La Pesca Mosca e Spinning 6/2017 anteprima

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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XVII, n. 6 - Dicembre 2017-Gennaio 2018

DICEMBRE 2017-GENNAIO 2018 € 5,90 www.lapescamoscaespinning.it

Trout Area Multi-jointed Aspio da riva Hucho Hucho Eging 2017-18 Canyon fishing Predatori freddi

South Lapland Marabou [9 pp.] Renato Repetti Code Long belly Pelle di sogliola Trote in incubatoio Come usare la cera




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SOUTH LAPLAND. SAXNÄS E KLIMPFJÄLL

di Alessandro Galletti

di Pietro Brunelli

Direttore responsabile Eugenio Ortali

HUCHO HUCHO. ONE STEP AHEAD

L’accurata e appassionata descrizione di un territorio ricchissimo di pesci e di schiuse: dal Ransarån al Fiskonbäcken, dal Kultsjöan al Marsån, splendide e generose acque, godibili anche grazie al prezioso ausilio del Fiskecentrum di Saxnäs.

Le esperienze maturate a distanza di un anno dal precedente articolo sull’argomento hanno consentito all’autore di rivedere alcune sue considerazioni e di effettuare nuove osservazioni sul comportamento del pesce e sulla sua pesca sia a spinning che a mosca.

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redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning www.youtube.com/user/MoscaeSpinning

Hanno collaborato a questo numero Marco Borri, Pietro Brunelli, Luca Ciuffardi, Renzo Della Valle, Stelio Di Manno, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Salvatore Filloramo, Alessandro Galletti, Massimo Magliocco, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Armando Quazzo, Federico Renzi, Mirko Villa

Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it segreteria@lapescamoscaespinning.it

PREDATORI ‘FREDDI’

TROTE IN INCUBATOIO

di Renzo Della Valle

di Luca Ciuffardi

In inverno luccio, persico e lucioperca rallentano la ricerca di cibo, perché il loro corpo necessita di minori quantitativi di energie. Sta a noi adeguarci alla nuova situazione con una scelta oculata delle esche, adatte a recuperi che molto spesso andranno condotti al rallentatore.

«Accanto alla riproduzione naturale che le trote compiono nel torrente, esiste una modalità riproduttiva artificiale, definita ‘spremitura a secco’, che l’uomo porta avanti in incubatoio o in troticoltura al fine di massimizzare la resa in termini di uova fecondate e di nuovi nati».

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LE CODE LONG BELLY

ASPIO: STRATEGIE DI PESCA DA RIVA

Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com

Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014 Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano

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MOSCA e SPINNING

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di Massimo Magliocco All’inizio si diceva solo che le long belly erano, a corto, delle DT e, a lungo, delle WF; poi si è capito che con questi nuovi profili si possono ottenere risultati che con il lancio sono fondamentali – e che spesso altre code non danno – in relazione ad aerodinamicità, equilibrio e stabilità.

di Giorgio Montagna Le postazioni migliori, i periodi ottimali e le condizioni di pesca più favorevoli per ottenere la cattura di qualche grosso aspio lanciando da riva. Con indicazioni sull’attrezzatura e il consiglio di alcuni hot spot sul Po.


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8 MOSCHE CON LA PELLE DI SOGLIOLA

TROUT AREA

MARABOU

di Mirko Villa

di Federico Renzi

di Stelio DI Manno Sulla scorta del suggerimento contenuto in un vecchio articolo di Branko Gaˇsparin, Stelio illustra la preparazione e l’uso in costruzione di un materiale inconsueto, presentando alcune realizzazioni e il dressing di un mugginetto.

Le differenze più importanti fra l’Area Trout e lo spinning classico sono il catch and release totale, agevolato dall’utilizzo di attrezzature ed esche specifiche, e la forte limitazione degli artificiali consentiti: spoon, crank, vibe e piccoli minnow, muniti di monoamo privo di ardiglione.

La principale caratteristica del marabou è di conferire movimento alle mosche, ma a tal fine deve essere bagnato e lavorare sott’acqua, per cui il suo impiego è legato per lo più ad artificiali sommersi di grandi dimensioni, come streamer e grosse ninfe.

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EGING 2017-18

RENATO REPETTI

MULTI-JOINTED

di Salvatore Filloramo

di Ivano Mongatti

di Moreno Bartoli

La grande diffusione dell’eging nel nostro paese dipende anche dai mutamenti climatici che hanno eroso le possibilità del surfcasting. Quali saranno le ripercussioni che potranno avere sulla popolazione di cefalopodi? Alcune indicazioni per la nuova stagione di pesca.

Nei racconti del figlio Simone e di alcuni amici, Ivano ricostruisce, nella Versilia degli anni Settanta e Ottanta, la figura e la storia di Renato Repetti, che ha potuto conoscere solo in età avanzata e al quale è stato dedicato il recente Memorial a Seravezza.

Un artificiale multi-jointed, che nella versione ‘completa’ imita spesso la forma e il nuoto di una piccola anguilla, può essere realizzato in modo da consentire di avere con sé meno esche: agendo sugli anellini di congiunzione è infatti possibile ottenere artificiali diversi.

RUBRICHE 04 NOTIZIE 88 SHOW ROOM 96 MERCATINO

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C’ERA UNA VOLTA LA CERA

CANYON FISHING

di Armando Quazzo

di Marco Borri

Le cere da costruzione possono essere da dubbing e da filo. Le prime servono a rendere il filo di montaggio più adesivo, per far aderire le fibre di dubbing e trattenerle in fase di avvolgimento, le seconde servono a conferire maggiore presa sul materiale da parte del filo.

Risalendo o discendendo il torrente con un natante e con l’ausilio di corde, pagaie, ancoraggi, è possibile pescare in luoghi difficilmente raggiungibili, in spaccature strette e ripide scavate in milioni di anni dall’erosione dell’acqua e del ghiaccio, alla ricerca di salmonidi a spinning.


fish facts

a cura di Marco Sammicheli

un nuovo documento UE

PESCA RICREATIVA MARITTIMA Lo scorso luglio è stato pubblicato dalla UE un documento di riferimento per la pesca ricreativa marittima negli stati membri: Marine recreational and semi-subsistence fishing – its value and its impact on fish stocks (Pesca marittima ricreativa e di semi sussistenza. Il suo valore e il suo impatto sugli stock ittici). Il testo contiene molte indicazioni che sono destinate a essere assunte a riferimento per l’inclusione della pesca ricreativa nelle politiche di gestione; quella maggiormente considerata è che lo sforzo esercitato dalla pesca ricreativa deve essere contabilizzato e, per poterlo fare, occorre prima valutarlo. Il documento evidenzia anche come la pesca ricreativa marittima abbia, a livello di UE, un impatto economico valutato in 10.5 miliardi di euro e in almeno 100.000 posti di lavoro e ne indica l’importanza, sia dal punto di vista biologico che da quello economico. Da ciò deriva la necessità di dare alla pesca ricreativa piena inclusione nella gestione degli stock ittici, per garantirne la sostenibilità, e dignità di settore specifico accanto a quello della pesca commerciale e a quello dell’acquacoltura, nel quadro della Politica Comune della Pesca. Il nuovo interesse della UE per la pesca non commerciale si sta sviluppando con interventi che riguardano i mari e gli stock ittici del Nord Europa ed evidentemente in relazione alla gestione della pesca commerciale in atto nelle stesse acque. Il riferimento al Mediterraneo è un’eco insistente che rimanda a un futuro prossimo e a un’urgenza di intervento, accompagnato dal mantra dell’estrema gravità dello stato delle risorse e dall’altrettanto grave mancanza di dati scientifici e di progetti di ricerca che ne forniscano. Se i tecnici devono limitarsi a indicare la mancanza dei dati che dovrebbero essere la base indispensabile per le politiche di gestione è facile dedurre che, allo stato attuale, la gestione operata nelle nostre acque marittime non si appoggia ad adeguati riscontri scientifici sullo stato delle risorse pescate. In ambito UE, affrontare seriamente ciò che riguarda il Mediterraneo sembra essere sempre più difficile e l’unico sviluppo che si intravede passa per un adattamento di strumenti calibrati per contesti molto diversi. Sappiamo che nel nord Europa c’è maggiore gestione e maggiore rispetto delle regole, ma se in Italia diamo per scontato (salvo poi infrangere il regolamento) il limite di carniere di 5 kg al giorno per pescatore (pensato per il consumo diretto in ambito familiare), in vari casi sulla costa nordeuropea i pescatori ricreativi alzano barricate contro l’imposizione di qualsiasi limite di carniere e ci sono luoghi dove la pesca ricreativa può ancora essere esercitata con le reti. Al nord, in sintesi, c’è maggiore gestione, più dati, minore restrizione alla pesca ricreativa, maggiore rispetto dei regolamenti, maggiore abbondanza di risorse, recupero degli stock sovra sfruttati, mentre nel Mediterraneo c’è minore gestione, meno dati, maggiore restrizione della pesca ricreativa, minore rispetto dei regolamenti, minore abbondanza di risorse e aggravamento dello stato degli stock sovrasfruttati. Lo sfocato riflesso delle indicazioni che si stanno sviluppando in Europa per la pesca ricreativa già si può riscontrare nell’iter del nostro Testo Unico per il Settore Ittico del quale tanto si parla per la previsione di istituzione di una licenza onerosa per la pesca ricreativa in mare. La norma nel suo percorso emendativo si sta genericamente

adattando alle istanze dell’agenda europea, indicando tra le finalità della licenza la valutazione delle catture ricreative. Un mezzo passo che, come prevedibile, sembra serva più a frenare che ad accelerare sulla strada che il settore ricreativo invoca da tempo chiedendo il finanziamento di una ricerca scientifica comprensiva che, possiamo adesso dire, risponda alle raccomandazioni del documento europeo che indicano chiaramente una prospettiva più ampia e inclusiva dei valori economici come di quelli sociali e di benessere individuale. Riguardo al Mediterraneo i maggiori esperti non possono fare altro che ripetere che mancano i dati, che dare largo spazio alle equazioni per stimare i valori e fare sommario della scarsa e precaria letteratura disponibile. I pochi dati in chiaro riguardano l’Europa orientale e sono palesemente legati a dinamiche locali e ai metodi di rilevazione, come ad esempio quando indicano che per la Croazia la specie più catturata dai pescatori ricreativi è la sardina con più di mille tonnellate o quando su sette paesi citati con tabelle delle specie più pescate solo una, la Turchia, riporta la spigola. Se le raccomandazioni europee dovranno avere un seguito nelle decisioni degli Stati Membri, occorre considerare (in controtendenza rispetto alla diffusa critica al peso dell’Unione sulle politiche nazionali) che proprio l’UE rappresenta l’unica chiave per forzare la mano alla nostra politica nazionale in tema di pesca commerciale, non commerciale e di gestione sostenibile degli stock ittici.

per la riduzione dei rifiuti marini

CLEAN SEA LIFE Clean Sea Life è una campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti marini che unisce subacquei, pescatori, diportisti, bagnini, bagnanti, ragazzi e tutti i cittadini nella difesa del mare. Un mare pulito, libero dai rifiuti: lo sognano tutti gli amanti del mare. Sacchetti, flaconi, bottigliette, cotton fioc, mozziconi di sigarette sono gli oggetti più frequenti. Col tempo si sbriciolano e i frammenti, simili a plancton o uova, vengono ingeriti da quegli stessi pesci, crostacei e molluschi che poi finiscono sulle nostre tavole. Clan Sea Life propone un questionario specifico per i pescatori ricreativi che puoi compilare a: https://goo.gl/4ULnpX

Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche

NISECI ISPRA, nell’ambito delle attività di implementazione della direttiva 2000/60/CE, ha partecipato alla definizione dei metodi per la classificazione biologica dei corpi idrici superficiali per ognuno degli organismi individuati dalla direttiva e cioè ‘macroinvertebrati bentonici’, ‘macrofite’, ‘phytobenthos’ e ‘fauna ittica’. Nel Manuale viene presentato il Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche NISECI come risultato della revisione e dell’aggiornamento dell’Indice già individuato dal DM 260/2010 (Zerunian et al. 2009). Il metodo è stato intercalibrato al livello europeo e deve considerarsi il metodo ufficiale per l’analisi della componente ittica nella classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici fluviali. Per maggiori informazioni: https://goo.gl/ThKCsp

