Ba s s i n s u p er fi c i e S p i n f l y c o n l e D B S
C h a n n e l c a t f i s h i n g
GIUGNO-LUGLIO 2023 € 7,90 www lapescamoscaespinning it
ritorno
Hen & Peach Il
del Vellach
F i n a l i v e c c h i e n u o v i
L ’ A d i g e i n V a l la g a r i n a
Torrente appenninico, giugno, trote [10 pp.]
F l o s s : l a v i a d e l l a s e t a
T en e r i f e
S p i g o l e a g a l la
L i p l e s s s p i n t a i l
P o s t e I t a l i a n e S p A –S p e d i z i o n e i n a b b o n a m e n t o p o s t a l e –A U T / C E N T R O / 1 2 9 1 / 0 4 . 2 0 2 1 P e r i o d i c o R O Ca n n o X X I I I , n . 3 9G i u g n oL u g l i o 2 0 2 3
Direttore responsabile
Eugenio Ortali
redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning www.instagram.com/moscaespinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning
Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Azimonti, Moreno Bartoli, Matteo Callegaro, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Alberto Edoardo Gargantini, MassimoGinanneschi, Massimo Magliocco, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Andrea Pegorin, Armando Quazzo, Federico Renzi, Marco Sammicheli, Gianni Schergna, Mirko Serni, Marco Simonini, Team Esosi, Gabriele Zingaro
ZONA FRANCA EDITRICE SRL
Sede legale: Via P. Colagrande 1, 67100 L’Aquila
Informazioni, abbonamenti e arretrati: abbonamenti@lapescamoscaespinning.it
Pubbliche relazioni e pubblicità: Renzo Della Valle, Giorgio Montagna renzo.dellavalle@gmail.com, jomontagna@tiscalinet.it
Pubblicazione periodica
Disponibile anche in versione digitale
Tutti i diritti riservati
LA PESCA MOSCA E SPINNING
ZONA FRANCA EDITRICE srl
Iscrizione ROCn. 26695 del 22.9.2016
Registrazione presso il Tribunale di Roma n.225 del 29.9.2014
Direttore editoriale
Giulio Fascetti
Stampa: Tuccillo Arti Grafiche,Afragola
Distribuzione: Pieroni Distribuzione srl
Via Carlo Cazzaniga 19, 20132 Milano
12
FINALI VECCHI E NUOVI di Massimo Magliocco
Se agli esordi della pesca a mosca si riteneva che il finale fosse un elemento che dovesse solo essere disteso, si cominciò in seguito a comprenderne sempre più l’importanza, con le formule di Ritz, Burnand e altri, fino alla moderna concezione italiana, che si deve a Roberto Pragliola.
28
CHANNEL CAT FISHING
di Mirko Serni e Giorgio Montagna
Un articolo a quattro mani sulla realtà della pesca del channel in due ambienti diversi: le cave del Nord Italia e l’Arno nel tratto cittadino di Firenze: un confronto fra attrezzature e artificiali per insidiare un predatore che può raggiungere anche nelle nostre acque notevoli dimensioni.
16
SPIGOLA: ESPLOSIONI A GALLA di Matteo Callegaro
«La pesca a top water alla spigola è una delle tecniche più soddisfacenti e appaganti se attuata nei giusti modi e con una serie di accorgimenti indispensabili». La corretta condizione ambientale, approcci e attrezzature, colori e dimensioni degli artificiali.
32
L’ADIGE IN VALLAGARINA di Marco Simonini e Gianni Schergna
L’A.P.D.V. gestisce in Vallagarina un tratto dell’Adige suddiviso in quattro zone. Marco Simonini, che abita nelle vicinanze, le conosce come le proprie tasche e insieme al collega Gianni Schergna, anche lui guida di Trentino Fishing, ne descrive caratteristiche e opportunità.
22
LA VIA DELLA SETA di Gabriele Zingaro
La seta è un materiale da sempre presente nella realizzazione di mosche artificiali. Nel corso dei decenni l’inevitabile evoluzione storica ha portato allo sviluppo di varianti e prodotti similari, che offrono una valida alternativa alla costosa e spesso introvabile seta pura.
38
BASS IN SUPERFICIE
di Renzo Della Valle
La temperatura più calda dell’acqua e l’avvicinarsi a riva di alborelle, scardole e altri piccoli ciprinidi fanno sì che il bass, da giugno in poi, si apposti per i suoi attacchi nei pressi della superficie, dove può essere insidiato con vari artificiali, dai propeller ai walking the dog.
2 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39)
42 HEN & PEACH di Armando Quazzo
Una mosca di derivazione inglese che prevede «un corpo in floss colore rosa-pesca, la sacca alare in dubbing di pelo di lepre arricchito con qualche fibra riflettente (Angel hair o similari) e una hackle di gallina chiara marezzata, sostituibile senza problemi con una piuma di pernice».
56 SPINNING A TENERIFE
di Giorgio Montagna
Con un gruppo di amici, Giorgio ha saggiato le acque di Tenerife riscontrando grandi opportunità ma anche condizioni non propriamente facili come indicato da alcuni filmati presenti in rete. Luoghi, attrezzature e artificiali per sfruttare appieno una settimana in zona.
RUBRICHE 4NOTIZIE 74SHOW ROOM 80 MERCATINO
46 SPINFLY CON LE DBS
del Team Esosi
Le mosche secche da spinning sono per lo più terrestrial con un peso intorno al grammo, dotate di una bead in tungsteno per renderle più pesanti –quindi lanciabil con una canna da spinning ultralight –e di una grossa pallina in polistirolo in contrapposizione per farle galleggiare.
60
TORRENTE APPENNINICO, GIUGNO, TROTE di Andrea Pegorin
Giugno è uno dei mesi migliori dell’anno per la pesca in caccia con la secca. Le trote hanno buona vitalità e la natura offre loro tutto il cibo di cui hanno bisogno: molte specie di effimere, tricotteri e plecotteri, anche di taglia importante.
50 IL RITORNO DEL VELLACH
di Alberto Edoardo Gargantini
Molto in voga nei primi anni Duemila, il Vellach è in seguito caduto in disgrazia, a causa di inondazioni e di alcune gestioni non impeccabili. Ora le cose sono cambiate e, grazie anche alla nuova gestione, si possono nuovamente pescare temoli, fario, iridee anche selvatiche e grossi cavedani.
