Ecobonus p.32
Salute p.37
DICEMBRE 2020
Periodico d’informazione locale - Anno XXVII n.176
Regione p.20
Turismo p.43
del Conselvano
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ISTITUTO MATTEI
Didattica a distanza e orientamento
on-line: Pronti a voltare pagina nell’anno che verrà Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
La pandemia e la necessità di proteggerci ci ha imposto una rivoluzione nelle abitudini, dal mondo del lavoro a quello della famiglia e della socialità. In questi mesi siamo stati costretti a molte rinunce e a nuovi sacrifici, abbiamo dovuto guardare all’essenziale e saper fare delle scelte, per quanto ci sembrassero inaccettabili. Non dimentichiamo, però, particolari categorie di lavoratori. Da una parte ci sono operatori sanitari che lavorano in condizioni di perenne emergenza tra notevoli difficoltà, dall’altra imprenditori le cui attività sono state di nuovo chiuse o fortemente ridotte. Titolari di locali, bar, ristoranti, alberghi, gestori di palestre e piscine, solo per citarne alcuni, insieme a dipendenti costretti alla cassa integrazione che vedono a rischio il proprio futuro. E’ a tutti loro che rivolgiamo, in questo ultimo scorcio dell’anno dedicato a festività necessariaa pag 6 mente più sobrie, un sincero augurioservizio con la speranza che il 2021 permetta di voltare pagina e di affrontare una nuova fase, non per questo meno impegnativa. Nel frattempo a chi sta pagando il conto più alto dell’emergenza e delle restrizioni dovrebbero essere riservate le giuste attenzioni e i dovuti ristori da parte di chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non solo a parole o a colpi di decreti, quindi, ma anche nei fatti, nella concretezza in cui vive chi, nonostante le limitazioni, si trova a dover garantire il pagamento di stipendi, affitti, spese, tasse e oneri vari. Imprenditori e lavoratori che vanno aiutati nel concreto e nell’immediato, attraverso provvedimenti efficaci che non siano vanificati dall’eccessiva burocrazia o da formule astruse che vanifichino la necessità di sostenere interi settori della nostra economia. Di sicuro la ripresa non sarà semplice né immediata ma, come abbiamo potuto sperimentare anche la scorsa estate, possiamo contare sulla capacità di reazione delle nostre realtà produttive e commerciali, delle nostre imprese e attività, pronte a scattare e a reagire anche alla crisi più dura.
Luci e colori a Conselve per un “Natale in vetrina”
Attività commerciali e istituzioni unite per le festività “social” con il concorso a premi per rilanciare lo shopping in centro
EMERGENZA COVID
Reparto per i pazienti in via di guarigione TRIBANO, VOLONTARIATO
Dopo il test decolla il Servizio Civile Ragazzi BOVOLENTA, LA POLEMICA
Bretella Nord, si riaccende il confronto DUE CARRARE, IL CASO
Deda fallita la palla passa al Fondo Varde
Pronti a voltare pagina nell’anno che verrà
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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
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Facciamo. il punto
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La nostra proposta per sostenere le attività cittadine
La pandemia e la necessità di proteggerci ci ha imposto una rivoluzione nelle abitudini, dal mondo del lavoro a quello della famiglia e della socialità. In questi mesi siamo stati costretti a molte rinunce e a nuovi sacrifici, abbiamo dovuto guardare all’essenziale e saper fare delle scelte, per quanto ci sembrassero inaccettabili. Non dimentichiamo, però, particolari categorie di lavoratori. Da una parte ci sono operatori sanitari che lavorano in condizioni di perenne emergenza tra notevoli difficoltà, dall’altra imprenditori le cui attività sono state di nuovo chiuse o fortemente ridotte. Titolari di locali, bar, ristoranti, alberghi, gestori di palestre e piscine, solo per citarne alcuni, insieme a dipendenti costretti alla cassa integrazione che vedono a rischio il proprio futuro. E’ a tutti loro che rivolgiamo, in questo ultimo scorcio dell’anno dedicato a festività necessariamente più sobrie, un sincero augurio con la speranza che il 2021 permetta di voltare pagina e di affrontare una nuova fase, non per questo meno impegnativa. Nel frattempo a chi sta pagando il conto più alto dell’emergenza e delle restrizioni dovrebbero essere riservate le giuste attenzioni e i dovuti ristori da parte di chi ha la responsabilità di amministrare la cosa pubblica. Non solo a parole o a colpi di decreti, quindi, ma anche nei fatti, nella concretezza in cui vive chi, nonostante le limitazioni, si trova a dover garantire il pagamento di stipendi, affitti, spese, tasse e oneri vari. Imprenditori e lavoratori che vanno aiutati nel concreto e nell’immediato, attraverso provvedimenti efficaci che non siano vanificati dall’eccessiva burocrazia o da formule astruse che vanifichino la necessità di sostenere interi settori della nostra economia. Di sicuro la ripresa non sarà semplice né immediata ma, come abbiamo potuto sperimentare anche la scorsa estate, possiamo contare sulla capacità di reazione delle nostre realtà produttive e commerciali, delle nostre imprese e attività, pronte a scattare e a reagire anche alla crisi più dura.
e nostre città ci hanno abituati in questi anni ad un Natale ricco. Di gente, di intrattenimento, di socialità, di addobbi. Tutto normale per le città venete. Tutto normale per noi cittadini. Tutto normale, fino a questo 2020. Improvvisamente molte città si sono risvegliate dal torpore della pandemia e dall’assuefazione del “tanto” che hanno sempre avuto. E tutti ci siamo meravigliati delle tante luci e del calore che gli addobbi di Natale in città ci hanno regalato. Sì, perché in questo 2020 nessuno di noi pensava alle luminarie, all’Albero di Natale, alle nostre piazze illuminate a festa. E invece ecco che il Natale sta diventando un regalo per tutti noi, pur nella sua essenzialità. Lo riscontriamo dalle tantissime reazioni entusiaste nei nostri social e nel web, dagli sguardi rapiti ed emozionati dei cittadini, dall’orgoglio delle amministrazioni comunali. Un significato profondo questo, degno di riflessione. Tutti noi da settimane sosteniamo che questo sarà un Natale diverso. Noi ora pensiamo che questo sarà il vero Natale. Quello trascorso con gli affetti più cari ed intimi, con il calore delle luci, dell’Albero, del Presepe a compensare gli abbracci con pseudo sconosciuti. E RIFACIMENTO TETTI CIVILI Babbo Natale? Lui non mancherà, assolutamente non deve mancare. ED INDUSTRIALI Che arrivino dalla Lapponia per i più piccini o dalle attività dei nostri Comuni vestiti a festa, i regali saranno una presenza irrinunciabile nelle IMPERMEABILIZZAZIONI nostre case. Quest’anno i regali non saranno solo un segno di affetto nei confronti delle persone care, ma soprattutto un importante valore per il INSTALLAZIONE commercio e per le moltissime famiglie del settore, un segnale di rispetto per l’economia delle nostre città e per i nostri negozi di prossimità. NUOVA LATTONERIA Ci crediamo tantissimo tutti noi de La Piazza. E SMALTIMENTO Per questo abbiamo lanciato una campagna che ricordi ai cittadini ed ETERNIT ! ai veneti quanto sia importante acquistare nei propri luoghi. “A Natale DETRAZIONI FISCALI acquista locale” non è per noi solo uno slogan, ma è il nostro modo Scopri tutti i nostri servizi su: per festeggiare il Natale con i nostri affetti più cari: i nostri lettori ed iNicola Stievano >direttore@givemotions.it< nostri clienti. Nelle nostre pagine Facebook trovate le immagini della www.protettosas.com i ricorderemo a lungo questo 2020 che ci apprecampagna, invitiamo tutti voi a condividerle e a pubblicarle nei propri oppure segui la nostra pagina Facebook: stiamo ad archiviare dopo mesi sulle montagne profili. E’ il nostro modo per regalare concretezza, in questo momento PROtetto S.a.s. russe, di distrazione, preoccupazione e confusione. È il nostro pensiero divissuti in continua fibrillazione nella speranza poter scorgere un segnale di miglioramento, riconoscenza per il 26esimo Natale de La Piazza che, anche in di questa Viaun C. Battisti, 234/d · 35031 Abano Terme (PD) punto di svolta, la luce in fondo al tunnel. L’anno del occasione, vogliamo condividere con tutti voi! Buone Feste! Cell. 340 34 84 775 · prottetosas@yahoo.it Covid passerà alla storia anche per aver scardinato Valeria Marcato la nostra routine e messo in discussione molto di ciò che davamo per scontato. È un periodico formato da 18 edizioni locali mensilmente Direzione, Amministrazione e a pag 5 Redazione: Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin segue
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Conselve
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Le iniziative Un mese di proposte per sostenere le attività commerciali locali
Un Natale in vetrina tra luci e colori Festività tra idee social e concorsi S
arà un Natale decisamente diverso ma non per questo Conselve vuole rinunciare alla sana magia e all’atmosfera dei giorni di festa. L’accensione delle luminarie e dell’albero di Natale a fine novembre ha dato il via ad un mese di proposte, con sobrietà e senza creare occasioni di assembramenti, ma con la volontà di sostenere le attività economiche anche attraverso dei segni concreti. Sarà un “Natale in vetrina” come del resto è stata chiamato l’insieme delle iniziative organizzate grazie al contributo economico di Comune, Camera di Commercio di Padova, Cantina di Conselve in sinergia con il Distretto del Commercio di Conselve. ”I nostri concittadini - spiega l’assessore al commercio Matteo Lazzarin - potranno festeggiare tra luci, colori, attività di illustrazione e la versione natalizia del concorso “Vinci con lo Shopping Christmas Edition” per Natale di ripresa. Per scaldare l’atmosfera fino al 6 gennaio tutta la città risplende tra luci e colori: dalla scritta “Buone Feste” sulla facciata del Comune, proseguendo con l’illuminazione delle vie principali, con attraversamenti e disegni, per arrivare ad un grande albero di Natale e al presepe simbolo della natività. Un grande coinvolgimento e una gradita partecipazione attiva si respirerà - aggiunge Lazzarin - per la Cantina di Conselve, che in questo 2020 festeggia il suo 70° anniversario. Una grande illustrazione natalizia verrà realizzata presso il punto vendita della Cantina, per decorare a festa anche la grande vetrina che accoglierà i clienti che decideranno di fare i loro acquisti per Natale.
Non finisce qui, la Cantina con i suoi migliori vini, sarà protagonista anche di un percorso social davvero particolare. Grazie alla complicità dell’influencer veneto Canal - il Canal, verranno realizzati due divertenti video ricette con 4 chef dei ristoranti di Conselve che cucineranno insieme a lui un menù natalizio davvero particolare, da consegnare ad un follower davvero fortunato”. Il Natale sarà anche dedicato al commercio di vicinato attraverso un’iniziativa già conosciuta dalle attività di Conselve, che si pone come principale obiettivo quello di ripristinare il cuore della città come teatro della vita sociale di cittadini e non per promuovere tutte le realtà locali, dando una spinta al settore del commercio. Dopo il successo dell’iniziativa estiva “Vinci con lo Shopping”, il Natale riparte con il concorso “Vinci con lo Shopping Christmas Edition”, per promuovere tutte le attività commerciali. La formula è quella del “gratta e vinci” con in palio buoni sconto per un totale di 12 mila euro. Tutti i dettagli sul sito www.vinciconloshopping.it. Le attività commerciali saranno protagoniste anche di un progetto di illustrazioni legate al tema del Natale e al compleanno della Cantina di Conselve. Sarà quindi possibile passeggiare per Conselve, in una sorta di caccia al tesoro, alla ricerca delle numerose illustrazioni sulle vetrine dei negozi aderenti al concorso, per scattare foto e condividerle sui social per dare spazio alla creatività, sfruttando in particolare i canali social. Nicola Stievano
A fine novembre sono state accese le luminarie in centro, l’8 dicembre è toccato all’albero e al presepe
“Siamo vicini ai nostri commercianti”
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n “road show” per essere vicini ai commercianti in questo periodo di incertezza. L’Ascom ha incontrato gli imprenditori al mercato per offrire sostegno e soluzioni concrete. Il presidente di Confcommercio Ascom Patrizio Bertin con il presidente mandamentale Leopoldo Toffano, il vicesindaco Antonio Ruzzon, il presidente di Fiva Confcommercio Ilario Sattin, il direttore generale di Confcommercio Padova Otello Vendramin, il segretario di delegazione Giandomenico Barotto e il segretario Fiva Ascom Davide Gomiero hanno ascoltato le esigenze delle imprese. “In un luogo dove si sono sviluppati i commerci, abbiamo voluto testimoniare - spiega Bertin - la nostra totale disponibilità ad offrire il nostro supporto per aiutare le imprese a superare questo momento critico e complesso con l’obiettivo di ripartire non appena la pandemia sarà alle spalle”. “Il nostro obiet-
tivo - aggiunge Leopoldo Toffano, presidente mandamentale – è quello di rappresentare un punto di riferimento per tutte quelle attività che oggi sono in grande sofferenza. Al tempo stesso la nostra presenza vuol essere un invito a comprare nei negozi di vicinato non solo per aiutare il commercio ma anche per sostenere la nostra comunità”. “Ottima questa iniziativa di Confcommercio Ascom – conclude il vicesindaco Ruzzon – che serve a dare fiducia alle imprese del territorio, che hanno estremo bisogno di atti concreti”.
