Imprese & Territorio Sp1 2019 - Speciale elezioni

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Periodico di informazione di Lapam Confartigianato

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Elezioni Amministrative Tutti i risultati Comune per Comune

Le interviste ai Sindaci Un dialogo con i sindaci del territorio

Elezioni Europee Le interviste a Gualmini e Pignedoli e le proposte di Confartigianato

Esclusiva mappa del voto

nelle provincie di Modena e Reggio Emilia

S1 speciale LUGLIO 2019

Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Elezioni Amministrative 2019 L'incontro con i candidati: R.E TE. Imprese ha fatto 13 (+1) Mappa del voto provincia di Modena Le Elezioni Amministrative nella provincia di Modena Mappa del voto provincia di Reggio Emilia Le Elezioni Amministrative nella provincia di Reggio Emilia Intervista a Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena Intervista a Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia Le risposte dei sindaci

4 6 8 10 14 16 20 22 25

SPECIALE ELEZIONI EUROPEE L'inedito derby tra Lega e PD Intervista a Elisabetta Gualmini Intervista a Sabrina Pignedoli Un Europa a misura di micro e piccola impresa Le proposte di Confartigianato in Europa Dieci proposte, cinque anni per agire

34 36 40 42 44 45

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Elena Baraldi, Elisa Baldaccini, Alberto Belluzzi, Stefano Gelmuzzi. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie archivio Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893111

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S1 - Speciale luglio 2019


CATEGORIA SINDACALE SU EDITORIALE TRE RIGHE

Un dialogo aperto Questo numero speciale di Imprese e Territorio è interamente dedicato alle recenti elezioni, Europee ed Amministrative. Elezioni che, almeno in parte, hanno modificato l’assetto a cui eravamo stati abituati e che, comunque, hanno avuto una valenza assai significativa. Alle Europee, anche nel territorio di Modena e Reggio Emilia, si è registrata la netta avanzata della Lega, mentre le amministrative hanno fatto registrare una tenuta decisamente maggiore da parte del Partito Demo-

cratico. Non sono mancati però ribaltoni anche in centri molto importanti (soprattutto a Modena, dove Sassuolo e Mirandola sono passati alla Lega, mentre a Reggio i casi sono più sporadici), e dunque l’interesse per questa tornata elettorale è ancora molto caldo. Come Lapam Confartigianato da molti anni siamo impegnati, nell’equidistanza dagli schieramenti, a tenere aperto un dialogo e una interlocuzione a 360° sia sotto il profilo della politica nazionale che di quella locale. I

sindaci, in particolare, rappresentano l’istituzione più vicina al cittadino e alle imprese e per questo è importante mantenere un rapporto positivo, fatto di dialogo e anche di confronto e di stimolo. Lapam ha questa idea da sempre e vogliamo continuare a portarla avanti per favorire i nostri associati e per essere un prezioso motore di crescita per l’intero territorio, Le risposte di tanti primi cittadini neo eletti che troverete nelle prossime pagine, danno il senso di questo dialogo aperto e franco.

Carlo Alberto Rossi Segretario Generale Lapam Confartigianato

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Elezioni Amministrative 2019 Il voto amministrativo premia in molti casi le amministrazioni uscenti. Non mancano però i ribaltoni.

Comuni: 89 Comuni al voto: 66 Elezioni Amministrative 2019

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

V

incitori e vinti. La tornata amministrativa, si votava nella gran parte dei comuni compresi i capoluoghi di Modena e Reggio Emilia, ha visto numerose conferme e qualche ribaltone. Il

centro sinistra, uscito ammaccato dal voto Europeo, ha invece retto assai meglio alle amministrative e questo dato (la differenza di voto tra Europee e comunali) è sicuramente uno dei più interessanti di

questa tornata elettorale. In molti comuni la Lega ha sbancato a livello di voto per Bruxelles, ma è stata battuta dal centrosinistra a guida PD quando si è trattato di dare il voto per i sindaci dei comuni.

Comuni: 42

Comuni: 47

Comuni al voto: 32

Comuni al voto: 34

Aventi diritto al voto: 791.274 Totale

Aventi diritto al voto:

Aventi diritto al voto:

168.579 Uomini

216.905 Uomini

176.568 Donne

229.222 Donne

345.147 Totale

446.127 Totale

Fonte dei dati Aventi dir. voto: Ministero Interni - Dipartimento per Affari Interni e Territoriali

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Imprese & Territorio 5


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

L'incontro con i candidati: R.E TE. Imprese ha fatto tredici (più uno) candidati alle ultime tornate elettorali amministrative.

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ne di rappresentanza delle quattro realtà associative anche mediante l’organizzazione dei 14 incontri congiunti dedicati al confronto tra i a

Nel primo mese dell’anno Confartigianato ha assunto la presidenza semestrale temporanea di R.E TE.. Imprese Italia, coordinando l’azio-

Incontri pre-elettorali con i candidati alle elezioni Amministrative

D

a Modena a Fiumalbo, passando per Carpi, Sassuolo, Mirandola, Formigine, Maranello, Fiorano, Pievepelago, Lama Mocogno, Soliera, Castelfranco Emilia, Campogalliano, con una puntata a Reggio Emilia. Sono stati tredici nella provincia di Modena e uno, nel capoluogo, a Reggio Emilia i confronti pre elettorali proposti da Rete Imprese che raccoglie Lapam Confartigianato, CNA, Confcommercio e Confesercenti. Incontri, nella stragrande maggioranza dei casi, molto partecipati con centinaia e centinaia di perso-

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ne presenti. Basti ricordare gli oltre 25o di Pievepelago, il teatro stracolmo do Fiumalbo, le sale piene zeppe di Formigine e Fiorano, il sold out a Mirandola e via discorrendo. Soltanto a Modena c’è stato da registrare un problema a causa della scelta, francamente piuttosto criticabile, di sei candidati su sette di disertare il confronto col sindaco uscente Muzzarelli a causa di problematiche che nulla avevano a che fare con Rete Imprese. Ma, appunto, i confronti (moderati quasi totalmente dagli addetti stampa delle quattro associazioni)

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sono stati partecipati e guidati con grande correttezza, dando medesimo spazio e opportunità a tutti i candidati sindaco presenti, tenendo al centro, naturalmente, le tematiche che stanno maggiormente a cuore al mondo della piccola impresa, dell’artigianato e del commercio. È stata, a ben vedere, un bell’esercizio di partecipazione che ha dimostrato come sia ancora necessario e possibile confrontarsi in modo civile tenendo presente il bene delle comunità locali.


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le osservazioni e le proposte di R.E TE. Imprese Modena

L

e elezioni amministrative sono da sempre un appuntamento elettorale che le associazioni seguono con attenzione. Crediamo infatti che nelle scelte politiche, economiche e istituzionali, a tutti i livelli, sia necessario dare maggiore ascolto alle ragioni e alle istanze del mondo delle MPMI. Riordino amministrativo Occorre rafforzare le unioni comunali esistenti e premere sull’acceleratore al fine di arrivare a concretizzare progetti di aggregazione tra i comuni (fusioni). Il processo di decentramento avviato dall’Emilia Romagna crediamo sia una scelta strategica: diamo il nostro pieno sostegno, l’Autonomia è un’opportunità e insieme una scommessa sulla gestione delle competenze delegate a parità di risorse. Fisco locale La pressione fiscale locale incide mediamente sull’insieme della tassazione a carico delle imprese per quasi il 22% e nel corso degli anni si è determinato un progressivo ed eccessivo appesantimento degli oneri a carico delle aziende, dovuto anche al fatto che i comuni hanno compensato i tagli ai trasferimenti statali con l’aumento dei tributi. Diventa necessario uno stop definitivo a questa logica e invertirla: l’obiettivo di fondo non può che essere la razionalizzazione della spesa per scongiurare l’aumento della tassazione locale (come IMU e TARI). Per la TARI è necessario andare verso la ‘tariffa puntuale’, per l’IMU insistiamo sulla necessità di escludere dalla sua applicazione gli immobili strumentali all’attività d’impresa. Semplificazione Riteniamo urgente abrogare i regimi IVA dello split payment nei

rapporti con la pubblica amministrazione e del reverse charge in edilizia. Inoltre è indispensabile uniformare i regolamenti comunali, specie tra realtà limitrofe e omogenee. Appalti pubblici Il nuovo codice dei contratti pubblici non ha avuto gli effetti auspicati. Continuiamo a ritenere che vada realizzata una riforma compiuta del codice dei contratti pubblici, in linea con i principi in esso contenuti di agevolare l’accesso delle piccole imprese agli appalti. Rigenerazione urbana Condividiamo l’obiettivo del cosiddetto consumo 0 del suolo, salvaguardando al contempo i diritti delle imprese che hanno investito su terreni già edificabili, a prezzi di mercato elevati e che su queste aree versano imposte rilevanti. I villaggi artigiani sorti parecchi anni fa hanno la necessità di essere riqualificati; occorre valorizzare il piccolo commercio, l’artigianato, i servizi ai cittadini e le professioni. È necessario sostenere i centri storici: in quest’ottica è positivo il bando regionale pensato per le attività dell’area del cratere sismico. Rete distributiva La competizione commerciale nel settore distributivo vede confrontarsi tre diversi modelli di rete: tradizionale, GDO e on line. Di fronte a questo scenario si potrebbero aprire significative opportunità per gli esercizi tradizionali di vicinato, che dovranno però essere sempre più digitali e connessi. Turismo Il marketing territoriale può rappresentare un utile strumento per favorire lo sviluppo della nostra realtà provinciale. Occorre dare consistenza all'organizzazione

turistica del nostro territorio. Auspichiamo che dalla collaborazione tra Comune, CCIAA, Fondazione possa costituirsi un fondo economico idoneo al sostegno al Progetto Turismo di Modena, identificando Modenatur come soggetto attuatore. Infrastrutture Bretella Campogalliano-Sassuolo: il prolungamento dell’Autobrennero fino a Sassuolo pare essere a un punto di svolta dopo il via libera del Governo e scaricherebbe traffico nella direttrice verso Modena, anche in relazione alla prevista realizzazione della terza corsia sull’Autobrennero fino a Verona. Autostrada Cispadana: confermiamo con forza la volontà di supportare la realizzazione di questa importante arteria. Evidenziamo poi le difficoltà degli accessi alla città di Modena da tutte le direttrici. Nell’ambito della riqualificazione delle infrastrutture di RFI, infine, è importante valorizzare il ruolo dello scalo merci di Marzaglia. Abusivismo Da tempo chiediamo agli amministratori locali e alle altre autorità competenti, maggiori e più incisivi controlli e opportuni provvedimenti sanzionatori, al fine di contrastare l’economia sommersa. Sicurezza I cittadini e le imprese reclamano azioni incisive per contrastare l’illegalità e i fenomeni criminosi, in tutte le loro forme ed espressioni. È necessaria la certezza della pena e ribadiamo l’esigenza di elevare il rango della Questura di Modena, perché ciò consentirebbe di poter incrementare gli organici e gli strumenti a disposizione della polizia.

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Imprese & Territorio 7


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Provincia di Modena

San Possidonio Carlo Casari

Popolazione:

Cavezzo Lisa Luppi

Popolazione:

Centro Sinistra Centro Destra Civica

Modena Gian Carlo Muzzarelli

Carpi Alberto Bellelli

Popolazione:

Soliera Roberto Solomita

Popolazione:

Popolazione:

Lama Mocogno Giovanni Battista Pasini

Riolunato Daniela Contri

2.725

Novi Enrico Diacci

5.381

Aventi dir. voto:

6.960

Aventi dir. voto:

53.265

San Prospero Sauro Borghi

15.427

Aventi dir. voto:

11.933

Popolazione:

8.802

Aventi dir. voto:

6.631

Aventi dir. voto:

137.377

Prignano Mauro Fantini

Popolazione:

34.559

Aventi dir. voto:

27.165

Popolazione:

17.064

3.734

Aventi dir. voto:

3.044

8.430

Popolazione:

1.618

Popolazione:

2.120

Popolazione:

2.675

Montefiorino Maurizio Paladini

Popolazione:

2.122

Aventi dir. voto:

2.240

Frassinoro Oreste Cappelli

Popolazione:

Pievepelago Corrado Ferroni

Popolazione:

1.883

Aventi dir. voto:

1.979

Popolazione:

692

Aventi dir. voto:

658

8 Imprese & Territorio

S1 - Speciale luglio 2019

Popolazione:

Maranello Luigi Zironi

Popolazione:

40.918

Aventi dir. voto:

30.649

13.290

Popolazione:

Polinago Gian Domenico Tomei

Sassuolo Francesco Menani

Aventi dir. voto:

Popolazione:

2.327

Aventi dir. voto:

2.160

Popolazione:

8.373

Aventi dir. voto:

6.502

Aventi dir. voto:

186.307

Fiorano Francesco Tosi

Palagano Fabio Braglia

3.552

Campogalliano Paola Guerzoni

Formigine Maria Costi

Serramazzoni Claudio Bartolacelli

71.836

Concordia Luca Prandini

17.680

Aventi dir. voto:

13.594

Popolazione:

5.977

Aventi dir. voto:

4.488

Popolazione:

10.066


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Popolazione:

23.895

Aventi dir. voto:

18.076

Mirandola Alberto Greco

Popolazione:

15.415

Popolazione:

10.862

Aventi dir. voto:

8.103

San Felice s.P. Michele Goldoni

Popolazione:

6.256

Aventi dir. voto: Popolazione:

3.172

Camposanto Monja Zaniboni

4.953

Popolazione:

10.189

Aventi dir. voto: Popolazione:

6.173

Aventi dir. voto:

4.783

7.566

Ravarino Maurizia Rebecchi

Popolazione:

4.263

Aventi dir. voto: Popolazione:

16.122

Aventi dir. voto:

12.219

Popolazione:

33.059

Aventi dir. voto:

24.167

Popolazione:

6.513

Aventi dir. voto:

5.057

3.075

Nonantola Federica Nannetti

San Cesario Francesco Zuffi 15.083

Popolazione:

12.859 8.919

Spilamberto Umberto Costantini

Popolazione:

11.323

Aventi dir. voto: Popolazione:

25.493

8.470

Vignola Simone Pelloni

Popolazione:

9.251

Aventi dir. voto: Popolazione:

5.264

Aventi dir. voto:

3.912

6.838

Marano s.P. Giovanni Galli

Popolazione:

3.907

Popolazione:

4.583

Popolazione:

17.680

Popolazione:

3.315

Aventi dir. voto:

2.594

Montese Adelaide Zaccaria

Popolazione:

937

Aventi dir. voto: Popolazione:

2.485

Sestola Marco Bonucchi

764

Popolazione:

2.950

Aventi dir. voto: Popolazione:

1.222

Aventi dir. voto:

1.033

Fiumalbo Alessio Nizzi

2.517

Medolla Alberto Calciolari Bomporto Angelo Giovannini Bastiglia Francesca Silvestri

Castelfranco Giovanni Gargano

Popolazione:

Aventi dir. voto:

Finale Emilia Sandro Palazzi

Zocca Gianfranco Tanari Pavullo Luciano Biolchini

Castelnuovo Rangone Massimo Paradisi Castelvetro Fabio Franceschini Savignano s.P. Enrico Tagliavini Guiglia Iacopo Lagazzi

Montecreto Leandro Bonucchi Fanano Stefano Muzzarelli

Fonte dei dati Popolazione: dati ISTAT 01/01/2019 Aventi dir. voto: Ministero Interni - Dipartimento per Affari Interni e Territoriali

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le elezioni amministrative nella provincia di Modena Si è votato in 34 dei 47 comuni della provincia. Cambio della guardia a Mirandola e Sassuolo

A

Modena e provincia il centrosinistra continua a vincere le elezioni, a livello amministrativo, ma la Lega avanza e ‘conquista’ alcune roccaforti del PD, Mirandola e San Felice in primis, mentre il centrodestra torna a vincere a Sassuolo. In città netta la conferma di Muzzarelli, già al primo turno.