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LIPLESS SPINTAIL PER IL BASS di Lorenzo Azimonti
L’autore propone un lipless che porta in coda una blade che durante il recupero ruota emettendo vibrazioni e bagliori che devono stimolare l’attacco dei predatori. Tale paletta deve essere vincolata a una girella che minimizzi gli attriti e le permetta piena libertà di rotazione.
3/2023 (39) • MOSCA e SPINNING • 3
SPEDIZIONE ENTRO IL 25.6.2023: CRANKBAIT PER IL LUCCIO LURE BUILDING CONTEST SPEDIZIONE ENTRO IL 25.6.2023: FIUME PRIMA DE L LA FOCE, LUGLIO, SPIGOLE partecipa ai nostri contest: puoi vincere su ogni numero
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Major Craft Firstcast FCS-632ML Length: 6’3” (192 cm) Lure: 1/8–3/8 oz (3,5–10,5 g)
notizie
il 26 febbraio a Zero Branco
XXI TROFEO VILLA GUIDINI
A Zero Branco (Treviso), nella splendida cornice di Villa Guidini, domenica 26 febbraio si è svolta la XXI edizione dell’omonimo Trofeo di Costruzione Mosche Artificiali e Lancio Tecnico La giornata, teatro di competizioni ma anche momento conviviale tra conoscenti e amici, ha visto una grande partecipazione di appassionati e ditte del settore, che hanno contribuito con la loro presenza a far prestigioso il Trofeo. La giuria della gara di costruzione, composta da Roberto Messori, Antonio Fadda e Loris Zecchinello, ha decretato vincitore del trofeo Beppe Beltramello
Di seguito le classifiche dei primi tre classificati:
Classifica secca: Limnephilus lunatus
1 Giuseppe Beltramello, F C Alto Brenta 232
2 Simone Boscariol, APS Meschio 209
3 Adriano Mineo, El Cogol
1
Mosca Club Treviso
L’organizzazione ringrazia gli sponsor presenti: Bacino di Pesca 8 Piave, APS del Meschio, Big Fish Sweden, Errepi udIne, Fly Line Ecosistemi Fluviali, Garue Fly Fishing Shop, Go-Fishing (Osoppo-Ud), Magrini Graziano, Pozzolini Fly Fishing, Laghi Golia (Montebelluna), Silver Salmon Club Verona, Villa Marinotti - Fly Fishing Dolomiti, X-Flies Mauro Borselli, x-waters it e tutti gli altri sponsor: 54 Dean Street, 1000 Mosche Alberto Chiodelli, A D S Pescatori Sile, Aktiv Hotel Gargantini, Bacino
10 Acque Feltrine, ASD Liberi Pesc.ri Lago di Corlo e Cismon Bacino 12, Ass Pesc ri Marca Trevigiana, Black Silver Fly Marco Barone, Boscolo Sport, FPS La Piave, Alberto Palù, Gasparella Caccia e Pesca, H2o Mag a z i n e , H u r c h F l y F i s h i n g , I l g a t t o c o n g l i s t i v a l i , L a P e s c a M o s c a e Spinning, La Vallata Fly Shop, Like a river, Max Malli, Orvis Italia, Patago n i a S t o r e M o n t e b e l l u n a , S p o r t S i l e , T h e B u t c h e r j u s t fl y fi s h i n g , Terenzio code in seta, The fly Bologna, trout and rivers specialist, Vision Italia (Max Lo Faro).
L’organizzazione ringrazia in modo particolare tutti i soci che hanno contribuito alla buona riuscita del Trofeo
un’associazione recentemente costituitasi
GUIDE DI PESCA DELLA VALTELLINA E DELLA VALCHIAVENNA
È nata l’associazione «Guide di pesca professionali della Valtellina e della Valchiavenna». Obiettivo dell’associazione è generare turismo attraverso la pesca e invitare gli appassionati di questo sport a scoprire il territorio valtellinese insieme a guide esperte che permettano di vivere questa esperienza in sicurezza e con consapevolezza La presenza delle guide, infatti, garantisce ai pescatori la possibilità non solo di pescare, ma anche di toccare con mano le infinite possibilità della Valtellina In termini di pesca, infatti, la provincia di Sondrio custodisce un ricco patrimonio che attira a sé numerosi pescatori da tutto il mondo: 1240 km di acque pescabili e 74 km di zone riservate alla pesca a mosca e artificiali, circa 110 laghi alpini, 220 torrenti e 24 bacini artificiali, il tutto in ambienti e paesaggi naturali diversi tra di loro Il valore aggiunto alle esperienze di pesca in Valtellina è dato dal permesso di pesca unico, che consente di pescare in tutte le acque disponibili nella valle Il logo dell’associazione riporta alcuni simboli della Valtellina: il pizzo Scalino, che rappresenta una delle montagne simbolo della Valtellina, la trota marmorata, considerata la regina delle trote e che è possibile pescare in Valtellina, Slovenia e pochi altri posti, mosca e cucchiaino, che invece rappresentano le diverse specialità di pesca. Tutti e quattro i fondatori dell’associazione (Ferdinando Rodino Dal pozzo d’Annone, Mauro Bagiolo, Federico Bongio e Mikael Conti) sono muniti di tesserino dell’Associazione italiana guide professionali di pesca (Aigupp), l’unica associazione che al termine di corsi di formazione rilascia la qualifica in Italia nelle diverse discipline di pesca, e a breve daranno il via a un nuovo corso di formazione Aigupp Per maggiori informazioni: www guidepescavaltellina com e www.valtellina.it/it/attivita/pesca-sportiva.
