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Poste Italiane SpA – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, c. 1 C/SA/40/2016 - anno XVII, n. 2 - Aprile-Maggio 2017
APRILE-MAGGIO 2017 € 5,90
Swing 30° SIM La Siren Quill [12 pp.] Trote difficili Carp on the fly Milan Sˇtefanac
Dusty rods Skipping lure Carp addicted Feroci cavedani Lipless di superficie Piccoli shad in risorgiva I cavedani del Re Tiberio
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ˇ TEFANAC. MILAN S UN UOMO E IL SUO FIUME
di Luca Passarella
di Claudio Carrara
Direttore responsabile Eugenio Ortali
PICCOLI SHAD IN RISORGIVA
«Credo che pochi altri personaggi abbiano legato la propria vita a un fiume come lui, che pochi altri siano stati tanto vicini come lui a comprendere l’infinito mistero che si cela nelle profondità di un corso d’acqua».
Negli ultimi anni lo shad ha riscosso successo anche tra gli amanti della trota, specie per l’utilizzo nelle risorgive di fondovalle, spot ideale nel quale sfogare la propria passione senza dover fare rotta verso lontane montagne e affrontare lunghi spostamenti.
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redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.flickr.com/photos/moscaespinning www.youtube.com/user/MoscaeSpinning
Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Claudio Carrara, Renzo Della Valle, Jean Paul Dessaigne, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Osvaldo Galizia, Massimo Magliocco, Gian Paolo Mingozzi, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Luca Passarella, Armando Quazzo, Federico Renzi, Emanuele Turato, Enzo Venturini, Daniele Vinci, Paolo Zambelli
Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/42.90.38.54 abbonamenti@lapescamoscaespinning.it segreteria@lapescamoscaespinning.it
FEROCI CAVEDANI
LA SIREN
di Renzo Della Valle
di Jean Paul Dessaigne
La pesca del cavedano può essere realizzata con una notevole varietà di tecniche a seconda dell’ambiente prescelto, per esempio con minnow palettati o meno nelle acque correnti dei fiumi del piano e in quelle lacustri, con piccoli terrestrial a street fishing nei canali.
«La presentazione di questa mosca tende a dimostrare come sia possibile realizzare una buona imitazione usando una sola piuma di cul de canard». Non sempre, infatti, è necessario usare molti materiali e metodi costruttivi complicati per ottenere una mosca efficace.
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Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com
Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Tutti i diritti riservati LA PESCA MOSCA E SPINNING ZONA FRANCA EDIZIONI srl Iscrizione ROC n. 26695 del 22.9.2016 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29.9.2014 Direttore editoriale Giulio Fascetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola Distribuzione: Press Di, Distributore stampa e multimedia srl - 20134 Milano
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MOSCA e SPINNING
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TROTE DIFFICILI
LIPLESS DI SUPERFICIE
di Massimo Magliocco
di Giorgio Montagna
Siamo sicuri che quelle trote in attività, che bollano su tutto tranne che sulla nostra mosca, siano poi così complicate da prendere? Vengono analizzati partitamente quattro fattori decisivi: lancio, mosca, conoscenza delle strategie di attacco, conoscenza dell’avversario.
Dopo aver parlato nello scorso numero dei lipless di profondità, Giorgio presenta questa volta una serie di modelli validi «con pesci attivi che ghermiscono la loro preda a galla o comunque in strati molto vicini alla superficie» delle varie tipologie di lago praticabili.
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SWING
DUSTY RODS
QUILL
di Armando Quazzo
di Emanuele Turato
di Federico Renzi
La tecnica swing è, in sostanza, la «rivisitazione in salsa anglofila della pesca con la mosca sommersa: lancio di traverso alla corrente, lenza tesa con mosca che incrocia lo sguardo del pesce, mostrando il fianco. Nulla di più». Velocità dell’esca, mosche e attrezzature.
L’idea di girare l’Italia con una canna di bambù e un Crack 200 è già di per sé una follia, ma farlo con l’impegno di una telecamera al seguito è un’impresa che non ha fatto dormire l’autore tranquillo per molto, molto tempo. Il backstage della serie su «Pesca», canale 236 di Sky.
«Con il termine quill vengono indicati quei materiali che, avvolti sul gambo dell’amo, imitano in genere l’addome degli insetti. Il termine è stato quindi esteso a tutti i materiali che vengono impiegati per lo stesso scopo, siano essi parti di una piuma o singoli peli animali».
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CARP ADDICTED
30 ANNI DI SIM
SKIPPING LURE
di Daniele Vinci
di Osvaldo Galizia
di Moreno Bartoli
La pesca a spinning della carpa è una pratica recente, resa possibile dall’evoluzione tecnica delle esche. Si tratta di una pesca divertente, che è possibile praticare anche nei canali vicini a casa. Occorre distinguere nell’approccio fra canali di dimensioni piccole o medio-grandi.
Nata nel 1987 da un’idea dell’autore e di Roberto Pragliola, la SIM è diventata un punto di riferimento della pesca a mosca sia in Italia che all’estero. L’appuntamento per la celebrazione del trentennale è a Castel di Sangro per il SIM Fly Festival del 24-25 giugno.
Questi artificiali ‘saltatori’, recuperati esclusivamente in acque salse e destinati a predatori di una certa mole, hanno un «profilo pensato per farli schizzare qua e là sulle onde, senza mai riuscire ad andare sotto, prigionieri della superficie marina».
RUBRICHE 04 NOTIZIE 86 SHOW ROOM 94 RECENSIONI 96 MERCATINO
interagisci con la rivista!
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CARP ON THE FLY
I CAVEDANI DI RE TIBERIO
di Gian Paolo Mingozzi
di Enzo Venturini e Paolo Zambelli
Sull’onda lunga dell’interesse per la pesca alternativa nel mondo del moderno fly fishing, la tecnica della carpa a mosca ha trovato nuovo impeto con la nascita di un sodalizio chiamato «Carp on the fly - Caccia a Ottobre rosso». Cominciamo a parlare di attrezzatura.
Secondo articolo di questo numero sul cavedano a spinning, insidiato in un tratto del fiume Senio a carattere torrentizio in provincia di Ravenna, dove raschi, lame, correntine e piccole buche si susseguono creando opportunità fantastiche per gli artificiali.
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fish facts
a cura di Marco Sammicheli
in calendario la proposta di legge a favore della pesca commerciale
MANOVRE DI PESCA 2017 È di marzo la notizia di plateali manifestazioni di piazza dei pescatori commerciali dell’associazione Marinerie d’Italia e d’Europa contro la legge che ha depenalizzato alcune infrazioni ai regolamenti ma anche drasticamente alzato le sanzioni amministrative. I politici, gli stessi che avevano votato la norma contestata, si sono affrettati a mostrare disponibilità ad attuare correttivi e a dare risposta al malcontento con misure di sostegno della pesca commerciale. A questo fine, la proposta di legge che non era riuscita a essere approvata nel 2016 è stata velocemente calendarizzata per i passaggi istituzionali e, incidentalmente o meno, vi è prevista l’istituzione della licenza ricreativa a pagamento con l’aggravante della destinazione dei proventi principalmente a favore della pesca commerciale. L’idea a monte della licenza onerosa e di questa destinazione dei relativi proventi è stata esaurientemente criticata, ma può essere sconfitta se la gestione del comparto resta in balia dei venti politici e corporativi evitando la partecipazione dei portatori di interessi della pesca ricreativa, ma anche e soprattutto la valutazione scientifica e tecnica del settore e dei suoi rapporti con le altre componenti del comparto. L’allarme del settore ricreativo è giustificato, ma rischia di considerare il problema solo per la destinazione dei proventi. Prosegui la lettura sul sito: www.lapescamoscaespinning.it/news-gestione-acque/manovre-di-pesca-2017
sulla pesca ricreativa come modalità di sviluppo delle attività di turismo sostenibile rurale e costiero
OPINIONE POSITIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO La Commissione Turismo del Parlamento Europeo ha rilasciato un’opinione positiva sulla pesca ricreativa come modalità di sviluppo delle attività di turismo sostenibile rurale e costiero. Il Parlamento sta attualmente lavorando a un rapporto non legislativo intitolato «The role of fisheries-related tourism in the diversification of fisheries». La Commissione Pesca è responsabile per la stesura del rapporto e il MEP Renata Briano (Italia, S&D) è stata nominata rapporteur. La Commissione Trasporti e Turismo ha deciso di nominare il MEP István Ujhelyi (Ungheria, S&D) per preparare una opinione per contribuire alla stesura del rapporto. I rappresentati a Bruxelles della EAA (European Anglers Alliance) e EFTTA (European Fishing Tackle Trade Association) sono stati in stretto contatto con entrambi i rapporteur per fornire informazioni e dati sul ruolo chiave della pesca ricreativa nel settore turistico. Mentre il rapporto finale era ancora in preparazione, la Commissione Turismo aveva già votato e approvato l’opinione del MEP Ujhelyi, che mette il settore in una luce molto positiva, riconoscendo il bisogno di sostenere il turismo della pesca ricreativa responsabile e sottolineando il ruolo chiave che il turismo della pesca ricreativa svolge nelle regioni costiere e rurali come attività di sviluppo sostenibile e di alto valore. Il dati di ambito europeo dicono che il settore
delle attrezzature da pesca conta nella UE 2,900 aziende manufatturiere e di distribuzione e 12,900 negozi. La EFTTA ha calcolato che il reddito generato dal settore delle attrezzature è di circa 2 miliardi di euro all’anno. I turisti della pesca ricreativa spendono anche per attività collegate, hotel, ristoranti, affitto di attrezzature e di imbarcazioni, guide di pesca e charter ed è stato stimato che il valore socioeconomico complessivo della pesca ricreativa nella UE, compreso quello generato dalle attività turistiche, si aggiri intorno ai 20-25 miliardi di euro all’anno.
attribuita a Laura Pisano
NUOVA VICEPRESIDENZA MEDAC Il Medac, Consiglio Consultivo del Mediterraneo, www.med-ac.eu, ha rinnovato le proprie cariche elettive assegnando la vicepresidenza espressa dalle organizzazioni esterne alla pesca commerciale a Laura Pisano, in rappresentanza della European Anglers Alliance. La EAA www.eaaeurope.org è l’organizzazione europea delle associazioni dei pescatori ricreativi, della quale per l’Italia fa parte Alleanza Pescatori Ricreativi www.pescaricreativa.org, di cui Laura Pisano è membro fondatore e titolare della segreteria. Il risultato ottenuto è frutto di un intenso e qualificato lavoro svolto negli scorsi anni all’interno del Medac e di una capacità di mediazione e di dialogo che ha saputo raccogliere il consenso delle associazioni della pesca non commerciale e delle ONG che ne hanno sostenuto la candidatura, specificamente Fipsas, Cips, Ifsua, Oceana, WWF, Legambiente, Iveaempa e Archipelagos. «Il ruolo del MEDAC è quello di predisporre non solo pareri sulla gestione della pesca e sugli aspetti socioeconomici relativi alla conservazione della pesca nel Mediterraneo, indirizzati agli Stati Membri e alle istituzioni europee, per contribuire alla realizzazione degli obiettivi della Politica Comune della Pesca, ma anche fornire soluzioni tecniche e suggerimenti, tra cui raccomandazioni congiunte su richiesta degli Stati membri». Per questo il Medac è una sede di grande importanza nella quale la nuova carica di vicepresidenza per il prossimo mandato quadriennale promette di essere strumento per sostenere con maggiore efficacia le istanze della pesca non commerciale. A Laura, da tutti i pescatori ricreativi italiani, un grande augurio di buon lavoro!
mille pescatori terranno un diario online delle catture
SEA ANGLING 2017 UK Se la UE si sta timidamente attivando per la ricerca sulla pesca ricreativa, in Inghilterra è partito lo studio Sea Angling 2017, www.seaangling.org. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, è stato inaugurato un progetto di studio con il coinvolgimento diretto dei pescatori. La ricerca è commissionata dalla agenzia Cefas per conto del governo britannico, affidata all’istituto Substance e finanziata dalla lotteria nazionale Biglotteryfund, che destina una somma ai progetti di utilità pubblica. Sea Angling 2017 seleziona mille pescatori che terranno un diario online delle catture, con il fine di informare le istituzioni sullo sforzo di pesca e sul valore economico della pesca ricreativa marittima nel Regno Unito. Attivo anche un questionario online e premi per i pescatori.
ADERISCI AD APR
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MOSCA e SPINNING
g tiva.or aricrea c s e .p www • 2/2016
in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin
notizie
in palio un montepremi complessivo di oltre 15.000 euro
BRANZINO THE CHALLENGE Il primo weekend di maggio vedrà la laguna di Orbetello protagonista della prima edizione della competizione sportiva internazionale «Branzino ‘The Challenge’», con esche artificiali da kayak, dedicata unicamente alla spigola. Nella tre giorni, da venerdì 5 a domenica 7 maggio, le due caratteristiche lagune di Ponente e Levante ospiteranno i partecipanti alla prestigiosa ‘fishing competition’, aperta a tutti, che mette in palio un montepremi complessivo di oltre 15.000 euro, di cui 5000, 3000 e 2000 euro in cash rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato. Patrocinata dall’amministrazione comunale di Orbetello e organizzata da Insidefishing e Galaxy Kayaks, Branzino ‘The Challenge’ prevede l’accoglienza dei partecipanti il venerdì, con la registrazione e l’opportunità di esplorare i campi gara per acquisire conoscenza dell’ambiente e dei punti di riferimento, mentre il sabato e la domenica si gareggerà in entrambi gli specchi lagunari: il primo giorno a Levante, il secondo a Ponente. Entrambi vantano la presenza di uno stock ittico di spigole da sogno, con esemplari anche di taglia record. Si pesca in kayak, ma anche chi ne è sprovvisto potrà noleggiarlo direttamente in loco, in fase d’iscrizione, fino ad esaurimento della disponibilità. I risultati delle due sessioni di pesca, al termine della competizione, saranno sommati per stilare la classifica finale. Il punteggio si baserà sulla lunghezza delle spigole catturate assegnando un punto per ogni centimetro secondo la sommatoria della misura delle varie prede. Poiché la vocazione della manifestazione è quella del no kill, per facilitare il rapido rilascio delle spigole il termine di verifica della lunghezza si baserà sulle immagini fotografiche scattate direttamente dai concorrenti in gara mediante il loro supporto telefonico, con la trasmissione dell’immagine in tempo reale, tramite applicazione WhatsApp, direttamente al recapito di riferimento degli organizzatori. Base operativa dell’evento sarà la piattaforma del circolo canottieri di Orbetello, alle porte della città, dove sarà allestita un’area espositiva dedicata a partner e sponsor che organizzeranno attività dimostrative rivolte anche al pubblico. Per saperne di più: www.branzinothechallenge.com.
a Sansepolcro nei giorni 12-14 maggio
13° RADUNO IBRA Anche quest’anno IBRA, Italian Bamboo Rodmakers Association, avrà nel Raduno di maggio l’evento principale: sarà il momento in cui incontrasi, confrontarsi, scambiare idee e opinioni ma soprattutto rivedere vecchi e nuovi amici e ritrovarsi tra estimatori delle canne da pesca in bamboo. Il Raduno 2017, il tredicesimo della storia IBRA, si svolgerà presso la sede di Sansepolcro, all’Agriturismo Podere Violino, nei giorni di sabato 13 e domenica 14 maggio; venerdì 12 ci incontreremo invece nella splendida cornice della Tail Water Alto Tevere per pescare insieme e mettere alla prova le nostre canne in bamboo.
