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APRILE-MAGGIO 2018
€ 5,90
Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XVIII, n. 2 - Aprile-Maggio 2018
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Resine UV Bass: il risveglio dei big Lucci lapponi Minnow per il cavedano Mangum’s tails Laghetto: big ultralight Il sottovetta totale Fotografarli con amore Rib sintetici [10 pp.] Baffoni di primavera Il ‘peso’della mosca A caccia di vampiri Fly Tying Experience Mare: light spring
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III PESCARE SHOW FLY TYING EXPERIENCE
di Renzo Della Valle
a cura della redazione
Direttore responsabile Eugenio Ortali
BAFFONI DI PRIMAVERA
Diciannove costruttori per un evento che, arrivato alla sua terza edizione, si è dimostrato essere l’appuntamento principale dell’anno nel mondo del fly tying italiano. Per ognuno, una mosca e un breve resoconto di quanto presentato.
C’è chi lo odia e c’è chi lo ama, ma il fascino che il siluro esercita per la taglia inusitata che può raggiungere prima o poi riesce a coinvolgere tutti. Alcuni consigli per poterlo insidiare in sicurezza e nel giusto modo nella stagione appena iniziata.
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Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Pietro Brunelli, Angelo Celino, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Fabio Gasperoni, Massimo Magliocco, Simone Marchetti, Daniele Meacci, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Michele Moro, Armando Quazzo, Claudio Rampazzo, Federico Renzi, Luca Ruggeri, Daniele Vinci
A CACCIA DI VAMPIRI
LUCCI LAPPONI
di Daniele Meacci
di Claudio Rampazzo
Tutto quel che serve per divertirsi con il perca, un predatore che può dare grandi soddisfazione se insidiato con la giusta attrezzatura e con artificiali dedicati, a cominciare da esche siliconiche come gli shad, molto versatili per questo tipo di pesca.
Il resoconto di una fantastica vacanza di pesca al luccio in Lapponia svedese. Qui si pesca per lo più «cercando i lucci nei sottoriva, a ridosso del primo scalino, che difficilmente supera il paio di metri, e sulle secche rocciose che si trovano anche molto distanti da riva».
Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016
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Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014
IL SOTTOVETTA TOTALE
LIGHT SPRING
di Massimo Magliocco
di Angelo Celino
Dopo l’angolato esaminato nello scorso numero, un altro lancio che si deve alla genialità di Roberto Pragliola: cambiando il piano di lancio della coda, da verticale a orizzontale, questa può viaggiare radente alla superficie dell’acqua portando la mosca sotto la vegetazione.
Diversi spot marini offrono una risposta migliore se affrontati con tecniche leggere. «Un approccio light consente di percepire l’ambiente in modo differente, considerando piccole pietre trapelanti, buche e piane con fondale misto sabbia/scoglio».
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Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl
Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano
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MANGUM’S TAILS
IL RISVEGLIO DEI BIG
RIB SINTETICI
di Fabio Gasperoni
di Luca Ruggeri
di Federico Renzi
L’autore presenta un nuovo materiale: delle ‘code’ destinate all’impiego con streamer che imitino un qualsiasi pesciolino (in FW e in SW), ma anche con popper, per imitare ad esempio una piccola biscia. Il loro uso velocizza molto la costruzione, creando e imitando il corpo e la coda.
Alcune indicazioni per prepararsi alla pesca del bass e alla ricerca degli esemplari più grandi, provenienti da un nuovo collaboratore, innamorato – come si vede dalla gioiose foto che accompagnano il testo e dalla copertina – di questa tecnica: luoghi, artificiali, attrezzatura.
Con ‘rib’ o ‘quill’ sintetici si fa riferimento a tutti quei materiali di origine non naturale che vengono utilizzati per imitare l’addome degli insetti. A una loro veloce panoramica fanno seguito ben ventotto imitazioni, dalle quali trarre ispirazione ed esempio.
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SPINNING ULTRALEGGERO ALLE BIG DEI LAGHETTI
RESINE UV
MINNOW PER IL CAVEDANO
di Armando Quazzo
di Simone Marchetti
Nelle parole di David Edwards, ideatore e sviluppatore di Bug Bond, e di Alberto Calzolari, distributore europeo della Solarez, tutte le caratteristiche e i vantaggi delle nuove resine ad attivazione luminosa, insieme a qualche suggerimento per il loro corretto utilizzo.
Le fasi costruttive di un piccolo minnow che l’autore realizza con assetto galleggiante e che impiega per il cavedano anche nelle forti correnti non molto profonde alternando recuperi a brevi pause, in modo da evitare il contatto col fondale.
di Giorgio Montagna «Occorre ammettere che dove minnow classici di 7-8 cm, rotantoni e ondulanti superiori ai 10 g non danno riscontri in tema di abboccate, un ondulantino di 3 g circa, richiamato ad andatura molto lenta, può ribaltare la situazione».
RUBRICHE 04 NOTIZIE 88 SHOW ROOM 96 MERCATINO 96 RECENSIONI
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IL ‘PESO’ DELLA MOSCA
FOTOGRAFARLI CON AMORE
di Pietro Brunelli
di Daniele Vinci
La rilevanza della componente ‘peso’ della mosca, analizzata in relazione alla tipologia dell’imitazione, al tipo di lancio e all’attrezzatura impiegata: canna, coda, finale. Un’analisi inedita, che dà origine a una tabella valutativa riassuntiva e a una prima serie di indicazioni e stimoli.
Nel mondo dei social la fotografia delle catture è molto diffusa. L’autore ricorda l’osservanza di alcune regole tecniche, ma soprattutto raccomanda il rispetto assoluto del pesce, in modo che dalle immagini possa trapelare l’amore assoluto nei confronti suoi e dell’ambiente.
fish facts
a cura di Marco Sammicheli
l’evento è stato per lo più ignorato in Italia
WORLD FISH MIGRATION DAY 2018 La Giornata Mondiale della Migrazione dei Pesci WFMD (www.worldfish migrationday.com), svoltasi lo scorso il 21 aprile, ha evidenziato la persistenza in Italia di un grave problema, testimoniato dal fatto che le grandi associazioni ambientaliste e dei pescatori, insieme agli enti territoriali competenti, hanno ignorato l’evento. Sono stati infatti solo due gli eventi italiani di questa edizione ed entrambi hanno riguardato due contesti già oggetto di iniziative virtuose sul Po e sul Magra-Vara. Nonostante tutte le istituzioni abbiano prescrizioni normative per risolvere il problema degli sbarramenti dei fiumi che impediscono lo spostamento della fauna ittica, queste continuano a non essere realmente applicate e l’evento globale che le chiama direttamente in causa è passato quasi dovunque nel completo silenzio. Nelle scorse edizioni del WFMD sono emersi in Italia altri esempi virtuosi di intervento o comunque di coinvolgimento dei portatori di interessi, ma ad oggi restano numerosissimi i casi nei quali i problemi restano aperti ed ignorati. Un esempio evidente di rimozione di una delle maggiori emergenze faunistiche a livello nazionale riguarda la Regione Toscana, dove cinque fiumi (Albegna, Ombrone, Cecina, Arno e Serchio) sono altrettanti casi emblematici dei diversi motivi per i quali tutti sono d’accordo sulla necessità e urgenza di intervenire ma nessuno dei problemi è definitivamente risolto, anzi la maggior parte sono completamente insabbiati. Se nel resto del mondo si iniziano a demolire gli sbarramenti, da noi si continua a costruirne di nuovi e si rimanda indefinitamente anche la realizzazione di passaggi per pesci che sono una misura di emergenza minima dove debba essere rimandata la rimozione degli ostacoli alla continuità biologica dei bacini idrici. In Toscana, come nelle altre regioni italiane, negli scorsi decenni sono stati spesi fiumi di denaro in ripopolamenti di salmonidi (peraltro non autoctoni), mentre sarebbe bastata una minima parte di queste risorse per tutelare le popolazioni ittiche autoctone minacciate dagli sbarramenti. Una gestione che in alcuni casi, e tra questi alcuni di quelli dei fiumi toscani citati, ha finito per sostituire la biomassa mancante per interruzione della risalita delle specie eurialine (che risalgono dal mare) con quella delle specie alloctone invasive immesse a fini di pesca, che sono spesso diventate dominanti minacciando gravemente le specie autoctone. Un risultato disastroso che dovrebbe essere riconosciuto e usato per operare rapidamente un rinnovamento di impostazione a partire proprio dalla priorità della restituzione della continuità biologica ai nostri fiumi.
tutti buoni?
PESCA RICREATIVA MARITTIMA AL BIVIO In attesa degli eventi politici, con la Comunicazione Obbligatoria in stallo e la spada di Damocle della licenza onerosa, la pesca ricreativa marittima italiana attende che riprenda un dibattito solo rimandato. Una pausa che potrebbe e dovrebbe essere utilizzata per la palese necessità di una riflessione sulla propria collocazione nel contesto generale. I pesca-
tori ricreativi sono infatti legati a un immaginario nel quale la difesa della pesca ricreativa si contrappone spontaneamente alla pesca commerciale, in uno scenario che prevede una netta separazione tra buoni e cattivi. Ovviamente buoni i pescatori ricreativi senza bisogno di valutare il loro atteggiamento, perché basta e avanza la palese differenza di impatto degli attrezzi e delle modalità di pesca. L’impegno della pesca ricreativa contro il bracconaggio in acque interne riscalda i cuori e unisce gli intenti, mentre tende ad allontanare lo sguardo da quello che in varia forma si manifesta costantemente nella pesca marittima. La difesa dei pescatori ricreativi, in modo particolare per il mare, deve infatti sempre fare un distinguo per dissociarsi dal mancato rispetto dei regolamenti (che significa pesca illegale), ma se dovesse confrontarsi con la realtà dovrebbe ammettere una disastrosa consuetudine di infrazioni più o meno gravi. Molti dei principi giusti e opportuni che animano le organizzazioni della pesca ricreativa sono informati a un contesto ideale che è decisamente distante dalla realtà delle nostre coste. Come considerare il lamento per la sua libertà da parte di un pescatore che riempie la barca di tonnetti sotto misura, di quello che infrange a ogni occasione i limiti di carniere o le misure minime? Questi pescatori davvero devono essere difesi? Una interpretazione empirica, che però trova larga condivisione tra chi si interessa attivamente dell’argomento, considera la divisione dei pescatori ricreativi in mare in quattro categorie che possiamo approssimativamente illustrare come segue: 1. pescatori etici: rispetto i regolamenti e minimizzo il mio impatto - vado a pesca per la pesca, consumo pesce in modo limitato, legale e consapevole; 2. pescatori regolari: rispetto i regolamenti e nessuno mi può dire niente - vado a pesca per la pesca e consumo pesce nei limiti normativi; 3. pescatori irregolari: quando si presenta l’occasione me ne frego dei regolamenti, tanto nessuno controlla e il danno non lo faccio certo io - unisco l’utile al dilettevole; 4. pescatori di frodo: me ne frego di tutto e cerco di catturare tutto il più possibile - vado a pesca per il pesce e per il guadagno (sono ricreativo perché mi ci diverto anche). Più che le categorie in sé stesse interessa attribuir loro delle percentuali, non tanto di impatto quanto di partecipazione. Un’interpretazione condivisa e ritenuta peraltro ottimistica è questa: 1: 5%, 2: 10%, 3: 80%, 4: 5%. Riguardo all’impatto è verosimile che questo cresca progressivamente da 1 a 4, ma anche che la frazione dei pescatori ‘irregolari’ conservi una forte rilevanza. Da una parte il bracconaggio premeditato è chiaramente definibile e circoscrivibile, comporta quasi sempre uno scambio commerciale e può essere perseguito come tale. Al contrario le infrazioni dei pescatori ‘irregolari’ sono polverizzate e ampiamente diffuse, il loro impatto è molto variabile ma la loro continuità le rende un fattore primario e le collega chiaramente a una concezione della pesca marittima che dovrebbe essere affrontata per via culturale prima che restrittiva. Piccole infrazioni, certo, insignificanti o quasi se confrontate con i peggiori esempi di sfruttamento commerciale, ma se davvero lo scenario fosse più o meno questo, una stretta sarebbe sia dovuta che meritata e gli effetti sarebbero che 1 e 2 ne trarrebbero vantaggio a discapito di 3 e 4, che è esattamente quello di cui il settore ricreativo ha estremo bisogno. Certamente questo non cancellerebbe i problemi di competizione con la piccola pesca commerciale, ma non si può più accettare che questi vengano usati per difendere quello che non solo è indifendibile ma che proprio non va difeso se si vuole risalire dal fondo del barile.
ADERISCI AD APR
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MOSCA e SPINNING
g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016
in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin
notizie
oltre 17.000 presenze, 14% in più rispetto allo scorso anno
PESCARE SHOW Solo sorrisi alla Fiera di Vicenza al termine di Pescare Show 2018. Il salone della pesca sportiva e nautica da diporto, firmato Italian Exhibition Group, consegna segnali di ottimismo a una community sempre più giovane, sensibile alle innovazioni tecnologiche, profondamente rispettosa della natura. E i numeri premiano lo sforzo e gli investimenti profusi per consolidare il salone leader in Italia, ora di dimensione europea: oltre 17.000 presenze nelle tre giornate (+14% sul 2017), espositori saliti a quota 220, area espositiva aumentata a 30.000 mq. Di rilievo anche l’incremento sul fronte estero, con una autorevole rappresentanza internazionale e l’aumento totale dei buyer del 25%. Da sottolineare la tendenza all’incremento costante in tutte e tre le giornate, significativamente in quella di lunedì vocata agli operatori. È la fotografia nitida della pesca sportiva e della nautica da diporto, la consacrazione di una tendenza sempre più diffusa che durante il salone di riferimento ha potuto misurare concretamente crescita e solidità. I contenuti di Pescare Show hanno ruotato intorno questi profili ‘active’: numerosi brand italiani e mondiali hanno scelto la vetrina vicentina per presentare le loro anteprime; le federazioni sportive hanno annunciato le grandi competizioni mondiali in programma nel 2018; le destinazioni di pesca hanno presentato le proposte all’insegna dei servizi di qualità; la nautica da diporto nella sezione Boating Show ha mostrato un volto innovativo e frizzante con la definitiva affermazione del ‘fenomeno wrapping’; tutta l’area dedicata allo shopping ha riscosso un successo senza precedenti. Anche le scelte sul lay out sono state premiate dalle aziende e dal pubblico: successo per il debutto della Fishing Arena, coi suoi contenuti di qualità; straordinaria partecipazione per le aree demo dislocate nei vari padiglioni e nell’ampia area dedicata alla pesca a mosca. Un successo che deriva anche dal positivo coinvolgimento delle principali associazioni di categoria, delle federazioni sportive e delle scuole di pesca, ma anche dei top brand presenti in fiera, che hanno profuso impegno per trasmettere conoscenza ai visitatori. E il popolo della pesca è sempre più folto: sono ormai tre milioni i pescatori, la gran parte al di sotto dei 50 anni; un indotto economico che si stima superi i due miliardi.
notizie Tutti i comunicati stampa di Pescare Show 2018 sono disponibili al link https://www.pescareshow.it/it/informazioni/stampa, mentre il download delle immagini può essere effettuato sul canale Flickr www.flickr. com/photos/vicenzafiera/albums. Su You Tube il video di Pescare Show 2018 al link https://youtu.be/KgoM-U-9JFc. La prossima edizione è in calendario dal 23 al 25 febbraio 2019.
