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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XVIII, n. 5 - Ottobre-Novembre 2018
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OTTOBRE-NOVEMBRE 2018
€ 5,90
PIACERE TENKARA 3 dal 4 novemBRe tutte le domenICHe alle 21,30
I temoli della Drava Lampughe Alletterati a mosca Bass in cava Ondulato e spirale Swedish pikes Piacere Tenkara 3 Persici & lipless Salmerino artico Spigole a street Supertest 490 Popper per la leccia Flash [10 pp.] Trout Area Competition
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Direttore responsabile Eugenio Ortali
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I TEMOLI DELLA DRAVA
BASS DI FINE STAGIONE IN CAVA
di Alberto Gargantini
di Andrea Leonardi
In ottobre i grossi temoli del principale fiume della Carinzia iniziano a tingersi di un rosso intenso e a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua diventano vulnerabili. Con la fine dell’estate poi, in genere a fine settembre, comincia il momento magico della Drava…
Nel magico periodo autunnale si possono utilizzare varie tecniche per insidiare il bass. L’autore predilige la pesca in alcune piccole cave utilizzando l’amo a Texas con il piombo a goccia – unito all’occhiello dell’amo – innescando gamberi o shad di generose dimensioni.
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SWEDISH PIKES
IL SALMERINO ARTICO E IL TAMBURO LAPPONE
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Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Azimonti, Moreno Bartoli, Pietro Brunelli, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Paolo Fortunati, Fabio Franchini, Alberto Gargantini, Andrea Leonardi, Massimo Magliocco, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Michele Moro, Davide Muccino Zarlenga, Antonio Piscione, Massimiliano Pau, Federico Renzi, Walter Scalet, Street Fishing Pisa
Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it
di Walter Scalet Fine settembre e ottobre sono i periodi migliori per la pesca al luccio in Svezia, perché la sua attività di caccia si concentra nelle ore di luce e soprattutto perché, con l’abbassarsi delle temperature, i grossi esemplari rientrano nelle baie e nei canneti con acque basse.
di Pietro Brunelli
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La Lapponia svedese è uno degli ambienti dove perdersi in un angolo magico di natura, pescare acque e pesci meravigliosi, gustare sapori e tradizioni antichissime e immaginare qualcosa in più di una semplice uscita di pesca.
Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle, Giorgio Montagna renzo.dellavalle@gmail.com, jomontagna@tiscalinet.it
Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014 Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano
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ONDULATO E SPIRALE
ORO AUTUNNALE
di Massimo Magliocco
di Massimiliano Pau
Due lanci semplici, puliti e dalle dinamiche molto interessanti che servono – in situazioni di pesca ben diverse – a tirare la mosca fuori dall’acqua per iniziare a effettuare un nuovo lancio senza creare scompiglio e senza inzuppare l’artificiale.
Tecniche, attrezzature e artificali per le battute alla lampuga dalla scogliera, a cominciare – per farle avvicinare – dall’uso di skipping lures e jig di una quarantina di grammi da lanciare il più lontano possibile a ventaglio, facendoli saltellare velocemente sull’acqua.
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ALLETTERATI A MOSCA IN ALTO ADRIATICO
PERSICI, LIPLESS E... LEGNAIE
FLASH
di Giorgio Montagna
di Ivano Mongatti
di Paolo Fortunati Negli ultimissimi anni l’alto Adriatico, in particolare al largo del delta del Po, si è rivelato una delle zone migliori per trovare abbondanti mangianze di tonnetti alletterati di buone dimensioni, oltre che tonni rossi, squali e lampughe.
L’impiego dei lipless, e in particolar modo dei modelli affondanti per rasentare al meglio il fondale, consente per tutto l’anno di allamare qualche bel tigrotto autoctono in differenti estensioni lacuali: sia nei grandi bacini prealpini, sia in laghetti e cave di periferia.
Flash è uguale a lampo, bagliore, baleno, vampata, scintillio, perché «così scaturisce l’inganno ordito dai filamenti dei quali parliamo in questo numero: all’improvviso. Ognuna di queste fibre origina e si sviluppa per lanciare quel lampo, quel bagliore che richiama luce, e quindi vita».
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TROUT AREA COMPETITION
PIACERE TENKARA 3
POPPER PER LA LECCIA
di Fabio Franchini
di Davide Muccino Zarlenga
di Lorenzo Azimonti
Una spiegazione molto chiara e interessante delle principali caratteristiche tecniche delle gare di Trout Area, con riferimento alle due fasi della competizione – partenza e ricerca –, all’uso di alcune categorie di artificiali impiegati – spoon, crank e jerk – e al bottom fishing.
Riparte con la terza stagione la fortunata serie televisiva sulla Tenkara con la quale Davide porta la sua simpatia e il suo particolare approccio alla tecnica orientale in vari contesti italiani. Anche quest’anno offriamo ai lettori una sua anteprima sulle varie puntate.
Un popper caratterizzato dal restringimento fra la testa e il corpo (come il Dumbell popper della R2S) e dalla particolare sezione quadrata, pensata per chi non dispone di un tornio: un modello dalla buona stabilità e in grado di proporre efficaci ‘spopperate’ alla leccia.
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RUBRICHE 04 90 96
SUPERTEST 490
SPIGOLE A STREET
di Antonio Piscione
di Street Fishing Pisa
Nel corso della scorsa estate, su iniziativa di Garue, sono state organizzate alcune giornate di test di canne Sage e Redington nell’unica misura di 9’ per coda 4. Otto canne diverse da abbinare a piacimento con sei code Rio, per un confronto a tutto campo di innegabile interesse tecnico.
Fra le varie tecniche possibili per insidiare le spigole a street, il gruppo pisano sta sperimentando con successo l’impiego di uno shad da 2.8” da lanciare lungo la sponda oppure nei punti di risacca o di acqua ferma dove è solito stazionare il pesce in caccia.
NOTIZIE SHOW ROOM MERCATINO
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fish facts
a cura di Marco Sammicheli
primo lago al mondo per microplastiche
UN BRUTTO PRIMATO PER CHIUSI Solo recentemente si è diffuso un forte allarme pubblico per la diffusione dei rifiuti plastici, soprattutto in mare. Nonostante fosse evidente che sarebbe arrivato un conto da pagare, si è per decenni continuato a ignorare il problema fino a che non si sono cominciati a vedere effetti devastanti, che vanno dagli enormi ammassi galleggianti nell’oceano Pacifico ai numerosi casi di spiagge esotiche invase da rifiuti portati dal mare. Le nostre coste non sono da meno e non lo sono neanche i nostri fiumi, che per decenni hanno avuto le sponde macabramente addobbate di plastiche lasciate sui cespugli dalle piene e il fondo disseminato di rifiuti di tutti i tipi. Il tempo e l’acqua arrotondano le pietre e riducono la plastica in pezzi sempre più piccoli, tanto da farli alla fine entrare nel ciclo alimentare. Sono sempre più numerose le ricerche scientifiche sul tema e ha recentemente fatto notizia quella dell’Università di Amburgo, pubblicata nella rivista scientifica specializzata «Nature Geoscience», secondo la quale il lago di Chiusi (seguito a ruota da quello di Bolsena), è il primo lago al mondo per inquinamento da microplastiche. Con circa diecimila particelle per metro quadro, Chiusi risulta essere il settimo ecosistema di acqua dolce più colpito del pianeta. Chiusi è stato per la pesca un paradiso, menzionato nell’antichità per i lucci e noto per le tradizioni gastronomiche del pesce cotto sulle canne del lago. Lungo le bellissime distese di ninfee anche i residui pescatori professionisti hanno dovuto arrendersi alla plastica e i ristoranti rivieraschi non potranno più avere le vecchie specialità in menu. I pescatori ricreativi locali, che a lungo hanno chiesto e ottenuto limiti di carniere e misure minime fatti per prelevare tanti pesci di piccola taglia, avranno modo di ripensare il problema se non per un’evoluzione culturale almeno per evitare di mangiare pesci cresciuti in un brodo di inquinanti provenienti dalle attività agricole e appunto dalle abbondantissime microplastiche. Verosimilmente la forte concentrazione di inquinanti in queste acque è dovuta al fatto che in ambiente lacustre i rifiuti non defluiscono ma si accumulano, il che aiuta a riflettere su quanto i nostri fiumi abbiano riversato e continuino a riversare in mare.
dichiarata il 9 agosto
CHIUSURA TONNO 2018 Con Decreto Direttoriale dello scorso 9 agosto si è chiusa la stagione di pesca ricreativa del tonno rosso, che resta consentita con il catch and release per le imbarcazioni autorizzate fino al 31 dicembre. L’unica novità di questa stagione sembra essere stato il superamento della soglia psicologica di agosto, visto che negli ultimi anni la chiusura era avvenuta a fine luglio. Il problema della gestione della pesca ricreativa del tonno rosso è complesso e comprende l’esiguità della quota destinata alla pesca ricreativa, la sua sproporzione rispetto alle autorizzazioni emesse, la mancanza di adeguati dati scientifici di supporto, compresi quelli sul valore economico delle catture ricreative di tonno rosso. A monte di
questo c’è la chiusura di fatto degli uffici ministeriali al confronto attivo con i portatori di interessi del settore ricreativo e sulle loro proposte nonché un immobilismo gestionale che sembra poter servire soprattutto a evitare di aprire un fronte di intervento particolarmente problematico e impegnativo. Alla fine il regime in vigore, basato sul carniere giornaliero, resta la principale causa della chiusura anticipata della possibilità di sbarco, il che porta un forte danno economico, penalizzando specificamente alcune aree e il periodo di maggiore domanda turistica legata alla pesca del tonno. Una situazione che è di fatto bloccata a livello ministeriale a fronte di un contesto nel quale è di pubblico dominio quanto le prescrizioni di registrazione degli sbarchi non siano di fatto sufficientemente rispettate e controllate. Un contesto nel quale alla fine, stanti quote e norme attuali, la stagione potrebbe e forse dovrebbe durare molto meno.
per l’istituzione di una distanza minima da riva delle reti
NET FREE ZONE Una campagna promossa dall’associazione di difesa della spigola «Save Our Sea Bass» nella regione inglese del Sussex ha come scopo la creazione di una ‘Net Free Zone’, una zona di mare libera dalle reti a ridosso della riva con la doppia finalità di tutela degli ambienti sensibili delle acque antistanti la battigia e di sostegno e valorizzazione della pesca ricreativa da terra. La stessa idea viene condivisa dai pescatori ricreativi di tutta la UE e anche in Italia ci sono stati segnali in questa direzione. Una tra le proposte inviate negli ultimi anni dalle rappresentanze della pesca ricreativa agli uffici del Mipaaf per la revisione della normativa sulla pesca marittima considerava infatti il problema delle reti da posta usate a ridosso degli arenili e delle foci. Il Ministero ha sempre ignorato le richieste di revisione normativa e nello specifico la proposta era proprio quella di istituzione di una distanza minima dalla riva per le reti. Una proposta appropriata e inevitabile, anche se inevitabilmente destinata a forti resistenze da parte della pesca commerciale. Tra i principi costitutivi di un approccio aggiornato alla gestione della pesca marittima dovrebbe infatti esserci quello per cui una fascia di mare a stretto contatto con la riva deve essere zona di accesso esclusivo per la pesca esercitata dalla riva. La pesca ricreativa da riva viene ignorata nella logica della gestione commerciale della pesca, che ha come riferimenti le flotte, i tonnellaggi e i cavalli motore. Ciò nonostante la pesca ricreativa da terra ha un risvolto economico e sociale di fortissimo rilievo lungo tutte le nostre coste e per tutte le nostre culture tradizionali. In un approccio pragmatico, se una norma di esclusività non potesse essere direttamente estendibile a tutte le coste, dovrebbe essere una collaborazione tra Ministero, autonomie locali e portatori di interessi a definire i criteri e a operare l’applicazione di una classificazione delle acque di battigia ai fini della gestione delle attività di pesca.