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notizie Quest’anno verranno affrontati due argomenti di particolare interesse. Il primo è: «Walter Brunner, il grande rodmaker austriaco». L’amico Marco Boretti, decano dei rodmaker italiani e grande maestro di lancio oltre che straordinario pescatore a mosca, ci ha dato la sua disponibilità a esporre in una grande mostra parte della sua straordinaria collezione di canne di Brunner; avremo la possibilità di ammirare decine di canne di Walter Brunner ma soprattutto di poter ascoltare da Boretti le caratteristiche tecniche e costruttive di ognuna di esse. Marco ci intratterrà poi con un intervento su Walter Brunner, di cui era amico fraterno: sono tanti gli aneddoti che potrà svelarci. Il secondo argomento è: «Macchine, macchinette, attrezzi e attrezzini». Ogni rodmaker ha realizzato attrezzature, attrezzi e macchine per migliorare o velocizzare alcune fasi della lavorazione del bamboo: dalla binder alla fresa a controllo numerico, dal forno al drying cabinet, dalla planning form in legno all’attrezzo per rollare i blanks incollati. In occasione del Raduno il salone del Podere Violino sarà attrezzato con queste, a volte geniali, macchine e attrezzi che saranno esposti e che i realizzatori descriveranno sia per quanto riguarda la realizzazione che per quanto riguarda l’utilizzo. Per maggiori informazioni sulla mostra è possibile contattare Silvano Sanna all’indirizzo email bluedun2@tin.it oppure all’indirizzo ibra@rodmakers.it. Per quanto riguarda la parte logistica del Raduno, pranzi e pernottamenti, sarà resa disponibile prossimamente un’informativa con le necessarie indicazioni.
realizzerà la cattura di trota più lunga, considerando la difficoltà della specie ittica: marmorata, lacustre, fario, iridea (ibridi non considerati). Servirà una fotografia, con macchina digitale, del pesce vicino a un metro fornito in albergo. Il pesce non dovrà essere morto, ma liberato nel più breve tempo possibile. A conclusione della manifestazione tutti i partecipanti che volessero continuare l’attività di pesca saranno liberi di farlo con il permesso di pesca effettuato la domenica mattina ed eventualmente di farne altri per scoprire nuovi posti di pesca. Massimo di partecipanti accettati: 40 pescatori. 1° premio: attrezzatura per la pesca, targa / medaglia ricordo, 2° e 3° premio: attrezzatura per la pesca. È naturalmente possibile soggiornare anche con la famiglia, essendo la località a vocazione turistica. Si ricorda che per i giorni dal 2 al 4 giugno gli stessi organizzatori hanno programmato il IV Champions Pike, raduno non competitivo di pesca al luccio a coppie, esclusivamente con esche artificiali, nei laghi del Trentino. Per informazioni, prenotazioni, iscrizioni o notizie in merito ai raduni è possibile telefonare in albergo e chiedere di Walter Arnoldo (0461/ 706297), oppure mandare una mail all’indirizzo info@hotelsport.it; è anche possibile contattare Riccardo Felli al n. tel. 339/4809426 (ore serali) o inviargli una mail all’indirizzo riccardofelli@gmail.com. Maggiori informazioni e regolamenti sul sito www.hotelsport.it.
si è tenuto il 18 febbraio il primo raduno dal 2 al 4 giugno 2017 a Gemona del Friuli
FLY FISHING FESTIVAL R/EVOLUTION Per il terzo anno si svolgerà a Gemona del Friuli, dal 2 al 4 giugno 2017, un festival dedicato interamente alla pesca a mosca. Ideatori e organizzatori sono la Scuola di Pesca a Mosca “Go Fisching” e l’Hotel Willy Fly Fishing Hotel. Il festival, quest’anno sotto il segno dell’evoluzione alternativa nell’arte della pesca a mosca (da qui il titolo R/Evolution, che vede un trofeo di costruzione dedicato al luccio), oltre a voler essere un ‘raduno’ di pescatori, propone diversi appuntamenti. In particolare, saranno numerosi gli ospiti di fama nazionale e internazionale per delle serate a tema: il 2 giugno è prevista la videoproiezione «Le spigole del Mediterraneo», a cura di Mauro Borselli, il 3 giugno «Il triangolo d’oro della pesca a mosca nell’Italia Meridionale»: racconti, video, dressing, immagini e itinerari di pesca a mosca nel centro-sud Italia con Gabriele Zingaro. Lo stesso sabato 3 giugno sarà possibile incontrare tutti gli ospiti: oltre a Borselli e Zingaro, lo staff di «Carp on the fly - Caccia a ottobre rosso», Vittorio Omenetto, Tenkara Fly e molti altri. Sono previsti ogni giorno uscite di pesca a mosca, corsi di avvicinamento alla pesca a mosca e il 2 giugno, in collaborazione con il Dog Walker Club, un dog walking al fiume Tagliamento per conoscerne le specie ittiche. Eventi conclusivi il 4 giugno la Mostra espositiva e il 1. Trofeo «Go Fisching» R/Evolution che prevede il 1. Trofeo di costruzione sul tema ‘Il Luccio’ e il 1. Trofeo di lancio tecnico sulla corta e media distanza. Il tutto con spirito cameratesco e conviviale, garantito anche dalla buona cucina e dalle tradizioni enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia. L’evento aperto a tutti. Per info, prenotazioni, programma completo: www.gofisching.it, info@gofisching.it, tel. 392/2920767.
nei giorni 21-23 aprile
1° TRENTINO MARATHON TROUT L’Hotel Sport di Levico Terme, con la partecipazione della Rfspinning, organizza nei giorni da venerdì 21 a domenica 23 aprile 2017 il primo Trentino Marathon Trout, raduno non competitivo di pesca alla trota, esclusivamente con esche artificiali, nei fiumi, laghi e torrenti del Trentino: torrente Fersina, fiume Noce, fiume Adige, torrente Avisio, fiume Brenta, fiume Sarca (in fase di definizione), lago di Levico, lago di Caldonazzo. In alcune zone è necessario pescare con esche aventi monoami e/o ardiglioni schiacciati o assenti. Non si pescheranno pesci immessi la sera prima, ma pesci stanziali. Non sarà consentito pescare in tratti considerati big fish o riserve turistiche. Verrà premiato il concorrente che
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PER NON SPACCARE SUL PIÙ BELLO Flavio Maselli, esperto pescatore con varie tecniche di spinning, dalla pesca in kayak in mare aperto a quella delle trote in cava d’allevamento, è il socio fondatore di un gruppo denominato «Per non spaccare sul più bello», che conta numerosi iscritti su Facebook. Nella cornice del lago Bellaria, alle porte di Milano in località Robbiano di Mediglia, il 18 febbraio scorso si è svolto, nell’organizzazione della Fialdini Fishing Area, il 1° raduno di appassionati, che ha dato il via a una serie di gare nel rispetto del catch and release. La giornata è iniziata con un clima rigido e nebbioso che ha bloccato le trote presenti nel lago, le quali col passare delle ore si sono tuttavia ‘risvegliate’, attaccando prevalentemente cucchiaini rotanti e ondulanti richiamati molto lentamente e a stretto contatto del fondale. Lo scopo della gara era quello di premiare le due big, ossia le due trote più grosse catturate, per cui la strategia di pesca si è indirizzata su uno spinning mirato alla ricerca del grosso incontro più che sulla velocità, per ottenere catture a ripetizione. La cattura che ha portato alla vittoria ha fissato l’ago della bilancia a 3,450 kg per merito di Oriano Brambilla, che l’ha ottenuta con un vecchio cucchiaino rotante Martin monoamo piumato (che mi ha portato coi pensieri alla Simplex degli amici Walter Bressan e del compianto Angelo Pollastri, che conoscevo da ragazzo e con il quale avevo collaborato su certi artificiali metallici a cui ero particolarmente affezionato). Il secondo posto, con una trota di circa 1,5 kg, è andato a Bruno Sergi. Molti lanciatori hanno provato differenti tecniche, come quella della gomma a wacky, generalmente indicata nelle acque di questo bel lago, ma che nelle ore della gara ha reso meno rispetto alle esche metalliche. Oltre ai trofei messi in palio, anche attrezzature e un abbonamento annuale offerto da questa testata. Lo scopo della gara e di quelle a seguire, fa presente Flavio Maselli, è quello di favorire lo spirito di aggregazione tra pescatori, senza lo stress della competitività ma solo con la voglia di pescare bene e condividere la passione comune. Un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti e all’amico Luigi, responsabile dell’impianto sportivo che ha messo a disposizione lo spazio dove svolgere la gara e quello dedicato alla grigliata finale. (Giorgio Montagna)
Corrado Facco, direttore generale di Italian Exhibition Group, ha dichiarato: «Quella che soli due anni fa era una start up fieristica oggi è diventata una solida e imprescindibile piattaforma di business e d’informazione per aziende, buyer e appassionati della pesca sportiva. Una filiera che unisce produzione, tecnologia, design e stile di vita, che il Salone ha dato prova di saper valorizzare. Il successo di questa edizione, dovuto anche all’adesione delle principali associazioni di categoria, federazioni sportive e scuole di pesca, ci spinge a investire su nuove direttrici di sviluppo per Pescare Show 2018». La menzione finale va come tutti gli anni a Eddy Peruzzo, infaticabile referente dell’intero settore pesca, sempre disponibile – quasi h24... – a rispondere alle richieste degli espositori e a far risolvere ogni difficoltà logistica insieme a Francesca Marini e al suo efficiente staff. La prossima edizione è fissata per i giorni dal 24 al 26 febbraio 2018.
Andrea Conte e Francesco Gastaldi in testa alle due classifiche crescita di visitatori del 14,5% rispetto all’edizione precedente
PESCARE SHOW L’edizione 2017 di Pescare Show, tenutasi nei locali della Fiera di Vicenza nei giorni dal 25 al 27 febbraio, ha registrato oltre 15.000 visitatori, in aumento del 14,5% rispetto al 2016, con la presenza di buyer provenienti da ben quattordici paesi: Giappone, Portogallo, Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Austria, Russia, Spagna, Slovenia, Ungheria, Cuba. Organizzata per il primo anno da Italian Exhibition Group Spa, la manifestazione ha quindi confermato il trend di crescita che ha contraddistinto le prime due edizioni autonome rispetto al salone della caccia, passato dagli 11.500 visitatori del 2015 ai 13.100 del 2016, fino al nuovo record di questa edizione. Numeri in crescita anche per i brand presenti, in totale 209 marchi, in aumento del 16% rispetto al 2016, su una superficie espositiva netta di quasi 9.000 mq, anch’essa in crescita (+25%). Decisamente vincente si è rivelato il percorso espositivo più ampio e rinnovato, soprattutto grazie all’utilizzo per la prima volta della magnifica Hall 7, dove sono stati ospitati i più importanti produttori e rivenditori italiani e internazionali: in particolare tutte le principali aziende dello spinning, con stand spesso sontuosamente attrezzati per la gioia di tutti gli appassionati del settore. Questi ultimi hanno potuto osservare e provare le nuove attrezzature, chiedendo informazioni specifiche ai vari esperti presenti, assistere e partecipare a dimostrazioni pratiche, nonché a eventi di formazione e informazione. Il format della nuova edizione ha poi dato maggiore spazio al coinvolgimento attivo degli appassionati: la parte ‘esperienziale’ è stata potenziata con numerose aree demo, tra le quali lo scenografico Acquademo, l’acquario mobile più grande d’Europa, una struttura con una capacità di 22.400 litri d’acqua. Tra gli eventi più seguiti, il Tashinari Namiki Show, che il noto pescatore giapponese, testimonial di grandi brand del settore, ha offerto in esclusiva al pubblico della rassegna vicentina proprio nel grande Acquademo. Altra decisione felice è stata quella di dedicare alla pesca a mosca l’intera Hall 6, andando a soddisfare le richieste di un padiglione ‘autonomo’, sempre molto gradito a tutti gli operatori e fruitori del comparto. Vi erano ospitati i più importanti produttori e distributori italiani, nonché i principali rivenditori, ai quali si sono affiancati tour operator specializzati e, accanto a una delle vasche di lancio, il festoso gruppo dei fly tyiers della seconda edizione di Fly Tying Experience, l’evento internazionale di costruzione organizzato da Fabio Federighi e Federico Renzi in una lunga successione di tavoli. L’interesse del pubblico è stato tangibile, continuo e di fronte a ogni costruttore hanno sostato per l’intera durata della manifestazione diversi appassionati, nonché ‘colleghi’ in visita. Di rilievo anche l’area denominata Competence Center, spazio di informazione su diverse mete internazionali di pesca a mosca, gestito da The Fly Fishing Nation, network internazionale di fotografi professionisti, guide di pesca e pescatori a mosca, con più di 83.000 follower su Instagram. Uno bello spazio riservato alla mosca, quindi, che ci si augura sia destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni quanto a partecipazione e a livello qualitativo.
XIX TROFEO VILLA GUIDINI Anche quest’anno il trofeo Villa Guidini, giunto alla sua XIX edizione, si è svolto con il bel tempo: un bel sole di fine inverno ha infatti accolto i molti visitatori e riscaldato i partecipanti alla gara di lancio. Sin dalle prime ore del giorno 12 febbraio, i soci del Mosca Club Treviso si sono adoperati per attrezzare i locali per gli espositori e la gara di costruzione all’interno della villa e gli spazi esterni per la gara di lancio. Alle 9,15, dopo l’iscrizione, è cominciata la gara di costruzione «memorial Moreno Bison», che ha visto la presenza di ben 36 concorrenti che si sono cimentati nella costruzione di Chloroperla tripunctata ninfa e adulto, mentre all’esterno si sono succeduti ben 25 lanciatori per il «memorial Bianco Faggian», gara articolata in prove di distanza, precisione e percorso simulato di pesca. La giuria era composta da Roberto Messori, Giorgio Cavatorti e Antonio Pozzolini per la gara di costruzione, da Claudio Zanon e Fabrizio Tomba per quella di lancio. Alle 15,30 nel teatro della villa si sono svolte le premiazioni dei concorrenti, ai quali per sorteggio sono stati assegnati i premi messi in palio dagli sponsor. Ecco i primi posti delle due classifiche.