l’eroe della rivoluzione della pesca a mosca italiana in un ricordo di Osvaldo Galizia
ROBERTO PRAGLIOLA In una notte stellata del mese di agosto del 1986, nel bosco di Renato Rosati a Castel Di Sangro, nacque l’idea di fondare una scuola di pesca a mosca che avesse delle basi didattiche e scientifiche per poter diffondere correttamente la tecnica di lancio nella pesca a mosca in Italia. In quella notte magica nacque il sogno della SIM e protagonista di questo sogno fu Roberto Pragliola. L’idea, anche se utopistica, era semplice: costituire un gruppo di istruttori che, previa abilitazione all’insegnamento, attraverso specifici programmi didattici e con una tecnica ben definita, diffondessero la tecnica di lancio TLT da lui ideata, per rimuovere i concetti di lancio di matrice anglosassone in voga in quegli anni, che non si integravano negli ambienti fluviali della nostra penisola, sostituendoli con quelli di una tecnica di lancio geniale, basata essenzialmente sull’utilizzo di canne corte e code leggere. L’anno successivo (1987) l’idea si concretizzò: nacque la Scuola italiana di Pesca a Mosca e venne organizzato il primo corso per istruttori, con la innovativa formula del college americano. Il corso della durata di sei giorni a tempo pieno prevedeva infatti che allievi e istruttori alloggiassero nello stesso hotel (tipo campus universitario) in modo che le attività didattiche che si svolgevano sia in aula che in palestra, oltre che sul prato e sul fiume, consentissero un continuo scambio di idee sia sulla tecnica di lancio che sui principi etici della pesca a mosca tra gli istruttori e gli allievi. Furono anni bellissimi, anche perché l’entusiasmo che Roberto metteva nelle attività didattiche si trasmetteva a tutti gli istruttori da lui formati. Ricordo che venivamo tacciati di essere una sorta di ‘setta’ con il ‘guru’ di turno e venivamo spesso attaccati per la presunta inutilità della TLT e per aver espresso dogmi nel lancio che erano sbagliati e che non erano verificabili, che si concretizzavano pur sempre in una tecnica di lancio da ‘prato’ o da ‘palestra’. Come in tutte le rivoluzioni, Roberto e gli istruttori della SIM non vennero compresi subito appieno, ma con il tempo e con un lavoro costante svolto in trent’anni da Roberto, dalla SIM e da tutte le scuole che ne sono nate, la tecnica di lancio TLT è stata prima rivalutata e poi riconosciuta in tutto il mondo come la vera tecnica italiana di pesca a mosca (italian fly fishing style), finalizzata a risolvere al meglio la maggior parte delle situazioni che si possono incontrare nei nostri fiumi. I pescatori a mosca italiani devono essere orgogliosi di aver avuto un personaggio come Roberto Pragliola, che ha dedicato una vita intera alla sua missione. Senza di lui l’Italia della pesca a mosca non avrebbe mai potuto essere equiparata al livello delle più famose e blasonate tecniche di lancio angolassoni. Nonostante alcune divergenze di pensiero che abbiamo avuto in passato, non posso che ringraziarlo per essere stato il faro che ha guidato la SIM nel prosieguo delle sue attività. La SIM lo ricorderà anche dedicandogli una parte del Museo della pesca a mosca di Castel di Sangro, dove verrà allestita una bacheca per lasciare una traccia indelebile della sua opera e del suo impegno per la pesca a mosca, che valga da esempio per le future generazioni. Ciao Roberto, ti ricorderemo sempre. (Osvaldo Galizia)
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riconosciuta la grande qualità ambientale e organizzativa trentina
IL 38° CAMPIONATO MONDIALE DI PESCA A MOSCA IN TRENTINO La FIPS Mouche internazionale ha scelto l’Italia e più precisamente il Trentino per la 38° edizione del Campionato Mondiale di Pesca a Mosca, organizzato dalla FIPSAS nazionale in stretta collaborazione con la sezione trentina e in programma dal 17 al 23 settembre 2018. Nel cuore delle Alpi, in un contesto naturalistico d’eccezione, con ben 2000 km di corsi d’acqua, quasi 300 laghi e laghetti alpini, oltre 800 chilometri quadrati di parchi naturali, il Trentino è pronto ad accogliere i pescatori di tutto il mondo. In questa regione la pesca è un’attività importante, gestita nel corso degli anni attraverso normative lungimiranti a partire dalle antiche carte per arrivare all’attuale carta ittica, lo strumento attraverso il quale una rete di trenta associazioni locali cui aderiscono 11.000 dei ben 25.000 pescatori trentini gestiscono le acque. Il fiume Sarca, il fiume Noce e il Lago di Cornisello – nel Trentino occidentale – saranno i campi gara della competizione internazionale. Come quartier generale del Campionato sono state individuate le Terme di Comano, rinomata località termale affacciata sul Sarca, regno della trota marmorata oltre che di molte altre specie ittiche. La cerimonia di apertura è prevista lunedì 17 settembre in Piazza Duomo a Trento, alla presenza di circa trenta squadre provenienti da tutto il mondo. Le prove ufficiali, nei laghi di Nembia e Nambino e nel Sarca in zona Terme di Comano e Dro, si svolgeranno martedì 18 settembre. Le sessioni di gara saranno cinque: mercoledì 19 e venerdì 21 mattino e pomeriggio e giovedì 20 solo al mattino. La cerimonia di chiusura con la proclamazione dei vincitori del prestigioso titolo sarà invece alle Terme di Comano sabato 22 settembre. Il Trentino non è stato scelto a caso per questo importante evento: le sue acque sono una delle mete più ambite dagli appassionati di pesca, in particolare di pesca a mosca catch and release, e il prodotto turistico si è andato via via arricchendosi di servizi grazie anche al progetto Trentino Fishing, ovvero alla possibilità di acquisto dei permessi online, con kit completi di attrezzatura per la pesca a mosca a noleggio, accompagnatori qualificati e un’ospitalità con servizi su misura. Sul Fiume Sarca, tra i principali protagonisti del Mondiale, è inoltre possibile verificare direttamente da casa le condizioni delle acque grazie alle webcam posizionate nei punti strategici; particolari piattaforme di accesso consentono, infine, di pescare anche a persone anziane e con disabilità. Tutte le informazioni possono essere reperite sul sito www.wffc2018. com, nel quale vengono date indicazioni specifiche, anche in relazione all’ospitalità, per coloro che volessero organizzare sin d’ora delle uscite di pesca nei vari campi gara e nelle zone che li ospitano: • settore I - fiume Sarca-Tione (Giudicarie centrali): zona con buone caratteristiche, con alveo quasi tutto naturale, portata abbondante e profonde buche;
• settore II - lago di Cornisello (Val Rendena): molto profondo, con acqua di sorgente dei ruscelli che scendono dalle vette sovrastanti; • settore III - fiume Sarca-Pinzolo (Val Rendena): zona con buone caratteristiche, con alveo quasi tutto naturale, portata abbondante, profonde buche e buona corrente; • settore IV - fiume Noce (Val di Non): in alcuni punti molto naturale con vegetazione fitta, fondo in ghiaione e sabbia con abbondante vegetazione acquatica. Portata sempre buona, acqua solitamente limpida e costante; • settore V - fiume Sarca-Arco (zona Garda): fiume di fondovalle con portata dell’acqua costante tutto l’anno, acque limpide trasparenti, fondo ghiaioso alternato a piccole correntine e grandi spianate con erbai; • campi di prova - fiume Sarca e Lago di Nembia (Terme di Comano - Dolomiti di Brenta), lago di Nambino (Val Rendena), fiume Sarca-Dro (zona Garda). Infine, per chi volesse avere un ruolo da protagonista nel Campionato Mondiale di Pesca a Mosca, è prevista la possibilità di dare la propria adesione come ispettore di sponda, per trascorrere tre giorni a stretto contatto con i migliori pescatori a mosca del mondo, ospitato dall’organizzazione in hotel con pensione completa! Basta compila il modulo che si trova nel sito www.wffc2018.com.
chigan, Paul Young e Lyle Dickerson. Lavorò per diciotto anni presso lo shop di Young, passando dalla sede di Detroit a quella di Traverse City nel 1970 e da Young assorbì stili e tecnica. Non meno utile gli fu l’amicizia di Lyle Dickerson che raggiungeva spesso nel suo shop di Bellaire da Traverse City dove abitava. Dickerson fu per lui non solo un amico, ma soprattutto un maestro e uno stimolo continuo a migliorare. L’esempio e la dirittura professionale di Dickerson ebbero una grandissima influenza nel lavoro e nelle realizzazioni di Summers. Nel tempo si rese autonomo e iniziò a pensare a un suo shop e a un suo beveller. Iniziò lui stesso la progettazione e costruzione di un proprio beveller, ma, nelle more, acquistò la macchina costruita da Morris Kushner. Con questa iniziò il suo nuovo percorso. Summers ha prodotto una vasta gamma di canne, tutte di impeccabile fattura, con una produzione annua media di circa 50 canne, di lunghezza dai 5’6” agli 11’, da code #4 a code #9. Le sue canne abbracciano in maniera armonica e rigorosa entrambe le suggestioni estetiche di Young e di Dickerson; il suo lavoro è veramente un esempio nobile per chiunque voglia intraprendere la via del rodmaking. Per informazioni: ibra@rodmakers.it.
pesca, natura e gusto in Trentino nei giorni 26-27 maggio
FLY FISHING EXPERIENCE Coordinamento Pescatori a Mosca della Regione Marche
È NATO IL PAMM Com’è noto, negli ultimi due anni il caos generato dall’abolizione delle province si è manifestato con tutti i suoi nefasti effetti anche nell’ambito della pesca. L’impossibilità da parte delle istituzioni regionali di conoscere nel dettaglio le singole realtà locali, le loro esigenze, il loro passato, le gestioni esistenti, i progetti in essere, ha reso difficile definire linee guida universali e condivise in merito a tali problematiche. A questo scenario hanno contribuito anche le associazioni piscatorie e ambientaliste, ognuna impegnata a livello locale, arroccata nel proprio feudo con scarsa propensione a un allargamento dei propri confini. Chi ha vissuto la scena politica regionale in materia di pesca sportiva e ricreativa ha da subito avvertito un senso di smarrimento di fronte a una frammentazione così disparata della realtà piscatoria. È maturata pertanto l’esigenza di guardarsi attorno, di confrontarsi con gli altri, di condividere idee e progetti, di capire chi e quanti siamo. È nato a tale proposito il PAMM, il primo coordinamento pescatori a mosca della Regione Marche, presentato ufficialmente alla fiera Wild Nature Expo di Villa Potenza (MC): nessuna velleità associazionistica, ma una semplice aggregazione di pescatori a mosca che intendono confrontarsi e condividere idee in tema di pesca. L’augurio naturalmente è che questo possa costituire un seme e che, in un futuro speriamo non troppo lontano, germogli in un qualcosa di più ampio a supporto delle istituzioni per il bene della comunità piscatoria marchigiana. nei giorni 12 e 13 maggio a Sansepolcro
RADUNO IBRA 2018: OSPITE BOB SUMMERS Anche quest’anno IBRA avrà nel raduno di maggio l’evento principale dell’anno: sarà il momento in cui incontrasi, confrontarsi, scambiare idee e opinioni ma soprattutto rivedere vecchi e nuovi amici e ritrovarsi tra estimatori delle canne da pesca in bamboo. Il raduno 2018, il quattordicesimo della storia IBRA, si svolgerà presso la sede al Podere Violino a Sansepolcro nei giorni di sabato 12 e domenica 13 maggio; venerdì 11, invece, come di consueto ci sarà il ritrovo sul fiume nella splendida cornice della Tail Water Alto Tevere per pescare insieme e mettere alla prova le varie canne in bamboo. Quest’anno il consiglio direttivo ha organizzato il raduno focalizzandolo sull’ospite d’onore, che sarà nientemeno che Robert W. Summers, uno dei grandi del rodmaking attuale viventi. Come per Carpenter, anche le sue radici trovano origine e humus in tempi lontani. Bob era un protegé dei leggendari costruttori del Mi-
L’Azienda per il Turismo Terme di Comano - Dolomiti di Brenta organizza nei giorni 26-27 maggio 2018 Fly Fishing Experience, una due giorni con diversi eventi in programma: sabato e domenica alle ore 10: esperienze di pesca con le Trentino Fishing Guides per scoprire i migliori spot e vivere un’esperienza indimenticabile negli angoli nascosti del Fiume Sarca (su prenotazione - possibilità di pesca libera già il venerdì); sabato e domenica alle ore 10: Ladies Fly Course, corso di pesca a mosca per signore con istruttori specializzati: sabato al Lago di Nembia, domenica sul fiume Sarca (su prenotazione); sabato alle ore 14: Children Fly Course, corso di pesca a mosca per ragazzi e bambini al Lago di Nembia con istruttori specializzati (su prenotazione) sabato dalle 10 alle 12 e dalle ore 14 alle ore 18: stage gratuiti di lancio a una e due mani, workshop di costruzione artificiali con Trentino Fly Club: sabato al Lago di Nembia, domenica presso il Giardino al Sarca alle Terme di Comano; sabato dalle ore 19 alle ore 20,30: workshop di costruzione artificiali con Trentino Fly Club alle Terme di Comano. Partecipazione a tutte le iniziative e due pernottamenti con prima colazione da 125,00; partecipazione ai singoli appuntamenti da 10,00 euro. Per informazioni e prenotazioni: Azienda per il Turismo Terme di Comano-Dolomiti di Brenta, Via Cesare Battisti 74, Ponte Arche - Comano Terme (TN), tel. 0465/702626, info@visitacomano.it, www.visitacomano.it.
vittoria a parimerito di Artificial Bait! True Friends e Mal Tra Insema Gunki
ITALY STREET FISHING GAME 2018 Con la terza edizione e il terzo soldout consecutivo, il gruppo Street Fishing Italia ha festeggiato il tanto lavoro svolto per affermare nel nostro paese lo spirito dello street fishing. Domenica del 14 gennaio Adria è stata letteralmente invasa da un esercito di 50 squadre per un totale di 150 pescatori armati di canna e jig head per partecipare all’Italy Street Fishing Game 2018 alla ricerca di perca, aspi e siluri, dei quali il canal bianco è ricco. L’evento si è svolto dalle 8 del mattino alle 17 del pomeriggio e si è concluso con la vittoria a parimerito dei team ‘Artificial Bait! True Friends’ e ‘Mal Tra Insema Gunki’, seguiti dal team ‘The Begginers’ e al terzo posto dal gruppo ‘3 Stelle Fishlein’. È stata inoltre premiata la squadra con il maggior numero di specie ittiche catturate ‘Line Snappers’ e il team con il Big Fish di giornata ‘Carenza Idrica’. Il gruppo Street Fishing Italia ringrazia tutti gli sponsor che hanno reso possibile la manifestazione, il sindaco e la città di Adria per l’ospitalità offerta,
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notizie con un alla quarta edizione nel 2019. Per ulteriori informazioni: www.streetfishingitalia.it, www.facebook.com/StreetFishingItalia, dove sono contenute varie foto del bravo Massimo Fattori.
sull’Adda a difesa del fiume e dei suoi pesci
ALPD: DA 49 ANNI SENTINELLA DEL FIUME L’Associazione Lodigiana Pescatori Dilettanti festeggia quest’anno quarantanove anni di attività sociali volte alla difesa del fiume Adda di sua pertinenza. È a tutt’oggi una bellissima realtà per i tanti pescatori che la frequentano: gestisce il fiume lombardo a monte del ponte di Lodi per un tratto di quattro chilometri sino a raggiungere la località Due Acque. I pescatori che vi si associano possono ancora divertirsi con numerose specie ittiche, presenti grazie anche a consistenti immissioni, e tra essi non mancano appassionati di spinning e mosca che qui possono sfogare la propria passione alla ricerca di trote, lucci, persici, cavedani. A tutela di questo importante patrimonio ittico troviamo il Consiglio Direttivo composto da nove membri capitanati dall’inossidabile presidente, Giancarlo Magli. Sono volontari dall’esperienza collaudata, tutti accomunati da una profonda dedizione per il fiume e per i pesci che lo popolano. L’attività del Consiglio consente tra l’altro a tutti i cittadini del capoluogo lombardo di fruire delle sponde del fiume in totale sicurezza. ALPD non si limita infatti alla sola gestione del fiume ai fini della pesca, ma contribuisce con la Provincia e il Parco Adda Sud alla pulizia delle rive, alla piantumazione di alberi, al sicuro accesso alle sponde, al taglio delle piante pericolanti, all’analisi mensile delle acque (in collaborazione con Astem), informando con solerte puntualità organi preposti e media. Tutte attività mirate a fornire una migliore fruizione del fiume ai soci tesserati e ai cittadini che frequentano le sponde dell’Adda di pertinenza dell’Associazione. ALPD è inoltre presente nelle consulte provinciali per migliorare o risanare l’ambiente naturale. Da menzionare la manifestazione ‘Percorsi di Fiume’, durante la quale l’Associazione mette a disposizione un tratto della riserva per far conoscere l’arte della pesca agli alunni delle classi elementari di tutto il territorio provinciale, recandosi inoltre nelle classi per illustrare le varie tipologie di pesci e metodi di pesca. Ai suoi soci l’Associazione offre l’opportunità di ritrovarsi e divertirsi organizzando manifestazioni ricche di premi, come la gara ‘Cattura e rilascia’ durante la quale è possibile pescare a spinning e a mosca dimostrando che è possibile rispettare le specie ittiche più a rischio riportandole integre al loro fiume. Infine, non da ultima come importanza, l’Associazione con l’aiuto di Astem, Comune di Lodi, Provincia, Parco Adda Sud e Congregazione Muzza, sin dai tempi della sua fondazione organizza la ‘Giornata Ecologica’, durante la quale centinaia di volontari si raccolgono sul fiume per intervenire sui rifiuti lasciati dal nostro benessere. L’ALPD ne ha vista passare molta di acqua nella propria riserva e come ‘sentinella’ certamente negli ani a venire sarà sempre presente, forte di una orgogliosa tradizione che onora da oltre 49 anni.
