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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 – anno XX, n. 17 – Luglio-Agosto 2020
LUGLIO-AGOSTO 2020 € 6,90
MALTA BRENTA ORBETELLO ALTO LIVENZA LAGO DI TOVEL TORRENTE DANO RIO VALLESINELLA I LUCCI DEL RASCINO CANALE DI FOSSALTA TORRE SANTA SABINA I TEMOLI DELLA DRAVA GOLFO DI OLBIA: QUATTRO LAGUNE TREBBIA E PIOVERNA: LE RISERVE TURISTICHE
EDITORIALE
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opo l’incredibile periodo che abbiamo appena vissuto – e che ci auguriamo di poter già considerare ‘storico’, ovvero in gran parte concluso – la voglia di tornare alla normalità per quel che riguarda il rapporto con la natura e con gli altri è grande, tanto più per i pescatori, che trovano nel confronto con l’ambiente, vissuto da soli ma più spesso con altri, il fondamento della propria passione. Anche in questo nostro quarto Speciale Estate, numero monotematico e da collezione fatto di soli itinerari, l’attenzione è focalizzata sulle destinazioni italiane, tanto più ora per motivi legati alle limitazioni Covid e per la valorizzazione delle nostre acque in questo difficile momento economico. Le due eccezioni sono rappresentate da destinazioni comunque vicinissime, una molto frequentata, la Drava, sulla quale è stato riaperto un bel tratto, l’altra, Malta, ancora poco conosciuta. Anche in questo Speciale gli articoli si riferiscono a itinerari che possono essere fruiti, oltre che dai pescatori, dai familiari che eventualmente li accompagnino nel periodo delle ferie. Le mete sono piuttosto equamente distribuite fra acque dolci e salate, e fra nord, centro e sud. Molto spesso si tratta di destinazioni valide sia per la pesca a mosca che per quella a spinning, anche se gli autori degli articoli sono nella maggior parte dei casi competenti in una sola delle due tecniche. Assai competenti sono sicuramente in relazione ai territori presentati, essendo in molti casi guide professionali, in altri abituali frequentatori. Alle loro mail si potrà quindi far riferimento per ogni indicazione ulteriore rispetto alle informazioni e alle suggestioni qui formulate.
Direttore responsabile Eugenio Ortali Direttore editoriale Giulio Fascetti Progetto grafico Danilo Persico redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning www.youtube.com/user/MoscaeSpinning Hanno collaborato a questo numero Gigi Casella, Angelo Celino, Alberto Concini, Renzo Della Valle, Paolo Ferrazza, Paolo Fortunati, Alessandro Galliani, Alberto Edoardo Gargantini, Alessio Marrone, Mauro Merli, Andrea Ottonello, Francesco Paolini, Gabriele Zingaro Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com Giorgio Montagna jomontagna@tiscalinet.it Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014 Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, S.S. Sannitica 87 Km 11, 80024 Cardito (Napoli) Distribuzione: Pieroni Distribuzione srl Via Carlo Cazzaniga 19, 20132 Milano Speciale Artificiali Speciale - Giugno Estate 2018 2017
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sommario Speciale / La Pesca Mosca e Spinning
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RIO VALLESINELLA UNA SPLENDIDA SORPRESA
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di Paolo Ferrazza
14 TORRE SANTA SABINA di Angelo Celino
20 BRENTA di Paolo Fortunati
26 IL TORRENTE DANO di Andrea Ottonello
32 I LUCCI DEL RASCINO di Gabriele Zingaro
38 ORBETELLO di Francesco Paolini
44 I TEMOLI DELLA DRAVA di Alberto Edoardo Gargantini
50 LE RISERVE TURISTICHE SU TREBBIA E PIOVERNA di Renzo Della Valle
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54 IL CANALE DI FOSSALTA di Mauro Merli
58 IL LAGO DI TOVEL
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di Alberto Concini
64 MALTA di Alessio Marrone
70 L’ALTO LIVENZA di Alessandro Galliani
76 LE LAGUNE DEL GOLFO DI OLBIA di Gigi Casella
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ITINERARIO MOSCA
RIO VALLESINELLA UNA SPLENDIDA SORPRESA
