La Pesca Mosca e Spinning 1/2019 anteprima

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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XIX, n. 7 - Febbraio-Marzo 2019

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Febbraio-Marzo 2019

€ 5,90

Kamchatka Apertura 2019 In attesa del luccio Autocostruzione: lipless Wading in acque lagunari Laghetto: alloctoni a spinning Stampi per le esche siliconiche

Trout Spey IV Bugia Nen Bass invernali Parachute [12 pp.] La canna da mosca 2 Grand Eyvia e Sessera Gaidy’s Mayfly Emerger




FOTO DI ANTONIO NAPOLITANO

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IV TROFEO BUGIA NEN

1 APERTURA 100 TROTE

a cura della redazione

di Renzo Della Valle

Il resoconto della quarta edizione del Trofeo piemontese, vinto da Emiliano Bartolini, e delprimo Salmon Contest di mosche classiche full dressed, vinto da Stefano Tieri. Il memorial Pierangelo Messoriano, per la migliore ninfa, è andato invece a Dennis Alberti.

«I tempi cambiano e le trote pure… Se una volta le trote che ci aspettavano all’apertura erano in gran parte ruspanti e di origine italiana, oggi ci si prospettano salmonidi di varie specie, che solo in minima parte derivano dalle popolazioni ittiche autoctone».

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A POCHI METRI DALLA RIVA. PESCA IN WADING NELLE ACQUE LAGUNARI

GAIDY’S MAYFLY EMERGER

di Gianluca Sulas Nelle lagune e negli stagni l’impiego dei wader consente di pescare in zone molto favorevoli per insidiare la spigola, seguendo alcune facili regole e utilizzando particolari artificiali a seconda delle circostanze ambientali.

Questa emergente di mosca di maggio fu ideata da Charles Gaidy per catturare le difficili trote del Gacka. La versione base è costituita da un corpo in seta gialla rigata di marrone sormontato da fibre di anatra gialle e una hackle di gallo, con fibre di coda di fagiano maschio.

Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016

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Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014

LA CANNA DA MOSCA seconda parte

di Riccardo Turini

Direttore editoriale Giulio Fascetti

di Massimo Magliocco

Direttore responsabile Eugenio Ortali redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning www.youtube.com/user/MoscaeSpinning

Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Pietro Brunelli, Nicolò Catellani, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Massimo Ginanneschi, Aurelijus Liubinas, Massimo Magliocco, Simone Marchetti, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Michele Moro, Armando Quazzo, Federico Renzi, Gianluca Sulas, Riccardo Turini, Gabriele Zingaro

Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it

di Armando Quazzo

Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle, Giorgio Montagna renzo.dellavalle@gmail.com, jomontagna@tiscalinet.it

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl

Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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MOSCA e SPINNING

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Continua l’analisi delle caratteristiche costruttive della canna da mosca, ancora in relazione alle tipologie di carbonio e alle resine utilizzate. Si spiega come e perché stirare una canna e come adattare il lancio al tipo di attrezzo impiegato.

IN ATTESA DEL LUCCIO Aspettando l’apertura del periodo di pesca al luccio, generalmente a partire dal primo di aprile, proponiamo alcune considerazioni da ‘ripassare’ per la sua pesca in fiumi e canali, nonché nei laghi, con vari tipi di artificiali, dai palettati agli shad.


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GRAND EYVIA E SESSERA

ALLOCTONI A SPINNING

PARACHUTE

di Gabriele Zingaro

di Giorgio Montagna

di Federico Renzi

Piemonte e Valle d’Aosta offrono un’innumerevole serie di possibilità per gli amanti della ricerca delle trote alpine; il Grand Eyvia e il Sessera non sono secondi come bellezza a corsi d’acqua più celebri e consentono di muoversi in contesti ambientali spettacolari.

Striped bass, breme, tilapie, lucioperca frequentano ormai abitualmente le nostre acque e sono insidiabili a spinning in diversi laghetti di pesca sportiva garantendo spesso divertenti sessioni di pesca. Ideali quasi sempre sono imitazioni di gamberi e altri piccoli siliconici.

Sviluppatosi agli inizi del Novecento quasi contemporaneamente in Scozia e negli Stati Uniti, il sistema di montaggio parachute ha avuto una rinascita negli anni Settanta e poi varie declinazioni; ai giorni nostri foam e polipropilene lo rendono molto facile e intuitivo.

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GLI STAMPI PER LE ESCHE SILICONICHE

BASS INVERNALI

LIPLESS PER LA TROTA

di Nicolò Catellani

di Simone Marchetti

Esitono quattro tipologie di stampi per colare in proprio gli artificiali in gomma, consentendo di produrre esche di diversa forma e dimensione, dai grandi shad per lucci e siluri fino ai piccoli worm per trote o cavedani.

L’abbassamento delle temperature induce il boccalone a ridurre il suo metabolismo, facendolo spostare nelle zone di acqua più profonda. Per insidiarlo a mosca, occorre adottare tecniche particolari con clouser, gummy minnow piombati, worm e piccoli jig di varia natura.

Nei mesi invernali, la pesca in laghetto trova nei lipless una valida alternativa agli ondulanti, avendo maggiore lanciabilità e velocità di affondamento ridotta, oltre che un movimento molto più ampio e attrattivo, a velocità sia alta che lenta. Una proposta per l’autocostruzione.

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RUBRICHE 04 88 96

di Loris Ferrari

TROUT SPEY DI INIZIO STAGIONE

KAMCHATKA

di Pietro Brunelli

di Aurelijus Liubinas

«Se vi piace affrontare il fiume alla ricerca delle grosse trote di fondovalle o se volete sondare molta acqua senza far fatica per lanciare grosse sommerse o grossi streamer piombati, il trout spey potrebbe essere quello che fa per voi». Un’esauriente panoramica tecnica sullo spey.

All’estremo angolo orientale della Russia, la penisola di Kamchatka è nota per i suoi splendidi king salmon, obiettivo primario di ogni viaggio di pesca in zona, anche se keta, trote e temoli possono rappresentare una valida alternativa.

NOTIZIE SHOW ROOM MERCATINO

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MOSCA e SPINNING

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fish facts

a cura di Marco Sammicheli

è considerato la sesta grande zona di accumulo di rifiuti plastici al mondo. Non c’è costa o spiaggia in cui purtroppo non si trovino buste, bottiglie e piatti di plastica o pezzi di polistirolo, buttati in mare chissà dove e chissà da chi. Noi pescatori sappiamo bene quanta spazzatura troviamo anche nei posti più isolati. Rifiuti che stanno uccidendo il mare. Il marchio Seaspin pubblicherà regolarmente durante l’anno, nei suoi siti in rete, una serie di fotografie per sottolineare il problema. Il progetto fotografico prevede l’utilizzo di artificiali al posto dei pesci che spesso troviamo morti sulle nostre coste o spiagge. In questo modo si intende evidenziare come non solo la natura ma anche la nostra passione di pescatori rischi di essere soffocata dai rifiuti di plastica dispersi in mare. Tutti noi possiamo fare qualcosa per un utilizzo responsabile dei rifiuti di plastica. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle s.r.l., www.seaspin.com, info@seaspin.com APR, www.pescaricreativa.org, info@ pescaricreativa.org

comunicazione obbligatoria per la pesca ricreativa in mare

PROROGA DI VALIDITÀ A TUTTO IL 2019 Come ormai consuetudine, è stata prorogata la validità della Comunicazione obbligatoria per la pesca ricreativa in mare fino a tutto il 2019. La vera notizia sembra essere che, mentre negli ultimi anni la proroga era stata emessa con mesi di ritardo, in questo caso è arrivata con perfetto tempismo, in anticipo sulla scadenza di fine 2018. Un cambio di passo che viene da collegare al dibattito sulle proposte di istituzione di una licenza onerosa e che conferma l’inerzia sulla necessità di inaugurare un nuovo ciclo per dare seguito agli impegni presi per la ricerca scientifica con l’istituzione della Comunicazione. Adesso se non altro il Ministero ha un intero anno per fare quello che era stato annunciato nell’ormai lontano 2010.

obbligo di sbarco di tutte le specie

DIVIETO DI RIGETTO campagna Seaspin e APR di sensibilizzazione ambientale

CONTRO I RIFIUTI DI PLASTICA IN MARE I dati del Ministero dell’Ambiente dicono che ogni anno tra i 10 e i 20 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani. Seaspin e APR Alleanza Pescatori Ricreativi hanno promosso una campagna di sensibilizzazione per evidenziare il problema anche nel mare Mediterraneo, che

Con l’inizio dell’anno è entrato definitivamente in vigore per la pesca commerciale l’obbligo di sbarco di tutte le specie (tranne di quelle soggette a regolamentazione specifica ad esempio specie ICCAT soggette a piani di ricostituzione). Significa che il sottotaglia non può più essere rigettato in mare morto, ma deve essere sbarcato e destinato ad uso diverso da quello alimentare. Questo porta diversi problemi a causa della mancanza di infrastrutture nei porti e di richiesta di mercato. Ma proprio su questi problemi si deve giocare la scommessa introdotta dalla Politica Comune della Pesca nel 2013: ridurre progressivamente le catture indesiderate e sottotaglia attraverso strumenti tecnici che permettano di evitare di pescarli.

ADERISCI AD APR

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MOSCA e SPINNING

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iva.org

ricreat

esca www.p

in omaggio un’esca Mommotti 180 di Seaspin


notizie

una formula vincente che si rinnova

PESCARE SHOW 2019 Il mondo della pesca sportiva e della nautica da diporto si ritrova da sabato 23 a lunedì 25 febbraio 2019 a Pescare Show, il salone internazionale più atteso del settore, organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) nel quartiere fieristico di Vicenza. Immancabile appuntamento con cui si apre la stagione della pesca, la manifestazione prepara un’edizione ricca di sorprese a partire dal layout che si rinnova per fare spazio a un’offerta ancora più completa. Il Padiglione 4, infatti, sarà interamente dedicato alla nautica da pesca e da diporto con Boating Show, ampliato per ospitare una spettacolare esposizione di imbarcazioni dalle prestazioni eccezionali. Nel padiglione con il più alto tasso di tecnologia i visitatori troveranno un ‘salone nel salone’grazie ai brand più rinomati del settore, con i motori di ultima generazione e le dotazioni elettroniche più avanzate con cui equipaggiare i mezzi per la pesca in mare e in acqua dolce. Confermato al padiglione 6 il Fly Fishing World, il paradiso degli amanti della pesca a mosca. Tra gli appuntamenti più attesi le dimostrazioni dal vivo di Fly Tying Experience durante le quali incontrare e vedere all’opera i venti migliori costruttori al mondo di esche artificiali e le prove di lancio del fly fishing organizzate nelle due casting pool, ogni mezz’ora, dalle aziende leader del settore. Grande entusiasmo anche per le attività dedicate ai giovani aspiranti pescatori della Scuola Italiana di Pesca a Mosca (S.I.M.). Il meglio per ogni specialità, dallo spinning alla pesca al colpo, dalla pesca tradizionale al big game e al surf casting, saranno in mostra al Padiglione 7. I principali brand, le scuole più rinomate e le principali associazioni nazionali e internazionali saranno impegnate in dimostrazioni, seminari e presentazioni nello scenografico Acquademo, l’acquario mobile che con i suoi 14 metri di lunghezza è il più grande in Europa. Anche quest’anno sarà allestito il FLW Pro Center con la possibilità di effettuare prove tecniche con i pro staff (testimonial) della Fishing League Worldwide (FLW), che in Italia organizza il campionato di bass fishing. Tra i padiglioni 6 e 7 sarà allestita la Fishing Arena che ospiterà gli incontri con i testimonial internazionali, le premiazioni ufficiali della stagione sportiva appena conclusa, i seminari e i convegni con gli esperti del settore. Il Pescare Shop, tappa irrinunciabile dello shopping sportivo per tutti i gusti e per tutte le tasche, si sposterà nel Padiglione 1 e continuerà anche nel Padiglione 2, dove troveranno spazio alcune interessanti mète del turismo alieutico, dai bacini di pesca della provincia di Vicenza e del Veneto a destinazioni extraeuropee ed esotiche come il Canada e Cuba. Un viaggio nella memoria, invece, quello proposto da Antipes, l’associazione italiana dei collezionisti che nella mostra-mercato dedicata alle antiche attrezzature da pesca ripercorre la storia di questa disciplina sportiva attraverso rarità e curiosità dal mondo. Pescare Show, evento unico nel suo genere in Italia per le aziende, gli operatori professionali e gli appassionati della pesca sportiva e della nautica da diporto, da 20 anni presenta in anteprima le grandi novità dei top brand nazionali ed esteri con dimostrazioni, convegni e incontri di formazione, richiamando i principali produttori, importatori, retailer italiani ed esteri affiancati ad artigiani impegnati in creazioni uniche, oltre ad associazioni, scuole di pesca e visitatori da tutta Italia e d’oltralpe. Secondo il quadro tracciato nella scorsa edizione, il settore coinvolge in Italia 150 aziende della pesca sportiva, circa 1.500 punti vendita specializzati e 15.000 addetti per un giro d’affari stimato attorno ai 350 milioni di euro (dati AC Nielsen). Vede inoltre crescere le community di giovani pescatori sportivi sensibili verso le tematiche della salvaguardia della fauna ittica e della tutela ambientale.

