgiunta da posizioni di rendita, ma al contrario da percorsi di innovazione e diversificazione. Va detto che il fenomeno non riguarda solo il commercio al


IN COPERTINA COMMERCIO E INNOVAZIONE

dettaglio, ma una platea ampia ed articolata di realtà imprenditoriali come gli “esercizi di vicinato”, cioè l’insieme di attività aperte al pubblico che costituiscono la rete distributiva di beni e servizi di prossimità alle aree urbane. Negozianti ma anche pubblici esercizi come bar e ristoranti, artigiani alimentari come fornai, pasticceri e gelatai, artigiani di servizio (estetisti, parrucchieri, tatuatori), e altre imprese di servizi. Un comparto duramente colpito da questi anni di crisi e che si sta faticosamente riconfigurando alle grandi trasformazioni in atto: urbana, demografica, digitale. Nel dare voce agli imprenditori innovativi che hanno saputo trasformare le loro intuizioni in formule di business, è possibile delineare alcuni scenari di fondo che caratte-

rizzano questi momenti di cambiamento per individuare i trend del futuro. Perché se è vero che per definizione la crisi è una contrazione economica indifferenziata del volume dei consumi e della domanda complessiva, è vero anche che per coloro che sanno adattarsi al cambiamento si aprono nuovi spazi e nuove opportunità di mercato; in questo senso l’innovazione è forse l’unica vera arma a disposizione delle imprese. Non solo di e-commerce vive l’imprenditore: uno sguardo critico alla digitalizzazione Anche l’Italia, storicamente considerata conservatrice nelle scelte di consumo e impermeabile alle abitudini di acquisto importate dall’estero, si è scoperta essere in

linea con gli scenari globali per quel che riguarda l’interconnessione digitale. La fotografia riportata nell’infografica rende bene l’idea del fenomeno: in Italia il 92% dei cittadini sono utenti di internet, un italiano su due è attivo su social media, e circa il 65% del totale effettua acquisti on-line, dati che tuttavia meritano una lettura più approfondita. Da un lato è innegabile la crescita della quota di acquisti online di beni di consumo, così com'è evidente che tali acquisti sono sottratti dalle vendite “a banco” dentro i negozi fisici. Ma sarebbe errato e fuorviante ipotizzare la chiusura dei negozi fisici a fronte di un futuro di solo e-commerce o sine die. Tre sono le evidenze che confermano questa ipotesi, innanzitutto il principale gigante dell’e-commerce, Amazon,

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IN COPERTINA COMMERCIO E INNOVAZIONE ha iniziato l’acquisizione di negozi fisici negli Stati Uniti, segno evidente che persino il più agguerrito dei competitor ha bisogno in qualche modo di entrare in contatto fisicamente con i propri clienti. Secondo motivo, nonostante la crescita dei social media e del tempo passato ad interagire a distanza, la città, la piazza, il quartiere come spazio di socializzazione, incontro e confronto mantiene e accresce la propria importanza e il successo degli eventi di animazione in Provincia di Modena e di Reggio Emilia ne sono la prova più tangibile, dunque la domanda di servizi di prossimità da parte dei clienti non è sostituita dall’e-commerce, casomai ne è affiancata. Terza evidenza (vedi box a lato “Un mondo che cambia e la fine delle certezze: persino la grande distribuzione in crisi”) i grandi gruppi della distribuzione sia alimentare che extra alimentare, hanno deciso di puntare su piccoli negozi di prossimità. Con che prospettiva dunque leggere i dati di questa progressiva digitalizzazione della vita di tutti i giorni? Se la domanda viene posta dal punto di vista degli esercizi di vicinato, la risposta non può che essere una: il cambiamento dei comportamenti di acquisto e consumo del cliente finale.

del 2019, indipendentemente dal sesso, dalla propensione alla spesa o all’età sono sempre più informati. Confrontano prodotti e prezzi, leggono e scrivono recensioni di altri clienti, guardano video sul funzionamento dei prodotti, e dunque ricercano nel dettagliante sotto casa non più un semplice fornitore, ma uno specialista di prodotto, per il quale non è solo l’assortimento o il prezzo il punto di forza dell’offerta, ma la capacità di comprendere a fondo le esigenze del cliente e proporre un prodotto in grado di soddisfare e pieno le esigenze. Una seconda considerazione è che la conoscenza del proprio cliente diviene un punto di forza per il venditore, esattamente come avviene per l’e-commerce. Mediante sofisticati algoritmi ed il ricorso ai cosiddetti cookies, i colossi dell’e-commerce possono tracciare un profilo del cliente che fruisce del proprio portale, proponendo prodotti alternativi e componendo un’offerta su misura, dagli elettrodomestici ai capi di abbigliamento. Allo stesso modo gli esercizi di vicinato, proprio perché si relazionano quotidianamente con la propria clientela locale, devono ritrovare la capacità di costruire un’offerta innovativa su misura dei propri clienti, cogliendone le aspettative e i gusti in modo mirato ed efficiente.

Verso una prospettiva di crescita: l’innovazione e le politiche di rinnovamento per il commercio Nelle storie raccolte in questo numero emergono alcuni tratti comuni degli imprenditori intervistati, innanzitutto il fatto che la creazione di un’offerta distintiva e originale, mediante la quale conquistarsi nicchie di mercato di clienti fidelizzati non nasce all’improvviso, ma al contrario è frutto di una lunga esperienza e conoscenza del settore. E qui ci si ricollega alle conseguenze della digitalizzazione: i clienti

Uno dei più grandi abbagli che si possono prendere quando si parla di innovazione è infatti la presunzione che l’idea geniale colga l’imprenditore come un fulmine a ciel sereno. Niente di più sbagliato: l’idea wow può essere frutto di un'intuizione anche involontaria, ma sempre e comunque all’interno di un continuo processo di confronto con il proprio vissuto, la propria esperienza imprenditoriale ed il proprio contesto specifico. Dulcis in fundo vi è l’eterno tema delle competenze: gli strumenti digitali (social media in testa)

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permettono infatti di raggiungere gruppi di utenti selezionandone la collocazione geografica, le caratteristiche e gli interessi. Il sogno di ogni pubblicitario: potere fare una campagna mirata ad un pubblico profilato ed interessato alla propria offerta. Questi strumenti, il cui funzionamento di base è comprensibile anche a persone senza un solido background informatico debbono però essere approcciati senza timori reverenziali e con una solida base di curiosità. Licom Lapam da oltre tre anni è impegnata in percorsi formativi e informativi di introduzione al web marketing (social media ma anche email marketing, gestione del sito, e-commerce), riscuotendo sempre di più l’interesse e la voglia di crescere degli esercenti. Ma oltre al percorso che può essere intrapreso dal singolo imprenditore, quali politiche attive possono essere messe in campo dai decision maker politici? Di seguito alcune proposte Favorire il ricambio generazionale: manifesto a favore dell’apprendistato Se gli esercizi di vicinato debbono puntare sul servizio di vendita quali specialisti di prodotto, l’apprendistato riacquista un ruolo di primo piano nella crescita professionale delle nuove leve all’interno delle imprese, anche in un’ottica di ricambio generazionale. Sia per il commercio che per l’artigianato di servizio (orafi, incisori, restauratori, ma anche tatuatori, estetisti) l’inserimento di giovani affiancati da un tutor con la chiara prospettiva di apprendere un mestiere è una questione di mera sopravvivenza di professionalità con grandi potenzialità di rinnovamento ma che allo stato dell’arte rischiano l’estinzione. Confartigianato è stata la prima associazione di categoria a credere nell’apprendistato fin dalla sua in-


IN COPERTINA COMMERCIO E INNOVAZIONE troduzione, e ora più che mai si sta muovendo su tutti i tavoli istituzionali per un suo potenziamento. La leva fiscale: non solo la riduzione dell’IMU e della TARI Non vi sono dubbi che la pressione fiscale, anche locale (leggi Tari, TASI e IMU) sia ormai giunta ad un punto di non ritorno, e che la riduzione di questi tributi sia un primo e necessario passo per ridare ossigeno ai consumi.

Indicatore destagionalizzato Imprese Attive Totali

(Raggruppamento Ateco Gruppo G - commercio all'ingrosso e al dettaglio)

Ma non vi è solo questo. Un miglioramento dell’attuale normativa sulla cedolare secca sulle locazioni commerciali, unita alla creazione di accordi territoriali per il contenimento del canone di affitto per i negozi costituisce un passo avanti di portata epocale, basti pensare a quanto ottenuto sul versante residenziale con la detassazione dei canoni convenzionati del cosiddetto 3+2 nei Comuni ad alta densità abitativa. Al momento la normativa prevede la possibilità di optare per la cedolare solamente per la categoria catastale C1, ovverosia quella destinata ad ospitare attività di commercio al dettaglio, ma non per la categoria A10, ovverosia quella per gli uffici o gli studi privati dei libero professionisti, così come tutto il gruppo D, che ricomprende i laboratori artigiani (categoria D/1), gli alberghi (categoria D/2) o gli edifici per attività sportive con scopo di lucro (D/6). Ancora, allo stato dell’arte la cedolare sulle locazioni commerciali può essere applicata solo e solamente ai contratti stipulati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 e non per contratti in essere come opzione di assoggettamento. Viene inoltre specificato che non possono accedere al regime cedolare i nuovi contratti se alla data del 15 ottobre 2018 era in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti per lo stesso immobile, interrotto antici-

Serie storica dell'andamento delle vendite (Variazione % su stesso trimestre anno precedente)

0,5

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IN COPERTINA COMMERCIO E INNOVAZIONE patamente rispetto alla scadenza naturale”. Laddove le formule imprenditoriali più innovative e coraggiose scontano i primi anni di mancata redditività, è ovvio che il contenimento del canone di locazione commerciale dei muri sarebbe un aiuto non indifferente per il raggiungimento del punto di pareggio. Bandi e agevolazioni e incubatori di impresa Una strada su cui gli enti locali stanno perfezionando i propri strumenti, ma su cui rimane ancora molto da fare, sono le politiche di incentivazione all’insediamento di nuove attività commerciali, prevedendo un coinvolgimento delle Associazioni di Categoria in fase di

incubazione dell’idea imprenditoriale e assistenza allo sviluppo di impresa. Il Comune di Modena e il Comune di Vignola (per citare due esempi) hanno realizzato interessanti iniziative, quali l’incubatore di impresa Armilla e il progetto sulla rigenerazione della Zona Gramsci. Due progetti sicuramente perfezionabili, ma che costituiscono un buon punto di partenza per la costruzione di percorsi di sostegno e qualificazione del tessuto degli esercizi di vicinato, sia nei centri storici sia in quartieri o aree della città a vocazione commerciale.

Un mondo che cambia e la fine delle certezze: persino la grande distribuzione è in crisi Una delle conseguenze più evidenti del cambiamento è la messa in discussione di ciò che venivano considerate delle certezze. In questo senso, anche per il settore della grande distribuzione organizzata il 2019 è l’anno nel quale viene concretizzato il cambiamento delle strategie per rimanere al passo coi tempi. Secondo l’Osservatorio Mediobanca sulla GDO, la variazione media annua delle vendite del quadriennio è stata negativa e pari ad un -0,2%, ad una crescita del 9,6% delle formule discount. Sempre il Discount è il raggruppamento che ottiene un migliore ritorno sugli investimenti (il ROI tecnicamente

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parlando) con un valore medio a doppia cifra e vicino al 20% contro un modestissimo 3,7% della Grande Distribuzione. Nodi che sono giunti al pettine nell’anno in corso, quando Conad ha acquisito l’intero capitale sociale di Auchan S.p.A., società del gruppo internazionale Auchan in Italia e Coop Alleanza 3.0 ha chiuso il secondo bilancio di fila in perdita di oltre 200 milioni di Euro, ed un piano di rilancio che prevede, tra le altre cose, un ripensamento del modello di ipermercato, lo sviluppo di supermercati di facile accesso e a negozi di prossimità. Non sono solo gli ipermercati alimentari a rimettersi in discussione però: anche il colosso

dell’arredamento IKEA ha deciso di puntare su piccoli negozi nei centri delle città, e trasformando i vecchi grandi magazzini di periferia in centri di distribuzione e logistica. Nel complessivo, le logiche di redditività basate sulle grandi superfici (più metri quadrati comportamento più fatturato e più fatturato comporta più guadagni) sono stati dunque scardinati per fare spazio ad un approccio maggiormente orientato alla domanda, laddove per il consumatore comodità, contenimento dei tempi e servizio divengono i principali fattori di attrattività


E-COMMERCE IN ITALIA

E-commerce in Italia Un'analisi sull'uso delle tecnologie digitali di WeAreSocial 2019 con focus sulle e-commerce in Italia