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lla fine tutte le cose si fondono in una sola, e un fiume l’attraversa. Il fiume fu scavato dal grande fluire del mondo, e scorre tra le rocce dall’inizio dei tempi». Così diceva Brad Pitt nel monologo finale di In mezzo scorre il fiume. Ma non tutti hanno la fortuna come lui di pescare nei fiumi del Montana, avere un cospicuo conto in banca e Jolie al proprio fianco… Alcuni di noi, tuttavia, hanno avuto la fortuna di nascere e crescere in un territorio come quello del Trentino e in particolare, nel mio caso, in quello della Val Rendena. Adagiata nel Parco Naturale Adamello-Brenta, con i suoi tipici e caratteristici paesi, composti talvolta da poche case, piccole e pittoresche piazze e l’immancabile chiesa, la Val Rendena è bagnata dal fiume Sarca e intersecata da una serie di valli laterali, tutte interessanti dal punto di vista naturalistico. Qui scorre il mio fiume… La Sarca è un magnifico corso d’acqua che trae origine dalle sorgenti delle Dolomiti di Brenta e dal massiccio dell’Adamello. Il suo carattere, marcatamente torrentizio nella parte alta della valle, diviene più docile man mano che scorre verso il Garda. Unico fiume a essere citato per pescosità negli scritti medievali assieme all’Avisio, ancora oggi si mantiene al top tra i fiumi del Trentino, e cer-
di Paolo Ferrazza paolo@studioferrazza.com
tamente dell’intera penisola. Il fondo è costituito da pietre di tutte le dimensioni, con imponenti massi affioranti che formano ambienti di rara bellezza. L’accessibilità delle sponde è comoda in alcuni tratti, mentre per altre zone è indispensabile la conoscenza del posto per raggiungere facilmente gli spot migliori. La stagione di pesca, che va da febbraio a ottobre, è caratterizzata da un clima fresco ideale per la pesca a mosca. Il fiume
è popolato da marmorate e fario selvatiche, con esemplari anche di grosse dimensioni, soprattutto nelle riserve, dove le sorprese sono dietro l’angolo. Il carattere torrentizio del fiume lo rende meta ambita e pregiata per tutti i pescatori a mosca, potendosi sbizzarrire in ogni tecnica, dalla mosca secca allo streamer, passando per la sempre redditizia ninfa. Da non perdere è una visita alle tre vallette laterali più note, che vanno a costi-
Speciale Estate - Luglio-Agosto 2020
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ITINERARIO SPINNING
TORRE SANTA SABINA
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di Angelo Celino
angelocelino@hotmail.it
crivere di un certo specchio d’acqua, di un territorio, della gente che vi abita e della sua cultura porta a illustrare solo la punta dell’iceberg rispetto a tutto ciò che può realmente offrire questo come ogni singolo angolo del pianeta, specie per chi vi si recherà solo di passaggio. Per me, comunque, è motivo d’orgoglio parlarvi di questi luoghi, ovvero della costa che ha formato me e la mia passione. Torre Santa Sabina (frazione del comune di Carovigno, in provincia di Brindisi) è una località prettamente dedita al turismo balneare; presenta diverse strutture alberghiere e numerosi ristoranti frequentati dalla popolazione dell’entroterra ed è meta estiva di turisti italiani e non, contando qualche decina di abitanti residenti durante il resto dell’anno. Nel 2007 e dal 2016 in poi, al comune di Carovigno, coi suoi 14 km di costa, è stata assegnata la Bandiera Blu, riconoscimento internazionale conferito dalla FEE (Foundation for Environment Education) che premia la qualità ambientale delle località turistiche balneari. Le temperature sono caratterizzate dal clima mediterraneo, costituito da inverni miti e abbastanza piovosi e da estati calde e soleggiate. Il mare influenza indubbiamente il clima e il lungo tratto costiero predisposto ai venti derivanti da mare (Nord, Nord-Est, Nord-Ovest sono i venti proficui) rende la zona un vero e proprio paradiso per la pesca ricreativa. Le specie presenti sono le medesime che caratterizzano il basso Adriatico, ad esclusione del barracuda che per diverse ragioni (morfologia del fondale, competitività alimentare, biologia) è pressoché assente per tutta la costa brindisina, salvo rarissime eccezioni durante l’arco dell’anno.
