Il Bassano_Nov24

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Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Nell’affollata galleria di immagini su alluvioni e disastri naturali di vario genere, alla quale contribuisce in buona parte anche il nostro Veneto, hanno trovato posto le terribili istantanee e sequenze rimbalzate quasi in tempo reale da Valencia. L’onda di acqua e fango che travolge una città intera e che non lascia scampo a centinaia di persone ci annichilisce e ci spaventa, non solo per le drammatiche conseguenze ma anche perché solleva in noi una domanda: “Ma questo, potrebbe accadere anche da noi?”. A rispondere ci penseranno gli esperti e gli addetti ai lavori, pur consapevoli che gli effetti dei cambiamenti climatici, al di là delle contrapposte posizioni, tendono sempre ad alzare l’asticella della nostra percezione di ciò che viene definito “straordinario”. Negli ultimi anni, questo è un dato di fatto, gli eventi estremi si sono moltiplicati, la quantità d’acqua che cade dal cielo è via via cresciuta e i tempi si sono accorciati, i chicchi di grandine si sono fatti sempre più grossi e distruttivi, i periodi di siccità più lunghi e ravvicinati. Prima della Spagna c’è stata l’Emilia Romagna, con i vasti e ripetuti allagamenti, e anche nel nostro Veneto facciamo spesso i conti con la fragilità dei nostri centri urbani, dei nostri territori sempre più cementificati, della rete di scolo che non regge.

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A BASSANO IL CALO DEMOGRAFICO RIVOLUZIONA LE SCUOLE

Il sindaco annuncia un tavolo di confronto per ottimizzare le strutture esistenti: “Non ci saranno decisioni calate dall’alto”

Servizio a pag. 6

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LE SFIDE DEL VENETO, GLI ASSESSORI RISPONDONO

Federico Caner e Cristiano Corazzari ospiti a Radio Veneto24 fanno il punto su turismo, agricoltura, edilizia residenziale

Servizio a pag. 25

AUTONOMIA, ANCORA SCONTRO TRA LE FORZE IN CAMPO

Sette anni dopo il referendum in Veneto prosegue il cammino per definire le competenze in capo alle Regioni

Servizio a pag. 23

Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

L ’identità del Veneto non è solo la celebrazione di un passato straordinario: è la spinta propulsiva per il nostro futuro culturale ed economico. Pensate ai Colli Euganei appena riconosciuti dall’UNESCO: un patrimonio che non rappresenta solo una bellezza naturale, ma una promessa di crescita sostenibile e innovativa,

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breve, medio e lungo periodo condivisa internamente, capace anche di garantire l’aggiornamento e l’implementazione del Piano di sostenibilità nel tempo» utenze domestiche e non domestiche alferenziato e la realizzazione e potenziamento di nuove aree di conferimento in servizio H24 accessibili a tutti i cittadini. Progettazione e installazione di impian-

Governance business

Miglioramento dei processi aziendali
Catena di fornitura
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una nuova energia

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Difendere l’identità veneta per guardare al futuro

ETRA premiata a Ecomondo per il progetto

LIFE Brenta 2030

Domenico Lenzi, Direttore generale di ETRA SpA Società Benefit, ha ritirato il premio “Sviluppo Sostenibile 2024” durante Ecomondo, l’evento leader in Italia per l’economia verde e circolare, tenutosi a Rimini. ETRA è stata premiata per il suo impegno verso la neutralità climatica e soluzioni positive per la natura, assieme alla Città Metropolitana di Milano con Gruppo Cap e ad Acea Pinerolese Energia srl.

La multiutility ha ottenuto il riconoscimento per il progetto LIFE Brenta 2030, coordinato con Etifor | Valuing Nature e cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea. Il progetto mira a rafforzare la biodiversità e i servizi ecosistemici legati all’acqua in habitat fluviali e aree agricole del sito Natura 2000 “Grave e Zone Umide della Brenta” e nei pozzi di Camazzole di Carmignano di Brenta, in Veneto.

Oltre a ETRA, altre otto realtà sono state premiate per l’impegno ambientale. Tra queste, Viveracqua Società Consortile, che rappresenta i gestori idrici del Veneto e parte del Friuli-Venezia Giulia e che ha istituito il Gruppo di Lavoro “Rischi Climatici” per affrontare i cambiamenti climatici. Tra i premiati figurano anche le città di Rimini e Torino, la Cooperativa Energetica WeForGreen, il Comune di Fossalto, HexErgy e la Regione Campania.

Questi premi confermano l’impegno di imprese e amministrazioni verso la sostenibilità ambientale. Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, ha dichiarato che i numerosi progetti innovativi presentati dimostrano come la transizione ecologica possa essere una spinta all’innovazione e allo sviluppo di nuove soluzioni.

I premi sono stati conferiti anche per l’economia circolare, in collaborazione con il Circular Economy Network, e per l’edilizia green con il supporto di ENEA.

«Ricevere questo premio è un onore – ha commentato Flavio Frasson, Presidente del CdA di ETRA – Riconosce l’impegno della nostra azienda per la neutralità climatica e celebra le scelte che stiamo portando avanti, come il progetto Life Brenta 2030».

Premio Sviluppo Sostenibile 2024 per l’impegno verso la neutralità

climatica

E non dimentichiamo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Venezia, le Dolomiti, o le opere palladiane di Vicenza. Questi luoghi fanno del Veneto una regione da record per siti UNESCO, una terra unica che combina natura, cultura e architettura. La nostra forza è un’identità vibrante, che unisce tradizione e modernità, dalle produzioni artigianali che sono emblema del “saper fare” italiano, fino alla nostra capacità di fare impresa, da sempre motore economico del Paese. Il turismo nel Veneto, con un trend di crescita costante, si intreccia con la nostra tradizione enogastronomica e artigianale, offrendo un’esperienza unica che valorizza il territorio. Oggi più che mai, è fondamentale proteggere e valorizzare questa identità, anche attraverso strumenti come l’autonomia differenziata. Questa non è una riforma solo per il Veneto, ma un nuovo modo di gestire le risorse in modo più efficace, rispondendo meglio ai bisogni locali e promuovendo il potenziale di ogni regione. In un contesto globale incerto, l’autonomia è una chiave per moltiplicare le opportunità, garantendo che le eccellenze venete siano sostenute e che le nostre tradizioni siano un trampolino di lancio per l’innovazione. Siamo pronti a guardare avanti, con i piedi ben radicati nella nostra storia e lo sguardo deciso verso un futuro in continua evoluzione.

Il rischio c’è, anche se non ci pensiamo

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

L’evento “eccezionale” ormai è un fenomeno sempre più ricorrente, con il quale fare i conti. Certo, i drammi del passato ci hanno spinto a reagire e a mettere in campo opere e iniziative per rendere più sicuro il nostro territorio. Dalle alluvioni del 2010 qualcosa è cambiato, in meglio, ma che questo possa bastare è una pia illusione. Il rischio c’è, anche se non vorremmo pensarci. Ma ce ne rendiamo conto ormai quasi ad ogni perturbazione. Accanto alle grandi opere come i bacini di laminazione, necessarie per raccogliere subito l’acqua in eccesso, gli esperti ricordano che va garantita anche una manutenzione costante e capillare, per tenere viva la nostra rete di scolo e tenere all’asciutto zone residenziali e industriali. A questo servono i Consorzi di Bonifica, realtà poco conosciute al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori e del mondo agricolo. A metà dicembre tutti i proprietari di terreni e abitazioni della nostra regione saranno chiamati al voto per il rinnovo dei consorzi. Cinque anni fa ci andarono in pochi, invece sono in ballo temi e decisioni che riguardano molti.

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Luca Zaia Governatore Regione Veneto
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Il futuro delle scuole: il sindaco Finco apre al confronto sulla riorganizzazione

Il Comune di Bassano del Grappa si prepara ad affrontare una sfida che accomuna molte realtà italiane: il calo demografico e le sue ripercussioni sul sistema scolastico locale. Con un numero di nascite in costante diminuzione, la popolazione scolastica è destinata a ridursi, costringendo le amministrazioni a ripensare l’organizzazione delle strutture educative. Il sindaco Nicola Finco ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto previsto per dicembre, con l’intento di costruire un piano di riorganizzazione scolastica condiviso.

“Il calo delle nascite non è solo un numero, ma una realtà che incide direttamente sulla nostra comunità e impone nuove riflessioni per il futuro delle nostre scuole”, ha dichiarato Finco. “Come amministrazione, il nostro dovere è affrontare questo cambiamento trasformandolo in un’opportunità, con l’obiettivo di continuare a garantire un’istruzione di qualità, nonostante la diminuzione degli iscritti.” Le proiezioni per il 2029 prevedono una riduzione di 25 classi nella scuola primaria rispetto al 2022, con circa 487 studenti in meno. Un quadro che rende inevitabile la necessità di intervenire.

Il sindaco ha assicurato che la riorganizzazione sarà frutto di un confronto tra tutti gli attori coinvolti: dirigenti scolastici, genitori, presidenti di quartiere e chiunque possa offrire un contributo costruttivo. “Non prenderemo decisioni

calate dall’alto”, ha affermato Finco, sottolineando che le scelte saranno fatte solo dopo un’accurata valutazione delle esigenze e delle potenzialità del territorio.

La riorganizzazione non si limita alla riduzione delle classi: si pensa anche a nuovi utilizzi degli spazi scolastici che potrebbero non essere più necessari in futuro. Tra le ipotesi, il sindaco suggerisce la creazione di aule studio, centri ricreativi e spazi per la comunità nei quartieri, trasformando così il problema della riduzione delle classi in un’opportunità di sviluppo e socializzazione per la cittadinanza. “Questo percorso – ha aggiunto – è volto a garantire il futuro dei nostri ragazzi, offrendo al contempo nuove prospettive alle famiglie.”

“Occuparsi di questo tema significa avere a cuore il futuro dei nostri ragazzi e allo stesso tempo dare una prospettiva alle famiglie, mi auguro che il dibattito si concentri sugli obiettivi e sul miglioramento del servizio e non si scada in promesse o idee che nessun amministratore oggi sarebbe in grado di mantenere.”

Il tavolo di confronto, che inizierà entro dicembre, sarà presieduto dall’assessore Marina Bizzotto e analizzerà sia gli aspetti educativi sia quelli relativi all’edilizia scolastica. Con il coinvolgimento attivo della comunità, l’obiettivo è costruire un piano di riorganizzazione sostenibile e in linea con le reali esigenze di Bassano del Grappa.

Redazione Bassano

Nuovi contributi alle famiglie per la frequenza dei centri estivi 2024

Con l’apertura di un nuovo bando, il Comune di Bassano del Grappa è pronto a rimborsare, parzialmente o totalmente, alle famiglie bassanesi con minori di età compresa tra i 3 e i 14 anni, le rette pagate per la frequenza di un centro estivo nel corso del 2024. Il nuovo contributo, assegnato a titolo di rimborso, sarà erogato alle famiglie che non avevano partecipato al precedente

Bando Centri Estivi 2024 o che non avevano ottenuto il voucher prima della frequenza. Sono previsti contributi per un massimo di 250 euro destinato alle famiglie con minori disabili, e tra i 100 e i 250 euro per tutte le altre famiglie in base alle fasce di reddito certificate dall’attestazione ISEE. La domanda dovrà essere presentata entro le ore

23.59 di domenica 24 novembre 2024 sul portale on line collegandosi al seguente link: https:// forms.comune.bassano.vi.it/rwe2/module_preview.jsp?MODULE_TAG=20240924105757_CENTRI_ESTIVI_2024

Il bando completo è disponibile nella sezione Avvisi del sito www.comune.bassano.vi.it.

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Risanamento e Conservazione. Un progetto per il patrimonio storico

Restauro dei paramenti murari della Torre di Ser Ivano

Il consiglio comunale ha recentemente dato il via libera al documento di indirizzo per la progettazione relativo al restauro dei paramenti murari della Torre di Ser Ivano e dell’ingresso al Castello. Questo documento è stato elaborato dall’Area Lavori Pubblici del Comune e prevede un investimento totale di 250.000 euro. Il documento stabilisce, tenendo conto della portata, della specificità e della categoria dell’intervento, gli aspetti fondamentali, i requisiti e i dettagli progettuali necessari per tutte le fasi di progettazione, con l’obiettivo di risanare le cause di deterioramento dei paramenti murari. Questo progetto mira a preservare il patrimonio storico, artistico e architettonico e a garantire l’accessibilità interna della torre per facilitare attività di manutenzione.

L’intervento previsto comprende la manutenzione e il restauro delle murature storiche della Torre di Ser Ivano, delle pareti esterne e interne del cortile del corpo di guardia e della porta di accesso al Castello, conosciuta come

L’assessore Andrea Viero

porta Granda o delle Campanelle, che presenta intonaci, alcuni dei quali ornati da affreschi, sul prospetto sud. Lo scopo è di risanare le attuali cause di

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degrado, preservando il bene storico e garantendo nel contempo la sicurezza pubblica.