4 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39)
202 Classifica ninfa: Perla grandis 1 Giuseppe Beltramello, Fly Club Alto Brenta 266 2 Simone Boscariol, APS Meschio 246 3. Leandro Nodari, Fly Club Alto Brenta 229 Classifica generale 1. Giuseppe Beltramello, Fly Club Alto Brenta 498 2. Simone Boscariol, APS Meschio 455 3. Marco Geromel, Mosca Club Treviso 394 Classifica generale per club 1. Fly Club Alto Brenta 847 2
705
686
lancio
3 El Cogol
Classifica
Giorgio Cazziola,
Club Treviso 68,57
Forner,
Brenta 66,57
Mosca
2 Jsmaele
Fly Club Alto
58,55
3 Domenico Francescutti, Fly Fishing Time Valvasone
Limnephilus lunatus 1 Giuseppe Beltramello
Limnephilus lunatus 2 Simone Boscariol
Limnephilus lunatus 3 Adriano Mineo
Perla grandis 1 Giuseppe Beltramello
Perla grandis 2 Simone Boscariol
Perla grandis 3. Leandro Nodari
il 26 marzo a Galliate
1° RADUNO LAGHETTO DEL GENERALE
In concomitanza con il ritorno all’ora legale, il 26 marzo scorso si è svolto il primo raduno amichevole c/o il Laghetto del Generale in località Galliate (NO), gestito da Flavio Maselli e dal suo staff. Quel giorno un numero ristretto di appassionati ha partecipato all’evento nel segno dell’amicizia e del rispetto per il regolamento vigente, che impone l’utilizzo di artificiali muniti di amo singolo privo di ardiglione (ammessi ondulanti, rotanti, minnow, crank ecc ), escludendo in modo tassativo l’impiego delle esche in gomma I pesci presenti, dalla livrea a dir poco entusiasmante, hanno ben risposto nelle primissime ore di gara con abboccate veementi (per lo più di trote iridee da un chilo ai tre chili circa), mentre le belle fario che popolano il bacino si sono fatte attendere. È doveroso ricordare che nonostante la temperatura delle acque fosse piuttosto freddina, anche un bel bass è saltato fuori, non resistendo al movimento lento di un ondulantino nei pressi del fondo, richiamato dal giovane lanciatore Fabio Gusulfino Il raduno ha avuto una durata di circa tre ore a spostamento libero nelle sponde prescelte e palettate per l’occasione; la classifica finale è stata la seguente: 1 Simone Leo; 2 Thomas Ciulla; 3. Manuel Civardi. Per assegnare il secondo/terzo posto (avendo catturato in gara 6 trote a testa, mentre il vincitore ne ha catturate 8), si è ricorsi a uno spareggio veloce, in cui si è aggiudicata la seconda posizione a chi per primo portava a guadino la cattura Il laghetto, contornato da sponde accessibili e in parte ghiaiose, si presta a uno spinning leggero e ottimamente alla pesca a mosca, soprattutto redditizia quando le belle fario presenti decidono di bollare a galla sugli insetti Non avendo una profondità rilevante, si presta molto bene dall’autunno alla primavera per la pesca dei salmonidi, mentre nei mesi estivi, con l’innalzamento delle temperature dell’elemento liquido, alla ricerca di bei bass e striped bass.
L’organizzazione ringrazia gli sponsor che hanno messo i premi per la premiazione, fra i quali il negozio milanese Peschiamo di Mauro Marzi e l’azienda Real Winner di William e Renato Pasin Davvero ottima la pizza preparata da Salvatore Carlucci (#pizzapanepassione su Instagram) Si ringrazia anche Maurizio Bertoletti, che nel dopogara ha messo a disposizione alcune canne da spinning preparate per affrontare le trote a spinning, con trecciati fini e finali in fluorocarbon sottili, data la trasparenze delle acque stesse L’Associazione Wild Sport Experience, che gestisce questa struttura, crede nella passione e dedizione alla pesca e ha attivato una scuola di pesca che consente ai giovanissimi di avvicinarsi al mondo dello spinning, con diversi esperti che li seguono anche per trasmettere il rispetto dell’ambiente e delle prede (Giorgio Montagna)
per i lettori sconto del 20% sui prodotti dello shop
AG-FISHING
Con la fiera EWF di Monaco in Germania si è conclusa per AG-Fishing la stagione delle fiere dedicate alla pesca a mosca e alle serate promozionali presso club, associazioni di pesca e fly shop. È stata una stagione ricca di appuntamenti in Italia, Austria, Francia, Belgio e Germania. Anche le serate promozionali sono state un grande successo e Alberto Gargantini coglie questa occasione per ringraziare alcuni club che lo hanno invitato e con cui collabora – I F T A , Fly fishing El Cogol, Fly Natisone e il negozio The Fly di Bologna Prossimamente, oltre a questi ha già programmato alcuni eventi dove presenterà come di consueto la pesca a mosca in Austria e le nuove destinazioni per il 2024 Al momento le location confermate sono: Sim Fly Festival a Castel di Sangro, The Butcher Fly Shop di Casalgrande, Alps Store di Grassobbio, Fly Angling Club Brianteo. Per ringraziare i lettori e tutto lo staff de «La Pesca a Mosca e Spinning», fino al 15 agosto, utilizzando il codice sconto MS23, si avrà diritto a uno sconto del 20% sui prodotti presenti nello shop online www ag-fishing com
notizie
ad aprile scorso
LA SCOMPARSA DI ANTONIO FADDA
Ad aprile scorso è venuto a mancare Antonio Fadda Personaggio molto conosciuto e stimato in tutto il mondo della pesca a mosca, nel lontano 1977 aveva fondato, assieme ad altri amici, il Fly Club Alto Brenta e da allora fino alla fine ne è stato la colonna portante Già anni prima, comunque, era impegnato nella gestione delle acque del fiume Brenta, alla quale (ci teneva a chiamarla la Brenta) ha dedicato gran parte della sua vita e delle sue energie, sottraendo tempo anche alla famiglia Le sue lotte hanno portato al primo tratto no kill nel fiume, anteponendo la salvaguardia di quest’ultimo al prelievo del pesce, con un comportamento da vero pioniere del catch and release. Il suo scopo primario era quello di cambiare la mentalità del pescatore, a quei tempi legata al solo ‘cestino’ Una caratteristica di Antonio che tutti hanno avuto modo di apprezzare era la sua trasparenza nel dire le cose Senza peli sulla lingua, anche a rischio di compromettere un rapporto, quel che doveva dire lo diceva, con trasparenza e sincerità, con una schiettezza che gli ha anche procurato nemici, soprattutto nella difesa del suo amato fiume Antonio era un abile costruttore, conosceva bene l’entomologia degli insetti, era un uomo colto. L’aspetto in cui eccelleva nella pesca era comunque il lancio: secondo lui la pesca a mosca si esprimeva al massimo solo pescando con la mosca secca, proprio perché senza la componente lancio la pesca non era completa Ha insegnato a lanciare a tantissimi pescatori, avendo a cuore la divulgazione della ‘filosofia PAM’ Si recava anche in diverse scuole a insegnare anzitutto il rispetto del fiume agli alunni, poi, semmai, la pesca. Molto attivo e presente a tutte le manifestazioni a l i v e l l o n a z i o n a l e e q u a l c h e v o l t a all’estero, ha partecipato a diverse competizioni di costruzione sia come
