di Adria
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 66 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no
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Tasi Gli Adriesi pagheranno a giugno
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Economia Agrimont si insedia in zona industriale
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L’INTERVENTO
Disegnare il futuro della città
Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari
DieciDieci summer tour
Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 28 10%
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a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito.
Minoranza: “Si poteva fare diversamente” Le aliquote Iuc Tari e Tasi sono senza dubbio uno degi argomenti scottanti in città La minoranza consiliare di Adria ha un’idea chiara a riguardo come afferma Rosa Barzan, consigliere di IDV SEL “Nel consiglio del 19 maggio 2014 abbiamo votato contro le aliquote Iuc, suddivise in Imu, Tari e Tasi, deliberate dal sindaco Barbujani e dalla sua maggioranza. Abbiamo ritenuto di esprimerci così perché prima di definire le aliquote, era necessario uno studio per la definizione dei costi al dettaglio dei servizi stessi. La correlazione fra il costo del servizio e l’aliquota è l’unico criterio per giustifi-
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care con equità il livello della tassazione. Il rischio è che procedere dal lato della spesa si aumentino solo i costi dei servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, servizi cimiteriali, gestione rifiuti, senza verificarne la qualità. Inoltre non sono state previste delle agevolazioni per i disoccupati, gli anziani, le famiglie numerose e per gli immobili destinati ad attività artigianali”. Interpellata a riguardo Stefania Tescaroli, capogruppo del Nuovo Polo per Adria, ha affermato “Ad avviso del mio gruppo
consiliare per aiutare e sostenere, le attività produttive (commercio, imprese ecc.. ) le tariffe dovrebbero essere contenute nei minimi consentiti per legge, mandando esenti dall’applicazione di tali tariffe e tributi le parti di capannoni e terreni non utilizzati dall’imprenditore. Anche nel settore agricolo bisognerebbe prevedere incentivi e riduzioni delle tariffe e tributi al fine di aiutare la piccola e media impresa che caratterizza il nostro territorio. pag. 6
Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica
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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.
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L’INTERVENTO
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Tasi e crisi fiscale
Rovigo
Ex medico dell’ospedale condannato per violenza sessuale Tre anni e sei mesi di condanna, più 15 mila euro di risarcimento. È finita con una condanna in primo grado la vicenda di Paolo Pieracci, già dirigente del reparto di geriatria, accusato da una donna di violenza sessuale nel corso di un trattamento di pranoterapia. L’accusa aveva chiesto sette anni di condanna per il medico, oggi in pensione, mentre la difesa ha già annunciato ricorso in appello dopo aver tentato di dimostrare l’esistenza di un disturbo bipolare nell’accusatrice. Rovigo
Casa Barotto sarà recuperata Alla fine, visto che tutte le aste sono andate deserte, il comune ha deciso di intervenire direttamente per il recupero di Casa Barotto. L’antico edificio rurale di viale Porta Adige, stimato 600 mila euro, sarà ristrutturato usufruendo degli 800 mila euro di fondi ricevuti dal governo ma non impiegati per l’ex ospedale Maddalena. Alla fine dei lavori, il progetto prevede la destinazione alle associazioni cittadine, molte delle quali sono oggi prive di sedi e spazi adeguati, al pari della ex Casa dei gatti in piazza Tien An Men.
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Sanità
In arrivo altri tagli all’ospedale di Trecenta
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Una bandiera di San Marco in mano per le foto di rito, l’abbraccio con la moglie e i figli che gli chiedono di preparare una grigliata. Sono terminati così i 51 giorni di detenzione di Marco Ferro, l’ultimo dei 22 arrestati dalla procura di Brescia per la costruzione del “tanko” sequestrato a Casale di Scodosia e i propositi eversivi. Con lui erano finite in carcere anche la moglie e la figlia, scarcerate in precedenza. Ferro, che dovrà rispettare per ora solo l’obbligo di firma, è accusato di fabbricazione e detenzione di armi da guerra. L’inchiesta nel frattempo da Brescia è stata trasferita lo scorso maggio a Rovigo, dopo che è caduta l’ipotesi di associazione a delinquere a fini eversivi.
Una serie di scorciatoie che, non da oggi, sono all’origine dell’esplosione del debito pubblico e della scarsa competitività del ‘sistema Italia’. La crisi fiscale, in sintesi, è ciò che mette in discussione le stesse fondamenta del nostro patto sociale. La tassazione media delle imprese è arrivata al 68%. Il rapporto tra tassazione e debito pubblico ha raggiunto nel 2013 la percentuale record del 44%. Il cuneo fiscale si attesta nello stesso periodo ad oltre il 47%, un dato che è sopra di dodici punti rispetto alla media europea. Pochi dati che rendono evidente come questo carico crescente, all’interno di un meccanismo complessivo che penalizza l’impresa, senza riuscire ad aggredire il grosso dell’evasione né sostanzialmente toccare le rendite, rischi di frenare ogni possibile ripresa. Ma non si tratta solo di cifre e di statistiche, pur eloquenti. Imu, Tares, Tasi, Tari, Iuc... Cittadini e imprese devono fronteggiare una gabbia di regole e di obblighi burocratici che sono spesso espressione di un sistema basato ancora sul primato di un sapere giuridico-formale, che fabbrica e implementa norme ambigue, stratificate, di difficile lettura e di ancor più difficile interpretazione, con il risultato di accrescere esponenzialmente il grado di discrezionalità (e di conseguenza il potere) delle amministrazioni ai diversi livelli. Emaniamo leggi, schemi, regolamenti, monumenti cartacei, ma non sappiamo semplificare e non sappiamo ‘delegificare’. E’ la politica tutta ad essere in questione. Allentare il patto di stabilità, liberando risorse per gli investimenti - come è stato annunciato dal governo - è soltanto il primo passo. La battaglia per una fiscalità più equa e per uno stato più vicino ai cittadini non potrà essere combattuta senza un profondo rinnovamento della macchina burocratica: un rinnovamento che richiede decisioni nette e implica il superamento di mentalità e di culture molto radicate negli apparati, un nuovo approccio alla gestione dei conti e della spesa pubblica, un modo di guardare ai problemi che non sia semplicemente il riflesso di un’ottica meramente contabile, ma capace di produrre previsioni, di elaborare scenari credibili e di confrontarsi in maniera dinamica con la complessità dell’economia reale. Forse è questa la sfida più difficile per Renzi e per chiunque voglia prepararsi a governare questo Paese, lasciando ad altri la scommessa su uno sfascio generalizzato. Onorevole Diego Crivellari
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Liberato Marco Ferro, l’ultimo venetista in carcere
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Trasporti
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lavori pubblici Impalcature per il restauro di palazzo Tassoni
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Compie vent’anni “Teatro in giro”
europee Il Veneto svolta a sinistra
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Treno: viaggiare costa di più pag.
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cultura
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Apre la Biennale Architettura
Si annuncia denso di nubi il futuro dell’ospedale di Trecenta. Da quanto è trapelato sulle scelte della Regione, col prossimo anno i posti letto potrebbero subire una ulteriore, pesante sforbiciata di 65 unità. Se l’ipotesi verrà confermata, salterebbero o sarebbero drasticamente ridimensionati reparti fondamentali come quelli di ginecologia e di chirurgia che non avrebbero più gli standard minimi per garantire un servizio adeguato. “Tutte le realtà del territorio – sottolinea il vice presidente della provincia Guglielmo Brusco – devono far sentire la propria voce per evitare scelte che compromettono la qualità del servizio sanitario per la popolazione dell’Alto Polesine, costretta a gravitare sempre più frequentemente sul capoluogo”.
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Giunge al traguardo dei primi vent’anni con rinnovato entusiasmo e un cartellone intrigante la rassegna di teatro amatoriale promossa dalla Pro Loco di Adria che consente agli spettatori di conoscere anche una serie di suggestivi angoli della città e dei dintorni. L’apertura dell’edizione 2014 è per giovedì 10 luglio con gli artisti “di casa” de La Cioca che mettono in scena al parco delle Canossiane ”La befa del conecio”. Il 17 luglio è la volta della compagnia El canfin di Baricetta con “El refolo” a Cà Emo, nel giardino del centro parrocchiale. La rassegna prosegue fino al 13 agosto toccando Baricetta (23 luglio), Bellombra (24 luglio), Bottrighe (6 agosto) e Valliera, l’ultima sera, con “Le donne gelose” del gruppo teatrale Il mosaico di Rovigo a chiudere il cartellone.
È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.
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Questa edizione raggiunge le zone di Adria, Petorazza e Papozze per un numero complessivo di 8.177 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120
Venezia Padova Rovigo Treviso
Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin
REDAZIONE:
Direttore responsabile
Mauro Gambin direttore@lapiazzaweb.it Ornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.it Chiuso in redazione il 29 maggio 2014 Centro Stampa: Rotopress International Loreto, via breccia (An)
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4 Argomento del mese LA NUOVA IMPOSTA Scadenza del 16 giugno confermata solo per il Comuni, nel Veneto 4 su 10, che hanno deliberato le aliquote prima del 23 maggio. Per tutti gli altri invece si pagherà in autunno, a settembre o più probabilmente ad ottobre. I dubbi dell’Anci sulle modalità di calcolo della nuova imposta, l’ira dei “sindaci virtuosi” che denunciano la nuova incongruenza
Paga e Tasi: quando i rit
di Nicola Stievano
Quasi tutte le giunte hanno confermato l’aliquota del 2,5 per mille con l’introduzione di numerose detrazioni
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hi paga a giugno, chi a luglio e chi a settembre o forse ottobre: calendario differenziato per la Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili introdotta fra le scadenze fiscali di quest’anno. I Comuni erano chiamati a deliberare le aliquote, da applicare sulla rendita catastale dell’abitazione o dell’immobile, entro il 23 maggio. Ma la concomitanza con le elezioni amministrative del 25 maggio ha spinto molti sindaci a rinviare il provvedimento di alcune settimane. Così, con il solito provvedimento dell’ultima ora che ha fissato uno spartiacque tra chi aveva già preso delle decisioni e chi no, come era accaduto lo scorso anno per la “mini Imu”, il Governo ha stabilito che nei Comuni dove si era riusciti a fissare le nuove aliquote entro il 23 maggio si pagherà al termine previsto del 16 giugno mentre i contribuenti residenti negli altri comuni pagheranno il 16 settembre, anche se con tutta probabilità questa scadenza verrà fatta slittare di un altro mese, il 16 ottobre. In Veneto sono 242 su 581, il 41 Massimiliano Barison: per cento, i Comuni che hanno già fissato l’aliquota, nei quali “Come con la mini Imu pertanto si dovrà€pagare subito, il 16 giugno. Ci sono anche tre Intero 130,00 ancora una voltaRidotto capoluoghi di provincia, Venezia e Vicenza, così come € 90 (4-11 Treviso, e oltre 65) i cittadini dei comuni molti Comuni in provincia di Treviso e di Padova. Anche in questa virtuosi sono penalizzati” Personale occasione non verranno a casa dei bollettini ma saranno non spediti cedibile
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i contribuenti a dover calcolare la tariffa in base alle aliquote stabilite dalle singole amministrazioni. Ovviamente tutti i municipi hanno previsto uno sportello dedicato e aperture straordinarie proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini - contribuenti, chiamati ancora una volta a mettere mano al portafoglio e anche ad impiegare del tempo, per pagare quando dovuto. La maggioranza dei Comuni ha deciso di confermare l’aliquota del 2,5 per mille, anche se non sono mancate le eccezioni, come nel bellunese dove diversi sindaci hanno deciso di deliberare un’aliquota zero, per non far pagare nulla, almeno per questa prima rata. A complicare il quadro è il fatto che la procedura per la determinazione della tassa è estremamente complessa e anche per questo oltre la metà dei Comuni veneti ha preferito rimandare l’approvazione delle aliquote nelle prossime settimane, anche se dalla nuova tassa, comunque, non si scappa. “La coincidenza con le elezioni ha indotto molte giunte e consigli comunali a procrastinare la decisione sulle aliquote - spiega il presidente della consulta finanza locale di Anciveneto, Diego Marchioro - Viste le condizioni economiche di molte famiglie, per loro il rinvio è comunque una boccata di ossigeno. Per far fronte agli eventuali ammanchi nelle casse comunali, ci aspettiamo un
imu per seconDe case e negozi
E’ tempo di versareSTAGIONALE il primo ESTIVO acconto per i proprietari
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’Imu è viva e vegeta. Non si paga per la prima casa ma per gli altri fabbricati e terreni le aliquote sono le stesse dell’anno scorso. E il 16 giugno scadono i termini per il pagamento della prima rata. Devono pagarla tutti i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale non di lusso o assimilati. Sono considerate case di lusso quelle di categoria catastale A/1, A/8 e A/9, sono assimilate alle abitazioni principali quelle degli appartenenti ai corpi militari e civili e al personale delle prefetture trasferiti che per motivi di servizio sono domiciliati in comuni diversi da quelli in cui hanno l’abitazione. Sono inoltre esentati, ma solo se il comune lo prevede nella sua delibera, le persone ricoverate in casa di cura, le abitazioni date in comodato a un figlio o a un genitore purché l’abitazione abbia rendita catastale inferiore a 500 euro e il comodatario un Isee inferiore a 15 mila euro, le case possedute da italiani residenti all’estero. La data del 16 giugno non è vincolante per il comune che può scegliere anche un’altra scadenza, anche se la stragrande maggioranza dei Comuni veneti ha confermato questa scadenza. I conti della prima rata vanno effettuati sulla base delle aliquote decise dalle singole amministrazioni per il 2013 anche se vi fosse già una delibera per quest’anno. Anche in questo caso gli uffici comunali sono a disposizione dei contribuenti per il calcolo dell’Imu. Nei prossimi mesi comunque i sindaci, e anche i cittadini, si aspettano indicazioni per uniformare e unire sotto un’unica voce la Tasi, l’Imu e la Tari, la tassa sui servizi ambientali. Un fatto è certo, i contribuenti dovranno continuare a mettere mano al portafoglio.
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anticipo di tesoreria da parte del Governo”. “La Tasi è di fatto una riedizione della vecchia Ici, cioè un pesante salasso su un bene primario come la casa –commenta sconsolato il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro -. Se non altro è positivo che il Governo permetta di pagare la tassa non solo a giugno ma anche nei prossimi mesi. Quanto al ruolo dei Comuni, - aggiunge Dal Negro - mi auguro che la gente capisca che non siamo i gabellieri dello Stato. Gli amministratori comunali dovranno lavorare molto per far capire la situazione finanziaria degli enti locali ai cittadini”. . Molto critico nei confronti della questione Tasi è il sindaco di Albignasego, nel padovano, Massimiliano Barison, già a capo del movimento dei “sindaci virtuosi” che si era mobilitato dopo la beffa della “mini Imu”. “Anche in questa occasione i cittadini dei Comuni virtuosi, che hanno rispettato la legge, verranno penalizzati. Non capisco perché il rinvio non potesse riguardare tutti i Comuni invece di ripetere un copione ormai costante e applicando un trattamento che penalizza i Comuni virtuosi. Fra l’altro dove la Tasi non è stata ancora determinata, lo Stato dovrà anticipare i soldi perché altrimenti i Comuni non saranno nemmeno in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. Insomma, siamo alle solite”.
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Argomento del mese 5 Scadenze
tardatari la fanno franca
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Semplificazione Da giugno sono partite le nuove regole
Pagamenti alle Pubbliche amministrazioni in forma elettronica
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ovità in arrivo per la pubblica amministrazione e i pagamenti per evitare che qualcuno evada il fisco e anche per semplificare le operazioni sempre contorte ed astruse come da tradizione della burocrazia italiana. Un passo in avanti è stato fatto nella direzione dei paesi più avanzati. E’ partito infatti lo scorso 6 giugno, l’obbligo di fattura elettronica per i pagamenti della P.A. D’ora in avanti, quindi, ministeri, agenzie fiscali ed enti nazionali di assistenza e previdenza non potranno più accettare le tradizionali fatture emesse in forma cartacea. Dal 2015, inoltre, l’obbligo si estenderà alla totalità delle PA. D’ora in poi imprese, fornitori e professionisti dovranno tenere conto del fatto che, dal momento che la norma si applica ai ministeri, si dovrà intendere con essi anche tutti gli organi e gli enti che vi fanno riferimento come, per esempio, scuole, istituti di formazioni o centrali di polizia. E’ bene, inoltre, ricordare che è previsto un trimestre di transizione in cui le PA. potranno accettare fatture cartacee esclusivamente nel caso in cui siano state emesse prima della data del 6 giugno. Lo scambio tra partite Iva e l’ente pubblico, inoltre, sarà gestito dal “Sistema di interscambio” coordinato dall’Agenzia delle Entrate che, ricevuta la fattura da parte dei privati provvederà a inoltrarla all’ufficio specifico. Il Sistema, poi, ricevuta la fattura provvederà a rilasciare a chi l’ha emessa una ricevuta di consegna per certificare che, effettivamente, è stata ricevuta dall’ente pubblico. Dove, invece, il recapito non fosse andato a buon fine, il Sistema segnalerà l’esito negativo.