Luca Barosselli

Pier Luigi Lecca

Karim Carloni

Alan Liddle

Marco Clari

Walter Luzi

Giovanni De Pace

Fabio Mauri

Stelio Di Manno

Adriano Mineo

Caroline Emmet

Federico Renzi

Enrico Fantasia

Christopher Reeves

Andrea Gasparini

Stefano Tieri

Matteo Ghizzo

Alex Vallerotonda

David Gourong

Hans van Klinken

www.facebook.com/groups/FlyTyingExperience www.lapescamoscaespinning.it/mosca-blog-news/eventi-mosca/fly-tying-experience-2019


notizie Pescare Show 2019 si prospetta come un’esperienza sempre più coinvolgente per la community degli sportivi e degli operatori professionali del settore per scoprire in anteprima tutte le novità per ogni specialità e vivere appieno la propria passione. Pescare Show è il salone internazionale della pesca sportiva e della nautica da diporto organizzato da Italian Exhibition Group SpA. L’evento, aperto agli operatori del settore e al grande pubblico, ha cadenza annuale ed è giunto alla 20a edizione. Date: da sabato 23 febbraio a lunedì 25 febbraio 2019 Orari: 9.00 - 18.00, lunedì 9.00 - 16.00. Biglietti: intero 17 euro; ridotto 13 euro (acquisto on-line, possessori di regolare licenza di pesca e ragazzi dai 6 ai 12 anni); ridotto 8 euro per gruppi di almeno 20 persone maggiori di 5 anni; gratuito per bambini under 6, persone con disabilità e accompagnatori. Per maggiori informazioni: www.pescareshow.it, info@pescareshow.it, www.facebook.com/pescare.show. un evento internazionale da non perdere spinning ai predatori per la conquista del titolo di campione

DAIWA CLASSIC 2019 Sarà nuovamente il comprensorio della Nuova Parco Laghi, ubicato in una magnifica location appenninica sul versante tosco romagnolo in provincia di Forlì-Cesena, protagonista del Daiwa Classic 2019. I prossimi 6 e 7 aprile la popolarissima manifestazione di pesca ai predatori con esche artificiali tornerà a far parlare di sé con un’avvincente due giorni, con qualche novità rispetto alle precedenti edizioni, in cui centocinquanta pescatori provenienti da tutta Italia si contenderanno l’ambito titolo di Campione e il trofeo emblema di questo evento. Campi gara della competizione, che si preannuncia già essere ai massimi livelli, saranno il lago Pontini e il lago Lungo, in cui la diversità delle specie ittiche presenti si combina col format del Daiwa Classic esclusivamente orientato al no kill. Ai lanciatori verrà assegnato il campo gara con sistema ad estrazione per attribuire gli spot di partenza che i due gruppi di lanciatori si scambieranno nella seconda giornata di pesca. Si gareggerà sia per la classifica individuale che per quella a squadre e al termine della competizione i risultati delle due singole giornate di pesca rispettivamente ottenuti sui due campi gara verranno sommati per determinare la classifica finale e decretare i vincitori. Una particolare attenzione è riservata alla classifica a squadre, che per il suo format riscontra anno dopo anno un crescente interesse, soprattutto per l’affiatato spirito di gruppo con cui viene vissuta. I partecipanti si affronteranno dunque in due sessioni di pesca, entrambe con ben otto rotazioni di settori (questa una delle novità dell’edizione 2019), insidiando tutti i pesci predatori presenti, come trote iridee, fario, lacustri e marmorate, salmerini, lucci, black bass, persici reali e lucioperca. Per i soli salmonidi si disporranno due considerevoli semine, una il giorno antecedente la prima sessione di pesca e la seconda il sabato, nel tardo pomeriggio, al termine della prima giornata di gara. La stesura della classifica finale sarà basata sull’assegnazione di un punteggio a capo differenziato sia per specie catturata che per turno di pesca. Per info e iscrizioni è possibile consultare il sito web dell’associazione organizzatrice Insidefishing (www.insidefishing.it), dove sarà possibile scaricare l’apposita modulistica, oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica info@insidefishing.it.

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MOSCA e SPINNING

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BRANZINO THE CHALLENGE 2019 Branzino the Challenge è l’evento di kayak fishing più atteso dell’anno, con un fortissimo appeal anche verso i pescatori stranieri, in particolare di Spagna, Francia, Isole Canarie e Germania. L’evento, alla sua terza edizione, si terrà dal 3 al 5 maggio in una location di eccellenza: la laguna di Orbetello, target rinomato per gli appassionati della pesca alla spigola, e saprà sicuramente regalare emozioni a non finire con un sorprendente numero di catture e taglie da capogiro come registrato nelle precedenti due edizioni. Le caratteristiche lagune di Ponente e Levante si popoleranno di kayaker per dare vita a un tournament di grande coinvolgimento e sportività, con la base logistica ubicata presso il circolo canottieri locale dove si svolgeranno tutte le attività operative della manifestazione, grazie anche all’allestimento di un’area espositiva dedicata a partner e sponsor che organizzeranno vari momenti dimostrativi. Patrocinato dall’amministrazione comunale di Orbetello e organizzato da Insidefishing e Galaxy Kayaks, Branzino the Challenge si articolerà su tre giornate: venerdì 3 maggio sarà dedicato all’accoglienza e alla registrazione dei partecipanti, assieme alla possibilità di esplorare i campi gara per acquisirne gli spot di riferimento, nonché della cena di gala per l’ufficializzazione dell’apertura dell’evento; sabato e domenica, rispettivamente secondo e terzo giorno di manifestazione, rappresenteranno invece le giornate di competizione, la cui durata giornaliera sarà di sette ore in pesca. Per favorire la partecipazione anche di coloro che sono sprovvisti del kayak di proprietà, l’organizzazione ha previsto la possibilità di noleggiare direttamente in loco uno stock di scafi attrezzati per impegnare la laguna; sarà semplicemente necessario segnalarlo in fase di iscrizione, fino a esaurimento della disponibilità. Grazie ai partner principali Galaxy Kayaks, Old Captain, Garmin Italia, Tubertini, Daiwa, T3 Distribution, Ozone Kayak e Pure Fishing, sarà aumentato rispetto alla scorsa edizione anche il montepremi totale, che oltrepasserà abbondantemente i quindicimila euro in valore complessivo, di cui un’importante componente economica a beneficio del payout per i primi tre classificati. I punteggi conseguiti nelle due sessioni di pesca, al termine della competizione, verranno sommati per determinare le classifiche finali strutturate sia con una lista individuale che con una seconda per team, questi ultimi composti da due pescatori. Il punteggio, come imposto dal regolamento, sarà agganciato alla lunghezza dei pesci catturati, imputando un punto per ogni centimetro con un numero massimo, per ogni giornata, di cinque catture che potranno essere sostituite man mano che si agganceranno spigole più grosse. L’orientamento no kill della manifestazione imporrà il rilascio obbligatorio dei pesci e per facilitarne la rapida rimessa di acqua il termine di verifica della lunghezza si baserà sulle fotografie scattate direttamente dai partecipanti in gara mediante il loro supporto telefonico, con la trasmissione dell’immagine in tempo reale tramite applicazione WhatsApp direttamente al recapito di riferimento degli organizzatori. Sarà possibile iscriversi alla manifestazione esclusivamente tramite registrazione on line, con accesso diretto alla specifica pagina web del sito www.branzinothechallenge.com, dove potranno essere consultate nel dettaglio anche tutte le informazioni inerenti questa edizione.


successo della manifestazione ferrarese, anche grazie ai comparti dello spinning e della mosca

FISHING SHOW ITALIA Fishing Show Italia ha centrato il successo e si è confermato come evento leader nel settore insieme al Carp Italy di Gonzaga; in linea con gli importanti numeri delle ultime edizioni del Carp Show, la manifestazione ha accolto infatti oltre 5000 visitatori tra i padiglioni di Ferrara Fiere e Congressi nel weekend 15-16 dicembre. La scommessa di innovare lo storico Carp Show and Specialist è risultata dunque vincente e in grado di soddisfare le esigenze di un mercato – quello della pesca sportiva – in continua evoluzione e diversificazione. L’offerta dei cento espositori (numero record per la fiera) non si è fermata infatti al solo Carpfishing e Artificiali: tante le aree dedicate al Ledgering, al Feeder & Specialist, agli autocostruttori made in Italy e alle imbarcazioni. Fishing Show Italia ha rafforzato inoltre la sezione dello Spinning rispetto alle passate edizioni e ha dato visibilità e spazio alla disciplina della pesca a mosca. L’inserimento del Fly Fishing ha infatti contribuito a portare in fiera nella due giorni un nuovo target di visitatori e numerosi appassionati. Le dimostrazioni di lancio in vasca hanno attirato l’attenzione dei pescatori e del pubblico, che hanno potuto testare nel weekend le ulti-

me novità, grazie i lanci nelle apposite sezioni dedicate all’outdoor. La presenza dello stand della Polizia Provinciale, con il supporto dei volontari delle varie associazioni, ha inoltre posto l’accento sulla necessità di tutelare la pesca sia attraverso un costante e crescente rispetto delle acque sia con un contrasto al bracconaggio. Nella giornata di sabato 15 ha avuto luogo la cerimonia di consegna degli appositi giubbetti e tesserini numerati ad alcuni operatori, che dopo essere diventate Guardie Giurate Volontarie, entreranno nel coordinamento della Polizia Provinciale iniziando (a partire da domani) a tutelare la pesca attraverso controlli, nonché la divulgazione delle regole e delle norme comportamentali più opportune per rispettare le acque del territorio provinciale. L’obiettivo, dopo il successo di questo appuntamento, è la continua crescita e innovazione, per favorire lo sviluppo di prospettive nuove, in preparazione della prossima edizione nel 2019. Dal 2014 si svolge a Ferrara il tradizionale Contest dell’Autocostruzione Artificiali promosso dal Gruppo Facebook Projecthancrafted, nel quale veri e propri maestri del legno, della gomma, del metallo e delle resine si sfidano ‘a colpi di lures’ per aggiudicarsi i titoli di master italiano per categoria. Nello stand erano presenti opere di oltre 30 costruttori, mentre il consueto laboratorio quest’anno è stato adibito a stampi in gomma e colate di soft bait, patrocinato dal lure builder emergente Marco Bottoni. Per questa edizione i giudici del Contest sono stati Enriko Piola e Michele Grego. Il Contest prevedeva tre categorie di esche: Targa Lipless, Targa Top Water, Targa Minnow. Era inoltre prevista la Targa Project Hancrafted, che decretava il costruttore che più si era contraddistinto nell’ultimo anno. Domenica 16 dicembre si è svolto il workshop con la partecipazione di Cores Resine epossidiche, seguita dalla dimostrazione pratica dei prodotti per mostrarne al pubblico il loro corretto utilizzo nonché le qualità per una finitura impeccabile delle esche artificiali. Sponsor dell’evento: Bardhal, Cores, Rodoero, Auser Lures, Omorol Fishing, Dangerous Lures. Vincitore Targa Lipless e derivati: Fabio Gobbin; Vincitore Targa Minnow e palettati: Manlio Spina; Vincitore Targa Top Water: Marco Caldaro; Vincitore Targa Project HandCrafted: Alessandro Massari.


notizie

in kayak per la conquista del trofeo Città di Orbetello

SEA BASSMASTER MARINE 2018 Gli scorsi 3 e 4 novembre la laguna di Orbetello si è nuovamente animata con i colori di un ‘battaglione’ di kayak; ben 70 i pescatori che si sono cimentati nella ricerca della spigola nel contesto dell’evento Sea Bassmaster Marine ‘Trofeo Città di Orbetello’, patrocinato dall’omonima amministrazione comunale, svoltosi in concomitanza alla territoriale manifestazione enogastronomica Gustatus. Fin dai giorni precedenti l’attenzione era tutta concentrata sulle previsioni del meteo e infatti il vasto fronte di mal tempo che ha perdurato per tutta la settimana si è puntualmente manifestato anche durante l’evento. La manifestazione ha ufficialmente preso il via sabato pomeriggio con l’attività dimostrativa e di avviamento alla navigazione in kayak, completata da uno specifico corso di kayak fishing tenuto dall’esperto Luca Tinacci; grazie ai partner Ozone Kayak e Galaxy Kayaks, sono stati messi a disposizione diversi scafi biposto con i quali gli istruttori hanno accompagnato gli interessati in brevi escursioni di navigazione. Tanta la curiosità da parte dei presenti, guastata purtroppo dal repentino peggioramento del tempo, che ha fatto interrompere un po’ in anticipo questa attività. La domenica mattina è invece stata la volta della competizione di pesca vera e propria, attesissima da tutti i partecipanti tanto che l’affluenza al punto di ritrovo ha fatto registrare presenze abbondantemente prima dell’alba. Le operazioni di preparazione e allestimento dei kayak, sia quelli di proprietà che a noleggio, si sono concentrate in un’area di alaggio adiacente alla sede del ristorante I Pescatori, un punto di riferimento ormai fisso per chi pratica la pesca sportiva in laguna. I kayak, tenuto conto del loro numero, hanno offerto uno spettacolo molto suggestivo animando le acque della laguna con i loro svariati colori e distribuendosi all’orizzonte col passare del tempo. Già dalla prima mezz’ora di pesca si sono registrate svariate catture susseguitesi per tutta la durata della competizione, con un ritmo a cui la laguna di Orbetello ci ha abituati anche in precedenti manifestazioni; infatti se da un lato la pioggia battente e il vento che si rafforzava sempre più hanno esaltato l’attività di caccia delle spigole, dall’altro hanno fortemente aumentato il livello di