concorrente che come giudice Sincero amico di Francesco Palù e Roberto Pragliola, era anche un sicuro buongustaio e un ottimo cuoco, intrattenitore e anima del gruppo in tutte le occasioni conviviali Lo ricorderemo sempre con enorme affetto e riconoscenza (Fly Club Alto Brenta)
le novità per il bimestre
PESCA (SKY CANALE 236)
A partire da domenica 4 giugno alle ore 21 Pesca (Sky canale 236) presenta Blue Sardinia 2: torna con la seconda stagione la serie che racconta le avventure di pesca dalla barca in mare di alcuni tra i più preparati pescatori italiani, tutte ambientate nelle meravigliose acque della Sardegna Le tecniche di pesca usate sono la traina col vivo, il drifting, la pesca con le esche artificiali e il bolentino, e tante sono le mete e le prede da raggiungere e insidiare Si comincia andando a pesca del pregiatissimo cappone (o scorfano rosso) nel porto turistico di Marina di Capitana insieme a Fabrizio Schirru con la tecnica verticale dell’inchiku, che permette di catturare anche paraghi e gronghi La location si sposta poi nella splendida Stintino, dove incontriamo Ivan Scano, col quale si affrontano le tecniche di verticale col vivo e col morto manovrato. Nell’ultimo appuntamento ci troveremo nel sud della Sardegna per una gara di bolentino, occasione per conoscere alcuni importanti veterani e per godersi un numero impressionante di catture
Lunedì 5 giugno alle ore 21,30 è la volta di Pura vida Stefano Passarelli, accompagnato dal figlio Simone, presenta un’affascinante serie di avventure di pesca ambientate in Costa Rica, sulla meravigliosa Playa Samara, affacciata sull’Oceano Pacifico. Scopriamo con loro le emozioni che può riservare la pesca a queste latitudini, vivendo una serie di giornate molto intense: a bordo di un attrezzato fisherman e praticando la pesca d’altura I pescatori coinvolti entreranno in contatto con una grande varietà di pesci, dai marlin ai pesci vela alle coloratissime lampughe fino ai grandi tonni pinna gialla Grande pesca, pura vida
A partire da venerdì 16 giugno alle ore 22,30, infine, Pesca presenta Quando i tonni risalivano il Po
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notizie
Alcuni dei partecipanti alla passeggiata sul Lamone
una nuova Zona a Regime Speciale di Pesca
AMARE IL LAMONE
I partecipanti a una giornata del Progetto Regione Veneto
Domenica 26 marzo 2023 a Faenza, in occasione della Festa di San Lazzaro in Borgo, si è svolta la tradizionale passeggiata sul fiume Lamone organizzata dalle Guardie Ecologiche Volontarie In genere l’evento è occasione per parlare dello stato del fiume in termini di portata d’acqua, della flora e della fauna che popolano le sponde e per effettuare la pulizia delle stesse. Quest’anno, invece, vi è stata l’occasione per approfondire un aspetto che paradossalmente viene spesso ignorato: la biodiversità dei pesci che popolano le acque del fiume. Proprio in questa occasione, infatti Spinning Club Italia sede di Ravenna ha inaugurato la nuova Zona a Regime Speciale di Pesca ai predatori. Il progetto, denominato «Amare il Lamone», si prefigge l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il tratto cittadino del fiume Lamone Questo «Anello dei 4 ponti» viene già vissuto dai cittadini faentini per passeggiare, correre, girare in bicicletta, e pescare Quest’ultima possibilità oggi viene ulteriormente valorizzata perché il fiume è stato ripopolato di persici reali e in futuro si spera di poterlo arricchire di lucci italici e altri pesci autoctoni Oltre al ripopolamento sono state realizzate tre bacheche esplicative dove vengono mostrate le specie di pesci presenti nel fiume, quali sono alloctone e quali autoctone, cioè originarie delle acque del fiume e quindi da preservare Infine, i cartelli riportano alcune curiosità sui pesci predatori che popolano o popoleranno il tratto di fiume in questione Il tutto con lo scopo di incuriosire e avvicinare quanta più gente possibile alla pesca a spinning ai pesci predatori Andando nello specifico, la zona a regime speciale di pesca si estende dal Ponte della ferrovia a valle, fino al Ponte Rosso a monte, per circa tre chilometri. Le regole per esercitare la pesca sono volutamente poche, semplici e inclusive rispetto alle diverse tecniche, purché rispettose del pesce. La pesca, infatti, è consentita sia con esche artificiali che naturali, purché si utilizzi una sola canna munita di amo singolo senza ardiglione Vige il divieto di utilizzo di esche e pasture a base di pesce, il divieto di detenzione di esemplari di persico reale, luccio italico, tinca, lasca e vairone Infine, non sono consentite manifestazioni agonistiche con l’utilizzo di esche naturali Per pescare nella zona a regime speciale di pesca ai predatori non servono permessi particolari, ma soltanto la licenza di pesca regionale Ora il percorso dell’«Anello dei 4 ponti» sul fiume Lamone ha un motivo in più per essere frequentato e vissuto
street fishing sul fiume Sile
RADUNO NAZIONALE 2023 A TREVISO
Il prossimo 25 giugno Spinning Club Italia organizza un raduno di street fishing sul fiume Sile a Treviso La partecipazione alla manifestazione è indirizzata solo ai soci È possibile iscriversi entro il 15 giugno rivolgendosi al responsabile della sede SCI di Treviso, Matteo Niero, matteo niero @gmail it, tel 333/6046120
reinserimento delle specie ittiche
PROGETTO REGIONE VENETO
Sabato 15 aprile si è chiuso il progetto 2022 di reinserimento delle specie ittiche in regione Veneto Le sezioni venete dello Spinning Club Italia si sono unite e hanno effettuato un ripopolamento di luccio italico in tre province: Padova, Treviso e Venezia La sinergia tra Spinning Club Italia e Regione del Veneto permette, attraverso i bandi, di poter realizzare questi grandi progetti Le stesse sedi dello Spinning Club Italia h a n n o i n s t a u r a t o u n a g r a n d e c o l l a b o r a z i o n e c o n E l e m e n t i N e g a t i v i Carpteam ASD, con la quale in queste occasioni lavora insieme per migliorare i nostri fiumi
8 a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it
notizie
Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi, invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità dirett a m e n t e o n l i n e s u l s i t o w w w p i p a m i t S e volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni Ma PIPAM è anche altro troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com / g r o u p s / 4 1 6 8 8 4 8 2 0 1 1 ) , V i m e o ( h t t p s : / / www youtube com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www instagram com/ pipam it) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!