le novità per il bimestre
PESCA (SKY CANALE 236) A partire da domenica 1 aprile alle 21,30 Pesca (Sky canale 235) presenta Hooké 2. Nella seconda stagione inedita della fortunata trasmissione, continua l’avventura della community di Hooké, composta da arti-
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sti, fotografi, scrittori, accomunati dalla passione per la pesca a mosca e determinati a far crescere la loro comunità virtuale condividendo esperienze, avventure e soprattutto l’amore per un certo stile di vita. I nuovi episodi approfondiscono un tema presente anche nella prima stagione, cioè lo stretto legame tra la pesca e l’ambiente. Una serie emozionante ed ‘empatica’, che propone temi di grande interesse in uno stile dinamico e moderno. Giovedì 5 aprile alle ore 21 è la volta di Surfcasting Specialist, una serie inedita e in prima visione, interamente dedicata a una disciplina alieutica tra le più affascinanti e praticate, e al tempo stesso tra le più difficili e tecniche, il surfcasting appunto, la pesca in mare dalla spiaggia. In questa tecnica, nulla può essere lasciato al caso e sono soprattutto le condizioni meteorologiche a determinare le diverse scelte dei pescatori, mettendo a nudo aspetti e risvolti tecnici. Le avventure saranno ambientate all’Isola D’Elba, nel litorale dell’alto Lazio e nelle meravigliose spiagge della costa pacifica del Costarica, scenari appassionanti degni della grande bellezza di un’antica disciplina mai passata di moda. Mercoledì 18 aprile alle ore 21,30 comincia Sbammm: ritorno al siluro, una serie di episodi speciali e inediti della divertente trasmissione dedicata alla pesca al siluro, che ha come caratteristica uno stile fumettistico e avventuroso. In queste puntate si immagina che il protagonista, Michele, sia vittima di una strana vicenda: colpito da una potente scossa elettrica, sviene, e mentre è privo di sensi ha una sorta di ‘visione’. Una volta ripresi i sensi, il giovane decide di dar forma a quanto ha sognato. Chiama l’amica esperta pescatrice Erica e insieme iniziano un viaggio di pesca al siluro fuori da ogni logica temporale e spaziale… Con la fantasia come guida, l’esperienza come base, e il divertimento come scopo, una trasmissione fuori dagli schemi che piacerà agli appassionati di pesca al siluro. A partire dal 14 aprile alle ore 22 Pesca presenta ogni sabato una serie di tre documentari inediti e in prima visione. Il paradiso delle trote segue le vicende di Guillaume, una giovane guida di fly fishing del Verdon, in Francia. Questo appassionato pescatore trascorre ogni anno tre mesi di vacanza in Nuova Zelanda: lo seguiremo negli splendidi scenari delle baie del Sud del Pacifico, alla ricerca di trote e trote iridee e alla scoperta dell’antica tecnica di pesca giapponese, la Tenkara, tanto simile all’arte del maneggiare la spada. Il secondo appuntamento è On the Fly!, nel quale seguiamo le vicende di un altro pescatore francese, famoso sui social come Sylvain il dentista: un appassionato molto eclettico, innamorato di qualsiasi cosa viva sott’acqua. La sua sfida è catturare la più ampia varietà di pesci d’acqua dolce possibile utilizzando il fly fishing: scorfani, trote, black bass, carpe. L’ultimo appuntamento è Nel regno del siluro, un documentario ambientato nello splendido scenario delle acque verde smeraldo del lago di San Cassien, nella Var, considerato una vera leggenda dai pescatori per la presenza di carpe di dimensioni impressionanti. In questo filmato vedremo come anche un altro predatore inaspettato popoli queste acque dolci, ovvero il potente pesce siluro.
FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT
Molix Jerk 95 Dr + Molix lover Buzz oppure Tre pinze per hackles sTonfo Molix Jerk 95 Dr • 12,5 g • 9,5 cm • floating • Deep range: da 250 a 350 cm • colore Gold candy (#227 )
Il Jerk 95 DR è un’esca adatta alle condizioni estreme, sia nei mesi invernali, caratterizzati da acque molto fredde, sia nei mesi estivi, quando le temperature delle acque aumentano drasticamente; si è dimostrato inoltre molto catturante anche in spot ad alta pressione di pesca. Condizioni tutte, queste, che rendono il predatore particolarmente apatico. L’azione floating aiuta a tenere l’esca a lungo nella strike zone utilizzandola tra ostacoli sommersi e limitando i rischi di incaglio. Grazie al lip di generose dimensioni, si riesce a rag• giungere con facilità la profondità di pesca desiderata. Nel recupero, la sua caratteristica principale sta nel nuoto stretto, caratterizzato da un esclusivo rolling dovuto alla disposizione interna dei pesi mobili Molix D.L.S (Dynamic Load System) che, oltre a migliorare le distanze raggiungibili sul lancio, fa vibrare l’esca mantenendola stabile sull’asse anche a recuperi veloci. Quest’ultima caratteristica ne permette l’utilizzo anche a trolling pescando in mare. I materiali di qualità con cui è realizzata, la componentistica e le colorazioni completano questa particolare esca con cui potrete pescare tutto l’anno sia in FW che in SW.
Molix lover Buzz • 1/2 oz. (14 g) • hook size: #3/0 • colore hot chart (#06)
Il Lover Buzz è un importante prodotto della collaborazione tra Molix e il professionista Mike Iaconelli, Elite U.S. Pro Angler. Grazie al profilo in-line e alla forma compatta, è in grado di offrire la massima precisione anche nelle presentazioni complicate da forte vento. La perfetta continuità tra canna, filo e artificiale assicura un controllo più accurato, che potenzia le prestazioni sia in acque aperte, sia in zone di heavy cover, con vegetazione spessa e affiorante. Lo skirt è in silicone del tipo Fine Cut, una miscela particolare che rende l’azione dell’esca naturale e realistica. È armato con un amo OMTD High Performance con stopper d’acciaio inossidabile di alta qualità, la cui funzione è di stabilizzare il trailer anche in condizioni di pesca radicali. Se avete bisogno di pettinare rapidamente una zona per localizzare il pesce o affrontare predatori attivi con un’esca di reazione, il Lover Buzz rappresenta una delle soluzioni migliori.
Tre pinze per hackles sTonfo • artt. 503 - 462 - 577
1. Pinza per l’avvolgimento della piuma, con impugnatura anulare in gomma soft touch (art. 503). 2. Pinza rotante che permette di velocizzare al massimo l’avvolgimento: la molla in acciaio inox, funzionando da ammortizzatore durante la fase di rotazione, impedisce le frequenti e fastidiose rotture della piuma (art. 462). 3. Pinza per hackles di nuova concezione: blocca saldamente qualsiasi tipo di materiale, come hackles di gallo, piume in cul de canard, microciniglie, tinsel, filo di piombo ecc. (art. 577).
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a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it
paese a cavallo tra le province di Milano e Bergamo sulle sponde dell’omonimo fiume, e può contare su circa 25 soci, capitanati da Stefano Camoni. Chi volesse maggiori informazioni può contattare Stefano (338/9427608) oppure Davide (329/2397852).
i nostri soci
GIACOMO PARRAVICINI Giacomo Parravicini è iscritto alla sede di Como dal 2016. È un pescatore a spinning da sempre e le sue prede preferite sono lucci, black bass e luciperca. La cattura che ha preferito mostrare ai lettori della rivista è quella di un luccio insidiato con un minnow: dopo diversi giorni di cappotto, senza perdere mai la speranza, è stato alla fine premiato.
nuova vita per la storica sede
SEDE SCI DI BERGAMO Nasce, o forse è meglio dire si ricostituisce, la storica sede SCI di Bergamo. Presente fin dai primi anni Ottanta, questa sezione ‘ritrova vita’ grazie alla passione dei tanti spinnofili della provincia e non solo, visto che la zona è particolarmente ricca d’acqua per la presenza di tre importanti fiumi come Adda, Brembo e Serio, dove il luccio e la trota trovano i loro spazi. In particolare è ancora ben presente la marmorata ed è proprio sull’amore per questo pesce che la sede mette le sue radici e si muove con varie iniziative per la tutela della ‘regina’ e del suo territorio, cercando di sensibilizzare e coinvolgere maggiormente enti e pescatori sull’importanza della tutela di questo patrimonio ittico con l’obiettivo di salvaguardarlo e un domani poterlo far pescare e fotografare dai propri figli. La sede si trova attualmente nel negozio ‘Adda Pesca Sport’ a Canonica,
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notizie
Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi ed invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità direttamente online sul sito www.pipam.it. Se volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni. Ma PIPAM è anche altro ... troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, ... fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com /groups/41688482011/), Vimeo (https:// www.youtube.com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www.instagram.com/ pipam.it/) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!
PIPAM NEWSLETTER
pressione di pesca, tecnica, fortuna... Per questo, a ogni locandina ho aggiunto i contatti relativi alla gestione di riferimento, dove poter avere tutte le informazioni su regolamenti e permessi di pesca. Flash Fly Slim
I THREAD PIÙ SEGUITI Pipam al Pescare Show
A cura di Alberto Galeazzo (Faina) Ci si domanda spesso quale streamer da luccio costruire: la risposta ce l’ha data Claudio Rampazzo con uno streamer da luccio: la Flash Fly Slim. Vediamo come costruirla step by step. Inoltre, potrete vedere come si muove in acqua con riprese subacquee. La Rienza
Dopo un po’ di tempo è stata riattivata, a dicembre, la NewsLetter di PIPAM, così che anche i PAM un po’ più distratti possano essere avvisati delle novità pubblicate sul sito. Chi non fosse ancora iscritto può tranquillamente farlo sulla homepage di PIPAM. Con cadenza mensile verrete informati sulle novità del mondo della pesca mosca.
FLY FISHING MAGAZINE
Video e regia: Angelo Piller e Antonio Napolitano; montaggio: Antonio Napolitano Accompagnati da Marco Di Fonzo, andremo alla scoperta delle riserve del progetto RR sul fiume Rienza in Val Pusteria. I tratti descritti in questo filmato sono la Rienza Shifferegger e la Rienza a Chienes. Le specie presenti in questi tratti di fiume sono temoli, trote iridee, trote fario e le splendide trote marmorate.
8 hot spot per l’apertura... e non solo
Pipam Video Selection
a cura di Antonio Napolitano (Flyaenne) Ho voluto condividere con voi una mia personale selezione delle acque italiane che, negli ultimi anni, nel periodo dell’apertura, mi hanno regalato le più belle uscite di pesca. Acque che hanno continuato a offrire emozioni e catture indimenticabili, anche nel corso della stagione. Sono fiumi in cui ho avuto la possibilità di praticare la pesca a mosca a 360°, dove ho dovuto applicare ogni volta la giusta tecnica in base al contesto (e non il contrario). Ovviamente, non ci sono certezze sulle catture e la riuscita dipende come sempre da molti fattori: giusta interpretazione dello spot, temperatura e meteo, situazione acque, attività dei pesci,
Da questo mese, la pagina di Pipam si arricchisce di un altra interessante novità, la sezione interamente dedicata ai filmati di pesca a mosca, chiamata “PIPAM VIDEO SELECTION”. Troverete tutti i filmati presenti su Pipam, circa 250, divisi e organizzati per categorie, che in totale saranno sette: • video tying • trailers
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• scouting • tip & tricks • web selection • fishing stories • i vostri filmati
Anche questa edizione del Pescare Show ha fatto registrare un boom di visitatori e tra questi ci sono i tantissimi amici di Pipam che sono passati allo stand per salutarci e vivere piacevoli momenti in allegria. In questo thread trovate tantissime foto e testimonianze della due giorni di Vicenza. Consiglio canna allround
A cura di Lixius Con questo messaggio, l’utente Lixius apre il thread ricevendo moltissime risposte e consigli dedicati. «Ciao a tutti, pesco da tempo a secca usando canne che vanno dalla 6,6 alla 8,6. Alle volte mi capita (in realtà sempre più spesso) di pescare ‘sotto’: monto le mie sommerse oppure qualche leggera ninfa e adatto le mie canne più lunghe a queste tecniche. Quest’anno vorrei pescare un po’ meglio quando scendo sotto la superficie dell’acqua! Non vorrei affiancare una canna da ninfa alle mie perché conoscendomi (cerco di pescare con meno cose possibili addosso) finirei per portarne comunque sempre solo una, come faccio da sempre. Quindi la mia idea è trovarne una un po’ più lunga di quelle che ho già che peschi bene a secca ma che, all’occorrenza, mi permetta di andare giù con più facilità/controllo/ecc».
Mosche o meglio... artificiali per l’apertura
I CERCHI PIÙ INTERESSANTI 70 anni di storia tra questi due pescatori
a cura di M.M. Interessante thread che tratta uno degli argomenti più richiesti in questo periodo, ovvero la scelta delle mosche giuste per l’apertura della pesca. Di seguito il messaggio con il quale l’utente M.M. apre la discussione: «Sembra molto scontato l’argomento in quanto su internet si trova di tutto e di più, i club aiutano tantissimo in tema di consigli, poi sul fiume ognuno di noi... a volte in base alla sua esperienza affronta l’apertura a modo suo. Chi con artificiali che nulla hanno a che fare con la stagione o spropositati nelle misure. Voi come l’affrontate? Chi solo a ninfa, chi a sommersa e chi esclusivamente a secca. Indicate i vostri artificiali dando magari a chi ha meno esperienza validi consigli. Ciao, MM»
A cura di Valerio Santagostino (Balboa) Ragazzino fortunato quello nella foto. Maestro d’eccezione, Bruno Righetti, 80 anni e ancora tanta voglia di insegnare e trasmettere la passione per il lancio e la mosca (set-up: canna in legno di Edo Scapin... un capolavoro)
ca sul torrente, a sommersa a scendere, ad aspi nel grande fiume, a ninfa con lo strike, a caccia di marmorate, a roosterfish a vista dalla spiaggia, a cheppie in fiume, a striper di notte da riva, a cavedani nelle rogge, a salmoni e ovviamente steelhead, a branzini lungo le foci, a carpe nei laghi, a tarponi a vista in Florida, a dorado nei torrentelli, a permit con il granchietto...e molte altre situazioni e pesci che per motivi di spazio non riesco ad includere. La mia? La prima! Però mi piacciono (o piacerebbero) anche tutte le altre. Mosche minimaliste
Pesca a mosca: situazioni e tecniche diverse! A cura di Angelo Piller (Angelo) Qual è la vostra preferita? A trote a ninfa a vista in acque cristalline, a streamer in belly, a lucci in lago, a ninfa in corrente, a boccaloni con il popper, a temoli in schiusa su mosche di maggio, in mangianza su tonnetti e tombarelli, a trote di mare, a perca nei canali, a siluri con l’alien fly, in caccia a sec-
A cura di Alberto Galeazzo (Faina) A volte si impiegano 20-30 minuti per fare una mosca, altre volte pochi secondi. A volte in pochi secondi si fanno mosche minimaliste che catturano alla grande. Così su due piedi mi vengono in mente le mosche in cdc... con pochi giri di filo e una piuma...
