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di Cavarzere

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Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Mentre negli istituti superiori e, da diversi anni ormai, anche alle scuole medie (quelle che la burocrazia chiama scuole secondarie di primo grado, anche se il termine, per ovvi motivi, fatica ad attecchire nella vita comune) nella valutazione degli studenti i “vecchi” voti sono ormai una consuetudine, alle scuole primarie (che i più nostalgici continuano a chiamare elementari) invece il cambiamento è sempre dietro l’angolo. Così dopo tre anni all’insegna dei “giudizi descrittivi”, poco compresi e amati dalle famiglie, si torna ai tradizionali giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente e non sufficiente. Ad ingranare la marcia indietro è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “E’ un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti. – spiega il ministro – L’introduzione dei giudizi sintetici, molto più comprensibili dei precedenti livelli, permette di tracciare con maggiore chiarezza il percorso formativo degli alunni, migliorando la comunicazione con le famiglie e al tempo stesso l’efficacia della valutazione”. Quindi si torna all’antico, con buona pace di tutti gli sforzi sostenuti negli ultimi quattro anni da insegnanti per introdurre la nuova valutazione e dalle famiglie per comprenderla.

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Il sindaco Munari interviene: “Una misura necessaria per garantire la sostenibilità dei servizi”.

Servizi alle pagg. 6-9

Il dibattito

Luca Zaia Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

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VENETO, LE SFIDE DEL 2025 CON L’INCOGNITA DEL VOTO

L’assessore Francesco Calzavara illustra la manovra di bilancio regionale “Più risorse a disposizione, si continua a crescere”

AUTONOMIA DELL’ENERGIA “STOP AL CENTRALISMO”

Le concessioni delle reti rendono 300 milioni, Roma vuole prorogare a Enel per altri vent’anni, Agsm Aim lancia l’allarme

Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

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Tel. 0426 901663 mail: info@equipelettric.it

a sanità veneta si conferma, anche nel 2024, un modello di eccellenza a livello nazionale. Questo risultato non sarebbe possibile senza il lavoro instancabile dei nostri operatori sanitari, che ogni giorno garantiscono cure di qualità a milioni di cittadini. A loro va il mio più sentito ringraziamento. I numeri parlano chiaro: nel 2024, abbiamo registrato 14,5 milioni di prenotazioni, con un incremento del 13% rispetto al 2022, e una crescita del 9% nei primi accessi. segue a pag. 5

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Il caso
Servizio a pag. 19
Servizio a pag. 22

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Un progetto innovativo, al via la distribuzione gratuita di assorbenti

Il Comune di Cavarzere, in collaborazione con la catena Alì Supermercati e sotto l’egida dell’assessorato alle Pari Opportunità, avvia un progetto innovativo e significativo: la distribuzione gratuita di assorbenti igienici nei locali pubblici. Questa iniziativa, che partirà in forma sperimentale dalla biblioteca comunale, mira a garantire un supporto concreto alle donne e a promuovere la dignità e l’uguaglianza di genere attraverso un gesto semplice ma altamente simbolico. L’Assessore alle Pari Opportunità, Mattia Bernello, ha spiegato il valore dell’iniziativa.

“Questa è un’altra bellissima iniziativa del nostro assessorato alle Pari Opportunità, che mantiene la promessa di ribadire il ‘NO’ a ogni forma di violenza e discriminazione di genere con campagne dedicate tutto l’anno. Voglio ringraziare Alì Supermercati, una grande azienda a livello nazionale, che ha subito aderito con entusiasmo a questo progetto. Questo gesto vuole essere un segnale forte: il Comune di Cavarzere è vicino alle sue cittadine e si impegna a garantire il diritto alla dignità per tutte le donne, soprattutto in un periodo economicamente complesso per molte famiglie.”

L’iniziativa prevede l’installazione di dispenser di assorbenti nei bagni della biblioteca comunale, che sarà il primo punto coinvolto nel progetto. Il Comune, grazie alla generosa donazione di oltre 300 assorbenti da parte di Alì Supermercati, consentirà una distribuzione anonima e gratuita per le donne che ne hanno necessità.

“Partiamo dalla biblioteca comunale e, se il progetto avrà il successo che auspichiamo, lo estenderemo progressivamente al Municipio, alle scuole e ad altri spazi pubblici. L’obiettivo è offrire un sostegno concreto, soprattutto a chi non può permettersi un bene primario come gli assorbenti. Questo è un gesto simbolico ma significativo per riaffermare i diritti delle donne e delle ragazze, valorizzando la dignità di ciascuna” ha aggiunto Bernello.

Partenza in via sperimentale nella biblioteca comunale

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Un modello di sanità pubblica: il mio grazie agli operatori

Luca Zaia Governatore Regione Veneto

Questo dimostra che il nostro sistema è in grado di rispondere a una domanda crescente senza compromettere la qualità. Anche i ricoveri ospedalieri sono aumentati: 643.411 nel 2024, segnando un +4% rispetto al 2022, e gli interventi chirurgici hanno raggiunto quota 503.479, con una crescita del 7% rispetto al 2022 e del 2% rispetto al 2023. Questi risultati sono il frutto di un’organizzazione capace di rispondere a una domanda sempre più complessa, garantendo efficienza e rapidità. Un altro dato che ci rende orgogliosi è il saldo positivo nella mobilità sanitaria, con 189 milioni di euro derivanti da pazienti provenienti da altre regioni italiane. Questo dimostra che il Veneto è una terra di eccellenza, scelta da chi cerca cure di alta qualità. Il mio ringraziamento va dunque a medici, infermieri, tecnici, amministrativi e a tutti coloro che lavorano con passione e professionalità nel nostro sistema sanitario. Siete il volto di un Veneto che crede nell’efficienza, nell’equità e nella solidarietà.

Pagelle alle primarie, ennesimo cambiamento

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Le pagelle del primo quadrimestre delle primarie, in arrivo fra pochi giorni, riporteranno ancora i giudizi descrittivi mentre quelle finali di giugno avranno i giudizi sintetici. Una formula “ibrida” per usare un altro termine che va di moda di questi tempi, per accompagnare alunni, docenti e genitori nell’ennesimo cambiamento nella valutazione. I giudizi descrittivi con i quattro livelli “avanzato”, “intermedio”, “base” e, per l’insufficienza, “in via di prima acquisizione” sono costati un lungo lavoro preparatorio ai docenti, impegnati nel declinare la nuova terminologia nella valutazione degli alunni, senza perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di far capire ai ragazzi e alle loro famiglie non solo “come sta andando” il percorso scolastico ma soprattutto quali sono i punti di forza da mettere in evidenza e quelli di debolezza sui quali lavorare per un apprendimento efficace. Anche i genitori hanno faticato non poco ad entrare in questa nuova ottica e a districarsi tra la terminologia. Ora l’ennesimo cambiamento, con i vecchi giudizi accompagnati dalla descrizione del livello di apprendimento raggiunto per ciascuna disciplina. Quanto sarà efficace lo scopriremo strada facendo, chissà.

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È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto.

2025

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fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Stampato e confezionato da: Tecnostampa srlPigini Group. Loreto - Trevi Certificata ISO 14001 - SA 8000 Chiuso in redazione il 15 gennaio

Il caso. Il sindaco interviene sull’amento delle tariffe dei servizi pubblici

Munari difende le scelte e sottolinea l’impatto economico su famiglie e pubblica amministrazione

N egli ultimi tempi, la questione delle tariffe per i servizi pubblici ha sollevato un acceso dibattito politico. Alle accuse delle forze di opposizione, il sindaco replica fermamente che ritiene importante chiarire alcuni punti riguardo all’aumento e al suo impatto sulle famiglie e sulla pubblica amministrazione.

“La situazione attuale – esordisce Pierfrancesco Munari - non può ricadere esclusivamente sulle spalle del Comune, già gravato da un deficit significativo nella gestione dei servizi”. “Prendiamo, ad esempio, il servizio di mensa scolastica: il costo annuale si aggira intorno ai 451.000 euro, ma il Comune riesce a recuperare solo 207.000 euro. Questo significa che il Comune si sobbarca quasi 250.000 euro all’anno per garantire un servizio essenziale ai propri cittadini. Situazioni analoghe si riscontrano nei trasporti pubblici e nel servizio di assistenza domiciliare. È evidente che la pubblica amministrazione si trova a fronteggiare costi sempre più elevati per mantenere standard di servizio accettabili” aggiunge il primo cittadino. “Inoltre, la recente ristrutturazione del servizio di asilo, affidato alla cooperativa Titoli Minori, ha portato a un miglioramento significativo nella qualità del servizio offerto alla comunità di Cavarzere. Tuttavia, - aggiunge - l’aumento delle tariffe è stato necessario anche per far fronte a realtà economiche sempre più complesse. È fondamentale considerare che, in alcune fasce di reddito, come quella sotto l’Isee di 8.000 euro, molte famiglie non hanno nessun componente at-

tivo nel mondo del lavoro e pagano tariffe ridotte. Questo porta a una situazione in cui i posti disponibili vengono occupati da famiglie che potrebbero anche accudire i propri figli a casa, a scapito di genitori lavoratori che si trovano in difficoltà nella gestione dei propri figli”.

“Sebbene questo aumento possa sembrare oneroso per alcuni, - prosegue Munari - è essenziale vederlo come una misura necessaria per garantire la sostenibilità dei servizi. La vita è cambiata e il costo della vita è aumentato, così come gli stipendi, e di conseguenza è giunto il momento di rivedere le tariffe”.

“Per quanto riguarda la mensa scolastica, il Comune ha dovuto affrontare un incremento dei costi previsto dall’appalto sottoscritto dall’amministrazione precedente. Quest’anno, il Comune ha investito ulteriori 60.000 euro per mantenere le tariffe a 5,80 euro a pasto, una cifra che risulta allineata a quella di molte scuole della zona”.

Munari poi passa al contrattacco. “Le critiche mosse dalla sinistra riguardo agli aumenti delle tariffe – dice - non tengono conto di una realtà più ampia. Per colpa di debiti fuori bilancio della passata amministrazione, per un totale di 150.000 euro, si è reso necessario un intervento economico che ha limitato la capacità del Comune di mantenere invariati alcuni servizi. Se quei fondi fossero stati gestiti diversamente, molti servizi avrebbero potuto essere mantenuti a costi ridotti o addirittura gratuiti per i cittadini”. “Inoltre, è fondamentale

che la sinistra, piuttosto che limitarsi a criticare, si impegni attivamente nella ricerca di soluzioni. La fusione con Cona – osserva - potrebbe portare a contributi significativi, contribuendo a ridurre l’impatto degli aumenti delle tariffe e rendendo alcuni servizi gratuiti. Questo è un tema centrale per la nostra amministrazione, e siamo convinti che i cittadini possano percepirne i benefici a lungo termine”.

Gestione dei rifiuti,

si procede con l’opera di modernizzazione e miglioramento del sistema di raccolta

Il 2024 è chiuso con significativi cambiamenti nella gestione dei rifiuti a Cavarzere, un processo destinato a proseguire nel 2025. L’assessore all’Ambiente e ai rifiuti – Marco Grandi – ribadisce l’impegno a dare un forte impulso a un rinnovamento radicale del servizio, con l’obiettivo di rendere la raccolta differenziata più efficace e sostenibile. “Quest’anno - ricorda - abbiamo assistito alla rimozione dei bidoni gialli, che erano diventati dei veri e propri punti di abbandono e degrado in vari angoli della città. Questa decisione è stata presa per migliorare la situazione e ripristinare il decoro urbano. Inoltre, il nostro ecocentro ha subito una rivoluzione, con un sistema di raccolta più efficiente. Per quanto riguarda la raccolta dei farmaci scaduti i contenitori vecchi e danneggiati sono stati sostituiti e collocati all’interno di farmacie e negozi che hanno accettato di collaborare, garantendo così una raccolta più pulita e performante”. “Un aspetto cruciale del nostro programma per il 2025 – sottolinea Grandi - sarà la possibilità per i cittadini di smaltire l’amianto in modo sicuro e controllato. Il Consorzio di Bacino Venezia Ambiente ha confermato, nel recente co-

mitato, che questa procedura sarà attiva anche l’anno prossimo. È fondamentale per noi garantire che chi desidera liberarsi di rifiuti pericolosi come l’amianto possa farlo senza rischi e senza gravare sulle proprie finanze. Il costo dello smaltimento dell’amianto è elevato, e l’abbandono irresponsabile di questo materiale rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica”. Purtroppo, nonostante gli sforzi fatti per informare la cittadinanza, non tutti coloro che hanno amianto nelle proprie abitazioni hanno aderito a questa iniziativa. “Invito pertanto tutti i cittadini a contattare gli uffici competenti o a visitare il sito del Consorzio di Bacino Venezia Ambiente – sono le parole dell’assessore - per ricevere informazioni dettagliate su come procedere. Ricordo che lo smaltimento dell’amianto non solo è una questione di sicurezza, ma è anche un reato penale, poiché mette a rischio la salute di tutti”. Il 2025 sarà dunque un anno decisivo per Cavarzere, un’opportunità per modernizzare e migliorare il sistema di raccolta rifiuti, che attualmente si trova in una situazione di arretratezza rispetto ad altri comuni del consorzio. (o.j.)