ADERISCI AD APR
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ricreat
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in omaggio un’esca Mommotti 180 di Seaspin
notizie a Porretta Terme nei giorni 6-7 ottobre
ALTO RENO FLY 2018 Si svolgerà a Porretta Terme (BO), in località Corvella in via Fratelli Cervi, nei giorni 6 e 7 ottobre 2018, Alto Reno Fly, giunto alla settima edizione. Si tratta di una manifestazione dedicata all’anima classica della pesca a mosca: storia, cultura, libri, arte, costruzione mosche artificiali, canne in bamboo e attrezzature artigianali, oltre ai temi imprescindibili legati a territorio e ambiente. Gli ospiti ufficiali saranno quest’anno tantissimi, prestigiosi e provenienti da tutt’Italia, da numerosi paesi d’Europa (Italia, Austria, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Finlandia, Spagna, Bosnia) e dagli Stati Uniti. Alcuni di essi, protagonisti da sempre ai più prestigiosi “fly show” al mondo, saranno in Italia per la prima volta. Hanno confermato la loro presenza: Alberto Calzolari, Alberto Poratelli, Amader Zecchini, Andrea Ferranti, Anes Halkic, Ari T Hart, Carlo Coronelli, Ezio Celeschi, Fabio Gasperoni, Fabrizio Fabbri, Fabrizio Gajardoni, Filippo Turetta, Gabriele Gori, Giampiero Bartolini, Graziano Magrini, Heinz Zoldi, Jean Paul Dessaigne, Jim Krul, Jon Strand, Jouni Ronkainen, Juan Carlos Cabronero, Karl Gapmann, Luca Marzi, Marco Feliciani, Marco Santagostino, Marco Terzani, Martie Van Den Brandt, Massimo Ginanneschi, Massimo Giuliani, Massimo Masi, Massimo Paccotti, Mauri Rääpysjärvi, Mauro Borselli, Mauro Moretti, Michael Nicoletti, Michele Gallo, Nino Casino, Oscar Ferri, Piero Sistino, Raf Cargnelutti, Riccardo Sensidoni, Roberto Messori, Roberto Miceli, Roy Ole Læhren Jakobsen, Roger Enger Lie, Sergio Dal Lago, Silvano Sanna, Stefano Ferri, Stefano Piasenza, Umberto Oreglini, Vittorio Omenetto, Walter Kralovec, Walter Luzi, Walter Rigo. Saranno poi presenti gli stand delle seguenti associazioni: Associazione Pescatori Alto Chiese, Associazione Pescatori Alto Sarca, Associazione Pescatori Solandri, Fly Angling Club Milano, Fly Fisherman Club Ascoli Piceno, Italian Bamboo Rodmakers Association, Italian Fly Tiers Association, May Fly Bologna, Mosca Club Vallesina Jesi, Öefg 1880 Wien, Scuola Italia di Pesca a Mosca. La manifestazione, nato poco più che per gioco dai soci della ASD May Fly Bologna nel 2012, è cresciuto velocemente di anno in anno, assumendo una dimensione internazionale. Le aspettative di visitatori per l’edizione 2018 sono di circa mille presenza divise su due giorni. L’evento non ha fini di lucro e si fonda interamente sul volontariato. Ha ricevuto il patrocinio del Comune di Alto Reno Terme e la collaborazione di Fipsas e AICS. Quest’anno inoltre, in concomitanza con le date di Alto Reno Fly 2018, si svolgerà il Campionato Italiano di Pesca a Mosca in Torrente Under 19 e Under 23, che vedrà la partecipazione di agonisti da tutta Italia. Oltre all’assegnazione dei titoli italiani, verranno selezionati i ragazzi che parteciperanno ai prossimi campionati mondiali di settore. L’ASD May Fly Bologna darà un supporto logistico ed organizzativo all’evento per la sua migliore riuscita. Per informazioni: 392/ 7212073, www.facebook.com/AltoRenoFly.
ad Ascoli Piceno nei giorni 20-21 ottobre
IV ASCOLI FLY MEETING Il 20 e 21 ottobre si terrà ad Ascoli Piceno il IV Ascoli Fly Meeting. Sabato 20 Valerio Santagostino, ‘Master Effa’ e redattore di Pipam, parlerà di sicurezza in pesca sia in acque lente che correnti; parteciperanno anche Andrea Cuccaro, caporedattore di Pipam e Pier Paolo Gibertoni, veterinario ittiologo fondatore del Mediterranean Trout Research Group. Tanti i fly tiers presenti alla manifestazione: Alfeo Busilacchio, Angelo Rosorani, Carlo Degli Agli, Enrico Fantasia, Fabio Gasperoni, Massimo Ginanneschi, Mauro Borselli, Moreno Borriero, Massimo Masi, Michael Nicoletti, Roberto Brenda, Umberto Oreglini e altri. Numerosi altri gli eventi, con noti rodmakers, scuole di pesca a mosca, club di pesca a mosca, Fly Fishing crew, Tenkara con Davide Zarlenga, esposizione di realizzazioni artistiche a tema sulla pesca a mosca. Verrà anche realizzato un Progetto scuole: i ragazzi disegneranno il parco fluviale del Tronto nella città di Ascoli Piceno. Domenica 21 la manifestazione continuerà con la prosecuzione dei vari eventi e con la consueta grigliata per una convivialità anche culinaria. Per ulteriori informazioni: www.facebook.com/arstronto, www.flyfisherman.it.
‘Kayak Edition’ per assegnare il Trofeo Città di Orbetello
SEA BASSMASTER MARINE 2018 Il prossimo 4 novembre, nel magnifico contesto ambientale della laguna di Orbetello, torna Sea Bassmaster Marine, l’evento nazionale di pesca con esche artificiali che ha come protagonista il pesce predatore simbolo dei nostri mari, la spigola. La competizione, patrocinata dall’omonimo ente comunale, assegnerà il ‘Trofeo Città di Orbetello’ in un avvincente confronto tra lanciatori che si terrà esclusivamente da kayak nello specchio di ponente. Per chi ne sarà sprovvisto, l’organizzazione metterà a disposizione un certo numero di kayak a noleggio che potranno essere impegnati fino ad esaurimento dello stock. Appuntamento, dunque, per le ore 6.30, quando verrà dato il via ufficiale e il bacino lagunare si popolerà per cinque ore di competizione di una nutrita schiera di kayaker ‘armati’ di canne ed esche artificiali, pronti a darsi battaglia per la conquista del prestigioso trofeo. Nel pieno rispetto dell’etica no kill, tutte le catture effettuate dai partecipanti saranno fotografate dagli stessi utilizzando un’apposita tavola centimetrata per garantirne il successivo e rapido rilascio; la classifica che determinerà i vincitori si baserà sulla verifica delle misurazioni assegnando il punteggio sulla sommatoria dei centimetri accumulati in funzione della lunghezza delle catture. Nell’ambito del Sea Bassmaster Marine si terrà inoltre un momento dimostrativo aperto al pubblico in programma per la giornata di sabato 3 novembre; infatti nel pomeriggio, nell’area dei pontili sulla laguna antistante piazza della Repubblica, un team di esperti pescasportivi presiederà una dimostrazione di navigazione in kayak e utilizzo delle dotazioni di base, con utili suggerimenti finalizzati alla pesca sportiva mediante questo coinvolgente mezzo di navigazione a impatto ambientale zero. In concomitanza del Sea Bassmaster Marine, Orbetello ospiterà anche la famosa manifestazione enogastronomica ‘Gustatus’, all’interno della quale sarà possibile degustare, presso gli stand e i gazebo allestiti in tutto il centro cittadino, le specialità e i prodotti tipici locali: un’occasione da non perdere per unire la passione della pesca sportiva con la piacevolezza culinaria che offre il territorio. Per info e iscrizione, è possibile consultare il sito web www.insidefishing.it o scrivere all’indirizzo di posta elettronica info@insidefishing.it.
al via una nuova edizione
GOLDEN PIKE 2018 A partire dal prossimo 21 ottobre, ritorna una nuova edizione del Golden Pike, il circuito agonistico di pesca al luccio che offre la possibilità agli appassionati lanciatori di cimentarsi col predatore simbolo delle nostre acque interne e ambire alla conquista del titolo di campione alzando il prestigioso trofeo emblema, fin dalla prima edizione, di questa manifestazione. Considerando la crescente richiesta di partecipazione, l’evento si articolerà in due prove di selezione e una finale: il 21 ottobre, appunto, sarà la volta della prima competizione, che si svolgerà nelle Marche e più precisamente presso l’impianto di pesca sportiva I Due Laghi in località Moresco (FM), a seguire l’11 novembre ci si troverà presso il rodato impianto Tre Laghi di Oscasale in provincia di Cremona per disputare la seconda selezione. I primi trenta classificati di ogni seletti-
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notizie va accederanno di diritto alla gara di pesca conclusiva, la finale, riservata ai 60 pike anglers che si contenderanno, il 2 dicembre sempre presso l’impianto Tre Laghi di Oscasale, il titolo di campione 2018 del Golden Pike. Per garantire una pescosità sostenibile, in occasione di ogni singolo appuntamento, verrà preventivamente svolta una semina di lucci nei campi gara, compatibilmente con la reperibilità del prodotto ittico. I primi classificati di ogni competizione potranno ambire a magnifici premi messi in palio dagli sponsor dell’evento, in particolare attrezzature per la pesca a spinning e casting, tre fantastici soggiorni di pesca in Svezia – assegnati in finale – con l’organizzazione Arkosund Fishing Lodge (www.arkosundfishinglodge.it), e un weekend di pesca in Trentino presso l’hotel Sport di Levico Terme per il lanciatore che catturerà il big pike. Per informazioni e iscrizioni, è possibile consultare il sito web www.insidefishing.it, dove può essere scaricata l’apposita modulistica, oppure scrivere all’indirizzo mail info@insidefishing.it.
trano in una manche finale da cardiopalmo. Il premio per la Valkein Cup Italy sarà l’iscrizione alla Valkein Super Cup, la gara più importante del Giappone, che si disputerà ad aprile 2019 e alla quale parteciperanno i guru giapponesi di questa specialità, che si sfideranno nel tempio della Trout Area, l’Arcus Pond, con un premio finale di circa 10.000 euro. Per chiunque volesse avvicinarsi a questa nuova tecnica di pesca – o anche solo conoscerla – sarà l’occasione per assistere a un evento unico nel suo genere, nel quale i migliori pescatori di Trout Area italiani si sfideranno per aggiudicarsi la prima Valkein Cup Italy. Per di più, ospite d’onore della manifestazione sarà Mr. Valkein, Kikuchi Eichi, che sabato 10 novembre terrà un seminario e l’indomani parteciperà alla gara. Programmi e aggiornamenti riguardanti l’evento saranno pubblicati sulla pagina ufficiale T3 Distribution di Facebook.