Aktiv Hotel GArGAntini
50 chilometri di riserve private dedicate alla pesca a mosca e allo spinning In Austria, a pochi chilometri dal confine italiano, l’Aktiv Hotel vi offre: • un prezzo uguale tutto l’anno • una struttura completamente al servizio del pescatore • un servizio di accompagnamento gratuito, possibilità di uscite guidate e corsi PAM • un filo diretto sulle condizioni delle acque Affrettatevi a prenotare: le nostre riserve sono a numero chiuso! Per maggiori info:
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risparmiate sul prezzo, non sulla qualità!
TECNICA SPINNING
T
ra i vari predatori d’acqua dolce, il perca è senza dubbio uno dei più misteriosi, nonché dei più ricercati ai giorni nostri. Un predatore affascinante che si trova solo cercandolo con la giusta tecnica e con attrezzature create appositamente, che consentano in ogni situazione di restare in contatto con l’esca, riuscendo a percepire anche la più delicata tra le mangiate. La tecnica per eccellenza, avendo a che fare con un saprofago, è notoriamente il morto manovrato, ma oggi, grazie all’evoluzione dei materiali e delle tipologie di artificiali in commercio, è possibile ottenere superbi risultati con svariate tipologie d’innesco di siliconici e con comunissime hard bait. Potremo dunque decidere di cercare il perca con qualsiasi esca artificiale, anche se niente renderà tanto quanto l’uso di shad e minnow siliconici innescati su jig head e con montatura drop. La gomma, infatti, a differenza dell’esca rigida, che necessita di una velocità minima per essere azionata e che lavora a profondità stabilite dal tipo di affondamento, può essere manovrata in qualsiasi dimensione, a qualsiasi profondità e velocità. Capiterà così di catturare perca con svariate tipologie di esche, comprese le classiche metalliche come rotanti e ondulanti, ma se vorremo fare una ricerca esplicita di questo splendido predatore serviranno inneschi volti a imitare del pesce foraggio in difficoltà e ferito. Io adoro gli Shad Hunter della Heron (disponibili nelle taglie 1,8”, 2,8”, 3,8”, 4,8”, e 5,8”), che nonostante siano venduti in blister sigillati non si deformano nella Plano. Nascono predisposti per un innesco Texas e tutte le colorazioni sono aromatizzate al gambero.
dove e come Escludendo i bassi fondali, fino al metro, metro e mezzo, a meno che non si riesca a incrociare un pesce in prossimità della riva, il perca va cercato a terra sul fondo. Il recupero più adatto pescando da riva, vivace o lento che sia, consiste in saltelli più o meno ampi; nella maggior parte dei casi l’attacco avverrà durante una pausa. Tale attacco potrà essere violento e fulmineo e pescando a gomma una potente ferrata dovrà completare l’opera. Nonostante la grossa taglia che questi pesci possono raggiungere, non è da escludere al contrario un
attacco impercettibile: in questi casi solo l’attrezzatura e un buon braccio riusciranno a non ‘ciccare’ il pesce. Diverso è sicuramente l’approccio pescando dalla barca, dove la tecnica per eccellenza con esche artificiali è senza dubbio la pesca in verticale, della quale esistono veri esperti, come l’amico Carmine D’Apolito. Esca grossa, pesce grosso: con il perca non funziona. La migliore misura d’innesco che potremo decidere di presentare sarà sicuramente la più perfetta imitazione del pesce foraggio maggiormente cacciato dal nostro vampiro nello spot in cui andremo a pescare. Un perca di taglia non si fa certo problemi a condurre un attacco contro un cavedano di venti centimetri, ma non
A CACCIA DI VAMPIRI
DANIELE MEACCI [meacci.daniele@virgilio.it] per questo riusciremo a catturare un pesce grande con inneschi voluminosi. In una qualsiasi uscita a perca, infatti, è più probabile dover ridurre la dimensione dell’esca piuttosto che aumentarla. Capita spesso di imbattersi in mangiate ‘corte’, come pure capitano attacchi di piccoli esemplari, solitamente gregari e che dimezzerebbero la vostra Plano costringendovi a gettare nel cestino shad scodati uno dopo l’altro nel giro di poco tempo. In questi casi conviene sicuramente ridurre la grandezza dell’esca, il che non vuol dire che vi limiterete a catturare pesci di piccola misura. Più si riesce a catturare, più sarà probabile incannare un pesce veramente di taglia. Osservando la bocca del perca, oltre agli aguzzi occhi che permettono di individuare una preda anche in condizioni di
scarsa luminosità, è ben evidente un apparato dentale micidiale, dove spiccano tra tutti i due denti principali, tipici del vampiro e di colui che preda immobilizzando con essi il malcapitato. Colori di reazione o naturali? Senza dubbio non possono mancare il bianco, il verde, un colore naturale inteso come dorso scuro e sotto bianco e infine un colore troppo spesso trascurato ma che ha effetti devastanti soprattutto se utilizzato in acque torbide o velate: il rosa. In spot battuti con assidua frequenza da numerosi angler, in genere avremo maggiori risultati utilizzando il bianco e colori naturali. Il verde è un classico che da sempre ha sicuramente effetti positivi se cerchiamo una feroce reazione del predatore; non scordiamo che questo, insieme al blu e al viola, è uno dei colori 2/2018
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TECNICA SPINNING MARE
LIGHT SPRING
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rrompe la primavera sul gelido inverno: i primi caldi si fanno apprezzare, rendendo più gradevoli le giornate trascorse al mare. L’aumento della temperatura dell’acqua favorisce l’accostamento e la conseguente attività di diversi predatori nel sottocosta, dando la possibilità di scegliere con criterio ed estrema selettività su cosa e come incentrare la battuta di pesca.
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Le maree, in aumento rispetto alle ‘secche’ di febbraio, comportano la presenza dei primi banchi di salpette e di piccoli muggini in continuo pascolo sulle scogliere, dediti a cibarsi di Ulva lactuca (ricca di detriti alimentari dopo l’innalzamento della marea), anellidi e invertebrati. Il pesce foraggio attira diversi predoni pronti a sferrare attacchi fulminei, innescando una vera e propria catena alimentare sotto ai nostri piedi.
ANGELO CELINO [angelocelino@hotmail.it] proprio ciò che rende tanto affascinante il mondo dello spinning: essere protagonisti al cento per cento dell’azione di pesca può sembrare cosa da niente, ma l’incredibile rapporto tra causa-effetto (in quanto ogni nostro movimento di polso imprime all’esca un determinato movimento) e stimolo-risposta (considerando che ogni nostra azione può scatenare l’attacco di un predatore) è ciò che emotivamente lascia senza fiato. Mi verrebbe allegoricamente da affermare che siamo noi gli artefici del nostro destino, perché in questo tipo di pesca è proprio così!
un approccio leggero
Talvolta, un approccio errato allo spot prescelto, trascurando magari fattori peculiari di questo periodo, preclude una buona riuscita della pescata. Occorre invece studiare attentamente l’ambiente e le condizioni meteomarine, intromettendosi in punta di piedi all’interno di un determinato contesto, per adattare al meglio le esche artificiali allo scenario naturale. La perfetta adesione a una dimensione a noi estranea è
Dallo spinning pesante in offshore fino alle tecniche del light spinning, la primavera può regalare grandi soddisfazioni in termini di catture e una buona versatilità dell’angler nelle varie tipologie di approccio serve a formare una maggiore conoscenza degli spot e, di conseguenza, dei loro abitanti. In questo articolo vorrei soffermarmi proprio sulle tecniche leggere. Uno scoglio affiorante sul quale si forma un giro di corrente poco pronunciato può essere controproducente se affrontato con stickbait o popper di 60-80 g, mentre può risultare ottimo per predatori come occhiate e spigole. Un approccio light allo spot consente di percepire l’ambiente in modo differente, considerando piccole pietre trapelanti, buche e piane con fondale misto sabbia/scoglio. Occorre simulare il pesce foraggio presente in zona con le nostre esche artificiali, cercando di risultare estremamente verosimili, ovvero imitando pesci che non superano i 10 cm: una minutaglia che diverrà il primo fattore al quale rapportare i nostri plastichetti. Durante le sessioni di pesca non uso portare con me molti artificiali: una buona selezione permette, oltre a evitare confusione, di attribuire loro estrema fiducia durante l’azione di pesca, per risultare razionali nei lanci e nell’animazione in fase di recupero. Ed è essenziale l’utilizzo di diverse tipologie di esche, in quanto una maggiore varietà consentirà di lavorare in strati d’acqua differenti, con presentazioni del tutto distinte: una buona manciata di jerk, lipless, wtd e qualche siliconico ci coprirà da tutti i punti di vista. Un ruolo determinante, a mio avviso, è svolto dalla scelta dei colori. Preferisco sempre portare con me due colori distinti – uno naturale e uno di contrasto – per tipo di artificiale. C’è da tener presente il fatto che stiamo insidiando predatori ‘opportunisti’ e selettivi come la spigola, che nei momenti in cui può risultare smaliziata su colori naturali può rivelarsi invece molto aggressiva su colori di reazione (come il rosso acceso o il giallo/arancio). Ciò accade perché un pesciolino colorato, del tutto anomalo rispetto al contesto, può stimolare la curiosità del predatore fino a farlo attaccare, in quanto la sua presenza può essere intesa come quella di un competitore alimentare, il che va a confermare la tesi secondo la quale i pesci non attaccano solo per fame, ma anche per curiosità e territorialità, andando a completare l’affascinante fenomeno della predazione. Un minuzioso controllo delle condizioni meteo (direzione e intensità del vento, marea calante/crescente, altezza dell’onda ecc.) consentirà poi di scegliere il giusto spot da battere, in modo da riuscire a trovare discrete condizioni marine, evitando di farci ritrovare con il vento frontale. Lan2/2018
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COSTRUZIONE MOSCA
Mangum’s tails FABIO GASPERONI [ fabio.gasperoni@email.it ]
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pescatori a mosca, com’è noto, hanno l’istinto di andare a cercare – in qualsiasi contesto s’imbattano – materiali da utilizzare per creare nuovi artificiali; qualche anno fa nelle bancarelle e nei negozi di giochi per bambini apparvero dei ‘vermi’ con gli occhi: collegati a un filo, si tiravano per farli muovere come piccoli serpenti. Osservandoli, scattò subito la vena creativa del costruttore di mosche... La guida americana David Mangum ha ora immesso sul mercato un prodotto quasi identico, dandogli il proprio nome: ‘Mangum’s Dragon Tail’.
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Quando ho trovato questo materiale online, quindi, non ho esitato ad acquistarlo e devo dire che, a differenza dei giocattoli che si trovavano un tempo, queste code sono realizzate molto meglio e sono molto più resistenti ai nostri fini. Sono a base di poly ritorto in un’asola di filo, sono lunghe circa 23 cm e hanno una forma affusolata: iniziano con una piccola punta fine lunga circa 2 cm, poi si allargano subito con un diametro di circa 1,7 cm, proseguendo e assottigliandosi gradatamente fino in coda, dove terminano di nuovo fini. Montare queste code sugli artificiali velocizza molto la costruzione: in sostanza creano e vanno a imitare il corpo e la coda. A seconda del tipo e della grandezza dell’amo prescelto, si devono tagliare per non creare uno squilibrio con la testa, ma bilanciando bene questa proporzione si ottiene il giusto movimento; occhio dunque a non esagerare, altrimenti lo perderanno. Il loro uso è destinato a streamer che imitino un qualsiasi pesciolino (sia in freshwater che in saltwater), ma anche a popper, per imitare una piccola biscia. Gli artificiali realizzati con queste code hanno la particolarità che in acqua si muovono sempre: strippando la coda di topo in modo veloce vibreranno freneticamente, strippandola piano o lasciando l’artificiale fermo si muoveranno sinuosamente, in modo lento ma costante; entrambi i movimenti attirano la curiosità dei predatori. Non danno nessun problema nel lancio: una volta finito il recupero al primo volteggio, perderanno tutta l’acqua
accumulata e saranno pronte per essere di nuovo in pesca senza problemi. Una volta a casa, consiglio di tirar fuori gli artificiali dalle scatole e di asciugarli bene, altrimenti nell’uscita successiva vi ritroverete con qualcosa di asciugato male che emana cattivo odore. Nel fissaggio sull’amo è bene fare attenzione a tre circostanze: 1. quando tagliate il materiale, bloccatelo subito con colla cianoacrilica per non far sciogliere il tutto; 2. allo stesso livello del gambo dell’amo fissate un loop di nylon abbastanza spesso e rigido per sostenerle e non farle tornare indietro per poi incagliarsi sul gap; 3. personalmente brucio sempre la punta in coda, mettendo anche della colla cianoacrilica, sempre per il fatto dello scioglimento. Le sto usando su alcuni miei dressing da luccio, adoperando principalmente due tipi di ami per il montaggio: un amo corto tipo Octopus 4/0, con il quale il dressing rimane più raccolto e la Mangum Tail non troppo lunga, oppure un amo tipo Ahrex Light Predator o Partridge Absolute Pike misura 2/0-4/0-6/0, entrambi con una bella apertura che permette di rimanere alti con la costruzione dell’artificiale e avere tutto l’amo scoperto per una maggiore penetrazione. Nei passaggi costruttivi che seguono mostro un artificiale da luccio che ho testato negli ultimi mesi, molto semplice e veloce: monto una coda poco dopo la metà dell’amo, del palmer chenille per tenere alto e aperto il
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Magic Carpet della PolishQuills (altro materiale che consiglio vivamente), che formerà la testa, e del flash per dare un risalto cromatico, due occhi a finire la testa. In questo caso ho usato il MagicCarpet per dare continuità al movimento sinuoso, ma potete utilizzare anche altri materiali, tipo EPFiber montato e tagliato a dovere. Potete trovare le Mangum Dragon Tail sul sito www.bigstreamers.com in pacchi da cinque pezzi nei colori nero, chartreuse, oliva scuro, grigio, arancio, rosa, viola, tan, bianco, giallo e giallo mostarda.