ADERISCI AD APR

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MOSCA e SPINNING

g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016

in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin


notizie

format ancora più ampio e rinnovato

PESCARE SHOW 2018 Pescare Show, il Salone internazionale della pesca sportiva e della nautica da diporto a firma di Italian Exhition Group, per il 2018 si prepara a una nuova edizione, con un percorso espositivo più ampio e rinnovato. In programma dal 24 al 26 febbraio nel quartiere fieristico di Vicenza, la manifestazione presenterà le più innovative proposte dei top brand del mercato, numerose aree demo e interessanti momenti di approfondimento e confronto. Pescare Show è il punto di riferimento assoluto per un comparto che in Italia conta 1.650.000 pescatori, di cui gran parte di età compresa tra i 25 e i 54 anni, oltre 150 aziende nel solo settore della pesca sportiva e 1.481 negozi specializzati presenti sul territorio, per un ricavo complessivo stimato in 420 milioni di euro. Una manifestazione in forte crescita per un settore in continuo sviluppo. Il prossimo appuntamento di Pescare Show è reduce da un’edizione 2017 che ha visto la partecipazione di 15.000 visitatori, +14,5% rispetto al 2016. Il trend di crescita ha investito anche il numero degli espositori, arrivati a 209, in aumento di quasi il 16% rispetto ai 180 dell’anno scorso e più che raddoppiati se confrontati al 2011. Risultati positivi ottenuti anche grazie al coinvolgimento delle principali associazioni di categoria, federazioni sportive e scuole di pesca. Pescare Show 2018 offrirà un percorso rinnovato grazie a una diversa collocazione delle varie merceologie. La Hall 7 accoglierà i visitatori, guidandoli alla scoperta della top produzione italiana e internazionale della pesca sportiva nel mondo, con espositori, così come buyer, provenienti da paesi esteri quali Austria, Germania, Olanda, Russia, Serbia e Slovenia. L’area esporrà attrezzature all’avanguardia, componentistica per la realizzazione di prodotti finiti, accessori e abbigliamento tecnico, che si possono testare dal vivo attraverso le numerose aree demo. Tra queste è confermato lo scenografico Acquademo, l’acquario mobile più grande d’Europa, una struttura con una capacità di 22.400 litri d’acqua dove prenderanno vita numerose dimostrazioni, seminari e presentazioni di novità del settore. Numerose, inoltre, le aziende di turismo alieutico che offriranno ai visitatori una panoramica sui più spettacolari lodge di pesca del mondo. Pescare Show è in grado di coinvolgere appassionati di diverse età e di tutte le tecniche e specialità sportive, dallo spinning alla pesca a mosca e al colpo, dal carp fishing alla pesca in mare, fino ad arrivare al surf casting e big game, grazie anche ad un ricco palinsesto di eventi. In particolare la Hall 6, denominata Fly Fishing World, sarà interamente dedicata al mondo della pesca a mosca, con la presenza dei migliori costruttori al mondo di mosche artificiali che, per il terzo anno consecutivo, daranno vita con le loro dimostrazioni dal vivo al «Pescare Show Fly Tying Experience». L’evento offrirà anche una panoramica sul meglio della nautica da diporto, con la quarta edizione del Boating Show, mostra delle eccellenze in fatto di imbarcazioni, motori e relativa componentistica per la pesca sportiva in mare sempre apprezzata dal pubblico, che dal 2018 sarà collocata nella Hall 1, proprio per evidenziare l’importanza che gli organizzatori vogliono dare a questo settore del Made in Italy che incontra sempre maggiore attenzione da parte degli appassionati. Orari: sabato 24 e domenica 25 febbraio 9.00-19.00, lunedì 27 febbraio 9.00-16.00. Biglietti: intero 17 euro; notizie utili su facilitazioni e abbonamenti su http://bit.ly/2nUAw8u. Websites: www.pescareshow.it; www.iegexpo.it. Info espositori: info@pescareshow.it. Facebook: www.facebook.com/pescare.show.


notizie l’Italia conquista la terza postazione

XIII EDIZIONE DEL CAMPIONATO MONDIALE DI BLACK BASS 2017 Si è tenuta a Gauteng, in Sud Africa, sulle rive del fiume Vaal, dal 2 al 7 di ottobre, la XIII edizione del Campionato Mondiale di Black Bass 2017. Gli azzurri, primi dopo la prima giornata e secondi al termine della seconda, hanno concluso al terzo posto dietro alle nazionali sudafricana e statunitense. Anche se con un po’ di rammarico, grande è stato l’entusiasmo di tutta la squadra

sul podio Sandri, Reffo e Bellomarini

FINALE DEL CAMPIONATO ITALIANO FIPSAS DI PESCA AL BLACK BASS DA BELLY BOAT

per l’eccellente prestazione. La nazionale italiana, guidata da Eddy Peruzzo, era rappresentata dalle coppie Samuele Ferroni - Alessio Telese (terzi nella classifica finale coppie), Massimo Fava - Stefano Ruggi (noni), Luca Vittorio Della Ciana - Nicola Minaldoni (diciottesimi). Assieme a loro, era presente nella qualità di vicecommissario tecnico

Simone Bruccoleri, insieme al dirigente federale Giuliano Morgantini. Per tutte le informazioni, le classifiche e le foto si rimanda al link www.dropbox.com/sh/j6ep55r7ehn4cw7/AABUNHua8btZBTHit24QEU t8a?dl=0

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MOSCA e SPINNING

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Si è svolta lo scorso 23 e 24 settembre la finale del Campionato italiano Fipsas di pesca al black bass da belly boat sul lago di Bracciano. Alla prova hanno partecipato 60 concorrenti, provenienti dalle 15 prove di selezione che si sono svolte in tutta Italia da aprile a settembre 2017. La prova di finale si è articolata su due giornate di pesca con punti di partenza differenti e ognuna della durata di 6 ore. Il day 1 si è tenuto sulla riva di Polline, mentre la seconda giornata è stata ospitata a Trevignano Romano, grazie anche alla collaborazione del Comune. Organizzatori dell’evento le società IBBF Team di Roma e Guastatori Spinning Club di Trevignano Romano, le quali hanno messo sul campo uomini e mezzi per una finale da ricordare quantomeno per il numero delle catture. Il lago è stato infatti generoso, visti i 373 black bass portati alla pesa, senza contare le numerosissime catture scartate (ogni concorrente era ammesso a portare alla bilancia un massimo di 4 pesci ogni giorno). Il fischio di inizio della prima prova è stato dato alle 10.30. Le 56 ciambelle (4 gli assenti) si sono distribuite su un’ampia porzione di lago sotto l’attenta vigilanza degli organizzatori sulla barca di appoggio messa a disposizione dalla Protezione Civile locale. Le catture sono arrivate sin dai primi momenti della gara, ma a spuntarla alla fine è stato Matteo Sandri del Basser con 4 bellissimi black per un peso complessivo di 3,670 kg e Big Bass di 1,280 kg. Nella classifica provvisoria seguono Davide Di Biagio di IBBF Team, anche lui con 4 pesci per 2,560 kg e Tommaso Carli, sempre del Basser, con 2,420 kg. La partita era molto aperta al termine della prima manche perché, ad eccezione della bella pesata di Sandri, in 500 g di peso erano raggruppate le prime 11 posizioni. La costanza nelle catture risulta fondamentale in una finale di campionato. Sbagliare qualcosa significa scivolare in fondo alla classifica, ma allo stesso tempo è possibile risalire velocemente fino al podio o quantomeno sfiorarlo se si riesce a individuare lo spot giusto e la tecnica migliore da utilizzare per ingannare i maliziosi bass. È questo il caso di Massimo Leone di IBBF Team, solo 26° alla prima manche con circa 1,5 kg di peso, che grazie a una bella performance ha fatto registrare la migliore pesata del secondo giorno (3,160 kg), riuscendo a sfiorare il podio per soli 50 g, posizionandosi in 4° assoluto con 4,680 kg. Di Biagio, invece, dalla seconda posizione del primo giorno è scivolato in 23a avendo portato alla pesa solo 2 pesci per 560 g. Ottima la prestazione di Luca Bellomarini del Bassfishing Tuscia, campione regionale Lazio 2016, che dalla 7a posizione del primo giorno, grazie a una pesata di 2,650 del secondo, si è piazzato sul terzo gradino


del podio. Medaglia d’argento per Alessandro Reffo, anche lui indomito angler del Basser di Vicenza, protagonista di una splendida rimonta dalla 20a posizione della prima giornata, grazie alla seconda pesata più importante della 2a manche di 3,140 kg. Matteo Sandri, forte della miglior pesata della finale fatta registrare il giorno precedente, incrementata con un peso di circa 1,3 kg al day 2, è il nuovo campione italiano di pesca al black bass da belly boat 2017, con una peso totale che ha bloccato l’ago della bilancia a 5,120 kg. Il podio è stato premiato con materiali per la pesca Herakles offerti da Colmic. A conclusione della stagione agonistica 2017 verrà come di consueto organizzata la riunione ANBB, che si terrà in data 26 novembre presso i Laghi Sapaba a Borgonuovo di Sasso Marconi (BO), nella quale verranno tirate le somme della stagione appena trascorsa, verranno proposte modifiche al regolamento e verrà stilato un nuovo calendario 2018. Tutti i club sono invitati a partecipare e a rendersi protagonisti nel movimento del bassfishing da belly boat. Per maggiori informazioni: bellyboat@hotmail.it.

il primo trofeo, al lago Bellaria

SPILLO BIG TROUT

Il lago Bellaria alle porte di Milano, gestito dall’organizzazione Fialdini Fishing Area, ha ospitato l’8 ottobre scorso un piacevole raduno di una quarantina di concorrenti, che si sono presentati per aggiudicarsi il primo Trofeo ‘Spillo Big Trout’ all’insegna del catch and release. Maurizio Montagna, soprannominato ‘Spillo’, rappresenta a Milano, sul lago Maggiore e in Versilia, una direzione artistica dedicata agli eventi, in particolare con il nuovo progetto ‘natura & movida’, e in questa occasione è stato deciso di dedicargli un trofeo di pesca (vedi su Facebook Maurizio Montagna Spillo Art Director). La gara non è stata quindi impostata sul quantitativo di pesce, ma sulle catture più importanti. La giornata ha evidenziato sin dalle prime ore mattutine un bel sole limpido, che una volta iniziata la manifestazione ha determinato un clima gradevole coi suoi caldi raggi. Con quattro spostamenti di circa tre quarti d’ora, i lanciatori presenti hanno potuto sondare vari tratti di sponda opportunamente tabellata e numerata. Le trote più interessanti ai fini della compilazione della classifica finale venivano pesate dai commissari di settore direttamente nel guadino, per essere poi prontamente liberate con cura. Parecchie le abboccate perse, alcune anche per la rottura dei sottili finali effettuata da trote di grossa taglia… Al termine del tempo stabilito, questa la classifica dei primi dieci concorrenti: 1. Stefano Basso (2,230 kg), 2. Marco Fiorella (1,835 kg), 3. Cristian Calzati (1,750 kg), 4. Alessandro Cordopatre, 5. Nicola Basso, 6. Cosimo Pistillo, 7. Antonio Piontini, 8. Claudio Giulini Neri, 9. Davide Costa, 10. Marco Fortina. Ad essi sono andati vari premi (canne, mulinelli e artificiali) offerti da aziende e negozi di pesca. Un sentito ringraziamento va in tal senso alle aziende Fassa di Milano e Carson di Torino e ai negozi ‘Riva, tutto per la pesca’ di Rivolta d’Adda (CR), Emilio Todeschini di Rescaldina (MI), ‘Il Gabbiano Pesca’ di Milano, ‘Parachini Shop’ di Castelletto Ticino (NO). Non ultimo Marco Bersanetti, che ha offerto alcune esche di sua produzione. «La Pesca Mosca e Spinning» ha offerto un abbona-


notizie mento annuale ai primi tre classificati. Le esche che hanno prevalso, tutte munite di amo singolo privo di ardiglione, sono state ondulantini, piccolissimi crank (stile Area Trout) e classici rotantini dei nn. 2 e 3. Un ringraziamento va ai commissari di gara Giorgio Montagna, Vincenzo Pistillo, Giorgio Marchiori, Ennio Mantegazza, Andrea Roveda. E un grande applauso al pescatore Mosè Galimberti, di ben 94 anni, che ha partecipato alla manifestazione per tutta la durata del tempo e con tutti i cambi di settore previsti!