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Pierfrancesco Munari

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Aumento delle rette. L’assessore regionale risponde alle critiche di Baldin sui rincari

Lanzarin: “La Regione destina 31 milioni di euro ai servizi per l’infanzia”

L’esponente del Movimento 5 Stelle aveva criticato la giunta regionale per non aver applicato l’addizionale Irpef sui redditi più alti, che avrebbe potuto sostenere le politiche sociali dei comuni

ACavarzere, la questione dell’aumento delle rette scolastiche ha acceso un dibattito politico che coinvolge amministratori locali e regionali. Le critiche mosse dal consigliere comunale del Partito Democratico, Heidi Crocco, e dalla consigliera regionale Erika Baldin, hanno trovato una pronta risposta da parte del sindaco Pierfrancesco Munari e dell’assessore regionale Manuela Lanzarin. Heidi Crocco e Erika Baldin hanno denunciato rincari che arrivano fino al 124%, attribuendo la responsabilità al governo Meloni e alla Regione Veneto per i tagli ai comuni. Il sindaco Munari ha risposto con fermezza, sottolineando che la causa principale degli aumenti è un debito ereditato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, pari a un milione e 150mila euro. Munari ha inoltre sottolineato che l’aumento maggiore riguarda le fasce di reddito più basse, quelle fino a 5-8 mila euro, dove spesso i genitori non lavorano e potrebbero accudire i figli a casa. Ha elencato le misure adottate per sostenere le famiglie, come il bonus libri, il bonus

idrico e le esenzioni per i trasporti. Ha anche suggerito che il Partito Democratico potrebbe promuovere la fusione con il circolo di Cona per ridurre i costi dei servizi. Dalla Regione, l’assessore Manuela Lanzarin ha risposto alle critiche di Baldin, ricordando che la Regione Veneto destina 31 milioni di euro ai servizi per l’infanzia, di cui il 50% agli asili nido. Nel bilancio 2025, è previsto un milione di euro aggiuntivo per calmierare le rette. Lanzarin ha evidenziato l’importanza del fattore famiglia, un contributo che varia tra i 900 e i 1.300 euro per bambino, e ha ricordato

la possibilità di accedere al bonus nidi tramite l’Inps.Erika Baldin ha criticato la giunta regionale per non aver applicato l’addizionale Irpef sui redditi più alti, che avrebbe potuto sostenere le politiche sociali dei comuni. Ha accusato la Regione di non seguire le proprie delibere, citando un emendamento del 2023 che proponeva di utilizzare il Fondo Sociale Europeo Plus per rendere gratuite le rette degli asili nido pubblici, come avviene in Emilia-Romagna e Lombardia. Tuttavia, questi fondi sono stati destinati alla formazione.

Aurora Ricci

E’ piaciuta la mostra “Cavarzere sui muri”

Ha riscosso un grande e caloroso successo di visitatori la mostra “Cavarzere sui muri” con i manifesti, organizzata dalla famiglia Mattiazzi, presso il foyer del teatro Tullio Serafin di Cavarzere. Hanno suscitato l’interesse e la curiosità in particolare delle persone più anziane, che ne hanno vissuto il tempo a cui risalgono, ma anche di tanti giovani che non li avevano mai visti, oltre che autorità e storici cittadini, tra cui l’assessore Marco Grandi, il direttore artistico del teatro prof. Enzo Salmaso, lo scrittore Carlo Baldi e la critica d’ arte Fanny Quagliato. Si tratta di una settantina di manifesti storici, alcuni dei quali risalgono addirittura all’ 800. Ennesima iniziativa dell’associazione “La nostra storia”, fondata da Alessio Mattiazzi nel 2005. Tutti manifesti che un tempo erano il principale strumento d’ informazione anche dell’amministrazione comunale: annunci di eventi festivi, concorsi pubblici e comunicazioni di interesse collettivo, come l’illuminazione pubblica e le tasse. Legati a momenti storici particolari come l’inondazione dei campi durante la guerra per rallentare l’avanzata nemica durante il conflitto 1915-18 o le disposizioni sull’ oscuramento delle luci serali durante la guerra degli anni ‘ 40. (r.f.)

Erika Baldin e Manuela Lanzarin

Il caso politico. Intervengono anche l’opposizione con Sinistra Italiana e il Partito democratico

“Aumenti insostenibili per le famiglie tra buoni mensa e rette degli asili nido”

Sinistra Italiana contro la giunta del sindaco Pierfrancesco Munari. Il tema contro cui si è scagliata l’opposizione di sinistra sono le scelte fatte in tema di bilancio di previsione. “Nel corso del Consiglio Comunale di dicembre pre- natalizio – sottolinea in una nota Sinistra Italiana - la maggioranza di centrodestra che governa Cavarzere ha approvato, con il voto contrario della minoranza, il bilancio di previsione e il Documento Unico di Programmazione 2025/2027 della nostra città. Nelle note integrative al bilancio è riportato si spiega che sono aggiornate le tariffe “asilo nido, mensa scolastica, servizi cimiteriali, assistenza domiciliare, pasti a domicilio”. E qui arriva la staffilata. “Che dolcezza la parola “aggiornate” – prosegue la nota in tono sarcastico - forse perché suonava male scrivere aumentate. Infatti, si tratta unicamente di aumenti che graveranno sui bilanci delle famiglie cavarzerane che usufruiscono dei servizi interessati agli aumenti stessi”. Il consigliere comunale Andrea Fumana è andata nel dettaglio degli aumenti fissati con l’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Cavarzere. “Ad esempio - spiega - le tariffe della mensa scolastica aumentano rispetto a quelle precedenti dell’11,53% rispetto al 2024; in tre anni c’è stato un aumento complessivo del 32%. Da aggiungere poi le tariffe 2025 per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, un ulteriore aumento del 9,90% rispetto al 2024”.

Non meno tenero il commento del Partito democratico che si affida alla sua segretaria Heidi Crocco. “In un periodo in cui il sostegno alle famiglie dovrebbe rappresentare una priorità per le amministrazioni locali, Cavarzere si trova a dover fronteggiare un vero e proprio salasso. Non bastava l’aumento del buono mensa scolastico, che dal 1° gennaio è passato da 5,20 a 5,80 euro, segnando il terzo aumento in due anni. Ora si aggiunge anche la stangata sulla retta degli asili nido, con le famiglie che si trovano a dover pagare cifre sempre più elevate per servizi che, a detta di molti, non garantiscono la qualità attesa” osserva Heidi Crocco. “L’aumento del buono mensa scolastica, pari a circa 600 euro all’anno per ogni bambino e senza sconti per il secondo figlio, è un peso considerevole per le famiglie. In molti casi, i genitori si ritrovano a dover pagare circa 1.200 euro all’anno di buoni pasto, senza la certezza di un servizio di qualità. I genitori si lamentano della situazione inaccettabile in cui i bambini sono costretti a mangiare seduti al banco, con monoporzione e senza spazi adeguati per trascorrere serenamente la giornata

scolastica. In un contesto simile, ci si aspetterebbe che il Comune si impegnasse a negoziare tariffe più vantaggiose o a considerare l’interruzione degli appalti attuali in favore di soluzioni più sostenibili, come quella proposta dall’Ipab di Cavarzere, che dispone di una cucina nuova e potrebbe garantire pasti freschi a chilometro zero” prosegue Crocco. “Ma le sorprese non finiscono qui. Dal 1° gennaio, - incalza l’esponente Dem - le rette degli asili nido hanno subito un aumento che ha lasciato senza parole molte famiglie. Chi, fino a quel momento, pagava 230 euro al mese, si trova ora a dover sborsare 321 euro, un aumento di 90 euro, pari a oltre il 40%. Se a questo si aggiunge il costo della mensa scolastica, una famiglia con un reddito medio si ritrova a dover affrontare una spesa mensile di circa 700 euro. Una situazione che molti definiscono una vera e propria follia”. L’approccio dell’amministrazione comunale ha suscitato forti polemiche, soprattutto considerando che l’aumento è stato comunicato “in sordina” – accusano ancora gli esponenti del Pd - , tramite l’applicazione utilizzata dagli asili nido, poco prima delle festività natalizie. In questo modo, molti genitori non hanno avuto la possibilità di prendere decisioni informate, come l’iscrizione anticipata dei propri figli alla scuola dell’infanzia, per evitare di affrontare un rincaro così elevato.

Ornella Jovane e Alessandro Abbadir

Montanariello contro le scelte della Giunta Zaia e del sindaco

Il dibattito sull’aumento delle rette delle mense scolastiche a Cavarzere si infiamma. Jonatan Montanariello, esponente del Partito Democratico, attacca duramente la Giunta Zaia e l’amministrazione comunale, accusandole di politiche che gravano sulle famiglie e riducono i servizi essenziali.

Si scagliano contro le scelte fatte con l’approvazione del bilancio di previsione e il Documento Unico di Programmazione

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Montanariello non risparmia critiche alla Regione Veneto e al governo nazionale. “Si nasconde il fatto che, in questi mesi, il governo di cui fa parte la Lega ha tagliato risorse fondamentali agli enti locali, penalizzando anche il Veneto. Questo ha limitato la possibilità di garantire sostegni adeguati alle famiglie, nonostante i proclami dell’assessora

Lanzarin,” afferma. Rivolgendosi all’amministrazione locale, Montanariello sottolinea che, dopo tre anni di mandato, è inaccettabile continuare ad attribuire responsabilità alla precedente giunta di centrosinistra. “È un paravento ridicolo. Non accettiamo lezioni da chi taglia servizi e aumenta i costi per le famiglie,” dichiara il rappresentante dem.

Montanariello accusa inoltre la destra regionale e locale di spettacolarizzazione e mancanza di concretezza: “La politica dovrebbe affrontare i problemi con serietà, ascoltando chi propone soluzioni concrete, come ha fatto Heidi Crocco, segretaria del PD, con indica-

zioni preziose su come affrontare la questione.”

Montanariello conclude annunciando l’intenzione di presentare un’interrogazione formale per fare chiarezza sull’aumento della pressione fiscale a Cavarzere e sui rincari che stanno pesando sui cittadini. Stefano Gabbiano

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Jonatan Montanariello

La candidatura. Un ambizioso traguardo che celebra sport, inclusione e comunità

Cavarzere punta al titolo di Comune Europeo dello Sport 2027

Presentata ufficialmente la candidatura con un dossier che valorizza strutture, eventi e collaborazioni locali per promuovere benessere e partecipazione

L a città ha ufficialmente avviato il percorso per ottenere il prestigioso titolo di Comune Europeo dello Sport 2027, un riconoscimento che celebra non solo la passione per le discipline sportive, ma anche l’impegno collettivo nella valorizzazione del territorio. La candidatura, accompagnata dalla presentazione di un dossier dettagliato, mette in luce i punti di forza di Cavarzere: le strutture sportive, gli eventi che animano la città e il coinvolgimento delle associazioni locali. L’assessore allo Sport Mattia Bernello ha espresso il proprio orgoglio per questo progetto.