ARTIFICIALE DA LUCCIO • amo: Ahrex Light Predator o Partridge Absolute Pike 2/0-4/0–6/0 • filo di montaggio: Semperfli Nano Silk Big Game 200D 3/0 bianco • rattle: in plastica • coda e corpo: Mangum’s Tail Orange • sottotesta: Palmer chenille large rossa • testa: Magic Carpet Polish Quills arancio e rosso, saltwater blend Angel Air Sybai orange • occhi: 3D arancio più colla UV a bloccare 1. Fissate un loop di nylon alla fine del gambo dell’amo per sostenere la tail. 2. Se volete (a me piace nei miei artificiali) potete fissare un rattle: un po’ di rumore non guasta mai… 3. Tagliate e bruciate la tail nella misura che ritenete giusta, quindi fissate bene tutto con colla cianoacrilica e bruciate leggermente l’estremità (vedi foto particolare coda). 3
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TECNICA BASSFISHING
IL RISVEGLIO DEI BIG
LUCA RUGGERI [ruggesk8@yahoo.it ]
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e giornate si allungano, le ore di luce aumentano e anche i raggi del sole si fanno via via più insistenti: dopo gli ultimi rigidi periodi freddi, è arrivata la primavera. La natura rinasce e con lei anche i nostri amati predatori ricominciano ad alimentarsi con continuità, complice soprattutto l’innalzamento della temperatura dell’acqua che favorisce un più veloce funzionamento di ogni singolo apparato, compreso quello digestivo. Ed è proprio in questo periodo che si hanno le maggiori possibilità di catturare qualche bell’esemplare di black bass, dal momento che i grossi riproduttori iniziano ad avvicinarsi verso la riva per ricercare il cibo in modo da riuscire a recuperare energia, e soprattutto ‘massa’, in vista dell’imminente periodo riproduttivo, che tendenzialmente (salvo particolari eventi climatici) avviene nel periodo che intercorre tra le ultime settimane di aprile e la fine
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del mese di maggio. È proprio questo bisogno impellente di cibo e di accrescimento dopo il difficile e lungo inverno che spesso rende anche gli esemplari di mole considerevole – parlo di pesci sopra i 2 kg di peso, esemplari tendenzialmente molto scaltri e sospettosi verso le esche artificiali – disponibili ad abboccare con minore timidezza. Si tratta certo di pesci non facili da catturare, essendo esemplari con parecchie stagioni alle spalle e molte esperienze pregresse… ma non bisogna farsi scoraggiare: il periodo che precede la riproduzione è ideale per cercare di battere il proprio record personale!
dove cercarli Con l’innalzamento delle temperature, i pesci si spostano dagli strati più profondi dei bacini nei quali abitano verso zone
caratterizzate da una profondità minore, per cui è facile trovarli nel sottoriva per tre motivi che contraddistinguono questo periodo dell’anno. Il primo motivo è legato essenzialmente a una differenza di temperatura: nelle zone con acqua più bassa sarà più facile trovare una temperatura maggiore rispetto a zone con acqua più profonda; il bass per forza di cose ha una temperatura interna che dipende strettamente dalla temperatura dell’elemento liquido nel quale è immerso, per cui una temperatura dell’acqua più elevata si traduce in una temperatura interna del predatore anch’essa più elevata, che permette al pesce di entrare in attività e di digerire le sue prede in maniera migliore. Il secondo motivo è legato alla presenza di cibo: in primavera l’immediato sottoriva si vede coinvolto in una grande esplosione di vitalità, per cui il predatore può trovare agevolmente in acqua bassa un gran numero di prede, come ad esempio pesce foraggio, gamberi, rane, lucertole e tutto ciò che può risultare commestibile e a ‘portata di bocca’. Il terzo motivo, infine, è legato alla riproduzione: con largo anticipo sia i maschi che le femmine si spostano nelle zone di acqua bassa per ricercare areali di frega, postazioni nelle quali, una volta giunto il momento, poter mettere in atto la riproduzione, che salvo particolari occasioni avviene sempre su fondali ghiaiosi, sassosi o comunque con substrato solido a una profondità che può variare da poche decine di centimetri fino a 0,5-1,5 m d’acqua. Solo in alcuni rari casi documentati oltreoceano e in rarissimi casi italiani il bass, in mancanza di areali adatti alla riproduzione in acqua bassa, si è adattato alla riproduzione in fondali maggiori; in certi casi la deposizione può avvenire addirittura sugli erbai. Cercheremo quindi di focalizzare la nostra attenzione sulla pesca in acqua bassa, il che non necessariamente vuol dire pescare solamente sotto sponda, dal momento che anche flat o secche posizionate a diversi metri da riva possono essere dei veri e propri hot spot. Non tralasciate nemmeno cover, canneti, sassaie, grossi pontili galleggianti antistanti a spiagge, erbai e tutto ciò che può fungere da riparo: saranno zone da battere minuziosamente, prima da distante e poi via via avvicinandosi per riuscire a lanciare sempre più all’interno delle strutture.
artificiali Amo molto questo periodo, perché più di altri consente di ‘osare’ con il peso e con la dimensione non solo dell’attrezzatura ma anche delle esche. Se si vuol fare una pesca di ricerca mirata alla cattura del big one, la strategia chiave in questo periodo è quella di usare artificiali di dimensioni considerevoli e soprattutto facili da essere attaccati, che non comportino cioè estenuanti e lunghi inseguimenti. Molte esche, a seconda dei differenti spot che si affrontano, possono dire la loro in questo periodo; negli anni ho deciso di concentrarmi su pochi e distinti approcci che mi hanno dato i risultati migliori. Il jig, su tutti, è l’esca che mi ha regalato
maggiori soddisfazioni in assoluto: mi piace molto pescare con jig pesanti e voluminosi accompagnati da trailer con sembianze di gambero, meglio se dotati di chele che emettano molte vibrazioni sia durante il falling rate (il tempo di caduta verso il fondale), sia a ogni minimo richiamo impresso dall’attrezzatura. Spesso gli attacchi, soprattutto se si pesca dentro le cover, avvengono durante la discesa dell’esca verso il fondo, per cui montare come trailer delle soft bait con appendici vibranti è sicuramente adeguato, senza contare che il movimento di queste code produce attrito in acqua, traducendosi in una discesa più lenta dell’apparato pescante e rendendolo molto più semplice da ghermire agli occhi del bass. Preferisco usare il jig per avere una presentazione più voluminosa a parità di dimensioni ad esempio con un innesco Texas: il jig inoltre, grazie ai filamenti in silicone, ha una discesa più lenta verso il fondo. Il Texas rimane comunque quasi una scelta obbligata qualora si debba pescare all’interno di cover ‘molli’, come ad esempio gli erbai, che proprio per la loro conformazione non permetterebbero al jig di avere una presentazione e soprattutto un’azione di pesca ottimale. Le misure dei jig che utilizzo in questo periodo variano a seconda di quanto è intricata la cover nel quale desidero pescare; non
COSTRUZIONE MOSCA
ArmAndo QUAZZo [armando.quazzo@gmail.com]
E
ra l’inizio degli anni Novanta quando il costruttore polacco Vladislav Trzebunie, abile guida, mi mostrò alcune imitazioni di pesciolino realizzate con pochi materiali convenzionali e il sapiente uso di resine epossidiche bicomponenti colorate. Il sacco vitellino era perfetto, la silhouette altrettanto e l’ammirazione alle stelle. Per la prima volta toccavo con mano il virtuoso connubio fra chimica e costruzione che ha portato molte innovazioni nel mondo di chi ama avvolgere piume attorno al gambo di un amo. Da sempre il montaggio delle mosche artificiali ha fatto uso di prodotti di derivazione chimica, a partire dalla vernice utilizzata per sigillare le teste degli artificiali alle resine ad attivazione luminosa, passando per le epossidiche bicomponenti, le colle a caldo, quelle siliconiche e i prodotti a base di cianoacrilato. I diversi prodotti presentano pregi e difetti che, in maniera molto grezza e senza alcuna pretesa scientifica, possono essere riassunti nel modo che segue.
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Vernice tradizionale. Prodotto principe, utilizzato da tutti, presenta il noioso problema dei solventi che si volatilizzano. Per un risultato soddisfacente (nella realizzazione di teste lucide) sono necessari molti strati. Quando la vernice è poco diluita non è agevole da stendere, mentre quando lo è troppo, si può essere vittima dell’effetto capillarità, che fa sì che il liquido venga assorbito dalle hackle o dai materiali vicini alla testa, con effetti talvolta disastrosi. Resina bi-componente. Richiede ore per stabilizzarsi; da mescolare in parti uguali su superfici e con strumenti non reattivi (non vanno bene il solito stuzzicadenti usato per mescolare i componenti sul solito Post-it colorato), ingiallisce nel tempo. Necessita in genere di una ruota per un indurimento adeguato. È mescolabile con altri componenti (glitter, colori, polveri riflettenti). Colla a caldo. Ha pochi utilizzi in ambito costruttivo, è disponibile in alcuni colori, non è facile da applicare in quanto al variare delle temperature di fusione diventa subito o troppo liquida o troppo viscosa. Ci sono possibilità di scottature.
Silicone. Ha alcuni utilizzi interessanti in quanto materiale molto flessibile e riparabile. I vapori sono irritanti. Resine UV. Esistono varie viscosità disponibili, lavorabili sino a quando non sono polimerizzate con l’apposita luce UV o luce blu; sono mescolabili con altri componenti (glitter, colori, polveri riflettenti). Necessitano di una luce dedicata (giusta frequenza d’onda) e presentano lo svantaggio di un prezzo non popolare. Fra tutti i prodotti menzionati, quello che ha fatto registrare un significativo incremento di attenzione da parte dei costruttori di mosche artificiali è proprio quest’ultimo, ovvero la resina ad attivazione luminosa. Per saperne di più e per carpire qualche suggerimento per il corretto utilizzo delle stesse, abbiamo sentito due autorità in materia, ovvero David Edwards – ideatore e sviluppatore di Bug Bond, la prima resina UV a vantare una superficie non appiccicosa, commercializzata appositamente per l’utilizzo in ambito fly tying, e Alberto Calzolari, distributore europeo della Solarez, casa statunitense attiva da trent’anni nel settore delle resine e produttrice di una valida serie di prodotti dedicati all’applicazione nel settore mosca.
Alcune mosche degli anni Novanta di Vladislav Trzebunie.
Come si può spiegare in termini semplici il principio di funzionamento delle resine UV? Calzolari spiega che si tratta di un principio molto semplice, nel quale il processo di polimerizzazione e il conseguente indurimento della resina vengono attivati dai raggi ultravioletti invece che da un catalizzatore chimico. Edwards aggiunge che a differenza delle resine bicomponenti nelle quali si mescolano una parte adesiva e una parte indurente, nelle resine UV le due parti sono già presenti e miscelate: la resina contiene dei fotocatalizzatori che vengono attivati solo quando esposti a un fascio luminoso della giusta frequenza. È vero che sono di derivazione dentistica? Il designer di Bug Bond afferma che non è corretto: sebbene molti le associno a quelle dentistiche, ci sono molteplici applicazioni delle resine UV e il comparto dentistico è solo uno fra i tanti. Calzolari spiega che le resine UV sono dei fotopolimeri attivati da luce ultravioletta che esistono da svariate decine di anni e che vengono utilizzati in moltissime applica-
zioni in campo industriale e medico. Aggiunge che Solarez ha iniziato a utilizzarle oltre un trentennio orsono nel mondo del surf e che recentemente ha trasferito il suo know-how nel fly tying e nella pesca a mosca. Il processo di polimerizzazione avviene solo con una determinata lunghezza d’onda? In altri termini, la resina UV di un determinato produttore è pienamente utilizzabile solo con la lampada consigliata da quel produttore? Il distributore di Solarez risponde che le resine da loro proposte polimerizzano sia con la luce solare, sia con l’utilizzo di lampade UV e che i migliori risultati sono ottenuti con le loro lampade dedicate a questo specifico utilizzo. Illustra come test effettuati negli Stati Uniti da riviste del settore abbiano confermato che le lampade proposte da Solarez sono le più potenti e dotate di uno spettro adeguato alla bisogna, in quanto il chip utilizzato è stato ingegnerizzato su misura. David Edwards risponde che in linea generale ogni produttore utilizza una specifica lunghezza d’onda per attivare la propria resina e che, tuttavia, gli utilizzatori possono scoprire che talune lampade possono essere efficaci su più di una resina. In comparazione con le resine epossidiche bicomponente, è vero che le UV sono meno dannose in termini di volatilizzazione di solventi? Su tutti i contenitori di colle, vernici e siliconi usati in costruzione, è sempre riportato l’avvertimento che il prodotto è dannoso per inalazione: come si comportano le resine UV in questo caso? L’ideatore di Bug Bond replica avvertendo che le resine UV debbono essere maneggiate con i medesimi principi di buon senso e di igiene che sono doverosi quando si parla di mani. Calzolari dal canto suo ricorda che Solarez ha da sempre dovuto lavorare rispondendo alle rigidissime normative americane. In merito alle bicomponenti, informa che i catalizzatori utilizzati sono prodotti chimici altamente nocivi e inquinanti, mentre le resine UV sono decisamente più rispettose sia dell’ambiente, sia dell’uomo. Mentre con le resine UV possiamo dosare esattamente la quantità necessaria, con le bicomponenti siamo costretti a mescolare una quantità superiore a quella necessaria, con le conseguenti ripercussioni in termini di sprechi e costi addizionali. Conclude ricordando che – a ogni buon conto – è consigliato limitare il contatto con la pelle e non inalare direttamente. Esistono resine UV di diversa densità: presentano caratteristiche differenti una volta polimerizzate? Solarez fa sapere che produce una gamma completa di resine con caratteristiche e densità diverse: da quelle estremamente liquide come la Ultra Thin Bone Dry a quelle molto dense come la ThickHard, oltre alle resine di densità media come la ThinHard, a quelle flessibili come la Flex e a quelle luminescenti come la Glow In Dark. Bug Bond informa che le loro resine sono disponibili in due differenti viscosità: una normale (abbastanza viscosa) e una Light più liquida. Dal punto di vista delle caratteristiche meccaniche, non ci sono differenze una volta che il prodotto è stato correttamente polimerizzato. Talvolta, le resine trattate presentano una superficie appiccicosa al tatto e non lucida: come si fa a rimuoverla? Alcuni costruttori ricoprono la resina con uno strato di smalto: ci sono controindicazioni? 2/2018
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flY tYIng contest
InvIacI la tua mosca: potraI vIncere
spedIZIone entro Il 15.4.18: paccHIarInI’s taIls
pro roadIe kIt
Il materiale del prossimo numero è PACCHIARINI’S TAILS Spedizione entro il 15 aprile 2018 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it
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www.lapescamoscaespinning.it Premio Su oGni numero: SoLareZ Pro roadie kit (distribuito da 54deanStreet) Il kit comprende le tre resine Solarez UV Thin-Hard, Thick-Hard, Flex, ognuna in bottiglia da 1 oz con applicatore a punta conica, abbondante per numerose mosche, e la UV-Cure High Output Flashlight, lampada di alta qualità e ad alto rendimento. • Solarez UV Resin Thin Hard è una resina UV a bassa viscosità che rappresenta la soluzione ideale per diverse realizzazioni, quali streamer, mosche realistiche, mosche secche, ninfe e sommerse. Dalla finitura lucida e trasparente, garantisce una catalizzazione veloce: in pochi secondi si ottiene un rivestimento resistente e antigraffio. Facile da applicare, è la resina a più ampio spettro della gamma. • Solarez UV Resin Thick Hard è una resina UV solida e altamente viscosa, adatta per realizzare rivestimenti di spessore o corpi sferici, occhi e teste di streamer. Rappresenta la formula perfetta per ninfe, perdigones, streamer, mosche da mare, mosche da hucho e mosche da luccio o predatori. Ideale anche per la riparazione di mosche danneggiate, catalizza in pochi secondi. • Solarez UV Resin Flex è una resina UV flessibile di media viscosità, ideale quando è richiesto un certo grado di morbidezza e flessibilità ed è necessario conferire movimento alle fibre dell’artificiale. È eccellente per applicazioni in foam, terrestrial, mosche articolate e swimmer, mosche da mare, insetti realistici. Risulta ottima anche per la riparazione di wader o per il rivestimento dei nodi del finale, nonché per la riparazione di mosche danneggiate. Le resine Solarez sono made in USA e sono basate sulla tecnologia poliuretano-alifatica, che garantisce loro di non ingiallire nel tempo. Non appiccicano e non è necessario pulire con solventi; non serve mischiare. Sono facili da applicare e modellare con l’aiuto di un ago o con l’apposito Solarez Syringe-Cap Applicator, progettato per i costruttori professionisti più esigenti. • La UV-Cure High Output Flashlight, ad alto rendimento e dotata della lunghezza d’onda ideale, utilizza due batterie CR123 litio o una batteria agli ioni di litio 18650, non incluse; può essere alimentata anche con il Solarez UV Battery Charger & 3.7V Battery Kit, che contiene un caricabatteria digitale con spina americana e una batteria ricaricabile 3,7 volt UltraFire®. Maggiori informazioni su: www.54deanstreet.com/it/solarez-uv-resins/103-solarez-pro-roadie-kit.html
Premio FinaLe annuaLe: morSetto StonFo tranSFormer
Il Transformer è il più recente e prestigioso morsetto prodotto dall’azienda Stonfo. Il nome deriva dal fatto che il morsetto, di altissima qualità, può trasformarsi in tre moduli diversi a seconda del tipo di artificiale che si vuole costruire, cambiando dall’uno all’altro istantaneamente. In sostanza, tre morsetti in uno. Si ha infatti un modulo per tutti i montaggi classici di tipo standard, con la possibilità di lavorare in linea, un secondo modulo per i montaggi tubefly, un terzo modulo per il montaggio specifico di grossi streamer. Tutto ciò è reso possibile da un ingegnoso e innovativo sistema, che permette di intercambiare rapidamente i tre moduli con un click. Il morsetto è munito di una nuova base con portautensili integrato. Maggiori informazioni su www.stonfo.com.