Italia

Mondo

Popolazione Totale

Utenti telefonia Mobile

7,676

5,112

miliardi

miliardi

+1,1%

Utenti Internet

Utenti attivi Social Media

4,388

3,484

miliardi

+2,0%

Utenti Social Media da Mobile 3.256

miliardi

+9,1%

miliardi

+9.0%

+10%

+84 milioni

+100 milioni

+367 milioni

+288 milioni

+297 milioni

59,25

85,92

54,80

35,00

31,00

milioni

milioni

-0,1%

milioni

+2,4%

-72 migliaia

+27%

+2 milioni

Possiede una carta di credito 42%

Effettua transizioni online 65%

Donne 34% Uomini 52%

Donne 61% Uomini 70%

milioni

+2,9%

+11 milioni

Hanno cercato online un prodotto da acquistare 86%

Hanno visitato un negozio online 93%

milioni

+3,3%

+1 milione

+1 milione

Hanno effettuato acquisti online 75%

Percentuale di utenti di Internet tra i 16 e i 64 anni

Percentuale della popolazione di adulti dai 15 anni in su

Hanno effettuato acquisti online da PC Fisso 53%

Hanno effettuato acquisti online da Mobile 42%

Effettua opeEffettua razioni banca- pagamenti da rie da Mobile Mobile 41% 25%

Compra prodotti online da Mobile 42%

Moda e Bellezza +13%

Elettronica e Tecnologia +13%

Cibo e cura della persona +18%

Arredamento Elettrodom. +16%

Giocattoli, fai da te, Hobby +7,6%

Viaggi e alloggi +9,3%

Musica digitale +4,3%

Videogiochi +8,3%

Variazione dell'importo speso in un anno su categorie di prodotti E-commerce (escluse vendite B2B)

AttivitĂ finanziare degli utenti di Internet tra i 16 e i 64 anni

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INTERVISTA GIAMPAOLO COLLETTI

Colletti: “Ai negozi oggi serve un’idea wow e una tribù di riferimento” Intervista a Giampaolo Colletti, digital storyteller, collaboratore de “Il Sole 24 Ore” e fondatore di wwworkers

G

iampaolo Colletti ne conosce tanti: commercianti, artigiani, lavoratori autonomi che hanno saputo evolvere la propria attività o professione in anni di grande trasformazione. Dopo aver fondato nel 2010 wwworkers (gruppo "il Sole 24 Ore"), la prima comunità italiana di professionisti digitali, Colletti continua a raccontare l’evoluzione di un mercato sempre più complesso e allo stesso tempo ricco di opportunità. Lo abbiamo raggiunto per capire il suo punto di vista sul commercio nell’epoca digitale. In un recente articolo, titolato “Negozi con prossimità digitale” apparso su Il Sole 24 Ore dello scorso 11 luglio, lei utilizza il neologismo “iperlocalismo” per descrivere un’interessante contesto di concentrazione di servizi di prossimità. È la riscossa dei piccoli esercizi che si uniscono per creare sinergie? «Sì, credo che sia il tratto distintivo dei piccoli negozi, che negli ultimi tempi hanno capito che

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fare rete può convenire e quindi in realtà stanno rafforzando l’identità iperlocale. Ma secondo me è anche il tratto distintivo negli ultimi anni anche dei grandi colossi della distribuzione, delle multinazionali che si stanno posizionando molto con operazioni che noi chiamiamo di “geo localizzazione” quindi stanno rafforzando molto i territori. Non a caso un colosso come Amazon, nel mercato americano che di solito anticipa le tendenze di quello europeo, ha rilevato una cinquantina di piccoli esercizi commerciali per una distribuzione dei prodotti suoi di acquisto online. Quindi in realtà il rafforzamento dell’iperlocale, della geo localizzazione è un fenomeno che si registra nei piccoli, ma attenzione anche nei grandi. Il pubblicitario Hugh MacLeod ha parlato di “global microbrand”, realtà che hanno radici ben piantate sul proprio territorio, ma la capacità di scalare i mercati grazie all’e-commerce, ai servizi a valore aggiunto, grazie alle App, grazie al racconto di quello che fanno sui social media. È questo che fanno oggi le realtà iperlocali di eccellenza, oltre ovviamente ad aggregarsi tra di loro».

Lei parla di ibridazione tra servizio e prodotto. Su quali servizi i commercianti debbono oggi puntare? «Penso a una storia che ho raccontato anche nel mio libro “wwworkers” del gruppo “il Sole 24 Ore” e che parla proprio del contesto modenese post terremoto. Una storia che è nata a Solara di Bomporto dove una ragazza, Elisa Casumaro ha aggregato le 21 aziende casearie del territorio, quindi molto iperlocali, per vendere online le forme di Parmigiano Reggiano danneggiate dal terremoto. La storia che abbiamo raccontato al "Sole 24 Ore” poi è andata a finire al Tg1, è stata ripresa da “il Resto del Carlino”, insomma è stata molto raccontata ed è un classico esempio di come i nuovi fenomeni iperlocali si sviluppano dal concetto di fare rete, non come competitor ma come alleati. Le 21 aziende casearie hanno venduto 41mila forme di Parmigiano danneggiate dall’Australia agli Stati Uniti e questo grazie anche a una colletta online». Un esercente che adotta un modello di business maggiormente consapevole ha possibilità di


INTERVISTA GIAMPAOLO COLLETTI

successo solo in grandi città come Milano o Torino, oppure anche in piccoli comuni da 10-20mila abitanti? «No, io penso che abbia più successo nei piccoli contesti urbani o nei grandi contesti metropolitani che però sono frazionati. Milano per esempio realizza questa “alchimia” particolare perché i contesti territoriali vivono di aree specifiche ben delimitate, ma anche Roma con i rioni. Quindi la forza è che più si è piccoli, più si riesce a fare la differenza. Ma i mq del punto vendita si moltiplicano grazie ai servizi offerti dal digitale. Questo cosa significa? Che occorre vendere prodotti o servizi nel proprio punto

vendita, ma posizionandosi anche online, attraverso vetrine gratuite come i social network, con servizi in mobilità come App a disposizione della cittadinanza e capendo che non basta più offrire il classico servizio di sempre, ma offrendo qualcosa in più. Perché il cliente è molto connesso, molto più consapevole del passato anche se distratto e si aspetta qualcosa di più. Quindi riuscire a fare relazione digitale e infatti noi parliamo di prossimità digitale». In questo senso, in che modo i Comuni possono favorire o co-

Il cliente è molto connesso, molto più consapevole del passato anche se distratto e si aspetta qualcosa di più munque indirizzare gli imprenditori verso modelli di innovazione commerciale? «Io penso che ci siano due attori che potrebbero fare di più. Uno sono le pubbliche amministrazioni che potrebbero favorire la creazione di network, anche attraverso una regolamentazione di questi reti e spesso lo fanno anche, agevolando i commercianti. Poi c’è un altro attore che voi rappresentate che sono le organizzazione

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IN COPERTINA INTERVISTA A COLLETTI di categoria. Allora lì la differenza la fa davvero chi porta le istanze degli esercenti alla classe politica, ma la differenza la fa anche chi porta modelli di riferimento internazionali e secondo me le associazioni dovrebbero riuscire a fare la differenza portando gli esempi di ciò che accade negli altri Paesi del mondo. Il professor Stefano Micelli ha monitorato quello che avviene nelle piccole botteghe di tre grandi metropoli: Parigi, Londra e New York. Lì esiste una regolamentazione comunale che favorisce le piccole botteghe, la capacità di fare rete e una infrastruttura digitale e culturale. Se possiedi questo mix moltiplichi alla potenza il tuo metro quadro». In che modo i commercianti possono tenersi aggiornati o mettere alla prova le loro idee? «Innanzitutto capendo dove sta andando il mercato e comprendendo che il pubblico non è più indistinto. Cioè l’errore grande che fa spesso chi

si occupa di commercio è quello d rivolgersi a pubblici indistinti e generalisti. La prima regola è quella che deriva da un grande teorico del marketing, Seth Godin, che sostiene che le realtà più illuminate, anche piccole, non aggregano folle indistinte ma aggregano tribù e micro tribù. Quindi comunità ristrette. Nel mio libro “Sei un genio! La rivoluzione degli artigeni, artigiani e lavoratori dalle idee geniali” (edizione Hoepli ndr.) dico che ogni commerciante, ogni esercente deve trovare la cosiddetta “idea wow”, cioè un’idea innovativa, di valore e utile alla collettività. L’idea wow è quella che distingue un commerciante dall’altro e quindi parcellizza l’offerta e permette all’ecosistema di andare avanti. E poi, anche con il vostro aiuto, guardando cosa accade fuori confine».

Chi è Giampaolo Colletti Giornalista, si occupa di media digitali e di comunità sul web. Nel 2004 ha fondato www.altratv.tv, osservatorio inter-universitario sulle micro web TV italiane. Ha scritto per Rai 3 e per Radio24 e attualmente per Nòva24. Nel 2010 per Gruppo24Ore ha

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scritto TV fai-da-web. Ha fondato la prima comunità di professionisti digitali wwworkers (Gruppo24Ore). Il suo ultimo libro: "Sei un genio! La rivoluzione degli artigeni, artigiani e lavoratori dalle idee geniali" (edizioni Hoepli, 2017)


Dalla natura all’economia, dal prodotto al turismo, i tanti modi di essere Montagna

Saluto del Sindaco Adelaide Zaccaria Dal Nanga Parbat all’Appennino Tosco Emiliano Gian Luca Gasca Giornalista e scrittore di montagna

o n i n n Appe

Con il patrocinio del Comune di Montese

La vocazionalità territoriale delle filiere agroalimentari in Appennino Prof.ssa Livia Vittori Antisari Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie (DISTAL) dell’Università di Bologna

In occasione dell’evento saranno premiate le imprese con 40 anni e oltre di fedeltà associativa.

Le leve del marketing moderno per lo sviluppo delle aziende del territorio Marco Repezza Adjunct Professor of Marketing and Communication and New Media – MBA e Master in Sales & Marketing Management - BBS - Università di Bologna

Ways

Moderatore: Paolo Seghedoni Giornalista e addetto stampa Lapam

Seguirà aperitivo a cura dell’hotel Belvedere, Bazzani Maria e Gran Bar 2003

Sede di Montese

059 981 815 contattaci@lapam.eu

Rocca di Montese via Rocca 291

In caso di pioggia l’evento si svolgerà presso la sala mons. Dallari (ex cinema) via Pio Cuoghi 75

Per iscriverti all’evento scansiona il QR code con il tuo smartphone e compila il modulo di registrazione

Navetta gratuita da Piazza della Repubblica

www.lapam.eu

Arredamenti

Lʼarte di arredare Una passione di famiglia Camere da letto moderne e classiche Letti imbottiti, in ferro e in legno. Armadi polifunzionali, anche a misura. Camerette per bambini e ragazzi. Zona giorno con composizioni moderne e classiche. Reti e materassi. Tende e accessori. Complementi dʼarredo. Tante idee regalo per la casa. n° 04 - 2019

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INTERVISTA AI COMMERCIANTI

Le nostre idee wow!

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uattro attività artigianali raccontano come hanno saputo innovare la propria offerta, unendo passione e saper

fare. Il loro segreto? Hanno intercettato "tribù" specifiche di clienti con prodotti e servizi originali, curati in ogni dettaglio

Carpani sci: pezzi unici e su misura

C

arpani Sci nasce 11 anni fa a Vidiciatico, in provincia di Bologna, da un’idea di Filippo Carpani. «All’epoca Filippo produceva piastre - racconta il suo socio Matteo Brida - ma quando i grossi produttori hanno iniziato a vendere le loro, ha deciso di rivoluzionare il business e iniziare produrre sci». Una scelta rischiosa che sta dando ragione a questa piccola azienda che, pur non avendo un e-commerce, esporta i propri prodotti dall’Europa al Giappone e che a settembre inaugurerà una nuova sede con annesso negozio. «La nostra idea wow è stata quella di personalizzare il prodotto, non solo graficamente, ma anche permettendo allo sciatore normale e non solo all’atleta, di scegliere ciò che più gli piace, lavorando su geometrie particolari, su durezze e materiali come ad esempio la fibra di lino abbinata al carbonio, piuttosto che leghe di alluminio leggere e resistenti». Qual è la tribù di clienti a cui vi rivolgete? «Purtroppo lo sci da qualche anno è diventato uno sport per facoltosi. Quindi chi va in montagna saltuariamente preferisce il noleggio all’acquisto. La nostra nicchia invece è composta da iper appassionati, persone che fanno anche 20 o 30 giorni di sci all’anno e che vuole spendere bene». Che rapporto avete con il digitale? «Gli strumenti digitali ci danno una grossa mano su due fronti: per la customizzazione del prodotto dal punto di vista grafico, così come