Trofeo di costruzione «memorial Moreno Bison» 1. Andrea Conte 2. Giorgio Madalozzo 3. Enrico Mondo 4. Andrea Gasparini 5. Eros Tommasi 6. Gianluca Coloricchio 7. Fabio Barbieri 8. Roberto Musuruana 9. Antonio Contarini 10. Federico Dal Bianco Trofeo di lancio «memorial Bianco Faggian» 1. Francesco Gastaldi 2. Marco Pedol 3. Andrea Gasparini 2/2017
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Il trofeo costruzione per club (somma dei primi due migliori risultati per club) è stato vinto dal Mosca Club Treviso. I dettagli delle classifiche e il servizio fotografico sono disponibili sul sito del Mosca Club Treviso: www.moscaclubtreviso.it. Hanno contribuito alla riuscita della manifestazione i seguenti sponsor: 54 Dean Street, 1000 Mosche, Alberto Chiodelli, Aktiv Hotel Gargantini, Appv Verona, Ass. Pescatori Bacino 10, Ass. Pescatori Bacino 12, ass. Pescatori brenta, ass. Pescatori Marca Trevigiana, Ass. Pescatori Meschio, Black Silver Fly - Marco Barone, Boscolo Sport, Errepi Udine, Fly Line, Fly Mex, Fps Lapiave, Francesco Palù, Gasparella Caccia e Pesca, Graziano Magrini, Hifly Shop, Hurch Fly Fishing, Il gatto con gli stivali, La Pesca Mosca e Spinning, La Vallata Fly shop, Like a river, Max Malli, Nettuno Sport, Old Captain, Orvis Italia, Pozzolini Fly Fishing, S.I.M. (Scuola Italiana di Pesca a Mosca), S.L.M. (Scuola Lancio Mosca), Sport Sile, Stonfo, The Fly Bologna, Terenzio Code in seta, Villa Marinotti - Fly Fishing Dolomiti, X-Flies.
individuate le linee di intervento per la riqualificazione
LAGHETTO INCREA DI BRUGHERIO Dopo anni di discussioni potrebbe avviarsi a una conclusione la vicenda del laghetto Increa di Brugherio (MB), grazie alla serie di analisi condotte dallo Studio Idrobiologico Lombardo del dott. Fabrizio Merati, che ha presentato un «Programma di ripristino degli equilibri ecologici del lago Increa - Campagna 2016». Queste le linee di intervento individuate al termine della relazione, sulla base dei dati finora acquisiti. 1. Monitoraggio – prosecuzione della raccolta di dati fisico-chimici per la costituzione di un database dell’evoluzione trofica del bacino; – approfondimento destinato alla definizione dei periodi di stratificazione e destratificazione termica; – verifica dell’evoluzione dello strato anossico; – individuazione delle possibili cause della variazione della conducibilità elettrica; – ricerca di elementi fitotossici; – con riferimento al comparto fitoplanctonico risulta di primaria importanza la valutazione dell’evoluzione dell’alga tossica Plankthotrix rubescens all’interno della massa lacustre; – determinazione delle specie algali presenti; – determinazione delle specie zooplanctoniche presenti; – progressivo aggiornamento sul popolamento ittico del lago. 2. Riqualificazione – comparto chimico e fisico: questi interventi sono rimandati in attesa degli approfondimenti necessari a ricostruire con maggiore dettaglio la dinamica idroqualitativa del lago; – prove di ricostituzione dell’anello vegetale sommerso ed emergente; – per il 2017 (entro non oltre il mese di febbraio), sono da ritenersi necessari interventi mirati al recupero delle potenzialità riproduttive naturali della specie Esox lucius. – con riferimento alle IAS (Specie Aliene Invasive), in base all’esperienza maturata dal nostro studio, è possibile prevedere da subito l’impostazione e la realizzazione di un programma di controllo della/e specie di Trachemys sp. presenti nel bacino. 3. Gestione della pesca – nel corso del 2017 è previsto come intervento gestionale la costituzione di un Centro Privato di Pesca. – il programma di gestione comporterà un ampliamento delle conoscenze del comparto ittico attraverso specifica convenzione con il settore alieutico. Nel sito della rivista (www.lapescamoscaespinning.it/news-gestioneacque/laghetto-increa-di-brugherio-individuate-linee-di-intervento) è leggibile l’intera relazione idrobiologica, nella quale sono riportate tutte le analisi e le misurazioni effettuate, mentre sul sito dell’Associazione Pescatori Ricreativi Spinning Brugherio (https://spinningbrugherio. wordpress.com) può essere ripercorsa l’annosa vicenda relativa al confronto fra l’associazione e le amministrazioni competenti.
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le novità per il bimestre
PESCA (SKY CANALE 236) A partire da venerdì 14 aprile alle ore 21 Pesca (Sky canale 236) presenta «Racconti di pesca». Si tratta di una serie di veri e propri racconti dedicati alla pesca, sia in acque interne sia in mare: Marcello Adamo, regista di professione e pescatore per passione, narra in dodici appassionanti ‘capitoli’ tante diverse storie di amore per la pesca. L’intento di questo nuovo programma è quello di avvicinarsi il più possibile al vero, all’immedesimazione dello spettatore: vere azioni, vere esperienze e vere avventure di pescatori come tanti che fanno della passione alieutica una dimensione fondamentale della propria vita. Domenica 09 aprile alle ore 22 è la volta di «Ultimate Fishing». Tornano le incredibili avventure di Matt Watson e dei suoi amici. L’inconfondibile stile del più ‘pazzo’ dei pescatori ci conduce alla scoperta di alcuni dei predatori più ricercati al mondo: un vero e proprio viaggio nell’universo della pesca in cui catture sontuose e avventure ai limiti saranno le protagoniste indiscusse. Dal 3 maggio, ogni mercoledì alle 22 andranno in onda le dieci puntate della serie «Keep Calm!». Con il ritmo del fiume a imporre la sua legge e le sue spietate regole, Riccardo Sensidoni ci accompagnerà sulle sponde di spot italiani e sloveni alla ricerca di nuovi itinerari e di nuovi spunti tecnici per riflettere sul proprio approccio alle acque da trota. Visiteremo il Tirino, fantastico chalk stream abruzzese ai piedi del parco del Gran Sasso, e ci inerpicheremo sul faticoso corso dell’Orfento, perla del parco della Majella. Per rimanere in tema di parchi, ci sposteremo nella riserva dei Sibillini alla scoperta del magico mondo che ha come protagonista il torrente Tenna, superba realtà marchigiana, mentre oltreconfine studieremo uno dei corsi d’acqua più difficili e affascinanti d’Europa, quel Gacka che ha messo alla prova tutti i più grandi pescatori a mosca, e le limpide e pure acque della Radovna, in Slovenia, dove iridee di immissione e fario autoctone hanno trovato un interessante e incredibile equilibrio. Per riflettere sulla pesca in caccia, sulla pesca al temolo e su quella in bollata, infine, ci sposteremo dall’Appennino centrale fino alle acque della Sava, in Slovenia, in cerca di quelle particolari situazioni che, oltre a essere un’impagabile riserva di ricordi, mettono alla prova le proprie conoscenze in fatto di pesca e pesci. Ogni puntata prevede approfondimenti naturalistici, interviste a numerosi personaggi che ruotano attorno al nostro mondo e una corposa e approfondita sezione dedicata alla costruzione delle mosche, che il protagonista Riccardo utilizza durante le sue avventure. ‘Keep calm’, si diceva, e aggiungiamoci anche il secondo tassello della nostra filosofia: ‘upstream’, controcorrente, perché a pensarla tutti allo stesso modo non c’è gusto. Il 4 maggio, infine, ogni giovedì alle 21,30, torna «SOS Bassfishing». Dopo le prime due serie, si ripropone la stessa formula: Luca Quintavalla andrà alla ricerca di pescatori in difficoltà con la propria tecnica di bassfishing e cercherà di mettere la sua decennale esperienza al loro servizio. Parleremo di esche, di spot, di recuperi, di interpretazione dell’acqua ma sempre con la simpatia e professionalità che Luca sa mettere nelle sue ‘lezioni private’.
notizie
a cura dello Spinning Club Italia • www.spinningclubitalia.it
era uno dei primi soci della sezione di Ravenna
È MANCATO FRANCO STROCCHI
per la protezione del luccio autoctono
SPINNING CLUB ITALIA VINCE IL CONCORSO GREEN LINE Lo Spinning Club Italia, durante il Pescare Show 2017, ha ricevuto da Shimano il premio ‘Green Line’. Attraverso questa iniziativa, il marchio giapponese ha inteso devolvere a un’associazione di pesca i proventi di una sua lodevole iniziativa a favore di attività ambientaliste pro pesca sul territorio italiano. Nel 2016 Shimano Italy Fishing aveva infatti lanciato la campagna Green Line allo scopo di raccogliere il maggior numero di bobine di filo vuote per ridurre l’inquinamento da esse causate se abbandonate sulle rive dei corsi d’acqua. In tutti gli Shimano Shop aderenti all’iniziativa, Shimano aveva perciò distribuito uno speciale raccoglitore nel periodo tra aprile e agosto 2016. I pescatori potevano utilizzare questi box per gettare le bobine di filo da pesca vuote. Al termine della campagna, le bobine raccolte sono state conteggiate tramite una cooperativa sociale e infine indirizzate a un’apposita ditta di smaltimento rifiuti, che ha provveduto a riciclare il materiale raccolto. Shimano Italy Fishing si è poi impegnata a donare in beneficenza, a organizzazioni no-profit che svolgono attività per la salvaguardia delle acque e della fauna ittica, l’importo di 1.000 euro ogni 5.000 bobine di plastica raccolte all’interno dei box nei negozi di pesca. La scelta dell’associazione beneficiaria è infine ricaduta su Spinning Club Italia per le sue attività ambientaliste legate alla pesca sportiva. Nei prossimi mesi la somma raccolta verrà utilizzata dalla sede fiorentina dello Spinning Club Italia per la salvaguardia del luccio nella Sieve, affluente dell’Arno. Lo SCI di Firenze, in collaborazione con provincia di Firenze e Fipsas, ha infatti posto l’attenzione su una particolare Zona Di Protezione delle specie ittiche autoctone sulla Sieve, ottenuta dalla provincia nel 2014. La zona di circa due chilometri di lunghezza presenta fra le caratteristiche di maggior pregio una iniziale popolazione di lucci per la cui tutela è stato introdotto un regolamento particolare della pesca e il regime di no kill. Grazie al premio Shimano Green Line verrà effettuato un ripopolamento aggiuntivo di esocidi per consolidarne la consistenza quantitativa e come supporto all’opera di recupero dei ceppi di fario autoctona sui torrenti della provincia. Queste le parole di Federico Giuntini, responsabile delle sede fiorentina di SCI: «Grazie davvero a Shimano per aver contribuito alla realizzazione del nostro progetto. Un’azienda che dimostra di essere al passo coi tempi nell’idea moderna di pesca e gestione delle acque. Una gestione che deve essere lungimirante per un futuro sempre migliore per il nostro patrimonio idrico. Grazie ancora a nome dello Spinning Club Italia e della sua sede fiorentina».
Dallo scorso 28 dicembre 2016 lo Spinning Club Italia e tutto il mondo della pesca a spinning italiano hanno un compagno in meno. È infatti venuto a mancare, precocemente e inaspettatamente, il compagno di club e di pesca, ma soprattutto, per molti, l’amico Franco Strocchi. Franco praticava lo spinning fin dagli albori della sua introduzione in Italia e da sempre ha fatto parte di club e associazioni legate a questa pesca. Ha militato e gareggiato per la storica associazione di pesca sportiva Falchi Azzurri di Mezzano (Ra) ed è stato uno dei primi soci dello Spinning Club Italia della sezione di Ravenna. Era noto e apprezzato da molti sia per la sua pluriennale attività e partecipazione in queste associazioni, sia per la sua contagiosa simpatia e bontà d’animo. Chiunque abbia avuto la possibilità di conoscere Franco, gli amici di lunga data, gli storici compagni di pesca, gli associati più recenti al club, finanche chi si è intrattenuto con lui per poche ore non ha potuto che provare un senso di affetto nei suoi confronti. Questo era Franco, che lascia un vuoto profondo in tutti noi. Ci mancheranno i suoi racconti delle gare con gli amici dei Falchi Azzurri, delle sue avventure di pesca nella lontana Cuba, dei tanti ricordi di pesca in fiumi e laghi italiani quando ancora nelle nostre acque il pesce abbondava in numero e varietà. Ci mancherà la sua compagnia nelle numerose battute di pesca insieme. Ci mancheranno anche solo le sue battute, il suo sorriso e la sua confortante e costante presenza a ogni riunione e iniziativa. La perdita di Franco, così improvvisa e inattesa, ci fa pensare a quanto la vita sia fragile e rivalutare l’importanza di ogni istante passato insieme alle riunioni o sulle rive dei fiumi. Anche per questo vogliamo ricordarlo così, come in questa foto, sorridente e compiaciuto dopo una fruttuosa pescata. Ciao Franco, grazie di tutto.
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notizie
PIPAM è il più vasto portale di pesca a mosca in Italia. Per approfondimenti sui vari argomenti vi invitiamo a visitare il sito www.pipam.it e a iscrivervi nel forum per partecipare attivamente alle discussioni, pubblicare articoli e foto (di tecnica, di fly tying, di recensioni di materiali ecc.), inviare informazioni sugli itinerari, che saranno inseriti nella rubrica «Dove Pescare» del sito. PIPAM ha anche aperto una pagina Facebook (https://www.facebook.com/ groups/41688482011/) dove poter condividere foto, impressioni, pareri, ecc. Anche in questo caso l’invito è quello di iscrivervi numerosi.
FLY FISHING MAGAZINE
La mosca oltre la corrente Scottish Trout Flies An Analysis and Compendium
PIPAM NEWSLETTER Nel notiziario, diffuso per posta elettronica con cadenza mensile, troverete notizie dal mondo di PIPAM, novità da parte degli inserzionisti, immagini e tanto altro. Per essere sempre aggiornati sulle novità nel mondo della pesca a mosca registratevi alla PIPAM NewsLetter: iscriversi è semplicissimo e gratuito: basta andare sulla home page di PIPAM, cliccare sul banner NewsLetter PIPAM e scrivere il proprio nickname e la propria email nel format che comparirà.
Recensione a cura di Andrea Rossetti (ROX) La storia delle mosche scozzesi è davvero ricca e variegata: l’origine di questi modelli si perde nella notte dei tempi, e Lawrie ripercorre e analizza i vari pescatori/costruttori partendo da W.C. Stewart per proseguire con Younger, Webster, Atken e Tod. Questo libro è indispensabile per chi, oltre a costruire, vuole conoscere materiali e storie originali delle varie imitazioni.
Recensione a cura di Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Premessa saliente dell’ultimo volume di Massimo Magliocco è la descrizione della particolare tipologia di acqua definita ‘veloce’: un’acqua ricca di vegetazione riparia, di pietre disseminate lungo il letto del fiume e con una pendenza discretamente accentuata, che spesso non viene presa in considerazione dai pescatori che amano la secca, in quanto definita difficile da affrontare.
I THREAD PIÙ SEGUITI
MOBILE APP DEL FORUM Finalmente disponibile gratuitamente la App per smartphone PIPAM Forum che permetterà agli utenti registrati di poter pubblicare da dove e quando vorranno foto e resoconti anche in tempo reale. Con quest’App potrete condividere sensazioni e competenze con estrema semplicità. Ad oggi su Android ma nel giro di pochi giorni sarà disponibile anche su IOS. Per scaricare l’applicazione entrate nel sito di PIPAM dove troverete le indicazioni. Nuova release della App sia su Andorid che su IOS!