“Lo sport – ha detto - non è solo competizione: è un veicolo straordinario di inclusione sociale e crescita per tutti. La nostra candidatura riflette una visione di futuro, dove lo sport è un elemento chiave per il benessere della comunità”. Alla base della candidatura c’è una solida rete di collaborazioni tra amministrazione comunale, associazioni sportive e realtà locali. Bernello, ha sottolineato come il dossier rappresenti non solo un documento tecnico, ma un manifesto delle ambizioni di Cavarzere.

“Abbiamo lavorato per raccontare come lo sport sia un elemento centrale nella nostra comunità - ha sottolineato - capace di unire e creare opportunità per tutti. Cavarzere ha dimostrato di avere le carte in regola per essere un punto di riferimento regionale e, con questo riconoscimento, possiamo guardare ancora più lontano”.

lorizzare il territorio e promuovere il senso di appartenenza tra i cittadini. “Ogni evento, grande o piccolo, è una testimonianza dell’energia e della voglia di partecipazione che animano Cavarzere”, ha aggiunto il sindaco Pierfrancesco Munari.

Con la candidatura, Cavarzere punta a diventare un esempio di come lo sport possa trasformare non solo il fisico, ma anche la società, creando una comunità più coesa e resiliente. “Lo sport

è cultura, inclusione e progresso. Questa candidatura – ha concluso l’assessore Bernello - è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a costruire insieme un futuro migliore per la nostra città”. Se il riconoscimento verrà assegnato, Cavarzere entrerà a far parte di una prestigiosa rete europea di città virtuose, pronte a condividere esperienze e buone pratiche per uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

Negli ultimi anni, Cavarzere ha investito nella riqualificazione delle proprie strutture sportive, come il Palazzetto dello Sport e i numerosi campi all’aperto, creando spazi moderni e accessibili. A questo si aggiungono gli eventi che animano il territorio, dal tradizionale Vespa Raduno alle competizioni giovanili, fino alle iniziative di piazza dedicate al benessere e al movimento.

Il dossier, frutto di mesi di lavoro, illustra anche come lo sport sia diventato un mezzo per va-

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Il Bar Venezia celebra 10 anni di attività con una serata speciale Grande partecipazione della comunità per festeggiare l’anniversario del locale insieme ai titolari fratelli Loris e Denis Sega, il 21 dicembre scorso. Una serata all’insegna della convivialità e della gratitudine ha animato il Bar Venezia, che ha celebrato il suo decimo anniversario con un evento speciale, culminato nel tradizionale taglio della torta. Numerosi cittadini si sono riuniti per condividere questo importante traguardo insieme ai fratelli Loris e Denis Sega, titolari

del locale diventato negli anni un punto di riferimento per la comunità.

“Siamo profondamente grati a tutti coloro che hanno scelto il Bar Venezia in questi dieci anni – hanno dichiarato i fratelli Loris e Denis Sega –. Questo anniversario non rappresenta solo il nostro impegno, ma anche il sostegno e l’affetto che i nostri clienti ci dimostrano ogni giorno. È per loro che continueremo a lavorare con passione e dedizione, cercando sempre di offrire il meglio”.

Le congratulazioni arrivano anche dall’assessore al Commercio di Cavarzere, Ilaria Turatti, che ha voluto portare i suoi auguri ai titolari.

“Dieci anni di attività commerciale – ha detto l’assessore - rappresentano un risultato straordinario, frutto di impegno, competenza e capacità di costruire legami con il territorio. Il Bar Venezia è un esempio virtuoso di come il commercio locale possa essere un motore di vitalità per la nostra città”. (g.t.)

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L’assessore allo Sport Mattia Bernello

Gli appuntamenti. Un calendario ricco tra cultura, formazione e territorio

L’Università Popolare cittadina protagonista con nuovi eventi

L

’Università Popolare di Cavarzere conferma il suo ruolo di motore culturale per la città, proponendo un nuovo calendario di eventi e incontri che spaziano tra formazione, arte e cultura. L’iniziativa, che si sviluppa ogni martedì e venerdì pomeriggio presso la Sala Congressi di Palazzo Danielato, punta a coinvolgere non solo i cittadini, ma anche scuole e associazioni del territorio.

Una tradizione di cultura e partecipazione

Da anni punto di riferimento per la comunità, l’Università Popolare ha consolidato il suo impegno grazie a un’offerta culturale diversificata. Il programma di quest’anno si distingue per la varietà di temi trattati: dalla musica alla filosofia, dall’agricoltura sostenibile all’arte, passando per il cinema e la storia locale.

“L’Università Popolare è un valore aggiunto per la nostra co-

munità”, ha dichiarato il Sindaco di Cavarzere. “Grazie a queste attività, i cittadini possono accrescere il proprio bagaglio culturale, riscoprire il territorio e vivere esperienze significative.”

Il programma, curato con attenzione, spazia dalla storia alla filosofia, dall’arte alla musica, offrendo spunti di approfondimento e occasioni di partecipazione per tutti.

Tra gli appuntamenti di gennaio:

17 gennaio: proiezione del film “Il brutto male” con una riflessione a cura dell’associazione omonima, incentrata sulla sensibilizzazione riguardo ai temi sociali e sanitari, Proff.ssa Genziana Pescarolo, 15.30 Palazzo Danielato.

21 gennaio: Proiettato il film “Tutti a casa”, accompagnato da un dibattito con Enzo Salmaso e Nicola Donà.

22 gennaio: Padova Urbs Picta

- uscita culturale tutto il mercoledì;

24 gennaio: approfondimento dedicato a “Vino e Arte”, curato dalla professoressa Linda Ferrari, che coinvolgerà studenti e

appassionati in una lezione sulle implicazioni biotecnologiche del vino, 15.30 Palazzo Danielato.

28 gennaio: Excellentes Mulieres, dall’Alto Medioevo all’Età Moderna - prima Parte. Prof.ssa

Rinnovo delle cariche sociali per l’Associazione Auser di Cavarzere e Cona

Si è svolta lo scorso dicembre

l’Assemblea dell’Associazione

Auser di Cavarzere e Cona per il rinnovo delle cariche sociali, un momento significativo per la vita associativa e per la comunità locale. Alla presenza della Presidente provinciale Auser, Luisa Bottazzo, sono stati confermati Floriana Nicolé come Presidente e Luciano Mantoan nel ruolo di Vicepresidente. Durante l’incontro è stato ufficialmente eletto il nuovo Direttivo, composto da 17 membri,

chiamati a guidare l’Associazione nei prossimi anni. L’Assessore alle Politiche sociali Marco Grandi, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ha portato i suoi saluti e ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dall’Auser.

“L’Auser – ha detto - rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la nostra comunità. Il vostro impegno quotidiano nel supporto agli anziani e alle persone più fragili è un esempio di solidarietà concreta e di attenzione

ai bisogni del territorio”. Anche Giuseppe Bergantin, segretario Spi Cgil, ha espresso il proprio augurio di buon lavoro, riconoscendo il valore delle attività dell’Auser nell’ambito dell’invecchiamento attivo e del contrasto alle situazioni di difficoltà.

A conclusione dei lavori, soci e partecipanti hanno condiviso un pranzo sociale curato dallo staff presso Corte Gesia, celebrando il successo dell’incontro in un clima di convivialità e solidarietà. (g.t.)

fanny Quagliato - 15.30 Palazzo Danielato.

Per il mese di febbraio, spicca: 28 febbraio: lezione a cura dell’architetto Maurizio Braga sul genio di Andrea Palladio, con un approfondimento sulla sua influenza nel Rinascimento.

“Queste collaborazioni, soprattutto con il mondo scolastico, come con l’Istituto G. Marconi, sono fondamentali per avvicinare i giovani alla cultura e al territorio”, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura, Ilaria Turatti. “Siamo orgogliosi di promuovere iniziative che uniscano tradizione e innovazione, offrendo opportunità di crescita per tutte le età.”

Per maggiori informazioni sul calendario degli eventi e sulle modalità di partecipazione, è possibile contattare il Comune di Cavarzere o l’Università Popolare direttamente presso Palazzo Danielato.

Giulia Toffanello

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Cavarzere

Viabilità. Il sindaco Munari annuncia i prossimi interventi per la messa in sicurezza delle strade

Trecentomila euro per la messa in sicurezza della strada regionale 516 Piovese

Si tratta di un accordo tra Comune, Regione Veneto e Veneto Strade per interventi di riasfaltatura che verranno realizzati nei primi mesi del 2025

Buone notizie per la viabilità di Cavarzere. Ad annunciare gli interventi che saranno fatti nei prossimi mesi è direttamente il sindaco Pierfrancesco Munari.

“Arriveranno - spiega presentando l’intervento – 300mila euro per migliorare la viabilità tramite interventi di riasfaltatura della strada regionale 516 Piovese. Si tratta di un accordo tra Comune, Regione Veneto e Veneto Strade che verrà realizzato nei primi mesi del 2025”.

Ma nel dettaglio cosa sarà fatto?

Con una delibera che è stata fatta nelle scorse settimane, a dicembre la giunta comunale ha ratificato un accordo per la realizzazione di lavori di asfaltatura e messa in sicurezza della strada regionale 516 Piovese, un intervento che viene considerato molto importante e che interesserà per la precisione il tratto che va dal chilometro 39+ 600 al chilometro 42+ 200. L’intervento prevede un contributo di 300

mila euro complessivi a copertura del costo dell’opera e si aggiunge agli altri investimenti previsti dalla Regione per migliorare la sicurezza delle arterie regionali. La messa in sicurezza sarà gestita direttamente da Veneto Strade e prevede il miglioramento sulla regionale del piano viabile per renderlo più sicuro per l’utenza debole e cioè perdoni e ciclisti. Il Comune di Cavarzere, dal canto suo, ha già espresso con il sindaco Munari l’adesione a questa progettualità.

Il provvedimento prevede anche delle manovre di bilancio ad hoc da parte del Comune di Cavarzere. E’ previsto cioè che nella prima variazione di bilancio dell’anno 2025 vengano individuate le risorse necessarie per l’attuazione dei lavori che sono stati programmati con l’accordo fra i diversi enti.

Da parte dei residenti della zona la notizia della messa in sicurezza della strada e dell’avvio dei lavori è stata accolta con soddisfazione.

“La regionale 516 Piovese - dicono alcuni abitanti a Cavarzere - è un’arteria molto trafficata in cui ci sono stati diversi incidenti anche gravissimi nel corso degli ultimi anni. Spesso sulla strada ci sono delle buche anche rilevanti. La decisione di mettere in sicurezza la strada con una nuova asfaltatura va nella direzione giusta che è quella di rendere le condizioni di transito davvero meno complicate”.

Alessandro Abbadir

Consegnati i fondi raccolti durante l’Ottobre Serafiniano

Donazioni alla Cooperativa Sociale Emmanuel e all’Istituto Comprensivo di Cavarzere – Indirizzo Musicale Nel pomeriggio del 19 dicembre scorso, il sindaco Pierfrancesco Munari, insieme alla presidente del Circolo Tullio Serafin, Nicla Sguotti, ha consegnato ufficialmente i fondi raccolti durante le iniziative dell’Ottobre Serafiniano. Le somme sono state devolute alla Cooperativa Sociale Emmanuel - Impresa Sociale e all’Istituto Comprensivo di Cavarzere – Indirizzo Musicale, a sostegno dei loro progetti educativi e sociali.

«Questo è un grande esempio di come la nostra comunità sappia unirsi per obiettivi importanti” ha dichiarato il sindaco. “Un sentito ringraziamento – ha aggiunto - va a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a questa iniziativa: dalle associazioni ai cittadini che hanno voluto sostenere questi progetti ambiziosi. Sono certo che si tratti solo del primo passo di una lunga serie di azioni solidali”.

La cerimonia ha visto la presenza dei beneficiari, tra cui i ragazzi della Cooperativa Emmanuel, e ha sottolineato l’importanza di promuovere valori come la solidarietà e l’inclusione sociale. (g.t.)

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Sociale. Un’opportunità unica per i giovani di crescere e fare la differenza nella comunità

Aperto il bando in Municipio per il Servizio Civile Universale 2024

Quattro posti disponibili nel Comune per progetti di inclusione digitale e supporto educativo: candidati entro il 18 febbraio 2025

Il Comune di Cavarzere annuncia l’apertura del Bando ordinario 2024 per il Servizio Civile Universale, un’occasione unica per i giovani tra i 18 e i 28 anni che desiderano mettersi in gioco in progetti di alto valore sociale.