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Conselve
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La didattica non si ferma al Mattei lezioni e proposte Garantita la presenza ai laboratori, orientamento con incontri e video
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attività didattica all’istituto Mattei Cattaneo prosegue a pieno ritmo, ovviamente a distanza. con la speranza di tornare in aula quanto prima. “In questo istituto non abbiamo nemmeno avuto un caso di positivo finché i ragazzi sono venuti a scuola- spiega la professoressa Laura Sapienza - con il ritorno alla didattica a distanza abbiamo costruito un quadro orario che permetta agli studenti del corso di meccanica di venire a scuola per l’attività di laboratorio e anche per il liceo abbiamo pensato ad una attività di laboratorio ogni 15 giorni. Noi insegnanti siamo presenti a scuola e cerchiamo di non far mancare nulla ai nostri studenti”. Fra i docenti lo spirito di iniziativa non manca così come la volontà di fare in modo che i ragazzi, pur a casa, si sentano
vicini e partecipi. Il docente di scienze, ad esempio, ha organizzato una lezione in cortile mostrando in diretta le macchie solari ai ragazzi collegati da casa. Se ci sono dei docenti assenti le classi sono comunque seguite con attività dii potenziamento o ripasso. “Cerchiamo di non penalizzare nessuna disciplina, - continua l’insegnante - e abbiamo dotato di pc e tablet in comodato d’uso gli studenti che lo hanno richiesto. I ragazzi sono quasi sempre tutti presenti, chi non si fa vedere viene contattato personalmente. I nostri studenti preferirebbero venire a scuola, così invece è tutto più difficile, i tempi si allungano, e viene meno anche l’interazione immediata con il docente e la classe, al punto che qualcuno si sente demotivato. Cerchiamo
Il docente di scienze tiene una lezione a distanza sulle macchie solari
di dare supporto anche psicologico ai ragazzi, spiegando che tutto tornerà come prima. Proprio in questi giorni è partito il servizio con una neuropsicologa che incontra gli studenti, via chat, per affrontare problemi che possono riguardare l’ambito scolastico ma anche la sfera familiare o affettiva”. Non viene meno l’attività di orientamen-
to per i ragazzi di terza media: “Sul nostro sito internet c’è una pagina dedicata e le famiglie possono collegarsi e farci delle domande. Durante l’Exposcuola on line abbiamo presentato i nostri indirizzi anche con dei video, realizzati da studenti ed ex studenti, oltre che da docenti”.
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Nicola Stievano
Depredata la scuola media “Tommaseo”
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n furto odioso e vigliacco che impoverisce una scuola e mette in difficoltà ragazzi e insegnanti. La scuola media “Tommaseo”, è stata spogliata di ben 13computer e relativi proiettori collegati alle Lim, rendendo di fatto inutilizzabili le lavagne multimediali interattive, ormai indispensabili sia per la didattica in presenza che a distanza. I ladri hanno anche tentato di staccare del muro una Lim ma, dopo averla danneggiata, hanno desistito. Il furto delle Lim, acquistate quasi tutte negli ultimi anni, è un duro colpo per la scuola. “E’ un gesto veramente odioso, inqualificabile e gravissimo - ha dichiarato il vice sindaco Antonio Ruzzon - che mette in difficoltà i nostri ragazzi e gli insegnanti, oltretutto in un periodo già difficile. Nella zona delle scuole ci sono diverse telecamere, alcune delle quali in grado di leggere anche le targhe delle auto. Ora passeremmo in rassegna le registrazioni, nella speranza di poter risalire ai responsabili”.
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Conselve
Sanità Messi a disposizione e già occupati i 15 posti al quinto piano del Monoblocco
Attivato il Reparto Covid per pazienti non gravi all’ospedale di Comunità Intanto i rappresentanti sindacali chiedono maggiori tutele per i lavoratori di aziende esterne
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on l’arrivo della seconda ondata anche all’ospedale di Conselve è stato allestito i reparto Codiv. I posti letto a disposizione sono 15, ricavati al quinto piano del monoblocco, negli spazi di recente ristrutturazione e destinati all’Ospedale di Comunità. Da qualche settimana vengono trasferiti invece i pazienti Covid in via di guarigione ma ancora bisognosi di un’assistenza sanitaria. Arrivano da Schiavonia ma anche dalle altre strutture della provincia e si fermeranno per alcuni giorni prima delle dimissioni e il proseguimento delle cure a casa. Già la scorsa primavera il quinto piano del monoblocco era pronto ad ospitare i pazienti, ma non ce n’è stato bisogno. Con la ripresa dei contagi invece, anche i posti a Conselve si sono rivelati preziosi per attenuare la pressione nelle altre strutture ospedaliere. Nell’ospedale di Comunità, spiegano i vertici dell’Uls 6, trovano posto “i pazienti sono seguiti dal personale medico del nostro Distretto, supportato da due medici di guardia della continuità assistenziale, che ringraziamo per la disponibilità, e che si alterneranno nel servizio. Presenti gli infermieri dell’Uls già in servizio a Schiavonia mentre gli operatori sanitari fanno capo ad una cooperativa che già lavora da anni nelle nostre strutture per la parte assistenziale”. Di notte è disponibile il medico di turno nel reparto di Riabilitazione, al piano inferiore, e in caso di necessità potranno intervenire anche i medici della continuità assistenziale. Nel resto dell’ospedale prosegue la normale attività del sevizio di riabilitazione, del poliambulatorio, del punto prelievi e della radiologia, oltre alla Rsa per gli anziani non autosufficienti gestita dalla “Sereni Orizzonti”. Il percorso di accesso al reparto Covid è separato e in ogni caso può entrare solo il personale
Il monoblocco dell’ospedale di Conselve, al quinto piano è stato allestito il reparto Covid
addetto. Intanto i rappresentanti sindacali sottolineano proprio la necessità di garantire la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori. “La scelga di esternalizzare molti servizi è legata di certo a logiche di risparmio di gestione - spiega Franco Maisto della Cisl - e di minori problemi per la sostituzione e l’organizzazione del personale, ma proprio su questo aspetto dobbiamo tenere gli occhi aperti. Il graduale avanzamento delle cooperative sociali, non solo all’interno del presidio ospedaliero conselvano, ha di fatto parcellizzato la gestione del personale addetto, determinando una presenza che varia fra il 40 ed il 60% rispetto al totale. Non mancano però problemi come la carenza di personale, gli eccessivi carichi di lavoro e il non rispetto delle linee guida dettate dal Ministero della Salute, mentre i lavoratori chiedono la sicurezza prima di tutto”.
Natale dietro ad un vetro e in video chiamata per gli anziani delle Case di Riposo
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arà un Natale attraverso un vetro e davanti allo schermo di telefoni e tablet per gli oltre 200 anziani ospiti delle case di riposo di Conselve e Bovolenta. Alla fine di novembre tutte le strutture erano Covid-free, con controlli rigorosi e severi protocolli per tenere fuori dalle porte il virus. Alla “Beggiato” ogni giorni il personale si prodiga per non far mancare nulla agli anziani ospiti, tra attività permesse e contatti a distanza con i familiari. In questo momento la priorità è quella di tutelari ospiti e lavoratori. Nelle strutture della “Sereni Orizzonti” alla Rsa dell’ospedale di Conselve e a Bovolenta i controlli sanitari sono continui e rigorosi: test rapidi antigenici vengono effettuati di regola ogni 20 giorni agli ospiti e ogni 8 giorni a tutto il personale (amministrativi, Oss, infermieri, animatori, fisioterapisti, addetti alle cucine e alle pulizie) e comunque non appena si manifesta un qualsiasi sintomo simil influenzale. Restano sospese a scopo precauzionale tutte le
visite dei parenti (anche se a Bovolenta possono ancora vedere gli ospiti attraverso la grande vetrata del piano terra) mentre continua a essere garantito il servizio su appuntamento di videochiamata. “Animatori, operatori socio-sanitari e infermieri si prodigano quotidianamente per garantire a tutti la serenità necessaria a superare questa lunga fase” spiega Danjiela Filkovska, coordinatrice di area.
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Cartura
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L’iniziativa Mobilitate le parrochie di Cartura, Cagnola e Gorgo con il sostegno del Comune
Natale di solidarietà nella comunità perchè “la carità non si ferma” “L
a carità non si ferma” è il nome della colletta straordinaria avviata dalle parrocchie di Cartura, Cagnola e Gorgo per rispondere alle emergenze palesate dalla comunità con la pandemia. A tal fine è stato messo a disposizione un conto corrente su cui poter versare le offerte, fiscalmente deducibili. L’iniziativa parrocchiale è sostenuta dal Comune, con cui le tre parrocchie stanno collaborando per affrontare le situazioni di disagio socio-economico causate dal Covid-19. “Con la collaborazione della parrocchia si cerca di andare incontro alle persone in difficoltà ed essere vicini a tutti, perché le esigenze sono veramente tante - spiega il sindaco Pasqualina Franzolin – Per quanto ci riguarda stiamo continuando l’attività intrapresa a marzo e mai sospesa di sostegno alle famiglie che lo necessitano. Abbiamo iniziato con i buoni spesa e stiamo proseguendo con i pacchi alimentari. Periodicamente verifichiamo se ci sono nuove realtà che hanno bisogno di supporto”. Attualmente sono 24 le famiglie a cui mensilmente i volontari di Protezione civile consegnano il pacco contenente generi alimentari e di prima necessità. “Con i fondi comunali, rimpinguati in questi mesi con i fondi statali e con quelli erogati dalla Fondazione Cariparo, riusciremo ad assicurare questa attività sino a dicembre – afferma il sindaco –. Grazie alla parrocchia e alla colletta straordinaria da poco avviata speriamo di proseguire questo aiuto anche nei mesi a venire. Inoltre, interveniamo aiutando le famiglie che hanno difficoltà nel pagare l’affitto e le bollette. Più risorse abbiamo, più cittadini riusciamo ad aiutare. Parte dei fondi stanziati dalla Fondazione Cariparo è stata utilizzata per attivare delle borse lavoro, a favore di chi ha perso l’impiego a causa della pandemia”. Intanto per le persone anziane o in quarantena è stato riattivato il servizio di consegna spesa e medicinali, a cura della Croce Rossa Italiana sezione di Due Carrare. Francesco Sturaro
La chiesa parrocchiale di Catrura
“Botteghe in festa” con Due Carrare il progetto a favore del commercio
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li effetti negativi del Covid hanno investito anche le attività commerciali. Con la pandemia molti negozi ed esercizi hanno subito una contrazione degli introiti. Per cercare di sostenere il commercio locale in un periodo tradizionalmente favorevole come quello natalizio, i comuni di Cartura e Due Carrare hanno dato vita al progetto “Botteghe in festa”, finanziato dalla Camera di Commercio di Padova. L’iniziativa si concretizza in una lotteria, rivolta ai clienti che effettueranno acquisti durante le festività negli esercizi e nelle attività commerciali delle due municipalità. In palio buoni sconto spendibili nei negozi dei due comuni. “L’estrazione avverrà il 31 dicembre – precisa il sindaco Pasqualina Franzolin –. Con questa iniziativa vogliamo andare incontro alle attività commerciali di Cartura e Due Carrare, che stanno sentendo la difficoltà del periodo e, allo stesso tempo, incentivare gli acquisti nei nostri negozi, tenuto conto che poi gli stessi buoni potranno essere spesi solo in questi”. (f.s.)
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Tribano - Bagnoli
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Decolla il Servizio Civile Ragazzi Dal successo dell’iniziativa di volontariato “Giovani Custodi” parte una nuova forma di impegno che coinvolge i giovanissimi in esperienze realizzate con la parrocchia e le altre realtà associative
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’iniziativa Giovani Custodi , l’attività dedicata ai giovani nei mesi scorsi, è stata creata appositamente per avviare i ragazzi al Servizio Civile dei Ragazzi con esperienze di utilità sociale. In questo modo i giovanissimi potranno scegliere di impiegare al meglio il proprio tempo libero, mettendosi anche a servizio della collettività e condividendo con i coetanei delle esperienze altamente formative. Il progetto di servizio civile, dedicato i ragazzi dai 10 ai 17 anni, si articola attraverso un minimo di 20 esperienze-attività annue da farsi al’l interno della comunità in coordinamento e cooperazione con il Comune, la parrocchia (nelle sue sue articolazioni del Circolo Noi, dell’Azione Cattolica e “Nel tempo della fraternità”, iniziativa parrocchiale che comprende micro-gruppi di genitori e ragazzi che operano nel volontariato), Croce Rossa, Proloco, Auser, il comitato Olmo e San Luca, la polisportiva e Uepa. Il parroco don
Andrea ricorda che “la parrocchia da sempre è accanto ai ragazzi accompagnandoli nel cammino della loro crescita. Nel linguaggio della catechesi il tempo dell’adolescenza diventa il tempo della Testimonianza e della Fraternità, un tempo speciale e delicato in cui contano le esperienze concrete, altri adulti e giovani positivi che possano sostenerli e ispirarli, come volti belli della comunità cristiana da scoprire. Ci auguriamo che i percorsi di fede e civili siano così significativi da aiutare i ragazzi a sentirsi a casa nella comunità cristiana e nel nostro comune”. Aggiunge il sindaco Massimo Cavazzana: “Questo progetto, a dimostrazione dell’interesse per la cura e l’educazione dei nostri giovani, é parte integrante del programma amministrativo, avendo infatti come primaria intenzione quella di aprire una finestra nel mondo del volontariato e insegnare l’importanza della condivisione in un momento in cui tutto è
Due momenti dell’attività di servizio svolta dai ragazzi con “Giovani Custodi”
competizione”. Patrocinato con i fondi del sindaco degli assessori e dei consiglieri, il progetto nasce e si sviluppa a pari passo con il servizio civile comunale nell’ottica del dare e donarsi alla comunità, per ricevere a beneficio di tutti e perciò anche di se stessi. Dichiara invece Alberto Bicciato consigliere, delegato al sociale:
Punto tamponi drive-in
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quattro medici di base del Comune di Tribano sono attrezzati per i tamponi rapidi e dall’inizio del mese scorso hanno uno spazio dedicato in drive-in su Via Grazia Deledda, presso l’ area feste. Per accedere è necessario contattare prima il proprio medico e attenersi scrupolosamente alle indicazioni sui tempi e le modalità per sottoporsi all’eventuale controllo. (c.l.)