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Canne J.Parker Im-10 Graphite 9’ #11/12 E #13/14 Test di Alberto Galeazzo (Faina) e Michele Malagugini (Mala) Due canne da predatori con un ottimo rapporto qualità prezzo, testate da due collaboratori di PIPAM: tutto il test è reperibile all’indirizzo www.pipam.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4544:t est-canne-j-parker-per-coda-11-12-e-coda13-14&catid=159&Itemid=293
12’ coda 2, azione di punta The River Gold Si è partiti parlando dell’evoluzione della pesca a ninfa con il ‘filo’ e l’evoluzione delle canne. Si è arrivati, ma non è ancora detta l’ultima, alla presentazione di una canna di 12” coda 2 grazie all’intuito di un paio di appassionati pescatori a ninfa. Un thread molto interessante, da seguire continuamente.
Spinner e spent Come ti silicono la secca Andrea Gazzola (FlyingV) Un interessante trucco per siliconare le mosche senza sprecare troppo liquido…
Enri Il thread nasce dalla domanda di un iscritto PIPAM: come realizzate le ali di spinner e spent? Come imitate i famosi riflessi delle
ali sull’acqua? Un bel thread di entomologia e costruzione da leggere interamente per imparare qualche trucco di costruzione.
– conosco un po’ di entomologia, so in che periodo (relativamente alle schiuse) sono, mi guardo intorno, guardo cosa scende sull’acqua, sollevo le pietre e scelgo... – conosco bene il luogo, so quindi cosa potrebbe essere presente in quel momento e vado quasi a colpo sicuro modificando nel caso di insuccesso...
alla secca anche per via dell’assenza di correnti superficiali. Se ci soffermiamo su questa foto, tratta da un nuovo CD di pesca a mosca in uscito in questi giorni negli Stati Uniti, possiamo invece vedere che anche la ninfa, al pari della secca, paga lo scotto delle correnti. Non tenerne conto pregiudica non poco l’azione di pesca…
– mi fido ciecamente delle mosche che non mi hanno mai deluso e uso quelle a costo di cappotto... – il giorno prima di andare a pescare apro un thread su PIPAM dicendo il luogo dove intendo andare e chiedo: «che mosca mi consigliate?»... (ipotesi molto in voga mi pare...)
Mosche da caccia: polistirolo o foam?
Apertura con la poggia Spina Si discute di aspetti particolari legati alle schiuse sotto la pioggia; numerosi e interessanti gli interventi.
I CERCHI PIÙ INTERESSANTI La scelta dell’artificiale
Pesca a ninfa e correnti subacque Gianfranco Baudone (Gi.Bi.) Una volta scesi al fiume/torrente, come procediamo nella scelta dell’artificiale da usare? Varie le ipotesi:
Gianfranco Baudone (Gi.Bi) Spesso si parla di pesca a ninfa assegnandole una fama di pesca più facile rispetto
Angelo Piller (Angelo) Il polistirolo è forse più delicato, ma galleggia di più. Il foam è più resistente, ma ha una galleggiabilità inferiore. Perché non fare un mix? A proposito, qual è secondo voi il modo migliore per fissare la pallina di polistirolo?
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TECNICA MOSCA
TROTE DIFFICILI
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MASSIMO MAGLIOCCO [max@massimomagliocco.it]
uarda che spettacolo quella trota, è un po’ che sta bollando. È veramente grossa», disse un pescatore al suo amico. «Gli ho lanciato di tutto, ma niente, non ne vuol sapere di salire», continuò deluso, «provaci tu, io mi sposto più a monte». Chissà quante volte vi sarà capitato di trovarvi in una circostanza simile, senza riuscire a dare una risposta ai rifiuti della trota. Probabilmente avrete archiviato il salmonide aggiungendolo alla lista nella quale avete già registrato tutte le trote che non siete stati in grado di prendere, quelle prontamente definite ‘difficili’, giustificandovi in tal modo con voi stessi. Torniamo ai due amici pescatori: mentre il primo si è spostato più a monte, il secondo, inquadrando la situazione, al primo lancio fa salire il pesce. Che risposta si sarà dato il primo? Di fronte a trote in attività non ci si può arrendere, rinunciando alla cattura senza capire i motivi della sconfitta. Quelle che chiamiamo trote difficili spesso hanno la meglio su di noi per ragioni emotive – come la smania di lanciare, che spesso tradisce anche il pescatore esperto –, ma più spesso per la cattiva o approssimativa conoscenza di una serie di fattori, che potremmo dividere in:
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• lancio, • mosca, • conoscenza delle strategie di attacco, • conoscenza dell’avversario, che sono quattro elementi di straordinaria importanza, alla base della pesca a mosca secca. Non tutti li conoscono in egual misura, dando spesso maggiore importanza ora all’uno ora all’altro. In fondo un bravo pescatore, per considerarsi tale, deve essere cosciente che tali elementi sono legati indissolubilmente insieme. Ritenere importante solo saper lanciare bene o possedere degli ottimi artificiali equivale a essere solo dei teorici, non dei pescatori completi. Pensare che non si possa competere con una trota in attività, ritenendola imprendibile, è sempre una sconfitta.
lancio Il lancio è l’elemento che affascina di più, dal momento che nella pesca a mosca si basa su concetti fisici molto precisi. Anche negli altri sistemi esiste il lancio, ma mai come nella nostra tecnica riveste l’importanza che in effetti possiede. Inserendolo nel contesto del discorso che stiamo conducendo,
possiamo dire che limitarsi a mandare avanti e indietro la coda, avendo come unico obiettivo quello di stendere il finale, preclude le possibilità di cattura. Prendiamo il dragaggio. Saper governare la coda di topo in situazioni nelle quali è fondamentale sconfiggerlo dà molte possibilità di successo in più. Del resto, quante volte ci si arrende a priori proprio perché la trota in attività si trova al di là di una corrente, dinanzi alla quale non siamo in grado di opporre nessuna soluzione per evitare le negative scie? Quante volte dopo aver provato e riprovato senza successo abbiamo definito quella trota impossibile da catturare? Se si è novizi è tutto giustificato, altrimenti sarebbe bene porsi qualche domanda. Essere un buon pescatore a mosca non vuol certo dire saper fare loop strettissimi, ma conoscere, alieuticamente parlando, l’ambiente acquatico, le abitudini e il carattere dei nostri avversari pesci; tuttavia, se a queste doti tarpiamo le ali non riuscendo a gestire il mezzo tramite il quale si proietta l’artificiale ma soprattutto a governare al meglio il tutto, è come possedere una Ferrari e poi andarci a fare la spesa. Saper lanciare bene non significa fare cose da extraterrestri, come ad esempio infilare la mosca in punti assurdi – anche se saperlo fare aiuta parecchio – ma anzitutto ‘comandare sul fiume’. Oggi è ampiamente dimostrato che la quasi totalità delle situazioni in pesca è da ritenersi superabile. Perché allora ci devono essere alcuni che riescono e altri che invece saltano a piè pari le zone più ostiche, a volte le migliori, ritenendole non affrontabili? Il corso che tutti hanno frequentato quando hanno iniziato non deve essere considerato un punto di arrivo, ma di partenza.
miglianza della mosca, sempre lanciata con cognizione a causa delle infide microtensioni che queste acque generano (e tutto può si complica se questi tratti sono no kill). Le regole che si dovrebbero seguire in questi luoghi, relativamente all’artificiale, non sono molte e spesso danno i risultati cercati. Una di queste è quella che dice di utilizzare sempre mosche piccole nei momenti in cui le trote sono particolarmente attive in superficie. Sono spesso riuscito ad avere la meglio in queste situazioni utilizzando mosche particolarmente piccole, laddove quelle montate fino ad allora sul 22 non davano risultati. Scendendo al 24 e a volte al 26, controllandone sempre a priori la presentazione, sono riuscito ad avere la meglio su trote, e in particolar modo temoli, che avevano fino ad allora letteralmente fatto razzia di minuscoli e invisibili esserini snobbando un’enorme quantità di artificiali che, pur simili per colore e fattezze, avevano l’handicap di essere di dimensioni più grosse del naturale, anche di pochissimo. Non sono casi isolati, credetemi: molto spesso sono una delle cause dei continui rifiuti delle trote. Mi rendo conto che pescare con simili microscopici artificiali possa apparire esasperante, ma se così non si agisse non si avrebbero risultati. Ricordo che quando si utilizzano simili mosche, conviene sempre allargare la gola dell’amo per non rischiare di ‘lisciare’ la trota. Il colore a mio avviso ha un valore relativo, perché se pensiamo alla taglia a volte infinitesimale della mosca, l’aspetto cromatico risulta pressoché irrilevante. Spesso sono state condotte delle prove in tal senso: si è continuato a pescare tranquillamente le trote in attività cambiando ripetutamente arti-
mosca Se la finalità del lancio è quella di mettere la mosca nel modo più giusto, presentandola a dovere senza farla dragare, proprio la mosca racchiude in sé tutta la filosofia che questo affascinate sistema racchiude. Com’è noto, sono state condotte numerose e approfondite ricerche per conoscere al meglio gli insetti che interessano il pescatore e per giungere ai sistemi costruttivi odierni, che, uniti ai nuovi materiali, fanno degli artificiali di oggi piccole opere d’arte. Ma li sappiamo utilizzare? La vecchia diatriba che ha coinvolto intere generazioni di pescatori su cosa sia più importante tra lancio e mosca è ancora di moda. Entrambe le componenti sono fondamentali e si integrano tra loro, ma una piccola riflessione è d’obbligo. Se ad esempio una trota rifiuta una mosca che è stata presentata alla perfezione, se non ci sono altre cause ciò che ha determinato il rifiuto è sicuramente da attribuire alla scelta errata dell’artificiale. Tuttavia, se l’artificiale montato è quello giusto ma la sua presentazione è approssimativa o genera anche il minimo dragaggio, il suo utilizzo è praticamente inutile. Ci sono situazioni in cui, oltre alla sempre necessaria buona presentazione dell’artificiale, serve qualcos’altro. Le trote difficili, o presunte tali, oltre a quelle che in torrente abitano zone in cui, come abbiamo visto, il lancio diventa la prima arma a disposizione, spesso e volentieri sono quelle che abitano acque meno mosse, ma solo apparentemente facili, come ad esempio le risorgive. Queste trote sono molto selettive per motivi legati all’ambiente in cui vivono. Tali luoghi, in effetti, offrono un’abbondanza tale di insetti che i pesci che vi abitano mangiano veramente quello che va loro più a genio. In queste circostanze diventa estremamente importante la so-
Stone fly (Luca Barosselli)
Soft sedge (Luca Barosselli)
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LUCA PASSARELLA [esox.luca@gmail.com]
PICCOLI SHAD IN RISORGIVA
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na delle esche siliconiche più utilizzate – e maggiormente prodotte – negli ultimi anni è lo shad, che ha riscosso successo anche tra gli amanti della trota, specie per l’utilizzo nelle risorgive di fondovalle, spot ideale nel quale sfogare la propria passione senza dover fare rotta verso lontane montagne e affrontare lunghi spostamenti. La risorgiva, tuttavia, non è un ambiente facile: la cattura non è mai scontata, dal momento che i pesci sono molto selettivi essendo abituati a una maggior pressione di pesca rispetto ad altri luoghi. Questi corsi d’acqua hanno caratteristiche multiformi, con tratti che nel segmento di un centinaio di metri variano più volte per profondità, velocità dell’acqua, composizione del fondale e flora acquatica. Una delle caratteristiche più importanti è la moltitudine di specie ittiche che vi abitano: salmo-
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nidi, ma anche molti ciprinidi e qualche esocide, tutte specie che portano alla trota un enorme quantità di pesce foraggio sul quale focalizzare la propria alimentazione. In questi ambienti lo shad è ideale grazie all’elevato potenziale imitativo e all’estrema versatilità, essendo capace di adattarsi a qualsiasi condizione in cui si trovi la risorgiva.
tipologie e misure In commercio si trovano molte varianti; i modelli di maggiore qualità si differenziano principalmente per i due tipi di coda, nelle varianti paddle o stick. Il primo va impiegato quando si necessita di affondamenti più lenti e di un nuoto più realistico: può essere utilizzato bene in qualsiasi momento e consente di pescare abbastanza leggeri, dando all’esca un aspetto
sempre molto naturale; ha il vantaggio che specialmente nel periodo più caldo, momento di esplosione della flora acquatica, facilita l’azione di pesca sopra gli erbai che tendono ad affiorare a pelo acqua, scivolandoci sopra abbastanza bene, ed evitando di vanificare l’azione di pesca per il continuo contatto con l’erba, sempre che si lavori l’artificiale a vista con la canna sempre alta. Capita spesso di vedere la trota protrarsi in lunghi inseguimenti sullo shad quando si effettuano recuperi lineari sopra gli erbai; in quei momenti è indispensabile provare a variare velocità, imprimendo piccoli colpi di vetta che simulino la fuga della preda: spesso la trota compie scatti fulminei verso l’esca proprio ai primi colpi di canna. La variante con coda a stick offre invece il vantaggio, per la sua forma, di affondare più velocemente a parità di zavorra rispetto alla coda paddle, per cui dà la possibilità di raggiungere il fondale in maniera perpendicolare a dove cade in acqua, il che rappresenta un enorme vantaggio quando si pesca a vista: una volta individuata la trota in una piccola piana di ghiaia, permette di far lavorare l’esca in spazi ridottissimi a contatto con il fondo.