Inoltre, si procederà a una valutazione dello stato di conservazione delle strutture murarie, con particolare attenzione agli elementi sporgenti e alle strutture verticali alte e snelle; si esaminerà lo stato di conservazione degli interni della torre, dei solai e delle scale di accesso; sarà predisposto un sistema di risalita per l’accesso all’interno della torre; e si provvederà a un’adeguata impermeabilizzazione e implementazione di un sistema di smaltimento delle acque piovane dalla copertura della torre.“L’importanza della Torre di Ser Ivano, essendo l’ingresso a piazza Castello, uno dei luoghi di maggior rilevanza per la nostra città, è innegabile,” ha dichiarato l’assessore Andrea Viero. “Questo intervento è volto a preservarne il patrimonio storico, artistico e architettonico. Allo stesso tempo, si intende agevolare l’accesso all’interno della torre per finalità manutentive.”

Paola Bigon

Rifiuti abbandonati a Rondò Brenta

Il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti presso gli eco-compattatori di Rondò Brenta è stato al centro dell’attenzione nelle ultime settimane, provocando numerose segnalazioni da parte dei cittadini.

Il Sindaco di Bassano del Grappa, Nicola Finco, ha dichiarato: “Nelle scorse settimane ci sono pervenute diverse segnalazioni riguardo all’abbandono di rifiuti nei pressi degli ecocompattatori di Rondò Brenta. Dopo le necessarie verifiche, siamo riusciti a individuare i responsabili, che saranno sanzionati come previsto dal codice.”

Con fermezza, il Sindaco ha sottolineato come “l’atteggiamento scorretto di pochi non può e non deve compromettere un servizio pubblico essenziale per tutta la cittadinanza.

L’abbandono dei rifiuti fuori dai punti consentiti non solo degrada l’ambiente in cui viviamo, ma ostacola anche il lavoro degli operatori che ogni giorno mantengono pulita e ordinata la nostra città.”

Finco, nel suo appello alla comunità, ha esortato i cittadini a collaborare segnalando tempestivamente al Comune qualsiasi comportamento scorretto, affinché le autorità preposte possano prendere provvedimenti mirati: “Invito a segnalare al Comune questi comportamenti, affinché possiamo intervenire in modo puntuale contro chi non rispetta le regole. Una città pulita e ordinata deve essere una sensibilità condivisa da tutti i cittadini, soprattutto quando si tratta di gestione dei rifiuti.”(p.b.)

Con 5.000 aziende aderenti Confindustria Veneto Est è la seconda associazione di imprese italiana.

Aderisce a Confindustria, la Confederazione nazionale delle Associazioni dell’industria e dei servizi che con 222 Associazioni confederate rappresenta oltre 150.000 aziende con

più di 5.300.000 lavoratori.

A Confindustria Veneto Est partecipano non solo le imprese manifatturiere, ma anche quelle dei servizi e delle costruzioni. La sua missione è offrire rappresentanza e tutela alle associate nei confronti dei decisori pubblici, delle Istituzioni e degli stakeholder locali.

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Digitalizzazione. Cassetto fiscale online, identità digitale, parental control

Punti Digitale Facile: incontri per una cittadinanza più connessa e consapevole

N ell’era digitale, la capacità di accedere e utilizzare in modo efficace gli strumenti online è fondamentale. Conoscere le potenzialità del “cassetto fiscale”, comprendere l’identità digitale come SPID e CIE, e saper gestire il parental control per un uso sicuro della rete da parte dei minori sono diventati aspetti essenziali della vita quotidiana. Per rispondere a queste esigenze, il progetto “Rete di servizi di facilitazione digitale”, attivo nei comuni dell’area di Bassano del Grappa, offre nuovi incontri formativi gratuiti, rivolti a chiunque voglia approfondire e migliorare le proprie competenze digitali.

Nel mese di novembre, grazie alla collaborazione tra 17 comuni – con Bassano del Grappa come capofila – partiranno tre appuntamenti formativi, realizzati all’interno dei Punti Digitale Facile. L’iniziativa coinvolge le amministrazioni di Asiago, Breganze, Cartigliano, Cassola, Colceresa, Marostica, Mussolente, Nove, Pianezze, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Schiavon, Tezze sul Brenta e Valbrenta. Gli incontri sono aperti a tutti e mirano a facilitare l’accesso e l’uso degli strumenti digitali sia per dialogare con la Pubblica Amministrazione, sia per gestire aspetti della vita quotidiana in modo semplice e sicuro.

“Il progetto – spiega l’assessore Marian Scotton – prosegue l’iniziativa Pallades, chiusa lo scorso anno, e promuove i Punti Digitale Facile come servizio consolidato sul territorio. Offriamo gratuitamente supporto e formazione per migliorare le competenze digitali dei cittadini e per facilitare l’accesso ai servizi pubblici online”. Gli appuntamenti previsti a novembre trattano temi pratici di grande rilevanza e sono pensati per coinvolgere persone di tutte le età.

Ecco il programma dettagliato degli incontri:

Cassetto Fiscale Online. Mercoledì 13 novembre dalle 18:30 alle 20:30, nella Sala Chilesotti del Museo Civico a Bassano del Grappa, oppure in diretta streaming su Zoom. Questo evento, organizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, of-

frirà istruzioni su come accedere al proprio cassetto fiscale online, richiedere documenti, e ricevere assistenza da remoto. Un’occasione utile per apprendere come gestire le proprie informazioni fiscali in modo facile e sicuro.

Identità Digitale Facile: SPID e CIE. Dal 18 al 23 novembre, ogni Punto Digitale Facile ospiterà un incontro su SPID e Carta d’Identità Elettronica (CIE). A Bassano del Grappa, l’appuntamento sarà il 21 novembre, dalle 17:00 alle 20:00, presso l’Urban Center in via Porto di Brenta. Il corso offrirà una panoramica su come ottenere e utilizzare queste forme di identità digitale per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Sarà suddiviso in una lezione teorica di un’ora, seguita da due ore di esercitazioni pratiche, durante le quali i partecipanti potranno ricevere assistenza su questioni specifiche. Genitori e smartphone: parental control, sharenting e questioni digitali con i nostri fi-

gli. Mercoledì 27 novembre alle 20:30, presso la Sala Biancaneve di Villa Angaran San Giuseppe, il media educator Michele Marangi terrà un incontro dedicato ai genitori. Marangi, esperto di media digitali e docente presso l’Università Cattolica di Milano, guiderà un dialogo sui temi del parental control, dello sharenting (la condivisione di immagini e informazioni dei figli sui social) e sulle questioni legate all’educazione digitale dei minori. L’obiettivo è aiutare le famiglie a gestire in modo sicuro la tecnologia, offrendo strumenti per una consapevole educazione digitale.

È possibile iscriversi agli incontri tramite il sito www.pallades.it, telefonando al numero 0424 519170 o inviando una mail a info@pallades.it. Il progetto rappresenta un’opportunità preziosa per rendere il territorio di Bassano del Grappa e dei comuni circostanti un’area sempre più digitale, preparata e consapevole.

Il progetto “Rete di servizi di facilitazione digitale” a Bassano del Grappa organizza incontri gratuiti a novembre per migliorare le competenze digitali dei cittadini.

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La ricerca di soluzioni per il futuro del Tribunale della Pedemontana

In visita a Bassano, il Sottosegretario Ostellari e il sindaco Finco sostengono la riapertura del tribunale, mentre l’opposizione richiede alternative per l’edificio vuoto, che pesa sulle casse comunali e penalizza il territorio.

D

urante la campagna elettorale, il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, ha visitato Bassano, portando la sua quinta presenza in un anno alla Cittadella della Giustizia. In occasione della visita del Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, alla Cittadella della Giustizia, il sindaco Finco ha ricordato il suo impegno in Regione per la riapertura del tribunale, suggerendo che si trattasse di una battaglia sostenuta dalla Lega, mentre il Partito Democratico apparirebbe meno interessato.

Ostellari aveva affermato: “Questo progetto è strettamente legato alla futura amministrazione. Non può esserci ambiguità, e Finco è uno dei più convinti sostenitori del Tribunale della Pedemontana.”

L’opposizione chiede azioni concrete. Roberto Campagnolo, Capogruppo del PD in consiglio comunale, ha sollevato preoccupazioni: “Si discute di variazioni di bilancio, tra cui 80.000 euro per la manutenzione dell’impianto antincendio del tribunale. Nonostante le promesse, il tribunale resta chiuso e i cittadini devono farsi carico dei costi per un edificio vuoto. Questi soldi avrebbero potuto essere destinati ad altri bisogni.”

Campagnolo ha espresso la sua volontà di agire: “Se fossi stato il sindaco, sarei andato a Roma il giorno dopo l’elezione per chiedere la riapertura del tribunale. Ora, chiedo che se ne riprenda a parlare con urgenza. Se non è possibile riaprirlo, occorre valutare altre destinazioni per un edificio che resta inutilizzato.”

Maria Di Pino, Segretaria dem cittadina e avvocato, ha condiviso il suo punto di vista: “La chiusura del tribunale è stata una scelta profondamente sbagliata che penalizza il territorio. La creazione del Tribunale della Pedemontana è una priorità non più rinviabile. Abbiamo visto il tribunale solo come un tema di campagna elettorale e

attendiamo iniziative concrete dal sindaco eletto.”La questione del tribunale si traduce in un onere per le casse comunali, il tutto per un edificio che rimane vuoto.

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Il 30 ottobre 2024 al Quirinale si è svolta una cerimonia che ha celebrato l’eccellenza imprenditoriale italiana. Giorgio Campagnolo, fondatore e presidente della F.lli Campagnolo, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Giorgio Campagnolo, nato nel 1936 a Bassano del Grappa, ha iniziato il suo viaggio imprenditoriale in giovane età, lavorando al fianco

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della madre e dei suoi quattro fratelli nel mercato locale. A soli 16 anni, la sua inventiva lo portò a creare un macchinario per produrre pon pon per berretti, segnando l’inizio di un’attività che avrebbe trasformato la piccola bottega di famiglia in un colosso internazionale. La F.lli Campagnolo S.p.A., sotto la sua guida, ha visto un’espansione significativa negli anni ‘70 e ‘80, introducendo nuove linee di produzione come abbigliamento sportivo, casual e per bambini. L’azienda non si è fermata ai confini nazionali. Negli anni ‘90, Giorgio Campagnolo ha introdotto il tessuto pile, una mossa che ha ulteriormente rafforzato la posizione della F.lli Campagnolo nel mercato globale. L’onorificenza di Cavaliere del Lavoro è riservata a coloro che hanno dato un contributo eccezionale allo sviluppo economico, sociale e tecnologico del Paese. Giorgio Campagnolo è stato selezionato per questo prestigioso riconoscimento grazie alla sua capacità di trasformare un piccolo banco di mercato in un gruppo internazionale, Durante la cerimonia, Campagnolo ha espresso profonda gratitudine e umiltà, dedicando l’onorificenza alla memoria di sua madre e alla sua famiglia, che hanno sempre supportato la sua visione di un’azienda che pone al centro le persone e i valori di integrità e impegno sociale.

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Il sindaco annuncia l’inizio dei lavori entro il 2026, con sei milioni di euro

Con la firma di Salvini, Bassano del Grappa ottiene 6 milioni di euro per il nuovo commissariato, un progetto atteso da anni che avvia la riqualificazione urbana.

Bassano del Grappa si prepara a vivere un momento storico con la firma del decreto che dà il via libera alla costruzione del nuovo commissariato. Un passo significativo per la città, reso possibile grazie all’intervento del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Durante una riunione in prefettura, Salvini ha apposto la sua firma sul documento che sblocca i fondi necessari, segnando l’inizio di un progetto atteso da anni. Il sindaco di Bassano, Nicola Finco, ha espresso la sua gratitudine verso Salvini per l’attenzione dedicata alla città del Grappa. “Lo sblocco di questi fondi ci per-

mette di avviare la costruzione del nuovo commissariato e di procedere con il recupero definitivo e complessivo della caserma Monte Grappa”, ha dichiarato Finco. Un progetto che non solo risponde a una necessità logistica, ma che rappresenta anche un’opportunità di riqualificazione urbana. Il finanziamento di 6 milioni di euro destinato al nuovo commissariato non è solo un investimento in infrastrutture, ma un passo verso la riqualificazione di un’area strategica per Bassano del Grappa. Il cronoprogramma prevede uno stanziamento iniziale di 1 milione di euro per la

fase di progettazione, che dovrebbe concludersi entro l’estate del 2025. L’inizio dei lavori è previsto per il 2026, con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2028. Finco ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra che ha portato a questo risultato. “Desidero ringraziare anche il prefetto e l’Agenzia del Demanio per il prezioso supporto e la collaborazione costante”, ha affermato. Un esempio di come la sinergia tra diverse istituzioni possa portare a risultati concreti e tangibili per il territorio. Il nuovo commissariato non sarà solo una struttura moderna e funzionale, ma rappresenterà anche un simbolo di rinascita per la città. Recuperare una struttura esistente e trasformarla in un punto di riferimento per la sicurezza e l’ordine pubblico è un segnale forte di attenzione verso le esigenze dei cittadini.

“Finalmente il commissariato di Bassano avrà una sede adeguata e accogliente”, ha concluso Finco, sottolineando l’importanza di questo progetto per il futuro della città. La firma del decre-

L’ex sindaco di Bassano del Grappa, Elena Pavan, aderisce a Fratelli d’Italia

L’adesione di Elena Pavan a Fratelli d’Italia ha scosso il panorama politico di Bassano del Grappa, sollevando interrogativi e reazioni contrastanti. L’ex sindaco, che aveva partecipato alle elezioni comunali con una lista civica a suo nome, ha deciso di unirsi al partito di Giorgia Meloni, segnando un nuovo capitolo nella sua carriera politica. Questo passaggio, annunciato durante un evento a cui hanno partecipato figure di spicco del partito come l’europarlamentare Elena Donazzan e il coordinatore provinciale Silvio Iovine, ha suscitato non poche polemiche, soprattutto tra le fila del Partito Democratico locale.