Modena

A sorpresa rispetto alle aspettative, vittoria di Gian Carlo Muzzarelli del centrosinistra, ha ottenuto il 53,42%, Stefano Prampolini del centrodestra si è fermato al 31,77%, Andrea Giordani dei 5 Stelle al 9,51%, Carolina Coriani al 3,05% per

10 Imprese & Territorio

Modena Volta Pagina, Cinzia Franchini di Modena Ora all'1,32%, Luca Ghelfi di Idea allo 0,49% e Sergio Celloni di Gol allo 0,44%.

Bastiglia

È di nuovo la Silvestri il sindaco di Bastiglia. la candidata del centrosinistra ha vinto con il 71,1% battendo Marco D'Ambrosio dl centrodestra che ha ottenuto il 28,9%.

Bomporto

È Angelo Giovannini il nuovo sindaco di Bomporto per la Lista Insieme, di centrosinistra, ha battuto Roberto Garuti del centrodestra.

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Campogalliano

Paola Guerzoni della lista di centrosinistra si conferma sindaco con il 49,4%. Battuto Marco Rubbiani della civica Progetto Campogalliano che ha preso il 18,7% e il candidato del centrodestra Enea Costa che ha preso il 17,9% Più staccato il pentastellato Paolo Lugli, 13,9%.

Carpi

si conferma Alberto Bellelli, candidato del centrosinistra, che al ballottaggio ha raccolto il 61,40% dei voti, a fronte del 38,60% della candidata del centrodestra Federica Boccaletti. Nel primo turno, il sindaco uscente aveva raccolto il


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

48,08% dei consensi, Boccaletti si era fermata al 27,30%. La candidata dei 5 stelle Monica Medici ha ottenuto il 13,35% e Michele Piscitelli di Carpi Futura l'11,34%.

Castelfranco Emilia

Giovanni Gargano del centrosinistra vince il testa a testa con Modesto Amicucci del centrodestra e diventa il nuovo primo cittadino. Gargano ha vinto il ballottaggio raccogliendo il 55,69% dei consensi, a fronte del 44,31% di Amicucci, mentre nella prima tornata il candidato sostenuto da PD, Idee in comune e Forte urbano ha ottenuto il 41,78%, mentre il can-

didato di centrodestra era arrivato al 30,80%, con gli altri candidati distanti: Silvia Santunione di Frazioni e Castelfranco aveva raccolto il 10, 83%, Ugo Piacquadio del M5S il 10,58%, Rosario Boccia il 4,20% e Giuseppe Guberti l’1,81%.

la lista Facciamo Squadra con il 43,10% ha battuto Stefano Venturini di Crescere Cavezzo che ha ottenuto il 39,6% ed Enrico Malverti di Cavezzo Viva che ha ottenuto il 17,25%.

Castelvetro

Fabio Franceschini del centro sinistra guiderà nuovamente il comune di Castelvetro. Ha battuto Lorenzo Fiorentini della Lega e Cristiana Nocetti del centrodestra.

Luca Prandini della lista Insieme per Concordia di centrosinistra è di nuovo il sindaco del comune, ha vinto con il 52,08%. Battuto Emiliano Gatti di Per Concordia che ha ottenuto il 47,92%.

Cavezzo

Fanano

Lisa Luppi si conferma sindaco. La candidata del centrosinistra con

Concordia

Stefano Muzzarelli si conferma sindaco. Il candidato di centrosini-

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE stra ha vinto con il 70,61% battendo Forni, candidato della Lista un Futuro per Fanano con il 29,39%.

Fiorano

Francesco Tosi si conferma sindaco. Il candidato del PD ottiene il 55,71% dei voti. Battuto il candidato leghista Graziano Bastai che ha ottenuto il 35,89% e staccati i civici Antonio Grazioli con 4,29%, Marco Amarossi con il 2,88% e Pantelis Assimakis con 1,23%.

Fiumalbo

È Alessio Nizzi della lista Uniti per Fiumalbo il nuovo sindaco con il 64,86% dei voti. Il candidato sostenuto dalla Lega ha battuto Norberto Nardini della lista Con Noi Fiumalbo che ha ottenuto il 35,14%.

Formigine

Maria Costi eletta sindaco al primo turno e senza ballottaggio. La candidata del centrosinistra ha battuto Costantino Righi Riva del centrodestra, Saverio Iacoi del Movimento 5 Stelle e Claudio Botti di Sinistra Civica. Costi ottiene il 60,11%, Righi Riva il 29,03, Iacoi 8,75% e Botti il 2,11%.

Frassinoro

Ribaltone a Frassinoro: Oreste Capelli di centrodestra ha conquistato il municipio con la lista Guardare Oltre ottenendo il 55,59% contro il sindaco uscente Elio Pierazzi.

Lama Mocogno

È Giovanni Battista Pasini il nuovo sindaco. Il candidato della Lista la Scalinata ha ottenuto il 52,57% dei voti contro il 47,43 % ottenuto da Vincenzo Galli.

Maranello

È Luigi Zironi a raccogliere l’eredità del sindaco uscente Massimiliano Morini. Il candidato del centrosinistra ha vinto il ballottaggio con Luca Barbolini, sostenuto da Lega, Forza Italia, Movimento animalista e dalla lista civica Noi amiamo Ma-

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ranello, grazie al 65,84% di consensi ottenuti, a fronte del 34,16% di Barbolini. Al primo turno Zironi si era fermato al 49,99% dei voti e non era già stato eletto per appena due schede; Barbolini del centrodestra aveva ottenuto il 36,22%, staccato Sassi di Fratelli d'Italia con l'8,81%.

Marano

È Giovanni Galli di Marano Energie in Comune, lista di centro sinistra, il sindaco eletto a Marano sul panaro. Ha vinto con il 40,18% dei voti 1139 contro il 31,85% ottenuto da Gian Luca Gianaroli della lista Lega Salvini-Forzaitalia-Fratelli d'Italia-Per Marano che ha ottenuto 903 voti.

Medolla

Il nuovo sindaco è Alberto Calciolari di centrosinistra, che ha vinto con il 47% dei voti su Lavinia Zavatti, Lega al 32% e Marco Bergamini che si ferma al 21%.

Mirandola

il candidato del centrodestra Alberto Greco s’impone al ballottaggio su Roberto Ganzerli della coalizione del centrosinistra. Al secondo turno Greco ha ottenuto il 53,82% dei consensi, contro il 46,18% di Ganzerli. Al primo turno, il candidato del centrodestra aveva raccolto il 47,48% delle preferenze, quello del centrosinistra si era fermato al 43,10% e la terza contendente, Nicoletta Magnoni del M5S, aveva ottenuto il 9,42% delle preferenze.

Montecreto

Leandro Bonucchi è nuovamente sindaco. Con il 56,56% delle preferenze il candidato di centrosinistra della lista Per Montecreto ha battuto Nadia Bonucci di Fiducia in Comune che ha ottenuto il 43,44%.

Montese

Adelaide Zaccaria guiderà Montese per i prossimi cinque anni. A capo

S1 - Speciale luglio 2019

della lista Insieme per Montese, unica candidata ha superato il 50% dei voti validi.

Nonantola

Federica Nannetti si conferma sindaco con il 59,34%. La candidata del centro sinistra ha battuto Antonio Platis di Forza Italia che ha ottenuto il 12,45%, Cosimo Bianchi del 5 stelle con il 19,54% e Alessandro Di Bona di Nonantola 2030 che ha ottenuto 8,6%.

Pievepelago

Conferma per Corrado Ferroni di centrosinistra con il 46,78% per la lista Uniti per il Futuro su Giuseppe Nesti di Valle del Pelago che ha ottenuto il 42,62% Terzo Marco Caiumi con il 10,60% per Noi Per Pievepelago.

Prignano

Mauro Fantini è il nuovo sindaco con il 67,63% ottenuto dalla lista Futuro per Prignano per il centrosinistra. Battuto l'ex sindaco Ennio Bonilauri di Insieme per Prignano (centrodestra).

Ravarino

È Maurizia Rebecchi il nuovo sindaco. La candidata di Libertà e Progresso Avanti Ravarino (centrosinistra) ha vinto con il 60,75% dei voti contro il 23,60% di Silvia Balboni per Lega Forza Italia e Fratelli d'Italia. Ultimo Alessio Chiossi della civica Stare a Ravarino con il 15,66%.

Riolunato

E Daniela Contri il sindaco. La candidata di centrodestra Viviamo Rio ha ottenuto il 51,73% dei voti contro il 48,27% della sua contendente, ovvero Maria Luisa Amidei di Riolunato progetto futuro.

San Cesario

Francesco Zuffi candidato del centrosinistra è il nuovo sindaco. Con il 53,66% ha battuto Sabina Piccinini che ha ottenuto il 18,93%


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE e Luciano Rosi del centrodestra che ha ottenuto il 17,07% Più staccato il civico Paolo Fasanio con il 10,35%.

mo Savignano di centrosinistra è il nuovo sindaco del comune della Valle Panaro davanti a Rosamaria Carmignano.

San Felice

Soliera

San Possidonio

Spilamberto

È Michele Goldoni il nuovo sindaco del comune di San Felice. Goldoni della lista Noisanfeliciani (centrodestra e civici) ha battuto il candidato del centrosinistra Alessandro Fortini. A San Possidonio vince Carlo Casari con il 58,38% del centro sinistra. Battuto Donato Bergamini che ha ottenuto 41,62%

San Prospero

È Sauro Borghi il sindaco confermato di San Prospero. Con il 65,65% (2038 voti) con la lista territorio Futuro di centrosinistra ha battuto il contendente Bruno Fontana della Lista San Prospero (1066) per il cambiamento che si è fermato al 34,35%.

È ancora Roberto Solomita il primo cittadino di Soliera. Il sindaco uscente del centrosinistra si è imposto al primo turno, sulla candidata della Lega Cristina Po e sul grillino Andrea Rossi. Umberto Costantini, centrosinistra, si conferma sindaco con il 48,42% delle preferenze. Ha battuto il candidato leghista Maurizio Forte che ha ottenuto il 31,83% delle preferenze. Più staccati Omer Bonezzi e Alberto Stefani e Carlo Alberto Martinelli.

Sassuolo

Vince il candidato della Lega. Francesco Menani della coalizione del centrodestra si è imposto al fotofinish sul sindaco uscente Claudio Pistoni. È lui il primo cittadino con il 50,51% delle preferenze contro il 44,92% ottenuto da Pistoni della coalizione di centrosinistra. Macchioni della lista Macchioni ha ottenuto il 4,57%.

Savignano

Ribaltone per un voto a Savignano: Enrico Tagliavini della lista progettia-

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Provincia di Reggio Emilia Centro Sinistra Gualtieri Renzo Bergamini

Centro Destra Civica Poviglio Cristina Ferraroni

Popolazione:

Gattatico Luca Ronzoni

Popolazione:

Sant'Ilario d'Enza Carlo Perucchetti

Popolazione:

Cavriago Francesca Bedogni

Popolazione:

Quattro Castella Alberto Olmi Canossa Luca Bolondi Vetto Fabio Ruffini

Brescello Elena Benassi

7.295

Aventi dir. voto:

5.734

6.507

Aventi dir. voto:

5.322

Popolazione:

5.597

Popolazione:

Boretto Matteo Benassi

Popolazione:

Castelnovo di sotto Francesco Monica

5.763

15.018

Aventi dir. voto:

11.361

5.365

Aventi dir. voto:

4.309

Popolazione:

8.482

Aventi dir. voto:

4.559

Campegine Giuseppe Artioli

11.333

Popolazione:

5.156

Aventi dir. voto:

8.610

9.898

Montecchio Emilia Fausto Torelli

Popolazione:

Bibbiano Andrea Carletti

Popolazione:

Vezzano sul Crostolo Stefano Vescovi

Popolazione:

10.499

Aventi dir. voto:

8.164

Aventi dir. voto:

7.718

Popolazione:

13.169

San Polo d'Enza Franco PalĂš

10.222

Aventi dir. voto:

7.952

Popolazione:

6.217

Aventi dir. voto:

10.355

Popolazione:

3.740

Casina Stefano Costi

Popolazione:

1.822

Popolazione:

4.441

Aventi dir. voto:

1.567

Castelnovo ne' Monti Enrico Bini Ventasso Antonio Manari

Popolazione:

Guastalla Camilla Verona

Popolazione:

4.130

14 Imprese & Territorio

S1 - Speciale luglio 2019

Popolazione:

10.506

Aventi dir. voto:

8.231

4.237

Aventi dir. voto:

3.379


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Popolazione:

8.840

Popolazione:

9.153

Aventi dir. voto:

6.980

Popolazione:

6.627

Aventi dir. voto:

4.641

Popolazione:

5.671

Aventi dir. voto:

4.095

Popolazione:

10.695

Aventi dir. voto:

7.881

Luzzara Andrea Costa Reggiolo Roberto Angeli Fabbrico Roberto Ferrari Campagnola Alessandro Santachiara Cadelbosco Luigi Bellaria

Popolazione:

4.075

Aventi dir. voto:

2.886

Popolazione:

13.607

Aventi dir. voto:

9.915

Popolazione:

6.088

Aventi dir. voto:

4.485

Popolazione:

9.789

Aventi dir. voto: Popolazione:

25.485

Aventi dir. voto:

18.933

Correggio Ilenia Malavasi

7.173

Popolazione:

8.126

Popolazione:

Reggio Emilia Luca Vecchi

171.999

Aventi dir. voto:

122.525

Popolazione:

14.861

Aventi dir. voto: Popolazione:

8.805

Aventi dir. voto:

7.064

Albinea Nico Giberti

11.254

Popolazione:

25.770

Aventi dir. voto: Popolazione:

18.982

Aventi dir. voto:

14.550

Casalgrande Giuseppe Daviddi

20.232

Popolazione:

3.325

Aventi dir. voto: Popolazione:

15.346

Popolazione:

3.242

Aventi dir. voto:

2.632

Popolazione:

4.007

Aventi dir. voto:

3.266

Popolazione:

4.367

Aventi dir. voto:

3.412

Popolazione:

3.634

Aventi dir. voto:

3.244

Castellarano Giorgio Zanni

2.718

Rolo Luca Nasi Novellara Elena Carletti Rio Saliceto Lucio Malavasi Bagnolo in Piano Gianluca Paoli San Martino in Rio Paolo Fuccio

Rubiera Emanuele Cavallaro Scandiano Matteo Nasciuti Viano Nello Borghi

Baiso Fabrizio Corti Carpineti Tiziano Borghi Toano Vincenzo Volpi

Villa Minozzo Elio Ivo

Fonte dei dati Popolazione: dati ISTAT 01/01/2019 Aventi dir. voto: Ministero Interni - Dipartimento per Affari Interni e Territoriali

S1 - Speciale luglio 2019

Imprese & Territorio 15


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le elezioni amministrative nella provincia di Reggio Emilia Al voto 32 dei 42 comuni della provincia. Nel complesso prevale la continuità

R

eggio Emilia al ballottaggio per la prima volta nella storia: è questo il dato più significativo della tornata amministrativa nella provincia del Tricolore. Il PD tiene il comune capoluogo e, in generale, mantiene le posizioni. A Casalgrande, al ballottaggio, vince la sinistra proprio contro il Partito democratico.

Reggio Emilia

Luca Vecchi conserva la poltrona di sindaco di Reggio Emilia. Il 63,31% dei voti raccolti al ballottaggio hanno premiato il candidato del centrosinistra, a fronte del 36,69% dello sfidante Roberto Salati, sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Al primo turno Vecchi aveva raccolto il 49,13%

16 Imprese & Territorio

delle preferenze, Salati il 28,22%, più indietro la grillina Rossella Ognibene (14,71%), Cinzia Rubertelli (5,48%) e Daniele Codeluppi (2,46%).