I colori disponibili per ogni shad sono al giorno d’oggi numerosissimi. Consiglio di utilizzare le tinte più naturali quando la trota può focalizzare a lungo l’artificiale, come nel caso in cui si sta pescando in piane di ghiaia o a inizio stagione, quando la vegetazione acquatica è ancora poco presente. Quando invece la vegetazione è fitta, e la trota ha pochi attimi per decidere se sferrare l’attacco, colori come rosa, fucsia, verde fluo e arancio riescono a dare sempre grosse soddisfazioni. Il modello paddle che ho usato di più lo scorso anno è stato il Ra Shad di Molix nelle misure del 2” e del 3”, mentre per la variante stick ricorro di preferenza al Virago, quasi esclusivamente nella misura da 2”.
teste piombate Quello delle teste piombate è uno dei dettagli più importanti quando si decide di utilizzare artificiali come gli shad. Vista la tipologia di spot del quale stiamo parlando, si possono impiegare sia le classiche teste scoperte, sia le testine con setole; a dire il vero, vedo quest’ultime raramente utilizzate nella pesca alla trota, ma se si considera la quantità elevata di erba acquatica presente nelle risorgive, penso che meritino davvero di essere considerate. Personalmente vi apporto delle piccole modifiche, riducendo la quantità di setole e lasciandone un numero che consenta sia di proteggere l’amo, sia di garantire il minor numero di ferrate mancate, in virtù del fatto che la trota mangia velocissimo: meno ostacoli ci sono tra dardo e apparato boccale, meglio è. Per gli shad da 2” sono molto valide le resistentissime Decoy Rocket Plus nella misura del 6, mentre per quelli da 3” preferisco le Omtd T Ballance nella misura 1, con grammature di 1,77 e 3,5 g. Un
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GIAN PAOLO MINGOZZI [ jampa2707@gmail.com]
n’anima da moschista racchiusa in un corpo cresciuto lungo le sponde di canali e maceri di campagna, un’anima abituata a pesche tradizionali che con il tempo si è avvicinata allo spinning, per poi ammalarsi di un particolare tipo di pesca a mosca. È un percorso che, oggi, viene vissuto dai pescatori più giovani in modo diverso, dal momento che gran parte di loro provengono direttamente dallo spinning e hanno quindi modo di entrare a contatto con la tecnica che stiamo per proporvi più velocemente, adattandovisi con maggiore disinvoltura. Chi scrive, invece, fa parte di un sodalizio – che si è dato il nome «Carp on the Fly - Caccia a Ottobre rosso» – i cui componenti hanno cominciato per caso, quasi per gioco: un giorno, mentre testavamo piccoli streamer dedicati ai predatori, fummo sorpresi da una mangiata sospetta, diversa dal solito, con una sensazione di rigidità e allo stesso tempo di flessibilità della coda; a seguire una partenza adrenalinica che ci portò a correre dietro alla preda ignota, fino ad arrivare al backing. Una volta scesi lungo la sponda del canale, imbracciammo il guadino e ci accorgemmo che era lei, la regina dei fossi: la carpa. Una cattura degna di nota che ci riempì di felicità e stupore. Da allora abbiamo cominciato uno studio, che tuttora continua, di luogo in luogo e di stagione in stagione. Scoli di campagna, canali di bonifica, fiumi e laghi naturali; acque chiare come velate, sporche o torbide; letti in sassi o in ghiaia; sponde con canneti o erbai ma anche in cemento. Quello che vogliamo proporvi è un modo di pensare diverso, più ‘aperto’ del solito: dovete dimenticare le regole e i parametri classici del carpfishing, come quelli della pesca a mo-
sca: qui siete immersi nel mondo del Carp on the fly, una tecnica che si è evoluta in questi ultimi anni e che ha dato i suoi frutti principalmente nel mese di ottobre, quando le carpe ricercano ovunque alimenti sostanziosi per affrontare l’inverno, spostandosi di riva in riva e di buca in buca per aspirare gamberi e lombrichi, che – grazie al loro colore – donano alle pinne del pesce una tonalità rossastra (da qui la denominazione «Caccia a ottobre rosso»). Per praticarla servono pochi ingredienti: voglia di ricercare e voglia di imparare, senza doversi spostare di chilometri, perché le carpe hanno grande capacità di adattamento e proprio per questo vivono nei posti più impensabili, magari vicino a casa vostra. E se pescate a spinning, potrete inizialmente testare piccole esche in gomma o costruirvi mosche specifiche da carpa e adattarle alla grammatura della vostra canna. Poi, gradualmente, potrete passare all’attrezzatura da mosca.
l’attrezzatura Cominciamo dunque a parlare di attrezzature. I marchi presenti sul mercato sono numerosi e propongono attrezzi e combo con caratteristiche e qualità differente: se non si hanno le idee chiare su come si affronta la tecnica, la scelta diventa ancora più ardua, per cui è bene fare subito un minimo di chiarezza. La canna va considerata in funzione della sua lunghezza, azione e potenza: questi i parametri fondamentali cui fare riferimento per non incappare in acquisti errati in tutto o in parte. Il nostro consiglio, basato sulle esperienze vissute lungo canali, fossi, cave e grandi laghi, è quello di orientarsi su attrezzi di lunghezza 9 piedi con azione
CARP
ON THE FLY Medium-Fast e con la possibilità di montare code dalla #5 alla #7, che daranno la possibilità di lanciare mosche di discrete dimensioni e non solo. Canne con questa potenza sono in grado di soddisfare sia chi svolgerà l’attività in luoghi piccoli, sia chi ama spot aperti e di grandi dimensioni. Una canna coda #6, oltretutto, rappresenta una buona scelta anche per insidiare altre tipologie di pesci che popolano gli spot nominati. Il tutto abbinato a una lunghezza di 9 piedi, i nostri 2,74 metri circa, che nel mondo della ‘pesca alternativa’ sono i più adatti perché offrono al lanciatore una grande facilità di lancio e allo stesso tempo un ingombro non eccessivo. Questa metratura permette di posizionare le esche davanti al muso delle carpe senza usare troppa coda; in particolari casi, torna utile semplicemente sfruttandone la lunghezza per avere il quantitativo di coda corretto per lavorare solo con il cimino della canna stessa, cioè intingendo la mosca davanti
a voi come se fosse una bustina di the. Quale modello prediligere? Quando si parla di canne Medium-Fast, ci si riferisce ad attrezzi abbastanza ‘intuitivi’, che permettano cioè di essere molto precisi – indicati quindi anche per spot molto piccoli –, ma pur sempre dalle doti ‘robuste’ e dal fusto potente. Il passaggio a una canna Fast è consigliato a chi è più pratico e magari ama avere in mano attrezzi molto sensibili, che diano modo di lavorare per più tempo la carpa ‘caduta’ sull’esca, donandogli momenti più lunghi di divertimento. Fondamentale è anche optare per canne non troppo delicate ma comunque leggere, visto che le sessioni di ricerca saranno spesso abbastanza lunghe, per evitare di stancarsi troppo fisicamente, orientandosi su versioni in carbonio. Chi invece ama le azioni lente e il vecchio stile può rivolgersi a canne in fibra di vetro, che danno modo di lavorare su pesci anche di discrete dimensioni. 2/2017
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TECNICA SPINNING
I CAVEDANI
di Re Tiberio
ENZO VENTURINI [enzo.venturini81@gmail.com] e PAOLO ZAMBELLI [paolozambelli57@libero.it] Guardo l’acqua limpida che mi scorre di fronte. Nella mano destra impugno una canna leggera, nella sinistra l’immancabile pesce finto dalla livrea argentea. Nell’animo e nella mente serbo un sentimento che un pescatore non dovrebbe mai provare: l’impazienza. Fletto la canna sopra la testa e via! Tutto è previsto: il volo dell’esca, il sibilo della lenza, lo schioccare dell’archetto che si chiude, l’impatto dell’artificiale sull’acqua. Segue un recupero costante e leggero, fino a quando un colpo violento inarca la canna e il cuore sobbalza… il primo cavedano! L’inverno è finito.
C 64 •
on l’arrivo della primavera si schiude uno dei migliori periodi dell’anno per la pesca. Ciò vale per molte specie di pesci e il cavedano non fa eccezione: in tutta Italia ruscelli collinari e pedemontani, ma anche fiumi di pianura, possono così diventare il palcoscenico di una delle pesche più diver-
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tenti che è possibile effettuare con gli artificiali. L’itinerario che suggeriamo in questo articolo porta nella provincia di Ravenna. Anche se non è a tutti noto – chi pensa a Ravenna e dintorni immagina generalmente il mare, i fiumi di pianura che vi confluiscono, canali e valli palustri – una piccola parte della provincia si inerpica sulla collina, seguendo il corso del Senio o del Lamone. Ed è proprio una zona del Senio che suggeriamo di esplorare, fiume appenninico che nasce sul monte Carzolano e dopo un percorso di 92 km si immette nel fiume Reno nei pressi di Alfonsine. Il Senio ha carattere torrentizio, con periodi siccitosi durante l’estate e buona portata d’acqua nei periodi primaverili e autunnali. Dopo aver preso la SP 306 che conduce a Casola Valsenio da Castel Bolognese, la si percorre superando prima Riolo, nota zona termale, poi Borgo Rivola (dove ha trascorso la sua infanzia il campione di motociclismo Capirossi), fino a incontrare l’indicazione per la Grotta del Re Tiberio. La leggenda vuole che l’imperatore romano Tiberio si fosse rifugiato in questa
grotta con tutta la sua corte in seguito a un oracolo che ne aveva previsto la morte a causa di un fulmine. In un bel giorno di sole, stanco di rimanere rinchiuso, l’imperatore decise di uscire per una breve passeggiata a cavallo, ma il tempo mutò rapidamente e un fulmine lo raggiunse mentre cercava disperatamente di tornare alla grotta, uccidendolo. La morale della storia, ovviamente, è che nessuno può sfuggire al proprio destino… Oggi questa grotta, lunga oltre quattro chilometri, è la più nota e ‘celebrata’ tra quelle del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, grazie alla sua importanza archeologica. Per chi vorrà associare alla pesca una giornata di cultura e avventura, la grotta è visitabile previa prenotazione. Giunti a questo punto, si segue l’indicazione per la grotta svoltando a sinistra in una piccola strada e la si percorre fino a giungere al ponte sul Senio. Si parcheggia la macchina poco prima o subito dopo il ponte, facendo attenzione che non sia d’intralcio ai camion che percorrono la via verso le vicine cave di gesso. Da qui può iniziare la battuta di pesca. Si nota subito, sotto il ponte, la presenza di una piccola chiusa che forma una buca con una discreta corrente. La buca, circondata da massi di una vecchia frana, può essere raggiunta, facendo attenzione, attraversando il ponte e scendendo al-
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InvIacI la tua mosca: potraI vIncere
250 amI partrIDGe
speDIZIone entro Il 15.04.17: Gallo
Il materiale del prossimo numero è GALLO
InvIacI la tua mosca: potraI vIncere 250 amI partrIDGe
Spedizione entro il 15 aprile 2017 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it
Regolamento completo su www.lapescamoscaespinning.it • K4AY-SE #14: amo curvo, filo standard, con occhiello diritto e apertura con curva ampia, ideale per gamberetti, emerger e mosche dal corpo curvo in genere • K12ST #16: amo a filo standard, lungo con leggera curvatura, ideale per imitazioni di pupe e larve di caddis • 15BNX #16: klinkhåmer x-treme, disegnato da Hans Van Klinken, a curvatura accentuata, ideale per mosche parachute in stile klinkhåmer • K14A #20: amo curvo a filo standard ispirato al famoso amo di Oliver Edwards, ideale per ninfe, ninfe di caddis ed emerger • 15BNY #14: amo standard per le klinkhåmer, ideale per parachute ed emerger su amo curvo • SLD2 #16: amo da secca standard, ideale per mosche secche ed emerger • SUD2 #12: amo da secca con curvatura Captain Hamilton e punta lunga, con eccellente tenuta • SUJ #14: amo jig per eccellenza • CZ #14: amo da Czech Nymph a filo grosso, con curvatura ampia e punta lunga, ideale per ninfe, gamberetti e sowbug • CS86 #4/0: amo da predatori con curva ampia e occhiello diritto, per mosche da acqua dolce e mare
Premio FinaLe annuaLe: morSeTTo STonFo TranSFormer
Il Transformer è il più recente e prestigioso morsetto prodotto dalla Stonfo. Il nome deriva dal fatto che il morsetto, di altissima qualità, può trasformarsi in tre moduli diversi a seconda del tipo di artificiale che si vuole costruire, cambiando dall’uno all’altro istantaneamente. In sostanza, tre morsetti in uno. Si ha infatti un modulo per tutti i montaggi classici di tipo standard, con la possibilità di lavorare in linea, un secondo modulo per i montaggi tubefly, un terzo modulo per il montaggio specifico di grossi streamer. Tutto ciò è reso possibile da un ingegnoso e innovativo sistema, che permette di intercambiare rapidamente i tre moduli con un click. Il morsetto è poi munito di una nuova base con portautensili integrato. Maggiori informazioni su www.stonfo.com.
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TRANSFORMER
Premio Su oGni numero: 10 BuSTe da 25 ami ParTridGe
InvIacI Il tuo artIfIcIale autocostruIto: potraI vIncere una canna molIx skIrmjan
L’artificiale del prossimo numero è PLASTIC WORM Spedizione entro il 15 aprile 2017 a La Pesca Mosca e Spinning, via Musignana 7, 50022 San Polo in Chianti. Dressing e note di commento in un file di testo a redazione@lapescamoscaespinning.it
Regolamento completo su www.lapescamoscaespinning.it al primo classificato una canna SKIRMJAN SMSK-T-702ML
Skirmjan TrouT HunTer SerieS SmSk-T-702mL Length: 7’0” (213 cm) Lure: 1/8 - 7/16 oz (3-12 g) Line: 4-10 lb Action: Fast Questa canna appartiene alla serie Trout Hunter Special, formata da canne sviluppate con la collaborazione di esperti pescatori italiani e dedicate alla pesca della trota sia in acque libere che in laghetto. Tutte le canne sono dotate di manico in sughero di alta qualità e costruite con una nuova tecnica di lavorazione del carbonio per ottenere una eccellente rapidità e sensibilità. La SMSK-T702ML è una canna da spinning in due pezzi che lancia fino a 12 grammi, ottima nei torrenti di media portata, dove lavora e gestisce senza problemi rotanti fino al #3, esche in gomma di 3” e piccoli jerkbait destinati ai salmonidi.
Skirmjan rodS Potenti, leggere ed estremamente bilanciate, grazie alla tecnica costruttiva che riesce a combinare due differenti tipi di carbonio ad alto modulo HHC (Hyper Hard) e FC (Flexible) con una nuova resina ad alta densità, le canne Skirmjan sono disegnate e progettate per la moderna pesca con le esche artificiali. Ogni modello ha caratteristiche specifiche per tecnica e tipo di artificiale. www.molix.com/product/rods/skirmjan-freshwater-rods www.youtube.com/watch?v=UGNlL-dZVXU
FRANCESCO GIORDANO • INTERPRETAZIONI SONORE SOFT
A scelta fra: • moLiX BruGaS + moLiX Pike SHad 5.5” (spinning) • STonFo BoBTeC 1 - art. 674 (mosca) moLiX BruGaS • sinking • 8,5 cm (3.3/8 in) • 20 g (3/4 oz) • colore: real sarda Il Brugas è un artificiale compatto e affondante, che si lancia come un proiettile, caratterizzato dall’eccellente combinazione tra elevate prestazioni, dimensioni contenute e balistica. L’accurato bilanciamento dei pesi, il disegno ‘flat’ e l’azione oscillante che sviluppa in caduta gli consentono di lavorare con disinvoltura anche in condizioni atmosferiche difficili, con vento, forti correnti, schiuma e risacca. Le sue prede abituali sono spigole, serra e lecce in mare, black bass, lucci e lucioperca in acqua dolce. Molti pescatori, approfittando della potente armatura passante e della qualità costruttiva, l’hanno adottato anche per pescare i tonni. moLiX Pike SHad 5.5” • 14 cm (5.5 in) • 35 g (1.1/4 oz) • deep range: 50 -150 cm • colore: carpa Soft swimbait snodata per la ricerca dei grandi lucci che stazionano più profondi, dove jerkbait e spinnerbait non arrivano e dove una soft bait tradizionale faticherebbe a essere adescante. Le vibrazioni ad alta frequenza prodotte dalla pala inserita sotto la pancia richiamano i pesci che si trovano a distanza anche in acque torbide. La posizione dell’anello in testa ne consente l’utilizzo efficace anche in verticale. Il pescatore può sperimentare la propria fantasia con varie montature, dalla classica pesca con la testa piombata alla presentazione spiombata. È realizzata con una nuova miscela che la rende robusta e resistente. STonFo BoBTeC 1 (art. 674) Bobinatore in acciaio inox, con tensionamento del filo regolabile tramite un cursore che permette il rapido cambio della bobina. Il tubetto scorrifilo ha alla sua estremità una boccola in acciaio temprato resistentissima all’usura e agli urti. Bobtec 1 è perfettamente bilanciato durante la rotazione e risulta ideale nella realizzazione di dubbing in asola, creata dividendo il filo.
show room una nuova serie di canne, suddivisa in cinque ‘progetti’
CARSON DARK MATTER L’azienda torinese Carson ha immesso sul mercato una nuovissima serie di canne dotata dei migliori materiali attualmente reperibili. Basta provare in pesca per pochi minuti una Dark Matter per rendersi subito conto della leggerezza e di conseguenza della eccezionale facilità nel manovrare l’attrezzo, unite alla possibilità di affrontare nel migliore dei modi il combattimento con un pesce dalla difesa energica, sia esso di acqua dolce o di mare. Le Dark Matter, che riportano nelle serigrafie le grammature dichiarate in modo assai fedele, sono splendide canne, idonee a una pesca da leggera a medio-pesante, con un fusto piuttosto sottile e rapido, che consente di pescare con grande precisione di lancio e di raggiungere nella gittata dell’esca distanze più che apprezzabili.