le novità per il bimestre a Viareggio, con tecnica eging
PESCA ALLA SEPPIA DALLA BARCA Domenica 28 ottobre prossimo il circolo di pesca sportiva ‘Vecchia Viareggio’ e il circolo nautico ‘La Madonnina’ organizzano la ormai consueta gara di pesca alla seppia dalla barca con tecnica eging. La gara si svolgerà nel tratto di mare antistante la spiaggia di levante e il campo gara avrà un’estensione di 3 miglia circa, per una distanza dalla costa di 1 miglio. Il raduno è fissato alle ore 8 presso l’approdo turistico della Madonnina dove, ai partecipanti, sarà offerta la colazione e distribuiti i numeri di gara. Terminate le formalità di rito, alle ore 9 avrà inizio la gara, la cui fine è prevista per le ore 15. Sono a disposizione due scali per il varo e l’alaggio di barche carrellate con relativi parcheggi per auto e carrelli, per cui chiunque abbia una barca carrellata può partecipare senza incontrare problematiche di parcheggio. Possono partecipare tutte le imbarcazioni in regola con le vigenti normative, compreso il numero massimo di persone trasportabili. La quota d’iscrizione è di 15,00 euro per ogni partecipante. La premiazione avverrà al termine della gara con aperitivo e consegna dei premi offerti dagli sponsor. La gara non avrà carattere agonistico e il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza: un motivo in più per partecipare. In caso di condizioni meteo avverse, la gara sarà posticipata alla domenica successiva. Per informazioni: Attilio 339/2652999, info@circolonauticolamadonnina.com, Leonardo, 327/2912222, cpsvv@libero.it.
l’11 novembre al Lago Verde
VALKEIN CUP ITALY In data 11 novembre 2018 presso il Lago Verde, in provincia di Piacenza, si disputerà la prima edizione della Valkein Cup Italy, una gara dedicata alla sola Trout Area, il nuovo trend proveniente dal Sol Levante, appassionante e divertente, che sposa la filosofia del catch and release. La tecnica, com’è noto, è mirata alla pesca della trota nei laghetti privati utilizzando esclusivamente esche artificiali rigide presenti in commercio (no autocostruzione o produzioni artigianali) come spoon (ondulanti) e hard bait (minnow, lipless, crank, topwater), il tutto rigorosamente equipaggiato con ami singoli senza ardiglione. Lo svolgimento di questa tipologia di gare e l’assegnazione del punteggio sono avvincenti: tutto si basa su scontri ‘testa a testa’, dalla fase preliminare alla fase degli scontri diretti, nella quale i due migliori pescatori della giornata si scon-
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PESCA (SKY CANALE 236) A partire da lunedì 2 ottobre alle ore 21 Pesca (Sky canale 236) presenta The Fishing Team 2. Gli episodi inediti della seconda stagione per la serie che racconta le esperienze in barca dei migliori pescatori italiani. Un nuovo tour attraverso i ‘mari del Mar Mediterraneo’ e diverse altre acque di mare, alla scoperta delle tecniche di pesca più appassionanti e praticate. Saranno il drifting, lo spinning e la traina col vivo a regalare emozioni e splendide catture nei migliori hot spot del mondo. Mercoledì 31 ottobre alle ore 22.30 inizia la programmazione di Il diario di Pescavventura 2: torna per la seconda stagione il programma che rappresenta una sorta di ‘moderno’ diario di avventure di pesca, un modo per rendere visibili e condivisibili le proprie memorie di piacevoli ed emozionanti esperienze alieutiche. I protagonisti, Alberto e Marica, portano lo spettatore in giro in Italia e in Europa alla ricerca dei migliori spot per la pesca a mosca e la Tenkara. Paesaggi e colori incantevoli faranno da scenario a emozionanti giornate di pesca in compagnia di guide locali e personaggi noti della pesca, tra piccoli torrenti di montagna ricchi di trote selvatiche, sinuosi fiumi di fondovalle dove vivono i pesci di grandi dimensioni e laghi profondi che nascondono specie sorprendenti. Il diario di Pescavventura si arricchirà dei dettagli delle esperienze con le diverse tecniche di pesca a mosca e Tenkara: secca, dropper, sommersa, ninfa e streamer. Sabato 3 novembre alle ore 21.30 è la volta di SOS Bass Fishing 5: torna con gli episodi inediti della quinta stagione il programma in cui l’esperto e appassionato di pesca Luca Quintavalla insegna a pescatori dilettanti i segreti per diventare perfetti angler di blackbass. Tra gli incontri di questa stagione ci sono due fidanzati che amano pescare in coppia, un paio di amici storici che pescano insieme da venti anni ma vogliono perfezionare la loro tecnica, un gruppo di amici goliardici e un po’ matti che vive la pesca come una continua sfida a migliorarsi per catturare il pesce più grosso o quello più difficile. Una serie di personaggi che renderà gli episodi di quest’anno una interessante carrellata di divertenti avventure. A partire da domenica 4 novembre alle ore 21.30 torna con gli episodi inediti della terza stagione Piacere Tenkara, il programma dedicato alla Tenkara, antica tecnica di pesca a mosca praticata in Giappone sin dall’ottavo secolo, che utilizza semplicemente una canna, una lenza e un’esca. Quest’anno l’esperto Davide Muccino Zarlenga ci accompagnerà alla ricerca delle splendide trote che popolano i corsi d’acqua dell’Italia centrale, in un itinerario molto personale sulle tracce dei luoghi in cui lui stesso pescava da ragazzo. Aniene, Volturno, Sangro: ecco alcuni dei fiumi che ospiteranno le nuove avventure di Davide con la Tenkara, caratterizzate come sempre dall’amore per la natura, la grande competenza tecnica e la leggerezza e la semplicità dello stile del racconto alieutico. Giovedì 29 novembre alle ore 21, infine, inizia Troutsession 2, con gli episodi inediti e in prima visione assoluta della serie condotta da Federico Marrone e dedicata alle trote. Assecondando la sua ossessione per questo pesce di acqua dolce, seguiamo l’appassionato angler in giro per l’Italia, alla ricerca di prede negli spot più affascinanti e remoti: dalle acque calme di una risorgiva in Centro Italia, al gelo di un laghetto alpino in altissima quota, alle impetuose correnti di torrenti selvaggi e fiumi di bellezza sognante, sempre guidati dall’immagine potente dell’agognata preda.
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notizie
a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it
per sensibilizzare gli utenti alla tutela della meravigliosa lanca
nella regione Veneto
IN BELLY PER L’ADDA MORTA
RIFAUNAZIONE PERSICO REALE E LUCCIO
Il prossimo 7 ottobre a Lodi prenderà vita il primo raduno nazionale in belly boat aperto a tutti dedicato all’Adda morta. L’idea di Spinning Club Italia, infatti, è quella di promuovere la tutela di questa meravigliosa lanca, dal momento che negli ultimi anni, per varie cause ancora da appurare, le sue acque hanno subito una forte regressione qualitativa. Nasce così «Spinning Club Italia - In belly per l’Adda morta». Molteplici gli obiettivi: sensibilizzare chi vive il luogo a una maggiore tutela dell’ambiente e della fauna autoctona ancora presente; raccogliere fondi da destinare all’incubatoio di Lodi dove è in programma la produzione di lucci italici (l’intero incasso sarà devoluto alla gestione dell’incubatoio); effettuare ripopolamenti della lanca con luccetti prodotti da riproduttori dello stesso bacino. Il tutto senza trascurare l’aspetto ludico che caratterizza tutte le manifestazioni di SCI. Per dimostrare quanto è importante la riuscita di questo evento e centrare gli obiettivi citati, verranno messi a disposizione come montepremi per il luccio Big Fish della giornata uno splendido viaggio di una settimana in Lapponia presso Lapland Outdoor Events di Aldo Silva, più uno splendido piatto della ceramica Vecchia Lodi; per il Big Bass e il Big Persico premi messi in palio grazie allo sponsor Molix. Il costo d’iscrizione è di 30,00 euro; obbligatoria la tessera Fipsas.
presso il lago di Corlo
PREDATOR CHALLENGE 2018 Lo scorso 10 giugno si è tenuta l’edizione 2018 della gara a spinning da imbarcazione ai predatori denominata Predator Challenge, organizzata da Spinning Club Italia asd per l’interessamento del consigliere nazionale, responsabile per il Veneto, Luca Passarella, e la partecipazione del segretario Ettore Ghezzi. La manifestazione si è tenuta nella splendida cornice delle Dolomiti bellunesi presso il lago di Corlo, in comune di Arsiè, un invaso artificiale formatosi nel 1954 per lo sbarramento del torrente Cismon. Il bacino, ben gestito dall’ASD Liberi Pescatori Lago di Corlo e Cismon (per info rivolgersi al presidente Enzo Querincig, tel. 388/7730006 o consultare il sito www.pescarecismoncorlo.it), vanta un’ottima popolazione ittica, che comprende ampie colonie di luccio – anche di grossa taglia –, persico reale, cavedano, lucioperca, con una minore presenza di trota e bass. La gara si è svolta in una luminosa giornata di sole, nel corso della quale le coppie concorrenti si sono sfidate all’ultimo lancio di artificiale. Al termine, vincitori del torneo sono risultati Daniele Tamborini e Andrea Venzi, con una nutrita serie di catture di persici reali. Alle loro spalle al secondo posto si sono classificati Edoardo Bellotto e Michele Antonello e al terzo Stefano Bellini e Mattia Zaupa. Numerosi i premi attribuiti ai partecipanti, per i quali si ringraziano gli sponsor: l’azienda di imbarcazioni, motori e accessori Piranhascraft, che ha fornito un motore elettrico, e in particolare l’azienda Molix, che ha reso disponibili canne della serie Skirmjan e una nutrita serie dei propri originali e innovativi artificiali per l’insidia degli esocidi. Del pari si ringrazia il Denmark Fishing and Outdoor Lodge, sito nell’isola di Fyn in Danimarca, che ha messo a disposizione per i vincitori un fantastico weekend di pesca a trote di mare in Baltico.