FLY FISHING MAGAZINE
Gli Anelli del Potere
a cura di Angelo Piller (Angelo)
Gli ‘Anelli del potere’ sono tre: Secca, Ninfa e Streamer Negli anni 80/2010 la Secca era predominante Dal 2010 in avanti la Ninfa si è i m p o s t a c o n m i l l e v a r i a n t i . I n fi n e , d a l 2020, siamo entrati nell’era dello Streamer. Possedere tutti e tre gli Anelli significa avere la possibilità di affrontare mille condizioni diverse e situazioni tecniche al limite
Pico Simil Tup’s Indispensable
a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne) e Walter Luzi (Wmangusta)
Materiali utilizzati
Amo: Partrige #20
Filo: giallo
Code: fibre collo gallo marronciono
Addome: filo di montaggio
Hackle: piuma di collo gallo marroncino
Torace: mix peli (montone colorato, cocker e capok tinto)
Testa: filo di montaggio
OFS - My Tools - Pareggiapelo
a cura di Andrea Cuccaro (WM)
Di pareggiapelo ne utilizzo un paio: uno piccolo per le code e uno più grande per il pelo di cervo & C Il piccolo è stato banale da realizzare. Occorrente: un tubicino di 15 mm con un diametro di 5 mm; due rondelle calamitabili (ferrose) con il foro da 5 mm; una calamita; colla ciano acrilica Infilare il tubicino nelle rondelle incollando il tutto a filo di un’estremità Posare le rondelle sulla calamita e il pareggiapeli è realizzato Questo modello lo uso quasi esclusivamente per le code dei miei artificiali, inserendo e sfilando ‘le code’ da sopra. Il secondo modello è più grande e ha un tubicino con il foro di un centimetro Questo m o d e l l o è s t a t o r e a l i z z a t o i n m o d o c h e l e punte pareggiate sporgano dal fondo in modo da essere più facilmente afferrabili
Acque profonde. I fiumi della memoria
a cura di Valerio Santagostino (Balboa)
Acque profonde non è propriamente un libro di pesca, né tanto meno di fotografie, che so essere tanto care all’autore; è l’eredità, il tes t a m e n t o s p i r i t u a l e d i A l v a r o M a s s e i n i , u n uomo che ha vissuto, osservato, annotato, insegnato tanto e con lo stesso piacere della
scrittura, anche pescato Il libro è una raccolta di avvenimenti e di esperienze dell’autore, spesso intime, personali, molte legate alla sua terra umbro-toscana: Firenze, Prato, il Trasimeno e molte altre vissute nei bei viaggi in giro per il mondo: Stati Uniti, Mongolia, America del Sud, Europa. Si sovrappongono e si intrecciano nel testo, in maniera carsica, avvincendo il lettore e spingendolo a continuare avidamente la lettura
Sea Ducer. Lo streamer per tutti
a cura di Andrea Vidotto (Nino)
Sea Ducer Reso popolare da Chico Fernandez, una delle pietre miliari della pesca a mosca in mare Il ‘cubano’ da Miami sviluppò questo artificiale variando il Rhodes’ Tarpon Fly, realizz a t o d a H o m e r R j r Q u e s t o p e r l a s t o r i a Quello che interessa a noi comuni mortali sono la tipologia di costruzione e i materiali. Infatti questo streamer, semplice ma non semplicistico, è realizzato con hackles di gallo e poche fibre di crystal flash Quindi, anche chi vorrebbe ‘iniziare a streamer’ e si inibisce davanti alla moltitudine di materiali presenti in commercio, può tranquillamente realizzare il Sea Ducer. Colli di gallo sono sicuramente di-
10 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39)
sponibili in ogni tavolo da costruzione e probabilmente anche il crystal flash Quindi nient e s c u s e V a r i a n d o i c o l o r i , u n l e g g e r o e d eventuale sottocorpo in piombo, possiamo costruire i Sea Ducer per i più diversi predatori, trote comprese, ovviamente
I THREAD PIÙ SEGUITI
Il grande Pop da Beppe S [Redattore] S a r e b b e t r o p p o r i d u t t i v o r i c o r d a r t i c o s ì , i n una mansione che peraltro ti piaceva assai... quella di deliziare i frequentatori dello stand di Pipam occupandoti di non far mancare salumi e formaggi sapientemente tagliati dalla tua immancabile grossa Pattada Ma tutto sarebbe riduttivo nel descrivere l’animo buono e altruista che avevi, una parola e un consiglio per tutti, sempre disponibile, sempre presente, sempre rappacificante, sempre compe-
tente Bravo pescatore, ottimo costruttore, i n f a t i c a b i l e g u a r d i a n o d e l B r e n t a , p a d r e e nonno premuroso Ma se devo limitarmi a un ricordo, vado con la memoria al 2004 quando partisti da solo e ti sorbisti 500 km all’andata e 500 al ritorno per presenziare a un convegno del Langhe e Roero, in cui non eri né relatore né ospite, ma solo un convinto sostenitore della nascita della coscienza no kill in u n a p r o v i n c i a g e o g r a fi c a m e n t e e c u l t u r a lmente lontana da te Grazie di tutto quello che ci hai dato Addio grande uomo!
I CERCHI PIÙ INTERESSANTI
Osservare lo spot
a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne)
Una cosa che faccio sempre è fermarmi a osservare lo spot prima di avvicinarmi e iniziare a pescare Questo per cercare di individuare i pesci ed evitare di spaventarli avvicinandomi troppo. Ma anche per studiare la giusta strategia.
100 anni di catture
a cura di Valerio Santagostino (Balboa)
«It’s hard to argue with a fly pattern that’s been catching for a hundred years» affermav a J o h n G i e r a c h E p p u r e , a i n o s t r i g i o r n i , spesso si discute dell’efficacia effimera di alcuni dressing, che dura poco più di un paio di stagioni. Abbiamo troppi modelli, troppe convinzioni, troppe distrazioni, siamo troppo viziati, son cambiati i pesci? Possibile?
March Brown
a cura di Beppe Saglia (Beppe S)
Ultimamaente al club facciamo delle serate a tema, in cui senza spirito competitivo, ognuno propone la sua personale interpretazione di una mosca classica L’ultima serata, dedic a t a a l l a M a r c h B r o w n , h a c o n f e r m a t o i n pieno la grande diversità tra i vari dressing proposti, come del resto confermato dalla sua storia, vecchia di 700 anni e molto volubile nel corso dei secoli.
