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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XVIII, n. 4 - Agosto-Settembre 2018
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AGOSTO-SETTEMBRE 2018
€ 5,90
Crank Streamer in superficie Effetto serra Ribaltato e LAR In a soft mood Bucktail [10 pp.] Luccio e gomma Carpe del Garda Gattoni a spinning Limentrella Bass ed ecoscandaglio Bluebottle Street fishing holidays
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Direttore responsabile Eugenio Ortali
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EFFETTO SERRA
MOSCONI
di Massimiliano Pau
di Nadica Stanceva e Igor Stancev
Si parla qui di pesca del serra, ma «non con il solito mare mosso in scaduta, bensì con il mare montante, che da quasi calmo diventa mosso», con «vento forte ma non troppo teso, che permetta di lanciare, anche se con un po’ di difficoltà, esche di dimensioni generose».
Diffusi in tutto il mondo e accomunati dai loro colori ‘metallici’, i mosconi svolgono importanti funzioni di pulizia e sono ottimi impollinatori, tanto che diverse piante, per attrarli e sfruttarne tale abilità, in luogo del gradevole profumo di tanti fiori odorano di carne putrefatta.
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RIBALTATO E LAR
LUCCIO E GOMMA
redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning www.youtube.com/user/MoscaeSpinning
Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Federico Casari, Mirko Dalmonte Martelli, Renzo Della Valle, Stefano De Pellegrin, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Massimo Magliocco, Daniele Meacci, Gian Paolo Mingozzi, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Michele Moro, Luca Passarella, Massimiliano Pau, Armando Quazzo, Federico Renzi, Gianni Rizzo
Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it
di Massimo Magliocco
di Luca Passarella
Bestia nera del pescatore a mosca secca, il dragaggio rende inutile ogni mosca dalle fattezze e dalle dimensioni perfette. Usando però i giusti lanci al fine di correggere coda e finale, anche le mosche meno ‘perfette’ diventano estremamente catturanti.
Una pesca essenziale, con esche selezionate come shad e grub, da impiegare in modi diversi nei vari ambienti e nelle varie condizioni, con la mente aperta a quanto si può apprendere da altre tecniche, in particolare la mosca e le esche naturali, per trarne alcuni stimoli.
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Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com
Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014 Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano
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STREETFISHING HOLIDAYS
LIMENTRELLA
di Daniele Meacci
di Mirko Dalmonte Martelli
Tornati nuovamente in Olanda, Daniele e il suo gruppo riscoprono la bellezza dei luoghi e l’estrema generosità delle acque, questa volta – avendo anticipato la vacanza – in relazione a numerosi, grandi e splendidi lucci, a danno dei consueti persici.
«ll Limentrella di Treppio è un piccolo ma meraviglioso torrente che si nasconde tra le braccia dei suoi due parenti più famosi: il Limentra inferiore (o orientale) che scorre in località Lentula e il Limentra di Sambuca (o superiore, o occidentale) che passa per Pavana».
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GATTONI A SPINNING
IL GRANDE LAGO CARP ON THE FLY SUL GARDA
di Stefano De Pellegrin
di Giorgio Montagna Nei mesi estivi aumenta la presenza nei laghetti di pesca sportiva e nelle cave di periferia dei pesci gatto americani (catfish) e africani (clarie), tanto da giustificare uscite dedicate. Giorgio consiglia alcuni artificiali, a partire dai gamberi siliconici, e l’attrezzatura.
di Federico Casari e Gian Paolo Mingozzi La ricerca della carpa a mosca sul Garda implica un approccio cauto e furtivo nei meandri dei canneti del sottoriva e una ricerca a vista che tenga conto delle caratteristiche del fondale, che in pochi metri passa da roccioso a sabbioso.
CRANK PER IL BLACK BASS Stefano propone un modello ispirato nella forma al Dives-To Fat della Rapala, ridimensionando il corpo e il grado di galleggiamento secondo le esigenze degli spot che frequenta, e applicando un metodo molto usato dai costruttori di esche dell’estremo oriente.
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STREAMER IN SUPERFICIE
BASSFISHING ED ECOSCANDAGLIO
di Armando Quazzo
di Gianni Rizzo
Armando propone la costruzione di un pesciolino con il ‘composite loop’ – una sorta di ciniglia composta di fibre di dubbing allineate manualmente, avvolta attorno all’amo e spazzolata al fine di ottenere un corpo vaporoso – e con una testina plastica preformata.
Per chi pratica l’agonismo nel settore del bassfishing è scontato, ma l’impiego delle ultime tecnologie nel settore degli ecoscandagli è in grado di dare soddisfazioni tali in termini di catture da tacitare velocemente il bisogno di avventura e di mistero...
NOTIZIE SHOW ROOM MERCATINO
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UNO PER TUTTI, IN A SOFT MOOD
BUCKTAIL
di Francesco Giordano
di Fabio Federighi
«La pesca con i soft jerk, improntata alla versatilità e al dinamismo di un’azione in cui la mente e la tecnica del pescatore sono tutto, e consentono tutto». Le basi dell’animazione side-to-side e altre indicazioni tecniche per muoversi con questo nuovo e stimolante approccio.
Materiale storico per la costruzione di mosche artificiali, come dimostrato da varie imitazioni presenti nell’articolo, il bucktail trova svariati impieghi, i più frequenti dei quali sono oggi quelli attinenti alla costruzione di mosche da mare e da luccio.
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fish facts
a cura di Marco Sammicheli
al Parlamento europeo
RISOLUZIONE EPOCALE PER LA PESCA RICREATIVA Il 12 giugno 2018 il Parlamento Europeo in sessione plenaria ha approvato a larga maggioranza una risoluzione storica per la pesca ricreativa: «Situazione della pesca ricreativa nell’Unione europea» (State of play of recreational fisheries in the EU), a cura della MEP Norica Nicolai. Si tratta di un passo epocale per il pieno riconoscimento della pesca ricreativa marittima da parte delle istituzioni europee e degli Stati membri. La risoluzione è stata adottata con una schiacciante maggioranza dei membri del Parlamento, il che dovrebbe realmente riflettersi nella prossima riforma della Politica Comune della Pesca. Il settore della pesca ricreativa marittima è scarsamente integrato nella attuale PCP, che se ne occupa solo quando uno stock ittico è sovrasfruttato o minacciato di sovra sfruttamento, mentre non viene considerato l’impatto economico del settore. Una equa e appropriata inclusione del settore nella PCP contribuirebbe allo sfruttamento sostenibile degli stock ittici, fornendo i dati di cui c’è bisogno, sia di cattura che di tipo socioeconomico, per permettere ai politici di prendere decisioni in modo informato riguardo l’accesso alle risorse pubbliche della pesca e il loro migliore utilizzo . La risoluzione è un documento non legislativo, ma fornisce la base e l’indirizzo per le future politiche della pesca a livello di UE e degli stati membri. Questo potrà portare varie importanti novità per i pescatori a partire dalla richiesta di contabilizzazione delle catture ricreative delle specie che nel Regolamento Mediterraneo sono soggette a limitazioni di cattura. I rappresentanti della pesca ricreativa hanno contribuito alla stesura del testo che riunisce in un solo documento i temi sostenuti da anni dal settore. Tra questi la necessità di una definizione chiara, univoca e condivisa della pesca ricreativa e della sua differenziazione dalla pesca di semisussistenza non formalmente riconosciuta e vera zona grigia del comparto oltre che fonte di illegalità. La prospettiva di una piena e completa documentazione di tutta la pesca risponde all’allarme della pesca commerciale per l’impatto presunto della pesca ricreativa, ma allo stesso tempo offre al settore ricreativo la possibilità di avere finalmente dati sulla base dei quali rivendicare la propria sostenibilità. Più in generale, la svolta di approccio consiste nel riconoscimento formale del valore socioeconomico della pesca ricreativa marittima e della conseguente necessità di sostegno al suo sviluppo sostenibile.
della Pesca e dell’Acquacoltura per il triennio 2017-2019. Il Tavolo è finalizzato allo studio di efficaci strumenti di intervento e a proporre strategie per il rilancio e il riposizionamento del settore della pesca marittima e dell’acquacoltura italiana. Oltre ai rappresentanti delle categorie della pesca professionale, al Tavolo siedono anche i rappresentanti della pesca sportiva e ricreativa. Se i molti problemi in agenda per la pesca commerciale, insieme alla ormai cronica situazione di stallo politico e amministrativo sui temi della pesca ricreativa, non prospettano vita facile alle rappresentanze della pesca ricreativa, potranno forse essere le politiche europee a sollecitare l’attenzione al settore anche nelle sedi consultive nazionali.
confermata l’impostazione del triennio precedente
TONNO ROSSO 2018-2020 Il Mipaaf ha deciso con decreto direttoriale la «Ripartizione dei contingenti nazionali di cattura del tonno rosso per il triennio 2018-2020». La pesca ricreativa vede confermata l’impostazione del triennio precedente, con l’assegnazione di una percentuale inferiore al mezzo punto percentuale sulla quota nazionale. Il peso complessivo è quindi di circa 20 tonnellate annue, ovvero circa 200 tonni da un quintale o, al massimo del numero teoricamente possibile considerando solo pesci di peso minimo legale per il prelievo (30 kg), circa 600 tonni, si intende per tutti i mari italiani, tutta la stagione e tutti pescatori autorizzati. Ecco percentuali e peso assegnati alla «Pesca sportiva/ricreativa (SPOR)» per il periodo 2018/2020: 2018 - 0,478% - 18,61 t 2019 - 0,472% - 20,34 t 2020 - 0,454% - 21,60 t Viene comunque confermata anche la possibilità di pesca con rilascio all’esaurimento della quota. Restano fermi i problemi ogni anno sottolineati dal settore ricreativo: dalla esiguità della quota al carniere giornaliero e alla conseguente inevitabile chiusura della possibilità di prelievo con largo anticipo, dopo poche settimane dall’apertura, per finire con la insufficienza dei controlli. Una riprova dell’atteggiamento ostruttivo del Mipaaf rispetto alla pesca ricreativa del tonno, visto che respinge anche la richiesta di maggiori restrizioni, verosimilmente perché la loro applicazione richiederebbe un maggiore sforzo di gestione e controllo.
istituito dal Ministero
TAVOLO DI CONSULTAZIONE DELLA PESCA 2017-2019 La Direzione Generale della Pesca e Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, lo scorso 4 maggio, ha stabilito con decreto direttoriale la composizione del Tavolo di consultazione
ADERISCI AD APR
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MOSCA e SPINNING
g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016
in omaggio un’esca Mommotti 180 di Seaspin
notizie
nei giorni 16-17 giugno sul Mastallone
1° RADUNO NAZIONALE FLY ANGLING CLUBS Lo scorso anno Marco Feliciani e Paolo Lorini, quasi per scherzo, organizzarono presso il Piano delle Fate in località Cravagliana (VC), il 1°Scapin Day, una giornata dedicata interamente al noto costruttore di canne in bamboo Edoardo Scapin per poter vedere e provare tutte le sue canne presso il torrente Mastallone. Visto il successo, decisero che ci sarebbe stato un seguito. Così quest’anno, Paolo Lorini, neopresidente dello storico Fly Angling Club di Milano, che dal 1966 divulga la pesca a mosca in Italia, ha deciso, coadiuvato da Marco Feliciani e Giuseppe Savino, di organizzare il 1° Raduno Nazionale dei Fly Angling Club e in concomitanza il 2° Scapin Day.