prima Associazione Italiana Guide Professionali di Pesca, AIGUPP, che verrà iscritta al MISE e avrà il compito di tutelare e raccogliere le guide di pesca che operano professionalmente in Italia, agendo come associazione di categoria. Grande entusiasmo è arrivato dai partecipanti, che a breve inizieranno a proporre uscite di pesca in fiume, in lago, in laguna e in mare, offrendo la possibilità di pescare a mosca, spinning e tenkara, ma anche con esche vive, traina, bolentino, surf casting e pesca dalla barca. A breve sarà disponibile il sito dell’associazione www.aigupp.it. Per ogni informazione è possibile contattare il direttore del corso alla mail amicidellebranchie@gmail.com.

torna l’appuntamento dedicato alla pesca urbana

ITALY STREET FISHING GAME Domenica 14 gennaio 2018, lungo le sponde del Canal Bianco nel centro cittadino di Adria (RO), si terrà la terza edizione dell’Italy Street Fishing Game, nel corso della quale cinquanta squadre formate da tre persone si sfideranno alla ricerca di perca, aspi e siluri. Si tratta di un even-

to con il quali gruppo organizzatore, Street Fishing Italia, celebra il tanto lavoro svolto per affermare in Italia questo nuovo modo di vivere la pesca. Fish where you are... Nelle prossime settimane aprirà l’iscrizione e potrete seguire tutte le news sul sito internet www.streetfishingitalia.it e sulla pagina ufficiale Facebook www.facebook.com/streetfishingitalia.

per la costituzione della prima associazione di guide professionali

1° CORSO AIGUPP A metà del mese di ottobre si è concluso il primo corso italiano per guide professionali di pesca, organizzato dall’APS Amici delle branchie di Venezia, nell’ambito dei progetti di sviluppo della pesca sportiva che la Regione del Veneto finanzia. L’idea è nata alcuni anni fa, grazie allo studio di fattibilità sulla creazione della figura professionale portato avanti dal direttore del corso Fabio Cavaletto. Il 23 settembre, alle 8 del mattino, tutti i partecipanti si sono ritrovati presso la sede di Informambiente a Padova, dove, per 32 ore, distribuite in due week end, hanno seguito le lezioni tenute dai formatori del Sestante di Venezia, società incaricata di gestire il corso formativo. Ventidue sono state alla fine le guide formate, provenienti non solo dal Veneto, ma anche da Friuli Venezia Giulia, Lazio, Valle d’Aosta e Austria. Tra le materie affrontate durante le giornate di corso vi sono stati il primo soccorso, la comunicazione, la legislazione nautica e alieutica, l’etica professionale e la legislazione turistica. Un focus particolare è stato posto sulla customer satisfaction, sulla programmazione delle battuta di pesca e sulla gestione della clientela. Il percorso intrapreso porterà, tra qualche mese, alla nascita della

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236) A partire da martedì 19 dicembre alle ore 21.30 Pesca (Sky canale 236) presenta Diario di una guida di pesca sportiva. Si tratta di quattro episodi, inediti e in prima visione, dedicati alla pesca in mare. Ci troveremo prima in Salento per un’avventura a seppie in autunno, dedicando grande attenzione alla scelta di esche, orari e batimetriche. In un’altra occasione è invece primavera, e la puntata è dedicata allo spinning offshore sulle mangianze, con catture di alletterati, tombarelli e piccoli tonni rossi di branco. Non manca un’esperienza da barca, sulla gloriosa ‘Jack Sparrow’, una barca da drifting che, grazie alla migliore elettronica attualmente sul mercato, ci conduce a grandi successi con i tonni rossi anche in presenza di profondità molto rilevanti. A chiudere il ciclo avremo un episodio ‘estivo’, col racconto di una battuta a bolentino costiero realizzato in un mare calmissimo e con un caldo torrido, alla ricerca di prai, scorfani e saraghi fasciati. Giovedì 7 dicembre alle ore 21 inizia Wild Fishing 2, la seconda stagione inedita di una serie dedicata esclusivamente alla pesca in mare. I nuovi episodi sono dedicati prevalentemente alle discipline di pesca dalla barca, avendo come obiettivo dentici, ricciole e alletterati, insidiati sia a slow pitching che a kabura. I nostri protagonisti si dedicheranno anche alla caccia ai cefalopodi con la pesca in verticale, utilizzando artificiali innovativi, e a occhiate, ricciole e spigole a spinning lungo scogliere e spiagge. Tutti gli episodi sono ambientati negli splendidi scenari del Salento. Venerdì 8 dicembre alle 21 è la volta di Con Bitti nel Golfo di Trieste, una nuova serie in prima visione che racconta le uscite di pesca di Fabrizio Rosso nella splendida e non facile cornice del golfo di Trieste. È in questo scenario che si andrà alla ricerca di spigole e di grosse lecce con la tecnica della traina e a caccia del grande tonno rosso pescando a drifting. Sconfineremo, poi, nelle bellissime acque croate alla ricerca di dentici sia dalla barca che dalla scogliera con la tecnica del rock fishing. A partire da domenica 10 dicembre alle ore 21 Pesca presenta A pesca con Walter 3, terza stagione, inedita e in prima visione, della serie in cui Walter Ferraro conduce lo spettatore con sé a pesca nelle acque di Liguria e Sardegna. Drifting, spinning dalla barca e traina sono solo alcune delle tecniche che il nostro Walter racconta con semplicità e chiarezza, rivelando trucchi e segreti che regaleranno magnifiche catture. Esperienze emozionanti e coinvolgenti, in dieci episodi che soddisferanno gli appassionati della pesca in mare. Domenica 24 dicembre alle 21.30, infine inizia SBAMMM!!!!. Si tratta degli episodi inediti e in prima visione del divertente programma dedicato alla pesca al siluro. Uno stile inconfondibile, a metà strada fra fumetto e reportage e gag divertenti per una serie amatissima dagli appassionati. La caccia al ‘mostro della cava’, la ricerca del siluro dal kayak e la ‘rivincita francese’ di Erica sono solo alcune delle vicende avvincenti di questa stagione da non perdere per chi vive la pesca in modo allegro e divertito.


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MOSCA e SPINNING

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notizie

a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it

pesca del luccio in provincia di Savona

RADUNO AL LAGO DI OSIGLIA Sabato 27 ottobre si è svolto il raduno dello Spinning Club Italia presso lo splendido lago di Osiglia in provincia di Savona, che ha visto la cospicua partecipazione delle sezioni di Lodi, Milano, Piacenza, Torino e ovviamente Savona. Visti i bassi livelli dell’invaso si è pescato da riva, a

La giornata, coadiuvata da uno splendido sole, si è svolta gradevolmente e già in mattinata sono arrivate le catture, sia da riva che da ciambelline; non sono mancati inseguimenti e slamate – ne sa qualcosa anche il nostro presidente Mario Narducci – e addirittura qualche ancoretta spezzata! Alle tredici tutti a tavola per una bella grigliata e tante chiacchiere per uno scambio, sempre positivo, di aneddoti ed esperienze. Il pomeriggio praticamente è volato via e, giunta la sera, dopo il ritrovo di rito e la promessa di ritrovarsi presto su queste o altre acque per pescare assieme, sono seguiti i commiati di rito. (Marco Bettalico)

un’importante iniziativa della sezione pavese parte un paio di barche calate con grande fatica e alcuni ciambelloni. La sessione era dedicata alla pesca del luccio, che in queste acque raggiunge dimensioni notevoli arrivando e superando volentieri i fatidici 100 cm. Oltre al luccio sono presenti altre specie pinnate quali persici reali, a nuvole, trote iridee, cavedani, carpe, scardole e pesce bianco in genere.

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PESCA SENZA BANDIERE Quando le persone e le associazioni si uniscono, quando ci sono la volontà e il piacere di percorrere insieme la stessa strada e quando, come


diceva un certo ‘Papa buono’, si cerca ciò che unisce e non ciò che divide, tutto riesce più facile. È il caso dell’iniziativa messa in atto a Pavia. L’accordo ormai noto tra la FIPSAS e lo Spinning Club Italia ha portato, pochi anni orsono, alla nomina di un certo numero di Istruttori Federali per lo Spinning a livello nazionale. Nello specifico, gli ottimi rapporti intessuti a livello locale tra la Sezione Provinciale Fipsas di Pavia, la sede pavese dello Spinning Club Italia e la realtà territoriale facente capo al locale Istruttore Federale, hanno già permesso lo svolgimento di diverse iniziative: corsi di pesca per bambini e ragazzi, compartecipazione a Giornate dello Sport per scolaresche e un progetto per la salvaguardia e la regolamentazione di una lanca del Ticino. A tutto ciò si aggiunge ora un corso di pesca, articolato in diverse lezioni, teoriche e pratiche, a vantaggio di una persona diversamente abile. L’INAIL stanzia dei fondi al fine di permettere a queste persone lo svolgimento di uno sport, e il nostro amico Massimo ha scelto la pesca. Le lezioni, a titolo gratuito, sono già iniziate sia a livello teorico che pratico. Che dire? Un’esperienza fantastica, che auspichiamo possa avere un seguito sempre più prolifico. Avanti così!

particolare attenzione su trota marmorata e luccio

NUOVA SEDE A TORINO Dall’incontro di cinque amici appassionati di pesca a spinning e di catch and release nasce a Torino una nuova sede dello Spinning Club Italia. In completo allineamento con le linee guida del direttivo nazionale è costituita principalmente per farsi parte attiva nella sensibilizzazione di istituzioni e comunità alla protezione dell’ittiofauna autoctona, con particolare riguardo alle specie considerate a forte rischio quali trota marmorata e luccio, e alla tutela dell’ambiente acquatico naturale. I soci fondatori di sede sono: Guglielmo Brizio (responsabile di sede), Luca Falcetti (segretario), Jacopo Ferrò, Bruno Ganora (consigliere) e Gianluigi Pregnolato (consigliere). Nel breve periodo il club avvierà contatti e colla-

borazioni con enti e altre associazioni locali per promuovere una pesca ‘intelligente’, rispettosa del pesce e dell’ambiente naturale, e avvierà attività volte a promuovere la pesca a spinning e l’ampliamento della compagine sociale. Per ulteriori informazioni o iscrizioni è possibile contattare Luca Falcetti, tel. 328/6426804 o e-mail luca.falce@gmail.com oppure Guglielmo Brizio e-mail guglielmo.brizio@gmail.com.


notizie

PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito. PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https://www.facebook.com/ groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni, pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi.

FLY FISHING MAGAZINE

amo jig danno ancora migliore affondamento all’artificiale, si riesce a dare al corpo una conicità unica e più pesante e anche la perlina slotted, anche se non di tanto, ha un peso maggiore delle classiche bead.

Fly Fishing Pill ...walking and walking... Video di Fernando Biondani (Nano) Camminare e camminare alla ricerca di luoghi e momenti magici...

PIPAM NEWSLETTER Nel notiziario, diffuso per posta elettronica con cadenza mensile, troverete notizie dal mondo di PIPAM, novità da parte degli inserzionisti, immagini e tanto altro. Per essere sempre aggiornati sulle novità nel mondo della pesca a mosca registratevi alla PIPAM NewsLetter: iscriversi è semplicissimo e gratuito: basta andare sulla home page di PIPAM, cliccare sul banner NewsLetter PIPAM e scrivere il proprio nickname e la propria email nel format che comparirà.

MOBILE APP DEL FORUM Finalmente disponibile gratuitamente la App per smartphone PIPAM Forum che permetterà agli utenti registrati di poter pubblicare da dove e quando vorranno foto e resoconti anche in tempo reale. Con quest’App potrete condividere sensazioni e competenze con estrema semplicità. Ad oggi su Android ma nel giro di pochi giorni sarà disponibile anche su IOS. Per scaricare l’applicazione entrate nel sito di PIPAM dove troverete le indicazioni. Nuova release della App sia su Andorid che su IOS!

PIPAM SUI SOCIAL Ricordiamo a tutti gli utenti del sito e a tutti coloro che sono interessati a entrare nel mondo di PIPAM la sua presenza su Facebook, Instagram, Vimeo e You tube. Per partecipare o vedere cliccate il social che preferite direttamente dalla home page di PIPAM.