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La denuncia della Cgia di Mestre
“Un ingorgo fiscale estivo” T
asse in arrivo e non solo Tasi. Tra giugno e luglio infatti nelle casse dello stato sono previsti oltre 75 miliardi di euro. Il presidente della Cgil di Mestre lancia l’allarme, perché si tratta di un vero e proprio stress fiscale per famiglie ed imprese. Tra giugno e luglio, fa sapere la Cgia con il suo presidente Giuseppe Bortolussi, i cittadini e le imprese italiane saranno chiamati a onorare ben 29 scadenze fiscali. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali, si stima che nelle casse dello stato entreranno oltre 75 miliardi di euro di tasse: 40 miliardi versati dalle famiglie e 35 dalle imprese. Come si è arrivati a stimare un gettito complessivo pari a oltre 75 miliardi di euro? L’Ufficio studi della Cgia di Mestre si è basato sui dati statistici del 2013: considerando le principali novità normative introdotte nel 2014, si può così affermare che tra il mese di giugno e quello di luglio entreranno nelle casse dello Stato oltre 75 miliardi di euro. Si arriva a questa cifra considerando il gettito realizzato negli anni scorsi delle seguenti imposte: Irpef, Ires, Iva e stimando il gettito dell’Imu e della Tasi. In questo importo rientrano anche i diritti camerali e il gettito atteso dalla rivalutazione dei beni di impresa, delle partecipazioni e dei terreni. Non si è considerato il gettito riconducibile ai contributi previdenziali. Bortolussi da questo punto di vista è chiaro. “Sfiancate dalla crisi e sempre più a corto di liquidità – dichiara – c’è il pericolo che molte famiglie e altrettante piccole imprese non riescano a superare questo vero e proprio stress test fiscale”. Ma andiamo nel dettaglio dell’analisi fatta dall’associazione artigiani di Mestre. Gli appuntamenti più importanti di giugno riguarderanno infatti il versamento delle imposte e dei contributi risultanti dal Modello Unico: ovvero Irpef, Ires, contributi previdenziali sia a saldo che in acconto. Inoltre, bisognerà pagare la prima rata dell’Imu, della Tasi e in molti Comuni anche la rata della Tari (la nuova tassa sull’asporto rifiuti). Per quest’ultimo tributo, saranno i sindaci a decidere il numero e le scadenze delle rate. A giugno, inoltre, dovranno essere onorati i versamenti mensili relativi alle ritenute Irpef, sia dei dipendenti sia dei lavoratori autonomi, il pagamento dei contributi previdenziali e dell’Iva riferita al mese precedente. Sarà possibile spostare a luglio il versamento degli importi risultanti dalla dichiarazione dei redditi con l’aggravio di uno 0,4%. Sempre a luglio i contribuenti dovranno eseguire il versamento Irpef dei lavoratori dipendenti e degli autonomi, i contributi previdenziali e il pagamento dell’Iva del mese precedente. “Oltre all’imponente sforzo economico che nel prossimo bimestre famiglie e imprese saranno chiamate a sostenere – prosegue Bortolussi – i contribuenti italiani dovranno sopportare anche un costo aggiuntivo legato alla burocrazia che attanaglia queste operazioni. Secondo una nostra elaborazione su dati della Banca mondiale, per pagare le tasse in Italia, e quindi in Veneto sono necessarie 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. Nell’area dell’euro solo il Portogallo registra una situazione peggiore della nostra”. Intanto le riforme vanno avanti a passi più o meno veloci anche d’estate. Il viceministro dell’Economia, Luigi Casero che, nel corso di un’audizione di fronte alle commissione Finanze e Camere del Senato, ha spiegato che il primo pacchetto contenente tre decreti attuativi della delega sarà pronto per fine giugno. I provvedimenti riguarderanno la semplificazione, il catasto e il 730 precompilato. In particolare, obiettivo fondamentale della riforma del catasto – che sarà completata entro fine anno – sarà garantire l’equità nella tassazione degli immobili. Per raggiungere lo scopo, sarà ridefinito il funzionamento delle commissioni censuarie. Alessandro Abbadir
6 Adria Pagamenti L’amministrazione ha stanziato 300 mila euro a sostegno delle famiglie
Una mappa per pagare le tasse L’opposizione sul piede di guerra: “Potevamo posticipare, invece grazie alla nostra giunta ci tocca pagare”
La minoranza chiede spiegazioni
“Ai precari vanno riconosciuti i loro diritti”
di Martina Celegato
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’ultimo consiglio comunale ad Adria ha discusso, come da ordine del giorno, l’approvazione delle tariffe e aliquote di Imu, Tasi e Tari che a loro volta avrebbero aperto le discussioni relative al bilancio previsionale 2014. Lo scopo dell’approvazione delle aliquote, secondo l’amministrazione, era quello di agevolare i cittadini non rendendo una stangata la tassa a fine anno ma permettendo di sapere fin da subito il dovuto e andando quindi a fare un quadro preciso a tutta la cittadinanza. Come nell’occasione ha spiegato l’assessore al Bilancio Federico Simoni l’idea successiva era quella di redigere un documento dettagliato e preciso a fruizione dei cittadini per permettere loro di individuare chiaramente la fascia di contribuzione in cui si rientra e quindi il dettaglio delle spese da sostenere. Oltre alle informazioni dettagliate alla cittadinanza e, quindi la dilazione del pagamento, l’amministrazione adriese ha già stanziato 300 mila euro a sostegno delle
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Matteo Stoppa famiglie che andranno a diventare fondi e agevolazioni economiche. Come tutte le manovre fiscali anche questa fra i banchi del consiglio adriese ha suscitato accese reazioni da parte della minoranza consiliare che ha criticato le scelte dell’amministrazione e si è schierata contro la determinazione delle aliquote pro-
poste. “Ancora una volta – ha affermato a tal riguardo Matteo Stoppa consigliere Pd – assistiamo ormai stanchi ai proclami propagandistici dell’Assessore Simoni che evidentemente vuole emulare nell’arte degli annunci inconsistenti i suoi leader di partito, l’ex Cavaliere Berlusconi e Mainardi dal quale aspettiamo ormai da anni la prima pietra di molte opere come ad esempio la casa di riposo. Stiamo parlando dell’operazione IUC con le varie componenti Tasi, Tari e Imu che a Adria, secondo la Giunta Barbujani, praticamente non pagherà nessuno. Ma purtroppo non sarà così. Nonostante la possibilità data da Roma di posticipare le decisioni e la nostra richiesta in consiglio comunale di confronto per rendere più equa la tassazione sulla casa si è preferito forzare la mano così a Adria, come in pochi altri comuni in Italia, già a Giugno dovremmo pagare una rata Tasi che il Governo aveva permesso di spostare a settembre”.
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uovamente unita la minoranza consigliare di Adria guidata da Rosa Barzan, Stefania Tescaroli e Matteo Stoppa chiede spiegazioni sulla “Questione precari” ossia sulla situazione dei due ex dipendenti comunali non regolarizzati che più volte è stata affrontata in consiglio comunale. Con un nuovo comunicato congiunto, in seguito alla seduta consiliare dove la maggioranza non si è presentata la minoranza afferma “La nostra opinione è chiara: la Giunta Barbujani poteva stabilizzare i due precari ma non ha voluto farlo. Sono state le improvvide dichiarazioni pubbliche del Sindaco e del suo entourage ad obbligarci alla richiesta del Consiglio. Barbujani ed i suoi collaboratori hanno maldestramente cercato di chiamare in causa i dirigenti e gli amministratori precedenti ed hanno tentato di giustificare l’eventuale esborso del Comune per la transizione. Affermazioni in aperto contrasto con quanto indicato nella delibera che autorizza la conciliazione; nell’atto, infatti, si parla di accordo “pro bono pacis”. Era nostro intento, se si fosse svolto il Consiglio, chiedere di attendere il pronunciamento della Magistratura prima di ogni altra iniziativa. La vicenda va chiarita sotto ogni aspetto, vanno verificate eventuali responsabilità anche individuali mentre ai due precari va riconosciuto ogni loro diritto. Come preannunciato ci stiamo rivolgendo ad altri interlocutori istituzionali per ottenere verifiche e trasparenza su questo discutibile comportamento del Sindaco Barbujani e della sua Giunta. Il centrodestra non ha alibi, vuole fuggire dalle proprie responsabilità ed ha tutta la convenienza nel mettere prima possibile una pietra tombale sull’intera vicenda”. Ma.Ce.
Iuc, Tari, Tasi Si poteva fare diversamente
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e aliquote Iuc Tari e Tasi sono senza dubbio uno degli argomenti scottanti ad Adria delle ultime settimane anche in funzione delle continue variazioni che vengono portate dal governo. La minoranza consiliare di Adria ha un’idea chiara a riguardo come afferma Rosa Barzan, consigliere di IDV SEL “Nel consiglio del 19 maggio 2014 abbiamo votato contro le aliquote Iuc, suddivise in Imu, Tari e Tasi, deliberate dal sindaco Barbujani e dalla sua maggioranza. Abbiamo ritenuto di esprimerci così perché prima di definire le aliquote, era necessario uno studio per la definizione dei costi al dettaglio dei servizi stessi. La correlazione fra il costo del servizio e l’aliquota è l’unico criterio per giustificare con equità il livello della tassazione. Il rischio è che procedere dal lato della spesa si aumentino solo i costi dei servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, servizi cimiteriali, gestione rifiuti, senza verificarne la qualità. Inoltre non sono state previste delle agevolazioni per i disoccupati, gli anziani, le famiglie numerose e per gli immobili destinati ad attività artigianali”. Interpellata a riguardo Stefania Tescaroli, capogruppo del Nuovo Polo per Adria, ha affermato “Ad avviso del mio gruppo consiliare per aiutare e sostenere, le attività produttive (commercio, imprese ecc.. ) le tariffe dovrebbero essere contenute nei minimi consentiti per legge, mandando esenti dall’applicazione di tali tariffe e tributi le parti di capannoni e terreni non utilizzati dall’imprenditore. Anche nel settore agricolo bisognerebbe prevedere incentivi e riduzioni delle tariffe e
tributi al fine di aiutare la piccola e media impresa che caratterizza il nostro territorio. Per le famiglie in particolari situazioni di disagio e con elevato numero di figli o nel caso di pensionati che vivono soli, bisognerebbe prevedere delle esenzioni o almeno delle riduzioni. Anche per le scuole materne paritarie necessitano esenzioni e/o riduzioni per il particolare ruolo che svolgono nella nostra realtà”. Anche i rappresentanti Pd all’interno del Consiglio hanno espresso la loro opinione attraverso la voce di Matteo Stoppa “La nostra versione della Tasi avrebbe avuto come faro l’idea di equità sociale dove, semplificando, chi ha di più paga di più e chi ha di meno paga di meno. Non spirito assistenzialista ma spirito di solidarietà. Per il capitolo Tari tassa sui rifiuti, non dimentichiamoci che anche quest’anno non avremo nessuna riduzione alla faccia degli annunci degli interessati. Di fronte alla possibilità di modulare le tariffe e le detrazioni Simoni ha preferito fare un compitino che non risponde all’emergenza sociale che drammaticamente colpisce anche la nostra comunità Ma.Ce. adriese.”
8 Adria Convegno Quale avvenire economico per il territorio?
Disegnare il futuro della città non è facile
Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica di Alessandro Abbadir
segue da pag.
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La città ha bisogno di una crescita coerente con le strutture esistenti ma c’è continua evoluzione sui progetti che gravitano attorno
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’avvenire economico del territorio di Adria è stato il tema cardine di un progetto promosso e organizzato dal Circolo Unione del Teatro Comunale di Adria, dall’amministrazione civica e dall’Unione Navigazione Interna Italiana. Durante la giornata sono state delineate nuove importanti idee relative alla viabilità e all’importanza strategica della città e del Polesine per la crescita economica e industriale. Un importante incontro che ha visto la presenza non solo degli amministratori del Comune di Adria ma anche di autorevoli relatori del merciale e dell’autostrada del mare che coinvolgerà mondo politico e imprenditoriale che si sono alternati il territorio di Adria con la sua frazione Bottrighe. Di con interventi interessanti e ricchi di idee e visioni che qui la città etrusca e il territorio a lei circostante dihanno portato la tavola rotonda a diventare un vero venterà un centro focale per i trasporti e il commercio e quindi per la nascita di nuovi e proprio nucleo di prospettive e insediamenti il cui primo assagbuone intenzioni. Hanno preso Lo sviluppo gio è avvenuto con il via libera parte all’evento oltre ad asses- del Polesine allo stabilimento Agrimont e sori regionali e locali anche le deve coinvolgere Novamont. Stabilimenti che autorità in campo di navigazio- anche il Parco Delta del Po hanno ribadito l’importanza ne fluviale e logistica. dell’AIA come valvola strategica Barbujani, che ha introdotto il dibattito, ha sottolineato come la visione del per la ricrescita. “L’implementazione dell’area - come territorio sia in completa evoluzione e come si pre- ha sottolineato il presidente Giuseppe Ferro – e il annunci strategica la sua valutazione in un’ottica che trasformarla in una zona appetibile per nuove indupossa incontrare le esigenze della crescita coerente e strie che siano anche di traino per la sostenibilità è fondamentale e in primo piano nelle strategie di svirispettosa del territorio. L’idea di partenza ha tenuto conto di come, tra luppo dell’intero consorzio. Adria deve essere inserita dieci anni, potrà apparire la realtà. E’ prevista infatti nel complesso strutturale e fluviale del nord est non la costruzione della transpolesana, della Romea com- limitandosi alla provincia ma espandendosi a livello
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regionale e interregionale vista la posizione unica nel suo genere”. Ma non solo di sviluppo economico e industriale si è parlato durante il dibattito. Sono infatti emerse anche tematiche legate allo sviluppo del Polesine che inevitabilmente deve coinvolgere anche il parco del Delta del Po e le sue risorse al fine di promuovere un turismo internazionale. Su tale tematica sono intervenuti Angelo Zanellato, presidente Consvipo, Gian Michele Gambato, presidente di Unindustria Rovigo e Diego Crivellari, deputato Pd che hanno ribadito come sia importante aprire il Polesine ai paesi in forte ascesa come Russia e Cina investendo in servizi e tecnologia. Crivellari ha ribadito come sia fondamentale riuscire a trovare un accordo fra le forze politiche che permetta di trovare delle nuove vie di sviluppo senza perdere l’unicità e le potenzialità del territorio ma anzi rinvigorendole con leggi e progetti realizzati su misura.
Persone ai vertici delle istituzioni e di primo piano dell’imprenditoria che stando alle accuse della magistratura, corrompevano o intascavano mazzette legate alla realizzazione del Mose. Tangenti che servivano per finanziare le loro campagne elettorali o direttamente per arricchirsi personalmente. Gli scossoni non mancheranno a livello politico. Già si reclama a gran voce una veloce rottamazione della vecchia classe dirigente dei partiti. A Venezia il terremoto ha investito il Comune. E lo scandalo rischia di allargarsi ad altri grandi opere: il Passante e le bonifiche ambientali di porto Marghera. La corruzione solo nella nostra regione sarebbe costata dalle prime stime emerse dalle indagini, centinaia di milioni di euro. Soldi pubblici sottratti alla collettività, ai giovani ai disoccupati, agli anziani. Il Veneto e l’Italia sono ad un bivio : o cambiare radicalmente mentalità (anche con l’aiuto di normative più stringenti in termini di assegnazioni di appalti e trasparenza amministrativa) e considerare la corruzione una piaga che blocca la ripresa e toglie soldi dalle tasche di tutti, o continuare in questa maniera tra il discredito di tutti. Discredito che influenza soprattutto degli investitori esteri che in Italia ci metteranno piede sempre meno visto l’andazzo. Se le accuse verranno confermate con le condanne, chi ha rubato deve restituire il maltolto. Da qui si può ripartire, con la consapevolezza soprattutto dopo una recessione come quella degli ultimi 7 anni, che chi ruba, ruba dalle tasche di tutti. Non fa un danno ad una entità statale astratta e lontana, ma porta via soldi agli asili, agli ospedali (a cui magari come amministratori propongono tagli), alle forze dell’ordine, alle pensioni degli anziani. Forse, mutuando uno slogan politico, è la volta buona. E’ la volta buona che corruzione e malaffare diventano irreversibilmente intollerabili .
Area Industriale Attrezzata del Basso Polesine
Spinello: “Per risparmiare tagliamo le indennità ai consiglieri”
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’ arrivata poche ore dopo la conclusione del convegno al Circolo Unione sul futuro dell’Area Industriale Attrezzata del Basso Polesine (AIA) la richiesta da parte del segretario del circolo Pd di Adria, Sandro Spinello, a riguardo della riduzione delle indennità previste per gli amministratori del consorzio. Nella richiesta Spinello, a nome dell’intero circolo Pd locale, ha precisato come sia anacronistico che in
un ente del genere non vengano applicate le norme relative alla spending review in particolare attraverso la riduzione dei consiglieri (attualmente 5) e la riduzione del loro indennizzo. La proposta è stata accolta favorevolmente anche da parte della Coppola e di Mainardi, da sempre contrari all’AIA, e in favore di una valorizzazione per aumentare la strategicità del consorzio stesso
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per l’intero territorio circostante. Secondo il segretario Pd l’area intera è stata salvaguardata nella sua unicità proprio dalla lungimiranza della città di Adria e delle cittadine circostanti come Loreo, Rosolina, Ariano Polesine e Papozze che ne hanno compreso fin da subito l’importanza e sono riusciti a contrapposti alle volontà del centro destra che puntava tutto su Porto Levante. Ma.Ce.
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Adria 9 Economia Via libera ad un’industria fondamentale
Nuovo lavoro: lo stabilimento Agrimont si farà Previsti 25 milioni di euro di investimenti e un’offerta lavorativa che impiegherà dalle 35 alle 50 persone con alte qualifiche professionali di Martina Celegato
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’ scattato il nulla osta dalla Regione Veneto per la costruzione del nuovo stabilimento Agrimont all’interno della zona industriale di Adria che andrà a produrre prodotti chimici ad elevata purezza e solubilità. Tali prodotti andranno poi ad essere utilizzati come fertilizzanti idrosolubili sia in zona che in tutta Italia andando a soddisfare il fabbisogno in materia di molte aree agricole della penisola. Il via libera è stato presentato dall’assessore regionale Isi
avanzato andrà inoltre ad arricchire la proposta locale trasformando l’area industriale di Adria in un vero e proprio riferimento per il Polesine con relativo indotto economico sicuramente non trascurabile in particolar modo in questo momento di crisi. Compiaciuto è stato per l’occasione il commento di Isi Coppola che ha sottolineato come il progetto Agrimont rappresenti un passaggio fondamentale per ridare vita economica al Polesine intero e la volontà
Tagli alle indennità dei dirigenti Tescaroli: “Premiamo il merito, no a tagli indisriminati”
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a minoranza consiliare si è espressa a riguardo del taglio alle indennità dirigenziali proposta dall’attuale amministrazione adriese. Stefania Tescaroli afferma a riguardo “Il taglio delle indennità dei dirigenti comunali proclamato
da oggi è
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Coppola e l’assessore all’urbanistica di Adria David Busson. Insieme al via libera è stata rilasciata anche l’autorizzazione ambientale per le attività produttiva Agrimont. L’insediamento industriale rappresenta per la città di Adria un polo lavorativo e produttivo fondamentale che, con 25 milioni di euro di investimenti, andrà ad occupare dalle 35 alle 50 persone con alte qualifiche a livello produttivo. La presenza di uno stabilimento così autorevole e tecnologicamente
dell’amministrazione sia locale che regionale di lasciarsi alle spalle un periodo così duro come quello che stiamo attraversando economicamente su scala mondiale. La Coppola ha poi sottolineato come sia stato intenso il suo impegno affinché ci fossero le condizioni ideali perché l’insediamento si situasse proprio nel Polesine con attenzione alle infrastrutture alla parte burocratica passando per l’intero assetto viario essenziale per il funzionamento e la crescita industriale.
credo non debba avvenire indiscriminatamente, ma valutando l’operatività di ogni singolo dirigente ed il raggiungimento degli obiettivi; coloro che si impegnano vanno premiati gli altri no. Come del resto credo debba avvenire per tutti i dipendenti comunale, se si impegnano e danno il massimo vanno premiati con adeguati incentivi di natura economica. L’inserimento in organico della figura del vicesegretario
Anche Busson è parso soddisfatto dei risultati ottenuti sottolineando come la sinergia fra grosse realtà imprenditoriali e amministrazione locale possa portare ad una crescita esponenziale sia del territorio che delle sue risorse. Non è mancato inoltre il focus relativo all’occupazione che tale azienda e realtà industriale può dare al territorio andando a favorire anche il bilancio di giovani famiglie e arricchendo di servizi tutta la realtà locale.
comunale è da condividere certamente, per l’apporto che lo stesso può dare nella gestione dell’attività amministrativa del Comune . Invece il Sindaco e la sua giunta non dovrebbero sperperare denari in scelte sbagliate, come quella dei due precari non stabilizzati, per cui ora si trovano in causa e dovranno pagare somme elevate per errori di gestione”. Ma.Ce.
