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RICCARDO BANFI DIAMANTE CENTRO MEDICO FISIOTERAPICO

Rinnovare e innovare. La volontà è quella di rivolgersi anche alle generazioni più giovani per Riccardo Banfi e la sua socia Paola Piacentini, gestori del “Centro Medico Fisioterapico Riabilitativo Diamante”, con sede a Pavullo, sempre però mantenendo fisso l’obiettivo: garantire salute e massimo benessere fisico ai propri clienti tramite la prevenzione e la riabilitazione. Per raggiungere questo target, i due titolari si affidano alla qualità. Ricerca e innovazione, professionalità dei collaboratori, qualità e tempestività del servizio: il centro vanta un continuo sviluppo e un aggiornamento sia degli strumenti a disposizione che del proprio personale. Grazie a una consolidata esperienza degli operatori che vi lavorano, il centro può garantire un servizio professionale e di qualità con una considerazione olistica dei bisogni dei propri pazienti garantendo a tutti la possibilità di mantenere una buona efficienza fisica ed una qualità della vità ottimale. L’obiettivo, infatti, è quello di offrire il meglio della cura nel campo della riabilitazione e non solo. Il “Diamante” sta investendo per rinnovare e incrementare le attrezzature del centro per quanto riguarda gli aspetti di fisioterapia e riabilitazione. Il loro impegno si applica anche ad ambiti extra aziendali: la partecipazione a manifestazioni sportive, eventi settoriali e iniziative di vario genere, rappresenta per loro un’occasione di espansione della clientela. Uno dei motivi, questo, per cui Riccardo ha deciso di iscriversi al Premio Giovani: «Credo che sia un’ottima opportunità di visibilità e di confronto con altre aziende. Ne ho parlato in azienda e abbiamo deciso di iscriverci perché la riteniamo una buonissima iniziativa sotto tanti punti di vista» ha specificato Riccardo. Servire il territorio, uscendo dalla struttura per aiutare tutta la cittadinanza. Questa è la filosofia dell’attività: ser- vire e garantire la salute a tutti, non soltanto nel territorio di Pavullo ma in tutta l’area del Frignano. Il miglioramento, la formazione professionale costante sono fattori imprescindibili nell’idea di impresa di Riccardo: valori che riflette quotidianamente nel “Centro Medico Fisioterapico Riabilitativo”.

DANNY

PINCA EDIL PINCA ma senza farlo rinunciare alla qualità del servizio, del prodotto e del risultato finale. La rivalutazione in un’economia sostenibile per il comparto delle costruzioni rappresenta un punto fermo per rinnovare la gestione degli immobili energeticamente parlando, per costruire in modo sostenibile e ad alta efficienza energetica, applicando metodologie diverse dal tradizionale, impiegando materiali riciclabili e duraturi nel tempo. Mettere la tecnologia al servizio della casa è lo slogan della filosofia imprenditoriale. La sfida per il futuro è sicuramente rispettare la riduzione della CO2 entro il 2030: uno dei tanti progetti in cantiere è realizzare case passive, per cui l’attività sta lavorando alacremente. La “Edil Pinca” sta implementando l’utilizzo di metodi innovativi per la gestione del cantiere, facendolo diventare un cantiere 4.0, con l’utilizzo di appositi programmi per la digitalizzazione e fotogrammetria in 3D. Sono stati sviluppati sistemi costruttivi innovativi che, assieme ai macchinari tecnologicamente avanzati, permettono di portare a termine con successo ogni tipo di opera edile. Il risparmio energetico è un fattore imprescindibile: l’azienda si è specializzata nell’utilizzo dei migliori materiali e tecniche per la riqualificazione energetica dell’edificio. Il futuro, per la “Edil Pinca”, è già cominciato: bisogna rimanere al passo con i tempi, salvaguardando il pianeta e cercando di essere innovativi anche nell’edilizia, guardando il futuro del settore a lungo termine, adottando tecniche e costruzioni che, anche a distanza di tempo, garantiscano affidabilità e qualità.