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Pesca a mosca in Sri Lanka

Fly Fishing Idrijca - Slovenia Video di Fernando Biondani (Nano) Fiume Idrijca… un fiume che mi piace molto! Sarà per il suo sinuoso scorrere in una valle in cui sembra di tornare indietro nel tempo, sarà per il suo non regalare nulla e ti bastona con la stessa facilità con cui ti premia, sarà perché amo camminare sui suoi ciottoli di mille forme e dimensioni rischiando un bagno ad ogni passo... sarà… sarà....

Massimiliano ‘Mamo’ Perletti Un interessante resoconto di pesca a mosca in un lontano paese, lo Sri Lanka, sulle orme di un viaggio di trenta anni fa fatto da Piero Lumini per verificare l’effettiva presenza di trote e provare a pescarle a mosca.

I THREAD PIÙ SEGUITI

Branko Killer

L’evoluzione della pesca a ninfa Angelo ‘Angelo’ Piller L’evoluzione della pesca a ninfa: un confronto fra tecniche diverse, ovvero European Style Nymphing vs Strike Indicator, un interessante articolo di un grande professionista della pesca a mosca.

Paolo B. Nel thread si discute della costruzione e dell’uso di una micidiale mosca nata in Slovenia e risolutiva in molte occasioni.

La ninfa Sweet Lady

Le ninfe nella mia Fly box

Video di Diego Riggi (Dressing Italiano) La ninfa Sweet Lady è un montaggio Perdigones, con una variante però, cioè il montaggio su amo Jig. Per me montate su

Lillooo Il thread sta andando avanti nel forum da diverso tempo, ed è diventato un vero e proprio punto d’incontro di PAM appassio-


nati pescatori a ninfa. Molti spunti interessanti sia dal punto di vista delle tecnica e della costruzione.

ressantissimo molto seguito data la sua particolarità…

tricottero può fare la differenza. Se poi sapete anche come pescare con la ‘pupa’ di sedge, il gioco è fatto!

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI

Il boccone isolato Cesare Il thread nasce dalla seguente considerazione: «Leggendo ‘Pragliola’, pare che ‘i bocconi isolati’ costituiscano l’85% del cibo (‘sopra’) per i pesci». Da ciò è nata una discussione molto interessante, con vari contributi.

Ricordi del viaggio di pesca Gianfranco Baudone (Gi.Bi) Autunno è tempo di ricordi estivi: sole di mezzanotte sul lago in Lapponia. Pesca al luccio a mosca Gianfranco Baudone (Gi.Bi) Si apre uno dei periodi più belli per la mosca al luccio… siamo pronti?

Passione legno

Ottobre: tempo di tricotteri!

tups52 Si parla di impugnature di canne non in sughero bensì fatte di legno: un thread inte-

Angelo Piller (Angelo) Che sia il Sesia, l’Adda in Valtellina o il Piave... è un mese in cui una bella imitazione di

Aktiv Hotel GArGAntini

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ITINERARIO MOSCA

SOUTH LAPLAND

Saxnäs e Klimpfjäll

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PIETRO BRUNELLI [pietrobrunelli@hotmail.it]

gni viaggio, per quanto possa essere stato organizzato nei minimi dettagli, può presentare elementi inattesi, regalare sorprese più o meno interessanti e mantenere lati misteriosi che sarebbe stato impensabile ponderare con anticipo. La ponderazione appunto, come arte del contenimento degli imprevisti, è una dote certamente propria a chi ama, come noi pescatori a mosca, un avventuroso e diretto contatto con la natura e l’ambiente, si sa, in continua mutazione e cambiamento. Ho frequentemente notato che più l’attesa della meta si fa lunga, più si carica di indeterminazione, di una progressiva e fragile aspettativa che spetterebbe – in parte a noi, in parte al misterioso agente dei mutamenti – saper attendere o disattendere. Questo articolo racconta

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qualcosa in più di un itinerario e non vuole suggerire, se non ai veri appassionati, di provare a emularlo tale e quale; tenterà semmai di illustrare come un luogo magnifico per la pesca a mosca possa essere raggiunto e vissuto in una maniera anche più lenta e selvaggia del solito, senza nulla togliere alla sua pura bellezza. L’idea originaria era quella di raggiungere la Lapponia svedese, la cosiddetta South Lapland, che dalla regione di Vilhelmina si estende a nord, e a ovest verso la Norvegia: una porzione di territorio lappone meno frequentata da resoconti e reportage di pesca, ma certamente un territorio unico e secondo a nessun altro per le bellezze naturali presenti. La regione di Klimpfjäll ospita alcune delle più abbondanti popolazioni di salmerini artici naturali, che qui risiede nei fiumi e laghi d’alta quota. Nonostante questo, come racconta Tho-


mas, una guida locale Sami, esse sono minacciate oggi dall’innalzamento dello zero termico in quota, che apporta severi mutamenti al vertice della catena alimentare, favorendo la trota rispetto al salmerino stesso. La generale e massiccia presenza di pesci di qualità, tuttavia, testimonia ancora un patrimonio naturale di inestimabile valore. La destinazione sarebbe stata Saxnäs, un piccolo villaggio posto su una fettuccia di terra fra i due meravigliosi bacini del Kultsjön e dello Stensjön: un paradiso battuto dal vento e circondato da acque cristalline e foreste. L’unica cosa che separava realmente dalla meta erano i 3800 km, da percorrere guidando, nel mio caso un furgone. Chi desidera recarsi in maniera diretta nella regione – diciamo senza altre tappe nel mezzo – avrà la possibilità di atterrare all’aeroporto di Vilhelmina, che è ben collegato con Stoccolma e dove le maggiori compagnie aeree volano senza problemi. Da Vilhelmina stessa sono sufficienti un paio d’ore di guida – numerosi gli autonoleggi in loco – per raggiungere Saxnäs.

Fiskecentrum Saxnäs La maggiore struttura – potremmo definirla oggi una vera e propria istituzione locale – legata alla pesca sportiva e alle attività outdoor di Saxnäs è certamente il Fiskecentrum, uno dei più attivi, longevi e professionali di tutta la Svezia. All’interno dell’area della struttura trovano posto alloggi, cabine, cucine, asciugatoio, fly shop, servizio guide, attrezzature da outdoor e soprattutto la disponibilità di permessi di pesca per tutta la zona: public, private e special waters. Il Fiskecentrum si trova in una posizione fantastica, sostanzialmente al centro della vasta area pescabile, che parte a nord dal confine con la Norvegia, include le aree montane circostanti e si estende a sud per una trentina di chilometri, lungo tutta l’asta del fiume Kultsjoan, includendone svariati affluenti o fiumi secondari. Una delle risposte più importanti che sapranno darvi al Fiskecentrum sarà quella riguardante il ‘cosa volete pescare e come’, ma anche in che tipo di acque farlo, e starà

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TECNICA MOSCA E SPINNING

HUCHO HUCHO one step ahead 28 •

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Gli spot di caccia più frequentati dagli Hucho sono i fine buca e le correntine con la presenza di massi in acqua.

ALESSANDRO GALLETTI [ alessandro.galletti@email.it ] fOTO DI NOmAD by fATE E SANDRO mEDIANI

Un Hucho catturato a inizio stagione, con condizioni di acqua velata, sul fiume Pielach in Austria.

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sattamente un anno fa ebbi il piacere di pubblicare su questa rivista un articolo introduttivo sul pesce che più mi affascina e mi stimola come pescatore: l’Hucho Hucho (sul n. 6/2016, scaricabile gratuitamente dal sito della rivista). È giunto ora il momento di fare un passo in avanti, di addentrarci nel tema, parlando in maniera più approfondita delle sue abitudini comportamentali e di come pescarlo. Nel precedente articolo scrissi che gli Hucho trascorrono il 95% del loro tempo in tana e il restante 5% in caccia. Ero certo che Hucho fuori dalla tana significasse necessariamente pesce in caccia. Mi sbagliavo. Oggi preferisco suddividere così il loro tempo: 90% tana, 5% riposo, 5% caccia. Ciò che tempo fa non comprendevo era che quando si trovano al di fuori della tana non necessariamente sono in piena attività alimentare. Quando li vedo fermi dietro a un masso, immobili, o appoggiati sul fondo di una buca li considero a ‘riposo’. In questa fase non cacciano, semplicemente si preparano a farlo oppure stanno digerendo. In modalità ‘riposo’, se qualcosa li attira (ad esempio la nostra esca), si comportano da follower: seguono l’esca, spesso col muso a un centimetro da essa, difficilmente la attaccano. È il 5% del tempo che trascorrono cacciando sul quale dobbiamo focalizzarci. 6/2017

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ASPIO: strategie di pesca da riva

GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscalinet.it ]

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li articoli sull’aspio prendono generalmente in considerazione la pesca da natante sul Po (come ad esempio nel caso del mio Aspi dalla barca sul n. 4/2010, scaricabile ora gratuitamente nell’apposita sezione del sito della rivista). Si tratta di uno spinning certamente proficuo, ma agevolato non poco dalla possibilità di scorazzare sul grande fiume padano in lungo e in largo, raggiungendo comodamente i vari punti caldi, generalmente generati da prismate dove l’amico alloctono ama celarsi per attaccare ogni incauta preda passi nei suoi pressi. In questo articolo vorrei invece parlare della pesca dell’aspio da riva, cercando di capire come individuare le zone migliori in base alle stagioni e ai livelli del fiume. L’aspio, predatore proveniente dall’Est europeo, ha cominciato a far sentire timidamente la sua presenza sul Po agli inizi del 2000, con individui che raggiungevano raramente i seisette etti di media ma che poi, espandendosi a macchia d’olio anche in affluenti e immissari del fiume maggiore, si sono acclimatati perfettamente, tanto che oggi pesci di 5-6 chilogrammi non rappresentano un’eccezione. A fare le spese della sua voracità sono stati cavedani, barbetti e altra minutaglia autoctona, prede naturalmente anche di lucioperca, siluri ecc. Gli appassionati spinningofili del nord Italia, presa visione dei mutati equilibri, hanno maturato la consapevolezza

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della necessità di una pesca nuova, visto che l’aspio a spinning determina un divertimento indiscutibile e che in giornate di gloria si possono ottenere diversi strike, con pesci di tutto rispetto. L’abboccata in corrente con l’artificiale è netta e violenta; forse la difesa del pesce dopo le prime virate ammortizzate con l’azione progressiva della canna diviene meno emozionante, ma è pur sempre motivo di uscite mirate in differenti periodi dell’anno. D’altronde parecchi miei affezionati lettori, lanciatori che abitano al centro e al sud d’Italia, mi chiedono da tempo di scrivere qualcosa sulla pesca da riva dell’aspio: non essendo esperti frequentatori del Po, per svolgere qualche battuta finalizzata su questo predatore desiderano qualche dritta per giungere non troppo sprovvisti sulle rive del fiume.

postazioni Mentre con l’ausilio della barca, scendendo lentamente trasportati dal flusso correntizio, la pesca si svolge di norma a ridosso di prismate o rive ripariali effettuando lanci non eccessivamente lunghi ma ben calibrati, da riva tutto cambia. La sponda che sceglierete da sondare nella speranza di trovare attivi e presenti gli aspi in caccia, anche per i tratti spesso fangosi che contraddistinguono il Po nel suo corso, non


L’autore con un aspio da record del Po, catturato a novembre scorso da riva in condizioni di acque particolarmente basse per la siccità autunnale. L’attrezzatura è quella citata nel testo: Carson Unique Specialist da 9’ (2,70 m) e Shimano Stradic C14 taglia 4000.

