Ecobonus p.31
DICEMBRE 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.175
Regione p.20
Salute p.37
Turismo p.44
on-line: Pronti a voltare pagina nell’anno che verrà
della Bassapadovana
La pandemia e la necessità di proteggerci ci ha imposto una rivoluzione nelle abitudini, dal mondo del lavoro a quello della famiglia e della socialità. In questi mesi siamo stati costretti a molte rinunce e a nuovi sacrifici, abbiamo dovuto guardare all’essenziale e saper fare delle scelte, per quanto ci sembrassero inaccettabili. Non dimentichiamo, però, particolari categorie di lavoratori. Da una parte ci sono operatori sanitari che lavorano in condizioni di perenne emergenza tra notevoli difficoltà, dall’altra imprenditori le cui attività sono state di nuovo chiuse o fortemente ridotte. Titolari di locali, bar, ristoranti, alberghi, gestori di palestre e piscine, solo per citarne alcuni, insieme a dipendenti costretti alla cassa integrazione che vedono a rischio il proprio futuro. E’ a tutti loro che rivolgiamo, in questo ultimo scorcio dell’anno dedicato a festività necessariaservizio pag 13 mente più sobrie, un sincero augurio con laasperanza che il 2021 permetta di voltare pagina e di affrontare una nuova fase, non per questo meno impegnativa. Nel frattempo a chi sta pagando il conto più alto dell’emergenza e delle restrizioni dovrebbero essere riservate le giuste attenzioni e i dovuti ristori da parte di chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non solo a parole o a colpi di decreti, quindi, ma anche nei fatti, nella concretezza in cui vive chi, nonostante le limitazioni, si trova a dover garantire il pagamento di stipendi, affitti, spese, tasse e oneri vari. Imprenditori e lavoratori che vanno aiutati nel concreto e nell’immediato, attraverso provvedimenti efficaci che non siano vanificati dall’eccessiva burocrazia o da formule astruse che vanifichino la necessità di sostenere interi settori della nostra economia. Di sicuro la ripresa non sarà semplice né immediata ma, come abbiamo potuto sperimentare anche la scorsa estate, possiamo contare sulla capacità di reazione delle nostre realtà produttive e commerciali, delle nostre imprese e attività, pronte a scattare e a reagire anche alla crisi più dura.
Este verso le elezioni Mandoliti primo candidato
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MONSELICE, IL BILANCIO
Bedin: “mesi difficili, ogni giorno in azione”
Partito Democratico e Italia Viva rompono gli indugi e aprono la campagna elettorale per le comunali della primavera 2021
MONSELICE, L’ACCORDO
Patto tra Comune e Prefettura per la sicurezza urbana MONSELCE, AMBIENTE
Querce secolari tutelate e studiate per 400 anni ESTE, IL PROGETTO
Pista di atletica, caccia ai fondi per il restauro ESTE, VERSO LE ELEZIONI
Govani volontari a Este per una città più pulita
Pronti a voltare pagina nell’anno che verrà
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i ricorderemo a lungo questo 2020 che ci apprestiamo ad archiviare dopo mesi sulle montagne russe, vissuti in continua fibrillazione nella speranza Tutti i giorni dalle 16.30 di poter scorgere un segnale di miglioramento, un punto di svolta, la luce in fondo al tunnel. L’anno del Covid passerà alla storia anche per aver scardinato la nostra routine e messo in discussione molto di ciò Usa la mascherina rispettando la distanza che davamo per scontato. di sicurezza È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: segue recapitato a 316.016 famiglie del Veneto.
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La nostra proposta per sostenere le attività cittadine
La pandemia e la necessità di proteggerci ci ha imposto una rivoluzione nelle abitudini, dal mondo del lavoro a quello della famiglia e della socialità. In questi mesi siamo stati costretti a molte rinunce e a nuovi sacrifici, abbiamo dovuto guardare all’essenziale e saper fare delle scelte, per quanto ci sembrassero inaccettabili. Non dimentichiamo, però, particolari categorie di lavoratori. Da una parte ci sono operatori sanitari che lavorano in condizioni di perenne emergenza tra notevoli difficoltà, dall’altra imprenditori le cui attività sono state di nuovo chiuse o fortemente ridotte. Titolari di locali, bar, ristoranti, alberghi, gestori di palestre e piscine, solo per citarne alcuni, insieme a dipendenti costretti alla cassa integrazione che vedono a rischio il proprio futuro. E’ a tutti loro che rivolgiamo, in questo ultimo scorcio dell’anno dedicato a festività necessariamente più sobrie, un sincero augurio con la speranza che il 2021 permetta di voltare pagina e di affrontare una nuova fase, non per questo meno impegnativa. Nel frattempo a chi sta pagando il conto più alto dell’emergenza e delle restrizioni dovrebbero essere riservate le giuste attenzioni e i dovuti ristori da parte di chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non solo a parole o a colpi di decreti, quindi, ma anche nei fatti, nella concretezza in cui vive chi, nonostante le limitazioni, si trova a dover garantire il pagamento di stipendi, affitti, spese, tasse e oneri vari. Imprenditori e lavoratori che vanno aiutati nel concreto e nell’immediato, attraverso provvedimenti efficaci che non siano vanificati dall’eccessiva burocrazia o da formule astruse che vanifichino la necessità di sostenere interi settori della nostra economia. Di sicuro la ripresa non sarà semplice né immediata ma, come abbiamo potuto sperimentare anche la scorsa estate, possiamo contare sulla capacità di reazione delle nostre realtà produttive e commerciali, delle nostre imprese e attività, pronte a scattare e a reagire anche alla crisi più dura.
e nostre città ci hanno abituati in questi anni ad un Natale ricco. Di gente, di intrattenimento, di socialità, di addobbi. Tutto normale per le città venete. Tutto normale per noi cittadini. Tutto normale, fino a questo 2020. Improvvisamente molte città si sono risvegliate dal torpore della pandemia e dall’assuefazione del “tanto” che hanno sempre avuto. E tutti ci siamo meravigliati delle tante luci e del calore che gli addobbi di Natale in città ci hanno regalato. Sì, perché in questo 2020 nessuno di noi pensava alle luminarie, all’Albero di Natale, alle nostre piazze illuminate a festa. E invece ecco che il Natale sta diventando un regalo per tutti noi, pur nella sua essenzialità. Lo riscontriamo dalle tantissime reazioni entusiaste nei nostri social e nel web, dagli sguardi rapiti ed emozionati dei cittadini, dall’orgoglio delle amministrazioni comunali. Un significato profondo questo, degno di riflessione. Tutti noi da settimane sosteniamo che questo sarà un Natale diverso. Noi ora pensiamo che questo sarà il vero Natale. Quello trascorso con gli affetti più cari ed intimi, con il calore delle luci, dell’Albero, del Presepe a compensare gli abbracci con pseudo sconosciuti. E RIFACIMENTO TETTI CIVILI Babbo Natale? Lui non mancherà, assolutamente non deve mancare. ED INDUSTRIALI Che arrivino dalla Lapponia per i più piccini o dalle attività dei nostri Comuni vestiti a festa, i regali saranno una presenza irrinunciabile nelle IMPERMEABILIZZAZIONI nostre case. Quest’anno i regali non saranno solo un segno di affetto nei confronti delle persone care, ma soprattutto un importante valore per il INSTALLAZIONE commercio e per le moltissime famiglie del settore, un segnale di rispetto per l’economia delle nostre città e per i nostri negozi di prossimità. NUOVA LATTONERIA Ci crediamo tantissimo tutti noi de La Piazza. E SMALTIMENTO Per questo abbiamo lanciato una campagna che ricordi ai cittadini ed ETERNIT ! ai veneti quanto sia importante acquistare nei propri luoghi. “A Natale DETRAZIONI FISCALI acquista locale” non è per noi solo uno slogan, ma è il nostro modo Scopri tutti i nostri servizi su: per festeggiare il Natale con i nostri affetti più cari: i nostri lettori ed iNicola Stievano >direttore@givemotions.it< nostri clienti. Nelle nostre pagine Facebook trovate le immagini della www.protettosas.com i ricorderemo a lungo questo 2020 che ci apprecampagna, invitiamo tutti voi a condividerle e a pubblicarle nei propri oppure segui la nostra pagina Facebook: stiamo ad archiviare dopo mesi sulle montagne profili. E’ il nostro modo per regalare concretezza, in questo momento PROtetto S.a.s. russe, di distrazione, preoccupazione e confusione. È il nostro pensiero divissuti in continua fibrillazione nella speranza poter scorgere un segnale di miglioramento, riconoscenza per il 26esimo Natale de La Piazza che, anche in di questa Viaun C. Battisti, 234/d · 35031 Abano Terme (PD) punto di svolta, la luce in fondo al tunnel. L’anno del occasione, vogliamo condividere con tutti voi! Buone Feste! Cell. 340 34 84 775 · prottetosas@yahoo.it Covid passerà alla storia anche per aver scardinato Valeria Marcato la nostra routine e messo in discussione molto di ciò che davamo per scontato. È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin segue
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Monselice
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Il bilancio di fine anno Il sindaco Giorgia Bedin tira le somme e guarda al prossimo futuro
“In questi mesi di emergenza abbiamo pensato ai più deboli” “P
untiamo a un futuro di luce ambiti del sociale, del commercio e e confidiamo di poter torsulla macchina amministrativa, lo nare a vivere la nostra normalità e stesso non si può dire per gli eventi a realizzare la nostra programma- tradizionali monselicensi. Ai piedi zione”: questo il desiderio del pri- della Rocca, infatti, 2 i grandi assenti: mo cittadino monselicense Giorgia il Palio, sostituito da altre iniziative a Bedin. Desiderio che arriva al tertema tra cui il Festival Federiciano, e mine di un anno in cui l’emergenza la Fiera dei Santi. A risollevare il mosanitaria da coronavirus ha messo a rale, però, ci ha pensato la 13esima dura prova tutti, compresa la città e tappa del Giro d’Italia che ha porla cittadinanza della Rocca. Un anno tato i ciclisti sulle strade della città di forti contrapposizioni che ha visto verso il traguardo di via Cristoforo l’ospedale Madre Teresa di Calcutta Colombo. “Non ci siamo fermati e in prima linea a fronteggiare l’epide- non ci fermeremo” ha affermato con mia ma anche il passaggio e la tappa convinzione Giorgia Bedin, rivoldel Giro d’Italia. “In questo 2020 ab- gendosi anche al prossimo futuro. biamo avuto una grande emergenza In queste ultime settimane, infatti, è e un grande evento” ha ricordato il stato approvato anche il programma sindaco della Rocca ripercorrendo triennale dei lavori pubblici, fino al i momenti salienti degli ultimi mesi 2023. Tra le voci del prospetto, per il “È stato un anno prossimo anno, sono duro in cui l’Amminipreviste opere di ma“Abbiamo strazione ha sempre nutenzione straordidovuto cercato di risolvere i naria che riguarderinunciare problemi, e non di ranno l’illuminazione crearli, e di andare ai grandi eventi pubblica ed efficienincontro ai bisogni tamento energetico, ma non al Giro della collettività”. la sistemazione del “Sebbene qualcosa campo della Fiera e d’Italia” non sia stato portato del Parco Buzzacaria termine a causa delle difficoltà cre- ni. Tra le nuove realizzazioni, con ate da questa situazione, il bilancio inizio lavori nel 2021, la tanto digenerale rimane soddisfacente” ha scussa pista ciclabile con parcheggio ribadito Bedin “ci siamo concentrati in via Sottomonte e la realizzaziosul fronte del sociale e del sostegno ne degli spogliatoi a servizio degli alle famiglie, senza dimenticare le impianti sportivi del Carmine. Un attività commerciali della nostra cit- occhio di riguardo anche per la sicutà, compreso il mercato. Sul fronte rezza, già tema dibattuto nel periodo dell’organico comunale abbiamo di post chiusura, con il progetto di assunto due nuove figure dirigen- un ampliamento del sistema di videziali, uno per l’ufficio tecnico e uno osorveglianza comunale e il restauro per l’ufficio dei servizi finanziari, della cinta muraria di via Tassello. muovendo un passo importante per “Non ci arrendiamo, sperando di veripristinare il personale”. Se, quindi, dere presto la luce in fondo al tunil lockdown e la crisi sanitaria non nel” ha concluso Bedin. Martina Toso hanno inciso negativamente negli
Il sindaco Giorgia Bedin con la squadra degli assessori
Quanto è costato il Giro d’Italia? “In tutto poco più di 141 mila euro”
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opo alcune settimane dal passaggio del Giro d’Italia a Monselice, arriva il resoconto delle spese sostenuto per ospitare la manifestazione. L’evento in rosa, che ha rappresentato per la città della Rocca un momento di forte emozione e partecipazione, ha portato con sé anche alcune polemiche circa i costi sostenuti dal comune e dai monselicensi di conseguenza. Del rendiconto si è discusso anche in sede di consiglio, momento in cui il primo cittadino Bedin ha condiviso le somme stanziate per il Giro d’Italia. A fronte di un costo complessivo di 141.493 euro per ospitare la tappa, la somma più rilevante è quella destinata a Rcs, organizzatore del giro, che per portare i ciclisti ai piedi della Rocca ha chiesto 117.120 euro. A cui segue, poi, anche un investimento di quasi 11 mila euro per l’allestimento generale. Altra voce riguarda la provvigione per la raccolta degli sponsor di 13.459 euro. Alla spesa totale, però, Palazzo Tortorini ha con-
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tribuito con 32.972 euro ricevendo un contributo di 5 mila dalla Provincia di Padova e di 15mila dall’Istituto di Commercio. Gli sponsor, inoltre, hanno avuto un peso specifico di 88.521 mila euro. “Ai monselicensi il giro è costato circa 2 euro ad abitante” spiega il primo cittadino “una cifra che reputo ragionevole considerata l’importanza della manifestazione. Siamo andati in onda in 190 paesi e non mancheranno di certo effetti sul turismo e l’economia locale”. A sollevare le polemiche erano stati in particolare i lavori di asfaltatura e sistemazione del verde pubblico, a ridosso del passaggio del Giro, e l’impegno economico derivante. “I costi di questi interventi non vanno aggiunti al conteggio spese per accogliere il Giro perché erano già previste e sono solo state anticipate” sottolinea Bedin “perché la nostra città potesse essere al massimo del suo splendore. Sono cose che rimarranno a Monselice e ai monselicensi”. (m.t.)
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Monselice
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Dai colori di un murales l’invito ad impegnarsi
Al mercoledì shopping no-stop
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Il desiderio dei giovani partecipanti al progetto Evisioni ha preso forma dalle mani dell’artista Tony Gallo
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n murales per ripartire nel segno di “Un giorno sarà migliore tu intanto fai!”. Motto questo da cui ha preso forma l’iniziativa con protagonisti i giovani partecipanti al progetto “Evisioni2020” e Tony Gallo. L’artista padovano è stato, infatti, la mano capace di tradurre il sogno degli “evisionari” in disegni e colori. A fare letteralmente da sfondo all’impresa la facciata ovest dello stabile di proprietà della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Monselice in via Teatro, vicino all’ex cinema Roma. Un’opera di rigenerazione urbana ideata e promossa dai partecipanti al progetto Evisioni, nell’ambito del Piano Giovani “Bassa Punto” della Regione Veneto, con la collaborazione dell’assessore alle politiche gio-
vanili Andrea Parolo e il coordinamento dell’associazione di Promozione Sociale Melià. L’ispirazione è nata nel gruppo di giovani durante un viaggio intrapreso in Sicilia, lo scorso settembre, per conoscere le buone pratiche di politiche giovanili. Esperienza da cui è scaturito il desiderio di restituire alla città di Monselice il valore di ciò che avevano visto, appreso e toccato con mano. Per farlo hanno cercato uno spazio concreto di azione e invitato Tony Gallo a dare forma a questa loro idea. L’artista ha raccolto la sfida, trovando la giusta ispirazione per il suo murales nel motto che ha accompagnato i giovani nel loro percorso: “Un giorno sarà migliore tu intanto fai!”.