“Questi progetti rappresentano un’opportunità preziosa per i nostri giovani – ha dichiarato il sindaco Pierfrancesco Munari - che possono contribuire concretamente al miglioramento della nostra comunità e, al contempo, acquisire competenze utili per il loro futuro personale e professionale.”

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Quest’anno, presso il Comune di Cavarzere, sono disponibili 4 posti per giovani volontari, distribuiti su due progettualità attive. La prima è quella denominata “Rete cittadino digitale”, il settore d’intervento riguarda l’educazione e la promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale, e dello sport – Sportello informativo. La durata è di 12 mesi e l’obiettivo del progetto è quello di favorire l’accessibilità e la fruibilità dei servizi digitali da parte dei cittadini in difficoltà con l’uti-

Il Comune di Cavarzere rinnova per il 2025 l’invito ai giovani a partecipare al bando per il Servizio Civile Universale, un’importante occasione di coinvolgimento e crescita professionale. Grazie all’accreditamento con la Fondazione Amesci, il Comune offre 4 posti da coprire nei prossimi anni, permettendo agli under 28 di intraprendere un’esperienza formativa significativa. “Il Servizio Civile Universale – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali Marco Grandi - rappresenta un’opportunità unica per i giovani di entrare nel mondo della pubblica amministrazione, acquisendo competenze pratiche e teoriche. Già nel 2024, alcuni ragazzi hanno potuto beneficiare di questa iniziativa, lavorando presso le strutture comunali e imparando a gestire attività in vari settori. Questo tipo di esperienza non solo arricchisce il curriculum, ma offre anche crediti preziosi per

lizzo delle tecnologie online offerte dalle Pubbliche Amministrazioni. Attraverso il potenziamento delle conoscenze digitali di base e la creazione di servizi di supporto ad hoc, si punta a migliorare le competenze digitali della popolazione; promuovere un uso consapevole di internet per accedere ai servizi comunali; ottimizzare l’efficienza degli uffici comunali, riducendo costi e tempi. La seconda progettualità è “Rete Insieme si cresce”, e riguarda l’educazione e la promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale, e dello sport – Animazione culturale verso minori. La durata del progetto è di 12 mesi, l’obiettivo è di contrastare la povertà educativa e i disagi psico-socio-relazionali dei minori e delle loro famiglie, con particolare attenzione a coloro che vivono in situazioni di fragilità. Grazie a una comunità educante, il progetto si propone di potenziare l’offerta educativa nei comuni veneti; sviluppare capacità, talenti e aspirazioni nei minori; promuovere il benessere e la crescita sana dei bambini, con un focus sui soggetti più vulnerabili. Si potrà presentare la domanda entro il 18 febbraio prossimo, entro le ore 14:00 esclusivamente tramite la piattaforma DOL (domandaonline.serviziocivile.it). L’Assessore alle Politiche Giovanili, Mattia Bernello, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di offrire ai giovani di Cavarzere un’esperienza che permette loro di fare la differenza. Il Servizio Civile non è solo un impegno, - ha detto l’assessore alle Politiche giovanili Mattia Bernello - ma anche una straordinaria occasione di crescita”. Per maggiori dettagli, è possibile visitare i siti www.politichegiovanili.gov.it e www.scelgoilserviziocivile.gov.it.

Giulia Toffanello

L’assessore Marco Grandi: “Servizio civile Universale, una grande opportunità per il futuro lavorativo”

futuri concorsi pubblici, rendendo i partecipanti più competitivi nel mercato del lavoro”. I giovani interessati dovranno candidarsi attraverso la piattaforma online dedicata (tuttodomandeonline. serviziocivile.it), dove troveranno tutte le informazioni necessarie per completare la loro candidatura. “Gli uffici comunali – prosegue Grandi - sono a disposizione per fornire supporto e chiarimenti a chiunque desideri maggiori dettagli su questo progetto”. Coloro che saranno selezionati potranno

lavorare in vari ambiti, dalla biblioteca agli uffici comunali, fino ad altre strutture collegate al servizio pubblico. “Invitiamo tutti i giovani di Cavarzere a considerare seriamente questa opportunità. Partecipare al Servizio Civile Universale non è solo un modo per accumulare esperienza lavorativa; è anche un modo per contribuire attivamente alla comunità e per sviluppare competenze che saranno utili nel loro percorso professionale. È un’occasione per mettersi in gioco, imparare e crescere, sia a livello personale che professionale” insiste Grandi. “Il Servizio Civile Universale offre un’ottima opportunità di crescita e sviluppo per i giovani di Cavarzere. Non lasciatevi sfuggire questa chance di entrare nel mondo della pubblica amministrazione, di acquisire competenze preziose e di fare la differenza nella vostra comunità” conclude l’assessore. (o.j.)

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Marco Grandi

Era stata chiusa nel 2012. Il primo cittadino: un percorso complesso e fortemente voluto

Riapre la farmacia a Cantarana: un servizio fondamentale per la comunità

La Regione Veneto ha reso disponibile la titolarità delle farmacie inattive ai Comuni che ne avessero fatto richiesta, il Comune di Cona ha seguito tutto l’iter amministrativo, e la Città Metropolitana di Venezia ha gestito la gara di assegnazione per la gestione

H a riaperto a metà dicembre la farmacia della frazione di Cantarana del Comune di Cona che era stata chiusa dal 2012. Allora, quando era ancora privata, chiuse perché il medico, originario da fuori regione, ebbe l’opportunità di trasferire la farmacia più vicino a casa.

Il sindaco Alessandro Aggio si è interessato alla questione negli ultimi anni per far avere alla comunità questo servizio molto importante, considerando l’invecchiamento generale della popolazione.

“Da allora, e cioè dal 2012precisa - per 10 anni, la Regione Veneto ha messo in graduatoria la concessione della titolarità per la riapertura del servizio. Trascorso questo periodo, senza che pervenissero domande alla Regione, la stessa ha dato la possibilità al Comune di Cona di ottenere la titolarità per poter offrire ai cittadini il servizio di farmacia comunale. Per non perdere questa occasione di una offerta di un servizio così fondamentale, l’amministrazione comunale di Cona ha pubblicato un bando che ha visto assegnataria della concessione per 12 anni la dottoressa Valentina Di Trapani, una farmacista originaria di Porto Viro ma da anni residente nella frazione di Cantarana”.

“Un grazie va - conclude Aggio - al consigliere regionale Marco Dolfin per l’attivo ruolo di collegamento con Regione Veneto, ai funzionari di Città Metropolitana di Venezia per la professionalità e il supporto messo in campo e al responsabile comunale del servizio Moreno Duò per la gestione del procedimento. Infine, un ringraziamento per l’impegno messo alla dottoressa Valentina Di Trapani e un in bocca al lupo per la nuova gestione”.

Alessandro Abbadir

“È stato un percorso complesso - continua Aggio illustrando il percorso nel dettaglio - che ha visto la partecipazione di ben tre enti: la Regione Veneto, che ha reso disponibile la titolarità delle farmacie inattive ai Comuni che ne avessero fatto richiesta, il Comune di Cona, che ha seguito tutto l’iter amministrativo, e la Città Metropolitana di Venezia, che ha gestito la gara di assegnazione per la gestione della farmacia. C’è stato il rischio di perdere definitivamente il diritto ad avere questo servizio nel territorio, ma rispetto alla chiusura definitiva abbiamo ritenuto doveroso scegliere lo sviluppo di un’attività che potrà dare servizi fondamentali ed essere centro di aggregazione per la frazione di Cantarana e territori limitrofi”.

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La farmacia di Cantarana

Via Manzoni:

Le opposizioni attaccano il Comune per degrado e la mancanza di risposte

Le opposizioni vanno all’attacco sulla questione della sicurezza viaria di via Manzoni. A porre nuovamente il problema è il consigliere di opposizione Antonio Bottin.

“Il 20 novembre scorso – sottolinea - abbiamo presentato un’interrogazione al sindaco, a seguito delle segnalazioni di numerosi residenti che da oltre un anno e mezzo attendono risposte sullo stato di abbandono e degrado delle abitazioni in via Manzoni al civico 7 e 9. Qual è il problema? Nonostante una prima segnalazione firmata da decine di cittadini, il Comune non ha fornito alcuna risposta ufficiale”.

Nel frattempo, la situazione è peggiorata. “Dal 21 aprile 2023, si sono registrati - dice - erba alta, vegetazione incolta e un evidente stato di incuria, con gravi rischi per l’igiene pubblica, la sicurezza e il decoro urbano. Ci sono 64 metri lineari di vegetazione fuori controllo continuano a violare le normative vigenti”.

“I cittadini – precisa Bottinhanno sollecitato più volte un intervento, e l’Ulss3 Serenissima ha ribadito la necessità di applicare i regolamenti di polizia urbana e rurale. Ora, chiediamo al sindaco: quali azioni sono state intraprese per affrontare questa situazione? Quali soluzioni verranno attuate per garantire sicurezza, igiene e decoro nell’area? Una situazione così critica non può essere ignorata. La nostra comunità merita attenzione e risposte concrete”. Il Comune da parte sua promette attenzione e un sopralluogo per capire come intervenire nella maniera più efficace. (a.a.)

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Amministrazione.

Il sindaco

Aggio

avverte: “Ci saranno sacrifici per tutti”

I prossimi anni saranno difficili a causa dei mutui ereditati

Nel 2025 e nel 2026 le rate complessive dei mutui accesi negli anni dal Comune avranno il maggiore impatto sul bilancio: circa 300mila euro per ciascuno dei due anni. A questa situazione si aggiunge una minore entrata Imu

Per i prossimi anni a Cona ci sarà da stringere i denti in tema di bilancio per i troppi mutui accesi dalle amministrazioni precedenti a quelle guidate dal sindaco Alessandro Aggio. A spiegarlo è lo stesso primo cittadino che sottolinea come la situazione potrà essere migliore per il Comune di Cona solo fra qualche anno.

“Il 2025 insieme al 2026 – spiega il sindaco - saranno i due anni in cui le rate complessive dei mutui accesi negli anni dal Comune avranno il maggiore impatto sul bilancio: circa 300mila euro per ciascuno dei due anni. A questa situazione si aggiunge una minore entrata Imu per alcuni gettiti che non entreranno più nelle casse comunali a causa di alcuni importanti appezzamenti terrieri che sono diventati proprietà di soggetti Iap, cioè agricoltori a titolo principale, soggetti che per legge non sottoposti ad Imu. In questi due anni l’amministrazione comunale vedrà quindi un bilancio ingessato e potrà disporre di margini molto stretti per poter portare avanti le proprie politiche per il territorio”.

Ma non finisce qui.

“La situazione - sottolinea Aggio - migliorerà per le annate 2027 e 2028, dove invece le rate dei mutui scenderanno di 50mila euro, per poi abbassarsi drasticamente dal 2031 dove il bilancio comunale vedrà il peso dei mutui contare per soli 100mila euro all’anno, una rata molto più leggera rispetto agli attuali 300mila”.

E gli effetti positivi nei prossimi anni per Aggio si vedranno eccome.

allora si dovrà stringere i denti”.

Il sindaco ci tiene a precisare che se ci sono così tanti mutui accesi la colpa non è stata certamente dell’azione amministrativa della sua maggioranza e giunta, né ora né nei 5 anni precedenti.

“La prima amministrazione che ho guidato dal 2019 al 2020 - spiega - non ha acceso mutui con interessi, ha invece usufruito di 3 bandi per mutui a tasso zero, da pagare in 25 anni: per l’asfaltatura

della pista ciclabile Cona - Conetta, per l’illuminazione di quella Cona - Pegolotte e per l’area fitness di Pegolotte. Queste tre opere incidono sulla rata complessiva per un totale di soli acirca 6mila euro l’anno. Quindi il grosso della voce di 300mila annui per il pagamento dei mutui 2025 e 2026 riguarda prestiti accesi dalle precedenti amministrazioni a quelle che ho guidato io”.