Il 16 e 17 giugno molti appassionati di pesca a mosca e iscritti ai Fly Angling Club di Milano, Vigevano, Saronno, Bergamo, Vimercate, Vicenza, si sono così trovati nella splendida valle del torrente Mastallone per conoscersi, vedere e testare le canne in bamboo del decano costruttore Edoardo Scapin e pescare nel tratto denominato ‘Riserva la Selva’, che scorre tra l’altro a pochi passi dalla tensostruttura nella quale si è tenu-
notizie
ta la manifestazione, tratto di fiume che per l’occasione è stato riservato interamente ai partecipanti. Grazie alla presenza di Carlo Luca Gariboldi dello storico negozio Garue di Milano, inoltre, è stato possibile testare tutta la serie di canne Sage e Redington nella misura 9’ #4, in abbinamento con una varietà di code prodotte dalla Rio, una possibilità tecnicamente molto interessante e quasi inedita in Italia. I risultati delle prove saranno presto pubblicati sul sito di Garue e saranno oggetto anche di un approfondimento tecnico su questa rivista.
tenuta una gara sociale di lancio e i tre vincitori sono stati premiati con coppe, mentre per tutti i partecipanti è stata messa a disposizione una medaglia ricordo, così come a ogni espositore e a ogni presidente dei vari Fly Angling Club partecipanti è stata consegnata una targa ricordo. Anche il meteo è stato perfetto, così da consentire l’ottima riuscita dell’evento, oltre che permettere di bagnare le code di topo e catturare qualche bella trota del Mastallone. Ottima l’organizzazione complessiva dell’organizzazione, grazie a Paolo Lorini e ai suoi collaboratori: hanno
Tra gli espositori era presente anche Graziano Magrini con i suoi morsetti, uno dei quali messo in premio per la lotteria. Durante la cena di sabato, Graziano ha deliziato gli ascoltatori parlando da par suo delle ‘doppie sfere’. Domenica 17 sono intervenuti anche gli amici della rivista on line «Confluenze» che con Osvaldo Gilli hanno intrattenuto i presenti con le creazioni di questo costruttore. Nel corso della manifestazione si è anche
pensato proprio a tutto, compresi gli ottimi pranzi e cene nei ristoranti di Cravagliana (Piano delle Fate) e Varallo (‘La trota ubriaca’). Visto il successo dell’evento, il Fly Angling Club di Milano sta già pensando di organizzare il 2° raduno dei Fly Angling Club nella speranza di rivedere tutti i partecipanti di quest’anno oltre a quelli che per vari motivi non sono potuti essere presenti (in particolar modo gli iscritti dei club di Lec co, Parma, Bolzano). (Andrea Galeazzo)
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per la diffusione della pesca a mosca
15° SIM FLY FESTIVAL Anche quest’anno la Scuola Italiana di Pesca a mosca ha organizzato la manifestazione internazionale del Sim Fly Festival, un evento che si ripete da 15 anni e che si prefigge di presentare anche al vasto pubblico dei non addetti ai lavori la pesca a mosca con i suoi valori e principi etici. Questa tecnica di pesca, interpretata quale sport outdoor che si integra nell’ambiente fluviale, rispettandolo e tutelandolo, può costituire un volano di sviluppo economico delle aree interne del nostro paese, che soffre lo spopolamento per mancanza di opportunità economiche che consentano di viverci per tutto l’anno. Per cercare di evitare tale fenomeno, che interessa ormai tanti territori dell’interno, è necessario promuovere discipline sportive outdoor che non danneggino l’ambiente e che possano al tempo stesso portare benessere economico, che può contribuire a migliorare la tutela e la salvaguardia degli ambienti acquatici e montani. L’errore che bisogna evitare è quello di istituire zone turistiche di pesca e ripopolamenti eccessivi, che stravolgono il delicato equilibrio della fauna ittica autoctona compromettendo il patrimonio genetico della stessa, che deve costituire un punto fermo delle gestioni ittiche. Il Sim Fly Festival ha riscosso anche quest’anno un buon successo e ha visto la partecipazione di pescatori a mosca di cinque nazioni (Olanda, Galles, Inghilterra, Norvegia, Australia) e di molti italiani che hanno potuto condividere un evento unico nel suo genere in Italia, nel corso del quale è possibile confrontarsi con i migliori pescatori e costruttori italiani e stranieri nonché con i migliori istruttori di pesca a mosca della SIM. Il Festival è stato preceduto dalla consueta serata enogastronomica del venerdì dove, nella splendida cornice dell’ex Convento della Maddalena, sede del Museo internazionale della pesca a mosca «Stanislao Kuchiewicz», due chef di Castel di Sangro, Ivano Pallotta e Patrizia D’An-
drea del ristorante ‘Il Boscaiolo’ di Castel di Sangro, hanno interpretato la trota quale prodotto tipico del territorio. La collaborazione dell’IBRA ha consentito a molti di chiedere consigli e vedere all’opera i migliori costruttori di canne da pesca a mosca in bamboo, mentre i laboratori e i minicorsi di pesca a mosca sono stati meta di giovani e appassionati, che hanno potuto apprendere la bellissima arte del lancio e della costruzione. I più curiosi hanno provato a pescare a mosca con la tecnica Tenkara sotto la guida degli istruttori Alberto Salvini e Davide Zarlenga Muccino, che hanno illustrato le caratteristiche delle attrezzature utilizzate per questa antichissima tecnica e soprattutto l’etica che sovrintende anche questa disciplina, che ricorda molto le nostre tecniche della Valsesiana nel nord Italia e dello ‘scuriazzo’ nel sud. Sabato mattina si è tenuto un interessante incontro tra i rappresentanti delle scuole di pesca a mosca sul tema «Le scuole di pesca a mosca. Quale futuro?» al quale hanno partecipato quasi tutte, confrontandosi con grande entusiasmo e interesse, cercando di dare risposta a un dilemma che riveste un’importanza strategica per lo sviluppo futuro della pesca a mosca italiana. Quest’anno il prestigioso premio ‘Claudio D’Angelo Award’, che viene attribuito ai migliori fly tyier italiani e internazionali, è stato assegnato per l’Italia ad Alfeo Busilacchio e per l’estero all’olandese Martie Van de Brand. A completamento degli eventi del Sim Fly Festival, nell’ambito della manifestazione di arte contemporanea «l’arte della pesca … la pesca nell’arte», che ha ricevuto anche quest’anno il prestigioso patrocinio del Consiglio Regionale d’Abruzzo, sei artisti hanno interpretato la pesca con installazioni di Land Art direttamente sul fiume. La SIM vuole continuare a dare alla pesca a mosca italiana un evento culturale e sportivo di carattere internazionale qual è il Sim Fly Festival anche per i prossimi anni, investendo risorse sia economiche che umane per contribuire a elevare la pesca a mosca italiana a livello mondiale, come sta facendo da oltre trent’anni. Un ringraziamento particolare al Comune di Castel di Sangro e al suo sindaco avv. Angelo Caruso, nonché alla sezione di Castel di Sangro dell’Archeo Club d’Italia e all’associazione pescasportivi Sangro, agli sponsor Hotel Pizzalto, Troticoltura Erede Rossi, Pastificio Rustichella d’Abruzzo, Cantina Miglianico, Franchino Service, oltre che ai soci e istruttori che collaborano all’organizzazione e alla gestione di questa grande festa della pesca a mosca italiana. Arrivederci al prossimo anno. (Osvaldo Galizia)
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notizie le novità per il bimestre
PESCA (SKY CANALE 236)
a Treviso la sessione estiva
ITALY STREET FISHING GAME Il 16 settembre, in occasione della festa dello sport di Treviso, la città ospiterà la sessione estiva dell’Italy Street Fishing Game. La gara sarà all’insegna del catch and release e prevederà un severo regolamento incentrato sul pieno rispetto del pescato, con l’obbligo dell’utilizzo di amo singolo senza ardiglione, vista l’enorme presenza di trote, persici e lucci. Numerose aziende renderanno possibile l’evento; un contributo particolare sarà dato dall’associazione Pescatori del Sile e dal negozio Sport Sile. Ancora una volta lo staff Street Fishing Italia, capitanato da Francesco Moni e Davide Tosato, rivoluzioneranno e daranno un’aria di nuovo sul panorama delle manifestazioni di pesca sportiva nel nostro paese. Prossimamente saranno rese note le modalità di iscrizione sul sito www.streetfishingitalia.it.
A partire da martedì 14 agosto alle ore 21.00 Pesca (Sky canale 236) presenta «The Ehi-Team: Missioni di pesca». In ogni episodio a un gruppo scelto di pescatori viene affidata una ‘missione di pesca’: il programma segue i protagonisti mentre tentano di realizzare la missione. I pescatori formano un vero team in azione alla ricerca di volta in volta di amur, bluechatfish, carpe e tantissime altre prede, con le più diverse tecniche di pesca, nei più begli spot e con le più differenti condizioni atmosferiche. Mercoledì 22 agosto alle ore 21.30 è la volta di «Surfcasting Specialist 1». Si tratta degli episodi inediti in prima visione del programma interamente dedicato a un approccio alla pesca tra i più praticati e amati: il surfcasting, la pesca in mare dalla spiaggia. Stefano Passarelli racconterà agli appassionati l’universo del surfcasting, un mondo intero di tecniche in cui nulla può essere lasciato al caso, un approccio che necessita di grandissima preparazione tecnica, esperienza e attenzione. Le diverse avventure hanno come scenari l’Isola d’Elba, il litorale dell’Alto Lazio, le meravigliose spiagge della costa pacifica del Costarica: sfondi di bellezza straordinaria a fare da cornice a una tecnica in continua evoluzione. Molti gli appuntamenti di settembre. Ecco i titoli delle nuove serie, con i giorni di programmazione: «Passione Artificiale 2018»: dal 4 settembre ogni martedì alle 22 «I pescatori della domenica S3»: dal 6 settembre ogni giovedì alle 21 «Diario di una guida di pesca sportiva S2»: dal 2 settembre ogni domenica alle 22 «SOS bass fishing S4»: dall’8 settembre ogni sabato alle 21:30 «Lure fishing S2»: dal 10 settembre ogni lunedì alle 21
Pesca in Valle d’aosta e Piemonte Sei un appassionato di pesca a mosca o a spinning in torrente o in lago? CoSa aSPETTi?!?! Prenota nella struttura del Sayot e penseremo a tutto noi!