Il murales nella foto scattata dal suo autore, l’artista Tony Gallo
“Grazie alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Monselice che per prima, nella persona del presidente Sig. Frizzarin Ferdinando, non ha esitato un attimo ad accogliere la proposta dei ragazzi e dell’amministrazione, dimostrando lungimiranza e capacità di essere ancora una volta istituzione aperta al futuro” sottolinea Andrea Parolo “e
attenta interprete delle istanze e dei desideri del territorio e specialmente dei giovani in questo caso mettendo a disposizione lo spazio e collaborando con l’associazione giovanile Melià”. Un murales che segna l’incontro tra tradizione e innovazione, lanciando un messaggio forte di ripartenza per l’intera comunità. Martina Toso
ilanciare la città attraverso il commercio e rilanciare il commercio attraverso la città. Un binomio questo che ai piedi della Rocca è, come mai prima d’ora, una realtà. Dopo le diverse iniziative di questi mesi per rilanciare il commercio duramente colpito dall’emergenza sanitaria, i negozianti monselicensi hanno pensato a una nuova iniziativa. Dal mese di novembre e fino a data da destinarsi, infatti, il mercoledì gli esercizi del Distretto del Commercio aderenti saranno aperti con orario continuato. Un modo per permettere alle persone di avere più ore a disposizione per fare gli acquisti, in totale tranquillità e sicurezza, magari usufruendo anche della pausa pranzo per gli acquisti. Senza contare che nella fascia oraria dalle 13 alle 15 i posteggi a strisce blu sono totalmente gratuiti: un incentivo ulteriore a sostegno delle attività locali che l’Amministrazione monselicense ha reso effettivo già nelle scorse settimane. (m.t.)
Messaggio pubbliredazionale
Comune di Monselice - Dicembre 2020 110 MILA EURO STATALI PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ: Ventimila euro saranno destinati alle famiglie in stato di necessità e a percorsi di inserimento scolastico. Il secondo fondo, sempre di 20.000 euro, sarà destinato a persone bisognose di aiuto nelle spese sanitarie, sostegno psicologico e persone non autosufficienti e disabili. L’ultimo contributo di 70.000 euro sarà a disposizione delle persone in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria in atto, attraverso buoni spesa per generi di prima necessità. UN TAVOLO PER VALORIZZARE LA ROCCA: E’ stato istituito un tavolo tecnico per valorizzare i beni del Colle della Rocca. Per arrivare a questo obiettivo sì è deciso di riunire gli esponenti delle realtà più significative del Comune: tre consiglieri di maggioranza e due di opposizione, la parrocchia del Duomo, un rappresentante del museo San Paolo e un rappresentante dei cittadini. Gli avvisi di partecipazione saranno disponibili sul sito del Comune. SPESE GIRO D’ITALIA: La tappa del Giro d’Italia, che è approdata a Monselice il 14 ottobre scorso. La Sindaca Giorgia Bedin ha infatti spiegato che il Comune di
Monselice ha dovuto sborsare di tasca propria solo 32.972 euro, avendo potuto contare su oltre centomila euro tra sponsor e contributi vari. Una manifestazione che ha dato alla città di Monselice una vetrina eccezionale e unica. PROGETTO GIOVANI DEL COMUNE DI MONSELICE, “UN GIORNO SARA’ MIGLIORE TU INTANTO FAI!” TONY GALLO, I GIOVANI E L’EX CINEMA ROMA INSIEME PER MONSELICE In questi giorni molti monselicensi passando nei pressi dell’ex cinema Roma in via Teatro hanno avuto modo di notare i lavori in corso per la realizzazione di un murales a cura dell’artista padovano Tony Gallo su tutta la facciata ovest dello stabile di proprietà della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Monselice. Gli ideatori e promotori di questa azione di rigenerazione urbana sono i giovani del progetto “Evisioni2020”, progetto cofinanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del Piano Giovani “Bassa Punto” e dall’assessore alle politiche giovanili Andrea Parolo, con il coordinamento dell’associazione di Promozione Sociale Melià. Un ringraziamentoi va alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Monselice, che per prima, nella persona del presidente Sig. Frizzarin Ferdinando, non ha esitato un attimo ad accogliere
la proposta dei ragazzi e dell’Amministrazione Comunale di Monselice, dimostrando lungimiranza e capacità di essere ancora una volta istituzione aperta al futuro ed attenta interprete delle istanze e dei desideri del territorio, e specialmente dei giovani in questo caso mettendo a disposizione lo spazio. ATTIVAZIONE POSTAZIONE DI DRIVE THROUGH AL CAMPO DELLA FIERA E’ operativa dallo scorso lunedì 16 novembre, al parcheggio pubblico del Campo della Fiera, la postazione drive through per l’effettuazione dei tamponi anti covid a bordo delle proprie automobili. La postazione, resa disponibile dal Comune grazie al lavoro dei Volontari della Protezione Civile, è a servizio dei Medici di Medicina Generale di Monselice in collaborazione con il distretto dell’A.ULSS 6 Euganea. Il drive through è una postazione mobile attrezzata, la struttura è adeguatamente illuminata, riscaldata con lampade ad irradiazione del calore e videosorvegliata; all’interno ogni medico è dotato di un proprio studio (container) con scrivania e mobiletto spogliatoio. I cittadini possono effettuare i tamponi in sicurezza nella propria auto - previa richiesta del proprio medico di famiglia - senza scendere dalle vetture. I percorsi delle auto sono stati studiati insieme al comando
di Polizia locale e prevedono la possibilità di sosta in attesa dell’esito del tampone. Il Sindaco Giorgia Bedin “ho sentito di dover contribuire a potenziare la risposta territoriale alla grave situazione emergenziale che si sta affrontando, valorizzando il contributo professionale dei medici di base, quale primo contatto del paziente e nel contempo offrire alla popolazione una risposta tempestiva e in sicurezza dei tamponi”. SHOPPING A MONSELICE ANCHE DI MERCOLEDI’ POMERIGGIO E CON PARCHEGGI GRATUITI Mercoledì? Shopping! A Monselice
ne come Distretto del Commercio da mercoledì 18 proponiamo l’apertura con orario continuato per il mercoledì. Un modo per offrire ai clienti e cittadini “più tempo per gli acquisti” fatti in modalità sicura, tranquilla e in una fascia oraria dove i parcheggi sono gratuiti.
Sindaco di Monselice AVV. GIORGIA BEDIN
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Monselice
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L’accordo Strategia congiunta per contrastare ogni forma di illegalità e degrado
Patto per la sicurezza urbana Comune e Prefetto in sintonia Messo a punto anche un progetto da 447 mila euro per la videosorveglianza e nei luoghi più sensibili
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a sicurezza urbana è uno dei temi più sentiti ai piedi della Rocca dal dopo chiusura e con la nuova ondata di emergenza sanitaria. Dal decoro urbano al rispetto delle regole, infatti, Palazzo Tortorini è stato più volte al centro delle polemiche in quanto garante della tutela della cittadinanza. L’Amministrazione, dopo le misure messe in campo negli ultimi mesi, ha fatto un ulteriore passo in questa direzione con il “Patto per l’Attuazione della Sicurezza Urbana” siglato con il Prefetto di Padova, Renato Franceschelli. Patto che prevede, tra i suoi principali obiettivi, l’adozione di strategie congiunte volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità. “Con la sottoscrizione di questo Patto intendiamo rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità e dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria presenti nel territorio” ha spiegato il sindaco “e più specificatamente nelle zone di interesse pubblico quali centro storico, zona stazione ferroviaria, quartiere Redentore, sedi di Istituti scolastici, porte di
La Polizia Locale di Monselice svolge una quotidiana attività di controllo sul territorio
entrata in Città. Nonché la promozione del rispetto del decoro urbano su tutto il territorio comunale”. Con questa sottoscrizione, inoltre, l’amministrazione della Rocca è nella condizione di partecipare a un bando statale per l’installazione di un sistema di videosorveglianza. “Se otterremo il finanziamento potremo installare un sofisticato sistema di videosorveglianza e controllo del territorio della nostra città” ha proseguito Giorgia Bedin “nelle aree maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità”. Il bando prevede lo stanziamento di un fondo di 17 milioni per il 2020, 27 per il 2021 e 36 per il 2022 a fronte di un progetto del valore
di 477mila euro, di cui la metà a carico del bilancio comunale. Nella pratica, il sistema di videosorveglianza permetterebbe di controllare gli accessi dei veicoli in entrata in città e l’ampliamento del già esistente sistema per e nei luoghi sensibili o di aggregazione. Tra i primi nella lista di azione il centro storico ma anche le frazioni e le zone periferiche di San Bortolo, San Cosma, Cà Oddo, Marendole, Monticelli e il Carmine sprovviste a oggi di sistemi di controllo. “Tutto questo permetterà alla città di Monselice di essere all’avanguardia nei sistemi di controllo del territorio” ha sottolineato il primo cittadino. Martina Toso
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Il tavolo tecnico per la Rocca studia idee per il rilancio
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l tavolo tecnico per la valorizzazione dei beni del Colle della Rocca è quasi realtà. Già nei mesi scorsi l’Amministrazione aveva palesato il desiderio di riacquisire un ruolo di partecipazione attiva nella gestione del bene. Ruolo che il comune aveva perso con lo scioglimento della società La Rocca e il passaggio delle proprie quote alla Regione e l’affidamento alla Società Immobiliare Marco Polo. Per concretizzare questa aspirazione saranno chiamate a partecipare all’ideazione di strategie alcune delle realtà locali. “Il tavolo ha una dimensione territoriale, quindi coinvolge la città e alcune realtà che abbiamo ritenuto più significative. Le sue funzioni sono propositive e consultive” sottolinea il consigliere Muttoni “Quello che ci interessa è che la città cominci a considerare questo bene comune in senso identitario e nel pensiero di cura”. Questo nuovo organismo vedrà la partecipazione di cinque consiglieri, tre di maggioranza e due di minoranza, e cinque rappresentanti della società civile: uno per le
Basculanti, sezionali e serrande Pensiline, tende da sole categorie economiche, uno per le realtà educative e culturali, uno tra i soggetti attivi nella tutela del territorio e uno nella valorizzazione del turismo, più un esponente della comunità. Il tavolo sarà coordinato dal primo cittadino e vedrà coinvolti anche la parrocchia del Duomo, un rappresentante del Museo San Paolo e uno per Villa Pisani. “Trovo che questo passaggio sia molto importante perché per la nostra città, per i cittadini e per l’Amministrazione, pur non trattandosi di beni nostri, è come se lo fossero” ha spiegato il primo cittadino Bedin “abbiamo un senso di forte appartenenza a questo compendio, che rappresenta Monselice”. (m.t.)
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Monselice
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Ambiente Monselice ha accolto la proposta dell’Università di Padova
Quattrocento anni di vita e di studi per le querce al Parco Buzzaccarini C
resceranno per i prossimi 4 secoli ai piedi della Rocca a testimoniare il legame indissolubile e necessario tra uomo e natura, tra oggi e domani. Questo il senso del “Progetto 400”, ideato dall’Università di Padova, che pone a dimora le querce in spazi individuati nei comuni aderenti. Tra questi anche Monselice che ha deciso di accogliere la proposta dell’Università di Padova e del Professor Lucio Montecchio di piantare i secolari alberi da studiare e preservare per i prossimi anni. Il luogo prescelto per ospitare le due querce è il Parco Buzzaccarini, in quanto simbolo verde della città. Alla viglia della Festa degli Alberi è avvenuta
L’assessore Piccolo: “Lasciamo un messaggio ai posteri” la posa delle piantine che lì potranno crescere indisturbate, senza alcuna potatura, e con le cure dell’Università di Padova e del Gruppo Micologico locale. Le querce, che per attecchire e diventare grandi non devono essere relegate in spazi piccoli o vicine ad altri alberi, sono state posizionate a 15 metri l’una dall’altra seguendo le indicazioni dell’Università. L’adesione al “Progetto 400” da parte di Palazzo Tortorini è avvenuta lo scorso anno e senza alcuna esitazione da parte del Sindaco Giorgia Bedin e dell’Assessore Luca Piccolo, che si è occupato di seguire il progetto. “Lo abbiamo fatto per lasciare un ricordo ai posteri nei prossimi secoli e per lanciare un messaggio oggi, attraverso un’azione semplice ma allo stesso tempo di grande impatto. Riteniamo indispensabile essere sempre più sensibili e attenti verso le tematiche green” ha spiegato Luca Piccolo “Un sentito ringraziamento va all’ufficio ambiente del Comune di Monselice, al professore Montecchio dell’Università di Padova e ai nostri sempre presenti operai comunali”. A testimoniare nei secoli futuri il valore di questa iniziativa e l’impegno preso del comune della Rocca, insieme all’Università di Padova, è stata realizzata anche una targa dedicata.
Dal Ministero contributo di 110 mila euro per le famiglie bisognose
Le piantine destinate a diventare grandi querce messe a dimora al Parco Buzzaccarini
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amiglie, salute e servizi scolastici integrativi al centro di progetto di sostegno economico da quasi 110 mila euro. Questo l’importo totale del contributo ricevuto dal Ministero dell’Interno a sostegno delle famiglie in difficoltà economica e sociale. “L’Amministrazione è attenta ai bisogni delle famiglie” ha ribadito il primo cittadino Bedin “soprattutto in un momento come questo e quindi abbiamo deciso di costituire tre fondi distinti”. La fetta più corposa del contributo sarà dedicata al sostegno delle famiglie e delle persone con difficoltà economiche dovute all’emergenza sanitaria. I 70 mila euro previsti per questa azione saranno, quindi, convertiti in buoni spesa calcolati sui componenti del nucleo familiare e da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari nei negozi aderenti. Sono stati previsti, poi, 20 mila euro per i servizi integrativi scolastici quali mensa, doposcuola, accoglienza anticipata e trasporto. Le famiglie potranno beneficiare di massimo 250 euro per figlio minore per le spese extrascolastiche sostenute dal 1 settembre fino alla fine del 2020. Ultimo ambito di azione individuato dall’amministrazione monselicense riguarda le spese sanitarie e psicologiche e l’assistenzialismo alla disabilità o alla non autosufficienza. Il fondo stanziato è di 20 mila euro e i contributi richiedibili variano dai 100 euro per le spese sanitarie, ai 200 euro per le spese di assistenza e trasporto di persone non autosufficienti e fino ai 400 euro per i percorsi psicologici.