La decisione di Pavan di unirsi a Fratelli d’Italia è stata interpretata da molti come un ritorno alle origini, considerando che il partito l’aveva sostenuta al primo turno delle elezioni comunali. Tuttavia, il sostegno era venuto meno al ballottaggio, quando Fratelli d’Italia aveva scelto di appoggiare il leghista Nicola Ignazio Finco, che alla fine ha vinto la competizione elettorale. Questo cambio di alleanze ha lasciato un segno profondo nel tessuto politico di Bassano del

Grappa, alimentando tensioni e rivalità.

Non si sono fatte attendere le critiche del Partito Democratico, che ha espresso il proprio disappunto attraverso le parole della segretaria cittadina, Maria Di Pino. “Pavan torna tra le braccia di chi l’ha sostenuta al primo turno per fare uno sgarbo alla Lega”, ha dichiarato Di Pino, sottolineando come Fratelli d’Italia non avesse esitato a “scaricarla” al ballottaggio. La segretaria dem ha inoltre evidenziato le difficoltà che l’amministrazione Finco ha incontrato nei primi mesi di governo, con Fratelli d’Italia che avrebbe addossato a Pavan la responsabilità di scelte impopolari.

L’ingresso di Pavan in Fratelli d’Italia potrebbe avere ripercussioni significative sull’amministrazione comunale di Bassano del Grappa. La città, già alle prese con diverse sfide amministrative, potrebbe trovarsi di fronte a nuove tensioni interne. La presenza di Pavan in un gruppo di maggioranza che in passato l’ha criticata potrebbe portare a ulteriori divisioni, complicando la gestione delle questioni cittadine. (r.b.)

to rappresenta un impegno che coinvolge non solo le istituzioni locali, ma anche il governo e la regione, in un’ottica di collaborazione e sviluppo condiviso. Redazione Bassano

Elena Pavan

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L’attuale sede del Commissariato di via Pecori Girardi

L’iniziativa. Oltre 1.400 alunni protagonisti di un evento creativo sulla sostenibilità ambientale

”Il Mondo che Vorrei”: giovani artisti immaginano un futuro sostenibile

Quando oltre 1.400 giovani menti si uniscono per concepire un futuro migliore, il risultato è un evento straordinario. A Bassano del Grappa, questa sinergia ha preso forma in un’iniziativa intitolata “Il Mondo che Vorrei”, ospitata presso il Centro Commerciale Il Grifone. L’evento ha visto come protagonisti gli alunni delle scuole primarie di Bassano e della provincia di Vicenza. Questi giovani sono stati invitati a riflettere sul mondo attuale e ad immaginare un domani più sostenibile attraverso l’espressione artistica e la creatività.

I giovani artisti di Bassano hanno dimostrato che il futuro è nelle loro mani e che, con il giusto supporto e incoraggiamento, possono davvero fare la differenza.

Durante l’evento, i giovani artisti hanno dato vita a opere ispirate a temi di grande attualità, come la sostenibilità e la prote-

zione dell’ambiente. Utilizzando tecniche artistiche libere, hanno creato 52 sfere artistiche, simboliche della Terra, esposte all’interno del centro commerciale. Queste opere non solo rappresentano il mondo che i ragazzi vorrebbero vedere, ma fungono anche da specchio delle loro speranze e aspirazioni per un futuro più verde e armonioso.

La cerimonia di premiazione ha rappresentato un momento di grande emozione, durante il quale cinque classi sono state riconosciute per il loro impegno creativo. In totale, sono state distribuite gift card per un valore complessivo di 4.000 euro, un segno tangibile di apprezzamento per il talento e l’originalità dei partecipanti.

Al primo posto si è classificato il progetto “Natura Protetta, Futuro Sostenibile” dell’IC3 Bassano, Campese, seguito da “Diversi… e Uguali” dell’IC1 Bassano, Cam-

pesano.

L’iniziativa ha saputo coinvolgere i più giovani, invitandoli a sognare e a costruire un futuro più sostenibile per tutti. Le opere premiate, come “Uniti sulla Strada della Pace” e “Il Futuro è già Qui”, riflettono un desiderio condiviso di pace e progresso. Le menzioni speciali, tra cui

“Bandiere di Serenità e Pace” e “Cosmo Pulito”, sottolineano ulteriormente l’importanza di un impegno collettivo per un mondo migliore.

Le scuole partecipanti, tra cui la Primaria Canova e l’Infanzia

Rondò Brenta, hanno dimostrato come l’arte possa essere un potente strumento di espressione e riflessione. In un’epoca in cui le sfide ambientali sono sempre più pressanti, eventi come “Il Mondo che Vorrei” offrono una piattaforma per i giovani per esprimere le loro idee e contribuire attivamente al cambiamento.

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Rinnovato il progetto “Il benessere in acqua”

L’Amministrazione comunale di Bassano del Grappa ha deciso di rinnovare il progetto “Il benessere in acqua” per l’anno 2024/2025, confermando un contributo di 59 mila euro. Questa iniziativa, fortemente voluta dal Comune, è rivolta a favorire l’accesso a specifiche attività natatorie presso il centro Aquapolis, supportando così il benessere psicofisico di alcune categorie di cittadini considerate più vulnerabili. Il progetto mira a fornire un sostegno concreto a chi necessita di un percorso di sviluppo e di mantenimento della salute attraverso lo sport in acqua, noto per i benefici che apporta a livello muscolare, articolare e psicologico. Il programma è stato pensato per due gruppi principali: i portatori di disabilità certificata, ai sensi della legge 104/92, e le persone anziane dai 65 anni in su. I primi avranno diritto a un massimo di 20 ingressi gratuiti in piscina, per un valore di 274 euro a persona, mentre gli anziani potranno usufruire di un massimo di 12 ingressi, con un valore complessivo di 84 euro. L’acqua, come elemento terapeutico, rappresenta un’importante risorsa per queste categorie, favorendo non solo la mobilità fisica ma anche il benessere emotivo, e contrastando al contempo la solitudine e l’isolamento sociale. Il Comune valuterà tutte le richieste pervenute e, sulla base del valore ISEE, stilerà una graduatoria per ciascuna categoria di beneficiari. A parità di reddito, verrà data priorità alle domande arrivate per prime. Le risorse saranno distribuite fino a esaurimento fondi, partendo dal primo in graduatoria. Questo rinnovato impegno dell’Amministrazione Comunale testimonia l’attenzione per la salute e il benessere della popolazione più fragile, offrendo un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita e favorire l’integrazione e l’attività fisica.

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Innovazione e tecnologia. E’ tra i primi in Italia ad adottare un sistema d’avanguardia

Ospedale San Bassiano: realtà virtuale in chirurgia per cure personalizzate

Il dottor Antonio Celia: “In sala operatoria il chirurgo potrà orientarsi con maggiore sicurezza anche nelle situazioni complesse e utilizzare le immagini per analizzare il caso”

PRIMI CITTADINI

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La realtà virtuale fa il suo ingresso in sala operatoria: l’ospedale San Bassiano è tra i primi in Italia ad adottare un sistema all’avanguardia di visualizzazione tridimensionale, che permette di elaborare le immagini ottenute tramite esami diagnostici, ricostruirle e visualizzarle sui monitor della sala operatoria o attraverso un casco appositamente progettato per la realtà virtuale, consentendo di studiare nel dettaglio la fisiologia del paziente.

ecografiche.

Le immagini radiologiche elaborate in 3D possono essere utilizzate anche prima dell’intervento per analizzare il caso che verrà affrontato, permettendo una chirurgia sempre più personalizzata in base alle caratteristiche e necessità di ciascun paziente.”

Vincenzo Gottardo

Ogni sabato e domenica

Questa tecnologia avanzata è stata integrata nelle attrezzature dell’Unità Operativa Complessa di Urologia, grazie a una donazione di 10 mila euro da parte di Banca Veneto Centrale. Il sistema è stato ufficialmente presentato durante la recente Masterclass Europea di Laparoscopia Avanzata, svoltasi proprio presso l’ospedale di Bassano.

“In sala operatoria,” spiega il dott. Antonio Celia, direttore dell’U.O.C. Urologia del San Bassiano, “consente al chirurgo di orientarsi con maggiore sicurezza anche nelle situazioni complesse: le immagini possono essere richiamate sul monitor integrato nella colonna laparoscopica o nella postazione di controllo del robot chirurgico, sovrapponendole a quelle acquisite dalla microcamera interna al catetere e alle immagini

Un video per contrastare il Binge Drinking

Questa innovazione consolida ulteriormente la posizione del San Bassiano come struttura all’avanguardia, come sottolineato dal Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana, Carlo Bramezza: “L’introduzione di questa tecnologia rappresenta un passo significativo. Per queste ragioni, credo che un giovane specializzando debba guardare con grande interesse al San Bassiano, considerandolo una realtà dove poter fare esperienza e crescere professionalmente.”

“Non perderti le serate migliori, non perderti la vita.” Questo è l’invito lanciato attraverso un video prodotto dal SerD dell’ULSS 7 Pedemontana, in collaborazione con la cooperativa Adelante, nell’ambito del programma nazionale intitolato “Contrasto al binge drinking: interventi a favore di giovani vulnerabilità”. Il progetto, affidato dal Ministero della Salute alla Regione Veneto, è stato implementato nei territori dell’ULSS 7 Pedemontana e dell’ULSS 1 Dolomiti. Il filmato affronta la problematica del binge drinking in modo conciso ma efficace, presentandolo dalla prospettiva dei giovani. Il protagonista del video si trova a non ricordare quanto accaduto la sera precedente, rendendosi conto di non aver mantenuto

fede alla promessa fatta agli amici di unirsi a una festa, perdendo così l’opportunità di vivere una serata piacevole e rischiando l’isolamento sociale. La diffusione del video avverrà attraverso molteplici canali e una serie di collaborazioni locali. Questo approccio innovativo punta a sensibilizzare la popolazione, con particolare attenzione ai giovani sotto i 30 anni, su un fenomeno che ha raggiunto proporzioni preoccupanti. “In Italia,” spiega il dottor Giovanni Greco, Direttore del SerD dell’ULSS 7 Pedemontana, “il 9.6% della popolazione adotta comportamenti riferibili al binge drinking, ossia il consumo in breve tempo di 5 o 6 unità alcoliche, e questa percentuale sale al 14,22% in Veneto, con una stima di oltre 52 mila persone

potenzialmente coinvolte soltanto nel territorio dell’ULSS 7 Pedemontana.” Il video rappresenta un tassello di un più ampio progetto messo in campo dal SerD dell’ULSS 7 Pedemontana, nel periodo tra la fine del 2023 e il 2024, che comprende svariate iniziative. Queste includono l’implementazione di una procedura di invio dal Pronto Soccorso al SerD per pazienti con intossicazione alcolica, la promozione di stili di vita sani nelle scuole e incontri con ProLoco e Comuni per pianificare azioni durante le sagre estive. Il progetto è dunque una risposta concreta e articolata all’imperativo di contrastare fenomeni allarmanti come il binge drinking, attraverso la prevenzione e un intervento comunitario dinamico e integrato.

Introdotta l’Elettroporazione Irreversibile per il tumore alla prostata

L’Urologia dell’ospedale San Bassiano si conferma, ancora una volta, all’avanguardia, distinguendosi quale pioniere nel Triveneto e tra i primi in Italia nell’applicazione di un’innovativa tecnica di ablazione: l’Elettroporazione Irreversibile (IRE). Sotto la guida del dottor Antonio Celia, l’équipe medica ha utilizzato per la prima volta questa metodica su due pazienti affetti da tumore alla prostata. Questa avanzata tecnologia permette di eliminare le cellule tumorali attraverso l’impiego di cor-

rente elettrica, veicolata tramite aghi speciali posizionati con precisione nell’area colpita. La disposizione degli aghi viene ideata ogni volta in base alla specificità del tumore e alle caratteristiche dei tessuti del paziente. L’intervento ha una durata di circa 40 minuti e il paziente può essere dimesso già il giorno successivo. “Da tempo, l’ablazione ha dimostrato il suo successo nella rimozione dei tumori renali,” ha spiegato il dottor Celia, “e proprio grazie a questa esperienza, recentemente, si

è iniziato ad applicare questa tecnica anche per il trattamento del tumore prostatico. Particolarmente nei casi di neoplasie meno aggressive, il vantaggio rispetto alla procedura tradizionale, che prevede la rimozione parziale o totale della prostata, risiede nella precisione dell’intervento e nella preservazione della funzionalità dell’organo. Questo si traduce nell’assenza di effetti collaterali tipici della chirurgia tradizionale, come il rischio di incontinenza e impotenza.”

Women For Freedom: una campagna per fermare la violenza di genere

P er tutto il mese di novembre, le città di Bassano del Grappa, Schiavon e Nove ospitano una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, promossa da Women For Freedom. Questa organizzazione umanitaria è da anni impegnata nella lotta contro la violenza e la discriminazione di genere, e la sua nuova iniziativa punta a coinvolgere cittadini e istituzioni attraverso una serie di affissioni OOH (Out of Home) nei tre comuni.