Abbadir

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Approvata la mozione per la messa in sicurezza della SP7 e la realizzazione di una pista ciclabile

“Si tratta – sottolinea il primo cittadino - di una ottima notizia per la prossima amministrazione che potrà gestire 200mila euro all’anno in più rispetto ad oggi, mentre questa seconda amministrazione che guido, iniziata nel 2024, non avrà molti spazi di manovra. Solo l’ultimo anno, che sarà il 2029, vedrà liberarsi il bilancio di quasi della metà del costo attuale dei mutui, ma fino ad

sul

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“La maggioranza del Comune di Cona ha approvato la mozione per la messa in sicurezza della strada SP7 nel tratto PegolotteCantarana. Questa strada rappresenta un’arteria fondamentale per la mobilità locale, ma è purtroppo teatro di numerosi rischi, soprattutto per pedoni e ciclisti”. Lo sostiene il consigliere di opposizione Antonio Bottin. “Ora -dice Bottin - ci aspettiamo riscontri concreti dal sindaco Alessandro Aggio, a cui rinnoviamo il nostro impegno e la nostra disponibilità come gruppo politico per accompagnarlo in un incontro con il sindaco Luigi Brugnaro, in qualità di sindaco

della Città Metropolitana di Venezia. Mettere in sicurezza la SP7 e realizzare una pista ciclabile lungo il tratto Pegolotte-Cantarana non è solo una priorità, ma un atto di responsabilità verso la nostra comunità”.

La mozione approvata prevede precisa Bottin la richiesta di finanziamenti per la realizzazione della pista ciclabile (3,6 km per un costo stimato di 720.000 euro), dialogo istituzionale con la Città Metropolitana per ottenere supporto tecnico e amministrativo, un impegno costante per aggiornare la cittadinanza sui progressi.

“Insieme -conclude Bottinpossiamo garantire una mobilità più sicura e sostenibile per tutti i cittadini .In questa circostanza siamo a fianco del sindaco di Cona Alessandro Aggio per trasformare questo progetto in realtà” . (a.a)

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Alessandro Aggio

Musica. Il bilancio più che positivo dell’evento al Teatro

Tullio Serafin

Un successo strepitoso per il concerto sinfonico di fine anno

Grande performance anche per i giovani talenti della Serafin Youth Symphony Orchestra

La nona edizione del Concerto Sinfonico di fine anno ha rappresentato un evento straordinario per Cavarzere, riunendo un pubblico entusiasta e appassionato di musica. Il Teatro T. Serafin, con i suoi posti esauriti ha fatto da cornice a una serata che ha celebrato non solo la musica, ma anche i talenti emergenti del territorio. La Serafin Youth Symphony Orchestra, composta da oltre cinquanta giovani musicisti, ha brillato sul palco, dimostrando che la passione e l’impegno possono portare a risultati straordinari.

Il progetto dell’orchestra, voluto dal Maestro Banzato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale, insieme ad Adriatic Lng, ha creato un ambiente fertile per lo sviluppo di queste giovani promesse.

Il repertorio scelto dal Maestro

Banzato si è concentrato sulla musica da film, un genere che ha il potere di evocare emozioni e nostalgie, rendendolo perfetto per un pubblico di tutte le età. Le celebri colonne sonore di “Via col vento” e “La mia Africa” hanno suscitato un forte apprezzamento, in particolare quest’ultima, la cui interpretazione ha raggiunto picchi di intensità che hanno toccato il cuore degli ascoltatori. Le melodie di “Moon River” e “Over The Rainbow”, associate ai film “Colazione da Tiffany” e “Il Mago di Oz”, hanno dimostrato la versatilità e la leggerezza dell’orchestra, capace di passare da passaggi di grande dolcezza a momenti di pura energia.

La maestria con cui la Serafin Youth Symphony Orchestra ha affrontato temi musicali iconici, come quelli tratti da “Jurassic Park”, “Il gladiatore” e “I magnifici sette”, ha ulteriormente esaltato la serata. Ogni pezzo eseguito ha suscitato emozioni vivide, portando il pubblico a rivivere le scene cinematografiche più memorabili. L’esecuzione della Suite

da “Harry Potter e il calice di fuoco” ha rappresentato un momento clou del concerto; l’abilità dei musicisti nel catturare l’essenza della saga ha creato un legame speciale con gli spettatori, molti dei quali erano fan della serie.

Cavarzere piange Mirella Mascaro, pilastro dell’Università popolare

Lo scorso 26 novembre si è spenta Mirella Mascaro, figura di straordinaria sensibilità umana e culturale, nonché moglie del maestro Romano Cavallaro. Con la sua scomparsa, la comunità di Cavarzere perde una delle fondatrici dell’Università Popolare, un’istituzione che da oltre 35 anni rappresenta un punto di riferimento culturale per la città e i paesi limitrofi. Mirella Mascaro ha incarnato i valori più nobili della cultura e della condivisione, affiancando il marito nei suoi molteplici interessi intellettuali. Come il maestro Ca-

vallaro, credeva fermamente nel potere formativo delle scienze, delle lettere e delle arti, valori che insieme hanno saputo trasmettere con passione e dedizione attraverso la nascita dell’Università Popolare. La maestra Mascaro non si è mai limitata al ruolo di fondatrice.

“Ogni anno rinnovava puntualmente la sua iscrizione, partecipando attivamente agli incontri, con la convinzione che ogni momento di confronto fosse un’opportunità per arricchirsi e crescere” fa sapere in una nota la presidente dell’Università Popolare di Cavar-

Il gran finale, con il vivace “Radetzky-Marsch” di J. Strauss, ha coinvolto il pubblico in un’esplosione di entusiasmo, con battiti di mani che hanno accompagnato il ritmo incalzante del brano. Gli applausi scroscianti e le richieste di bis hanno testimoniato l’apprezzamento per una performance che ha superato le aspettative. La riproposizione di “I magnifici sette” e “Jurassic Park” ha ulteriormente esaltato il pubblico, regalando momenti di pura gioia e celebrazione.

Al termine della serata, il presentatore Enzo Salmaso ha dato spazio agli interventi di Giorgia Fonsatti di Adriatic Lng e degli assessori Grandi e Sommacampagna. Le loro parole hanno sottolineato l’importanza di eventi come questo per la comunità, evidenziando il grande lavoro svolto dal Maestro Banzato e dai giovani musicisti.

zere AnnaMaria Cerbone.

Le sue osservazioni e i suoi suggerimenti hanno sempre contribuito a migliorare l’esperienza dei soci, testimoniando un impegno costante verso il progresso culturale e umano. Il profondo spirito umanistico di Mirella e la sua empatia verso gli altri rimarranno impressi nei cuori di chi l’ha conosciuta. Era una donna che sapeva vedere nell’incontro con l’altro una fonte inesauribile di apprendimento e che ha sempre coltivato il valore delle relazioni umane come strumento per costruire una

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comunità più unita e consapevole. In un messaggio di commiato, i soci e il direttivo dell’Università Popolare hanno espresso profonda gratitudine per il prezioso lascito di Mirella Mascaro, ricordandola come una guida che ha contribuito in modo significativo alla vita culturale della città. Con la sua scomparsa, Cavarzere perde una delle sue figure significative, ma il suo esempio e la sua eredità culturale continueranno a vivere nei progetti, nei ricordi e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla.

Guendalina Ferro Mirella Mascaro

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L’intervista. L’assessore regionale Francesco Calzavara fa il punto sulla manovra a Radio Veneto24

“Bilancio a misura del Veneto che cresce, nel 2025 daremo forma all’autonomia”

Per la prossima legislatura pochi dubbi:

“Auspichiamo un nuovo mandato per Zaia, la leadership deve restare alla Lega

L a Regione Veneto ha approvato la manovra di bilancio 2025-2027, con un totale di 18,9 miliardi di euro destinati a progetti e interventi su sanità, sociale, infrastrutture e sviluppo economico.

Assessore Francesco Calzavara, quali sono gli aspetti di rilievo della manovra?

Anzitutto siamo riusciti anche quest’anno ad approvare il bilancio nei tempi previsti per legge, oltretutto in un momento di difficoltà. A dicembre infatti il governo governo nazionale ha richiesto un ulteriore contributo alla finanza statale che ci ha costretti a fare un’ulteriore variazione di bilancio con l’inserimento di una modifica dell’adeguamento dell’Irap. Questa integrazione ci permette di garantire le spese che la Regione tradizionalmente finanzia. Da sole sanità e sociale impegnano l’82% delle risorse. Con questa manovra riusciamo a garantire le politiche che nel corso di questi ultimi cinque anni il presidente Zaia ha attuato attraverso i vari assessorati, come previsto dal programma di governo. E’ quindi un bilancio coerente con quanto è stato presentato cinque anni fa ai veneti, una manovra che continuerà a a garantire i servizi ai cittadini e delle risposte importanti. Garantiamo ad esempio per la prima volta la piena copertura nell’anno universitario 2025-2026

di tutte le borse di studio a tutti gli idonei beneficiari, un altro sforzo importante che ci costerà tredici milioni di euro. Riteniamo che le risorse emerse con l’adeguamento dell’Irap vadano usate per le coperture che ci chiedeva il governo da una parte e dall’altra siano restituite al territorio. Altra spesa da considerare è quella delle elezioni, circa 8 milioni di euro che abbiamo messo a bilancio, nel caso in cui la consultazione si svolga a settembre 2025.

A proposito di elezioni, chi vede come futuro presidente del Veneto? Magari qualche attuale assessore?

Io sono un assessore della giunta Zaia e sono iscritto alla Lega, quindi in primis mi chiedo se il limite dei mandati è ancora attuale, in un contesto che riguarda solo i governatori e i sindaci delle grandi città, e se risponda ancora al volere dei cittadini, i quali forse vorrebbero scegliere liberamente i propri amministratori. Qualora non ci fosse la possibilità di avere ancora Zaia come presidente credo che l’esperienza, la capacità amministrativa e la qualità degli amministratori della Lega siano un patrimonio che non può essere disperso in questa regione. Pertanto è comprensibile, anche da parte degli alleati, che la Lega rivendichi il mantenimento di una leadership a livello regionale, esprimendo il proprio presiden-

te all’interno possibilmente di un’alleanza di centrodestra.

Riguardo alle alleanze, Forza Italia non è ha partecipato al voto sul bilancio. C’è stato un chiarimento all’interno della maggioranza?

Non vedo la necessità di grandi chiarimenti. Dopo il voto il presidente Zaia ha ribadito che questa amministrazione rimane nell’alveo del centrodestra e si cerca di mantenere questa posizione unitaria, da Roma al Veneto. Gli attacchi giornalieri da parte del segretario regionale di Forza Italia sicuramente non aiutano a creare le condizioni per finire bene questa legislatura e per iniziare nel migliore dei modi la prossima. Come valuta questi cinque anni in giunta regionale, un periodo che va dall’emergenza Covid alle Olimpiadi invernali?

Sono stati cinque anni complicati perché nati in un momento estremamente instabile come era quello della pandemia. Nessuno di noi sapeva quando sarebbe finita e cosa sarebbe successo dopo. Devo dire che la Regione attraverso una politica di bassa tassazione che ha tenuto negli ultimi cinque anni ha favorito il rimbalzo dell’economia veneta che ha sovra performato gli indici nazionali e di altre regioni. E’ la testimonianza di come la nostra regione avuto sempre nel recente passato grande capacità di ripresa e di ripartenza dopo periodi di crisi prima di altri. E questo anche perché nel complesso la macchina amministrativa comunale

e regionale permette alle imprese di sviluppare al meglio le potenzialità sia a livello locale che internazionale con l’export. Sul fronte sanitario i problemi delle liste d’attesa sono un’eredità della pandemia ma ormai hanno dei tempi in costante diminuzione e le risposte arrivano. Tra le grandi sfide c’è senz’altro l’autonomia: cercheremo di capire da qua alla fine della legislatura qual è il percorso per iniziare un reale decentramento dei poteri dello Stato verso le regioni per ottimizzare le risorse a favore dei cittadini. Sullo sfondo le Olimpiadi invernali saranno uno straordinario momento di visibilità per la nostra regione e creare le condizioni affinché il turismo giochi un ruolo cruciale.