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MOSCA e SPINNING

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difficoltà, imponendo ai concorrenti uno sforzo fisico enorme e penalizzandoli in maniera significativa sul tempo residuo di pesca. La competizione ha visto utilizzare esclusivamente esche artificiali; per facilitare l’applicazione del regolamento no kill è stato imposto l’invio della foto della cattura, appoggiata su un’apposita tavola centimetrata, tramite smartphone direttamente agli organizzatori mediante l’applicazione telefonica WhatsApp. Nonostante fossero molti i partecipanti con una profonda conoscenza della laguna, i momenti di difficoltà non sono mancati, a partire dall’individuazione dell’artificiale più idoneo dettato dalle specifiche condizioni, fino alla comprensione del movimento più accattivante e soprattutto della velocità di recupero, aspetto fondamentale per le acque della laguna di Orbetello. Sono stati complessivamente otto i pescatori a realizzare la quota delle cinque catture, ma la maggior parte di questi sono addirittura riusciti a oltrepassarla, sostituendo automaticamente i pesci di minore dimensione con quelli più grandi, tanto che i primi tre classificati si sono giocati il piazzamento per una manciata di centimetri. Il Big Seabass della manifestazione, un esemplare di 56 cm, è stato catturato da Renzo Pacenti, che dopo una prima fulminea partenza ha gestito il recupero di questa preda da vero ‘professionista’. Meno efficaci del solito, in questa occasione, i wtd per la pesca a galla, che hanno invece lasciato spazio ad artificiali come piccoli jerk e shad in gomma, che hanno dato risultati eccezionali sia in prossimità dei banchi d’alghe che nelle zone più aperte, dove esisteva la possibilità di sondare un’ampia superficie d’acqua in minore tempo. Al termine della competizione, considerando il tempo tecnico per stilare la classifica conclusiva, si è dato il via libera alle premiazioni con la presenza delle autorità locali; i prestigiosi premi assegnati, grazie agli sponsor dell’evento Galaxy Kayaks, Ozone Kayak, Raymarine, Edmond Italia, Fassa, Pure Fishing e Maccari Pesca, sono stati estremamente apprezzati, ma l’attenzione, com’è giusto che sia, era tutta focalizzata sul trofeo Città di Orbetello destinato al primo classificato. Sul podio, dunque, è salito aggiudicandosi il terzo piazzamento Leonardo Lapini, seguito al secondo posto da Renzo Pacenti, mentre ha esultato come vincitore assoluto di questa edizione del Sea Bassmaster Marine il bravissimo Alessio Colombo con un’ottima prova in pesca. Il prossimo appuntamento di kayak fishing ad Orbetello, quello più atteso, sarà a maggio con Branzino the Challenge. Per maggiori approfondimenti e informazioni è possibile consultare il sito www.insidefishing.it.

a Viareggio, con tecnica eging

GARA DI PESCA ALLA SEPPIA Complice la bella giornata di sole, si è svolta domenica 18 novembre nel mare della Versilia la gara di pesca alla seppia dalla barca con tecnica eging organizzata del Circolo di Pesca Sportiva «Vecchia Viareggio» e dal Circolo Nautico «La Madonnina». Anche quest’anno, come sembra ormai tradizione, la gara, già in programma per domenica 28 ottobre, è stata rinviata due volte a causa delle condizioni meteo sfavorevoli, che comunque non hanno influito sull’affluenza dei partecipanti. Sullo schieramento di partenza, infatti, si sono presentate diciotto imbarcazioni per un totale di quarantadue partecipanti, che hanno lottato sino alla fine per aggiudicarsi i migliori piazzamenti. Oltre al buon numero dei partecipanti, quest’anno c’è stata anche la presenza di numerose seppie, che ha contribuito positivamente alla riuscita della manifestazione. La giornata è stata caratterizzata, oltre che dal bel sole, dalla presenza costante del vento, che durante la mattinata ha spirato da maestrale, per cambiare direzione nel pomeriggio e spirare da grecale. La presenza del vento ha favorito lo scarroccio delle imbarcazioni, che hanno visto così aumentare anche le possibilità di cattura. Come da tradizione, la gara non aveva carattere agonistico e il ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza. Al vincitore e agli altri occupanti del podio, oltre alla targa ricordo, sono andati i premi messi a disposizione dalla ditta Fassa di Milano, che per il secondo anno consecutivo ha voluto offrire il proprio contribuito alla buona riuscita della gara e alla quale va il ringraziamento particolare degli organizzatori. Al termine della premiazione, come sempre caratterizzata dagli sfottò di rito tra i partecipanti... tutti ai tavoli per il rituale rinfresco con pasticceria di vario genere e prosecco.


Visto il successo di questa edizione, grazie anche al buon numero dei partecipanti e alla numerosa presenza dei cefalopodi, l’organizzazione sta già lavorando all’edizione 2019 della gara, che si svolgerà domenica 13 o domenica 20 ottobre del prossimo anno. Per informazioni: Attilio 339/2652999, info@circolonauticolamadonnina. com; Leonardo 327/2912222, cpsvv@libero.it.

Carlo Generelli sullo scalino più alto

GOLDEN PIKE 2018 Lo scorso 2 dicembre, con lo svolgimento dell’attesissima finale, si è conclusa l’ottava edizione del Golden Pike. La formula del circuito itinerante ha coinvolto partecipanti provenienti da varie zone d’Italia, inizialmente con la prima prova di selezione svoltasi il 21 ottobre nelle Marche presso l’impianto di pesca sportiva I Due Laghi in località Moresco; qui, grazie a un’attenta gestione no kill e a importanti semine di luccio che hanno garantito nel tempo il consolidamento di una buona popolazione di esocidi, anche di taglie ragguardevoli, i partecipanti hanno subito fatto i conti con pesci molto selettivi che attaccavano quasi esclusivamente artificiali mossi lentamente sul fondo, come nella fattispecie pesci in gomma armati. Luca Zambrano, che in questa selezione ha conquistato la vetta della classifica, si è subito distinto iniziando a pescare nel modo giusto, avendo compreso come mangiavano i lucci e la tipologia di esca più idonea. Infatti dopo due primi attacchi non andati a segno, è arrivato il primo esocide di quasi un chilo e sette che ne aha preceduti altri due, di cui un bell’esemplare di tre chili e duecento grammi, che hanno regalato all’esperto lanciatore il primo piazzamento. L’11 novembre è stata la volta della seconda selettiva, questa volta in Lombardia presso la pesca sportiva Tre Laghi di Oscasale, che non ha tradito le aspettative riconfermando il grande potenziale di questi laghi. Qui i concorrenti hanno gareggiato, come previsto da regolamento, su due bacini lacustri potendo muoversi liberamente su entrambi. Com’era prevedibile, hanno fatto da padrone gli artificiali di reazione, primi fra tutti i cucchiaini rotanti, selezionati nelle dimensioni del 3 e del 4 per puntare inizialmente a catturare i pesci seminati un paio di giorni prima della manifestazione proprio in vista della competizione di pesca. La risposta da parte dei lucci non si è fatta attendere, con un buon numero di catture che si sono susseguite per tutto l’arco della mattinata facendo registrare qualche attacco anche nell’ultima mezz’ora di gara. In questa selezione hanno prevalso determinazione e concentrazione, ma anche la velocità di chi spostandosi più rapidamente da uno spot all’altro è riuscito a portare in classifica vari pesci. Adottando questa strategia, infatti, Christian Buratto, che non a caso è stato in passato campione del Golden Pike, si è aggiudicato il primo piazzamento con ben 5 pesci pesati. Da segnalare che il luccio più grosso salpato in questa selettiva, un esemplare di quasi due chili e mezzo, è stato agganciato da Alessandro Moschitti, che nonostante la sua giovane età ha saputo dare parecchio filo da torcere anche ai veterani del pike fishing.

I 60 finalisti che si sono qualificati nelle selezioni, al netto dei ripescaggi, più il campione dell’edizione 2017 Roberto Bertozzi, hanno dato vita, sempre ai Tre Laghi di Oscasale, a una finale avvincente, facendo registrare al termine della competizione, durata quattro ore, ben 77 lucci pesati. Le condizioni climatiche della giornata si sono dimostrate perfette per insidiare il predatore e nonostante la pesante pressione di pesca esercitata dagli agonisti con i continui lanci e recuperi l’attività predatoria è rimasta praticamente costante per quasi tutta la durata della competizione. Anche in questo caso sono stati i pesci di taglia medio-piccola a determinare la differenza, e conseguentemente le scelte da parte dei lanciatori si sono immediatamente orientate su esche di reazione non troppo voluminose e pesci in gomma di 10-12 cm. Recuperi lenti e con passaggi ripetitivi nelle stesse zone di pesca hanno indubbiamente fatto la differenza e in effetti i profondi conoscitori di questi laghi, che hanno saputo interpretare correttamente le condizioni di pesca, sono stati anche quelli che hanno ottenuto i migliori risultati. Purtroppo in questa finale sono mancate le catture di taglia rilevante nonostante le acque di questi bacini ospitino lucci che oltrepassano anche i dieci chili, tanto che il big pike registrato è stato ‘appena’ di un chilo e 750 grammi, agganciato da Vittorio Gastaldi che è riuscito a conquistare anche il gradino più basso del podio. Appena sopra, al secondo posto con circa 600 g in più, si è aggiudicato il piazzamento Massimo Caccia del Predator Fishing Club, mentre è diventato il nuovo campione del Golden Pike il bravissimo Carlo Generelli, che con ben nove lucci catturati ha alzato il prestigioso trofeo ed è volato in Svezia, assieme agli altri due concorrenti saliti sul podio, aggiudicandosi il soggiorno premio offerto dall’organizzazione Arkosund Fishing Lodge. Sono stati complessivamente venti i concorrenti premiati con l’assegnazione di attrezzature da pesca offerte dai partner Fassa, Edmond Italia e Pure Fishing, oltre a un fine settimana in Trentino presso l’Hotel Sport di Levico Terme con la collaborazione di RF Spinning. Per prendere visione della gallery fotografica completa e del video della manifestazione, è possibile consultare il sito web www.insidefishing.it.

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236) A partire da sabato 9 febbraio alle ore 21.00 Pesca (Sky canale 236) presenta Wild Fishing 3. Con i nuovi episodi inediti e in prima visione, torna per la terza stagione il programma dedicato in esclusiva alla pesca in mare. Lo splendido e mutevole scenario delle coste salentine sarà il teatro di sfide mozzafiato pescando sia dalla barca che dalla riva. Praticheremo slow pitching e kabura andando alla ricerca di predatori come dentici e ricciole e grufolatori come i pagelli. Pescheremo i cefalopodi in verticale ma andremo anche lungo spiagge e scogliere per inseguire spigole, piccoli pelagici e occhiate. Tecnica, immagini spettacolari e l’esperienza di Ulisse Stamer saranno le protagoniste di questa bellissima avventura.

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notizie Domenica 10 febbraio alle ore 22 torna, con gli episodi inediti della quarta stagione, Fishing Veteran, il programma dedicato alla pesca in mare dalla barca che segue Riccardo Fanelli in giro per le acque italiane alla ricerca di grosse prede. Il nostro protagonista, come sempre accompagnato da veterani pescatori, interpreta alcune delle diverse tecniche di pesca dalla barca praticate in Italia. Dal Tirreno centrale al mare cristallino della Sardegna, dal Golfo di Napoli alle profonde acque siciliane e al più basso Medio Adriatico: in questi splendidi scenari nostrani vedremo praticare il drifting al tonno, la traina costiera, lo slow pitch e la traina col vivo. Una trasmissione che è già diventato un classico per gli appassionati. A partire da lunedì 11 febbraio alle ore 21 riparte con gli episodi inediti della terza stagione Close up, la serie condotta da Antonio Varcasia dedicata alla conoscenza della biologia e dell’etologia dei pesci. Questa edizione del programma è dedicata al mondo dei cefalopodi, con ap-

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profondimenti sulle specie più comuni nelle nostre acque ma senza dimenticare quelle – leggendarie – che abitano gli oceani. Anche quest’anno il protagonista e conduttore è affiancato dal professor Marco Casu, zoologo marino dell’università di Sassari: insieme analizzeranno diversi temi e risponderanno alle domande degli spettatori e dei follower di Pesca TV. Martedì 12 febbraio alle ore 22, infine, è la volta di Passione artificiale 2019. Torna anche quest’anno una delle serie di pesca più amate dagli appassionati del canale, condotta da Matteo De Falco e dedicata alla pesca con gli artificiali. Insieme anche ai più grandi esperti di pesca a mosca e a spinning, andremo alla scoperta delle tecniche più efficaci e dei luoghi più affascinanti dove praticare la pesca con le esche finte. Piccoli impetuosi torrenti montani, placidi fiumi di fondovalle o le infinite distese del mare: le nostre acque più belle sono lo scenario per avventure emozionanti, raccontate con immagini spettacolari e corredate dalle spiegazioni più chiare e dettagliate delle tecniche impiegate. Il tutto realizzato, ovviamente, con grande passione… artificiale!


notizie

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

• Ottobre: 12° raduno di pesca a coppie al persico trota Data e luogo da concordare. • Domenica 3 novembre: 21° raduno di pesca al luccio Si pesca al mattino, seguono pranzo e premiazione

in provincia di Vercelli

NUOVA SEDE IN PIEMONTE

per far sentire la propria voce in Europa

#PROTECTWATER La Direttiva europea 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque – DQA) stabiliva l’obbligo per gli Stati dell’Unione Europea di raggiungere un buon stato ecologico delle proprie acque nazionali entro il 31 dicembre 2015. Essa mira infatti a prevenirne il deterioramento qualitativo e quantitativo, migliorare lo stato delle acque e assicurarne un utilizzo sostenibile, basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili. La complessità delle azioni necessarie alla sua realizzazione ha fatto in modo che la data di entrata in vigore della Direttiva fosse trasferita al 2027, ma da più parti sono state manifestate richieste per traslare ulteriormente tale data al 2054, introducendo nel contempo obiettivi meno stringenti da raggiungere. La Commissione Europea, prima di decidere in merito, ha avviato una consultazione pubblica fra i cittadini dell’Unione a cui sarà possibile partecipare fino al marzo 2019. Abbiamo pertanto modo di far sentire sul tema anche la nostra voce. #ProtectWater è una campagna di impegno pubblico guidata dal WWF, dall’European Environmental Bureau, dall’European Rivers Network, dall’European Anglers Alliance e da Wetlands International, a cui hanno aderito molte associazioni nazionali fra cui Spinning Club Italia. Insieme, riteniamo che la Direttiva Quadro Acque (DQA) sia il nostro strumento più potente nella lotta per garantire che i fiumi, i laghi e le zone umide dell’Europa siano protetti e ripristinati. Per questo invitiamo tutti ad aderire alla consultazione andando alla pagina www.wwf.it/protectwater.cfm dove è possibile trovare informazioni dettagliate sull’iniziativa e partecipare alla consultazione.