Per l’anno 2018, nei progetti del tavolo blu della regione Veneto, lo Spinning Club Italia ha presentato un progetto di rifaunazione di specie autoctone, in relazione al persico reale e al luccio. Il progetto, finanziato dalla regione Veneto, quest’anno ha avuto anche la partnership dell’azienda Big Fish della famiglia Boscolo, la quale si è offerta di sostenere economicamente lo SCI per la buona riuscita del progetto. Il primo step del progetto è arrivato sabato 21 luglio con la giornata dedicata alla semina del persico reale. Molti i corsi d’acqua nella regione interessati dal progetto, tra i maggiori dei quali visto il Sile e il Brenta, ma anche tratti minori tra i quali molti corsi d’acqua in provincia di Rovigo e bacini pedemontani come i laghi di Revine. Fondamentale la grande collaborazione tra le sedi dello SCI di Treviso, Venezia e Padova, ma anche di club amici come i lanciatori del Polesine e il BEBA Spinning club. Grazie al lavoro di tutti, è stato possibile liberare nei corsi d’acqua oltre 24.000 esemplari di persico reale di ottima qualità forniti dall’itticoltura Menozzi, la quale da diversi anni fornisce lo Spinning club con materiale ittico di altissima qualità. Il progetto avrà termine nella primavera del 2019 con la semina del luccio italico. Progetti dl genere sono fondamentali per il prosieguo e la sostenibilità della pesca sportiva: da ciò si evince l’importanza dell’associazionismo nel mondo della pesca, senza il quale queste importantissime iniziative non sarebbero possibili. Un grande ringraziamento va al comitato regionale di FIPSAS per il supporto dato e ai responsabili scientifici Thomas Busatto e Michele Pelizzato.
della sezione SCI di Pavia
ROBERTO GRANATA Decano dell’associazione e colonna portante della sezione di Pavia, Roberto Granata è un grandissimo pescatore di lucci, sin dai tempi in cui, nelle sue rogge dell’hinterland pavese, regnavano incontrastati come predatori. Dall’alto della sua più che decennale esperienza, intrattiene le relazioni con la FIPSAS per portare a compimento un faticoso percorso di riqualificazione dell’area della Lanca del Lido di Pavia. Oggi si dedica, insieme al figlio Marco, alla pesca del black bass e del furbo cavedano, che, come dicono i pavesi, «ha preso la laurea all’università». La sua grande passione per la pesca a spinning lo ha portato a diventare uno dei maggiori collezionisti di mulinelli antichi in Italia, arrivando a possederne più di un migliaio. Il frutto di questa dedizione di ricerca del mulinello raro lo ha portato a inizio 2018 a scrivere, in collaborazione con un altro esperto del settore, un libro fotografico dal titolo Antichi e rari mulinelli italiani. Istruttore federale di pesca a spinning, memoria storica dello spinning pavese e non solo, Roberto è un esempio da seguire nella sua semplicità, nella sua educazione e nel suo amore per le nostre acque.
notizie
Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi ed invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità direttamente online sul sito www.pipam.it. Se volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni. Ma PIPAM è anche altro ... troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, ... fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com /groups/41688482011/), Vimeo (https:// www.youtube.com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www.instagram.com/ pipam.it/) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!
PIPAM NEWSLETTER Abbiamo riattivato la NewsLetter di PIPAM così che anche i PAM, un po’ più distratti, possano essere avvisati delle novità pubblicate sul sito. Chi non fosse ancora iscritto può tranquillamente farlo sulla homepage di PIPAM. Con cadenza mensile verrete informati sulle novità del mondo della pesca mosca.
FLY FISHING MAGAZINE
frattempo incontro l’amico Marco Puggioli, che mi dice: «Faina, ho prenotato per aprile alle Maldive e vado con la mia morosa. Lì si possono pescare a mosca i Giant Trevally e non spenderemo cifre allucinanti...»
Emerging White Back PT Variant Nymph
I THREAD PIÙ SEGUITI A cura della redazione di Pipam Di Lucian Vasies. Durata: 1’52’’. La storia di questa ninfa è iniziata molto tempo fa, circa 15 anni fa, quando ho incontrato il mio amico slovacco Peter Durisik. Peter è un grande moschista, membro, allenatore e capitano della squadra junior di pesca a mosca slovacca; inoltre, è il mio costruttore di mosche preferito. Adoro le sue abilità nel costruire, la sua coerenza e le sue innovazioni, che lo portano a realizzare mosche fantastiche. Questo modello è una sua creazione. Per chi non lo sapesse, i fiumi Vah e gli affluenti della Slovacchia sono difficili da pescare: le trote sono spettrali e i temoli molto schizzinosi. La pressione di pesca in questi fiumi è alta, per cui i pescatori locali sono necessariamente molto abili e fanno mosche eccezionali, che funzionano ovunque. Peter è uno di quei ragazzi e mi ha dimostrato che questa variante di PT con la schiena bianca è un grande successo in diversi incontri di pesca.
Pesca a mosca alle Maldive A cura di Alberto Galeazzo (Faina) A gennaio 2018 vengo a sapere che un mio caro amico, con cui dovevo fare un viaggio di pesca a giugno, per problemi di salute, non potrà esserci, per cui il viaggio salta. Arriva febbraio e la fiera della pesca di Vicenza; mentre sono allo stand di PIPAM, ricevo alcune telefonate alle quali non rispondo, non avendo sentito il cellulare squillare. Nel
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MOSCA e SPINNING
• 5/2018
Trentino, questa volta nella valle dell’Adige e nella val di Cembra per pescare sul Noce e l’Avisio, circondati da una natura selvaggia e incontaminata. Questa zona ha un’alta pescosità ed è il regno indiscusso della trota marmorata. Specie sul tratto dell’Avisio, l’accesso e gli spostamenti sul fiume sono impegnativi ma meritano la giornata di pesca. Buona visione! link al video: https://vimeo.com/288295681 Regia e montaggio: Antonio Napolitano (Flyaenne); riprese: Alberto Galeazzo, Antonio Napolitano
Quella mosca per il temolo A cura di Raul Montanari (Raulmontanari) Mi piacerebbe chiedervi qual è la vostra ninfa preferita per il temolo, quella con cui vi sembra di averne presi di più, quella che provate sempre a legare alla lenza quando siete in acque dove è probabile o ragionevole l’incontro con questo pesce. Insomma, la ninfa che per voi fa la differenza con il temolo. Che se poi si scopre che è una di quelle che vanno benissimo anche per la trota, meglio così! Io, oltre alla solita, classicissima, PT, in Valtellina ho avuto delle sorprese dalla GRHE montata jig su amo del 16, un artificiale che non credo sia considerato tipico da temolo quanto appunto da trota in torrente. Oltre a tutto era autunno, mentre la GRHE ha fama di mosca primaverile. Mi sa che l’hanno scambiata per qualcos’altro...
Pipam Video Val di Cembra e Valle dell’Adige
Colorado suggestions
A cura di Antonio Napolitano (Flyaenne) Continua il viaggio della redazione di Pipam alla scoperta delle meravigliose acque del
A cura di Beppe Saglia (Beppe) Con altri quattro amici a luglio sarò in Colorado per la prima volta, in cerca di belle tro-
mente ci sono tutti i segni del tempo e delle mille uscite di pesca. In ogni singolo solco, passandoci sopra con le dita, riviviamo le emozioni legate alle tante avventure, i compagni di pesca, i viaggi, le catture, i suc-
te e bei panorami. Qualche info l’ho già raccolta dal socio di club Ausable, che c’è stato più volte, qualcosa nei vecchi 3d di Pipam, qualcosa sul web, ma se qualcuno c’è stato negli ultimi anni e ha suggerimenti da dare, spot da consigliare, sia per la pesca che per il soggiorno, fa cosa gradita. L’idea è di girarlo un po’ tutto (ovviamente il west) con eventuale sconfinamento in New Messico. 15 giorni effettivi di pesca, da suddividere in due-tre location base, da cui poi fare uscite giornaliere. Grazie in anticipo.
cessi e ovviamente i cappotti. Il sughero è un materiale naturale e i segni dell’usura sono come le rughe sui nostri volti: raccontano la nostra storia.
I CERCHI PIÙ INTERESSANTI
La sedge come mosca da caccia
L’impugnatura in sughero
A cura di Paolo Fortunati (Pablo) Tutti noi attendiamo con ansia l’arrivo dell’estate per poterci misurare con i pinnuti durante una bella schiusa di tricotteri, o sedge! Ma questa imitazione può essere
A cura di Antonio Napolitano (Flyaenne) Vi è mai capitato di ritrovarvi con l’impugnatura della canna in questo stato? Evidente-
molto valida anche come mosca da caccia durante tutto l’arco della giornata; ad esempio lanciandola senza farla pattinare nelle correntine (a imitare una grassa e succulenta preda), oppure sotto le piante della riva opposta (a imitare un bel terrestrial). Quali sono le vostre esperienze?
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ITINERARIO MOSCA
I temoli della Drava «S
ALBERTO GARGANTINI [albertogargantini@libero.it ]
e non è un temolo della Drava, è solo un temolo…». Murmansk, Siberia, parte la caccia a Ottobre Rosso, l’inafferrabile sommergibile nucleare sovietico, fugace e silenzioso; nessuno sa dov’è, né tantomeno come prenderlo: ogni volta fa perdere le sue tracce e come un fantasma ‘nuota’ negli abissi dell’oceano… Ovviamente sto parlando metaforicamente del temolo della Drava, la cui ricerca mi piace paragonare – come fanno gli amici di Carp on the fly che scrivono su queste pagine in relazione alla loro preda – alla trama del romanzo, anche perché i grossi temoli del principale fiume della Carinzia in ottobre iniziano a
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MOSCA e SPINNING
• 5/2018
tingersi di un rosso intenso e a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua diventano vulnerabili. Con la fine dell’estate, poi, in genere a fine settembre, comincia il momento magico della Drava…
pinna rossa dove Con il passare degli anni ho maturato una certa esperienza di pesca in Drava e ho capito dove cercare i grossi temoli. Non sono dappertutto, per cui è inutile pescare in zone inadatte: conviene concentrarsi in alcune zone precise e insistere dedicando loro un bel po’ di tempo, magari anche cambiando ap-
proccio e tipo di ninfe. Reputo la Drava uno dei fiumi più difficili in cui ho pescato: ogni cattura è sudata e guadagnata, nulla è regalato e tutto ciò che viene concesso è ampiamente meritato, che si parli di temoli, trote o hucho. Un elemento che sicuramente gioca a favore dei temoli della Drava è il fatto che per buona parte dell’anno questo fiume risulta impescabile a causa della forte presenza di acqua di neve e da ghiacciaio; per almeno 6-7 mesi all’anno è impossibile immergerci la coda e i pesci hanno tutto il tempo per crescere indisturbati in modo naturale. Come tutti sanno, la Drava è uno dei fiumi più importanti della zona mitteleuropea, un affluente del Danubio che nasce in Italia, a Dobbiaco al confine con l’Austria, e sfocia dopo 750 km nel Danubio in Croazia. La parte iniziale è ovviamente a carattere torrentizio, ma già dopo una trentina di chilometri, dopo la città di Lienz e la confluenza con il fiume Isel, diventa un fiume con portata d’acqua importante; da qui in poi inizia la zona timallidi, fin oltre la città di Spittal: i pinna rossa la fanno da padrone. Questo tratto di fiume è l’habitat ideale per il temolo e non a caso nel corso degli anni vi sono stati certificati diversi record mondiali IGFA. In realtà le potenzialità della Drava sono ancora da scoprire; i temoli dividono questo ambiente con l’hucho o salmone del Danubio, il loro predatore per eccellenza, ma sono presenti anche qualche trota iridea selvatica e rare fario. Il tratto che solitamente frequento è quello compreso tra Greifenburg e Spittal, zona nella quale io e la mia famiglia gestiamo alcune riserve di pesca a mosca che mi permetto di giudicare fra le più esclusive. Si tratta di una zona del fiume caratterizzata da lunghe piane e ghiaieti alternati a zone più
TECNICA SPINNING
Bass di fine stagione in cava
ANDREA LEONARDI [leonardiandrea5@gmail.com]
C