Nello specifico ho avuto modo di testare a lungo il modello denominato ‘Progetto unosettedue’ lungo 2,40 m con potenza di lancio tra i 20 e i 40 g effettivi, dedicato a uno spinning medio in fiume, per la ricerca per esempio di lucci e grossi aspi o di marmorate sui raschi, pur essendo nello stesso tempo un modello validissimo per la pesca saltwater per combattivi tombarelli, alletterati, barracuda, palamite ecc. La canna è composta da due sezioni con un ingombro complessivo di 1,25 m e ha un equilibrio inusuale per quanto riguarda la leggerezza, come già detto, e la resistenza in pesca. Spicca anche la placca, alquanto innovativa, costituita per il 30% da polimero, senza dubbio più morbido del normale, che si adatta a ogni tipo diverso di calcio del mulinello. A mio avviso l’abbinamento ideale è con un 3000/4000, a seconda dei gusti. Gli anelli (sette in questo modello) sono dotati di pietre resistenti all’abrasione e sono studiati sia per chi predilige il classico monofilo, sia per chi impiega il trecciato. Ho riscontrato una grande sensibilità sull’esca (merito dell’eccellente impugnatura, che permette di mantenere sempre un grande contatto col grezzo e di conseguenza di avvertire anche le minime sollecitazioni) e mi ha stupito la possibilità di lanciare in condizioni di rive infrascate con grande precisione. Senza dimenticare che nel modello qui evidenziato la schiena si rivela idonea a combattimenti sportivi piuttosto energici, tipici dei predatori marini nominati. La serie Dark Matter vanta ben cinque modelli, che coprono svariate grammature e che sono state progettate per gli amati dello spinning sia ultraleggero che medio-pesante. Tutte le canne che compongono questa pregiata serie hanno un trattamento nero opaco antiriflesso, che evita ogni tipo di rifrazione della luce sul fusto, specialmente in giorna-
te molto luminose. Senza venir meno alla sua tradizionale ottica commerciale, Carson propone le sue nuove canne a un costo che evidenzia un elevatissimo rapporto qualità/prezzo. Ecco la serie completa dei modelli Dark Matter. Progetto duezerocinque (PJDM-205) • Lunghezza: 210 cm, casting: 1-5 g. Modello pensato, grazie alla potente schiena e al vettino in materiale composito ad alta elasticità, per la Trout area e per le tecniche light d’acqua dolce e di mare. Progetto zeronovezero (PJDM-090) • Lunghezza: 180 cm, azione light, casting: 5-15 g; • Lunghezza: 210 cm, azione light, casting: 5-15 g; • Lunghezza: 210 cm, azione medium, casting: 15-30 g; • Lunghezza: 240 cm, azione medium, casting: 15-30 g; • Lunghezza: 270 cm, azione high, casting: 20-40 g. Il modello è stato prodotto appositamente per avere il massimo della leggerezza e della sensibilità in ogni situazione e con ogni tipo di esca in acque interne e in mare. Progetto unosettedue (PJDM-172) • Lunghezza: 200 cm, casting 8-20 g; • Lunghezza: 210 cm, casting 10-30 g; • Lunghezza: 240 cm, casting 20-40 g. Ideale per ricercare tutti i predatori di media taglia sia in acque dolci che in mare; la progettazione dei grezzi di cui si compone questa serie è pensata appositamente per contrastare le potenti fughe di lucci e barracuda. Progetto novezerocinque (PJDM-905) • Lunghezza: 240 cm, grammatura: 300 g; • Lunghezza: 270 cm, grammatura: 300 g. Il modello è stato studiato per sopportare i carichi dei grandi predatori di acqua salata e per insidiare i potentissimi siluri. Progetto noveunonove (PJDM-919) • Lunghezza: 240 cm, grammature: 200-500 g; • Lunghezza: 270 cm, grammature: 300-600 g. Progettato per le tecniche di pesca più gravose che si possano incontrare, come la ricerca di grossi siluri a break line o la pesca di pesci di taglia al di sopra dei 30 kg in mare. Per ulteriori informazioni: Carson, tel. 011/4501668, www.strikepro.it, www.carson.it, info@carson.it (Giorgio Montagna)
una nuova linea, dal prezzo contenuto
LOOP Q-SERIES Nel mondo della pesca a mosca Loop è da sempre sinonimo di qualità. Forse l’unico difetto del marchio è stato quello di non aver mai prodotto una serie di canne dal prezzo contenuto. Almeno fino a ieri. Nel 2017, infatti, Loop è finalmente uscita con le Q-Series, una linea di canne che va a coprire tutte le necessità del pescatore a mosca moderno, dalla coda 4 alla coda 10, anche per il mare, senza dimenticare le canne a due mani, con un prezzo che parte da 215,00 euro. L’azione delle Loop Q viene definita progressiva; in pratica si passa da un’azione moderata per
le code più leggere fino a un’azione veloce per le code più pesanti. Le canne vengono fornite insieme a fodero e robusto tubo in cordura. Potete trovare le nuove canne Loop presso lo shop on line www.flyfishdolomiti.com di Angelo Piller o direttamente nel negozio di Tai di Cadore (BL) in Via Manzago 27.
una nuova canna per la Trout area
CRAZY FISH EBISY VIOLET La Ebisy Violet nasce col proposito di soddisfare al meglio le esigenze di chi affronta il mondo della Trout area. Non è certo un attrezzo molto costoso, ma non per questo le sue prestazioni sono poco affidabili. Si tratta infatti di una canna dalle prestazioni molto oneste, che non mancherà di soddisfare chi si avvicina a questa particolare branca dello spinning ultralight. È contraddistinta da un’azione morbida che aiuta ad accompagnare i lanci e al contempo da un’ottima sensibilità: abbinata a un mulinello di piccola dimensione e di peso minimale, evidenzia una bilanciatura perfetta (pesa solo 87 g), che migliora la sensibilità di insieme dell’attrezzo. Lunga (anzi, corta!) al punto giusto, i suoi 183 cm di lunghezza rappresentano la misura ideale per gestire al meglio i miniartifileggerissimi, con innovativo design a X
NAUTILUS X-SERIES ciali da Trout area, consentendo di essere caricata a dovere nei lanci e di ottenere ottime gittate. La potenza di lancio espressa sulla serigrafia è quella rispondente al reale: da 0,5 a 3 g, il range di pesi più usato nel Trout area game. Le finiture sono buone e la componentistica (anelli, impugnatura splittata, portamulinello) si attesta anch’essa su discreti livelli qualitativi. Un attrezzo, insomma, dall’ottimo rapporto qualità/prezzo che permetterà di ottenere il meglio nella Trout area. Ma non solo: se la proverete a street fishing pescando ultralight nei canali o nelle rogge di pianura (magari ricorrendo alle miniesche gommose sempre prodotte dal marchio Crazy Fish), la Ebisy Violet saprà destreggiarsi altrettanto bene con persici, sandre e ciprinidi vari. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
in tre sezioni, una novità Smith Europe
I Nautilus X sono mulinelli open frame (a bobina aperta) leggerissimi, con frizione dolce e progressiva. Il design a X si estende dal centro al perimetro del mulinello, proteggendolo nelle parti esposte ma lasciandolo libero dagli altri lati. La frizione SCF-X, sigillata al teflon e realizzata in dischi di carbonio, si aggiusta con un grande pomello, che offre un eccellente controllo anche al freddo con le mani bagnate. Il design aperto, unito alla doppia superficie delle bobine per il palming, incrementa la rigidità del 35%. La bobina Giga Arbour è la più leggera mai realizzata da Nautilus sui suoi mulinelli. Un mulinello leggerissimo per la trota fino al modello XL max, per lucci o salmoni a una mano. Disponibile in quattro misure: XS - diametro 8,25 cm / 107 g / 299 € XM - diametro 8,89 cm / 116 g / 310€ XL - diametro 10,16 cm / 133 g / 380 € XL Max - diametro 10,16 cm / 133 g / 430 € Disponibile anche in custom colors. Orange, Pink, Red, Purple, Violet Per ulteriori informazioni: Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.
NX4 BIG JERK TRAVEL NX4 è il nuovo marchio che contraddistingue la produzione Smith Europe specifica per il freshwater. Tra le varie canne che compongono la collezione, spicca questa Travel in 3 sezioni progettata per gli amanti dei viaggi a caccia di lucci oversize. Che sia un viaggio in Italia o all’estero, la nuova NX4 Big Jerk Travel permette un trasporto in assoluta comodità, grazie al minimo ingombro (solo 770 mm). Pur essendo una canna ripartita in tre sezioni, la qualità dei materiali utilizzati e il sofisticato processo produttivo hanno permesso di mantenere un’incredibile potenza di lancio e una ineguagliabile riserva di potenza. L’azione progressiva del fusto permette di gestire agevolmente un ampio range di artificiali, dai 20 ai 90 g. Le finiture sono di prim’ordine, con anelli Fuji K guide Alconite e placca Fuji con doppia ghiera di fissaggio. Tutti i prodotti Smith sono distribuiti in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.
specifici per la pesca al bass
NUOVI VAPOR BY QUANTUM Direttamente dal mercato USA, ecco i nuovi mulinelli Vapor di casa Quantum, che confermano la leadership mondiale di questo marchio in materia di mulinelli specifici per la pesca al bass. D’altronde Quantum annovera tra i propri testimonial Pro di elevatissimo spessore a livello mondiale… uno su tutti Mr. KVD! Il nuovo Vapor attira anzitutto l’attenzione per l’incredibile eleganza e modernità del look, estremamente accattivante grazie alla colorazione silver della cassa in allumi-
show room nio rinforzato, alla manovella in carbonio e ai pomelli in sughero. Uno stile unico, che racchiude al suo interno il meglio della tecnologia Quantum Lab, come il freno ACS Cast Control, la frizione a dischi in ceramica, il sistema brevettato Zero Friction Pinion, che assicura performance di lancio senza paragoni. Inoltre, 11 cuscinetti a sfera, antiritorno infinito, bobina ultraleggera in alluminio. Disponibile nella versione con recupero sinistro, con recupero veloce 7.0:1 e con recupero lento 6.3:1. Quantum è distribuito in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/ 381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.
il rivoluzionario concetto esteso ai Morethan 3500 e Saltiga BJ
DAIWA MONOCOQUE BODY Nel 2016, su Certate HD (Heavy Duty), Daiwa ha introdotto il corpo monoscocca: Monocoque Body, un concetto rivoluzionario. Il corpo del mulinello è costituito da un unico pezzo di materiale lavorato. Questo rende il mulinello più robusto, rigido e sigillato contro la salsedine. Il corpo monoscocca permette inoltre l’alloggiamento di una ruota comando (Drive Gear) di dimensioni maggiori, migliorando le prestazioni di rotazione e la nuovo modello 11-12S e frizioni custom color
TIBOR SIGNATURE Dopo 35 anni di evoluzione e oltre 700 record in tutto il mondo, Tibor ha introdotto gli innovativi Signature, progettati da Ted ‘Tibor’ Juracsik, il guru dei mulinelli, con frizione sigillata in sughero, corpo alleggerito e bobina ventilata. La bobina ha il famoso sistema Quick Change e sul corpo è possibile serigrafare l’immagine preferita: tarpon, bonefish o altro. La frizione sigillata non strappa mai e mantiene il giusto attrito anche in free spool. I mulinelli sono convertibili destro/sinistro e si possono facilmente aprire per manutenzione. Hanno garanzia illimitata e sono completamente costruiti in USA. Sono tutti registrati con numero di matricola e possono essere personalizzati con il nome. Cinque i modelli disponibili, in otto colori a scelta: 5/6, 7/8, 9/10, 11/12S, 11/12 Sono ora disponibili anche in finitura Frost, opaco nero e opaco bianco, in tutti i modelli. Per tutti i Tibor Signature è possibile scegliere la frizione del colore desiderato. Il nuovo modello 11/12 S ha le stesse caratteristiche del precedente ma è più stretto. Peso: 371 g Diametro 12,7 cm x 5,94 cm Capienza: 300 gel spun Prezzi da 635 € in su. I Tibor Signature sono disponibili presso Garue, via del Torchio 14, Milano, tel. 02/86453590, www.garueshop.com, info@garue.it.