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per l’impiego di materiali sempre più prestazionali ed evoluti, capaci di resistere a sollecitazioni di ogni tipo e dal lato comunicativo. In questo senso i social network garantiscono una buona pubblicità con poca spesa e le recensioni di clienti soddisfatti sui forum dedicati o sulla nostra pagina Facebook sono davvero preziose. Cose piccole, ma che per noi vogliono dire tanto. Due ragazzi che sull’Appennino producono sci nell’Era digitale creano un gran tam tam». Siete artigiani e commercianti. Se poteste esprimere una richiesta all’ente pubblico per sostenere un’attività come la vostra, cosa chiedereste? «Una bella domanda. La “guerra” dei prezzi con i colossi penalizza le piccole attività artigianali come la nostra, che avrebbero sicuramente bisogno di una mano. Pensiamo a un falegname che si mette a fare la guerra a Ikea, è surreale. Noi scegliamo di acquistare il legname in Italia, potremmo scegliere di acquistarlo all’estero già lavorato e pronto per essere inserito nello stampo dello sci, ma non vogliamo farlo. Vogliamo mantenere la nostra artigianalità e questo comporta dei costi più alti rispetto ai grandi produttori. È la nostra scelta. Certo sarebbe bello che qualcuno avesse un occhio di riguardo per noi. Soprattutto per chi come noi sceglie di vivere e lavorare in Appennino». Carpani Sci Via della Casella 5, Vidiciatico, Bologna


INTERVISTA AI COMMERCIANTI

Insetti Xilografi: stamperia artigianale e restauro del legno

A

Mirandola, all’incrocio tra via Verdi e via Montanari, è nato da poco un piccolo laboratorio artigiano dal nome insolito, “Insetti Xilografi”. Qui Gregorio Bellodi realizza restauri e crea lavori che rimandano ad una tradizione dimenticata, ma di assoluto valore. L’idea che accompagna Gregorio e la sua musa, Alessia Baraldi, è quella di un’artigianalità artistica pregevole, tecnicamente impeccabile e carica di significato a disposizione di tutti. «L’idea wow deriva dalla nostra formazione artistica appresa all’Accademia di belle Arti di Bologna e dalla mia esperienza come restauratore. Circa un anno fa ho affittato questo locale, dove ho installato due torchi calcografici per realizzare stampe a rilievo. Insieme ad Alessia abbiamo visto che la cosa prendeva piede, soprattutto nella sua accezione artistica, oltre che artigianale. Quindi dall’anno scorso ho deciso di avviare questa piccola attività, “Insetti Xilografi”, dove sono titolare della ditta individuale». Come trovate la vostra nicchia di clientela, la vostra tribù? «La voce di quel che faccio in laboratorio si è diffusa grazie ai social, Instagram in particolare, però non essendo molto esperto di questo tipo di linguaggio, ho potuto constatare come il passaparola e il contatto con la gente crei la migliore fidelizzazione con i clienti. Quindi la nostra tribù si sta formando grazie a chi è venuto a trovarci e ha poi sparso la voce con amici e conoscenti. Il contatto ha creato quel valore aggiunto con le persone che apprezzano e ca-

piscono il concetto artistico dietro al nostro lavoro. Inoltre organizziamo workshop e laboratori rivolti a scuole o privati per far assaporare loro il piacere del lavoro manuale artistico». Che rapporto hai con gli strumenti digitali? «Abbiamo in progetto di realizzare un sito internet, perché la gente vuole un riscontro telematico di quel che facciamo. Le persone vogliono vedere delle immagini e perché no, acquistare anche online.

Da una parte ne capisco l’utilità, ma dall’altra credo che clientela di questo tipo sia anche abbastanza volatile, nel senso che apprezzano il prodotto ma poi ci sono altre mille persone molto più brave da cui andare. Quindi personalmente continuo a cercare il contatto diretto perché la fiducia si stabilisce ancora in quel modo lì. Poi io intendo i social e l’informatica come un megafono per la propria attività, dietro cui deve esserci una voce viva, reale». Ma un prodotto artistico si acquista una tantum, o sbaglio? «Sì ma essendo un piccolo arti-

giano restauratore mi accontento anche di briciole. Se c’è una briciola ogni giorno va benissimo. Nel senso che anche se oggi la gente non è più disposta ad acquistare o far restaurare il mobile d’epoca, se uno ha un mobile antico che ha un piede rotto, me lo porta e io l’aggiusto. Quindi dico sì ad ogni evenienza e il cliente vede che l’artigiano è pronto e non si formalizza sul lavoro da fare, anzi cerca di farlo bene. Sul prodotto artistico poi è vero, uno lo compra una tantum, ma ci sono mille declinazioni possibili. Ad esempio realizzo complementi d’arredo come tovaglie, tovagliette con soggetti disegnati da Alessia, piccoli arazzi, numeri civici decorati e così via. Quindi la gente si sbizzarrisce e da qui nascono tante nuove idee». Se potesse chiedere un supporto all’amministrazione pubblica, cosa chiederebbe? «Per me sarebbe molto importante che venissero organizzati eventi che aprano il centro e le nostre botteghe al pubblico. Forse la cosa più bella che potrebbe fare l’amministrazione comunale sarebbe cercare di snellire un pochino, per quanto possibile, gli intralci burocratici e permettere di farsi vedere a queste piccole attività. I supporti economici sono ben accetti ma possono venire anche dopo, prima servirebbe un po’ di sostegno per dare visibilità a ciò che facciamo». Insetti Xilografi Via Francesco Montanari n° 10 Mirandola

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INTERVISTA AI COMMERCIANTI

Maddalena Olivi, disegni dritti al cuore

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addalena Olivi ha una piccola bottega a Reggio Emilia, nel cuore del centro storico a due passi da piazza San Prospero. Qui crea disegni che trasferisce su vari supporti creando prodotti artigianali divertenti e ricercati. L’abbiamo raggiunta per capire da dove nasce la sua “idea wow”. «Ho lavorato per 25 anni al fianco di mia mamma, che aveva una legatoria classica a Reggio Emilia. Producevamo quaderni e scatole su misura. La mia attività nasce da qui e dal bisogno di esprimermi. Così ho iniziato a disegnare in grande libertà ciò che avevo dentro, senza tecnica. Questa cosa è piaciuta al pubblico. Le persone che si avvicinavano ai miei disegni sorridevano e per me è stato emozionante; ho deciso di crederci e oggi con i miei disegni produco delle piccole cose, dal biglietto d’auguri alla pochette, fino all’adesivo da specchio. Sempre con un disegno che comunichi qualcosa a chi lo guarda». Ma come ha trovato la sua tribù e chi è sua la sua clientela? «Io lavoro su due fronti, il privato e gli altri commercianti in giro per l’Italia a cui vendo le mie creazioni. Solo sulla città di Reggio infatti non potrei reggere. La mia è una

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clientela per lo più femminile, che va dai 15 agli 80 anni, e nel corso del tempo sta variando tantissimo. Potrei dire che sono stati loro a trovare me e questa cosa sta continuando anche adesso. È un pubblico che cerca qualcosa di speciale, non di particolare, di speciale. Sono persone che leg-

molto da imparare, ma senza sarei tagliata fuori… Quindi, per come sono fatta io, sono contenta di avere un sito o di essere su Instagram e mi diverto anche». Vorrebbe più supporto da parte dell'amministrazione pubblica? «Io mi confronto con altri colleghi in giro per l’Italia e le posso dire che lavoriamo tutti 12 ore al giorno, inventandoci modi nuovi per distribuire prodotti creati e fatti a da noi. Vedo poi che i pochi turisti che girano per questa stramba città entrano qui, non da H&M e credo che i centri storici dovrebbero credere di più in questa cosa. Eppure il peso fiscale ci schiaccia. Siamo veramente dei coraggiosi, perché fai questo lavoro solo per passione, se ti fermi a fare due conti chiudi. In ogni modo mi ritengo molto fortunata». Maddalena Olivi Via Luciano Fornaciari 11/c Reggio Emilia

gono, che si informano che hanno voglia di qualcosa di unico». E come si approccia all’innovazione digitale? «Ah la amo. È stata una grande svolta, sia per disegnare che per comunicare. So che c’è ancora


INTERVISTA AI COMMERCIANTI

Franco Orafo, maestria e tradizione

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ranco Pignattari, orefice artigiano, è un’istituzione a Modena. Prima licenza conseguita nel lontano 1983, è tra i pochi nella città estense ad offrire oggi un servizio unico a una clientela esigente. Lo abbiamo raggiunto per capire meglio in cosa si differenzia rispetto agli altri gioiellieri. «Semplicemente andando sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso, di evoluto, soprattutto di mio. Perché far sempre le stesse classiche cose a me personalmente non piace». Lei è un maestro artigiano. Cosa significa questa definizione? «Lavoro partendo da un lingotto d’oro puro 999 millesimo titolo, quello quotato in borsa per intenderci. Lo porto a 750 millesimo e lo lavoro su mio disegno, o richiesta del cliente. Si parte insomma dal lingotto grezzo fino ad arrivare al gioiello da indossare». Chi è la sua tribù, la sua “clientela tipo”? «Sono persone che vogliono qualcosa che si distacchi completamente dalle altre cose, sia nell’esecuzione del lavoro che nell’oggetto stesso. Nell’esecuzione perché tutto il procedimento è strutturato in un certo modo, seguendo determinati criteri e parametri tipici dell'oreficeria artistica, ormai dimenticata da chi utilizza solo stampi o tecniche come quella della cera persa. Poi chi viene da me sceglie di acquistare un oggetto personalizzato». Ecco, come avviene la personalizzazione del prodotto? «È un processo che inizia con l’idea “grossolana” del cliente, che viene man mano depurata dall’artigiano il quale suggerisce le soluzioni migliori e ragionate per arrivare alla realizzazione di un oggetto unico. Questo percorso è fatto di tappe. C’è l’ordine, la prova a metà lavoro dove è ancora possibile effettuare modifiche e infine la consegna. Questo è l’itinerario classico». Tutto questo come con-

vive con l’innovazione digitale? «Io ho già 58 anni e inventarmi qualcosa è sinceramente molto difficile. Imparare l’utilizzo di nuove tecnologie, come la stampante 3D e quindi il disegno in Cad al momento non mi interessa. Mentre sul fronte della comunicazione fortunatamente mia moglie mi dà una mano». Cosa chiederebbe, se potesse, come sostegno da parte della pubblica amministrazione? «C’è stata una bella iniziativa anni fa, che è stata quella di “targare” le botteghe artigianali artistiche della città di Modena. Sfortunatamente i criteri di assegnazione erano molto vaghi e, se possiamo dire, poco attinenti a ciò che realmente è artigianato. Un’azione utile sarebbe quindi riprendere quell’idea ma sviluppandola in modo serio e con parametri precisi e rispettosi del vero artigianato artistico». Quindi non chiede sussidi di tipo economico? «Chi può avere la pretesa che il Comune, la Provincia o lo Stato dia dei contributi? L’unica cosa per cui vorrei dei contributi sono i corsi di formazione per insegnare ai ragazzi, o a chiunque abbia intenzione di farlo, questo mestiere. Io non ho figli e vorrei tanto poter trasmettere ciò che ho imparato dal mio maestro e che in parte ho imparato da solo, a qualcuno». Perché questo non avviene? «Be’ principalmente perché ho un piccolo laboratorio, poi perché la burocrazia è costosa e infine perché gli organi di informazione preferiscono trasmettere l’idea che è facendo lo chef che si realizzano i propri sogni». Servirebbe un “Master Orafo” in TV per rilanciare il mestiere? «Magari! Io sarei disposto a insegnare gratuitamente! Poter trasmettere un sapere, è bellissimo». Franco Orafo Via L. Nobili 46 - Modena

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BENESSERE

Benessere lo stato di salute del settore in Emilia-Romagna I punti di forza e di debolezza del comparto artigiano

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e imprese di acconciatura ed estetica nell’artigianato In Emilia-Romagna al I trimestre 2019 le imprese artigiane di acconciatori, manicure, pedicure e trattamenti estetici, sono in totale 10.049, rappresentandone l’89,3% del totale imprese del settore (11.254). Rispetto all'anno precedente si rilevano 8 imprese in più evidenziando una tenuta del settore in controtendenza rispetto all’artigianato in Regione -1,5%. Entrando nel dettaglio del setto-

re artigiano del benessere nel I trimestre 2019 si registra un calo del -1,2% (86 imprese in meno) tra le imprese artigiane di parrucchieri e barbieri (7.457), categoria più numerosa e nella quale l’artigianato pesa per il 92,5% sul totale. Sono invece 2.479 le imprese artigiane degli istituti di bellezza, che incidono per l’81,5% e registrano una dinamica positiva pari al +3,2%, con 80 unità in più. Si contano infine 95 imprese artigiane di manicure e pedicure che pesano per l’80,1%

risultando in crescita del +14,7% (14 imprese in più). Questa tendenza trova conferma nei dati di lungo periodo: nel corso dei 5 anni esaminati (2015-2019) il comparto artigiano di barbieri e parrucchiere ha registrato un calo costante, perdendo 193 imprese (pari al 2,6%), decremento compensato dall’opposta dinamica di crescita del numero di imprese degli Istituti di bellezza (+291 unità, pari al +12,8%) e di manicure e pedicure (+27 unità, pari al +32,9%).