Albinea

Anche Albinea ha confermato il sindaco uscente: Nico Giberti ha raccolto il 65,45% dei consensi. Si ferma al 24,21% Giovanni Marmiroli del centrodestra e al 10,33 Luca Grasselli con "Sinistra Unita per Albinea".

Bagnolo in Piano

Ha vinto Gianluca Paoli con il 38.92 %. William Punghellini si è fermato al 34,53%.

S1 - Speciale luglio 2019

Baiso

A Baiso c'era un solo candidato: Fabrizio Corti doveva passare il 50%, risultato raggiunto,

Bibbiano

Ce la fa senza problemi il sindaco uscente Andrea Carletti di centrosinistra. Con la sua lista "Insieme per Bibbiano" raggiunge il 78,51% dei consensi. Si ferma al 21,46% Valerio Ferrari con la lista "Bibbiano Bene Comune".

Boretto

Il sindaco è Matteo Benassi, con la sua lista "Viviamo Boretto" di centrosinistra con l'80,36% delle preferenze. Si ferma al 19,64% la sfidante Carmela De Vito, con la


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

lista "Centrodestra per Boretto".

Cadelbosco di Sopra

Ce la fatta Luigi Bellaria con la sua lista di centrosinistra in continuità con l'uscente amministrazione comunale. Ha raccolto il 52,54% dei consensi. Si ferma al 47,46% Marino Zani, ex numero 1 di Coldiretti.

Campagnola

Anche a Campagnola Emilia l'obiettivo era raggiungere il 50% più uno dei votanti. Ce l'ha fatta il sindaco uscente Alessandro Santachiara, che viene riconfermato sindaco.

Carpineti

Tiziano Borghi è confermato sindaco con il 59,17%. Il candidato

sostenuto dal PD Patrick Fogli si ferma al 34,91%.

Casalgrande

Daviddi della lista civica Noi per Casalgrande ha vinto il testa a testa con il candidato PD Vaccari. Daviddi si è imposto al ballottaggio col 50,97% dei voti, contro il 49,03% di Vaccari. Al primo turno Daviddi era indietro: 23,01% a fronte del 38,64% del candidato di centrosinistra, con il resto dei voti divisi tra Giorgio Bottazzi del Movimento 5 Stelle (16,65%), Villiam Rinaldi del centrodestra (13,29%), Alan Ferrari (4,94%) e Alberto Montelaghi (3,48%).

Castelnovo Monti

uscente, Enrico Bini (centrosinistra), con 3.572 che valgono il 60.58% delle preferenze. Lo sfidante del centro destra, Alessandro Davoli si è fermato al 22,07%.

Cavriago

Il sindaco è Francesca Bedogni, sostenuta dal PD: raccoglie il 55,09%. Sergio Bevilacqua per il centrodestra si ferma al 25,65%. Il Movimento 5 Stelle con Natascia Cersosimo raccoglie il 19,26%.

Correggio

A Correggio Ilenia Malavasi si conferma vincendo al primo turno col il 58.76%, il primo rivale, Riccardo Rovesti è al 20%.

È stato confermato il sindaco

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Imprese & Territorio 17


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Comune".

Fabbrico

A Fabbrico si è affermato l'ex segretario provinciale del PD, Roberto Ferrari con il 56,64%.

Gattatico

Il sindaco è Luca Ronzoni che, sostenuto dal PD, raggiunge il 44,47%. Dietro di lui Sandra Bassi (Progetto Gattatico) con il 28,06% e Paolo Delsante (centrodestra) col 27,46%.

Gualtieri

Un'altra riconferma. Si tratta di Renzo Bergamini, rieletto con il 56.02% del totale.

Guastalla

Camilla Verona, centrosinistra, è confermata sindaco con il 49,60% dei consensi. Dietro di lei Vanni Allegretti (centrodestra) con il 29,15%, Francesco Benaglia (Avanti) con il 17,37% e Luigi Grieco (Insieme per Guastalla) con il 3,88%

Montecchio Emilia

Si è imposto Fausto Torelli con il 57.14%, battuto Gabriele Delmonte (42,86).

Novellara

Confermata il sindaco uscente Elena Carletti (sostenuta dal PD) con il 55,34%. Dietro di lei, Cristina Fantinati (centrodestra) che si ferma al 22,56%, Giovanni Mulè (M5s) 11,90%, Angela Tagliavini 5,84%, Luca Sottana 4,34%.

Poviglio

Il sindaco è Cristina Ferraroni che è stata scelta con il 79,85%: è la candidata sostenuta dal PD. Si ferma al 20,15% Fabio Natale, con il centrodestra.

Quattro Castella

Il sindaco è Alberto Olmi. Lo hanno scelto il 68,08% degli aventi diritto. È il candidato sostenuto dal PD. Si ferma 24,42 Corrado Pioppi del centrodestra e al 7,50% Natale Cuccurese di "Quattro Castella

18 Imprese & Territorio

Reggiolo

Trova ancora una conferma il sindaco uscente Roberto Angeli di centrosinistra con il 66.21%, Gaetano Scaravelli di centrodestra fermo al 12,72%.

Rio Saliceto

Lucio Malavasi di centrosinistra si riconferma sindaco di Rio Saliceto (78,24%) contro Simone Morini della lista civica Democrazia Diretta (21,76%).

Rolo

Luca Nasi è il nuovo sindaco (centrosinistra) col 54,37%, vince su Dario Moretti del centrodestra (23,32%) e Valentino Bellesia (22,31%).

Rubiera

Il sindaco del PD Emanuele Cavallaro viene rieletto (67,72%), poi il leghista Stefano Prodi (14,93%) e la grillina Rossana Cepi (12,81%).

Sant'Ilario d'Enza

Carlo Perucchetti di Sant'Ilario futura ha vinto le elezioni nel Comune col 40,2% su Alberto Iotti (33,61%).

Scandiano

Matteo Nasciuti del PD è il nuovo sindaco (60,87%), poi Angelo Santoro del centrodestra (23,02%).

Toano

A Toano Vincenzo Volpi è riconfermato sindaco con il 45,61%, sconfitto Carlo Benassi (35,63%).

Vetto

Un'altra riconferma: il sindaco uscente di centrosinistra Fabio Ruffini ce l'ha fatta, è stato confermato con l'82,40% con la "Lista per Vetto". Si ferma al 17,60% Alberto Bizzocchi.

Vezzano sul Crostolo

Vince Stefano Vescovi della lista

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civica 'Siamo Vezzano' col 43,9% davanti alla candidata appoggiata dal PD, Annarita Bergianti con "Vezzano per tutti" che si è fermata al 32,65%. Il centrodestra, con il candidato Luca Mulè, si ferma al 23,45%.

Viano

Nello Borghi è stato eletto sindaco con il 59,23% delle preferenze con la lista "Progetto Civico", nel segno della continuità con la precedente amministrazione. Si ferma al 40,77% Laura Mori, della lista "Viano in Comune".

Villa Minozzo

Il sindaco è Elio Ivo Sassi con la sua "Lista Civica Sassi" che ha raccolto il 74,66% dei consensi. Si ferma invece al 25,34% Massimiliano Coloretti con "Un avvenire per Villa Minozzo".


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Imprese & Territorio 19


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Intervista a Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena Muzzarelli supera al primo turno il 50% dei consensi

G

iancarlo Muzzarelli è stato confermato, alle elezioni dello scorso maggio, come sindaco di Modena, superando già al primo turno il 50% dei consensi ed evitando dunque il ballottaggio. Lo abbiamo interpellato per avere da lui alcune risposte sulle linee guida del suo progetto amministrativo per la città. Quali sono i primi provvedimenti che intende adottare per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese e per sostenere il commercio e artigianato di servizio e i centri storici? «Lo scenario che abbiamo di fronte oggi è quello di una Modena viva e vivace, con turisti in aumento e tanti eventi, non solo d’estate ma

20 Imprese & Territorio

dodici mesi all’anno. Questa è la Modena di oggi, che però non è certo esente, né potrebbe esserlo, da fenomeni epocali come l’esplosione dell’e-commerce, e più in generale da dinamiche di consumo profondamente cambiate. Per questo, abbiamo presentato due proposte: un fondo da 200mila euro annui da assegnare tramite bando alla rigenerazione e riqualificazione mirata degli esercizi commerciali e dell’artigianato di servizio per aree e per vie, da implementare con il concorso di fondi europei, nazionali e regionali, e per quanto riguarda in particolare il centro storico, vogliamo tagliare l’IMU per due anni ai proprietari degli immobili se essi si impegnano a ridurre del 50% i canoni di affitto per giovani commercianti e/o artigiani».

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Si parla molto di infrastrutture per lo sviluppo, come le reti viarie per potenziare i collegamenti di persone e merci, come la banda ultra larga per accompagnare la rivoluzione digitale. Quali proposte ha per rispondere a queste esigenze non più rinviabili? «Le infrastrutture sono fondamentali, e mi riferisco tanto a quelle materiali quanto a quelle immateriali. Partendo da queste ultime, ricordo che già ora quattro aree produttive della città sono servite dalla banda larga in fibra ottica: Modena nord, Fiera, PIP 10 e San Damaso. Ora vogliamo estenderla alle imprese del quartiere artigianale-industriale dei Torrazzi. Tra le prossime tappe, vogliamo completare l’implementazione dei servizi on-line per i cittadini e le imprese, e la costruzione del “Data Center territoriale e innovation Hub”. Dal


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE punto di vista logistico e della mobilità, le priorità sono lo scalo merci di Marzaglia e la Complanarina. Ci aspettiamo risposte serie dal Governo».

bile per dare nuovi stimoli produttivi alle imprese. E dall’automotive all’agroalimentare non mancano certo eccellenze e “numeri uno” qui a Modena».

Modena è una città storicamente attrattiva per le imprese, anche se non sempre ha saputo esercitare in modo compiuto questo fattore. Come pensa di poter far crescere questa vocazione, portando in città lavoro e sviluppo? «Una ricerca pubblicata negli scorsi mesi dal Sole 24 Ore ha indicato che proprio Modena è la prima città in Italia per investimenti pubblici al cittadino. Dopo anni difficili, abbiamo pigiato con forza l’acceleratore su questo terreno, che porta a lavoro e sviluppo. Il nostro primo obiettivo è, quindi, quello di proseguire questa politica di investimenti, semplificare ancora le procedure per l’insediamento o l’ampliamento delle imprese, come abbiamo fatto con lo “sblocca Modena”, confermare e potenziare le reti della ricerca, del trasferimento tecnologico e dei servizi alle imprese (Tecnopolo, Democenter, Data Center), aiutare la nascita di imprese innovative (incubatori, Fab-Lab e co-working) e lo sviluppo della green economy, nell’ottica di Modena città universitaria, con Unimore che sta diventando un player di livello internazionale. Sempre nell’ottica delle politiche di sostegno alla piccola e media impresa, continueremo a favorire ricerca e trasferimento tecnologico, innanzitutto grazie ai laboratori della Rete regionale nel Tecnopolo di Modena per la meccanica, i materiali e l’ICT e la Fondazione Democenter. Faccio un esempio su tutti, quello del centro di ricerca per la medicina rigenerativa “Stefano Ferrari”, che non è soltanto un’eccellenza di livello mondiale che assicura nuovi orizzonti alla medicina e alle speranze dei malati, ma è formida-

Il tema del consumo del suolo resta centrale in città. Al di là delle polemiche quali saranno le scelte qualificanti del suo secondo mandato sotto questo profilo? «È avviata la fase che porterà alla redazione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale) in sostituzione del vecchio PSC. La gestione della fase transitoria ha avviato il percorso che disegnerà la città dei prossimi 30 anni. Il nuovo PUG recepirà appieno non solo il settimo Programma di azione ambientale dell’Unione Europea che fissa al 2050 l’obiettivo del consumo di suolo a saldo zero, ma anche la nuova legge urbanistica regionale che stabilisce che, sempre al 2050, il consumo ulteriore di suolo sia contenuto entro il 3% del territorio urbanizzato. Detto questo, che è la cornice fondamentale, aggiungo che la nuova urbanistica non si limiterà e non si può limitare al disegno della città, al freno del consumo di suolo, alle case accessibili a tutti, alle case passive e alla bioedilizia, all’aumento del verde: dovrà mettere al centro la persona, il suo ambiente di vita, le sue relazioni sociali, i luoghi di incontro e di comunità. La manutenzione e l’attenzione verso l’organizzazione degli spazi urbani per renderli funzionali e sicuri per le utenze più deboli, come bambini, anziani e disabili, deve essere il filo conduttore delle attività dei settori urbanistica e lavori pubblici. Ogni intervento, dal più piccolo al più grande, deve contribuire a realizzare una città più inclusiva. La città deve essere sempre più vivibile per tutti, bambini, giovani, adulti, anziani e disabili». Quale equilibrio trovare tra Gdo e piccolo commercio? Come si

possono sposare investimenti importanti come quelli sui Portali o nell’ex area Civ & Civ con la tutela del commercio di vicinato che mantiene anche una funzione sociale? «Come dicevamo all’inizio, nel mondo delle multinazionali di logistica, della big economy e del commercio online sarebbe sbagliato continuare ad usare vecchi schemi. Lo sviluppo sostenibile inevitabilmente presuppone riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’esistente. Non è solo una questione quantitativa e di superficie, ma di distribuzione urbanistica delle funzioni. La chiave è la complementarietà e la questione urbanistica anche in questo senso è dirimente: servono idee chiare sulla società che abbiamo e che avremo al 2050. Basti pensare all’età media sempre più elevata, che richiede servizi di vicinato (incluso ed anzi in primis quelli di commercio) prossimi ai cittadini». Il turismo in città è cresciuto e, finalmente, è diventato una leva importante di sviluppo. Tuttavia resta molto da fare, anche in termini di investimenti. La destinazione turistica Bologna Modena, inoltre, non può far sì che la nostra città resti un po’ in disparte? «Abbiamo scelto di rimanere collegati a Bologna, polo attrattivo con una consolidata vocazione turistica, perché rappresenta una porta d'accesso per tutta la regione. Pensiamo solo all'Aeroporto e ai flussi turistici legati alla Motor Valley. I risultati stanno confermando questa intuizione e potremo consolidarli se sapremo tutti insieme continuare a promuovere Modena e il territorio provinciale in una virtuosa integrazione con il sistema Regione e con Bologna. Certo, serve maggiore progettualità: abbiamo scelto la strada meno comoda, ma è quella che può dare, e sta dando, i risultati migliori».