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Este
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Pista di atletica, a caccia di fondi Necessari quasi 700 mila euro per sistemare l’impianto così malmesso da ostacolare le attività sportive Gallana: “Confidiamo in un cospicuo finanziamento ministeriale”, altre strutture da sistemare
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ervono quasi 700mila euro per sistemare la pista di atletica leggera, talmente malconcia da ostacolare le attività della società sportiva locale. Il Comune punta a ottenere fondi ministeriali per rimettere a nuovo l’impianto. A inizio novembre la giunta atestina ha approvato il progetto di manutenzione straordinaria della pista di atletica dello Stadio Comunale, che da vanto si è trasformata in un grattacapo, viste le pessime condizioni in cui versa. Le cause sono molteplici: la scarsa manutenzione, le conseguenze del nubifragio del 2014 e l’ordinaria esposizione alle intemperie. “I nostri tecnici sono sempre alla ricerca di nuovi finanziamenti per la riqualificazione del patrimonio comunale” – afferma la sindaca Roberta Gallana, confidando in un cospicuo finanziamento da parte del Ministero attraverso il “Fondo sport e periferie”. I costi stimati per l’intervento ammontano a 698mila euro. “La pista dei
400 metri è rovinata in più punti ed è impraticabile così come le piste dei salti e le piastre dei lanci – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Rosin –. Anche l’ostacolo dei 3000 siepi e le strutture metalliche di protezione sono da sistemare. Inoltre sono presenti caditorie ricoperte dallo strato superficiale della pista, non idonee a un’attività sportiva in sicurezza”. Il progetto esecutivo prevede il rifacimento del vecchio manto della pista di atletica, utilizzando materiali eco-sostenibili. “Se otterrà il finanziamento ministeriale, questo progetto sarà un ulteriore importante tassello che si andrebbe ad aggiungere a quanto già realizzato da questa amministrazione nell’area di via Monte Cero – osserva l’assessore allo Sport Sergio Gobbo riferendosi al ripristino della tensostruttura e delle relative attrezzature e alla realizzazione ex novo degli spogliatoi –. Riqualificando la pista di atletica, in futuro si potrebbe-
Due dettagli della pista di atletica, bisognosa di un radicale restauro
ro ospitare eventi sportivi di rilievo nazionale”. Gli impianti che necessitavano o tuttora necessitano di interventi sono parecchi, ricorda l’amministrazione: piscina, campo da rugby e pista di atletica gli esempi più eclatanti. Per il polo natatorio è previsto
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lla maestra Patrizia Bertazzo è andato il premio “Pier Luigi Previato” per l’impegno a favore della scuola. “Una vita spesa per l’educazione dei suoi allievi e per la città di Este” – ha spiegato la sindaca Roberta Gallana consegnando il riconoscimento. Fin dagli anni Ottanta la maestra ha insegnato nella scuola elementare Pascoli. Presenti la dirigente Paola Morato e don Orlando Zampieri. (m. e. p.)
Commosso ringraziamento a don Marcello Mammarella
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Addio a Massimo Andemo
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ordoglio in città per la morte di Massimo Andemo, 55 anni, ex direttore dell’ufficio territoriale di Este dell’Agenzia delle Entrate. È mancato a inizio novembre, all’ospedale di Piove di Sacco dove era stato ricoverato per l’aggravarsi della malattia contro cui lottava da circa due anni e mezzo e che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Andemo abitava a Stanghella con la moglie e le due figlie. Era un funzionario pubblico molto stimato per la sua professionalità. Per anni ha diretto l’ufficio di Este. Di recente era stato trasferito a Rovigo. (m. e. p.)
Maria Elena Pattaro
La barchessa della Villa lesionata da un’auto finita fuori strada
Premiata la maestra Patrizia
a basilica di Santa Maria delle Grazie ha perso il suo penitenziere: don Marcello Mammarella è mancato a fine ottobre, stroncato da un malore nella sua abitazione. Aveva 72 anni e da tre si era trasferito a Este occupandosi soprattutto delle confessioni. Il suo commento al Vangelo del giorno, pubblicato su Facebook, era molto seguito. Originario di Pescara, è stato “incardinato” nella diocesi di Padova nel 2013, con diversi incarichi legati soprattutto all’ecumenismo, per poi prestare servizio in parrocchia: a Vigodarzere e a Este. Sacerdote di vasta cultura, è stato definito un “esteta della fede”. (m. e. p.)
un progetto di ristrutturazione e ampliamento da 1,6 milioni di euro, mentre per lo stadio di rugby di via Augustea, il Comune sta completando la gara per l’affidamento del progetto esecutivo.
Villa Mattiolo da salvare L
a frazione di Motta ha rischiato di veder crollare la barchessa di uno dei suoi edifici storici: villa Mattiolo. L’edificio, di proprietà comunale e sottoposto al vincolo della Soprintendenza delle Belle Arti perché considerato di interesse culturale, per decenni ha ospitato l’asilo e le scuole elementari della frazione. Oggi è utilizzato come archivio,
nonostante il precario stato di conservazione. L’incidente stradale del 5 novembre scorso non ha fatto che peggiorare le cose, richiedendo un intervento d’emergenza da parte del Comune. Un suv uscito di strada mentre percorreva la strada regionale 10 si è schiantato infatti contro la parete della barchessa. L’auto ha aperto una breccia
non da poco, facendo crollare parte del muro. Quella porzione di edificio era a rischio crollo, motivo per cui l’amministrazione ha provveduto a ricostruire il muro. Il cantiere, durato all’incirca una settimana, ha richiesto anche la temporanea modifica della viabilità, istituendo un senso unico alternato. Lo schianto, che all’automobilista è costato soltanto qualche lieve ferita, ha compromesso anche la linea elettrica, per “un danno complessivo che potrebbe aggirarsi sui 20mila euro”, afferma l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Rosin. Scongiurato il rischio di crollo, l’amministrazione tenterà di nuovo di vendere l’edificio, annoverato tra i beni alienabili. Ci aveva già provato a maggio ma l’asta, che si è chiusa a fine ottobre, è andata deserta. In passato era stata presa in considerazione l’idea di ricavare all’interno della villa appartamenti da destinare all’edilizia residenziale pubblica ma il progetto non era andato in porto. Così il Comune ha ripiegato sull’ipotesi della vendita, ma nessuno finora sembra interessato all’acquisto. (m. e. p.)
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Este
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Elezioni comunali primavera 2021 scende in campo Giovanni Mandoliti Partito Democratico e Italia Viva sono i primi a scoprire le carte annunciando il proprio candidato, oncologo con diversi anni di esperienza politica
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el 2021 Este sceglierà il suo nuovo sindaco. A circa sei mesi dall’appuntamento alle urne, i primi a scoprire le proprie carte sono il Partito democratico e Italia Viva, uniti in una coalizione che a fine novembre ha annunciato il suo candidato: Giovanni Mandoliti, 65 anni, oncologo con già all’attivo anni di esperienza politica e amministrativa. Originario di Cosenza, sposato e padre di due figli, Mandoliti è coordinatore del dipartimento di Oncologia clinica e direttore di Radioterapia oncologica dell’Ulss 5 Polesana nonché professore a contratto alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova. Nel suo curriculum politico spiccano il mandato da consigliere comunale durante la prima amministrazione di Giancarlo Piva (2006-2011) e l’incarico di consigliere nel cda di Sesa, su nomina di Piva (ex sindaco Pd ora passato a Italia Viva) dal 2007 al 2013. Nel 2015 Mandoliti ha corso alle regionali: la circoscrizione di Rovigo lo ha visto candidato consigliere nella lista della democratica Alessandra Moretti. Sei anni dopo è pronto a rimettersi in gioco per la “sua” Este. “Le sfide mi sono sempre piaciute, del resto curo pazienti oncologici da quarant’anni, più sfida di così! – afferma l’aspirante sindaco, che promette di riportare i cittadini al centro dell’operato amministrativo –. A farmi da guida ci saranno le tre “C”: conoscenza, competenza, comunicazione”. Della coalizione che lo sostiene fa parte anche il gruppo civico “Este che vorrEste - Mandoliti sindaco” a cui hanno aderito anche molti giovani. Il dialogo con le altre forze politiche è in atto: “Il nostro progetto rimane aperto a chiunque intenda aderire a una proposta unitaria, forte e alternativa all’attuale amministrazione” – affermano i sostenitori. I pilastri del programma elettorale sono la salute, l’assistenza sociale, la tutela delle fragilità, l’attenzione ai giovani, allo sviluppo del territorio e all’ambiente. Si punta a una rivoluzione green incrementando la riforesta-
Giovanni Mandoliti ha 65 anni ed è direttore di Radioterapia oncologica dell’Uls 5, già consigliere comunale e componente del Cda di Sesa
zione urbana. “Vorremmo fare di Este una città attraente, sostenibile, connessa e in salute”. La coalizione vede in Mandoliti la figura adatta a guidare Este nei prossimi cinque anni. Non solo per le sue competenze sanitarie, estremamente utili in tempo di pandemia, ma anche per l’umanità con cui “saprà curare le ferite profonde lasciate dall’amministrazione uscente, soprattutto in termini di distanza dai cittadini e dal resto del territorio”. Maria Elena Pattaro
Il Gambero Rosso premia Alberto Morello
DA LUNEDÌ 28 SETTEMBRE
OGNI MATTINA DALLE 6.00 ALLE 9.00
GOOD MORNING FRIENDS COMINCIA L A GIORNATA TR A AMICI
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igi Pipa, la pizzeria con l’orto di Alberto Morello si conferma una delle migliori d’Italia. Parola di gambero Rosso, che nella nona edizione della Guida Pizzerie d’Italia ha assegnato ancora una volta i tre spicchi (il massimo riconoscimento) al locale atestino, unico nel padovano ad averli ottenuti. (m.e.p.)
A Mattarella il libro dei bimbi
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a Este al Quirinale: una copia del libro realizzato dai bambini dell’asilo Giovanni Paolo II verrà spedita al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A farne richiesta è stato lo stesso Capo di Stato dopo che le maestre lo avevano informato del dono ricevuto dalla sezione B: un libricino in cui i bimbi raccontano le emozioni durante il lockdown. (m. e. p.)
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Este
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L’iniziativa Tutto è partito da un ironico video appello social di Davide Santinello
Altro che bamboccioni, grazie a loro Este è più ordinata e più più pulita Una trentina i giovanissimi che ogni sabato si danno appuntamento per rendere migliore la loro città
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a prima volta lo ha fatto quasi per gioco, in un pomeriggio di tempo libero di fine ottobre, stanco di vedere tutti quei rifiuti gettati lungo la strada di casa sua. Poi all’appello, lanciato sui social con un video ironico, hanno risposto in tanti. Adesso sono una trentina i giovani, soprattutto nella fascia tra i 17 e i 20 anni, che tutti i sabati si danno appuntamento per ripulire la città, armati di sacchi e pinzetta acchiappa rifiuti. “Ci siamo persino dati un nome scherzoso: “Rancuratori di scoasse”” – racconta Davide Santinello, il ventenne promotore della mobilitazione, insieme all’amico Enrico Zurlo. È a lui che un giorno è caduto l’occhio sulla pinza telescopica, proponendone l’acquisto all’amico Davide. “Abbiamo pensato a un pomeriggio alternativo in cui fare qualcosa di utile per la città” – racconta Santinello, studente allo Iusve di Venezia, appassionato di skateboard e videomaker freelance. Da buon videomaker ha pensato di filmare i momenti salienti di quel pomeriggio ecologico: ne è uscito un video scherzoso, da condividere su Facebook e Instagram. Quei 41 secondi sono
Un momento della raccolta di rifiuti da parte dei giovani volontari di Este
bastati a ispirare decine di altri ragazzi. “Mi hanno risposto in tantissimi, offrendosi di darci una mano. Così ci siamo organizzati: il sabato dopo eravamo in venti, quello dopo ancora in trenta”. Sono giovani determinati, con un obiettivo ben preciso: rendere la città un posto più pulito. A Este del resto, le associazioni giovanili hanno già dimostrato una grande sensibilità al tema dell’ambiente: l’anno scorso Estensione ha organizzato un Trash-mob mentre per i Giovani d’Este le giornate di raccolta sono ormai una tradizione. “Non diteci che siamo bravi, venite a darci una mano” – ha
scritto Davide sui social, in risposta ai tanti messaggi di complimenti. Non è gli appalusi che cerca ma un comportamento più responsabile da parte di tutti. “Basta gettare rifiuti per strada. Se ognuno si impegnasse a raccogliere qualcosa, ripuliremmo l’intera città”. Finora i “Rancuratori di scoasse” hanno riempito circa trenta sacchi: tra gli oggetti più classici come bottiglie, lattine, mozziconi e cartacce spiccano le calzature e addirittura un ombrellone da spiaggia. “Il nostro impegno continua – promette Davide –. Puntiamo a fare le cose sempre più in grande”. Le forze di certo non mancano. La motivazione neppure. (m.e.p.)
Servizi scolastici garantiti nonostante il maggiore esborso per le casse comunali
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arantire i servizi di sempre in un anno scolastico segnato dalla pandemia ha comportato spese extra per le casse comunali. Le mense, a cui si sono iscritti ben 452 alunni, costeranno 46mila euro in più rispetto al 2019, mentre per le famiglie le tariffe resteranno invariate. “Spendiamo di più per non distribuire ai bambini monoporzioni termosigillate” – afferma la sindaca Roberta Gallana. Salvo un caso in cui è stato possibile continuare a usare il refettorio, lo scodellamento dei pasti avviene e in aula, mentre ad alcune scuole sono stati assegnati spazi comunali o parrocchiali da adibire a mensa. L’aumento dei costi è dovuto alle ore di lavoro in più richieste a Cirfood, il gestore del servizio, per provvedere alla sanificazione dei locali e alla distribuzione dei pasti. Anche il trasporto scolastico, di cui usufruiscono 124 alunni, ha comportato maggiori esborsi per il Comune. Ma stavolta il Covid non c’entra: l’esborso maggiore è dovuto infatti
alla presenza di due accompagnatori in più per i bambini con disabilità. A breve, compatibilmente con l’evolversi della situazione epidemiologica, partirà anche il servizio di doposcuola, di cui hanno fatto richiesta una trentina di famiglie. Le attività pomeridiane non si svolgeranno nelle scuole visto che i protocolli scolastici vietano il mescolamento di alunni che frequentano classi diverse, (m.e.p.)