«Anche una giovane mamma, se ha passione, desiderio e volontà, può avviare e gestire un’impresa». La storia di “Enantico” si intreccia con la storia di una madre, giovane, classe 1993, e di un periodo, quello della pandemia, che per lei ha rappresentato un’opportunità. Laureata in farmacia, Valeria Aveta ha iniziato a lavorare in una farmacia mirandolese. Dopo essere rimasta incinta però ha dovuto licenziarsi. In questo periodo, la sua passione per il vino e per la sfera dell’enoteca le hanno suggerito l’idea: avviare un’attività che le permettesse anche di conciliare gli impegni familiari. Insieme con il marito, hanno deciso di aprire un sito internet e da gennaio 2023 è cominciata la loro attività nel mondo dell’enoteca. L’obiettivo è valorizzare piccole cantine vitivinicole presenti sul territorio nazionale (Emilia-Romagna in particolare), cercando di dimostrare che molto spesso le piccole realtà possono eguagliare o addirittura superare in termini di qualità i grandi nomi a livello mondiale. “Enantico” acquista vini dalle cantine magari meno rinomate sul panorama territoriale, rivendendole sul territorio nazionale e non. Spesso e volentieri i consumatori tendono a cercare sempre i grandi nomi, le grandi cantine e i prodotti più rinomati. La filosofia di “Enantico” è cercare di dare visibilità, popolarità e promuovere le piccole attività a conduzione familiare, proponendo queste realtà a nuovi potenziali acquirenti, aiutando così questa tipologia di aziende ad aumentare maggiormente il loro business. L’obiettivo che Valeria si è prefissata è espandere i propri confini di vendita: l’attività è molto giovane, non ha ancora compiuto un anno di età, ma il mirino è puntato non solo sull’Italia, ma anche e soprattutto sull’estero. Al momento possono fare affidamento su un negozio a Mirandola, adibito a magazzino, per gestire gli ordini e tutto il lavoro, ma presto puntano ad aprire uno spazio anche a Modena, in una zona più centrale, per aumentare visibilità e promuovere maggiormente il proprio brand. Vendere in tutto il mondo permetterebbe di far conoscere il vino, uno dei prodotti tipici ed eccellenti del nostro territorio, a un numero potenzialmente infinito di acquirenti. Non si tratta soltanto di esportare un prodotto, quanto di far conoscere su scala mondiale la cultura, le tradizioni, le eccellenze di una terra che in termini di food&beverage sa regalare grandi emozioni.

Nasce per necessità, ma si sviluppa e si espande per qualità e competenza. L’azienda “Fiorentini” affonda le sue radici e si intreccia con la storia del suo fondatore, Matteo Salvatori. “Fiorentini”, in onore della bisnonna di Matteo Teresa Fiorentini, nasce nel 2013 per una vera e propria necessità. Alla moglie di Matteo viene diagnosticato il “Lupus”, una patologia cronica autoimmune di cui il glutine è uno degli agenti scatenanti. Per questo Matteo ha deciso di sviluppare un’azienda in Cile, paese d’origine della moglie, che producesse alimenti per intolleranti al glutine. Da qui ne sono nati prodotti personalizzati, tecnologicamente all’avanguardia, 100% vegetali e adatti a tutte le esigenze di vegani, celiaci e diabetici. Prodotti senza glutine, ma anche biscotti, pizze, focacce, brownies e semilavorati per gelateria (tra le altre cose basi, prodotti per granite). A questo si è aggiunto anche tutto il mondo che ruota attorno al cioccolato: una sorta di “Fabbrica del cioccolato”, con un brand italiano che fosse riconosciuto e riconoscibile nel panorama internazionale. E poi i waffel, oltre ai prodotti pensati per coloro che seguono una dieta chetogenica, cioè basata su una riduzione dei carboidrati alimentari. In cantiere ci sono altri progetti, come la cioccolata calda liquida e gli snacks: l’idea è quella di realizzare delle barrette croccanti e gustose, sempre utilizzando prodotti adeguati a tutte le necessità, ma a disposizione anche di coloro che non soffrono di particolari patologie alimentari. La continua ricerca delle migliori materie prime a cui si somma la cultura italiana nel mondo, hanno permesso di espandere il business attraverso tutto il Sudamerica, grazie alla sede in Cile, e in tutta l’Europa con la sede commerciale in Italia, precisamente a Castelnuovo Rangone. Sono tanti gli obiettivi per il prossimo futuro. Nel 2025

Matteo Salvatori punta a essere presente alla prima fiera internazionale a Dubai, con un occhio particolare alla sostenibilità. “Fiorentini” vuole utilizzare packaging e design pensati al riciclo del prodotto. Inoltre utilizza cacao di origine per le cioccolate calde che proviene da popolazioni che non sfruttano il lavoro infantile, sostenendo in particolare il lavoro femminile. La volontà è espandersi sempre maggiormente, facendo conoscere il prodotto in tutte le sue sfaccettature.