Ci sarà anche l’apertura completa della Pedemontana?

Certo, è un’opera incredibile, anche se molto osteggiata. La crescita costante del traffico settimana dopo settimana conferma la necessità di queste infrastrutture. Riguardo ai costi, dal decimo anno con gli utili sarà possibile

Dall’opposizione Vanessa Camani del Pd attacca: “E’ il tramonto di un’era politica”

E’ duro il commento dell’opposizione in Consiglio regionale alla manovra di bilancio e al mandato della giunta che si chiuderà quest’anno, salvo proroghe. “Le casse regionali sono a secco, - attacca Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico - si ricorre alla tassazione per le aziende, e l’operazione della Pedemontana si è rivelata un fallimento. A questo si aggiunge l’incapacità di affrontare le grandi emergenze, come quelle sociosanitarie, e la totale assenza di investimenti che possano generare un nuovo svi-

luppo. Siamo di fronte ad una manovra di fine impero, stanca, ripetitiva, senza slanci e senza risorse in grado di segnare anche una minima svolta per il cambiamento del Veneto nei prossimi anni”. Camani continua indicando “l’insufficienza di risorse, investite in progetti di breve e brevissimo respiro. In una incapacità di avanzare proposte di vero cambiamento o anche solo di rispondere adeguatamente alle tante emergenze del Veneto. L’eccellenza, bandierina ormai dai colori sbiaditi, e l’autonomia, spacciata come panacea di

ripagare quella che oggi sembra essere una perdita. E’ invece un elemento che porterà ulteriori vantaggi e risorse per la nostra economia.

In conclusione, assessore, il 2025 sarà l’anno in cui vedremo realizzata l’autonomia?

Anzitutto auspico che il presidente Zaia possa essere rieletto perché penso che abbia il peso specifico politico per portare a casa il massimo sul fronte dell’autonomia. Nel 2025 puntiamo a concretizzare almeno una almeno una materia o una funzione come la Protezione Civile. Un risultato che dimostrerebbe qual è la vera volontà da parte del Veneto e di come il Veneto interpreta l’autonomia. Sicuramente non è una scelta spacca Italia ma un’assunzione di responsabilità per dare risposte efficaci ai cittadini sia sui tempi che sulle risorse impegnate. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo è uno strumento che ci permetterà di portare efficienza ed efficacia ai nostri territori e ai bilanci degli enti pubblici. (n.s.)

tutti i mali, sono racconti che non bastano a camuffare una realtà poverissima in termini economici e strategici”. Sul tema del momento, il quarto mandato al presidente uscente Zaia, l’esponente Dem è ancora più drastica: “Oltre ogni impugnazione, pronunciamento e schermaglia di questo dibattito trito e ritrito sul terzo mandato, resta un dato: la fine del ciclo di Zaia è già realtà. E’ un canovaccio che si ripete uguale a se stesso da 15 anni, e che è ormai palesemente inadeguato. È ora di cambiare”.

Francesco Calzavara

L’intervista. Il senatore Antonio De Poli

“Autonomia:

questione di responsabilità”

Il senatore padovano Antonio De Poli, questore a Palazzo Madama, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Veneto di Radio Veneto24 , dove ha approfondito diversi temi.

Senatore, come valuta il fenomeno delle aggressioni nei confronti dei sanitari, in aumento nella nostra regione?

In Senato è stata approvata una legge specifica contro le aggressioni all’interno degli ospedali, con pene più severe per chi aggredisce medici e personale sanitario. È una situazione allucinante: chi ci salva la vita? È difficile comprendere come queste violenze possano verificarsi, ma purtroppo accadono. Per questo, abbiamo dovuto introdurre leggi che prevedano sanzioni severe per chi aggredisce il personale sanitario”.

Guardando all’anno appena passato, qual è il suo miglior risultato?

Il 2024 è stato un anno significativo. Abbiamo lavorato per creare una rete di rapporti tra il mondo delle politiche sociali e sanitarie e quello della piccola impresa. Questo ha portato a risultati positivi anche in relazione alla legislazione nazionale. Credo che si stia recuperando un modo di fare politica che mette al centro i cittadini e le persone, creando un collegamento concreto tra solidarietà e produttività.

Come vede il processo dell’autonomia regionale?

Il percorso verso l’autonomia proseguirà. Sono fiducioso che nel 2025 saranno risolte tutte le questioni pendenti, in modo che il Veneto possa finalmente godere di una maggiore autonomia. Tuttavia, è importante capire che l’autonomia porta con sé anche responsabilità: se una regione chiede di gestire determinate materie, deve essere in grado di farlo con serietà. In caso contrario, si ritorna sotto la gestione statale. Non è obbligatorio, ma dipende dalla volontà della regione di assumersi tali responsabilità.

Chi sarà il futuro presidente della re-

gione?

Il successore di Zaia dovrà avere caratteristiche specifiche, in particolare dovrà essere molto attento ai bisogni dei cittadini, dalle fasce più deboli, come i bambini e le persone non autosufficienti, fino agli anziani e alle persone con disabilità. Un presidente che ascolti i cittadini, le imprese, e che sappia dare risposte concrete alle problematiche del territorio.

In Senato come si sta lavorando per valorizzare le realtà locali del Veneto?

In Senato lavoriamo per dare risposte concrete a tutti i territori. Per quanto mi riguarda, c’è un’attenzione particolare per Padova, in particolare quando si tratta di affrontare problematiche specifiche o di sostenere progetti infrastrutturali. Il nostro obiettivo è portare risorse ai territori, collaborando con i ministeri per soddisfare le necessità locali. Un parlamentare deve lavorare per tutti i cittadini, senza guardare ai colori politici, perché i problemi delle infrastrutture, della sanità e delle esigenze locali riguardano tutti, indipendentemente dall’orientamento politico. Questo è il modo giusto di fare politica: affrontare i problemi reali, non le appartenenze ideologiche.

Economia.

Il sottosegretario Bitonci “Finanziaria vicina ad imprese e cittadini”

Quali ripercussioni avrà la recente manovra di bilancio approvata dal Governo e quali sono gli aspetti più rilevanti per i cittadini? La Finanziaria 2025 contiene numerosi provvedimenti di carattere fiscale ed economico per le imprese, i cittadini, le famiglie. Abbiamo affrontato alcuni aspetti della legge di bilancio approvata a fine anno con il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ai microfoni di Radio Veneto24.

Sottosegretario Bitonci, da dove partire per analizzare gli aspetti principali della Finanziaria 2025?

Abbiamo un taglio importante del cuneo fiscale e contributivo di circa quattordici miliardi che viene stabilizzato, assieme alle tre aliquote Irpef. Una novità assoluta è quella del che ha voluto la Lega che il taglio dell’Ires, cioè l’Ires premiale che va dal 24 per cento al 20 per cento per le imprese che investono gli utili in assunzioni, oppure anche nella transizione 5.0. Si punta quindi a premiare le aziende che reinvestono gli utili di impresa. Altra novità importante riguarda la flat tax sul regime forfettario. Si potrà accumulare il lavoro dipendente fino a 35 mila euro di reddito, in riposta alle partite Iva che hanno anche un lavoro da dipendente. Viene rinnovato anche il fondo di garanzia Pmi, che seguo personalmente con la mia delega specifica. VI sono anche delle importanti novità per quanto che riguarda il mondo delle garanzie dei confidi. Ricordo che si tratta di 160 miliardi di garanzie alle imprese, nel periodo Covid erano 250 miliardi . Non esiste il credito a livello delle imprese senza le garanzie statali che vengono rinnovate anche per il questo anno. Sul fronte della sanità quali le novità invece?

Ci sono 1 miliardo e 300 milioni in più rispetto allo scorso anno, siamo quasi a 138 miliardi per la spesa sanitaria, con la novità importante della tassazione al cinque per cento degli straordinari per gli in-

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fermieri. Quindi gli infermieri che faranno lo straordinario pagheranno solo il 5 per cento di tassazione

Come vede la cancellazione delle multe per chi non si è vaccinato ai tempi del Covid?

E’ semplicemente una scelta del governo, una decisione di carattere politico condivida da tutto il governo, quindi non aggiungerei altro in merito. Specifico solo che non sarà rimborsato che ha pagato le multe a suo tempo.

Altro aspetto cruciale è la proroga dello scudo erariale per le imprese, anche alla luce della congiuntura economica che stiamo vivendo, ci attendiamo delle ulteriori entrate?

Il concordato, al di là delle previsioni infauste da parte delle opposizioni, ha dato una risposta positiva, è un sistema deflattivo del contenzioso e mira a stabilizzare le entrate nei due anni successivi. È abbastanza chiaro che anche questa è una scelta di una nuova politica fiscale che vuole essere più vicina imprese e i cittadini, determinando a priori quali saranno le imposte da pagare nei due anni successivi. Nelle prossime settimane vedremo quale sarà la risposta delle imprese e dei cittadini sul concordato preventivo biennale.

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Antonio De Poli
Massimo Bitonci foto

“Turismo al top e presenze da record, per le locazioni servono regole chiare”

Nel 2024 il Veneto ha registrato numeri da record sul fronte turistico e si conferma regione leader sul fronte dell’ospitalità. Abbiamo chiesto all’assessore regionale al turismo, agricoltura e commercio estero Federico Caner abbiamo affrontato alcuni particolarità. Anzitutto il fenomeno dell’over tourism, che sta sta interessando le grandi città del Veneto.

Assessore stiamo assistendo alla crescita esponenziale di locazioni brevi e alternative che stanno un po’ cambiando la fisionomia dell’ospitalità e ponendo anche dei problemi alle strutture tradizionali, che ne pensa?

Ovviamente alcune città in Veneto crescono più di altre: Venezia è l’emblema della regione, ma anche Verona oggi ha una presenza di locazioni turistiche importanti. Le locazioni turistiche sono una opportunità per il Veneto, perché a fronte di milioni di arrivi e presenze turistiche, oltre 72 milioni l’anno, abbiamo la necessità anche di accogliere queste persone. Si tratta di forme complementari che non devono andare in contrasto con l’aspetto alberghiero, hanno necessità però di alcune regole precise. In passato noi siamo intervenuti come regione, tra i primi a livello nazionale, per istituire il codice identificativo regionale che ora è stato ripreso a livello nazionale con il CIN, il Codice Identificativo nazionale e permette di definire tutti coloro che vogliono mettere abitazioni in affitto. Questo crea un qualche al sistema tradizionale perché vi sono regole semplificate rispetto agli alberghi, ma so che a livello nazionale il ministro Satanché sta lavorando affinché in questo mercato vi siano delle regole chiare per tutti. Si moltiplicano anche le iniziative del turismo lento, favorire dai tanti borghi del Veneto. Quali i progetti su questo fronte?

Stiamo lavorando molto sulla valorizzazione delle località, diciamo non meno importanti ma meno conosciute. Grazie ai fondi europei abbiamo creato i club di prodotto, per valorizzare appunto aspetti meno valorizzati, grazie a finanziamenti che

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arrivano al 70 per cento. Insieme ai piccoli borghi penso anche al circuito delle ville venete, dei castelli e delle dimore antiche, realtà inserite in circuiti creati grazie ai fondi che abbiamo messo a disposizione. Il Veneto fortunatamente è ricco sia di destinazioni che di prodotti turistici. Sta anche all’imprenditore privato cogliere le opportunità che la Regione offre con questi finanziamenti e e creare qualche circuito nuovo.

Cambiamo argomento, parliamo di agricoltura: dopo un anno non facile per il settore primario, come sarà il 2025? Quali le sfide da affrontare?

Anzitutto il tema del cambiamento climatico che ha un impatto diretto sulle produzioni come il biologico, la viticoltura ma anche i seminativi come mais e frumento, che già devono fare i conti anche con altre emergenze, come le aflatossine per i cereali. Secondo me bisogna lavorare molto sul tema della ricerca e dell’innovazione tecnologica, come stiamo facendo assieme alle università di Padova e di Verona, affinché si possa coltivare usando al meglio gli agrofarmaci, che non significa pesticidi ma prodotti per la cura delle piante da impiegare con attenzione e senza abusarne. L’anno scorso le sperimentazioni messe in campo hanno dato esito positivo.