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8 mosche con la 1

PELLE DI SOGLIOLA STELIO DI MANNO [steliodima@gmail.com]

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fOTO DI ruggErO DI MANNO

ualche tempo fa, nello sfogliare un vecchio numero di questa rivista, ho trovato un articolo di Branko Gaˇsparin (titolare della riserva Vila Noblesa a Most Na Soˇci in Slovenia, alla confluenza fra Soˇca e Idrijca, nonché grandissimo costruttore di mosche artificiali), nel quale si parlava di un particolare materiale per la realizzazione di ninfe: la pelle di pesce (o di mollusco) essiccata. Non ricordavo l’articolo e la lettura ha generato subito un forte interesse, che è sfociato nella costruzione di diverse tipologie di mosche artificiali per acqua dolce e salata… Il procedimento per conciare la pelle del pesce è il seguente. Prendendo ad esempio la sogliola, la si spella e si mette ad essiccare la pelle distesa su una superficie piana di legno o cartone per una settimana. Si procede poi ribagnando la pelle secca e grattandola contropelo, in modo da eliminare le ‘palline’ o ‘squamette’ presenti, fino a farla diventare, al termine dell’operazione, come una sorta di pergamena o di cartapecora color avorio. A questo punto si procede a tagliarla alla dimensione voluta. Con la pelle di altri pesci il procedimento può parzialmente cambiare. Quella di totano, per esempio, una volta essiccata non necessita di altre manipolazioni. Quanto alla costruzione, si realizzano prima dei sottocorpi colorati con lana o poly, quindi si avvolge il tutto con la pel-

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le: il risultato è che l’artificiale sembra appiccicaticcio e trasparente. Fra i vantaggi di questo materiale, oltre alla facile reperibilità, c’è quello di aggiungere l’odore del pesce all’imitazione, scatenando l’istinto predatorio. Le mosche devono essere costruite sempre con il materiale bagnato, stando ben attenti a non stringere troppo, perché la pelle, asciugandosi, si restringe, mentre in acqua si rigonfia.

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1. Mullet

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• amo: Partridge Attitude n. 2 • codina: pelle di sogliola sagomata a forbici + fibre gialle di opossum • pancia: Senyo laser dubbing bianco e rosa • dorso: Senyo laser grigio barrato a pennarello • occhi: jungle cock Imitazione di pesce foraggio, testata sia in acqua dolce con trote e bass che in mare, dove risulta molto gradita a spigole e leccette.

2. Camolotto • amo: Partridge grub • corpo: filo di piombo + lana gialla, ricoperta da una strisciolina di pelle di sogliola • ribbing: gallo in raschietto • antenne: camoscio

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Mosca da usare in particolare nelle buche profonde per i temoli.

3. Ninfa di May fly • amo: Partridge grub n. 10 • coda: pelle di sogliola + fibre gialle di coniglio • tracheobranchie: coda di vitello • zampette: pernice grigia • sacca alare: fagiano + colla uv Alcune fibre di nutria sui fianchi. Da usare con coda affondante.

4. Ninfa di stone fly • amo: Partridge da streamer n. 8 • cerci: due quill di tacchino • corpo: filo di piombo + lana gialla, ricoperta da pelle di sogliola • zampette: dubbing di arctic fur naturale + piuma di gallina brahma • testa: tungsteno Ninfa molto pesante, da usare nei correntoni.

5. Ninfa di superficie • amo: Partridge grub n. 12 • codina e sottocorpo: poly verde • corpo: pelle di sogliola • antenne: nutria Una semplice ninfetta di superficie.

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CANYON FISHING

MARCO BORRI [marco.borri@fastwebnet.it ]

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a pesca sportiva, dal mio punto di vista, va intesa come un’avventura che impegna l’uomo in attimi adrenalinici che possano rigenerarlo psicofisicamente. Ha detto Matteo De Falco: «avventura è non sapere cosa ti aspetta, è aver voglia di andare un po’ più in là e scoprire qualcosa che non conosciamo. Non servono coccodrilli e giungle, non serve aver preso un aereo e aver viaggiato per ore. L’ignoto e la scoperta possono essere dietro casa, in quel torrente che abbiamo visto mille volte, ma che non abbiamo mai davvero vissuto come meritava…». Spesso e volentieri il pescatore vive la sua avventura ancor prima di affrontarla: nella sua mente, nei suoi sogni; immagina luoghi, buche, raschi, correntini, attacchi e inseguimenti sull’artificiale dei predatori pinnati nella speranza di realizzare i suoi sogni, assaporando anzitempo i momenti di pesca che verranno. Questo forte bisogno di avventura a contatto con la natura mi ha spinto, insieme ai miei fratelli Daniele e Fabrizio e all’amico Andrea Parravicini, a ‘brevettare’ nel 2012 una nuova tecnica di pesca, il canyon fishing, disciplina presentata nel 2015 su Sky nel programma «Passione Artificiale» con Matteo De Falco e con il suo abile operatore video Gabriele Di Vita, che sono stati i primi a sperimentarne la particolarità. Nel presentarlo ai lettori di questa rivista, farò uso fra l’altro di concetti e brani di un testo che abbiamo scritto sull’argomento: Manuale del Canyon Fishing, di F. Borri, M. Borri, A. Parravicini, edito da Calzetti&Mariucci nel 2016.

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la tecnica La tecnica, nell’espressione più classica, consiste nel risalire o discendere un torrente con un natante e/o guadarlo tramite l’ausilio di corde, pagaia, ancoraggi e soste per agevolare il recupero dei materiali e dei compagni. In questo modo è possibile pescare in luoghi difficilmente raggiungibili, spesso veri e propri ‘canyon’ – ovvero spaccature della terra a volte strette e ripide, scavate in milioni di anni dall’erosione dell’acqua e del ghiaccio –, alla ricerca di salmonidi a spinning. L’azione di pesca, sulla carta, avviene in modo semplice, ma prima di iniziare bisogna raggiungere il punto di partenza, o punto base dell’orrido, e per farlo occorre prestare molta attenzione. Una volta raggiunto il punto base (PB), si gonfia il gommone e si prepara tutto il materiale per la pesca e la sua sicurezza. Dove non è possibile guadare o superare gli ostacoli arrampicando o costeggiando i crinali, si attraversa il ripido torrente con il gommone. Considerando un gruppo di quattro persone, il primo pescatore (‘canyon fisher’) vi sale e, contrastando la corrente o sfruttandola, raggiunge un punto comodo per allestire la prima sosta (P1), adoperando se necessario cordini e moschettoni, sfruttando alberi e rocce. Una volta in sicurezza, si lega una cima al gommone che verrà recuperato dalla cima opposta, precedentemente legata dai compagni rimasti al PB. Tutti i pescatori con il medesimo procedimento vengono recuperati dal ‘pescatore pioniere’, ritrovandosi tutti al P1-


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Skirmjan rodS Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale.


FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT

A scelta fra: • moLiX BruGaS + moLiX Pike SHad 5.5” (spinning) • StonFo BoBteC 1 - art. 674 (mosca) moLiX BruGaS • sinking • 8,5 cm (3.3/8 in) • 20 g (3/4 oz) • colore: real sarda Il Brugas è un artificiale compatto e affondante, che si lancia come un proiettile, caratterizzato dall’eccellente combinazione tra elevate prestazioni, dimensioni contenute e balistica. L’accurato bilanciamento dei pesi, il disegno ‘flat’ e l’azione oscillante che sviluppa in caduta gli consentono di lavorare con disinvoltura anche in condizioni atmosferiche difficili, con vento, forti correnti, schiuma e risacca. Le sue prede abituali sono spigole, serra e lecce in mare, black bass, lucci e lucioperca in acqua dolce. Molti pescatori, approfittando della potente armatura passante e della qualità costruttiva, l’hanno adottato anche per pescare i tonni. moLiX Pike SHad 5.5” • 14 cm (5.5 in) • 35 g (1.1/4 oz) • deep range: 50 -150 cm • colore: carpa Soft swimbait snodata per la ricerca dei grandi lucci che stazionano più profondi, dove jerkbait e spinnerbait non arrivano e dove una soft bait tradizionale faticherebbe a essere adescante. Le vibrazioni ad alta frequenza prodotte dalla pala inserita sotto la pancia richiamano i pesci che si trovano a distanza anche in acque torbide. La posizione dell’anello in testa ne consente l’utilizzo efficace anche in verticale. Il pescatore può sperimentare la propria fantasia con varie montature, dalla classica pesca con la testa piombata alla presentazione spiombata. È realizzata con una nuova miscela che la rende robusta e resistente. StonFo BoBteC 1 (art. 674) Bobinatore in acciaio inox, con tensionamento del filo regolabile tramite un cursore che permette il rapido cambio della bobina. Il tubetto scorrifilo ha alla sua estremità una boccola in acciaio temprato resistentissima all’usura e agli urti. Bobtec 1 è perfettamente bilanciato durante la rotazione e risulta ideale nella realizzazione di dubbing in asola, creata dividendo il filo.


show room Da qualche anno, nelle acque interne da riva, la tendenza è quella di cercare canne con azioni rapide, capaci di ferrare grossi pesci anche a grandi distanze, ma con azioni paraboliche, che spesso, rispetto alle sorelle più rigide, consentono di avere un grosso vantaggio nel combattere un pesce, diminuendo notevolmente il numero di slamate. Purtroppo, però, il mercato non offriva molto a chi cercava questo genere di canna e i pescatori si sono spesso arrangiati o accontentati con altri attrezzi. Dal 2018 Sportex metterà sul mercato la nuova serie Curve Spin, studiata esattamente per accontentare questa incalzante richiesta. Grazie al carbonio alto modulo di elevata qualità, unito a resine all’avanguardia, la casa tedesca è riuscita a creare una serie di fusti sottilissimi e leggerissimi ma capaci di sprigionare un’incredibile forza e rapidità, perfetti per lanciare qualsiasi genere di esca a lunghissima distanza e combattere pesci anche di grossa mole. Una canna di cui faranno sicuramente tesoro gli amanti della pesca alla trota di fondovalle ma anche chi ama pescare gli aspi in fiumi di grossa portata. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

zienda in pochi anni ha conquistato un’ampia fascia di mercato proponendosi anche in USA e Giappone con notevole successo. X1 è la nuova creazione dell’ambiziosa azienda, progettata appositamente per offrire un attrezzo moderno, estremamente ricercato nei dettagli e nelle finiture, a un prezzo incredibile. Per consentire a tutti gli appassionati di utilizzare una canna dalle prestazioni superiori a un costo decisamente abbordabile. Il fusto è realizzato in carbonio alto modulo IM24T prodotto con la tecnologia MLS (Multi Layer Structure), un particolare processo produttivo che assembla fibre di carbonio di vario modulo in diverse direzioni per ottenere un’azione extra fast, aumentando potenza e resistenza alla torsione della canna e riducendo contemporaneamente il peso complessivo. Ideale per coloro che ricercano una canna particolarmente reattiva con vetta sensibile. L’impugnatura è realizzata in EVA di ottima qualità: corta per facilitare l’azione di pesca ma allo stesso tempo confortevole sul portamulinello per assicurare una presa comoda e sicura. Il portamulinello in grafite, rinforzato, ha chiusura a vite posteriore. Anelli con profilo K e pietra SIC. Sulla vetta una serie di anelli micro permette il perfetto allineamento della lenza per garantire lanci precisi e a lunga gittata. Favorite è un marchio distribuito in esclusiva da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

con la mosca in mare

specifica per l’Area Fishing

GREYS GR70 SALT

MOLIX SKIRMJAN EVO MSE-AF-642L

Il fly fishing marino sta conquistando spazi sempre più ampi nel nostro paese e anche nei mesi più freddi diventa frequente vedere appassionati alla ricerca di pesci sportivi come la spigola, che meritano di essere insidiati sia dalla costa che dalla barca. Il marchio Greys rappresenta al meglio la produzione di attrezzature studiate per la pesca a mosca; nate in UK, le canne Greys sono ormai diffuse su scala planetaria. La GR70 Salt è una versione ‘marina’ della nota gamma di canne GR70. Si tratta di attrezzi frutto della tecnologia più recente: i fusti Powerlux in carbonio alto modulo offrono un incredibile rapporto robustezza/peso. Anche

Una canna da Area Fishing ad alte prestazioni, nata per l’utilizzo durante le partenze di gara o in tutti quei momenti in cui l’attività delle trote è davvero frenetica. Un attrezzo estremamente rapido e volutamente ‘attivo’ nella risposta del cimino, caratterizzato una schiena rigida che

una canna con azione rapida e parabolica

SPORTEX CURVE SPIN

garantisce la potenza necessaria per portare velocemente la preda a guadino e permettere di tornare subito in pesca, senza perdere secondi preziosi. Il grezzo, realizzato con una buona conicità, rende ideale questa canna oltre che con i classici spoon da Area anche per l’utilizzo di piccoli minnow e jerkbait dedicati a questa disciplina. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

canna, mulinello, coda e tubo la tenuta agli stress meccanici di queste canne è ormai leggendaria: sia che peschiate tarpon in Florida o trote di mare in Danimarca, offrono tutto il necessario per catturare il pesce della vita. Il loro ingombro ridotto ne fa inoltre attrezzi da viaggio perfetti. Il meglio della componentistica è stato selezionato per assemblare questi superbi attrezzi: l’impugnatura è in sughero AAA prima scelta e il portamulinello è diviso in due parti con distanziale in fibra di carbonio. La gamma comprende cinque modelli in quattro pezzi. Tutta la produzione Greys è distribuita per l’Italia da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com.