Per vincere in campo tecnologico bisogna pensare in modo differente e anticipare le richieste del mercato con innovazioni rivoluzionarie. È proprio questo lo spirito con cui Marco Righi e Alan Pastorelli hanno fondato Flash Battery nel 2012 (inizialmente Kaitek), partendo da un garage e trasformandosi oggi in uno dei principali player europei nella produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici. Tutto è nato dalla passione per l’elettronica: nel 2009 Righi si imbatté nelle prime batterie al litio provenienti dalla Cina. Il potenziale era alto, ma prestazioni e affidabilità lasciavano a desiderare: il problema risiedeva nel controllo di gestione che l’elettronica faceva su queste batterie, obsoleto e dannoso per le celle. Per verificare la sua teoria, Marco coinvolse l’amico Alan e il garage di casa si trasformò in un vero e proprio laboratorio di ricerca. Insieme, progettarono il proprio rivolu- zionario sistema di gestione delle batterie al litio: riusciva a mantenere le celle bilanciate ed efficienti anche nei pacchi batteria ad alte capacità, conferendo elevata stabilità e ottime prestazioni. Con il nome di Flash Balancing System, è stata proprio questa l’idea innovativa che ha permesso ai due soci fondatori di ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama emergente delle batterie al litio per l’industria. Si tratta di un sistema di bilanciamento delle celle combinato, attivo e passivo, ad alta potenza (20A) che oggi vanta un brevetto nazionale. Proprio il corretto bilanciamento del pacco batteria e la gestione della carica sono tra le funzioni più importanti di un “Battery Management System”, essenziali per garantire efficienza ed elevata capacità per tutto il ciclo vita della batteria. Flash Battery approda così sul mercato industriale con un sistema di gestione delle celle completo, sicuro e affidabile, progettato per fornire un controllo completo e costante di ogni pacco batteria a 360°, garantendo stabilità delle prestazioni nel tempo, lunga vita operativa, tempi di ricarica brevi, autodiagnostica e manutenzione predittiva. Per farlo tutti i dati vengono raccolti e inviati tramite cloud a una piattaforma proprietaria di controllo remoto, il “Flash Data Center”, che tramite l’intelligenza artificiale analizza 24/7 tutti i cicli di carica e scarica delle batterie interconnesse e monitora in tempo reale tutti i parametri della batteria, prevenendo eventuali anomalie prima ancora che si verifichino ed evitando così onerosi fermi macchina. Dal 2012 l’azienda ha studiato oltre 560 modelli di batteria personalizzati, producendo più di 16.000 batterie al litio progettate a misura delle necessità di ogni singola applicazione industriale e dislocate in 54 paesi nel mondo.

Pietro Giacobazzi ha fatto di necessità virtù. La sua vita è improvvisamente cambiata quando nel 2005 gli è stato diagnosticato il diabete di tipo 1: dovendo fare i conti con questa patologia, il suo spirito imprenditoriale si è immediatamente messo all’opera. E così, nel 2021, ha fondato la “GA_P Society”, un’attività che vuole garantire un miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti diabetici. In “GA_P Society” sostengono che i principi semplici e una dieta plant-based possano migliorare la vita delle persone che soffrono di questa patologia. I prodotti targati “GA_P Society” sono specificamente progettati per le persone con diabete e realizzati con ingredienti naturali non OGM, evitando zuccheri aggiunti, dolcificanti artificiali e conservanti. Tutto ciò aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue e a promuovere la salute generale, non solo per le persone con diabete, ma per chiunque stia cercando scelte alimentari più salutari. È lo stesso fondatore di “GA_P Society”, Pietro Giacobazzi, a confermare la bontà e l’efficacia dei prodotti che loro stessi realizzano: «Sono stato in grado di ridurre i farmaci prescritti del 90% - spiega Pietro - e i miei test del sangue non indicano più la presenza di diabete grazie a questi principi». Una scelta di vita più sana, dedicata sì a chi soffre della patologia, ma estesa a chiunque voglia adottare uno stile alimentare più adeguato. È questo il vero obiettivo di Pietro con “GA_P Society”: impegnarsi per diffondere e promuovere la consapevolezza dei benefici dell’alimentazione plant-based per tutti e non solo per i diabetici. Tant’è che Pietro si è impegnato in prima persona anche per presentare uno studio per vendere una dieta per diabetici. Su un campione di 50 persone, di cui 25 sane e l’altra metà patologiche, grazie alla collaborazione con i dottori specializzati della Casa della Salute modenese, si andrebbero a studiare quali effetti benefici produrrebbero determinati tipi di alimentazione sui due gruppi di studio. Si tratterebbe di un progetto pilota, che da Modena, si potrebbe poi estendere e far conoscere su tutto il territorio nazionale coinvolgendo le diverse Asl italiane, aiutando così milioni di persone che ogni giorno devono fare i conti con la patologia del diabete.