Servizi dei saloni di acconciatura

Servizi degli istituti di bellezza

Servizi di manicure e pedicure

Spesa media delle famiglie per parrucchiere e trattamenti di bellezza La spesa media mensile delle famiglie in Regione è di 47 euro al mese, equivalenti a 568 euro all’anno, da questa stima risulta che ogni anno sul territorio le famiglie spendono complessivamente 1.139

milioni di euro per parrucchieri e trattamenti di bellezza. Risulta interessante notare come la spesa media mensile risulti superiore sia alla spesa registrata nel Nord-Est (di 44 euro) sia alla spesa media nazionale (di 41 euro). È comunque bene evidenziare che, in generale, la spesa totale dei pro-

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dotti non alimentari è proporzionalmente più elevata che in altre zone d’Italia. Nel 2018, in Emilia Romagna, si rileva però un lieve calo della spesa media nel settore benessere, dopo tre anni di aumento progressivo.


BENESSERE

Le imprese artigiane dei servizi alla persona gestite da donne, stranieri e giovani Nel 2018 in Emilia-Romagna ben il 71% delle imprese artigiane dei servizi alla persona sono gestite da donne (8.800) e il settore rappresenta il 41,9% del totale delle imprese artigiane femminili presenti nella Regione. Nel settore invece sono 1.310 le imprese artigiane

con a capo un imprenditore con meno di 35 anni, queste rappresentano il 10,6% dell’artigianato del settore e l’11,9% delle imprese artigiane ‘capitanate’ da giovani. Sono gestite da imprenditori stranieri 1.054 imprese del settore, che pesano sul totale del comparto per l’8,5% e sul numero complessivo di imprese artigiane gestite da stranieri per il 4,2%

Spesa media in E.R. per nucleo famigliare in acconciatura e trattamenti di bellezza

Fenomeno abusivismo nel settore benessere Nella nostra regione si stima che sono 3.050 i lavoratori irregolari dei Servizi di acconciatori, manicure, pedicure e trattamenti estetici. Le imprese del settore dei servizi in generale da sempre subiscono in misura maggiore il fenomeno dell’abusivismo: presentando

difatti un tasso di occupazione irregolare superiore di 1,5 punti rispetto a quello medio del totale economia regionale, con un’incidenza media di più di un lavoratore irregolare ogni 8 (il 13%). Elaborazione dati Osservatorio delle MPI Confartigianato Emilia-Romagna

Elena Baraldi Referente categoria Benessere

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MODA

Le imprese del distretto carpigiano fanno "Sistema" Questo il nome scelto per il nuovo progetto del distretto della moda: un grande database a disposizione delle aziende

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arpi Fashion System, di cui Lapam Confartigianato fa parte sin dalla sua nascita insieme alle altre associazioni di categoria, Camera di Commercio di Modena, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, continua la propria attività di sostegno alle aziende del Distretto del tessile-abbigliamento noto in tutto il mondo, con ‘Sistema’, un nuovo progetto concepito espressamente per valorizzare le imprese della

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subfornitura. Sul territorio sono infatti presenti sia imprese che puntano su brand, distribuzione e comunicazione, sia aziende specializzate nei processi che compongono tutta la filiera a monte del campo finito, dalla tessitura alle confezioni, sino alle applicazioni, passando per ricami, stampe, campionatura e prototipazione, senza dimenticare nobilitazione, gestione, movimentazione logistica e spedizione.

Per valorizzare questo saper fare diffuso, che fa del territorio un modello pressoché unico a livello nazionale, Carpi Fashion System ha deciso di focalizzare l’attenzione proprio su tali realtà produttive, che compongono lo scacchiere delle lavorazioni dell’abbigliamento, in tutti i suoi livelli. SISTEMA, acronimo di Servizi Interattivi per la Subfornitura Tessile, la Maglieria e l’Abbigliamento, è un progetto orientato principal-


MODA

mente alla comunicazione online, una modalità per consentire alle aziende di fare conoscere le proprie capacità e la qualità dei servizi offerti a potenziali nuovi clienti, non solo del territorio nazionale, aiutandole così a espandere il proprio business. La prima azione prevista è la realizzazione di un ricco database di aziende e lavorazioni rappresentative del territorio, senza alcun costo per le imprese aderenti. Commenta così Roberto Guaitoli, Presidente di LAPAM Moda: “Con il da-

Carlo Alberto Medici Referente categoria Moda

tabase di Sistema i committenti potranno scoprire prodotti, lavorazioni e processi produttivi dell’intera ‘filiera moda’ del territorio, contattare velocemente fornitori di qualità e avviare nuovi rapporti commerciali. LAPAM crede fermamente in Carpi Fashion System quale tavolo operativo di sostegno al Distretto e al suo saper fare, convinta che l’unione fa la forza e che soltanto così si possano supportare efficacemente le PMI nelle sfide di oggi e in quelle di domani”.

Puoi raggiungere il portale SISTEMA all'indirizzo web: www.carpifashionsystem.it/imprese/

oppure scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

059 637 477 carloalberto.medici@lapam.eu n° 04 - 2019

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IMPIANTISTI

Online il sito della banca dati gas fluorurati a effetto serra Dal 24 giugno è possibile accedere all’area dedicata alla “Comunicazione Vendite” per testare e simulare le modalità di inserimento delle informazioni richieste

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al 25 Luglio 2019 l’obbligo di tenuta dei registri da parte dei venditori sarà rispettato mediante la comunicazione alla Banca dati delle vendite di F-gas e di apparecchiature contenenti tali gas. Dal 25 Settembre 2019 tutte le informazioni contenute nei registri di cui all’articolo 6 del regolamento (UE) n. 517/2014, relative alle attività di controllo delle perdite nonché alle attività di installazione, assistenza, manutenzione, riparazione, smantellamento, sono comunicate, per via telematica, alla Banca dati a cura di installatori e manutentori. Precisazioni Le imprese in possesso di certificato per le attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza e smantellamento di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore fisse, apparecchiature di protezione antincendio contenenti FGAS, che forniscono all’utilizzatore finale dette apparecchiature non ermeticamente sigillate provvedendo anche al servizio di installazione, a decorrere dal 25 settembre 2019, dovranno indicare gli estremi della vendita in sede di comunicazione delle informazioni relative all’installazione, come

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previsto dall’articolo 16 c. 4 del d.P.R. n. 146/2018. L’informazione così trasmessa sarà valida ai fini di quanto previsto dall’articolo 16 c. 3 del citato decreto. Ovviamente gli stessi soggetti laddove vendano le citate apparecchiature agli utilizzatori finali senza fornire il servizio di installazione, dovranno invece comunicare le informazioni relative alle vendite attraverso la Banca Dati FGAS, a decorrere dal 25 luglio 2019. A questo fine dovranno qualificarsi come venditori, con una pratica, da presentarsi via telematica attraverso la scrivania raggiungibile a partire dal 10 giugno, dal sito. La banca dati non è ancora attiva in tutte le sue funzionalità: al momento sono attive le sole funzioni per le qualificazione dei venditori. Cos'è la banca dati gas fluorurati a effetto serra? La Commissione Europea per raggiungere l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e prevenire in tal modo effetti indesiderati sul clima, ritiene che sia fondamentale applicare pienamente le misure di contenimento vigenti. Si ritiene inoltre utile monitorare efficacemente, con dati coerenti e di elevata qualità, le emissioni di gas fluorurati a effet-

to serra per verificare i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e per valutare l'impatto dei regolamenti. Chi è tenuto all'utilizzo della banca dati gas fluorurati? • Venditori di gas fluorurati ad effetto serra e di apparecchiature non ermeticamente sigillate contenenti tali gas, per comunicare i dati di vendita, previa iscrizione al Registro telematico nazionale delle persone e delle imprese certificate (di seguito Registro FGAS); • Imprese e persone in possesso di certificato per comunicare i dati relativi agli interventi di installazione, controllo delle perdite, manutenzione, riparazione e smantellamento, svolti su apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria, pompe di calore e celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero, su apparecchiature fisse di protezione antincendio e commutatori elettrici. • Gli operatori per scaricare un attestato contenente tutte le informazioni relative alle proprie apparecchiature.


IMPIANTISTI

La nuova Banca Dati F-Gas Il 12 settembre un seminario di approfondimento Lapam Impianti organizza un approfondimento sulla nuova Banca Dati F-Gas, che dal 25 luglio deve essere utilizzata per la comuni-

cazione delle vendite di gas agli utilizzatori finali e di apparecchiature non ermeticamente sigillate e, dal 25 settembre, diventerĂ lo

GiovedĂŹ 12 settembre alle ore 18.30 presso la sede Centrale Lapam Via Emilia Ovest n.775 Modena

Letizia Budri Referente categoria Impiantisti

strumento per la comunicazione di ogni intervento relativo ad impianti/apparecchiature contenenti fluorurati.

Per maggiori informazioni e per prenotare la tua partecipazione, scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

059 893 111 letizia.budri@lapam.eu n° 04 - 2019

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COMPARTO COSTRUZIONI

Il decreto sblocca cantieri è legge Una sintesi delle principali novità contenute nella legge che modifica il Codice degli Appalti

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a principale novità in tema di appalti è l’emanazione - entro il 16 ottobre 2019 - di un regolamento unico che andrà a sostituire ‘soft law’ e linee guida dell’ANAC e che recherà in particolare, disposizioni su: a. nomina, ruolo e compiti del responsabile del procedimento; b. progettazione di lavori, servizi e forniture, e verifica del progetto; c. sistema di qualificazione e requisiti degli esecutori di lavori e dei contraenti generali; d. procedure di affidamento e realizzazione dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie; e. direzione dei lavori e dell'esecuzione; f. esecuzione dei contratti di lavori, servizi e forniture, contabilità, sospensioni e penali; g. collaudo e verifica di conformità; h. affidamento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria e relativi requisiti degli operatori economici; i. lavori riguardanti i beni culturali.

Letizia Budri Referente comparto Costruzioni

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Tra le altre modifiche al Codice Appalti è previsto fino al 2020 che l'affidamento del subappalto non potrà superare il 40% (limite abbassato dal 50% previsto dal testo originale del decreto che lo aumentava rispetto al 30% attuale) dell'importo complessivo del contratto di lavori. Spetterà alla Stazione Appaltante indicare nel bando per ogni gara la quota di lavoro o servizi subappaltabili e non sarà obbligatorio indicare la terna dei subappaltatori già dalla fase di offerta. Cambiano poi gli importi per l’affidamento dei lavori: tra i 40 e i 150 mila euro è previsto l’affidamento diretto previa consultazione di tre operatori; mentre tra i 150 mila e i 350 si prevede una procedura negoziata con la consultazione di almeno 10 operatori, che diventano 15 fino a un milione. Al di sopra del milione scatta per i lavori l'obbligo di procedura ordinaria, aperta. Mentre fino a 40 mila euro resta l’affidamento diretto. Per quanto riguarda i criteri di aggiudicazione, viene meno l'obbligo di affidare i lavori di importo fino a 5,5 milioni di euro (soglia comunitaria) secondo il criterio del massimo ribasso.

La Stazione Appaltante potrà scegliere in autonomia e, nel caso in cui scelga un criterio diverso da quello del prezzo, non dovrà fornire nessuna giustificazione. Nel provvedimento sono contenute anche varie misure di rilievo per il comparto dell’edilizia, come la sospensione fino al 20 dicembre 2020 l'obbligo per i Comuni non capoluogo di bandire gare attraverso le stazioni appaltanti, centrali di committenza o soggetti aggregatori qualificati. I comuni avranno più tempo invece per la messa in sicurezza di edifici pubblici: è stato differito dal 15 maggio al 10 luglio il termine per iniziare l'esecuzione dei lavori per i piccoli comuni che abbiano avviato la progettazione degli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici. In materia di semplificazione degli interventi strutturali in zone sismiche, il decreto, modificando il Testo Unico Edilizia snellisce le procedure di presentazione e deposito delle pratiche edilizie con l’eliminazione della trasmissione della denuncia di inizio di attività dallo sportello unico al competente ufficio tecnico regionale.