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10 Adria Opposizione “Occorre fare squadra con tutte le forze della città”
Tutti uniti per salvare il Commissariato
Russo: “Intendo rassicurare il sindaco di Adria annunciando che per la provincia di Rovigo non sono stati previsti tagli di commissariati” di Melania Ruggini
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opo prefetto e questura, parrebbe in bilico anche il commissariato di Polizia. Le voci che parlano di una possibile chiusura della caserma si fanno sempre più insistenti. Tuttavia di recente il questore Eugenio Russo è intervenuto pubblicamente sulla situazione della provincia di Rovigo partendo dai tagli. “Intendo rassicurare il sindaco di Adria annunciando che per la provincia di Rovigo non sono stati previsti tagli di commissariati e posto di presidio. Questo è il nostro impegno che portiamo avanti da sempre, ma che oggi diventa più arduo e difficile che in passato perché dovremo fare affidamento su un organico sempre più ridotto di circa 15 mila unità. Purtroppo la politica dei tagli già avviata ormai da qualche anno, non ha risparmiato la nostra istituzione, come non ha risparmiato le altre forze dell’ordine, anche loro colpite da forti diminuzioni negli organici”. Secondo Gino Sandro Spinello la caserma potrebbe essere salvata se il sindaco Barbujani iniziasse a fare il sindaco e sul tema riuscisse a fare squadra con tutte le forze politiche della città. La risposta non si è fatta attendere, per voce di Daniele Lucchiari, capogruppo della lista civica BoboSindaco. “Salvaguardare il commissariato di Adria è fondamentale sia per la presenza in città della Polizia di Stato che del
L’organico di polizia è sempre più ridotto oggi conta circa 15 mila unità distaccamento della Polizia stradale - ha sottolineato Lucchiari- La pubblica sicurezza deve essere incrementata e non razionalizzata a fronte dei continui furti e della malavita organizzata che si sta radicando sempre di più in tutto il territorio. Il commissariato dovrà essere tutelato e difeso. Vedremo quale sarà l’impegno dei nostri parlamentari. Sarà una battaglia, qualora fossero confermate le voci, alla quale tutti saremo chiamati a fornire il nostro apporto. Ne va della nostra sicurezza e di quella dell’intero territorio”. Lucchiari spiega l’esistenza di un disegno di revisione che risale al 2011 che ha subìto una spinta con le dichiarazioni del premier Renzi in merito all’accorpamento delle Prefetture. Dall’effettivo accorpamento di queste potrebbe nascere una manovra di revisione. “Il commissario straordinario alla spending review Cottarelli ha comunque disegnato un taglio anche per le caserme dei Carabinieri e della Guardia di Finanza”. Come racconta Lucchiari, il Com-
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missariato di Adria fu costruito dal Ministero dei lavori pubblici - Magistrato alle acque di Venezia - Nucleo operativo di Rovigo, con finanziamenti statali. “Continuiamo a sentire usare il termine spending review ma l’assurdo sta proprio qui. Il nostro Commissariato occupa un immobile del Demanio. Qui lo Stato non paga nessun affitto trattandosi di un edificio di sua proprietà. Il Commissariato di Porto Tolle, invece, è collocato in un edificio privato e lo Stato paga, di conseguenza, l’affitto. Se fossero confermate le voci, si andrebbe a chiudere un edificio sul quale non si paga per tenerne aperto uno sul quale si paga. La forza della politica e soprattutto dei parlamentari eletti nel nostro territorio sta proprio qui. Dovrebbero saper salvaguardare il territorio in tutto e per tutto”.
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Tornano le ronde
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ontinuano i furti nel Polesine, in particolare a Bottrighe, e arriva una proposta di derivazione dalle ronde leghiste. A rivelarla è Alberto Bergo, membro del comitato per la ricostituzione del Comune di Bottrighe: “Si tratta di una forma di collaborazione con le forze dell’ordine a tutto campo. Non stiamo parlando della classica ronda notturna di cittadini che pattugliano per strada. Quello che vogliamo è l’individuazione di una trentina di residenti che si faranno carico di raccogliere le segnalazioni di episodi anomali. Queste informazioni saranno trasmesse a un portavoce ufficiale, che a sua volta le inoltrerà alle forze dell’ordine, in modo da dare la garanzia che siano attendibili”. Sull’argomento ronde il sindaco Massimo Barbujani è favorevole: “Se i cittadini vogliono organizzarsi per controllare vie o quartieri possono farlo e io non posso impedirlo. L’importante è che siano disarmati e che restino in stretto contatto con le forze dell’ordine, chiamate dal canto loro a intensificare i controlli”. Molto scettico invece il segretario Pd di Adria, Gino Spinello: “Capiamo che è difficile avere un atteggiamento distaccato davanti a certi fatti, ma le ronde non servono a nulla”. Ma.Ce.
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12 Adria Lavori pubblici Obiettivo: municipio in sicurezza
Arrivano le impalcature per i lavori di Palazzo Tassoni Sarà rifatto il tetto, i solai, le murature e in più tutta l’ala nord del palazzo per un conto totale di 1,5 milioni di euro di Martina Celegato
Palazzo Tassoni so Palazzo Bocchi. L’opera si suddividerà in due stralci, soltanto il primo già finanziato, ossia questa prima fase pari al valore di 650 mila euro che andrà ad interessare tetto, muratura e solai, mentre la restante fase pari a 800 mila euro deve ancora essere finanziata. Palazzo Tassoni, oltre ad essere la sede del comune di Adria, è un’importante opera architettonica della città che, attraverso questo intervento, tornerà al vecchio splendore riprendendosi il ruolo da protagonista che gli spetta nell’architettura e nelle attrazioni della città. Palazzo Tassoni, sede municipale dal 1831, non è mai stato interessato da interventi così consistenti in fatto di ristrutturazione o manutenzione.
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ono cominciati nelle scorse settimane i preannunciati lavori di ristrutturazione di Palazzo Tassoni, sede del municipio di Adria, che da anni ormai necessitava di alcuni interventi volti alla messa in sicurezza e alla valorizzazione della struttura stessa. La struttura, essendo collocata in un punto riconosciuto come area terremotata in seguito alla calamità del maggio 2012, ha ottenuto per i lavori un contributo in merito che permetterà di svolgere lavori che mai nessuno aveva effettuato come il rifacimento del tetto e il restauro di alcuni spazi. Tale revisione della struttura dovrebbe permettere l’ottimizzazione delle spese del comune stesso andando ad accorpare molti degli uffici e risparmiando quindi le somme di affitto di altri locali. Inoltre verrebbe garantito un servizio più efficiente per i cittadini che potrebbero trovare tutti i servizi municipali direttamente nello stesso stabile. L’intervento, che costerà complessivamente 1,5 milioni di euro, andrà ad interessare il rifacimento del tetto, dei solai, delle murature e in più di tutta l’ala nord del palazzo. Un intervento senza dubbio ambizioso che in molti affermano andrà a segnare l’operato dell’amministrazione Barbujani. I lavori, che come previsto sono stati cominciati dal tetto, hanno obbligato lo spostamento momentaneo dell’ufficio anagrafe e con il prosieguo dei lavori si dovranno andare a movimentare anche altri uffici che troveranno spazio pres-
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commercianti lavorino per migliorare il servizio ai consumatori ed attirare i clienti all’interno dei negozi. E’ preferibile arricchire il servizio ai consumatori non solo concentrandosi sull’organizzazione degli eventi in centro storico”. E’ questo il messaggio che Confesercenti Rovigo ha lanciato con la presentazione dello studio “Il Centro di Adria: commercio, mobilità, attrattività, analisi e prospettive” organizzato presso la sede municipale di Palazzo Tassoni. Durante l’incontro tre professionisti hanno illustrato nuove strategie per rendere più attrattivo il centro storico di Adria ad un pubblico composto dall’associazione dei commercianti di Adria Shopping e i membri dell’Amministrazione civica. “Le ricerche presentate - spiega Antonella Savogin, direttore Confesercenti Rovigo - servono per fare una foto alla situazione del commercio ad Adria ed individuare eventuali strategie di miglioramento”. Uno dei relatori, l’architetto Carlo Molteni docente al Politecnico di Milano ha consigliato: “Ad Adria serve valorizzare l’accessibilità e la mobilità con ampliamento della zona a traffico limitato e pedonale, introdurre nuove regole per i parcheggi, migliorare la rete ciclabile e la sicurezza degli incroci. E’ indispensabile puntare alla riqualificazione degli spazi pubblici». E Antonio Cassella, direttore dell’Istituto Commercio Servizi: “Serve incrementare la socialità non solo creando eventi ma investendo sulla qualità e bellezza del centro storico. Adria Shopping deve attuare un cambio di passo non solo organizzando la notte bianca ma insistendo sulla quotidianità degli eventi in centro storico e i servizi dei negozi”. Ed.Za.
La posizione del Pd Ora serve il Cavalcaferrovia
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fine maggio si è tenuta la conferenza dei servizi che dovrebbe dare un’accelerata all’iter di realizzazione del primo tratto della tangenziale di Adria. Un’opera definita da anni e andrà a risolvere questioni importanti come il traffico e la sicurezza di via Emanuele Filiberto e il passaggio a livello di via Peschiera. Ora si dovrà affrontare il tema del cavalcaferrovia che dovrebbe collegare la strada regionale per Rovigo con la strada regionale Piovese per Cavarzere “L’idea del cavalcaferrovia - afferma Matteo Stoppa, consigliere Pd in consiglio comunale ad Adria che ne ripercorre l’iter, per nulla semplice - parte già dagli anni 90 ed è stato definito nei contenuti principali, 7,5 milioni di euro compresi, già durante la Giunta Lodo che aveva raggiunto un accordo con la Provincia di Rovigo e Veneto Strade. Con la prima Giunta Barbujani nel 2009 tutto viene incautamente fermato per lasciare spazio opere alternative. Nel frattempo i consiglieri provinciali adriesi del PD hanno continuato a credere all’opera e a lavorare perché i finanziamenti già indirizzati per questa opera fossero mantenuti invariati.” Arrivando all’attuale situazione Stoppa continua ricordando come durante l’attuale mandato i consiglieri di opposizione hanno richiesto il 6 ottobre 2011 un consiglio comunale che dopo molte discussioni ha portato ad un accordo votato all’unanimità che prevedeva la realizzazione del progetto già definito comprendente cavalcaferrovia e strada di collegamento tra le strade regionali per Rovigo e per
Cavarzere. Il tutto grazie allo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro messi a disposizione dalla provincia. “A questi eventi – continua Stoppa - aggiungiamo che nell’area dove sorgeranno le opere di collegamento tra il cavalcaferrovia e viale Risorgimento sono stati negli anni passati piantati nuovi alberi che necessariamente dovranno essere tolti e ancora più grave parte dei terreni destinati all’opera e già di proprietà comunale sono stati venduti
Stanziati 4 milioni di euro messi a disposizione dalla Provincia dal comune ad un privato nel 2010.Di fronte a questo percorso è evidente la grave responsabilità del Sindaco Barbujani e della sua giunta che ha fatto perdere tempo verso un opera importante per la viabilità ma anche per la sicurezza della città. Ancora una volta vogliono far vincere la propaganda a discapito della trasparenza e della verità dai fatti. È stato perso tempo e i responsabili sono chiari come dimostrano i fatti concreti. Adesso speriamo che in sede di Conferenza dei Servizi la giunta superi i dubbi espressi anche recentemente e condivida quanto già da tempo valutato e accolga la disponibilità della Provincia e di Veneto Strade per dotare finalmente la città di un opera da troppo tempo attesa”. Ma.Ce.
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14 Adria Notti da gustare Un grande impegno della Pro Loco
Teatri in giro per un’estate eccellente Tutti gli appuntamenti della manifestazione che valorizza le frazioni e le loro feste, un’ occasione per i cittadini per ritrovarsi e stare insieme di Melania Ruggini
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itorna “Teatri in giro”: la celebre rassegna teatrale itinerante targata Pro Loco e che si avvale del patrocinio dell’amministrazione comunale quest’anno compie 20 anni. Un compleanno speciale, un traguardo che merita di essere festeggiato. Per questo è allo studio qualche iniziativa ad hoc per festeggiare degnamente tale importante anniversario ed è stato approntato un cartellone di ben sette appuntamenti prediligendo spettacoli brillanti e nuovi. “La risposta entusiastica del pubblico, che ha sempre seguito con fedeltà le serate proposte nei vari anni, è la tangibile conferma che questa rassegna continua ad essere un appuntamento estivo gradito e atteso dalla popolazione” spiega la presidente della Pro Loco, Letizia Guerra. “Tra l’altro questa iniziativa ha anche lo scopo di valorizzare le frazioni e le feste che si svolgono nelle stesse, favorendo così la promozione del territorio e la coesione sociale”. Per la realizzazione di questo nutrito programma la Pro Loco prevede di sostenere una spesa di circa 4.700 euro che si auspica di coprire, anche se in parte, con introiti pub-
blicitari e offerte libere del pubblico. Giovedì 10 luglio, alle ore 21.15, Teatri in giro prende il via ad Adria. In scena la compagnia “La Cioca”, che presenterà “La bèfa del conècio” di Giovani Braga, commedia brillante in tre atti allestita nel giardino delle ex Canossiane. Giovedì 17 luglio sarà di scena a Cà Emo, nel giardino del centro parrocchiale don G. Tinello, la Compagnia Teatrale El Canfin di Baricetta con la commedia sentimentale in tre atti “El Refolo”. Mercoledì 23 luglio l’appuntamento è atteso a Baricetta presso il Giardino dell’asilo con programma ancora in via di definizione e giovedì 24 luglio tappa in Piazza San Giacomo a Bellombra con “Io, mia moglie e…suo marito” della Compagnia “La Tartaruga” di Lendinara. Mercoledì 30 luglio le sorprese non finiscono: in programma, infatti, un doppio appuntamento con la buona cucina e il teatro. Ale ore 20 l’Ostello dell’Amolara proporrà Cena a Teatro in occasione della commedia, con un menu’ studiato appositamente per l’evento. Poi alle ore 21.30 la Compagnia
BIBLIOTECA Protagonisti gli scrittori
Anche un noir ambientato in Polesine
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Letizia Guerra Teatro Insieme di Sarzano presenterà “Io & lei siamo in sei” di Francesca Angeli, una commedia brillante in due atti. Mercoledì 6 agosto il teatro in giro approda nella piazza di Bottrighe con “Tutti pazzi per Agata” della Compagnia Instabile tagliolese. Infine, l’ultimo appuntamento è previsto per mercoledì 13 agosto: il campetto dietro la Chiesa di Valliera ospiterà l’allestimento “Le donne gelose” di Carlo Goldoni messo in scena dalla Gruppo Teatrale Il Mosaico di Rovigo.
a biblioteca di Adria non va in vacanza; a giugno infatti propone un ciclo di incontri tra storia e giallo. E’ stato presentato in Sala Cordella il libro di Cesare Lorefice “l’ultimo dei Chiaramonte potere e passione nella Sicilia Medievale” (Ediz. Sirio Sport srl), con presentazione di Giuseppe Pastega. Il romanzo ha vinto recentemente, per il miglior racconto di ambiente medievale, il premio “Locanda del Doge” al concorso internazionale organizzato da European Financial Adviser. Con questo romanzo narra le eroiche leggendarie imprese di Andrea Chiaramonte, ultimo esponente di una delle famiglie più nobili di Sicilia, che osò opporsi al dominio spagnolo degli Aragonesi e che pagò la sua ribellione nel 1392 con la condanna a morte e la confisca dei beni della Contea di Modica. L’autore mette a contatto il lettore con la famiglia dei Chiaramonte portando alla luce avvenimenti, imprese e fatti che si snodano tra le stanze più segrete dei castelli medievali, tra cortei nuziali e amori ancillari, matrimoni regali e nobili divorzi, sullo sfondo di trame e intrighi, guerre e combattimenti, sino all’estinzione violenta del loro casato. Un altro appuntamento è stato con Linda Stocco, autrice de “L’ultimo giorno dello scorpione”; la presentazione del libro è di Angioletta Masiero. Il noir è ambientato nel Polesine dove un serial-killer, spinto da un odio profondo, rapisce anziane donne, le sevizia e le tortura fino a portarle alla morte. Ma quale sarà il motivo di tanto livore? A trovare la soluzione, saranno Elena Valentini, psicologa, e Alessandro Rinaldi, tenente colonello del Comando dei carabinieri di Rovigo nonché comandante del nucleo investigativo. I due arriveranno alla soluzione del caso per strade diverse ma quasi contemporaneamente scoprendo una verità agghiacciante . E’ una storia avvincente che coinvolgerà il lettore dalla prima all’ultima pagina in un susseguirsi di sentimenti dove odio, amore, passione e pietà, porteranno ad un finale dai risvolti emozionanti e commoventi. Il romanzo è inserito nei contorni del Polesine in cui sono descritti i fantastici paesaggi palustri del Delta e i numerosi fiumi che lo attraversano dando. modo al lettore di conoscere una fantastica terra ancora poco conosciuta e incontaminata dove si può ancora ammirare la natura in tutte le sue forme.
NEWS Molini Adriesi
Visitati i centri di interesse
Un grande centro per il pane
Bello riscoprire la città sui pedali
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uova vita per gli ex Molini Adriesi. A quanto pare, infatti, la grande struttura di via Ca’ Cima sarà presto ristrutturata, recuperata e diventerà un grande centro per la produzione del pane Ciabatta e di tutte le creazioni firmate Arnaldo Cavallari, che si caratterizzano, oltre che per la bontà, per la genuinità delle farine e dei prodotti. L’ambizioso progetto nasce da una decina di imprenditori (le cui identità rimangono nell’ombra) che hanno riscontrato le grandi potenzialità del pane di Cavallari e hanno pianificato un progetto molto importante che ora vorrebbero realizzare concretamente. I tempi sarebbero davvero stretti: entro la fine dell’anno, infatti, il progetto dovrebbe già essere pronto per decollare. Rimane poco tempo, quindi, per ristrutturare il vecchio edificio, adeguarlo alle nuove tecnologie industriali e ai nuovi macchinari, formare il personale e avviare il grande forno. Se il progetto decollerà, si tratterà di un’operazione di portata capitale, nonchè importante volano nell’economia della città. Così si realizzerebbe finalmente il sogno di Arnaldo Cavallari, di fare di Adria la città del pane per eccellenza. Lo stesso Cavallari, che non si sbilancia troppo, ha commentato di recente: “Posso dire che sta venendo avanti un importante progetto che può rappresentare un primo passo concreto e solido affinché, finalmente, Adria diventi e si identifichi come città del pane”. Ma.Ce.
l prossimo appuntamento per le iniziative targate Adria Shopping è domenica 15 giugno con la manifestazione “Adria tra Artisti, cultura e Sapori”. Ad attendere il pubblico sarà allestito il mercatino dell’artigianato e dei prodotti tipici regionali, con sfiziose specialità alimentari, idee per il giardino ed il tempo libero, organizzato dall’Organizzazione Eventi di Lendinara con il supporto di Adria Shopping. Nell’occasione i negozi del centro storico partecipano all’iniziativa rimanendo aperti allo slogan di “Negozi in Strada” per lo shopping cittadino e si potrà partecipare ad alcune iniziative all’aperto per grandi e bambini. Le bancarelle vivacizzeranno Corso Mazzini, fondendosi con i commercianti che operano nel centro storico di Adria. Nel frattempo Adria Shopping festeggia il grande successo per la prima edizione della “Biciclettata in città”, tenutasi lo scorso 18 maggio. Una pedalata socio/ambientalista/culturale, che ha visto la partecipazione di oltre 200 partecipanti tra bambini, adulti, genitori e nonni. Un evento promosso in occasione della Giornata nazionale di Bimbimbici. La biciclettata è stata realizzata grazie all’aiuto del Comando di Polizia Municipale, della Protezione Civile di Adria e dell’ULSS 19 di Adria oltre al contributo della COOP Adriatica e del Dott. Arnaldo Cavallari per Adria Città del Pane Ciabatta. L’evento, che ha coniugato ecologia, socialità e cultura, rientra nell’obiettivo di rivitalizzazione del centro storico. Lungo il percorso infatti ci si è soffermati sui maggiori punti di interesse, che accolgono la memoria storica e civile di Adria, come il Museo Archeologico Nazionale, Piazzetta Marino Marin, Piazzetta San Nicola con il monumento dedicato ai Caduti, Piazza Cecco Grotto, Piazza Cavour con il Teatro Comunale, Piazza Garibaldi con la Chiesa Cattedrale. Me.Ru.