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Imprese & Territorio 21


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Intervista a Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia "Infrastrutture, Università e grandi eventi. Ecco Reggio Emilia nei prossimi cinque anni"

R

iconfermato sindaco al ballottaggio, Luca Vecchi illustra i nuovi progetti e rilancia un'idea per accrescere la competitività del territorio: un "Patto per il lavoro" cittadino e provinciale. Sindaco, all'inizio della sfida elettorale si sarebbe immaginato di finire al ballottaggio con il suo

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diretto sfidante, Roberto Salati? «Il ballottaggio veniva dato per certo un po' da tutti, da oltre un anno. Addirittura c'è stato chi, candidandosi contro di me, ha esordito dicendo: "Abbiamo già vinto". Risultato? Al primo turno oltre 40mila reggiani hanno votato il centrosinistra e siamo arrivati al 49,2%, a soli 700 voti circa dalla vittoria al primo turno. Numeri confermati nella sostanza due settimane dopo quando ci siamo

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imposti con oltre il 63% per dei consensi». Nel 2014 aveva vinto le elezioni con oltre il 56% dei consensi. All'epoca il 74% degli aventi diritto si era recato alle urne. Quest'anno si è invece registrata una flessione dell'affluenza, calata al 67% al primo turno e al 49% al ballottaggio. Come interpreta questi segnali? «Reggio era e resta una città in cui


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

la partecipazione al voto è molto alta. Il delta registrato fra la partecipazione al voto al primo turno e al secondo non è un elemento di riflessione che si deve porre solo questa città, ma tutta Italia, perché è un dato strutturale. Richiamare gli elettori alle urne dopo due settimane fa quasi sempre registrare un fatto: diversi fra loro non tornano. Forse occorrerebbe domandarsi come mai, il Paese intero dovrebbe chiederselo ritengo, perché quando una tendenza è così generalizzata non è tanto una questione di questa o quella città, ma più generale». Parliamo di infrastrutture. Gli occhi della città sono puntati sull'area Mediopadana e non solo per la scarsità di parcheggi nell'area antistante la stazione. Come si evolverà lo sviluppo di questa zona? «La Mediopadana è una storia di successo clamoroso. Partita con 6 treni, oggi ne ha più di 60. Partita con circa mille passeggeri al giorno, ora è abbondantemente oltre i 4mila. Il Comune ha aumentato i posti auto a più riprese, presto

ne arriveranno altri 500. Io però ritengo che attorno a un'infrastruttura così strategica e di area vasta come questa stazione non sia sufficiente il solo impegno del Comune, ma occorra un tavolo pubblico-privato che permetta di sviluppare a pieno le potenzialità della Mediopadana, in tutti i suoi aspetti». Sempre da quelle parti troviamo l'area industriale di Mancasale, recentemente interessata da un importante progetto di ammodernamento e le Fiere, in crisi da diversi anni. Come intendete attrarre investimenti e facilitare la nascita di nuove imprese ed eventi in quest'area? «Mancasale è letteralmente rinata in questi anni. L'importante lavoro messo in campo dall'Amministrazione sulla sicurezza, sulle reti, sulla viabilità e sulla sicurezza ha completamente cambiato lo storico quartiere industriale di Reggio rendendolo più attrattivo, portando in città nuove aziende da fuori. A dimostrazione della nostra sensibilità verso i temi dell'impresa e del lavoro un'operazione analoga è in corso al Villaggio Crostolo e partirà

anche a Corte Tegge. Il tema delle Fiere è diverso: quell'area di trova all'interno di una procedura gestita dal tribunale, che abbiamo il dovere di rispettare nelle modalità in cui si sta svolgendo, sino al suo compimento». Spostandoci vero l'Area Nord troviamo invece la grande riqualificazione delle Officine Reggiane, con l'inaugurazione del capannone 18 e l'insediamento di Webranking, Ask\Jvc Kenwood, Studio Alfa, Bema-Elettric 80, Grasselli spa e la casa di produzione Palomar. Un investimento, come si apprende dai giornali, pari a 11,9 milioni di euro, in parte da risorse pubbliche e in parte da risorse private dei soggetti acquirenti. Quali aspettative nutre per la città del futuro dopo le critiche giunte all'indomani della liquidazione di REI (Reggio Emilia Innovazione) del 2017 e le perplessità sulla partecipazione di IREN (in Stu Reggiane SpA ndr.) in un'operazione complessa come questa? «Il Parco Innovazione, la grande operazione di riqualificazione delle ex Reggiane, cinque anni fa erano solo una slide. Oggi col Tecnopolo

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Imprese & Territorio 23


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE a pieno regime, l'inaugurazione del Capannone 18, i lavori al via nel Capannone 17 e i progetti già molto avanzati sul 15 le cose sono completamente diverse. Centinaia di persone si recano ogni giorno in quel luogo così importante per la nostra storia per lavorare. Alle ex Reggiane il fare impresa, la ricerca, l'Università, l'innovazione e la cultura si riempiono di significati concreti. Hanno trovato la loro nuova sede realtà reggiane e non reggiane, eccellenze del nostro territorio ma anche grandi marchi nazionali del settore della cultura come Palomar, che si sono insediati a Reggio provenendo da Milano. Quello non è un luogo qualunque: a poche decine di metri c'è il centro internazionale Loris Malaguzzi, che esprime il massimo della capacità di Reggio di primeggiare nel mondo nel settore dell'educazione. Collocato fra la stazione storica e la Mediopadana, vicino a quella che sarà la nuova Arena Grandi Eventi, il Parco Innovazione ha la forza per essere un punto di svolta della nostra città, in termini di ricerca, di innovazione, del fare impresa e di creazione di occupazione in settori tradizionali, ma soprattutto in campi nuovi, come dimostra l'investimento dell'ateneo sul digitale». Un'altra tematica molto sentita è quella dei collegamenti tra l'Area Sud (quella verso l'Appennino ndr.) e il resto della città, in particolare con l'Area Mediopadana. Basterà la bretella Rivalta/Canali a semplificare la vita di cittadini ed imprese? «Sul fronte della mobilità sono tre le infrastrutture ai nastri di partenza che senz'altro porteranno benefici ai reggiani. La Tangenziale nord già tracciata di cui si occupa l'Anas che arriverà sino a Corte Tegge. La Bretella di Rivalta che oltre a dare beneficio alla frazione sveltirà i tempi di percorrenza fra la zona sud della città e la zona

24 Imprese & Territorio

nord-est. Infine la Tangenziale di Fogliano. In campagna elettorale l'ho detto chiaramente. Cercheremo di sveltire i percorsi casa-lavoro con una serie di interventi ad hoc fra via Chopin e la via Emilia, rafforzeremo ulteriormente la rete delle ciclabili, ma Reggio deve anche provare a cogliere una sfida epocale qual è il tram da Rivalta a Mancasale. Un'infrastruttura che certo la nostra città - come qualsiasi altro centro di dimensioni medie - da sola non ha la forza di finanziare, ma che può progettare e portare a Roma al Governo chiedendo che venga considerata opera prioritaria. Il precedente Governo ha finanziato la Tangenziale Nord, sono certo che quello attuale prenderà in serissima considerazione il nuovo tram Rivalta-Mancasale, tanto più che Reggio si trova nella Pianura Padana che è una delle aree più inquinate del Paese». Anche Lapam appoggia il progetto che sta interessando l'ex seminario vescovile. Quali obbiettivi si è dato per l'Università della città? «Reggio Emilia sul fronte universitario sta compiendo passi da gigante. Sia sul fronte delle iscrizioni: è uno dei pochi atenei che crescono a livello di iscritti, sia in termini assoluti e il numero di studenti fuori sede che vengono in città aumenta costantemente. Come Comune abbiamo intercettato i fondi, 12 milioni di euro, per completare il Campus San Lazzaro. Certo la sede universitaria al Seminario Vescovile è uno di quei progetti che hanno la forza di poter cambiare il volto della città. Quando parlo di attrattività non mi riferisco unicamente alla pur importantissima attrazione di nuove imprese, o di turisti. Penso in primo luogo all'attrazione di talenti, di intelligenze, che possono contribuire a far compiere a Reggio ulteriori passi in avanti. In quest'ottica ritengo che l'operazione Seminario sia dal punto di vista simbolico ma anche concretamen-

S1 - Speciale luglio 2019

te, un'occasione unica attorno alla quale tutta la città sia unita». Sindaco, poco dopo la sua elezione, il Municipio è stato scosso da un'indagine relativa ad appalti "cuciti ad hoc" da alcuni funzionari e dirigenti comunali per specifiche ditte. Un'inchiesta che fa effetto e che lascia l'amaro in bocca in un periodo in cui, assieme alle principali associazioni di categoria, si stava lavorando su protocolli per la legalità. Quali sono le sue riflessioni in merito? «L'Amministrazione rispetta le inchieste, collabora con chi le conduce e mantiene al contempo la fiducia tanto nel lavoro degli inquirenti quanto nella capacità da parte dei singoli che sono stati raggiunti da provvedimenti di fare piena chiarezza sulla propria posizione». Un'ultima questione. Durante gli incontri pre-elettorali organizzati da Rete Imprese Italia è emersa la necessità di ristabilire un contatto continuativo e diretto tra amministrazione comunale e corpi intermedi. A suo avviso potrebbe giovare una sorta di "Patto per il Lavoro" sul modello di quanto fatto da Regione Emilia Romagna nel 2015, che coinvolga continuativamente associazioni di rappresentanza e giunta comunale? «La relazione fra corpi intermedi e Comune di Reggio Emilia è solida, ma condivido la visione di chi ritiene che possa essere utile trovare forme e modi per rendere questo rapporto ancora più stabile e continuativo. L'esempio della Regione e del "Patto per il lavoro" è calzante perché racconta di un progetto che funziona. Su scala cittadina e provinciale studieremo una modalità analoga per rendere il dialogo costante e produttivo per tutti gli attori coinvolti».


SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Le risposte dei Sindaci

A

bbiamo intervistato molti Sindaci eletti e abbiamo rivolto loro specifiche domande sulle misure da adottare

per lo sviluppo delle MPMI, per lo sviluppo dei centri storici e quali sono i programmi per lo sviluppo delle infrastrutture urbane. Di

seguito trovate tutte le risposte a confronto.

Quali sono i primi provvedimenti che intende adottare per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese e per sostenere il commercio e artigianato di servizio e i centri storici? Campogalliano Paola Guerzoni “Lavoriamo assieme alle associazioni di categoria”. «Il nostro programma di mandato è suddiviso in cinque aree, una delle quali è “Sempre più…Comunità Produttiva”. Di sicuro continueremo a proporre il bando Campo d’Innovazione, concordando le modalità con le aziende che già vi hanno partecipato e con la nostra Consulta Economica. Nelle tre precedenti edizioni, l’ultima delle quali è in corso, abbiamo sostenuto le piccole e medie imprese e i commercianti con 120.000 euro e tante ore di formazione: “chi non si forma, si ferma”, come ci dicono

Carpi Alberto Bellelli «I punti cardine su cui lavorare sono due: il rafforzamento del distretto, a partire dalla strutturazione del progetto Carpi Fashion System, lo sviluppo dell’at-

gli imprenditori di successo. Con la nuova giunta abbiamo già iniziato i confronti con singoli imprenditori per sapere con precisione le necessità del territorio produttivo e valutare soluzioni condivise. Prima di agosto ci occuperemo del rinnovo della nostra Consulta Economica, organismo che qui funziona ed è prezioso per il confronto e il lavoro insieme a tutte le associazioni di categoria. Riguardo al commercio nel centro storico, abbiamo scritto chiaramente nel programma che intendiamo sostenere questo tipo di commercio e non creare grandi “cattedrali commerciali nel deserto”. Già nelle settimane scorse ci siamo incontrati con alcuni commercianti del centro interessati

a lavori pubblici nelle vie centrali. Continueremo ad abbellire le nostre strade e a rendere più funzionali i marciapiedi e gli arredi urbani, per rendere il centro sempre più accogliente e vivibile; a organizzare feste che portino clienti anche da fuori paese; facciamo e faremo formazione ai nostri commercianti affinché facciano sempre di più “rete” e marketing insieme; valuteremo se proporre loro uno spazio dedicato all’interno del bando Campo d’Innovazione; riproporremo il “patto” per le luminarie di Natale; affianchiamo le associazioni di categoria nella diffusione di informazioni su bandi e finanziamenti esterni».

trattività del nostro centro storico, il completamento e l'avvio del Polo della Creatività. L’Amministrazione comunale non crea lavoro, ma può e deve porre le basi affinché il nostro territorio diventi sempre più economicamente attrattivo. In questo si inserisce anche il Patto

per il lavoro che svilupperemo a breve, su modello di quello regionale. Carpi deve diventare sempre più un luogo dove si lavora e si lavora nelle migliori condizioni possibili».

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Cavezzo Lisa Luppi “Costituiremo la Consulta economica”. «Cavezzo vanta una realtà locale soprattutto commerciale strettamente legata

Formigine Maria Costi “Lavoriamo per ridurre le imposte locali”. «Intendiamo assolutamente garantire continuità a tutte quelle iniziative e quei provvedimenti che stanno dando, in questo ambito, risultati molto positivi. Tra queste la riduzione dell’IMU per l’inse-

Maranello Luigi Zironi “Snellire la burocrazia per liberare energie positive” Luigi Zironi è il nuovo sindaco di Maranello, eletto con largo margine al ballottaggio dopo che al primo turno aveva solo sfiorato il successo. «Vogliamo continuare a lavorare responsabilmente per individuare ogni spazio possibile di riduzione del peso fiscale a carico di cittadini e imprese, a partire dal prossimo bilancio. Accanto a queste azioni,

Mirandola Alberto Greco “Il centro storico deve tornare attrattivo”. «L’attenzione al contesto in cui operano le PMI e, in particolare, l’adozione di misure che contribuiscano a favorire e a sostenere il recupero dell’attrattività del centro

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al mercato storico domenicale. È evidente che tale realtà va sostenuta e promossa attraverso un progetto di valorizzazione del centro storico, che preveda iniziative volte ad aumentare l'attrattività del territorio, oltre ad incentivi per l'insediamento di nuove attività e

contributi per la sicurezza. La scelte fondamentali di merito andranno condivise nell'ambito di una Consulta economica, che si intende costituire nei prossimi mesi, uno strumento utile a favorire il dialogo e ad individuare le politiche più opportune rispetto ai bisogni».

diamento di nuove attività e la riduzione della TARI a chi decide di non installare, o di dismettere, le slot machine, provvedimento integrato da una mappatura completa dei luoghi sensibili su tutto il territorio comunale. Continuerà sicuramente il tavolo di confronto permanente con i commercianti, cui sono dedicate, al pari di altre categorie quali società di servizi, bar e ristoranti e agenti di com-

mercio, i finanziamenti e le agevolazioni derivanti dalla legge regionale 41, che hanno come obiettivo la qualificazione e la valorizzazione delle imprese commerciali. Siamo in fase di revisione del regolamento del mercato del sabato, mentre stiamo valutando le diverse opzioni a disposizione per implementare, facendo rete e sistema, la visibilità degli esercizi commerciali formiginesi».

vogliamo mettere in campo tutti gli strumenti volti a semplificare il rapporto tra le imprese e l’ente pubblico. I tempi della burocrazia possono diventare una zavorra insostenibile per la competitività delle aziende. Migliorare i servizi online, investire e lavorare per rendere più efficiente lo Sportello Unico delle Attività Produttive, omogeneizzare i regolamenti tra i diversi comuni: ecco alcuni esempi di scelte concrete che hanno ricadute altrettanto concrete sull’attività delle imprese. Resta poi l’impegno concreto di valorizzare la rete commerciale dei diversi centri che compongono Maranel-

lo. Vogliamo creare le condizioni per proporre centri commerciali naturali più attrattivi: per i turisti, certo, ma anche e soprattutto per i maranellesi e per le persone dei comuni limitrofi. Per farlo, il Comune e il Consorzio “Maranello Terra del Mito” possono mettersi al servizio degli operatori, mettendo in campo progetti di promozione che coinvolgano i diversi negozi, lavorando su un’immagine coordinata che sfrutti le potenzialità di richiamo che il tema “motori” ha innegabilmente e che può diventare l’ “esca” per far scoprire al turista anche le altre ricchezze del nostro territorio».

storico di Mirandola, sono tra le più importanti linee programmatiche del nostro mandato. Si tratta di un obiettivo ambizioso, perché la crisi dei cosiddetti centri commerciali naturali è il riflesso di mutate dinamiche sociali, oltre che del calo, ovvero della trasformazione dei consumi. Il centro storico, come luogo di mero approvvigionamento di beni

e servizi, non attrae più, perché la varietà e la facilità della proposta on-line tende a prevaricare e i mutati stili di vita portano a ridefinire tempi, sempre più ridotti e percorsi, sempre più decentrati. Ecco che il centro storico deve ritornare attrattivo per le esperienze che in esso si possono fare, oltre che per le funzioni che in esso sono collocate: da questo punto di