La campagna, composta da sette soggetti distinti, presenta statistiche che evidenziano la diffusione della violenza e della discriminazione di genere in Italia. Ciascuna statistica è associata a una figura femminile che rappresenta le persone a noi più vicine – una madre, una sorella, una figlia – per mostrare come il dramma della violenza possa colpire chiunque, anche all’interno delle nostre famiglie. Questo approccio mira a scuotere il pubblico e a trasmettere un messaggio di urgenza e vicinanza, rendendo la questione della violenza di genere una realtà che ci riguarda tutti.

Pur rivolta all’intera comunità, la campagna si propone di sensibilizzare in particolare gli uomini, invitandoli a riflettere sul proprio ruolo sociale e sull’importanza di opporsi attivamente a ogni forma di violenza e discriminazione. Il messaggio vuole far emergere il contributo di ciascuno nella costruzione di una cultura del rispetto e della non violenza.

Sul sito dell’associazione è stata inoltre attivata una pagina dedicata alla campagna, dove è possibile approfondire il tema e sostenere attivamente la causa.

Women For Freedom invita tutti – cittadini, istituzioni, giornalisti e organizzazioni – a unirsi nella diffusione di questo messaggio, affinché la lotta contro la violenza di genere diventi un impegno collettivo. Come afferma l’associazione, la violenza di genere è una ferita che colpisce tutta la società. Fermarla è responsabilità di tutti.

Fondata nel 2014, Women For Freedom è un’organizzazione indipendente e aconfessionale, che fornisce protezione e riabilitazione a donne, bambine e bambini vittime di violenza, tratta, sfruttamento sessuale e povertà. Da sempre, promuove una cultura di rispetto e uguaglianza, in cui la dignità di ogni individuo è al primo posto.

“Venerdì Storia”: cultura e politica si incontrano

Con un rinnovato entusiasmo e obiettivi ambiziosi, la rassegna “Venerdì Storia” della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa si prepara a una nuova edizione. Quest’anno, accanto agli storici organizzatori, faranno il loro ingresso nel comitato due figure rappresentative della destra

sul futuro.

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locale: Gianluca Pietrosante, consigliere comunale per Fratelli d’Italia, e Alessandro Galvanetti, presidente dell’Associazione Destra Brenta e del Comitato 10 Febbraio. La rassegna “Venerdì Storia”, punto fermo nella vita culturale bassanese, dedica il ciclo autunnale a un’importante ricorrenza storica: l’80° anniversario dell’eccidio del Grappa. Il tema di quest’anno, toccante per la comunità locale, si inserisce nel filone della valorizzazione della memoria storica locale. Chi sono i nuovi volti della rassegna? Sia Pietrosante che Galvanetti sono noti nel panorama politico e culturale bassanese. Entrambi vantano titoli accademici in storia, conseguiti presso l’Università Ca’ Foscari, e un forte impegno nelle tematiche identitarie del territorio.

Pietrosante, anche docente di storia e lettere, ha organizzato diversi eventi culturali in passato, tra cui i “Mercoledì Storia,” incontri che riflettono il suo approccio al dibattito storico e che ora potrebbe replicare in “Venerdì Storia.

Musica. La leggenda della musica internazionale è attesa a Bassano del Grappa il 6 luglio 2025

Sting a Bassano: l’icona internazionale si esibirà al Parco Ragazzi del ’99

Èfinalmente arrivato il momento tanto atteso dai fan italiani di Sting. L’icona della musica internazionale, con un tour mondiale rinnovato e pieno di sorprese, farà tappa a Bassano del Grappa domenica 6 luglio 2025, esibendosi in un concerto unico al Parco Ragazzi del ’99. Il tour “STING 3.0” promette un’esperienza musicale memorabile, capace di emozionare non solo i fan storici dell’artista ma anche il pubblico più giovane.

La location scelta è quella del Bassano Music Park, giunto alla sua seconda edizione, che con la sua capienza di 8.000 posti a sedere è pronto ad accogliere una delle date più prestigiose del calendario estivo musicale.

I biglietti per l’evento sono già disponibili a partire dalle ore 10:00 di mercoledì 6 novembre sui principali canali di vendita autorizzati, tra cui ticketmaster.it, ticketone.it e vivaticket.com. Gli organizzatori consigliano di acquistare i biglietti esclusivamente attraverso questi canali ufficiali, evitando di rivolgersi a siti non autorizzati per garantire la sicurezza e l’autenticità dei biglietti.

Sting sarà accompagnato sul palco dal talentuoso chitarrista Dominic Miller e dal dinamico batterista Chris Maas, per una formazione a tre che rivisiterà in modo essenziale e diretto i brani più iconici del suo repertorio. Questo format a tre elementi, già apprezzato dal pubblico internazionale, è il cuore del progetto “STING 3.0”, concepito per esplorare nuove dimensioni del suo vasto catalogo musicale. Nel corso della sua carriera, Sting ha sempre saputo reinventarsi.

Dagli esordi con i Police fino alla carriera solista, l’artista ha superato ogni confine musicale, guadagnando 17 Grammy Awards® e vendendo oltre 100 milioni di album in tutto il mondo. Questo tour celebra il suo percorso musicale unico e introduce una nuova canzone, “I Wrote Your Name (Upon My Heart)”, rilasciata il 5 settembre e mixata da Robert Orton, ingegnere del suono premiato con quattro Grammy Award. Il brano riflette l’anima profonda e universale dell’artista, che ha saputo coniugare pop, rock, jazz e influenze etniche in modo sempre innovativo.

Oltre a essere un artista di straordinario talento, Sting è anche un attivista impegnato in prima linea nella difesa dei diritti umani e della

sostenibilità ambientale. Insieme alla moglie Trudie Styler, ha fondato nel 1989 il Rainforest Fund, un’organizzazione dedicata alla protezione delle foreste pluviali e delle comunità indigene. La sua dedizione a cause come questa e il sostegno a organizzazioni come Amnesty International e Live Aid riflettono il suo impegno costante per un mondo più giusto e consapevole.

L’appuntamento di Bassano non è solo un evento musicale, ma una

vera celebrazione della carriera di un artista che ha segnato la storia della musica contemporanea. Promosso da DuePunti Eventi in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, l’evento segna un momento speciale per la città e per gli appassionati di musica di tutta Italia. Il concerto al Bassano Music Park rappresenta un’occasione speciale per vivere un momento di grande impatto culturale, che rimarrà nella memoria della città e dei fan italiani per molto tempo.

Al via la Stagione Teatrale

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La Città si prepara ad accogliere la Stagione Teatrale 2024–2025, intitolata “Ci Vediamo a Teatro”. Con un cartellone di nove spettacoli che si svolgeranno tra dicembre e aprile, la stagione offre la consueta formula della doppia replica, aumentando così le opportunità di partecipazione del pubblico. Il Teatro Remondini vedrà alternarsi attori di spicco e compagnie rinomate, presentando una gamma di generi che include commedie, teatro popolare, drammaturgia contemporanea e reinterpretazioni di classici. Ecco il programma per il prossimo mese e gennaio: il 17 e 18 dicembre 2024 – Meno di due, Teatrodilina, con Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Anna Bellato, mentre il 13 gennaio – Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro, di Emanuele Aldrovandi, con Giusto Cucchiarini, Serena De Siena, Tomas Leardini, Silvia Valsesia e il 27 gennaio – Gente di facili costumi, di Nino Manfredi, con Flavio Insinna, Giulia Fiume.

più diffuso del Veneto.
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La rassegna. Cinque appuntamenti per scoprire grandi autori e il loro contributo alla letteratura mondiale

Bassano celebra la letteratura angloamericana: cinque incontri tra autori, temi e riflessioni

D

a anni la Biblioteca Civica di Bassano del Grappa promuove percorsi tematici dedicati alla letteratura italiana e straniera, coinvolgendo studiosi e docenti universitari per analizzare autori, opere e movimenti letterari. Dopo il successo della scorsa edizione, che ha approfondito figure iconiche come Beppe Fenoglio, Primo Levi, Carlo Gadda e Italo Calvino, la nuova rassegna si apre al panorama angloamericano, esplorando le voci di cinque grandi scrittori. “Tratti e ritratti. Cinque scrittori angloamericani” è il titolo della nuova iniziativa che prenderà il via l’8 novembre con appuntamenti in presenza e in streaming per consentire a tutti di partecipare.

La rassegna si è aperta venerdì 8 novembre con un incontro dedicato a Joseph Conrad, scrittore di origine polacca e naturalizzato britannico, noto per capolavori come La linea d’ombra e Cuore di tenebra. Giuseppe Mendicino, autore di un volume su Conrad pubblicato da Laterza, presenterà “Joseph Conrad. Una vita senza confini”. La vita avventurosa di Conrad, trascorsa a bordo delle navi e segnata da un’esistenza da esule, sarà il filo conduttore per indagare i temi della solitudine, della libertà e della responsabilità individuale, al centro delle sue opere.

Grace Paley e l’America ribelle Il 15 novembre, in Biblioteca, è stata la volta di Grace Paley, narratrice e poetessa statunitense ammirata da autori come Philip Roth e Saul Bellow. Anna Toscano, docente all’Università Ca’ Foscari, condurrà l’incontro intitolato “Grace Paley. Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta”. Paley è celebre per le sue storie brevi che ritraggono con ironia e delicatezza le sfide quotidiane, e per il suo impegno sociale contro la guerra e per i diritti civili. Fra le sue opere spiccano Piccoli contrattempi del vivere e la raccolta poetica Volevo scrivere una poesia, invece ho fatto una torta, che rappresentano uno spaccato della sua New York e delle sue battaglie sociali. La narrativa dell’orrore con Stephen King Il terzo appuntamento, il 22 novembre, sarà dedicato a Stephen King, uno dei maggiori

autori contemporanei di narrativa horror e fantastica. Lo scrittore e sceneggiatore Jacopo Masini terrà la conferenza “Stephen King. Il narratore”, esplorando la capacità di King di trasformare i conflitti quotidiani in racconti di terrore. King ha esplorato i lati oscuri della mente umana attraverso opere come Carrie, Shining e Misery, lasciando un’impronta indelebile nella letteratura di genere. Con oltre cinquanta romanzi e innumerevoli racconti, King è riconosciuto a livello mondiale per il suo contributo alla narrativa americana.

Il ritratto di Hemingway tra mito e realtà

Venerdì 29 novembre Matteo Nucci, scrittore e saggista, esplorerà il mito di Ernest Hemingway in un incontro dal titolo “Ernest Hemingway. Dalla grazia alla pietà”. Hemingway, figura di riferimento della letteratura americana del Novecento, è noto per la sua vita avventurosa e il suo stile essenziale. Tuttavia, Nucci propone una lettura più intima e sofferta del celebre scrittore, andando oltre i miti e cercando di cogliere le complessità interiori di Hemingway, plasmate dalle esperienze di guerra e dalla sua lotta contro la mortalità.

Salinger e il giovane Holden

A chiudere la rassegna, il 6 dicembre, sarà un incontro su J.D. Salinger, enigmatico autore de Il giovane Holden. Salinger, conosciuto per la sua riservatezza

e per la sua forte critica alla società borghese, ha saputo rappresentare le inquietudini giovanili e i tormenti interiori con un linguaggio unico. Chiara Stival, specialista di letterature orientali e autrice di numerosi articoli, condurrà la conferenza “D.J. Salinger. Architetto di trame”, svelando aspetti poco noti della vita e dell’opera di Salinger e il suo rapporto con le filosofie orientali che influenzarono la sua produzione.

La rassegna come punto d’incontro culturale

L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura, si propone come un appuntamento di grande rilievo per gli appassionati di letteratura, studenti e cittadini interessati ad approfondire la conoscenza di autori che hanno segnato la storia della narrativa angloamericana. “Abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che riscuote sempre grande partecipazione e coinvolge un pubblico trasversale – commenta l’assessore alla cultura Giada Pontarollo –. Questa rassegna arricchisce l’offerta culturale della Biblioteca e offre l’occasione di avvicinarsi a letterature di altri paesi, scoprendo autori e tematiche rilevanti”.

Tutti gli incontri, a ingresso gratuito, si terranno alle 17.30 e saranno trasmessi anche in streaming sui canali social della Biblioteca, per consentire la massima accessibilità.

La Biblioteca Civica di Bassano dedica una rassegna a cinque autori angloamericani, con incontri gratuiti in presenza e online fino al 6 dicembre.