Solidarietà
Adriesi di corsa per la scuola materna
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na staffetta può aiutare la scuola materna: domenica 8 giugno si è svolta a Baricetta “Ti pedala... che mi a coro” allo scopo di raccogliere fondi per la scuola materna della frazione. La manifestazione è patrocinata da Fidas Polesana, Asd baricetta, Circolo San Giuseppe Noi di Baricetta, Scuola Materna Maria Ausiliatrice. Il programma prevedeva il ritrovo per iscrizioni e consegna dei numeri presso Piazza Einaudi e poi la partenza della gara che prevedeva un percorso di circa 7 chilometri per i podisti e uno di circa 14 chilometri per i ciclisti. I podisti hanno effettuato dapprima un itinerario di 7 chilometri e poi, al loro ritorno, sono partiti gli sportivi in bicicletta e hanno rifatto lo stesso percorso, ripetuto però due volte. Al termine della gara, nella piazza di Baricetta è stato offerto un ricco buffet sia per i podisti che per il pubblico. La quota di iscrizione è di 15 euro a coppia, compresa di assicurazione per gli atleti e un omaggio. Le premiazioni riguardano: primi tre classificati, coppie maschili; prime tre classificate, coppie femminili; primi tre classificati, coppie miste; primi tre classificati, podisti maschi; primi tre classificati, podiste femmine; la coppia più anziana. Me.Ru.
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Adria 17 Convegno Adria sia centro propulsore del Polesine
Grandi opere per il decollo dell’economia La città al centro della nuova viabilità: Nogara-Mare, Romea commerciale e nuove idrovie per la navigabilità fluviale di Roberto Marangoni
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dria e il Delta saranno al centro di un’importante snodo infrastrutturale che nel futuro integrerà tre forme di trasporto: marittimo-fluviale, ferroviario e stradale. Economia e lavori pubblici sono stati i temi del convegno organizzato al “Circolo Unione” del Teatro comunale di Adria dall’Amministrazione civica e l’Unione Navigazione Interna Italiana. Al centro del dibattito le grandi opere, che una volta completate dovrebbero consentire il decollo dell’economia del Polesine: l’autostrada Nogara-Mare, la Romea commerciale e i lavori sulle idrovie per garantire la navigabilità fluviale. Ad introdurre i relatori del mondo politico ed imprenditoriale invitati alla tavola rotonda sono stati il sindaco di Adria, Massimo Barbujani e
l’assessore ai lavori Pubblici, Federico Simoni: “Le prospettive del nostro territorio stanno cambiando, tra dieci anni con il prolungamento della Transpolesana, la Romea commerciale e l’autostrada del mare che toccherà il nostro Delta sino a Bottrighe, Adria diventerà un centro economico propulsore. Fanno ben sperare anche i recenti investimenti di 70 milioni di euro effettuati da Novamont ed Agrimont per i nuovi insediamenti nell’Aia, l’ area attrezzata”. Presente anche Giuseppe Ferro presidente dell’Aia: “L’ obiettivo è quello di implementare tramite uno sviluppo sostenibile l’area attrezzata rendendola logisticamente servibile alle imprese. L’Aia infatti ha a disposizione altri 100 ettari liberi per nuove installazioni”. Il presidente Unii,
Mario Borgatti ha evidenziato quanto per Adria sia essenziale essere inserita a pieno nel circuito delle vie dell’acqua: “Serve una pianificazione per rendere navigabile tutto l’anno il sistema fluviale-marittimo, che si estende lungo 200 km e tre regioni. I corridoi europei 1, 3 e 5 interessano quest’area produttiva e teniamo conto che il trasporto merci su acqua risulta più economico. La sfida è farvi passare più merci possibili”. All’incontro Gian Michele Gambato, presidente di Unindustria Rovigo ha parlato della salute dell’industria provinciale: “In Provincia vari settori vanno bene. E’ necessario tenere presente una situazione di crisi che porterà al mondo industriale nuove prospettive da cogliere. Adria e il Delta hanno grandi
possibilità di sviluppo ma va capito su che scala. La condizione essenziale però è quella di avere interlocutori politici seri e capaci. L’Expo sarà per il territorio una delle prime occasioni da cogliere”. Infine il deputato del Pd, Diego Crivellari ha sottolineato la necessità di condivisione tra le forze politiche: “Tutti facciamo il tifo per Adria, questa città deve recuperare quanto prima il ruolo significativo che ha sempre avuto nel territorio provinciale. In Polesine - spiega Crivellari - la politica non è mai riuscita a fare squadra facendo autocritica. Il futuro del Parco del Delta sarà interregionale e la sua capitale sarà ad Adria, serve attenzione riguardo lo sviluppo del turismo slow che tantissimi turisti stranieri stanno cercando”.
Ricordando don Guseppe Tinello, riscoperto il Cieco di Adria
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a Biblioteca comunale di Adria riscopre la tesi di laurea di don Giuseppe Tinello. La ricerca accademica dedicata a “Luigi Groto, il Cieco d’Adria” fu composta nel 1935 quando il sacerdote si laureò in lettere presso la Regia Università di Padova. Nato a Pettorazza Grimani nel 1889, Don Tinello fu per ben 63 anni prima come cappellano e poi come parroco guida pastorale di Ca’ Emo e per 40
anni insegnante in varie scuole e docente di storia dell’arte al Liceo classico Carlo Bocchi. Ancora oggi, Don Tinello è ricordato con affetto per il suo carattere aperto e disponibile alla comprensione sebbene energico e un po’ rustico. Oltre che profondo conoscitore della letteratura religiosa e dei classici greci e latini, Don Tinello percepiva anche i temi della vita civile avvertendo il bisogno di maggiore giusti-
zia sociale, per questo operò sempre a sostegno delle classi più povere. Dopo il 1977, l’anno della sua morte a Ca’ Emo gli furono intitolati la piccola strada dove visse per 53 anni e l’ex asilo oggi adibito a centro parrocchiale. La tesi di laurea di Don Tinello caduta nell’oblio è stata riscoperta grazie alla ricerca della Biblioteca comunale che ha recuperato le opere di Luigi Groto detto il Cieco di Adria,
ritenuto in Europa tra il 500°e 600° tra i maggiori rappresentanti del Rinascimento e alla disponibilità di Maurizio Tinello, sindaco di Pettorazza Grimani e pronipote di don Tinello. Una ricerca quindi del tutto attuale che sarà presentata a Ca’ Emo per ricordare il 100° anniversario dell’ ordinazione sacerdotale del compianto parroco avvenuta il 25 luglio 1914. Ed.Za.
18 Bottrighe Sicurezza Troppi episodi e tanta paura
NEWS
Allarme furti e criminalità
Intere famiglie sui pedali
FESTA DEL PARCO, UN SUCCESSO
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La gente, esasperata dai continui furti, invoca la nascita di un gruppo volontario di sorveglianza, ma anche una guardia privata e l’installazione di una sirena di allarme di Roberto Marangoni
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Bottrighe è allarme criminalità. Recenti infatti i numerosi furti, i tentativi di scasso e i vari danni provocati in abitazioni, aziende ed esercizi commerciali. Non solo paura, ma anche rabbia e preoccupazione regna tra gli abitanti del luogo che si sentono indifesi e chiedono maggiore presenza delle forze dell’ordine. Erano un centinaio i partecipanti alla riunione dei cittadini, svoltasi in sala polivalente “Loris delle forze dell’ordine, si farà comunque un grupCominato” di piazza Libertà, richiamati sola- po di volontari disposti a controllare il territorio, mente da un appello in facebook sul gruppo “I passeggiando a piedi, in bicicletta, in motorino o in auto, pronti a segnalare butrigan iè in ogni cànton”. immediatamente alle forze La situazione è pesante e Occorre un dialogo dell’ordine eventuali situada tempo, troppo tempo, maggiore tra vicini zioni anomale. Tra le prosi trascina. La popolazione di casa segnalando poste anche una vigilanza non si sente più al sicuro, i episodi o situazioni privata, magari chiedendo saccheggi avvengono anche anomale un auto-tassa tra tutte le di giorno. Gli ultimi episodi riguardano dodici abitazioni “visitate” a raffica famiglie. Altra proposta, quella di installare una in una sola notte, mentre la gente dormiva, col- grossa sirena su un punto alto del paese, aziopita, tra l’altro, da gas narcotizzante. Se non si nata da telecontrollo da una persona incaricata, faranno le ronde, che non accolgono il favore nel caso in cui ci si accorga di un tentato furto,
Un momento della partecipata riunione dei cittadini
quindi per evitarne altri di seguito. Conclusione della serata al delegato del sindaco Nicola Gennari che ha ribadito comunque la necessità di collaborare tra i cittadini, dialogando di più tra vicini di casa, avvertendosi a vicenda nel caso di episodi o situazioni ritenute anomale. Le forze dell’ordine ribadiscono che occorre segnalare al 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato) o al 117 (Guardia di Finanza) e denunciare ogni fatto che accade, anche se di piccola entità. Ovvio che se non vengono presentate le denunce la situazione appare tranquilla, di conseguenza le forze di polizia sono maggiormente presenti in altri luoghi considerati più a rischio.
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rande successo al tradizionale appuntamento di festa a Bottrighe nel parco “1 Maggio” di via Umberto Maddalena. L’iniziativa è stata organizzata dal Gruppo Sportivo Bottrighe e dall’Aribo, l’associazione ricreativa bottrighese, in collaborazione con le officine meccaniche Gi.Bo. di Bottrighe, alcuni Giuliano Girotto. Dopo la messa al organizzatori della festa campo, celebrata dal parroco don al parco 1 Maggio Antonio Cappato, sono state aperte le iscrizioni per la “Spedalata di primavera”. Con un contributo di due euro, in omaggio bibita e capellino, si è potuto così concorrere alle necessità della locale scuola materna paritaria. Cinque kilometri di itinerario per le vie del paese con l’immancabile servizio scorta e recupero per le eventuali forature. Per tutta la giornata c’è stato un servizio di piadineria della ditta Ferretti, ma c’è stato pure chi da casa si è portato l’occorrente per il pic-nic ed il pranzo con tavoli e sedie messi a disposizione degli organizzatori. Sono moltissime le famiglie che ogni anno partecipano a questa festa, in tanti arrivano anche in bicicletta da fuori. Sino al calare del sole si sono svolti giochi ed animazioni per grandi e piccoli. L’attività del Gruppo Sportivo è sempre intensa. Archiviato con enorme successo l’antico carnevale del Delta, con circa settemila presenze, dopo la festa del parco, ci si preparerà ora per le manifestazioni estive. Già da tempo, in svariate iniziative, è nata la collaborazione con l’Aribo e quelle del prossimo ferragosto si faranno di nuovo insieme. Visto pure il successo della seconda edizione della “Corrida”, tornata in paese dopo vent’anni, Ro.Ma. è già assicurata la terza.
Bottrighe Comune: presto un incontro con Zaia
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arebbe prossimo un incontro tra il presidente della Regione Luca Zaia e Nicola Dirodi, il presidente del comitato che da sempre si batte per la ricostituzione del comune di Bottrighe, soppresso dal fascismo. “Andremo sino in fondo alla questione, anche a livello internazionale” lo hanno ribadito sia Dirodi, sia il vice del comitato stesso, Alberto Bergo, nel corso della recente conferenza stampa. Oggi Bottrighe, tornato indipendente, sarebbe, tra l’altro, uno dei dieci comuni più popolosi del Polesine. “Attendiamo fiduciosi la pronuncia definitiva del Consiglio di Stato, che già ci aveva dato ragione - continua il presidente - che lo Stato quindi confermi che la ricostituzione è fondata, da una sua stessa legge”. La legge Scelba, è infatti legge speciale, non abrogabile, che da sempre Bottrighe invoca per tornare alla sua indipendenza. Su questo, un’ampia relazione, che conferma la fondatezza della richiesta dell’autonomia, è arrivata anche dall’avvocato Marco Sitran che segue il distacco di Mestre dal comune di Venezia. Un nuovo volantinaggio è stato fatto in questi giorni che spiega, oltre alla fondatezza di ciò che si chiede, che il comune di Bottrighe, per statuto, non costerà nulla, perché chi andrà a LE TRE S-CIOPTA’
Alberto Bergo e Nicola Dirodi ricoprire cariche pubbliche, sindaco, assessori e consiglieri, lo farà a costo zero, esclusivamente “per solidarietà civica e per amore verso il proprio paese”. Sulla questione fusione di comuni, il comitato afferma che ciò è demenziale, che i comuni sono la cellula della democrazia, dove il cittadino si riconosce nei suoi rappresentanti e si avvicina alla politica. Sì invece ai consorzi e alle unioni dei comuni per i servizi, come farebbe da subito Bottrighe tornato al suo status originario. Tornando a Zaia, il comitato chiederà al presidente della Regione anche lumi in merito alla proposta di legge regionale per la ricostituzione del Comune firmata anni fa dagli assessori Isi Coppola, Renzo Marangon e dai consiglieri Federico Caner, Andrea Astolfi e Francesco Piccolo. Ro.Ma.
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Spazi aperti 23 Territorio Presentato il programma 2014 dei Gal del Delta del Po e dell’Adige
Prodotti tipici e del turismo rurale strumenti della promozione Progetti e iniziative per far conoscere il territorio del Polesine nel resto del mondo di Melania Ruggini
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resentato il programma 2014 dei Gal del Delta del Po e dell’Adige, sotto il segno del sostegno per la valorizzazione dei prodotti tipici e del turismo rurale. Tra le novità, in primis si registra il cospicuo finanziamento comunitario di 53.000 euro ottenuto di recente dal comune di Porto Viro in base al fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, con il quale l’Unione Europea investe sullo sviluppo delle zone rurali. Di recente nella città polesana sono stati presentati i primi frutti del finanziamento: una pubblicazione multilingue di un’ottantina di pagine, con una versione tascabile da distribuire nelle agenzie di viaggio, alcuni filmati in dvd e altri supporti multimediali atti a valorizzare i beni culturali e i prodotti tipici del Delta, le aree di pregio naturale e l’ospitalità rurale e agrituristica, nonché i percorsi turistico culturali della città. Per il presidente dell’Ente Parco Veneto, Geremia Gennari, si tratta di una pietra miliare nella promozione della città, in un percorso partito dall’istituzione dell’Ente Parco
nel 1997 e che vede nella popolazione locale un incremento sempre maggiore della consapevolezza del valore di Porto Viro e del Delta del Po più in generale. Sempre in tema di promozione, il Gal Adige è reduce dal Progetto di cooperazione transnazionale MeDIETerranea, che punta alla valorizzazione della cultura della dieta mediterranea. Nel mese di maggio il Gal Adige, infatti, ha preso parte a due importanti eventi: il primo, nell’ambito del
Una pietra miliare per il turismo e per la consapevolezza dei cittadini del valore del Parco “Simposio delle identità rurali europee” si è tenuto in Sardegna, nei territori del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra Campidano di Cagliari, capofila del progetto. Il calendario è stato scandito da incontri e convegni aventi per tematica la cultura della dieta mediter-
LE COZZE DI SCARDOvARI SONO DOP La consacrazione ufficiale è avvenuta lo scorso 7 maggio, esse vanno ad aggiungersi alle eccellenze italiane in materia di prodotti di qualità, a cui spetta di diritto un futuro di occasioni e di crescita
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e cozze di Scardovari premiate con il prestigioso marchio denominazione di origine protetta; il nuovo riconoscimento è stato annunciato durante Cibus, salone internazionale dell’alimentazione di Parma, e aggiunge prestigio e fama al cosiddetto oro nero del Delta. Il territorio del Delta raccoglie, infatti, i frutti tangibili di un percorso di allevamento iniziato alla fine degli anni ‘60, scandito da decenni di sforzi profusi con l’obiettivo costante di migliorare la produzione e la qualità del prodotto. La consacrazione ufficiale è avvenuta lo scorso 7 maggio all’Anteprima Dop di Cibus, evento organizzato dalla fondazione Qualivita, in cui sono state presentate le 10 nuove produzioni agroalimentari italiane Dop Igp registrate dalla UE nell’ultimo anno. Tra le capolista, un’eccellenza del nostro territorio, la Cozza di Scardovari DOP è stata tra le 10 nuove registrazioni italiane, catalogate tra il 2013 e l’inizio del 2014, ad avere ricevuto il riconoscimento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. A ritirare il premio direttamente dalle mani del Ministro Maurizio Martina è stato Maurizio Crepaldi, presidente del Consorzio Pescatori di Scardovari, visibilmente commosso per questo riconoscimento prestigioso. “E’ un onore per il territorio del Delta- ha commentato - che testimonia come i nostri
prodotti siano di alta qualità e soprattutto l’impegno e la professionalità dei nostri produttori”. Le cozze di Scardovari sono i primi mitili italiani certificati, allevati direttamente nel cuore del Polesine, nel punto in cui l’acqua dolce del Po si unisce a quella del mare, permettendo alle cozze di allevamento di sviluppare una carne fondente e dolce, particolarmente apprezzata per la consumazione. Esse vanno ad aggiungersi alle eccellenze italiane in materia di prodotti di qualità, a cui spetta di diritto un futuro di occasioni e di crescita. “La leadership italiana nei prodotti di qualità in Europa – ha dichiarato il Ministro Martina – testimonia la nostra capacità di produrre eccellenze, valorizzando i territori. Le nuove 10 Dop e Igp consentono a oltre 500 potenziali operatori di entrare nel sistema di qualità, ma possiamo ancora crescere. Nei prossimi 5 anni l’obiettivo è quello di far crescere l’export agroalimentare del 50% ed in questa partita sarà decisivo il contributo dei prodotti a denominazione”. Me.Ru.
ranea e da un’esposizione permanente sulle identità rurali. Dal 30 maggio al 2 giugno l’appuntamento del gal Adige si è spostato a Lecce, alla Cibarti Expo, fiera nazionale dell’artigianato artistico e agroalimentare, presentata da Confartigianato Imprese Lecce, con l’intento di raccontare e promuovere il territorio attraverso le eccellenze dell’artigianato agroalimentare e artistico che lo contraddistinguono. Si tratta, in definitiva, della prima di una serie di iniziative che si concluderanno, dopo aver fatto tappa a Malta e in Basilicata, a Rovigo con un evento previsto in occasione dell’ottobre rodigino. Spostandosi sul versante delta del Po, in occasione di Bicitalia Day 2014 l’associazione Fiab e il gruppo di azione locale Polesine Delta del Po hanno organizzato l’evento Turismo Slow tra l’Adige e il Po, tenutosi domenica 1 giugno: un viaggio in sella alla bicicletta tra natura e sapori, una giornata dedicata alla mobilità lenta, tra i
La locandina del “Simposio delle identità rurali europee” che si è tenuto in Sardegna, nei territori del GAL Sulcis paesaggi rurali del Polesine, con diversi percorsi, dai 30 ai 75 km. Durante il percorso si sono effettuate alcune golose soste per visite guidate presso le aziende che hanno aderito all’iniziativa. Sempre in tema di Intermodality and Slow Tourism il Gal Delta Po, nell’ambito del progetto Greenways Product, ha organizza-
to un workshop nel Giardino Botanico Litoraneo del Veneto di Porto Caleri. Lo scopo dell’incontro, avvenuto lo scorso 2 giugno, è ancora una volta quello di analizzare casi di intermodalità di trasporto pubblico – privato e il trasporto di biciclette verso e nelle Greenways del Delta del Po.