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notizie
a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it
organizzato a settembre dalla sede SCI di Como
CORSO SPINNING DI BASE A COMO Nel mese di settembre la sede dello Spinning Club Italia di Como organizzerà un corso base di pesca a spinning in collaborazione con il negozio TuttoSpinning di Pusiano. Per la data definitiva e ulteriori chiarimenti potete contattare Simone al n. tel. 392/74.88.325 oppure alla e-mail scicomo2007@gmail.com.
organizzato lo scorso giugno dalla sede SCI di Como
RADUNO NOTTURNO DI PESCA AL SILURO La notte del 16 giugno la sede di Lodi ha organizzato il XI raduno notturno di pesca al siluro. I 18 partecipanti si sono ritrovati presso la sede e da lì si sono diramati per tutto il territorio alla ricerca del big. La nottata è stata tuttavia un po’ avara: il siluro più grosso, del peso di circa 6 kg, è stato pescato nel Lambro da Giovanni Zamproni, che è stato premiato con una prestigiosa coppa in ceramica Vecchia Lodi. La nottata è stata naturalmente occasione per grigliate e bevute in compagnia fino all’arrivo dell’alba.
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tradizionale raduno nazionale SCI alla cheppia
OPERAZIONE ITALIAN SALMON Si è svolto il 1 luglio sul Po l’ormai più che tradizionale raduno nazionale alla cheppia targato Spinning Club Italia. Giunto alla 23° edizione, l’appuntamento aggrega ogni anno numerosi soci provenienti da diverse sedi. Quest’anno, circa 40 soci da tre regioni hanno scelto di ritrovarsi a Piacenza, per partecipare a quella che più di ogni altra manifestazione rappresenta lo spirito ludico e aggregativo di SCI, unitamente all’indirizzo statutario di salvaguardia. Anche se ad alcuni la cosa può suonare strana, la cheppia per chi pesca a spinning rappresenta da tanto tempo una sor-
ta di cult; molti spinner, infatti, sono richiamati irresistibilmente ogni anno sulle rive dei fiumi a insidiare questo pesce tanto pregiato dal punto di vista sportivo quanto dal punto di vista biologico. Tra gli obiettivi organizzativi di SCI infatti, vi è anche quello di sensibilizzare i pescatori verso questa specie autoctona che da sempre risale i nostri principali corsi d’acqua per la riproduzione (donde la denominazione di ‘italian salmon’), ma che nella sua popolazione ha sicuramente visto periodi di miglior benessere. Per questo è necessario far conoscere ai più giovani, che ancora non ne hanno avuto la possibilità, la bellezza, la particolarità e il valore di questa specie, attraverso un raduno tra pescatori che hanno a cuore le sorti delle nostre acque e che sanno come trasmettere questi principi. Il raduno, come sempre, è stato condito da momenti di passione piscatoria e da altri di pura goliardia, sfociando in un pasto luculliano a base di materie nobili rigorosamente locali e sapientemente cucinate…
a Pusiano
della sede SCI di Piacenza
VAINER MAZZONI Vainer Mazzoni della sede di Piacenza non è un semplice socio SCI, è una delle colonne portanti della nostra associazione. È stato il responsabile della sede di Piacenza per tanti anni e ora ha portato tutte le sue conoscenze nel gruppo organizzativo nazionale e nel consiglio FIPSAS di Piacenza. È un piacentino DOC classe 1975, nato a due passi dal suo Po, e definirlo uno spinner eclettico forse è poco, poiché passa dal light game in cerca di scardole allo spinning offshore a caccia dei tonni rossi con una capacità di adattamento degna di un vero maestro. Oltre a fare tutto ciò, riesce a essere uno tra i personaggi più attivi nella tutela delle acque piacentine e non solo. In pratica un grande personaggio che ha dedicato tanto alla nostra passione e che certamente continuerà a farlo. Vainer è un esempio da seguire per tutti i pescatori.
SERATA HARDBELLY Serata particolare e interessante quella di venerdì 29 giugno a Pusiano (Como) presso il lago e il negozio TuttoSpinning. I partecipanti hanno avuto modo di provare e testare il nuovo hardbelly progettato e realizzato da Andrea Morvillo. La serata è poi proseguita con la spiegazione dei dettagli tecnici e delle varie possibilità di customizzazione che questo mezzo può avere. Grazie di cuore a Luca Raldiri e Andrea Morvillo per la loro disponibilità.
Aktiv Hotel GArGAntini
50 chilometri di riserve private dedicate alla pesca a mosca e allo spinning In Austria, a pochi chilometri dal confine italiano, l’Aktiv Hotel vi offre: • un prezzo uguale tutto l’anno • una struttura completamente al servizio del pescatore • un servizio di accompagnamento gratuito, possibilità di uscite guidate e corsi PAM • un filo diretto sulle condizioni delle acque Affrettatevi a prenotare: le nostre riserve sono a numero chiuso! Per maggiori info:
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risparmiate sul prezzo, non sulla qualità!
notizie
Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi ed invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità direttamente online sul sito www.pipam.it. Se volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni. Ma PIPAM è anche altro ... troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, ... fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com /groups/41688482011/), Vimeo (https:// www.youtube.com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www.instagram.com/ pipam.it/) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!
tandolo a oltre 80 soci. Schivo, modesto, preciso puntuale e soprattutto disconnesso. L’esatto opposto dello scrivente. Sarà per questo che andiamo d’accordo e facciamo tante uscite insieme. Pur pescando solo a secca e pur tenendo sempre ritmi rilassati, da vacanza e non da produzione, zampatine ne ha date parecchie. L’ultima, possentissima una decina di giorni fa. Una stupenda fario di svariati chili che ha fatto l’errore fatale di salire su un plecottero che le ha violato la superprotetta tana. Venti minuti di lotta con lo 0,14, e l’impossibilità di farla entrare nel pur capientissimo guadino. Alla fine la partita se l’è giocata e vinta a mani nude. All’immediata domanda di un giovane pescatore a mosca che ha assistito alla parte finale della lotta: «Tuni, pesce della vita?», lui, flemmatico settantenne ha risposto di botto: «Per ora...»
PIPAM NEWSLETTER La NewsLetter di PIPAM funziona, ma è sempre alla ricerca di nuovi iscritti! Chi non fosse ancora iscritto può tranquillamente farlo sulla homepage di PIPAM. Con cadenza mensile verrete informati sulle novità del mondo della pesca mosca.
FLY FISHING MAGAZINE
La trota della vita A cura di Beppe Saglia (Beppe S.) Beppe Tuninetti è un pescatore a mosca di lunghissimo corso. Da quando è vicepresidente del Langhe & Roero si è speso con grande impegno per far crescere il club por-
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MOSCA e SPINNING
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Fork cdc caddis Di: Lucian Vasies - durata: 1’42’’ Quando scelgo di pescare a secca usando un tricottero adulto, quest’artificiale è tra i miei top 5. Uso questo dressing dal 2010, il che significa già da 8 anni... È semplice da legare ed estremamente efficiente. Le sue caratteristiche principali sono: 1. che può essere usato su qualsiasi corrente senza aver paura che affondi facilmente; 2. che può essere usato facendolo dragare; 3. che il cdc pulserà e funzionerà anche se la mosca è ferma: la tensione dell’acqua la farà sembrare una mosca viva; 4) il Krystal flash dalla coda funziona da stimolante, uova o qualunque altra cosa che possa attirare il pesce. Ho usato la stessa mosca con e senza Krystal flash in coda e alla fine della giornata il numero delle abboccate era a favore del Krystal Flash. Attenzione: non più di 2 fili, ho provato con 3-4-5, ma sono sembrati troppi.
Stripping basket fai da te A cura di Alberto Galeazzo (Faina) L’uso dello stripping basket nella pesca a mosca è indispensabile quando non è possibile appoggiare normalmente la coda di topo in acqua: per esempio nella pesca a mosca dalla barca, in riva al mare o al lago, presso argini pieni di vegetazione, o in riva ai fiumi in situazioni corrente sostenuta. Nella pesca a mosca dalla costa, grazie allo stripping basket, la coda di topo non si attorciglia tra le rocce sporgenti, sebbene spinta dalle onde. Inoltre viene protetta dalla sabbia e da altri detriti presenti nella battigia. Lo stripping basket permette alla coda di topo di uscire, con poca resistenza, tra gli anelli della canna, permettendo al pescatore ottimi shooting. Ho sempre usato il classico stripping basket in plastica piena, che non si svuotava velocemente dell’acqua; ma in partenza per un viaggio alle Maldive ho scoperto che avrei pescato da riva con forti onde che lo avrebbero riempito ripetutamente. Ho deciso quindi di farmene uno in casa e ho chiesto una mano a Marco Puggioli, mio compagno di pesca, il quale ha cercato un cestino di plastica nei negozi cinesi che avesse le stesse misure di quello in mio possesso, ma che fosse il più forato possibile, in modo da permettere alle onde del mare, nel caso lo riempissero, di uscire il più velocemente possibile. Lo ha tagliato, cartavetrato e ha aggiunto delle fascette da elettricista per permettere alla coda di non ingarbugliarsi. Nel filmato potrete vedere come si utilizza lo stripping basket e soprattutto come costruirne uno con facilità, senza spendere più di 8-9 euro. Buona visione.