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Provincia
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Sociale Patrizia Zanedeschi, già presidente del Centro Veneto Progetti Donna
“La violenza sulle donne non ci lascia indifferenti” F
ino a quadlche settimana fa è stata presidente del Centro Veneto Progetti Donna: Patrizia Zantedeschi racconta come è nata l’Associazione, analizza i dati aggiornati delle donne che hanno chiesto aiuto. Come nasce l’Associazione? “L’Associazione nasce nel 1990 per iniziativa di un gruppo di donne impegnate nel sindacato e nei gruppi femminili e femministi. Nasce come sportello per le molestie nei luoghi di lavoro, ma ben presto si trasforma in un Centro che accoglie donne con problemi di violenza vissuta nelle relazioni intime”. Quali le principali attività? “Oltre all’attività con le donne, il Centro svolge oggi attività di promozione, informazione e formazione rivolte alla popolazione o alla scuola, così come agli operatori socio sanitari e alle forze dell’ordine. In questi anni sono stati aperti cinque Centri antiviolenza oltre a numerosi sportelli di aiuto distribuiti nella provincia di Padova a cui le donne possono rivolgersi attraverso il numero verde attivo 12 ore al giorno. Per le donne che lo richiedono vengono attivati percorsi di sostegno legale e psicologico per uscire in sicurezza dalla violenza”. Dall’analisi degli ultimi dati aggiornati, quante donne nell’ultimo anno hanno chiesto aiuto? Quali sono le cause principali? La fascia di età che maggiormente si rivolge a voi? “Nel 2019 sono state 1082 le donne che hanno chiesto aiuto al Centro antiviolenza nella maggior parte dei casi per situazioni di violenza da parte del partner o ex partner. Si tratta per lo più di situazioni gravi vissute da donne al di sotto dei cinquant’anni, dunque donne giovani, con relazioni stabili e figli e figlie minori”. Quali i vostri progetti futuri? “Per quanto riguarda il futuro il progetto ambizioso, e per nulla scontato, di ogni Centro antiviolenza è di avere la forza di reggere il costante aumento delle richieste e la complessità delle situazioni che le donne devono affrontare. Sul piano operativo la vera sfida, dopo tanti anni, è ancora la costruzione di una rete antiviolenza coesa ed efficiente e un sistema che sia davvero in grado di aiutare le donne a rico-
struirsi una vita libera dalla violenza”. Quali sono i vostri più importanti traguardi che avete raggiunto? “Se guardiamo a questi trent’anni di lavoro possiamo sentirci orgogliose di aver costruito un sistema provinciale di contrasto alla violenza che oggi conta cinque centri, due case rifugio e numerosi sportelli. La nostra presenza sulla scena pubblica e il confronto con le istituzioni, sia
“Liberi di scegliere” l’orientamento scolastico quest’anno corre sul web
A sinistra Patrizia Zantedeschi
a livello locale che nazionale e internazionale, sono molto cresciuti”. Un ultimo messaggio? “La violenza sulle donne è un problema che appartiene alla nostra storia e sta dentro le nostre relazioni. È qualcosa di cui tutti ci dobbiamo occupare, tutta la società deve essere impegnata”. Fanny Xhajanka
L
a pandemia non ferma l’orientamento scolastico, che quest’anno si trasferire sul web per dare la possibilità a ragazzi e genitori di informarsi sull’offerta formativa superiore a Padova e provincia. “Liberi di scegliere”, la guida che la Provincia di Padova pubblica ogni anno per aiutare i ragazzi a decidere quale potrebbe essere la scuola più adatta alle proprie attitudini, entra direttamente nelle case degli studenti attraverso il web. Non potendo organizzare visite in presenza, l’Amministrazione provinciale e gli Istituti superiori statali e non statali della città e del territorio, hanno infatti deciso di mettere a disposizione un ricco calendario di incontri online aperti ai ragazzi e alle famiglie, fino al mese di gennaio. I vari appuntamenti sono tutti disponibili tramite un link diretto dal sito www.provincia.padova. it. E’ possibile così accedere alle pagine dedicate a “Liberi di scegliere – l’orientamento non si ferma” che, in pochi giorni, hanno già raggiunto un grande numero di visualizzazioni (quasi 7.000 visitatori complessivi). Un’occasione anche per le scuole di continuare a farsi conoscere e a mettersi in vetrina nonostante le restrizioni attuali. “Invito tutti i ragazzi a partecipare perché la formazione superiore è fondamentale per lo sviluppo delle proprie competenze e per iniziare un percorso di maturazione che li accompagnerà verso la realtà del mondo del lavoro”, afferma il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui. “Quest’anno bisogna adattarsi e usare la tecnologia per conoscere da vicino l’offerta scolastica provinciale”, aggiunge il consigliere provinciale alla Pubblica Istruzione Luigi Bisato.
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Provincia
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L’iniziativa Cooperativa “L’Iride”
I volontari della cooperativa mostrano una delle rampe realizzate con i Lego
Giù le barriere con le rampe a mattoncini R
ampe con i Lego per abbattere le barriere architettoniche. Non è solo un gioco, ma una realtà che si sta sviluppando in tutta Europa e che è arrivata anche a Padova riscuotendo l’adesione di negozi e locali della città e della provincia. Muove i primi passi concreti il progetto nato all’interno de “L’Iride”, cooperativa sociale di Selvazzano che dall’inizio degli anni ‘90 si prende cura dello sviluppo dell’identità di persone con disabilità. A dare vita alla realizzazione delle rampe con i mattoncini colorati è stato Enrico Balestra, 26 anni, di Mestrino, che sta svolgendo un tirocinio nel network di cooperative del territorio di cui fa parte “L’Iride”. Il progetto è stato ispirato nei mesi scorsi da
Rita Ebel, una 62enne che vive in Germania e che da 25 anni, a causa di un incidente, si muove su una sedia a rotelle: si è misurata con l’inaccessibilità della sua città, soprattutto per entrare in negozi e locali, ed ha iniziato a realizzare pedane colorate. L’intuizione – un mix vivace di gioco e sostenibilità sociale - sta ora facendo il giro d’Europa e nel padovano è stata interpretata a Selvazzano, dopo aver ricevuto le istruzioni via Facebook dalla nonna tedesca. “A novembre abbiamo portato la prima rampa realizzata dai nostri ragazzi all’Ottica Greggio in piazza Cuoco, nel quartiere Guizza”, spiega Erika Bragato, responsabile del progetto. “Abbiamo punti di raccolta a L’Iride
La soluzione ideata in Germania trova terreno fertile nel padovano: sono sufficienti 100 pezzi colorati per creare una rampa a servizio di negozi e uffici”
Blu, in via Euganea, davanti agli impianti sportivi di Selvazzano, e poi in diversi negozi fra Padova e Teolo. Servono circa 100 mattoncini per realizzare una rampa, quindi sono moltissimi i pezzi di cui abbiamo bisogno: confidiamo nella generosità di chi non gioca più con i Lego che ha in casa e che desidera contribuire a questo modo colorato di fare design urbano, rendendo le nostre città più belle ed inclu-
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sive”. Il progetto piace, genera simpatia: “Ci stiamo rendendo conto che questa storia dei Lego ci consente di parlare di noi in maniera quasi giocosa, leggera, che è il contrario di superficiale. Ogni giorno ci prendiamo cura dello sviluppo dell’identità di 80 persone con disabilità grave, è una complessità a volte difficile da raccontare. I Lego sono un modo alternativo di veicolare i nostri messaggi: l’abbattimento delle barriere, perché è il contesto che rende la persona più o meno disabile; i ragazzi che vedono il frutto del lavoro e sono felici della capacità di impattare positivamente nella società. E poi andiamo a riusare giochi che altrimenti andrebbero a finire in discarica e anche questo è positivo, è green. Dietro ogni progetto c’è fatica e costanza”, conclude “L’Iride”, “l’energia e l’amore per i Lego di Enrico sono stati fondamentali nel sostenere i ragazzi della nostra bottega di prodotti artigianali per arrivare alle prime rampe”. È possibile aderire e contribuire al progetto su www. liride.org. Enrico Beda
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Cultura
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L’iniziativa Campagna di raccolta fondi lanciata dal Museo Bottacin di Padova
Crowdfunding per ridare luce al “Doge dimenticato” di Canova Il busto di Paolo Renier è una delle più grandi opere in terracotta realizzate dal celebre scultore
È
partita la campagna di raccolta fondi lanciata dal Museo Bottacin per ridare luce ad una delle più grandi opere in terracotta di Antonio Canova: il busto del doge Paolo Renier, conservato a Padova a Palazzo Zuckermann. Si tratta di un capolavoro a lungo dimenticato a seguito di un’amicizia politica tradita tra il nobile Angelo Querini, committente dell’opera, e Paolo Renier, penultimo doge di Venezia. Nel 1779, con la Serenissima ormai sul viale del tramonto, il nobile veneziano Angelo Querini, dopo aver apprezzato l’Orfeo di Canova, dà incarico al giovane scultore, allora ventiduenne, di realizzare il busto dell’amico Paolo Renier, appena divenuto doge, sperando di ottenere in cambio un incarico politico. Inizialmente conserva con cura la scultura, esponendola di fronte allo scrittoio nel suo palazzo veneziano perché tutti la potessero ammirare. Con il passare del tempo, però, Querini non vede soddisfatte le sue aspirazioni
e il rapporto con Renier si inasprisce fino a sfociare nel disprezzo. Per ripicca fa spostare l’opera, inizialmente a terra all’angolo del portone dov’era situato lo scolatoio per le urine, successivamente la fa portare nella sua villa di Altichiero, mettendola nella parte del parco denominata “Tempio delle Furie” e usata come gabinetto dalla servitù. Dopo la morte di Angelo Querini nel 1795 si perdono le tracce del busto, finché nel 1864 viene acquistato da Nicola Bottacin, che poco dopo lo lascia al Museo Civico di Padova insieme alla sua collezione, oggi esposta a Palazzo Zuckermann. Il progetto di valorizzazione, avviato in attesa del bicentenario della morte di Antonio Canova, prevede il completo riallestimento delle sale dov’è esposta la collezione di dipinti e sculture, con l’installazione di un sistema di illuminazione a led, una nuova finitura di pareti e vetrine, l’esposizione di ulteriori reperti, un rinnovato apparato di comunicazione anche multimediale
Il busto del Doge Paolo Renier realizzato da Antonio Canova ha bisogno di un attento restauro
per garantire una maggiore accessibilità al pubblico. Verrà inoltre creato un percorso integrato con il Museo Eremitani dove sono esposti altri quattro capolavori di Antonio Canova: le sculture di Alvise Valaresso in veste di Esculapio, di Giovanni Poleni, la Stele Giustiniani e la Maddalena penitente. L’obiettivo di raccolta fondi, realizzata grazie alla piattaforma online Rete del Dono e promossa dal Comune di Padova, è di raggiungere seimila euro entro il prossimo 15 gennaio. I cittadini e le aziende che vorranno contribuire al progetto con una donazione di qualsiasi importo verranno menzionati in una targa all’interno del Museo Bottacin; riceveranno inoltre degli omaggi commisurati all’entità della donazione: da un’immagine della scultura con il volto del donatore, ad ingressi gratuiti ai Musei e ad eventi esclusivi, dalle visite guidate a pubblicazioni del Museo. Enrico Beda
“Le nuove mappe mentali dopo il virus”, incontro con Capua
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unedì 14 dicembre la virologa Ilaria Capua (a fianco nella foto di Isabella Balena) chiude Segnavie 2020, il ciclo di incontri organizzato della Fondazione Cariparo, giunto quest’anno alla sua decima edizione. “Dopo il virus. Le nuove mappe mentali e il ruolo delle donne”: è questo Il titolo dell’appuntamento, disponibile alle 18.00 in diretta streaming sul sito www.segnavie.it. In nome dell’interdisciplinarietà che ha consentito di aprire nuovi campi da esplorare, Ilaria Capua affronterà il
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concetto di “salute circolare”. Un concetto che si traduce in una sfida quanto mai attuale: riconoscere che la salute è un sistema di vasi comunicanti e che va rapportata non soltanto alla relazione persona-malattia, ma connettendola anche alle nostre relazioni con gli ambienti e gli altri esseri viventi del pianeta. Si analizzeranno alcune delle scoperte scientifiche che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze nel campo della salute, arrivate non solo grazie alla
disciplina stessa, ma anche dettate da casualità, genialità, inciampi o errori. Si parlerà della necessità di costruire un futuro che, dal punto di vista della salute, non potrà reggersi unicamente sui pilastri già gettati, ma che dovrà immaginare nuove strade da percorrere, soluzioni possibili, mappe mentali. Ne scaturisce una riflessione a 360° su quanto la pandemia ci abbia costretto a cambiare la nostra idea del mondo: dalla scienza al ruolo delle donne, fino all’organizzazione della società. (e.b.)
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Sport
Le competizioni A Poznan in Polonia e a Varese gli atleti di casa nostra si sono messi in luce
Canottieri Padova, pieno di medaglie ai campionati europei e italiani Italia seconda solo all’Olanda, della compagine azzurra sono saliti sul podio Chiumento e Patelli
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’è la firma della Canottieri Padova sui campionati europei e italiani di canottaggio, celebrati rispettivamente a Poznan in Polonia e a Varese. Nella kermesse continentale, la società patavina ha contribuito al secondo posto generale dell’Italia, seconda dietro all’Olanda con 11 medaglie vinte: 4 d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo. La compagine azzurra ha potuto contare su cinque atleti dalla Canottieri, di cui due sono saliti sul secondo gradino del podio: Luca Chiumento nel “4 di coppia” maschile e Alessandra Patelli nel “4 senza” femminile. Dopo un ottimo primo piazzamento in batteria davanti a Estonia e Polonia, il “4 di coppia” senior di Luca Chiumento, Simone Venier, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili ha conquistato l’argento con il tempo di 5.43.88, dietro a una superba Olanda e davanti alla Lituania. “È stata una finale difficile, disputata in acque che non hanno certo agevolato le nostre capacità - sono state le parole di Chiumento al termine della gara - Siamo stati bravi a mantenere la calma nel finale e arrivare davanti alla Lituania. È la mia prima vera competizione da titolare nella Nazionale Senior”. Anche il “4 senza” senior femminile di Alessandra Patelli, Aisha Rocek, Kiri Tontodonati e Chiara Ondoli ha centrato la finale alla prima batteria davanti a Russia e Danimarca, con un’ottima performance in progressione nei secondi 1000 metri. In finale le ragazze non hanno mollato un colpo, concludendo dietro l’Olanda e strappando l’argento alla barca irlandese per soli 37 centesimi. “Questa medaglia ha il sapore del riscatto, dopo un 2019 non certo indimenticabile - ha affermato la Patelli - È un argento che dedico a chi mi è sempre stato vicino”.
Nella foto: Luca Chiumento, Simone Venier, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili
Finale A ma nessuna medaglia per il “2 di coppia” senior della padovana Stefania Gobbi e Stefania Buttignon. Dopo un secondo posto in batteria dietro alla Romania, che poi vincerà la finale seguita da Olanda e Francia, le ragazze si sono piazzate al sesto posto assoluto. È stato invece un europeo più arduo del previsto per i singolisti senior: Veronica Lisi ha chiuso con un nono piazzamento, Simone Martini ha conquistato la diciassettesima posizione. Ai campionati italiani di Varese, che hanno radunato in un unico appuntamento gli atleti delle categorie Senior, Pesi Leggeri, Junior, Pararowing, Ragazzi, Under23 ed Esordienti, la Canottieri Padova ha conquistato il tricolore con l’oro del 2x femminile esordienti di Teresa Secco e Geila Derlini e un ottimo bronzo con il 4x ragazzi di Varotto Giulio Stefano, Martorelli Tommaso, Dola Matteo e Giorio Jacopo. Quarto posto per il 4x junior maschile, con Levorin Filippo, Cappellozza Giovanni, Baldo Lorenzo e Biasibetti Pietro. (e.b.)