Lo Spinning Club Italia ha il piacere di comunicare l’apertura di una nuova sede in Piemonte, in provincia di Vercelli. Ecco alcune delle parole pronunciate dal neoresponsabile della sede Andrea Bedello: «Seguiremo sicuramente la linea che Spinning Club Italia porta avanti da diversi anni: ci concentreremo infatti nell’affrontare le problematiche delle acque libere del nostro territorio. L’intento è quello di lavorare in collaborazione con Fipsas Vercelli per sviluppare una forte sinergia per la tutela e il reintegro delle specie autoctone a noi molto care, in particolare trota marmorata e luccio italico, che ormai possiamo considerare quasi estinte. Un altro punto che non trascureremo sarà la tutela e la salvaguardia dei nostri corsi d’acqua. Siamo al primo anno di attività; tra le prime cose abbiamo impostato un nostro piccolo programma: ci aspetta un percorso tutto in salita, ma abbiamo la consapevolezza di essere nel giusto e la forza di un bel gruppo. Chiediamo il sostegno di tutti gli interessati a condividere i nostri obiettivi oppure, semplicemente per il piacere di unirsi a noi, di contattarci telefonicamente al numero telefonico 338/2343940. È prevista una riunione al mese a Trino Vercellese, dove in un contesto di amicizia si potrà discutere e decidere delle varie iniziative, nonché di aderire tramite tesseramento».

sedi di Lodi e Cremona

CALENDARIO SOCIALE 2019 Le sedi di Lodi e Cremona dello Spinning Club Italia hanno diramato il calendario delle attività previste per il nuovo anno. • Giovedì 3 gennaio: Festa del tesseramento presso la sede di via Callisto Piazza, 10 • Domenica 17 febbraio: 3° raduno di pesca alla trota in laghetto Lago Venere di Livraga (LO), convenzionato con Spinning Club Italia • Giovedì 25 aprile: 25° raduno di pesca al lago Luogo e modi da concordare • Domenica 2 giugno: 25° raduno di pesca alla cheppia Luogo da concordare; si pesca al mattino, seguono pranzo e premiazione • Giugno: 12° raduno «Notturna di pesca al siluro» Data e luogo da concordare. • Agosto: 24° vacanza di pesca al lago Aviolo Trote a 2000 m, ai piedi del ghiacciaio Baitone nel parco dell’Adamello; modi e tempi da concordare • Settembre: 9° raduno di pesca in belly boat Data e luogo da concordare.

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notizie

Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi, invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità direttamente online sul sito www.pipam.it. Se volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni. Ma PIPAM è anche altro ... troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, ... fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com /groups/41688482011), Vimeo (https:// www.youtube.com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www.instagram.com/ pipam.it) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!

streamer, solitamente si considera una pesca a scendere. Sono passati ormai diciassette anni circa da quando, sul numero 4/2001 di «Sedge&Mayfly», scrissi un articolo che riguardava la pesca con lo streamer ultraleggero. Affrontai diversi argomenti, uno dei quali fu proprio la pesca a streamer a risalire, una tecnica inusuale, allora come adesso. Insomma, rispetto all’evoluzione che la pesca a ninfa ha subito in questi ultimi quindici anni, la pesca a streamer a risalire è rimasta, diciamo pure, una tecnica nascosta, un piccolo ‘segreto’ per pochi appassionati.

Corpo: quill di pavone (Troutline selezionate e pulite) Hackle: cdc 2 piume a sandwich, fissate in loop Front hackle: pernice naturale o dyed picric

I THREAD PIÙ SEGUITI

PIPAM NEWSLETTER Abbiamo riattivato la NewsLetter di PIPAM così che anche i PAM un po’ più distratti possano essere avvisati delle novità pubblicate sul sito. Chi non fosse ancora iscritto può tranquillamente farlo sulla homepage di PIPAM. Con cadenza mensile verrete informati sulle novità del mondo della pesca mosca.

FLY FISHING MAGAZINE

Adriano Gargantini A cura di Valerio Santagostino (Balboa) Adriano Gargantini (nato nel 1953, sotto il segno dei pesci... un predestinato quindi) è uno di quei personaggi che se inizi a parlarci, dopo un paio di giorni non ti sei ancora annoiato ad ascoltarlo. Vita avventurosa, molto avventurosa per questo signore milanese naturalizzato austriaco. Il babbo e lo zio furono i suoi ispiratori, con la pesca al salmone atlantico nelle Asturie «e quanto erano pazienti, nell’aspettarci, le mogli e le mamme», ci tiene a precisare. «Ho pescato con ogni tecnica, e ora non pesco più... perché quando una passione diventa un lavoro, ti viene la nausea. Anzi no... cinque volte l’anno pesco le tinche in un mio laghetto privato, ma non ci può venire nessuno, neanche i miei figli!».

Il miglior filo per tippet A cura di Antonio Napolitano (Flyaenne) Anche per questa stagione di pesca (quasi) al termine, non posso che essere super soddisfatto del filo Stroft; per me è un ottimo prodotto, affidabile e super versatile. È vero, il diametro è leggermente sovradimensionato, ma basta saperlo. Secondo voi esiste un filo migliore? Ovviamente parliamo di tenuta al nodo, memoria, resistenza all’abrasione ecc.

Streamer controcorrente Quill Moustique cdc Fly A cura di Angelo Piller (Angelo) Con ‘streamer controcorrente’ intendo la tecnica della pesca a streamer a risalire. Controcorrente ha un duplice significato: quello di pescare risalendo la corrente e quello di fare una pesca poco praticata, perché si sa che quando si parla di pesca a

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di: Lucian Vasies Durata: 2’06’’ Amo: Maruto D23BL #14-16-18 Filo: Uni white 17/0 o 70 DEN Coda: coq de Leon Flor de Escoba

Migliori catture 2018 A cura di Paolo Fortunati (Pablo) Mi piace molto fotografare le prede che catturo e rilascio ed essendo amante delle sta-


tistiche (che utilizzo sia nella vita privata che nel lavoro), alla fine di ogni anno sono solito tenere un archivio delle migliori. In questo modo ho la possibilità di rivivere momenti molto belli ed emozionanti, oltre ad avere il quadro completo delle uscite di pesca effettuate. Ecco a seguire le mie migliori catture di quest`anno, indipendentemente dalla taglia.

zare le trote in carta, posizionare un magnete al neodimio in bocca e ... in casa con la microcanna o in giardino con l’attrezzatura classica, basta lanciare abbastanza vicino alla bocca e ci sarà anche l’attacco!

VIDEO SELECTION A trote, temoli e funghi in Austria

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI PAM next generation A cura di Andrea Cuccaro (WM) Imbattendomi in questo disegno, mi è venuto in mente un gioco PAM. Basta realiz-

Pesca a streamer A cura di Alberto Galeazzo (Faina) Pescare a streamer, non come diversivo ma in maniera ‘organizzata’, è una delle tecniche che prediligo. Nei momenti di acqua alta i pesci si mettono in attività maggiore e provo a insidiarle con attrezzature più pesanti. Insistendo i risultati non mancano! Le trote marmorate, iridee o fario (non fa differenza la specie) guardano e attaccano con maggiore convinzione le nostre imitazioni di pesce foraggio.

A cura di Alberto Galeazzo (Faina) Durata: 16’29” Alberto Galeazzo (Faina), Roberto Ripamonti e Paolo Fortunati (Pablo) ci presentano le loro pescate nei fiumi Möll e Gail, e come andare a funghi nei monti della Carinzia. Buona visione.

Aktiv Hotel GArGAntini

50 chilometri di riserve private dedicate alla pesca a mosca e allo spinning In Austria, a pochi chilometri dal confine italiano, l’Aktiv Hotel vi offre: • un prezzo uguale tutto l’anno • una struttura completamente al servizio del pescatore • un servizio di accompagnamento gratuito, possibilità di uscite guidate e corsi PAM • un filo diretto sulle condizioni delle acque Affrettatevi a prenotare: le nostre riserve sono a numero chiuso! Per maggiori info:

www.trophyclub.it • albertogargantini@libero.it • tel. 0043/6641736341

risparmiate sul prezzo, non sulla qualità!


COSTRUZIONE MOSCA

IV Trofeo Bugia Nen A CURA DELLA REDAZIONE [ redazione@lapescamoscaespinning.it ]

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omenica 2 dicembre 2018, in una cornice di festosa amicizia, si sono riuniti presso il Sayot Fly Fishing, a Borgofranco d’Ivrea (TO), venti tra i migliori fly tiers italiani per dar vita al IV Trofeo Bugia Nen, gara di costruzione nazionale. Dopo il benvenuto del presidente IFTA Massimo Ginanneschi, il saluto del direttore di sala Osvaldo Gilli, che ha anche chiarito alcuni punti del regolamento, e la distribuzione delle buste con i materiali da parte di Sandro Mandrini, alle 9 in punto è stato dato il via alla gara. I concorrenti hanno avuto due ore di tempo per costruire le imitazioni di Heptagenia longicauda nelle fasi evolutive di ninfa, emerger e subimago femmina, giudicate poi dalla giuria composta da Fabio Federighi, Massimo Clini e Massimo Ginanneschi, che hanno faticato non poco a valutare le mosche e a stilare la classifica. L’in-

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La consegna del premio a Emiliano Bartolini.

setto che ha messo a più dura prova i concorrenti è stata la ninfa: molti sono infatti caduti nel riprodurre la larva piatta. Proprio la migliore ninfa era oggetto del secondo Memorial Pierangelo Messoriano, grande sostenitore e socio dell’IFTA; un ringraziamento particolare va alla moglie Carlache, che ha permesso di continuare a ricordarlo. Mentre la terna dei giudici era impegnata ad assegnare i punteggi, i concorrenti sono stati accolti nel salone da pranzo, dove hanno potuto gustare alcune prelibatezze piemontesi, sapientemente preparate da Silvie. Grazie a un’idea di Sandro Mandrini, l’IFTA ha organizzato quest’anno anche il primo Salmon Contest di mosche classiche full dressed, che dovevano pervenire entro la data della manifestazione e che avevano come oggetto la riproduzione della Green Highlander Tannet. A giudicare tali meraviglie, sono stati convocati due esperti di questa tecnica: Alberto Calzolari e Piero Sistino. La presidenza IFTA ringrazia tutti i commercianti del settore, che con la loro generosità hanno permesso di distribuire ricchi premi: 1000 Mosche, Activ Hotel Gargantini, Alpiflyfishing, Brandazza magazzini, Bricchi sport, Calm Water, Conti Fly, Cottarelli, Errepiudine, Fly Fishing Brescia, Fly Tiers World, GVS Realistic Wing, Il gattoconglistivali, La Pesca Mosca e Spinning, La Vallata, Lavezzini, Like a River, Massimo Clini, Orvis Torino, Pozzolini, Sayot Fly Fishing, Soldarini Takles, Trout Line. Ringrazia inoltre il Sayot Fly Fishing per l’ospitalità e la cortesia, i giudici per la loro disponibilità e professionalità, tutti i concorrenti che si sono sobbarcati centinaia di chilometri per onorare il trofeo, tutti coloro che hanno comunque partecipato all’evento, tutti i soci IFTA che hanno collaborato all’organizzazione.