on l’arrivo dell’autunno, si presenta un periodo impegnativo per il pescatore di black bass. Come tutti sanno, in settembre e in ottobre il bass, prima di andare a rilassarsi in qualche buchetta, cerca di cibarsi il più possibile, assimilando i grassi che gli serviranno per l’inverno. Ciò fa sì che la sua attività predatoria raggiunga livelli molto alti, alla costante ricerca di prede a galla e nel sottoriva. Questi mesi possono quindi regalare pesci importanti e pescate da ricordare per numero di catture, ma solo se il confronto avviene con le dovute accortezze. Il cappotto è sempre dietro l’angolo e fa parte del gioco, anche se rende maggiore la soddisfazione al momento della cattura. Le cave dove sono solito pescare sono siti molto contenuti e hanno ecosistemi perfetti per cercare quantità e qualità di pesce; in genere li affronto in belly boat, anche perché dalla riva non sarebbe possibile sfruttarne appieno le potenzialità. Ognuno di noi ha le sue tecniche preferite per insidiare il bass in questi periodi: si può spaziare dalla gomma alla reazione, dal top water al drop shot ecc. A me piace utilizzare la gomma con il classico amo a texas. A differenza del piombo a proiettile, però, preferisco usare il piombo a goccia, unito all’occhiello dell’amo, innescando gambero o shad di generose dimensioni. Utilizzo questa montatura lanciandola sia nel canneto, sia negli alberi e nella fitta vegetazione, sia per farla balzellare sul fondo, visto che l’amo gode di un’ottima mobilità. In commercio esistono ormai molti accessori per costruire una montatura del genere, che comprende girelle aperte da un lato, piombi con occhielli larghi, e ami. La costruzione è molto semplice: si prende la girella, si passano gli occhielli dell’amo e del piombo nel lato della girella aperta, per poi
schiacciare con le pinze, in modo che gli elementi non si dividano tra di loro. Ovviamente, anche il piombo è disponibile in varie forme e grammature, per affrontare diversi tipi di spot. Ciò detto, se non volete complicarvi la vita esistono aziende che commercializzano il tutto già pronto all’uso! Un’altra tecnica redditizia, non solo a fine stagione, è il Neko, un metodo che ho scoperto solo qualche anno fa guardando dei video di maestri giapponesi su YouTube: si può effettuare a casting e a spinning, utilizzando principalmente imitazioni del classico verme, inserendo l’amo in parallelo all’esca. Esiste però anche un amo widegape appositamente creato per ottenere il classico innesco cosiddetto ‘ad amo coperto’, senza utilizzare il piombo ma con un insert in testa per far scendere più velocemente l’esca. Una volta arrivati sul fondo il ‘verme’ tenderà a stare in posizione verticale per poi balzellare a ogni movimento della canna. Un’altra tecnica che mi piace utilizzare in autunno è il drop shot , ovvero l’esca staccata dal fondo grazie a uno spezzone di filo al quale per ultimo viene collegato il piombo. La prima cosa da tenere bene a mente se si vuole legare un amo per pescare a drop shot (potrebbe sembrare banale ma, fidatevi, non lo è) è che si deve avere parecchio filo in eccedenza. Un ottimo nodo per questa tecnica è il Palomar, semplicissimo, molto resistente e in grado di regolare facilmente il filo. In commercio sono disponibili ami particolari da drop shot muniti di una girella, sui quali esistono varie scuole di pensiero: alcuni li adorano per il movimento che l’amo fa ruotando sulla girella, altri invece sostengono che due nodi raddoppino i punti deboli di tutta la montatura. Personalmente non li utilizzo, preferendo loro l’amo classico magari da wacky. Quanto al piombo, da collegare come si è detto per ultimo, non serve fare un nodo, ma solamente incastrare il filo nell’apposita fessura, il che favorisce lo sgancio nel caso dovessimo incagliare, così da salvare almeno esca e amo…
ITINERARIO MOSCA
Il salmerino artico e il tamburo lappone
PIETRO BRUNELLI [pietrobrunelli@hotmail.it ]
C
i sono luoghi ai quali ognuno di noi rimane particolarmente legato per fattori soggettivi; altri ci appaiono meravigliosi, ma quella empatia non scatta, forse perché siamo sempre troppo di passaggio per darci il tempo di osservare meglio e cercare o riconoscere un frammento di noi stessi in ciò che vediamo. In altri luoghi troviamo molte cose diverse che, se combinate assieme, ci rendono inseparabili rispetto a quell’ambiente. La Lapponia svedese è certamente uno di questi ambienti, ove perdersi in un angolo magico di natura, ove pescare a mosca acque e pesci meravigliosi, ove gustare sapori e tradizioni antichissime e immaginare anche qualcosa in più di una semplice uscita di pesca.
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MOSCA e SPINNING
• 5/2018
fra storia e leggenda Nel 1982-83, in un piccolissimo villaggio Sami della Lapponia del sud, nella regione del Vasterbotten, venne rinvenuto un piccolo sigillo d’argento. Solo in seguito ad alcuni studi si poté riferire il piccolo manufatto ai rituali di divinazione praticati dagli sciamani del popolo Sami. Dei circa settanta tamburi Sami ad oggi conosciuti, molti non hanno ancora una spiegazione. In alcuni casi non venivano illustrati correttamente ai contemporanei dei ‘possessori’, oppure venivano date, a quelli, spiegazioni parziali o fuorvianti. La non leggibilità dei simboli e dei riferimenti su di essi raffigurati li rende in pratica codici di simboli misteriosi e indecifrabili. Quello che
è certo è che alcuni simboli si riferiscono a caccia, pesca, cicli delle stagioni, alla linea (croce centrale) del sole e della notte (estate e inverno, vita e morte), al magazzino stile ‘bear cache’ sopraelevato per la conservazione dei cibi, al pound (circolo) per la raccolta e la cura delle raindeers, alla tenda Sami (triangolo). Nelle successive fasi di cristianizzazione del popolo lappone, fecero la loro comparsa anche simboli ‘nuovi’, come la chiesa, o edifici più moderni, non preesistenti nella tradizione. I simboli di ogni tamburo erano altamente personalizzati in base alle immagini delle attività praticate e alle abitudini dei possessori ed erano realizzati con inchiostro estratto dalla corteccia degli ontani. Il tamburo veniva percosso dallo sciamano mentre attraversava altre dimensioni in uno stato di trance quasi totale. Il piccolo sigillo, dal quale sono partito col mio racconto, si muoveva sulla pelle di tamburo casualmente e in base alle vibrazioni che i colpi dello sciamano vi imprimevano. Il piccolo sigillo d’argento, o d’osso o ancora di legno, poteva così andare a disporsi in aree del tamburo variamente decorate, o posarsi su simboli specifici. La prima volta che ho visto uno di questi tamburi e che ne ho appreso la storia, sono rimasto un po’ stregato a mia volta. Ho in fondo sperato che da qualche parte ci fosse anche il mio tamburo e che prima o poi qualche sciamano lo percuotesse, magari riuscendo a far fermare il piccolo sigillo su qualche simbolo di pesce, il più raro e pregiato di queste parti, quello forse più bello e così difficile da catturare: il salmerino artico.
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MOSCA e SPINNING
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TECNICA SPINNING
Trout Area competition
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MOSCA e SPINNING
• 5/2018
FABIO FRANCHINI [fabio.franchini.176@gmail.com]
P
rima di entrare nel mondo delle competizioni, ogni pescatore che ne sia attratto si pone la stessa domanda: come funziona una gara? Cercheremo di dare qualche risposta per quel che riguarda la Trout Area, intorno alla quale si va concentrando un interesse sempre maggiore, in relazione ad attrezzature, artificiali e tecniche nelle varie fasi di gara. A livello nazionale sono presenti vari regolamenti diversi, tratti dai numerosi tournament giapponesi esistenti, che a loro volta in quanto a regole non badano a spese… In linea generale, comunque, si può dire che le competizioni di Trout Area si caratterizzano per la presenza di due fasi fondamentali, chiamate ‘partenza’ e ‘ricerca’; per organizzare un buon evento, tecnico e divertente, occorrono la giusta miscela tra pesce nuovo e pesce stanziale e la previsione di tempi di pesca abbastanza lunghi: lo standard più utilizzato è di 20 minuti a turno per tutta la gara. Nella ‘partenza’, nel lago si deve trovare un buon quantitativo di pesce ‘fresco’, di nuova immissione, che non ha mai visto nessuna esca ed è quindi ben disposto ad attaccare gli artificiali, mentre nella fase di ricerca è rilevante il quantitativo di pesce ‘esperto’ presente, che non è disposto in nessun modo ad attaccare le esche, per cui occorre che il pescatore ricorra a tutta la sua esperienza per stimolarlo. Tengo a ricordare che la Trout Area nasce come disciplina di assoluto catch and release, tanto che i pesci non devono essere nemmeno toccati con le mani o appoggiati a terra e che per convalidare la cattura e fare il rilascio si possono utilizzare solamente strumenti come il releaser e il guadino gommato, altrimenti la cattura non viene conteggiata nella classifica.
partenza Nei primi turni di gara, il lago è generalmente a riposo da diversi giorni ed è stato immesso un certo quantitativo di pesce nuovo. Si tratta di una fase che ha una durata relativamente breve; più pesce viene immesso, più risulta lunga, ma nella maggior parte dei casi non si va oltre il secondo turno. Si prediligono per la partenza canne dure, con azione L o ML, ad Lo ‘sfidino’ uno contro uno è il più frequente nelle gare di Trout Area. La competizione è strutturata come un grande girone e la vincita della sfida diretta consente di guadagnare 3 punti, il pareggio 1 punto per ogni sfidante, la sconfitta 0 punti. Al termine dei turni di pesca, solo chi ha accumulato più punti accederà alle fasi finali. In questa foto, una sfida tra l’autore e Lorenzo Volpato.
azione Moderate Fast, alla quale vengono abbinati mulinelli potenti, in alcuni casi anche con rapporto di recupero veloce. Le esche selezionate per questa fase di gara sono spoon voluminosi e di peso generoso, da 2 a 3 g, che creano un forte movimento in acqua, e dai colori vivaci e accesi per attrarre i pesci di nuova immissione. Il colore più utilizzato è un mix tra arancione fluorescente e oro, ottimo in tutte le condizioni sia meteo che di acqua, ma vanno altrettanto bene combinazioni di rosso, giallo, rosa, blu elettrico, sempre affiancati da riflessi argento oppure oro. Nella fase iniziale ogni trota è importante e nonostante risulti abbastanza semplice agganciarla, non altrettanto lo è portarla a guadino e convalidare il punto, essendo necessario forzare e recuperare rapidamente il pesce per poterne insidiare subito un altro. Il filo più utilizzato nella partenza è il nylon, che grazie alla sua elasticità concede al pescatore qualche distrazione o imprecisione, rimanendo comunque in tensione e mantenendo il contatto con la trota anche se recuperata in modo rapido e aggressivo. La partenza ha molti punti in comune con la pesca a spinning kill e con la pesca alla trota lago tradizionale, motivo per il quale molti non amano i primi turni di gara, così rapidi e frenetici, mentre per altri sono importantissimi, dal momento che primeggiare in questa fase rende consapevoli di avere maggiori possibilità di vittoria.
ricerca Per la maggior parte dei pescatori, Trout Area è sinonimo di ricerca del pesce: non in senso letterale, ma per la difficoltà e le competenze necessarie per stimolarlo ad attaccare l’artificiale. Parliamo di pesce ‘esperto’ e per questa sfida la maggior parte degli agonisti possiede un parco canne molto ampio, che va da quattro a sette attrezzi differenti, dal momento che ogni esca richiede un metodo di recupero e un approccio specifico. Non esiste un metodo più redditizio di un altro: a volte ci si affida all’istinto, altre all’esperienza, nella speranza di riprodurre un’azione di pesca già sperimentata in condizioni simili, sbirciata da uno sfidante o su un video nel web. Dal momento che le condizioni sono estremamente varie e il pesce apatico, è in effetti fondamentale studiare e approfondire tutte le tecniche per diventare pescatori performanti e completi.