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resistenza. Il Monocoque Body, in combinazione con l’esclusiva tecnologia Magsealed, rende il mulinello una macchina perfetta, offrendo performance di resistenza e durata nel tempo come mai prima d’ora. Oggi, il corpo monoscocca disponibile su Certate HD è stato esteso ai mulinelli Morethan 3500 e Saltiga BJ, che sono stati presentati al Pescare Show di Vicenza a febbraio e saranno disponibili da giugno per il mercato italiano.
un nuovo mulinello Penn per i carichi più gravosi
SLAMMER III Torna a grande richiesta Slammer III, il mulinello Penn nato per sopportare i più alti carichi sia dalla barca che da riva, approvato da capitani di charter in tutto mondo. Vincitore dell’EFFTEX 2016 come migliore mulinello a bobina fissa, lo Slammer III è il primo mulinello in assoluto a montare un sistema sigillato certificato internazionalmente IP67, in grado di mantenere sia polvere che acqua al di fuori della scatola degli ingranaggi e del sistema della frizione. Con un corpo allegge-
rito in alluminio, Slammer III si presenta come un mulinello dall’estrema robustezza, in grado di combattere con prede di ogni dimensione mantenendo in perfetto allineamento le meccaniche. Queste ultime, caratterizzate da pignone e ingranaggio principale in ottone, sono sviluppate con tecnologia CNC Gear che, con l’ausilio del Computer Numerical Control, consente di mantenere elevata fluidità in pesca anche sotto carichi gravosi. Ma non finisce qui: il Dura-Drag™ System, sistema di frizione caratterizzato da dischi dello stesso carbonio utilizzato per i leggendari International, garantisce un’eccellente potenza di traino, con un max drag che parte dai 13 kg per la taglia più piccola (3500), fino a ben 27 kg nella taglia più grande (10500). Per supportare tutta questa potenza, Penn ha dotato Slammer III di una manovella in alluminio con una larga manopola color oro, una scelta estetica che non farà sicuramente passare inosservato il mulinello. Per adattarsi a ogni condizione di pesca, viene anche fornita una manopola di ricambio in EVA. Con un rapporto di recupero che va da 6.2:1 nelle taglie più piccole fino a 4.2:1, questo mulinello è in grado di coprire diverse tecniche di pesca sia in acqua dolce che in acqua salata, dallo spinning alla traina, al jigging. Per ulteriori informazioni: Pure Fishing Europe, info-it@purefishing.com; www.it.purefishing.com; www.pennreels.it.
veloce e un minor numero di spire sulla coda di topo, che durante il recupero si deposita da sola in modo corretto, senza doverla guidare con le dita. La frizione è sensibilissima, ovviamente a tenuta stagna, resistente alla salsedine e priva di inerzia. I Loop Opti coprono una vasta gamma di mulinelli, adatti a tutte le condizioni: dal piccolo torrente di montagna in cerca di trote, al mare caraibico a caccia di tarpon. Oltre a essere tecnicamente all’avanguardia, vengono considerati i mulinelli con il più bel design attualmente sul mercato. Caratteristiche: – bobina sagomata a V; – rivestitura impermeabile e anticorrosione; – struttura e bobina in alluminio aerospaziale e acciaio inox; – finitura anodizzata tipo 2; – resistenza ad acqua e sale; – componenti in acciaio e alluminio anodizzato; – frizione precisa e delicata, che gestisce senza problemi anche i finali più sottili; – manovella ergonomica; – manopola della frizione di facile impugnatura; – design molto innovativo. I nuovi Loop Opti sono disponibili presso lo shop on line di Angelo Piller www.flyfishdolomiti.com o direttamente nel negozio di Tai di Cadore (BL) in Via Manzago 27.
nuova versione, con possibilità di cambiare il manettino
LOOP OPTI 2017 I mulinelli Loop Opti sono il fiore all’occhiello del marchio svedese, un marchio che ha inventato il ‘Large Arbor’ e che produce mulinelli da trent’anni. La nuova versione 2017 dispone finalmente della possibilità di cambiare il manettino a seconda che si preferisca il recupero con la mano destra o con la sinistra. I Loop Opti hanno una bobina ancora più larga, con la base stretta e profilata a V, il che comporta un recupero più
un set up proposto da Megafly.it
PIKE STARTER KIT Un’interessante proposta da Megafly.it, e.commerce dedicato al fly fishing e particolarmente concentrato sulla pesca del luccio a mosca. Questa tecnica, che sta letteralmente esplodendo nelle acque di tutta Italia, pone un certo numero di grattacapi a chi si avvicina per la prima volta a un mondo nuovo e, per certi versi, complesso. Il ‘Pike Starter Kit’ si propone di rispondere a molte delle domande degli appassionati con un combo, in collaborazione con Airflo, dedicato a chi inizia l’avventura alla ricerca di Mr. Esox. Il set up è composto di una canna Bluetooth 9’ #10/11, un mulinello Switch Black #7/9 con cinque bobine intercambiabili, una coda Sniper WF10 S3 e una bobina di backing da 30 lbs con una capienza di 175 m, offerti a un prezzo estremamente vantaggioso. Per ulteriori informazioni: www.megafly.it, info@megafly.it, tel. 049/7358498.
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vincente nei più svariati ambienti
MOLIX JS135 JOINTED SANDEEL nuove colorazioni e non solo
MEPPS AGLIA-E Il marchio Mepps, con i suoi fantastici cucchiaini, ha entusiasmato generazioni di appassionati sin agli albori della pesca a lancio, in torrente come in canale, nei laghi come nei fiumi. I pesci interessati: praticamente tutti, dalle scardole ai persici reali, dalle trote marmorate e lacustri agli attuali aspi fiumaroli. Non ultime le trote dei laghetti privati, che spesso risentono dei cambi di stagione alternando momenti di attività ad altri completamente apatici. Mepps ha ora introdotto due nuovi dettagli sul suo rinomato e vincente modello Aglia, adottando un’inedita colorazione sfumata ‘ad unghia’ tendente a tonalità sgargianti UV come il rosso fluo (Red), l’arancio vivo (Orange), il rosa fucsia (Pink) e il verde-giallo (Charteuse) e aggiungendo sulla base dell’ancoretta un’accattivante pallina di silicone, anch’essa in colorazioni diverse (anch’esse UV). Quest’ultima ricorda le uova di salmonide dalle quali proprio le trote d’allevamento dei laghetti privati sono particolarmente attratte e nei cui confronti sono per ora riuscito a testare – con particolare successo – i nuovi modelli, nelle misure con paletta del 2 e del 3, ideali appunto per tali salmonidi, con pesi rispettivamente di 4,5 g e 6,5 g. La gamma completa dei nuovi Aglia-e distribuiti da Fassa va comunque dalla paletta 00 (1,5 g) per lo spinning ultralight fino alla 5 (13 g) per lucci e grosse trote di fiume. Da quanto ho potuto vedere, sono sicuro che le nuove colorazioni e l’imitazione di uova di salmone, unite naturalmente all’impeccabile e celebrato movimento rotatorio della paletta degli Aglia, sapranno darmi grandi soddisfazioni sia con le fario dei torrenti che con le resistenti iridee, come pure con i salmerini. Ne riparleremo sicuramente. Per ulteriori informazioni: Fassa srl, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it. (Giorgio Montagna)
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Imitazione di una piccola anguilla, preda preferita da molti tipi di predatori di mare e d’acqua dolce. Le foci dei fiumi e gli ambienti salmastri sono sicuramente gli spot dove esprime al meglio le sue potenzialità. La sua particolare azione risulta però vincente nei più svariati ambienti. Non ha bisogno di recuperi particolarmente animati per risultare adescante; i recuperi lineari sono quelli che esaltano maggiormente il suo nuoto sinuoso e vibrante. Ottimo se utilizzato su bassi fondali. Target principale è la spigola, ma è ottima anche per serra e barracuda. Risulta efficace, con ottimi risultati, in acqua dolce per predatori come il black bass, il luccio e piccoli siluri. Designed and engineered by Jack Fin build by Molix. Deep Range: da 15 a 150 cm - Weight: 15 g - Length: 13,5 cm - Sinking Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
pronto il nuovo modello, ideale per le marmorate
REAL WINNER SUPER SINKING 12 CM Da anni veniva chiesto ai fratelli Pasin, titolari del marchio Real Winner, un minnow per pescare in fiume, ma sono stati necessari molto tempo e lunghi studi per dare l’assetto giusto a questo importante artificiale, indispensabile per tutti i pescatori di marmorate. Finalmente, dopo numerosi test, sono stati trovati il peso e l’assetto ideali, in modo da presentare la nuova versione con alcuni fra i colori più utilizzati per questo affascinante salmonide. Dotato di uno scodinzolio frenetico, l’artificiale presenta un accentuato rolling in fase di caduta, ideale per sondare anche i diversi strati di un lago o di una buca, raggiungendo più velocemente la profondità desiderata alla ricerca di lucci e perca, oppure per resistere alle fortissime correnti dove si nascondono le marmorate più belle. Il tutto grazie anche al peso di 38 grammi. Nei colori saltwater, invece, il nuovo Super Sinking da 12 cm è ideale per cercare pesci serra, lecce o palamite. Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
per una duplice possibilità di approccio
FIIISH DOUBLE COMBO TROUT
quattro nuovi colori
SEASPIN MURIGU Presentato in questa rivista nel numero di agosto-settembre 2015, il Murigu di Seaspin non ha certamente deluso le aspettative dei lanciatori italiani e stranieri. Per chi non avesse letto la prima recensione, ne riassumiamo brevemente le caratteristiche principali. Si tratta di un’esca unica nel suo genere: non è un jig, non è un lipless, ma riassume in maniera perfetta e integra le peculiarità di entrambi. La sua anima interna è costituita da una lega di piombo ricoperto con un involucro di plastica dura completamente trasparente. Il risultato che ne deriva è la stilizzazione di un pesce foraggio, dall’assetto orizzontale e con una discesa verso il fondo più lenta rispetto a un classico metal jig.
Come ogni anno, FIIISH propone un combo esclusivo, espressamente progettato per la pesca native alla trota. I Black Minnow sono in assoluto tra gli artificiali siliconici di maggior successo degli ultimi anni. Il loro concetto esclusivo di assemblaggio, di presentazione e di nuoto ha rivoluzionato vari approcci di pesca sia in saltwater che in freshwater. Nello specifico, per la pesca alla trota in torrenti o fiumi, la misura 1 (70 mm) ha fin da subito evidenziato un’efficacia senza paragoni. Il Combo Trout è composto da 2 Black Minnow in una colorazione esclusiva, uno montato su testa Shore da 3 g e uno montato su testa Offshore 6 g per offrire due possibilità d’approccio. Tutti i prodotti FIIISH sono distribuiti in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@ oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.
ferrate sicure anche nelle cover più intricate
MOLIX TENAX JIG WIDE GAP
Inizialmente disponibile in undici livree diverse, dieci di queste realizzate verniciando esclusivamente la parte interna e solo una (SAR1) con un riporto di colore esterno, e più precisamente nella zona dorsale, nel 2017 la gamma è stata ampliata con altri quattro colori: GBA, GBA1, PSK1, ACC1. Tre di questi presentano il codice 1 finale, che in questa serie sta proprio a specificare l’utilizzo della verniciatura esterna. Questa soluzione, oltre a dare all’esca un aspetto accattivante, ne aumenta la visibilità in acqua, rendendola più efficace durante i cambi di luce, nelle giornate con scarsa luminosità ma anche in presenza di molto foraggio, quando è fondamentale distinguersi dalla massa e farsi notare! Peso: 20 g - Lunghezza: 75 mm - Ami: n.1 Seaspin Gàmu #1/0 Per ulteriori informazioni: Utopia Tackle srl: 338/2278600 347/8519369, info@seaspin.com, www.seaspin.com
Il Tenax Jig Wide Gap è l’evoluzione di un classico di casa Molix. Equipaggiato con un amo OMTD Custom appositamente creato per migliorare le prestazioni dell’esca sia nelle presentazioni verticali che nella fase di stand up anche con trailer voluminosi, garantisce ferrate sicure anche quando si pesca nelle coperture più intricate. Weight: 10 g (3/8 oz) - 14 g (1/2 oz) Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
testate da Diego Bedetti, fantastiche per il tonno
CRAZY SAND EEL X-STRONG by FIIISH L’attesa è stata molto lunga, ma ormai l’azienda FIIISH ci ha abituati a prodotti studiati fin nei minimi particolari e anche in questo caso non potevano smentirsi. Le nuove Crazy Sand Eel X-Strong sono state testate per due anni, anche nelle acque nostrane, in collaborazione con Diego Bedetti dell’Hot Spot Fishing Adventure (www.hotspotfishing.it),
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show room uno dei maggiori esponenti dello spinning al tonno in Italia. Il risultato finale è semplicemente eclatante, per resistenza e efficacia. Le nuove X-Strong si avvalgono infatti di teste piombate da 70 e 100 g, realizzate con amo WMC 5/0 rinforzato, in grado di resistere alle catture e ai combattimenti più frenetici. La versione Combo è disponibile con testa 70 g in due colorazioni (Fluo Pink e Bleu Nacré). È poi possibile acquistare separatamente le teste da 70 g (White o Fluo Pink) e da 100 g (Blue Nacré) fornite in buste da 1 pz. e i corpi di ricambiodisponibili in confezioni da 3 pezzi in varie colorazioni. I prodotti FIIISH sono distribuiti in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, Busto Arsizio, tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.
vità, a cominciare da una coda leggermente più larga nella sua estremità e una testa più ribassata per ottenere maggiore tenuta negli assetti poco piombati e maggiore mobilità e vibrazioni, ottenuta mediante un nuovo processo di iniezione che elimina qualsiasi segno di giunzione, migliora la precisione dei dettagli e rifiniture, arrivando al controllo assoluto di tolleranze ben al di sotto dei decimi di millimetro. La nuova mescola, più morbida, densa ed elastica, rende il binomio esca/amo praticamente dello stesso peso specifico di un pesce vero e aggiunge una gamma ulteriore di vibrazioni e mobilità anche nelle animazioni più lente e delicate. Nuove infine le livree e le serie di colori, tra le quali spiccano le Super real color series, dedicate alla riproduzione di pesci specifici e realizzate con l’utilizzo di pigmenti metallici multilayer e rifiniture olografiche. Per ulteriori informazioni, potete consultare: www.raisfishing.com, www.facebook.com/raisfishing e il canale YouTube RA’IS fishing.