I THREAD PIÙ SEGUITI
l’ho, canna e coda anche, adesso devo costruire qualche imitazione. In rete ho trovato qualche immagine, vorrei però dei consigli su cosa sia meglio usare, magari anche una guida su come costruire le imitazioni. Ovviamente sono mooolto ben accetti consigli su orari migliori, comportamenti, varie ed eventuali, di black non so niente! Grazie a tutti, Alberto (Al3eRtO)
Piave – Boite – Ansiei 2018
I CERCHI PIÙ INTERESSANTI
Nodi migliori per il fluorocarbon A cura di Antonio Napolitano (Flyaenne) Il fluorocarbon presenta caratteristiche ormai note (trasparenza, resistenza all’abrasione ecc.), ma se si sbaglia il nodo sono guai ! Quali sono, secondo voi, i nodi migliori da eseguire con questo tipo di materiale per mantenere alto il carico di rottura su occhielli, giunzioni tra spezzoni di fluorocarbon e giunzioni tra fluorocarbon e altri materiali?
A cura di Angelo Piller (Angelo) In questo thread trovate info logistiche e aggiornamenti sui livelli e condizioni delle acque relative al Piave, il Boite e Ansiei, con tantissime catture e bellissime foto.
Dopo il temporale
Approccio al black bass Thread dedicato al black bass e ai diversi approcci. Quest’estate voglio provare a insidiare qualche black in laghetto: il belly ce
A cura di Angelo Piller (Angelo) Quando in piena estate l’attività dei pesci è pari a zero, c’è una sola cosa in grado di smuoverli: un bel temporale! L’acqua si alza, si vela... è il momento di tentare la ‘zampatona’ (come la chiama Balboa), ovvero di cercare il trotone! La tecnica che può regalarci la cattura di taglia è quella dello streamer, possibilmente scuro.
Il miglior amico dell’uomo “FOTO 8” A cura di Valerio Santagostino (Balboa) Credevate che il cane fosse il miglior amico dell’uomo? E no, miei cari! C’è il ‘cangatto’, una razza felina particolare e molto rara. In questa foto Unes è in azione, cioè segue il suo padrone a pesca.
TECNICA SPINNING
MASSIMILIANO PAU [massi.pau@hotmail.it]
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mato per la sua ormai capillare diffusione, visto che negli ultimi anni ha notevolmente ampliato la sua normale area di espansione, amato per il suo essere un combattente straordinario e di tutto rispetto, ma soprattutto amato per lo spettacolo dei suoi attacchi a galla sulle esche top water e per i salti
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acrobatici in cui si esibisce una volta ferrato, il serra propone allo spinner un mix di emozioni e desideri, adrenalina e frustrazione, soddisfazione e orgoglio. Certo, non è sempre tutto oro ciò che luccica, perché c’è anche il rovescio della medaglia e quando si parla di questo piccolo ‘pitbull’ del mare, i bocconi amari da buttare giù sono equiparabili a quelli dolci. Nello specifico, capita frequentemente di perdere il pesce per
due motivi: per taglio del terminale e per slamature di vario tipo, spesso negli ultimi metri di recupero o durate i salti. Una cosa è sicura: con il serra non è mai detta l’ultima parola sino a quando non lo si ha a portata di boga. Pomatomus saltatrix, unica specie della famiglia Pomatomidae, è un pesce che si presenta con una bocca armata di forti mascelle dotate di denti triangolari robusti e molto taglienti.
Il corpo è fusiforme, slanciato, le pinne sono robuste di colore olivaceo ed è presente una macchia nera alla base della pinna pettorale; le squame sono molto piccole di colore grigio o verdastro sul dorso, mentre più chiari sono i fianchi e il ventre. Può raggiungere dimensioni ottime per la pesca sportiva, con esemplari di un metro di lunghezza per oltre 10 kg di peso, anche se molto rari. L’habitat ideale è caratterizzato da diver4/2018
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COSTRUZIONE MOSCA
NADICA E IGOR STANCEV [ danicamk@t-home.mk] TRADuzIONE DI fEDERICO RENzI
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urante tutta l’estate, tra una schiusa di effimere e una di caddis, si trovano sull’acqua vari insetti usualmente classificati come terrestrial: accanto ad api, vespe e cavallette, anche se spesso snobbati, ci sono i mosconi, diffusi in tutto il mondo e accomunati dai loro colori ‘metallici’. I loro nomi inglesi, infatti, sono Blue bottle e Green bottle. Depongono in genere le uova su animali in putrefazione o su carne, motivo per il quale nel mondo anglosassone sono noti anche come blow flies, ove blow è un termine arcaico usato per definire la carne destinata al consumo umano. Anche se suscitano sentimenti di disgusto, svolgono importanti funzioni di pulizia e sono ottimi impollinatori, tanto che diverse piante, per attrarli e sfruttarne tale abilità, in luogo del gradevole profumo di tanti fiori odorano di carne putrefatta. I mosconi, classificati nella famiglia Calliphoridae, hanno come esemplari più noti il moscone blu (Calliphora vomitoria) e quello verde (Lucilia caesar), che hanno entrambi il torace di colore nero lucido. Le loro imitazioni costituiscono una scelta che può risultare vincente durante tutta la stagione calda fino ad autunno inoltrato; il loro numero non è mai elevato, ma anche pochi isolati esemplari attirano l’attenzione del pesce. Una classica imitazione di moscone blu che viene dalla Scozia ha l’addome in seta blu scuro con un rib argento, le ali in piuma di tordo e le hackles in gallo nero. L’evoluzione dei materiali degli ultimi anni ha fatto sì che sia oggi possibile scegliere tra materiali dai colori incredibili, galleggianti e flessibili, capaci di offrire al costruttore possibilità quasi infinite. Uno dei materiali moderni che preferiamo è il foam: morbido, flessibile, disponibile in svariati colori ed estremamente galleggiante; sebbene sia eccellente per imitare gli insetti galleggianti, tuttavia, l’imitazione che presentiamo è costruita usando un dubbing in poli-
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Mosconi propilene dalle proprietà estremamente galleggianti. Se amate i materiali naturali, il materiale principe per imitare i mosconi è l’herl di pavone, che potete usare sia per l’addome che per il torace. Per le zampe della mosca abbiamo usato hackles di gallo nere, ma può essere impiegato con successo anche il pelo di cervo. Le ali sottili e translucide rappresentano una vera sfida. Per imitare i particolari translucidi usiamo ormai da molti anni l’organza, un tessuto sintetico usato in genere per i tendaggi e per gli abiti da sposa, che se sfilacciato fornisce fibre translucide, luminose ed estremamente robuste. Si tratta inoltre di un materiale che costa pochissimo: per pochi euro in un negozio di mercerie è possibile procurarsi diversi
pezzi di materiale di molti interessanti colori, che potrete usare per imitare sia le ali di molti insetti, sia anche per emergenti e ninfe, nonché per dare un po’ di flash ai vostri streamer. I colori che consigliamo di procurarsi sono bianco, grigio, tan e oliva. L’imitazione che proponiamo ci ha dato innumerevoli successi su trote e cavedani. Potete ovviamente sperimentare materiali diversi; in base alla nostra esperienza il colore che attrae di più i pesci è il blu metallico, ma visto che i mosconi presentano tanti colori diversi, dal verde al giallo, passando per varie tonalità di marrone, potete sperimentare anche con i colori per scoprire quali funzionano meglio nel vostro fiume. 4/2018
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ITINERARIO MOSCA
LIMENTRELLA
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MIRKO DALMONTE MARTELLI [www.wildfly.it - m.dalmontemartelli@gmail.com]
l Limentrella di Treppio è un piccolo ma meraviglioso torrente che si nasconde tra le braccia dei suoi due parenti più famosi: il Limentra inferiore (o orientale) che scorre in località Lentula e il Limentra di Sambuca (o superiore, o occidentale) che passa per Pavana. Ci troviamo nell’Appennino pistoiese a un’altitudine di poco superiore ai 700 m, per cui è un tratto che in termini di temperature e attività delle trote è tra i primi a essere pronti a inizio stagione. Lungo approssimativamente una quindicina di chilometri, ha due sorgenti principali: il ‘fosso di Sambuchella’ e il ‘fosso di Limentrella’, che nasce sul monte Poggio Lupino a circa 1200 m; si immette nel Limentra inferiore qualche chilometro prima della frazione di Lentula. Non è facile da localizzare sul web e nemmeno sulle mappe cartacee, perché a volte sembra nascosto tra le pieghe delle cartine, assumendo più o meno rilievo a seconda di chi ha redatto la mappa. Neanche in sua presenza, all’inizio, gli si dà troppa importanza: appare piccolo, a volte stretto e con poca acqua, ma in realtà più lo si risale, più la magia della natura avvolge il pescatore, regalando scenari incontaminati con buche profonde, raschi, piane e correnti veloci: la sensazione di poca acqua sparisce, lasciando posto a scenari incontaminati.
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Per raggiungerlo, a partire dalla SP 43 occorre prendere lo svincolo per la località Treppio, proseguire sulla SP42 sino all’abitato del paese, da lasciare alla propria destra per proseguire in direzione Docciola, Campaldaio, Casegiomi. Superate le prime abitazioni, il torrente sarà alla nostra sinistra, con la possibilità di parcheggiare in prossimità dell’acqua. Può essere diviso in tre percorsi di pesca, comodi al rientro, aventi la strada sempre alla propria destra, oltre a un tratto ‘wild’, raggiungibile parcheggiando al termine della strada asfaltata, risalendo il torrente e utilizzando come rientro i sentieri naturali ai lati del torrente stesso. Il primo tratto, che inizia dall’immissione nel Limentra inferiore sino all’altezza della località di Docciola, ovvero delle prime case in prossimità dell’acqua, presenta comode piane, rigiri di correnti, piccole briglie e buche anche profonde. Il secondo tratto, che va da Docciola sino sopra a Campaldaio, rappresenta la parte meno battuta del torrente a causa probabilmente di acque basse, piccole piane e cascatelle di dimensioni ridotte che non sono molto amate dei pescatori al tocco ma che possono dare soddisfazioni agli amanti della pesca a mosca secca. Il terzo percorso, sempre costeggiato in gran parte dalla strada, parte da Campaldaio e arriva al termine della strada asfaltata: è un tratto a me molto
caro per la sua conformazione, che offre tutte le tipologie di acque, variando da un letto stretto e veloce ad acque lente e profonde in prossimità di un mulino abbandonato, con grossi massi, buche e rapide in successione. Il quarto tratto è probabilmente il più bello, ma ovviamente il più duro in termini di fatica; regala scenari incredibili e una purezza di acque difficile da trovare, con ampie e profonde buche, cascatelle, raschi rapidi e veloci, alternati a piane di acqua verdissima. Per fare le foto di questo articolo ho parcheggiato poco dopo Campaldaio in prossimità del mulino abbandonato. Da qui sono risalito proseguendo la pesca anche nel tratto ‘wild’, che preferisco per la quasi totale assenza di passaggio di altre persone e anche perché lo conosco buca per buca, per cui spero sempre di ritrovare qualche trota liberata gli anni precedenti. La mia attrezzatura preferita consiste in una normale canna 6’6” coda 2-3, finali conici 4x, un marsupio in cintura contenente il minimo indispensabile per la pesca; quando decido di stare via tutto il giorno, ho anche uno zaino in spalla con una buona scorta d’acqua, frutta secca, kit pronto soccorso e perché no... una fiaschetta di whisky invecchiato. Quando sono da solo, attivo per la mia sicurezza il rilevamento GPS utilizzando una delle tante applicazioni disponibili per gli smartphone, nel mio caso Sport Tracker. Questa applicazione gratuita mi permette di vedere in tempo reale dove sono e soprattutto dove ho lasciato la macchina: al termine della pescata rilevo i chilometri percorsi, l’altitudine raggiunta e quindi, annotando informazioni quali temperatura, catture, condizioni meteo ecc., ottengo una scheda personale, corredata magari da foto dei luoghi e delle catture fatte, utile da condividere con gli amici o come riferimento per tornare l’anno successivo.