prestazione superiori a un prezzo vantaggioso

CANNA FAVORITE X1 Quando il marchio Favorite si è affacciato per la prima volta sul mercato europeo nessuno poteva aspettarsi un tale successo planetario. L’a-

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REDINGTON CROSSWATER COMBO La nuova Crosswater è una canna ad azione medio-veloce, ideale per il pescatore a mosca che inizia o per chi ha bisogno di un backup. I modelli in quattro pezzi offrono flessibilità per il pescatore in viaggio. La combinazione comprende:


• canna Crosswater; • mulinello Crosswater pre-spoolizzato con coda di topo RIO Mainstream® WF; • tubo a cordura e fodero in tessuto. Garanzia limitata di un anno, prezzo 164 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

disponibile il nuovo modello, migliorato in ogni sua parte

DAIWA BALLISTIC LT Capostipite del nuovo concetto Light & Tough – Leggero e Resistente – il nuovo Ballistic è migliorato in ogni minima parte. Il corpo in zaion abbinato al rotore costruito con il super materiale DS5, più leggero e rigido della grafite, rende la rotazione fluida e precisa, minimizzando le oscillazioni. La ruota comando Tough Digigear di nuova concezione, prodotta in alluminio, ne migliora la resistenza del 150%. Infine il dato più sconcertante: il nuovo Ballistic pesa ben 65 g in meno del suo predecessore. Com’è possibile tutto questo? Grazie al design super compatto del corpo, al rivoluzionario materiale DS5 e alla nuova bobina Air Spool. A completare il pacchetto tecnologico di questo gioiello la tecnologia Magsealed a protezione del corpo del mulinello, la frizione micrometrica ATD (Automatic Tournament Drag) e ben 7 cuscinetti a sfera di cui uno CRBB anticorrosione. Caratteristiche tecniche: • corpo super compatto in zaion; • rotore Air Rotor DS5 (esclusivo Daiwa); • ruota comando Tough Digigear in alluminio; • bobina Air Spool in alluminio; • tecnologia Magsealed a protezione del corpo; • frizione ATD; • archetto Air Bail; • 7 cuscinetti di cui 1 CRBB; • manovella super leggera in alluminio; • rullino guidafilo Twist Buster II; • Cross Wrap. rapp. cuscinetti peso freno modello capacità bobina recup. a sfera (g) (kg) 17BAL1000D 17BAL2000D 17BAL2500D 17BAL2500DXH 17BAL3000DCXH 17BAL3000DC 17BAL4000DC 17BAL5000DC 17BAL6000D

150 m Ø 0.20 mm 150 m Ø 0.20 mm 150 m Ø 0.28 mm 150 m Ø 0.28 mm 150 m Ø 0.33 mm 150 m Ø 0.33 mm 150 m Ø 0.37 mm 150 m Ø 0.40 mm 150 m Ø 0.43 mm

5,2:1 5,2:1 5,3:1 6,2:1 6,2:1 5,3:1 5,2:1 5,2:1 5,1:1

7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB 7 + 1 CRBB

165 165 180 180 185 185 225 230 315

5 5 10 10 10 10 12 12 12

Troverete i mulinelli Ballistic LT nei migliori negozi, a partire da € 239 al pubblico. Per ulteriori informazioni: Daiwa Italy, www.daiwaitaly.it, info @daiwaitaly.it.

con spool concava

SAGE SPECTRUM Costruito dopo la popolare serie 4200, lo Spectrum è un mulinello True Large arbor. Dotato di spool concava, che garantisce un’ottimale capa-

cità per l’ottima capienza e gestione della coda e del backing, lo Spectrum è leggero, estremamente duraturo e ricco di funzionalità tipiche di mulinelli di prezzo più elevato. Caratteristiche: • SCS Drag - frizione in carbonio SCS; • One Revolution Drag Knob: frizione numerata per il setting perfetto; • large arbor per il recupero perfetto e veloce; • bobina concava per massima capienza e rigidità; • pomello in alluminio lavorato dal pieno; • convertibile da destro a sinistro; • portamulinello in neoprene Ballisitn con lobo ricamato Sage; • costruito in alluminio areospaziale 6061-T6; • forgiato a freddo per la massima durezza; • resistente alla corrosione, anche per la pesca in mare. Lo Spectrum è disponibile in quattro modelli – 3-4, 5-6, 7-8, 9-10 – e nei colori Black, Platinum, Lime, Blaze. Prezzo da 249 a 299 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

tuttofare a un super prezzo

MITCHELL AVOCET RZT La casa francese Mitchell ha un passato glorioso: chi può vantare decadi di esperienza peschereccia ricorderà senz’altro i longevi Mitchell serie 300 e 400, che hanno fatto grandi tutte le tecniche più praticate nel nostro paese, dallo spinning alla passata. Altrettanto duratura è la serie degli Avocet RZT FD, mulinelli di classe medio-economica che si adattano a qualsiasi tecnica di pesca; anzi, possiamo ben dire che nella produzione Mitchell questa serie è senza dubbio la più ampia e completa. Possiamo infatti impiegare questi mulinelli per lo spinning ultralight (compresa la ormai arcinota trout area game) col modello 500 FD, o allo spinning pesante col modello 8000 FD, per la ricerca di lucci e siluri. La serie Avocet RZT adotta il famoso rotore Halo, già utilizzato da Mitchell per i mulinelli di classe superiore, dalla linea avvolgente, robusto nella struttura e che nel funzionamento elimina fastidiosi dondolii senza dover ricorrere a pesanti bilanciature. Altro punto di forza è la frizione, molto dolce e progressiva grazie anche ai feltri ingrassati che ne compongono il meccanismo, un vero alleato quando si usano monofili sottili. Sette cuscinetti a sfere sono piazzati nei punti soggetti a maggiore stress meccanico, mentre un cuscinetto a rulli assicura il funzionamento dell’antiritorno. Il pomello della manovella è in EVA, piacevole al tatto ma resistente alle sollecitazioni. Le bobine fornite sono tutte in alluminio anodizzato, un vantaggio che consente di usare questi Mitchell anche in

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show room mare. La gamma, come si è detto, comprende ben sei modelli, dal più piccolo pesante solo 183 g al più grande, del peso di 558 g. Mitchell è distribuita da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com, www.mitchell-fishing.it.

un mulinello dedicato alla Trout Area

FAVORITE ARENA Tanto atteso e ora finalmente disponibile, il nuovo mulinello di casa Favorite, espressamente studiato per la tecnica Trout AREA si chiama Arena come la ormai celebre serie di canne. Bellissimo da vedere, è un concentrato di tecnologia e cura del design, il tutto a un prezzo stupefacente. La misura 2000 pesa solamente 180 g ed è dotata di 10+1 cuscinetti a sfera, con una frizione di ben 9 lb. La perfetta espulsione del filo in fase di lancio, la scorrevolezza e la precisione durante l’imbobinamento fanno di questo mulinello un prodotto al vertice della sua categoria. Il corpo e il rotore sono realizzati in carbonio alto modulo Airlite, che dona leggerezza ed alta resistenza. Il rapporto di recupero è di 5.2:1. Il pomellino ha una fluidità e un look fantastico. Manetta in acciaio inossidabile. Trattamento in nitruro di silicio per il guidafilo e per il bordo della bobina. La bobina con profilo Match è in grado di caricare 200 m di PE 2. Che aggiungere di più? Un vero gioiello, assolutamente da provare! Tutti i prodotti Favorite sono distribuiti in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

to pare il mercato gli ha dato ragione. Il successo riscontrato in tutta Europa dalle canne XO ha così spinto la casa finlandese a sviluppare un nuovo bellissimo mulinello dal design esclusivo con profilo large arbour ultra leggero (la misura 3/4 pesa solo 63 g), realizzato in alluminio anodizzato di altissima qualità. Il punto di forza di questo mulinello è nella frizione a dischi, testata con successo in ogni condizione di pesca. Bobina ultra leggere con ottima capacità. Disponibile in tre versioni (3/4, 4/6, 7/8). Tutti i prodotti Vision sono importati in esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@ oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

con un’innovativa, sensibilissima frizione

MULINELLI CHEEKY LIMITLESS Sono finalmente usciti i nuovi mulinelli Cheeky Limitless. Più leggeri e più robusti, mantengono il tipico look moderno che da sempre contraddistingue i mulinelli Cheeky. Tutti i Limitless sono dotati di un’innova-

tiva e sensibilissima frizione (GDS Gasket Drag System), ovviamente del tutto stagna e adatta a ‘lavorare’ ovunque: acqua salata, sabbia e polvere non rappresentano un problema. Sono mulinelli costruiti utilizzando alluminio aerospaziale, distribuito in uno spessore non uniforme, in modo che possano svolgere senza problemi combattimenti ‘al limite’, ma al contempo risultare tra i più leggeri della loro categoria. La bobina ‘super large arbor’ consente una velocità di recupero superiore rispetto alla media di altri mulinelli presenti sul mercato. Sono disponibili per code che vanno dalla #2 fino alla #16. I mulinelli Cheeky Limitless sono acquistabili presso Flyfishdolomiti, il negozio di Angelo Piller in Via Manzago 27 a Tai di Cadore (BL) o direttamente presso lo shop on line www.flyfishdolomiti.com. Tel. 328/9682924.

leggerissimo e dall’ottima frizione a dischi

MULINELLO VISION XO Il marchio Vision, a partire dalla scorsa stagione, ha intrapreso l’ambizioso successo di lanciare sul mercato una collezione di prodotti di altissima qualità realizzati con materiali e tecnologie all’avanguardia e a quan-

per le situazioni più gravose

SAGE SPECTRUM MAX I nuovi mulinelli Spectrum Max offrono una frizione sofisticata ad alte prestazioni, affiancata a una struttura leggera e resistente. Il rivoluzionario pomello della frizione permette un rapido e preciso aggiustamen-

to, dando la possibilità di percepire la potenza e la precisione che ci si aspetterebbe da una grande frizione tradizionale, senza percepirne né peso né volume. Interamente composti da alluminio aerospaziale 6061T6, sono stati forgiati e temperati per ottenere maggiore forza e rigi-


dità, rendendoli ideali per le situazioni più gravose. Sono anodizzati per aumentarne protezione superficiale e resistenza alla corrosione. Caratteristiche: • frizione SCS; • rivoluzionario pomello della frizione numerata con settaggio a scatti; • bobina large arbour per un recupero veloce della coda; • bobina concava per una migliore resistenza e capacità; • impugnatura ergonomica; • facilmente convertibile per il recupero a destra e a sinistra; • custodia per il mulinello in neoprene e nylon balistico; • interamente realizzato in alluminio aerospaziale. I mulinelli Spectrum Max sono disponibili in quattro misure – 5/6, 6/7, 8/9, 9/10 – e nei colori Cobalt, Starlth (nero), Squid Ink (bicolore - blu nero/silver), Silver. Prezzo: da 499 a 499 euro. Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.

nuovo modello, con bobina da 35.5 mm

QUANTUM SMOKE S3 La nuova generazione di mulinelli da casting by Quantum sbarca in Europa. Mentre gran parte dell’offerta propone mulinelli di dimensioni ridotte con bobine poco capienti, Quantum propone i nuovi Smoke S3 con bobina da 35.5 mm racchiusa in un corpo compatto. Massima capacità della bobina (138 m / 0.35), migliori potenzialità di lancio e miglior recupero per giro di manovella. I nuovi S3 si avvalgono anche del nuovo freno centrifugo ACS 4.0™, un concentrato di tecnologia ancor più leggero rispetto ai precedenti sistemi cast control, ma ancor più performante, in grado di gestire lanci a lunga distanza senza alcun problema riguardo al filo in bobina. Testato e approvato da KVD in persona. Sul perno della manovella, i nuovi Smoke S3 riportano una ghiera numerata che permette di memorizzare il tipo di filo montato sul mulinello. Un piccolo accessorio estremamente utile per riconoscere facilmente i vari assetti di pesca della propria batteria di mulinelli. Tutti i prodotti Quantum sono distribuiti esclusiva per l’Italia dalla Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), telefono 0331/382420, fax 0331/381063, www. oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live, info@ oldcaptain.it.