1. Emilano Bartolini: ninfa

2. Stefano Ticchiati: ninfa

3. Guido Gasparetto: ninfa

2. Stefano Ticchiati: emerger 1. Emilano Bartolini: emerger

3. Guido Gasparetto: emerger

1. Emilano Bartolini: subimago

2. Stefano Ticchiati: subimago

3. Guido Gasparetto: subimago

Denis Alberti: migliore ninfa

2. Umberto Oreglini

1. Stefano Tieri

4° TROFEO BUGIA NEN

3. Stefano Duprè

1. Emiliano Bartolini 795 punti 2. Stefano Ticchiati 778 punti 3. Guido Gasparetto 755 punti 4. Ivan Tomaselli 734 punti 5. Fabio Frignani 609 punti 6. Nicola Quarone 658 punti 7. Fabio Cortese 616 punti 8. Tommaso Orione 580 punti 9. Roberto Gubernati 578 punti 10. Dennis Alberti 571 punti 11. Pasquale Palla 555 punti 12. Eros Tommasi 554 punti 13. Andrea Malzanini 553 punti dal 14° al 20° pari merito

II MEMORIAL PIERANGELO MESSORIANO 1. Dennis Alberti

1° SALMON CONTEST FULL DRESSED 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Stefano Tieri Umberto Oreglini Stefano Duprè Eros Tommasi Ivan Naimo Roberto Destro

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30 punti 28 punti 25 punti 22 punti 20 punti 18 punti

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TECNICA SPINNING

1 APERTURA 100 TROTE RENZO DELLA VALLE [renzo.dellavalle@gmail.com]

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a pausa della pesca alla trota volge anche quest’anno al termine e sono sempre tanti gli spinner che attendono la riapertura delle ostilità con grande trepidazione. Anche se sono lontani i tempi in cui si raggiungevano fiumi e torrenti in piena notte per battere la concorrenza ed essere tra i primi a lanciare il cucchiaino su trote ‘intonse’ nell’incerta luce dell’alba, bisogna ammettere che il rito dell’apertura è ancora forte e meritevole di essere perpetuato. Anche perché, ieri come oggi, in molte acque correnti vengono ancora effettuati lanci di salmonidi appena prima della data fatidica (operazione discutibile e non sempre elogiabile…), per cui le probabilità di fare qualche bella cattura aumentano di parecchio. E poi per tanti la data dell’apertura è un vero e proprio ritorno alla pesca, soprattutto per quei trotaioli puristi che agli inizi di ottobre attaccano la canna al classico chiodo senza scendere al compromesso, per essi poco onorevole, di continuare a pescare nei laghetti a pagamento.

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cosa cambia I tempi cambiano e le trote pure… possiamo affermare senza troppi preamboli. Se una volta le trote che ci aspettavano all’apertura erano in gran parte ruspanti e di origine italiana, oggi ci si prospettano salmonidi di varie specie che solo in minima parte derivano dalle popolazioni ittiche autoctone. A forza di immettere pesci provenienti da mezzo mondo (da mezzo emisfero settentrionale, per essere più precisi), alla fatidica data potremmo avere sorprese ittiche rappresentate da iridee di vari ceppi genetici, salmerini di fontana e alpini, strani ibridi di incerta origine, fario atlantiche o mediterranee e finanche trote marmorate di immissione! Sì, avete capito bene: anche la mitica trota padana può oggi essere allevata e sono sempre più numerose le amministrazioni che ricorrono a semine di marmorate adulte ‘prontapesca’ per alleggerire la pressione su quelle stanziali, in costante diminuzione. Le probabilità di attaccare un pesce con caratteristiche ‘salmonicole’


sono quindi ancora alte, ma la certezza di puntare alla fario ruspante o alla marmorata nata e cresciuta in fiume è ormai vana, o quasi. Regioni, province (quel che ne resta), associazioni di pesca gestiscono le proprie acque da salmonidi in maniera a dir poco anarchica e, salvo rare eccezioni che andrebbero prese a esempio, il programma di ripopolamento di torrenti e fiumi viene affidato, ahimé, a interessi politici o alle richieste di certi pescatori ai quali interessa solo far catture. In una situazione del genere tutto è ammissibile, la deregulation è all’ordine del giorno e anche le trote che finiscono in acqua prima dell’apertura riflettono, nella loro varietà di specie molto poco naturali, questo modo di gestire le acque molto poco intelligente.

trote fredde Con una tale varietà di salmonidi diventa difficile approcciarsi al fiume o al torrente con artificiali adeguati, perché ogni specie mostra gusti particolari e persino le trote immesse il giorno prima della fatidica data si comportano in maniera differente da un corso d’acqua all’altro. In generale possiamo comunque affermare che, nel freddo dell’apertura, tutti i salmonidi se ne staranno sul fondo, possibilmente al riparo delle correnti gelide, poco o nulla disposti a rincorrere un artificiale che si sposta veloce a mezz’acqua o in superficie. La parola d’ordine, per gran parte degli artificiali da apertura, è ‘pesante ma non troppo’, ossia esche che riescano a mantenere il contatto col fondo contrastando il flusso della corrente e nel con-

tempo possano muoversi in maniera sufficientemente vivace da destare interesse da parte delle trote infreddolite. Esche che andranno recuperate lentamente a stretto contatto con gli ostacoli dei fondali, ma che si muovano lentamente e con un nuoto di coda naturale. Stiamo parlando, ovviamente, delle imitazioni di pesce foraggio, unico alimento disponibile in questa fase di fine inverno e costituito da vaironi, piccoli cavedani, scazzoni, alborelle. Ammassati nelle buche più fonde e riparate, questi pesciolini attirano l’interesse dei salmonidi stanziali e anche quelli di fresca immissione finiscono col cibarsene, imparando a cacciarli con una certa abilità. Del resto, nei torrenti di fondovalle e nei fiumi di pianura questo genere di alimento è spesso l’unico disponibile, essendo ancora assenti gli insetti che, andando verso la primavera, cominceranno a variare la dieta delle trote di ogni specie.

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ITINERARIO MOSCA

GRAND EYVIA E SESSERA

GABRIELE ZINGARO [info@pamgea.com ]

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fOtO dI EdOARdO ALBERtI

iemonte e Valle d’Aosta offrono una innumerevole serie di possibilità per gli amanti della ricerca delle trote alpine, in luoghi dove la bellezza del contesto mette spesso in secondo piano anche le catture effettuate durante la giornata di pesca. Il Grand Eyvia e il Sessera sono quindi solo due degli stupendi torrenti che offrono questa possibilità, ma non sono secondi come bellezza a più celebri corsi d’acqua.

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Grand Eyvia Immerso nel suggestivo Parco Nazionale del Gran Paradiso, nella vallata che scende dall’abitato di Cogne in Val d’Aosta scorre il torrente Grand Eyvia, le cui acque fredde nascono dal ghiacciaio di Peradzà e che, dopo aver formato le note cascate di Lillaz, termina il suo corso nella Dora Baltea nei pressi di Aymavilles. Proprio qualche chilometro a valle dell’abi-


tato di Cogne è stata istituita una riserva di pesca che resta aperta dall’ultima domenica di marzo fino all’ultima di ottobre. Il no kill in questione è gestito dal Consorzio Regionale per la Pesca in Val d’Aosta e i suoi limiti territoriali sono rappresentati dal ponte di Laval fino a quello di Brenvè, ambedue situati nel comune di Cogne. Si tratta di un torrente alpino dall’acqua particolarmente fredda anche nei mesi estivi, la cui trasparenza dipende molto dal livello di scioglimento delle acque gelide del ghiacciaio da cui è generato. Incastonato in una valle rocciosa, offre molti spot per gli amanti sia della ninfa che della sommersa; effimere e piccoli plecotteri sono ben presenti durante la stagione migliore, mentre nel periodo autunnale, quasi a riLa magnifica livrea di una trota del Grand Eyvia. In apertudosso del fermo biologico imposto anche a questa ra: Gilberto Alberti recupera una fario dello stesso torrente. riserva, non è difficile trovare pesci intenti a cibarsi in superficie di insetti come le caddis che copiosamente sfarfallano lungo le sponde. La quantità di tricotteri presenti può davvero essere impressionante, regalando, al di là della pesca, anche uno spettacolo bello da ammirare per il pescatore a mosca. Con questi presupposti, è bene scegliere un’attrezzatura adeguata allo spot e alla situazione di pesca, che può mutare ripetutamente nell’arco della giornata; personalmente ritengo (in condizioni di acqua ‘normale’) una canna di lunghezza 9,6’ per coda #3 la scelta più ibrida e quindi il vero jolly da usare in questo corso d’acqua, che consentirà di passare agevolmente dalla ninfa alla secca senza dover necessariamente cambiare attrezzatura, essendo una lunghezza e una potenza che garantiscono un minimo di sensibilità e una capacità di lancio sufficienti. Il fiume è ben popolato da fario, unica specie presente, mentre la taglia dei pesci è piuttosto varia: si può passare da catture piccole ad alcune di buona misura anche nello stesso spot. Va detto per dovere di cronaca che le immissioni in questo fiume avvengono sia con novellame che con materiale adulto e il più delle volte i pesci di taglia maggiore risultano essere proprio L’autore con una cattura a ninfa nella corrente del Grand Eyvia.

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TECNICA SPINNING

ALLOCTONI A SPINNING


GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it ]

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opo aver parlato, nell’articolo apparso sul numero di agosto-settembre dello scorso anno, della costante presenza di pesci gatto di differenti origini (americani, ibridi e africani) in molti laghetti privati in varie zone d’Italia, vorrei evidenziare qui le attuali ‘realtà invasive’ che si aggiungono a quelle già esistenti, come quelle dei lucioperca ad esempio, e che rientrano nell’elenco dei pesci insidiabili con le esche artificiali. Se determinate imitazioni vengono presentate nel giusto modo, infatti, non è difficile ottenere in canna pesci apparentemente impensabili, ma che rispondono bene, invece, alla tecnica dello spinning. Un cenno va fatto, ancora una volta, all’invasione dei gamberi rossicci della Louisiana, ormai ben acclimatati in svariati ambienti lacuali (compresi canali e fossi di molte regioni), che hanno portato a uno sconvolgimento di abitudini, anche a scapito delle rane, un tempo abbondanti nei fossi e ora molto meno. Al tempo stesso, molti carnivori si sono adeguati a questo succulento boccone, che oltretutto non è veloce come la minutaglia di passaggio. Un tempo il gambero era unicamente sinonimo di ghiottoneria per il black bass, mentre oggi persino le grosse trote iridee di allevamento lo aggrediscono senza indugio, per non parlare dei lucci dell’est europeo, dei lucioperca e delle grosse breme. Da bravi pescatori, le nostre osservazioni naturalistiche devono verificare la presenza di questi gamberi – che possono raggiungere i 15-20 cm e sono insaziabili mangiatori di uova di altri pesci – nei vari ambienti frequentati. Se in un certo laghetto, per esempio, si assiste a una rarefazione di alborelle o di altro tipo di minutaglia, che scarseggia palesemente, mentre i gamberi sono ben presenti, questi ultimi diventano evidentemente un obiettivo vitale di sostentamento per i vari predatori presenti. È così accaduto che nel bel laghetto Vaia2, in provincia di Brescia, ho cominciato a presentare il gambero siliconico spiombato, riuscendo, insieme agli amici al seguito, a ottenere sorprendenti risultati, specie nei mesi di primavera e inizio estate, con le grosse iridee presenti, che hanno manifestato attacchi davvero veementi. Impiegando invece uno spinning finesse con attrezzature ultralight e innescando microjig o gommine leggermente piombate, con amo di misura idonea, hanno abboccato anche pesci meno conosciuti dagli spinningofili in genere, che però vivono da qualche tempo nelle cave e nei laghetti di periferia, come appunto i grossi persici sole, le breme e le tilapie. Sono pesci che stazionano generalmente nei pressi del fondale, e che quindi vanno ricercati a seconda delle profondità, che di solito variano da 2 a 5 m, con piccole teste piombate, anche se a volte far scendere un’esca in gomma spiombata, con innesco a wacky, soprattutto quando nei mesi più caldi questi pesci sostano a mezz’acqua, risulta vincente con attacchi a vista, specie se le acque in cui peschiamo sono piuttosto trasparenti. Ideali sono i microjig, come per esempio i Tiny da 2” di Damiki, che contentono di spaziare da 1,8 sino a 3 g sondando acque delle profondità citate: hanno uno skirt in silicone (legato a mano) al quale sono solito abbinare un trailer, generalmente un piccolo grub o un minuscolo gamberetto (come l’Air Craw da 2”, per rimanere in casa Damiki). La testina a forma tonda in tungsteno consente una discesa verso il fondo

Una grossa iridea ingannata dal movimento in caduta di un gambero in gomma. In apertura: un bell’esemplare di barbo iberico catturato con un rotante Martin Vespa.

in cui il trailer lo anima ulteriormente, rendendolo ancor più accattivante agli occhi della preda di turno. In alternativa, una classica testina piombata armata di amo congruo all’innesco di piccoli shad di gomma o vermetti vari (come lo Shad Hunter da 2,8” di Heron o il Gtail Saturn di Reins), è sempre una validissima scelta per insidiare i vari alloctoni non solo nelle cave di periferia ma anche nei canali e nei fossi adiacenti persino i centri urbani: non a caso lo street fishing sta acquisendo sempre più estimatori specialmente tra i giovani lanciatori. Per ricordare il movimento lento ma accattivante dei piccoli gamberi presenti nel sottoriva, impiego pescando a light spinning anche i nuovi ‘little spider’ di Keitech, nella misura da 2”, con aroma di calamaro ma privi di sale in modo da ren1/2019

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TECNICA MOSCA

BASS

invernali NicolÒ cATEllANi [nicolocatellani1998@libero.it ]

I

l persico trota viene generalmente insidiato nel periodo estivo post-frega e autunnale con varie imitazioni, ricercandolo di fatto nei primissimi strati della colonna d’acqua se non direttamente in superficie, dove tende a concentrare la sua attività predatoria. Nei periodi più caldi non è raro infatti individuarlo a vista, magari mimetizzato vicino a qualche ostacolo, pronto a scattare come una molla verso qualsiasi potenziale preda intercetti il suo campo d’azione. L’aggressività e la propensione a intensificare la sua voracità facilita (anche se non sempre!) l’azione di pesca, in quanto si cerca di sfruttarne il comportamento per insidiarlo sia a galla con libellule, cavallette e foam minnow, sia a mezz’acqua con vari streamer. Le cose, però, cambiano drasticamente nel periodo invernale, quando l’abbassamento delle temperature induce il boccalone a ridurre il suo metabolismo, facendolo spostare nelle zone riparate di acqua più profonda, dove la temperatura è più alta.