TECNICA SPINNING
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GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it ]
oloro che praticano lo spinning nei laghetti e nelle cave di periferia, specie nei mesi estivi, quando le iridee lasciano il posto a predatori che prediligono acque meno ossigenate e fresche, hanno modo di imbattersi abbastanza spesso in pesci gatto americani e africani, tanto da pensare di poterne fare oggetto di uscite mirate. Le abboccate con questi aggressivi grufolatori, che dapprima si consideravano accidentali, magari insidiando bass e lucci a gomma, sono divenute infatti sempre più frequenti, in particolare in piena estate al crepuscolo o all’alba, quando la loro attività è più frenetica. Si tratta di pesci presenti ormai in buona parte degli impianti sportivi privati, ma anche in molti canali e in acque limitrofe, dove hanno preso stabile dimora per immissioni maldestre o poco controllate. Il più noto fra questi ‘gattoni’ è senz’altro il pesce gatto americano, il channel catfish (Ictalurus punctatus) originario del lontano Mississippi e introdotto nelle nostre acque a partire dal secolo scorso. È un pesce che ama in genere acque ben ossigenate, anche se le catture ottenute in cave dalla tonalità opalescente fa dedurre che col tempo si è acclimatato anche in acque più fangose e velate. Ricercato per le sue buone carni, ha tuttavia contribuito alla rarefazione di altri pesci autoctoni, essendo predatore vorace sia di pesciolini che di uova di altre specie, non disdegnando di cibarsi di molluschi, insetti e larve. Ha iniziato, al pari del siluro, a popolare il Po, per passare poi ad affluenti vari sino a diffondersi come detto in laghetti e impianti privati, dove ha immediatamente preso ottima dimora. Il pesce gatto americano ha una pinna caudale molto pronunciata, forcuta, e una livrea grigiastra con ventre biancastro. Recentemente, in un laghetto bresciano, ho incontrato in più di un’occasione esemplari di diversi chili che pur presentando muso e forma identica al channel, avevano un ventre marcatamente dorato (vedi foto), il che fa pensare a un probabile incrocio con il pesce gatto nostrano, che di norma raggiunge taglie ben più esigue. Non sono infatti infrequenti ibridazioni tra gatti nostrani e alloctoni, un po’ come succede tra i nostri lucci e quelli provenienti dall’Est europeo. Il pesce gatto africano (Clarias gariepinus), detto anche ‘claria’ dai pescatori, ha un muso più schiacciato del parente americano e ha una predisposizione a resistere a varie forme di inquinamento, potendo sopravvivere persino in condizioni di scarso livello di ossigeno. Nei laghi dove per caldo e siccità molte specie subiscono ingenti perdite per l’atrofizzazione delle acque, questi pesci denotano infatti un’incredibile resistenza generale e riescono anche in periodi di ridotta alimentazione a non perdere le loro forze. L’attività predatoria si evidenzia specialmente nei mesi estivi (con una temperatura delle acque da almeno 18-20° in su) grazie a uno spiccato senso olfattivo e tattile. Come il precedente, anche questo pesce gatto può raggiungere taglie di svariati chili ed è anch’esso un predatore onnivoro, in quan-
to si nutre di invertebrati acquatici, piante, plancton ecc., senza ignorare i pescetti che transitano nei suoi dintorni. La difesa è energica e, come tutti i pesci appartenenti all’ordine dei Siluriformi, una volta allamato cerca immediatamente di mantenere il contatto col fondo andando a rifugiarsi negli anfratti più intricati; per tale motivo è importante cercare subito di ‘alzarlo’ dal fondo in tempi veloci, per evitare indesiderate rotture della lenza, inevitabili se il gattone riuscirà a trovare riparo in zone con molti ostacoli sommersi (rami di alberi caduti in acqua ecc.). In apertura, Giorgio con un grosso pesce gatto americano dai riflessi dorati, probabile ibrido con un esemplare nostrano. Sotto: un gattone in primo piano caduto sul movimento di un gambero in gomma (il Bokon Jr di Seaspin).
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www.lapescamoscaespinning.it al primo classificato una canna SKIRMJAN MSK-AF-602XUL SKIRMJAN MSK-AF-602XUL Spinning - 2 pz. Length: 6’0” (183 cm) Lure: 0,5-2 g Line: 1-3 Lb Action: Regular Canna specifica per l’Area Game, per micro ondulanti da 0,5 a 2 g. La lunghezza dell’attrezzo, 6” (183 cm), favorisce un utilizzo in diverse situazioni: il riale, il torrente, la cava o il laghetto. Leggera e sensibile, l’azione regular aiuta il pescatore nella gestione della preda, soprattutto con l’utilizzo di fili sottili per limitare il rischio di slamata nella ferrata. La componentistica è di prima qualità; gli anelli sono ottimizzati per l’uso dei trecciati e per favorire un’uscita migliore del filo in fase di lancio. L’impugnatura, come in tutte le canne della serie Skirmjan da trota, è realizzata in sughero di prima qualità, che garantisce una presa sicura dell’attrezzo. Si consiglia l’utilizzo con trecciati o con fluoro coated.
Skirmjan rodS Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale.
FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT
moLix jerk 95 dr + moLix Lover BuZZ oppure tre PinZe Per hackLeS StonFo moLix jerk 95 dr • 12,5 g • 9,5 cm • Floating • deep range: da 250 a 350 cm • colore Gold candy (#227 )
Il Jerk 95 DR è un’esca adatta alle condizioni estreme, sia nei mesi invernali, caratterizzati da acque molto fredde, sia nei mesi estivi, quando le temperature delle acque aumentano drasticamente; si è dimostrato inoltre molto catturante anche in spot ad alta pressione di pesca. Condizioni tutte, queste, che rendono il predatore particolarmente apatico. L’azione floating aiuta a tenere l’esca a lungo nella strike zone utilizzandola tra ostacoli sommersi e limitando i rischi di incaglio. Grazie al lip di generose dimensioni, si riesce a rag• giungere con facilità la profondità di pesca desiderata. Nel recupero, la sua caratteristica principale sta nel nuoto stretto, caratterizzato da un esclusivo rolling dovuto alla disposizione interna dei pesi mobili Molix D.L.S (Dynamic Load System) che, oltre a migliorare le distanze raggiungibili sul lancio, fa vibrare l’esca mantenendola stabile sull’asse anche a recuperi veloci. Quest’ultima caratteristica ne permette l’utilizzo anche a trolling pescando in mare. I materiali di qualità con cui è realizzata, la componentistica e le colorazioni completano questa particolare esca con cui potrete pescare tutto l’anno sia in FW che in SW.
moLix Lover BuZZ • 1/2 oz. (14 g) • hook size: #3/0 • colore hot chart (#06)
Il Lover Buzz è un importante prodotto della collaborazione tra Molix e il professionista Mike Iaconelli, Elite U.S. Pro Angler. Grazie al profilo in-line e alla forma compatta, è in grado di offrire la massima precisione anche nelle presentazioni complicate da forte vento. La perfetta continuità tra canna, filo e artificiale assicura un controllo più accurato, che potenzia le prestazioni sia in acque aperte, sia in zone di heavy cover, con vegetazione spessa e affiorante. Lo skirt è in silicone del tipo Fine Cut, una miscela particolare che rende l’azione dell’esca naturale e realistica. È armato con un amo OMTD High Performance con stopper d’acciaio inossidabile di alta qualità, la cui funzione è di stabilizzare il trailer anche in condizioni di pesca radicali. Se avete bisogno di pettinare rapidamente una zona per localizzare il pesce o affrontare predatori attivi con un’esca di reazione, il Lover Buzz rappresenta una delle soluzioni migliori.
tre PinZe Per hackLeS StonFo • artt. 503 - 462 - 577
1. Pinza per l’avvolgimento della piuma, con impugnatura anulare in gomma soft touch (art. 503). 2. Pinza rotante che permette di velocizzare al massimo l’avvolgimento: la molla in acciaio inox, funzionando da ammortizzatore durante la fase di rotazione, impedisce le frequenti e fastidiose rotture della piuma (art. 462). 3. Pinza per hackles di nuova concezione: blocca saldamente qualsiasi tipo di materiale, come hackles di gallo, piume in cul de canard, microciniglie, tinsel, filo di piombo ecc. (art. 577).