Progetto “VitainComune” folto gruppo di lavoro
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nche Tribano ha aderito a “VitainComune” un progetto pensato e studiato per bambini e ragazzi di ogni fascia di età, per adulti e anziani con la partecipazione di associazioni , aziende private e professionisti del territorio. Il sindaco Cavazzana ha ringraziato Anna Sciortino, referente Despar dell’agenzia Glemour, per la progettazione sociale e l’assistente sociale Laura Marcato nonché tutto il nostro gruppo di lavoro che comprende Mirca Zenna, Luana Benelle e Alberto Bicciato. Un’iniziativa che permette a tutti di avvicinarsi alla vita sociale del paese. (c.l.)
Cavazzana nella consulta Anci
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l sindaco Massimo Cavazzana è stato riconfermato nella Presidenza della Consulta Urbanistica dell’Anci che si chiamerà “ Politiche abitative, urbanistica e lavori pubblici.” Con il nuovo gruppo di lavoro continuerà a portare avanti le esperienze maturate in questi ultimi anni. “Desidero ringraziare, per la fiducia riposta nel mio operato, il nostro Presidente Mario Conte ed i Vice Presidenti Maria Rosa Pavanello, Alessandro Bolis ed Elisa Venturini”, ha detto Cavazzana. (c.l.)
La scuola dell’infanzia “Santi Angeli Custodi” di Bagnoli
Bagnoli, l’igiene entra in classe A
nche la scuola dell’Infanzia Santi Angeli Custodi di Bagnoli fa parte del progetto “Igiene Insieme” per promuovere le buone pratiche così indispensabili in questo periodo. Il progetto, realizzato da Napisan, con la supervisione scientifica della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva dell Università Vita-Salute San Raffaele di Mila-
no, ha l’obiettivo di sensibilizzare ed educare bambini, genitori ed insegnanti ad assumere comportamenti igienici corretti, sia in termini di cura di sé, sia in termini di responsabilità sociale in un momento estremamente delicato per la nostra società. “Nostro orgoglio è aver portato questo progetto fuori dalle grandi metropoli- spiega Enrico Marchel-
“lo spirito di condivisione è stato perso nel tempo e resta vivo solo nello sport con il risultato di non avere riflessi nella società; questo invece permette di inserire i ragazzi nella vita comunitaria, seguendoli nel loro percorso, per far maturare e migliorare loro e il paese assieme”. Cristina Lazzarin
li, amministratore di RB Hygiene Italia- arrivando a stimolare e interessare presidi e insegnanti anche nelle province più piccole, troppe volte dimenticate dalle grandi compagnie. La scuola è un’istituzione irrinunciabile, nella quale anche i più giovani, che rappresentano la base futura della nostra società, devono crescere, imparare, socializzare e, soprattutto, iniziare a scoprire il mondo nel modo corretto. Un grazie, in questo senso, va ai nostri partner: preziosi compagni di un viaggio e di una missione molto importante per le generazioni future. L’iniziativa, che nasce dalla fondamentale convinzione che l’igiene non è solo una questione privata, è rivolta in primo luogo ai più piccoli e a tutto ciò che vi ruota intorno: scuola e famiglia. Dopo una prima fase che ha visto l’organizzazione di laboratori online per bambini e webinar per quasi 5.000 insegnanti, con l’apertura delle scuole, il progetto vede ora una seconda, ancora più concreta fase attraverso il coinvolgimento diretto di oltre 5.000 scuole su tutto il territorio nazionale. Gli istituti scolastici coinvolti, quindi anche la scuola dell’infanzia di Bagnoli, riceveranno materiale didattico e informativo sulle corrette pratiche d’igiene e kit per l’igienizzazione. (c.l.)
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Bovolenta
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Bretella Nord, dalla Provincia primo via libera, ma i residenti protestano L’opera da 2,8 milioni di euro inserita nel documento di programmazione ma ora servono i fondi. Il sindaco: “strada indispensabile per la nostra sicurezza”
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iprende e si fa subito vivace il confronto e il dibattito sulla Bretella nord, la strada camionabile progettata per liberare dal traffico il centro storico. Il progetto definitivo della strada, presentato a settembre, è stato inserito dalla Provincia di Padova nel Documento unico di programmazione che fissa gli interventi da realizzare nel prossimo triennio. Per la bretella lungo la provinciale 35 e sull’argine a nord del paese è prevista una spesa di 2,8 milioni di euro più 500 mila euro per i servizi. L’opera è prevista entro il 2022 ma adesso la sfida più grande resta quella di trovare le risorse necessarie per realizzarla. Esprime soddisfazione il sindaco Anna Pittarello che da anni sta chiedendo alla Provincia di mettere la bretella fra gli interventi prioritari per risolvere una volta per tutte la fragilità del nodo di Bovolenta, con migliaia di mezzi che ogni giorno attraversano il ponte a senso unico alternato e la piazza. Il sindaco afferma di aver ricevuto un mandato preciso con la netta vittoria alle elezioni dello scorso settembre: “la bretella è una priorità, un’opera imprescindibile che darà nuova linfa al territorio e alle aziende di Bovolenta, rendendo finalmente vivibile il nostro centro storico, che potrà essere così rivalutato”. Ma in paese c’è anche chi non la pensa così, a partire dai residenti di viale Italia e via Dante, le cui abitazioni si trovano a pochi metri dall’argine sul quale correrà la nuova strada. “La camionabile passerà accanto ad un quartiere in cui vivono 80 famiglie - affermano i residenti - siamo allarmati per il futuro della nostra salute e delle nostre abitazioni. Più di vent’anni fa il progetto era stato bocciato perché non si potevano costruire strade di questa portata sulle sommità arginali, oltretutto vicino ad un quartiere. Ci chiediamo perché non possa essere presa in considerazione un’alternativa più consona e più salubre, che non metta a repentaglio la salute e l’incolumità dei cittadini”. I residenti hanno inviato un
A fianco, il tracciato della bretella nord che permetterà di evitare il centro, preoccupati invece i residenti che abitano vicino alla nuova strada camionabile
esposto alle istituzioni e la replica del sindaco non si fa attendere. “L’inquinamento da polveri sottili c’è già con le code che in questi mesi si formano proprio a causa del ponte - ribatte Pittarello - perché manca un’alternativa. Mi chiedo se le elezioni non hanno insegnato niente, visto che la maggioranza degli elettori si è già espressa a favore dell’opera”. Ma il fronte del no non si arrende e nei giorni scorsi ha inviato a numerosi enti una nuova comunicazione in cui ribadisce i motivi di contrarietà al progetto.
Ok dal Garante alla richiesta dell’opposizione
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l Garante Regionale dei Diritti della Persona ha accolto il ricorso del gruppo consiliare di opposizione “Siamo Bovolenta” contro il diniego del Sindaco alla richiesta di accesso al protocollo informatico. “E’ una modalità che favorisce la tempestiva acquisizione dei documenti, senza gravare l’ordinaria attività amministrativa - afferma il garante - ferma restando la responsabilità della segretezza dei dati di cui il consigliere viene a conoscenza”. “Chiedevamo - dichiarano i consiglieri ciò che la legge ci permette di ottenere”. Il sindaco ha fatto sapere che risponderà entro i 30 giorni previsti.
Completati i lavori all’argine
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’ ormai completato il rinforzo dell’argine nord con la costruzione di un diaframma in cemento per proteggere il centro del paese. Un’opera da tre milioni di euro, approvata dalla Regione poco prima del’alluvione. “A fine agosto- spiega il sindaco Anna Pittarello -è stato completato il collaudo, intanto è stat costruita la nuova chiavica in via Macello”.
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Due Carrare
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Il caso Il Comitato intanto chiede una nuova presa di posizione dall’amministrazione comunale
Centro Commerciale, colpo di scena fallita la società immobiliare Deda A giugno il pronunciamento del Consiglio di Stato sul vincolo paesaggistico confermato dal Tar
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’annosa vicenda del centro commerciale, previsto in via Mincana a ridosso del casello autostradale di Terme Euganee, si arricchisce di un altro capitolo. La società immobiliare Deda srl, proprietaria dell’area a destinazione commerciale prima della cessione nel 2019 al fondo Varde, è stata dichiarata fallita dal tribunale di Padova. La notizia del fallimento giunge a circa sei mesi dall’attesa udienza del Consiglio di Stato nella quale sarà presa in esame la richiesta, presentata dalla stessa Deda affiancata dal Fondo Varde, di annullamento della decisione presa del Tar del Veneto di confermare il vincolo paesaggistico, imposto dalla Soprintendenza sull’area circostante il castello del Catajo. Gli effetti di tale vincolo ricadono anche sul terreno di 150mila metri quadri del futuro centro commerciale, impedendone la realizzazione. Da qui il ricorso al Consiglio di Stato di Deda srl e del Fondo di investimento americano Varde, nel frattempo subentrato nella proprietà dell’area con l’intenzione di dar seguito al progetto della grande struttura di vendita. Il fallimento di Deda non dovrebbe bloccare il ricorso, sul quale il Consiglio di Stato dovreb-
Un dettaglio del progetto del centro commerciale di Due Carrare promosso dal Fondo Varde
be pronunciarsi, così come calendarizzato, il prossimo 8 giugno. Il Fondo Varde, infatti, dovrebbe andare avanti con l’iter al fine di veder concretizzato il progetto del centro commerciale, avversato da comitati e associazioni ambientaliste, di categoria di commercianti e agricoltori. Sul fallimento di Deda e sull’intenzione di Varde di dar seguito alla prospettata realizzazione della mega struttura di vendita si è espresso il comitato “Lasciateci respirare”. “La nuova proprietà, il Fondo americano Varde, raccoglie il testimone e cerca di portare avanti questa idea devastante – commenta il comitato in una nota – I comitati, le associazioni am-
bientaliste, quelle degli agricoltori e dei commercianti hanno invece deciso di non stare a guardare e sono scese in campo con mobilitazioni e ricorsi, affiancando il Ministero in difesa del vincolo paesaggistico imposto dalla Soprintendenza ai beni culturali a tutela del Castello del Catajo. Una vertenza molto complessa, dove rimane in gioco la difesa della salute dei residenti, la salvaguardia del commercio di prossimità, l’opposizione all’inarrestabile consumo di suolo”. Il Comitato chiama in causa anche l’amministrazione comunale, chiedendo prenda posizione contro il progetto del centro commerciale. Francesco Sturaro
Sul sito del Comune la sezione info Covid
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l sito internet comunale (www.comune.duecarrare.pd.it) dedica una propria sezione all’emergenza Coronavirus. Oltre a decreti, ordinanze nazionali, regionali e comunali e alle norme sanitarie da seguire, la pagina riporta i servizi rivolti alla cittadinanza, attivati da Comune, attività produttive e commerciali, associazioni e semplici cittadini. Tra le prestazioni avviate vi sono quelle del progetto “Non sei solo”, destinato in particolare ai cittadini più anziani. Telefonando al numero verde 800.946422 (attivo dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì), o scrivendo all’indirizzo e-mail emergenza@comune.duecarrare.pd.it si possono avere informazioni di qualsiasi genere e prenotare i servizi di consegna a domicilio di spesa e farmaci, a cura dei volontari della Croce Rossa e di Protezione civile. Le persone sole, che non hanno confidenza con gli strumenti tecnologici e che vorrebbero mettersi in contatto con parenti e amici tramite cellulare o tablet, possono chiedere l’aiuto gratuito del compa-
esano Simone Stellini scrivendo una mail a simone. stellini@gmail.com o telefonando al numero verde 800.946422. Per qualsiasi altra difficoltà informatica si è messo a disposizione Claudio Marchioro (e-mail: claudio65pd@gmail.com o numero verde). Le psicologhe Valentina Bregolin e Giorgia Silvestri hanno dato la loro disponibilità ad ascoltare le persone che lo necessitino; il colloquio si può prenotare al numero 331.6958438 (dalle 9 alle 17 dal lunedì al venerdì). Nella pagina sono spiegate anche le modalità di accesso ai buoni spesa. (f.s.)