Pallavolo Padova, si fanno spazio le promesse del vivaio bianconero
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ra i protagonisti di questo inizio di stagione della Pallavolo Padova ci sono ben sette giocatori cresciuti nel settore giovanile bianconero. Si tratta di Mattia Bottolo, Andrea Canella, Nicolò Casaro, Leonardo Ferrato, Francesco Fusaro, Mattia Gottardo e Pietro Merlo. Un record per la SuperLega 2020/21 e un motivo di vanto per tutta la società. “Da coordinatrice del settore giovanile – dice Monica Mezzalira – è emozionante vedere questi ragazzi in azione con la maglia della prima squadra. Nel corso delle partite disputate fino ad oggi, ognuno di loro ha avuto il proprio spazio e spesso il loro contributo è stato determinante”. Un risultato che è frutto di un lavoro partito da lontano. “La collaborazione con le famiglie – prosegue Mezzalira – l’impegno dei ragazzi e lo sviluppo del loro percorso atletico, educativo e scolastico, ci fanno capire che stiamo lavorando nel verso giusto”.
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Ben sei di questi sette atleti sono stati allenati da Fabiano Cecchinato, attuale coach della serie B e del gruppo Under 21. “Per noi allenatori del settore giovanile – afferma Cecchinato – è un piacere guardare le partite di SuperLega. Il nostro è un lavoro di gruppo, che parte dall’Under 13 coinvolgendo tutte le categorie”. Quali suggerimenti per i giovani del futuro? “Ognuno di loro aveva doti tecniche e fisiche per poter emergere – spiega Cecchinato – ma questo non basta. Premiata la costanza nell’allenamento, il carattere e la voglia di non mollare mai”. (e.b.)
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#Regione
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L’intervista Francesco Calzavara debutta nella giunta Zaia
“In dirittura d’arrivo il bilancio tax free un miliardo di euro nelle tasche dei veneti” Le nuove risorse andranno a finanziare in via prioritaria investimenti per le Olimpiadi 2026, la messa in sicurezza del tratto ferroviario Adria Mestre ed il completamento della circonvallazione di Vicenza Assessore Francesco Calzavara, come descrive il suo debutto nella nuova giunta Zaia? “Direi frenetico, visto che sono stato nominato solo qualche giorno dall’approvazione della manovra di bilancio e da lì sono partite tutte le procedure per poter arrivare in Consiglio regionale in tempo, scongiurando l’esercizio provvisorio che rallenterebbe la capacità di spesa della regione. Oggi questa è la mia priorità, assieme a tutta una serie di incontri per conoscere le singole direzioni a cui fanno riferimento le molte deleghe che il Presidente Zaia ha ritenuto di affidarmi”. Ci può fare qualche anticipazione? “Sarà un bilancio in continuità con la precedente legislatura e quindi, ancora una volta, tax-free. Ricordo che il Veneto è l’unica regione in Italia che non applica addizionale Irpef, lasciando nelle tasche dei cittadini veneti ben oltre un miliardo di euro. Siamo riusciti a riconfermare tutte le poste di bilancio fino ad oggi finanziate, mentre si aumentano gli stanziamenti per i temi ambientali, con la messa in sicurezza di discariche, il finanziamento di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico ed iniziative atte a contrastare l’inquinamento dell’aria da PM10. Grazie a buoni dati di bilancio abbiamo la possibilità di assumere nuovi mutui, che andranno a finanziare in via prioritaria investimenti per le Olimpiadi 2026, la messa in sicurezza del tratto ferroviario Adria Mestre ed il completamento della circonvallazione di Vicenza”. Quali le priorità della Regione in questo periodo di emergenza?
“Garantire le risorse agli assessorati più esposti alla crisi pandemica, in primis alla Sanità e al sociale. I contributi che continuano a pervenire da benefattori, sommati alle risorse proprie della Regione, garantiscono la tenuta del nostro sistema sanitario. Credo che nei prossimi mesi sarà necessario sostenere le famiglie in difficoltà che pagheranno il calo occupazionale in molti settori, primo fra tutti quello del turismo, che in Veneto è la prima “industria” per fatturato. Naturalmente la Regione farà la sua parte, nella speranza che le varie iniziative promesse dal Governo di Roma abbiano una reale ricaduta sui nostri territori”. Lei si occupa anche di rapporti con il credito, alle banche cosa chiedete in questo momento? “Gli istituti di credito hanno dimostrato in questa fase di essere al fianco delle imprese e delle famiglie. La sospensione del pagamento di mutui e finanziamenti è stato sicuramente un salvagente importante, ora si tratta di capire quale sarà il sostegno reale all’economia, nel momento della ripartenza”. Un’altra sua competenza riguarda gli enti locali, i quali spesso invocano più risorse e maggiore attenzione dalla Regione, quali risposte date? “Il ruolo della Regione in questa fase, dove lo smart working ha dimostrato tutte le sue potenzialità e criticità, potrà essere quello di promotore di una progressiva digitalizzazione della pubblica amministrazione sostenendo, e questo vale soprattutto per i piccoli comuni, l’approvvigionamento di dotazioni tecnologiche e piattaforme gestionali. Strumenti che possano favorire una sempre maggiore tra-
“La Regione del Veneto ha presentato 150 schede progetto per complessivi 24 miliardi di euro di iniziative, le quali sarebbero un sensazionale acceleratore verso quella ripresa che tutti auspichiamo possa partire dal secondo semestre 2021”
sparenza e rapidità nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i suoi cittadini”. Cosa servirà al Veneto una volta uscito dalla pandemia? “I Veneti hanno dimostrato anche nelle recenti crisi economiche di avere una straordinaria capacità reattiva, sapendosi riprendere prima e meglio di altri. Da persone pragmatiche, quali siamo, abbiamo bisogno di una cornice normativa chiara entro la quale muoversi. Vedo purtroppo ancora molta confusione, soprattutto sulle opportunità che i Recovery Fund potranno dare alle nostre future generazioni. La Regione del Veneto ha presentato 150 schede progetto per complessivi 24 miliardi di euro di iniziative, le quali sarebbero un sensazionale acceleratore verso quella ripresa che tutti auspichiamo possa partire dal secondo semestre 2021. L’auspicio è che il Governo ripartisca questi fondi con una logica e che premi quei
progetti che abbiano un immediato ritorno sul territorio. Contributi a pioggia di certo non cambierebbero in maniera sostanziale le sorti di imprese, cittadini e istituzioni pubbliche”. E’ chiamato ad occuparsi di anticorruzione in una Regione che si è trovata a fare i conti con l’illegalità e l’infiltrazione della criminalità, come agire? “Ricordo che la Regione del Veneto, nel precedente mandato, si è dotata di una normativa che prevede la costituzione di Parte civile in caso di delitti di stampo mafioso che si verificano nel territorio regionale. Infatti, a garanzia e tutela della legalità nel proprio territorio e nell’impegno al contrasto a fenomeni di criminalità organizzata, cito il maxi processo contro il clan dei Casalesi di Eraclea dove la Regione ha incaricato l’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova per la Costituzione di Parte Civile dell’Ente”. (n.s.)
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Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, capogruppo in Consiglio Regionale
“A caccia di risorse per l’economia veneta”
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l veneziano Raffaele Speranzon guida il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale. E’ stato il più votato del suo partito e ora, dopo l’attività in consiglio comunale e in Provincia, insieme alla presidenza dell’Ater, affronta il nuovo incarico nel parlamentino veneto. In questo inizio di legislatura quale vuole essere il vostro apporto? “Non possiamo nascondere il fatto che siamo stati eletti in un periodo particolarmente critico e ci rendiamo conto della situazione che ci circonda, siamo tutti espressioni di territori che stanno subendo gli effetti devastanti della pandemia. Dal turismo al commercio, dalla produzione ai servizi, il nostro impegno dovrà essere orientato a queste realtà perché sappiamo che le misure messe in campo dal governo dal punto di vista dei ristori copriranno solo in parte le perdite subite. Si tratta di difendere i veneti che stanno combattendo con ogni mezzo per evitare di fallire, non possiamo tirarci indietro. La nostra azione perciò sarà volta a difendere gli interessi del nostro mondo produttivo, che altrimenti rischia davvero di crollare. Non possiamo sottrarci a questa responsabilità”. Cosa c’è da fare subito? “Buona parte del Pil veneto è generato dal turismo, ma in questo momento di difficoltà il nostro patrimonio rischia di diventare appetibile per la malavita organizzata o aziende straniere che possono piombare sui nostri asset e sulle nostre imprese. La nostra azione sarà quella di individuare all’interno del bilancio dei capitoli per finanziare gli interventi a favore delle imprese. L’indirizzo che avremo come consiglieri sarà quello di recuperare più risorse possibili da destinare al ristoro di aziende che rischiano di chiudere. Non possiamo permetterci di perdere aziende e innescare un effetto domino terribile, questo deve avere la priorità”. Oltre all’emergenza, quali altri progetti avete in serbo? “Riteniamo che la Regione debba svolgere un ruolo importante nella definizione delle strategie per il Porto di Venezia, che insieme a Marghera e Chioggia
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Regione
rappresenta il nostro sistema portuale, uno degli aspetti identitari del Veneto legato alla tradizione marinara, cantieristica e dei commerci. Questi ultimi in futuro si sposteranno ancora più ad oriente e vedranno pertanto Venezia in una posizione strategica. Dobbiamo promuovere una forte politica per rivendicare questo ruolo”. Un’altra proposta a cui tenere? “Sicuramente il sostegno alle famiglie è per noi una priorità, specie per quelle fragili e più esposte. Abbiamo la necessità di mettere sotto protezione i nuclei familiari, così importanti in termini di valori ed esperienza, dai genitori che lavorano ai figli, fino agli anziani. Anche per le attività extradidattiche svolte da gruppi e associazioni sportive è fondamentale il contributo e il sostegno della regione. Queste realtà associative in ambito sportivo, culturale e ricreativo sono alleati preziosi per le famiglie”. Come giudica il rapporto all’interno della compagine di maggioranza? “Con la maggioranza il rapporto è ottimo nei contenuti. Il nostro compito nel corso di questa legislatura sarà anche quello di garantire dignità ai veneti, quasi il 10 per cento, che hanno espresso la loro preferenza a Fratelli d’Italia. Su ogni ambito faremo valere il ruolo che ci è stato affidato”. Sarà la volta buona per centrare l’obiettivo dell’autonomia? “Con questo governo in carica ci sono ancora degli ostacoli da superare, auspico quindi un deciso cambio di colore con le prossime elezioni in modo da cambiare passo e realizzare l’obiettivo che la compagine di centrodestra si è posta sottoscrivendo il patto dell’estate scorsa fra Meloni, Salvini e Berlusconi. Un accordo chiaro che mette tra le priorità proprio la realizzazione dell’autonomia, la chiarezza su alleanze di governo che siano diretta espressione del voto e non di inciuci fra partiti e una riforma in senso presidenzialista dell’elezione del Capo dello Stato. Un deciso cambio di rotta che finalmente completerà anche il progetto dell’autonomia e imprimerà quella svolta che gli elettori invocano da tempo”. Nicola Stievano
L’intervento Giacomo Possamai (Pd)
“Sanità più vicina ai cittadini”
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uella che ci viene imposta dalla pandemia è una sfida storica, collettiva. Una prova molto dura che ci richiama alla responsabilità comune e all’impegno solidale per uscire al più presto da questa dolorosa emergenza. Lo sforzo straordinario che in questi mesi è stato messo in campo dagli operatori sanitari, dalle tante professionalità preziose e dalle istituzioni è stato indispensabile per mettere un argine al dilagare distruttivo del virus. Se dobbiamo confidare nel fatto che la nostra sfida collettiva alla fine verrà vinta, non possiamo però dimenticare che nei lunghi anni di ‘normalità’ sanitaria non sono stati compiuti quei passi essenziali che ci avrebbero consentito di essere oggi ben più forti di fronte alla pandemia. Nel tempo abbiamo infatti smarrito quell’impronta, quel modello di sanità pubblica che aveva come principio irrinunciabile l’accesso universale, diffuso, dei servizi a beneficio dei cittadini. E’ inutile soffermarsi sull’attribuzione delle responsabilità, perché la retromarcia rispetto a quanto di buono era stato impostato nel passato è stata fatta in modo trasversale e ad ogni livello istituzionale. Altrettanto fuorviante è la gara tra i primi della classe perché in gioco non c’è la salvezza di singoli territori bensì di un intero Paese. Il Veneto può andare orgoglioso di essere la terra di una grande politica, Tina Anselmi. Fu lei, da ministra, la madre del sistema sanitario nazionale istituito nel 1978. Una riforma epocale che garantì pieno diritto alla salute e coesione nazionale, eliminando disuguaglianze che vanno considerate ancor più inaccettabili quando si parla di sanità. Oggi, lo stesso Veneto, è chiamato a ripristinare, a ricollegarsi a queste radici del passato. Lo deve fare riportando il complessivo sistema sanitario regionale ad una dimensione più vicina ai cittadini, attraverso il ripristino ed il potenziamento dei servizi sul territorio così come attraverso il rafforzamento degli investimenti per la medicina di base e per le borse di studio, per le strutture di sostegno alle persone disabili e per gli anziani, il cui unico approdo non può essere quello delle case di riposo. L’altra emergenza da affrontare nel quotidiano è quella della carenza di assunzioni del personale sanitario, oggi insufficiente per colmare i pensionamenti notevolmente in crescita. Diventa insomma doveroso tornare ad investire e programmare la sanità pubblica con una visione collettiva. L’occasione dell’utilizzo delle risorse che l’Europa mette a disposizione con il Recovery Fund è irrinunciabile. Si tratta di una mole di stanziamenti che vanno utilizzati in primo luogo nell’ambito della sanità, con progetti mirati e con un lavoro istituzionale minuzioso, di cura e di attenzione profonda al bene comune. Il curarsi non può tornare ad essere un privilegio di chi ha più mezzi e possibilità. Ripristinare la ‘democrazia della salute’ è un orizzonte che il Veneto, attraverso il ridisegno socio-sanitario, deve riconquistare. Tornando al passato, facendo tesoro della dura lezione del presente, garantendo a tutti un futuro migliore. Giacomo Possamai
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Regione
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Forza Italia La padovana Elisa Venturini è capogruppo in Consiglio Regionale
“In Regione da portavoce delle necessità dei territori” E
ntrata in Consiglio Regionale con oltre 6.500 preferenze personali, la padovana Elisa Venturini, da oltre due decenni è in prima linea e protagonista sulla scena politica: sindaco di Casalserugo per due mandati, consigliere provinciale, nonché vice presidente di Anci Veneto, ora è alla guida del gruppo consigliare di Forza Italia, nella compagine di maggioranza. Come si è svolta in queste prime settimane l’attività del Consiglio? “Stiamo partecipando in presenza alle sedute del Consiglio e ai lavori delle commissioni, distribuiti nelle varie aule, con tutte le precauzioni del caso: la presenza è un rischio ma in questo ambito è una necessità per poter lavorare, discutere e confrontarci. Abbiamo partecipato all’insediamento delle commissioni di cui facciamo parte. Nel mio caso, nella prima commissione bilancio ho la possibilità di conoscere e approfondire nel dettaglio tutti i progetti di legge regionale e i documenti che prevedono impegno di spesa, quindi la quasi totalità dei provvedimenti regionali”. Ad esempio? “In questo periodo ovviamente l’attenzione è rivolta all’ambito sanitario: abbiamo
previsto l’assegnazione di un beneficio economico agli specializzandi del quarto e quinto anno, ai ricercatori e docenti universitari che stanno presentando servizio sul fronte Codiv e in questo periodo svolgono un’attività intensa. Si tratta di professionisti non sono inseriti nel servizio sanitario nazionale, ai quali non veniva riconosciuto alcun beneficio economico. Un altro provvedimento riguarda la copertura a livello legislativo della spesa per la piattaforma informatica regionale Zero Covid Veneto per il monitoraggio e sorveglianza della persona. Si tratta di un sistema che va ad implementare Immuni. Mentre l’applicazione nazionale è un alter che avvisa quando entriamo in contatto con persone che sono state positive, Zero Covid Veneto invece è un sistema di biosorveglianza dove la persona segnala se presenta sintomi sospetti o si trova in quarantena. In questi giorni stiamo prendendo in mano la legge di bilancio, con i relativi collegati alla finanziaria: i tempi sono abbastanza ristretti, l’approvazione prevista entro la fine dell’anno e comporterà una presenza costante a Venezia”. Quali le urgenze e le priorità? “Un po’ tutta l’attività è incentrata sulla
gestione dell’emergenza Covid e le conseguenze economiche della pandemia, a partire dalle necessità in ambito sanitario, per individuare le adeguate strategie sul fronte economico per sostenere le attività produttive e l’occupazione. Il mondo dell’impresa e del lavoro non può vivere solo di sussidi, ma richiede ad esempio maggiore formazione. Il segnale positivo arrivato di recente dalle borse alla notizia del vaccino da’ l’idea di come il mercato è in grado di reagire e riprendersi anche di fronte a queste crisi. Altra questione sarà come lo Stato italiano userà i fondi che arrivano dall’Europa e che saranno destinati anche alla Regioni. Dovremo pianificare nuove progettualità e tutta la parte legata agli investimenti. La vera partita sarà questa. Sicuramente queste risorse hanno delle ricadute sull’economia locale, sta a noi orientarle al meglio”. Com’è il rapporto con la maggioranza e la Lega in particolare? “La Lega ha numeri importanti, noi ci poniamo come degli alleati leali, con la dignità di chi proviene dal territorio e può portare tutta la propria esperienza. Più che avanzare rivendicazioni legate a dei semplici numeri abbiamo dei territori da rappresentare, al di
Elisa Venturini
là della collocazione politica”. Da sindaco e consigliere provinciale al Consiglio Regionale, come sta vivendo questa nuova esperienza? “E’ una delle domande che mi viene rivolta più spesso. Ho lavorato per 17 anni in Comune, di cui 10 da sindaco, 15 in Anci, e 6 anni anni in Provincia. Da amministratore locale hai un ruolo operativo, pensi ad un progetto, ad un intervento e poi passi all’azione. Il ruolo del consigliere regionale prima di tutto è legislativo, intervieni a livello normativo, devi studiare i progetti di legge, i regolamenti, approfondire i temi. I risultati immediati di questo lavoro non si vedono subito, spesso ci vogliono anche degli anni. Affronto questo nuovo impegno con il mio bagaglio di esperienza sul campo e di conoscenza del territorio, mi faccio portavoce delle esigenze, delle necessità dei cittadini. Portiamo e discutiamo a livello regionale delle istanze del territorio, sapendo che ognuna delle sette provincie ha le sue esigenze e particolariNicola Stievano tà”.