A PESCA
Lo spinning rappresenta per diverse ragioni l’approccio di pesca in grado di massimizzare la spettacolarità di una zona come questa, caratterizzata da scogliere e spiagge completamente naturali. Lo spinning in scogliera richiede movimento, osservazione e interpretazione dello spot ed è esattamente l’anello di congiunzione tra la pescata in sé e la scampagnata avventurosa all’interno di uno scenario che per il pescatore-turista sarà senza dubbio coinvolgente. Focalizzare la scelta di questo spot nel mezzo del periodo estivo comporta naturalmente alcune riflessioni sulla temperatura meteomarina in aumento e Speciale Estate - Luglio-Agosto 2020
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ITINERARIO MOSCA
I LUCCI DEL
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RASCINO altopiano di Rascino, riconosciuto come sito di interesse comunitario, si trova a un’altezza di 1150 m circa tra i monti del Cicolano e ricade nella provincia di Rieti. L’omonimo lago ha origine carsica, è totalmente sprovvisto di immissari ed emissari ed è alimentato sia da falde acquifere sotterranee che dagli scoli di neve e pioggia dei monti circostanti. La popolazione ittica è composta prevalentemente da carpe, lucci, scardole, tinche e anguille, che variano comportamento e abitudini alimentari in base alla stagione, dal momento che i livelli possono variare molto in relazione alle precipitazioni e alle temperature. Al massimo delle potenzialità idriche, può raggiungere una superficie di circa 28 ettari e una profondità massima di 4 metri; trovarlo con queste caratteristi-
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che, soprattutto nei mesi migliori, è tuttavia cosa difficile. Nella pesca del luccio, soprattutto per ciò che concerne l’Italia peninsulare, capita di rado di trovarsi dinanzi a spot che abbiano la possibilità di praticare la propria passione in wading con una possibilità di successo almeno pari allo svolgimento della stessa da natante. Ciò dipende dalla profondità dei laghi e dalla difficoltà di raggiungere gli spot dove si pensa possano stazionare gli esocidi in attesa di un boccone, nonché a limitazioni relative al lancio e alla distanza tipiche dell’azione con la mosca. Trovarsi di fronte a una meta del genere, dunque, è davvero prezioso. La gestione del lago è demandata all’Azienda Faunistico Venatoria Castello di Rascino, attiva non solo per la pesca sportiva, ma anche per ciò che riguarda l’addestramento di cani e la caccia. Tu-
tela dell’ambiente e salvaguardia dell’ecosistema, ivi compresa la popolazione ittica, sono fra le prerogative dell’associazione in questione, che regolamenta e rilascia i permessi per l’attività che più amiamo. La stagione migliore di pesca, come accennato, parte da inizio aprile e termina a fine dicembre, lasciando comunque escluso per regolamento il periodo dal 15 febbraio al 30 marzo nel quale l’esocide è impegnato nella riproduzione. Sono obbligatori il cavetto di acciaio, le pinze per slamare il pesce e il materassino, perché ovviamente la riserva naturale prevede il totale catch and release del pescato, motivo per il quale è anche vietato pescare con il vivo e il morto manovrato. Allo stato attuale delle cose, la pesca è consentita solo nei giorni di mercoledì, giovedì, sabato e domenica.