059 893 111 letizia.budri@lapam.eu


COMPARTO COSTRUZIONI

Lo "sconto in fattura" fa male alle imprese Cronistoria della misura contenuta nel Decreto Crescita, osteggiata da Confartigianato Imprese L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento del 31 luglio 2019, ha di fatto emanato le direttive per l’attuazione dell’art.10 della legge 58/2019, cosiddetto “decreto crescita”, approvato il 30 aprile e convertito in legge il 29 giugno scorso. Dal primo di agosto è quindi possibile, per i contribuenti che intendono avvalersi dell’agevolazione fiscale prevista per gli interventi di efficientamento o riqualificazione energetica (ecobonus) o di miglioramento/adeguamento sismico (sisma bonus), optare per il credito d’imposta anticipato (cosiddetto sconto in fattura), a patto che l’impresa esecutrice degli interventi dia la propria disponibilità a caricarsi il credito e detrarlo poi nei cinque anni successivi dalle proprie imposte. L’iter di approvazione della norma in questione è costellato di molteplici interventi che Lapam Confartigianato, per tramite dell’associazione nazionale, ha promosso per contrastare il provvedimento. Vale la pena elencarli per cogliere il senso degli ultimi avvenimenti. Da subito è emerso il problema della capienza fiscale delle micro e piccole imprese che, nel caso ricevano richieste di scontare il

credito per assecondare i clienti, si troverebbero ad esaurire la propria capienza fiscale in pochissimo tempo, oltre a patire un immediato problema finanziario di liquidità. La prima iniziativa è partita nel marzo scorso durante l’iter di discussione e approvazione della legge, dove sono state espresse osservazioni contrarie, evidenziando problemi di condizionamento del mercato. Successivamente, mentre veniva approvata la legge senza alcuna modifica all’art.10, è stato richiesto un giudizio all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust), che con parere immediato inviato al Ministero dello Sviluppo economico, confermava di fatto le critiche di Confartigianato, segnalando l’evidente sperequazione a danno delle piccole imprese dell’edilizia, dei serramenti e dell’installazione impianti, tutta a favore delle grandi imprese e delle multiutilities. Così ha sentenziato l’Antitrust: “... la norma, nella sua attuale formulazione, appare suscettibile di creare restrizioni della concorrenza nell’offerta di servizi di riqualificazione energetica a danno delle piccole e medie imprese, favorendo i soli operatori economici di più

grandi dimensioni”. Un’ulteriore iniziativa ha poi visto i vertici di Confartigianato conferire urgentemente con il Sottosegretario al Ministero per lo Sviluppo Economico, On. Crippa, per chiedere interventi di modifica sostanziali all’art.10. Alcuni Gruppi politici hanno raccolto l’allarme del sistema Confartigianato e delle categorie interessate, e si sono mossi per cambiare o abolire l’articolo 10 del Decreto Crescita. Sono di questi giorni le presentazioni in Senato di disegni di legge firmati dal Movimento 5 Stelle, da Forza Italia e dal Partito Democratico. Si va dalle proposte di modifica alla norma per accelerare i tempi di utilizzo del credito d’imposta da parte delle imprese esecutrici dell’intervento, all’ipotesi di rimborso del credito fiscale accumulato dalle imprese stesse, fino alla proposta di abrogazione dell’articolo 10, ritenuto lesivo della libera concorrenza a danno delle micro e piccole imprese. Ribadiamo le motivazioni che ci hanno spinto a muovere fin dall’inizio le critiche al provvedimento: le imprese non possono essere chiamate a finanziare gli interventi di riqualificazione energetica.

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MECCANICA

Matching Day 4.0: 500 incontri B2B per le imprese della meccanica L'evento, giunto alla sua seconda edizione, si è svolto a Modena il 13 giugno e ha visto la partecipazione di 72 imprese

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ettantadue imprese provenienti non solo da Modena e Reggio Emilia (le due province dov'è attiva la nostra associazione), ma anche dalla Romagna e da altre zone del nord Italia, più di 500 incontri mirati attraverso cui si è cercato di far conoscere e interagire le imprese di meccanica e meccatronica iscritte. Questi i numeri della seconda edizione modenese di ‘Matching Day

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4.0’, un’idea nata dai colleghi di Confartigianato Udine che Lapam ha fatto sua calandola su uno dei settori più competitivi del nostro territorio, la meccanica e che ha riscontrato il favore degli imprenditori di un comparto determinante per il nostro tessuto economico. Al Bper Forum Monzani, dunque, sono state realizzate le postazioni che hanno permesso, per un'intera giornata, a ogni impresa di realiz-

zare tra 15 e 20 incontri personalizzati di 20 minuti l’uno. «Conosciamo bene i grandi sforzi che le imprese della meccanica e della meccatronica hanno fatto in questi anni per affrontare i cambiamenti imposti dal mercato – ha sottolineato il segretario generale Lapam Carlo Alberto Rossi - e la conseguente trasformazione dei rapporti tra clienti e sub fornitori. Alle piccole e medie imprese di


MECCANICA

questo comparto viene chiesto oggi dai committenti un servizio più completo rispetto a ciò che veniva richiesto in passato e a questo si somma l’aumento della complessità dei prodotti lavorati, sempre più piccoli lotti molto specializzati, e la diminuzione del tempo tra un ordine e l’altro: una complessità che comporta naturalmente dei costi e le esigenze di potenziare strumentazioni e personale dedicato». Alla luce di queste profonde trasformazioni, dunque, è nato Matching Day 4.0 che, è bene sottolinearlo, ha mostrato tra tante luci anche alcune ombre, dovute proprio alle trasformazioni in atto che impongono alle piccole e medie imprese della meccanica un salto di qualità, in particolare sul fronte dell'innovazione di processo e di prodotto ma anche della logistica integrata. Matching Day 4.0 è stato realizzato anche grazie al supporto di Bper Banca, Generali Spa, Formart ed Edenred. Livio Lazzari Referente Categoria Meccanica

Cos'è il Matching Day? Matching Day è un'iniziativa che crea nuove occasioni di business per le imprese ed i professionisti dando loro l’occasione di far crescere la propria rete di contatti e di collaborazioni. Si tratta di un evento pensato secondo lo schema del 'business speed-dating'. Per ogni partecipante viene preparata un'agenda di appuntamenti, accuratamente programmati sulla base delle proprie caratteristiche, che si succedono in un ritmo serrato così da poter incontrare, in una sola giornata, molte persone e andare subito “al sodo”.

Guarda il Video della seconda edizione di Matching Day Modena su Youtube Visita il canale Youtube di Lapam Confartigianato, oppure scansiona il QrCode con il tuo Smartphone

059 893 111 livio.lazzari@lapam.eu n° 04 - 2019

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AUTORIPARAZIONE

Ecco come si ripara a "regola d'arte" Siglato l'accordo per garantire un servizio trasparente e certificato al cliente

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o scorso 16 maggio è stato sottoscritto da Confartigianato, congiuntamente con ANIA, le altre associazioni di categoria e quelle dei consumatori un importante accordo, frutto di una impegnativa trattativa, sulle linee guida per la definizione degli standard minimi per la riparazione a “Regola d’arte” e raccomandazioni per un servizio di qualità, in attuazione della L.n. 124/2017 articolo 1 comma 10 che coinvolge migliaia di imprese di carrozzerie su tutto il territorio nazionale. Lo scopo di questo è garantire servizi di riparazione qualificati e trasparenti sulla base di procedure

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di intervento codificate, con regole di rendicontazione e di liquidazione del danno semplici e veloci, ma mantenendo sempre e comunque la libertà e l’autonomia dei carrozzieri. Le finalità ed i vantaggi dell’accordo: • Non entrare nel merito delle tariffe orarie, lasciate a discrezione del carrozziere. • Ricordare al consumatore che può scegliere in piena autonomia il riparatore da cui rivolgersi. • Migliorare i rapporti tra i diversi attori ed evitare situazioni conflittuali

• •

Migliore regolamentati dei tempi della comunicazione tra le parti così da velocizzare la gestione del sinistro e il pagamento entro 15 giorni dall’emissione della fattura. Garantire un elevato standard di servizio e trasparenza a tutela del consumatore, concorrendo alla sicurezza stradale e valorizzando il ruolo del carrozziere. Promuovere l’aggiornamento continuo dell’autoriparatore. Garantire la tracciabilità dell’intervento riconoscendo il valore oggettivo e tangibile della riparazione fatta “a regola d’arte”, offrendo alle aziende


AUTORIPARAZIONE

che liberamente scelgono di aderire di entrare in un sistema di certificazione di qualità Il 18 luglio a Roma, durante la presentazione in una diretta streaming delle linee guida, presieduta dal Presidente Confartigianato carrozzieri Giuseppe Pace e dall’esperto e consulente in diritto assicurativo Dr.ssa Elena Gambulli, sono stati ribaditi i punti fondamentali delle Linee Guida e chiariti dubbi e quesiti degli associati. È stato ricordato come queste misure sono un rafforzativo della legge 124/2017, già previste da questa, che la trattativa non è stata semplice ed è il frutto di tre anni di lavoro con tutti gli attori coinvolti, associazioni di categoria, associazioni dei consumatori e ANIA, con la quale non è sempre semplice trovare un tavolo per dialogare; inoltre è stato sottolineato che grazie a questo accordo si rafforza il potere contrattuale della categoria permettendo di ottenere comportamenti coerenti e conseguenti con gli impegni sottoscritti. Questa misura si è resa necessaria perché, come è evidente sotto gli occhi di tutti, il mercato delle

riparazioni di carrozzeria sia oggi “impazzito”; spesso infatti le compagnie assicurative impongono un contratto di fiduciariato canalizzando il lavoro solo a poche imprese convenzionate. Si è evidenziato inoltre come questo sia uno strumento dinamico, quindi modificabile per correggere eventualmente ciò che non funziona e soprattutto non imposto; è infatti libera la scelta di aderire o meno, sempre nella logica di rispondere al meglio alle esigenze di carrozzerie e consumatori. Per dare corpo al progetto è prevista la realizzazione di una piattaforma per i primi test di operatività, che conterrà non solo le regole e le procedure previste, ma analizzerà anche i dati degli utilizzatori e le informazioni per monitorare in tempo reale come e se effettivamente la situazione del rapporto tra carrozzerie e compagnie assicurative cambierà ed eventualmente prendere tempestivi provvedimenti in caso contrario. Nell’obiettivo di regolarizzare meglio un rapporto non sempre paritario tra officine ed assicurazioni, tramite la sottoscrizione delle linee guida le parti si sono impegnatesi alla leale e trasparente collabora-

Carlo Alberto Medici Referente Categoria Autoriparazione

zione tra loro, così da diminuire i contenziosi i quali generano costi impropri con importanti ricadute sul mercato. E ciò soprattutto alla luce di un mercato che sta rapidamente cambiando : i sinistri infatti negli ultimi 20 anni sono diminuiti e le previsioni dicono che nei prossimi 5 anni ci saranno più cambiamenti di quelli che ci sono stati negli ultimi 50. Anche da parte delle carrozzerie è necessario un atteggiamento di forte evoluzione dove verrà richiesta sempre maggiore professionalità che dovrà essere riconosciuta anche economicamente. Nelle valutazioni finali della presentazione il presidente nazionale Pace ha ribadito che questo nuovo progetto è stato frutto di un percorso non facile e probabilmente il migliore strumento raggiungibile oggi per le carrozzerie che si auspica aderiscano in numero significativo alle Linee Guida per dare corpo all’attività di tutela delle carrozzerie e del consumatore finale.

059 893 111 carloalberto.medici@lapam.eu n° 04 - 2019

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TERZO SETTORE

Terzo settore: cosa prevede la deroga contenuta nel Decreto Crescita La misura riguarda Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e bande musicali

È

ufficiale la proroga per l’adeguamento degli statuti dal 3 agosto 2019 al 30 giugno 2020 utilizzando procedure semplificate. La proroga è contenuta nel “ Decreto crescita”. La modifica interviene in deroga al Codice del terzo settore (art. 101 comma 2) e riguarda le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e, a sorpresa, anche le bande musicali. Nel testo di legge sono comprese anche le “bande musicali” che nelle precedenti disposizioni non erano elencate. Viene concessa la medesima scadenza del 30 giugno 2020 anche per l'adeguamento degli statuti delle imprese sociali. Cosa prevede la misura La proroga consente alle associaGianluca Levratti Referente Terzo Settore

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zioni di provvedere sia alle modifiche dello statuto sia alla sua approvazione in assemblea, con le modalità agevolate previste dal codice del terzo settore, in un arco di tempo più ampio.

mate in precedenza, e alle imprese sociali che sono state espunte dall'art. 101, c.2 D.Lgs. 117/2017 e che avrebbero dovuto modificare gli statuti entro il termine più ristretto del 20.01.2019.

Le conseguenze possiamo quindi riassumerle come segue: - entro il termine del 30 giugno 2020 le modifiche sono ammesse con le maggioranze prescritte per le assemblee ordinarie, con espresso riferimento alle disposizioni inderogabili o per eseguire l’introduzione di clausole che escludono l’applicazione di nuove disposizioni derogabili, mediante l’inserimento di una specifica clausola statutaria; - il termine per l’adeguamento slitta dal 3.08.2019 al 30.06.2020 e la modalità “semplificata” appena indicata viene estesa alle bande musicali, come detto, mai richia-

Infine, questa proroga, forse per alcuni aspetti auspicabile, ci pone di fronte ad una considerazione. Se tale termine è stato fissato ai fini della trasmigrazione dagli attuali registri delle Odv, Aps, Onlus, al futuro Runts, la conseguenza che ne deriva è che la sua attivazione non potrà che essere successiva al termine concesso. Viene quindi avvalorata l'ipotesi che la completa operatività della riforma del terzo settore, anche per la sua parte di carattere fiscale, non potrà avvenire prima del 1° gennaio 2021.