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Cultura provinciale Cultura 25 9 L’evento Il 19 luglio in Piazza del Municipio a Cavarzere
La grande lirica risuona sotto le stelle L’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, diretti dal maestro Banzato, daranno vita al “Gran Galà dell’Opera”, interverranno il mezzosoprano Ida Maria Turri, il tenore Francesco Medda, il basso Luca Gallo e il soprano Miranda Bovolenta
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arà la doppia ricorrenza legata al 90° An- Il Barbiere di Siviglia), C. W. Gluck (Orfeo ed niversario della morte di Giacomo Puccini Euridice), G. Verdi (La traviata), P. Mascagni e al 25° Anniversario della fondazione del (Cavalleria Rusticana). La parte centrale del concerto sarà invece Coro “Tullio Serafin” il tema conduttore della terza edizione del Concerto Lirico Sinfonico che interamente dedicata a Giacomo Puccini, con l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, sotto l’esecuzione di alcune famose pagine seleziola direzione del M° Renzo Banzato, terranno nate tra la Tosca, Manon Lescaut, La bohéme, Sabato 19 Luglio in Piazza Vittorio Emanuele Gianni Schicchi, Turandot. Per quanto riguarda II a Cavarzere, che diverrà così un teatro a cielo quest’ultimo lavoro, lasciato incompiuto al terzo atto a causa della morte aperto dove risuoneranno le pagine più celebri Il 90° anniversario della dell’autore e completato da Franco Alfano, accandel repertorio lirico: morte di G. Puccini e autentiche “perle della il 25° della fondazione to all’intenso “Nessun dorma!”, sarà proposto il musica”, che daranno del Coro sono i temi vita ad un vero e proprio dominanti del concerto possente finale dell’opera “Diecimila anni al nostro “Gran Galà dell’Opera”. Nel corso della serata, che sarà presentata Imperatore! Padre Augusto”: maestosa pagina dalla giornalista di Rete Veneta Vanessa Ban- di forte coinvolgimento emotivo e raramente zato, risuoneranno le pagine selezionate dalle eseguita in ambito concertistico. Ai qualificati professori dell’Orchestra “T. opere maggiormente significative del repertorio operistico europeo: G. Donizetti (L’elisir d’a- Serafin”, affiancati dai componenti dell’omonimore), G. Bizet (Carmen), J. Offenbach (Les mo Coro si aggiungeranno quattro solisti vocali contes d’Hoffmann), G. Rossini (Guglielmo Tell, di particolare rilievo nel panorama della lirica
internazionale. Il M° Banzato si avvarrà della presenza del mezzosoprano Ida Maria Turri, nata in Inghilterra da genitori italiani, che, dopo il diploma in canto conseguito presso il Royal Northern College of Music di Manchester e il perfezionamento al National Opera Studio di Londra, si è esibita nelle sale e nei teatri di tutto il mondo. Il ruolo tenorile sarà sostenuto da Francesco Medda, che ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e l’Accademia “G. Verdi” di Parma. E’ risultato vincitore in vari concorsi ed ha interpretato i principali ruoli pucciniani e verdiani in Italia e all’estero. Il ruolo maschile più grave sarà invece sostenuto dal basso bolognese Luca Gallo, vincitore del 14° concorso “M. Battistini” di Rieti e finalista in vari concorsi nazionali e internazionali. Ha calcato i palcoscenici dei principali teatri italiani ed esteri, nel 2011 ha interpretato, in prima esecuzione assoluta, il ruolo di Domenico Paneghetti nell’oratorio “Va’! Scolpisci!”, com-
L’Orchestra sinfonica e il Coro “T. Serafin”. In alto il maestro Renzo Banzato posto dal M° Renzo Banzato. Il quartetto dei solisti sarà completato dal soprano Miranda Bovolenta, che ha brillantemente conseguito il diploma in Canto presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e si è successivamente perfezionata all’Accademia Lirica di Osimo. Da molti anni collabora stabilmente con l’Orchestra Sinfonica e Coro “T. Serafin”, con i quali ha svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Il concerto, realizzato dall’assessorato alla Cultura della Città di Cavarzere, gode del Patrocinio della Regione Veneto ed è stato reso pos-
sibile grazie alla generosità ed alla disponibilità di Adriatic Lng e della Ditta Turatti. Il concerto poi si inserisce all’interno della settima edizione degli “Appuntamenti in corte”, ampio carnet di eventi promosso da Bancadria in vari comuni del Veneto. L’orario d’inizio è fissato alle 21.00; in caso di sfavorevoli condizioni meteorologiche il concerto si svolgerà domenica 20 luglio. L’ingresso è libero; info: Ufficio Cultura della Città di Cavarzere (mail: ufficio.cultura@comune.cavarzere.ve.it), o Segreteria Artistica dell’Orchestra e Coro “T. Serafin” (tel. 335 - 6139668).
Venezia Fino al 23 novembre la quattordicesima edizione eventi cura di Ornella Jovane Venezia Finoe almostre 23 novembre la aquattordicesima edizione
la Mostra “Fundamentals”, la“Fundamentals”, Mostra Internazionale dell’Architettura Internazionale dell’Architettura S S GLI SPAZI DELLA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA “NEL SEGNO DI CARLO SCARPA”
Gli spazi ridisegnati da Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e la relazione contaminazione fra il maestro veneziano e gli architetti e artisti abato 7 giugno ha aperto al pubblico la quattordicesima edicontemporanei abato 7 giugno che ha nel aperto tempo alhanno pubblico interpretato la quattordicetali spazi: zato Margarita dal Ministero Andreu, perIvana i Beni e le Attività Culturali zione della con Mostra la statiInternazionale semplicementediinformati Architettura del tema a Venezia. adottato dal curatoFranke, simaCandida edizione Hofer, della Mostra Giulio Paolini, Internazionale Michelangelo di ArchitetPistoletto, PaBAAC Remo - Direzione Salvadori Generale e Harisper il paesaggio, I Giardini le belle della arti, Biennale re della eBiennale l’Arsenale per ospiteranno la “sua” Mostra. per cinque Il curatore, invece, Epaminonda. tura a Venezia. Ma anche I Giardini la coreografa della Biennale Sashae Waltz, l’Arsenale il compositore l’architettura Atsuhiko e l’arteGondai contemporanee con mesi: ed è curato Fundamentals, da Cino mostra ha riservato diretta da un Rem argomento Koolhaas specifico e organizzata per il contributo dei ospiteranno il violoncellista per cinque Mariomesi: Brunello, Fundamentals, la fotografa mostra Alessandra diretta Chemollo Zucchi. e il regista Riccardo dalla Biennale di Veneziapadiglioni presieduta (Absorbing da PaoloModernity Baratta. 1914-2014).” La vernice ha daDeRem Cal.Koolhaas Inaugurata e organizzata lo scorso 4dalla giugno Biennale l’esposizione di Venezia “Nel segnoGlidieventi Carlo Scarpa” collateraliproufficiali sonoavuto proposti luogodaneientigiorni e 5 e 6Baratta giugno ricorda e la cerimonia a tutti che di premiazione Biennale non esignifica solo presieduta mossa dalla da Paolo Fondazione Baratta.Querini La vernice Stampalia, ha avutorimarrà luogo nei apertaistituzioni al pubblico internazionali fino al prossimo che allestiranno d’inaugurazione le loro mostre eil le7 giugno. Arte e Architettura ma che opera in diversi settori, in partico- dernity 1914-2014, Elements of Architecture, Monditalia – giorni 29 settembre. 5 e 6 giugno Raduna e la cerimonia simbolicamente di premiazione le testimonianze, e d’inau- di loroquesta iniziative contaminazione, in vari luoghi della città. “ConLaRem Mostra, Koolhaas che terminerà lare Danza, domenica Musica,23Teatro novembre, e Cinema. è affi E ancata anche qui Koolhaas che fanno luce sul passato, il presente e il futuro della nostra gurazione accanto ilal7nucle giugno. di schizzi e disegni, appartenenti all’Archivio daremo dellavita Fondazione, a una grande cheBiennale di da ricerca 66 sull’Architettupartecipazioni nazionali ha pensatonegli a diversi storiciinterventi padiglioni in questo ai Giardini, senso: la mostra disciplina. Dopo diverse Biennali dedicate alla celebrazione documentano La Mostra, che la fase terminerà di concepimento domenica 23 di quegli novembre, stessièambienti ra – afferma da partePaolo del grande Baratta - molte sono all’Arsenale le novità,e nel anche centrovedrà storicoal disuoVenezia. interno All’edizione (nella sezionedi Monditalia) quest’an- la presen- del contemporaneo, Fundamentals si concentrerà sulla stodelle attività questid’Avorio, nostri diversi settori. affiancata architetto: dala66fecondità partecipazioni del segno nazionali di Scarpa negli storici e il lavorio padi- creativo perchénel Rem segno ha pensato di Scarpa. a un progetto che no parteciperanno coinvolge tutta ladiecizanuovi paesi: diCosta Costa Rica,E con attività ria, con l’intento di indagare lo stato attuale dell’architettura, semplicemente e giustapposte glioni La mostra ai Giardini, è aperta all’Arsenale al pubblico e nel centro tutti i giorni, storico diescluso Venezia. i lunedì, Biennale, dalle 10 e che allene 18.valorizza Il costo appieno Repubblica tutte le potenzialità. Dominicana,non Emirati Arabi Uniti,affiancate Indonesia, Kenya, Ma- alla Mostra e di immaginare il suo futuro.” d’Architettura, integrate nella MostraItalia di Architettura. Mai ma Ilche costo d’ingresso, due ingiorni consecutivi per All’edizione del biglietto di quest’anno intero è di parteciperanno 10 euro, ridottodieci 8 euro. nuovi La paesi: visita all’esposizione Incominciamo con temporanea la parte della è Mostra rocco, rappresentata Mozambico, dai Nuova Zelanda ema Turchia. Il Padiglione in Architettura opera in diversivalido settori, particolare Danza, quest’anno nella Biennale. Così Teatro entrambe le sedi, è di 30 per maggiori informazioni Costa compresa d’Avorio, nelCosta biglietto Rica,diRepubblica ingresso alla Dominicana, Fondazione Emirati Querinipadiglioni Stampalia.gestiti autonomamente daiArsenale paesi partecipanti, è organizzato come dal Ministero per itutta Benilae Biennale le Attivitàè Culturali Musica, e Cinema. E anche qui euro; Koolhaas ha pensato a diversi Biennale- Direzione di RemGenerale Koolhaas Fundamentals: “Fundamentals Arabi Uniti, Indonesia, Kenya, Marocco, Mozambico, Nuova la cui presenza è una prerogativa unica con della la PaBAAC perdescrive il paesaggio, le belle arti, interventi inwww.labiennale.org questo senso: la mostra vedrà al suo interno (nella accoglie tre manifestazioni Mo- Monditalia) la presenza delle attività Zelanda e Turchia. Il Padiglione Italia in Arsenale è organiz- Venezia. Questa volta i vari commissaril’architettura e curatori none sono l’arte contemporanee ed è curato complementari da Cino Zucchi.– Absorbing sezione Roberta di questi Pasqualetto nostri diversi Gli eventi collaterali ufficiali sono proposti da enti e istituzioni settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte internazionali che allestiranno le loro mostre e le loro iniziative in alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettuvari luoghi della città. “Con Rem Koolhaas daremo vita a una grande ra. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale. Così “Vedova in tondo” è il titolo della mostra organizzata dalla Biennale di ricerca sull’Architettura – afferma Paolo Baratta - mol- Rem Koolhaas descrive Fundamentals: “Fundamentals accoglie tre Fondazione Emilio e Annabianca Vedova presieduta da Alfredo te sono le novità, anche perché Rem ha pensato a un progetto manifestazioni complementari – Absorbing Modernity 1914-2014, che coinvolge tutta la Biennale, e che ne valorizza appieno tutte le Elements of Architecture, Monditalia – che fanno luce sul passato, Bianchini. Si rimette in moto la macchina espositiva progettata da potenzialità. Incominciamo con la parte della Mostra rappresentata il presente e il futuro della nostra disciplina. Dopo diverse Biennali Renzo Piano. La mostra presenta al pubblico un aspetto peculiare dai padiglioni gestiti autonomamente dai paesi partecipanti, la cui dedicate alla celebrazione del contemporaneo, Fundamentals si della ricerca artistica del maestro Veneziano: il passaggio alla pitpresenza è una prerogativa unica della Biennale di Venezia. Questa concentrerà sulla storia, con l’intento di indagare lo stato attuale tura e alla scultura circolare, sviluppatosi negli anni dal 1984 al 1987. Cinque grandi volta i vari commissari e curatori non sono stati semplicemente in- dell’architettura, e di immaginare il suo futuro.” Tondi del 1985-87 appesi alle pareti del Magazzino e un Disco del ciclo Non Dove formati del tema adottato dal curatore della Biennale per la “sua” Il costo d’ingresso, valido due giorni consecutivi per entrambe ‘86 a pavimento dialogano con una sezione di Oltre e grandi teleri degli anni Ottanta Mostra. Il curatore, invece, ha riservato un argomento specifico per le sedi, è di 30 euro; per maggiori informazioni www.labiennale.org - molti inediti - movimentati dalle navette robotizzate nello spazio della grande navata cinquecentesca. La mostra inaugurata lo scorso 17 maggio sarà aperta al pubblico fino il contributo dei padiglioni (Absorbing Modernity 1914-2014).” al prossimo 2 novembre, nella sede dei Magazzini del Sale a Venezia. Baratta ricorda a tutti che Biennale non significa solo Arte e Roberta Pasqualetto
“VEDOVA IN TONDO” OVVERO IL PASSAGGIO ALLA PITTURA E SCULTURA CIRCOLARE
10 26
IL VENETO
in PRIMO PIANO
Il Veneto svolta a sinistra?
La vittoria del Pd è tutta farina di Renzi
Dagli artigiani agli industriali, un coro di consensi per il giovane premier. Ma gli elettori sono sempre più mutevoli nelle loro scelte, e la conquista del voto non passa più per l’ideologia. Contano solo i risultati concreti di Germana urbani
R
oger De Menech, segretario regionale quistare palazzo Balbi. Il Veneto già balena del Partito democratico, si lascia an- bianca, già terra promessa di Forza Italia, dare a caldo: “La nostra vittoria è un già roccaforte della Lega, si è dunque imterremoto politico, siamo il primo partito in provvisamente risvegliato di sinistra? Cosa Veneto ma soprattutto i risultati di queste è successo alle partite iva, agli artigiani, elezioni dimostrano come il sistema delle perfino agli operai che tenevano in tasca la destre e della Lega stia attraversando una tessera della Cgil e quella del Carroccio? Si profonda crisi; non sono più loro il punto di sono già spente le 5 stelle di Grillo, primo riferimento della politica veneta e naziona- partito con più del 25 per cento dei voti aple. Anche i cittadini Veneti sono stanchi di pena un anno fa? “Questo 2014 somiglia tanto al 1994 annunci e promesse mai realizzate; con il voto hanno dimostrato di essere disponibili – dice Paolo Feltrin, politologo tra i più a far cambiare verso anche alla nostra regio- consultati, coordinatore dell’osservatorio elettorale del consiglio ne, ed affrontare una regionale – perché c’è sfida che deve vedere Hanno votato la sensazione che stia la nostra comunità 64 veneti su 100 iniziando una nuova pronta al cambiamen- e il Pd è passato epoca”. Ed è da queto dopo troppi anni di in cinque anni sta osservazione, che immobilismo. Siamo dal 20,3 al 37,5% coglie un sentimento pronti a cogliere la largamente diffuso anche a prescindere sfida delle regionali del 2015!!”. Non capita spesso di vedere comuni- dai numeri, che è forse possibile partire per cati stampa che si chiudono con due punti spiegare il Veneto che avanza. Allora l’uoesclamativi, ma questa volta ci sono tutte mo nuovo era Silvio Berlusconi, vent’anni le ragioni per esultare. Va bene che hanno dopo si chiama Matteo Renzi. Renzi “ultima spiaggia per l’Italia”, votato solo 64 veneti su 100, ma in cinque anni il Pd è passato dal 20,3 al 37,5 per aveva dichiarato prima del voto il presidencento. E dopo aver inghiottito tanti rospi te degli industriali veneti Roberto Zuccato. amari, questa volta potrebbe davvero con- Renzi che ottiene il 34 per cento del voto
Matteo Renzi artigiano, secondo un sondaggio realizzato da Confartigianato Veneto a un mese dalle urne. Renzi che, dice il patron di Diesel Renzo Rosso, “è l’unico che può fare qualcosa di positivo ora in Italia”. Lo spostamento di voti è in gran parte dovuto alla lui, al credito personale che ha saputo riscuotere in un momento di estrema difficoltà per il paese e in una campagna elettorale che né Berlusconi né Grillo hanno saputo interpretare in maniera adeguata: tutto preso nei suoi problemi personali il primo, apocalittico e poco comprensibile il secondo. Non sembra essere, invece, quello di Renzi un successo frutto di uno spostamento ideologico dell’elettorato. Non solo gli esperti di flussi elettorali dell’Istituto Cattaneo hanno subito certificato la mancanza di ogni “sfondamento” nell’area di centrodestra, ma il voto per i sindaci ha mostrato
forti differenze da quello per le europee. In un caso come nell’altro, si vota sempre più la persona, si giudica la sua credibilità più che il nome del partito. Al punto – giusto per citare il caso più emblematico – che il trionfo veneto di Renzi è andato di pari passo a Padova, la principale città chiamata al voto, col sofferto risultato di Ivo Rossi, con un partito che sulle amministrative ha preso 16 punti percentuali in meno rispetto alle europee e col flop dei candidati renziani nelle preferenze per il consiglio comunale. Ecco perché, fatta una larga apertura di credito a Renzi, il Veneto ha spiegato subito a quali condizioni il sostegno al centrosinistra potrà durare nel tempo. “Il premier non sbagli indirizzo – ammonisce il presidente regionale di Confartigianato Giuseppe Sbalchiero – quando viene in Veneto è bene che faccia tappa alle nostre assemblee.
Deve ascoltare la piccola impresa, comprendere i suoi problemi e sostenere i suoi progetti, se intende mantenere il consenso che ha avuto”. E Andrea Tomat, già presidente di Confindustria, patron di Lotto e Stonefly, è ancora più esplicito nella sua analisi: “È stato un voto pragmatico, una richiesta di stabilità e riforme. L’ideologia non c’entra, anzi Renzi piace perché mostra di essere andato oltre gli schemi del passato e promette di cambiare davvero il suo partito”. Un fisco meno oppressivo, riforma della pubblica amministrazione, sostegno ai redditi per far ripartire i consumi, più attenzione al mondo della piccola impresa e meno sudditanza nei confronti degli interessi di grandi aziende e sindacati. Su questo, nei prossimi mesi, Renzi si gioca la fiducia ricevuta. E su questo, con ogni probabilità, il Pd si gioca anche le sue carte per conquistare la regione.