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Provincia
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Sociale Patrizia Zanedeschi, già presidente del Centro Veneto Progetti Donna
“La violenza sulle donne non ci lascia indifferenti” F
ino a quadlche settimana fa è stata presidente del Centro Veneto Progetti Donna: Patrizia Zantedeschi racconta come è nata l’Associazione, analizza i dati aggiornati delle donne che hanno chiesto aiuto. Come nasce l’Associazione? “L’Associazione nasce nel 1990 per iniziativa di un gruppo di donne impegnate nel sindacato e nei gruppi femminili e femministi. Nasce come sportello per le molestie nei luoghi di lavoro, ma ben presto si trasforma in un Centro che accoglie donne con problemi di violenza vissuta nelle relazioni intime”. Quali le principali attività? “Oltre all’attività con le donne, il Centro svolge oggi attività di promozione, informazione e formazione rivolte alla popolazione o alla scuola, così come agli operatori socio sanitari e alle forze dell’ordine. In questi anni sono stati aperti cinque Centri antiviolenza oltre a numerosi sportelli di aiuto distribuiti nella provincia di Padova a cui le donne possono rivolgersi attraverso il numero verde attivo 12 ore al giorno. Per le donne che lo richiedono vengono attivati percorsi di sostegno legale e psicologico per uscire in sicurezza dalla violenza”. Dall’analisi degli ultimi dati aggiornati, quante donne nell’ultimo anno hanno chiesto aiuto? Quali sono le cause principali? La fascia di età che maggiormente si rivolge a voi? “Nel 2019 sono state 1082 le donne che hanno chiesto aiuto al Centro antiviolenza nella maggior parte dei casi per situazioni di violenza da parte del partner o ex partner. Si tratta per lo più di situazioni gravi vissute da donne al di sotto dei cinquant’anni, dunque donne giovani, con relazioni stabili e figli e figlie minori”. Quali i vostri progetti futuri? “Per quanto riguarda il futuro il progetto ambizioso, e per nulla scontato, di ogni Centro antiviolenza è di avere la forza di reggere il costante aumento delle richieste e la complessità delle situazioni che le donne devono affrontare. Sul piano operativo la vera sfida, dopo tanti anni, è ancora la costruzione di una rete antiviolenza coesa ed efficiente e un sistema che sia davvero in grado di aiutare le donne a rico-
struirsi una vita libera dalla violenza”. Quali sono i vostri più importanti traguardi che avete raggiunto? “Se guardiamo a questi trent’anni di lavoro possiamo sentirci orgogliose di aver costruito un sistema provinciale di contrasto alla violenza che oggi conta cinque centri, due case rifugio e numerosi sportelli. La nostra presenza sulla scena pubblica e il confronto con le istituzioni, sia
“Liberi di scegliere” l’orientamento scolastico quest’anno corre sul web
A sinistra Patrizia Zantedeschi
a livello locale che nazionale e internazionale, sono molto cresciuti”. Un ultimo messaggio? “La violenza sulle donne è un problema che appartiene alla nostra storia e sta dentro le nostre relazioni. È qualcosa di cui tutti ci dobbiamo occupare, tutta la società deve essere impegnata”. Fanny Xhajanka
DA LUNEDÌ 28 SETTEMBRE
OGNI MATTINA DALLE 6.00 ALLE 9.00
GOOD MORNING FRIENDS COMINCIA L A GIORNATA TR A AMICI
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a pandemia non ferma l’orientamento scolastico, che quest’anno si trasferire sul web per dare la possibilità a ragazzi e genitori di informarsi sull’offerta formativa superiore a Padova e provincia. “Liberi di scegliere”, la guida che la Provincia di Padova pubblica ogni anno per aiutare i ragazzi a decidere quale potrebbe essere la scuola più adatta alle proprie attitudini, entra direttamente nelle case degli studenti attraverso il web. Non potendo organizzare visite in presenza, l’Amministrazione provinciale e gli Istituti superiori statali e non statali della città e del territorio, hanno infatti deciso di mettere a disposizione un ricco calendario di incontri online aperti ai ragazzi e alle famiglie, fino al mese di gennaio. I vari appuntamenti sono tutti disponibili tramite un link diretto dal sito www.provincia.padova. it. E’ possibile così accedere alle pagine dedicate a “Liberi di scegliere – l’orientamento non si ferma” che, in pochi giorni, hanno già raggiunto un grande numero di visualizzazioni (quasi 7.000 visitatori complessivi). Un’occasione anche per le scuole di continuare a farsi conoscere e a mettersi in vetrina nonostante le restrizioni attuali. “Invito tutti i ragazzi a partecipare perché la formazione superiore è fondamentale per lo sviluppo delle proprie competenze e per iniziare un percorso di maturazione che li accompagnerà verso la realtà del mondo del lavoro”, afferma il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui. “Quest’anno bisogna adattarsi e usare la tecnologia per conoscere da vicino l’offerta scolastica provinciale”, aggiunge il consigliere provinciale alla Pubblica Istruzione Luigi Bisato.
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Provincia
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L’iniziativa Cooperativa “L’Iride”
I volontari della cooperativa mostrano una delle rampe realizzate con i Lego
Giù le barriere con le rampe a mattoncini R
ampe con i Lego per abbattere le barriere architettoniche. Non è solo un gioco, ma una realtà che si sta sviluppando in tutta Europa e che è arrivata anche a Padova riscuotendo l’adesione di negozi e locali della città e della provincia. Muove i primi passi concreti il progetto nato all’interno de “L’Iride”, cooperativa sociale di Selvazzano che dall’inizio degli anni ‘90 si prende cura dello sviluppo dell’identità di persone con disabilità. A dare vita alla realizzazione delle rampe con i mattoncini colorati è stato Enrico Balestra, 26 anni, di Mestrino, che sta svolgendo un tirocinio nel network di cooperative del territorio di cui fa parte “L’Iride”. Il progetto è stato ispirato nei mesi scorsi da
Rita Ebel, una 62enne che vive in Germania e che da 25 anni, a causa di un incidente, si muove su una sedia a rotelle: si è misurata con l’inaccessibilità della sua città, soprattutto per entrare in negozi e locali, ed ha iniziato a realizzare pedane colorate. L’intuizione – un mix vivace di gioco e sostenibilità sociale - sta ora facendo il giro d’Europa e nel padovano è stata interpretata a Selvazzano, dopo aver ricevuto le istruzioni via Facebook dalla nonna tedesca. “A novembre abbiamo portato la prima rampa realizzata dai nostri ragazzi all’Ottica Greggio in piazza Cuoco, nel quartiere Guizza”, spiega Erika Bragato, responsabile del progetto. “Abbiamo punti di raccolta a L’Iride
La soluzione ideata in Germania trova terreno fertile nel padovano: sono sufficienti 100 pezzi colorati per creare una rampa a servizio di negozi e uffici”
Blu, in via Euganea, davanti agli impianti sportivi di Selvazzano, e poi in diversi negozi fra Padova e Teolo. Servono circa 100 mattoncini per realizzare una rampa, quindi sono moltissimi i pezzi di cui abbiamo bisogno: confidiamo nella generosità di chi non gioca più con i Lego che ha in casa e che desidera contribuire a questo modo colorato di fare design urbano, rendendo le nostre città più belle ed inclu-
sive”. Il progetto piace, genera simpatia: “Ci stiamo rendendo conto che questa storia dei Lego ci consente di parlare di noi in maniera quasi giocosa, leggera, che è il contrario di superficiale. Ogni giorno ci prendiamo cura dello sviluppo dell’identità di 80 persone con disabilità grave, è una complessità a volte difficile da raccontare. I Lego sono un modo alternativo di veicolare i nostri messaggi: l’abbattimento delle barriere, perché è il contesto che rende la persona più o meno disabile; i ragazzi che vedono il frutto del lavoro e sono felici della capacità di impattare positivamente nella società. E poi andiamo a riusare giochi che altrimenti andrebbero a finire in discarica e anche questo è positivo, è green. Dietro ogni progetto c’è fatica e costanza”, conclude “L’Iride”, “l’energia e l’amore per i Lego di Enrico sono stati fondamentali nel sostenere i ragazzi della nostra bottega di prodotti artigianali per arrivare alle prime rampe”. È possibile aderire e contribuire al progetto su www. liride.org.
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Enrico Beda
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Cultura
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L’iniziativa Campagna di raccolta fondi lanciata dal Museo Bottacin di Padova
Crowdfunding per ridare luce al “Doge dimenticato” di Canova Il busto di Paolo Renier è una delle più grandi opere in terracotta realizzate dal celebre scultore
È
partita la campagna di raccolta fondi lanciata dal Museo Bottacin per ridare luce ad una delle più grandi opere in terracotta di Antonio Canova: il busto del doge Paolo Renier, conservato a Padova a Palazzo Zuckermann. Si tratta di un capolavoro a lungo dimenticato a seguito di un’amicizia politica tradita tra il nobile Angelo Querini, committente dell’opera, e Paolo Renier, penultimo doge di Venezia. Nel 1779, con la Serenissima ormai sul viale del tramonto, il nobile veneziano Angelo Querini, dopo aver apprezzato l’Orfeo di Canova, dà incarico al giovane scultore, allora ventiduenne, di realizzare il busto dell’amico Paolo Renier, appena divenuto doge, sperando di ottenere in cambio un incarico politico. Inizialmente conserva con cura la scultura, esponendola di fronte allo scrittoio nel suo palazzo veneziano perché tutti la potessero ammirare. Con il passare del tempo, però, Querini non vede soddisfatte le sue aspirazioni
e il rapporto con Renier si inasprisce fino a sfociare nel disprezzo. Per ripicca fa spostare l’opera, inizialmente a terra all’angolo del portone dov’era situato lo scolatoio per le urine, successivamente la fa portare nella sua villa di Altichiero, mettendola nella parte del parco denominata “Tempio delle Furie” e usata come gabinetto dalla servitù. Dopo la morte di Angelo Querini nel 1795 si perdono le tracce del busto, finché nel 1864 viene acquistato da Nicola Bottacin, che poco dopo lo lascia al Museo Civico di Padova insieme alla sua collezione, oggi esposta a Palazzo Zuckermann. Il progetto di valorizzazione, avviato in attesa del bicentenario della morte di Antonio Canova, prevede il completo riallestimento delle sale dov’è esposta la collezione di dipinti e sculture, con l’installazione di un sistema di illuminazione a led, una nuova finitura di pareti e vetrine, l’esposizione di ulteriori reperti, un rinnovato apparato di comunicazione anche multimediale
Il busto del Doge Paolo Renier realizzato da Antonio Canova ha bisogno di un attento restauro
“Le nuove mappe mentali dopo il virus”, incontro con Capua
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unedì 14 dicembre la virologa Ilaria Capua (a fianco nella foto di Isabella Balena) chiude Segnavie 2020, il ciclo di incontri organizzato della Fondazione Cariparo, giunto quest’anno alla sua decima edizione. “Dopo il virus. Le nuove mappe mentali e il ruolo delle donne”: è questo Il titolo dell’appuntamento, disponibile alle 18.00 in diretta streaming sul sito www.segnavie.it. In nome dell’interdisciplinarietà che ha consentito di aprire nuovi campi da esplorare, Ilaria Capua affronterà il
concetto di “salute circolare”. Un concetto che si traduce in una sfida quanto mai attuale: riconoscere che la salute è un sistema di vasi comunicanti e che va rapportata non soltanto alla relazione persona-malattia, ma connettendola anche alle nostre relazioni con gli ambienti e gli altri esseri viventi del pianeta. Si analizzeranno alcune delle scoperte scientifiche che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze nel campo della salute, arrivate non solo grazie alla
disciplina stessa, ma anche dettate da casualità, genialità, inciampi o errori. Si parlerà della necessità di costruire un futuro che, dal punto di vista della salute, non potrà reggersi unicamente sui pilastri già gettati, ma che dovrà immaginare nuove strade da percorrere, soluzioni possibili, mappe mentali. Ne scaturisce una riflessione a 360° su quanto la pandemia ci abbia costretto a cambiare la nostra idea del mondo: dalla scienza al ruolo delle donne, fino all’organizzazione della società. (e.b.)
per garantire una maggiore accessibilità al pubblico. Verrà inoltre creato un percorso integrato con il Museo Eremitani dove sono esposti altri quattro capolavori di Antonio Canova: le sculture di Alvise Valaresso in veste di Esculapio, di Giovanni Poleni, la Stele Giustiniani e la Maddalena penitente. L’obiettivo di raccolta fondi, realizzata grazie alla piattaforma online Rete del Dono e promossa dal Comune di Padova, è di raggiungere seimila euro entro il prossimo 15 gennaio. I cittadini e le aziende che vorranno contribuire al progetto con una donazione di qualsiasi importo verranno menzionati in una targa all’interno del Museo Bottacin; riceveranno inoltre degli omaggi commisurati all’entità della donazione: da un’immagine della scultura con il volto del donatore, ad ingressi gratuiti ai Musei e ad eventi esclusivi, dalle visite guidate a pubblicazioni del Museo. Enrico Beda
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Sport
Le competizioni A Poznan in Polonia e a Varese gli atleti di casa nostra si sono messi in luce
Canottieri Padova, pieno di medaglie ai campionati europei e italiani Italia seconda solo all’Olanda, della compagine azzurra sono saliti sul podio Chiumento e Patelli
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’è la firma della Canottieri Padova sui campionati europei e italiani di canottaggio, celebrati rispettivamente a Poznan in Polonia e a Varese. Nella kermesse continentale, la società patavina ha contribuito al secondo posto generale dell’Italia, seconda dietro all’Olanda con 11 medaglie vinte: 4 d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo. La compagine azzurra ha potuto contare su cinque atleti dalla Canottieri, di cui due sono saliti sul secondo gradino del podio: Luca Chiumento nel “4 di coppia” maschile e Alessandra Patelli nel “4 senza” femminile. Dopo un ottimo primo piazzamento in batteria davanti a Estonia e Polonia, il “4 di coppia” senior di Luca Chiumento, Simone Venier, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili ha conquistato l’argento con il tempo di 5.43.88, dietro a una superba Olanda e davanti alla Lituania. “È stata una finale difficile, disputata in acque che non hanno certo agevolato le nostre capacità - sono state le parole di Chiumento al termine della gara - Siamo stati bravi a mantenere la calma nel finale e arrivare davanti alla Lituania. È la mia prima vera competizione da titolare nella Nazionale Senior”. Anche il “4 senza” senior femminile di Alessandra Patelli, Aisha Rocek, Kiri Tontodonati e Chiara Ondoli ha centrato la finale alla prima batteria davanti a Russia e Danimarca, con un’ottima performance in progressione nei secondi 1000 metri. In finale le ragazze non hanno mollato un colpo, concludendo dietro l’Olanda e strappando l’argento alla barca irlandese per soli 37 centesimi. “Questa medaglia ha il sapore del riscatto, dopo un 2019 non certo indimenticabile - ha affermato la Patelli - È un argento che dedico a chi mi è sempre stato vicino”.