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Volley. Il coach: “Le ragazze sono determinate e affamate di migliorarsi”

Egidio Favero, il mentalista di Bassano: “Qui sono a casa, lavoriamo per crescere”

I

l Bassano Volley ha ritrovato quest’anno Egidio Favero, un volto noto nel mondo giallorosso. Il coach racconta il suo legame con la città e come è nata la sua seconda vita in giallorosso:

“Per me Bassano è casa. Conosco il presidente Fiorenzo da quarant’anni. Nel 1991, quando ero giovane, fu lui a pagarmi il corso per diventare allenatore, segnando l’inizio della mia carriera. Abbiamo un rapporto speciale. Sono tornato nel 2011 e ci siamo tolti la soddisfazione di vincere il campionato con l’Under 16. Dopodichè mi sono fermato per dieci anni per stare con la mia famiglia. Sono stati proprio i miei figli a mettermi una sorta di “pressione” per tornare ad allenare. L’anno scorso ho ripreso a riavvicnarmi all’ambiente volley. Ho espresso il mio desiderio di ripartire al presidente e il giorno dopo abbiamo raggiunto l’ac-

cordo”. Il coach ha le idee chiare sugli obiettivi che il team dovrà perseguire durante la stagione: “Stiamo tentando di trovare una quadratura alla squadra, soprattutto perché abbiamo cambiato sia l’allenatore che la palleggiatrice, un ruolo chiave nel nostro sport. È importante che le giocatrici trovino il giusto feeling, sia tra loro, che con me. Siamo alla ricerca della giusta alchimia. Lavorando per tanti anni nel volley femminile, ho capito che è fondamentale puntare molto sull’aspetto mentale: quando le ragazze si sbloccano, nessuno le può fermare. Il nostro obiettivo minimo è la salvezza, ma il potenziale per ottenere qualcosa in più c’è”. Il coach sottolinea anche l’importanza di aver selezionato, con l’aiuto della società, un gruppo equilibrato: “Sono molto soddisfatto del roster, c’è un mix perfetto di giovani e veterane. Il

gruppo sta dimostrando molta professionalità, è determinato e pronto a lavorare sodo, giorno dopo giorno. Spesso mi viene ad-

La squadra di Mister Zattarin ha il record di pareggi nel girone

Il Bassano Calcio ha iniziato la sua stagione nel segno del pareggio. Partendo dalle note liete, il fattore “X” è sinonimo di solidità e tenuta difensiva, soprattutto considerando che i risultati più ricorrenti sono stati l’1-1 e lo 0-0. Stefanelli e compagni, nonostante l’infortunio di capitan Marchiori, si sono dimostrati spesso insuperabili. La difesa a 3 sembra essere già ben collaudata, rivelando un’ottima organizzazione che ha portato a fermare avversari di grande prestigio come Treviso, Luparense e Dolomiti Bellunesi. Nel calcio, però, vince chi la butta dentro. Ed è proprio dal punto di vista realizzativo che i giallorossi faticano maggiormente. É doveroso sottolineare che mister Zattarin ha avuto l’attenuante delle pesanti assenze di alcuni giocatori chiave del reparto offensivo: Forte, Sbrissa, e Bernardello sono importanti soluzioni che sono man-

cate dalle parti del Grappa, dove si è dovuto fare di necessità virtù. Tutto il peso dell’attacco, dunque, si è appoggiato sulle spalle di Raicevic, supportato da Forestan e dal giovanissimo, classe 2007, Stefano Zilio. A proposito di linea verde, la dirigenza bassanese può sorridere: oltre al sopracitato Zilio, debuttante in Serie D a soli 16 anni, Zattarin sta ben gestendo l’ottimo Zanata, presenza costante della linea difensiva, e il frizzante Banse, classe 2006, che si sta ben impressionando con sprazzi di classe e fantasia. Anche il 2005 Bergamo si è distinto sulla corsia laterale. Al centro sportivo di Sant’Eusabio i giallorossi lavorano per invertire la rotta. Le potenzialità ci sono tutte e la salvezza può non essere l’obiettivo minimo. Mister Zattarin aspetta il rientro dei suoi top player per puntare a lidi spensierati e regalare al “Mercante” qualche gol in più. (s.p)

dirittura richiesto di proseguire la seduta oltre il tempo previsto. Il mio segreto? Mi definisco un motivatore seriale. Chiedo sem-

pre alle ragazze di non accontentarsi, di pretendere di più da sé stesse e di voler provare a superare i propri limiti”. Favero delinea anche la sua filosofia di gioco, con la proposta di un volley dinamico: “Nel nostro sport le basi di partenza sono la battuta e la difesa. Da lì si costruisce il resto. Chiedo alle mie giocatrici un gioco aggressivo e veloce. Dopodiché c’è la testa, che fa la differenza. Cerco di lavorare molto sulla mentalità. Il mio compito, oltre a costruire le competenze tecniche, è quello di essere un vero e proprio psicologo per la squadra”. Il Bassano Volley e la voglia di emergere. Le giocatrici giallorosse proveranno a stupire sotto la guida esperta di Favero, che, oltre all’esperienza tecnica, porterà in campo passione, motivazione e amore per questo sport.

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Il Bassano volley femminile
Il Bassano Calcio 2024/2025

Serie D. Il giovane centrocampista parla del suo primo passo tra i grandi, tra obiettivi e sogni

Stefano Zilio: il gioiellino del Bassano racconta il debutto in Serie D a 16 anni

Il 28 settembre 2024 è la data che Stefano Zilio non dimenticherà mai: è un pomeriggio di fuoco quello del Tenni. Si gioca la delicatissima Treviso-Bassano e Zattarin sorprende tutti schierando dal primo minuto il giovane baby, che a soli sedici anni, dieci mesi e ventisette giorni, realizza il sogno del debutto in Serie D.

Il classe 2007, nato a Cittadella, descrive quel giorno come uno dei momenti più belli della sua giovane carriera. “Debuttare in una partita del genere è stato incredibile. Non ho sentito la pressione come pensavo, grazie ai miei compagni che mi hanno fatto stare tranquillo. Mi sono davvero divertito”, racconta con entusiasmo. Zilio si sofferma sulle sensazioni di un momento speciale, anche se non nasconde la delusione di un epilogo che al Bassano è andato stretto. “Giocare in uno stadio come quello di Treviso è stata un’emozione in più, con i tifosi e gli ultras presenti. Sono tornato a casa felice, anche se con un po’ di amaro per il risultato finale. La beffa del pari subito all’ultimo secondo ci ha fatto male”.

sono un tifoso giallorosso ed è un onere ed un onore difendere questi colori”.

Nonostante il veloce salto tra i grandi, Zilio mantiene i piedi per terra. “Il mio obiettivo personale è crescere e migliorare, voglio diventare un giocatore più maturo rispetto all’inizio della stagione.

La squadra sta lavorando duramente e sono convinto che i risultati arriveranno; per come si è messo questo avvio l’obiettivo naturale è quello della salvezza, ma sono convinto che questo gruppo abbia le potenzialità per fare qualcosa in più”.

Il focus su Stefano Zilio, talento del Bassano, debuttante in Serie D a soli 16 anni. Il racconto del battesimo al Tenni di Treviso, obiettivi e ambizioni per il futuro.

Dietro a questo debutto c’è un percorso che inizia sui campetti da bambino e che passa per tante tappe di crescita e formazione.

Dopo i primi calci a Bassano, quando il club era ancora una società professionistica, la sua avventura è proseguita in altre realtà, in particolare quella di Rosà, dove è cresciuto dai 7 ai 14 anni: “devo tutto alla società che mi ha formato. Sono diventato il giocatore che sono oggi grazie a loro. Dopodiché il ritorno ai piedi del Grappa, dove nel giro di un anno è stato aggregato alla prima squadra: “giocare per questa maglia ha un valore doppio. Da bambino andavo allo stadio,

Mister Zattarin sta schierando il suo talento in diverse posizioni. Il suo ruolo preferito è quello della mezzala, anche se si adatta facilmente a seconda delle esigenze della squadra. “Mi sto divertendo anche come trequartista, è un bel ruolo, anche se nasco centrocampista. Mi piace tanto Barella, sbaglia pochissimo”. E riguardo al futuro? Il suo sogno è uno solo: giocare a calcio, continuando a divertirsi: “Voglio lavorare tanto, poi sarà il campo a dire dove merito di arrivare”. Stefano Zilio, talento e umiltà, per un copione tutto da scrivere.

Marco Mian, nuovo capo coach del Bassano Orange1 Basket

Al suo primo anno come capo coach del Bassano Orange1 Basket, Marco Mian porta con sé un bagaglio di esperienza che spazia dal settore giovanile della storica Benetton Treviso, fino al coaching senior a San Vendemmiano e alla ciliegina sulla torta della Nazionale italiana giovanile. Mian, oltre a gestire l’intera area tecnica, si occupa direttamente delle squadre Under 19 e Under 17 ed è al lavoro da agosto per costruire un progetto solido e duraturo. “L’approccio è stato positivo. Alcuni aspetti sono da migliorare, altri vanno già bene. È un percorso da vivere appieno,” afferma, anche se sottolinea un avvio sfortunato dal punto di vista degli infortuni, con due rotture del crociato nell’Under 19. Nel suo ruolo, Mian indica agli allenatori il recinto tecnico dove spaziare: “Decido l’impostazio-

ne del lavoro. Gli allenatori seguono delle linee guida, anche se poi si ragiona insieme”. Per il coach, l’esperienza come cestista professionista rappresenta una marcia in più, ma è consapevole che allenare è una sfida differente. “Essere stati giocatori non garantisce nulla. Servono talento

e studio per fare un buon percorso”. Mian e il Bassano Orange1 mirano a sviluppare i giovani del futuro. “Vogliamo vincere, certo, ma il nostro focus sta nel costruire il giusto percorso per ogni singolo”. Il supporto della società, poi, per chi vive in foresteria, è fondamentale: “I ragazzi sono lontani da casa. Diventiamo per loro una seconda famiglia”. Il capo coach giallorosso delinea, infine, la propria filosofia: “Credo nella difesa come prima fondamenta per diventare un giocatore di basket. Cerco di essere un allenatore autentico; se non sei te stesso perdi di credibilità e i ragazzi ti smascherano”. Per Mian e il Bassano Orange1 il mantra da seguire è chiaro: formare ragazzi nell’ottica di un futuro nel professionismo, ma prima di tutto uomini di sani valori e princìpi. (s.p)

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Stefano Parpajola
Stefano Zilio
Marco Mian

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#Regione

Il dibattito. L’anniversario tra celebrazioni e vivaci polemiche

Autonomia, a sette anni dal referendum

lo scontro politico è più acceso che mai

Per Zaia e i partiti di centrodestra era doveroso celebrare il settimo anniversario del referendum sull’autonomia regionale e fare il punto sulla realizzazione di un progetto a lungo inseguito. Per l’opposizione invece è stato l’ennesimo evento propagandistico a spese dei cittadini, che nulla ha portato di concreto. Insomma il tema continua ad infiammare lo scontro politico e ad accendere gli animi, dentro e fuori il Consiglio Regionale.

Sette anni fa oltre due milioni di cittadini si sono espressi a favore di una maggiore autonomia regionale, un vero plebiscito che ha dato il via a un percorso politico e legislativo culminato nella legge approvata il 26 giugno scorso. Venezia ha ospitato la celebrazione dell’anniversario , alla Suola Grande di San Giovanni Evangelista. Anche in questa occasione il presidente Zaia, ha sottolineato come il referendum del 201 7 sia stato un momento storico per il Veneto, un punto di partenza per un percorso che ha trovato compimento nella recente legge sull’autonomia differenziata. “Oggi discutiamo di autonomia grazie all’ardore dei veneti- ha detto Zaia - che hanno sostenuto

il referendum. È tempo di guardare avanti. Non possiamo tornare indietro. E per quanto riguarda il federalismo fiscale, finalmente sta prendendo slancio. Altre regioni, come Emilia-Romagna e Toscana, sono pronte a unirsi a questa richiesta. L’autonomia non è solo un aspetto giuridico o amministrativo. È un’opportunità per coinvolgere tutti i cittadini, non solo i veneti. Dobbiamo superare le leggende metropolitane, come quella della secessione dei ‘ricchi’, che nascono dalla non conoscenza. La spesa pubblica veneta è tra le più basse in Italia. Questo ci rende virtuosi nella gestione delle risorse. Dobbiamo fare in modo che altre regioni si uniscano a noi in questo percorso”.

Quanto al tavolo nazionale già attivo, Zaia ha precisato: “Abbiamo già avviato discussioni sulle prime nove materie di questa legge quadro. Il recente incontro di Bari ha messo in evidenza non solo le questioni legate all’autonomia, ma anche i problemi generali delle regioni.

A fare da sponda il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “I pochi che, miopemente, si ergono contro l’autonomia, si scordano che è la nostra

Costituzione a prevedere questo diritto. Una battaglia contro l’autonomia, pertanto, non è solo una battaglia contro il progresso, ma contro la Costituzione stessa. sarò sempre in prima linea per combattere le falsità e la propaganda contro l’autonomia, e per far rispettare il volere democratico di milioni di veneti”. Alberto Villanova, capo dell’intergruppo Lega, ha accusato il Partito Democratico di voler fare da guastafeste, criticando la loro opposizione a un evento che, invece, celebra la fine di uno stato centralista e dirigista. Sonora la stroncatura di Andrea Martella,

segretario veneto del Pd: “Questa pseudo festa è l’ennesima cortina fumogena per distrarre l’opinione pubblica dall’affanno della sua azione di governo e dal fatto che lo stesso Zaia sa che questa autonomia non la vogliono nemmeno i suoi alleati. Noi non siamo contro l’autonomia e abbiamo avanzato in tutte le sedi le nostre proposte ma ribadiamo la nostra contrarietà a quella differenziata proposta dal governo”.

Anche Vanessa Camani, capogruppo del Pd, ha ha accusato la maggioranza di aver trasformato un’occasione di approfondimento

in una kermesse celebrativa della legge Calderoli, con l’aggravante dell’uso di fondi pubblici. Elena Ostanel, di VCV, ha lamentato l’assenza di un contraddittorio, suggerendo che l’evento avrebbe potuto essere finanziato con fondi di partito. Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione, ha definito l’iniziativa come pura propaganda. Intanto la Lega tira dritto non sembra intenzionata a fermarsi, come dimostra il sondaggio lanciato dal presidente del consiglio regionale, Roberto Ciambetti, sulla percezione del Veneto dal punto di vista linguistico. (n.s.)