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IL DIRITTO DI CAMBIARE
Il Veneto in primo piano 11 27 L’analisi del voto
Veneto diviso a metà, ora il centrosinistra punta alla Regione
di Germana urbani
37,5
per cento, per un totale di 899 mila e 723 voti. Più che la percentuale, su cui influisce un’affluenza logicamente più bassa di quanto non avvenga alle politiche o alle regionali, è il numero assoluto di consensi quel che conta. Il Pd versione Renzi è il primo partito veneto, e dal suo bottino di voti si può iniziare a fare qualche calcolo per capire come è cambiato lo scenario e quali possibilità ci siano che, per la prima volta, il Veneto elegga il prossimo anno un presidente di sinistra. Lo scorso anno alle politiche Bersani di voti ne raggranellò 628.384: il balzo in avanti è clamoroso, 271 mila voti in più. Ma da dove sono arrivati? In attesa di studi più precisi, l’occhio degli analisti si è subito appuntato su tre dati eloquenti. Il centrodestra, innanzitutto, non ha pagato più di tanto dazio a Renzi. Non sono più i tempi della trionfale elezione di Zaia con quasi il 60 per cento dei voti, ma comunque Lega, Forza Italia, Nuovo centrodestra e Fratelli d’Italia han-
no messo insieme 880.627 voti, appena 25 mila in meno dello scorso anno. Certo, la frammentazione delle sigle, la divisione a Roma tra chi sta al governo e chi all’opposizione, le rivalità che sul territorio si trasformano spesso in guerre personali contano, nell’immagine da opporre a Renzi e nell’efficacia del lavoro politico. Ma considerando che l’elettorato di centrodestra è più incline all’astensionismo, ci sono tutti i margini per considerare la partita per la rielezione di Zaia apertissima, specialmente se la sua maggioranza ritroverà una sufficiente compattezza. A favore di Zaia potrà giocare anche il nuovo equilibrio tra i partiti, con la Lega che supera (anche se di poco, 15,2 contro 14,7 per cento) Forza Italia e con l’indubbio successo mediatico di Matteo Salvini, che ha saputo ridare al Carroccio quello smalto che pareva smarrito col tramonto di Bossi e gli scandali interni. Il dato più clamoroso, anche se atteso da tutti, è invece il crollo di Scelta Civica. Il movimento tenuto a battesimo da Mario Monti si è perso per strada, tra litigi e scissioni:
i volti
un anno fa aveva attirato il voto di quasi 300 mila veneti, pescando molto anche nel mondo cattolico in cerca di una diversa rappresentanza, questa volta è stato scelto da appena 20 mila elettori. E non sfugge a nessuno che il suo calo è quasi esattamente pari alla crescita del Pd, come se quel voto moderato che non aveva avuto fiducia in Bersani sia stato oggi sedotto e conquistato in grandissima parte dal messaggio di Renzi. C’è però un terzo aspetto da tenere nel dovuto conto, ed è il forte calo del Movimento 5 Stelle, che in dodici mesi ha perso anch’esso per strada 300 mila voti. In parte rifugiatisi di nuovo nell’astensionismo, in parte forse tornati nell’alveo del centrosinistra da cui provenivano. Il peso di Grillo rimane comunque significativo, con 476 mila voti che ne fanno di gran lunga il secondo partito regionale sfiorando il 20 per cento del totale. Di alleanze, c’è da scommetterci, i grillini non ne faranno nemmeno in Veneto. Ma visto che alle regionali si vota col turno unico, recuperare anche
una parte di quel mezzo milione di consensi in nome della “scelta utile” potrebbe fare la differenza tra due blocchi che oggi si fronteggiano ad armi pari, anche se con diverso spirito ed entusiasmo: con che strategie, con quali volti e con qualeiparole d’ordine, sono gli interrogativi che terranno ben impegnati gli “spin doctor” nei prossimi mesi. A destra come a sinistra.
ecco i veneti che volano in europa
A
lessandra Moretti regina delle preferenze. Sernagiotto brucia per duemila voti Lia Sartori. Eletto David Borrelli, primo consigliere comunale nella storia dei 5 stelle Era vicesindaco di Vicenza quando Bersani la scelse come sua portavoce alle primarie del 2012 e, in una infelice dichiarazione a Radio 24, definiva Renzi “misogino, costruito e maschilista”. Acqua passata. Il partito adesso è tutto col suo segretario e lei ora è per tutti “miss preferenze”. Con 230 mila voti Alessandra Moretti è il volto nuovo (e bello) del Pd veneto, per metà proiettata a Strasburgo e per metà con la testa già alle regionali del prossimo anno, pronta a ripetere la stessa strada di andata e ritorno già percorsa da
Debora Serracchiani in Friuli. Con lei il Pd veneto porta in Europa l’ex sindaco di Padova ed ex ministro Zanonato, che sfiora quota 100 mila mettendosi tutti gli altri alle spalle. Due anche gli esponenti di Forza Italia: Elisabetta Gardini, riconfermata con quasi 68 mila preferenze, e l’assessore regionale Remo Sernagiotto che ha fatto piangere lacrime amare all’uscente Lia Sartori. Tra i 5 Stelle brilla David Borrelli, trevigiano, primo consigliere comunale nella storia del movimento nel 2008. Nella Lega Flavio Tosi arriva a 99 mila preferenze ma rimane a fare il sindaco: al suo posto subentra Mara Bizzotto. Tra i bocciati illustri, Sergio Berlato, Antonio Cancian e Clodovaldo Ruffato. MESSAGGIO PUBBLICITARIO
ARGOS, 10 ANNI DI ENERGIA PER LA FAMIGLIA E PER L’IMPRESA Un interlocutore affidabile, una presenza capillare sul territorio, tariffe gas e luce trasparenti e competitive Gas ed elettricità, ovvero l’energia che ogni giorno accende la vita di famiglie e imprese. Per ciascuno di noi scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze è un’operazione importante, ma spesso complicata. In questo settore il mercato è affollatissimo: offerte, opzioni, promesse di sconti e agevolazioni si rincorrono spesso in modo caotico. Ma come orientarsi in questa specie di giungla? Come valutare correttamente i vantaggi veri o presunti offerti da ciascun fornitore? Nel Nordest, e in particolare nel Veneto, Argos Energia Spa – azienda di Sarmeola di Rubano (Pd) – è una delle società leader nel settore della fornitura di gas naturale ed energia elettrica per famiglie e imprese. Quest’anno Argos festeggia i dieci anni di attività: un traguardo importante, frutto di una crescita costante nella presenza territoriale, ma soprattutto nella fiducia e nella percezione dei clienti.
UNA RETE DI VENDITA E DI ASSISTENZA CAPILLARE Negli ultimi mesi Argos ha aperto numerosi sportelli nel Nordest, nelle province di Padova, Vicenza, Treviso, Rovigo e Pordenone. Altri ne verranno aperti nei prossimi mesi. Si tratta di punti vendita e assistenza gestiti direttamente da personale aziendale, e non affidati a terzi. Anche l’assistenza telefonica (il numero verde gratuito è in funzione 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, e il sabato dalle 9 alle 12,30) e l’area clienti online sono gestiti direttamente da addetti Argos. La filosofia di Argos è semplice: l’utente – sia il privato cittadino sia l’azienda – si deve sentire sempre accolto e ascoltato. Il risultato di tutto questo è che ogni esigenza del cliente trova sempre un’accoglienza qualificata. Il cliente Argos non si imbatterà mai in un call center ubicato chissà dove o in personale impreparato.
IL CLIENTE HA IL CONTROLLO TOTALE DEI CONSUMI E DELLA BOLLETTA Quante volte capita di dover pagare conguagli inattesi o consumi anticipati? Il sistema di tariffazione di Argos Energia, sia per la luce sia per il gas, è chiaro e intuitivo. Nessuna brutta sorpresa in bolletta, perché grazie all’autolettura il cliente ha il controllo totale dei propri consumi. E la bolletta è trasparente e semplice da leggere: tutte le voci sono comprensibili e ogni mese si paga solo quanto effettivamente consumato. In questo modo è facile tenere d’occhio la spesa.
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28 Il Veneto in primo piano 12 Musica e divertimento per i giovani
DieciDieci Summer Tour al via! Partito a Rovigo con oltre 6.000 presenze, il Tour toccherà le più belle piazze del Veneto, prossima tappa il 28 giugno a Sottomarina
N
elle province di Rovigo, Padova e Venezia è ai blocchi di partenza il più importante tour di eventi di questa stagione estiva 2014. Dalla collaborazione infatti di Notte Bianca al Quadrato e DieciDieci il 7 giugno a Rovigo ha preso il via il DieciDieci Summer Tour con oltre 6.000 spettatori. Quattro serate all’insegna del divertimento, della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del Veneto. Dopo Piazza Vittorio Emanuele a Rovigo, sarà la volta di Piazza Italia a Sottomarina il 28 giugno, mentre il 18 luglio il Tour arriverà a Piove di Sacco, in Piazza Vittorio Emanuele. Il DieciDieci Summer Tour chiuderà infine in bellezza il 2 agosto a Cavarzere, in Piazza del Municipio, con la Notte Bianca al Quadrato che da alcuni anni sta attirando migliaia di spettatori da tutto il Veneto. Ogni serata avrà lo scopo di coinvolgere il pubblico giovane residente e proveniente da tutto il Veneto, con oltre cinque ore di per-
formance sul palco, musica dei migliori dj di fama internazionale, ballerini, esplosioni di luci ed effetti speciali. Imponente l’animazione, grazie alle performance dell’artista Thorn, che alzerà i toni
Imponente l’animazione grazie al famoso performer Thorn
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della piazza con la sua voce e la sua presenza tà Give Emotions, nella persona di Giuseppe sul palco. Le coreografie della serata inoltre Bergantin, esperto del settore ed organizzatosaranno curate da Etienne Jean Marie, che re a sua volta di importanti eventi di pubblico. con la sua Summer Crew darà vita ad uno La voce ha iniziato a spargersi già nel spettacolo danzante e con effetti speciali a mese di maggio, complici i numerosi sopralsorpresa. luoghi nelle piazze, le riunioni organizzative Imponente l’organizzazione del Dieci- ed i numerosissimi contatti per la formazione Dieci Summer Tour, a cura di Rubens Pizzo della migliore line up possibile. “Ora che fie Mattia Astolfi, esperti del settore e organiz- nalmente tutto è pronto – conferma Mattia zatori di numerose serate di grande successo Astolfi – possiamo pensare solo ad accogliedi pubblico. re al meglio le migliaia di persone che già “Quest’anno abbiamo voluto organizza- hanno dato la loro adesione agli eventi ed alle re il divertimento dei giovani veneti in molte moltissime che in queste ore ci stanno chiepiazze della nostra regione, - racconta Ru- dendo informazioni per arrivare nelle quattro bens Pizzo – per dar loro modo di ritrovarsi piazze dove si terranno le tappe del DieciDieci sempre sotto il comune Summer Tour” denominatore della Etienne Jean Marie Il DieciDieci Summusica di tendenza darà vita a uno mer Tour è cresciuto con molte guest star spettacolo quest’anno grazie alla internazionali, come danzante disponibilità ed alla voi Delayers a Rovigo, con effetti speciali lontà di divertire i giovadello spettacolo a cura ni cittadini delle amminidel famoso performer Thorn e del corpo di strazioni comunali di Rovigo, Chioggia, Piove ballo più ricercato, quello di Ethienne e della di Sacco e Cavarzere, alle quali va il principale sua Summer Crew, che daranno vita ad uno ringraziamento degli organizzatori. spettacolo danzante e con effetti speciali a Fondamentale inoltre la presenza degli sorpresa”. sponsor, quali l’assessorato all’Economia e Fondamentali anche le pubbliche relazio- Sviluppo della Regione Veneto, Wind, Argos ni che, soprattutto attraverso i social network, Energia e Beck’s, che durante le serate creestanno promuovendo le serate, del tutto gra- ranno momenti di aggregazione ed informatuite, soprattutto grazie all’intervento degli zione. sponsor, nazionali e locali, a cura della socie-
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Viaggiare in treno adesso costa di più Aumenti che sfiorano il 15 per cento per i biglietti singoli. Abbonamenti risparmiati, almeno per ora, ma le risorse stanziate dalla regione non bastano a sostenere l’impegno per il nuovo orario cadenzato. E i pendolari protestano
A Cortina in treno, come una volta
di Germana urbani
D
allo scorso 14 maggio viaggiare in treno in Veneto con un biglietto singolo o di andata e ritorno costa di più. Qualche lettore smaliziato potrebbe domandarsi: ma dov’è la novità? Gli ultimi anni, infatti, sono stati scanditi da periodici aumenti dei biglietti e da un altrettanto periodico braccio di ferro tra Regione e Trenitalia fatto di multe per la scarsa qualità del servizio, polemiche sui fondi messi a bilancio dalla giunta Zaia, disdette di contratti e annunci di gare europee per la gestione del servizio che però – almeno fino a ora – non hanno sortito alcun risultato concreto. Questa volta, però, una differenza c’è. L’ennesimo aumento, che questa volta arriva anche al 15 per cento del costo dei biglietti, arriva infatti a pochi mesi dal battesimo dell’orario cadenzato, la grande rivoluzione annunciata dalla Regione ed entrata in funzione tra disagi, disservizi e proteste d’ogni sorta. Si poteva quindi immaginare che, in attesa di mettere perfettamente a punto i meccanismi del nuovo orario, non ci sarebbero state ulteriori novità. E invece così non è stato, anzi proprio i costi dell’orario cadenzato sarebbero la causa del nuovo aumento che non tocca (e questa è l’unico aspetto positivo) gli abbonamenti di studenti e pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Renato Chisso – che ci permetterà di raccogliere nel corso dell’anno circa 10 milioni di euro, quanto ci serve a coprire le spese legate all’incremento del numero di treni in circolazione. Con l’orario cadenzato, infatti, siamo passati da 600 a 850 corse al giorno. La scelta di aumentare i biglietti singoli è stata presa proprio per tutelare gli abbonamenti, che non sono stati toccati e che rimangono in Veneto mediamente meno costosi che nelle altre regioni del Nord Italia”. Ma quanto peseranno, in termini concreti, i rincari sui portafogli degli utenti? I biglietti chilometrici per la fascia fino a 20 chilometri sono saliti a 2 euro e mezzo, mentre per le distanze fino ai 30 chilometri si sale da 2,85 a 3,30 euro. Anche per chi vuole spostarsi fuori provincia il costo aumenta non poco: da Padova a Treviso si spendono oggi 9 euro e mezzo rispetto agli 8,20 precedenti. Durissimo il giudizio di Antonino Pipitone, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori che per primo aveva acceso i riflettori sulla vicenda ancora lo scorso gennaio, anticipando di fatto quanto è poi puntualmente
R
L’assessore Chisso: “Servono 10 milioni di euro per garantire le 850 corse giornaliere che oggi eroghiamo. Ma gli abbonamenti restano tra i più bassi del Nord Italia” avvenuto: “L’orario cadenzato non è stata la panacea dei mali del trasporto ferroviario veneto. Le carenze, soprattutto in alcune linee, rimangono, le soppressioni continuano quotidianamente e adesso scopriamo che la Regione lo fa pagare agli utenti, con un aumento dei biglietti molto elevato, assolutamente inaccettabile. E poco conta che al momento gli abbonamenti non vengano toccati: lascia allibiti la distinzione tra viaggiatori occasionali e abbonati. Se uno fa 5 viaggi al mese non gli conviene farsi l’abbonamento, ma è pur sempre un utente costante, pendolare anch’esso. E quest’aumento sarà una mazzata”. Fortemente critico anche il sindacato, che per bocca del segretario regionale della Filt Cgil Ilario Simonaggio stigmatizza anche il percorso scelto dalla Regione: nessun coinvolgimento dei sindacati di categoria, nonostante le ripetute richieste di un tavolo tecnico per verificare l’andamento dell’orario cadenzato. Quanto al costo dei biglietti, “l’aumento medio sulle corse
semplici è particolarmente pesante, sino ai limiti della stangata, nelle prime fasce di percorrenza dove è stabilmente superiore a due cifre e in taluni casi sopra il 15 per cento. Si tratta in definitiva delle maggiori fasce di addensamento del trasporto ferroviario pendolare della nostra regione”. E proprio dal Tavolo dei pendolari, che raggruppa numerosi comitati di utenti nati in tutta la regione negli ultimi anni, arriva la stoccata finale: in Lombardia, ricordano in un comunicato di commento agli aumenti, l’orario cadenzato è stato sostenuto con uno stanziamento aggiuntivo della regione. “In Veneto invece – denunciano – si è prima voluto farlo a costo zero e si sono poi scaricati i costi sugli utenti. Ancora una volta la Regione smentisce se stessa: l’aumento dei biglietti non incentiva di certo l’uso del treno e non corrisponde ad alcun miglioramento del servizio”. Dopo l’estate, quando riapriranno scuole e uffici, c’è da scommettere che la polemica riprenderà. In attesa del prossimo aumento.
iapre ad agosto la linea Belluno-Calalzo, vero gioiello di ingegneria inaugurato nel 1914. Cento anni dopo, la vera scommessa è sulla possibile valorizzazione anche in campo turistico. Almeno una buona notizia, sul fronte del trasporto ferroviario, arriva dal Bellunese. Ed è tanto più significativa perché coinvolge una delle linee storiche del Veneto, tra le poche ferrovie d’alta quota ad essersi salvata dalla progressiva dismissione che ha colpito, ad esempio, il treno per Asiago. La linea Belluno-Calalzo, ferma da mesi dopo i danni dovuti al maltempo dello scorso inverno che ha determinato la caduta di un ingente numero di alberi sulle rotaie, riaprirà il prossimo 1° agosto, giusto in tempo dunque per celebrare degnamente i cento anni dalla sua inaugurazione. “Saluto i 100 anni della ferrovia per Calalzo – sottolinea l’assessore Renato Chisso – È stato un grande esempio d’ingegneria e di progresso, per il quale il mio impegno è di garantire un futuro di almeno altri 100 anni. Ad agosto la linea riaprirà e il treno tornerà a correre, come previsto, facendo da navetta tra Calalzo e Ponte nelle Alpi. Nel frattempo opereremo perché il sistema ferroviario e turistico si riappropri di una stazione che per decenni è stato il terminal ferrovario di Cortina d’Ampezzo e del cuore del Cadore”. I nodi da risolvere sono sostanzialmente due. Da un lato i problemi strutturali e la necessità di una continua manutenzione lungo il percorso, che non può essere lasciata solo all’intervento dei comuni. Dall’altro lato, la grande questione delle risorse economiche necessarie a garantire un servizio fondamentale per i residenti e in prospettiva ricco di attrattiva turistica, ma che non può certo basarsi solo sui biglietti venduti. “La questione “ferrovie del bellunese” – sottolinea ancora l’assessore – va tratta con lucidità e solidarietà, sapendo bene che questi collegamenti ferroviari hanno fatto la storia e creato benessere e devono tornare a farlo, senza illusioni però sul fatto che i costi e i ricavi possano compensarsi e pareggiare. In montagna tutto costa di più che in pianura, anche far viaggiare il treno. Cento anni di binari per Calalzo e della sua bella stazione devono dirci proprio questo ed essere uno stimolo non per recriminare ma per percorrere assieme quel percorso che le genti e il territorio delle Dolomiti meritano”.