Nella foto: Luca Chiumento, Simone Venier, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili
Finale A ma nessuna medaglia per il “2 di coppia” senior della padovana Stefania Gobbi e Stefania Buttignon. Dopo un secondo posto in batteria dietro alla Romania, che poi vincerà la finale seguita da Olanda e Francia, le ragazze si sono piazzate al sesto posto assoluto. È stato invece un europeo più arduo del previsto per i singolisti senior: Veronica Lisi ha chiuso con un nono piazzamento, Simone Martini ha conquistato la diciassettesima posizione. Ai campionati italiani di Varese, che hanno radunato in un unico appuntamento gli atleti delle categorie Senior, Pesi Leggeri, Junior, Pararowing, Ragazzi, Under23 ed Esordienti, la Canottieri Padova ha conquistato il tricolore con l’oro del 2x femminile esordienti di Teresa Secco e Geila Derlini e un ottimo bronzo con il 4x ragazzi di Varotto Giulio Stefano, Martorelli Tommaso, Dola Matteo e Giorio Jacopo. Quarto posto per il 4x junior maschile, con Levorin Filippo, Cappellozza Giovanni, Baldo Lorenzo e Biasibetti Pietro. (e.b.)
Pallavolo Padova, si fanno spazio le promesse del vivaio bianconero
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ra i protagonisti di questo inizio di stagione della Pallavolo Padova ci sono ben sette giocatori cresciuti nel settore giovanile bianconero. Si tratta di Mattia Bottolo, Andrea Canella, Nicolò Casaro, Leonardo Ferrato, Francesco Fusaro, Mattia Gottardo e Pietro Merlo. Un record per la SuperLega 2020/21 e un motivo di vanto per tutta la società. “Da coordinatrice del settore giovanile – dice Monica Mezzalira – è emozionante vedere questi ragazzi in azione con la maglia della prima squadra. Nel corso delle partite disputate fino ad oggi, ognuno di loro ha avuto il proprio spazio e spesso il loro contributo è stato determinante”. Un risultato che è frutto di un lavoro partito da lontano. “La collaborazione con le famiglie – prosegue Mezzalira – l’impegno dei ragazzi e lo sviluppo del loro percorso atletico, educativo e scolastico, ci fanno capire che stiamo lavorando nel verso giusto”.
Ben sei di questi sette atleti sono stati allenati da Fabiano Cecchinato, attuale coach della serie B e del gruppo Under 21. “Per noi allenatori del settore giovanile – afferma Cecchinato – è un piacere guardare le partite di SuperLega. Il nostro è un lavoro di gruppo, che parte dall’Under 13 coinvolgendo tutte le categorie”. Quali suggerimenti per i giovani del futuro? “Ognuno di loro aveva doti tecniche e fisiche per poter emergere – spiega Cecchinato – ma questo non basta. Premiata la costanza nell’allenamento, il carattere e la voglia di non mollare mai”. (e.b.)
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#Regione
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L’intervista Francesco Calzavara debutta nella giunta Zaia
“In dirittura d’arrivo il bilancio tax free un miliardo di euro nelle tasche dei veneti” Le nuove risorse andranno a finanziare in via prioritaria investimenti per le Olimpiadi 2026, la messa in sicurezza del tratto ferroviario Adria Mestre ed il completamento della circonvallazione di Vicenza Assessore Francesco Calzavara, come descrive il suo debutto nella nuova giunta Zaia? “Direi frenetico, visto che sono stato nominato solo qualche giorno dall’approvazione della manovra di bilancio e da lì sono partite tutte le procedure per poter arrivare in Consiglio regionale in tempo, scongiurando l’esercizio provvisorio che rallenterebbe la capacità di spesa della regione. Oggi questa è la mia priorità, assieme a tutta una serie di incontri per conoscere le singole direzioni a cui fanno riferimento le molte deleghe che il Presidente Zaia ha ritenuto di affidarmi”. Ci può fare qualche anticipazione? “Sarà un bilancio in continuità con la precedente legislatura e quindi, ancora una volta, tax-free. Ricordo che il Veneto è l’unica regione in Italia che non applica addizionale Irpef, lasciando nelle tasche dei cittadini veneti ben oltre un miliardo di euro. Siamo riusciti a riconfermare tutte le poste di bilancio fino ad oggi finanziate, mentre si aumentano gli stanziamenti per i temi ambientali, con la messa in sicurezza di discariche, il finanziamento di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico ed iniziative atte a contrastare l’inquinamento dell’aria da PM10. Grazie a buoni dati di bilancio abbiamo la possibilità di assumere nuovi mutui, che andranno a finanziare in via prioritaria investimenti per le Olimpiadi 2026, la messa in sicurezza del tratto ferroviario Adria Mestre ed il completamento della circonvallazione di Vicenza”. Quali le priorità della Regione in questo periodo di emergenza?
“Garantire le risorse agli assessorati più esposti alla crisi pandemica, in primis alla Sanità e al sociale. I contributi che continuano a pervenire da benefattori, sommati alle risorse proprie della Regione, garantiscono la tenuta del nostro sistema sanitario. Credo che nei prossimi mesi sarà necessario sostenere le famiglie in difficoltà che pagheranno il calo occupazionale in molti settori, primo fra tutti quello del turismo, che in Veneto è la prima “industria” per fatturato. Naturalmente la Regione farà la sua parte, nella speranza che le varie iniziative promesse dal Governo di Roma abbiano una reale ricaduta sui nostri territori”. Lei si occupa anche di rapporti con il credito, alle banche cosa chiedete in questo momento? “Gli istituti di credito hanno dimostrato in questa fase di essere al fianco delle imprese e delle famiglie. La sospensione del pagamento di mutui e finanziamenti è stato sicuramente un salvagente importante, ora si tratta di capire quale sarà il sostegno reale all’economia, nel momento della ripartenza”. Un’altra sua competenza riguarda gli enti locali, i quali spesso invocano più risorse e maggiore attenzione dalla Regione, quali risposte date? “Il ruolo della Regione in questa fase, dove lo smart working ha dimostrato tutte le sue potenzialità e criticità, potrà essere quello di promotore di una progressiva digitalizzazione della pubblica amministrazione sostenendo, e questo vale soprattutto per i piccoli comuni, l’approvvigionamento di dotazioni tecnologiche e piattaforme gestionali. Strumenti che possano favorire una sempre maggiore tra-
“La Regione del Veneto ha presentato 150 schede progetto per complessivi 24 miliardi di euro di iniziative, le quali sarebbero un sensazionale acceleratore verso quella ripresa che tutti auspichiamo possa partire dal secondo semestre 2021”
sparenza e rapidità nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i suoi cittadini”. Cosa servirà al Veneto una volta uscito dalla pandemia? “I Veneti hanno dimostrato anche nelle recenti crisi economiche di avere una straordinaria capacità reattiva, sapendosi riprendere prima e meglio di altri. Da persone pragmatiche, quali siamo, abbiamo bisogno di una cornice normativa chiara entro la quale muoversi. Vedo purtroppo ancora molta confusione, soprattutto sulle opportunità che i Recovery Fund potranno dare alle nostre future generazioni. La Regione del Veneto ha presentato 150 schede progetto per complessivi 24 miliardi di euro di iniziative, le quali sarebbero un sensazionale acceleratore verso quella ripresa che tutti auspichiamo possa partire dal secondo semestre 2021. L’auspicio è che il Governo ripartisca questi fondi con una logica e che premi quei
progetti che abbiano un immediato ritorno sul territorio. Contributi a pioggia di certo non cambierebbero in maniera sostanziale le sorti di imprese, cittadini e istituzioni pubbliche”. E’ chiamato ad occuparsi di anticorruzione in una Regione che si è trovata a fare i conti con l’illegalità e l’infiltrazione della criminalità, come agire? “Ricordo che la Regione del Veneto, nel precedente mandato, si è dotata di una normativa che prevede la costituzione di Parte civile in caso di delitti di stampo mafioso che si verificano nel territorio regionale. Infatti, a garanzia e tutela della legalità nel proprio territorio e nell’impegno al contrasto a fenomeni di criminalità organizzata, cito il maxi processo contro il clan dei Casalesi di Eraclea dove la Regione ha incaricato l’avvocato Fabio Pinelli del Foro di Padova per la Costituzione di Parte Civile dell’Ente”. (n.s.)