Gli agricoltori chiedono maggiori tutele per il reddito delle loro imprese, che fare?

E’ necessario un cambio di mentalità, perché bisogna capire che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche economica e sociale, il che significa che bisogna sostenere questa transizione ecologica. Anzitutto lo deve fare l’Europa che eroga i sostegni all’agricoltura. Negli ultimi decenni i sussidi sono diminuiti nonostante si chieda proprio al settore agricolo di impegnarsi di più e di investire anche di più per la transizione ecologica. Ma per raggiungere questo obiettivo dobbiamo cercare di aiutare gli agricoltori. In questo è fondamentale anche il cambiamento generazionale. I giovani da questo punto di vista sono molto più attenti e reattivi, pronti a sviluppare qualcosa di nuovo. (n.s.)

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Il caso. Roma vuole prorogare a Enel per 20 anni, Agsm Aim lancia l’allarme e la politica veneta risponde

L’Autonomia dell’energia: “Stop al monopolio Enel, usciamo dalla gestione centralista”

Le concessioni delle reti garantiscono oggi 300 milioni di euro l’anno. “Sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo necessaria”

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M entre impazza il dibattito sull’Autonomia differenziata tra proclami, rilievi, raccolte firme e possibili referendum che dividono l’opinione pubblica, la politica, le categorie economiche e persino la Chiesa, c’è una proposta che sembra unire tutti quella dedicata al mondo dell’energia.

Il progetto è stato lanciato, nelle scorse settimane, da Federico Testa il presidente di Agsm Aim, il soggetto che racchiude in se le ex municipalizzate di Verona e Vicenza.

Via G. Garibaldi, 27 - Cavarzere VE per aiutare a scegliere la dieta giusta per il proprio animale

L’idea del Presidente Testa nasce da una prima constatazione: nel 2029 e nel 2030 scadranno, rispettivamente, le concessioni idroelettriche e quelle della rete di distribuzione dell’energia elettrica. Entrambe le concessioni, oggi, sono in mano a Enel. Il progetto a cui sta lavorando Agsm Aim è proprio quello di lavorare, aggregando diversi soggetti veneti, per poter essere della partita.

Tenere in Veneto queste concessioni significherebbe avere a disposizione diverse centinaia di milioni di euro e soprattutto mantenere sul territorio risorse importanti da reinvestire direttamente sia abbassando le tariffe a famiglie e aziende sia investendo

sull’ammodernamento delle infrastrutture presenti.

C’è però un grave problema: i Governo con una norma, della quale francamente si fatica a comprendere la ragione, ha introdotto una proroga ventennale all’attuale gestore, ovvero Enel. Proseguire con una gestione centralista delle concessioni idroelettriche e di quelle sulla rete di distribuzione non produce per il territorio, le imprese e le famiglie alcune beneficio tangibile e, di fatto, contraddice quelle liberalizzazioni introdotte, ormai diverso tempo addietro, dall’allora Ministro Bersani.

Toccherà alla politica Veneta - ma anche a quella Lombarda, Emiliana e Friulana – fare fronte comune e convincere il Governo, in sede di Conferenza Stato – Regioni, a ritirare quella norma.

E l’appello di Testa per avviare

la sfida dell’autonomia energetica non sembra essere caduto nel vuoto: la Regione Veneto con il Presidente Luca Zaia e l’Assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato, i Comuni di Vicenza, Verona e Padova con i sindaci Giacomo Possamai, Damiano Tommasi e Sergio Giordani e l’ANCI Veneto con il Presidente Mario Conte sono già al lavoro al fianco di Agsm Aim per giocare, fino in fondo, questa partita essenziale per la tutta la Regione. Dovranno essere proprio loro, forti del progetto industriale preparato da Testa, a lavorare, insieme ai loro colleghi lombardi, emiliani e friulani perché il Governo cambi radicalmente idee, stralci la norma che prevede le proroghe ventennali e consente alle aziende dei territori di poter competere per ottenere le concessioni.

Il Presidente Testa: “Le reti sono un asset strategico, dobbiamo provare a tenerle sul territorio”

“Vogliamo che AGSM AIM sia attore protagonista e innovativo in questo scenario - ha spiegato Testa presentando il progetto – stiamo lavorando al piano industriale, ponendo la massima attenzione agli effetti che le nostre linee di azione avranno sulle comunità locali, perché riteniamo che AGSM

AIM debba essere un punto di riferimento per la crescita sostenibile del territorio, con l’impegno a condividere con stakeholder e comunità obiettivi e risultati”.

“Il mondo sta cambiando, i mercati in cui operano le aziende pubbliche e private sono cambiati e continueranno a cambiare a ritmi sostenuti nei prossimi anni. La crisi dei grandi modelli centralizzati o di grandi attori industriali e finanziari, che non rispondono alle esigenze dei territori, è sotto gli occhi di tutti”.

“Le reti sono un asset strategico per lo sviluppo del territorio, per abilitare quella transizione energetica che ci viene richiesta e che riteniamo ne-

cessaria. AGSM AIM e ritengo anche altre aziende pubbliche del territorio sono pronte per raccogliere questa sfida poiché riteniamo che le concessioni delle reti elettriche e degli impianti idroelettrici siano un elemento chiave per garantire una gestione locale di risorse strategiche. Una maggiore autonomia nella gestione delle reti come opportunità per innovazione, transizione energetica e sostenibilità, andando nella direzione che il modello di mercato ha già preso, ovvero elettrificazione e produzione distribuita con impianti di taglia medio-piccola. Rinnovo quindi l’impegno a collaborare con istituzioni e comunità per garantire un futuro energetico sostenibile e lancio un appello alle istituzioni locali e nazionali affinché riconoscano l’importanza delle concessioni delle reti e degli impianti come parte integrante di un percorso verso l’autonomia in ambiti strategici per la crescita e il benessere delle comunità locali e come elemento fondamentale per il futuro del Veneto”.

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Federico Testa

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Stop all’alcol per i neopatentati, usare il telefono ora costa caro

Dal 14 dicembre scorso è in vigore il nuovo codice della strada, approvato con legge 25 novembre 2024 n.177; a ben vedere si dovrebbe più esattamente denominarlo “codice della circolazione” perché, giustamente, tiene conto del cosiddetto omicidio nautico e lesioni personali gravi e gravissime di cui alla legge n.138/2023, entrata in vigore il 25/10/2023, che ha equiparato, sotto vari profili, le sanzioni per violazioni del codice della strada a quelle per infrazione delle norme che disciplinano la navigazione da diporto. Il nuovo codice è costituito da ben trentasei articoli, a loro volta suddivisi in numerosi commi per cui, ovviamente, in questa sede non è possibile un commento “totale”, ma prenderò in considerazione alcune novità che mi sembrano particolarmente importanti. L’articolo 1, tra l’altro, modifica la pena per l’omicidio colposo stradale o navale commesso da chi è in condizione di alterazione psicofisica conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza alcolica con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, sostituendo la precedente pena (già elevata) da tre a dieci anni con da otto a dodici anni. Ritengo che l’inasprimento di pena sia eccessivo, se si considera che l’omicidio colposo di

un dipendente per violazione delle norme di prevenzione infortuni è punito con la reclusione da due a sette anni, mi pare che la diversità di trattamento sanzionatorio sia ingiustificata. A prescindere dal tasso alcolemico, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, niente alcool, neppure un bicchiere di birra. In caso di chi subisce una seconda condanna (recidiva) per guida in stato di ebbrezza, con superamento della soglia di 0,8 g/l di alcool nel sangue, vi è l’obbligo di installare a bordo un dispositivo denominato “alcolock” che viene collegato all’accensione del veicolo e funzionando come una sorta di etilometro, impedisce che l’automezzo si metta in moto, se un conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero. Peraltro l’alcolock diverrà obbligatorio per tutti gli automezzi di nuova immatricolazione: si è però in attesa di un decreto ministeriale attuativo che disciplini dettagliatamente tale materia. L’articolo 2 inasprisce - a mio avviso giustamente - le sanzioni in caso di abbandono di animali, stabilendo che quando esso avviene su strada o nelle relative pertinenze, l’attuale pena dell’arresto fino ad un anno o ammenda da 1000 a 10.000 euro é aumentata di un terzo. Viene prevista la pena da due a sette anni per colui “che abbandona animali

domestici su strade o nelle relative pertinenze, quando dall’abbandono consegue un incidente stradale che cagiona la morte”. Sono istituiti nuovi meccanismi più efficaci per l’accertamento della velocità, però le sanzioni sono aumentate, secondo me, in modo eccessivo. Severe sanzioni, condivisibili, per chi guida con il telefonino in funzione. Stretta anche sui monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, che debbono avere un contrassegno e possono circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h e anche per loro vale l’obbligo di assicurazione nonché del casco e di munirli dei freni su entrambe le ruote e delle frecce: tutti questi obblighi scatteranno, a quanto pare, tranne quello dell’obbligo del casco a prescindere dall’età, dopo l’emanazione del decreto attuativo, però secondo un’opinione minoritaria hanno efficacia immediata. I giornali nei giorni successivi hanno riportato la notizia di contestazioni di nuove violazioni, in varie parti d’Italia, soprattutto in relazione all’obbligo di usare il casco anche per chi usa il monopattino : il “leitmotiv”, dei tentativi di giustificazione è consistito perlopiù in :”Non lo sapevo”. In vari casi tale affermazione può essere stata veritiera e ciò induce ad una considerazione d’ordi-

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

ne più generale: l’Italia è inflazionata da convegni, spesso di ben poca utilità, non sarebbe stato male se più soggetti istituzionali, con la preannunciata entrata in vigore del nuovo codice della circolazione avessero organizzato manifestazione illustrative delle rilevanti novità.

Luigi Migliorini

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Allerta Green: una sfida globale che tocca anche il Veneto

IIl Veneto affronta crisi climatica e inquinamento con azioni urgenti.

l cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problemi lontani, confinati a ghiacciai artici che si sciolgono o foreste tropicali che scompaiono. Anche il Veneto è al centro di questa emergenza, con episodi sempre più frequenti di alluvioni, ondate di calore e perdite significative di biodiversità. Eventi climatici estremi come l’eccezionale acqua alta a Venezia nel 2019 o le devastazioni della tempesta Vaia nel 2018 sono solo alcuni segnali di un ecosistema in sofferenza. Le conseguenze non sono solo ambientali ma anche economiche e sociali: l’agricoltura soffre per la siccità e l’erosione dei terreni, mentre le città devono affrontare l’impatto dell’inquinamento atmosferico e delle isole di calore. In questo contesto, il Veneto rappresenta uno specchio di una crisi più ampia. Gli effetti del cambiamento climatico sono già evidenti. In Veneto, la riduzione delle nevicate sulle Dolomiti e l’aumento delle temperature stanno alterando l’equilibrio naturale e le economie locali. I dati indicano che le temperature medie sono aumentate di circa 1,5°C rispetto al periodo preindustriale, con impatti importanti sulla fauna, sulla flora e sulla qualità della vita.

Il rischio idrogeologico è un altro fattore preoccupante: fiumi che straripano, piogge torrenziali e terreni che non riescono ad assorbire l’acqua sono ormai fenomeni frequenti. Questi eventi sono aggravati dalla cementificazione e dalla gestione non sostenibile del territorio.

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Il Veneto, pur essendo una regione avanzata dal punto di vista industriale, paga un prezzo elevato in termini di inquinamento.

Le PM10 e gli ossidi di azoto, derivanti principalmente dal traffico e dagli impianti di riscaldamento, pongono città come Padova, Verona e Vicenza tra le più inquinate d’Italia.

La presenza di PFAS nelle falde acquifere, soprattutto nelle province di Vicenza, Verona e Padova, rappresenta una crisi ambientale e sanitaria. Inoltre, nonostante i progressi nella raccolta differenziata, il problema dei rifiuti e del consumo di suolo resta irrisolto.

Di fronte a una crisi ambientale così complessa, ognuno di noi può contribuire con piccole azioni quotidiane:

1) Ridurre il consumo di energia: spegnere le luci, scegliere elettrodomestici efficienti e utilizzare energie rinnovabili.