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QUANTO VALE IL IN VENETO? Le stime a livello territoriale, effettuate sulla base delle risorse stanziate dal Decreto Rilancio, consentono di dimensionare in quasi 1,7 MILIARDI DI EURO l’importo delle sole detrazioni fiscali in Veneto. A dirlo è la ricerca condotta da CNA Veneto con il supporto di Centro Studi Sintesi di Mestre. In cinque anni, dal 2021 al 2026, il Superbonus muoverebbe circa 1 miliardo 652milioni di euro così ripartiti: 148 nel 2021, 379 nel 2022, 337 nel 2023, 316 nel 2024 e nel 2025, 156 nel 2026. La stima a livello territoriale è stata effettuata sulla base della quota degli investimenti attivati dagli ecobonus negli ultimi cinque anni (fonte: ENEA); tale valore è stato poi parzialmente corretto tenendo conto della quota di edifici residenziali con almeno 15 anni (fonte: Istat). Il provvedimento dovrebbe consentire di innalzare il valore degli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica in media del 41%,
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riqualificazione energetica in media
con effetti positivi sugli investimenti del sistema casa fortemente provato nell’ultimo decennio. Con il Superbonus in Veneto gli incentivi fiscali passerebbero dai 665 milioni medi annui del periodo 2014-2019 a 941 milioni medi annui dei prossimi anni. Se al valore economico delle sole detrazioni fiscali (1,7 miliardi di euro) generate direttamente dalla misura sommiamo l’impatto dei bonus edilizi tradizionali, rinvigoriti dalla possibilità di cessione del credito e dal Superbonus stesso, arriviamo a un totale di circa 5,6 miliardi di incentivi fiscali per l’edilizia nei prossimi 6 anni, con un potenziale in termini di investimenti di almeno 14 miliardi di euro (per rimanere prudenti). “Il ricorso al meccanismo delle detrazioni fiscali, applicato agli interventi di efficienza energetica e agli interventi antisismici, va nella direzione auspicata da tempo da CNA Veneto, – dichiara il Presidente Alessandro Conte – ora però è necessario che il Governo si impegni ad inserire nella Legge di Bilancio il prolungamento del Superbonus 110% per il prossimo triennio. Consideriamo questa misura un volano straordinariamente importante per l’intera filiera delle costruzioni e ne sollecitiamo
di Tiengo Alessandro
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l’estensione anche ai capannoni, per migliorarne le condizioni di sicurezza. Non si capisce infatti perché questa tipologia di immobili non sia ricompresa tra i possibili beneficiari. Peraltro, per le sue specifiche caratteristiche, il Superbonus 110% potrà beneficiare delle risorse destinate dal Recovery Fund alla transizione energetica. In prospettiva questo strumento potrebbe quindi essere finanziato perlomeno fino al 2026, favorendo l’accelerazione degli interventi di riqualificazione edilizia, con un’attenzione particolare alle questioni ambientali e alla necessità di lasciare in eredità alle prossime generazioni un mondo più sostenibile. Infine – chiude il Presidente – per rendere la misura davvero efficace è necessario prevedere un alleggerimento della burocrazia che risultando eccessiva rischia di scoraggiare molte attività”. “Da un’indagine condotta dal Centro Studi di CNA che ha coinvolto oltre 2mila imprese a livello nazionale e circa un centinaio a livello veneto – dichiara il Segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – il 70% ritiene che il provvedimento potrà dare nuovo impulso alla filiera dell’edilizia.”
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Il Ministro dello Sviluppo Economico il 24 novembre conferma la proroga del Superbonus 110% P
Il Ministro Stefano Patuanelli, in audizione alla Camera di fronte alla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è molto chiaro a riguardo, anche se nel documento di Bilancio 2021 al vaglio non c’è traccia di questa misura. «È impensabile che il superbonus si fermi al 31 dicembre 2021. L’intenzione del Governo e del Parlamento è sicuramente di dare una prospettiva più ampia di quella prevista contemperando la proroga con le esigenze del bilancio e dell’utilizzo del Recovery fund. Cito tutti e due perché non è detto che la proroga debba essere finanziata solo con uno o con l’altro. Potrebbe essere finanziata in parte con fondi propri di bilancio e in parte con fondi del Recovery. Ma è impensabile che una misura così importante si fermi al 31 dicembre 2021».
Il ministro fornisce anche i primi dati sull’applicazione del beneficio. «In poco più di 20 giorni di monitoraggio dell’Enea sulle richieste per il Superbonus 110%, sono stati 193 gli interventi presentati e autorizzati, con un’ammissione a detrazione di circa 14 milioni e 700 mila euro e con crediti per 16 milioni e 200 mila circa. Sono numeri ancora molto piccoli perché stiamo parlando di 20 giorni, in un quadro che comunque è operativo e c’è attesa per eventuali elementi di proroga», ha concluso Patuanelli, ribadendo infine che la legge delega per il testo unico sugli incentivi per l’edilizia ci sarà, ma non nel collegato della legge di bilancio Sulla questione della proroga si concentrano anche gli agenti immobiliari professionali della Fiaip. «Riteniamo che il superbonus 110% sia una misura particolarmente strategica per il rilancio di tutto il settore immobiliare, ma in particolare dell’usato che racchiude il 75% delle transazioni immobiliari»,
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ha detto il presidente nazionale Gian Battista Baccarini, in audizione nella commissione Ambiente della Camera sulla legge di Bilancio 2021. La Fiaip propone di estendere la durata del superobonus «ad almeno tre anni, almeno fino a fine 2024 (riteniamo molto importante che sia fatto ora, nella legge di Bilancio proprio per dare un reale e fattivo contributo nel riuscire a porre in essere queste opere così importanti)». E chiede anche di «ampliare gli interventi che ricadono in questa misura a tutto il patrimonio immobiliare, non solo a una parte, seppur cospicua, del residenziale, ma all’intero patrimonio residenziale e anche al non residenziale (quindi negozi, uffici, capannoni, laboratori artigianali), con una particolare attenzione per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche (oltre il 50% dei palazzi nei centri storici non ha l’ascensore)».
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urante le festività natalizie si mangia spesso in abbondanza, sovente ben oltre il necessario. La “tradizione” in tal senso è nota. Chiaramente sono noti anche i problemini che vi si collegano, come l’insorgere di indigestioni, appesantimento, alito pesante. Un prezioso alleato per combattere questi sintomi è dato dalle erbe. In particolare meritano di essere scoperti i chiodi di garofano, una spezia usata frequentemente per facilitare la digestione di certi alimenti ed evitare altri problemi derivanti dal processo digestivo. Ma i chiodi di garofano possono aiutare anche quando
ci si trova a combattere con l’alito pesante. Per esempio, dopo aver mangiato una pietanza con cipolla o aglio, se temete l’effetto alitosi, masticate un chiodo di garofano. Questi, però, possono anche essere utilizzati per realizzare infusi multiuso. Lasciando in ammollo qualche chiodo di garofano in una tazza di acqua bollente, otterrete una tisana da bere per rimediare a diversi piccoli problemini. Tra questi la flatulenza, nel caso in cui aveste assunto troppi legumi, ma anche per attenuare i disturbi intestinali o la nausea. Infine possono sconfiggere il mal di testa e la stanchezza mentale.
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RISPOSTE
Per cercare di migliorare la comprensione e dunque l’adesione al SuperBonus 110%, cerchiamo di rispondere attraverso le domande più frequenti poste dai cittadini ad Enea, ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, vigilato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Le spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020 per gli interventi che iniziati prima di tale data a quali condizioni sono ammissibili alle detrazioni del 110%? Quali documenti bisogna produrre in questi casi? Il primo periodo del comma 1 dell’art. 119 del “decreto rilancio” prevede che “La detrazione di cui all’articolo 14 del decretolegge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, si applica nella misura del 110 per cento per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, nei seguenti casi:” La norma, in sostanza, non fa riferimento alla data di inizio dei lavori ma pone soltanto la condizione che la detrazione del 110% si applica alle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020. Il comma 1 specifica, inoltre, gli interventi “trainanti” ammessi alla detrazione del 110% e pone alcuni vincoli e requisiti, cioè stabilisce: a) i limiti di spesa differenziandoli per edifici di tipo unifamiliari e condominiali e per questi ultimi tenendo conto del numero di unità immobiliari presenti;
ENEA RISPONDE AI QUESITI PIU’ FREQUENTI b) il requisito che i materiali isolanti rispettino i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2017; c) quando è agevolabile l’allaccio alla rete di teleriscaldamento; d) quando è agevolabile installare le caldaie a biomassa. Il comma 3 aggiunge il requisito che, ai fini dell’applicazione della detrazione del 110%, bisogna conseguire il miglioramento di due classi energetiche ovvero, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta. Da quanto sopra si conclude che, per tutti gli interventi “trainanti” la fruizione dell’aliquota del 110% è subordinata al rispetto di quanto previsto ai commi 1 e 3, sia per i requisiti tecnici che per la spesa massima ammissibile, a prescindere dalla data di inizio dei lavori. Ciò comporta, inoltre, che la documentazione da produrre in questi casi sia quella richiesta per gli interventi con data di inizio lavori a partire dal 1° luglio 2020.
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È possibile realizzare più interventi trainanti contemporaneamente? Si. Come chiarito nella circolare dell’Agenzia delle entrate 8 agosto 2020, n. 24/E (cfr. paragrafo 4) “Nel caso in cui sul medesimo immobile siano effettuati più interventi agevolabili, il limite massimo di spesa detraibile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati.”
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In tutti i centri è stato disposto un pre-triage telefonico per accedere alle strutture.
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L’accesso alle strutture è controllato per evitare assembramenti, dando priorità ad anziani, disabili e donne in gravidanza e ad un numero minimo di accompagnatori.
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Nelle aree comuni e nei servizi igienici sono disponibili dosatori per disinfettanti e gli utenti sono invitati a disinfettarsi e/o lavarsi le mani con apposita cartellonistica.
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Padova Piove di Sacco Monselice
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Gli operatori sanitari e di segreteria sono dotati di DPI (mascherine, guanti, occhiali, visiere, camici monouso, cuffia) e il loro utilizzo razionale è regolamentato dall’OMS.
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Dopo l’esecuzione di ogni esame o visita, si procede alla disinfezione delle apparecchiature e degli strumenti impiegati, allo smaltimento dei DPI nei contenitori per i rifiuti speciali, ad aerare e pulire i locali. Successivamente si provvede alle operazioni di pulizia giornaliera e alla sanificazione degli ambienti.
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Plasma iperimmune
La Banca del Plasma della Regione Veneto contro il Coronavirus
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a sanità della Regione del Veneto ha sperimentato e confermato che i pazienti che hanno avuto la malattia sviluppano anticorpi che sono in grado di inibire l’infezione causata dal Coronavirus. L’efficacia del risultato dipende dal quadro clinico generale. La persona per donare il plasma deve aver contratto la malattia e avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Se ha avuto solo il tampone positivo ma senza sintomi oppure se ha avuto sintomi ma non è sicuro di aver avuto il coronavirus non è idonea a donare il plasma. Negli asintomatici la quantità di anticorpi non è sempre sufficiente per curare il malato. Per ogni Ulss sono stati individuati dei centri di riferimento dove il volontario può rivolgersi per la raccolta del plasma iperimmune. “La Regione del Veneto invita gli ex pazienti covid oggi guariti che desiderano dare il proprio contributo, donando il plasma, a contattare telefonicamente il centro trasfusionale più vicino e aiutare concretamente alla guarigione di altri malati”.