show room
un autentico gioiello, dotato di componentistica al top
BANANA RODS 9’ #6 La Banana Rods è un’affermata ditta francese che produce canne da mosca e da spinning di elevata qualità e che offre la possibilità di personalizzare ogni modello. Ormai popolare sul mercato transalpino e già conosciuto e apprezzato nei paesi anglosassoni, il marchio si propone adesso sul mercato italiano, cercando di distinguersi per la qualità della componentistica, per le infinite variabili di montaggio, verniciature, legature, nonché, ultimo ma non meno importante, per la qualità dei suoi grezzi. Ho avuto modo di testare, in questa stagione primaverile, un modello ben rappresentativo della serie proposta, ovvero la Delta X nella misura 9’ #6 in quattro pezzi, una canna descritta dal produttore come rapida e molto precisa. La qualità si nota dall’inizio, sin dalla custodia: il tubo è prodotto dalla REC e personalizzato per Banana Rods. Al suo interno un fodero ben rifinito e molto morbido contiene i quattro pezzi della canna e, una volta estratti, la prima cosa che si può notare è ancora una volta la ricerca dei dettagli, mai fini a se stessi ma sempre volti al miglioramento dell’azione della canna. Gli anelli infatti sono gli Ultragliss Torzite Titanium della Fuji, di superba qualità, con la particolarità del primo anello spinto in avanti, studiato per un migliore scorrimento e
molto versatile, con tecnologia Daiwa X45
DAIWA CRONOS LF672 Molto versatili e ben curate nei dettagli, le canne della serie Cronos recentemente introdotte nel nostro mercato da Daiwa sono composte da due pezzi; ho avuto modo di testare in particolare il modello lungo 6,7” (201 cm, con ingombro di soli 111 cm), idoneo alla pesca sia in torrenti di media portata impiegando ad esempio cucchiaini rotanti senza soffrire il flusso correntizio, sia in laghetti e cave pescando a gomma trote e bass. L’azione piuttosto fast di questa bella canna ha consentito ottime ferrate, oltre che una manovrabilità non comune e una grande sensibilità alle tocche più enigmatiche, grazie anche all’impugnatura ergonomica in EVA. Ma anche in acque salmastre, esercitando uno spinning leggero a sgombri, tombarelli e piccoli alletterati dalla barca, ha superato a pieni voti la prova. Nonostante sia dichiarata da 5 a soli 12,5 g, la sua schiena consente combattimenti anche con pesci di qualche chilo in modo tranquillo, dimostrando che può sicuramente gestire in pesca una vasta gamma di esche finte. Ho utilizzato a lungo la canna lanciando varie gomme completamente spiombate e mi sono reso conto dell’ottima gittata che offre nonostante si trattasse di esche di pochi grammi. Tutta la serie Cronos di Daiwa è stata progettata sulla base di un blank a basso contenuto di carbonio, sviluppando pertanto canne leggere e reattive in pesca. Il tessuto di carbonio impiegato, infatti, è HVF, ossia a basso contenuto di resina. La canna vanta otto anelli Fuji Alconite e si avvale della tecnologia Daiwa X45, che prevede l’accoppiamento di tagli di tessuto di carbonio dove le fibre sono perfettamente orientate a 45 gradi; tale soluzione, apparentemente semplice ma molto complicata in realtà nella fase produttiva, consente al blank di opporsi alla torsione quando l’attrezzo è sottoposto a un particolare sforzo, determinando in pesca lanci più apprezzabili e precisi. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it. (Giorgio Montagna)
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MOSCA e SPINNING
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un migliore shooting; le legature sono in carbonio, perfette e leggere, praticamente invisibili. Nel mio caso ho provato una canna con impugnatura half weels e placche portamulinello Chinook Chrome con legno pregiato di radica impregnato blu, molto bello nonché ben bilanciato. Una nota a parte va fatta per il sughero: accuratamente lavorato a mano, ricavato da una rara varietà di quercia del Portogallo, è caratterizzato da una materia molto stabile e da un colore intenso, ma soprattutto da una setosità al tatto davvero intrigante. Infine la cosa più importante: il blank in carbonio, studiato con un avvolgimento elicoidale a 45° che garantisce mancanza di vibrazioni di ritorno. Quando si va a montare la canna, la fattura di pregio si nota anche al momento dell’innesto dei vari
pezzi, preciso al millimetro su ognuno di essi. Una volta in mano, la canna risulta leggera, potente di fusto e rapida di vetta, con un’azione progressiva mai sbilanciata in punta. Ho testato questo gioiellino prima con una coda 6 WF e successivamente con una coda 5 DT. Con la coda 6 ci si può sbizzarrire davvero. La base della canna esprime potenza pura e non teme di sostenere in aria 15-20 metri di coda prima di esplodere lo shooting. Il tutta-coda (sebbene sia solo esercizio di stile, spesso) è una formalità: bastano 23 volteggi e si può sparar via tutto facilmente. In questa configurazione la Delta X è un’ottima canna per il grande fiume, la pesca a streamer nei laghi e anche quella dei bass e dei lucci, per chi ama pescare leggero. Nel lancio la sensazione è quella di una canna ‘comoda’, che viene incontro agli errori di lancio minimizzando davvero ogni vibrazione e ogni rimbalzo del vettino. Questa caratteristica, che credo dipenda dal sapiente mix di componentistica e carbonio, rende questo strumento molto preciso, tanto che lo slogan del marchio, «la mosca cade dove il vostro sguardo si posa», per un lanciatore di abilità medie è azzeccato e realistico. Con la 5 doppio fuso si sente meno la ‘potenza’ della canna sino ai 10-12 metri, ma la precisione, in questo caso, è ancor maggiore. A distanze più lunghe, grazie al peso della coda volteggiata, le differenze con l’utilizzo della coda 6 si assottigliano e la canna ritrova quella riserva di potenza che regala piacere di lancio e shooting da sogno. In fiume e negli ampi torrenti di fondovalle la coda 5 è secondo me davvero perfetta per questo strumento, consentendo di esprimere nel corto raggio una precisione invidiabile, mentre nel lungo è davvero come avere una canna che non finisce mai la forza di spinta e il sostegno in aria. Infine il pesce, il combattimento: ho avuto modo di avere in canna sia salmonidi che ciprinidi e devo dire che sia la lunghezza, sia l’azione della Delta X agevolano non poco il controllo del pesce. Anche in questo caso l’assenza di vibrazioni è la caratteristica principale, poiché grazie ad essa si può ‘sentire’ meglio il pesce in canna. Ogni scarto è percepito, ogni variazione di forza e di trazione viene subito trasmessa al nostro sughero e quindi alla nostra mano. Chiudo con una curiosità: alla canna manca l’anello portamosche. Personalmente condivido la scelta, anzi, confesso che negli anni ho rimosso tale anello da quasi tutte le mie canne, perché talvolta dà fastidio nello shooting. Credo comunque che sia possibile averlo, su richiesta. Il prezzo al pubblico della Delta X è naturalmente elevato, vista la qualità estrema: circa 970 euro in configurazione base, simile a quella da me testata. È possibile scegliere ogni componente, ogni finitura, persino il colore di verniciatura del grezzo. Per questo motivo, dal momento dell’ordine, il tempo di consegna della canna è attualmente di circa un mese. Per ogni informazione si può fare riferimento al sito www.bananarods.com. Tel. (Francia): +33/231/157030. (Ivano Mongatti)
70FR e 69ML
NUOVE MOLIX FIORETTO SPECIALE CASTING & SPINNING SERIES L’esclusiva serie di canne Fioretto Speciale ‘Casting & Spinning’ si caratterizza per versatilità, rapidità e potenza. L’originale portamulinello trasmette vibrazioni ed energia direttamente al palmo della mano del pescatore. Il design ergonomico dona una maggior comodità e riduce la fatica durante le lunghe sessioni di pesca. L’innovativo sistema di costruzione con slitta in doppio carbonio rende questi attrezzi leggeri e robu-
sti e i risultati ottenuti sulla conicità graduale del blank alzano i parametri della precisione di lancio, della sensibilità, del controllo e dell’hook set performance. Tutte le Fioretto Speciale di questa serie sono equipaggiate con componentistica di alta qualità, come gli anelli Fuji SIC Kframe e manico con impugnatura EVA premium quality. La 70FR è una 7’ casting, concepita a per la pesca con le hollow body Frog e Toad style baits. La speciale costruzione del blank ad azione differenziata la rende estremamente efficace nel lancio, con performanti doti di hook set e reattività. 7’0” Heavy, Lure 1/4-2 oz., Line 14-30 lb., PE 40-60 lbs, Frog, Fast Action La 69ML è una spinning medium light, progettata per essere usata con soft stick bait, soft minnow, piccoli worm e finesse jerk minnow style lures. Leggera, veloce, sensibile e potente. Eccellente per molti tipi di inneschi finesse come finesse jig, split shot, finesse jig head, neko rig e no sinker worm. 6’9” Medium Light, Lure 1/16-5/16 oz., Line 4-10 lb., Power Finesse, Fast Action Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www. molix.com, info@protackles.com.
progettata da Massimo Magliocco
GHIBLI SERIES 7’,6’’ #3 Finalmente la Ghibli 7’,6’’ #3 è in commercio. Prima di una serie di canne che saranno presentate di volta in volta, è stata progettata e firmata da Massimo Magliocco ed è forse una delle poche canne che hanno come risultato il giusto compromesso tra costo e risposta dinamica. Si tratta di un modello che sarà estremamente apprezzato da tutti coloro ai quali piace lanciare in velocità, specie gli amanti dello stile italiano. La canna è in tre pezzi, dal momento che Massimo ha preferito tornare a questo numero di elementi per una maggiore continuità nella curva, ed è rapida, con una vera azione progressiva che la rende utilizzabile in tutta la sua lunghezza. Non c’è infatti, in questa canna, una minima porzione ‘zoppa’ che ne diminuisca l’efficacia, proprio in merito alla progressività della curva. Avere in mano una canna così concepita significa poterla usare in tutta la sua lunghezza, sfruttando tutte le dinamiche che occorrono per proiettare la mosca nel modo migliore. Prodotta con i migliori tipi di carbonio in commercio al fine di aumentarne le peculiarità, è montata con una componentistica di assoluta qualità. Oltre che all’aspetto tecnico, poi, si è pensato a quello pratico, con una particolare ‘invenzione’: quante volte dopo aver lanciato capita di dover districare la coda dal piccolo anello fermamosca? Ebbene, la canna è dotata di un microtubo di ottone inserito nel sughero dell’impugnatura che funge proprio da fermamosca: pratico, originale e in grado di eliminare gli inconvenienti di cui
show room sopra. La ventennale esperienza nel mondo della progettazione delle canne maturata da Massimo Magliocco, sia in Italia che all’estero, rendono Ghibli 7’,6’’ #3 una delle migliori canne in commercio all’interno di tale segmento. Il prezzo è di 220 euro, la distribuzione è curata da Ale & Fly Pescara, www.facebook.com/aleflyfishing. Per info commerciali: 335/6482202, per info tecniche: max@massimomagliocco.it.
nata per il rock fishing, impiegabile in varie tecniche
CARSON DARK MATTER 205 Studiata e creata per il light rock fishing, questa versione della linea Dark Matter permette di gestire micro inneschi sia su jig head tradizionali, sia su montature drop shot. Leggera e compatta, la Dark Matter 205 possiede un design ultramoderno e accattivante, tanto che sono
• bobina large arbor per un recupero più veloce e una migliore conservazione della coda di topo; • frizione a disco in rulon, robusta ma soprattutto lineare; • manovella soft-touch, in gomma a due densità diverse per un ottimo grip e un migliore controllo.