Faccia a faccia Camani - Venturini in diretta sull’autonomia a Radio Veneto24

Confronto infuocato in diretta su Radio Veneto24 tra Elisa Venturini, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale e Vanessa Camani, Capogruppo PD: materia del contendere, manco a dirlo, l’autonomia. Camani è partita subito all’attacco: “Eravamo molto curiosi di sentire quale sarebbe stato l’indirizzo che il presidente della Regione voleva dare a questo percorso verso l’autonomia differenziata. In realtà non ha detto assolutamente nulla, non ha detto quali saranno le funzioni su cui si vorranno concentrare perché ha da una prima lettura sembra che vogliano tutto e soprattutto non ha detto come questi scampoli di funzioni dentro sole nove materie potranno essere utili al Veneto.”

“A livello regionale come Forza Italia – ha replicato Elisa Venturini - abbiamo presentato la proposta di legge che poi ha

portato all’indizione del referendum per l’autonomia e siamo talmente convinti che nel nostro simbolo, in Veneto, compare la scritta autonomia. Ci rendiamo conto della difficoltà nel far condividere questo percorso a livello nazionale, perché Forza Italia è un partito nazionale e all’interno sono presenti varie anime territoriali. È chiaro che noi dobbiamo cercare di fare capire anche alle altre componenti del partito che provengono da altre parti d’Italia qual è la necessità e quali sono le ricadute positive che ci possono essere per l’autonomia con l’autonomia non solo per il territorio veneto, ma anche a livello nazionale”. “Lo abbiamo ripetutamente sottolineato – ha rintuzzato Camani - che la sinistra non è contraria all’autonomia differenziata è contraria all’autonomia differenziata versione Zaia – Calderoli. Peraltro la legge

approvata smonta un grande cavallo di battaglia della destra: non resteranno in Veneto gli otto o i nove decimi delle tasse pagate in Veneto; continueranno ad andare a Roma. Quindi se fossi in Elisa Venturini, della quale apprezzo la coerenza, non rivendicherei troppo quel referendum.”

“Per quello che riguarda la possibilità di trattenere in Veneto - ha rilanciato la capogruppo di FI - la maggior parte delle tasse pagate qui, io credo l’importante sia partire, poi ci arriveremo. Il nostro Presidente sta facendo di tutto per permettere al percorso dell’autonomia di andare avanti. È chiaro che è un lavoro complesso e impegnativo: non si può pensare che si schiacci un pulsante e si realizzi l’autonomia.”

Duello radiofonico Marcato - Montanariello:

le posizioni restano più lontane che mai

L’autonomia e in particolare l’applicazione della legge messa a punto nei mesi scorsi si conferma una materia a dir poco esplosiva, che suscita reazioni a catena, contrastati e inconciliabili. A quanto pare è difficile trovare una sintesi e le posizioni fra gli schieramenti politici restano più lontane che mai. A confermarlo il confronto in diretta radiofonica fra l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato e il vice capogruppo in Consiglio regionale del Partito Democratico Jonatan Montanariello. Ai microfoni di Radio Veneto24 è andato in onda un vero e proprio duello, tra stoccate e affondi, con vivaci e serrati botta e risposta e reciproci scambi di vedute sulle rispettive convinzioni politiche. Al conduttore Roberto Guidetti l’impegnativo compito di moderare il confronto.

Ad aprire il dibattito l’analisi di Montanariello sulle ricadute dell’autonomia voluta a fu-

ror di popolo dal centrodestra:

“In questi giorni stiamo discutendo un provvedimento dove la legge Calderoli non prevede nessuna risorsa aggiuntiva per la nostra regione, quindi non c’è spazio per tutta la narrazione dei mesi scorsi. Lo stesso ministro Giorgetti ha ribadito che nella manovra di bilancio non ci sono soldi per i Lep, i livelli essenziali di prestazione. Stiamo discutendo di un pannicello caldo che probabilmente serve ad alimentare la propaganda. Se ci

sono soldi una cosa funziona, se non ci sono soldi non funziona. Risulta implicito che per mano dello stesso governo che promuove l’autonomia vengono a mancare proprio le risorse per metterla in pratica. Assistiamo invece a scelte sempre più centralizzate, legate alla vocazione del controllo romano, e intanto in Veneto aumenta la tassazione”.

Non ci sta Roberto Marcato che replica: “Questo pannicello caldo lo ha fortemente voluto il

suo partito, con Bonaccini impegnato a chiedere l’autonomia differenziata. Capisco che è difficile, pur ricorrendo ad iperboli fantasiose, giustificare cambi così repentini. Ricordo poi che proprio il Pd ha proposto, udite udite, di ripristinare le province così come erano state cancellate dal governo Renzi con Delrio ministro. Ha proposto anche di dare meno poteri ai presidenti delle regioni, dettaglio che ovviamente sarebbe una fucilata mortale all’autonomia. Infine chiede di rivedere il Titolo Quinto della Costituzione, che era stato modificato dal Pd quando era al governo. Dove sta la coerenza in tutto questo? Dove sta l’attenzione verso il territorio?

Con questa linea contraddittoria il Pd in Veneto resterà sempre in seconda linea”.

“Stai sul pezzo, Marcato”, replica Montanariello, e l’assessore ribatte: “E tu studia, invece che parlare di alieni e unicorni! Io porto delle questioni concrete”. E così via per alcuni lunghi

e frizzanti minuti di reciproche stoccate, neanche tanto in punta di fioretto.

In chiusura l’assessore Marcato: “Se parliamo di fallimento di autonomia io guarderei ad altre regioni. In Veneto abbiamo il Pil più alto d’Italia, il tasso di occupazione più altro d’Italia e abbiamo la spesa pro capite di spesa pubblica più bassa d’Italia. Io ho posto delle questioni reali, le risposte che ho avuto sono un “bignami” dei comizi del Pd”.

Montanariello invece chiude sottolineando che «in Veneto abbiamo la spesa pubblica più bassa come regione perché i cittadini pagano la sanità due volte. La prima è con la fiscalità generale delle tasse che tutti versiamo, la seconda con la gestione della sanità veneta che, già in piena autonomia, ci porta a non trovare le prestazioni quando andiamo in ospedale e a dover pagare una seconda volta rivolgendoci al privato”.

(a cura di Nicola Stievano)

Smart city: Treviso, Vicenza e Padova si distinguono

Il Veneto si conferma una regione aperta allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, ottenendo ottimi risultati nella classifica dei comuni più smart. Questi sono alcuni dei dati emersi dal City Vision Score 2024, la classifica delle città intelligenti d’Italia, presentata a Padova durante gli Stati Generali delle Città Intelligenti. Tra oltre 7mila comuni, Arquà Petrarca (PD) e Soverzene (BL) si posizionano rispettivamente al settimo e ottavo posto. Anche due grandi città venete si distinguono tra i capoluoghi: Treviso è seconda soltanto a Milano, mentre Padova occupa la sesta posizione tra i territori più avanzati d’Italia. “Padova torna ad essere capitale delle Smart city – commenta l’assessora alla smart city Margherita Cera - ha accolto Sindaci e Amministratori da tutta Italia per un confronto sulle buone pratiche, le soluzioni e le esperienze di trasformazione intelligente dei territori. Due giorni fitti di appuntamenti e tavoli di lavoro: come attrarre talenti nella PA, come rendere le città inclusive, come l’intelligenza artificiale sta accelerando il processo di transizione digitale dei Comuni

grandi e piccoli”.

La classifica del City Vision Score 2024 attraverso la misurazione del livello di smartness dei Comuni Italiani aggrega e sintetizza 30 indicatori elementari in riferimento a sei dimensioni del concetto di smart city, misurando l’economia, la mobilità, l’ambiente, l’abitabilità, le persone ed infine la governance dei territori sotto la lente smart. Dai risultati della classifica, sono molti i comuni veneti in vetta, a dimostrazione dell’impegno della Regione nella valorizzazione del tessuto urbano e del loro sviluppo, con uno sguardo rivolto al futuro delle città intelligenti: considerando i primi 50 posti infatti, oltre ai comuni virtuosi nei primi 10 si aggiungono

Zenson di Piave (TV, 18° posizione), Treviso (21°), Codognè (TV, 28°), Vicenza (30°), Silea (TV, 36°) e infine Padova (38°).

“Un risultato che premia il lavoro svolto in questi anni su più fronti, compreso l’elevato grado di digitalizzazione dei nostri under-14, reso possibile dall’essere stato uno dei pochi comuni in Italia ad aver portato la fibra in tutte le scuole durante la

pandemia”, afferma il vicesindaco di Treviso Alessandro Manera, che sottolinea come le buone pratiche messe a terra in questi anni nel capoluogo “possono essere aumentate e migliorate se, invece che ragionare solo in termini di singola città, si inizia a lavorare di concerto con un’area più vasta e diffusa che, nel caso di Treviso, comprende i ventuno comuni della Grande Treviso”. (s.b. e s.s.)

“Semplicemente desiderare”, quinta edizione del premio di narrativa de “Il Circolo Veneto”

C’è tempo fino al 9 febbraio prossimo per partecipare alla quinta edizione del Premio di Narrativa Racconto Breve 2025, organizzato da “Il Circolo Veneto”, il cui tema sarà “Semplicemente Desiderare” nella sua più libera interpretazione.

“L’etimologia di desiderare è “de-sidera”, lontano dalle stelle - spiega il presidente Cesare Campa. - Desiderio, la materia più oscura dell’umano, sfuggente, non catalogabile, colorato di mille mutevoli tonalità. Pensare al “desiderio” come parola, e dunque esperienza, per aprire un varco ai nostri pensieri sul futuro. Ma anche, forse, una delle pietre su cui poggiare per costruire il proprio futuro ”

Anche questa edizione del concorso sarà suddiviso in due sezioni: una aperta agli over 25, l’altra, invece, sarà dedicata ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni. L’iscrizione, per quest’ultimi è gratuita. Come per l’edizione precedente, sarà edita un’antologia che conterrà i 15 racconti più meritevoli di ambedue le categorie, selezionati dal gruppo di lettura. Figureranno nel volume anche i nomi dei docenti, degli istituti scolastici e tutti coloro che hanno partecipato. I vincitori verranno premiati a Mestre, nel maggio 2025. Bando e regolamento sul sito www.ilcircoloveneto.eu.

Margherita Cera

Turismo e agricoltura. Intervista a Federico Caner

“Avanti con il piano strategico del turismo”

Federico Caner, assessore regionale al turismo e all’agricoltura in Veneto, fa il punto anzitutto sul piano strategico regionale per il turismo 2025-2027 e sul workshop internazionale Buy Veneto.

Cosa ci dobbiamo attendere?

Ricordiamo che la nostra è la prima regione d’Italia per quanto riguarda i flussi turistici ma anche per i prodotti turistici che ha oltre alle destinazioni perché in Veneto abbiamo tutto: mare, montagna, colline, lago di Garda, città d’arte. Abbiamo toccato i 72 milioni di presenze e 18 miliardi di fatturato. Abbiamo appena chiuso il Buy Veneto, destinato ai buyer internazionali, che è andato molto bene. Per gestire tutte queste presenze ci siamo dotati di un piano strategico sul turismo. In realtà è il terzo piano strategico ed è veramente innovativo. Nasce dal basso, perché concordato con le categorie e gli operatori economici. Mette al centro, l’uomo, il turista e anche il cittadino. Perché ricordiamo che quando parliamo di turismo non parliamo solo di ricettività partiamo di enogastronomia, arte, mobilità e perfino di sanità. Pensiamo ai turisti che cercano servizi di cura nella nostra regione. Negli anni i fondi per la promozione turistica della regione Veneto sono sostanzialmente scomparsi, eppure le cose vanno bene. Come mai?

Stiamo utilizzando molto i fondi europei, non abbiamo più fondi diretti regionali per fare la promozione e la comunicazione, che comunque dobbiamo tornare ad avere perché è fondamentale. Abbiamo però imparato a utilizzare molto i fondi europei grazie ai quali finanziamo i cosiddetti club di prodotto, cioè aziende che si mettono insieme, creano un prodotto nuovo e partecipano a questi bandi europei gestiti dalla regione Veneto. Possono ricevere a fondo perduto anche il 70%. Quindi io lancio anche una provoca-

zione ai giovani, se avete idee innovative nell’ambito turistico mettetevi assieme e chiedete questi finanziamenti perché c’è la possibilità di avere di avere un aiuto importante.

Passando all’agricoltura e al tema del cambiamento climatico: cosa state facendo per questo settore?

L’agricoltura è fondamentale, è un altro dei pilastri della Regione Veneto con 8 miliardi di Pil, legato alle produzioni tipiche venete che diventano un volano anche per il turismo. Ricordiamoci che questa è una regione che ha 403 prodotti agricoli tradizionali riconosciuti dal Ministero oltre 90 prodotti certificati tra Dop, Igp e Doc. Il tema è che oggi non è facile fare agricoltura: il cambiamento climatico ci sta mettendo in difficoltà ma grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica stiamo spingendo molto per dare la possibilità di poter fare agricoltura ad esempio attraverso la gestione della risorsa acqua, dai momenti in cui ne abbiamo toppa a quelli in cui scarseggia. Altro aspetto è quello delle fitopatie sul territorio, sul quale stiamo lavorando intensamente.