14 Cultura veneta 32 Mostre Una panoramica globale degli elementi architettonici
La Biennale Architettura apre a Giugno “Fudamentals” comprende tre manifestazioni che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura di Alain Chivilò
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a 14° Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia, per la prima volta inaugura nel mese di giugno, assumendo la stesa connotazione temporale di quella più conosciuta e frequentata delle arti. Di conseguenza tutti gli eventi collaterali o meno che animeranno la città di Venezia hanno dovuto creare nuove sistemazioni spalmando inaugurazioni e chiusure fino al 23 novembre, giorno di chiusura della manifestazione. Il titolo di quest’anno, Fundamentals, è stato ideato dal curatore Rem Koolhaas, mentre la partecipazione complessiva è aumentata di 10 nuovi paesi presenti per la prima volta: Kenya, Marocco, Mozambico, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana, Emirati Arabi Uniti, Costa Rica, Indonesia, Nuova Zelanda e Turchia. Come ricorda il presidente Baratta “oltre all’Arte e all’Architettura la Biennale opera in diversi settori, in particolare Danza, Musica, Teatro e Cinema. Qui Koolhaas non si è lasciato scappare nulla. La Mostra vedrà al suo interno la presenza delle attività di questi nostri diversi settori. E con attività non semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra d’Architettura, ma integrate nella Mostra di Architettura. Mai come quest’anno tutta la Biennale è nella Biennale”. Infatti “Fudamentals” comprende tre manifestazioni
che spaziano sul passato, sul presente e sul futuro del mondo dell’Architettura. In sintesi la storia diventa elemento conduttore di un tris di tematiche denominate in: “Absorbing Modernity 1914-2014”, “Elements of Architecture” e “Monditalia”. Il primo contenitore include nel titolo un centenario, che al di la dello scoppio della I guerra mondiale, vuole essere un invito ai singoli padiglioni nazionali di mostrare, in modo personale, il processo di annullamento del concetto di nazione per un’adozione di un singolo linguaggio moderno e di tipologie quasi universali. Dunque una panoramica globale dell’evoluzione dell’architettura verso un’unica estetica moderna, svelando all’interno della globalizzazione la sopravvivenza di caratteristiche e mentalità nazionali uniche. “Elements of Architecture” invece è il Padiglione Centrale dei Giardini che analizza, come indica il curatore, “gli elementi fondamentali degli edifici utilizzati da ogni architetto, in ogni tempo e in ogni luogo: pavimenti, pareti, soffitti, tetti, porte, finestre, facciate,
IL MuSEO BASSANO RIAPRE
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art night venezia 2014
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utto in una notte potrebbe essere il motto delle edizioni estive di Art Night a Venezia. Infatti il solstizio d’estate del 21 giugno, precisamente dalle ore 18, è testimone di circa 400 eventi gratuiti che hanno come tematica principale l’Arte. Nata 4 anni fa, la manifestazione è arrivata a coinvolgere più di 100 istituzioni, divise tra privato e pubblico, attraverso aperture speciali, musica, visite guidate, incontri letterari e performance. Tutto ruota intorno alla sede storica dell’Università Cà Foscari, vero fulcro ideativo, in collaborazione con il Comune di Venezia. Proprio dal cortile centrale dell’ateneo inizia le danze con “Family Dress” un progetto performance di arte relazionale ideato da Do-Knit-Yourself in collaborazione con la Naba di Milano. Un caleidoscopio fatto di 30 abiti che come un mosaico crea un’opera corale tessuta da differenti realtà presenti nei luoghi del mondo. Gli abiti, due dei quali realizzati con ricami e tessuti della storia dell’azienda Malìparmi sponsor di questa edizione, sono collegati tra loro con lunghi strascichi. Dall’università gli abiti, indossati dagli studenti di tutti gli atenei veneziani, andranno a danzare e a muoversi tra il pubblico presente, grazie all’accompagnamento di musicisti per spostarsi unitamente nelle calli. Alle 22.30 sempre nella sede di Cà Foscari, l’artista visivo Nico Vascellari, con il suo gruppo musicale Ninos du Brasil, assieme al video artista Carlos Casas presenteranno in anteprima il nuovo album “Novos Misterios”. In sintesi un ricco programma che, con le ultimissime notizie, è visionabile sul sito www.artnight.it
In mostra i lavori dei grandi architetti
Esposti alcuni disegni di Michelangelo
l Museo Civico di Basano del Grappa si presenta alla cittadinanza bassanese, nazionale e internazionale con un’immagine rinnovata all’interno di una sede più confortevole e fruibile ai visitatori. Per l’occasione, fino al 31 agosto, due mostre inaugurano questo nuovo corso trattando da un lato la tematica del paesaggio all’interno di “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” e dall’altro celebrando i 450 anni dalla scomparsa di Michelangelo con “Michelangelo, capolavori grafici”. Entrando nel merito delle migliorie della struttura museale si nota subito un ingresso ridisegnato, nel quale l’entrata principale al Museo da piazza Garibaldi non passa più per il chiostro trecentesco, ma s’immette in una sala di prima accoglienza dove il visitatore ha modo di cogliere l’articolata composizione dell’istituto. Continuando: il bookshop è stato rinnovato, con annesso guardaroba, in un’area dotata di apparati informativi interattivi pronti a fornire informazioni sulla storia e sul patrimonio dell’istituto stesso, l’attività didattica trova una spe-
balconi, corridoi, camini, servizi, scale, scale mobili, ascensori, rampe… Attraverso una panoramica globale dell’evoluzione degli elementi architettonici condivisi da tutte le culture, la Mostra estenderà il discorso all’architettura al di là dei suoi parametri tradizionali, e coinvolgerà ampiamente il pubblico nell’esplorazione di una dimensione familiare, perduta e visionaria dell’architettura”. Concludendo “Monditalia” all’Arsenale parla in un tema unico dedicato all’Italia, coinvolgendo teatro, danza, musica e cinema della Biennale al fine di creare un ritratto collettivo del paese.
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cifica accoglienza in una spaziosa area per le classi, un laboratorio archeologico nasce con la simulazione di un campo di scavo e infine il Gabinetto Disegni e Stampe diventa uno spazio dotato di tutti i dispositivi idonei a garantire condizioni ottimali alla conservazione dei materiali. In riferimento alle mostre in corso, nel “Paesaggio urbano nella mappa dei Bassano” si ammira, tra le opere esposte, una delle più belle mappe del Cinquecento italiano raramente presentata per ragioni di conservazione: la mappa dalpontiana uscita dalla bottega dei Dal Ponte. Al ritratto urbano tipico del Rinascimento, si passa nella seconda mostra in programma all’opera del genio della Cappella Sistina. Per l’occasione l’Associazione Culturale MetaMorfosi presenta diciotto disegni realizzati da Michelangelo provenienti dalla collezione grafica di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. Tra questi si possono ammirare il “Volto virile” per la Cappella Sistina, il “Sacrificio di Isacco” e il capolavoro assoluto di “Cleopatra”. Al.Ch.
Fondazione Querini nel segno di Carlo Scarpa
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ino al 29 settembre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia allestisce una mostra, nell’ambito degli eventi della 14. Biennale Architettura, che ripercorre un’anima contemporanea della sua secolare storia. “nel segno di Carlo Scarpa” è il titolo dell’esposizione, ma nello stesso tempo diventa filo rosso per una narrazione che vide lo stesso architetto partecipe negli spazi della Querini, ridisegnandoli in una chiave moderna e attuale. Infatti nel 1961 il direttore della Fondazione stessa Giuseppe Mazzariol ricordava la dialettica con Scarpa stesso al riguardo del progetto all’interno della sede: “quando gli chiedevo che l’acqua alta restasse fuori dal palazzo … lui, guardandomi negli occhi dopo una pausa di attesa: dentro, dentro l’acqua alta, dentro come in tutta la città. Solo si tratta di contenerla, di governarla, di usarla come materiale luminoso e riflettente. Vedrai i giochi della luce sugli stucchi gialli e viola dei soffitti, una meraviglia!”. Infatti proprio questi capricci reali di forme, uniti alla presenza dell’acqua, fanno degli spazi Stampalia un’unicità difficilmente riscontrabile nel suo genere. In questo contesto l’allestimento espositivo crea delle relazioni tra architetti, artisti contemporanei e il Maestro, diventando tutti assieme soggetti facenti parte di una passata interpretazione dello spazio della Fondazione.
Diverse sono le opere di personalità che dialogano con i disegni e gli schizzi, appartenenti all’Archivio della Fondazione, che documentano la fase ideativa e progettuale degli ambienti di Scarpa. Lavori, all’interno di una collettiva, suddivisi tra gli artisti quali Haris Epaminonda, Michelangelo Pistoletto, Candida Höfer, Ivana Franke, Remo Salvadori, Margarita Andreu, Giulio Paolini, la fotografa Alessandra Chemollo, il violoncellista Mario Brunello, il regista Riccardo De Cal, la coreografa Sasha Waltz e il compositore Atsuhiko Gondai, fanno da ponte per approfondire il tema della Biennale Fundamentals. Quindi riprendere il passato di un repertorio universale, che diventa utile strumento su cui orientare il presente e il futuro. Al.Ch.
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Cultura provinciale 27 35 Cultura E’ entrato nel vivo della programmazione DeltArte
L’estate del Delta nel segno dell’arte La seconda edizione del festival sta ricevendo il meritato consenso del pubblico di Mattia De Poli
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’ entrato nel vivo della programmazione unico pezzo e con il minimo delle cuciture possibiDeltArte, il giovane festival itinerante d’arte li, diventa tramite per la lettura del futuro. Sabato contemporanea sul Delta del Po, che vede 7 giugno il connubio arte-natura ha raggiunto Voci per la Libertà capofila del progetto e Melania la climax: nel Comune di Porto Tolle, cuore del Ruggini ideatrice e curatrice. La seconda edizione Parco è stata svelata la monumentale opera site è partita con il vento in poppa e sta ricevendo il specific di Emmanuele Panzarini dal titolo “New meritato consenso del pubblico. Un fitto calen- Land”, che rimarrà in loco fino al 29 settembre. dario sta animando, infatti, l’estate sul Delta. Con questa installazione Panzarini ha inteso renVenerdì 30 maggio ha inaugurato “L’energia della dere omaggio alle terre emerse di questa civiltà creatività”, collettiva aperta fino al prossimo 29 di pescatori e agricoltori. Per l’occasione, l’artista settembre presso il Museo Regionale della Boni- ha creato un’opera land art che intende ricordare fica di Ca’ Vendramin a Taglio di Po. In mostra, come la morfologia del Polesine sia in costante le installazioni, i video e le fotografie di nomi mutamento, così affine all’avanzamento dell’uimportanti nel panorama artistico nazionale ed manità. Utilizzando un elemento di uso comune, internazionale: Valentina ossia l’ombrello, l’artista De’ Mathà, Raffaella Rosa A Porto Tolle padovano ha dato vita ad Lorenzo, Andrea Magnani, la monumentale una vasta distesa d’acqua Francesco Mancin e Roger opera di Emmanuele nel parco comunale di via Weiss. Tra le installazioni Panzarini, Giacomo Matteotti, proprio spicca “Volo”, reduce dalla New Land all’entrata della città e ben Biennale di Venezia, opera visibile dalla strada provinspettacolare ed emozionate realizzata da Raffa- ciale, per ricordare a tutti, dai turisti ai passanti ella Rosa Lorenzo con 540 bottiglie di plastica, alla gente locale, come l’intera area del Delta si plasmate e trasformate in variopinte farfalle, a sia formata nel corso dei secoli grazie ai sedimenti simboleggiare la rinascita del Museo della Bonifica del grande fiume Po. Dopo la scenografica inaue del territorio del Delta per mezzo della creatività gurazione, la serata è proseguita regalando altre under 35. “The divination running project” di An- emozioni, stavolta in barca per vivere una notte drea Magnani è un progetto in itinere che fa tap- speciale sotto le stelle gustando i prodotti tipici pa sul Delta; l’artista intende sviluppare una sorta del territorio e le prelibatezze offerti dall’azienda di nuova “stregoneria” non più collegata ad un agricola La Galassa di Gavello. Le note di Andrea contesto arcaico di vita immersa nella natura, ma Dodicianni, uno dei bravissimi cantautori presenti rapportata alla vita di oggigiorno. Siamo di fronte nella compilation 2013 di Voci per La Libertà, ad una nuova pratica divinatoria fatta di corsa e hanno accompagnato l’escursione, condita dalle sudore: una t-shirt per runners, realizzata in un osservazioni stellari del Gruppo Astrofili Polesani.
Nella foto l’opera reduce dalla Biennale di Venezia “Volo” realizzata con 540 bottiglie di plastica e due foto di Matteo Sauli
“Divine note Di commeDia” Conservatorio “F. Venezze”
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ome leggere la Divina Commedia ascoltando la musica sottesa ai sublimi versi di Dante? Un importante saggio della stretta connessione tra la voce della poesia e quella delle note è stato proposto dal professor Giuseppe Fagnocchi del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo in occasione della tradizionale “Giornata della Dante” celebratasi lo scorso 20 maggio nella Sala dei Concerti del Conservatorio. Si è trattato di un ampio e circostanziato excursus che, partendo dai suoni stridenti, lamentosi e disarmonici dell’Inferno dantesco, si è progressivamente dilatato per scoprire, nelle terzine del Purgatorio, la amabilità dei Salmi e l’ispirazione del “dolce stil novo”, passando infine a cogliere l’estasi mirabile del Paradiso, dove la musicalità raggiunge il suo apice, espressa anche dal canto polifonico. Una “lectio magistralis” davvero ampia e circostanziata quella proposta dal professor Fagnocchi, che ha fatto scoprire ad un nutrito gruppo di appassionati e soci della “Dante” un nuovo modo di leggere e gustare la Divina Commedia. Davvero apprezzati i continui rimandi, offerti dal relatore, tra i versi di Dante e i riferimenti musicali, a volte evidenti altre volte sottintesi e utili da identificare anche per comprendere come il sommo poeta fosse versato e competente anche in campo musicale. Un brano tratto dalla Sonata in do minore BWV 1017 di J. Sebastian Bach eseguito da Valeria Zanella al violino ed Eunhye Hong al pianoforte ha allietato la prima parte dell’importante iniziativa, che si è conclusa con la lettura di alcune terzine del canto X del Paradiso a cura di Daniela Sarti, intervallata dalla musica di Lamberto Caffarelli tratta dal Preludio e Postludio al Canto X, che ha visto quali interpreti lo stesso prof. Fagnocchi al pianoforte, Valeria Zenella al violino e Luca Ballotta al contrabbasso. Una manifestazione di consistente spessore culturale, dunque, che ha suscitato ampi consensi, sottolineati da uno scosciante applauso finale e dalle parole dalla presidente della Dante rodigina professoressa Mirella Rigobello che ha ringraziato di cuore il relatore, gli esecutori e il Conservatorio nella persona del direttore Vincenzo Soravia, per l’ospitalità accordata. M.D.P.
neWs Il progetto dell’Istituto alberghiero Cipriani di Adria
Appuntamenti
Dall’altopiano Di asiago fino a paDova, il “viaggio emozionale”
Deltarte non va in vacanza
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I ragazzi dell’Istituto Cipriani che hanno partecipato al progetto
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n “Viaggio Emozionale” con i 5 sensi nel territorio veneto: un itinerario turistico che parte dall’altopiano di Asiago e attraversa le antiche città murate giungendo a Padova ormai moderna “smart city”. Si tratta di un progetto messo a punto dalle classi quinte dell’Istituto alberghiero Cipriani di Adria che con la supervisione dei propri docenti hanno messo in pratica le competenze acquisite durante il quinquennio. Il lavoro delle classi 5°B del settore Turistico e 5° A, 5° C e 5° D del settore ristorazione è
stato presentato al pubblico presso la sede del Cipriani, tramite la realizzazione di una mostra fotografica e di una piccola guida e l’allestimento di due tipi di menù di cui uno di piatti tipici veneti e uno più innovativo di cucina giapponese. Ad illustrare il progetto la professoressa Monica Mainardi: “L’Istituto alberghiero oltre a formare competenze insegna ai suoi allievi a metterle in pratica. Il format del progetto ha preso spunto dal viaggio emozionale, un nuovo tipo di viaggio che gli operatori turistici propongono e che mira ad imprimere ai viaggiatori ricordi ed
emozioni”. E il professor Alberto Scarazzati ha aggiunto: “I ragazzi hanno svolto uno studio approfondito su tutto il territorio veneto partendo dall’altipiano di Asiago e dalle tracce storiche della grande guerra conservate nei ricordi delle comunità montane e nelle testimonianze di Mario Rigoni Stern. Gli studenti oltre a scoprire le città murate con ricerche, servizi fotografici e sopralluoghi hanno assaporato anche i prodotti tipici allo storico Caffè Pedrocchi di Padova”. Edoardo Zambon
’arte e la creatività under 35 hanno invaso il Delta del Po. DeltArte non va in vacanza, ma continua anche a giugno e a luglio con una serie di iniziative. Sabato 14 giugno il festival fa tappa a Loreo per presentare la mostra di fotografia di Matteo Sauli in biblioteca comunale. L’artista ravennate espone il progetto fotografico SS 309 che prende nome dalla denominazione stradale della via che collega Ravenna a Mestre. Le immagini raccontano i due anni impiegati per documentare gli oltre 126 chilometri lungo i quali si snoda la statale disseminata di antichi borghi di pescatori, popolata dalle fronde degli alberi, attraversata dal 45° parallelo; l’arteria, tra decadenza e velocità. Mercoledì 16 luglio DeltArte approda a Rosolina Mare: protagonista stavolta è DEM, artista di fama internazionale, che presenterà un intervento di street art presso la cabina elettrica di Strada Sud, vicino a piazza San Giorgio, assieme all’installazione pubblica Genius Loci presso il parco della Vittoria, creata con materiale di recupero proveniente dalle spiagge e pinete, e il film “Supra Natura” che ha come protagonista il grande fiume Po. Giovedì 17 luglio il Centro Congressi inaugurazione progetto fotografico di Silva Rotelli “R-ESISTEN ZE” mentre alle 21.30 ci sarà la premiazione del concorso per giovani videomaker 3 minuti x 30 articoli: un video per la Dichiarazione universale dei diritti umani.
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LO motori
SPORT in PRIMO PIANO mancin seconDo allo slovenJan championship ghD
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l pilota di rally bassopolesano Michele Mancin nello Slovenjan Championship Ghd 2014 ha chiuso con il secondo posto di classe A1600, con il terzo di gruppo A Fia e con il quarto nel gruppo A Csai, la partecipazione alla quarantacinquesima edizione della Cronoscalata Verzegnis – Sella Chianzutan. Una trasferta sofferta, resa difficile dalle mutevoli condizioni meteo, non ha fermato il due volte tricolore, in gara con la casacca Mach 3 Sport, che ha incamerato così i primi punti pesanti per la serie europea che si articolerà su sei eventi di cui due in Italia, tre in Slovenia e uno in Croazia. Alla prima stagionale la Citroen Saxo non ha voluto assecondare le ambizioni del pilota polesano che si è visto costretto a lottare con problemi all’alternatore durante le sessioni di prova. “Le noie sono cominciate già prima delle verifiche - dice Mancin - visto che ci siamo accorti che l’alternatore della Saxo non caricava. Assieme allo staff della Mach 3 Sport abbiamo risolto il problema sostituendo il componente. Chiusa la parentesi delle prove, Mancin è partito forte sfiorando il successo solamente per 4 centesimi. “Siamo molto contenti del risultato ottenuto - continua Mancin - dato che per noi è stata una sorta di gara test avendo cambiato non solo tipologia di gomma e di mescola ma passando anche dalle 15 alle 16. È stato molto esaltante cercare di stare davanti a Martinis e alla sua Clio Super 1600 in condizioni così variabili e ciò ci dà molta fiducia per il proseguimento del nostro cammino europeo. Tra l’altro ho avuto il piacere di prendere i primi contatti diretti con i rappresentanti della federazione slovena che mi hanno trasmesso tutto il loro piacere nell’avermi al via del loro campionato. Sicuramente daremo il massimo per puntare in alto”. C.A.