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE vista il piano di ricostruzione delle opere pubbliche (Palazzo Comunale con il ripristino degli uffici aperti al pubblico, Polo culturale di piazza Garibaldi e Teatro in testa), così come un’attenta gestione del decoro urbano rappresentano, oltre che una necessità, un’occasione per riscoprire e valorizzare palazzi e monumenti che sono insieme la memoria dei Mirandolesi e la testimonianza di uno splendido passato che può diventare un’attrattiva anche per chi viene da fuori. Non ci si deve ovviamente fermare alla “bella cornice”, perché la cura

Ravarino Maurizia Rebecchi “Priorità a banda larga e collegamenti”. «Lo sviluppo delle PMI non è sganciato da quello della comunità nel suo complesso. A breve inizieranno i lavori di riqualificazione e abbattimento delle barriere architettoniche lungo tutto il marciapiede sud della centrale Via Roma. Abbiamo

San Felice s.P. Michele Goldoni “Sulla Cispadana non faremo le barricate”. «Abbiamo inteso impostare la nuova azione amministrativa sul dialogo. Scontata una necessaria fase di rodaggio, nella quale è indispensabile riattivare la macchina amministrativa risolvendo i problemi che abbiamo riscontrato, il primo provvedimento non ordinario dovrà essere la riattivazione e la qualificazione della Consulta dell’Economia, attraverso la quale cogliere e coagulare energie condivise a favore delle aziende del territorio. Con riferimento più specifico al commercio e artigianato di servizio ai centri storici, verrà

dei luoghi e degli spazi è la condizione necessaria ma non sufficiente: occorrono le funzioni e le “occasioni di esperienza” che devono certamente intersecare vari livelli, da quello culturale a quello enogastronomico, solo per citarne alcuni. L’Amministrazione deve farsi parte sempre più attiva nella promozione e soprattutto nel coordinamento di quanto viene organizzato per il centro storico e non, nella consapevolezza che agli appuntamenti “tradizionali”, che di certo vanno mantenuti e valorizzati, devono essere promosse e sperimentate

iniziative differenti, che suscitino la curiosità e la voglia di investire parte del “prezioso” tempo libero di cittadini e non. Pensiamo che sia importante veicolare le opportunità di contributo verso gli imprenditori (per questo vogliamo promuovere il bando rivitalizzazione centri storici della Regione con serate formative ad hoc, in vista delle prossime finestre), nonché collaborare alla realizzazione di iniziative di promozione e formazione sull’uso dei social media a scopo di promozione delle attività stesse».

anche in programma un intervento di allargamento e realizzazione di un tratto ciclo-pedonale sul lato nord in ingresso a Ravarino. Grazie a un progetto dell’Amministrazione, finanziato dal Piano Organico della Regione Emilia Romagna per i comuni terremotati, prevediamo di ridisegnare la piazza principale di Ravarino per farne un luogo accogliente ed aperto che dia respiro a tutto il centro. Non ultimo, abbiamo aderito al bando regiona-

le per la rivitalizzazione dei centri storici, sia di Ravarino capoluogo che delle frazioni. Non dobbiamo poi scordare le rassegne culturali “Ti invitiamo all’Opera” e “Non temiamo la Matematica” , oltre al “Giugno Ravarinese” organizzato da Proloco: eventi che richiamano persone anche da fuori regione, con beneficio, oltre che per la cultura, anche per le attività commerciali e alberghiere del territorio».

parallelamente istituita la Pro Loco, in collaborazione con le associazioni di categoria e del volontariato. Dal dialogo, dallo scambio di esigenze e competenze trarremo le indicazioni mirate e non propagandistiche per sostenere le imprese. Di certo, il polo industriale ha palese bisogno di migliorare la sua attrattività, mettendo le aree a disposizione a servizio delle imprese, garantendo altresì un livello di sicurezza e di accessibilità superiore, anche a sostegno di chi ha investito e creduto nella nostra realtà. In tal senso, andremo ad orientare i provvedimenti economici di competenza del Comune, consapevoli che occorre guardare ad una economia moderna e connessa, nella quale il Comune sappia anche intercettare e convogliare le disponi-

bilità economiche che vengano da piani di livello superiore. Quella del centro storico è questione essenziale: dovremo sbloccare le opere pubbliche, e di pari passo garantire la disponibilità e il rientro di servizi e di residenza, essenziali al rilancio. So bene che non sarà facile, ma so altrettanto bene quanto siano essenziali questi passaggi L’azione dell’amministrazione comunale è fondata su interventi dinamici a sostegno delle aziende attive sul territorio poiché le piccole e medie imprese rappresentano un importante volano per lo sviluppo e la crescita dell’economia. Il provvedimento che stiamo preparando mira a promuovere lo sviluppo del sistema produttivo locale, e di conseguenza il lavoro, tramite la definizione e l’attuazione di inter-

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE venti diretti a favorire l’ incremento di iniziative produttive sul territorio e di strumenti di agevolazione alle imprese che consistono in un pacchetto vasto ed eterogeneo che interviene su diversi aspetti della vita aziendale rendendo più flessibile la gestione. Le prime azioni messe in campo di questo provvedimento consisteranno nella creazione di tavoli di consulta, nella promozione di sinergie con le vicine università

e nel miglioramento della videosorveglianza. Per quanto concerne il sostegno al commercio e all’artigianato, provvederemo al miglioramento e alla riqualificazione commerciale attraverso lo sviluppo e la promozione di una rete commerciale che punti sulla tipicità e su prodotti di qualità e che possa anche costituire un’attrattiva dal punto di vista turistico. Sarà nostra cura, inoltre,

sviluppare forme di collaborazione/partenariato con i commercianti e gli artigiani per migliorare il decoro urbano. Il centro storico deve essere rivitalizzato. In quest’ottica, le prime azioni di governo sono volte a favorire il completamento di tutti i cantieri aperti e ad incentivare la ricostruzione degli immobili sfitti».

«Ci impegneremo al massimo per garantire la vivibilità del centro ed il suo decoro, intervenendo su ormai noti soggetti che creano timore, preoccupazione e disagio ai cittadini, ai commercianti ed ai loro clienti, svolgendo attività illegali come lo spaccio o l’accattonaggio. Favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese è sicuramente una delle nostre priorità e stiamo già lavorando per sburocratizzare, dove è possibile, al massimo

norme e richieste di permessi. Ci stiamo già adoperando affinché le pratiche inoltrate abbiamo tempi di risposta accettabili, ed in futuro puntiamo a fare in modo che questi tempi siano addirittura rapidi. Abbiamo un assessorato dedicato al commercio ed al centro storico che è pronto e disponibile a lavorare in stretta sinergia con tutte le attività economiche del territorio».

Roberto Solomita “Riqualificheremo il centro storico”. «Inizieranno a breve i lavori di riqualificazione del Centro Storico. Con la riqualificazione architettonica abbiamo previsto una importante riqualificazione commerciale sostenuta con un bando di 250.000 euro, cifra significativa per la dimensione solierese, per l'apertura di nuove attività

e la riqualificazione del commercio esistente. In sinergia con il bando regionale per il ripopolamento dei centri storici colpiti dal sisma questa iniziativa vuole da un lato sostenere il piccolo commercio e dall'altro favorire vitalità e frequentazione al centro città. Per le imprese: dopo la positiva sperimentazione nella principale area industriale dismessa, quella della ex Areilos, continueremo a rendere più attrattivo il nostro territorio per le imprese riducendo l’IMU a chi si insedia in un capan-

none sfitto in particolare nel comparto di via Archimede a Limidi. Sosterremo la buona occupazione con la seconda edizione del bando di incentivi alle assunzioni, con particolare attenzione alle categorie più svantaggiate. Una particolare attenzione sarà dedicata a garantire un ruolo attivo del Comune (anche tramite la partecipata Aimag) nello sviluppo della Green Economy e nella riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati».

Ilenia Malavasi Correggio “Abbiamo in cantiere il nuovo piano della mobilità” «Porteremo avanti un tavolo costante con le organizzazioni sindacali e le associazioni impren-

ditoriali per analizzare i bisogni e sviluppare progetti di supporto alle imprese. Sosterremo la nascita di imprese innovative, anche tramite finanziamenti a fondo perduto. Sarà ristrutturata la palestra ex-Dodi che diventerà il luogo delle idee, dell’innovazione, della creatività, della formazione e al suo interno

troveranno spazi sale polivalenti, aule studio, spazi per coworking, laboratori attrezzati e fab lab, attraverso percorsi e progetti di formazione che sappiano recuperare i vecchi mestieri e sviluppare nuovo artigianato di qualità. Un’attenzione particolare la rivolgeremo al settore agricolo, per cui

Sassuolo Francesco Menani “La Bretella porterà grandi vantaggi al nostro territorio”. Francesco Menani è il nuovo sindaco di Sassuolo, ha vinto al primo turno superando in volata il predecessore Pistoni. Ecco le risposte del nuovo primo cittadino della città principale del distretto ceramico.

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE i nostri obiettivi saranno salvaguardare la destinazione agricola dei suoli, sostenere i processi di ricambio generazionale e affiancare le aziende che intendono promuovere azioni per il riconoscimento del titolo per i loro prodotti. Per quanto riguarda il centro sto-

rico, intendiamo introdurre l’erogazione di contributi per aperture di attività per categorie merceologiche non presenti e sgravi fiscali per attività disposte a garantire maggiori aperture soprattutto in orario serale o festivo o in contemporanea con gli eventi. Sul piano

della riqualificazione, pensiamo a una nuova vivibilità di alcune vie e piazze, un nuovo piano sosta, l’estensione della rete wifi gratuita, la promozione del commercio tradizionale con sistemi innovativi di gestione unitaria e condivisa».

Si parla molto di infrastrutture per lo sviluppo, come le reti viarie per potenziare i collegamenti di persone e merci, come la banda ultra larga per accompagnare la rivoluzione digitale. Quali proposte ha per rispondere a queste esigenze non più rinviabili? Campogalliano Paola Guerzoni «Nei prossimi mesi, entro il 2020, con l’ultimo step del finanziamento regionale di tre anni fa, arriverà la Banda Ultra Larga nell’intero quartiere artigianale dell’area nord di Campogalliano.

Carpi Alberto Bellelli «Le reti ormai sono gli asset fondamentali per lo sviluppo del territorio. Prioritari sono il rinnovo del casello autostradale, il collegamento con Modena, la me-

Cavezzo Lisa Luppi «Il tema delle infrastrutture è dirimente nello sviluppo di un territorio e va sviluppato di concerto con tutta una serie di enti, in primis la Regione. Quando di parla di viabilità non

Inizieremo la valutazione delle necessità dell’altro quartiere produttivo, cioè quello logistico-doganale. Per la viabilità reale, la bretella Campogalliano-Sassuolo dovrebbe portare beneficio ai problemi di viabilità che abbiamo sull’asse Reggio-Modena. Riguardo alle infrastrutture di servizi, abbiamo già iniziato il confronto con i primi

imprenditori dell’area doganale per costruire un progetto che porti riqualificazione dei servizi in area doganale. Questo sarà il nostro principale impegno, porterà grandi benefici anche ai tanti campogallianesi proprietari e padroncini di camion».

tropolitana di superficie e il congiungimento del polo industriale di Carpi con il nuovo insediamento produttivo di Fossoli. Per questo riteniamo indispensabile la realizzazione del congiungimento tra Via dell'Industria, rotonda di Via Guastalla con Via dei Barrocciai del quartiere industriale di Fossoli.

Per quanto riguarda la rete informatica tanto è stato fatto attraverso la rete regionale Lepida. Nella nostra città tutti gli edifici pubblici sono ormai cablati. Per quanto riguarda il privato metteremo in atto tutte le agevolazioni possibili per fare in modo che nessuna area del territorio rimanga scoperta».

si può non fare riferimento alla Cispadana, un'arteria che tutto il tessuto economico territoriale chiede con forza da tempo. A questo si aggiunge l'esigenza di potere disporre di un collegamento adeguato con Modena, perché la Statale 12 ha mostrato ormai da tempo i suoi limiti. Sul tema della banda ultralarga ci sono già diversi

progetti in corso per servire le aree industriali e artigianali. La Regione, Lepida insieme ai comuni si stanno già impegnando su questo fronte, che certamente rappresenta un elemento per favorire la competitività delle nostre aziende».

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Formigine Maria Costi «La costruzione della strada di collegamento via Prampolini–Ponte Fossa, denominata anche “Tangenziale Sud”, giunta al termine del suo iter progettuale, consentirà non solo di migliorare i collegamenti per tutte

Maranello Luigi Zironi «Sul digitale Maranello può vantare un buon punto di partenza, certificato dal recente riconoscimento conferito da SmartEr ai Comuni più innovativi a livello regionale. Ma non vogliamo accontentarci. Maggiori servizi online e migliori infrastrutture digi-

Mirandola Alberto Greco «Siamo convinti che l’integrazione infrastrutturale e la razionalizzazione delle reti rappresentino, ancor prima che un’opportunità, una stringente necessità per lo sviluppo dei rapporti non solo di natura economica, ma anche sociale; per questo rappresentano obiettivi primari di questa Amministrazione. Il primo riferimento è certamente quello alle infrastrutture necessarie al completamento, ovvero al potenziamento della rete viaria e, sebbene la competenza non sia comunale, l’Amministrazione si è già fatta portavoce della non più rinviabile necessità di opere, Cispadana in primis. Consideriamo centrale il tema del collegamento con Modena, cioè la Strada Statale 12, oggi la tratta più trafficata sulla quale promuoveremo il confronto con i comuni

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le nostre realtà produttive, ma anche di eliminare il passaggio dei camion dal centro di Formigine. Un’infrastruttura attesa da tempo, completa di opere di mitigazione ambientale e di un sottopasso e una pista ciclabile, per favorire la mobilità dolce e limitare le soste dei veicoli a motore acceso, con conseguenti emissioni di Co2. Per quel che riguarda invece la ban-

da ultra larga, Formigine ha già in corso la messa in opera di circa 30 chilometri di cavi ulteriori rispetto a quelli già presenti. Un’operazione che, una vera completata, si configurerà come una vera autostrada digitale, capace sì di collegare le telecamere e i varchi, ma anche di fornire servizi Internet ad alta velocità anche agli edifici scolastici e ai principali edifici comunali».

tali sono oggi uno dei criteri capaci di orientare anche gli investimenti delle aziende. Un territorio che è ben servito dalla banda larga o larghissima è un territorio che sa dotarsi di strumenti oggi decisivi per lo sviluppo dell’economia. Sburocratizzazione, semplificazione e digitalizzazione delle procedure attraverso il ricorso alle tecnologie digitali saranno uno dei cardini dell’azione amministrativa, nei con-

fronti delle imprese e dei cittadini. Oltre alla infrastrutture fisiche necessarie ad accompagnare la rivoluzione digitale, non possiamo trascurare le reti viarie: per rinforzare le principali arterie stradali del nostro territorio, quelle su cui si muovono le merci delle nostre aziende, e, allo stesso tempo, per costruire un sistema di mobilità sempre più sostenibile».

interessati, affinché si possano attuare anche interventi puntuali migliorativi di alcuni tratti, su cui persistono le maggiori criticità. Fino a quando la Cispadana non sarà operativa le merci continueranno a percorrere il Canaletto e la situazione è davvero insostenibile. Ancora, a scala locale, stiamo monitorando altri importanti interventi, come la realizzazione del secondo lotto della variante alla S.S.12 verso nord, che consentirà di “chiudere” la circolazione tangenziale attorno a Mirandola, con relativo scarico di traffico dal centro abitato. Ma non solo, anche la viabilità dolce, sia come rete capillare di collegamento in capoluogo, che come connessione con il territorio delle frazioni, vede importanti progetti, che nei prossimi mesi saranno affrontati anche in termini di valorizzazione ciclo-turistica. In senso più ampio, quello su cui questa Amministrazione intende puntare è la riqualificazione di una

rete infrastrutturale di “relazioni” con soggetti istituzionali e non, che nel recente passato ha visto Mirandola, e più in generale l’Area Nord, recedere sempre di più nella rivendicazione, pure legittima, di ascolto e autorevolezza nelle scelte o non scelte fatte per il nostro territorio. Siamo consapevoli che le scala di così detta “Area Vasta” sia quella a cui riferirsi per fare valutazioni e strategie per lo sviluppo, per questo il confronto con le altre realtà dell’Area Nord, del carpigiano, nonché dei Comuni mantovani del destra Po è e rimane essenziale, senza dimenticare il peso economico, culturale e strategico che rappresentiamo».