(a cura di Nicola Stievano)

Cristiano

Numerose le deleghe

“Fondi straordinari per gli alloggi Ater”

Sono numerose le deleghe assegnate all’assessore regionale Cristiano Corazzari: territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca ma anche veneti nel mondo, parchi, edilizia residenziale pubblica.

Assessore, in Veneto ci sono 41 mila alloggi pubblici ma quasi 6 mila sono sfitti per mancanza di manutenzione e ci sono novemila famiglie in attesa di assegnazione. Costa state facendo per questa emergenza?

E’ un’esigenza sempre più sentita. C’è una tensione abitativa sempre più forte e anche categorie che prima non avevano bisogno dell’edilizia residenziale pubblica oggi ne fanno richiesta. Per prima cosa abbiamo dato sostegno con dei fondi straordinari per oltre 130 milioni di euro per ristrutturare gli appartamenti da mettere a disposizione delle famiglie. Anche con il prossimo bilancio sosterremo gli Ater con delle misure specifiche. Certo è che poi come regione abbiamo voluto dare la precedenza ai residenti di lungo corso in Veneto per riuscire a individuare famiglie che poi nella nostra regione volessero instaurare il proprio progetto di vita. Purtroppo la Corte Costituzionale come sapete ha bocciato il requisito dei dieci anni di residenza nella nostra regione per l’assegnazione delle case popolari. Dal nostro punto di vista è un grave problema un grave danno per chi invece vive e storicamente in Veneto. Cosa vi aspettate dall’autonomia anche in termini di fondi di capacità di spesa a proposito delle diverse deleghe che state trattando con il governo centrale?

La Costituzione prevede l’autonomia differenziata che è una reale assunzione di responsabilità: ogni regione potrà migliorare i servizi, impegnare meglio le tasse. Il percorso avviato con il referendum oggi è osteggiato da chi non vuole questo cambiamento. Noi abbiamo già avviato le trattative e puntiamo

a portare a casa delle funzioni e delle materie che siano di reale utilità per migliorare i servizi ai cittadini e utilizzare le risorse sul territorio per la società. Assessore lei ha anche la delega dei veneti del mondo, che non sono pochi, cosa ne pensano della loro regione d’origine?

I veneti hanno un forte attaccamento con la loro comunità di origine. Abbiamo un Veneto fuori dal Veneto nel mondo più di sei milioni di cittadini di origine veneta che sono in tutti i continenti, a partire dal Brasile e dall’America del Sud, che conservano le loro tradizioni e le loro radici, anche il dialetto, la vera lingua veneta che alle volte è andata perduta nella nostra regione, viene ancora parlato in questa comunità. Io penso che per noi siano degli ambasciatori straordinari e che rappresentino i valori sani della nostra comunità, quelli del lavoro quelli della solidarietà. Non è caso che abbiano tutti o quasi tutti fatto fortuna.

Che dire dello sport di casa nostra? Quest’anno il Veneto è regione europea dello sport e abbiamo fatto un grande investimento nell’impiantistica sportiva.

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L’approfondimento.

Messa alla prova: come funziona l’alternativa alla condanna penale

L’istituto della messa alla prova non va confuso con l’affidamento in prova ai servizi sociali che riguarda il condannato con sentenza definitiva a pena eventualmente anche residua (avendone scontata parte in carcere o agli arresti domiciliari) non superiore a quattro anni, che può essere concesso dal Tribunale di Sorveglianza.

La messa alla prova invece si ferma “sulle soglie” del processo, viene chiesta al Giudice dell’udienza preliminare o nei reati a citazione diretta alla prima udienza e, non richiede l’ammissione di responsabilità: in caso positivo comporta l’estinzione del processo penale. Consiglio spesso di ricorrere a tale alternativa, quanto meno per evitare l’alea del processo; essa è stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge 67/2014 inserendo nel codice penale gli articoli 168 bis, ter e quater e nel codice di procedura penale gli art.464 bis e 657 bis. Successivamente con decreto legislativo n.150/2022 si sono ampliati i casi di possibile messa

alla prova, che, peraltro, può essere concessa una sola volta.

Possono usufruirne anche i recidivi (cioè coloro che hanno avuto altre condanne penali) sono esclusi solo coloro che sono stati dichiarati delinquenti o contravventori abituali o professionali o delinquenti per tendenza; è prevista per tutti i reati con pena detentiva massima di quattro anni e per altri specifici reati (chi volesse leggere il lungo elenco completo, veda tramite Google l’articolo 550 secondo comma codice procedura penale) con pena detentiva massima non superiore a sei anni. Non è condizione indispensabile per la messa alla prova l’intervenuto risarcimento del danno perché l’art.168 bis prevede tale risarcimento “ove possibile”.

L’imputato formula la richiesta prima all’U.E.P.E.(Ufficio esecuzione esterna penale ) poi al Giudice. L’U.E.P.E. elabora un programma di lavoro di pubblica utilità che deve avere durata minima di dieci giorni, anche non continuativi e non può superare le otto ore giornaliere. Le mansioni cui gli impu-

tati possono essere adibiti sono definite dall’art. 2 del D.M. 88/2015:

1. sociali e sociosanitarie (assistenza: tossicodipendenti, anziani, alcolisti diversamente abili, stranieri, malati, minori);

2. protezione civile (soccorso alle popolazioni anche in caso di calamità);

3. patrimonio ambientale (prevenzioni incendi, salvaguardia patrimonio boschivo e forestale, protezione flora e fauna);

4. patrimonio culturale e archivistico (custodia biblioteche e musei);

5. immobili e servizi pubblici(manutenzione);

6. specifiche competenze e professionalità dell’imputato.

Il Giudice esamina il programma, può apportarvi modifiche e, se lo approva, sospende la prescrizione, ne ordina l’esecuzione e fissa una successiva udienza per esaminare la relazione dell’U.EP.E. sull’effettuazione del programma: se l’esito è positivo, pronuncia sentenza d’estinzione del reato e l’imputato resta incensurato.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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L’Istituto Nobile di Fagagna (UD) è dotata di CONVITTI convenzionati per accogliere studenti che provengono da altre regioni e paesi permettendo, tra le altre cose, di partecipare anche al percorso di DOPPIO DIPLOMA che garantirà alla fine del quinquennio il rilascio di un diploma di High School Americano in concomitanza con il diploma Italiano.

Il supporto alle famiglie degli studenti è costante per tutti il percorso e si avvale tra le altre cose di numerose partnership anche con istituti bancari per supportare economicamente il percorso di studi e di addestramento con varie forme di finanziamento. Per conoscere meglio l’Istituto Nobile Aviation College potete partecipare ad uno dei prossimi OPENDAY o contattare la sede più vicina per richiedere una visita personalizzata.

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Le auto più vendute in Veneto nel 2024: diesel e modelli pratici dominano il mercato

Golf e Panda in cima alla classifica, mentre il mercato dell’usato cresce dell’11,8%. Bassa ancora la domanda di auto elettriche.

Nel 2024 le auto più vendute in Veneto seguono tendenze simili a quelle nazionali, con una forte preferenza per modelli pratici e accessibili.

In Veneto, il 50,5% delle richieste riguarda auto diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle ibride (10,4%). Le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali. Ecco un riepilogo delle auto più richieste nella nostra regione:

Nuove auto più vendute in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Questa vettura si è confermata la più richiesta in Veneto, evidenziando la sua popolarità tra i consumatori.

2. Fiat Panda - Anche se non è al primo posto, mantiene una po-

sizione forte nelle vendite.

3. Dacia Sandero - Un altro modello molto apprezzato, noto per il suo buon rapporto qualità-prezzo.

4. Jeep Avenger - Ha guadagnato terreno come SUV compatto molto richiesto.

5. Toyota Yaris Cross - Questo modello ibrido ha visto un aumento di richieste, riflettendo l’interesse per veicoli ecologici.

6. Fiat 500 - Iconica e richiesta tra i giovani acquirenti.

7. Renault Clio - Continuamente presente nelle preferenze degli automobilisti.

8. Peugeot 208 - Un altro modello che si distingue nel segmento delle city car.

9. Ford Puma - SUV che ha trovato una buona accoglienza nel mercato.

10. Toyota Yaris - Riconosciuta per la sua efficienza e affidabilità. Crescita del mercato usato

Il mercato delle auto usate ha registrato una crescita significativa nel primo semestre del 2024, con un aumento dell’11,8% nei passaggi di proprietà.

Nel 2024 infatti il mercato delle auto usate in Veneto ha mostrato una crescita significativa, con un aumento del +11,8% nei passaggi di proprietà rispetto all’anno precedente. Il 50,5% delle richieste riguarda vetture usate diesel, seguite dalle benzina (34,3%) e dalle

ibride (10,4%), mentre le auto elettriche rappresentano solo l’1,4% delle richieste totali del mercato dell’usato. I prezzi medi delle auto usate vendute in Veneto nel primo semestre 2024 sono stati di circa 24.470 euro, con un leggero calo rispetto al 2023 (-1,7%). Auto usate più comprate in Veneto nel 2024

1. Volkswagen Golf - Rimane la più richiesta nel mercato dell’usato.

2. Fiat 500 - Molto popolare tra gli acquirenti, rappresenta il 3,7% dei veicoli controllati.

3. Mercedes-Benz Classe A - Un’altra scelta di alta gamma tra le auto usate.

4. Alfa Romeo Giulietta - Continua a essere una preferenza tra i veneti.

5. Alfa Romeo Stelvio - Apprezzata per il suo design e prestazioni.

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Novità nel mercato 1. Il ritorno di SWM grazie all’accordo esclusivo con Campello SpA

SWM debutta sul mercato italiano con i nuovi SUV, tra tradizione ed innovazione

SWM, rinomata casa motociclistica, è stata fondata nei primi anni ’70 a Palazzolo Milanese da due valorosi piloti uniti dalla passione per il fuoristrada. Inizialmente il nome SWM derivava dai cognomi Sironi e Vergani, con sede a Vimercate di Milano (SVVM). Successivamente, il marchio si affermò come Speedy Working Motors (SWM), conferendogli un respiro più internazionale.

Fin dal suo esordio, SWM ha conquistato rapidamente il favore di appassionati e professionisti, raggiungendo l’apice del successo nel 1979, quando vinse il titolo di miglior moto dell’anno. A coronare ulteriormente i suoi traguardi, nel 1981 SWM si aggiudicò la vittoria nel Campionato del Mondo, divenendo la prima casa motociclistica italiana a realizzare un’impresa del genere.

Nel 2014, SWM è entrata a far parte di Shineray Group, un gigante industriale con una rete completa di ricerca, sviluppo, produzione, vendita

e assistenza per diverse tipologie di veicoli, comprese moto, SUV, MPV, minibus, mini-camion ed EV, con stabilimenti situati in Cina, Vietnam e Italia.

Alla fine del 2023, Shineray Group ha stipulato un accordo esclusivo con Campello Motors per l’importazione e la distribuzione in Italia dei veicoli commerciali elettrici X30L. Questo sodalizio si è recentemente ampliato includendo anche i SUV SWM, che Campello SpA, rappresentante del marchio per il mercato italiano, ha lanciato a partire da settembre 2024. Il debutto della gamma in Italia prevede l’introduzione dei modelli a propulsione termica G01, G03F e G05, capaci di soddisfare le variegate esigenze di mobilità dei clienti.

Il modello di punta, il SUV G01, posizionato nel segmento D, si distingue per le sue dimensioni generose (4610 x 1855 x 1725 mm) e un design che coniuga robustezza ed eleganza. Questo veicolo, dotato di un mo-

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tore a benzina, è disponibile sia con cambio manuale che automatico. La G01 è proposto al pubblico al prezzo di € 23.990,00, chiavi in mano e nelle colorazioni bianco, nero, antracite, blu e rosso. Offre un allestimento di serie di alta gamma, che include sedili in pelle, tettuccio panoramico e cerchi in lega da 18 pollici. Il sistema di infotainment, dotato di uno schermo tattile da 10 pollici, garantisce una connettività interattiva grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto. La G01 è disponibile anche in una versione sportiva, G01F, un D-SUV con dimensioni di 4670 x 1855 x 1740 mm (LxWxH), offerto esclusivamente con cambio automatico e motore a benzina. Contraddistinto da linee esterne più decise, questo modello esprime uno stile sportivo e dinamico, particolarmente evidente nel design posteriore arricchito dalla doppia uscita degli scarichi. G01F è ora accessibile a partire da € 26.990,00 chiavi in mano.

Grazie al mandato esclusivo di Campello SpA, la gamma dei SUV SWM ha esordito ufficialmente sul mercato italiano il 2 ottobre scorso. Tutti i veicoli sono coperti da una garanzia di cinque anni o 100.000 km, e sono ora disponibili presso le concessionarie autorizzate.

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Nuova Lancia Ypsilon: tradizione italiana e innovazione sostenibile per una city car iconica

Lancia celebra 117 anni con la Nuova Ypsilon: design classico, tecnologia avanzata e versioni elettrica e mild hybrid per un futuro sostenibile e innovativo.