Yuliya Synytsya Ricchi

GELATERIA ARTIGIANALE L’ERA GLACIALE

Estate, tempo perfetto per gustarsi un buon gelato. Meglio ancora se consegnato direttamente a domicilio, evitando così code all’ingresso di una gelateria. È l’offerta garantita dalla “Gelateria Artigianale L’era Glaciale” di Marano sul Panaro. Dopo tanti anni in cui ha lavorato come dipendente, Yuliya Synytsya Ricchi nel 2020 ha deciso di rilevare l’attività che già da alcuni anni aveva avviato questa sorta di “consegna a domicilio” del gelato. Il porta a porta si è poi ampliato nel tempo, arrivando a coprire le zone di Marano sul Panaro, Zocca, Pavullo, Castelvetro spingendosi fino a Pozza e Maranello. «Ma chissà quanto inquinerà portando il gelato porta a porta!» potrebbe tuonare qualcuno. Ebbene il problema non si pone, perché per tutti i suoi spostamenti Yuliya Synytsya Ricchi utilizza un veicolo full electric quando partecipa a fiere, feste e quando si reca nelle scuole. Sostenibilità e qualità di prodotto.

Perché il gelato che Yuliya Synytsya Ricchi produce è 100% artigianale, con ingredienti selezionati con cura per garantire al cliente un prodotto buono, gustoso e salutare, senza l’utilizzo delle cosiddette basi. Dopo aver rilevato l’attività ormai tre anni fa, Yuliya Synytsya Ricchi ha deciso di espandere e promuovere la sua gelateria partecipando con il suo stand nelle fiere, nelle sagre e nelle feste di Paese più note. E oltre a questo tipo di manifestazioni, la “Gelateria Artigianale L’era Glaciale” ha fatto tappa anche nelle scuole di paese, per la gioia di alunni e maestre, che hanno potuto così concedersi un attimo di freschezza e assaporare un gelato con i propri gusti preferiti. Un’innovazione apprezzata, che nelle zone limitrofe ha già preso molto piede, tant’è che Yuliya Synytsya Ricchi riceve di giorno in giorno numerosissime richieste anche da comuni più lontani. E il suo obiettivo è cercare, un giorno, di poterli raggiungere: Yuliya Synytsya Ricchi sta cercando di pianificare quotidianamente alcune zone cittadine da poter raggiungere con il suo mezzo elettrico. In questo modo ogni giorno potrebbe portare il gelato nelle case degli abitanti di una determinata area, riuscendo così a coprire anche i comuni più distanti.