S P I G O L A e s p l o s i o ni a g a l l a
16 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39)
Ifronti freddi sono ormai andati, l’innalzamento d e l l a t e m p e r a t u r a è s i n o n i m o d e l l ’ a r r i v o d e l l a stagione tardo-primaverile Dopo il periodo di riproduzione, in cui le spigole più grandi tendono a spostarsi nei fondali più profondi, il tepore delle a c q u e l e s p i n g e a d a u m e n t a r e i l m e t a b o l i s m o . S p r o n a t i d a l l a f a m e e d a u n i n n a t o b i s o g n o d i caccia, questi pesci iniziano a perlustrare i bassi fondali alla ricerca di prede come cefali, aguglie e piccoli crostacei È qui che inseguimenti frenetici e attacchi a galla rendono la ricerca di questo pesce tra le più sopraffine che si possano affrontare Gli spot sono molteplici, come molteplici sono le condizioni che ne rendono proficua la pesca in quel determinato frangente. Condizioni di marea, abbassamenti di pressione, formazioni di correnti sono tutti ingredienti indispensabili per la buona riuscita di una sessione di pesca «Sono anni che ho smesso di cercare i pesci profondi, pescando lento a gomma radente gli scalini come la maggior parte dei pescatori ‘da sedia’: non ha prezzo trovare la condizione giusta in cui un pesce si spinge fino alla superficie dell’acqua per cacciare una preda Quella frazione di secondo tra l’esplosione a galla e la botta in canna, a parer mio, è l’apice della pesca al branzino» Queste le parole di un caro amico che anni fa mi ha trasmesso la passione sfrenata per la ricerca della spigola
l a c o n d i z i o n e g i u s t a
Quando l’acqua raggiunge la temperatura fra i 16 e i 18°, i muggini, una delle prede predilette della regina, per abitudine alimentare iniziano a grufolare in prossimità di erbai o ostricai, alla ricerca di piccoli organismi e di materiale organico in decadimento di cui nutrirsi, il che li rende prede distratte e appetibili Nei pressi di questo piccolo ecosistema, pochi metri al di sotto, si trovano i predatori: in agguato, attendono la condizione giusta per schiacciare il foraggio verso rivoli di forte corrente, dove hanno la meglio. Ed è proprio in questi frangenti che dovremo cercare la spigola dei sogni Trovato il foraggio, insomma, metà del lavoro è fatto L’altra metà, quella più importante, richiede costanza e interpretazione. Ogni zona presenta condizioni differenti di attività, dettate da maree, correnti e venti Il bordo di un ostricaio, la punta di una secca, gradini pronunciati possono essere ottimi spot di ricerca, dove il pesce sosta in attesa di cibo; sta al pescatore decifrare il momento giusto in cui l’attività inizia, in un ’equazione che può essere risolta solo tramite la perseveranza e i tentativi in differenti condizioni dello stesso spot.
Per cominciare, il mio consiglio è quello di pescare poco ma bene, prediligendo l’azione di pesca nei picchi di marea, che sia bassa o alta; cambiare spesso posto e tattica di approccio; osservare i cambiamenti dello spot, la formazione di nuove correnti e lo spostamento del foraggio. Bastano pochi lanci per capire se il pesce è attivo in quel momento o se è il caso di tornarci con condizioni differenti Non è raro, infatti, una volta che si riesce a trovare la quadra giusta, fare diversi pesci di grossa taglia nel giro di po-
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MATTEO CALLEGARO [ matte.calle98@gmail.com]
Grossa spigola catturata con un DUO Pencil 130 Neo Pearl, colorazione molto polivalente
L A V I A D E L L A S E T A
Mo l t i l a c h i a m a n o fl o s s , n o i i t a l i a n i (talvolta anche in modo improprio) semplicemente ‘seta’ La seta pura, detta silk in inglese, è una fibra proteica di origine animale, ricavata dal bozzolo dei bachi da seta, prodotta s o p r a t t u t t o p e r l a r e a l i z z a z i o n e d i tessuti pregiati. La tradizione fa risalire l’origine della bachicoltura a un’imperatrice cinese (Lie Zu) nel III millennio a C , ma sicuramente già molto prima di tale periodo il processo era già in uso, essendocene prove recenti, frutto di studi specifici (si parla del 6500 a.C.). A partire probabilmente dal I secolo a C la seta cominciò ad arrivare dall’Oriente a Roma, lungo una serie di percorsi carovanieri e rotte marittime che congiungevano appunto l’Asia orientale, e in particolare la Cina, al Vicino Oriente e poi al Mediterraneo, lungo quella che lo studioso tedesco von Richtofen nel 1877 definì ‘via della seta’, che anche Marco Polo percorse e di cui parla nel Milione Tralasciando ulteriori aspetti storici, ai nostri fini la seta è un materiale presente in varie tipologie di dressing, il che la rende per certi aspetti un ‘must’ Probabilmente la più iconica delle realizzazioni, che spesso rappresenta un’immagine iconica della mosca artificiale, è la Royal Wulff, nella quale Lee utilizzò proprio della seta rossa per la realizzazione dello spot nel centro
addome dell’omonimo e celeberrimo dressing Erano gli anni della crisi del ’ 29, ma la seta già da molti anni era in voga su vari modelli, assai diversi e basilari rispetto a quelli moderni, ma ugualmente efficaci e funzionali. Che si tratti di mosche classiche da salmone, stimulator, secche generiche o ninfe, i filati floss ancora oggi mantengono un ruolo importante e ogni costruttore ne ha almeno uno che utilizza regolarmente Nel corso dei decenni successivi, com’è noto, sono state cercate soluzioni alternative alla classica seta pura Com’è facile immaginare, infatti, un prodotto realizzato su base naturale presenta molti vantaggi ma anche numerosi svantaggi che, in ambito produttivo e commerciale, si sono tramutati nella necessità di trovare soluzioni efficaci ed economiche La pura seta naturale è costosa e delicata: due elementi che poco si a b b i n a n o a u n m o n d o c o m e q u e l l o d e l l a c o s t r u z i o n e , n e l quale spesso la resistenza del prodotto finale deve andare di pari passo con l’economicità dello stesso Inoltre, la tintura della seta naturale comporta criticità soprattutto per la solidità dei colori fluorescenti, limitandone non di poco l’uso. Essendo infine un prodotto di origine animale, tende a essere poco idrorepellente, mutando anche il colore originale quando bagnato Gli appassionati della pure silk sanno bene quanto sia difficile reperire le giuste tonalità e ottenere il giusto rapporto fra costo e qualità.