molti ormai ad adattarla alle più disparate tecniche, come trota in lago, cavedano in fiume e persici reali da riva e dalla barca. Il cimino verniciato in bianco garantisce alta visibilità in ogni condizione di luce e l’altissima sensibilità, accompagnata però da una potente schiena, permette di divertirsi con qualsiasi tipo di preda si intenda insidiare. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.carson.it, info@carson.it. (Davide Meacci)
Garantito a vita, il mulinello è disponibile in tre dimensioni: 3/4, 5/6 e 7/8/9, al prezzo di 107 euro l’uno per l’altro. Decals: 6 euro Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop
per l’impiego dei jerk nella pesca del luccio
con un incredibile rapporto qualità/prezzo
SPORTEX NOVA JERK
SAGE 2200 SERIES
La serie Nova di Sportex si allarga con la versione studiata esclusivamente per l’utilizzo di jerk per la pesca del luccio. Rapidissima, leggera e perfettamente bilanciata è l’ideale per imprimere con estrema facilità le
Sviluppati sulla base delle serie 4200, i mulinelli della serie 2200 sono caratterizzati da un incredibile rapporto qualità/prezzo. Prodotti in alluminio pressofuso di altissima qualità, hanno frizione in carbonio e pomello della frizione lavorata dal pieno. Dalla lenza 3 alla 10 tutte le co-
jerkate indispensabili per muovere questi artificiali e indurre i lucci all’attacco. Realizzata con un grezzo monopezzo innestato nel manico, è disponibile in due versioni, entrambe con impugnatura da casting: una lunga 180 cm e capace di gestire esche tra i 7 e i 96 g, l’altra lunga 195 cm e con una tolleranza tra i 79 e i 119 g. Come ogni canna Sportex, il grezzo gode dei 10 anni di garanzia della casa, sinonimo di assoluta fiducia sull’affidabilità dei propri prodotti. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
personalizzabili con decals
REDINGTON I.D Il nuovo mulinello i.D è uno dei più interessanti prodotti che Redington abbia mai proposto sul mercato. La sua caratteristica principale consiste nel possedere una superficie nera opaca alla quale è possibile far aderire un adesivo personalizzato con l’immagine che preferita tra l numerose disponibili, per avere ogni volta un mulinello perfettamente abbinato al proprio stile e umore o al pesce che si vuole insidiare. Non è mai stato concepito un mulinello di questo tipo, in grado di definire l’identità di ogni pescatore! Interamente in alluminio, è dotato di una potente frizione in rulon e di bobina large arbour per consentire recuperi più veloci e una migliore conservazione della coda di topo. Caratteristiche: • robustissima struttura pressofusa con retro full-frame; • design full-frame, che permette una semplice e veloce personalizzazione con l’applicazione delle decals;
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de sono coperte nei quattro modelli disponibili. I dettagli rendono questo mulinello imperdibile: un mulinello solido e robusto con una frizione morbida e lineare in più colorazioni facilmente abbinabili alla maggior parte delle canne da pesca a mosca in commercio. caratteristiche: • frizione design SCS; • large arbour per un recupero più veloce; • bobina concava per migliorarne resistenza e capacità; • pomello per frizione maggiorato per regolarne più facilmente la forza; • impugnatura ergonomica in alluminio; • facile convertibilità per il recupero da destra a sinistra; • custodia per mulinello in neoprene balistico con logo Sage; • garanzia a vita. Modelli: 2230 per coda 3/4 + 100 yds backing 20 bb 2250 per coda 5/6 + 100 yds backing 20 lb 2280 per coda 7/8 + 200 yds backing 20 lb 2210 per coda 9/10 + 200yds di backing 30 lb L’intera gamma di mulinelli parte da 129 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop
per il mare ma anche per il siluro nuovo look per il mulinello più leggero della categoria
REDINGTON ZERO TEAL 2/3 E 4/5 Il mulinello più leggero della sua categoria si rinnova con un nuovo look. Costruito con macchine a controllo numerico CNC, dotato di frizione a click, è il mulinello da trota ideale per chi cerca ultra leggerezza e design a un prezzo imbattibile. Disponibile nelle due misure 2/3 e 4/5, nei due classici colori Sand e Nero e ora anche nella nuova colorazione Teal. Caratteristiche: • frizione con sistema a click; • sistema di cambio bobina rapido; • facile convertibilità per il recupero sia a destra che sinistra; • pomello soft touch ed ergonomico; • large arbor design per un recupero veloce e diminuire le spire della coda; • portamulinello in nylon imbottito e logo Redington. 2/3: diametro 6,2 cm per 76 g, per coda di topo 2-3 WF con 100 m 20 lb backing 4/5: diametro 8,3 cm per 85 g, per coda di topo 4-5 WF con 100 m 20 lb backing Garanzia a vita. A soli 108 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop
una nuova coda da luccio
AIRFLO PIKE STREAMER Megafly segnala la Airflo Pike Streamer, una nuova coda per la pesca a mosca del luccio sviluppata evolvendo la notissima Sniper. Si tratta di una line a punta affondante perfetta per il lancio dei grandi streamer utilizzati nelle nostre acque per la ricerca di Mr. Esox. Un profilo in grado di caricare la canna con enorme facilità e tre gradi di affondamento diversi fanno della Pike Streamer un vero e proprio ‘must have’ per tutti gli appassionati. Per ulteriori informazioni: www.megafly.it, info@megafly.it, tel. 049/7358498.
CARSON BEAST 7000 HPS Il nuovo BEAST 7000 HPS della Carson è un mulinello dal corpo e dal rotore interamente in alluminio che assicura alte performance nella ricerca di grossi predatori in mare, garantendo fluidità e potenza con un incredibile max drag di 25 kg. I cuscinetti in acciaio inox sono schermati e completamente resistenti alla corrosione da salsedine. 6+1 bobine, manovella in alluminio cnc, pomello in eva, bobina extra in alluminio, gear ratio 5.5:1: si tratta di un modello che sarà sicuramente molto apprezzato anche dagli appassionati di spinning al siluro grazie alla robustezza e al peso ideato per andare in combo con le migliori canne in commercio per questa tecnica. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/ 4501668, www.carson.it, info@carson.it (Davide Meacci)
crystal flash, ciniglie, tinsel, glitter thread e molto altro
CROWN PER IL FLY TYING Crown presenta la sua nuova linea di prodotti per il fly tying. Si tratta di un’ampia selezione di materiali naturali e sintetici di alta qualità per soddisfare appieno le più moderne esigenze dei pescatori a mosca: crystal flash, ciniglie, tinsel, glitter thread e molti altri prodotti, tutti disponibili in svariate colorazioni e misure. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/ 95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
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show room Recuperato sia da postazioni a pelo d’acqua che da scogliere o banchine portuali alte, permette al pescatore di personalizzarne il nuoto dal primo all’ultimo giro di manovella, mantenendo assetto e profondità di nuoto per l’intera azione di recupero. L’ Eja 130 risulta inoltre efficace a un ampio ventaglio di velocità, senza mai andare in stallo, conservando le sue caratteristiche sia se recuperato lentamente che a tutta velocità, offrendo per questo motivo anche ai trainisti un prodotto di sicuro interesse. EJA 130 SF è un jerk, slow floating, da 130 mm per 22,7 g di peso, dotato di armatura passante ed equipaggiato con tre ancorette stagnate del #6, prodotto in 12 colorazioni e commercializzato da Utopia Tackle srl, via Petrarca 12, Cagliari,tel. 338/2278600 -magazzino: via Lenin 216/e, loc. San Martino Ulmiano, San Giuliano Terme (PI), tel. 050/820165, info@seaspin.com, www.seaspin.com.
per lucci, siluri e perca
CARSON DEEP HUNTER SWIMBAIT one lure!
SEASPIN EJA 130 SF Ci siamo, mancano poche settimane al lancio dell’ultimo nato di casa Seaspin: l’EJA 130 SF. Appena fuori dalla scatola, le linee fluide e accattivanti, unite a un design minimal ma al tempo stesso deciso e vigoroso, catturano lo sguardo del pescatore. Un particolare disegno dell’occhio pone l’accento sul carattere di quest’esca, serio e minaccioso nell’aspetto ma anche nelle intenzioni. Con EJA 130 si fa sul serio! L’estetica resta tuttavia fedele alle linee guida del design che accomuna l’intera produzione alla quale l’azienda sarda ci ha abituati. Seaspin, che in questi anni si è contraddistinta per la progettazione e la realizzazione di un gran numero di prodotti che in brevissimo tempo sono diventati un punto di riferimento del mercato, con l’EJA 130 SF crea un artificiale che, molto probabilmente, rappresenterà un altro ‘crack’ nel mondo dello spinning: un artificiale a tutto tondo, un jerkbait puro che per la sua grande poliedricità è da considerarsi, come forse nessun altro in questo momento, l’Artificiale per eccellenza, che va con grande merito a occupare il posto d’onore nella famosa triade one man, one rod, one lure che sublima la pesca a spinning. One lure, perché l’EJA 130 è in assoluto un ‘silver bullet’, una pallottola d’argento che racchiude in sé importanti caratteristiche che gli consentono di essere usato nella quasi totalità delle situazioni di pesca. Eja in sardo vuol dire ‘sì’ ed effettivamente sì, è l’artificiale da avere sempre in cassetta, che si peschi in mare o in acqua dolce, adatto a insidiare prede come spigole, serra, barracuda, ricciole, palamite ma anche black bass, lucci, trote, siluri. In sostanza l’EJA 130 nasce per essere la carta vincente nella ricerca della quasi totalità dei predatori. Le linee pulite e morbide dello scafo, associate alla particolare forma della paletta e a un preciso bilanciamento dei pesi, frutto di mesi di studio mediante modellatori e simulatori 3d, e oltre due anni di test sul campo, conferiscono all’EJA doti balistiche di tutto rilievo anche in condizioni estreme: in volo si presenta piacevolmente stabile e composto, riuscendo a bucare il vento e a raggiungere distanze ragguardevoli, spesso proibitive per un jerk da 13 cm. Durante l’azione di pesca, si riescono a percepire in canna le vibrazioni prodotte da un nuoto estremamente caratteristico, energico e dinamico ma al tempo stesso piacevolmente fluido. L’EJA 130 restituisce al pescatore un’esperienza di pesca unica, un continuo contatto che permette di vivere con l’artificiale l’intera azione di recupero. Testato con diverse condizioni meteo e in tutti gli ambienti di pesca, sia in mare che in acqua dolce, l’EJA si è dimostrato capace di nuotare perfettamente anche in presenza di forti correnti e mareggiate importanti, restituendo al pescatore la consapevolezza di essere in pesca sempre. Efficace sul recupero attivo, sia lineare che animato da ritmiche jerkate, risulta inoltre irresistibile nelle fasi di stop and go, grazie a una leggera inclinazione del capo verso il basso accompagnato da un delicato ma visibile rollio sul proprio asse, unico nel suo genere se usato in trattenuta.