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE Ravarino Maurizia Rebecchi «Abbiamo aderito al bando per veder realizzata, entro il 2020, la Banda Ultra Larga nella frazione di Stuffione dove, nell’area “Abrenunzio”, si stanno per insediare le prime aziende, grazie a condizioni molto competitive. Dalle

San Felice s.P. Michele Goldoni «Se parliamo solo di infrastrutture stradali, distinguerei la necessità quotidiana di migliorare la viabilità locale, aumentandone la sicurezza e invogliando di pari passo all’utilizzo di strumenti più contemporanei, dalle piste ciclabili, alle auto elettriche, al trasporto pubblico. Le aziende reclamano giustamente una struttura di collegamento, identificata nella Cispadana. Nel ricordare quanto sia determinante anche un miglior collegamento con Bologna e Modena, purtroppo ai margini del dibattito, noi abbiamo espresso l’opinione che realizzare una strada a scorrimento veloce consentirebbe di accelerare i lavori seguendo il progetto originario, garantire una miglior fruibilità alla nostra viabilità e a quella delle nostre aziende piuttosto che una importazione di traffico di attraversamento, risparmiare in termini economici cifre

Sassuolo Francesco Menani «Sta diventando finalmente realtà la Bretella di collegamento Sassuolo – Campogalliano e, con essa, una serie di opere accessorie che sono certo porteranno enormi benefici al nostro

strade digitali a quelle reali: da tempo abbiamo aperto un tavolo di confronto con la Provincia di Modena per trovare il modo di programmare e realizzare un ampliamento e messa in sicurezza della sp568 Muzza che rappresenterà necessariamente il collegamento tra la tangenziale di Crevalcore con la futura Cispadana. Un asse che collega già i comuni dell'Area Nord verso Bologna e viceversa. Que-

sto potrà favorire lo sviluppo del comparto Produttivo di Abrenunzio e anche una ripresa di attività commerciali e di servizio presso la frazione di Stuffione. Siamo comunque consapevoli che, visti gli attuali problemi di finanza pubblica, è difficile immaginare, a breve termine, la realizzazione di investimenti che richiedono diversi milioni di euro».

mastodontiche con conseguenti rischi e risparmiare anche in termini ambientali, tema che oggi non può essere parimenti marginalizzato. La Regione, cui compete questa infrastruttura, punta sull’autostrada, ne prendiamo atto, non faremo barricate preconcette e seguiremo passo passo l’evolversi della situazione. In ogni caso di una infrastruttura le aziende hanno bisogno. Volevo però ricordare che in una economia moderna ed intermodale le infrastrutture non sono solo le strade. Anzi, Sono ad esempio le ferrovie, da cui noi siamo serviti ma di cui non sappiamo servirci al meglio- E sono soprattutto quelle tecnologiche, come giustamente sottolinea la domanda. Banda larga e digitalizzazione devono rappresentare la nostra scommessa. Il Comune favorirà e promuoverà ogni tipo di infrastruttura sostenibile che vada in quella direzione. Dialogare con le aziende, anche qui, dovrà essere il punto di partenza.

La necessità di migliorare l’attuale viabilità non può che essere un obiettivo da perseguire con ogni mezzo per il bene delle imprese e dei cittadini. Siamo in costante contatto con la Regione Emilia Romagna per cercare di capire se le risorse attualmente stanziate e/o stanziabili possano permettere di progettare un’arteria a scorrimento veloce da e per i caselli autostradali oppure se il progetto autostradale prenderà il via. Per quanto concerne la banda larga, le aziende ne hanno particolarmente bisogno, anche solo per l’operatività di servizi ritenuti ormai di banale utilizzo quotidiano poiché in linea di massima, più banda l’azienda ha a disposizione, maggiori sono le sue chance di migliorare la produttività. Siamo pertanto impegnati nell’ascoltare e nel supportare la domanda di innovazione da parte delle piccole e medie imprese».

sistema economico e produttivo. È previsto il raddoppio, portandolo a quattro corsie, del tratto tra la rotatoria con via Radici al ponte sul Secchia, che consentirà di decongestionare notevolmente il traffico anche nelle ore di punta; è in corso di discussione, e mi auguro di definizione, il sottopassaggio stradale all’altezza del passaggio a livello

che permetterà una fluidità maggiore del traffico in città. Mi sono già attivato per la manutenzione straordinaria di diverse strade ad alto scorrimento, individuando risorse nelle pieghe del bilancio che, inizialmente, erano state destinate a finanziare interventi che non ritentiamo prioritari. In questi anni la manutenzione puntuale e la messa

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SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE in sicurezza delle strade sarà una priorità per questa Amministrazione. Sono aperto ad ogni suggeri-

Soliera Roberto Solomita «Siamo favorevoli alla realizzazione di infrastrutture, in particolare quando si tratta di favorire lo sviluppo economico del territorio. Siamo però convinti che occorra nella programmazione su larga scala un salto di qualità e di paradigma, una vision più moderna e attenta alla questione ambientale, per fare sì che tutela ambientale e sviluppo economico non siano in contraddizione ma, insieme, una opportunità. La mobilità da questo

Correggio Ilenia Malavasi «Abbiamo in cantiere un nuovo “Piano della mobilità”, un’analisi di fattibilità e sostenibilità economica della tangenziale ovest, il completamento della Tangenziale sud e il ripensamento di Piazzale Carducci. Prevediamo importanti investimenti per favorire ulteriormente i collegamenti tra il centro cittadino, le zone indu-

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mento o proposta che provenga da chi, come Lapam, rappresenta un enorme e variegato tessuto

economico sia nella nostra città che in tutta la provincia».

punto di vista assume una importanza cruciale. Se da un lato va concluso quanto prima l'iter per il raddoppio del Ponte dell'Uccellino (sito nel comune di Modena ma molto impattante per gli spostamenti verso e da Soliera) le nostre energie sono oggi indirizzate principalmente alla realizzazione di piste ciclabili urbane ed extraurbane con collegamenti verso Modena e Carpi. Il nostro impegno politico per mobilità sostenibile e il trasporto pubblico sarà concentrato sulla realizzazione (con coinvolgimento di altri enti, a partire dalla Regione e da Mo) della metropoli-

tana leggera di superficie modenese, a doppio binario e alta frequenza (15 minuti) con riapertura della stazione di Appalto e integrata con trasporto pubblico locale su gomma e sistema ciclo-pedonale. Per quanto riguarda la rivoluzione digitale siamo parte attiva nella realizzazione dell'Agenda Digitale dell'Unione Terre d'Argine tesa a contrastare il digital divide attraverso la banda ultra larga (recentemente arrivata anche nelle frazioni come Sozzigalli e sul territorio extraurbano) e con la diffusione della cultura digitale tra cittadini e imprese».

striali e i territori frazionali tramite le ciclo-pedonali, che andranno ad estendere gli 88 km della rete ciclabile esistente. Il “Piano della città Smart” prevede l’adesione all’agenda digitale regionale e la banda larga su tutto il territorio comunale, frazioni comprese. Per quanto riguarda la modernizzazione e semplificazione della PA, renderemo più accessibili e interattivi i servizi con gli strumenti telematici e digitali: proprio con il mese di luglio abbiamo

aperto in Municipio uno sportello informativo per orientare e fornire tutte le informazioni necessarie per l’ottenimento gratuito della propria identità digitale, tramite LepidaID, servizio rivolto ai cittadini, con notevoli e utili implicazioni e vantaggi a favore di professionisti e studi. Aderiremo alla piattaforma digitale SIEDER per l’inoltro delle pratiche tecniche SUAP-SUE, con sviluppo degli indicatori regionali SMARTER».

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SPECIALE ELEZIONI EUROPEE

L’inedito derby tra Lega e PD Affluenza appena sotto il 70%, alle Europee testa a testa tra i due principali partiti

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ega primo partito nella provincia di Modena. È questo il (sorprendente) responso delle elezioni europee dello scorso 26 maggio. Dei 532.004 aventi diritto, il 69,72% si è recato alle urne, ovvero 370.932 elettori, ma 5.478 schede sono risultate nulle e 4.829 bianche (più altre 34 contestate). Col 33,83% delle preferenze, la Lega è risultata il primo partito, superando di misura Il Partito democratico, fermo al 33,56%. Più distanti gli altri partiti: il Movimento 5 Stelle ha raccolto il 12,82% dei voti, Forza Italia il 5,52%, Fratelli d’Italia il 4,31%, Europa Verde il 2,95%, +Europa il 2,69% e La Sinistra il l’1,46%. Non hanno raggiunto l’1% gli altri gruppi: il Partito Comunista si è fermato allo 0,99%, 0,63% per il Partito Animalista, 0,39% per il Popolo della Famiglia, 0,22% a testa per Partito Pirata e Casapound, 0,14% a testa per Forza Nuova e Popolari per l’Italia, 0,08% per il Movimento politico Pensiero Azione e 0,06% per SVP.

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Il Partito democratico ha conquistato il maggior numero di preferenze nella provincia di Reggio Emilia. Nella città del Tricolore gli elettori potenziali erano 399.582, ma solo in 276.956 sono andati a votare (pari al 69,31% del totale), 4.835 sono state le schede nulle, 3.594 le schede bianche e 15 le contestate. I dem hanno raccolto il 34,78% dei voti, davanti alla Lega ferma al 29,88% e al Movimento 5 Stelle al 14,33%. Più distanti le altre formazioni politiche: Forza Italia ha raccolto il 5,18% delle preferenze, Fratelli d’Italia il 3,90%, +Europa il 3,44%, Europa Verde il 2,88%, La Sinistra il 2,24% e il Partito Comunista l’1,36%. Il Partito Animalista è stato scelto dallo 0,65% dei votanti, 0,49% per il Popolo della Famiglia, 0,22% per Casapound, 0,21% per il Partito Pirata, i Popolari per l’Italia hanno raggiunto lo 0,18%, 0,12% per Forza Nuova e 0,07% a testa per il Movimento politico Pensiero Azione e il SVP.

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SPECIALE ELEZIONI EUROPEE

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SPECIALE ELEZIONI EUROPEE

Gualmini: "In Europa l'Italia sta perdendo credibilità. Lavoro, giustizia e ambiente devono essere la nostra bandiera" Politologa, saggista, ex vicepresidente di Regione Emilia Romagna, Elisabetta Gualmini è stata eletta al Parlamento Europeo con quasi 80mila preferenze. Ecco cosa ci ha raccontato a pochi giorni dal suo arrivo a Bruxelles

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ottoressa Gualmini, con oltre 79 mila preferenze è risultata la seconda candidata più votata nella circoscrizione Nord Est (dove era candidata insieme a Carlo Calenda, recordman per il PD ndr.). Che ruolo

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intende svolgere a Bruxelles e Strasburgo? «Sì, alla fine ho raccolto quasi 80 mila preferenze, davvero tante per un’esordiente come me. Devo ringraziare moltissimo tutti quelli che mi hanno sostenuto e che

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hanno scritto il mio nome; è una responsabilità molto grande e farò di tutto per essere all’altezza del compito. Penso che questa legislatura sia una delle più importanti a livello europeo perché si deciderà se dare forza, gambe e nuova


SPECIALE ELEZIONI EUROPEE

progettualità all’Europa, oppure se rassegnarci ad un lento declino così come vorrebbero i sovranisti. Rimanere isolati o distruggere il progetto europeo sarebbe una tragedia per il nostro paese che deve competere con grandi continenti ed essere in grado di contare sullo scenario globale». Per le piccole e micro imprese italiane diventa sempre più vitale accedere a bandi e agevolazioni previsti dai piani di sviluppo europeo, tagliati spesso a misura di grandi imprese capaci di investire in ricerca e sviluppo e muovere i propri rappresentanti in modo compatto. Come si relazionerà con i suoi colleghi italiani e come intende sostenere il nostro tessuto produttivo? «Le PMI sono l’infrastruttura dominante della nostra economia. Ne sono ben consapevole; il valore aggiunto creato dalle imprese artigiane, dal commercio, dalle medie imprese del metalmeccanico, dell'agroalimentare, del ceramico e del tessile e la capacità

di export di questo settore sono fattori strategici per l’Italia e per l’Europa. Non è accettabile che ai finanziamenti europei accedano solo le grandi imprese o le multinazionali; occorre semplificare le norme e soprattutto far sì che le istituzioni europee e noi deputati facciamo da vero “ponte” verso gli imprenditori dando loro strumenti e informazioni per ottenere finanziamenti e opportunità. Sono moltissimi i fondi a livello europeo che possono essere utilizzati; sia quelli intermediati dalla regione ER sia quelli a cui si accede direttamente, penso per esempio ai finanziamenti della Banca europea degli investimenti. Le PMI non possono trovarsi davanti delle barriere; dobbiamo fare in modo che ci sia maggiore semplificazione e meno burocrazia. Io ho chiesto di far parte della commissione “Lavoro e Welfare” e penso che proprio lì discuteremo di fondi europei e di misure a favore dell’occupazione e dell’imprenditorialità; mi impegnerò per portare a casa risultati concreti».