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www.lapescamoscaespinning.it al primo classificato una canna SKIRMJAN MSK-AF-602XUL SKIRMJAN MSK-AF-602XUL Spinning - 2 pz. Length: 6’0” (183 cm) Lure: 0,5-2 g Line: 1-3 Lb Action: Regular Canna specifica per l’Area Game, per micro ondulanti da 0,5 a 2 g. La lunghezza dell’attrezzo, 6” (183 cm), favorisce un utilizzo in diverse situazioni: il riale, il torrente, la cava o il laghetto. Leggera e sensibile, l’azione regular aiuta il pescatore nella gestione della preda, soprattutto con l’utilizzo di fili sottili per limitare il rischio di slamata nella ferrata. La componentistica è di prima qualità; gli anelli sono ottimizzati per l’uso dei trecciati e per favorire un’uscita migliore del filo in fase di lancio. L’impugnatura, come in tutte le canne della serie Skirmjan da trota, è realizzata in sughero di prima qualità, che garantisce una presa sicura dell’attrezzo. Si consiglia l’utilizzo con trecciati o con fluoro coated.
Skirmjan rodS Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale.
RENZO DELLA VALLE • BAFFONI DI PRIMAVERA
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baitcasting reel quarta generazione tutto quel che serve per il massimo di affidabilità e divertimento
NEW CARSON CATSPIN 8’ 40-160 g CatSPIN è la nuova canna per lo spinning al siluro di casa Carson. Nata e sviluppata pescando da riva dal team BGT, possiede, oltre al design di ultima generazione, tutte le caratteristiche necessarie a garantire il buon esito dei combattimenti più impegnativi con pesci di grossa taglia. È dotata di placca Fuji, anelli doppio ponte e calcio lungo, tale da permettere la riduzione degli sforzi in fase di combattimento. L’ampiezza degli anelli consente un fluido passaggio dei nodi più comuni per la giunzione treccia/fluorocarbon. La leggerezza è garantita dal carbonio in alto modulo con peso distribuito in modo da andare egregiamente in combo con l’ottanta per cento dei mulinelli taglia 5000 presenti sul mercato. L’azione fast permette sicure ferrate anche a distanza; il grezzo, nonostante la potenza, riesce a divertire piegando anche con pesci di piccola taglia. Per ridurre gli sforzi in combattimento si pensava a una lunghezza del fusto di 210 cm, sapendo però che per gestire al meglio ogni tipo di innesco fin sottoriva sarebbe stato necessario sviluppare un grezzo lungo almeno 260 cm. Ecco perché la decisione di crearla nell’unica misura di 240 cm, ma con un calcio affidabile nel quale poter mettere tutta la potenza necessaria a garantire il buon esito del combattimento. Disponibile adesso nei migliori negozi! Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it
per la nuova frontiera dello spinning al siluro
SPORTEX TEAM WALLER Z LIGHT TWITCH La pesca a spinning al siluro è sempre stata caratterizzata, fin dagli inizi, da canne potenti e con casting weight elevatissimi, sempre superiori ai 150 g, ma negli ultimi anni, vista anche la fortissima pressione di pesca, chi pratica tale tecnica si è accorto che questi pesci sono sempre più propensi ad attaccare esche di piccole dimensioni. Sportex ha quindi creato la Team Waller Z Light Twitch, una canna da spinning, per mulinelli a bobina rotante, lunga 250 cm con un grezzo unico innestato nel manico per non avere interruzioni nella curva. Il vettino è sensibile e la schiena robusta con azione perfettamente progressiva, caratteristica che la rende capace di lanciare e gestire esche piccole ma con una forza in grado di combattere pesci ben oltre il quintale di peso. Un prodotto unico sul mercato, realizzato in collaborazione e su richiesta dei fratelli Dino e Dario Ferrari, per la pesca da terra e dalla barca. Come ogni prodotto Sportex, è coperto da 10 anni di garanzia sul grezzo. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
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ABU GARCIA REVO PREMIER Per i veri appassionati di pesca a casting, i mulinelli Revo by Abu Garcia hanno segnato una svolta epocale nel modo di intendere questa disciplina. Compatti, leggeri, facili da maneggiare grazie al profilo ribassato, robusti e perfettamente bilanciati, i Revo hanno stabilito record di vendite in tutto il mondo. Revo Premier è ormai giunto alla quarta generazione e le innovazioni tecniche che ne fanno parte lo pongono ai vertici della qualità del marchio svedese. Uno dei punti forti è la frizione Carbon Matrix Drag System, che genera una delle più alte pressioni di drag: ben 10,8 kg! Ma anche il sistema frenante, altro punto forte di tutta la produzione Revo, è tra i migliori e i più sicuri sistemi di regolazione della bobina. Il sistema frenante IVCB-6LTM (lnfinitely Variable Centrifugal Brake) offre infatti un controllo completo per ogni situazione, rendendo i lanci molto fluidi senza alcun rischio di grovigli. La robustezza impressionante di questo mulinello, non disgiunta dalla leggerezza, è stata raggiunta grazie all’impiego di lega metallica X2 Craftic per la realizzazione del telaio portante, con gusci laterali in alluminio e carbonio C6, permettendo di ottenere un peso complessivo ridottissimo. Le parti meccaniche che conferiscono movimento alla bobina al guidafilo sono state riprogettate e sono ora ancora più affidabili grazie al sistema meccanico Gear D2. La loro scorrevolezza e precisione sono possibili grazie all’impiego di dieci cuscinetti a sfera in acciaio inox e a un cuscinetto a rulli. Albero e dente d’arresto sono trattati con Eversilk, ottenendo una copertura simile al diamante che aumenta la durata nel tempo, riducendo gli attriti. La velocità di recupero che non inibisce la potenza è infine un altro punto di forza dei nuovi Revo Premier: 6,75:1 pari a 69 cm per giro di manovella nel modello Revo 04 left hand. Tutta la produzione ABU Garcia è distribuita per l’Italia da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, infoit@purefishing.com; www.it.purefishing.com; www.abugarcia.it.
con Monocoque Body, Air Rotor in Zaion, Tough Digigear
DAIWA EXIST LT I nuovi mulinelli Exist celebrano sessant’anni di inarrestabile innovazione tecnologica Daiwa. Prodotti in Giappone, seguendo il nuovo concetto Light & Tough, sono semplicemente il massimo che ogni pescatore possa desiderare tra i mulinelli a frizione anteriore. Senza compromessi. Il corpo monoscocca – Monocoque Body – è costruito in magnesio, mentre il rotore è un Air Rotor super-leggero in Zaion. Questa accoppiata offre una inimmaginabile leggerezza ma, al contempo, una solidità e rigidità
strutturali tali da garantire il perfetto funzionamento della meccanica interna di tipo Tough Digigear. Due Magsealed Bearings, i cuscinetti sviluppati con tecnologia Magsealed, sono stati posizionati ai lati del corpo, a protezione della Drive Gear. Questo, assieme alla piastra Magsealed a protezione del corpo e al rullino guidafilo con cuscinetto Magsealed, rende i nuovi Exist praticamente inattaccabili dagli agenti esterni quali sabbia, acqua salata e sporco di ogni tipo. La frizione Automatic Tournament Drag pone fine alle rotture di lenza sulla prima fuga dei pesci allamati, permettendo l’uso di trecciati molto sottili, così da godere appieno l’emozione di ogni cattura, mentre la bobina ABS con profilo ‘long cast’ garantisce lanci lunghi e precisi. Non scontata la scelta di montare i cuscinetti anti-corrosione CRBB, ben dodici, soluzione tecnica in grado di mantenere inalterata nel tempo l’eccezionale fluidità di rotazione. Il Monocoque Body è apparso nel 2016, con i nuovi Daiwa Certate, e ha immediatamente rivoluzionato il modo di concepire il corpo del mulinello. Grazie al Monocoque Body, il corpo è in grado di alloggiare una ruota comando di dimensioni maggiori perché non è più necessario utilizzare delle viti per fissare le varie parti del corpo e, inoltre, risulta più rigido e resistente alle sollecitazioni. Grazie a questa soluzione il nuovo Exist è più leggero, resistente e performante. Nel termine Tough Digigear risiedono i tre concetti alla base dei quali sono stati disegnati gli ingranaggi dei nuovi Exist: design, tecnologia e materiali. Il materiale è il duralluminio, ottenuto per sinterizzazione a freddo e successivamente lavorato a macchina (Machine Cut) per ottenere una ruota comando con una dentatura perfetta. La ruota comando – Drive Gear – ha diametro maggiore rispetto alle ruote comando standard. Tutto questo porta a un’elevata resistenza e a un’eccezionale fluidità di rotazione, annullando le vibrazioni. Il Magsealed è apparso sul mercato nel 2010 ed è la tecnologia esclusiva di Daiwa che si avvale di uno speciale olio magnetizzato – Mag Oil – per ostacolare l’ingresso di acqua e sporco nelle parti vitali del mulinello. Il corpo del 18Exist è protetto tramite l’applicazione di una piastra con olio magnetizzato sulla sede dell’alberino, mentre un cuscinetto Magsealed Bearing è posto al servizio del rullino guidafilo e altri due Magsealed Bearing sono posti ai lati del corpo, a protezione della Drive Gear. Prezzo al pubblico consigliato: 799 euro. Caratteristiche tecniche: • made in Japan • corpo in magnesio • Monocoque Body (corpo monoscocca) • Air Rotor in Zaion • Tough Digigear in alluminio • Magsealed a protezione del corpo • rullino guidafilo con cuscinetto Magsealed • frizione ATD (Automatic Tournament Drag) • Magsealed Ball Bearing a protezione della Drive Gear • rullino guidafilo Twist Buster 2 • bobina ABS ‘Long Cast’ • 12 cuscinetti CRBB anti-corrosione • Infinite Anti-Reverse • archetto Air Bail • manovella monoblocco in alluminio
modello
capac. bobina
rapp. recup.
cuscinetti
18EXGLT1000DP 18EXGLT2000DP 18EXGLT2500XH 18EXGLT2500D 18EXGLT3000CXH 18EXGLT3000DC 18EXGLT4000CXH 18EXGLT4000DC
150m - 0,20 150m - 0,23 150m - 0,20 150m - 0,28 150m - 0,23 150m - 0,33 150m - 0,28 150m - 0,37
4.9:1 (61 cm) 4.9:1 (64 cm) 6.2:1 (87 cm) 5.2:1 (73 cm) 6.2:1 (93 cm) 5.2:1 (77 cm) 6.2:1 (99 cm) 5.2:1 (82 cm)
12 CRBB 12 CRBB 12 CRBB 12 CRBB 12 CRBB 12 CRBB 12 CRBB 12 CRBB
peso freno (g) (kg) 150 5 155 5 180 10 180 10 185 10 185 10 205 10 205 10
Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwa italy.it.
nell’innovativo colore Desert tan
REDINGTON BEHEMOTH
Il conosciutissimo Behemoth della Redington, il mulinello con la frizione più potente della sua classe, con un’estetica unica, è ora disponibile nell’innovativo colore ‘Desert tan’. Con spool large arbori e frizione in graphite Super Torque ultra potente dall’estetica spiccata, il mulinello ha la bobina con profilo a ‘V’ interno. La versione più grande si presta a essere impiegata sia su canne spey che su attrezzatura per la pesca in blue water. 5/6: 125 y - 20 lb. 5,7 oz. 3,6 inch. (9,14 cm diametro - 102 g) 7/8: 200 y - 20 lb. 7,5 oz. 4 inch. (10,16 cm diametro - 212 g) 9/10: 200 y - 30 lb. 10,8 oz. 4,4 inch. (11,17 cm diametro - 306 g) 10/11: 200 y - 30 lb. 11,4 oz. 4,7 inch. (11,93 cm diametro - 323 g) Prezzo da 120 a 142 euro. Per maggiori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.
un super veloce per lo spinning marino
PENN SLAMMER III HIGH SPEED In mare il marchio Penn è leader di vendite per i suoi mulinelli dalle elevate prestazioni. Da sempre gli International o i Senator sono apprezzati in tutti gli oceani per la traina, mentre i gloriosi Spinfisher da spinning, giunti ormai alla quinta generazione, lottano e vincono con tutti i più combattivi pesci di ogni mare. Slammer è giunto alla terza generazione ed è tornato a grande richiesta popolare. Creati per sopportare alti carichi di pesca dalla barca e da riva, giudicati affidabili dai capitani dei charter in tutto il mondo, i mulinelli Slammer III sono dotati del nuovo sistema IP67 Sealed che tiene l’acqua fuori dalla scatola degli ingranaggi e dal sistema della frizione. Slammer Drag, aggiornata con materiale Dura-Drag brevettata, è invece la particolare frizione regolabile con una vite a farfalla che consente la taratura fino alla massima potenza. Corpo, guancia laterale e rotore sono realizzati in robusta lega metallica. Tutti gli Slammer sono stati progettati secondo la tecnologia CNC Gear: pignone e ruota di comando sono ottenuti con metalli nobili e lavorati con macchinari di precisione. Corpo e design della bobina sono sigillati secondo la tecnologia IP67. La nuova versione Slammer III High Speed è
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show room gradito ritorno tra i superfili ‘fusi’
FIRELINE ULTRA 8 SMOKE BY BERKLEY
stata pensata per un uso specifico, laddove servono recuperi brucianti quando si insidiano tunnidi o altri predatori marini che inseguono fulminei esche artificiali dal movimento veloce. I due modelli che costituiscono questa serie, il 6500HS e l’8500HS, hanno rapporto 6,2:1 e 5,3:1 con un recupero di ben 120 cm a giro di manovella. Il numero di cuscinetti è stato portato a 8 per migliorare la fluidità delle parti meccaniche in movimento sottoposte a grande velocità. Per ulteriori informazioni: Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com.
freshwater e saltwater
RIO IN TOUCH OUTBOUND SHORT Le In Touch OutBound Short di Rio sono delle serie di linee progettate per lanciare mosche grandi e pesanti su distanze molto lunghe. Costruite con tecnologia ConnectCore ultra-low stretch di Rio hanno tip frontale corto e aggressivo, lanciano facilmente streamer grandi e pesanti, mentre il design potente della testa carica le canne in profondità ed efficienza per lanci senza sforzo. La disponibilità di una gamma completa di densità, dalla floating alla sinking 6, rende questa serie estremamente versatile. Ogni linea è dotata della tecnologia XS di Rio per prestazioni super slick ed è costruita con un rivestimento flessibile in acqua fredda che assicura che la linea rimanga senza grovigli. Modelli: • Floating: da WF5 a WF10F • F/S1: da WF6 a WF8 F/S1 (con 30 piedi di ‘hover’ sinking head) • F/I: da WF5 a WF10F/I (con 15 piedi di intermediate tip) • Intermediate: da WF6 a WF10I • I/S3: da WF6 a WF10I/S3 (con 30 piedi di sink 3 head e intermediate running line) • I/S6: da WF6 a WF10I/S6 (con 30 piedi di sink 6 head e intermediate running line) Per maggiori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, info@garue.it, www.garueshop.com.