2) Muoversi in modo sostenibile: usare i mezzi pubblici, andare a piedi o in bicicletta, e privilegiare veicoli elettrici o car sharing.

3) Consumare in modo responsabile: prediligere prodotti locali, ridurre l’uso di plastica e combattere lo spreco alimentare.

4) Partecipare attivamente: piantare alberi, aderire a iniziative di volontariato ambientale e raccolta di rifiuti abbandonati o sostenere campagne di sensibilizzazione.

5) Educare e informarsi: promuovere la consapevolezza ambientale in famiglia, a scuola e sul posto di lavoro.

La crisi ambientale non può essere risolta con una singola azione o da un singolo attore: richiede uno sforzo collettivo che coinvolga cittadi-

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ni, istituzioni e aziende. Partendo dalle nostre abitudini quotidiane e pretendendo politiche più coraggiose, possiamo contribuire a costruire un futuro più sostenibile per il Veneto e per il pianeta.

Le buone pratiche.

Consapevolezza dei consumi e spreco alimentare: un problema ambientale sottovalutato

Un esempio di azione quotidiana che può contribuire a migliorare la crisi ambientale è quella che possiamo definire come “consapevolezza dei consumi alimentari”, senza la quale si arriva allo spreco alimentare. Lo spreco alimentare è uno dei problemi più silenziosi ma devastanti per l’ambiente. Secondo la FAO, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato ogni anno, pari a circa 1,3 miliardi di tonnellate. Questo fenomeno non riguarda solo le risorse economiche, ma ha un impatto profondo su ambiente e clima, rappresentando l’8-10% delle emissioni globali di gas serra. In Italia, lo spreco alimentare domestico si attesta a circa 67 chilogrammi per persona all’anno. Anche in Veneto, regione con una forte tradizione agricola e culinaria, la gestione inefficiente del cibo contribuisce all’aggravarsi

dell’emergenza ambientale.

Perché lo spreco alimentare incide sull’ambiente?

La produzione di cibo richiede enormi quantità di acqua, energia e suolo. Sprecare alimenti significa anche sprecare queste risorse preziose. Per ogni chilogrammo di carne prodotto, vengono consumati circa 15.000 litri d’acqua. Le coltivazioni non utilizzate portano ad una perdita di fertilità del suolo e contribuiscono alla deforestazione.

Inoltre, quando il cibo viene buttato e finisce in discarica, si decompone producendo metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Inoltre, l’intera catena produttiva (dalla coltivazione al trasporto) diventa inutile e aumenta l’impronta di carbonio.

Cosa si può fare per combattere lo spreco alimentare?

La lotta allo spreco alimentare inizia a livello individuale ma richiede anche interventi sistemici e politiche efficaci.

Si possono pianificare i pasti, facendo una lista della spesa basata su ciò che serve davvero e utilizzare prima gli alimenti già in casa. Possiamo e dobbiamo imparare a conservare correttamente il cibo. Imparare a gestire frigorifero e dispensa infatti aiutano ad evitare che i cibi scadano o si deteriorino. E perché non imparare a valorizzare gli avanzi? Creiamo ricette con ciò che rimane, evitando di buttare cibo ancora commestibile.

Esistono poi moltissime iniziative locali e regionali, come le banche del cibo e del recupero alimentare. E noi cittadini possiamo promuovere o supportare realtà che raccolgono gli alimenti invenduti da supermercati, ristoranti e mercati per distribuirli a chi ne ha bisogno.

Esistono anche numerose App e piattaforme contro lo spreco, strumenti come Too Good To Go e Last Minute Market stanno prendendo piede anche in Veneto, facilitando la vendita di cibo prossimo alla scadenza a prezzi ridotti. Che male non fa! Ridurre lo spreco alimentare significa non solo risparmiare risorse e ridurre le emissioni di gas serra, ma anche affrontare problemi sociali come la fame e la povertà. Ogni gesto, anche il più piccolo, può fare la differenza in un sistema globale in cui il cibo è ancora mal distribuito e mal utilizzato. Se vogliamo combattere efficacemente l’emergenza ambientale, iniziare dal nostro frigorifero può essere un passo semplice ma cruciale.

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LVeneto: 203 milioni di euro per la sanità, al via gli interventi su quattro ospedali

a Regione Veneto ha approvato la prima fase del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria regionale 2025-2027, destinando oltre 203 milioni di euro per l’adeguamento normativo, funzionale, sismico e antincendio di quattro strutture ospedaliere. La delibera, proposta dall’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attinge a fondi nazionali e regionali per migliorare la qualità delle infrastrutture sanitarie, con il coinvolgimento degli ospedali di Oderzo (Treviso), Mestre (Venezia), Bassano del Grappa (Vicenza) e Legnago (Verona).

“Proseguiamo con importanti investimenti – sottolinea Lanzarin – per garantire strutture sanitarie sempre più moderne e sicure. Questo programma, finanziato con 193 milioni di fondi nazionali e 10 milioni di risorse regionali, sarà ora sottoposto al Ministero della Salute per avviare un nuovo Accordo di Programma. Parallelamente, le Aziende sanitarie possono avviare le progettazioni, mentre già pianifichiamo ulteriori 115 milioni per la seconda fase.”

I progetti approvati sono:

Ospedale di Oderzo (Treviso): situato in zona sismica 2, richiede interventi di adeguamento sismico e antincendio. L’investimento complessivo, pari a 42,3 milioni di euro, prevede una prima fase da 6,5 milioni già finanziata e una seconda fase da 20,3 milioni. Il progetto include la costruzione di un nuovo blocco a quattro piani, con ingresso, servizi logistici, radiologia e aree di degenza.

Ospedale di Mestre (Venezia): il programma per l’hub di Mestre prevede un ampliamento di 20.000 metri quadrati, denominato “Angelino”, con un investimento iniziale di 58 milioni di euro. Il nuovo edificio ospiterà aree per la maternità, psichiatria, endoscopia, dialisi e poliambulatori, potenziando i servizi offerti.

Ospedale di Bassano del Grappa (Vicenza): in zona sismica 2, l’ospedale sarà oggetto di un secondo stralcio funzionale da 25 milioni di euro per la riqualificazione delle aree chirurgiche. L’intervento comprende cinque sale operatorie generali, una sala operatoria ibrida, due robotiche e un polo endoscopico al piano inferiore, garantendo adeguamenti normativi e tecnologici.

Ospedale di Legnago (Verona): in zona sismica 3, è previsto il rifacimento completo del complesso ospedaliero, con una prima fase da 40 milioni già finanziata. Il progetto complessivo, stimato in 142 milioni di euro, include un nuovo ospedale e migliorie logistiche, con un secondo stralcio di 100 milioni confermato dal piano attuale.

Questi interventi testimoniano l’impegno della Regione Veneto per migliorare la sicurezza e la qualità delle strutture sanitarie. Il programma, in linea con le priorità del Servizio Sanitario Regionale, punta a rispondere alle esigenze di pazienti e operatori con ospedali moderni e funzionali.

Redazione Salute

Il commento di Edgardo Contato sull’ampliamento dell’Ospedale dell’Angelo con il progetto “Angelino”

“Traduciamo in realtà un’esigenza, un sogno inseguito per anni dalla città e dal territorio”, dichiara Edgardo Contato, Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, commentando l’ampliamento dell’Ospedale di Mestre grazie all’impegno della Regione Veneto. Il progetto prevede la realizzazione dell’”Angelino”, una nuova struttura che ospiterà specifiche unità operative e permetterà di riorganizzare l’Ospedale attuale. “Grazie a questo investimento – spiega Contato – si ottimizzerà l’efficienza dei servizi, liberando spazi nel corpo centrale per rispondere alle nuove esigenze e ai fabbisogni emergenti.”

L’Angelino sarà strettamente integrato al complesso esistente, con una distribuzione funzionale dei percorsi per garantire sicurezza e organizzazione ottimale. Questo intervento consentirà di migliorare l’offerta sanitaria, mantenendo continuità tra le due strutture.

La ricollocazione dei servizi nell’Angelino permetterà di destinare le aree liberate a nuove funzioni strategiche:

• Potenziamento del Pronto Soccorso, con più spazi per far fronte all’aumento degli accessi.

• Ampliamento della Terapia Intensiva, con percorsi più flessibili.

• Creazione di una sala operatoria ibrida per interventi cardio-vascolari.

• Attivazione di posti letto aggiuntivi per Oncologia, Endocrinologia e area chirurgica.

Al piano -1, il progetto prevede lo sviluppo delle aree operative di urgenza-emergenza, con una maggiore ottimizzazione di risorse e tecnologie, assicurando così standard elevati di cura e assistenza per il futuro.

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Il primato. E’ la paziente più anziana operata al cuore nella storia dell’Ospedale Civile

Venezia, 104enne si opera al cuore: operazione miracolosa la notte di Natale

Un Natale speciale per una signora veneziana ultra centenaria che, alla Vigilia, ha subito un intervento di angioplastica coronarica d’urgenza, diventando la paziente più anziana mai operata al cuore presso l’ospedale Civile di Venezia. La signora, che vive nel sestiere di Dorsoduro, aveva appena festeggiato il suo 104esimo Natale e stava per celebrare il suo compleanno a fine gennaio, quando è stata colpita da un infarto il pomeriggio del 24 dicembre.

Intervenuto con tempestività, il primario di Cardiologia Giuseppe Grassi ha guidato l’equipe medica nell’eseguire l’angioplastica coronarica, un intervento delicato e rapido, che ha permesso alla signora di riprendersi e tornare a riabbracciare la sua figlia, che di anni ne ha poco meno di ottanta.

“Si tratta, a nostra memoria, della donna più anziana che abbia mai subìto un intervento al cuore nell’ospedale veneziano – ha dichiarato il primario Grassi. Abbiamo dovuto decidere in pochi minuti se intervenire, ma siamo riusciti a eseguire l’angioplastica con tutte le cautele possibili, e il risultato è stato positivo. Questo risultato dimostra il livello di preparazione e dedizione del nostro team. In giornate speciali come queste, sapere di aver restituito un momento di gioia e serenità a una famiglia ci ricorda il valore del nostro lavoro”.

La signora 104enne, una volta maestra ele-

mentare a Venezia, ha rappresentato un esempio della dedizione della sanità pubblica nei confronti dei grandi anziani. Come sottolineato dal direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, questi interventi sono il segno concreto dei progressi della medicina per gli anziani, che sono sempre più numerosi, soprattutto nel centro sto-

rico di Venezia, dove l’invecchiamento della popolazione è più marcato. L’ospedale Civile di Venezia, con personale altamente qualificato e tecnologie avanzate, si conferma punto di riferimento per garantire ai cittadini una vita lunga e sana, nonostante le difficoltà del contesto urbano veneziano.

Redazione Salute

Camposampiero: raddoppia la donazione di latte umano per i neonati prematuri

Risultati straordinari per la Banca del Latte Umano Donato dell’Ospedale di Camposampiero, attiva presso la Pediatria e Patologia Neonatale diretta dal dottor Luca Vecchiato, e recentemente certificata a livello internazionale ISO.

“La nostra banca, nata negli anni ’90, è parte dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) – spiega Vecchiato – ed è strettamente legata alla Terapia Intensiva Neonatale, unica nell’Ulss 6 Euganea. Il latte umano è una vera e propria terapia per i neonati prematuri: riduce il rischio di gravi patologie e favorisce lo sviluppo neuro-comportamentale. Quando manca il latte materno, possiamo utilizzare quello donato da altre donne. Un gesto che ci ricorda che il latte umano non ha colore, è un atto di solidarietà che ci rende tutti uguali.”

La Banca del Latte, chiusa nel 2018 per carenza di personale, è stata riaperta nel 2022 con un nuovo impegno. Nel 2024 ha raggiunto risultati eccezionali: 34 litri di latte raccolti e somministrati, il doppio rispetto al 2023, nutrendo 37 neonati prematuri. Una parte del latte è stata anche destinata alla Terapia Neonatale dell’Ospedale di Padova.

“Questi risultati – conclude Vecchiato – sono il frutto di un lavoro collettivo che mette al centro il benessere dei più fragili. Donare latte significa salvare vite e creare una rete di solidarietà.”

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