22 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39)
C O S T R U Z I O N E M O S C A g p g @g d a l l a s t o r i a a l l e v a r i a n t i m o d e r n e
Oggi, grazie alle innovazioni tecnologiche nel settore tessile, sul mercato sono presenti numerose valide alternative che non sostituiscono certo la seta pura, ma che offrono un ottimo compromesso Partendo proprio dalla pura seta, si è pass a t i a t t r a v e r s o p r o d o t t i c h e p o t e s s e r o i n q u a l c h e m a n i e r a sopperire ai problemi di cui si è detto, come ad esempio il Rayon Viscosa, il quale, apparentemente molto simile alla seta, ha nei costi inferiori di produzione il vero vantaggio, essendo un derivato dalla cellulosa o polpa di legno È però più limitato nella tintura (anche in questo caso ci sono problemi con i colori fluo, ad esempio, che non vi possono essere tinti) e meno resistente della seta stessa
L’evoluzione nel campo delle poliammidi e dei poliesteri ha portato successivamente allo sviluppo dei moderni filati, chiamati oggi comunemente Floss, che consentono di avere un ottimo compromesso in quanto a colorazioni, solidità delle stesse, resistenza e brillantezza. Altro aspetto importante è la capacità dei Floss di appiattirsi sull’amo, a patto di non creare torsioni con il bobinatore durante l’avvolgimento Per ovviare a questo problema, gli appassionati di mosche classiche da salmone utilizzano il sistema di avvolgimento dei filati a mano, senza bobinatore, per evitare di creare torsioni al filato, e permettere così di disporli al meglio sul gambo dell’amo
Esistono in commercio varie tipologie di questa gamma di filati, caratterizzate da diversa testurizzazione e danaratura (Den). Si tratta di due termini tecnici ben precisi dinanzi ai
quali il semplice appassionato di costruzione spesso non sa dare una definizione esatta, pur conoscendo bene, magari, il filato che sta utilizzando La testurizzazione è un processo termomeccanico mediante il quale si conferisce maggior volume ed elasticità a una fibra tessile: sostanzialmente si lavora il filato con torsioni e/o calore, aumentandone volume ed elasticità Ad esempio, nello specifico, un filato semi-testurizzato è meno elastico e meno voluminoso di uno che presenta una testurizzazione totale La denaratura è invece un indicatore del diametro del filo, essendo un ’unità di misura di densità lineare; sostanzialmente il Den (abbreviazione internazionale) corrisponde al peso in grammi di 9000 metri di filo e viene utilizzato in campo tessile per la titolazione dei filati (relazione fra lunghezza e peso). Semplificando il concetto e mettendolo su un piano interessante per il costruttore: la denaratura è l’unica unità di misura attendibile per i filati da costruzione per individuarne lo ‘ spessore ’ : maggiori sono i Den, più è riempitivo e voluminoso il filato.
Una delle aziende più all’avanguardia al mondo nella realizzazione di filati da costruzione a livello mondiale è l’italianissima Textreme, che, partendo da una base sintetica, produce una vasta gamma di varianti di Floss che replicano al meglio le caratteristiche principali della seta originale, risolvendone a n c h e d i v e r s e c r i t i c i t à L a v o r a n d o d a t e m p o c o n q u e s t a azienda, ne conosco bene i prodotti e li citerò come parametro per indicare una serie di questi filati alternativi alla seta.
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BASS IN SUPERFICIE
Il bassfishing volge al massimo delle sue potenzialità e, dopo la pausa d’obbligo che ha concesso al nostro amico dalla bocca larga di riprodursi e curare i nuovi nati per tutto il mese di maggio, in giugno le ‘ostilità’ possono riprendere in grande stile Questo mese offre la possibilità di pescarlo con tecniche divertenti come la pesca a galla (o topwater, per dirla all’americana), una disciplina assai gratificante che per essere produttiva va esercitata con metodo e cognizione di causa Il bass, come molti altri pesci carnivori, sale volentieri a ghermire una preda che si agita in superficie ma, da bravo predatore, cambia spesso la sua attività di caccia in base alle proprie condizioni fisiologiche e comportamentali Vedere un grosso bass che sale per ghermire il nostro artificiale sapientem ente m anovr ato r i em pi e d i em ozi one ed è c er tam ente una delle più belle soddisfazioni che un pescatore possa togliersi La consapevolezza di avere compiuto tutte le operazioni nella maniera giusta per invogliare il pesce ad attaccare un propeller bait o un wtd scambiandoli per una preda vera gratifica il nostro ego di pescatori e ci appaga appieno. So-
prattutto quando la vittima di turno è uno di quei bass over due chili, vecchi e sapienti, che prima di mangiare in superficie ci pensano non una, ma mille volte!