059 827 279 gianluca.levratti@lapam.eu


TURISMO E PUBBLICI ESERCIZI

Affitti brevi, arriva il codice identificativo per le offerte online Diventerà obbligatorio per individuare proprietario e struttura. I dati verranno comunicati all'Agenzia delle Entrate

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l fine di migliorare la qualità dell'offerta turistica, assicurare la tutela del turista e contrastare forme irregolari di ospitalità, anche ai fini fiscali, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo verrà istituita una apposita banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi (ai sensi dell'articolo 4 del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96), presenti nel territorio nazionale, identificati mediante un codice alfanumerico, denominato "codice identificativo", da utilizzare in ogni comunicazione inerente all'offerta e alla promozione dei servizi all'utenza. La misura diverrà concreta una volta emanato il decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Crescita e stabilirà: a. le norme per la realizzazione

e la gestione della banca dati, compresi i dispositivi per la sicurezza e la riservatezza dei dati; b. le modalità di Accesso alle informazioni contenute nella banca dati; c. le modalità con cui le informazioni contenute nella banca dati sono messe a disposizione degli utenti e delle autorità preposte ai controlli e quelle per la conseguente pubblicazione nel sito internet istituzionale del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo; d. i criteri che determinano la composizione del codice identificativo, sulla base della tipologia e delle caratteristiche della struttura ricettiva nonché della sua ubicazione nel territorio comunale. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Turismo e Pubblici Esercizi

legge di conversione del presente decreto, sentiti il direttore dell'Agenzia delle entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, sono definite le modalità applicative per l'accesso ai dati relativi al codice identificativo da parte dell'Agenzia delle entrate. I soggetti titolari delle strutture ricettive, i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile o porzioni di esso con persone che dispongono di unità immobiliari o porzioni di esse da locare, sono tenuti a pubblicare il codice identificativo nelle comunicazioni inerenti all'offerta e alla promozione. L'inosservanza delle disposizioni di cui sopra comporta l'applicazione della sanzione pecuniaria da 500 euro a 5.000 euro. In caso di reiterazione della violazione, la sanzione è maggiorata del doppio.

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COMMERCIO

Esercizi commerciali polifunzionali Contributi per insediamento e sviluppo dalla Regione Emilia Romagna nelle località scarsamente popolate

P

er favorire la nascita e lo sviluppo di punti vendita in grado di fornire beni e servizi di prima necessità nelle località scarsamente popolate dell’Emilia-Romagna, è stato pubblicato un bando per assegnare contributi a fondo perduto per l’insediamento, avvio e sviluppo di esercizi commerciali polifunzionali. Un “esercizio commerciale polifunzionale” è una formula commerciale definita dall'articolo 9 della legge regionale 14 del 5 luglio 1999 consistente in un’attività di commercio al dettaglio, con superficie di vendita non superiore a 250

metri quadrati, prioritariamente di prodotti del settore merceologico alimentare, esercitata congiuntamente ad attività di somministrazione, attività di servizio alla collettività e al turista o ancora attività integrative a carattere ricettivo. Gli interventi dovranno essere realizzate nelle aree interessate da fenomeni di rarefazione del sistema distributivo, che i Comuni hanno individuato, sulla base dei criteri della legge regionale, comprendenti comuni sia della montagna che della pianura, sia per la Provincia di Modena che per quella di Reggio Emilia. Le spese debbono essere sostenute e pagate dal soggetto beneficiaLe domande di partecipazione rio dal 1° gennaio 2019 al bando devono essere inviate e fino al 31 dicembre via PEC entro e non oltre il 02 2020. Il contributo a settembre 2019 fondo perduto viene erogato nella misura Per informazioni: massima del 60% della Marco Pignatti - 059 893 111 spesa ammissibile e per marco.pignatti@lapam.eu un importo massimo di 40.000 euro, per inve-

Stefano Gelmuzzi Referente categoria Turismo e Pubblici Esercizi

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stimenti riguardanti: • acquisizione, progettazione, costruzione, rinnovo, trasformazione e l'ampliamento dei locali adibiti o da adibire all'esercizio dell'attività d'impresa e l'acquisizione delle relative aree; • acquisto, rinnovo e ampliamento di attrezzature, impianti e arredi; • acquisto di un autoveicolo a uso commerciale, purché in regola con le norme per trasporto merci deperibili; • realizzazione di zone dotate di accesso pubblico alla rete telematica; • realizzazione di punti informazione turistica e sportelli per servizi di pubblica utilità rivolti alla cittadinanza. Nella spesa complessiva può essere inclusa quella per la formazione di scorte necessarie alla realizzazione di programmi di investimento entro il limite massimo del 30% del totale degli investimenti.

059 893 111 stefano.gelmuzzi@lapam.eu


TRASPORTI

Autotrasporto: imprese italiane più efficienti, ma penalizzate dal dumping salariale I dati in uno studio dell'Ufficio Studi Confartigianato

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el 2018 il 44,2% del valore del commercio estero da e verso l’Italia viene trasportato su strada, a fronte del 30,1% via nave e al 14,8% del trasporto via ferrovia. In particolare le esportazioni sono trasportate su strada per il 47,3% e le importazioni per il 41,0%; rispetto al 2017, la quota delle esportazioni è stabile mentre le importazioni scendono di un punto percentuale. In volume il 52,7% del commercio estero viene trasportato per mezzo di navi, il 26,7% è trasportato su strada e l’11,8% tramite la ferrovia. Banca d’Italia evidenzia che nel 2018 la quota di mercato dei vettori italiani nel trasporto internazionale delle merci su strada è pari al 20,5% e registra un recupero di 0,3 punti percentuali rispetto al 2017, il quale rappresenta anche l’anno di minimo. Nel lungo periodo si osserva una costante riduzione della quota che tra il 2008 e il 2018 scende di 11,6 punti percentuali. Altra evidenza è la costante ridu-

Pier Paolo Montorsi Referente categoria Trasporti

zione del peso dei vettori nazionali a vantaggio di imprese di trasporto di paesi a più basso costo del lavoro. L’analisi dei dati forniti da Eurostat sul traffico merci internazionale nell’UE, da e verso l’Italia - per 20 Paesi rilevati - indicano che in dieci anni il traffico riferito a vettori di sette paesi a basso costo del lavoro - Bulgaria, Romania, Polonia, Lituania, Ungheria, Slovacchia e Slovenia - è cresciuto dell’86,0% (+27,2 miliardi di tonnellate-km tra il 2007 e il 2017) a fronte di un calo per tutti gli altri vettori. Rispetto alle tonnellate di merci trasportate lo scenario non varia: i Paesi a basso costo del lavoro acquisiscono quote di mercato a fronte di una perdita delle stesse registrata dall’Italia e dai Paesi dove il costo del lavoro grava maggiormente. Rispetto ai competitor nel traffico internazionale da e verso l’Italia, dal confronto europeo sul paese di origine degli autotrasportatori più attivi nell’interscambio commerciale su strada nell’UE emerge

senza rivali la Polonia al 1° posto con 25.073 milioni di tonnellate per chilometro. Nonostante la caduta delle quota di mercato gli autotrasportatori italiani hanno evidenziato un marcato efficientamento delle proprie imprese, con un robusto aumento della produttività delle piccole imprese di trasporto merci: dall’analisi dei dati Eurostat emerge che nel 2016 la produttività del trasporto merci su strada delle piccole imprese – data dal rapporto tra il valore aggiunto al costo dei fattori e gli addetti - cresce del 18,5% rispetto al 2008 a fronte di un calo di 4,6% registrato dalla Germania, riducendo il gap che, nel 2016, arriva ad essere di soli 1,8 punti percentuali. Nell’ultimo triennio la produttività dei piccoli autotrasportatori italiani sale del 16,8% rispetto al calo del 2,7% degli omologhi tedeschi. Questi i dati della rilevazione per l'anno 2018 "Focus Autotrasporto" di Confartigianato Trasporti a cura dell’Ufficio Studi Confederale.

059 893 111 pierpaolo.montorsi@lapam.eu n° 04 - 2019

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GIOVANI IMPRENDITORI

Giovani innovatori a confronto, ecco il vincitore del Premio Giovani Imprese 2019 Diciassette candidati, tante idee, un unico denominatore comune: "saper fare"

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ercoledì 12 giugno, presso l’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile (AESS) si è tenuta la presentazione dei 17 candidati al Premio Giovani Imprese "Tra Innovazione e Futuro" promosso da Lapam Confartigianato. Un'occasione per mettere a confronto idee brillanti ed ingegnose,

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frutto del lavoro di imprenditrici e imprenditori under 40, che spaziano in tutti i settori economici: dal commercio all’artigianato, dai servizi al welfare, dalla manifattura all’informatica. Il Premio Giovani Imprese vuole dunque promuovere quell’arte del saper fare che, a Modena e Reggio Emilia, rimane un

pilastro del sistema imprenditoriale locale. Ospite della serata di presentazione e premiazione, Roberta Giani, direttrice della Gazzetta di Modena, che ha condotto una tavola rotonda sulle differenti sfaccettature dell’imprenditoria giovanile con i


GIOVANI IMPRENDITORI

quattro premiati: Alex Ferraroni, Cristiano Vassanelli, Irene Elena Roliti e Andrea Moretti. Vincitore della 7° edizione del premio è risultato Alex Ferraroni, ingegnere informatico, imprenditore di 26 anni, residente a Soliera, che ha conquistato il primo posto con un’app innovativa, frutto di una passione che è divenuta professione. FastBudget. L'applicazione permette di gestire le finanze personali. Ogni utente può tenere traccia, in via privata naturalmente, delle sue abitudini di spesa, confrontandole con i budget stabiliti e suddivisi per categoria. L’app, di recente disponibile anche in versione web, è tradotta in più di venti lingue e vanta più di 3 milioni di download. Inoltre è un valido strumento in vacanza, soprattutto quando ci si trova in paesi con va-

lute diverse. Nelle prospettive c’è lo sviluppo dell’app in una versione riservata alle aziende, ma per questo sarà necessaria un’espansione e una strutturazione aziendale.

l’Upcycling, un termine nato dall’unione di “up” e “recycling”: un riciclo dove il risultato è di qualità superiore (up), al prodotto di partenza.

Al secondo posto, si è classificato Cristiano Vassanelli che, insieme al socio Emanuele Tozzoli, ha creato Cool Roof Company, un ottimo alleato per combattere la lotta al surriscaldamento globale. Il Cool Roof è infatti una tecnica di raffreddamento delle coperture degli edifici mediante pitture o riflettenti.

Tra le scelte distintive del ristorante Herbe, invece, l’attenzione alla sostenibilità che passa per la preferenza di fornitori a Km 0, al bando completo della plastica, all’ambizione dello “ 0 Waste”. Quello che da molti ristoratori è considerato uno scarto, nella cucina di Herbe riprende vita in nuove combinazioni culinarie per menù originali e sfiziosi.

Chiudono il podio a pari merito Irene Elena Roliti di Random e Andrea Moretti di Herbe - Food&Drink Vegetale. Alla base di Random, linea abbigliamento molto particolare,

Alex, Cristiano, Irene ed Andrea, concorrono di diritto alla selezione e premiazione nella fase regionale del Premio Giovani Imprese

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FOTONOTIZIA

Inaugurazione nuova sede di San Felice sul Panaro

“R

iaprire la sede storica della Lapam a San Felice rappresenta un grande motivo di soddisfazione. Farlo nel 60esimo della nostra associazione, in uno dei luoghi che hanno visto nascere Lapam, è ancora più bello”. Gilberto Luppi, Presidente generale Lapam Confartigianato, suggella così l’inaugurazione della sede dell’associazione a San Felice nella sua ‘casa’ di via Molino. La riapertura della sede è stato il culmine di una vero e proprio happening, con le premiazioni delle imprese storiche sanfeliciane e con un interessante convegno sul commercio. “Diamo un riconoscimento

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alle imprese con almeno 40 anni di fedeltà associativa – ha detto Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam che proprio da San Felice ha iniziato il suo percorso professionale nell’associazione: sono tante a dimostrazione del legame fortissimo tra Lapam e questo paese”. All’inaugurazione della sede hanno partecipato il sindaco di San Felice, Michele Goldoni e mons. Lino Pizzi, originario del paese e vescovo emerito di Forlì-Bertinoro che ha impartito la benedizione. Presente anche l’ex presidente generale Lapam, il sanfeliciano Giampaolo

Palazzi. Ecco l’elenco delle imprese premiate per la fedeltà associativa. Bgp, Bergamini Antonella, Bozzoli Paolo, Calzolari Marco, Casarini Massimo, Eurofustelle Packaging, Farmacia Fregni, Gasparini Gianni, Gatti Massimo, Gavioli Marcella, Drogheria Giberti, Golinelli Mauro, Immobiliare Malaguti, La Boutique dell’autoradio, Oeb, Ottica Pignatti. Preva, Rebecchi Franco & C, Rossetti Giovanni, Scione Carmine, Sganzerla Alberto, Spazzolificio Manfredini, Termotecnica Remondi, Willy tessitura, Golinelli Mauro srl, Paltrinieri Flora, Casarini Massimo, Molino Gaspari, Calzolari Marco.