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Si era negli anni ’90 quando i primi superfili realizzati in polietilene fecero la loro timida comparsa nel mondo della pesca sportiva e da subito si comprese che le loro ineguagliabili proprietà avrebbero rivoluzionato il mondo di intendere le tecniche che includono l’uso del mulinello. La pesca a spinning ottenne così una spinta tecnologica incredibile, permettendo ai suoi cultori di pescare pesci grossi e reattivi con fili relativamente sottili, privi di elasticità e incredibilmente resistenti. Tra i superfili introdotti in quel periodo c’era e c’è ancora oggi FireLine by Berkley, che si differenziava dagli altri superfili trecciati di quel tempo per uno speciale procedimento fisico-meccanico che porta a fondere i microfilamenti in PE Dyneema, anziché semplicemente intrecciarli come gran parte dei braided. Oggi FireLine torna a primeggiare con una nuova struttura fisica: la sua composizione è costituita da otto microfilamenti che vengono fusi con un procedimento termico brevettato da Berkley. In confronto al classico FireLine, il nuovo FireLine Ultra 8 offre una maggiore tenuta, con oltre il 60% di resistenza in più all’abrasione. Anche la scorrevolezza è migliorata, perché il diametro appare oggi più arrotondato riducendo le frizioni nel passaggio tra gli anelli della canna e garantendo lanci più lunghi del 10%. Fabbricato con la più tenace fibra PE Dyneema, FireLine Ultra 8 resiste ai pesci più potenti che vivono in acqua dolce e in mare: il diametro più sottile dello 0,10 mm ha una tenuta di 6,2 kg, mentre quello più grande dello 0.39 mm regge ben 29,1 kg! Premiato all’edizione 2017 dell’Efttex, la più grande fiera europea della pesca sportiva, come migliore braided line, FireLine Ultra 8 nella colorazione smoke non può mancare nella dotazione di ogni bravo spinningman nazionale. Berkley fa parte del marchio Pure Fishing ed è distribuito da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com.
una coda specialistica, basata sul procedimento Super Dri
AIRFLO EURO NYMPH Megafly segnala la coda Euro Nymph, uno dei best seller in casa Airflo. Si tratta di una ‘line’ specialistica per gli amanti della pesca a ninfa. Realizzata con un materiale a bassissima elasticità e seguendo i dettami del procedimento Super Dri, questa coda, del diametro di soli 0,60 mm, è l’ideale per tutti i pescatori che non vogliono scendere a compromessi. Estremamente galleggiante e leggerissima, la Euro Nymph sarà una vostra preziosa alleata in ogni uscita di pesca. Per ulteriori informazioni: tel. 049/ 7358498, info@megafly.it, www. megafly.it.
un crankbait di profondità da 6,5 cm per 27 g
MOLIX SCULPO XD RATTLIN Lo Sculpo XD Rattlin è un crankbait di profondità, che racchiude tutte le caratteristiche che il pescatore ricerca in un’esca di questa categoria. Creato per la ricerca dei bass che stazionano negli strati d’acqua più profondi, ha un’azione unica e adescante. Lo Sculpo XD Rattlin ha un profilo basso e un wobbling molto marcato, ottenuto attraverso lo studio della distribuzione dei pesi interni (B.E.S.) nelle fasi di sviluppo. Queste caratteristiche e la cura dei dettagli gli conferiscono un nuoto unico e straordinarie performance anti incaglio tra le rocce e gli ostacoli. Disponibile in cinque diverse colorazioni. Floating • Rattlin’ • Deep range: da 300 a 450 cm (10 to 15 feet ) Length: 6,5 cm (2.1/2 in) • Weight: 27 g (1 oz) Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com.
sega nei pressi di qualche tana. Altra particolarità è la presenza di gomma scentata iniettata all’interno (brevetto Delalande). Rispetto alle classiche gomme immerse nello scent, questa mescola rilascia una dose minore di aroma, per sprigionarne una maggior quantità solo sotto la pressione del morso del pesce, invitandolo a tenere l’esca più tempo in bocca. Disponibile in due misure, 5 e 7 cm, sarà venduto in blister contenenti una gomma già armata su testa piombata (5 g per il 5 cm e 9 g per il 7 cm) e una gomma di ricambio, dotata di occhi 3D, che si potrà decidere di utilizzare anche con le proprie teste piombate preferite. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
2.5-3.0-3.5, in 49 colorazioni
C’ULTIVA DRAW4 EXP
un piccolo scazzone con gomma scentata iniettata all’interno
DELALANDE CHABOT Chi pesca le trote sa che il pasto più gradito per i salmonidi, siano essi di torrente o di fondovalle è lo scazzone. Quante volte vi è capitato di vedere le trote ravanare tra i sassi alla ricerca di questi pesci? Per questo Delalande ha deciso di produrre una gomma che facesse al caso di ogni trotaiolo. Chabot è infatti un piccolo scazzone o ghiozzo dotato di una coda paddle sproporzionatamente grossa, per essere in grado di muoversi col solo scorrere della corrente mentre lo si tiene appoggiato sul fondo oppure muovere una grossa quantità d’acqua quando invece si decide di recuperarlo in maniera lineare o a dente di
Presentiamo gli egi Draw4 EXP di C’ultiva by Owner, da quest’anno distribuiti in Italia da Carson srl. Questa tipologia di egi è specifica per la pesca dei cefalopodi ed è disponibile in tre misure con diverse velocità di affondamento per dare la possibilità di sondare più strati d’acqua possibile, cercando di rimanere quanto più a lungo possibile nella ‘strike zone’. Le misure disponibili sono 2.5, con peso pari a 10 g, 3.0, con peso pari a 15 g, e 3.5, con peso pari a 19 g. Le rispettive velocità di affondamento sono 4.4 sec./m, 3.8 sec./m e 3.0 sec./m. Nella serie è presente anche un egi da 3.5 deep con un peso di 21 g. Muniti tutti di doppio cestello per una ferrata sicura e decisa, sono disponibili in ben 49 colorazioni delle quali alcune fluorescenti. Non sono muniti di effetto ‘rattling’. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it
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un modello compatto per la pesca finesse
MOLIX LOVER TITANIUM SPINNERBAIT La dimensione compatta del Lover Titanium Spinnerbait è la perfetta combinazione tra design e funzionalità e consente a ogni pescatore di riuscire nelle condizioni di pesca più difficili in cui è necessaria una presentazione finesse. La sua forma è leggermente compressa sulla testa per conferire il migliore equilibrio a qualsiasi velocità di recupero. Il peso delle blades è studiato per non sovraccaricare lo spinnerbait, in modo che possa iniziare a muoversi immediatamente a ogni lancio. Il Lover Titanium Spinnerbait è realizzato con uno speciale filo di titanio che aumenta la vibrazione sul braccio secondo i requisiti utilizzati per gli spinnerbait ‘finesse’. Lo skirt è realizzato con sottili filamenti di morbido silicone legato a mano. Le colorazioni custom sono state selezionate dall’Elite Professional Angler Mike Iaconelli. Disponibile in otto diverse colorazioni, nella versione DW (Double Willow). Weight: 14 g (1/2 oz) • Double Willow Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com.
il piccolo grande crankbait della Berkley
NUOVE COLORAZIONI SQUAREBULL I crankbait appartengono a un sottogruppo dei minnow che in questi ultimi tempi si è evoluto parecchio rispetto ai loro primitivi ‘parenti’. L’anatomia dei crank è caratterizzata da corpi quasi sempre bombati e non troppo lunghi, che imitano in maniera più o meno stilizzata la silhouette di tutte le ipotetiche prede pinnute dei carnivori, dai ciprinidi ai pesci gatto. Sono stati ideati soprattutto per la caccia al bass e hanno un timone direzionale più o meno allungato che li fa affondare a profondità prestabilite. Quando le catture scarseggiano e abbiamo la certezza di trovarci sopra pesci attivi, l’unico sistema per stimolarli all’attacco consiste nello scendere al loro livello con una bella imitazione di pesciolino ed è in tali condizioni che i crankbait offrono il meglio. Nei laghi naturali e artificiali soggetti a forte stratificazione termica, vi sono periodi
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dell’anno in cui i bass si portano in profondità, in strati d’acqua intermedi che per temperatura, pH o più semplicemente presenza di pesce foraggio meglio si confanno alle loro esigenze. Per raggiungere questi pesci non resta che scegliere crankbait specializzati nel nuoto a queste profondità. Per realizzare SquareBull il marchio americano Berkley ha riunito i suoi ricercatori che, in collaborazione con i migliori professionisti di bassfishing statunitensi (tra i quali il mitico David Fritts), hanno ottenuto un crank dalle prestazioni innovative. Questo artificiale si avvicina più di altri alle imitazioni in legno realizzate a mano che, come risaputo, evidenziano un’azione di nuoto molto naturale, la più credibile per il bass. Con la precisione nella costruzione e la durevolezza degli artificiali in plastica dura tipiche delle hardbait Berkley, si è ottenuto un risultato analogo. Ad azione galleggiante, SquareBull ha il timone di profondità di struttura squadrata che evita l’incaglio tra gli ostacoli; la particolare struttura della paletta fa infatti deflettere l’esca portandola di poco fuori dalla traiettoria di aggancio. Quest’anno la gamma di colori di SquareBull è stata ampliata con le tonalità Europerch e Pike che, al di là delle perfetta replica delle colorazioni del persico e del luccio, possono funzionare benissimo in acque eccezionalmente limpide o in condizioni di luminosità marcata. SquareBull è prodotto nella misura unica di 6 cm per 10,5 g di peso. Il marchio americano Berkley è distribuito da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/ 9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com.
6 cm per 10 g, in undici colori
MOLIX SNEAKY FROG BABY
La Sneaky Frog Baby combina perfettamente i punti di forza di un’esca top water con il realismo di una classica frog. È stata creata per essere skippata con facilità, recuperata come un classico wtd o semplicemente per essere lasciata scivolare sulla superficie dell’acqua. Ha un’azione di nuoto unica e innovativa. La texture a pelle di pesce e le colorazioni 3D rendono quest’esca accattivante e particolarmente attraente. Disponibile in undici diverse colorazioni. Length: 6 cm (2.3/8 in) • Weight: 10 g (3/8 oz) Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com.
uno stickbait dal bilanciamento perfetto per la pesca in mare
MOLIX SIDUS 145 IS BACK! Stick bait unico, Il Molix Sidus 145 è realizzato con miscele a densità variabile per dare consistenza e grande lanciabilità e penetrazione in ambienti ricchi di vegetazione. Perfetto il bilanciamento e naturale il movimento in acqua. Esca insuperabile per pescare in mare, dove è necessario usare un artificiale soft in acque con forti correnti, ha dato i migliori risultati in acque profonde, innescato su pesanti jig head. I ‘flap’ sul corpo svolgono tre importanti funzioni: rendono il movimento più naturale, raccolgono aria durante il lancio rilasciandola poi in acqua ed emettono vibrazioni simili a quelle del pesce foraggio. L’artificiale contiene un’elevata quantità di sale micronizzato ed è impregnato con Bio-Amino Scent
(Pat P.). Anche le grandi spigole oceaniche e mediterranee sono predatori ai quali è dedicato questo artificiale. Disponibile in sei diverse colorazioni. Length: 14.5 cm (5.7 in) Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com.
all’innovativo design della bocca e alla forma affusolata del corpo. Armatura passante in acciaio inox, corpo in ABS, coating e vernici extra resistenti e ancorette di alta qualità ne consentono un utilizzo a 360° in sicurezza anche su grandi predatori. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com.
due nuovi modelli per i cefalopodi
REAL WINNER SQUID MINNOW Lungo le coste di tutta Italia, una delle pesche più praticate dalla barca è sicuramente la traina ai cefalopodi: una pesca tanto semplice quanto complicata, vista la natura lunatica di questi molluschi marini. In più di tre anni di progettazione e test con esperti trainisti, la casa italiana Real Winner ha realizzato una serie in due misure (10 e 12 cm) e sei colorazioni di Squid Minnow. Il nuoto studiato rispetto ai classici artificiali è stato totalmente cambiato, rendendolo più invitante per seppie e calamari e per avere un assetto perfetto alle più classiche velocità di traina. L’anello di pancia è stato mantenuto e dotato di un piccolo contrappeso per regolarne il nuoto, che tuttavia può essere rimosso e sostituito con un’ancorina, visti i non rari attacchi di pesci come barracuda o spigole che solitamente con le normali totanare non vengono allamati. In coda presentano un doppio cestello fissato con una resina fluorescente, per rendere l’artificiale ancora più invitante. Un prodotto made in Italy per una pesca tipicamente italiana. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majora spinning.com.
nuovi colori per JS135 Jointed Sandeel e Popper 130T
MOLIX BY JACK FIN Due i nuovi colori per la famosa JS135 Jointed Sandeel, imitazione di una piccola anguilla, preda preferita da molti tipi di predatori di mare e d’acqua dolce. Le foci dei fiumi e gli ambienti salmastri sono sicuramente gli spot dove esprime al meglio le sue potenzialità, ma la sua particolare azione risulta vincente nei più svariati ambienti. Non ha bisogno di recuperi particolarmente animati per risultare adescante: i recuperi lineari sono quelli che esaltano maggiormente il suo nuoto sinuoso e vibrante. Tre le nuove colorazioni per il Popper 130T. Versatile, con recuperi diversi si adatta a molte situazioni. Per una pesca di ricerca le jerkate decise creano potenti ‘pop’ in superficie; con jerkate più morbide e lineari, produce dei tunnel di bolle, che sono in grado di richiamare i predatori da notevole distanza. La caratteristica principale che lo contraddistingue è il suono che emette durante l’azione di ‘popping’, ottenuto grazie
Flambeau, Ronz, Gamakatsu, Gambler, Spro, Costa, Sumizoku
NOVITÀ FASSA 2018 Per il 2018 Fassa, la prestigiosa azienda milanese che opera nel settore pesca da oltre 60 anni, presenta le due nuove distribuzioni Flambeau e Ronz di cui si è dato cenno nelle vetrine dei numeri scorsi. Si tratta di due marchi provenienti entrambi dagli Stati Uniti e già molto conosciuti in Italia per l’elevata qualità dei loro prodotti. Flambeau è leader di mercato nella costruzioni di box e cassette per lo stivaggio dell’attrezzatura da pesca, tra le quali si distingue la linea Z-Rust, che grazie a un brevetto esclusivo permette di proteggere le parti metalliche delle attrezzature contenute nel box che accidentalmente vengono in contatto con le parti bagnate di un artificiale appena utilizzato e riposto nella scatola; un vapore trasparente si sprigiona infatti dai divisori o dalla scatola stessa non appena questi vengono a contatto con gocce di acqua salata, avvolgendo le parti metalliche e proteggendole da un principio di corrosione. Ronz invece è nota ai più per le micidiali jig head sviluppate per lo spinning al tonno. Abbinate alle code in morbidissima gomma infatti, rappresentano, soprattutto in primavera, un vero e proprio asso nella manica per gli amanti di questa tecnica di pesca. Fassa però, fedele alla sua politica che prevede la massima visibilità dei marchi che distribuisce, ha deciso di importare tutti i prodotti Ronz, che ovviamente puntano a insidiare ogni genere di predatore pelagico o costiero, come spigole, serra, barracuda, tunnidi vari, lampughe e lecce.
Oltre a queste due grandi esclusive, Fassa ha ovviamente deciso di ampliare la già vasta serie di prodotti in catalogo. Per quanto riguarda Gamakatsu, lo sforzo è quello di estendere notevolmente la gamma di ami per la pesca in mare, soprattutto dalla barca, bilanciando così l’incredibile varietà di prodotti disponibili per la pesca in acqua dolce. Accanto a questi, una menzione speciale va all’amo da spinnerbait nella misura 5/0, richiestissimo dai costruttori di streamer per la pesca del luccio. 2/2018
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show room Anche Gambler, altra azienda americana produttrice di softbait dedicate al bass fishing, è finalmente disponibile nella sua gamma completa, sebbene qui sia stata fatta una selezione dei migliori colori per le acque italiane. Vermoni, creature e shad sono immediatamente disponibili e possono essere richiesti in tutti i Fassa store.
Carson nuovo importatore unico del prestigioso marchio
OWNER JIG RIG
Spro, invece, lancia con convinzione una interessantissima linea dedicata allo street fishing, evidenziata dal colore grigio della buffetteria, estremamente pratica ed utilissima per chi interpreta questa tecnica secondo la sua filosofia, ossia permettere la pratica della pesca a chi ha un periodo limitato di tempo, come una pausa pranzo; in questo contesto, si deve essere leggeri, non ci si può cambiare e si deve avere l’attrezzatura essenziale stivata in buffetteria pratica e poco ingombrante. Costa ci ha ormai abituato a novità continue. I suoi occhiali polarizzati sono offerti in una tale variante di colori e abbinamento di lenti da soddisfare non solo il pescatore ma qualsiasi sportivo o amante della vita all’aria aperta. La nuovissima lente Sunrise Mirror è adattissima quando le condizioni di luce sono limitate e quindi perfetta per i pescatori che sfruttano le primissime luci dell’alba oppure le ultime prima del tramonto per allamare il pesce della vita. Infine Sumizoku, prestigiosa azienda giapponese che produce artificiali per la cattura di seppie e calamari. Sebbene il sodalizio tra questa azienda e Fassa sia piuttosto recente, è iniziata una collaborazione di sviluppo di prodotti adatti al Mediterraneo estremamente articolata che porterà in breve tempo alla presentazione di grandissime novità, tutte ispirate alla filosofia di queste due grandi aziende che hanno fatto della qualità il loro marchio di fabbrica. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.
in acciaio inox con wire appiattito, in tre misure
OMTD OA 120 SOLID RING OMTD propone questo particolare e robusto solid ring in acciaio inox con wire appiattito, che facilita l’inserimento degli split ring. La forma ne migliora la mobilità e consente la realizzazione di nodi all’interno di una sede dedicata. Ideali per la realizzazione di assist hook. Disponibile in tre diverse misure con carichi di rottura da 150 a 250 kg. size max power 4 150 kg - 330 lb 5 200 kg - 440 lb 6 250 kg - 550 lb Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix. com, info@protackles.com.