nuove code, dall’alto rapporto qualità/prezzo

CROWN FLY LINES Crown, conosciuta tra i pescatori italiani per i suoi prodotti dall’elevato rapporto qualità/prezzo, ha voluto utilizzare le sue capacità per realizzare una serie di fly line che rispecchiasse la politica dell’azienda. Sono nate così Aero Pro e Ultimate, le due serie di code capaci di accontentare tanto il principiante quanto il pescatore più esperto, nella quasi totalità delle condizioni di pesca dei fly angler italiani. Aero Pro è la linea più economica e comprende una coda All Purpose, galleggiante e di colore avorio, DT e WF lunga 90’ disponibile dalla misura 3 alla 8, poi una serie Intermediate e una Sinking, lunghe 90’ e disponibili in due gradi di affondamento diversi, perfette per la pesca in laghetto durante la stagione invernale o in fiumi di grossa e media portata. Ultimate, invece, è la serie di maggior prestigio, più morbida e scorrevole, dove sono presenti una Classic DT nelle misure da 2 a 8 nel colore Mint Green, e da 2 a 4 anche nel colore Orange (perfetto per le dimostrazioni), una Classic WF lunga nelle misure da 3 a 8 nel colore Mint Green, un modello specifico per la pesca del bass nelle misure 7 e 8 e uno specifico per la pesca del luccio da 8 e 9. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

una nuova serie di artificiali e il mulinello Pro ST25

TROUT AREA BY CARSON La torinese Carson, capitanata dall’amico Marco Fortini, ha nel suo vasto catalogo un importante spazio dedicato alla tecnica del momento, ovvero il Trout Area, che sempre più desta un proliferare di appassionati in tutta Italia, che continuano ad avvicinarsi alla filosofia di pesca ultraleggera basata sul catch and release, che fa da molla instancabile all’incremento di uscite di pesca e di manifestazioni competitive. Tra gli innumerevoli artificiali proposti, dedicati a svariati predatori, luccio in primis, l’azienda Strike Pro, i cui prodotti sono distribuiti in esclusiva sul nostro mercato da Carson, ha ora in catalogo una serie di minicrank dal movimento impeccabile e dalla possibilità di essere lanciati a buona distanza. Se pur di pochi grammi, riescono infatti a entrare in pesca e a muoversi in modo accattivante praticamente da subito, nel senso che sono progettati per determinare attacchi di trote, e non solo, appena a contatto dell’elemento liquido. E si sa quanto è importante, soprattutto durante una competizione, essere immediatamente in pesca per ottenere uno

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strike veloce. La serie – in differenti tonalità, sia classiche che sgargianti – si compone di due modelli: il Crazy Plankton, lungo 21 mm per un peso di 1,6 g, e il My Turn, da 31 mm per un peso di 2,1 g, entrambi con assetto sinking (affondante), montati con amo singolo privo di ardiglione e particolarmente affilato. In campo ‘metal’, Carson ha in serbo la sua personale serie di ondulantini idonei a una pesca ultralight e rifiniti con cura maniacale. Nella foto abbiamo dato spazio al modello di 3 g in tonalità Silver, Fluo Yellow, Fluo Orange e Tiger. Si richiamano in modo accattivante sia in modo lineare, sia svolgendo brevi pause e ripartenze in modo da esercitare un effetto in caduta, ben apprezzato dalle trote dei laghetti privati. Per equilibrare al meglio le canne ultrasensibili dedicate alla Trout Area (tipo la Dark Matter del progetto Zeronovezero), Carson presenta il mulinello Pro ST25, con capienza di circa un centinaio di metri dello 0,20 mm, dotato di cinque cuscinetti di precisione, antiritorno silenzioso infinito e soprattutto frizione particolarmente morbida e progressiva, consigliata quando si ferrano trote di taglia. Il mulinello vanta bobina e manovella in alluminio (oltre a una bobina di ricambio), rullino anti-twist e girante bilanciato per evitare inutili vibrazioni durante la pesca. Ottimo anche l’imbobinamento per monofili o trecciati di calibro fine. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Giorgio Montagna)

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115 mm per 12 g, dotato di Baricentro Dinamico

SEASPIN MOMMOTTI 115 SF «Il Mommotti 115 SF? Santo subito!» Questo il primo entusiastico commento di uno dei pochi che hanno potuto testare il nuovo modello di Mommotti, che uscirà nel 2018 e che sembra essere un artificiale veramente molto interessante. Il 115 SF (Slow Floating) rappresenta un ulteriore taglia della famosa serie Mommotti del marchio Seaspin, che ormai annovera otto diversi modelli. Il nuovo ‘mommottino’ riprende il consueto nuoto sinuoso dei fratelli maggiori, che tanto successo hanno avuto sin dalla loro prima uscita e che sempre di più si stanno confermando tra i migliori long jerk anche sul mercato internazionale, ma, rispetto a questi, sembra avere una marcia in più grazie ad alcuni particolari costruttivi interni che non hanno gli altri modelli della serie. Come sappiamo tutti i predatori, terrestri o marini, cacciano l’animale ferito, quello in difficoltà, quello che inciampa mentre corre, quello che nuota male e, in genere, fa movimenti strani in acqua. Su quello si avventano, perché più lento a muoversi e a scappare e più facile a catturarsi. Il successo dei jerk è dato proprio da questi movimenti scomposti, che li caratterizzano quando il pescatore li sollecita con accelerate improvvise e secche, e che sono immediatamente riconosciuti dai predatori come pesciolini in difficoltà. Massimo Della Salda, responsabile della progettazione Seaspin, spiega infatti che nella fase progettuale non cerca la regolarità dei movimenti dei propri artificiali ma, al contrario, ne vuole realizzare l’instabilità nel nuoto perché siano più catturanti. Per questo motivo è stato progettato un sistema interno, chiamato Baricentro Dinamico, in sigla DCG (Dynamic Centre of Gravity), che garantisce un’ulteriore instabilità del nuoto e che permette al Mommotti 115 SF di fare jerkate più accentuate rispetto al solito, con risultati che sin da subito sono stati molto positivi. Il sistema, tanto semplice quanto geniale, consente alle sfere interne di muoversi dalla loro consueta posizione di nuoto durante la jerkata e questo spostamento crea un aggiuntivo grado di instabilità dell’assetto dell’artificiale che realizza sbandate più ampie. Con i suoi 115 mm e un peso di 12 g, il Mommotti 115 SF è un artificiale valido per tutti i predatori in mare, ma è sicuramente perfetto per la spigola, con la quale ha già dato risultati esaltanti. Sarà inizialmente commercializzato in dodici diverse colorazioni marine con due ancorette di taglia #6 resistenti alla corrosione salina. In seguito, sarà prodotto in ulteriori cinque colorazioni dedicate alle acque interne con ancorette brunite, sempre di taglia #6, che faranno di questo artificiale la prima hard bait presente nella divisione Seaspin FW (Fresh Water) del marchio, che realizza esche appositamente dedicate alle acque interne. Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle s.r.l., Via Lenin 216/e, loc. San Martino Ulmiano, 56017 San Giuliano Terme (PI), tel. 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com.


Walking The Dog Tarpon Slim

per predatori taglia XXL

MOLIX WTD185T SLIM

ABU SVARTZONKER MCBEAST KIT

Il WTD 185T Slim, progettato e sviluppato da Molix in collaborazione con JackFin, soddisfa l’esigenza di avere un WTD di lunghezza superiore alla media e dal profilo sottile, che compia ampie sbandate per vincere l’apatia e la diffidenza dei predatori. Annovera tutti i vantaggi di una costruzione in ABS rinforzato, fornito di armatura passante in acciaio inox da 1,5 mm e treble hook SW extra strong di alta qualità. È efficace sia dalla riva che dalla barca. Azione walking the dog atipica, incredibilmen-

Da sempre il marchio svedese ABU si affida all’esperienza dei migliori pescatori per mettere a punto canne, mulinelli ed esche artificiali. In quest’ultimo campo, da qualche anno l’azienda si avvale della collaborazione di Claes ‘Svartzonker’ Claesesson, un vero campione nordeuropeo della pesca al luccio, che ha iniziato a sviluppare in proprio artificiali rivoluzionari nella ricerca dell’esocide. Nel tempo le sue esche hanno riscontrato sempre più favori, grazie anche ai risultati tangibili riscontrati durante gare a livello europeo. Dalla collaborazione tra ABU e Svartzonker sono così nate numerose serie di artificiali adatti alle acque europee e, in particolare, mirate alla cattura dei più grossi carnivori che le popolano, primo tra tutti il luccio. Se peschiamo in acque profonde, quali possono essere grandi laghi naturali e artificiali o fondoni dei fiumi del piano, la soft bait McBeast fa proprio al caso nostro. È realizzata in gomma morbida che assicura grande naturalezza nei movimenti, ma la sua mescola è anche sufficientemente robusta per resistere ai denti acuminati del luccio. Questa swimbait è stata inoltre progettata per essere innescata con gli stinger di ABU Garcia e, non a caso, il kit Svartzonker McBeast viene fornito di testa piombata da avvitare anteriormente all’esca e di stinger con due ancorette che vanno ad armare perfettamente l’artificiale, che è disponibile nelle misure da 28 e 31 cm. Tutta la produzione ABU Garcia è distribuita per l’Italia da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it @purefishing.com; www.it.purefishing.com, www.abugarcia.it.

te ampia e sinuosa per recuperi classici o azione da pencil bait, che permette molte personalizzazioni durante il recupero. Dettagli importanti, come le squame in rilievo, sono degni di un’esca artigianale e da collezione. Sviluppato per i predatori mediterranei come serra, barracuda e lecce amia, fa intuire però, grazie alla sua grande robustezza che è possibile utilizzarlo anche per prede di notevoli dimensioni e nel tropical fishing. Disponibile in sette differenti colorazioni. Azione: floating, lunghezza: 18,5 cm, peso: 34 g, deep range: surface. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@ protackles.com.

un nuovo colore, dai bagliori rosa

REAL WINNER PKN in due misure, da 21 e 26 cm Novità 2018, ma già disponibile nei negozi, è il nuovo colore PKN di Real Winner, che andrà ad inserirsi nella color chart di quasi tutti i modelli dei classici minnow e lipless. Inizialmente testato sui Tuna Lipless per l’uso saltwater, coi suoi bagliori rosa ha spinto la casa italiana a realizzare dei prototipi per l’utilizzo in freshwater, che durante l’arco di due stagioni di test hanno confermato le aspettative, dimostrando che si tratta di un colore catturante su quasi tutte le specie e, con grande sorpresa, anche sui salmonidi selvatici. Sarà naturalmente un alleato ideale durante tutta la stagione invernale della pesca in laghetto. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, telefono 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.