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le situazioni e gli ambienti Gli ambienti e gli spot sono in genere gli stessi del periodo estivo, anche se le condizioni in cui essi si trovano, dettate da temperatura e fotoperiodo, sono totalmente differenti, quasi opposte. Tralasciando le giornate più fredde, nelle quali non è raro trovare lo specchio d’acqua in parte o del tutto ghiacciato, cercheremo di concentrare l’azione di pesca nelle ore più calde della giornata, optando per cave e laghetti non troppo ampi e individuando punti precisi e circostanziati, dove la probabilità di trovare i pesci è maggiore. Se è vero che il persico trota tende a spostarsi negli strati di acqua più bassi, è altrettanto vero che qualunque ostacolo sommerso anche nel periodo invernale costituisce un hot spot in cui qualche lancio è d’obbligo. Personalmente ricordo di aver registrato una serie di catture in un freddo gennaio di un paio di anni fa, tut-


te nei pressi del sottoriva. I pesci stavano concentrati lungo una sponda dove erano presenti sarmenti di potatura gettati in acqua che avevano creato una zona riparata, dove i pinnuti avevano trovato probabilmente una condizione ideale. Le catture multiple che si susseguono una all’altra non sono un caso: questi pesci, infatti, col fronte freddo tendono a essere meno distribuiti e a costituire branchi più o meno numerosi. Ne consegue che una volta preso il primo esemplare, non è raro che nelle immediate vicinanze se ne celino altri. È opportuno quindi sondare il medesimo spot almeno una seconda volta, cercando di intercettare qualche altro pesce. Attenzione a quel che accade sotto i vostri piedi, quindi! A inizio inverno, specialmente nei luoghi in cui la concentrazione di pesce è alta, non è raro trovare i bass posizionati (ancora per pochissimo tempo) nel sottoriva, immobili e apatici, ma ugualmente voraci se stimolati adeguatamente.

l’attrezzatura L’attrezzatura deve essere calibrata ad hoc per queste situazioni, nelle quali nulla deve essere lasciato al caso per evitare frustranti uscite a vuoto e gelate colossali, che farebbero crollare all’istante ogni entusiasmo. Una canna di 9 o 10 piedi per coda 6-7 o 7-8, alla quale abbinare una coda del 6 o del 7 massimo, decentrata, rappresenta la scelta ideale. Quanto alla coda, ottima sarà un’intermedia trasparente o una coda galleggiante che permetta di avere grande sensibilità in fase di recupero. Non utilizzo mai, almeno in questi frangenti, una coda totalmente affondante, in quanto l’azione di pesca deve avvenire dal basso verso l’alto, al fine di non impigliare continuamente sassi e rami, che ridurrebbero i minuti di vita della nostra mosca spuntando l’amo. Quanto al finale, la scelta ricade quasi sempre su un finale a nodi molto semplice ed essenziale, di circa tre metri, con una punta in fluorocar-

bon dello 0,23-0,25. È poi fondamentale dotarsi di un guadino pieghevole di lunghezza variabile da portare con sé al fine di facilitare il salpaggio del pesce non esponendosi troppo, in quanto le rive in questo periodo sono quasi sempre scivolose e cadere in acqua in pieno inverno non è affatto piacevole, oltre a essere pericoloso. La scelta di un’attrezzatura così calibrata permette di pescare indifferentemente anche le trote, qualora siano presenti: basterà allungare il finale riducendo il diametro del tip per essere immediatamente in pesca sui salmonidi.

l’azione di pesca Si tratta di una pesca a jig a tutti gli effetti, cercando in sostanza di replicare ciò che fanno gli amici dello spinning. Si utilizzano artificiali abbastanza pesanti, che possono arrivare ai 3 g e oltre, mosche che permettano di giungere in velocità sul fondale, entrando in pesca praticamente subito. Come ho spiegato nel mio articolo Storioni ricreativi, nel n. 3/2018 di questa rivista, gli artificiali utilizzati per pescare sul fondo devono poter essere sacrificati facilmente: meglio perdere dieci esche e poter contare su una grande quantità di mosche che averne poche e con gli ami spuntati o aperti. Al fine di realizzare una grande quantità di artificiali in poco tempo non ci si dovrà soffermare troppo sull’aspetto estetico e su sofisticati manierismi, privilegiando la razionalità dei materiali e la adescabilità. Ottimi sono al proposito i materiali sintetici, che permettono di realizzare clouser, gummy minnow piombati, worm e piccoli jig di varia natura. Personalmente non utilizzo artificiali troppo grandi e voluminosi, anzi. Sono state proprio le mosche più piccole che mi hanno regalato le più belle catture invernali. Sono da bandire i falsi lanci e la doppia trazione, a favore di lanci rallentati sottovetta, ‘accompagnando’ l’artificiale nel back cast e favorendo poi lo shooting grazie al

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fLY tYing Contest

inviaCi La tua MosCa: potrai vinCere

spediZione entro iL 15.2.2019: Montaggio in asoLa

un kit MarC petitjean

Il sistema di montaggio del contest del prossimo numero è

MONTAGGIO IN ASOLA Spedizione entro il 15 febbraio 2019 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it

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www.lapescamoscaespinning.it Premio su oGNi Numero: Kit mArC PetitJeAN (magic tool regular + magic tools stacker + set Fili di montaggio + Busta Cul del canard) offerto da Flyfishdolomiti.com di Angelo Piller • Il Magic Tool Regular è un kit specifico per la costruzione di mosche con il metodo ‘in asola’, secondo il sistema del tutto innovativo creato da Marc Petitjean. L’attrezzo consente di utilizzare in modo semplice e veloce entrambi i capi delle barbe delle piume (cdc e altre) escludendone il calamo, oppure, nella fase di dubbing, escludendone la spessa anima centrale per un dubbing più esile, folto e naturale. Il Magic Tool consente di mescolare fibre di tutti i tipi e di realizzare artificiali estremamente leggeri, galleggianti e soprattutto catturanti. • Il Magic Tools Stacker, che comprende pettinino e raggruppatore, è stato studiato per raggruppare le fibre di cdc all’interno del Magic Tool, ma consente molti usi diversi. Rispetto ad altri stacker in commercio, ha la particolarità di poter essere usato sia con le fibre naturali (peli e piume, perfetto per il cdc) che con quelle sintetiche, in qualunque quantità. •Il Set Fili di montaggio è composto da quattro bobine di filo specifico per la costruzione in asola ideata da Marc Petitjean nei quattro colori fondamentali nella costruzione delle mosche: beige, grigio, oliva e nero. Ogni bobina contiene circa 200 m di filo di montaggio. • La Busta Cul de canard selezionato da Marc Petitjean è un materiale di ottima qualità, che si presta al meglio per effettuare i suoi montaggi ad asola. La busta contiene 1 g, colore beige o blue dun.

Premio FiNALe ANNuALe: morsetto stoNFo eLite Versatile, in grado di affrontare montaggi di ogni tipo, il morsetto Elite consente il montaggio in linea aggiustando l’allineamento dell’amo grazie allo snodo del braccio portapinza. Agendo sul pomello della frizione si può ottenere la rotazione libera dell’albero portapinza oppure il blocco secondo angolazioni volute. L’insieme portapinza è montato su cuscinetti e può ruotare liberamente aiutato da una piccola manovella, oppure rimanere bloccato o ruotare frizionato, agendo sulla vite di registro posta frontalmente sul corpo centrale. La pinza di serraggio dell’amo è realizzata in acciaio speciale temperato. Una piccola vite posta nella parte anteriore ha lo scopo di adattare l’apertura della pinza allo spessore dell’amo, mentre un ingegnoso sistema di levetta posteriore permette un agevole e inamovibile serraggio dello stesso, da un amo del 28 a uno del 5/0 da mare. La stessa testina può essere facilmente sostituita svitando la vite che la fissa al relativo supporto. Può essere utilizzato sia da destri che da mancini senza dover smontare alcunché (basta svitare e riavvitare la vite della frizione dalla parte opposta). Il morsetto è fornito completo di chiavette brugole di servizio, molletta fermamateriali, perno filettato di servizio, accessorio per i montaggi parachute e in linea e istruzioni per l’uso. Maggiori informazioni su www.stonfo.com.

Lure BuiLding Contest spediZione entro iL 15.2.2019: penCiL Bait per iL serra

Al primo classificato su ogni numero una canna MOLIX SKIRMJAN MSK-SW-68S

inviaCi iL tuo artifiCiaLe autoCostruito: potrai vinCere una Canna MoLix skirMjan

L’artificiale del prossimo numero è

Premio finale

PENCIL BAIT PER IL SERRA

Al primo classificato dell’anno 2019, sulla base dei risultati delle prove in acqua dei sei artificiali vincitori sui singoli numeri dell’anno, oltre alla canna Molix Skirmjan andrà in premio

Spedizione entro il 15 febbraio 2019 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it

un kit per la costruzione di esche siliconiche di Loris Lures.

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www.lapescamoscaespinning.it Skirmjan MSK-SW-68S Length: 6’8’’ (203 cm) Lure 3/16>3/4 oz (5>21 g) PE Line: 0.8>1.5 (10>16 lb) Action: Extra Fast

La Skirmjan MSK-SW-68S è un attrezzo specifico per la pesca con le soft bait e i piccoli jerk. L’azione è rapidissima e la canna garantisce ferrate efficaci e precise, mantenendo una buona sensibilità sulla vetta, per sondare al meglio i fondali quando la si utilizza nella ricerca della spigola o del bass pescando con piccoli shad. È versatile anche con l’utilizzo di jerk bait, quando c’è la necessità di muovere al meglio l’esca con l’azione di jerking o pescando offshore su mangianze di tombarelli o piccoli pelagici.

Il kit Loris Lures comprende: 1 litro di Plastisol da colata, 500 ml di plastificante (softener), 500 g di Compound indurente (hardener), 100 ml di stabilizzante termico, 5 confezioni da 30 ml cadauna di colori da Plastisol (bianco, nero, verde, giallo, rosso), 20 ml di scent concentrato al gambero di fiume + feromoni


FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT

moLix sJm100 + moLix PiPer oppure roD HoLDer stoNFo

moLix sJm100 • 17 g • 10 cm • suspending Esca che si caratterizza per la forma compatta e sinuosa, ma soprattutto per i grandi occhi in rilievo. Il profilo aerodinamico consente lanci lunghi e precisi e la paletta sovradimensionata garantisce un’ottima tenuta anche in situazioni di forte corrente e turbolenza. L’esca ha un nuoto molto particolare, caratterizzato da ampie sbandate durante l’azione in jerking e un wobbling associato a un’azione di rolling molto pronunciati sul recupero lineare. Sia la scocca che la paletta sono molto resistenti, realizzati in ABS di altissima qualità. Il trattamento della superficie dell’esca, con la texture 3D, rende le colorazioni più resistenti e ne migliora l’aspetto. L’SJM100 è un’esca raccomandata per tutti i predatori di acqua dolce e salata. moLix PiPer • 9 g • 6,5 cm • sinking Piccola esca, compatta, per tutte le situazioni e gli ambienti con alta pressione di pesca. Questo piccolo lipless ha una ripartizione interna dei pesi che gli conferisce ottima lanciabilità e un singolare movimento oscillante in fase di caduta, che lo rende ‘attivo’ in ogni circostanza. Durante il recupero il movimento è personalizzabile variando la velocità dello stesso; lento e ampio, veloce e stretto o con leggere jerkate per un movimento irregolare. Dedicato ai predatori d’acqua dolce e salata, la gamma colori riprende in modo realistico il pesce foraggio.

roD HoLDer stoNFo • art. 679

Piccolo e leggero, il Rod Holder di Stonfo permette di assicurare la canna da pesca al proprio gilet per avere le mani libere durante le operazioni di cambio dell’artificiale, sostituzione del finale, slamatura del pesce ecc. Realizzato in gomma ad alta elasticità, si fissa al gilet grazie a una speciale clip a cursore. Ideale per ogni tipo di canna dai 7 ai 10 mm di diametro, è un piccolo accessorio estremamente utile.


show room piacevoli su tutti i modelli. Le rifiniture in ‘chestnut brown metallic, il tubo in cordura e la garanzia totale 15 anni trasferibile St. Croix Superstar Service completano il tutto. L’azione delle canne è rapida, precisa e potente, dotata di grande sensibilità su tutti i modelli. Fascia di prezzo: da 320 a 425 euro. Per ulteriori informazioni: t3distribution srl, sede legale via Campolongo 4/E, Padova, sede operativa viale Combattenti Alleati d’Europa 9, Rovigo, tel. 345/1406423, www.t3distribution.it, info@t3distribution.it.

per lanciare grandi mosche e code pesanti

un gioiello di leggerezza e precisione

REDINGTON PREDATOR

BANANA RODS DELTA 8’ #2

Tutte le nuove Predator rappresentano l’ultimissima novità sul mercato per chi cerca canne per lanciare mosche grandi e code pesanti per la pesca aggressiva dei predatori. Ad azione veloce, sono intuitive e potenti per combattere in acqua dolce grossi pike o in mare dai bonefish più diffidenti con la coda 5 ai tarpon con la potentissima coda 12. Queste le principali caratteristiche: • azione veloce intuitiva; • perfetto bilanciamento; • componenti saltwater; • portamulinello in alluminio anodizzato, saltwater; • serigrafia del modello sulla ghiera; • punte selle sezione rivestite in epossidica; • modelli specifici per pike e muskie; • stripping guide in alluminio e passanti a serpentina in cromo duro; • puntinatura per perfetto allineamento; • portacanna in cordura prespaziato; • garanzia a vita incondizionata.