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Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, capogruppo in Consiglio Regionale
“A caccia di risorse per l’economia veneta”
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l veneziano Raffaele Speranzon guida il gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale. E’ stato il più votato del suo partito e ora, dopo l’attività in consiglio comunale e in Provincia, insieme alla presidenza dell’Ater, affronta il nuovo incarico nel parlamentino veneto. In questo inizio di legislatura quale vuole essere il vostro apporto? “Non possiamo nascondere il fatto che siamo stati eletti in un periodo particolarmente critico e ci rendiamo conto della situazione che ci circonda, siamo tutti espressioni di territori che stanno subendo gli effetti devastanti della pandemia. Dal turismo al commercio, dalla produzione ai servizi, il nostro impegno dovrà essere orientato a queste realtà perché sappiamo che le misure messe in campo dal governo dal punto di vista dei ristori copriranno solo in parte le perdite subite. Si tratta di difendere i veneti che stanno combattendo con ogni mezzo per evitare di fallire, non possiamo tirarci indietro. La nostra azione perciò sarà volta a difendere gli interessi del nostro mondo produttivo, che altrimenti rischia davvero di crollare. Non possiamo sottrarci a questa responsabilità”. Cosa c’è da fare subito? “Buona parte del Pil veneto è generato dal turismo, ma in questo momento di difficoltà il nostro patrimonio rischia di diventare appetibile per la malavita organizzata o aziende straniere che possono piombare sui nostri asset e sulle nostre imprese. La nostra azione sarà quella di individuare all’interno del bilancio dei capitoli per finanziare gli interventi a favore delle imprese. L’indirizzo che avremo come consiglieri sarà quello di recuperare più risorse possibili da destinare al ristoro di aziende che rischiano di chiudere. Non possiamo permetterci di perdere aziende e innescare un effetto domino terribile, questo deve avere la priorità”. Oltre all’emergenza, quali altri progetti avete in serbo? “Riteniamo che la Regione debba svolgere un ruolo importante nella definizione delle strategie per il Porto di Venezia, che insieme a Marghera e Chioggia
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Regione
rappresenta il nostro sistema portuale, uno degli aspetti identitari del Veneto legato alla tradizione marinara, cantieristica e dei commerci. Questi ultimi in futuro si sposteranno ancora più ad oriente e vedranno pertanto Venezia in una posizione strategica. Dobbiamo promuovere una forte politica per rivendicare questo ruolo”. Un’altra proposta a cui tenere? “Sicuramente il sostegno alle famiglie è per noi una priorità, specie per quelle fragili e più esposte. Abbiamo la necessità di mettere sotto protezione i nuclei familiari, così importanti in termini di valori ed esperienza, dai genitori che lavorano ai figli, fino agli anziani. Anche per le attività extradidattiche svolte da gruppi e associazioni sportive è fondamentale il contributo e il sostegno della regione. Queste realtà associative in ambito sportivo, culturale e ricreativo sono alleati preziosi per le famiglie”. Come giudica il rapporto all’interno della compagine di maggioranza? “Con la maggioranza il rapporto è ottimo nei contenuti. Il nostro compito nel corso di questa legislatura sarà anche quello di garantire dignità ai veneti, quasi il 10 per cento, che hanno espresso la loro preferenza a Fratelli d’Italia. Su ogni ambito faremo valere il ruolo che ci è stato affidato”. Sarà la volta buona per centrare l’obiettivo dell’autonomia? “Con questo governo in carica ci sono ancora degli ostacoli da superare, auspico quindi un deciso cambio di colore con le prossime elezioni in modo da cambiare passo e realizzare l’obiettivo che la compagine di centrodestra si è posta sottoscrivendo il patto dell’estate scorsa fra Meloni, Salvini e Berlusconi. Un accordo chiaro che mette tra le priorità proprio la realizzazione dell’autonomia, la chiarezza su alleanze di governo che siano diretta espressione del voto e non di inciuci fra partiti e una riforma in senso presidenzialista dell’elezione del Capo dello Stato. Un deciso cambio di rotta che finalmente completerà anche il progetto dell’autonomia e imprimerà quella svolta che gli elettori invocano da tempo”. Nicola Stievano
L’intervento Giacomo Possamai (Pd)
“Sanità più vicina ai cittadini”
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uella che ci viene imposta dalla pandemia è una sfida storica, collettiva. Una prova molto dura che ci richiama alla responsabilità comune e all’impegno solidale per uscire al più presto da questa dolorosa emergenza. Lo sforzo straordinario che in questi mesi è stato messo in campo dagli operatori sanitari, dalle tante professionalità preziose e dalle istituzioni è stato indispensabile per mettere un argine al dilagare distruttivo del virus. Se dobbiamo confidare nel fatto che la nostra sfida collettiva alla fine verrà vinta, non possiamo però dimenticare che nei lunghi anni di ‘normalità’ sanitaria non sono stati compiuti quei passi essenziali che ci avrebbero consentito di essere oggi ben più forti di fronte alla pandemia. Nel tempo abbiamo infatti smarrito quell’impronta, quel modello di sanità pubblica che aveva come principio irrinunciabile l’accesso universale, diffuso, dei servizi a beneficio dei cittadini. E’ inutile soffermarsi sull’attribuzione delle responsabilità, perché la retromarcia rispetto a quanto di buono era stato impostato nel passato è stata fatta in modo trasversale e ad ogni livello istituzionale. Altrettanto fuorviante è la gara tra i primi della classe perché in gioco non c’è la salvezza di singoli territori bensì di un intero Paese. Il Veneto può andare orgoglioso di essere la terra di una grande politica, Tina Anselmi. Fu lei, da ministra, la madre del sistema sanitario nazionale istituito nel 1978. Una riforma epocale che garantì pieno diritto alla salute e coesione nazionale, eliminando disuguaglianze che vanno considerate ancor più inaccettabili quando si parla di sanità. Oggi, lo stesso Veneto, è chiamato a ripristinare, a ricollegarsi a queste radici del passato. Lo deve fare riportando il complessivo sistema sanitario regionale ad una dimensione più vicina ai cittadini, attraverso il ripristino ed il potenziamento dei servizi sul territorio così come attraverso il rafforzamento degli investimenti per la medicina di base e per le borse di studio, per le strutture di sostegno alle persone disabili e per gli anziani, il cui unico approdo non può essere quello delle case di riposo. L’altra emergenza da affrontare nel quotidiano è quella della carenza di assunzioni del personale sanitario, oggi insufficiente per colmare i pensionamenti notevolmente in crescita. Diventa insomma doveroso tornare ad investire e programmare la sanità pubblica con una visione collettiva. L’occasione dell’utilizzo delle risorse che l’Europa mette a disposizione con il Recovery Fund è irrinunciabile. Si tratta di una mole di stanziamenti che vanno utilizzati in primo luogo nell’ambito della sanità, con progetti mirati e con un lavoro istituzionale minuzioso, di cura e di attenzione profonda al bene comune. Il curarsi non può tornare ad essere un privilegio di chi ha più mezzi e possibilità. Ripristinare la ‘democrazia della salute’ è un orizzonte che il Veneto, attraverso il ridisegno socio-sanitario, deve riconquistare. Tornando al passato, facendo tesoro della dura lezione del presente, garantendo a tutti un futuro migliore. Giacomo Possamai
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Regione
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Forza Italia La padovana Elisa Venturini è capogruppo in Consiglio Regionale
“In Regione da portavoce delle necessità dei territori” E
ntrata in Consiglio Regionale con oltre 6.500 preferenze personali, la padovana Elisa Venturini, da oltre due decenni è in prima linea e protagonista sulla scena politica: sindaco di Casalserugo per due mandati, consigliere provinciale, nonché vice presidente di Anci Veneto, ora è alla guida del gruppo consigliare di Forza Italia, nella compagine di maggioranza. Come si è svolta in queste prime settimane l’attività del Consiglio? “Stiamo partecipando in presenza alle sedute del Consiglio e ai lavori delle commissioni, distribuiti nelle varie aule, con tutte le precauzioni del caso: la presenza è un rischio ma in questo ambito è una necessità per poter lavorare, discutere e confrontarci. Abbiamo partecipato all’insediamento delle commissioni di cui facciamo parte. Nel mio caso, nella prima commissione bilancio ho la possibilità di conoscere e approfondire nel dettaglio tutti i progetti di legge regionale e i documenti che prevedono impegno di spesa, quindi la quasi totalità dei provvedimenti regionali”. Ad esempio? “In questo periodo ovviamente l’attenzione è rivolta all’ambito sanitario: abbiamo
previsto l’assegnazione di un beneficio economico agli specializzandi del quarto e quinto anno, ai ricercatori e docenti universitari che stanno presentando servizio sul fronte Codiv e in questo periodo svolgono un’attività intensa. Si tratta di professionisti non sono inseriti nel servizio sanitario nazionale, ai quali non veniva riconosciuto alcun beneficio economico. Un altro provvedimento riguarda la copertura a livello legislativo della spesa per la piattaforma informatica regionale Zero Covid Veneto per il monitoraggio e sorveglianza della persona. Si tratta di un sistema che va ad implementare Immuni. Mentre l’applicazione nazionale è un alter che avvisa quando entriamo in contatto con persone che sono state positive, Zero Covid Veneto invece è un sistema di biosorveglianza dove la persona segnala se presenta sintomi sospetti o si trova in quarantena. In questi giorni stiamo prendendo in mano la legge di bilancio, con i relativi collegati alla finanziaria: i tempi sono abbastanza ristretti, l’approvazione prevista entro la fine dell’anno e comporterà una presenza costante a Venezia”. Quali le urgenze e le priorità? “Un po’ tutta l’attività è incentrata sulla
gestione dell’emergenza Covid e le conseguenze economiche della pandemia, a partire dalle necessità in ambito sanitario, per individuare le adeguate strategie sul fronte economico per sostenere le attività produttive e l’occupazione. Il mondo dell’impresa e del lavoro non può vivere solo di sussidi, ma richiede ad esempio maggiore formazione. Il segnale positivo arrivato di recente dalle borse alla notizia del vaccino da’ l’idea di come il mercato è in grado di reagire e riprendersi anche di fronte a queste crisi. Altra questione sarà come lo Stato italiano userà i fondi che arrivano dall’Europa e che saranno destinati anche alla Regioni. Dovremo pianificare nuove progettualità e tutta la parte legata agli investimenti. La vera partita sarà questa. Sicuramente queste risorse hanno delle ricadute sull’economia locale, sta a noi orientarle al meglio”. Com’è il rapporto con la maggioranza e la Lega in particolare? “La Lega ha numeri importanti, noi ci poniamo come degli alleati leali, con la dignità di chi proviene dal territorio e può portare tutta la propria esperienza. Più che avanzare rivendicazioni legate a dei semplici numeri abbiamo dei territori da rappresentare, al di
Elisa Venturini
là della collocazione politica”. Da sindaco e consigliere provinciale al Consiglio Regionale, come sta vivendo questa nuova esperienza? “E’ una delle domande che mi viene rivolta più spesso. Ho lavorato per 17 anni in Comune, di cui 10 da sindaco, 15 in Anci, e 6 anni anni in Provincia. Da amministratore locale hai un ruolo operativo, pensi ad un progetto, ad un intervento e poi passi all’azione. Il ruolo del consigliere regionale prima di tutto è legislativo, intervieni a livello normativo, devi studiare i progetti di legge, i regolamenti, approfondire i temi. I risultati immediati di questo lavoro non si vedono subito, spesso ci vogliono anche degli anni. Affronto questo nuovo impegno con il mio bagaglio di esperienza sul campo e di conoscenza del territorio, mi faccio portavoce delle esigenze, delle necessità dei cittadini. Portiamo e discutiamo a livello regionale delle istanze del territorio, sapendo che ognuna delle sette provincie ha le sue esigenze e particolariNicola Stievano tà”.
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urante le festività natalizie si mangia spesso in abbondanza, sovente ben oltre il necessario. La “tradizione” in tal senso è nota. Chiaramente sono noti anche i problemini che vi si collegano, come l’insorgere di indigestioni, appesantimento, alito pesante. Un prezioso alleato per combattere questi sintomi è dato dalle erbe. In particolare meritano di essere scoperti i chiodi di garofano, una spezia usata frequentemente per facilitare la digestione di certi alimenti ed evitare altri problemi derivanti dal processo digestivo. Ma i chiodi di garofano possono aiutare anche quando
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QUANTO VALE IL IN VENETO? Le stime a livello territoriale, effettuate sulla base delle risorse stanziate dal Decreto Rilancio, consentono di dimensionare in quasi 1,7 MILIARDI DI EURO l’importo delle sole detrazioni fiscali in Veneto. A dirlo è la ricerca condotta da CNA Veneto con il supporto di Centro Studi Sintesi di Mestre. In cinque anni, dal 2021 al 2026, il Superbonus muoverebbe circa 1 miliardo 652milioni di euro così ripartiti: 148 nel 2021, 379 nel 2022, 337 nel 2023, 316 nel 2024 e nel 2025, 156 nel 2026. La stima a livello territoriale è stata effettuata sulla base della quota degli investimenti attivati dagli ecobonus negli ultimi cinque anni (fonte: ENEA); tale valore è stato poi parzialmente corretto tenendo conto della quota di edifici residenziali con almeno 15 anni (fonte: Istat). Il provvedimento dovrebbe consentire di innalzare il valore degli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica in media del 41%,
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riqualificazione energetica in media
con effetti positivi sugli investimenti del sistema casa fortemente provato nell’ultimo decennio. Con il Superbonus in Veneto gli incentivi fiscali passerebbero dai 665 milioni medi annui del periodo 2014-2019 a 941 milioni medi annui dei prossimi anni. Se al valore economico delle sole detrazioni fiscali (1,7 miliardi di euro) generate direttamente dalla misura sommiamo l’impatto dei bonus edilizi tradizionali, rinvigoriti dalla possibilità di cessione del credito e dal Superbonus stesso, arriviamo a un totale di circa 5,6 miliardi di incentivi fiscali per l’edilizia nei prossimi 6 anni, con un potenziale in termini di investimenti di almeno 14 miliardi di euro (per rimanere prudenti). “Il ricorso al meccanismo delle detrazioni fiscali, applicato agli interventi di efficienza energetica e agli interventi antisismici, va nella direzione auspicata da tempo da CNA Veneto, – dichiara il Presidente Alessandro Conte – ora però è necessario che il Governo si impegni ad inserire nella Legge di Bilancio il prolungamento del Superbonus 110% per il prossimo triennio. Consideriamo questa misura un volano straordinariamente importante per l’intera filiera delle costruzioni e ne sollecitiamo
di Tiengo Alessandro
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l’estensione anche ai capannoni, per migliorarne le condizioni di sicurezza. Non si capisce infatti perché questa tipologia di immobili non sia ricompresa tra i possibili beneficiari. Peraltro, per le sue specifiche caratteristiche, il Superbonus 110% potrà beneficiare delle risorse destinate dal Recovery Fund alla transizione energetica. In prospettiva questo strumento potrebbe quindi essere finanziato perlomeno fino al 2026, favorendo l’accelerazione degli interventi di riqualificazione edilizia, con un’attenzione particolare alle questioni ambientali e alla necessità di lasciare in eredità alle prossime generazioni un mondo più sostenibile. Infine – chiude il Presidente – per rendere la misura davvero efficace è necessario prevedere un alleggerimento della burocrazia che risultando eccessiva rischia di scoraggiare molte attività”. “Da un’indagine condotta dal Centro Studi di CNA che ha coinvolto oltre 2mila imprese a livello nazionale e circa un centinaio a livello veneto – dichiara il Segretario di CNA Veneto Matteo Ribon – il 70% ritiene che il provvedimento potrà dare nuovo impulso alla filiera dell’edilizia.”
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GUIDA AL SUPERBONUS
Il Ministro dello Sviluppo Economico il 24 novembre conferma la proroga del Superbonus 110% O PR
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Il Ministro Stefano Patuanelli, in audizione alla Camera di fronte alla commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è molto chiaro a riguardo, anche se nel documento di Bilancio 2021 al vaglio non c’è traccia di questa misura. «È impensabile che il superbonus si fermi al 31 dicembre 2021. L’intenzione del Governo e del Parlamento è sicuramente di dare una prospettiva più ampia di quella prevista contemperando la proroga con le esigenze del bilancio e dell’utilizzo del Recovery fund. Cito tutti e due perché non è detto che la proroga debba essere finanziata solo con uno o con l’altro. Potrebbe essere finanziata in parte con fondi propri di bilancio e in parte con fondi del Recovery. Ma è impensabile che una misura così importante si fermi al 31 dicembre 2021». Il Ministro fornisce anche i primi dati sull’applicazione del beneficio. «In poco più di 20 giorni di monitoraggio dell’Enea sulle richieste per il Superbonus 110%, sono stati 193 gli interventi presentati e autorizzati, con un’ammissione a detrazione di circa 14 milioni e 700 mila euro e con crediti per 16 milioni e 200 mila circa. Sono numeri ancora molto piccoli perché stiamo parlando di 20 giorni, in un quadro che comunque è operativo e c’è attesa per eventuali elementi di proroga», ha concluso Patuanelli, ribadendo infine che la legge delega per il testo unico sugli incentivi per l’edilizia ci sarà, ma non nel collegato della legge di bilancio.