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Le Deep Hunter Swimbait della Carson, 18 cm per 90 g, nascono per la ricerca di grossi predatori come lucci, siluri e perca, soprattutto per chi intende insidiarli in profondità. Con un affondamento di un metro al secondo, rappresentano infatti la soluzione che permette di far divertire praticamente in tutte le stagioni dell’anno. Escludendo l’ancoretta in dotazione, diventano letali per addentrarsi tra rami e vegetazione som-
mersa fino anche ai 15-17 metri di profondità. Il tipo di affondamento naturale riesce a provocare attacchi ancor prima di iniziare il recupero. Su cinque catture effettuate, infatti, ben due avvengono proprio in fase di calata. Dedicando questi artificiali al luccio è da non sottovalutare la tipologia e la grandezza dell’occhio, che ci ha permesso di concretizzare il 70% degli inseguimenti in veri e propri attacchi. Otto le colorazioni ora disponibili, Madly Pink nella foto. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.carson.it, info@carson.it. (Davide Meacci)
per barracuda, serra, palamite, lampughe, grosse spigole, dentici…
TIDE MINNOW SLIM 200 BY DUO Il Tide Minnow Slim 200 di Duo, che pesa 27 g, rappresenta un vero asso nella manica per tutti gli appassionati di spinning dalla scogliera. Barracuda, serra, palamite, lampughe, grosse spigole, dentici sono alcu-
ni degli obiettivi primari per chi lanci senza paura questo artificiale, che seguendo i risultati vincenti del modello più piccolo, da 175 mm, ha ottenuto inevitabili consensi tra i moltissimi spinner del nostro paese. Si lancia senza il minimo sforzo a debita distanza e quando inizia il richiamo il suo assetto floating, incredibilmente equilibrato grazie all’accurata progettazione da parte degli ingegneri giapponesi, consente un mo-
per un rapido cambio di mosche e artificiali
STONFO LURE SNAPS vimento irresistibile per molti predatori di costa. Ho recentemente provato a lanciarlo all’imbrunire e a ogni cambio di luce, riscontrando un incredibile numero di strike su svariati barracuda liguri, che l’hanno prontamente attaccato con veemenza. La sua forma lunga e stretta, a cui fa capo una sottile e piccola paletta direzionale, gli conferiscono una gittata fuori dal comune. Personalmente, ma è solo una mia strategia di caccia, impiego colori come il bianco o il giallo fluo in orari di notte fonda, per dare spazio a tonalità classiche, con riflessi argento, negli orari più luminosi della giornata. Il sistema delle sfere di tungsteno che ‘giocano’ e ‘si rincorrono’ all’interno del minnow, sia in recupero che durante il lancio, consente l’emanazione di onde sonore accattivanti e un equilibrio difficilmente copiabile dai molti concorrenti presenti sul mercato. L’azienda giapponese Duo, i cui prodotti sono distribuiti in Italia da T3 Distribution, non a caso ha sviluppato molteplici studi e prove sul campo per ottenere questa micidiale ‘macchina da guerra’. I 200 mm cercano di selezionare la taglia del predatore di turno, anche se poi in realtà anche carnivori di costa di dimensioni non eccezionali attaccano l’artificiale senza timore. Dotato di ancorette affilate e resistenti di Decoy, ha un range di azione sino a 1,5 m circa. Molto interessante anche la gamma dei colori per l’anno in corso (introdotti ad aprile scorso), visibili sul catalogo Duo International del 2018. A proposito di tale catalogo, non è passato inosservato, rimanendo in ambito saltwater, il modello Hidra da 220 mm, che mi ha impressionato per un nuoto in superficie (walking the dog) veramente convincente. Stiamo parlando di un artificiale di tipo ‘needlefish’, indirizzato a predatori di taglia come grossi serra, lampughe, lecce amia, ma ottimo anche per chi ha la fortuna di pescare ad esempio in mangrovie caraibiche o di lanciare da coste oceaniche, risultando molto valido su carangidi, ricciole da brivido, grandi barracuda ecc. Si può recuperare a wtd con strappetti frenetici in modo da fargli compiere un movimento a zig zag tenendo la canna alta, ma anche diritto, come preferiscono gli angler giapponesi. Lungo 22 cm per un peso di ben 58 g, può essere identificato come un’aguglia impaurita che schizza sull’acqua fuggendo dall’attacco del predatore. Possiede un bilanciamento posto nella parte posteriore verso la coda (più generosa rispetto alla parte della testa) e composto da palline di tungsteno, sprigionando un’azione slow sinking e mantenendo un assetto quasi verticale. Anche questo artificiale è ovviamente 100% made in Japan. Per ulteriori informazioni: t3distribution srl, sede legale via Campolongo 4/E, Padova, sede operativa viale Combattenti Alleati d’Europa 9, Rovigo, tel. 345/1406423, www.t3distribution.it, info@t3distribution.it. (Giorgio Montagna)
Le Lure snaps di Stonfo (art. 701) permettono un cambio rapido di mosche e artificiali senza fare nodi e accorciare ogni volta il terminale. Sono prodotte in acciaio inox molto resistente, in tre misure:
size strength (kg) hook size
1 5 14-8
2 8 6-1
3 14 1/0-6/0
Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.
contiene fino a dieci egi
EGI BOX EVO La nuova EGI Box EVO è un’esclusiva e pratica scatola a chiusura ermetica in polipropilene, 100% made in Italy. È stata realizzata per riporre e trasportare facilmente gli EGI. Pratica in pesca, per una scelta comoda e veloce dell’esca! La EGI Box EVO può contenere fino a dieci egi di misura compresa tra 2.0 e 3.5 grazie agli appositi divisori sagomati in foam. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
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show room verso successi ancora più grandi
NUOVO LOGO MAJORA Per questa nuova stagione, Majora ha pensato di dare una nuova veste grafica al suo logo, per rinfrescare l’immagine dell’azienda e renderla più accattivante agli occhi dei suoi clienti, esprimendo al meglio il significato del suo nome. Ad Maiora è infatti una locuzione latina traducibile in «verso cose più grandi». Si tratta di una formula di saluto e augurio con cui si è soliti rivolgersi verso chi ha di recente conseguito un obiettivo, per auspicargli ulteriori successi e risultati. Parafrasando l’espressione, essa auspica infatti il raggiungimento di successi ancora maggiori e più importanti («verso successi ancora più grandi»), un’espressione tanto semplice quanto d’effetto, scelta per dare il nome a un azienda che attraverso essa esprime la sua mission. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
disponibile la nuova collezione estiva
T-SHIRT MOLIX Sono disponibili nello shop online ufficiale e presso i migliori negozi di articoli da pesca che trattano il brand Molix le nuove T-shirt a manica corta in cotone 100%. La nuova collezione estiva si caratterizzata per lo stile creativo attraverso i nuovi disegni, impressi secondo processi di stampa esclusivi e duraturi su prodotti di qualità garantita. La vestibilità confortevole di questi capi e l’ampia disponibilità di taglie consente di proporre agli appassionati del brand la T-shirt ideale per tutti: uomini, donne e bambini. Uno stile unico, accattivante, casual e sportivo per il tempo libero di chi ama la pesca! per ulteriori informazioni: shop.molix.com.
mercatino CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI
LIBRI E RIVISTE
Vendo canna Hardy 9’ #6 4pc, praticamente nuova, modello 2012, € 350. Roberto, Vigevano (PV). 347/7842148r.guggiola@virgilio.it. (C)
«La Pesca Mosca e Spinning» (39 fascicoli) e altre, per un totale di 89 riviste di pesca mensili o bimestrali, anche annate complete, perfettamente conservate e senza alcun difetto, anni 2006 /2016. Alfred, freddi fly@alice.it (B)
Vendo canna da mosca Sage XP 9’ #5 travel 4 pezzi, originale, con tubo e fodera, ottime condizioni, euro 280. Foto su richiesta. Giuseppe, 366/4006060, bnassi@libero.it. (B) Vendo canna Loomis GLX - TLT 7.6 #3, 3 pezzi, by Roberto Pragliola. Introvabile, condizioni perfette, il top per la tecnica TLT, solo se seriamente interessati. Foto WhatsApp e prezzo su richiesta. Giuseppe, bnassi@ libero.it, 366/4006060. (B) Vendo canna da mosca Orvis Elios 2 9’ #5 mid-flex in 4 pezzi, nuova mai usata, a euro 550. Garanzia Orvis 25 anni. Aldo, aangle@libero.it. (B)
Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www.lapescamoscaespinning.it. Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi. Gli annunci sono riservati ai privati.
Vendo canna da mosca in carbonio ‘Julia Rod’ by Pierluigi Zanin 8’6” #5, condizioni ottime. A richiesta fornisco fotografie esplicative. Alfred, freddifly@alice.it. (B) Vendo canna da pesca Cabela’s Fish Eagle II. Canna in carbonio da viaggio, 4 sezioni, montata 2.13 m, chiusa 58 cm, monta un mulinello a bobina rotante (baitcasting). Usata pochissimo, condizioni ottime, praticamente nuova. Alfred, freddifly@alice.it. (B) Vendo canna da spinning Daiwa mod. Steez AGS 671 MHFS AF Shooting Star monopezzo 7-28 g, lunghezza 2,01 m, anelli in AGS, portamulinello con chiusura micrometrica. Acquistata a novembre 2016, valore da nuova 429 euro (catalogo Daiwa francese), vendo a euro 270, spese di trasporto da concordare. Giorgio, tel. 347/1967340, sorad@libero.it. (A) Vendo canna da mosca in bamboo refendu nuova, 2,02 m, coda 5, azione di punta, costruita da noto rod maker italiano. Prezzo 300 euro. Renzo, tel. 338/1365571, procaccirenzo61@gmail.com. (A)
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