L’appello a chi è guarito: “Donate il plasma” Curare il Covid da casa, indicazioni per i medici di famiglia
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“Il mio paziente Tumore alla prostata, l’efficaciapiùdei farmaci nascerà senolitici in là”
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Curare il Covid da casa, indicazioni per i medici di famiglia
C
urare le persone con infezione da Sars-CoV-2 non ospedalizzate, un vademecum è stato messo a punto dalla Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Lombardia, con la partecipazione della Clinica di Malattie Infettive, Dipartimento di scienze Biomediche e Cliniche Sacco dell’Università di Milano, diretto dal professor Massimo Galli, indirizzato ai medici di famiglia. Un protocollo di cure domiciliari nei pazienti con sintomi per evitare o contenere l’evoluzione della malattia e quindi l’ospedalizzazione. Si distingue in primo luogo, nella classificazione dei pazienti, tra i casi accertati e quelli sospetti. Rappresenta un caso accertato – si legge – il soggetto con tampone nasofaringeo o antigenico positivo. Il caso sospetto invece è quello del paziente con sintomatologia compatibile con infezione da Sars-CoV-2, che non ha non ancora effettuato il tampone o chi ha un esito negativo ma con elevata probabilità pre-test di infezione (contatto di soggetto con infezione accertata). Nei sintomatici a domicilio è consigliato utilizzare il paracetamolo nel trattamento della febbre; un’abbondante idratazione per via orale se non controindicata; sedativi per la tosse al bisogno; in caso di diarrea evitare trattamenti che riducano la motilità intestinale e supportare con idratazione orale; si ribadisce l’importanza di una corretta alimentazione Per quanto riguarda i trattamenti specifici, nel documento si evidenzia che “al momento nessun trattamento ha dimostrato un chiaro beneficio in pazienti la cui severità imponga l’ospedalizzazione. Vi sono in ogni caso alcune terapie che sono controindicate poiché non hanno dimostrato nessun tipo di efficacia in nessun setting (né ospedaliero né territoriale) ed espongono il paziente a potenziali rischi ingiustificati se somministrate senza adeguato monitoraggio: tra questi sono da citare l’antiretrovirale lopinavir/ritonavir, l’antibiotico azitromicina e l’antimicrobico/immunomodulante idrossiclorochina”. “È in particolare fortemente sconsigliato – si precisa - l’utilizzo di azitromicina, fatti salvi quei casi in cui vi sia il fondato sospetto di contestuale infezione batterica”. Viene invece ribadita l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica che è fortemente raccoman-
Le linee guida della Federazione dei medici Lombardi e il documento dei colleghi dell’Istituto Mario Negri e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo data in tutti i soggetti di età superiore ai 60 anni o appartamenti a categorie inserite nel piano nazionale di vaccinazione antinfluenzale 2020/21. Le linee guida dei medici della Lombardia pubblicate sul sito della Omceo di Bergamo, anticipano quelle del ministero che dovrebbero uscire a breve. Nel frattempo i medici dell’Istituto Mario Negri e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Giuseppe Remuzzi, Norberto Perico, Monica Cortinovis e il professor Fredy Suter, hanno preparato un documento sulle cure domiciliari da somministrare non appena si manifestano i sintomi che possono essere riconducibili all’infezione da Sars-CoV-2, ancora prima di sottoporsi al tampone (a differenza del vademecum dei medici Lombardi da cui sembrerebbe discostarsi anche nelle indicazioni di alcuni trattamenti). Il protocollo al momento è stato sperimentato su circa 50 pazienti, con tampone positivo e lievi sintomi, che sono guariti senza la necessità di essere ricoverati in ospedale. Il documento sarà a breve pubblicato sulla rivista Clinical and Medical Investigation.
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Regione Veneto
La Banca del Plasma della Regione Veneto contro il Coronavirus e l’appello alla donazione a chi è guarito
E
’ questo il contenuto del video che la Regione Veneto ha diffuso per sensibilizzare la popolazione alla donazione del plasma iperimmune. Un appello ai pazienti già guariti da Coronavirus per consentire gli studi clinici sperimentali per una terapia innovativa e che si è rivelata efficace in molti casi. La donazione “prevede il prelievo del plasma da persone guarite dal Covid-19, per poi somministrarlo a pazienti malati, affetti dallo stesso virus, per “rifornirli” degli anticorpi che erano già stati sviluppati, nel proprio sangue, dai pazienti guariti” spiega Giuseppe dal Ben, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima nella sua pagina Facebook, nell’introduzione al video diffuso dalla Regione Veneto. Appello alla donazione della Regione che l’Ulss 9 Scaligera ha fatto suo rilanciando la campagna “# dona il tuo plasma” anche attraverso volti noti del mondo dello sport, dello spettacolo, della vita economica, dell’informazione e del territorio, tra questi Red Canzian, Paola Pessot, Piero Fanna, Gian Antonio Stella, Giobbe Covatta, Marina Salamon, Jerry Calà, sara Simeoni … “Coloro che hanno avuto la fortuna di guarire dal Coronavirus, - sono le parole dei vip - se donano il sangue con il loro plasma posIl plasma iperimmune serve sono salvare molte vite per consentire gli studi clinici perché aiuterà a guarire quelli che a oggi sono in sperimentali per una terapia mezzo al guado. In queinnovativa e che si è rivelata sto momento difficile e particolare che stiamo efficace in molti casi vivendo facciamo squadra. Dobbiamo cercare di fare il possibile. La donazione del sangue è più che mai urgente e utile. Il nostro sangue è prezioso ma donare il plasma può salvare delle vite. Usciamo dal tunnel del Covid 19 per vedere la luce della vita, tutti insieme”. Chi può donare e come si fa L’appello alla donazione è rivolto a tutti i soggetti che sono expazienti Covid: il paziente che intende donare il proprio sangue deve possedere i seguenti requisiti, da valutare in via preliminare con contatto telefonico: - deve avere un’età compresa tra 18 e 60 anni - il soggetto di sesso maschile non deve essere mai stato trasfuso - il soggetto di sesso femminile non deve mai essere stato trasfuso e non deve aver avuto gravidanze - l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata sintomatica - l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente (tampone rino-faringeo positivo) - la guarigione da infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente mediante due tamponi negativi consecutivi - criteri di idoneità generale alla donazione (anamnesi fisiologica, patologica, farmacologica).
Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria
Salute
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Rovigo Medica: nuovo ambulatorio Oculistico Dotazione di apparecchiature di ultima generazione per garantire visite ed esami diagnostici accurati
L
’oftalmologia è una branca della medicina nella quale si è assistito negli ultimi anni ad un profondo cambiamento legato sostanzialmente all’innovazione ed al miglioramento tecnologico e, quindi, strumentale. Attualmente si possono garantire diagnosi di altissima precisione e meticolose valutazioni sull’andamento della patologia oculare grazie all’utilizzo di dispositivi che avvicinano allo zero la possibilità di errore. E’ comunque assolutamente indiscutibile che l’oculista debba avere profonde e solide conoscenze della materia non soltanto oculare, ma anche di medicina generale in quanto moltissime patologie e moltissimi principi farmacologici presentano complicanze ed effetti collaterali a livello delle strutture oculari: basti pensare alle ripercussioni oculari che si possono avere nella malattia diabetica, nelle patologie tiroidee, nelle malattie reumatiche, nell’utilizzo di farmaci per alcune cardiopatie e con i farmaci chemioterapici. Partendo da queste basi è indispensabile avvalersi di dispositivi moderni e precisi che, in tempi rapidi diano risposte meticolose, particolareggiate e inappuntabili. Per questi motivi, dopo quasi 25 anni di attività ospedaliera, ho accettato la proposta di Rovigo Medica che, dandomi fiducia, mi ha affidato la gestione dell’attività oculistica garantendomi la possibilità di acquistare strumenti di primissima fascia. La scelta delle apparecchiature è ricaduta, in larga misura, sulla marca Zeiss che, penso sia conosciuta anche dai neofiti della materia. Tengo a precisare che la scelta è ricaduta su prodotti nuovissimi e quindi di ultimissima generazione. Possiamo dunque garantire l’esecuzione di campi visivi per la diagnosi ed il follow up della malattia glaucomatosa, per patologia vascolari retiniche e per valutazioni cliniche in caso di
patologie cerebrali e del nervo ottico. Con il nostro OCT possiamo offrire immagini dettagliate e particolareggiate della retina in caso di maculopatie allo stadio inziale o già evolute. Sono stati acquistati inoltre strumenti laser per il trattamento delle alterazioni retiniche periferiche e per il trattamento delle vasculopatie qualora ce ne sia l’indicazione. Abbiamo inoltre a disposizione il laser per il trattamento delle cataratte secondarie per consentire al paziente operato di cataratta di tornare a vedere nitidamente così come nei primi tempi dopo l’intervento. Anche l’ambulatorio oculistico è stato profondamente rivoluzionato con l’acquisto di attrezzature moderne che possono consentire l’eventuale inquadramento del paziente e quindi l’indirizzo verso cui orientarsi per fare in modo che la capacità visiva della persona venga tutelata nel miglior modo possibile. L’attuale strumentazione è ottimale anche per eseguire visite oculistiche pediatriche in quanto consente di rilevare in tempi velocissimi la presenza di eventuali difetti visivi anche in età prescolare e, di conseguenza, di prescrivere correzioni ottiche appropriate. Nella nostra struttura è già presente una sala operatoria attrezzata per interventi di chirurga degli annessi palpebrali quali calazi, pterigi, neoformazioni e per interventi di malposizione palpebrale come entropion ed ectropion. Attualmente Rovigo Medica è in grado di garantire visite ed esami diagnostici affidabili e scrupolosi e rappresenta una validissima scelta in caso di valutazioni di deficit visivi di qualsiasi tipo. E’ una struttura con una dirigenza dinamica ed efficiente con margini di crescita in ambito chirurgico che potrebbero essere colmati in un prossimo futuro.
Dott. Alfredo Recca - Specialista in Oftalmologia Via L. Einaudi 80/82 – Area Tosi – Rovigo Tel. 0425.474769 - Cell. 327.0241874 info@rovigomedica.it - www.rovigomedica.it
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“Il mio paziente nascerà più in là” L’utilizzo dei farmaci senolitici
Tumore alla prostata
Il follow-up ostetrico del futuro è già presente in Poliambulatorio Delta Medica
può essere efficace contro le metastasi
S
empre più spesso, i servizi erogati per la di predizione di benessere suo del suo futuro so e richiesto “Test del Dna Fetale circolante tutela del benessere e della salute della nascituro. Ecco che, oltre alla routinaria visita [cfDNA]”. I test basati sul cfDNA, in quanto Donna e del Bambino rappresentano un inostetrica, è possibile nella stessa occasione analisi del DNA, sono test genetici a tutti dicatore di qualità dell’intera offerta sanitaeffettuare l’ecografia ostetrica ad hoc per gli effetti, potendo eseguire uno screening ria erogata alla comunità. Nell’ottica di tale qualsiasi epoca gestazionale. L’ecografia cromosomico ad elevata performance (altra “concezione di salute”, la medicina ostetrica, oltraguidato al battito cardiaco e alla sensibilità ed alta specificità) sia per leordinario croIl teammoderna internazionale di ricerca dalfetale professor Andrea Alimonti, del Dipartimento di Medicina materno-fetale non può non ricoprire un ruodiagnosi di presentazione permette di valumosomopatie più frequenti quali trisomia 21 è possibile estendere l’indagine ecografica bi- so il Poliambulatorio Delta Medica in maniera dell’Università Padova, scopre come composti uccidendo le cellule senescenti, efficaci nell’arrestare dimensionale con ricostruzionisiano tridimensionali completa e multidisciplinare completa quello lo prioritario, essendo l’unicodi momento della tare il rischio di patologieicromosomiche già senolitici, (sindrome di Down), trisomia 18 (sindrome e anche quadridimensionali (3D/4D), ovvero che è considerato “un moderno approccio” vita di una donna in cui “è possibile definire nel primo trimestre di gravidanza (ecografia di Edwards), trisomia 13 (sindrome di Pail processo nella progressione tumorale il benessere del paziente presente (mamma) genetica del primo trimestre). L’ecografia del tau), aneuploidie (monosomie e trisomie) dei con una modellazione solida in real-time. E’ alla tutela della salute della mamma e del e del paziente futuro (feto)”. Per molteplici secondo trimestre, meglio conosciuta come cromosomi sessuali (e definizione del sesso ormai possibile spiare nel più recondito dei futuro nascituro. Il ginecologo che si occupa aspetti socio-economici, la maternità ha subiecografia morfologica, è il massimo concenfetale) fino all’estensione dell’indagine alla misteri: una vita portata in grembo. Inoltre è di medicina materno fetale ha quindi l’insoto negli ultimi anni notevoli cambiamenti, in trato delle potenzialità dello studio ecografiricerca delle microdelezioni più frequenti del possibile vedere il proprio bambino muoversi, stituibile ruolo di presentare “step by step” ai primis fra tutti l’essersi spostata come evento co: questa è l’epoca gestazionale in cui si ha genoma umano o all’intero genoma stesso toccare il proprio corpo, così come osservare futuri genitori il loro figlio, così da aumentarne la consapevolezza durante la gravidanza. I nella “medio-tarda” età fertile. Tale tendenza, il miglior rapporto tra le dimensioni del feto (cariotipo digitale). Per tale motivo il Poliam- le espressioni del suo corpo. E’ possibile entrare in diretto contatto visi- routinari controlli sono un momento in cui in che non potrà che continuare, induce nella stesso e la risoluzione dell’apparecchio, al bulatorio Affidea Delta Medica offre alle pacoppia la pianificazione di un numero sempre fine di eseguire un’analisi morfostrutturale. zienti interessate una consulenza totalmente vo con lui fino ad indovinarne le somiglianze. cui i genitori trovano rassicurazioni e risposte inferiore di figli, spesso ricorrendo a tecniche Si possono investigare estensivamente paragratuita con il Dr. Salvatore Gizzo sia pre-test Si tratta di un’ecografia particolarmente sofi- ai molti dubbi e domande. Per una mamma, di procreazione medicalmente assistita (e metri della crescita e del benessere fetale, imal fine di informare e coadiuvare la coppia sticata. I vantaggi, oltre che di tipo emotivo, poter “vedere il bambino che porta in gremquando necessario anche con utilizzo di gaplementando lo studio con la visualizzazione e nella scelta dell’indagine a loro più pertinente sono enormi dal punto di vista diagnostico bo, sapere che è sano e che la gravidanza sta meti eterologhi), aumenta potenzialmente i valutazione della vascolarizzazione fetale ed sia post test al fine di elucidarne i risultati ed tant’è che nella nostra sede l’indagine 3D/4D procedendo bene” significa essere rassicurata rischi materni e fetali (gravidanza a rischio), uterina. Nelle successive settimane di gravioffrire, in caso di test positivo, un continuum viene eseguito su richiesta della gestante e in sulla propria salute e su quella del proprio fima al contempo incrementa esponenzialdanza è possibile monitorare il benessere feassistenziale con eventuali altre indagini ne- tutti i casi in cui il medico lo ritenga utile. La glio. Tutto ciò ha un effetto positivo generale mente il desiderio/necessità di predizione di tale e di realizzare uno studio particolareggiacessarie. Il NIPT dove essere collegato e pre- possibilità anche per le pazienti affette da gra- che influisce sulla percezione ed il buon andabenessere. Ecco che diventa “normale” la to della struttura, valutarne l’accrescimento, ceduto da un accurato controllo ecografico vidanza a rischio di poter essere seguite pres- mento della gravidanza stessa. richiesta della coppia del “massimo” in tercon la possibilità attraverso complesse fordopo l’XI settimana, effettuato da operatori mini di aspettativa di salute, di predizione del mule matematiche di determinare una stima accreditati ed esperti in indagine ecografica Dott. Salvatore Gizzo rischio e di diagnosi rapide, veloci, esaustive del peso e della lunghezza fetale al momento del primo trimestre. E’ infatti possibile eseguiSpecialista in Ginecologia ed Ostetricia ed accurate. 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e manca il gene TIMP1 nelle cellule senescenti il tumore alla prostata è più aggressivo, invasivo e metastatico. Il team internazionale di ricerca guidato da Andrea Alimonti scopre come i composti senolitici, uccidendo le cellule senescenti, siano efficaci nel bloccare la formazione delle metastasi. E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Cancer Cell” un articolo che svela il ruolo delle cellule senescenti nella formazione delle metastasi e individua un composto senolitico (che di preferenza distruggono le cellule senescenti) in grado di bloccarle. Lo studio è stato guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario del Dipartimento di Medicina -– Dimed - dell’Università di Padova e ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) e dell’Istituto OnDOVEdi TROVARCI cologico Ricerca (Ior) di Bellinzona in Svizzera Risorgimento, 21 - Lendinara (RO) ricercatori con ilPiazza supporto di un gruppo di giovani guidato da Ilaria Guccini ed Ajinkya Revandkar e Tel. 0425 641026 di prestigiose collaborazioni professionali all’Eth WhatsApp: 333 882 0039 di Zurigo negli Usa. Email:einfo@farmaciazanetti.it FACEBOOK! non sono solo responsaLeSEGUICI celluleSUsenescenti bili dell’invecchiamento, ma possono in alcune condizioni avere un ruolo determinante nella progressione tumorale e nella formazione di metastasi. Lo studio ha individuato uno specifico gene -– TIMP1 - che spinge le cellule senescenti tumorali ad aver un ruolo attivo nella formazione delle metastasi. Se questo gene è infatti perso o inattivato, avviene la riprogrammazione dei fattori rilasciati dalle cellule senescenti verso una com-
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posizione che rende il tumore più aggressivo ed invasivo e quindi metastatico. È infatti dimostrato che l’assenza o inattivazione di TIMP1 e di PTEN – un altro gene che ha un ruolo chiave in questo processo – si verificano frequentemente nel tumore alla prostata, correlandosi alla resistenza al trattamento del tumore e a esito clinico più grave. Alla luce di queste informazioni e rilevazioni si è ricercato di individuare una strada percorribile per l’utilizzo di nuovi farmaci che uccidano le cellule senescenti, i cosiddetti farmaci senolitici, partendo dall’ipotesi che potessero avere un ruolo chiave nell’arrestare il processo. Il Professor Alimonti e il suo team hanno dimostrato come questo sia SERVIZI vero nei loro studi preclinici, effettuanI NOSTRI do una sperimentazione vivo nella quale Autoanalisi del sangue •inMisurazione della è stata soppressa geni TIMP1• e PTEN: pressionel’espressione • Foratura lobidei • Nutrizionista Testvolta dellasviluppate pelle e dellecapello • Controllo una metastasi causate dall’asdell’udito senza dei due geni inibitori, si è potuta verificare l’efficacia di un potente composto senolitico nel I NOSTRI REPARTI bloccare le metastasi stesse.e celiachia • Omeopatia • Alimentazione integrazione sportivi • Veterinaria • “I risultati diper questa ricerca ci indirizzano anco• Laboratorio di galenica raCosmesi una volta verso la terapia personalizzata – dice il professor Andrea Alimonti -. I fattori genetici possono infatti determinare se la senescenza avrà nel paziente un effetto positivo di opposizione alla crescita del tumore o negativo di stimolazione della formazione di metastasi. In questo secondo caso risulta importante somministrare con cautela i farmaci chemioterapici che inducono senescenza, oltre ad utilizzare i farmaci senolitici per uccidere le cellule senescenti”.