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Skirmjan rodS Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale.
FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT
moLix jerk 95 dr + moLix Lover BuZZ oppure tre PinZe Per hackLeS StonFo moLix jerk 95 dr • 12,5 g • 9,5 cm • Floating • deep range: da 250 a 350 cm • colore Gold candy (#227 )
Il Jerk 95 DR è un’esca adatta alle condizioni estreme, sia nei mesi invernali, caratterizzati da acque molto fredde, sia nei mesi estivi, quando le temperature delle acque aumentano drasticamente; si è dimostrato inoltre molto catturante anche in spot ad alta pressione di pesca. Condizioni tutte, queste, che rendono il predatore particolarmente apatico. L’azione floating aiuta a tenere l’esca a lungo nella strike zone utilizzandola tra ostacoli sommersi e limitando i rischi di incaglio. Grazie al lip di generose dimensioni, si riesce a rag• giungere con facilità la profondità di pesca desiderata. Nel recupero, la sua caratteristica principale sta nel nuoto stretto, caratterizzato da un esclusivo rolling dovuto alla disposizione interna dei pesi mobili Molix D.L.S (Dynamic Load System) che, oltre a migliorare le distanze raggiungibili sul lancio, fa vibrare l’esca mantenendola stabile sull’asse anche a recuperi veloci. Quest’ultima caratteristica ne permette l’utilizzo anche a trolling pescando in mare. I materiali di qualità con cui è realizzata, la componentistica e le colorazioni completano questa particolare esca con cui potrete pescare tutto l’anno sia in FW che in SW.
moLix Lover BuZZ • 1/2 oz. (14 g) • hook size: #3/0 • colore hot chart (#06)
Il Lover Buzz è un importante prodotto della collaborazione tra Molix e il professionista Mike Iaconelli, Elite U.S. Pro Angler. Grazie al profilo in-line e alla forma compatta, è in grado di offrire la massima precisione anche nelle presentazioni complicate da forte vento. La perfetta continuità tra canna, filo e artificiale assicura un controllo più accurato, che potenzia le prestazioni sia in acque aperte, sia in zone di heavy cover, con vegetazione spessa e affiorante. Lo skirt è in silicone del tipo Fine Cut, una miscela particolare che rende l’azione dell’esca naturale e realistica. È armato con un amo OMTD High Performance con stopper d’acciaio inossidabile di alta qualità, la cui funzione è di stabilizzare il trailer anche in condizioni di pesca radicali. Se avete bisogno di pettinare rapidamente una zona per localizzare il pesce o affrontare predatori attivi con un’esca di reazione, il Lover Buzz rappresenta una delle soluzioni migliori.
tre PinZe Per hackLeS StonFo • artt. 503 - 462 - 577
1. Pinza per l’avvolgimento della piuma, con impugnatura anulare in gomma soft touch (art. 503). 2. Pinza rotante che permette di velocizzare al massimo l’avvolgimento: la molla in acciaio inox, funzionando da ammortizzatore durante la fase di rotazione, impedisce le frequenti e fastidiose rotture della piuma (art. 462). 3. Pinza per hackles di nuova concezione: blocca saldamente qualsiasi tipo di materiale, come hackles di gallo, piume in cul de canard, microciniglie, tinsel, filo di piombo ecc. (art. 577).
show room
nata per il bassfihing, consente anche impieghi più gravosi
BANANA RODS HELIOS FINESSE 2-10 G Si è affacciato da qualche mese sul mercato italiano della pesca con le esche artificiali un nuovo marchio, con la proposta di una serie di canne dedicate alle esigenze del lanciatore esperto, di colui per il quale la canna dovrebbe essere come un abito fatto su misura, nel quale personalizzare ogni singolo componente, dal manico al colore del filo. Già nota nel mondo del carp fishing con prodotti dedicati, ad altissimo livello, e in quello della mosca, Banana Rods non ha voluto lasciare nulla al caso anche nel settore dello spinning; l’azienda basa infatti la sua produzione sull’artigianalità dei prodotti, in modo da garantire la massima serietà e meticolosità nelle fasi di costruzione della canna e della sua personalizzazione sulla base delle richieste del cliente. Oltre ai modelli da spinning vengono prodotte anche canne da casting e da popping. Si tratta di canne realizzate completamente a mano in Francia, per avere la certezza di dare al cliente un prodotto di qualità al top, al di là degli standard di mercato: vere e proprie opere d’arte da consegnare nelle mani del pescatore appassionato, consapevole di aver partecipato alla costruzione della propria canna, che diventa così un pezzo unico, da portarsi dietro tutta la vita come una compagna fedele, che condividerà con lui gioie e delusioni. La canna che ho avuto modo di provare è il modello Finesse 2-10 g della serie Helios, che comprende attrezzi con potenze di lancio differenti per coprire ogni esigenza, fino alla 50-150 g, con azioni Fast o ExtraFast. La canna risulta a prima vista estremamente piacevole al tatto e spicca subito per la notevole leggerezza e bilanciatura. Osservandola più attentamente, non ci si può non soffermare sulle splendide legature, realizzate tono su tono in colore ‘acciaio grigio’, il che le rende quasi invisibili sul grezzo. La minuziosa realizzazione fatta a mano fa sì che non ci sia il minimo errore di legatura né di verniciatura, mentre le varie possibilità di scelta nel vasto catalogo colori sono in grado di accontentare ogni preferenza di combinazione. Proprio in fatto di legature l’azienda ha dato vita a una tecnologia innovativa, realizzando direttamente sul piede dell’anello legature in carbonio (sviluppate appositamente per Banana Rods) cotte in forno con lo stesso procedimento della fabbricazione del grezzo in carbonio. Ciò consente una migliore tenuta della legatura stessa e l’aumento della flessibilità della giunzione anello/grezzo, nonché di ridurre il peso e di migliorare la sensibilità della canna. Di grande pregio i dieci anelli Fuji serie KR Concept Torzite Titanium, così come l’impugnatura in Eva in due parti per offrire la massima sensibilità in fase di recupero dell’esca, garantendo una sensazione unica durante la cattura della preda. La placca Fuji Skeleton in due parti, per il minimo peso e il minimo ingombro, consente di avere il grezzo fra le mani per la
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massima sensibilità. Il portamulinello è naturalmente personalizzabile con colori a scelta; il nostro era un piacevolissimo marmorizzato grigio titanio/oro. Chi vuole può optare sia per il sughero accorciato che per quello integrale. La finitura della parte posteriore è molto piacevole, con un disco di alluminio tornito che reca inciso il gorilla simbolo dell’azienda, presente anche sul fusto. Qualora il cliente desideri marchi particolari può naturalmente farne richiesta all’azienda. In azione di pesca la canna risulta subito molto pronta nel controllo dell’esca; in acqua si avvertono anche le minime vibrazioni o alterazioni durante la fase di recupero, evidentemente grazie all’impiego della tecnologia proprietaria ad elica a 45°, Precision X, del carbonio ad alto modulo, con trecciati composti solo da fibre Toray e Mitsubishi: la notevole leggerezza e manovrabilità, nonché l’azione continua data dal grezzo in monopezzo, senza spigot o innesti di giuntura, consentono una pesca sempre piacevole. Anche portata ai limiti di lancio, la canna si comporta perfettamente, consentendo di gestire artificiali di dimensioni ben maggiori rispetto alla pesca a lei dedicata. La canna nasce infatti per la pesca finesse a bass fishing con piccole e medie esche di gomma, trovando il suo ideale impiego con le tecniche drop shot, spit shot, wacking, down shot, ovvero laddove la tecnica di ricerca del predatore richiede l’approccio più delicato possibile e la presentazione naturale dell’esca risulta essenziale. Grazie alle qualità del grezzo, abbinate a una componentistica al top e a una formidabile e omogenea azione di punta tipicamente Fast, ovvero dando maggiore sensibilità alla parte superiore del grezzo senza tralasciare la piacevolezza durante la fase di cattura, la canna si rivela di impiego gradevolissimo e perfettamente funzionale a tali tecniche, ma assolutamente compatibile anche con altre prede, in altri ambienti e con altre esche artificiali. Ho avuto infatti modo di testare la canna anche a trote in un torrente con buona portata d’acqua, con un frequente cambio delle esche, passando da un’esca leggera fino a superare appunto la grammatura consigliata. Durante le fasi di cattura l’azione Fast può risultare a prima vista rigida, ma è ideale per riuscire a contrastare al meglio la corrente con minnow da 7 cm o con testine piombate da 8 g, facendone, anche in presenza di trote di notevoli dimensioni, un attrezzo al top. Inoltre, usata in un moderno street fishing dedicato a predatori maggiori come lucioperca, lucci e carpe, ho trovato la canna subito pronta, con la sua riserva di potenza, a gestire pesci non proprio da spinning, come una carpa catturata con mais in gomma aromatizzato senza nessun problema. Il prezzo di una canna siffatta riflette naturalmente le qualità del grezzo, dell’azione e della componentistica. Dal momento dell’ordine occorrono 8-12 settimane per la consegna. Per ulteriori informazioni si può fare riferimento al sito www.bananarods.com, tel. (Francia): +33/ 231/157030. (Mauro Marzi)
con tecnologia Graphite IIIe
SAGE FOUNDATION 9’ PER CODA 4 Costruita con un grezzo (Graphite IIIe) ad alta prestazione, la Sage Foundation da 9’ per coda 4, in quattro pezzi, ha un’azione veloce che permette un’eccellente potenza nel lancio e un ottimo controllo nella posa. Canna da trota molto versatile e leggera, è capace di offrire un gran controllo della coda di topo senza compromette la precisione del lancio, risultando perfetta per la pesca con mosche secche e piccole ninfe. La canna rappresenta davvero le fondamenta di ciò che definisce la performance di una Sage, portando l’esperienza di pesca a un livello superiore. È l’esperienza ad aver reso per oltre 35 anni Sage la casa produttrice migliore del mondo. Caratteristiche: • costruita artigianalmente a Bainbridge Island, USA • tecnologia Graphite IIIe • colore blank Stealth Black; legature Black con inserti Silver • stripping guide in ceramica; anelli e puntale in Hard Chrome • portamulinello in alluminio anodizzato nero • impugnatura in sughero ‘Snub nose’ con fighting butt nei modelli Saltwater • tubo in cordura con divisori interni per riporre le sezioni della canna Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop
per, minnow, ma anche softbait montate Texas o con testina piombata risultano di facile uso per insidiare predatori come spigole, barracuda e serra dalla costa e dalla barca. 7’00” (213 cm),15-35 g. 762MFS. Grezzo in grado di offrire una maggiore distanza di lancio rispetto alla sorella minore, ideale per pescare in spot alti come scogliere, porti, dighe. Dedicata alla pesca di tutti i predatori costieri, offre il meglio con wtd e popper, ma anche con long jerk e metal jig riesce a lavorare in modo ottimale. 7’60” (228 cm), 30-50 g. 782HFS. Canna nata per insidiare predatori di grossa mole, tra i quali le grandi lecce amia e i grossi serra, e dalla barca alletterati e lampughe, grazie alla notevole riserva di potenza. L’azione di punta permette di usare artificiali voluminosi, fino a 70 g. 7’80” (235 cm), 40-70 g. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info@daiwaitaly.it.