Sulla questione della proroga si concentrano anche gli agenti immobiliari professionali della Fiaip. «Riteniamo che il Superbonus 110% sia una misura particolarmente strategica per il rilancio di tutto il settore immobiliare, ma in particolare dell’usato che racchiude il 75% delle transazioni immobiliari», ha detto il presidente nazionale Gian Battista Baccarini, in audizione nella commissione Ambiente della Camera sulla legge di Bilancio 2021. La Fiaip propone di estendere la durata del Superbonus «ad almeno tre anni, almeno fino a fine 2024 (riteniamo molto importante che sia fatto ora, nella legge di Bilancio proprio per dare un reale e fattivo contributo nel riuscire a porre in essere queste opere così importanti)».
E chiede anche di «ampliare gli interventi che ricadono in questa misura a tutto il patrimonio immobiliare, non solo a una parte, seppur cospicua, del residenziale, ma all’intero patrimonio residenziale e anche al non residenziale (quindi negozi, uffici, capannoni, laboratori artigianali), con una particolare attenzione per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche (oltre il 50% dei palazzi nei centri storici non ha l’ascensore)»
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a sanità della Regione del Veneto ha sperimentato e confermato che i pazienti che hanno avuto la malattia sviluppano anticorpi che sono in grado di inibire l’infezione causata dal Coronavirus. L’efficacia del risultato dipende dal quadro clinico generale. La persona per donare il plasma deve aver contratto la malattia e avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Se ha avuto solo il tampone positivo ma senza sintomi oppure se ha avuto sintomi ma non è sicuro di aver avuto il coronavirus non è idonea a donare il plasma. Negli asintomatici la quantità di anticorpi non è sempre sufficiente per curare il malato. Per ogni Ulss sono stati individuati dei centri di riferimento dove il volontario può rivolgersi per la raccolta del plasma iperimmune. “La Regione del Veneto invita gli ex pazienti covid oggi guariti che desiderano dare il proprio contributo, donando il plasma, a contattare telefonicamente il centro trasfusionale più vicino e aiutare concretamente alla guarigione di altri malati”.
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Curare il Covid da casa, indicazioni le persone con infezione da Sars-CoV-2 non ospei amedici di famiglia Curare dalizzate, un vademecum èper stato messo punto dalla Fe-
derazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri dellaurare Lombardia, con con la partecipazione della Clinicanon di Malatle persone infezione da Sars-CoV-2 ospe- daliero né territoriale) ed espongono il paziente a potenziali tie Infettive, Dipartimento di scienze Biomediche e Cliniche dalizzate, un vademecum è stato messo a punto dalla rischi ingiustificati se somministrate senza adeguato moniSacco dell’Università di Milano, diretto dal professor Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degliMassiodon- toraggio: tra questi sono da citare l’antiretrovirale lopinavir/ mo Galli, indirizzato ai medici Un protocollo di cure ritonavir, toiatri della Lombardia, con dilafamiglia. partecipazione della Clinica domiciliari nei pazienti con sintomi per evitare o contenere di Malattie Infettive, Dipartimento di scienze Biomediche l’antibiotico azitromicina e l’antimicrobico/immunomol’evoluzione della malattia e quindidil’ospedalizzazione. e Cliniche Sacco dell’Università Milano, diretto dal pro- dulante idrossiclorochina”. Si distingue in primo nella ai classificazione dei pazienfessor Massimo Galli, luogo, indirizzato medici di famiglia. Un “È in particolare fortemente sconsigliato – si precisa ti, tra i casi accertati e quelli sospetti. protocollo di cure domiciliari nei pazienti con sintomi per l’utilizzo di azitromicina, fatti salvi quei casi in cui vi sia il Rappresenta un caso accertato della – si legge – il soggetto evitare o contenere l’evoluzione malattia e quindi con l’o- fondato sospetto di contestuale infezione batterica”. tampone nasofaringeo o antigenico positivo. Il caso sospetto spedalizzazione. Viene invece guida ribadita l’importanza della vaccinazione Le linee della Federazione invece è quello indelprimo paziente connella sintomatologia compatibile Si distingue luogo, classificazione dei pa- antinfluenzale e antipneumococcica che è fortemente raccon infezione Sars-CoV-2, chesospetti. non ha non ancora effet- comandata dei medici e superiore il documento zienti, tra i casidaaccertati e quelli in tuttiLombardi i soggetti di età ai 60 anni o tuato il tampone o chi ha un esito elevata appartamenti a categorie inserite nel piano nazionale di Rappresenta un caso accertato negativo – si leggema– con il soggetto dei colleghi dell’Istituto Mario Negri probabilità pre-test di infezione (contatto di soggetto con incon tampone nasofaringeo vaccinazione antinfluenzale fezione accertata). e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII o antigenico positivo. Il caso 2020/21. Le linee guida della Federazione Nei sintomatici a domicilio è consigliato utilizzare il parasospetto invece è quello del Le linee guida dei medici di Bergamo cetamolo della febbre; idratadeiun’abbondante medici Lombardi e il documento della Lombardia pubblicate paziente nel contrattamento sintomatologia zione per via con oraleinfezione se non controindicata; sedativi per la tosse compatibile da sul sito della Omceo di Berdei colleghi dell’Istituto Mario Negri al bisogno; in caso di diarrea evitare trattamenti che riducano data in tutti i soggetti di età superiore ai 60 anni quelle o appartaSars-CoV-2, che non ha non gamo, anticipano del la motilità intestinale e supportare con idratazione orale; si menti a categorie inserite nel piano nazionale di vaccinazione e dell’ospedale Papa Giovanni XXIII ministero che dovrebbero ancora effettuato il tampone ribadisce l’importanza di una antinfluenzale 2020/21. o chi ha un esito negativo macorretta alimentazione uscire a breve. di Bergamo Per quanto riguarda i trattamenti specifici, nel documento Le linee guida dei medici dellaNel Lombardia pubblicate sul con elevata probabilità prefrattempo i medici si evidenzia che “al momento nessun trattamento ha dimosito della Omceo di Bergamo, anticipano quelle del ministero test di infezione (contatto di dell’Istituto Mario Negri e strato un con chiaro beneficio in pazienti la cui severità imponga che dovrebberoPapa uscireGiovanni a breve. XXIII di Bergamo, Giuseppe soggetto infezione accertata). dell’ospedale l’ospedalizzazione. sono in èogni caso alcune terapie che Remuzzi, Nel frattempo i medici Mario Negri e dell’oNei sintomatici aVidomicilio consigliato utilizzare il paraNorberto Perico,dell’Istituto Monica Cortinovis e il professor sono controindicate poiché non hanno dimostrato nessun tipo spedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Giuseppe Remuzzi, cetamolo nel trattamento della febbre; un’abbondante idra- Fredy Suter, hanno preparato un documento sulle cure dodi efficacia setting (né ospedaliero sedativi né territoriale) Perico, Monica Cortinovis e il professor Fredy Suter, tazione per in vianessun orale se non controindicata; per la Norberto miciliari da somministrare non appena si manifestano i sined espongono il paziente a potenziali rischi ingiustificati se hanno preparato un documento sulle cure domiciliari da Sarssomtosse al bisogno; in caso di diarrea evitare trattamenti che tomi che possono essere riconducibili all’infezione da somministrate senza adeguato monitoraggio: tra questi sono ministrare non appena si manifestano i sintomi che possono riducano la motilità intestinale e supportare con idratazione CoV-2, ancora prima di sottoporsi al tampone (a differenza da citare l’antiretrovirale lopinavir/ritonavir, l’antibiotico azi- essere riconducibili da Sars-CoV-2, ancora prima orale; si ribadisce l’importanza di una corretta alimentaziodel vademecum deiall’infezione medici Lombardi da cui sembrerebbe tromicina e l’antimicrobico/immunomodulante idrossiclorodi sottoporsi al tampone (a differenza del vademecum dei ne. Per quanto riguarda i trattamenti specifici, nel docu- discostarsi anche nelle indicazioni di alcuni trattamenti). china”. medici Lombardi da cui sembrerebbe discostarsi anche nelle mento si evidenzia che “al momento nessun trattamento Il protocollo al momento è stato sperimentato su circa 50 in particolare fortemente sconsigliato – silaprecisa - l’uti- indicazioni di alcuni trattamenti). al momento ha“È dimostrato un chiaro beneficio in pazienti cui severità pazienti, con tampone positivo eIl protocollo lievi sintomi, che sonoè lizzo di azitromicina, fatti salvi quei casi in cui vi sia il fondato stato sperimentato su circa 50 pazienti, con tampone positivoIl imponga l’ospedalizzazione. Vi sono in ogni caso alcune guariti senza la necessità di essere ricoverati in ospedale. sospetto di contestuale infezione batterica”. e lievi sintomi, che sono guariti senza la necessità di essere terapie che sono controindicate poiché non hanno dimo- documento sarà a breve pubblicato sulla rivista Clinical and Viene invece ribadita l’importanza della vaccinazione antinricoverati in ospedale. Il documento sarà a breve pubblicato strato nessun tipo di efficacia in nessun setting (né ospe- Medical Investigation. fluenzale e antipneumococcica che è fortemente raccoman- sulla rivista Clinical and Medical Investigation.
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’ questo il contenuto del video che la Regione Veneto ha diffuso per sensibilizzare la popolazione alla donazione del plasma iperimmune. Un appello ai pazienti già guariti da Coronavirus per consentire gli studi clinici sperimentali per una terapia innovativa e che si è rivelata efficace in molti casi. La donazione “prevede il prelievo del plasma da persone guarite dal Covid-19, per poi somministrarlo a pazienti malati, affetti dallo stesso virus, per “rifornirli” degli anticorpi che erano già stati sviluppati, nel proprio sangue, dai pazienti guariti” spiega Giuseppe dal Ben, il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima nella sua pagina Facebook, nell’introduzione al video diffuso dalla Regione Veneto. Appello alla donazione della Regione che l’Ulss 9 Scaligera ha fatto suo rilanciando la campagna “# dona il tuo plasma” anche attraverso volti noti del mondo dello sport, dello spettacolo, della vita economica, dell’informazione e del territorio, tra questi Red Canzian, Paola Pessot, Piero Fanna, Gian Antonio Stella, Giobbe Covatta, Marina Salamon, Jerry Calà, sara Simeoni … “Coloro che hanno avuto la fortuna di guarire dal Coronavirus, - sono le parole dei vip - se donano il sangue con il loro plasma posIl plasma iperimmune serve sono salvare molte vite per consentire gli studi clinici perché aiuterà a guarire quelli che a oggi sono in sperimentali per una terapia mezzo al guado. In queinnovativa e che si è rivelata sto momento difficile e particolare che stiamo efficace in molti casi vivendo facciamo squadra. Dobbiamo cercare di fare il possibile. La donazione del sangue è più che mai urgente e utile. Il nostro sangue è prezioso ma donare il plasma può salvare delle vite. Usciamo dal tunnel del Covid 19 per vedere la luce della vita, tutti insieme”. Chi può donare e come si fa L’appello alla donazione è rivolto a tutti i soggetti che sono expazienti Covid: il paziente che intende donare il proprio sangue deve possedere i seguenti requisiti, da valutare in via preliminare con contatto telefonico: - deve avere un’età compresa tra 18 e 60 anni - il soggetto di sesso maschile non deve essere mai stato trasfuso - il soggetto di sesso femminile non deve mai essere stato trasfuso e non deve aver avuto gravidanze - l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata sintomatica - l’infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente (tampone rino-faringeo positivo) - la guarigione da infezione da SARS-Cov-2 deve essere stata documentata microbiologicamente mediante due tamponi negativi consecutivi - criteri di idoneità generale alla donazione (anamnesi fisiologica, patologica, farmacologica).