Aveva previsto che dopo il voto europeo non ci sarebbe stato uno stravolgimento del Parlamento. Come si stanno configurando i vari gruppi e quale ruolo vuole giocare il PD in questo scacchiere? «I partiti anti-europei e nazionalisti hanno preso pochi voti e soprattutto sono dispersi tra diversi partiti. Per farle un esempio Salvini e la Le Pen formeranno insieme ai nazionalisti tedeschi un nuovo gruppo, dal nome identità e democrazia; ma i polacchi di estrema destra e Giorgia Meloni aderiranno ad un partito diverso ( “Conservatori e riformisti”) e gli Ungheresi di Orban non vogliono ancora separarsi dal PPE. Quindi la forza dei sovranisti sarà molto inferiore alle aspettative anche sul piano degli incarichi nei diversi organismi. Il partito popolare e l’alleanza progressista sono ancora i primi partiti in Europa; dovranno però allearsi con i Verdi o con il partito liberale per raggiungere la maggioranza. Ma la maggioranza è saldamente

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SPECIALE ELEZIONI EUROPEE europeista, per fortuna». Con questi nuovi assetti ci sarà spazio per combattere il cosiddetto "dumping" fiscale e salariale che crea squilibri devastanti tra aziende di diversi paesi membri della UE? «Ci deve essere questo spazio. Non è possibile che ci siano grandi sperequazioni nei salari e nel costo del lavoro in diversi contesti geografici nella stessa Europa. Occorre disincentivare le delocalizzazione ed evitare che i lavoratori vengano sfruttati o sottopagati. Così come occorre che le imprese paghino tutte lo stesso ammontare di tasse e non siano esentate o facilitate da presunti paradisi fiscali. Anche le multinazionali del web devono pagare le tasse agli stati in cui esercitano la propria attività e traggono enormi profitti. Così come deve esistere un minimo di imposizione fiscale omogeneo tra tutti i paesi europei. Queste sfide sono già presenti da tempo nel dibattito europeo; occorre che l’Italia abbia la forza di imporre delle soluzioni in maniera determinata e unita. Se però il nostro governo continua a farsi scherno delle istituzioni europee e a criticare l’Europa non è facile avere credibilità e portare a casa risultati». Lei ha scritto che il PD di Renzi non ha saputo comunicare ciò che di buono ha fatto. Eppure nemmeno ora, di fronte alla carica populista, il suo partito sembra capace di uscire dall'angolo... «Il PD sta ancora attraversando una fase di transizione dopo una pesante sconfitta. Va sottolineato però, a differenza di quello che viene detto pubblicamente, che alle europee in Emilia Romagna il PD è salito dal 25% circa ad oltre il 31% guadagnando 35mila voti in più. Quindi una lenta risalita c’è. Abbiamo un problema significativo di “agenda” a mio parere; dobbiamo essere più determinati e uniti

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nel proporre un’alternativa chiara a un governo che ci sta portando alla deriva; che sta irresponsabilmente distruggendo i conti pubblici e cerca un isolamento completo dall’Europa. L’Italia ha perso qualsiasi credibilità e autorevolezza nello scenario internazionale e noi dobbiamo spiegare alle persone che non si fa politica solo con la propaganda, la demagogia e le ricette iper-semplificate. Le nostre bandiere devono essere il lavoro giusto ed equo, l’innovazione e la crescita, la giustizia sociale e l’ambiente. Mi auguro che Zingaretti riesca a imporre con forza questi temi in agenda». A proposito di Emilia Romagna, da ex vicepresidente regionale e assessore alle politiche sociali, ma soprattutto da politologa, cosa si aspetta dalle prossime elezioni regionali? «Io sono ottimista sulle elezioni regionali. L’ultima tornata di elezioni amministrative ha dato esiti molto positivi. Laddove avevamo persone credibili e competente, come nel caso di Modena, che abbiamo ricandidato abbiamo ottenuto straordinarie vittorie. Il PD ha una straordinaria ricchezza, fatta dei suoi sindaci, amministratori e persone che con competenza e passione si dedicano alle proprie comunità. Contano più le persone che le correnti o i micro posizionamenti. Bonaccini ha una grande credibilità; ha fatto notevoli innovazioni in regione (penso anche a quelle sul versante sociale e del lavoro) in un contesto di servizi alla persone di grande qualità e di indicatori economici molto più positivi che altrove in Italia. Dovremo combattere contro una Lega sicuramente molto forte; ma non penso che i cittadini emiliano-romagnoli vogliano consegnare la regione a chi predica politiche di chiusure e regressione; di immobilismo e freno su qualsiasi versante. Vogliamo guardare avanti e non indietro».

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CATEGORIA SPECIALE SINDACALE ELEZIONI SU TRE EUROPEE RIGHE

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"Lotta alla criminalità organizzata, salario minimo europeo e tutela del made in Italy. Così ricostruiremo l'Europa" Giornalista, parte civile nel processo Aemilia, scelta come capolista del Movimento 5 stelle nella circoscrizione Nord Est, Sabrina Pignedoli è stata eletta al Parlamento Europeo. Ecco cosa ci ha raccontato a pochi giorni dal suo arrivo a Bruxelles

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ottoressa Pignedoli, quali obiettivi si è posta nel suo mandato da europarlamentare «I temi da portare avanti sono molti. Uno che mi sta a cuore è quello del contrasto alle mafie che si può compiere cercando di realizzare una migliore cooperazione internazionale in materia ed estendendo la normativa antimafia italiana agli altri paesi dell'Unione. Ma mi occuperò anche di antifrode, di contrasto alla criminalità ambientale, di tutela del

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made in Italy. Tutti temi centrali delle commissioni in cui sono stata inserita». Può aiutarci a capire in quale gruppo e con chi si alleerà il Movimento 5 stelle nel Parlamento Europeo uscito dalle ultime elezioni? «Il Movimento 5 Stelle ha iniziato la legislatura al Parlamento europeo nel gruppo dei non iscritti. Siamo consapevoli che per esercitare al meglio il nostro ruolo di europarlamentari e per difendere al meglio cittadini e imprese


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sia molto importante far parte di un gruppo politico dove vengono assegnati regolamenti e direttive e si possono presentare emendamenti in tutte le fasi del processo legislativo. Consideriamo l’opzione dei non iscritti come temporanea, al momento non si sono verificate le condizioni politiche per la creazione di un gruppo nuovo o per il nostro ingresso in uno già esistente, ma il dialogo con le altre forze politiche europee continua. L’elezione di Fabio Massimo Castaldo a vicepresidente del Parlamento europeo e l’incontro con il Presidente designato della Commissione europea Ursula Von der Leyen sono buoni segnali che dimostrano che il Movimento 5 Stelle in Europa è rispettato e apprezzato. Siamo fiduciosi». Per le piccole e micro imprese italiane diventa sempre più vitale accedere a bandi e agevolazioni previsti dai piani di sviluppo europeo, tagliati spesso a misura di grandi imprese capaci di investire in ricerca e sviluppo e muovere i propri rappresentanti in modo compatto. Come si relazionerà con i suoi colleghi italiani e come intende sostenere il nostro tessuto produttivo? «Uno dei più grandi errori commessi finora dalla nostra classe dirigente è quello di non aver mai fatto sistema all’estero. A Bruxelles destra e sinistra si sono sempre divise e non hanno mai portato nessuno successo concreto per l’Italia, questo approccio è il contrario di quello che facciamo noi. Proprio perché è una forza pragmatica e post-ideologica il Movimento 5 Stelle dialoga con tutti e vota tutti i provvedimenti che fanno l’interesse dell’Italia e delle nostre imprese a prescindere da chi li abbia presentati. Per quanto riguarda le piccole imprese lavoreremo su due grandi fronti. Innanzitutto, dobbiamo cambiare il contesto nella quale agisce l’impresa. Se

l’economia è bloccata, se manca l’ossigeno degli investimenti, allora difficilmente raccoglieremo frutti. Ecco perché a Bruxelles lavoreremo per l’esclusione dal calcolo del deficit degli investimenti pubblici produttivi e d’impatto sociale in istruzione, ricerca, sanità, sicurezza, infrastrutture. L’austerity va superata, questo aiuterà tutti i settori a crescere perché l’indotto ne beneficerà. Inoltre, quando si dovranno definire gli accordi inter istituzionali su tre importanti programmi europei, mi riferisco a Mercato Unico, InvestEU e Orizzonte Europa, noi daremo battaglia per assicurare che l’allocazione delle risorse privilegi le piccole imprese. I Paesi del Nord Europa invece vogliono penalizzarle e dirottare i fondi e i supporti amministrativi verso aziende più grandi. Questo per noi è inaccettabile. Vogliamo inoltre potenziare gli strumenti di finanziamento delle PMI e andare oltre al finanziamento tradizionale rappresentato oggi dagli Istituti di credito, come per esempio il crowdfunding che è un modo all’avanguardia di raccogliere denaro per finanziare progetti e imprese attraverso piattaforme online. Infine, io farò parte al Parlamento europeo della Commissione Controllo dei Bilanci, lì mi batterò per controllare che ogni singolo centesimo dei fondi europei non venga sprecato o non venga intercettato dalla criminalità organizzata. Anche così si difendono le nostre imprese e l’economia sana del nostro Paese». Ci sarà anche spazio per combattere il "dumping" fiscale e salariale che crea grandi squilibri tra aziende di diversi paesi membri della UE? «Questo è uno dei punti centrali della nostra battaglia in Europa. E la nostra credibilità nell’affrontare il tema è dimostrata anche dall’approvazione nel decreto Dignità della norma anti-delocalizzazione, ma è l’Europa che deve dare una

risposta forte. Se è una vera Unione bisogna porre fine all’agguerrita concorrenza fiscale fra Paesi che danneggia le nostre piccole imprese. Le multinazionali che lavorano in Italia devono pagare le tasse in Italia come tutte le altre. Inoltre, per quanto riguarda il dumping sociale ricordo che il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che ha nel programma il salario minimo europeo. Salari più bassi nei Paesi dell’est possono creare la tentazione per alcune grandi imprese di delocalizzare la propria attività trasferendola dove il lavoro costa meno. Un salario minimo europeo, rispettoso delle differenze nazionali, sarebbe un deterrente e aiuterebbe anche le nostre imprese a competere in maniera equa nel mercato europeo». Veniamo al nostro territorio. È noto il suo impegno a denunciare e contrastare le infiltrazioni mafiose in particolare nella provincia di Reggio Emilia. Molto rimane ancora da fare. Quali azioni ritiene prioritarie dopo gli arresti di queste settimane? «Sarebbe molto importante, prima di tutto, capire che le mafie stanno distruggendo l'economia sana, perché le imprese condotte da mafiosi hanno un vantaggio competitivo che quelle sane non hanno. I mafiosi possono sfruttare i dipendenti, tanto nessuno avrà il coraggio di rivolgersi ai sindacati, possono contare su tanto denaro liquido provento di attività illecite: a causa di questa concorrenza sleale le imprese sane si trovano costrette a chiudere. Un'altra azione fondamentale sarebbe quella di dare messaggi chiari e univoci. Ci sono associazioni di categoria che a parole condannano le mafie e 'lottano' per la legalità e poi nei fatti tengono persone che hanno ricevuto interdittive antimafia nel consiglio direttivo».

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Un'Europa a misura di micro e piccola impresa Il manifesto di Confartigianato Imprese per i candidati alle elezioni europee

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scono all'occupazione, alla coesione sociale, alla qualità della vita, offrono un contributo sostanziale all’economia e alla società europea. L'Europa sarà in grado di affrontare le sfide future e aumentare il livello di benessere, crescita e occupazione solo con MPMI prospere. Le nostre imprese sono 23,8 Milioni di artigiani e mpmi più che disposte a generano il 67% dei posti di contribuire a un'Europa lavoro e creano quasi il 60% del più forte, ma possono valore aggiunto nell’UE farlo solo se rimangono competitive, se possono innovare e sfruttare le opportunità del mercato e quelle offerte dalla digitalizzazione e dall'economia 67% dei posti di lavoro e creano circolare. I decisori europei devono quasi il 60% del valore aggiunto agire a sostegno dell’artigianato nell'Unione europea. Contribuie mpmi per un'Europa più forte. Le micro, piccole e medie imprese e le imprese artigiane sono la spina dorsale dell'economia e della società europea. I 23,8 milioni di MPMI generano il

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e delle MPMI, consentendo loro di investire e creare posti di lavoro. Le micro, piccole e medie imprese chiedono un approccio politico coerente che migliori le condizioni generali per la gestione della loro impresa.


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Artigianato e MPMI in Europa

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’artigianato e le MPMI costituiscono la spina dorsale dell’economia, fornendo servizi e prodotti locali per la vita quotidiana dei cittadini. Sono il panettiere dietro l’angolo, la start-up high tech che guida l’innovazione e crea nuovi posti di lavoro, il rinomato ristorante di famiglia, il programmatore informatico, il restauratore di beni culturali, lo stilista e il sarto, il meccanico di fiducia e il designer artigiano, la cui qualità dei prodotti richiama persone anche da lontano. Le MPMI svolgono un ruolo decisivo anche per la coesione sociale a livello locale e regionale e sono al centro del «Modello di Welfare Sociale Europeo». Chi le guida, infatti, è più interessato allo sviluppo a lungo termine dell’impresa e dell’economia locale, piuttosto che ai profitti a breve termine e all’incremento del fatturato. Inoltre, l’artigianato e le MPMI sono da sempre motore dello sviluppo culturale e svolgono un ruolo importante nella conservazione di patrimonio, valori e competenze , oltre che nella guida verso cambiamenti sostenibili. A questo si aggiunge il ruolo chiave svolto nella formazione sul posto di lavoro, fondamentale per favorire la transizione dall’istruzione all’occu-

pazione e garantire una forza lavoro qualificata, soprattutto in tempi in cui il tasso di disoccupazione giovanile è alto e persistono carenze e disallineamento delle competenze. Proprio per superare tale disallineamento tra i profili in uscita dai percorsi di istruzione e formazione e le professionalità richieste dalle imprese è necessario proseguire con misure a favore dell’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, tra le quali Garanzia Giovani. Negli ultimi anni, i politici a tutti i livelli hanno riconosciuto sempre di più l’importante ruolo delle MPMI e dell’artigianato nella società europea e hanno compreso che hanno esigenze diverse rispetto alle grandi imprese. Tuttavia, nuovi approcci per riconoscere queste differenze, come il principio “Pensa innanzitutto al piccolo’’ e gli impegni assunti nello Small Business Act non sono diventati ancora realtà. Mancano ancora azioni specifiche per le PMI e noi chiediamo un cambiamento.

Le mpmi rappresentano il 99,8% delle imprese europee il 93% delle imprese in Europa ha meno di 10 dipendenti

Tra il 2013 e il 2016 il tasso di occupazione delle mpmi è cresciuto di circa il doppio rispetto all’intera economia

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Le proposte di in Europa

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onfartigianato Imprese, grazie alla presenza di una sede a Bruxelles monitora l’attività dell’Unione Europea e offre informazioni e consulenza sugli strumenti messi a disposizione dall’Europa. Inoltre è presente e opera a livello europeo nelle seguenti organizzazioni: SME United (già UEAPME) È l’organizzazione che rappresenta l’artigianato, i mestieri e le MPMI dell’UE. Dal 1991 dà voce a 12 milioni di

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MPMI in tutta Europa, anche in qualità di organizzazione imprenditoriale europea riconosciuta e Partner Sociale. Confartigianato è uno dei membri fondatori ed esprime un Vice-Presidente con delega per le Politiche di Impresa. SBS – Small Business Standards SBS è l’organismo europeo (Associazione non profit) supportato dalla CE del quale Confartigianato è membro fondatore dall’ottobre 2013. SBS rappresenta e difende gli interessi delle MPMI nei processi di

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standardizzazione a livello europeo e internazionale. Confartigianato esprime un suo rappresentante nel Board e 3 Imprenditori nei diversi Working Group. CESE (Comitato economico e sociale europeo) Rappresentante Confartigianato nel gruppo I – datori di lavoro.


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10 proposte 5 anni per agire L'artigianato e le MPMI in Europa chiedono: Una società più imprenditoriale Una politica europea per l'artigianato e le MPMI richiede un approccio complessivo che tenga conto di tutti gli aspetti politici e dell'impatto delle nuove norme. Tale politica dovrebbe essere rivolta a tutte le MPMI, tenendo conto della loro diversità per quanto riguarda la tipologia, il settore e il posizionamento nella catena del valore. Dovrebbe anche riguardare l'intero ciclo di vita di una MPMI, dalla creazione allo sviluppo, fino al trasferimento o alla seconda opportunità

Riforme del lavoro e dei sistemi di protezione sociale L'artigianato e le MPMI sono la principale fonte di posti di lavoro. Tuttavia, per garantire progresso economico e sociale, hanno bisogno di mercati del lavoro ben funzionanti e di sistemi previdenziali ben concepiti. Vanno sostenuti processi di riforma nel campo delle politiche dell'occupazione, del lavoro e dei sistemi di protezione sociale per mantenere la crescita, l'occupazione e la competitività e garantire la sostenibilità dei sistemi previdenziali. Guardare al mondo delle imprese dalla prospettiva delle MPMI consente di individuare i driver in grado di stimolare la crescita, partendo da una dimensione prossima alla vita quotidiana, e di valorizzare uno spirito imprenditoriale che genera opportunità di sviluppo e lavoro in linea con i cambiamenti sociali, l’evoluzione del mercato e una dimensione più sostenibile dell’Europa.