Un delicato fioretto, ecco come appare appena montata questa splendida canna da mosca da piccole acque della casa costruttrice francese. Stiamo parlando di un prodotto che si colloca nel nostro mercato sulla fascia di livello alto, distinguendosi in particolare per la possibilità di creare la propria canna da pesca e renderla unica scegliendo ogni componente, dal filo delle legature al calciolo, dal portamulinello agli anelli, al momento dell’ordine della canna stessa. Il modello da me testato, della serie Delta, 8 piedi coda 2, in quattro pezzi, si lascia subito apprezzare a un primo sguardo sia per la leggerezza che per l’estetica. Sia il diametro del blank che la componentistica sono estremamente leggeri e l’impressione che si ha non appena la si impugna è quella di avere in

Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop

24 modelli dalla 6’ #2 alla 9’ #10

mano un gioiellino. E in effetti c’è il sughero di rosa del Portogallo di reale prima qualità (l’impugnatura, al tatto, sembra di seta), ci sono le legature eseguite in maniera perfetta, al millimetro, nonché tutta la miglior componentistica Recoil, tubo incluso. E poi c’è il blank, sottile, reattivo, assai morbido eppure progressivo. Strumento da piccoli torrenti o risorgive, la Delta 8’ consente a chi non la maltratti (vuole il suo tempo) dei lanci efficaci e molto molto precisi, regalando soddisfazioni anche a coloro che non siano proprio dei cam-

ST. CROIX IMPERIAL USA FLY RODS La serie di canne da mosca Imperial Usa prodotta da St. Croix rappresenta un punto di riferimento nel segmento medio e medio-economico nel mercato delle canne da mosca. La serie, interamente costruita negli USA a Park Falls, Wisconsin, è composta da 24 modelli (più 4 modelli switch) a partire dalla 6’ #2, perfetta per i microtorrenti appenninici, fino alla 9’ #10, adatta al saltwater medio-pesante o ai contesti di pesca ai predatori come il luccio. Le canne presentano caratteristiche costruttive all’avanguardia: grafite ad alto modulo con brevetto SCIV/SCII che ne fortifica la struttura e le rende leggere e rapide, passanteria Kigan Master Hand 3D ad alta resistenza, con Sea Guide snake guides interamente trattate in PVD nero per una maggiore tenuta alla corrosione e lunga durata, portamulinello anodizzato nero a vite, con inserti in legno per i modelli in coda 2-6 e interamente anodizzati neri invece per i modelli dalla coda 7 in su; sughero di alta qualità e impugnature comode e

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pioni di tecnica. È una canna facile, in effetti, e la coda 2 viene sostenuta in aria grazie a un’ottima riserva di potenza ben nascosta in un diametro così esile. Durante il combattimento sfrutta al meglio la propria flessibilità per assecondare le fughe del pesce, consentendo di salpare, senza il rischio di strapparli, anche i pesci di buona taglia. Naturalmente, essendo il contrario di un palo, non sarà possibile recuperare i pesci e ‘sbarbarli’dall’acqua in maniera superveloce. In definitiva, si


come gli anelli Fuji SIC K-frame, conferiscono alla canna le caratteristiche tecniche per il recupero e la gestione di crankbait anche di piccole dimensioni. I test report confermano un’altissima percentuale di successo nel portare la preda a guadino grazie all’azione Moderate/Slow, associata all’utilizzo di nylon sottilissimi caratteristici di questa tecnica di pesca. Length: 6’0” Extra Ultra Light • Lure: 0,5-5 g • Line: 1-5 lb • Action: Regular Slow. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com. tratta di una canna per chi, in pesca, voglia godersi ogni particolare, senza perdersi nulla. Leggerezza, estetica, precisione, relativa ‘lentezza’ sia nel lancio che nel recupero. Un attrezzo da intenditori, da amatori, da chi voglia levarsi la soddisfazione di avere tra le mani uno strumento del piacere (nella pesca). Il costo della Delta 8’coda 2 parte da 899 € con la possibilità di spendere qualcosa in più a seconda delle personalizzazioni e dei componenti scelti. I tempi di consegna per la canna personalizzata sono di circa un mese. Per ulteriori informazioni si può fare riferimento al sito www.bananarods.com. Tel. (Francia): +33/ 231/157030 (Ivano Mongatti).

con una nuova tecnologia, basata sulla struttura eptagonale

SPORTEX BEYOND SPIN

veloce e potente

BANANA RODS DELTA X 10‘ #7 A differenza della serie Delta, la serie Delta X della Banana Rods si contraddistingue per un’azione molto più veloce e potente. Il modello in questione è studiato in particolare per la pesca in cava e nei laghetti in cui occorra lanciare dalla riva. Testata con una coda 7 Bass Bug, la canna si carica anche troppo e consente lunghi shooting anche quando stiamo volteggiando 7-8 metri di coda. È davvero estremamente potente e il lancio risulta, in queste situazioni, semplice e di elementare esecuzione. Sul lungo, quando si prova a spararla tutta volteggiando in aria una quindicina di metri di coda, con la 7 Bass Bug si nota un pochino di

La nuova top di gamma di casa Sportex si basa su una tecnologia completamente nuova, ma che si ispira alle canne in bambù della vecchia scuola. I blank sono costruiti con il miglior carbonio in commercio, arric-

chito con le resine tecnologicamente più avanzate con una struttura eptagonale. Questa particolare forma annulla completamente le oscillazioni fuori asse della canne in fase di lancio, permettendo di imprimere più forza e migliorare notevolmente la precisione e la gittata. La canna è caratterizzata da un’azione fast e da una robustissima schiena, che la rendono ideale per la pesca alle grosse trote di fiume o per l’utilizzo in saltwater. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

MFS-SW-832E e MFS-TA-602XUL Glass Solid Tip

NUOVE MOLIX FIORETTO SPECIALE Al debutto due nuovi modelli specifici di canne che arricchiranno la collezione delle Fioretto Speciale. Le peculiarità di queste canne sono le soluzioni di ergonomia, spessori, bilanciamento, accoppiamento di materiali diversi, fuse in un’estetica estremamente sobria ed elegante, realizzata non solo per piacere ma anche per aumentarne l’efficacia e le prestazioni in pesca.

La MFS-SW-832E è una canna da eging progettata e realizzata con le migliori tecnologie per la produzione dei fusti. Leggera, potente e reattiva, è caratterizzata da una vetta particolarmente sensibile che permette la gestione ottimale degli Egi. Il design del manico aumenta il comfort e la maneggevolezza in pesca. Sono equipaggiate con componentistica di alta qualità, come gli anelli Fuji SIC resistenti alla salsedine e il manico con impugnatura EVA premium quality. Length: 8’3” Medium Light • Egi: 2.5-3.5 • PE: 0.4-1.5 • Action: Regular Fast. La MFS-TA-602XUL Glass Solid Tip è una canna specifica per l’Area Fishing, con il crankbait, realizzata con le migliori tecnologie oggi disponibili. Il fusto si caratterizza per un’azione spiccatamente progressiva: carbonio di altissima qualità e vetta della canna in Glass Solid Tip. Questa combinazione di materiali e l’utilizzo di componentistica di prima qualità,

sovraccarico e capita di dover ‘aspettare un attimo’ la canna prima di sparare tutto in avanti. Con una 7 Double Taper, che distribuisce su se stessa il peso in maniera più uniforme, ciò non succede, tanto che non è difficile né è da soli campioni riuscire a sparare fuori non solo tutta la coda, ma anche qualche metro di backing. Ma al di là dei lanci estremi, nella normale pesca la Delta X regala il gusto di effettuare lanci assai lunghi ma anche molto precisi, grazie all’azione veloce e progressiva con cui è stato progettato il suo blank. Una volta allamato il pesce, questo strumento mostra, inaspettatamente, il suo lato un po’ più ‘morbido’ e vediamo la canna piegarsi progressivamente in maniera molto elastica, perfetta per ‘lavorare’ e riuscire a portare a riva anche pesci grandi e potenti. Naturalmente, come ogni canna Banana Rods tutti i particolari e ogni più piccolo pezzo della componentistica sono di qualità top di gamma e possono essere scelti sul sito tra un ampio ventaglio di opzioni al momento dell’ordine. Il prezzo è potente come la canna, ovvero parte da 979 € e può aumentare a seconda delle personalizzazioni e degli accessori scelti. Per ulteriori informazioni si può fare riferimento al sito www.banana rods.com. Tel. (Francia): +33/ 231/157030 (Ivano Mongatti). 6/2018

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show room stata anche in Inghilterra e i britannici ne hanno apprezzato le qualità seppure impiegando una tecnica diversa dalla nostra: può quindi essere usata tranquillamente anche da chi lancia classico. Fornita di tubo triangolare ma soprattutto di una vetta di riserva, viene venduta al pubblico al prezzo di 250 euro. Per maggiori informazioni: Ale & Fly Fishing, Via Carlo Pisacane 7, 65123 Pescara, tel. 333/6063297, Facebook: ale & fly fishing

per la pesca a streamer delle grandi trote

MARMO STARTER KIT quattro nuovi modelli da 11’ per Traditional Spey e Skagit Style

ST. CROIX IMPERIAL USA SWITCH RODS La serie St. Croix Imperial Usa si arricchisce nel 2019 con quattro modelli di switch rod appositamente disegnate e studiate per il Trout Spey e i contesti di pesca con esche voluminose, con la necessità di proiettarle in distanza senza sforzo. La serie è composta da quattro modelli da 11’, tutti in quattro pezzi: #5, #6, #7, #8. Le canne presentano tutte le caratteristiche all’avanguardia della se-

r i e Imperial Usa: grafite ad alto modulo con brevetto SCIV/SCII che ne fortifica la struttura e le rende leggere e rapide; passanteria Kigan Master Hand 3D ad alta resistenza, con Sea Guide snake guides interamente trattate in PVD nero per una maggiore tenuta alla corrosione e una lunga durata; impugnatura in sughero di alta qualità estremamente comoda sia in underhand che in Traditional Spey o Skagit Style. Le canne hanno una taratura in grain progressiva e bilanciata, che le rende adatte all’utilizzo con sistemi sia Scandi, che Traditional o Skagit. Portamulinello anodizzato nero a vite, finitura ‘chestnut brown metallic’, tubo in cordura e garanzia 15 anni trasferibile St. Croix Superstar Service a completare il tutto. Fascia di prezzo: da 424 a 434 euro. Per ulteriori informazioni: t3distribution srl, sede legale via Campolongo 4/E, Padova, sede operativa viale Combattenti Alleati d’Europa 9, Rovigo, tel. 345/1406423, www.t3distribution.it, info@t3distribution.it.

progettata da Massimo Magliocco

BM GHIBLI 7’6’’ #3 Distribuita da Ale & Fly di Pescara, la Ghibli 7’6’’ #3 progettata da Massimo Magliocco è quanto di meglio si possa trovare per pescare ‘all’italiana’, cioè in velocità. Prodotta con i migliori carbonii ora in produzione, la Ghibli sta riscuotendo un grosso consenso tra i pescatori italiani ma anche stranieri, specialmente in Austria, Francia e Danimarca. Curva veramente progressiva, tre pezzi per bilanciare al meglio la trasportabilità e la continuità della curva, accessori di qualità rendono questa canna una delle migliori in assoluto rapportando la qualità al prezzo. La sua coda migliore è la 3, ma riesce a dare ottimi risultati anche con la 4, magari per coloro che hanno bisogno di una coda un po’ più pesante. È stata te-

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Un’interessante proposta da Megafly.it, e.commerce dedicato al fly fishing e particolarmente concentrato sulla pesca a streamer. Questa tecnica, che sta letteralmente esplodendo nelle acque di tutta Italia, pone un certo numero di grattacapi a chi si avvicina per la prima volta a un mondo nuovo e, per certi versi, complesso. Il Marmo Starter Kit si propone di rispondere a molte delle domande degli appassionati con un combo, in collaborazione con Airflo, dedicato a chi inizia l’avventura alla ricerca delle trote di grandi dimensioni. Proposto in quattro diverse declinazioni, il Marmo Starter kit si compone di canna Bluetooth, coda specifica per la pesca a streamer, mulinello e backing. Per ulteriori informazioni: www.megafly.it, info@megafly.it, tel. 049/7358498.