l e c o n d i z i o n i i d e a l i
Da noi di solito, nelle acque di pianura e in quelle collinari, l’arrivo della bella stagione coincide col raggiungimento negli strati d’acqua superficiali e, nel sottoriva, dei fatidici 18-20 gradi centigradi; con questi valori i bass salgono in superficie ad attaccare prede che si muovono veloci e che fanno rumore. Stagni, lanche, laghetti pedemontani ma anche i grandi laghi prealpini si presentano ora nelle condizioni ideali per fare qualche bella cattura a topwater fishing. La temperatura ottimale dell’acqua in superficie è certamente determinante, ma anche le condizioni di luce giocano spesso un ruolo importante A inizio estate i bass possono attaccare a galla in qualsiasi momento del giorno, ma l’esperienza insegna che maggiori probabilità si hanno quando la luce non è troppo violen-
38 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39) T E C
C
S P I N N I N G
N I
A
RENZO DELLA VALLE [ renzo dellavalle@gmail com]
ta, quindi all’alba o al tramonto o nelle giornate nuvolose, oppure quando una lieve brezza increspa l’acqua, confondendo la sagoma della nostra hardbait che diventa più credibile agli occhi del bass
C’è un altro motivo che, soprattutto a inizio estate, spinge i bass a portarsi in caccia verso la superficie assalendo le nostre hardbait galleggianti: l’avvicinarsi a riva di alborelle, scardole e altri piccoli ciprinidi ‘nazionali’ che, sensibili a calore del sottoriva, si concentrano in branchi apprestandosi a deporre le uova. I bass, da bravi predatori opportunisti, non si lasciano sfuggire questa occasione e si appostano nelle vicinanze per sferrare attacchi, da soli o in piccoli gruppi di quattro-cinque individui. Quando vanno in caccia, i predatori perdono buona parte della loro istintiva diffidenza nei confronti degli artificiali e anche hardbait di superficie all’apparenza poco realistiche come i propbait scatenano attacchi al cardiopalma. Anzi, l’insieme di suoni fastidiosi e di movimenti disordinati crea un mix dirompente che induce i bass a sopprimere letteralmente la fastidiosa fonte di rumore, spesso ancor prima di riconoscerla come una preda abituale Gli attacchi possono avvenire dal largo verso riva, negli ambienti più vasti e privi di ostacoli evidenti (è il caso dei grandi laghi prealpini al
nord o dei laghi vulcanici del centro Italia), con i bass che progressivamente spingono il pesce foraggio verso riva e in acqua bassa con una tattica che ricorda quella messa in atto dai persici reali Se vicino a riva si trovano boe, barche e motoscafi ormeggiati, in mancanza di altri ripari i bass sfruttano queste strutture in attesa del passaggio delle piccole prede e, grazie anche all’ombra sviluppata da tali ostacoli che permette di nascondere meglio le loro sagome, vi si fermano per tendere agguati vincenti
In ambienti più ristretti (stagni, lanche, laghetti collinari) i bass trovano abbondanza di vegetazione ripariale e acquatica per scattare sulle ignare prede che possono essere rappresentate anche da rane, rospi e persino piccole bisce d’acqua che nuotano o strisciano a galla spostandosi da un ostacolo all’altro Esche topwater per eccellenza divengono allora le imitazioni di rane galleggianti, munite di sistemi anti incaglio
Le hardbait di superficie sono davvero numerose e, in base al loro funzionamento, si possono dividere in numerosi sotto-
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r e a z i o n i … a e l i c a
I L R I T O R N O D E L V E L L A C H
da qualche anno ormai che non si sente più parlare del Vellach, un bellissimo corso d’acqua austriaco che tra i pescatori era molto in voga nei primi anni Duemila Poi, complici almeno due grandi inondazioni attorno all’anno 2010, che ne hanno drasticamente rovinato il patrimonio ittico, e alcune (passate) gestioni delle riserve non proprio impeccabili, è caduto in declino Pian piano, però, sembra ora che stia tornando agli antichi fasti.
Dalle alpi Karawanken al confine tra Austria e Slovenia scendono numerosi torrenti ancora pressoché incontaminati; le loro veloci acque cristalline confluiscono formando appunto il Vellach, noto anche come la perla delle Karawanken: la sua morfologia e la purezza delle sue acque, infatti, ne fanno uno
dei corsi d’acqua più belli e interessanti dell’Austria meridionale Dal paese di Bad Eisenkappel, nel bel mezzo del Karawanken Geopark – un consorzio di nove comuni austriaci e cinque sloveni che fanno parte di questa zona talmente bella che è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO –, il Vellach, con una portata d’acqua media che varia da 1 a 3 metri cubi al secondo, si snoda per oltre 30 km, buttandosi nella Drava poco al di sotto della località Annabrücke Nella parte alta, il rio è caratterizzato da grossi massi e rapide correnti che ne modellano il corso fino a circa la metà, per poi diventare più calmo con profonde buche e lunghe piane, con una moltitudine di habitat differenti e ideali per ospitare le varie specie di salmonidi e non, tipiche di queste zone Qui, nel corso principale e negli affluenti, la trota fario divide l’habitat con lo scazzone, che conferma la qualità e l’integrità dell’ecosistema; nei
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I T I N E R A R I O M O S C A
ÈALBERTO EDOARDO GARGANTINI [ info@ag-fishing com • www ag-fishing com]
piccoli immissari è ancora possibile trovare ceppi di fario autoctone, poi, man mano che scendiamo la corrente, si trovano trote iridee di varie taglie e provenienza: oltre a qualche trota d’immissione non sono rare le iridee selvatiche, pesci di una bellezza unica che si sono adattati al torrente e che, quando le condizioni sono favorevoli, si riproducono tranquillamente Qui la presenza di fario diminuisce sensibilmente, ma troviamo i primi temoli, che aumentano man mano che si scende verso valle: raschi e ghiareti offrono l’habitat ideale per i timallidi, presenti anche con esemplari di grossa taglia, tanto che nel tratto basso non è raro trovare qualche grosso temolo risalito dalla Drava grande e poi rimasto nelle più miti acque del Vellach. Sicuramente il temolo ha molto sofferto negli anni passati, essendo quasi scomparso una decina di anni fa, ma sta ora ricolonizzando le sue zone di origine
una gestione al passo coi tempi
Negli ultimi anni, alcune riserve di pesca hanno cambiato gestore; il Fly Vellach, che ha appunto preso in gestione diversi tratti nella zona intermedia del fiume, è un club di pescatori amanti della natura e di questo corso d’acqua che dedicano anima e corpo alla salvaguardia del suo habitat, molto delicato, che sta tornando quello di un tempo grazie anche al fatto che negli ultimi anni non ci sono stati eventi catastrofici Grazie dunque a Manfred e a Mario per aver avviato un processo di tutela del fiume che ha come punti forti l’introduzione di novellame anche allo stadio larvale e il no kill totale in tutte le riserve Anche le riserve limitrofe si stanno adeguando e collaborano a questo tipo di gestione
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85 • MOSCA e SPINNING • 6/2021
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Vendo canna in bamboo refendu nuova, interamente fatta a mano con certificato di garanzia, fodero e tubo Lunghezza 7’ per coda 4, azione semiparabolica Materiali di primissima qualità made in USA Prezzo 400 euro, vero affare Renzo, tel 338/1365571 (A)
Vendo a 40 euro mulinello d’epoca Mitchell 408 Ingranaggeria interna e antiritorno malfunzionanti ma credo facilmente riparabili da un esperto Per il resto in buone condizioni Paolo, p cacciotti@alice it (A)
Cerco Quantum Iron 301 HPT. Mulinello tenuto bene, no botte no graffi, meccanicamente ok. Completo della sua scatola originale con esploso, ecc Gianandrea, gbbasshunter@hotmail com, tel 349/5453960 (F)
Vendo canna in bambù Pezon & Michel 6' in 2 pezzi lancia gr 2-4 in condizioni quasi pari al nuovo Bellissima per torrenti e riali Fodero originale, certificato. Euro 300 + spedizione. Marco, marco.cavicchi@alice.it, tel. 3386504431. (C)
Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.
80 • MOSCA e SPINNING • 3/2023 (39)
Size 70: cm 70 x 7,5 x 9,5 h cm • Size 125: cm 125 x 7,5 x 9,5 h