YOLO CURLY SHAD BY QUANTUM Dal successo degli Yolo Pike Shad lanciati lo scorso anno dalla Quantum, per il 2018 il Team Predator di questa prestigioso marchio internazionale propone i nuovi Yolo Curly Shad, sviluppati appositamente per insidiare pike di taglia. La grossa coda realizzata in silicone maggiorato crea un

pronunciato movimento ondulatorio all’intero corpo dell’artificiale, anche in fase di affondamento lento. Il peso ridotto dell’artificiale costituisce un importante punto di forza, permettendo sessioni di pesca agili senza compromettere la dimensione dell’artificiale stesso. I nuovi Yolo

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show room sono infatti disponibili nella versione 21 cm per 36 g e 26 cm per 64 g. Le colorazioni disponibili sono sei, tutte estremamente realistiche e catturanti. Distribuiti in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.

dal wobbling largo, in otto colorazioni

MOLIX AC 30 AREA CRANK L’AC30 è un piccolo crank compatto, silent, ideato per il Trout Area. Si caratterizza per il wobbling largo, ideale quando serve un’esca dal movimento estremamente imitativo. Lavora a bassissime velocità di recupero, spesso l’ideale per stimolare l’aggressività di trote svogliate o nelle fasi finali di una gara. È equipaggiato di serie con ami barbless OMTD Custom Hook della misura 8, ideale per le zone che prevedono il regolamento no kill e i Trout Area Tournament. Disponibile in otto diverse colorazioni. Action: floating, lunghezza: 3 cm, peso: 2.2 g, deep range: 50-100 cm. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

per il bass… e non solo

BERKLEY BAD SHAD Quest’anno la casa americana Berkley ha rilanciato alla grande una linea di hard bait che in passato le hanno valso svariati record di vendite. Dopo la gloriosa serie dei Frenzy, è ora la volta dei crankbait elaborati con la collaborazione dei migliori bassmen americani: Bad Shad è stato progettato con la supervisione del basspro David Fritts, che non abbisogna certo di presentazioni. La sua forma è una via di mezzo tra quella di un minnow e di un crankbait: la silhouette appiattita facilita le oscillazioni frenetiche, simulando alla perfezione i movimenti del pesce foraggio in rapida fuga. Questa caratteristica ne fa un vero asso nella manica per i recuperi veloci con pause, ma essendo galleggiante, con una lenta risalita verso la superficie, può essere recuperato anche stile jerkbait. Viene prodotto nelle due misure da 5 e 7 cm, classiche per il bass, ma non dovremo stupirci se nei recuperi questa ‘scardola cattiva’ attirerà anche perca, persici reali e i più grossi cavedani che popolano le limpide acque di laghi e fiumi. Il marchio Berkley è distribuito da Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com.

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dall’azione molto realistica

MOLIX SC BUG 4” L’innovativo SC Bug è una perfetta combinazione di dettagli e funzionalità. Grazie alla mescola con cui è realizzato, le speciali appendici conferiscono una sorta di microvibrazioni durante l’azione di nuoto che, combinate con la sfera cava sulla coda aumentano le prestazioni di stand up sullo stop dell’esca sul fondo. Una vera e propria azione realistica che permette di concepire la pesca da una diversa prospettiva. Incredibile azione di nuoto in qualsiasi tipo di situazione. Texas rig, jig head, insert, Carolina rig e drop shot sono i migliori rig per questa moderna soft bait. Disponibile in otto differenti colorazioni.Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.

il top nel mondo dei belly boat

OUTCAST La pesca con le esche artificiali è un insieme di tecniche che sta prendendo sempre più piede in Italia e l’utilizzo dei belly boat è, certamente, uno dei modi più divertenti e appaganti per pescare a mosca e a spinning. Megafly.it segnala la serie di float tube più usata al mondo: i mitici Outcast. Materiali di primissima qualità e una gamma in grado di soddisfare le più disparate esigenze hanno reso i ‘ciambelloni’ dell’azienda americana un vero e proprio must per tutti gli appassionati! Per informazioni www.megafly.it, info@megafly.it, tel. 049/73 58 498.

per dubbing multipli

STONFO COCCODRILLO Ancora una volta la ditta Stonfo ci sorprende realizzando un singolare strumento per la gioia dei costruttori di mosche artificiali: il ‘Coccodrillo’. Il nome è tutto un programma e rappresenta una brillante soluzione che permette la realizzazione di dubbing compositi in maniera semplice. È concepito in modo tale da poter accogliere nella pinza (da qui il nome) una molteplicità di materiali da avvolgere, siano questi preparazioni di dubbing in asola, spezzoni di ciniglia, lunghe hackles, tinsel e altro. La caratteristica principale è che questi materiali, serrati uno dopo l’altro nella pinza, possono essere avvolti simultaneamente con un’unica rotazione, creando un cordoncino di struttura e


nuova giacca da wading

GEOFF ANDERSON TSUBA2 fantasia eccezionali. Il Coccodrillo rivoluziona e semplifica le modalità di montaggio in dubbing, specialmente negli artificiali di grossa e media taglia, consentendo di ottenere abbinamenti complessi in maniera semplice e veloce. La realizzazione dell’oggetto, come di consueto per Stonfo, è di alta tecnologia. Un’impugnatura ad anello in plastica speciale consente l’uso agevole dello strumento, facilitando oltre alla rotazione di avvolgimento lo stop di ritorno. All’impugnatura è montato un volantino in metallo che ruota su un cuscinetto di precisione. Sul volantino, attraverso uno snodo è applicata una pinza speciale denominata appunto ‘coccodrillo’, capace di ruotare su un angolo di 180°. Questo intelligente accorgimento permetterà, una volta effettuato il cordoncino, di avvolgerlo direttamente sull’amo senza problemi. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.

asciutti e al caldo

HODGMAN AESIS HYPERDRY DOWN JACKET Per anni le giacche in piumino d’oca sono state apprezzate dagli esperti di montagna perché leggere e isolanti ma evitate dai pescatori perché poco calde in ambienti umidi. Il marchio americano Hodgman ha unito il meglio di due tecnologie utilizzando il piumino puro Allied HyperDry, che sfrutta la nanotecnologia per respingere l’acqua migliorando la morbidezza del capo di abbigliamento e accelerando i tempi di asciugatura. Le sue impareggiabili proprietà isolanti restano così invariate anche in caso di forte umidità. Grazie alla partnership con un leader del settore, il piumino utilizzato nella giacca è al 100% identificabile, testato PFOA e certificato Bluesign. Il tessuto di rivestimento V-Tech posizionato strategicamente su spalle e braccia impedisce il passaggio dell’umidità in caso di pioggia leggera o neve. Le tasche scaldamani profonde permettono di mantenere al caldo le estremità anche quando si indossano i wader. Sono inoltre presenti due tasche inferiori con cerniera YKK, mentre un taschino sul petto anch’esso con cerniera YKK e la tasca di sicurezza interna al capo completano le opzioni per la custodia degli oggetti. Il cordino a livello della vita mantiene la giacca al suo posto quando si indossano i wader. Hodgman è distribuito dal marchio Pure Fishing Italia, via Cà Nova 11, Lonato del Garda (BS), tel. 030/9102968, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com.

Tsuba 2 è la nuova giacca da wading di punta della collezione Geoff Anderson 2018. Realizzata con i migliori standard produttivi, si avvale della miglior tecnologia attualmente disponibile nel campo dell’abbigliamento tecnico. Tsuba 2 è la sintesi di tutte le conoscenze ed esperienze che Geoff Anderson ha accumulato in svariati anni di produzione di capi d’abbigliamento specifici per la pesca. Sin dal primo prototipo, sviluppato nel 2009, è stata sottoposta a severi test: tutti i dati significativi sono stati raccolti a partire dal primo campione per arrivare al prodotto definitivo. Nonostante sia stato raggiunto l’obiettivo di ridurre il peso complessivo della giacca, i tecnici Geoff sono riusciti a progettare un tessuto laminato con una maggior resistenza alla trazione per renderlo ancor più resistente ai fori, all’abrasione e agli strappi. Il nuovo tessuto è dotato di una membrana impermeabile e traspirante che migliora il comfort, prevenendo che l’umidità esterna e il vento penetrino attraverso il tessuto e agevolando al tempo stesso la traspirazione del sudore corporeo. Questa nuova tecnologia non sfrutta membrane porose che possono ostruirsi in certi impieghi (soprattutto in saltwater), compromettendo la traspirabilità del capo. In questo modo il grado di trasmissione del vapore rimane inalterato nel tempo, senza penalizzare il comfort per tutta la vita del capo. Un’altra caratteristica di questi capi è l’incredibile resistenza all’abrasione e allo strappo/spine, che ne allunga notevolmente la vita e la resistenza. La resistenza all’abrasione della parte interna è stata notevolmente migliorata, mentre la parte esterna è stata trattata con un processo di finitura biologico, privo di ogni particella PTFE/PTFOA. Oltre a tutto questo, un piccolo vantaggio extra: questo capo è totalmente riciclabile e non tossico. Tutte le finiture e gli accessori sono studiati per facilitare la sessione di pesca, a partire dalla ampie e confortevoli tasche, dalle maniche preformate con polsino anti acqua al cappuccio regolabile in tre direzioni, ai ganci porta accessori magnetici. Geoff Anderson è distribuito in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live, Geoff Anderson Italia.

importante accordo tra Fassa e la nota azienda statunitense

FLAMBEAU Una delle novità più interessanti di questo autunno 2017 è sicuramente la collaborazione tra Fassa, notissima azienda milanese che opera nel settore pesca da oltre sessant’anni, e Flambeau, altrettanto nota azienda americana produttrice di box e sistemi di stivaggio di altissima qualità per la pesca sportiva. Con tale accordo, quindi, anche in Italia il prestigioso marchio, che negli Stati Uniti si lega a moltissimi Pro di primo livello, come ad esempio Mike Iaconelli (che tra l’altro firma una serie esclusiva di buffetteria dedicata al bassfishing), avrà la diffusione e la visibilità che merita, con un prezzo di lancio estremamente aggressivo studiato per ottenere il massimo indice di gradimento da parte dei negozianti in questo periodo negativo di mercato. Forse molti appassiona-

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ti di pesca non lo sanno, ma Flambeau è capace di rendere davvero unica la propria offerta. Ad esempio, grazie al brevetto Zerust, l’attrezzatura non avrà più problemi di ruggine o corrosione: sappiamo che oramai tutti gli angler amanti del mare sciacquano in acqua dolce gli artificiali utilizzati una volta rientrati a casa, ma forse non tutti sanno che a volte è già troppo tardi per evitare l’innesco della corrosione. I divisori nell’esclusivo polimero Zerust, invece, emettono un vapore invisibile e inodore che scherma le parti metalliche contenute nei box, impedendo agli artificiali utilizzati e bagnati con acqua salata di inquinare quelli che invece si è deciso di non usare. Oltre a questo esclusivo prodotto, Flambeau si caratterizza per un’offerta davvero ampia: dal box più piccolo, offerto in versione standard oppure stagna, ai sistemi voluminosi in grado ospitare praticamente tutto ciò che serve, non solo ai fini di una battuta di pesca. Oggi si possono scegliere anche modelli in robusto nylon Ristop oppure in Eva oppure, per gli amanti dei viaggi all’estero, anche sistemi in grado di preservare canne e mulinelli da qualsiasi tipo di danno da trasporto accidentale. Tutta la gamma Flambeau sarà presentata in occasione della fiera di Vicenza a febbraio 2018, ovviamente presso lo stand Fassa. Per ulteriori informazioni: Fassa Spa, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.

mercatino Cerco le canne di Giandomenico Bocchi, quelle telescopiche. Cerco anche i vecchi Abu Cardinal 44 e 4, possibilmente con scatola originale. Domenico, mimmosort@gmail.com. (F) Tom Fisher x 1000 9'#10 Geologic fly 100 8' 5/2#5/6 linea f fly master carbon 7'6"4/5 spring greek 10'#7/8 attrezzatura da costruzione più due libri più i corrispettivi mulinelli e code vendo in blocco a 500 euro. Marco, 333/2988349, crozat2@libero.it. (F) Vendo Loop Green Line LGL 593-3A 9',3'' #5 in 3 pezzi, 3 cimini, fodero + tubo cordura con tracolla a 160,00 euro + s.s. Paolo, 335/8436130, iphone.paolofortunati@gmail.com. (F) Vendo causa inutilizzo: canna casting Herakles Tevere 6’6” 1/4-3/4 1016 lb. 80,00 €, canna spinning Fenwick HMX 60M-F 6’ 1/8-3/4 4-12 lb. 40,00 €, canna spinning St. Croix Avid Inshore AIS70MF 7’ 3/8-3/4 8-17 lb. eur 100,00 €, canna casting Awa Shima N’Gage Block Dog 7’3” 5/8-1 ½ oz. 10-20 lb. 30,00 €, mulinello casting Abu Garcia Revo Skeet Reese SKT-L 6,4:1 100,00 €, mulinello casting Daiwa Procaster Tournament 100 BL eur 20,00 €. Inoltre vendo hard e softbait per mare e acqua dolce. Solo consegna a mano province di Pisa e Livorno. Paolo, tel. 339/1798517. (E) Vendo canna mosca 9’ carbonio in 4 pezzi, per coda 4/5 con custodia in velluto. Riccardo, riccardo.santagostin@alice.it, tel. 348/8754800. (E) Vendo code 4-5-6 WF prezzo 15 € (nuove). Riccardo, tel. 348/8754800, riccardo.santagostin@alice.it. (E)




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