Le richieste di Confartigianato • • • •

la revisione e il rafforzamento dello Small Business Act (SBA), per garantire un'efficace politica europea a favore delle MPMI, rendendolo una disposizione cogente lo sviluppo di una politica per le MPMI basata su fatti concreti, in linea con una migliore regolamentazione, con il principio «Pensa Innanzitutto al Piccolo» e all’applicazione del test MPMI lo sviluppo di un Piano d’azione per le MPMI e di un’agenda politica coerente a favore delle MPMI sia a livello nazionale che europeo la prosecuzione del processo REFIT per rendere la legislazione dell’UE più semplice e meno costosa.

Le richieste di Confartigianato • • • •

il pieno coinvolgimento delle parti sociali nelle riforme del lavoro e della protezione sociale a tutti i livelli, nel rispetto della loro autonomia e del principio di sussidiarietà la garanzia di transizioni eque tra le diverse situazioni occupazionali, compreso il lavoro autonomo la garanzia dell'accesso degli imprenditori alla protezione sociale l’adeguamento della legislazione del lavoro a tutti i livelli, per contribuire a una rinnovata flessibilità e sicurezza per i datori di lavoro e i lavoratori, al fine di contrastare fenomeni di dumping sociale.

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Personale Qualificato Le MPMI soffrono la mancanza di personale qualificato, a causa del disallineamento tra le competenze richieste e quelle offerte, della diminuzione e dell'invecchiamento della forza lavoro e dell'evoluzione della domanda di manodopera. La maggior parte delle MPMI richiede qualifiche con un buon equilibrio tra competenze generali, tecniche e trasversali, che sono acquisite tramite l’istruzione e la formazione professionale (IFP), un maggiore apprendimento sul posto di lavoro e l’apprendistato. Infatti, l’integrazione tra sistema educativo e mondo del lavoro rappresenta la più efficace politica per affrontare l’urgenza della disoccupazione. La formazione all'imprenditoria è di massima importanza e dovrebbe cominciare fin dai giovani per far crescere futuri imprenditori e lavoratori con spirito di iniziativa.

Sostegno alla Digitalizzazione Cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione richiede un cambiamento di mentalità all'interno delle MPMI e uno spazio per lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e modelli di business. L’Unione Europea deve essere pronta a giocare la scommessa dell’investimento nell’accompagnamento digitale delle MPMI, facendone uno degli assi portanti delle politiche per la competitività del mercato unico nel contesto globale.

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Le richieste di Confartigianato • • • • • •

aumentare le competenze di base e trasversali in tutta Europa attraverso maggiori investimenti in istruzione, formazione professionale e apprendistato, anche duale promuovere la formazione continua per migliorare la competitività e l’occupabilità sostenere l’acquisizione di competenze digitali per tutti, compresi gli imprenditori stimolare la mobilità transfrontaliera per gli studenti dell’istruzione e formazione professionale (IFP) e le MPMI facilitare l’accesso al mercato del lavoro dell’UE da parte di cittadini di paesi terzi attraverso la revisione della direttiva sulla blue card sostenere i programmi d’istruzione, formazione e consulenza per gli imprenditori, in collaborazione con le organizzazioni imprenditoriali, e lo scambio di best practice

Le richieste di Confartigianato • • • •

un quadro giuridico abilitante, flessibile e a prova di futuro per i pionieri digitali, e che garantisca equità, trasparenza e parità di condizioni per tutte le imprese la parità di accesso ai dati per le MPMI, investimenti nella cybersecurity e un maggiore impiego dell’intelligenza artificiale un ambiente favorevole che garantisca il giusto livello di sviluppo delle competenze, supporto finanziario, sviluppo delle capacità, infrastrutture adeguate e standardizzazione il supporto alla creazione di un Centro di Conoscenza Digitale per consentire alle MPMI e alle loro strutture di supporto di accedere a informazioni accurate, scambiarsi buone pratiche e apprendere attraverso programmi di sostegno.


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Finanziamenti per innovare e investire Il rafforzamento dell'innovazione e degli investimenti è fondamentale per un'economia europea solida. Le MPMI dipendono ancora molto dai prestiti bancari e hanno sempre più bisogno anche di altre forme di finanziamento per realizzare progetti. Pertanto, devono esser individuati strumenti finanziari nuovi e politiche di accompagnamento a misura di MPMI, che sappiano intercettare i mercati dei capitali di rischio, delle azioni e delle obbligazioni, diventando più attraenti per gli investitori. Le garanzie per i prestiti, gli strumenti mezzanini e la cartolarizzazione si sono dimostrati gli strumenti più efficaci per il sostegno pubblico al finanziamento delle MPMI. Allo stesso tempo i regolamenti bancari devono favorire la finanziabilità delle MPMI, piuttosto che ostacolarla, e il sistema dovrebbe essere orientato all’adozione di criteri di proporzionalità.

Misure per un'Europa più sostenibile e circolare Generalmente, anche nei settori tradizionali, le MPMI hanno un impatto minore sull’ambiente e sull’ecosistema e alcune di esse sono già campioni di sostenibilità, ad esempio nel settore della generazione energetica diffusa e dell'eco-innovazione. Tuttavia, la maggior parte delle MPMI può ancora migliorare e ha molto potenziale per diventare ancora più sostenibile. In Italia sono più di 865.000 le imprese manifatturiere, del recupero e del riciclo di ogni ordine, grado e dimensione interessate da processi dell’economia circolare. Di queste più del 60% sono imprese artigiane. L’Italia è ai primi posti in Europa anche per occupati in economia circolare: nel settore lavora il 2,1% degli occupati di tutti i settori, valore superiore alla media UE e davanti a Spagna, Regno Unito, Francia e Germania. Competitività del mercato unico nel contesto globale.

Le richieste di Confartigianato • • • •

regolamenti bancari che incentivino il prestito alle MPMI e non creino barriere per strutture bancarie locali a vocazione territoriale e non commerciali il sostegno a forme alternative di finanziamento, come le piattaforme di prestito e gli investimenti di massa, per offrire nuove possibilità di finanziamento all'innovazione più rischiosa e a progetti di investimento nuovi strumenti finanziari nell'ambito del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, focalizzati sull'innovazione e gli investimenti fornendo garanzie per i prestiti a lungo termine e finanziamenti mezzanini per progetti più rischiosi la promozione di investimenti pubblici produttivi con nuovi programmi europei, attraverso regole fiscali che supportino gli investimenti piuttosto che i consumi.

Le richieste di Confartigianato • • • •

l'eliminazione di tutte le barriere “non tecnologiche” che ostacolano l'accesso delle MPMI all'economia circolare la condivisone di una strategia pluriennale completa di obiettivi e di strumenti concreti (fiscalità premianti, sostegno all'eco-innovazione, etc.), in grado di sostenere la transizione delle imprese ai principi dell’economia circolare l'introduzione di misure e strumenti specifici a livello UE per promuovere l'eco-innovazione nelle MPMI un mercato unico dell'energia, che lasci più spazio alla produzione decentrata di energia da parte delle MPMI in maniera da ridurne i prezzi, combattere i cambiamenti climatici e diminuire la dipendenza energetica dell'UE.

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SPECIALE ELEZIONI EUROPEE

Supporto all'Internazionalizzazione L'artigianato e le MPMI non beneficiano ancora a pieno delle opportunità del mercato globale. Pertanto, gli accordi commerciali internazionali devono tenere maggiormente conto delle caratteristiche specifiche delle MPMI e l‘UE dovrebbe agevolare le loro attività sui mercati internazionali. Questo diventerà fondamentale per le relazioni con il Regno Unito dopo la Brexit. Il mercato interno costituisce inoltre la prima palestra dove le MPMI possono esercitarsi e commercializzare fuori dai propri confini nazionali. Parimenti, deve essere avviata una politica efficace per la piena valorizzazione dei prodotti europei, garantendo, con l’indicazione di origine, l’affermazione delle specificità che caratterizzano le distinte produzioni nazionali.

Un mercato in cui giocare alla pari L'artigianato e le MPMI incontrano ancora squilibri rispetto agli operatori economici più potenti del mercato. Pur facendo riferimento alla politica di concorrenza dell'UE, le norme attuali non sono adatte ad affrontare le pratiche sleali nelle relazioni tra imprese. Le MPMI, inoltre, risentono della disparità nell'attuazione e nell'applicazione della legislazione UE nei diversi Stati membri. Giocare alla pari vuol dire incentivare l’inclusione delle MPMI nelle procedure di aggiudicazione degli appalti, perché ciò, oltre a contribuire alla creazione di nuove opportunità di sviluppo dell’economia, consente una maggiore vicinanza ai cittadini europei e alle loro esigenze, attraverso la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture di prossimità, l’affermazione della filiera corta e del Km. 0 per garantire politiche più efficaci di contrasto all’inquinamento e sostenibilità ambientale.

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Le richieste di Confartigianato • • • • • •

adottare a livello europeo una normativa che, attraverso l’indicazione di origine dei prodotti (MADE IN), ne valorizzi le specificità e favorisca la scelta consapevole del consumatore definire politiche europee per l’internazionalizzazione a dimensione di piccola impresa in termini di costi e oneri prevedere una sezione dedicata alle MPMI negli accordi commerciali internazionali, misure di protezione degli investimenti e di difesa commerciale a prezzi accessibili progettare le future relazioni con il Regno Unito per consentire alle MPMI di proseguire o sviluppare relazioni commerciali valutare l'impatto degli accordi commerciali sulle MPMI attive a livello locale, tenendone conto durante i processi negoziali promuovere il rafforzamento e le capacità di supporto all’internazionalizzazione delle organizzazioni di MPMI.

Le richieste di Confartigianato • • • • • •

un giusto equilibrio tra gli interessi delle MPMI e quelli delle altre parti interessate, in particolare nel rispetto della libertà d'impresa un'iniziativa legislativa per contrastare le pratiche commerciali sleali e disposizioni in materia di relazioni fra imprese misure per ridurre i ritardi di pagamento, compresa una maggiore applicazione della legislazione vigente un migliore equilibrio tra l'accesso ai mercati e la concorrenza, che consenta alle imprese di beneficiare di vantaggi competitivi, creando condizioni di parità per quanto riguarda il distacco dei lavoratori e la libertà di stabilimento la creazione di un regime fiscale armonizzato che garantisca che tutti gli operatori economici, indipendentemente dalle dimensioni e dalla ubicazione, paghino la loro congrua parte di imposte l’inclusione delle MPMI nelle procedure d’appalto.


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Reale implementazione del Mercato Unico Le MPI mettono sempre più in discussione l'equilibrio tra costi e benefici derivanti dal Mercato Unico. Le norme esistenti non sono attuate e applicate in misura sufficiente. Le norme armonizzate sono poste al massimo livello di protezione dei consumatori e dell'ambiente, trasformando l'Europa in un'isola a livello globale. Inoltre, la proliferazione e sovrapposizione di norme a livello nazionale creano oneri superflui per le MPMI e aggiungono differenze normative tra gli Stati membri, aumentando il numero di barriere all'ingresso per le MPMI.

Le richieste di Confartigianato • • • • • •

• • •

Un'Europa più vicina L’applicazione del principio “Pensa Innanzitutto al Piccolo” richiede una comprensione completa delle capacità delle PMI di rispondere alle regole, e perciò anche un’attenzione specifica durante la valutazione d’impatto. Inoltre, la politica dell'UE dovrebbe rispettare il principio di sussidiarietà e basarsi su un reale valore aggiunto. Tale better regulation può essere raggiunta attraverso un dialogo globale e trasparente tra i legislatori europei e le organizzazioni delle MPMI.

attuare e applicare in modo tempestivo, corretto e completo la legislazione e le decisioni europee in tutti gli Stati membri assicurare una cooperazione effettiva tra tutti gli Stati membri per garantire l'esecuzione transfrontaliera delle sentenze e delle sanzioni sanzionare l’attività di gold plating a livello nazionale per evitare ulteriori barriere e oneri ridurre le barriere all'interno del mercato unico, che ostacolano la crescita delle MPMI, come i diversi sistemi fiscali, le norme in materia di protezione dei diritti di proprietà intellettuale e gli standard normativi creare le condizioni per evitare fenomeni più o meno trasparenti di dumping fiscale, lesivi del principio della libera concorrenza sul mercato unico realizzare un compiuto processo di armonizzazione normativa all’interno dell’UE attraverso la realizzazione di un sistema IVA definitivo in cui tutti gli Stati membri siano vincolati dalle stesse norme e godano di pari libertà nella definizione delle aliquote, superando l’attuale frammentazione del mercato unico concedere agli Stati membri maggior flessibilità nella fissazione delle aliquote IVA, prevedendo per una serie di beni e servizi la non possibilità di godere di aliquote ridotte avviare politiche fiscali volte a ridurre i “costi di conformità” - determinati dalla complessità e diversità delle norme in vigore nei singoli Stati membri in materia di obblighi IVA per le imprese che operano a livello transfrontaliero prevedere, per competere alla pari, l’adozione di regimi speciali IVA per le piccole imprese per semplificare gli adempimenti

Le richieste di Confartigianato • • • •

una pianificazione delle consultazioni pubbliche e della raccolta di dati in collaborazione con le organizzazioni di PMI la realizzazione di schede informative sintetiche per ogni consultazione, tradotte in tutte le lingue e comprendenti una breve descrizione del contesto, dell'iniziativa proposta, di quanto incide sulle MPMI e sull'impatto previsto l’utilizzo di fondi europei per rafforzare la capacità delle organizzazioni dell'artigianato e delle MPMI di partecipare al processo di adattamento dell'Unione europea la differenziazione nell’ambito delle consultazioni pubbliche tra il numero elevato dei contributi dei singoli e le risposte coordinate da parte delle grandi organizzazioni rappresentative.

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CATEGORIA SINDACALE DELIBERA SU TRE RIGHE ASSOCIATIVA

Verbale n. 2/2019 del 30 aprile 2019 Il giorno 30 aprile 2019 alle ore 20.30, si è riunito il Consiglio Direttivo Generale di LAPAM – CONFARTIGIANATO IMPRESE, regolarmente convocato, in Modena, presso la Sala Prampolini della Sede Centrale, in Via Emilia Ovest, 775, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1.Lettura ed approvazione del Verbale Precedente; 2. Comunicazioni del Presidente; 3. Approvazione Bilancio Consuntivo 2018; 4. Presentazione Bilancio del Capitale Intellettuale 2018; 5. Aggiornamento elezioni amministrative 2019; 6. Sessantennale Lapam: eventi e attività; 7.Varie ed eventuali. OMISSIS…Dopo l’approvazione del verbale del consiglio precedente, si passa al secondo punto all'ordine del giorno: OMISSIS… si passa al terzo punto all'ordine del giorno: Approvazione Bilancio consuntivo

2018: Il Presidente passa la parola al Dott. Raimondi, sindaco revisore dei conti. Osserva che la gestione dell’attività dell’associazione è stata oculata e attenta e vi è continuità d’impresa. I dati del Bilancio consuntivo infatti 2018 mettono in evidenza miglioramenti su tutti gli indici patrimoniali ed economici del Gruppo ...OMISSIS... Buoni gli indici di liquidità, con l’indice Corrente che migliora e si mantiene ampiamente sopra a 1, denotando un adeguato grado di liquidità. La posizione finanziaria netta migliora sensibilmente OMISSIS...Riguardo ai dati economici, i ricavi crescono del 2% OMISSIS… Altro dato positivo è il miglioramento del margine operativo post costo del personale.. OMISSIS Migliora anche il margine operativo post costi operativi... OMISSIS… Il Presidente Generale pone a votazione palese

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il Bilancio di previsione che viene approvato all’unanimità. OMISSIS… Non essendoci altro all'ordine del giorno e non chiedendo alcuno la parola alle varie ed eventuali, il Presidente, dopo aver ringraziato tutti i presenti, alle ore 22.50 scioglie la seduta.

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CATEGORIA SINDACALE SU TRE RIGHE

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