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ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA DOTT. DAVIDE BERTOLINI DOTT. SABRI DLIMI DOTT. CHRISTOPH IDEBRANDO FULCO DOTT. BRUNO SCARANTE DOTT. DAVIDE VAROTTO
PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA DOTT.SSA MARTINA BIGONI DOTT.SSA NELA JELCIC DOTT.SSA ANTONELLA TINTI
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RADIOLOGIA DIAGNOSTICA DOTT. PAOLO CARPEGGIANI DOTT. DINO GATTAZZO DOTT. SIMONE SALA
OSTETRICIA E GINECOLOGIA DOTT.SSA GABRIELLA CANDUSSI DOTT. VANNI VENTUROLI
SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE
OTORINOLARINGOIATRIA DOTT. GIORGIO BONDESAN
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PEDIATRIA E PUERICULTURA DOTT.SSA SABRINA ARMARI
TERAPIA ANTALGICA DOTT. PIERLUIGI MANCHIARO
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UROLOGIA DOTT. MAURIZIO SIMONE
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Contatti
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Lun - Ven 8:00 - 20:30 Orario continuato Sabato 8:00 - 14:00 Parcheggi per pazienti con mobilità ridotta Nella struttura è presente il servizio WiFi gratuito per tutti i gentili utenti.
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Linfedema: una patologia L’utilizzo dei farmaci senolitici sottovalutata ed emarginata può essere efficace contro le metastasi
Tumore alla prostata
mo tecniche innovative di compressione CHE COS’È? con esercizi in acqua termale (studi eseguiIl linfedema è il gonfiore degli arti supeti e pubblicati in letteratura mondiale per riori e/o inferiori causato dall’accumulo pa-di ricerca guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario del Dipartimento di Medicina Il team internazionale la prima volta dal fondatore del centro e tologico di liquido ricchissimo di proteine dell’Università diunPadova, scopre come i composti senolitici, uccidendo le cellule senescenti, siano efficaci nell’arrestare chirurgo vascolare di fama mondiale, Dott. tra il derma e il sottocute, per malfunDimitrios Kontothanassis). zionamento del sistema linfatico. Si riconoil processo nella progressione tumorale Infine, è di fondamentale importanza sce un linfedema congenito che colpisce la continuità terapeutica a domicilio per il entrambi gli arti inferiori (1% dei casi tomantenimento del risultato ottenuto attratali) e un linfedema secondario a interventi verso l’utilizzo di calze su misura a trama chirurgici di tipo oncologico che necessipiatta abbinate ad indumenti indossabili tano della rimozione dei linfonodi, oppure tipo “leggings” che trasmettono le mida radioterapia o malattie infettive come la cro-correnti polarizzate così come i controlfilaria. Si tratta di una malattia sottovaluli clinici periodici del paziente. tata con pochissima offerta di cura a livello L’alta Specialità dell’Istituto Flebologinazionale e internazionale perché mancaco Italiano offre al paziente il miglior iter di studio e cura del paziente, strutturato un trattamento per tutta la vita del paziente. postura dei piedi ed esercizi riabilitativi no centri dedicati per la diagnosi e cura. diagnostico terapeutico-riabilitativo per in maniera rigorosa e scientifica grazie La compressione è il gesto più importante mirati. Molto spesso la cura è affidata in manieA questo approccio tradizionale, all’Istiuna patologia cronica e invalidante come all’esperienza maturata con gli anni in que- nella fase iniziale della cura per decongera empirica a fisioterapisti specializzati in il linfedema. sto settore. La diagnosi iniziale è affidata stionare l’arto e nel lungo termine per poter tuto Flebologico Italiano di Padova abbinialinfodrenaggio che non eseguono un vero al chirurgo vascolare che esegue la visita mantenere il risultato ottenuto. Un’équipe inquadramento medico cosa invece altaspecialistica, la valutazione clinica del pro- di fisioterapisti e infermieri professionali mente raccomandata per poter curare in blema e la diagnosi strumentale non inva- altamente specializzati nella cura del linmaniera scientifica questa patologia. siva mediante un ecocolordoppler venoso fedema e coordinati con l’équipe medica, La progressione della malattia per la sua ed un’ecografia dei tessuti molli e dei vasi esegue linfodrenaggio, Manutech terapia non curanza porta non solo a problemi fisilinfatici. Sulla base della prima visita viene (trattamento con micro-correnti polarizzate ci (elefantiasi dell’arto) ma anche a disagi Dott.ssa Sara Oberto - Specialista in Chirurgia Vascolare richiesto un esame linfoscintigrafico per abbinate ad un massaggio linfodrenante), psicologici che molte volte spingono il paMaster in Linfologia Clinica - Presidente dell’Italian Society analizzare la presenza o meno di vasi lin- bendaggi elastocompressivi correttamente ziente all’isolamento sociale. of Young Phlebologists fatici e valutare la loro funzionalità, e una confezionati per non incorrere a danneggiaCOSA FARE? Via Niccolò Tommaseo, 50 - 35131 - Padova (Italy) valutazione cardiologica. mento del patrimonio linfatico del paziente, L’Istituto Flebologico Italiano, centro di segreteria@istitutoflebologico.it - www.istitutoflebologico.it COME SI CURA? calze elastiche su misura a trama piatta, eccellenza per la cura delle malattie veTel.: +39 049 2271355 Il linfedema è una patologia che richiede plantari personalizzati per correggere la nose e linfatiche, propone un protocollo
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e manca il gene TIMP1 nelle cellule seneposizione che rende il tumore più aggressivo ed DR. A. IACONA Ginecologo scenti il tumore alla prostataOtorinolaringoiatra è più aggressivo, invasivo e quindi metastatico. È- infatti dimostrato invasivo e metastatico. Il team internazionale di che Visita l’assenza o inattivazione di TIMP1 di colPTEN ginecologica completaedi: Audiometria; Otomicroscopia per asportaricerca guidato da Andrea Alimonti scopre – unposcopia, altro gene che un ruolo chiave in questo paphatest, ecodoppler, ecozione cerume; Laringoscopia con come fibroscografia– si tiroidea e frequentemente addominale, nel visita i composti senolitici, uccidendo cellule sene- delprocesso verificano tupio; Insufflazioni tubarichele per la cura senologica completa di ecografia o laser dei la sordità rinogena; Trattament scenti, siano efficaci nel bloccare la formazione moremammaria, alla prostata, correlandosi alla resistenza al ecografia ginecologica turbinati; Asportazione semplice dei polipi delle metastasi. trattamento del tumore e a esito clinico più grave. con sonda transvaginale nasali E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Alla luce di queste informazioni e rilevazioni si scientifica “Cancer Cell” un articolo che svela il è ricercato di individuare una strada percorribiFIBROMIALGIA - VENE VARICOSEle -per ARTRITE PSORIASI - DETOX ruolo delle cellule senescenti nella formazione l’utilizzo di -nuovi farmaci che uccidano le delle metastasi e individua un composto senolii cosiddetti farmaci senolitici, SynthéXer è un cellule sistemasenescenti, elettromagnetico di ultima generazione i trattamenti della Medicina Fisica Riabilitativa, certificato tico (che di preferenza distruggono leper cellule separtendo dall’ipotesi cheepotessero avere un ruodispositivo medico classenell’arrestare IIa. nescenti) in grado di bloccarle. Lo studio è stato lo di chiave il processo. Il Professor Il metodo SynthéXer, grazie ad effetti combinati di rilassamento guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario Alimonti e il suo team hanno dimostrato come muscolare, antinfiammatori, antidolorifici e sui gonfiori articolari, del Dipartimento di Medicina -– Dimed dell’Unisia vero loro studi preclinici, effettuanpone la personaquesto al centro di unnei trattamento personalizzato che versità di Padova e ricercatore dell’Istituto Veneto ledodisfunzioni una sperimentazione in vivo nella quale è stata ne riequilibra patologiche. Richiedici maggiori informazioni: per tedei uno sconto di Medicina Molecolare (Vimm) e dell’Istituto On- abbiamo soppressariservato l’espressione geni TIMP1speciale e PTEN: 12 volta sedute cologico di Ricerca (Ior) di Bellinzonasul in pacchetto Svizzera diuna sviluppate le metastasi causate dall’ascon il supporto di un gruppo di giovani ricercatori senza dei due geni inibitori, si è potuta verificare guidato da Ilaria Guccini ed Ajinkya Revandkar e Flacco l’efficacia un potente composto senolitico Via V. 31, di35031 Abano Terme (Pd) nel di prestigiose collaborazioni professionali bloccare le metastasi stesse. Tel.all’Eth +39 049 8669671 - info@parkhotelterme.it di Zurigo e negli Usa. “I risultati di questa ricerca ci indirizzano ancowww.parkhotelterme.it Le cellule senescenti non sono solo responsara una volta verso la terapia personalizzata – dice bili dell’invecchiamento, ma possono in alcune ilSiamo professoraperti Andrea tutto Alimontil’anno -. I fattori genetici condizioni avere un ruolo determinante nella propossono infatti determinare se la senescenza Via V. Flacco 72, 35031 Abano Terme (Pd) gressione tumorale e nella formazione di metaavrà nel paziente un effetto positivo di opposizioTel. +39 049 8601571 info@abanoalsole.com stasi. Lo studio ha individuato uno specifico gene ne alla crescita -del tumore o negativo di stimolawww.abanoalsole.com -– TIMP1 - che spinge le cellule senescenti tumozione della formazione di metastasi. In questo serali ad aver un ruolo attivo nella formazione delle condo caso risulta importante somministrare con metastasi. Se questo gene è infatti perso o inatcautela i farmaci chemioterapici che inducono tivato, avviene la riprogrammazione dei fattori senescenza, oltre ad utilizzare i farmaci senolitici rilasciati dalle cellule senescenti verso una comper uccidere le cellule senescenti”.
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Bilancia Siete sempre alla ricerca della pura bellezza. Il rischio è quello talvolta di perdere il contatto con la realtà, che non sempre è come ci piacerebbe che fosse
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Toro Non riuscite a dissimulare né a nascondere le vostre emozioni. Il vostro sguardo è eloquente e sincero. La vostra spontaneità risulterà comunque vincente
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Non fatevi affascinare da venditori di fumo ma condividete con chi lo merita davvero i vostri successi e le vostre aspirazioni
Siete tentati di creare nel vostro immaginario una realtà che spesso non è tale. Cercate di vedere il buono anche laddove non c’è. Il vostro ottimismo tuttavia vi aiuta sempre
Cancro
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Dopo tanto impegno siete alla ricerca di un meritato riconoscimento per il lavoro svolto con passione e serietà, che arriverà. Abbiate fiducia: riceverete le giuste soddisfazioni
Sarete il punto di riferimento per le persone che vi stanno a cuore, qualcuno su cui poter contare in ogni momento. La vostra presenza è una certezza per chi vi ama.
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Sarete messi alla prova ancora una volta e, ancora una volta, riuscirete ad uscirne vincitori. Superate lo stress e difendete la vostra serenità.
Non potete rinunciare alla vostra libertà e ai vostri spazi. Dovrà capirlo chi vi è vicino ma saprete essere molto chiari e schietti
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Saprete distinguere tra l’essenziale e il superfluo per ottenere, comunque, il necessario. E questo è ciò che conta
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