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Lancia, sinonimo di eleganza e innovazione italiana, è un marchio iconico con oltre 117 anni di storia, amato dagli appassionati per modelli leggendari come la Flaminia, la Delta e la Stratos. Oggi, il brand guarda con ambizione al futuro, fondendo tradizione e modernità e abbracciando valori di sostenibilità e responsabilità sociale. La Nuova Ypsilon incarna perfettamente questa visione, combinando elementi stilistici classici, come la calandra “a calice”, con tec-

stabilità e dinamismo, con una carreggiata allargata per migliorare la manovrabilità e rendere l’auto perfetta sia in città sia su strade più complesse. Il team di progettazione ha messo a punto un sistema tecnologico best-in-class, pensato per facilitare l’esperienza dell’utente. L’interfaccia S.A.L.A. (Sound Air Light Augmentation) consente di controllare facilmente le funzioni di audio, climatizzazione e illuminazione, adattando l’ambiente interno alle esigenze del conducente e dei passeggeri con un semplice tocco.

nologie avanzate. Dettagli di design come i fari posteriori a LED, ispirati alla Stratos, e la scritta Lancia incisa con caratteri storici omaggiano il passato ma rivisitati con un tocco contemporaneo. Gli interni, dal design sofisticato, offrono una sensazione di comfort che richiama l’ambiente di casa, grazie a materiali sostenibili e a una cura nei dettagli tipica di Lancia. La Nuova Ypsilon si distingue anche per il piacere di guida: la piattaforma CMP multi-energia su cui è costruita garantisce

La gamma della Ypsilon include una versione full electric, la prima 100% elettrica del marchio, con un motore da 156 CV, una batteria da 51 kWh e un’autonomia fino a 403 km in ciclo combinato WLTP, che supera i 500 km in città. È possibile ricaricarla rapidamente in soli 24 minuti (dal 20% all’80%), rendendola ideale per l’uso quotidiano. La versione mild hybrid, pensata per chi cerca efficienza e riduzione delle emissioni, dispone di un motore 1.2L 100 CV con tecnologia 48V, capace di una velocità massima di 190 km/h e consumi ridotti (103104 g/km CO₂), offrendo inoltre una modalità di guida elettrica per il 25% del tempo. Con cambio automatico e sistemi come e-Parking ed e-Start, questa versione unisce praticità e prestazioni.

La Nuova Ypsilon è disponibile a partire da 24.900€ per la versione ibrida, che scendono a 20.900€ con incentivi per la rottamazione, mentre la versione elettrica parte da 22.900€ con rottamazione inclusa. Lancia segna così l’inizio di una nuova era, restando fedele alla sua tradizione ma proiettandosi verso un futuro sostenibile e innovativo.

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“Movember” lo IOV si tinge di blu per la prevenzione dei tumori maschili

Novembre è il mese di “Movember”, la campagna internazionale che invita gli uomini a sensibilizzarsi sulla prevenzione del tumore alla prostata e delle altre neoplasie urogenitali maschili. Per questo, l’Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) sostituisce il rosa con il blu, promuovendo una maggiore consapevolezza su queste patologie.

Il termine “Movember” nasce dall’unione di “Moustache”, cioè “baffi” in inglese, e “November”, ovvero il mese dedicato a questa iniziativa mondiale.

Ogni anno, “la campagna dei baffi” richiama l’attenzione dei maschi su un tema cruciale: la diagnosi precoce del tumore alla prostata, che rappresenta il 19,8% di tutti i tumori maschili in Italia, con 41.100 nuovi casi stimati nel 2023, di cui oltre 3.000 solo in Veneto. Sebbene meno frequenti, il cancro ai testicoli e al pene completano il quadro delle neoplasie maschili. La prevenzione e la ricerca hanno permesso di migliorare notevolmente le prospettive di vita: oltre il 92% dei pazienti con tumore prostatico vive ancora a 5 e 10 anni dalla diagnosi.

Lo IOV-IRCCS, che sostiene questa campagna dal 2014, invita gli uo-

mini a far crescere i baffi per tutto il mese, come gesto simbolico a supporto della ricerca e delle cure per le neoplasie maschili. “Come per l’ottobre rosa – sottolinea la dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV-IRCCS – anche novembre dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata è un’iniziativa efficace se si rinnova ogni anno e coinvolge numerosi enti, associazioni e istituzioni. Più preveniamo, migliori sono i risultati terapeutici e più efficiente diventa il Sistema sanitario. Grazie alla ricerca scientifica, ora possiamo intervenire con tecniche robotiche mini-invasive, permettendo ai pazienti un rapido ritorno alla vita normale. Prevenire, però, deve essere un impegno condiviso da tutti. Medici e pazienti devono collaborare in questa missione, perché non c’è via più sicura della prevenzione”.

Anche il mondo dello sport è in prima linea. Durante Movember, le squadre Patavium Rugby e Petrarca Rugby di Padova si uniscono alla campagna attraverso un video promozionale, dimostrando sostegno alla cura e alla ricerca sui tumori maschili. Così, novembre si colora di blu e mette i baffi per ricordare a tutti gli uomini l’importanza della prevenzione.

In aumento i casi di intossicazione alimentare: interventi provvidenziali dei micologi ULSS 3 Serenissima

Alla luce del recente aumento di intossicazioni alimentari in Italia, si rendono sempre più importanti la tempestività e la competenza negli interventi sanitari di emergenza. Di recente una donna è morta per intossicazione da botulino dopo avere mangiato una zuppa “pronta”, ma sono moltissimi ed in continuo aumento i casi di intossicazioni in ristoranti oppure in casa. Continuano inoltre le intossicazioni micologiche, spesso legate all’inesperienza di chi ama raccogliere funghi. L’ULSS 3 Serenissima ha riportato tre interventi provvidenziali svolti nell’ultimo anno dai propri micologi, grazie ai quali una donna, un bambino e un’intera famiglia sono stati salvati da gravi avvelenamenti causati da funghi tossici.

I tre episodi hanno coinvolto una signora, avvelenata dall’Omphalotus olearius; un bambino di appena un anno e mezzo che aveva ingerito un Inosperma adaequatum; e una famiglia intossicata dal Tricholoma pardinum. Tutti sono stati curati tempestivamente grazie all’intervento degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, che hanno evitato conseguenze gravi.

L’Ispettorato micologico non si è occupato solo di emergenze: ha esaminato oltre una tonnellata di funghi destinati ai mercati ortofrutticoli veneziani, verificandone la sicurezza per il consumo. Durante i controlli, un commerciante è stato multato per l’uso scorretto di un nome scientifico. Inoltre, il servizio ha rilasciato nove certificati di idoneità per la vendita di funghi e autorizzato trenta cittadini che avevano raccolto correttamente esemplari selvatici.

Questo lavoro di prevenzione è essenziale per evitare rischi legati al consumo di funghi raccolti in natura, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza tra i cittadini.

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La valutazione. L’assessore regionale Lanzarin: “E’ la conferma della qualità diffusa raggiunta”

Sanità veneta promossa da Agenas: qualità diffusa su tutto il territorio regionale

La sanità veneta riceve riconoscimenti significativi dal rapporto Agenas, che analizza la qualità di 1.363 strutture sanitarie italiane. Secondo l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, questi risultati dimostrano l’impegno della regione nel garantire servizi sanitari di eccellenza, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di personale medico e infermieristico: “Questa valutazione positiva è come carburante per tutto il sistema, una conferma della qualità diffusa raggiunta, con numerosi esempi di eccellenza. Ringrazio tutti i lavoratori del nostro sistema sanitario”. Il Veneto si è distinto in quattro parametri chiave definiti da Agenas, con due prime posizioni, un secondo posto e altre valutazioni elevate, a conferma delle capacità delle sue strutture principali come le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “La qualità del nostro sistema non si ferma ai grandi ospedali – sottolinea Lanzarin – ma si estende anche ad altre strutture. Ad esempio, l’ospedale di Conegliano è tra i pochi in Italia ad aver velocizzato l’accesso all’angioplastica coronarica, mentre Portogruaro, San Donà e Feltre sono tra le strutture che superano il 75% di interventi per frattura del collo del femore operati entro 48 ore”.

Il report Agenas rivela che nel 2023 si sono registrati quasi 8 milioni di ricoveri in Italia, tornando ai livelli pre-pandemia. In Veneto, ospedali come Mirano, Padova e Vicenza hanno migliorato l’accesso all’angioplastica per pazienti infartuati, con interventi garantiti entro 90 minuti. Inoltre, Treviso e Mestre si distinguono per i tempi di intervento nei bypass aorto-coronarici, mentre per la complessa chirurgia sui tumori del pancreas, Verona Borgo Roma, la Clinica Pederzoli e l’Azienda Ospedaliera di Padova si confermano tra i centri di riferimento nazionali.

Il Veneto si classifica anche tra le prime dieci regioni italiane per gli interventi tempestivi su fratture del femore negli over 65, settore dove si osserva un miglioramento in tutto il Paese, con 14 ospedali italiani che superano la soglia del 75% di pazienti operati entro 48

ore, tra cui Portogruaro, San Donà di Piave e Feltre. Infine, l’Azienda Ospedaliera di Padova emerge per l’aderenza agli standard di qualità, posizionandosi tra le sette strutture che hanno raggiunto una valutazione alta o molto alta.

Al via la campagna di prevenzione contro le bronchioliti nei bambini: un anticorpo monoclonale riduce dell’80% il rischio di ricovero nei neonati

Le Ulss del Veneto hanno avviato, in linea con le direttive regionali, la campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), principale responsabile delle bronchioliti nei neonati. La profilassi prevede una singola dose dell’anticorpo monoclonale nirsevimab, che riduce dell’80% il rischio di ricovero nei più piccoli. La campagna coprirà tutti i bambini nati tra gennaio 2024 e marzo 2025.

Il periodo di maggiore diffusione del virus va da ottobre a marzo, e la somministrazione del farmaco inizierà a novembre nei punti nascita aziendali, avvenendo prima delle dimissioni ospedaliere. Inoltre, l’immunizzazione coinvolgerà anche i Pediatri di Libera Scelta.

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, responsabile del coordinamento della campagna, ha iniziato a distribuire il farmaco, che neutralizza specificamente il VRS, proteggendo così i neonati da complicazioni respiratorie.

L’iniziativa è frutto di una stretta collaborazione tra i pediatri di famiglia e la Pediatria ospedaliera, impegnati nella somministrazione del farmaco. Il VRS è infatti la causa principale di gravi infezioni respiratorie nei primi anni di vita, con complicazioni più frequenti nei neonati. Negli ultimi anni si è registrato un aumento di infezioni severe da VRS che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, rendendo urgente una campagna di prevenzione su vasta scala.

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ARIETE (Voto: 7)

Novembre porta nuove sfide, ma saprete affrontarle con grinta. In amore, attenzione ai malintesi; cercate dialogo aperto per evitare attriti. Siate pazienti e flessibili.

TORO (Voto: 8)

Il mese è positivo, con soddisfazioni in arrivo. Sul lavoro, sfruttate l’occasione per mettere in mostra le vostre capacità. Le relazioni affettive sono stabili e serene.

GEMELLI (Voto: 7)

Con novembre arrivano cambiamenti stimolanti. La curiosità è al massimo, ma occhio a non esagerare. In amore, puntate sulla sincerità e sulla comprensione reciproca.

CANCRO (Voto: 6)

Un mese impegnativo, ma che offre opportunità di crescita interiore. Sul lavoro potrebbe esserci tensione; in amore, cercate di mantenere la calma e comunicare di più.

LEONE (Voto: 9)

L’autunno vi porta ad essere più casalinghi, a cercare la tranquillità delle mura domestiche e un po’ di silenzio. Non sarete soli: le persone che vi amano sanno starvi accanto sempre.

VERGINE (Voto: 7)

Novembre vi vede brillare, soprattutto nelle relazioni. In ambito professionale sarete apprezzati e riconosciuti. Godetevi il periodo, ma restate con i piedi per terra.

Novembre

Il penultimo mese dell’anno porta nuove sfide ma anche passione in amore e cambiamenti stimolanti

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Regioni raggiunte

Settimanali locali

BILANCIA (Voto: 8)

Mese equilibrato, ricco di occasioni. In ambito affettivo ci sono sviluppi positivi. Al lavoro, sappiate delegare per alleggerirvi. Novembre sarà gratificante.

SCORPIONE (Voto: 9)

Siete al massimo delle energie. Novembre vi porta successo e passione in amore. Ottimo anche il settore finanziario: è il momento di rischiare con prudenza.

SAGGITARIO (Voto: 8)

Il vostro spirito avventuroso è al top. Avrete buone opportunità lavorative, mentre in amore l’armonia regna sovrana. Lasciatevi ispirare da questo periodo positivo.

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Siti d’informazione

CAPRICORRNO (Voto: 7)

Novembre richiede dedizione al lavoro e alle finanze. Saranno importanti la costanza e l’attenzione ai dettagli. In amore, potreste dover chiarire alcune questioni.

ACQUARIO (Voto: 8)

Il mese è favorevole per realizzare progetti e collaborazioni. Le relazioni sono serene, ma cercate di non trascurare chi vi sta vicino. Crescita e armonia vi accompagnano.

PESCI (Voto: 7)

Un mese di riflessione, ideale per valutare nuovi obiettivi. L’amore richiede pazienza e tatto. Attenzione ai segnali intorno a voi e prendetevi il tempo necessario per voi stessi.

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BUONGIORNO VENETO!

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