canna, mulinello, backing e coda
MARMO STARTER KIT La pesca a streamer delle grandi trote marmorate nei fiumi di fondovalle è una delle tecniche in più forte ascesa in Italia. Per questo motivo Megafly segnala un vero e proprio ‘starter kit’ espressamente realizzato per chi cerca grandi emozioni nelle nostre acque correnti. Offerto nelle versioni ‘L’ e ‘XL’, il combo è disponibile nella versione basic o de luxe e si compone di canna, mulinello, backing e coda specifica per la pesca a streamer, offerti a un prezzo davvero interessante. Per ulteriori informazioni: www.megafly.it, info@megafly. it, tel. 049/7358498.
tre canne per lo spinning saltwater
una coda intermedia dalle caratteristiche particolari
DAIWA SALTIST INSHORE
CROWN AERO PRO INTERMEDIATE 90’
Progettate in collaborazione con Nicola Vozzo per soddisfare i più esigenti amanti dello spinning saltwater, le Daiwa Saltist sono caratterizzate dal tessuto di carbonio Daiwa HVF Nanoplus con il quale sono costruiti i blank: super-resistente e al contempo leggero e reattivo, offre la possibilità di confrontarsi con successo con le prede più combattive. Le Saltist montano anelli Fuji K-Guide con pietra in Alconite, mentre il portamulinello è il celebre Fuji DPS con ghiera di sicurezza. Tre i modelli disponibili. 702MXS. Canna all-round leggera e reattiva, la cui lunghezza di 7’ offre il giusto compromesso tra potenza e sensibilità. Esche quali wtd, pop-
La coda intermedia di Crown, una volta lanciata, va a posizionarsi appena sotto la superficie dell’acqua (1.5 ips). Tale assetto può portare diversi vantaggi, primo fra tutti una migliore presentazione in acque molto calme, come potrebbero essere quelle di un laghetto di pesca sportiva. Un altro vantaggio è quello di non subire gli effetti del vento o delle onde, permettendo di stare in pesca nel miglior modo possibile anche in condizioni avverse. Il colore trasparente ne diminuisce notevolmente la visibilità in acqua, rendendola molto meno invasiva, mentre il corpo molto corto aiuta a raggiungere notevoli distanze di lancio caricando rapidamente in overhead e favorendo lanci roll. Disponibile nelle misure da #5 a #8. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
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show room per la pesca a ninfa #2-5
RIO FIPS EURO NYMPH FLY LINE La coda di topo Rio Euro Nymph è stata testata e approvata dalla FIPS per essere «legale nelle competizioni». Un sistema particolare di marcature sulla coda, inoltre, è stato omologato dalla FIPS per assicurare ai pescatori delle competizioni di non sprecare tempo prezioso nel controllo della loro attrezzatura. Disegnate da Steve Parrot per soddisfare tutti i bisogni con una «one size fits all European Style Nymphing line», la coda è assemblata su un core di diametro sottile e poco elastico per massimizzarne sensibilità e velocità al momento della ferrata, mentre una punta ad alta visibilità aiuta il pescatore a individuare le mangiate più delicate. La coda è studiata specificatamente per gli stili di pesca a ninfa europei quali: ‘French’, ‘Czech’, ‘Polish’ e ‘Spanish’. La coda è lunga 80’ ed è disponibile in una misura unica di colore Orange/Sage/Olive, teste arancioni ad alta visibilità un piccolo taper color salvia e un corpo centrale oliva. Caratteristiche:
• coda di topo ultra-sottile e incredibilmente leggera per avere una sensibilità superiore • punta ad alta visibilità per individuare anche le mangiate più delicate • approvata e omologata dalla Federazione Internazionale ‘FIPS Mouche’ come «legale per le competizioni» • low-strech core, coda con poca elasticità per ferrate più immediate • un loop frontale e uno per la connessione col backing Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop
disponibili i nuovi colori
MOLIX JUGULO JERK 180LC E 140LC Nuove colorazioni per l’innovativo jerk di casa Molix, frutto di un lungo sviluppo e di test svolti nelle acque del Mediterraneo pescando su pesci costieri e pelagici d’altura. Il Jugulo Jerk vola lontano senza sfarfallare, mantenendo in volo un assetto pulito e lineare. Ottimo se utilizzato su bassi fondali nella ricerca della spigola e pesci serra, è ugualmente efficace per la ricerca dei pelagici in acque più profonde pescando offshore. Con scocca in ABS Hi-grade, resistente e indeformabile, al suo interno ospita l’armatura passante in acciaio inox ed è armato con tre ancorette e split ring di alta qualità. Incorpora al suo interno il rinnovato sistema di pesi trasferibili Molix D.L.S. (Dynamic Load System), che ne esalta ulteriormente la versatilità di utilizzo mantenendo un assetto ottimale, in posizione di nuoto e durante l’azione di twitching. Sul recupero lineare la combinazione di rolling e wobbling caratterizza il nuoto molto naturale dell’esca. Nell’azione di twitching le sbandate sono ampie e irregolari. Jugulo Jerk 140LC. Lunghezza: 14 cm - peso: 14 g - suspending Jugulo Jerk 180LC. Lunghezza: 18 cm - peso: 30 g - sinking Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www. molix.com, info@protackles.com.
alta qualità al giusto prezzo
RIO MAINSTREAM SALTWATER Le Rio Mainstream Saltwater sono adatte per chi cerca code performanti al giusto prezzo. Sono leggermente più pesanti delle normali code e più decentrate, facilitando il lancio anche ai neofiti e caricando al meglio le moderne canne da pesca. Trattamento Saltwater per aumentarne resistenza a corrosione e migliorarne le performance. Tutte in versione WF (Weight Forward o Decentrate), sono disponibili dalla coda 8 alla 12. Lunghezza 80 ft (24,4 m). Colore Blue. • peso: leggermente più pesanti delle altre code sul mercato per facilitare il caricamento del lancio e caricare al meglio la canna • profilo: profilo più decentrato e corto per lanciare più facilmente artificiali voluminosi e per migliorare i lanci ribaltati della coda • prezzo: il più competitivo sul mercato per rapporto qualità/prezzo
Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/ 86453590, www.garueshop.com, info@garue.it, facebook.com/garueshop
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nuove colorazioni
MOLIX JUGULO CASTING JIG Ormai da oltre dieci anni sul mercato, Jugulo Casting, il jig ‘best seller’, si arricchisce come ogni anno di nuove colorazioni realizzate attraverso esclusive pellicole olografiche e nuove vernici. È costruito con materiali di elevate qualità, molto resistenti alle sollecitazioni cui sono sottoposti gli artificiali dedicati agli impieghi in acqua salata. Il corpo, molto aerodinamico, ha una disposizione dei pesi decentrata che gli dona un movimento molto simile al comportamento di un pesce foraggio in mezzo al suo branco. Grazie alla sua forma, si lancia in modo efficace a grandi distanze e ha un’azione di nuoto unica, sia in caduta durante la fase di affondamento che sul recupero lineare. Il Jugulo si può utilizzare agevolmente da riva o dalla barca, pescando sia inshore che offshore. Se ne intuiscono facilmente le modalità d’uso, che lo rendono efficace per la pesca di tunnidi, pesci serra, lampughe, spigole e ricciole. Jugulo Casting Jig è disponibile nei seguenti pesi: 5 - 10 - 15 - 20 - 25 - 30 - 40 - 60 - 80 g. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www. molix.com, info@protackles.com.
6,6 cm per 18 g, per l’impiego con vari predatori
CARSON CRANKY FAT per Easy Shiner e Shad Impact
KEITECH NEW COLORS Nei miei articoli su questa rivista inerenti tecniche di pesca a gomma ho sempre dato rilievo al marchio Keitech, per avermi spesso dato la possibilità di catturare pesci degni di nota, persici reali e lucioperca in primis. Tengo dunque in modo particolare a segnalare anzitutto la nuova distribuzione esclusiva del grande marchio giapponese sul nostro mercato da parte di T3 Distribution, quindi ad annunciare l’uscita di nuovi colori per alcuni modelli siliconici. Disponibile in misure che spaziano dai 2”, per uno spinning estremamente finesse, sino a 5”, per lucci e predatori di una certa taglia (ma anche per il persicotto di turno...), l’Easy Shiner rappresenta un vero asso nella manica e, a seconda delle tonalità impiegate, è ideale per la ricerca in acque sia trasparenti che velate, dove la sua coda direzionale non passa inosservata grazie alle onde vibranti generate durante le fasi di richiamo, magari alternando veloci ripartenze dal fondale. I colori nuovi sono il Ghost Pink Shad, il Chartreuse, il Pink Pearl e il Ghost Pearl, che vanno ad infoltire le differenti tonalità già conosciute dagli spinner italiani. Sono tutti molto attiranti grazie anche al forte ‘scent’ tipico delle esche siliconiche Keitech, che si basa su una marcata essenza di calamaro, mentre la mescola è salata. Un vantaggio non trascurabile impiegando le esche in gomma a caccia di pesci come i lucioperca e i persici reali che sovente si raggruppano sui fondali autunnali a una certa profondità è quello di poter arrivare sul fondo grazie al peso dell’amo piombato e di rimanere in zona strike più tempo rispetto a imitazioni classiche come i minnow affondanti o i crank. Il movimento impeccabile e molto naturale che ricorda il pesce foraggio delle esche Keitech gioca poi un ruolo fondamentale nell’indurre i predatori più apatici all’attacco. Personalmente adoro per l’Easy Shiner la misura da 4”, mentre scendo ai 3” quando utilizzo, insidiando per esempio i persici reali più svogliati, il modello Shad Impact, avente coda dritta e che preferisco in condizioni di presentazione meno rumorosa. Sono tuttavia gusti personali. Lo Shad Impact, per il quale sono parimenti disponibili i nuovi colori segnalati, si presta a uno spinning tipo drop shot, ma anche con testina piombata di pochi grammi quando il fondale arriva a una profondità di pochi metri. È un soft jerk siliconico con alte performance di strike per il quale si possono adottare differenti tipi di innesco, conservando in ogni caso un alto potere catturante (texas rig, wachy, split shot e appunto drop shot). Per ulteriori informazioni: t3distribution srl, sede legale via Campolongo 4/E, Padova, sede operativa viale Combattenti Alleati d’Europa 9, Rovigo, tel. 345/1406423, www.t3distribution.it, info@t3distribution.it. (Giorgio Montagna)
Con il suo frenetico nuoto e con un affondamento massimo di 2 metri, Cranky Fat è un crank idoneo alla ricerca di molteplici tipologie di predatori. Con una lunghezza di 6,6 cm per 18 g di peso si presta bene nei lanci a lunga distanza, mentre i due rattlin’ interni riproducono alla perfezione le microvibrazioni tipiche di un qualsiasi pesce foraggio in preda al panico e in fuga da qualcosa. Nei giusti periodi si è rivelato fatale sia con i bass in cava, sia con i perca in fiume. L’anima passante interna, rigorosamente in acciaio, dona una robustezza tale da aver già fatto affermare Cranky Fat come uno tra i più ricercati crank per lo spinning al siluro. Per quest’ultimo predatore si suggerisce di sostituire le ancorette originali con le Owner ST66 n. 4 e split compresi tra le 80 e le 100 lbs. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro. it, www.carson.it, info@carson.it
nuovi colori
MOLIX MILLERIGHE EVO E VINTAGE Le famose serie EVO e Vintage, evoluzioni del modello precedente, si sono guadagnate la meritata fama di cacciatori di cefalopodi nelle acque di tutto il mondo. Le due collezioni si arricchiscono ora di nuove colorazioni per aumentare la loro versatilità in tutte le situazioni di pesca. La Millerighe EVO Series si caratterizza per i gusci innovativi (Chrome, Gold, Red, Glow e Rainbow) con maggiori riflessi; sono rivestiti con i tessuti Keimura, filato in grado di conferire all’esca maggiori tonalità e riverberi sensibili ai raggi UV. I cestelli di aghi sfalsati in carbonio sono migliorati con trattamento anti corrosione, resistente alla salsedine, e ingranditi per ottenere un maggior bilanciamento anche in condizioni di pesca difficili. Gli occhi olografici a ‘gemma’, con contorno Glow, insieme alla bordatura nella parte inferiore, danno all’esca un aspetto più accattivante e visibile anche in condizioni di poca luce. La serie Vintage dei Millerighe riprende invece l’abbinamento di colori che hanno fatto la storia dell’eging, abbinamento ottenuto accoppiando gli speciali tessuti
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show room di rivestimento ai gusci ‘Solid Pink’. Queste storiche colorazioni, arricchite di tutta la tecnologia che caratterizza i Millerighe, come i cestelli in carbonio con trattamento anti corrosione, gli occhi con bordura luminescente e tutti gli elementi verniciati Glow, rendono questa speciale serie dalle colorazioni intramontabili moderna e performante. Tutte le serie Millerighe sono disponibili nelle misure 2.5 e 3.0, per soddisfare ogni esigenza di utilizzo in funzione di spot, correnti e stagionalità. EGI 3.0. Sink rate: 2,5-2,6 sec/m - lunghezza: 10 cm - peso: 16,5 g EGI 2.5. Sink rate: 2,6-2,7 sec/m - lunghezza: 8 cm - peso: 11,5 g Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www. molix.com, info@protackles.com.