molti i progetti presentati a Pescare Show una nuova generazione di esche siliconiche
RA’IS C32 FEED E SPOTTER 2.0 Di imminente uscita sul mercato, RA’IS propone C32 Feed, un piccolo jerk siliconico che spicca per cura dei dettagli e tecnologia costruttiva, mediante applicazione della consueta modalità progettuale che l’azienda utilizza nei suoi processi. La CFD (fluidodinamica computazionale) di cui si serve il team di progettisti consente il controllo e la simulazione del nuoto e delle vibrazioni emesse dall’esca, fornendo alla stessa connotati di verosimiglianza idrodinamica se comparati con gli elementi di maggiore spicco di un pesce vero. In questo caso il target del team era un’esca compatta, capace di lunghe distanze di lancio e adattabile a differenti rig, in grado di riprodurre il classico bait fish in ambientazioni molteplici. Il punto di forza dell’esca è l’estrema mobilità della coda, realizzata attraverso una sezione rastremata che le consente una grande vitalità a qualsiasi velocità e stile di animazione. Di particolare spicco è l’assetto stand up e l’oscillazione continua della coda praticamente anche a fermo, cosa che la rende adatta anche a presentazioni particolarmente delicate e millimetriche, nonché in particolare al dropshot. I dettagli e le livree sono realizzati con un livello di precisione al di sotto del decimo di millimetro. Un’ulteriore novità di prossimo lancio sul mercato italiano ed estero è la nuova versione dello Spotter, esca che in poco meno di un anno dall’uscita ha dimostrato la sua validità, potendo contare migliaia di catture su più di 40 specie differenti in freshwater e saltwater. Diverse le no-
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MOLIX - JACK FIN: RINNOVATA LA COLLABORAZIONE Nella terra di mezzo, dove il fiume incontra il mare, tra artigianato e avanguardia tecnica si rinnova e consolida anche per il 2017 la collaborazione tra Jack Fin e Molix. La notizia era trapelata poco prima del Pescare Show 2017, che ha visto anche quest’anno la grande sinergia tra i due brand all’interno dello spazio espositivo. Diversi i progetti in corso presentati, alcuni dei quali molto attesi e in dirittura d’arrivo sul mercato italiano. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
frutto della collaborazione con Mike Iaconelli
MOLIX SUPERNATE BEETLE BABY Il Supernato Beetle Baby è la versione più piccola del Supernato Beetle, un’altra esca frutto della collaborazione tra Molix e Mike Iaconelli. L’artificiale conserva le stesse caratteristiche di nuoto e oscillazioni del fratello maggiore, il tutto in un corpo di soli 4 cm. Trova il suo miglior utilizzo con attrezzatura light, sia in acque aperte che tra la vegetazione. Nel recupero lineare offre il meglio di sé in velocità, senza esitazioni e in ottimo assetto. Sullo stop, con un’azione di twitching a imitare un piccolo insetto caduto in acqua, scatenerà l’istinto predatorio anche dei bass più svogliati e diffidenti. L’armatura a doppio amo OMTD Custom, piccola ma robusta, consentirà di tener testa anche a pesci importanti, a dispetto delle dimensioni molto contenute dell’esca. Deep Range: Surface - Weight: 5,5 g - Length: 5 cm - Floating Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
ideato per il Native
SMITH D-S LINE Spesso l’utilizzo di un artificiale ondulante risulta molto più efficace rispetto a un minnow classico per insidiare le trote native, grazie agli incredibili riflessi di luce che l’ondulante è in grado di riprodurre e per l’irregolarità del movimento che può esprimere in acqua. L’innovativo D-S Line sarà il vostro federe alleato per raggiungere lunghe distanze di lancio in grandi fiumi con portata d’acqua abbondante oppure in laghi o bacini di montagna. La sua particolarità sta nell’incredibile efficacia di movimento anche in caso di recuperi molto lenti. Inoltre, grazie alla forma molto ondulata e irregolare, produce in acque un’azione frenetica particolarmente accattivante. Migliori performance si ottengono anche nel lancio, grazie al profilo ultra sottile. Un’altra caratteristica di questo ondulante sta nella parte inferiore, decorata con mark di richiamo che attirano irresistibilmente le trota. Da utilizzare con canne relativamente lunghe, con azione per lo più Regular. L’impiego consigliato è quello di esplorare la subsuperficie dello spot prescelto per poi sondare gli strati più fondi con lanci continui seguiti da recuperi sempre più lenti e regolari. Tenendo la canna bassa per avvertire meglio gli attacchi delle trote,
show room segno che il vostro D-S Line sta riscontrando successo. Continuate a lanciare verso la stessa direzione, recuperando sempre più dolcemente, sollevando di volta in volta la canna per variare la profondità. Amo singolo con micro ardiglione. Lunghezza: 4,5 cm - Peso: 5,0 g Per ulteriori informazioni: Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.
un comodo accessorio da applicare ai morsetti
STONFO TOOL BAR Sempre nell’ottica di rendere più funzionale l’utilizzo delle varie attrezzature prodotte, la ditta Stonfo ha creato un nuovo accessorio, denominato Tool Bar (art. 692). Si tratta di una barretta applicabile sull’asta del morsetto che consente di tenere a portata di uso la maggior parte degli attrezzi indispensabili alla costruzione delle mosche artificiali. Sul Tool Bar possono trovare posto più bobinatori, l’annodatore, lo spillo di montaggio, il passafilo, il rotodubbing, il pettinino, la lente di ingrandimento, lo splittafilo, le pinze per hackles, le forbicine e altri piccoli accessori. Il Tool Bar è realizzato in alluminio con un alto grado di finitura. Anodizzato di colore titanio, può essere applicato sulla generalità dei morsetti in commercio grazie a una boccola di riduzione fornita a corredo. Una serie di quindici fori di varia forma, dimensione e angolazione, consente il posizionamento della maggior parte degli attrezzi attualmente in uso per il montaggio delle mosche. Il bloccaggio sull’asta si ottiene attraverso un pomello filettato posto a una delle estremità del Tool Bar. Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel. 055/8739615, www.stonfo.com, stonfo@stonfo.com.
un capo innovativo che punta sulla leggerezza
WADER SCOUT BY VISION Sicuramente il wader più comodo e innovativo prodotto dalla casa finlandese, realizzato con il rivoluzionario tessuto 37.5® Technology con saldature Ultrasonic Welding Technology. Resistente, confortevole e moderno, accessoriato di tutto punto per assicurare la massima praticità d’impiego. Per continuare a innovare il mercato dei wader, Vision propone, con i nuovi Scout, un prodotto che si distingue da ogni altro wader di alta gamma per l’incredibile leggerezza. Infatti gran parte dell’offerta top attualmente disponibile propone wader di norma leggermente più pesanti rispetto alle produzioni standard. Quasi a seguire il concetto del ‘maggior peso = migliore qualità’. Indossando un paio di Scout, invece, sorge il dubbio se effettivamente stiamo indossando un wader, soprattutto dopo ore e ore di utilizzo in fiume. Per raggiungere questo obiettivo sono stati necessari due anni di test e sviluppo sul campo per realizzare un capo totalmente innovativo. I wader Scout sono estremamente confortevoli, totalmente impermeabili anche in caso di utilizzi molto prolungati ed estremi, incredibilmente traspiranti. L’innovativa tecnologia 37.5® Technology è un esclusivo processo produttivo in grado di realizzare un tessuto in perfetta sintonia con il corpo per bilanciare perfettamente il calore e la traspirazione, creando un microclima personalizzato e una incredibile sensazione di comfort. Particelle attive idrofile attraggono molecole d’acqua anche allo stato gassoso. Assorbono l’energia corporea facilitando la traspirazione del sudore. La superficie di traspirabilità, grazie a queste particelle, è molto più ampia di un normale tessuto microporoso. Ciò permette una velocità di evaporazione esponenzialmente maggiore. In pratica le particelle utilizzano l’energia del corpo per accelerare fino a 5 volte la velocità di traspirazione. I wader Scout non presentano cuciture. I punti di incontro del tessuto sono saldati con l’innovativo sistema Ultrasonic Welding Technology. I due lembi di tessuto vengono saldati creando un unico tessuto totalmente impermeabile. La saldatura viene poi nastrata con doppio nastro di rinforzo per garantire la massima resistenza anche in caso di utilizzi molto gravosi. In pratica non esiste alcuna differenza di spessore tra il tessuto pieno e i punti di giuntura, tutto a vantaggio della vestibilità, del confort e della resistenza all’abrasione. In termini di design e vestibilità, i nuovi Scout hanno un taglio sagomato senza cuciture che garantisce la perfetta facilità di movimento. La parte inferiore è leggermente più spessa per garantire la massima resistenza, mentre la parte superiore ultrasottile assicura la perfetta traspirabilità. Tra gli accessori e i dettagli più importanti: – tasca frontale completamente impermeabile con zip YKK Aquaseal® con interno a 3 scomparti; – cintura e bretelle elastiche ad alta densità, in tono con il wader; – ganci D-loops per asciugare il wader; – ghette incorporate; – massimo comfort. Vision è distribuita in esclusiva per l’Italia da Old Captain srl, via Varese 47, 21052 Busto Arsizio (VA), tel. 0331/382420, fax 0331/381063, www.oldcaptain.it, info@oldcaptain.it, Facebook: OldCaptain Live.
disponibili i nuovi modelli 2017
OCCHIALI COSTA DEL MAR
per contenere grandi scatole e tutti gli accessori necessari
SPORTEX SPINNING BAG Lo spinning, si sa, è la più dinamica tra le discipline sportive. Ogni azione che caratterizza questa tecnica è improntata a un dinamismo esasperato, per cui è importante disporre sempre di accessori comodi e pratici, che non devono limitare i movimenti né tantomeno appesantire troppo. Soprattutto chi pesca dalla riva, in acqua dolce o in mare, è obbligato a portarsi appresso il minimo indispensabile, che va stipato in una borsa ben congegnata. Spinning Bag by Sportex è la borsa perfetta per gli amanti dello spinning in ogni tipo di acqua. Il materiale predominante con cui è realizzata è il PVC, che garantisce grande impermeabilità consentendo di pescare tranquillamente anche sotto la pioggia o in wading. Perfetta per contenere box extralarge, pinze e vari accessori, ha due ampie tasche laterali che consentono di tenere a portata di mano accessori di prima necessità, mentre in quella frontale è possibile inserire una tackle box di generose dimensioni. Spinning Bag by Sportex è disponibile in due modelli: uno più grande (50x26x15 cm), uno di misura inferiore (40x26x14). Per ulteriori informazioni: Majora Intelligent Fishing, tel. 02/95364376, www.majorafishing.com, www.majoraspinning.com.
ideale per Street Fishing e Area Fishing
MOLIX TACTICAL BAG La Tactical Bag è un accessorio indispensabile per chi pratica le moderne tecniche di pesca come lo Street Fishing e l’Area Fishing. Nonostante le dimensioni contenute, consente al pescatore di riporre e portare al suo interno ciò che serve per un’uscita a pesca. Dotata di due tasche più fodero frontale per inserire pinze o forbici, quello che la rende unica è il portacanna pratico e sicuro. È accessoriata inoltre con un comodo portabottiglia a sgancio rapido e con un gancio supplementare. La cintura in vita è regolabile, come la confortevole fascia a coscia in neoprene di alta qualità. Water resistant, realizzata in 100% Premium Quality Polyester. Disponibile in due diverse combinazioni di colori: Black/Grey e Black/Camo. Per ulteriori informazioni: Pro Tackles, tel. 051/887919, www.molix.com, info@protackles.com.
Sono già disponibili i nuovi modelli di occhiali del prestigioso marchio americano Costa, di cui Fassa è distributore unico per l’Italia. Come tutti i pescatori sanno, la protezione totale dell’occhio durante l’azione di pesca è fondamentale, visto che il suo esercizio avviene spesso in condizioni assai nocive per il nostro importante organo. Il potere riflettente dell’acqua, infatti, rende la giornata di pesca davvero difficoltosa, sia che si debba osservare la sottile astina di un galleggiante, sia che si debbano controllare le lures filate dietro la poppa di una barca durante pescata in altura. Ricordiamo che Costa è depositaria di un brevetto esclusivo sulle lenti polarizzate che rende gli occhiali Costa unici nel loro genere; grazie al totale assorbimento delle frequenze nocive del giallo e, soprattutto, del blu, chi indossa un paio di occhiali Costa avrà una
maggiore percezione dei colori, con un dettaglio e una nitidezza senza pari, per il grande contrasto offerto dalla lente. L’eccezionale trasparenza delle lenti è ottenuta mediante un trattamento di pulizia in produzione, unico tra tutte le aziende, della durata di ben due ore e che garantisce lenti senza alcuna inclusione, anche la più invisibile all’occhio umano. Tutti i modelli di occhiali Costa hanno un’inclinazione di 112° rispetto alla testa, per consentire un rapidissimo smaltimento delle gocce d’acqua che accidentalmente si depositano sulle lenti durante le fasi di pesca: questo valore, infatti, sembra essere il più idoneo alla produzione di gocce di sforma sferica che, ovviamente, scivoleranno via dalla lente con minore difficoltà. Oltretutto, visto che l’ambiente in cui questi occhiali vengono utilizzati è tra i più duri in assoluto, la resistenza all’abrasione delle lenti, in una scala da 1 a 10, ha per Costa valore 7, mentre tutti i concorrenti più agguerriti si attestano al massimo sul valore 3/5.
Come già anticipato lo scorso anno, Costa strizza molto l’occhio alla conservazione, non solo dell’ambiente in cui peschiamo, supportando le più importanti associazioni del settore, ma anche dell’ambiente in generale: le montature di tutti gli occhiali Costa sono realizzate in una particolare bioresina di proprietà Costa che permette l’abbattimento fino al 40% dei fumi in produzione e che risulta biodegradabile in tempi decisamente rapidi: solo 5 anni in acqua di mare, comparati con i 500 anni degli occhiali della concorrenza, realizzati in resine a base petrolio. Tutta la gamma Costa 2017 è disponibile solo nei Costa Shop della rete di vendita Fassa. Per ulteriori informazioni: Fassa srl, tel. 02/522.0091, www.fassa.it, info@fassa.it.
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mercatino Vendo mulinello Abu Cardinal 3 in ottime condizioni sia estetiche che meccaniche: si può utilizzare tranquillamente per pescare. Per maggiori info, si prega di contattarmi al numero 328/2974161 o alla e-mail carminec_66@virgilio.it. Carmine. (B)
Vendo le seguenti Canne Falcon Low Rider usate: CASTING: LFC-4-166 Medium Action 6'6" 8/17lb 1/4-1/2oz; LFC-5-16P Medium heavy 6' 10/ 17 lb1/4-5-8oz manico a pistola, 70,00 euro cad.; SPINNING: LFS-4-16 Medium Action 6' 6-12lb 1/8-3-8 oz; LFS-3-16 Medium Light 6'2" 610lb 1/8-3/8oz, 80,00 euro cad. Prezzo da concordare se acquisto in blocco. Le canne sono state usate per prendere i pesci... ma tenute in ottimo stato. Stefano, idivvu@hotmail.it, 333/2619305. (C)
Vendo per inutilizzo canna da casting G.Loomis swimbait 7’11” ottimo stato, usata poco e con riguardo, € 150.00. Consegna a mano per le province di Lucca, Pisa, Massa Carrara, Livorno. Marco, 0584/341988, cell. 338/9289382. (A)
Cerco mulinelli antichi di fabbricazione italiana o artigianali (no Japan, Korea, Taiwan). Per alcuni modelli offro fino a 100 euro. Inviare foto dei mulinelli, numero telefonico e sarete contattati. Franco, 333/4756168, francofr04@gmail.com. (B)
CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI
Vendo varie code per pesca a mosca (misure 4/5/6/7/8 Wf e Dt) 19 € cadauna. Riccardo, riccardo.santagostin@alice.it. (A) Vendo, in ottime condizioni estetiche, canna da spinning St. Croix Legend Xtreme 7’, azione fast, line 4-8 lb, lure 1/16-1/4 oz. La canna è coperta da garanzia a vita St. Croix. Prezzo richiesto € 230. Carlo, 328/7651643, carlo_lino@libero.it. (F) Vendo 2 Twin Power Shimano 6000, 4 bobine scatola mai usati, ottimi per spinning pesante o vertical, euro 200 l'uno. Vendo Daiwa Vertical Catfish mt 2.10 nuova mai usata causa errato acquisto euro 120 pagata euro 220. Vendo black cat 740 mulinello con scatola usato pochissimo nessun graffio euro 120. Emanuele, zona Mantova, 339/6646264, non spedisco. (D) Vendo canna da mosca Valsesiana (Tenkara italiana) 4,30 m in carbonio con lenza in crine, lenza sintetica, kit mosche (30 pezzi), fodero, garanzia 2 anni, nuova mai usata, vendo causa errato acquisto. Vero affare canna leggera e molto curata. 230,00 euro. Matteo, matteogarof@virgilio.it, tel.331/4931664. (C)
LIBRI, RIVISTE, DVD Vendo l’introvabile Trote e mosche in acque veloci di Roberto Pragliola al miglior offerente. Volendo, ho la disponibilità anche di Il pescatore a mosca sempre di Pragliola. Entrambi in ottimo stato. Silvano,tel. 327/4641497, silvano_fois@hotmail.it. (A)
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