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Da gennaio 2018 Carson è divenuta distributrice unica ed esclusiva per l’Italia del marchio Owner, che come riporta il logo stesso e senza bisogno di presentazioni rappresenta l’eccellenza nella produzione di ami. Esattamente ‘Perfection in Hooks’: migliaia di articoli di fama mondiale per qualsiasi tecnica di pesca. Ne sono un esempio i Jig Rig in foto, unici nel loro genere, straconosciuti e strautilizzati da tutti i bassmen odierni, soprattutto pescando a canneto con l’intenzione di far penetrare bene l’innesco anche nelle cover impossibili da affrontare. Ideale il suo utilizzo anche se si intende pescare sul fangoso limitando il più possibile smuovere il fondale, lasciando sempre ben in vista e staccato dal fondo il nostro innesco. Disponibile nelle versioni da 3/16 con amo 1-1/0-3/0 e nella versione da 1/4 con amo 5/0, Jig Rig possiede un piombo collegato tramite uno split ring direttamente all’occhiello dell’amo, per se cerchiamo di dare il massimo della naturalezza al nostro innesco Jig Rig rappresenta senza dubbio la soluzione perfetta. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it
in due misure, per tutte le esigenze
PINZE PER SPLIT RING Tutti coloro che praticano lo spinning sia leggero che ad alto libraggio e la pesca in mare non possono fare a meno di questo indispensabile accessorio. Senza queste pinze sarebbe infatti impossibile aprire manualmente gli anellini spaccati, detti anche ‘split ring’, comunemente impiegati per sostituire ami e ancorette, unire jig, solid ring, girelle, assist ecc… Molti sono i modelli di ‘pinze’ presenti sul mercato, più o meno funzionali, ma queste della Stonfo hanno qualcosa in più: sono state concepite espressamente per questo uso a differenza di altri modelli multiuso nei quali la funzione specifica aprianello è assai approssimativa e può creare non pochi problemi nell’esercizio della pesca. Le pinze Stonfo sono realizzate in resina ad alta resistenza, mentre i ‘becchi’ sono in acciaio temperato trattato antiossidante. Di peso e di in-
gombro assai ridotti, hanno un’impugnatura anatomica che le rende estremamente maneggevoli nell’impiego; l’alta resistenza agli agenti marini ne garantisce una durata di esercizio molto lunga. La peculiarità della lavorazione dei ‘becchi’ permette di aprire agevolmente gli anelli senza danneggiarli o deformarli, mantenendoli inoltre ortogonali all’asse durante l’inserimento e facilitando così la successiva rotazione e l’alloggiamento dei vari componenti. Le pinze vengono prodotte in due diverse misure di ‘becchi’. Nella n. 1 sono più sottili, nella n. 2 più spessi, mantenendo la stessa dimensione d’insieme della pinza, che è di 13 cm. La n. 1 è adatta per anelli aventi un minore spessore del filo e quindi di medio libraggio: consente l’apertura di anelli con un diametro interno minimo di 2.5 mm, la n. 2 è destinata all’uso con anelli di elevato libraggio, aventi un diametro maggiore del filo, e consente l’apertura di anelli con un diametro interno minimo di 4.5 mm. Dalla stessa ditta Stonfo sono prodotti gli ‘split ring’ in acciaio inox nelle due versioni: a medio libraggio nei diametri 3-4-5-7 mm e ad alto libraggio nei diametri 4.5-5.5-6.5-7.5 mm. Per quanto riguarda invece la preparazione degli assist hook per il jigging, la Stonfo produce tre misure di solid ring da 60-110-180 libbre. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.
tre articoli per facilitare il catch and release
ACCESSORI CROWN
frastrutture o traffico dati), per trasferire e visualizzare le informazioni elaborate grazie all’impiego degli ultrasuoni. Queste informazioni vengono poi evidenziate graficamente sullo schermo dello smartphone o del tablet. Quando si pesca da una barca, dalla riva o da un pontile, si può monitorare la presenza di pesci in un raggio di circa 100 m. Deeper PRO+ funziona anche a temperature estreme, da -10° a +40°. Grazie a un sensore dedicato, si accende e si attiva automaticamente solo quando viene immerso nell’acqua, aumentando così la durata della batteria anche in condizioni sfavorevoli. Deeper PRO+ è un dispositivo di forma sferica, molto compatto ed ergonomico, di soli 6,5 cm di diametro e realizzato in modo tale che da non essere danneggiato dall’acqua e da urti accidentali. La batteria ai polimeri di litio garantisce circa 6 ore di funzionamento ininterrotto e può essere ricaricata utilizzando un cavo microUSB. Caratteristiche tecniche: • connessione: WiFi • distanza: 100 m / 330 feet / 110 yards • profondità: 80 m / 260 feet / 86 yards • sensore temperatura: sì • batteria: Li-Poly, 3.7V ricaricabile • sonar: Dual Beam • frequenza: 290 kHz / 90 kHz • scansione: 15x/s • angolo: 15° / 55° • dimensione: 6.5 cm / 2.55 in • GPS: sì • peso: 100 g / 3.5 oz • sistema operativo: Android e iOS Per maggiori informazioni e acquisto del prodotto: Like a River Alps srl, Via Levata 26, Seriate (BG), negozio.laralps@gmail.com, www.likeariveralps.it, cell. 338/7224173, 035/4520056.
tre modelli di gilet da pesca
CIERRE FISHING VEST Da sempre Crown sostiene il catch and release, per cui ha capito l’importanza di realizzare una piccola linea di accessori che potesse aiutare il pescatore ad avere tutti gli accessori sempre a portata di mano, rendendo così la slamatura del pesce più rapida ed efficace. Questa linea è composta da tre piccoli accessori e comprende uno sgancio magnetico per guadini, uno zinger a spilla con clip troncafilofilo e uno zinger a spilla con doppia corda retrattile in metallo. I tre prodotti, tutti di elevata fattura, sono stati realizzati per la più totale comodità in pesca. In particolare il Net Release magnetico è realizzato in alluminio anodizzato, è dotato di moschettone e ha una forza di sgancio superiore ai 3 kg, particolare che aiuta a non ‘litigare’ con piante o arbusti dove solitamente il guadino si impiglia, sganciandosi fastidiosamente e interrompendo l’azione di pesca. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
uno sonar sferico, compatto, da collegare al cellulare o al tablet
DEEPER PRO+ Deeper PRO+ è il primo e più venduto ecoscandaglio intelligente da lancio al mondo, realizzato per pescatori dilettanti e professionisti, compatibile con smartphone e tablet che supportano i sistemi operativi Android e iOS. Il sonar, alla base di questa incredibile tecnologia, consente di pescare individuando la presenza di pesci sia in acqua dolce che salata, ovunque nel mondo, direttamente sullo schermo del dispositivo. Quando Deeper PRO+ è accoppiato con uno smartphone o con un tablet compatibile, si riescono a ottenere varie informazioni utili, quali la presenza di pesci, le caratteristiche del fondale, la temperatura dell’acqua; grazie al GPS integrato, è possibile creare mappe batimetriche e mappature del fondale utilissime nell’analisi per individuare il miglior luogo di pesca. Deeper PRO+ rileva il fondale fino a circa 80 m e si collega al dispositivo grazie a una connessione WiFi diretta (senza necessità di in-
Cierre presenta in anteprima la sua nuova linea di gilet da pesca, basati su uno stile classico ma che utilizzano materiali di elevata qualità e fatti per durare nel tempo. Tre i modelli: il primo, il Basic Vest, è realizzato in cotone foderato con rete antisudore e dotato di sei ampie tasche, un anello per guadino sul retro e un ampio carniere; è disponibile anche nelle taglie da bambino, per avvicinare i più giovani a questa splendida passione. Il secondo, il VF160-6 è realizzato in nylon traspirante foderato con rete antisudore, caratterizzato dal taglio lungo, tipico degli amanti della pesca a spinning, dotato di sei tasconi e cinque tasche piccole, portacanna, anello per guadino sul retro e un ampio carniere, comodo per riporre scatole porta artificiale e altro. Il terzo, il VF160-7, è il più tecnico di tutti, realizzato anch’esso in nylon traspirante foderato in rete antisudore, con un taglio corto, per gli amanti della pesca in wading. Dotato di sei ampi tasconi e quattro tasche più piccole, due anelli per applicare zinger, clip e altri accessori, portacanna, anello per guadino sul retro, è anch’esso è dotato di un comodissimo carniere. Tre modelli di elevata qualità e accessibili a tutti, come vuole da sempre la filosofia Cierre. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com. 2/2018
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show room mercatino il futuro diventa realtà
HOOKING È stata scelta la kermesse veneta di Pescare Show per tracciare il solco della pesca che verrà con la presentazione di Hooking, l’innovativa applicazione per smartphone (Apple e Android), sviluppata da un team di giovani veronesi che hanno fatto tesoro della loro competenze e della passione per la pesca, ideando un prodotto rivoluzionario per pescatori e associazioni. Tramite questa app è possibile non solo acquistare ma soprattutto gestire in toto da smartphone i propri permessi di pesca, siano essi giornalieri o annuali, no kill o con possibilità di trattenuta dal pescato, per tratti a numero aperto o chiuso su prenotazione, anche di regioni diverse. Completamente gratuito per il pescatore, Hooking ottimizzerà tempi e costi di gestione delle associazioni grazie alle molteplici funzioni. L’applicazione abbatte i campanilismi che spesso hanno proliferato nel mondo della pesca, con la potenzialità di unire i gestori di tutti i fiumi italiani sotto un unico strumento. Creare varie app delle singole associazioni sarebbe infatti un passo indietro rispetto all’idea che ha fatto nascere questa app: semplificare la vita alle persone. Nei primi tempi Hooking affiancherà il cartaceo, ma ormai i tempi sono maturi per una rivoluzione culturale anche nel mondo della pesca. Ciò ormai non è più solo un’ipotesi, ma una realtà: ad oggi il Consorzio Ambienti Fluviali Verona è la prima associazione in Italia in cui è possibile acquistare e gestire il proprio permesso annuale proprio tramite Hooking. Per maggiori informazioni: info@hooking.eu.
per i fan del brand
MOLIX OFFICIAL STORE Nasce per tutti gli appassionati del brand Molix il nuovo store on line per la vendita dei capi d’abbigliamento ufficiali di merchandising, alcuni prodotti artigianali e colorazioni in serie limitata, frutto di prestigiose collaborazioni. Gli articoli in vendita sono disponibili solo nello store on line. Scoprite i ricercatissimi cappellini e le Tournament Shirt Ufficiali su shop.molix.com.
recensioni Alvaro Masseini, Geometrie del Trasimeno, Morlacchi Editore 2017, 22×24 cm, 156 pp., completamente illustrato a colori, 25,00 € Dopo il volume del 2015 Pescatori del Trasimeno. Storie di pesca, di vita e di lavoro, nel quale l’autore dava la parola ai pescatori di professione del Trasimeno che, per la prima volta, si raccontavano nel loro lavoro quotidiano attraverso le stagioni, con le loro diverse tecniche di cattura, è da poco uscito Geometrie del Trasimeno, un volume fotografico suddiviso in sette sezioni tematiche (Riflessi, Reti, Canneto, Ricami e merletti, Uccelli, Pesci, Conchiglie), nelle quali Alvaro dà prova della sua abilità nel cogliere momenti significativi o curiosi della vita del Trasimeno, ambiente da lui profondamente amato, in particolare nel periodo tardo-autunnale. Le geometrie – cui fa riferimento il titolo – che interessano l’autore non sono tanto quelle che rimandano a
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MOSCA e SPINNING
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Vendo canna da mosca Sage XP 9’ #5 travel 4 pezzi, originale, con tubo e fodera, ottime condizioni, euro 280. Foto su richiesta. Giuseppe, 366/4006060, bnassi@libero.it. (B) Vendo canna Loomis GLX - TLT 7.6 #3, 3 pezzi, by Roberto Pragliola. Introvabile, condizioni perfette, il top per la tecnica TLT, solo se seriamente interessati. Foto WhatsApp e prezzo su richiesta. Giuseppe, bnassi@ libero.it, 366/4006060. (B) Vendo canna da spinning Shimano Exage STC due lunghezzse 210/240 da 10-30 g in 6 pezzi nuova, con fodero e tubo in cordura (lunghezza tubo 64 cm). Aggiungendo o togliendo il sesto pezzo diventa 210 oppure 240! Prezzo richiesto euro 95,00 + s.s. (tramite corriere espresso costo euro 7-10). Paolo, iphone.paolofortunati@gmail.com, 335/78436130. (B) Vendo canna da spinning Gatti SR 865 3PA gr. 20-50 in 3 pezzi, con tubo da viaggio rivestito in pelle nera su misura (lunghezza tubo 1 m) con tracolla. Utilizzata per pesca al luccio e grosse trote in Italia ed all’estero, oltre che per predatori tropicali tipo barracuda, jack crevalle, pargo e baby tarpon. Richiesta euro 150,00 + s.s. (tramite corriere espresso euro 7-10 euro). Paolo, iphone.paolofortunati@gmail.com, 335/78436130. (B) Vendo canna da mosca Orvis Elios 2 9’ #5 mid-flex in 4 pezzi, nuova mai usata, a euro 550. Garanzia Orvis 25 anni. Aldo, aangle@libero.it. (B) Vendo canna da mosca in carbonio ‘Julia Rod’ by Pierluigi Zanin 8’6” #5, condizioni ottime. A richiesta fornisco fotografie esplicative. Alfred, freddifly@alice.it. (B) Vendo canna da pesca Cabela’s Fish Eagle II. Canna in carbonio da viaggio, 4 sezioni, montata 2.13 m, chiusa 58 cm, monta un mulinello a bobina rotante (baitcasting). Usata pochissimo, condizioni ottime, praticamente nuova. Alfred, freddifly@alice.it. (B) Vendo canna da spinning Daiwa mod. Steez AGS 671 MHFS AF Shooting Star monopezzo 7-28 g, lunghezza 2,01 m, anelli in AGS, portamulinello con chiusura micrometrica. Acquistata a novembre 2016, valore da nuova 429 euro (catalogo Daiwa francese), vendo a euro 270, spese di trasporto da concordare. Giorgio, tel. 347/1967340, sorad@libero.it. (A) Vendo canna da mosca in bamboo refendu nuova, 2,02 m, coda 5, azione di punta, costruita da noto rod maker italiano. Prezzo 300 euro. Renzo, tel. 338/1365571, procaccirenzo61@gmail.com. (A) La Pesca Mosca e Spinning (39 fascicoli) e altre, per un totale di 89 riviste di pesca mensili o bimestrali, anche annate complete, perfettamente conservate e senza alcun difetto, anni dal 2006 /2016. Alfred, freddi fly@alice.it (B)
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visioni scientifico-religiose, a lui mai troppo gradite, quanto quelle che «appaiono … come composizioni creative che legano in un nesso indissolubile natura e cultura, cioè l’acqua, gli uccelli, i pesci e le barche e le reti e i merletti e i ricami: i manufatti dell’abilità umana». Ed è inutile dire che le immagini delle testimonianze della cultura materiale sono tanto più preziose in quanto fatalmente destinate a ridursi progressivamente e scomparire «in quel processo assurdo di omogeneizzazione del territorio che lo rende, nel degrado, ovunque uguale, senza identità, in una parola ‘morto’ e non più in grado di suscitare in chi lo osserva nessuna emozione». Nel volume sono presenti anche due interessanti prefazioni: Geometria al plurale, di Silvia Benvenuti, docente di Geometria Superiore all’Università di Camerino, e L’occhio del pesce, dell’artista Franco Venanti. Libri, foto e articoli di Alvaro Masseini sono visibili nel suo sito www. alvaromasseini.it. Il volume è reperibile nelle librerie fisiche e on line (IBS, Amazon ecc.), oppure presso l’editore: www.morlacchilibri.com, tel. 075/9660291.