FOTONOTIZIA

Il messaggio letto da Flora Paltrinieri, moglie dello storico presidente Licom di San Felice Paolo Aragone, recentemente scomparso. Si tratta di una testimonianza davvero molto significativa:

S. Felice 6 – giugno 2019 Con soddisfazione, ma anche con tanta emozione, oggi, a nome della famiglia Aragone, ricevo da Lapam questo riconoscimento che premia la quarantennale fedeltà a questa associazione. In questi anni trascorsi nello storico negozio ho capito che fare il commerciante (o tabaccaio o imprenditore o altro ancora) non è così semplice come qualche anno fa: i tempi sono cambiati, ci viene chiesta preparazione, competenza, professionalità, aggiornamenti continui per poter offrire ai cittadini un servizio di qualità, al passo con i tempi. Ritengo però che requisiti indispensabili siano l’ascolto, la pazienza, l’etica affinché l’attività stessa non si riduca ad un freddo, asettico servizio, ma rappresenti un momento di condivisione, di comprensione di autentico contatto umano per contribuire a costruire una società migliore in cui prevalgano sentimenti di stima, fiducia, rispetto. Di tutto ciò devo ringraziare mio marito Paolo che mi è stato maestro di vita.

Flora

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Corsi e Formazione organizzata da FORMart Contatta le sedi Lapam per accedere a percorsi di formazione finanziata per la tua impresa Reggio Emilia

Gestione d’Impresa

Informatica

Buste paga e contributi (con possibilità di tirocinio)

Corso Excel Base

Web Marketing Il digital marketing che funziona: Non basta essere sui Social, bisogna essere guardati e ascoltati. Obiettivo: Perché molte aziende ancora tentennano nel marketing digitale? Perché molte aziende sono presenti sui social media, ma senza una strategia, quindi senza “ascolto” e senza “vista”? Perché si investono soldi in siti di e-commerce, ma i risultati non arrivano? Come capire, prima di investire soldi, se i prodotti o i servizi sono idonei per l‘ecommerce? Come fare e con quali metriche misurare i ritorni di una strategia di digital marketing? Come e in quali media/canali fare advertising che aumenti concretamente la visibilità e le conversioni? E quanto è corretto e necessario investire in advertising sul web per fare sul serio? Il corso intende fornire risposte precise e convincenti a queste e ad altre analoghe domande. Durata: 8 ore Periodo: dal 23 set al 07 ott Costo: 160,00¤ (+ IVA)

FORMart Reggio Emilia Via Luigi Sani 7, 42121 RE

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Obiettivo: il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Possibilità di tirocinio a fine corso. Durata: 60 ore Periodo: dal 19 set al 16 gen Costo: 650,00¤ (+ IVA)

Pubblici Esercizi Commercianti, addestratori, allevatori di cani e gestori o proprietari di pensioni per animali da compagnia Dedicato a coloro che intendono operare ex novo nel settore, il percorso eroga le competenze previste dalla D.G.R. 736/2005. Obiettivo: favorire la corretta educazione del cane nel rispetto delle sue caratteristiche etologiche nonché l’informazione agli acquirenti sulla sua gestione ottimale. Durata: 6 ore Periodo: dal 16 set al 07 ott Costo: 350,00¤ (IVA inclusa)

Obiettivo: Il corso insegna ad utilizzare Microsoft Excel partendo dalle sue funzioni più semplici ed elementari, per organizzare e gestire i dati, ottenere report e creare grafici per la presentazione efficace delle informazioni. Durata: 15 ore Periodo: dal 01 ott al 29 ott Costo: 150,00¤ (IVA inclusa)

Impiantisti Formazione per addetti ai lavori elettrici: PES, PAV, PEI Obiettivo: la finalità del corso è quella di fornire le conoscenze di base e di completamento per il personale che svolge lavori elettrici, al fine di poter attribuire le qualifiche di persona esperta (PES) e persona avvertita (PAV). Inoltre, per lo stesso personale che svolge anche lavori elettrici sotto tensione (in bassa tensione), il corso permette al datore di lavoro di conferire l’idoneità allo svolgimento della suddetta attività (PEI) Durata: 16 ore Periodo: dal 24 set al 17 ott Costo: 270,00¤ (+ IVA) Corso di Abilitazione con rilascio di “patentino”

0522 267 411 info.reggio@formart.it


Correggio Gestione d’Impresa Corso base di contabilità generale Obiettivo: la figura del contabile è sempre molto ricercata dalle aziende. Questo corso vuole essere un "ponte formativo" tra scuola/università e pratica amministrativa, con l'obiettivo di preparare professionisti capaci di gestire l'amministrazione d'impresa, attraverso lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e, per i partecipanti non occupati che lo desiderano, attraverso una esperienza diretta in azienda ("opzione tirocinio”). Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa. Durata: 60 ore Periodo: da ottobre a febbraio Costo: 650,00¤ (+ IVA)

Informatica Informatica di Base Obiettivo: fornire informazioni preziose per poter usare da subito un PC, capire come è fatto un computer, quali sono i programmi più utili per il lavoro e per il tempo libero. Inoltre viene spiegato come funziona Windows e quali sono i suoi strumenti di maggior utilità. Viene illustrato l'utilizzo di Internet e della posta elettronica. Vengono date avvertenze su come proteggersi dai virus. Durata: 15 ore Periodo: da ottobre a novembre Costo: 122,95¤ (+ IVA)

Informatica Corso Excel Intermedio Obiettivo: padroneggiare le funzioni più ricorrenti, quelle meno intuitive e le possibilità offerte da MS Excel per gestire database di crescente complessità. Durata: 15 ore Periodo: da ottobre a novembre Costo: 190,00¤ (+ IVA)

Lingue Straniere English conversation: rules and functions Obiettivo: il corso si prefigge di offrire ai partecipanti le conoscenze necessarie per gestire una conversazione in lingua, perfezionando la pronuncia e acquisendo padronanza delle formule linguistiche necessarie nei contesti formali e informali. Gli incontri sono strutturati su una metodologia esperienziale volta ad abbattere le barriere psicologiche e cognitive e far acquisire sicurezza e padronanza della lingua, lavorando sulla comunicazione e sulla capacità di ascolto e di interazione in situazioni diverse (telefonate, conference call ecc.). Durata: 15 ore Periodo: da ottobre a novembre Costo: 150,00¤ (+ IVA)

Meccanica Lettura del disegno tecnico

Tirocini in Emilia-Romagna Dal 1 luglio 2019 in EmiliaRomagna cambiano le regole che riguardano i tirocini formativi: la nuova Legge n. 1/2019 estende le potenzialità dello strumento per agevolare le aziende, aumentando, allo stesso tempo le tutele e i controlli in favore dei tirocinanti.

Cosa cambia a partire dal 1 luglio Match per azienda Più opportunità di match per l’azienda grazie all’estensione della tipologia di tirocini attivabili; Durata I nuovi tirocini hanno la durata massima di 6 mesi (fino a 12 mesi per persone in situazioni di svantaggio e fino a 24 mesi in caso di persone con disabilità); Maggiore tutela Viene introdotto il sistema di autorizzazione preventiva: la correttezza e la conformità del tirocinio sono garantite dall’Agenzia Regionale per il Lavoro; Premialità Viene introdotto il concetto di premialità per le aziende che trasformano i tirocini in contratti di lavoro.

Obiettivo: il corso è finalizzato a costruire basi teoriche fondamentali per l'attività di lettura ed interpretazione del disegno meccanico. Durata: 24 ore Periodo: da ottobre a novembre Costo: 250,00¤ (+ IVA)

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Modena Gestione d’Impresa Gestione amministrativa delle transazioni con l’estero Obiettivo: Come affrontare la gestione amministrativa, contabile e fiscale delle operazioni commerciali internazionali, valutando le criticità correlate alla normativa dei differenti Paesi e le opportunità di semplificazione offerte dalla normativa Comunitaria, sia rispetto alla gestione clienti che alla gestione fornitori. Durata: 8 ore Periodo: dal 30 ott al 07 nov Costo: 125,00¤ (+ IVA)

Gestione d’Impresa Controllo di gestione Obiettivo: il corso ha l'obiettivo di fornire i principi generali del controllo di gestione ad un operatore non specialista, che necessiti di comprendere i principi generali del controllo di gestione per assumere le decisioni aziendali (titolare d'impresa / direttore generale), o che intenda affiancare a competenze tecnico / amministrative già presenti una focalizzazione sul controllo di gestione (responsabile di reparto, responsabile commerciale, responsabile amministrativo). Durata: 42 ore Periodo: dal 14 ott al 27 nov Costo: 550,00¤ (+ IVA)

Gestione d’Impresa

Gestione d’Impresa

Buste paga e contributi

Corso base di contabilità generale

Obiettivo: il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia. Durata: 42 ore Periodo: dal 29 ott al 11 dic Costo: 470,00¤ (+ IVA)

Gestione d’Impresa Generare innovazione di valore con il design visual thinking Obiettivo: come identificare l’innovazione in grado di generare valore per i propri clienti e per le finanze aziendali: in questo workshop Gianni Previdi illustrerà le strategie, le metodologie e gli strumenti più efficaci per individuare le proposte e le innovazioni di valore che consentiranno di far registrare una crescita aziendale sostenibile, anticipando i concorrenti. Durata: 8 ore Periodo: dal 20 settembre Costo: 490,00¤ (+ IVA)

Obiettivo: sapere gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità clienti e fornitori alla liquidazione e relativo versamento dell’IVA. Il taglio pratico e operativo lo rende adatto sia a coloro che non hanno basi di ragioneria sia a coloro che posseggono una formazione tecnica coerente e desiderano renderla concreta per maturare autonomia operativa. Durata: 42 ore Periodo: dal 21 ott al 04 dic Costo: 470,00¤ (+ IVA)

Gestione d’Impresa Verso l’Impresa 4.0 Obiettivo: Nel percorso formativo, articolato in 7 moduli (+ 2 moduli add on facoltativi), scoprirai le risorse, gli strumenti e le strategie più efficaci per implementare soluzioni innovative in grado di migliorare le tue performance aziendali. Durata: 56 ore Periodo: dal 19 set al 30 ott Costo: 1.500,00¤ (+ IVA)

Turismo Corso abilitante per accompagnatore turistico Obiettivo: il corso prepara all’abilitazione di accompagnatore turistico per lavorare all’interno di tour operator, agenzie di viaggio o in autonomia assistendo gruppi organizzati o singoli visitatori. Durata: 42 ore Periodo: dal 14 ott al 27 nov Costo: 550,00¤ (+ IVA)

FORMart Correggio Via Matteotti 7, 42015 RE

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0522 694 753 info.correggio@formart.it


Informatica

Autotrasporto

Pianificazione con MS Project e analisi dei dati con le tabelle pivot e power pivot

Carico, fissaggio e scarico del veicolo per il trasporto

Obiettivo: il corso presenta il quadro metodologico di riferimento in cui operare per gestire efficacemente un progetto. Il partecipante sarà messo in grado di pianificare, programmare e disporre in forma di diagramma le informazioni relative a un progettoi. Durata: 20 ore Periodo: 16 ott al 06 nov Costo: 990,00¤ (esente IVA)

Informatica InDesign: grafica per l'editoria digitale Obiettivo: Nel percorso formativo, articolato in 7 moduli (+ 2 moduli add on facoltativi), scoprirai le risorse, gli strumenti e le strategie più efficaci per implementare soluzioni innovative in grado di migliorare le tue performance aziendali. Durata: 21 ore Periodo: 28 ott al 18 nov Costo: 390,00¤ (+ IVA)

Autoriparatori Percorso compensativo per responsabili abilitati alle attività di meccanica e motoristica Obiettivo: il percorso è rivolto a quei responsabili tecnici di imprese abilitate alle attività di meccanica e motoristica che non sono in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico-professionali previsti normativa vigente. Durata: 40 ore Periodo: dal 23 ott al 04 dic Costo: 650,00¤ (esente IVA)

FORMart Modena Via Emilia Ovest 693/8, 41123 MO

Obiettivo: Il percorso illustra come caricare, ancorare e scaricare il carico a bordo dei veicoli, procedure fondamentali sia per la sicurezza di tutti gli utenti della strada, sia per la tutela della merce e dell’unità di carico. Durata: 8 ore Periodo: dal 26 ottobre Costo: 120,00¤ (+ IVA)

Impiantisti Catasto regionale degli impianti termici (CRITER) Obiettivo: Il percorso introduce il complesso panorama normativo inerente il Catasto regionale degli impianti termici (CRITER), per poi concentrarsi operativamente sulla corretta redazione di libretto e allegati d’impianto e sul loro inserimento sulla piattaforma web regionale CRITER. Durata: 8 ore Periodo: dal 28 settembre Costo: 90,00¤ (esente IVA)

Benessere Qualifica di acconciatore Obiettivo: l'acconciatore è in grado di effettuare tagli ed acconciature dei capelli e della barba conformi alle caratteristiche d'aspetto ed alle specificità stilistiche richieste dal cliente, nonché trattamenti chimico-cosmetologici del capello rispondenti alle diverse peculiarità tricologiche, utilizzando prodotti cosmetici, tecnologie e strumenti in linea con le tendenze più innovative. Durata: 1800 ore Periodo: dal 21 ott al 28 mag 2021 Costo: 5.500,00¤ (esente IVA)

Pubblici Esercizi

Impiantisti Tecniche frigorifere per il conseguimento del patentino di trattamento gas fluorurati (regolamento ce 303/2008) Obiettivo: il percorso formativo consente il conseguimento del Patentino per Frigoristi, che autorizza ad operare su impianti di condizionamento e refrigerazione, civili ed industriali, secondo norme di sicurezza e pratiche operative in grado di tutelare operatori e clienti dai rischi connessi alla manipolazione di gas fluorurati. Durata: 12 ore Periodo: dal 19 set al 20 set Costo: 270,00¤ (esente IVA)

Corso professionale per imprenditore commerciale e somministrazione alimenti e bevande Obiettivo: il corso fornisce l’abilitazione professionale per tutti coloro che desiderano aprire un’attività commerciale che prevede la somministrazione di alimenti e bevande.