Salute una Rubrica autorevole di Educazione Sanitaria
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Sabi Work, dal 2002 organizza e accredita congressi U
n’insegnante di lettere che, ad un certo punto del suo percorso professionale, si rimette in gioco e tenta una strada tutta nuova, l’organizzazione di corsi di formazione del personale sanitario e di congressi soprattutto nell’ambito medico, settore che aveva conosciuto e per cui aveva provato un significativo interresse per trascorsi universitari. E con un semplice fax e un computer, nel 2001, avvia la propria attività. Il primo congresso va bene a tal punto che poi ne seguono altri; soprattutto grazie al passaparola, l’azienda ha modo di farsi conoscere e crescere fino a diventare, da attività svolta in casa, una strutturata realtà che oggi realizza decine di eventi l’anno, lavorando in diversi contesti nazionali – Padova, Trieste, Roma, Firenze, Trapani - ed internazionali, in particolar modo nell’ambito della congressistica medica e della formazione sanitaria. E’ la storia di Luciana Bilotti, titolare insieme alla figlia di Sabi Work, con sede in via Ospedale a Padova, un’impresa tutta al femminile che da quasi 20 anni è sul mercato, specializzata nella gestione di congressi ed eventi, con particolare attenzione all’aggiornamento del personale sanitario attraverso corsi di formazione approvati da un Comitato scientifico secondo i dettami del Ministero della Salute e grazie alla collaborazione con docenti altamente qualificati, conosciuti a livello nazionale e internazionale. Solo per citare alcuni dati: nel 2017 Sabi Work ha organizzato 88 eventi Ecm e formato 2832 partecipanti (sanitari), nel 2018 gli eventi sono stati 69 con la formazione di 2315 partecipanti, e lo scorso anno 74 con 2427 partecipanti. A questi si aggiungono altri eventi organizzati per esempio per l’Università di Padova, per il Comune di Parma e la Regione Veneto. “La realizzazione di questi numeri è stata resa possibile soprattutto dall’impegno e dalla professionalità delle collaboratrici, la mia socia Mara e Sara”. Nell’ultimo anno, con l’emergenza sanitaria, Sabi Work ha saputo cogliere una nuova sfida, quella della formazione a distanza. “A seguito della situazione che si è venuta a creare con la pandemia – racconta Luciana Bilotti – tutti i Dpcm, a parte una breve finestra durante l’estate, hanno individuato la Fad come mezzo per la formazione del personale sanitario. Allora abbiamo deciso di dotarci, nel rispetto della normativa vigente sugli eventi, di una valida piattaforma multimediale, adottando lo stesso modello utilizzato dalle università, con l’obiettivo di avere un dispositivo all’altezza dei convegni che avevamo in programma di organizzare”. Abbandonata quindi l’ipotesi di programmare in presenza, in autunno la Sabi Work ha già messo in cantiere 5 appuntamenti a distanza, con la modalità online, ai quali vanno ad aggiungersi quelli di dicembre. E poi? “Il prossimo anno rappresenta anche per noi una grande incognita – osserva Luciana Bilotti – perché non sappiamo quando potremo tornare ad organizzare congressi e attività formative in presenza. A settembre abbiamo lavorato alla realizzazione di due prestigiosi convegni che si sono tenuti all’Auditorium S. Gaetano a Padova. Poi, con il diffondersi del contagio e con le nuove misure restrittive, abbiamo ripreso a lavorare esclusivamente da remoto. C’è anche da dire che in questo periodo gli operatori sanitari, i medici di medicina generale e gli ospedalieri sono tutti talmente im-
La storia di un’azienda tutta al femminile, specializzata nell’aggiornamento del personale sanitario che nell’ultimo anno, con la pandemia, ha saputo cogliere la sfida della formazione a distanza “Endocrinologia per la Festa della Donna” è stato un Congresso organizzato per alcuni anni sempre a marzo in occasione della Festa della Donna, in cui si sono sviluppate tematiche specifiche con particolare riguardo alla tiroide e all’osso
Epatologia 2018 (XXVII Congresso Internazionale attualità e prospettive in Epatologia) è un Congresso Internazionale che si svolge in due giornate e che viene organizzato da molti anni
Simposio “Lymphocyte Migrating From The Lung To The Bone Marrow: Past, Present And Future” in onore del Prof. Gianpietro Semenzato, Responsabile del Reparto di Ematologia e immunologia clinica e Direttore Scientifico del VIMM. L’evento è stato organizzato in quanto dal 1° ottobre il Professore è andato in pensione
Venezia 2019( 1st EF-CLIF VENICE MEETING - THE ACUTE-ONCHRONIC LIVER FAILURE SYNDROME IN CIRRHOSIS) è stato un Convegno Internazionale che si svolto in due giornate presso la Fondazione Cini nell’Isola di San Giorgio (Venezia). In quell’occasione si sono confrontati 130 esperti provenienti da tutto il mondo. È stato organizzato per la Fondazione EF-CLif (European Foundation for the Study of Chronic Liver Failure)
pegnati che sarebbe difficile pensare di organizzare l’attività formativa in presenza. Questa soluzione della piattaforma è, decisamente, più snella e comoda, in questo contesto”. “Abbiamo cambiato strategia, modificato le modalità organizzative, l’approccio per valorizzare la piattaforma multimediale, - conclude - uno strumento che anche dopo questa fase di emergenza sanitaria sicuramente avrà sempre più ampio utilizzo, anche se gli eventi in presenza sono decisamente più efficaci, suggestivi e ricchi di spunti”. L’augurio dunque è di ritornare a lavorare in presenza, con strumenti e modalità di lavoro ancora più innovative e all’avanguardia per fornire un servizio sempre più qualificato.
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Tumore alla prostata
L’utilizzo dei farmaci senolitici può essere efficace contro le metastasi
Il team internazionale di ricerca guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, scopre come i composti senolitici, uccidendo le cellule senescenti, siano efficaci nell’arrestare il processo nella progressione tumorale
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e manca il gene TIMP1 nelle cellule senescenti il tumore alla prostata è più aggressivo, invasivo e metastatico. Il team internazionale di ricerca guidato da Andrea Alimonti scopre come i composti senolitici, uccidendo le cellule senescenti, siano efficaci nel bloccare la formazione delle metastasi. E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Cancer Cell” un articolo che svela il ruolo delle cellule senescenti nella formazione delle metastasi e individua un composto senolitico (che di preferenza distruggono le cellule senescenti) in grado di bloccarle. Lo studio è stato guidato dal professor Andrea Alimonti, ordinario del Dipartimento di Medicina -– Dimed - dell’Università di Padova e ricercatore dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) e dell’Istituto Oncologico di Ricerca (Ior) di Bellinzona in Svizzera con il supporto di un gruppo di giovani ricercatori guidato da Ilaria Guccini ed Ajinkya Revandkar e di prestigiose collaborazioni professionali all’Eth di Zurigo e negli Usa.
Le cellule senescenti non sono solo responsabili dell’invecchiamento, ma possono in alcune condizioni avere un ruolo determinante nella progressione tumorale e nella formazione di metastasi. Lo studio ha individuato uno specifico gene -– TIMP1 che spinge le cellule senescenti tumorali ad aver un ruolo attivo nella formazione delle metastasi. Se questo gene è infatti perso o inattivato, avviene la riprogrammazione dei fattori rilasciati dalle cellule senescenti verso una composizione che rende il tumore più aggressivo ed invasivo e quindi metastatico. È infatti dimostrato che l’assenza o inattivazione di TIMP1 e di PTEN – un altro gene che ha un ruolo chiave in questo processo – si verificano frequentemente nel tumore alla prostata, correlandosi alla resistenza al trattamento del tumore e a esito clinico più grave. Alla luce di queste informazioni e rilevazioni si è ricercato di individuare una strada percorribile per l’utilizzo di nuovi farmaci che uccidano le cellule senescenti, i cosiddetti farmaci senolitici, partendo
dall’ipotesi che potessero avere un ruolo chiave nell’arrestare il processo. Il Professor Alimonti e il suo team hanno dimostrato come questo sia vero nei loro studi preclinici, effettuando una sperimentazione in vivo nella quale è stata soppressa l’espressione dei geni TIMP1 e PTEN: una volta sviluppate le metastasi causate dall’assenza dei due geni inibitori, si è potuta verificare l’efficacia di un potente composto senolitico nel bloccare le metastasi stesse. “I risultati di questa ricerca ci indirizzano ancora una volta verso la terapia personalizzata – dice il professor Andrea Alimonti -. I fattori genetici possono infatti determinare se la senescenza avrà nel paziente un effetto positivo di opposizione alla crescita del tumore o negativo di stimolazione della formazione di metastasi. In questo secondo caso risulta importante somministrare con cautela i farmaci chemioterapici che inducono senescenza, oltre ad utilizzare i farmaci senolitici per uccidere le cellule senescenti”.
Il professore Andrea Alimonti
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icordare un panificio, la scena che apre la giornata all’Hotel Terme Millepini 4* di Montegrotto Terme. Come all’alba il fornaio estrae il pane lievitato dal forno fumante, allo stesso orario il fangoterapista dell’hotel stende sul lettino il fango caldo, maturato per oltre due mesi nelle vasche ai piedi dei Colli Euganei consentendo la formazione di microalghe uniche al mondo per i loro princìpi antinfiammatori. Sono proprio questi ad essere stati riconosciuti ufficialmente per le loro qualità curative e preventive sulle patologie osteoarticolari, effigiando nel 2013 il Fango Termale Euganeo del 1° Brevetto Europeo ad
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A tavola
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Proposte per una cucina biologica, integrale, vegetariana, in sintonia con la natura Insalta di radicchio Ingredienti: 1 radicchio rosso - 1 radicchio screziato - 50 g di mandorle - 1 spruzzata di succo di limone e una di succo d’arancia - 1 c di scaglie di mandorle - olio e sale q. b.
Vellutata gialla Ingredienti: 1 zucca di media grandezza tagliata a dadini - 2 spicchi d’ aglio - 3 scalogne - 1 rametto di rosmarino - sale q. b. - olio q. b.- 2 C di panna di riso - 1 c di prezzemolo.
Mousse al melone Ingredienti: 300 g di farina - 2 uova - 3 c di zucchero di canna - latte di riso quanto serve - 1 pizzico di sale - 1 c di vanillina - 1 c di lievito naturale - 100 g di noci tritate - 1 c di zucchero a velo.oline di menta fresca.
Carmen Bellin Educatore Alimentare dell’Associazione Culturale La Biolca di Padova: tiene corsi e conferenze su alimentazione e cucina, collabora al mensile Biolcalenda, ha pubblicato Metti una sera a cena libro di ricette e consigli utili per una cucina in armonia con i ritmi della natura. LA BIOLCA · www.labiolca.it info@labiolca.it · tel. 049 9101155
Preparazione: lavare il radicchio, asciugarlo e spezzettarlo sottile con le mani in una ciotola capiente. Condire con il sale, l’olio e il succo di arancia e di limone. Amalgamare, disporre il radicchio nei piatti e guarnire con scaglie di mandorle e qualche spicchio d’arancia.
Preparazione: stufare lo scalogno e l’aglio precedentemente tritati, con un po’ d’olio e poca acqua, unire la zucca, il rosmarino e il sale. Portare a termine la cottura a fuoco lento, unendo se necessario acqua o meglio brodo vegetale, calcolando 1 ciotolina a persona. Far bollire ancora 10 minuti. Quindi mettere a punto la vellutata con sale, un pizzico di curry e due cucchiai di panna di riso. Guarnire ogni ciotolina con un pizzico di prezzemolo
Preparazione: in una ciotola mettere la farina, i rossi d’uovo, lo zucchero di canna, la vanillina, il lievito, il latte di riso quanto serve per ottenere una consistenza cremosa e una parte delle noci tritate. Mescolare bene il tutto, unire i bianchi montati a neve, amalgamare delicatamente e passare in uno stampo infarinato. Mettere in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Lasciare intiepidire, cospargere con lo zucchero a velo. Per una miglior presentazione servire con un cucchiaio di composta di frutta a scelta e un pizzico di noci tritate.
Note
La quantità degli ingredienti si riferisce a un menù tipo per 4 persone. Abbreviazioni usate: C = cucchiaio · c = cucchiaino g = grammo · kg = chilogrammo L = litro · dl = decilitro olio (quando non è specificato altro) = olio extra vergine di oliva q.b. = quanto basta.
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Oroscopo
Ariete Vi capiterà di sentire il bisogno di sfogarvi. Concedetevi la libertà di lasciarvi andare, ogni tanto, per alleggerire le tensioni. Ripartirete di slancio
Dicembre
Bilancia Siete sempre alla ricerca della pura bellezza. Il rischio è quello talvolta di perdere il contatto con la realtà, che non sempre è come ci piacerebbe che fosse
Scorpione
Toro Non riuscite a dissimulare né a nascondere le vostre emozioni. Il vostro sguardo è eloquente e sincero. La vostra spontaneità risulterà comunque vincente
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Dicembre, è tempo di bilanci e di programmazione
E’ tempo di smettere di sfuggire dai legami sentimentali. Abbiate fiducia nel vostro partner: saprà r endervi felice
Gemelli
Sagittario
Non fatevi affascinare da venditori di fumo ma condividete con chi lo merita davvero i vostri successi e le vostre aspirazioni
Siete tentati di creare nel vostro immaginario una realtà che spesso non è tale. Cercate di vedere il buono anche laddove non c’è. Il vostro ottimismo tuttavia vi aiuta sempre
Cancro
Capricorno
Dopo tanto impegno siete alla ricerca di un meritato riconoscimento per il lavoro svolto con passione e serietà, che arriverà. Abbiate fiducia: riceverete le giuste soddisfazioni
Sarete il punto di riferimento per le persone che vi stanno a cuore, qualcuno su cui poter contare in ogni momento. La vostra presenza è una certezza per chi vi ama.
Leone
Acquario
Sarete messi alla prova ancora una volta e, ancora una volta, riuscirete ad uscirne vincitori. Superate lo stress e difendete la vostra serenità.
Non potete rinunciare alla vostra libertà e ai vostri spazi. Dovrà capirlo chi vi è vicino ma saprete essere molto chiari e schietti
Vergine
Pesci
Saprete distinguere tra l’essenziale e il superfluo per ottenere, comunque, il necessario. E questo è ciò che conta
Cercate negli affetti quelle certezze che vi mancano un po’ nella vita. Troverete dentro di voi la forza per affrontare e superare i vostri dubbi
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