personalizzabili con decals

MULINELLI REDINGTON I.D Il nuovo mulinello i.D ha reso la Redington entusiasta più di qualsiasi altro prodotto proposto sul mercato finora. Ha come caratteristica principale una superficie nera opaca alla quale poter far aderire un ‘decal’, un adesivo, personalizzato con l’immagine che più che più vi piace tra quelle proposte, per avere ogni volta un mulinello perfettamente abbinato al vostro stile, umore o pesce che volete insidiare. Non è mai stato concepito un mulinello così in grado di definire la vostra identità di pescatori! Interamente in alluminio, è dotato di una potente frizione in rulon e bobina large arbour per permettere recuperi più veloci e di conservare al meglio la coda di topo. Dalla struttura robustissima pressofusa con retro


full-frame che permette una semplice e veloce personalizzazione con l’applicazione delle decals. Bobina large arbor design per un recupero più veloce e una migliore conservazione della coda di topo. Frizione a disco in Rulon robusta ma soprattutto lineare. Manovella soft-touch, in gomma a due densità diverse per un ottimo grip e un migliore controllo. Garantito a vita. Disponibile in tre dimensioni: 3/4 , 5/6 e 7/8/9 Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop

leggeri e potenti come i modelli più costosi

DAIWA REVROS LT Il successo dei mulinelli Daiwa LT è frutto delle incredibili performance in termini di rapporto tra leggerezza e potenza, nonché della loro grande affidabilità. Daiwa ha deciso di implementare il concetto LT – Light & Tough – anche nei mulinelli ‘entry level’ e offrire ai pescatori che desiderano investire una limitata quantità di denaro modelli in grado di garantire prestazioni fuori dal comune. I mulinelli LT sono più leggeri e robusti di quelli ‘tradizionali’, grazie a un corpo compatto prodotto con i migliori materiali Daiwa e a una ruota comando in grado di sopportare grandi stress. Come i mulinelli LT più costosi, anche i Revros montano ingranaggi Tough Digigear, il rotore Air Rotor e sono serviti dalla frizione ATD (Automatic Tournament Drag). Anche la bobina è stata ridisegnata: la nuova bobina ABS – chiamata dai tecnici Daiwa ‘Long Cast’, un termine sino ad oggi relega-

to solo ai più performanti mulinelli da surf casting – offre lanci lunghi e precisi. Caratteristiche tecniche: • corpo in grafite • rotore Air Rotor • ingranaggi Tough Digigear • frizione ATD • rullino guidafilo Twistbuster II • 4 cuscinetti a sfera • antiritorno infinito • imbobinamento a spire incrociate • bobina Long-Cast ABS modello 19RVLT1000 19RVLT2000 19RVLT2500XH 19RVLT3000CXH 19RVLT4000C 19RVLT4000CXH 19RVLT5000C 19RVLT6000

capacità bobina 150 m Ø 0.14 mm 150 m Ø 0.16 mm 150 m Ø 0.20 mm 150 m Ø 0.23 mm 150 m Ø 0.28 mm 150 m Ø 0.28 mm 150 m Ø 0.37 mm 150 m Ø 0.40 mm

rapporto recupero 5,2:1 (64 cm) 5,2:1 (68 cm) 6,2:1 (87 cm) 6,2:1 (93 cm) 5,2:1 (82 cm) 6,2:1 (99 cm) 5,2:1 (87 cm) 5,1:1 (92 cm)

peso (g) 210 215 236 247 277 277 275 366

freno (kg) 5 5 10 10 12 12 12 12

Disponibili nei migliori negozi a partire da 55 euro. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwa italy.it.

una coda all pourpose

CROWN AERO PRO All Purpose è la coda galleggiante tuttofare, con un profilo studiato per facilitarne il lancio e l’azione di pesca grazie alle tecnologie integrate Airpose e FluidLine. Una coda che grazie al suo rapporto qualità/prezzo molto elevato soddisfa perfettamente sia le esigenze del flyangler principiante sia quelle di chi cerca una coda affidabile e comoda per lanci

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show room lunghi delicati e per difficili pose in acque turbolente, dove la galleggiabilità della coda la fa da padrona. Lunga 90’, è di color avorio. Disponibile nelle misure da #3 a #8, sia DT che WF. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

nuova la versione da 3.5”

KEITECH EASY SHINER

esca ibrida tra metal jig e hard bait, ne unisce i punti di forza

MOLIX CASTING JIG MINNOW 85 BAITFISH Il CJM 85B è un’esca ibrida che unisce le peculiarità e i punti di forza di un classico metal jig combinandole con il realismo e l’idrodinamicità di una hard bait. Il risultato è un lipless minnow sinking con un peso specifico molto elevato in relazione alle dimensioni, caratterizzato da ottima lanciabilità, tipica di un jig, e dalla sinuosità di movimento di uno stick minnow. Le dimensioni contenute di quest’esca imitano in modo fedele quelle del pesce foraggio, preda principale dei predatori costieri e d’altura, rendendola in questo modo

estremamente versatile per la pesca sia inshore che offshore. L’oscillazione in caduta, combinata alle pause durante il recupero, scatena l’attacco dei predatori. Il particolare incavo del muso, nella parte anteriore dell’esca, ne migliora il movimento sia con un recupero lineare, sia con forti jerkate, che ampliano le sbandate irregolari. La scocca realizzata in ABS è molto resistente. La tecnologia 3D e l’UV coating rendono le colorazioni più brillanti, durevoli e ne migliorano l’aspetto estetico. Sinking • Weight: 26 g - 7/8 oz • Length: 8,5 cm - 3.3/8 in Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

Conosco da diversi anni queste magiche gomme, che mi hanno consentito di realizzare molte delle mie catture, soprattutto di predatori come persici reali e lucioperca, in diversi periodi dell’anno sia sui grandi laghi prealpini che in acque minori, come lanche, laghetti e cave di periferia. Le misure classiche dell’Easy Shiner, che consentono di spaziare dalla pesca finesse a quella rivolta a grandi predatori come lucci e siluri, sono: lunghezza peso pezzi nella busta 2” 1,0 g 12 3” 2,2 g 10 4” 5,5 g 7 5” 10,4 g 5 8” 43 g 2 Tali gomme consentono ai patiti dello spinning in mare importanti catture di grosse spigole di costa, ma anche di tunnidi e in special modo di belle palamite, sia per il movimento accattivante che per l’aroma che sprigionano a base di essenza di calamaro (strong squidd scent) oppure di essenza di gambero (strong shrimp scent). La novità per il 2019 è rappresentata dalla misura di 3.5” (8,89 cm), reperibile in nuovissimi colori quali chart pearl, pink pearl, ghost pearl e pink shad, in buste contenenti sette pezzi. La nuova versione di Easy Shiner è un’esca versatile, ideale per svariate situazioni di pesca e per le relative tecniche: drop shot, con amo a testina piombata, ma anche completamente spiombata, interessando persino le trote iridee degli impianti privati, grazie a un movimento vincente anche in caduta libera e lenta verso il fondo. Ciò anzitutto grazie alla sua coda a timone, che in pesca risulta estremamente morbida, e al suo mix derivante dall’unione tra il corpo del modello Shad Impact e la coda dello Swing Impact. I molti estimatori delle giapponesi Keitech e soprattutto del fantastico Easy Shiner, con la caratteristica forma stretta sui fianchi, sanno bene che possono optare per diverse soluzioni in pesca; a seconda che si cali dalla barca o si lanci da riva, infatti, gli inneschi sono differenti: weightless texas rig (con amo offset), jig head rig, texas rig, carolina rig. Per ulteriori informazioni: t3distribution srl, sede legale via Campolongo 4/E, Padova, sede operativa viale Combattenti Alleati d’Europa 9, Rovigo, tel. 345/1406423, www.t3distribution.it, info@t3distribution.it. (Giorgio Montagna)


un walking the dog per i predatori più apatici

MOLIX TW 110 BAITFISH SUPER SOUND Il Top Water 110 Baitfish Super Sound è un walking the dog realizzato per stimolare i predatori più apatici. La forma affusolata del corpo consente lanci lunghi e precisi, oltre a renderlo molto facile da animare con il classico recupero wtd. Le sfere in metallo all’interno del corpo dell’esca, realizzata con una speciale resina, creano un sound esclusivo di grande impatto. Il TW110B è armato con tre robuste ancorette e le colorazioni sono realizzate con finitura UV coating. Floating - Rattlin’. Weight: 23 g - 3/4 oz • Length: 11 cm - 4.1/4 in • Deep range: surface Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

realizzata con il contributo di James Elam

MOLIX LIZARD Una old school bait per la pesca al bass realizzata da Molix, con il contributo del bassmaster Elite Pro staff James Elam. La sua esperienza ha consentito di sviluppare il prodotto secondo un moderno concetto di pesca con la Lizard. Piccoli dettagli per differenze idrodinamiche importanti, come il finissaggio del corpo, che presenta nella parte superiore una Skin Texture ultrarealistica, mentre la parte inferiore è provvista di ring per il rilascio di piccole bolle d’aria. La nuova miscela con sale micronizzato e

Original Craw Scent a lunga persistenza consente elevate prestazioni anche dopo usi prolungati. Bastano piccole sollecitazioni della canna per ottenere immediati micromovimenti naturali. Length: 15 cm - 6 in. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

finalmente disponibile la versione senza ardiglione

DELALANDE MICRO ROUND JIG HEAD BARBLESS Le ormai più che apprezzate Micro Round Jig Head di Delalande sono finalmente disponibili nella versione Barbless! Le sempre più diffuse zone no kill e una pesca sportiva sempre più volta verso l’etica del catch and release sta portando molti pescatori a utilizzare artificiali e teste piombate senza ardiglione. Per questo Delalande ha pensato di realizzare questa versione delle sue più apprezzate Jig Head, con tutta la qualità degli ami made in Japan che ha reso queste teste piombate una prima scelta fra tutti i pescatori. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www. majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

by REAL WINNER

www.realwinner.it 1/2019

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show room curezza per il bloccaggio delle bobine e tagliafilo girevole. Perfetto per stoccare fino 7 bobine di tip e soprattutto se utilizzato in combinazione ad un chestpack o backpack per la praticità del suo design. È l’accessorio ideale del pescatore itinerante e di quello che deve avere ogni cosa a portata di mano e nel posto giusto. A soli 40 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop.

per limitare i danni al pesce

MOLIX FLOATING GRIP

per fissare la canna al gilet

ROD HOLDER STONFO Piccolo e leggero, il Rod Holder di Stonfo (art. 679) permette di assicurare la canna da pesca al proprio gilet per avere le mani libere durante le operazioni di cambio dell’artificiale, sostituzione del finale, slamatura del pesce ecc. Realizzato in gomma ad alta elasticità, si fissa al gilet grazie a una speciale clip a cursore. Ideale per ogni tipo di canna dai 7 ai 10 mm di diametro, è un piccolo accessorio estremamente utile. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

Realizzato in plastica ultraresistente di alta qualità, il nuovo Floating grip di Molix ha impugnatura antiscivolo, cordino da polso e ganasce extraforti che contribuiscono a una presa sicura nella mandibola del pesce. L’impiego corretto che limita il danno al pesce impone di sorreggere il predatore con una mano sotto il ventre mentre lo si solleva con il Floating Grip. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

con lenti fotocromatiche e polarizzate

CIERRE EYEWEAR SAMUI

per rimuovere ami o aprire anellini spaccati

MOLIX MINI SPLIT RING PLIERS Ottime per la pesca leggera sia in acque dolci che in mare, le Mini Split Ring Pliers di Molix sono realizzate in acciaio inox resistente alla corrosione. Facili da usare per rimuovere ami o aprire anellini spaccati, offrono presa di precisione, lame per tagliare monofilo, fluorocarbon, multifibra e acciaio. L’impugnatura ergonomica favorisce una presa efficace. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

per contenere fino a 7 bobine di tippet

RIO FISHPOND HEADGATE Porta tippet in allumino con praticissimo tagliafilo laterale realizzato dalla Fishpond in collaborazione con Rio. La confezione include già 5 bobine di tippet Rio Powerflex 2X, 3X, 4X, 5X e 6X. Realizzato interamente in alluminio aerospaziale e acciaio inossidabile, dotato di blocco di si-

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Con montatura ultralight dal look sportivo, Samui è il classico occhiale da pesca con struttura avvolgente e lenti oversize per pescatori tuttofare. È dotato di lenti fotocromatiche in grado di auto-adattarsi a qualsiasi condizione di luce e polarizzate per offrire protezione totale contro raggi UVA e UVB. Lenti disponibili in tre colorazioni, custodia rigida e panno in microfibra in dotazione per una corretta pulizia. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.


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LIBRI E RIVISTE Vendo riviste «La Pesca Mosca & Spinning» dal n. 1 del 1990 a tutto il 2010 annate complete e perfette. Marco, tel. 338/6504431, marco.cavicchi@alice.it (A) «La Pesca Mosca e Spinning» (39 fascicoli) e altre, per un totale di 89 riviste di pesca mensili o bimestrali, anche annate complete, perfettamente conservate e senza alcun difetto, anni 2006 /2016. Alfred, freddi fly@alice.it. (B) Cerco annate rivista «La Pesca a Mosca e Spinning» dal primo numero del 1990 al 1997. Gianandrea, gbbasshunter@hotmail.com, 349/5453960. (F)

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