Corso di Abilitazione con rilascio di “patentino”

Durata: 150 ore Periodo: dal 07 ott al 02 dic Costo: 600,00¤ (esente IVA) 059 336 9911 modena@formart.it n° 04 - 2019

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&

FISCO LAVORO BANDI

Fisco

Le novità per le imprese del Decreto Crescita Entrato in vigore lo scorso 1° maggio, il Decreto Crescita promette di far ripartire l'economia italiana. In sintesi le principali misure contenute nel provvedimento: • Maxi Ammortamento • Tassazione agevolata utili reinvestiti • Deducibilità IMU sugli immobili strumentali • Incentivi lavoratori impatriati • Rientro ricercatori residenti all'estero • Modifiche al regime forfetario • Incentivi per la valorizzazione dell'edilizia • Sisma bonus • Interventi di efficienza energetica e rischio sismico • Fatturazione elettronica operazioni con San Marino • Vendite di beni tramite piattaforma elettronica • De-commercializzazione proventi associazioni con fini assistenziali • Estensione rottamazione ruoli entrate regionali e locali • Crediti di imposta distributori carburanti • Modifiche Sabatini Ter • Sostegno alla capitalizzazione • Tempi di pagamento tra imprese • Obblighi di pubblicità/ Trasparenza contributi pubblici È possibile consultare nel dettaglio queste misure, visitando il portale:

www.lapam.eu

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n° 04 - 2019

Fisco

Scontrino elettronico e trasmissione telematica corrispettivi: nessuna sanzione per 6 mesi in assenza di registratore telematico L’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 15 del 29 giugno 2019, ha fornito gli attesi chiarimenti sulla inapplicabilità delle sanzioni in sede di avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Nello specifico, la disposizione ha introdotto a regime un maggior arco temporale (12 giorni) entro cui i dati relativi ai corrispettivi giornalieri sono trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate, fermo restando l’obbligo di memorizzazione giornaliera dei dati relativi ai corrispettivi e i termini di liquidazione dell’IVA. È stata inoltre prevista una “moratoria dalle sanzioni” nel primo semestre di vigenza dell’obbligo (quindi, fino al 31 dicembre 2019 per i soggetti tenuti all’avvio dal 1° luglio 2019; fino al 30 giugno 2020 per i soggetti tenuti all’avvio dal 1° gennaio 2020). Vi sono due tipologie di situazioni previste, in base al fatto che l’esercente abbia o non abbia il Registratore Telematico nelle proprie disponibilità. In particolare, per i soggetti che alla data del 1° luglio 2019 (o 1° gennaio 2020) non hanno la disponibilità di un Registratore Telematico (RT) devono continuare a certificare i corrispettivi mediante scontrini o ricevute fiscali fino alla messa in uso del Registratore Telematico e comunque per un periodo non superiore ai sei mesi; debbono inoltre annotare i dati dei corrispettivi nel registro dei corrispettivi, trasmettere

i dati relativi ai corrispettivi giornalieri entro la fine del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione (con le modalità che saranno stabilite con apposito provvedimento direttoriale) ed infine liquidare l’IVA del periodo nei termini ordinari. Nel secondo caso, ovverosia per i soggetti che alla data del 1° luglio 2019 (o 1° gennaio 2020) hanno tempestivamente “messo in servizio” il Registratore Telematico debbono memorizzare il corrispettivo mediante il RT e rilasciare il documento commerciale; possono trasmettere i dati relativi ai corrispettivi giornalieri entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, ed infine liquidano l’IVA del periodo nei termini ordinari. Gli esercenti in possesso di credenziali Spid, Entratel, Fisconline o mediante la Carta Nazionale dei Servizi (Cns)possono usufruire della procedura web gratuita per la memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi, accessibile all’interno dell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Lavoro

1

Nuove modalità di richiesta per gli assegni familiari A decorrere dal 1° luglio 2019 i datori di lavoro non potranno più erogare / conguagliare importi per assegni nucleo familiare che non siano stati richiesti dai lavoratori attraverso la procedura telematica operativa dallo scorso 1° aprile. Ad oggi si riscontrano ancora


FISCO LAVORO BANDI

alcuni ritardi ed alcune difficoltà, per le aziende, nel reperire le informazioni inerenti gli importi dovuti per i vari periodi anche perché, a differenza di quanto avveniva in precedenza, dove l’istanza del lavoratore copriva anche un periodo futuro (tipicamente; dal 1° luglio di un anno al 30 giugno dell’anno successivo), l’attuale utilità a disposizione di aziende ed intermediari restituisce informazioni solo per i mesi precedenti (fino a 12) e per quello in corso, il che comporterà una necessaria azione di presidio mensile per verificare l’intervento di eventuali variazioni rispetto al mese precedente.

2

La nuova disciplina del tirocinio formativo Emilia Romagna Sempre dal 1° luglio sono in vigore, nella nostra Regione, le nuove disposizioni che regolamentano il tirocinio formativo. Tra le novità di maggior interessa da sottolineare la cosiddetta “premialità”, un meccanismo che - per ogni tirocinante che venga poi assunto con contratto a tempo determinato maggiore o uguale a 6 mesi, indeterminato, o apprendistato – consente all’azienda di attivare ulteriori tirocini, in più rispetto ai limiti ordinari, fino ad un massimo di 4.

3

Lavoratori all’estero: nuove richieste per il modello A1 Dal prossimo 1° settembre i datori di lavoro che invieranno lavoratori all’estero in un Paese UE, in uno Stato SEE (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) o in Svizzera dovranno richiedere il Modello A1 - ovvero la certificazione che attesta la legislazione di sicurezza sociale applicabile esclusivamente in via telematica,

superando gli attuali strumenti di richiesta del modello, che – in ragione del soggetto per cui se ne chiede il rilascio – possono essere il Cassetto previdenziale, la PEC, la raccomandata A/R o la presentazione brevi manu direttamente allo sportello INPS.

Bandi

Esercizi commerciali polifunzionali: contributi per insediamento e sviluppo dalla Regione Emilia Romagna Per favorire la nascita e lo sviluppo di punti vendita in grado di fornire beni e servizi di prima necessità nelle località scarsamente popolate dell’EmiliaRomagna, è stato pubblicato un bando per assegnare contributi a fondo perduto per l’insediamento, avvio e sviluppo di esercizi commerciali polifunzionali. Un “esercizio commerciale polifunzionale” è una formula commerciale definita dall'articolo 9 della legge regionale 14 del 5 luglio 1999 consistente in un’attività di commercio al dettaglio, con superficie di vendita non superiore a 250 metri quadrati, prioritariamente di prodotti del settore merceologico alimentare, esercitata congiuntamente ad attività di somministrazione, attività di servizio alla collettività e al turista o ancora attività integrative a carattere ricettivo. Gli interventi dovranno essere realizzate nelle aree interessate da fenomeni di rarefazione del sistema distributivo, che i Comuni hanno individuato, sulla base dei criteri della legge regionale, comprendenti comuni sia della montagna che della pianura, sia per la Provincia di Modena che per quella di Reggio Emilia. Le spese debbono essere

sostenute e pagate dal soggetto beneficiario dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2020. Il contributo a fondo perduto viene erogato nella misura massima del 60% della spesa ammissibile e per un importo massimo di 40.000 euro, per investimenti riguardanti: • acquisizione, progettazione, costruzione, rinnovo, trasformazione e l'ampliamento dei locali adibiti o da adibire all'esercizio dell'attività d'impresa e l'acquisizione delle relative aree; • acquisto, rinnovo e ampliamento di attrezzature, impianti e arredi; • acquisto di un autoveicolo a uso commerciale, purché in regola con le norme per trasporto merci deperibili; • realizzazione di zone dotate di accesso pubblico alla rete telematica; • realizzazione di punti informazione turistica e sportelli per servizi di pubblica utilità rivolti alla cittadinanza. Nella spesa complessiva può essere inclusa quella per la formazione di scorte necessarie alla realizzazione di programmi di investimento entro il limite massimo del 30% del totale degli investimenti. Le domande di partecipazione al bando devono essere inviate via PEC entro e non oltre il 02 settembre 2019; per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Finanza di Impresa: Marco Pignatti 059 893 111 marco.pignatti@lapam.eu

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Imprese & Territorio 53


CULTURA

Lapam e Lucrezia Borgia Recuperare e ricostruire la vera immagine di una donna importante e centrale nella vita politica italiana e della nostra città

N

el 2019 ricorre l’anniversario della morte di due personaggi illustri: Leonardo Da Vinci e Lucrezia Borgia. Se il primo non ha bisogno di presentazioni o introduzioni dal momento che è un personaggio ormai divenuto pop per la sua visionarietà e lungimiranza, per Lucrezia è invece necessaria un’indagine più approfondita e storicamente fondata rispetto al suo ritratto di femme fatale, di donna malvagia e spregiudicata. Proprio con questa finalità, l’archivio di stato di Modena ha aperto lo scorso 24 giugno l’anno lucreziano durante il quale sarà possibile recuperare e ricostruire la vera immagine di una donna importante e centrale nella vita politica italiana e della nostra città. Lucrezia infatti nei primissimi anni del 1500 viene data in moglie ad Alfonso I d’Este, figlio ed erede del Ducato estense di Ferrara.

54 Imprese & Territorio

n° 04 - 2019

Lapam, nel suo 60esimo compleanno, ha voluto sostenere questo progetto finalizzato alla riscoperta e alla ricostruzione della storia locale e di un personaggio illustre che ha avuto un peso politico di un certo rilievo nell’amministrazione dei territori in cui oggi viviamo. Non è solo la ricostruzione di un tassello di storia locale attraverso un avvicinamento al personaggio di Lucrezia, ma è anche un viaggio nella storia del costume e dell’artigianato. Il 23 novembre verrà infatti presentato I Tesori di Lucrezia, un volume a cura di Diane Ghirardo dell’Università della California, realizzato con il sostegno di Lapam. Si tratta di un’edizione critica con il commento a due inventari, conservati all’archivio di stato, delle gioie e degli abiti della Duchessa. Nel volume si ricostruisce il contesto cinquecentesco, la moda e Lucrezia stessa, grazie ad oggetti che avevano l’unico scopo di esse-

re belli e di esaltare la bellezza e lo status sociale di chi li indossava. Si tratta di un viaggio nella bellezza, non solo dei gioielli e degli abiti descritti, ma nella bellezza dell’artigianato e del lavoro in ogni sua fase e in ogni sua produzione. Le testimonianze di questi pezzi sono giunte fino a noi a 500 anni di distanza, il che dimostra come questi prodotti avessero un valore che andava ben al di là dell’uso e dell’utilità. Si trattava di un vero e proprio corredo, un possesso che andava registrato e monitorato come una vera proprietà. Oggi, nell’epoca del fast, Lapam si pone controcorrente, aiutandoci a riscoprire la grandiosità del nostro passato, e di conseguenza del manufatto artigianale, per avere una maggiore consapevolezza del suo valore, nel produrlo, acquistarlo ed esserne proprietari.



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www.lapam.eu


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