Sostenibilità ambientale, nuove strategie commerciali, rinnovamento nel passaggio generazionale, Made in Italy. Sono questi i concetti su cui si fonda l’idea di imprenditoria di Silvia Pecorari, azienda con sede a Modena fondata dal padre nel 1984 insieme con un socio tedesco. Silvia ha fatto il suo ingresso in azienda nel 2014 e 5 anni dopo lei, suo padre e sua madre hanno rilevato le quote del socio. Da quel momento “HANSA TMP” ha optato per un cambio di strategia, puntando forte sul proprio prodotto. L’azienda realizza componenti altamente performanti ed efficienti per applicazioni mobili ed industriali. L’obiettivo principale è ottimizzare l’efficienza dei macchinari, in particolare veicoli industriali, progettando, producendo e distribuendo componenti oleodinamici ad alte prestazioni e sistemi interconnessi con l’elettronica. Per raggiungere questo scopo, l’azienda si basa su un approccio multidimensionale che combina tecnologie avanzate in campo fluidodinamico e strategie intelligenti di gestione dei componenti e di conseguenza dei veicoli. L’obiettivo è diventare il miglior partner per i clienti OEM costruttori di veicoli off-road in termini di valore aggiunto, offrendo un mix vincente di innovazione e tecnologia del prodotto, automazione di processo, team di specialisti e alta qualità totale. Un altro elemento chiave dell’idea imprenditoriale di “HANSA TMP” è la collaborazione con una rete di fornitura locale basata nella hydraulic valley italiana. Grazie al suo modello di business innovativo, l’azienda ha internalizzato le fasi a maggiore valore aggiunto ed ad alta sensibilità di IP, esternalizzando altre fasi presso fornitori partner locali con i quali co-investe nel processo di produzione. Si può quindi dire che il prodotto di “HANSA TMP” racchiuda il meglio della tecnologia di prodotto e di processo che la valley italiana dell’oleodinamica può offrire. Questo modello di business permette di valorizzare il knowhow decennale che questa zona fatta di piccole e medie imprese. L’azienda assembla e testa tutti i componenti ed esporta più del 80% in tutto il mondo, facendo conoscere il Made in Italy come eccellenza in campo oleodinamico ed elettronico. Un’altra caratteristica distintiva di “HANSA TMP” è il suo impegno per la sostenibilità ambientale. L’azienda sviluppa soluzioni che ottimizzano l’uso delle risorse, riducono gli sprechi e migliorano l’efficienza energetica. Con una visione all’avanguardia e un approccio olistico, “HANSA TMP” si pone come leader nell’innovazione nel settore dell’oleodinamica mobile ed industriale.

Una ventata di novità nel campo dell’automotive. La storia di Marco Cipolletta e della sua idea imprenditoriale comincia 8 anni fa. L’idea che ha dato vita a “Icaro” era molto semplice: portare il noleggio auto in maniera sempre più radicata all’interno della mentalità del privato e dell’impresa. «Otto anni fa – racconta Marco – questa modalità veniva ancora percepita come utopia nella mente del cliente. La volontà di possedere un’auto era ancora troppo radicata come filone di pensiero». Da qui è partita la sua sfida: proporre questo cambio di mentalità sul territorio. Sposando il franchising “Autovia”, operante su tutto il territorio nazionale, l’attività ha ricevuto da subito numerosissime richieste. Questo grazie a un prodotto che è in grado di garantire qualità e che sa conciliare tutti quei servizi necessari all’utente che si mette alla guida del mezzo. Il business è cresciuto rapidamente, tant’è che nel giro di tre anni, dal 2017 al 2019, sono stati aperti quattro punti vendita sul territorio: Modena, Carpi, Reggio Emilia e Parma. Il Covid ha leggermente frenato l’attività, ma dopo il periodo pandemico, Marco Cipollotti ha aperto la start up “Icaro”, che si occupa di innovare le soluzioni di noleggio che erano già state avviate con un nuovo prodotto. Un prodotto che segue la mobilità circolare, segue le aziende nello specifico nel tragitto casa-lavoro, e che vuole offrire un prodotto innovativo, tecnologico e sostenibile a disposizione di aziende e privati. Ad oggi il parco macchine conta oltre 100 vetture operanti su tutto il territorio, la maggior parte delle quali in parte ibride e in parte elettriche. L’idea alla base del business è generare un brand di sostenibilità per aziende e privati incentrato sulla Circular Mobility e sul Pay per use delle autovetture, ammortizzando i costi legati al possesso della vettura ed evitando il sovraffollamento della mobilità nei centri cittadini, adattando e gestendo le aziende al reale utilizzo del parco circolante. “Icaro” è attento anche all’aspetto burocratico, cercando di snellirne i processi, rendendoli smart e innovativi per le imprese e arrivare a eliminarli completamente nel prossimo futuro, creando un portale dove le aziende possono registrarsi e avere accesso diretto al loro portafoglio, consentendo alle attività di gestire in autonomia la propria flotta e pagare solo per l’utilizzo che ne fanno. Una grande sfida li attende per il futuro: rendere il noleggio autonomo e creare una soluzione innovativa di guida autonoma, dove, grazie a un applicativo, l’utente riuscirà a spostarsi senza possedere la vettura, riducendo così il costo del guidatore.

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