di Gabriele Zingaro italyonthefly@gmail.com – Foto di Vito Rubino
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ITINERARIO SPINNING
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ORBETELLO
ieci anni fa, quando sentii parlare per la prima volta di pesca a spinning nella laguna di Orbetello, non immaginavo che si trattasse di un’esperienza particolarmente memorabile dal punto di vista aulietico o naturalistico: pensavo al classico posto lagunare con acqua salmastra, con pesci ‘facili’ e di scarsa qualità, una sorta di allevamento in una riserva naturale. Arrivato sul posto, mi resi subito conto che le cose stavano diversamente. Quello che colpisce, a Orbetello, è anzitutto la bellezza paesaggistica: la limpidezza delle acque, la vicinanza al mare, la rigogliosa macchia mediterranea che in buona parte circonda la laguna e lo spettacolo del promontorio dell’Argentario, che raggiunge il suo punto più alto con il monte
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Telegrafo (635 m). Il promontorio divide la laguna dal mare a ovest, sud-ovest mentre a nord-ovest e a sud-est due strisce sabbiose di terra lunghe 6 km circa, chiamate Tomboli della Giannella e della Feniglia, separano le acque di Orbetello da quelle marine. Una terza lingua istmica – la diga Leopoldiana, su cui sorge la cittadina di Orbetello – si allunga al centro della laguna fino a collegare il promontorio dell’Argentario e divide la stessa nella parte di levante (1200 ettari) e quella di ponente (1500 ettari). È importante sottolineare (vedremo poi il perché dal punto di vista della pesca professionale ma non solo) la presenza di tre canali che collegano lo specchio d’acqua al mare: il canale di Ansedonia sul Tombolo di Feniglia e i canali di Fibbia e Nassa sul Tombolo della Giannella.
PESCA A SPINNING DALLA BARCA
Da qualche anno, grazie alla cooperativa dei Pescatori di Orbetello (La Peschereccia), è possibile praticare in laguna la pesca catch and release con esche artificiali (spinning e mosca). Una guida della cooperativa, il mitico Marco Aldi (guida AIGUPP: Associazione Italiana Guide di Pesca), mette a disposizione dei clienti la sua grande esperienza, riuscendo a portarli sul pesce anche nelle giornate più difficili. La cooperativa ha due imbarcazioni dedicate alla pesca sportiva: la ‘Carolina 1’, più grande, sulla quale si riesce a pescare agevolmente anche in quattro più la guida, e la ‘Carolina 2’. La sessione di pesca varia in genere dalle quattro ore e mezzo alle cinque, ma è possibile prenotare anche per tutta la gior-
di Francesco Paolini francesco@utopiatackle.com
nata; il periodo di pesca va dal 1° aprile al 15 ottobre. La zona della laguna (ponente o levante) viene scelta dalla guida in base al momento e alle condizioni ambientali, ma sempre con la finalità principale di far divertire il cliente. Ci tengo a chiarire un punto fondamentale, cioè che stiamo pescando in una zona completamente naturale e non in un allevamento, per cui, sebbene vi siano notevoli potenzialità per la presenza di molte spigole, è anche possibile incappare nella giornata difficile o impossibile. Ciò, a mio avviso, non deve rappresentare un fattore di scoraggiamento, ma un maggiore stimolo per trovare delle soluzioni, che in molti casi ci sono! Vediamo più nel dettaglio come si affronta la battuta di pesca nella laguna. Occorre anzitutto dimenticare i parametri della classica pesca alla spigola: tutto quello che avete imparato dalla vostra esperienza e in altri ambienti non serve e/o è addirittura controproducente per un buon risultato a Orbetello. La pesca si svolge principalmente e al 90 per cento sfruttando una condi-
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ITINERARIO MOSCA
I TEMOLI DELLA
DRAVA 44
di Alberto Edoardo Gargantini info@grayling.shop
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l mondo ci sono luoghi che hanno un fascino tutto particolare, posti che suscitano emozioni, rievocano ricordi, trasudano storia, spot leggendari che vengono subito accomunati a eventi accaduti o a situazioni particolari: Monza per l’automobilismo, Wimbledon per il tennis, e così via. Anche nel mondo della pesca esistono templi sacri: il river Test in Inghilterra, il Sesia in Italia, il Gacka in Croazia, il Gallatin in Montana ecc. Sono personalmente convinto che, per la pesca del nostro pesce preferito, il temolo, il fiume Drava in Austria sia un posto leggendario e ricco di fascino, certo un fiume molto difficile da affrontare, specie se non lo si conosce bene, un fiume che regala cappotti e batoste anche ai pescatori più esperti, ma anche un fiume che può concedere pesci magnifici e selvatici. Insomma prendere un pesce qui dà una soddisfazione doppia! Speciale Estate - Luglio-Agosto 2020
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