Calcio Cambio della conduzione tecnica per i granata
Il nuovo corso dell’Adriese parte da Fiorin di Cristiano Aggio
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a prossima stagione sportiva i granata avranno una nuova conduzione tecnica, una “vecchia” conoscenza del calcio polesano: quel Valeriano Fiorin giocatore, e capitano, del Rovigo calcio che nella stagione 2001-’02, con i biancazzurri in Eccellenza, centrò la promozione in serie D e che negli ultimi quattro anni è stato alla guida tecnica del Pozzonovo. Un nuovo mister per un nuovo corso con il presidente Scantamburlo che, spera, di non vedere più un film scritto con una trama e finito in tutt’altra maniera. Così, Sante Longato, direttore sportivo chiamato, verso fine stagione, a salvare il salvabile ha cominciato a pensare e a parlare fitto fitto con l’amico Palmiro Gregnanin il quale gli ha indicato un nome per un nuovo timoniere: Fiorin. Poche parole e intesa fatta. “Con Encio - dice Fiorin - ci conosciamo da tempo ed è stato lui a mettermi in contatto con la dirigenza dell’Adriese. Encio, è un sanguigno come il sottoscritto e la nostra intenzione è quella di
Valeriano Fiorin dare nuovo entusiasmo ad una piazza importante. La storia dell’Adriese è una storia gloriosa ed è nostra intenzione creare una squadra che possa esprimersi per qualità e cuore”. Parlare di storia a Fiorin è, anche, rivivere il suo passato da giocatore del Genoa (dal 1989 al 1993, segnando 2 gol nelle sue 99 presenze), una delle quali in mezza rovesciata nell’area di rigore nella gara tra Liverpool-Genoa. “Mi vengono i brividi a
ripensare a quella gara contro il Liverpool – continua Fiorin - proprio qualche settimana fa mentre ero in pizzeria con la squadra del Pozzonovo hanno fatto vedere le immagini in televisione di quella rete. I ragazzi con me mi hanno chiesto molte cose su quella sfida. Per me, che segnavo non poco, pochissimo, quella marcatura rappresenta un grande ricordo che certamente rimarrà nella storia mia personale ma, credo, pure in quella del Genoa”. Avete già parlato del prossimo mercato? “Sì, e si cambierà parecchio. Non dobbiamo sperperare denaro ma faremo acquisti oculati. Saranno quattro gli allenamenti che si faranno serali, perché prenderemo giocatori che lavorano.” Giovani? “Anche. Quest’anno a Pozzonovo abbiamo giocato con quattro-cinque under e non ho mai avuto problemi ad allenarli, anzi. Certamente creeremo un giusto ed equilibrato mix, perché ritengo che i giocatori d’esperienza servano sempre”.
“favola dello sport” Tanti campioni in classe
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ella sala Caponnetto di Adria, si è svolta la cerimonia finale del progetto “Favola dello sport”, alla presenza di oltre 150 bambini provenienti dalle scuole primarie che nei mesi scorsi hanno preso parte al progetto firmato dal Coni di Rovigo. Un progetto basato sulla testimonianza di campioni polesani che con molta disponibilità hanno raccontato la loro storia di sport direttamente in classe. Alcuni di loro non sono voluti mancare all’evento conclusivo, con la distribuzione di una pubblicazione che ha racconta, tappa dopo tappa, l’intera “Favola dello sport”. Ma a colorare la mattinata non sono state solo le tante copie del libro distribuite agli studenti presenti; sui pannelli montati in sala sono stati appesi anche molti dei disegni realizzati dagli stessi bambini al termine degli incontri con i campioni polesani. Presente anche l’assessore comunale allo sport Federico Simoni che si è detto felice di aver ospitato ad Adria l’evento conclusivo di un progetto così delicato. Finalità e dettagli della “Favola dello sport” sono stati illustrati da Enrico Pozzato, responsabile del progetto insieme a Irene Marangoni. Poi la parola è passata ai campioni presenti: Ylenia Grigolato e Stefania Chiarioni hanno ricordato i bei momenti passati in classe, incassando anche i complimenti dell’ex calciatore professionista Massimo Albiero che, rivolgendosi ai ragazzi, ha
Albiero: “Si possono ottenere grandi risultati sia nello sport che nello studio” sottolineato che “i veri sacrifici sono quelli che Ylenia e Stefania fanno per emergere in sport poco pubblicizzati come il pattinaggio e il nuoto, non quelli dei calciatori di oggi serviti e riveriti. E non dimenticate che si possono ottenere contemporaneamente grandi risultati sia nello sport che nello studio”. La mattinata si è chiusa con un il maestro Fabrizio Gazzignato che ha voluto donare una borsa della nazionale di judo e una foto con gli autografi di Stefano Moregola e Andrea Fregnan a Manuel, un bimbo ipoacusico rimasto talmente impressionato dall’incontro con i due campioni da regalare loro un cartellone realizzato completamente da solo. C.A.
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Dalla Pria Group compie 60 anni di vita L’ha fondato Riccardo Dalla Pria nel 1954. Prima con i calciobalilla, Jukebox, flipper, biliardi poi sono subentrati videogames e slot machine Sessant’anni impegnato a far divertire la gente. Iniziando con i calciobalilla, per poi passare ai juke box, ai flipper, ai biliardi per finire agli attuali giochi elettronici. E’ la storia di DALLA PRIA GROUP, azienda piovese da sempre sul settore dell’intrattenimento. A fondare l’azienda ci ha pensato Riccardo Dalla Pria, scomparso sette anni or sono. Nel 1954 Riccardo faceva l’autista di taxi. Ed è stato proprio durante un viaggio con un cliente che ha intravvisto la possibilità di entrare nel business del gioco. Ha piazzato calciobalilla (che andava ad acquistare nelle carceri di Alessandria), flipper (importati usati dagli Usa), biliardi “Fabo” che fabbricava lui stesso, in molti bar del Piovese per poi allargare il suo giro in tutto il Triveneto e in Friuli. Attualmente DALLA PRIA GROUP, con sedi a Piove di Sacco in via Alessio Valerio e in via Dell’Industria nella Z.I. piovese, annovera oltre 110 dipendenti e fattura circa una trentina di milioni all’anno, ma ne versa allo stato ben 36, considerato che nei video games tutto è controllato e tassato praticamente on line. A dar una mano al papà Riccardo nel ’67 è entrato nel gruppo Dalla Pria il figlio Paolo, 64 anni sposato con due figli che riveste la carica di Presidente del gruppo. E proprio il figlio Claudio 43 anni sposato con tre figli nel ’91 ha seguito le orme del padre assumendo la carica di Amministratore Delegato e socio. Quindi è stata la sorella Barbara, sposata con due figli, laureata in economia e commercio alla Ca’ Foscari, nella veste di legale rappresentante della ditta ad entrare nell’azienda fondata dal nonno Riccardo. Attualmente DALLA PRIA GROUP è articolato su tre ditte: la Highlight of the Games che importa, produce e vende i prodotti, la Lunamatic che si occupa del
noleggio degli apparecchi installati nelle sale giochi, e la D.P. Service e Magic Games che prendono in considerazione le slot machine. Attualmente DALLA PRIA GROUP gestisce 3.500 slot machine nei bar e tabacchi del triveneto e del Friuli e 1.500 video giochi nei bowling e sale gioco. Sette di queste solamente a Jesolo sono di proprietà del gruppo. “Dobbiamo tutto a nostro padre – precisa Paolo Dalla Pria - è stato lui a vederci chiaro nel lontano 1954 e mettere su la nostra azienda, ora con i miei figli cerchiamo di gestirla al meglio, anche perché abbiamo la responsabilità delle oltre 110 famiglie che vivono grazie allo stipendio dei nostri dipendenti. Ma è sempre più difficile causa il clima di caccia alle streghe che il mondo del gioco ha subìto negli ultimi due anni e che non accenna a diminuire. Eppure siamo stati noi e le nostre organizzazioni di categoria a suggerire le iniziative per regolamentare il gioco. Non sono certamente le nostre macchinette che funzionano ad un euro e che non erogano più di cento euro ad incrementare la dipendenza da gioco. La chimera del cambiamento di vita grazie ad una vincita è figlia di altri prodotti immessi nel mercato”. Dal 2007 la famiglia Dalla Pria è entrata nel mondo del calcio locale prendendo a gestire la Piovese che milita nel campionato di Eccellenza con Claudio a far da Presidente. “In questi anni – spiega - abbiamo sempre cercato di allestire una squadra competitiva per rimanere nella categoria e ci siamo riusciti. Il nostro impegno però è sempre rivolto alle squadre minori a far sì che i giovani crescano in un ambiente sano dove misurarsi lealmente e non prendano strade diverse e pericolose”.
Il gruppo fattura una trentina di milioni e dà lavoro a oltre 110 dipendenti. Da dieci anni la famiglia dalla Pria gestisce anche la Piovese Calcio in eccellenza Sotto un’immagine del fondatore, Riccardo Dalla Pria
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i nostri Esperti AFFARI DI FAMIGLIA
A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS
Affidamento dei figli, responsabilita’ genitoriale e accenni sull’assegno di mantenimento a pochi mesi dalla riforma della filiazione (d. lgs. 28.12.2013 n. 154)
Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare, così come da alcuni di Voi richiestomi, l’affidamento dei figli con particolare attenzione all’assegno di mantenimento anche a seguito delle modifiche apportate a seguito dell’entrata in vigore a febbraio 2014 della riforma del diritto di famiglia e della filiazione (D. Lgs. 28.12.2013 n. 154). Questa riforma ha, tra le altre cose, abrogato gli artt. 155 – 155 sexies del Codice Civile, che disciplinavano i provvedimento nei confronti dei figli in caso di separazione dei genitori, ed equiparato i figli naturali ai figli legittimi. In sostanza oggi sono gli artt. 337 bis – 337 octies del Codice Civile che disciplinano l’esercizio della responsabilità genitoriale a seguito di separazione, scioglimento, cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio o all’esito di procedimenti relativi i figli nati fuori dal matrimonio. ma che cos’è l’affidamento dei figli? L’affido dei figli definisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui figli minorenni in situazioni di non convivenza, causata dalla separazione dei genitori o da cessazione di convivenza more uxorio. Peraltro, a partire dal mese di febbraio 2014, non si parla più di potestà genitoriale ma di responsabilità genitoriale. Come ho già avito modo di dirvi in qualche rubrica “fa”, il nostro ordinamento, con la riforma del 2006, predilige l’affidamento condiviso che prevede, in
caso di cessazione della convivenza dei coniugi o dei conviventi more uxorio, l’attribuzione stabile ad entrambi i genitori dell’esercizio della responsabilità genitoriale in regime di comune accordo. Nonostante il favore legislativo per l’affidamento condiviso, il giudice che pronuncia la separazione ed i consequenziali provvedimenti relativi ai figli deve valutare, prima di ogni altra, la soluzione che tutela al meglio l’interesse del minore, ragion per cui può disporre l’affidamento esclusivo ad uno solo dei genitori solo ove ciò risponda al superiore interesse del minore. Quali sono i presupposti per l’affidamento condiviso? Il presupposto per tale forma di affidamento è l’assenza di “conflittualità insanabili” tra i genitori, ovvero il permanere di un’ “armonia” tra gli stessi. Il giudice, quando dispone l’affidamento condiviso, provvede anche sulla residenza dei figli (c.d. collocamento prevalente) e sulle modalità e tempi con cui l’altro genitore può e deve stare con loro. Il genitore cui sono affidati i figli, salva disposizione del tribunale, esercita la responsabilità genitoriale attendendosi alle condizioni determinate dal Tribunale in sede di separazione o nella successiva modifica delle condizioni di separazione, o con la sentenza di divorzio o nel provvedimento ottenuto ex. 337 bis c.c. Salvo non sia stabilito diversamente, le decisioni di maggiore interesse per i figli (Es. istruzione, educazione, salute, tenendo
conto delle inclinazioni e delle aspirazioni dei figli stessi) devono essere concordate da entrambi i genitori. Quali gli spazi per l’affidamento esclusivo? Con la L. n. 54/2006 il modello dell’affido esclusivo sembrava essere superato e ormai eccezionale, tuttavia la recente riforma attuata dal d.lgs. 154/2013: ha previsto all’art. 337-quater c.c.: 1. La possibilità per il giudice di disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga, con provvedimento motivato, che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore; 2. La possibilità per ciascuno dei genitori di chiedere, in qualsiasi momento, l’affidamento esclusivo quando sussistano le condizioni indicate al punto 1). Il giudice, se accoglie la domanda, dispone l’affidamento esclusivo al genitore richiedente, facendo salvi, per quanto possibile, i diritti del minore nei confronti del genitore non affidatario. Attenzione, però, che se la domanda risulta essere manifestamente infondata, il giudice può considerare il comportamento del genitore che ne ha fatto richiesta ai fini della determinazione dei provvedimenti da adottare nell’interesse dei figli. Non sono considerati validi motivi per l’affidamento ad un solo genitore: 1) il conflitto tra i genitori, se questi singolarmente non si comportano in modo contrario all’interesse del minore; 2) la lontananza fisica dei due genitori;
3) la tenera età del minore. Vi segnalo, inoltre, di come il Giudice, nell’adottare i provvedimenti inerenti i minori possa decidere di assumere qualsiasi mezzo di prova che ritenga necessario, anche d’ufficio (ovvero di sua iniziativa). Peraltro, con il d.lgs. 154/2013 è diventato obbligatorio l’ascolto del minore – salvo il caso in cui sia manifestamente superfluo o dannoso per lui – in tutti gli atti in cui devono essere prese decisioni che lo riguardano (per esempio anche nei procedimenti in cui si omologa o si prende atto di un accordo dei genitori). L’assegno di mantenimento: che cos’è? L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che viene assunto dal giudice (ma può anche essere rimesso ad accordi liberamente concordati e sottoscritti dai coniugi) e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, in favore del coniuge economicamente debole o dei figli nati dal matrimonio o fuori dal matrimonio. Il d.lgs. 154/2013 ha riformato alcune disposizioni in tema di assegno di mantenimento a favore dei figli di cui tratterò più ampiamente nella prossima rubrica. Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: affaridifamiglia.lapiazza@gmail.com autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.
IL DIRITTO PER IL CITTADINO
Dott. Avv. Notaio Matteo Ceolin
Nuove garanzie per chi compra casa e aziende: il prezzo va depositato dal Notaio
La legge 143 del 2013 e un successivo decreto attuativo – che dovrebbe arrivare tra pochi mesi – prevedono che il prezzo delle compravendite di immobili e delle cessioni di aziende venga obbligatoriamente depositato presso il Notaio e che solo in un secondo momento venga corrisposto al venditore. In particolare il Notaio potrà – e dovrà sotto pena di gravissime responsabilità civili, penali e fiscali – svincolare le somme a favore del venditore soltanto dopo aver eseguito la registrazione e la trascrizione dell’atto ed aver verificato, soprattutto, l’assenza di ipoteche o di ulteriori vincoli.
Fino ad oggi il controllo sull’esistenza di vincoli sui beni ceduti veniva fatto prima della stipulazione dell’atto. Dopo il rogito però occorre di solito procedere ad altri adempimenti di legge (generalmente registrazione e trascrizione) che richiedono qualche giorno; in questo breve periodo un venditore truffaldino, che avesse già incassato il prezzo, avrebbe potuto rivendere lo stesso bene ad una seconda persona, che poteva ben riuscire a registrare e trascrivere per prima. Il compratore avrebbe avuto così un doppio danno: 1) avrebbe perso il prezzo, ormai incassato dal venditore; 2) avrebbe perso pure la proprietà del bene; restava il risarcimento
del danno contro il venditore truffaldino, ma con tutte le difficoltà e le lunghezze di un processo. Ora invece cosa succederà: succederà che il prezzo non verrà dato subito dal compratore al venditore, bensì al Notaio, il quale lo dovrà versare in un proprio conto vincolato. Solo dopo che l’atto sia stato registrato e trascritto e siano stati fatti gli ulteriori controlli, il Notaio procederà con la consegna della somma al venditore. È chiaro che se questi controlli successivi non avessero buon esito il compratore potrà riottenere facilmente la somma direttamente dal Notaio, senza dover “rincorrere” il venditore che l’ha truffato. DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN mceolin@notariato.it
A tavola 41 27 CUCINA
LA RICETTA PASTA E FAGIOLI MALTAGLIATI DELLA NONNA
Salotto e ristorante Piazza garibaldi, 6 Adria www.terrazzainpiazza.it
CUCINA
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INGREDIENTI PASTA E FAGIOLI CON MALTAGLIATI DELLA NONNA SBUCCIATE LA CIPOLLA LAGLIO IL SEDANO LE CAROTE QUINDI TRITATE IL TUTTO MOLTO FINEMENTE. SGRANATE I FAGIOLI. SCALDATE 5 CUCCHIAI DI OLIOIN UNA CASSERUOLA
UN PIATTO DI PASTA FRESCO, LEGGERO E DECISAMENTE SEMPLICE E VELOCE DA PREPARARE. SEMPRE PIÙ SPESSO IN CUCINA VENGONO UTILIZZATI PRODOTTI PRONTI E SOTT’OLIO, COME SGOMBRI E ACCIUGHE, PERCIÒ ABBIAMO PENSATO AD UN RICETTA CHE LI RENDESSE INGREDIENTI PRINCIPE DEL PIATTO, MA SERVITI CON CLASSE. PER AMALGAMARE IL TUTTO UN FORMAGGIO VACCINO LEGGERO E FRESCO, INSAPORITO DA PREZZEMOLO APPENA COLTO E SAPORITA BOTTARGA. INSOMMA UN PIATTO DI PASTA DA GUSTARE SU UNA TERRAZZA AFFACCIATA SUL MARE E ACCOMPAGNARE CON UN VINO LEGGERO E ALTRETTANTO POCO IMPEGNATO.
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IL TUTTO IN CASSERUOLA AGGIUNGETE I
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MALTAGLIATI E PORTARLI A COTTURA SERVIRE CON PEPE FRESCO E PARMIGIANO BUON APPETITO.
MESCOLANDO DI TANTO IN TANTO.
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BOTTARGA DI MUGGINE PREZZEMOLO FRESCO
AMERICANO 2014
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CUOCERE LA PASTA IN ACQUA BOLLENTE SALATA. IN UNA CIOTOLA MESCOLARE GLI SGOMBRI SMINUZZATI CON LA MOZZARELLA A PEZZETTI MOLTO PICCOLI, LE ACCIUGHE, LA BOTTARGA ED IL PREZZEMOLO, CONDIRE IL TUTTO CON L’OLIO DEGLI SGOMBRI. SCOLARE LA PASTA AL DENTE E VERSARLA NELLA CIOTOLA CON IL CONDIMENTO, UTILIZZARE IL LIQUIDO DELLA MOZZARELLA PER AMMORBIDIRE. SERVIRE GUARNENDO IL PIATTO CON ALTRO PREZZEMOLO FRESCO.
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5/10 BITTER MARTINI 5/10 VERMOUH MARTINI GRAN LUSSO. COMPLETARE CON SELTZ FETTINA ARANCIA. BUCCIA LIMONE DEDICATO AI 150 ANNI DELL’AZIENDA MARTINI. GRANDE FESTA IN TERRAZZA IN PIAZZA MARTINI ADRIA IL 27 GIUGNO 2014 ORE 19. PER INFO 338 82 65693 PAOLO MARANI
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