nelle colorazioni Triglia, Muggine, Latterino, Sgombro e Acciuga
MOLIX MILLERIGHE EVO NATURAL La famosa serie EVO dei Millerighe si arricchisce delle nuove colorazioni Natural. I Millerighe EVO Natural si caratterizzano per i gusci innovativi Chrome e Gold, rivestiti con i tessuti Keimura e tutti colorati a mano con trame che riprendono le livree dei pesci foraggio costieri generalmente predati da seppie e calamari: Triglia, Muggine, Latterino, Sgombro e Acper la pesca in mare
OWNER 5111 La serie 5111 di Owner è indubbiamente una tra le più utilizzate per la pesca in mare. Eccellente è la punta estremamente penetrante grazie alla tipica affilatura Cutting Point. Queste caratteristiche, oltre alla nuova cromatura anticorrosiva, lo rendono tra i più utilizzati anche per la traina con il vivo, nel drifting e per il bolentino di profondità. Le misure grandi – 7/0 e 8/0 – sono adatte per i grandi predatori come dentici e ricciole, ma avete mai provato il n. 4 con le orate? Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it
dedicati alla pesca del bass
OMTD OH3600 SPECIAL COVER SINGLE HOOK
ciuga. Anche in questo caso i cestelli di aghi sono sfalsati, in carbonio con trattamento anti corrosione, resistente alla salsedine e ingranditi per ottenere un maggior bilanciamento anche in condizioni di pesca difficili. Gli occhi sono bordati con contorno Glow, che insieme alla bordatura nella parte inferiore danno all’esca un aspetto più accattivante e visibile anche in condizioni di poca luce. Sono disponibili nelle misure 2.5 e 3.0, per soddisfare tutte le esigenze di utilizzo in funzione di spot, correnti e stagionalità. EGI 3.0. Sink rate: 2,5-2,6 sec/m - lunghezza: 10 cm - peso: 16,5 g EGI 2.5. Sink rate: 2,6-2,7 sec/m - lunghezza: 8 cm - peso: 11,5 g Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www. molix.com, info@protackles.com.
Al debutto i nuovissimi single hook con occhiello in asse, studiati appositamente per la pesca del bass, per la sostituzione delle ancorette quando si pesca con le hard bait su erbai o in cover intricate. Il suo weedless in nylon permette di uscire indenni dalle situazioni più difficili. La punta affilata chimicamente garantisce ferrate sicure con il massimo della penetrazione. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
con doppio ed esclusivo guard in nylon
OMTD OH3500 WACKY SPECIAL WEEDLESS HOOK Novità in casa OMTD, il nuovo Wacky Special Weedless è un amo leggero, resistente ed estremamente penetrante per il wacky rig. Affilato chimicamente, si caratterizza per la lunghezza del gambo che permette l’innesco di esche voluminose nella ricerca dei grandi bass. Grazie al doppio ed esclusivo guard in nylon, si presta a essere utilizzato anche in spot particolarmente intricati e fitti di vegetazione. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
con nove coni anti-groviglio
STRIPPING BASKET Prodotto con materiale molto resistente, il cestello per coda prodotto dalla Stonfo (art. 705 del catalogo) può essere posizionato rapidamente sia alla vita che sulla gamba per mezzo di due cinture a sgancio rapido. I nove coni anti-groviglio di cui è munito hanno una speciale forma a pinna di squalo per garantire un’ottimale fuoriuscita della coda durante il
lancio. Dotato di sede poggiacanna, ha dimensioni 360x280x65 mm. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.
show room mercatino CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI Vendo canna da mosca Loop Xact 960 4 pezzi con custodia originale in cordura, mulinello mosca Shimano Biocraft LA56 con scatola e libretti entrambi come nuovi più una coda nuova Cortland WF6 giallo fluo, una bobina nuova di baking 10 Lb Scientific Anglers giallo fluo e 15 esche varie nuove. Euro 230. Possibilità di spedizione o ritiro a Ferrara. Marcello, 339/6138755, spidermax1@alice.it. (E) Vendo Abu Cardinal 44 in ottime condizioni di vernice e meccanica, molto silenzioso, scorrimento del 1976 ultimi modelli prodotti per il Giappone ma svedesi al 100/100 con bobina di scorta proveniente da mia collezione privata. Possibilità di spedizione o ritiro al mio domicilio. Euro 130 trattabili. Marcello, 339/6138755, spidermax1@alice.it. (E) un manico da guadino per lo street fishing, leggero e resistente
STREET KRABBI Street Krabbi è uno dei manici da guadino più compatti al mondo. Leggero e indossabile grazie alla tracolla con doppia regolazione, è disponibile nella versione da 3,5 m e in quella da 3 m. Entrambi i modelli si presentano con un ingombro da chiuso di soli 60 cm: l’ideale per chi pratica lo street fishing e ha bisogno di potersi spostare senza avere l’impiccio di poggiare sempre a terra il guadino, rallentando l’azione di pesca. Risulta molto gradito anche a chi pesca dagli scogli al mare, vista la robustezza della resina della quale è composto, garantendo ottima resistenza se sfregato su massi o pietre. Si suggerisce di abbinargli la testa gommata galleggiante 60x50 cm (art. G2300295). Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it
nuova accoppiata giacca-pantalone
CIERRE TERRANOVA SUITE Per la nuova stagione di pesca, Cierre presenta la Terranova Suite, con giacca e pantalone a salopette impermeabili e traspiranti, da pesca e attività all’aperto, realizzati al 100% in poliestere con rivestimento in poliuretano, resistenti alla colonna d’acqua fino a 8000 mm e traspiranti 3000g/m2. La giacca è dotata di quattro tasche con zip antipioggia ed è foderata in pile staccabile tramite zip e utilizzabile singolarmente, risultando quindi ottima per tutte le stagioni, sia fredde che calde, durante le giornate di pioggia. I pantaloni con bretelle sono rinforzati sulle ginocchia e sono dotati di cinque tasche, due con zip antipioggia e quattro con chiusura a velcro. Si tratta di un ottimo prodotto, caratterizzato, come tutti quelli provenienti da Cierre, da un elevato rapporto qualità/ prezzo. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majora fishing.com, www.majoraspinning.com.
da Cierre, con lente Blue Mirror e foam galleggiante
EYEWEAR MAVERICK SUNGLASSES Ergonomici e avvolgenti, gli occhiali Eyewear Maverick di Cierre sono dotati di foam galleggiante, utile anche per evitare che il sudore della fronte scivoli sugli occhi. La lente Blue Mirror li rende la scelta ideale per la pesca dalla barca, specie in questa stagione autunnale, caratterizzata da una grande presenza di mangianze, dove avere un adeguato contrasto ne aiuta l’individuazione. La polarizzazione delle lenti fornisce protezione totale contro raggi UVA e UVB. Custodia rigida e panno in microfibra in dotazione per una corretta pulizia. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majora fishing.com, www.majoraspinning.com.
Vendo canna Hardy 9’ #6 4pc, praticamente nuova, modello 2012, € 350. Roberto, Vigevano (PV). 347/7842148r.guggiola@virgilio.it. (C) Vendo canna da mosca Sage XP 9’ #5 travel 4 pezzi, originale, con tubo e fodera, ottime condizioni, euro 280. Foto su richiesta. Giuseppe, 366/4006060, bnassi@libero.it. (B) Vendo canna Loomis GLX - TLT 7.6 #3, 3 pezzi, by Roberto Pragliola. Introvabile, condizioni perfette, il top per la tecnica TLT, solo se seriamente interessati. Foto WhatsApp e prezzo su richiesta. Giuseppe, bnassi@ libero.it, 366/4006060. (B) Vendo canna da mosca Orvis Elios 2 9’ #5 mid-flex in 4 pezzi, nuova mai usata, a euro 550. Garanzia Orvis 25 anni. Aldo, aangle@libero.it. (B) Vendo canna da mosca in carbonio ‘Julia Rod’ by Pierluigi Zanin 8’6” #5, condizioni ottime. A richiesta fornisco fotografie esplicative. Alfred, freddifly@alice.it. (B) Vendo canna da pesca Cabela’s Fish Eagle II. Canna in carbonio da viaggio, 4 sezioni, montata 2.13 m, chiusa 58 cm, monta un mulinello a bobina rotante (baitcasting). Usata pochissimo, condizioni ottime, praticamente nuova. Alfred, freddifly@alice.it. (B) Vendo canna da spinning Daiwa mod. Steez AGS 671 MHFS AF Shooting Star monopezzo 7-28 g, lunghezza 2,01 m, anelli in AGS, portamulinello con chiusura micrometrica. Acquistata a novembre 2016, valore da nuova 429 euro (catalogo Daiwa francese), vendo a euro 270, spese di trasporto da concordare. Giorgio, tel. 347/1967340, sorad@libero.it. (A) Vendo canna da mosca in bamboo refendu nuova, 2,02 m, coda 5, azione di punta, costruita da noto rod maker italiano. Prezzo 300 euro. Renzo, tel. 338/1365571, procaccirenzo61@gmail.com. (A)
LIBRI E RIVISTE «La Pesca Mosca e Spinning» (39 fascicoli) e altre, per un totale di 89 riviste di pesca mensili o bimestrali, anche annate complete, perfettamente conservate e senza alcun difetto, anni 2006 /2016. Alfred, freddi fly@alice.it. (B)
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